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NEL MILANESE IL CASO R ifondazione comuni- sta, Comunisti italia- ni, Verdi e Sinistra demo- cratica non saranno in Parlamento. È giu- sto? No, secondo me. Da proporzionalista- utopista sarei favorevole a che ogni mino- ranza fosse rappresentata. Non ha tutti i torti il direttore di Liberazione, Piero Sanso- netti, nell’osservare che i diversi sistemi elettorali ora vedono l’estrema sinistra nel- le province e nelle città ma appunto in Par- lamento no. Non so se tuttavia abbiate ascoltato le spiegazioni che la Sinistra Arco- baleno si è data circa la propria sconfitta: fa capire esattamente perché ha perso. Anzi- tutto dice: in Italia è scomparsa la sinistra, in Italia è rimasto un partito di centrode- stra e uno di centro. La sinistra, cioè, sareb- bero solo loro. Le ragioni della sconfitta, poi, sareb- bero tre: 1) Il bipolarismo referendario tra Berlusconi e Veltroni, alimentato dai mass media; 2) L’astensionismo; 3) Il razzismo strisciante che imperversa nel Paese. Cioè: è da tre legislature che gli operai del Nord votano Lega; ora ha conquistato anche le roccheforti rosse più inespugnabili, e tratta- si palesemente di elettori di estrema sini- stra che li hanno mollati: ma loro, ora, anzi- ché cercare di recuperarli e di capire, li in- sultano e gli danno di razzisti. Oggi, sul ma- nifesto, per la prima volta, è comparso un titolo come questo: «Il leghismo che pesca a sinistra». Alleluja. Ci stanno arrivando. APPUNTO C’ è chi lamenta come perdita che si sarebbe dovuta evitare la scompar- sa degli ambientalisti dal nuovo Parlamento, e c'è chi ribatte che i Verdi (...) Esplosione in fabbrica Due operai morti e due feriti PIROLA E SILVESTRI A PAGINA 22 onorevoli disoccupati FILIPPO FACCI E votami, razzista «È una sfida all’ultimo vo- to». Gianni Alemanno è en- tusiasta: portar via il Campi- doglio alla sinistra e a Rutel- li non è più un miraggio. «Ora voglio vincere». Addio ai signor no, l’ambiente ringrazia Franco Battaglia Berlusconi: «Taglieremo tutti gli enti inutili» «God bless America» (Dio benedica l’America). Con questa espressione il Papa ha concluso il suo discorso nella cerimonia di benvenu- to nel parco della Casa Bian- ca, dove lo hanno accolto il presidente americano Geor- ge W. Bush e la First Lady Laura Bush. Benedetto XVI ha ricordato lo spirito della libertà americana. «La li- bertà non è solo un dono, ma anche un appello alla re- sponsabilità personale. Gli americani lo sanno per esperienza». «Diobenedical’America» BENEDETTO XVI DA BUSH «I o voglio un tetto per ogni fa- miglia, del pane per ogni boc- ca, educazione per ogni cuo- re, luce per ogni intelligen- za». Berlusconi non si stupi- sca se, nel momento in cui si accinge a gui- dare il Paese, gli propongo come estrema sintesi di programma il pensiero d’un anar- chico, giustiziato ingiustamente nel 1927 e riabilitato soltanto mezzo secolo dopo. Cre- do che il nuovo capo del governo, come del resto il suo avversario Walter Veltroni, con- dividano quelle semplici, altissime parole, pur non avendole mai pronunciate in cam- pagna elettorale. Ora che Berlusconi ha vinto, senza om- bre né paure per il futuro della legislatura, occorre che le parole tornino a essere paro- le, nel senso più antico e più bello. È anche questo uno dei segreti dei grandi statisti, e Berlusconi ha dichiarato che vuole passare alla storia come statista. Negli ultimi anni in Italia le parole hanno significato sempre meno, subito adulterate dagli slogan. Oc- corre tornare a parlare senza paura che le proprie parole suonino naïf o stonate rispet- to al disinganno e alla sacra stanchezza di chi ha il tetto che gli si crepa in testa, si rompe i denti sul pane duro, ha il cuore corrotto dal dolore di giorni sempre uguali o peggiori e l’intelligenza in cantina in atte- sa che diventi di una buona annata. È ora di riprendere le parole per quello che sono, specchi fedeli delle idee che ci rendono uo- mini, senza scuse o recriminazioni, con la fiducia e l’entusiasmo che merita chi - da- vanti a una frase come quella di Bartolo- meo Vanzetti - ha ancora «un piccolo brivi- do fra carotide e petto», come mi ha scritto una giovane scrittrice, segnalandomela. So- no le parole, prima ancora delle azioni, a provocare i fatti. «Voglio passare alla storia come uno sta- tista», ha detto Berlusconi il giorno della vittoria, e sono parole che aspettavamo da lui fin dal 1994, quando scese in campo. Ora può realizzare quel sogno, per sé e per noi, anche per chi gli è ostile. E allora gli voglio ricordare una frase di un grande sta- tista, l’ultimo che abbiamo avuto in Italia, ormai oltre mezzo secolo fa, Alcide De Ga- speri: «Un politico guarda alle prossime ele- zioni. Uno statista guarda alla prossima ge- nerazione». Guardare alla prossima gene- razione non significa soltanto assicurare pensioni, lavoro, case. Certo, anche quello. Ma anche, se non soprattutto, «educazione per ogni cuore, luce per ogni intelligenza». Un politico mette la nazione al proprio servizio, uno statista si mette al servizio del- la nazione. È questo che dovrà fare Berlu- sconi: essere al servizio della nazione e del suo futuro. Tutta la nazione, anche quella che gli è più avversa, quella che – avendo perso ogni rappresentanza in Parlamento – userà sempre più i sindacati come stru- mento di lotta politica. E che non bisogna considerare come se avesse torto a priori. Berlusconi diventerà un grande statista se saprà pensare al cuore e all’intelligenza de- gli italiani, di tutti gli italiani, e non solo ai loro bisogni economici. www.giordanobrunoguerri.it AL SERVIZIO DEL PAESE Mario Giordano BANDIERA ROSSA LA SI STAMPERÀ C aro Giuliano, fratello mio. Non fa niente. Va bene anche così. Hai com- battuto la buona battaglia, hai terminato la tua corsa, hai conservato (...) SEGUE A PAGINA 12 Adesso vi tocca lavorare Dopo 225 giorni dal delitto di Chiara, la famiglia Poggi è rientrata in possesso della sua casa, la villetta di via Pa- scoli a Garlasco, dove lo scorso 13 agosto la giovane è stata brutalmente uccisa e che, da allora, è sempre stata sotto sequestro. Ieri mattina Rita e Giuseppe Poggi sono ritornati, sebbe- ne per poco, nella loro villa. «È stato molto emozionante - dice mamma Rita, pian- gendo -. Questo è un primo passo per riprendere una vi- ta normale». Ritornonellavilla dell’orrore GARLASCO, I GENITORI DI CHIARA FEDERICO NOVELLA A PAGINA 5 I PROTAGONISTI Alemanno ci crede «A Roma vinciamo» Luca Telese Flavio Tosi, sindaco di Vero- na, la città più leghista d’Ita- lia (33%), spiega il successo della Lega. «I nostri segre- ti? Il contatto con la gente e la buona amministrazione» I COMMENTI VERDI SEGUE A PAGINA 43 Il copia e incolla di Galimberti filosofo di Repubblica ROBERTO FARNETI A PAGINA 34 ANDREA TORNIELLI ALLE PAGINE 14-15 LO STATISTA? SI FA COSÌ Giordano Bruno Guerri I partiti spariscono, i contributi ai loro giornali no. E sapete perché? Perché ci ha pensato Bersani. Ma sicuro, pro- prio lui, il sinistro all’emiliana, simpati- co liberalizzatore (...) Ma i giornali dei partiti scomparsi continuano a prendere soldi SEGUE A PAGINA 13 EMANUELA FONTANA A PAGINA 13 Caro Ferrara, hai già fatto un miracolo Stefano Lorenzetto NO ABORTO FABRIZIO DE FEO E ADALBERTO SIGNORE ALLE PAGINE 2-3 STEFANO ZURLO A PAGINA 20 I CONTRIBUTI DELLO STATO* (*) provvidenze 2006 L'Unità Liberazione Europa Notizie Verdi Il Lab socialista Rinascita della Sinistra Democrazia Cristiana Democratici di Sinistra Rifondazione Comunista Dl - Margherita Federazione dei Verdi Nuovo Psi Comunisti Italiani Magna Grecia Sud Europa TESTATA MOVIMENTO POLITICO IMPORTO 6.507.356,94 3.718.489,68 3.613.912,92 2.710.568,37 472.225,86 415.150,59 298.255,76 Parlamentari «da sempre», devono trovarsi un altro impiego. E qualcuno rischia Prodi lascia la presidenza del Pd. Una lettera scritta prima di Pasqua ma resa no- ta solo ieri. Chi prenderà il suo posto? In pole position è Franco Marini. Prodi abbandona il Pd Al suo posto Marini Roberto Scafuri A PAGINA 6 CAMBIAMENTI A PAGINA 11 INTERVISTA/1 A PAGINA 9 INTERVISTA/2 «Io, sindaco di Verona vi svelo la nuova Lega» Stefano Filippi R ipiego la mia copia de il Giornale, con la testata bene in vista e sorrido, dedi- cando sguardo disteso e commiserante ai vinti. La plebe dei consueti (...) E gli operai scelgono il salario federalista Geminello Alvi SEGUE A PAGINA 42 SINISTRA IN VENDITA FACOLTATIVA: IL GIORNALE + BIBLIOTECA DEI RAGAZZI N. 12 (+ l 5,90) + BIBLIOTECA STORICA «IL SETTECENTO» N. 22 (+ l 6,90) + «PROTAGONISTI IN CUCINA» N. 33 (+ l 5,90) - IN VENDITA OBBLIGATORIA PER LOMBARDIA, VENETO, FRIULI, TRENTINO, BOLOGNA CITTÀ E ROMA CITTÀ: IL GIORNALE + TEMPI t 1,00 - REGGIO EMILIA: + IL GIORNALE DI REGGIO t 1,00 - LATINA: + LATINA OGGI t 1,00 - FROSINONE: + CIOCIARIA OGGI t 1,00 - MOLISE: + NUOVO MOLISE t 1,00 - AVELLINO E BENEVENTO: + IL SANNIO t 1,00 - NAPOLI: + ROMA t 1,00 - SALERNO: + CRONACHE DEL MEZZOGIORNO t 1,00 - BARI E TARANTO: + CORRIERE DEL GIORNO t 1,00 - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) - ARTICOLO 1 COMMA 1, DCB-MILANO - *PREZZO SOLO PER L’ITALIA ANNO XXXV / NUMERO 92 / 1 EURO* A COPIA / GIOVEDÌ 17 APRILE 2008 www.ilgiornale.it

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GIORN - NAZIONALE - 1 - 17/04/08- Plate NUOVA-GRAFICA - Autore: SIES Stampa: 16/04/08 23.13 - Composite

NEL MILANESEIL CASO R ifondazione comuni-sta, Comunisti italia-

ni, Verdi e Sinistra demo-cratica non saranno in Parlamento. È giu-sto? No, secondo me. Da proporzionalista-utopista sarei favorevole a che ogni mino-ranza fosse rappresentata. Non ha tutti itorti il direttore di Liberazione, Piero Sanso-netti, nell’osservare che i diversi sistemielettorali ora vedono l’estrema sinistra nel-le province e nelle città ma appunto in Par-lamento no. Non so se tuttavia abbiateascoltato le spiegazioni che la Sinistra Arco-baleno si è data circa la propria sconfitta: facapire esattamente perché ha perso. Anzi-tutto dice: in Italia è scomparsa la sinistra,in Italia è rimasto un partito di centrode-stra e uno di centro.

La sinistra, cioè, sareb-bero solo loro. Le ragionidella sconfitta, poi, sareb-

bero tre: 1) Il bipolarismo referendario traBerlusconi e Veltroni, alimentato dai massmedia; 2) L’astensionismo; 3) Il razzismostrisciante che imperversa nel Paese. Cioè:è da tre legislature che gli operai del Nordvotano Lega; ora ha conquistato anche leroccheforti rosse più inespugnabili, e tratta-si palesemente di elettori di estrema sini-stra che li hanno mollati: ma loro, ora, anzi-ché cercare di recuperarli e di capire, li in-sultano e gli danno di razzisti. Oggi, sul ma-nifesto, per la prima volta, è comparso untitolo come questo: «Il leghismo che pesca asinistra». Alleluja. Ci stanno arrivando.

APPUNTO

C’è chi lamenta comeperdita che si sarebbe

dovuta evitare la scompar-sa degli ambientalisti dalnuovo Parlamento, e c'è chiribatte che i Verdi (...)

Esplosionein fabbrica

Due operai mortie due feriti

PIROLA E SILVESTRI A PAGINA22

onorevoli disoccupati

FILIPPO FACCI

Evotami, razzista

«È una sfida all’ultimo vo-to». Gianni Alemanno è en-tusiasta: portar via il Campi-doglio alla sinistra e a Rutel-li non è più un miraggio.«Ora voglio vincere».

Addio ai signor no,l’ambiente ringrazia

Franco Battaglia

Berlusconi:«Taglieremo tutti

gli enti inutili»

«God bless America» (Diobenedica l’America). Conquesta espressione il Papaha concluso il suo discorsonella cerimonia di benvenu-to nel parco della Casa Bian-ca, dove lo hanno accolto ilpresidente americano Geor-ge W. Bush e la First LadyLaura Bush. Benedetto XVIha ricordato lo spirito dellalibertà americana. «La li-bertà non è solo un dono,ma anche un appello alla re-sponsabilità personale. Gliamericani lo sanno peresperienza».

«Diobenedica l’America»BENEDETTO XVI DA BUSH

«Io voglio un tetto per ogni fa-miglia,delpaneperogniboc-ca, educazione per ogni cuo-re, luce per ogni intelligen-za». Berlusconi non si stupi-

sca se, nel momento in cui si accinge a gui-dare il Paese, gli propongo come estremasintesidiprogramma ilpensiero d’unanar-chico, giustiziato ingiustamente nel 1927 eriabilitato soltantomezzosecolo dopo. Cre-do che il nuovo capo del governo, come delresto il suoavversario WalterVeltroni, con-dividano quelle semplici, altissime parole,pur non avendole mai pronunciate in cam-pagna elettorale.

Ora che Berlusconi ha vinto, senza om-bre né paure per il futuro della legislatura,occorreche le parole torninoaessereparo-le, nel senso più antico e più bello. È anchequesto uno dei segreti dei grandi statisti, eBerlusconi ha dichiarato che vuole passarealla storia come statista. Negli ultimi anniin Italia le parole hanno significato sempremeno, subito adulterate dagli slogan. Oc-corre tornare a parlare senza paura che leproprieparole suoninonaïfostonaterispet-to al disinganno e alla sacra stanchezza dichi ha il tetto che gli si crepa in testa, sirompe i denti sul pane duro, ha il cuorecorrotto dal dolore di giorni sempre ugualio peggiori e l’intelligenza in cantina in atte-sa che diventi di una buona annata. È oradi riprendere le parole per quello che sono,specchi fedeli delle idee che ci rendono uo-mini, senza scuse o recriminazioni, con lafiducia e l’entusiasmo che merita chi - da-vanti a una frase come quella di Bartolo-meo Vanzetti - ha ancora «un piccolo brivi-do fra carotide e petto», come mi ha scrittounagiovanescrittrice, segnalandomela.So-no le parole, prima ancora delle azioni, aprovocare i fatti.

«Voglio passare alla storia come uno sta-tista», ha detto Berlusconi il giorno dellavittoria, e sono parole che aspettavamo dalui fin dal 1994, quando scese in campo.Ora può realizzare quel sogno, per sé e pernoi, anche per chi gli è ostile. E allora glivoglio ricordareuna frasediungrande sta-tista, l’ultimo che abbiamo avuto in Italia,ormai oltre mezzo secolo fa, Alcide De Ga-speri:«Unpoliticoguardaalleprossimeele-zioni.Unostatista guardaallaprossimage-nerazione». Guardare alla prossima gene-razione non significa soltanto assicurarepensioni, lavoro, case. Certo, anche quello.Ma anche, se non soprattutto, «educazioneper ogni cuore, luce per ogni intelligenza».

Un politico mette la nazione al proprioservizio,uno statistasimetteal serviziodel-la nazione. È questo che dovrà fare Berlu-sconi: essere al servizio della nazione e delsuo futuro. Tutta la nazione, anche quellache gli è più avversa, quella che – avendoperso ogni rappresentanza in Parlamento– userà sempre più i sindacati come stru-mento di lotta politica. E che non bisognaconsiderare come se avesse torto a priori.Berlusconi diventerà un grande statista sesapràpensareal cuoreeall’intelligenzade-gli italiani, di tutti gli italiani, e non solo ailoro bisogni economici.

www.giordanobrunoguerri.it

AL SERVIZIO DEL PAESE

Mario Giordano

BANDIERA ROSSA LA SI STAMPERÀ

C aro Giuliano, fratellomio. Non fa niente. Va

bene anche così. Hai com-battuto la buona battaglia,hai terminato la tua corsa,hai conservato (...)

SEGUEA PAGINA12

Adessovi tocca lavorare

Dopo 225 giorni dal delittodi Chiara, la famiglia Poggiè rientrata in possesso dellasua casa, la villetta di via Pa-scoli a Garlasco, dove loscorso 13 agosto la giovaneè stata brutalmente uccisae che, da allora, è semprestata sotto sequestro. Ierimattina Rita e GiuseppePoggi sono ritornati, sebbe-ne per poco, nella loro villa.«È stato molto emozionante- dice mamma Rita, pian-gendo -. Questo è un primopasso per riprendere una vi-ta normale».

Ritorno nella villa dell’orroreGARLASCO, I GENITORI DI CHIARA

FEDERICO NOVELLA A PAGINA 5

I PROTAGONISTI

Alemanno ci crede«A Roma vinciamo»

Luca Telese

Flavio Tosi, sindaco di Vero-na, la città più leghista d’Ita-lia (33%), spiega il successodella Lega. «I nostri segre-ti? Il contatto con la gente ela buona amministrazione»

I COMMENTI

VERDI

SEGUEA PAGINA43

Il copia e incolladi Galimberti

filosofodi Repubblica

ROBERTO FARNETI A PAGINA34ANDREA TORNIELLI ALLE PAGINE14-15

LOSTATISTA?SIFA COSÌGiordano Bruno Guerri

Ipartiti spariscono, i contributi ai lorogiornali no. E sapete perché? Perché

ci ha pensato Bersani. Ma sicuro, pro-prio lui, il sinistro all’emiliana, simpati-co liberalizzatore (...)

Ma i giornali dei partiti scomparsicontinuano a prendere soldi

SEGUEA PAGINA 13EMANUELA FONTANA A PAGINA13

Caro Ferrara, hai giàfatto un miracoloStefano Lorenzetto

NO ABORTO

FABRIZIO DE FEO E ADALBERTO SIGNORE ALLE PAGINE 2-3

STEFANO ZURLO A PAGINA 20

I CONTRIBUTI DELLO STATO*

(*) provvidenze 2006

L'Unità

Liberazione

Europa

Notizie Verdi

Il Lab socialista

Rinascita della Sinistra

Democrazia Cristiana

Democratici di Sinistra

Rifondazione Comunista

Dl - Margherita

Federazione dei Verdi

Nuovo Psi

Comunisti Italiani

Magna Grecia Sud Europa

TESTATA MOVIMENTO POLITICO IMPORTO

6.507.356,94

3.718.489,68

3.613.912,92

2.710.568,37

472.225,86

415.150,59

298.255,76

Parlamentari «da sempre», devono trovarsi un altro impiego. E qualcuno rischia

Prodi lascia la presidenzadel Pd. Una lettera scrittaprimadi Pasqua maresa no-ta solo ieri. Chi prenderà ilsuo posto? In pole position èFranco Marini.

Prodi abbandona il PdAl suo posto Marini

Roberto Scafuri

APAGINA6

CAMBIAMENTI

APAGINA11

INTERVISTA/1

APAGINA 9

INTERVISTA/2

«Io, sindaco di Veronavi svelo la nuova Lega»

Stefano Filippi

R ipiego la mia copia de ilGiornale, con la testata

bene in vista e sorrido, dedi-cando sguardo disteso ecommiserante ai vinti. Laplebe dei consueti (...)

E gli operai scelgonoil salario federalista

Geminello Alvi

SEGUEA PAGINA42

SINISTRA

IN VENDITA FACOLTATIVA: IL GIORNALE + BIBLIOTECA DEI RAGAZZI N. 12 (+ l 5,90) + BIBLIOTECA STORICA «IL SETTECENTO» N. 22 (+ l 6,90) + «PROTAGONISTI IN CUCINA» N. 33 (+ l 5,90) - IN VENDITA OBBLIGATORIA PER LOMBARDIA, VENETO, FRIULI,TRENTINO, BOLOGNA CITTÀ E ROMA CITTÀ: IL GIORNALE + TEMPI t 1,00 - REGGIO EMILIA: + IL GIORNALE DI REGGIO t 1,00 - LATINA: + LATINA OGGI t 1,00 - FROSINONE: + CIOCIARIA OGGI t 1,00 - MOLISE: + NUOVO MOLISE t 1,00 - AVELLINO E BENEVENTO: + ILSANNIO t 1,00 - NAPOLI: + ROMA t 1,00 - SALERNO: + CRONACHE DEL MEZZOGIORNO t 1,00 - BARI E TARANTO: + CORRIERE DEL GIORNO t 1,00 - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) - ARTICOLO 1 COMMA 1, DCB-MILANO - *PREZZO SOLO PER L’ITALIA

A N N O X X X V / N U M E R O 9 2 / 1 E U R O * A C O P I A / G I O V E D Ì 1 7 A P R I L E 2 0 0 8 w w w . i l g i o r n a l e . i t

GIORN - NAZIONALE - 12 - 17/04/08- Plate NUOVA-GRAFICA - Autore: SIES Stampa: 16/04/08 23.05 - Composite

Il fatto12 il Giornale � Giovedì 17 aprile 2008

(...) la fede anche di chi, co-me me, ne ha davvero po-ca. Tu, un non credente.Sei riuscito a ottenere piùdi quanto potessero spera-re i 135.578 cheti hanno votato:rimettere al cen-tro della scena idiritti di chi nonha voce. Sarai ri-cordato, per que-sto.

Mi sei sembrato la rein-carnazione del Peppone diGino Cervi, in quella posastudiatamente facinorosadel comiziante che restitui-sce i pomodori dal palco diBologna: il gesto eroico dafromboliere, il labbro arric-ciato. Ma si vedeva benissi-mo che le tue dita grossesono state create per acca-rezzare e per scrivere, nonper menare. I tuoi avversa-ri, quelli sì menano. Tuttoin te testimonia invece mi-tezza.

Ci hai messo la faccia,non hai voluto sentir ragio-ni. Hai rischiato per gene-rosità. Perché tu sei un uo-mo buono, qualcosa di as-sai diverso da un buon uo-mo. L’ho capito abbraccian-doti la mattina in piazzadei Signori - talvolta i topo-nimi dicono molto - e riab-bracciandoti la sera in ungarage d’albergo, trasfor-mato in catacomba di que-sti nostri tempi storti, men-tre fuori un manipolo diabortisti insipienti urlavaslogan d’indicibile volgari-tà. Hai infilato la borsa d’uf-ficio con dentro il pigiamanel baule dell’Alfetta blin-data. «Sparano?». Non hai

rinunciato alla tua lieve iro-nia per sciogliere la tensio-ne degli uomini della scor-ta. Poi ti sei tolto dal capo ilberretto e mi hai avviluppa-to con la tua mole, il barbo-ne sorprendentemente sof-fice che mi sfiorava le guan-ce.

Sei troppo intelligenteper star lì a chiederti checosa non abbia funzionato.Che avresti perso la tua sfi-da elettorale mi è apparsochiaro in via definitiva ve-nerdì scorso, alle 21.55,quando ho ricevuto da unimportante personaggiodella finanza questo Sms:«Negli ultimi 30 anni abbia-mo votato il minore dei ma-li, ora con Ferrara possia-mo votare il maggiore deibeni. Io lo farò, fregando-mene della logica politica.Eppure molti dei nostrinon ci credono, caro Stefa-no!». E se lo diceva lui, cheli conosce tutti, dal Papa ingiù.

Te lo pronosticai un me-se fa, all’ombra delle Ar-che che custodiscono lespoglie mortali dei condot-tieri medievali della mia cit-tà, scandalizzando i tuoifan, docenti universitari,professionisti, anche unpio imprenditore molto per-bene che fattura qualche

migliaio di miliardi di vec-chie lire: la Chiesa nonmuoverà un dito per aiutar-ti, preferisce trattare colgoverno che verrà, qualun-que esso sia. La realpolitikviene prima dei principiinon negoziabili, che crede-vi? Te lo dissi, per la verità,con le stesse ruvide parolescritte da Francesco Cossi-ga nella lettera che hai pub-blicato sabato scorso sul Fo-glio: «Per molti vescovi trai “valori primari” primeg-giano l’8 per mille, l’esen-zione dall’Ici e la non tassa-zione di ostelli e altro». Sa-rà mica un caso se un emi-nentissimo cardinale, dueore prima di partecipare aun incontro pubblico sul-l’impegno dei cattolici inpolitica, pregò il moderato-re, che ero io, di espungeredal dibattito tutte le doman-de riguardanti l’impegnodei cattolici in politica...

Ma adesso ascolta, fratel-lo Giuliano, quali miracolista propiziando la tua bat-

taglia in difesa della vitamaltrattata. È partito appo-sta da Milano per venire atrovarmi uno dei protagoni-sti del libro che reca la tuaprefazione e che proprio diquesto parla, di vita, dimorte e di miracoli: Alfre-do Villa. Un tempo faceva isoldi solo per sé, e senza an-dare per il sottile: diventòmiliardario quotando aWall Street una società sve-dese di intrattenimenti por-no. Poi s’è messo in testa difarli per gli altri con un fon-do d’investimento - H4H,Homes for hope, case perla speranza - che destinaparte delle commissioni in

beneficenza e che in un pa-io d’anni ha già guadagna-to il 42%. La sua mission ècostruire abitazioni per de-relitti in giro per il mondo.

Villa s’è presentato condue cabarè di paste: «Neavevo comprato uno solo,però mi pareva troppo pic-colo, così te ne ho portatoun secondo». Giusto perfarti capire che tipo è. Miha detto: «Ho comprato eristrutturato una casa incollina a Masserano, vicinoa Biella. Posizione stupen-da, al margine di un bosco.Davanti scorre un fiumicel-lo in cui nuotano ancora ipesci. È finita in ogni detta-glio, in regola con quantorichiesto dall’Asl, già ap-provata come strutturad’accoglienza. Sono oltre400 metri quadrati su trepiani. C’è un ristorante, 60coperti, con i soffitti a voltae una grande terrazza. Lamodernissima cucina indu-striale è perfettamente anorma. Otto camere tra sin-

gole, doppie e triple, in tota-le 19 posti letto. Vorrei ospi-tarci le ragazze madri chenon vogliono abortire. Mipiacerebbe chiamarla laCasa del Foglio».

L’ho guardato come siguardano i matti che prova-no a farsi santi. «Dillo a Giu-liano Ferrara. Possono en-trare da domattina. Tutto ètristemente funzionale edordinato in quella casa. E,come diceva il Don, dovec’è ordine non c’è amore».Il Don era don Luigi Lon-ghi, parroco dei diseredatiall’Aravecchia di Vercelli,morto l’anno scorso. Ideòla Campana della Vita: duerintocchi ogni giorno per ri-cordare i ragazzi che muo-iono, di malattia o d’inci-dente, prim’ancora d’avercominciato a vivere. E chipiù dei non nati? Villa lo in-contrò per caso e ne fu con-quistato.

«Il ristorante ha la licen-za e può essere aperto alpubblico già da stasera»,ha continuato l’operatoredi Borsa. «Se lo desidera-no, lo lascio gestire alle ra-gazze madri con la collabo-razione delle quattro sorel-le del Don, che hanno unbar tavola calda a un chilo-metro dalla casa. Fanno damangiare benissimo, sono

piene d’entusiasmo: diven-terebbero le mamme dellemamme e le nonne deibambini. Le donne abban-donate staranno in questacasa tutto il tempo che vo-gliono, senza dover dare ifigli in affido o in adozione

dopo averli mes-si al mondo. Ilmodello che hoin mente è quellodella cascinalombarda d’ini-zio secolo. Un chi-lometro di pas-

seggiata in mezzo ai campie si arriva alle scuderie deicavalli da corsa che allevocon Cristina. I bambini po-tranno veder nascere i pu-ledri, mungere le mucche,giocare con i cani, con legalline e con Pasqualino,un agnellino sciancato sal-vato dalla macellazione ri-tuale. E anche fare i tuffinella piscina, che oggi è so-lo molto bella, molto ordi-nata, molto vuota... E senon dovesse bastare, nelcentro storico di Massera-no ho un palazzo settecen-tesco appartenuto a un ge-nerale napoleonico, 900metri quadrati su tre pianicon un giardino meraviglio-so. Trovo mezzo milione dieuro e sistemo anche quel-lo. Le madri prive di un tet-to non dovranno più teme-re per il futuro dei loro fi-gli».

Se era questo che volevi -bimbi che crescono, invecedi finire triturati fra i rifiutiospedalieri - rimboccati lemaniche, Giuliano. Con lalista pazza hai dato una ca-sa alla vita nascente. Lechiavi sono tue.

Stefano [email protected]

Antonio Signorinida Roma

�Proprio un ago della bilan-cia, no. I numeri usciti dalle urne- 5,6 per cento di suffragi e unapattuglia di 34 deputati e tre sena-tori - non lo permetterebbero. Pe-rò l’Udc inaugura la nuova stagio-ne politica ponendosi nella posi-zione che gli è più congeniale: alcentro. Incuneata tra Pd e il Pdl,pronta a cogliere i segnali di atten-zione che arrivano dai due maxi-partiti usciti dalle urne; per poi ri-lanciare. Con qualche preferenzaper il centrosinistra, visto che ieriil leader Pier Ferdinando Casiniha incontrato Massimo D’Alemanella sua casa e nei prossimi gior-ni vedrà anche Walter Veltroni. Ie-ri, secondo la Velina Rossa, agen-zia vicina al ministro degli Esteriuscente, l’incontro è andato benoltre i convenevoli. Si sarebbe de-lineata avviato un «discorso seriosu un confronto per quel che ri-guarda l’attività parlamentare e

la costruzione di progetti e iniziati-ve in comune tra Pd e Udc». D’Ale-ma avrebbe rassicurato Casinisul sistema elettorale tedesco. Edelineato un’intesa per evitareche si vada verso un sistema elet-torale francese.

La Velina è comunque parte incausa. E Rocco Buttiglione ripor-ta l’indicatore della bilancia ver-

so il centro: «Noi siamo favorevolial dialogo con tutti». Suspense. Epoi uno spiraglio lasciato a Veltro-ni, che nei giorni scorsi gli avevaspalancato la porta del dialogo.Bene che il leader del Pd «abbiaregolato i conti a sinistra. Ora siacoerente e si proietti verso il cen-tro».

Se il terreno dell’intesa dovesse

essere proprio quello della leggeelettorale il paradosso è che il si-stema che sta favorendo maggior-mente l’Udc assomiglia molto aldoppio turno alla francese, cioèquello per eleggere sindaci e con-sigli comunali. A Roma, per esem-pio, l’Udc sta tenendo appesi i duecontendenti che andranno al bal-lottaggio per la poltrona da sinda-

co: Francesco Rutelli e Gianni Ale-manno. Se per il Pdl i centristinon avranno dubbi (la pensa cosìAlessandra Mussolini) e SilvioBerlusconi preferisce appellarsidirettamente agli elettori, i contat-ti tra i partiti sono in corso. Anchese la decisione ultima per la Velala prenderanno gli iscritti, convo-cati per domani a delle vere e pro-

prie primarie.Il fatto è, spiegavano ieri espo-

nenti del partito, che a così pocadistanza da una campagna eletto-rale tutta giocata sulla differenzada sinistra e destra, sarebbe diffi-cile spiegare un apparentamentoconuno dei due schieramenti. Nel-la Roma-città, si dice che il cuoredegli Udc locali batta per il centro-destra. Ma nella Roma-capitale,gli equilibri sembrano altri. Alme-no secondo alcuni. L’interpreta-zione più maligna in questo sensoarriva da Gianfranco Rotondi, lea-der della DcA, che mette insiemealcuni addendi - l’incontro conD’Alema e le frasi di Buttiglione -e tira le sue somme: «Casini si pre-para a sostituire Prodi come lea-der di un centrosinistra nuovo». EVeltroni? «Ha fatto la sua parte, èstato bravissimo ma i laici non so-no attrezzati per i miracoli e dalleparti del Pd e dell’Udc mi pareche siano in debito di fantasia efiniscono con il ritrovarsi semprea Bologna».

Un milionario filantropo offre subito un tetto e unlavoro alle future ragazze madri che non abortiscono

LETTERA APERTA A FERRARA

Caro Giuliano, hai già fatto un miracolo

VOCAZIONECENTRISTAIn vista delsecondo turnodelle comunalidi Roma,PierFerdinandoCasini,ex presidentedella Camera,deve deciderese schierarel’Udccon Alemannoo Rutelli[FOTO: EMMEVI]

Il primo effettopratico di una

battagliache ha riportato

l’etica neldibattito politico

Il Pd inizia a corteggiare l’UdcD’Alema invita a pranzo Casini

Temi sul tappeto:riforma elettorale

e sostegno a Rutellinel ballottaggio

La previsionedi Rotondi (Dca):Pier si prepara

a sostituire Prodi

� DALLA PRIMA

Una ventinadi posti letto

(e un ristoranteda gestire) in unacascina appena

ristrutturata

CAMPAGNA ELETTORALEGiuliano Ferrara. Sotto, la casadi Masserano [FOTO: GRAZIANERI]

VICEPREMIERUSCENTEMassimoD’Alemaavrebbe

rassicuratoCasini

sul sistemaelettoraletedesco,

da sempreil meccanismo

di votopreferitodall’Udc

[FOTO: INSIDE]

Quei 135.578 voti:uno per ogni aborto

Gli ultimi dati statisticidisponibili,quelli relativi al2006, indicanocheognianno in Italiasipraticanocirca130milaaborti.Equalcunoha fattonotare lastranacoincidenza fraquelnumeroe ivoti fattiregistrarealleelezionididomenicae lunedìdallalistadiGiulianoFerrara«Aborto?Nograzie»,chesièpresentatasoloallaCamera. InpercentualeFerrarahaavuto lo0,371%,a livellonazionale.Sopra lamedia iconsensiottenutinellecircoscrizionilombarde(0,4787%inLombardia1e0,457%inLombardia3)eaRoma(0,452%).

GLI SCONFITTI ALLE URNE