sicurezza del lavoro marittimo e...
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PORTO
MARITTIMI
AGENZIE MARITTIME
SPEDIZIONIERI
AUTOTRASPORTATORI
LAVORATORI PORTUALI
PASSSEGGERI
VSITATORI
ORGANI DI
VIGILANZA
POLIZIA
MANUTENZIONI
Art. 3, comma 2, del d.lgs. n. 81/2008 : con decretida emanare entro cinquantacinque mesi dalla datadi entrata in vigore del d.lgs. n. 81/2008, siprovvede a dettare le disposizioni necessarie aconsentire il coordinamento con la disciplinarecata dal d.lgs. n. 81/2008 alla normativa relativaalle attività lavorative a bordo delle navi, di cui ald.lgs. 27 luglio 1999, n. 271, e in ambito portuale,di cui al d.lgs. n. 272/1999.
Fino alla scadenza del termine di cui al comma 2, sonofatte salve le disposizioni attuative dell'articolo 1, comma2, del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626,nonché le disposizioni di cui al decreto legislativo 27luglio 1999, n. 271, al decreto legislativo 27 luglio 1999,n. 272, al decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 298, e ledisposizioni tecniche del D.P.R. 27 aprile 1955, n. 547, edel D.P.R. 7 gennaio 1956, n. 164, richiamate dalla legge26 aprile 1974, n. 191, e dai relativi decreti di attuazione.
Ambito Portuale
PORTO
D.LGS 272/1999NORMATIVA SULLA
SICUREZZA NELL’ESPLETAMENTO
DI OPERAZIONI E SERVIZI PORTUALI
LEGGE 84/1994RIORDINO DELLA LEGISLAZIONE IN
MATERIA PORTUALE
D.LGS 81/2008TESTO UNICO SULLA
SICUREZZA
DM 293/2001CONTROLLO DEI
PERICOLI DIINCIDENTI RILEVANTI
CONNESSI CON DETERMINATE
SOSTANZE PERICOLOSE
D.LGS 271/1999NORMATIVA SULLA
SICUREZZA A BORDO
Necessità di un approccio globale al benesseresul lavoro.Non è sufficiente intervenire al solo fine diridurre il numero degli infortuni e delle malattieprofessionali, ma è fondamentale ancheprevenire i cosiddetti rischi sociali, quali lo stress,la depressione, l’ansia, le molestie nei luoghi dilavoro, il mobbing e le discriminazioni.
Filosofia
Gli ambiti portuali ed interportuali evidenziano alti livelli dirischio connessi alle molteplici attività svolte, tutte caratterizzateda significativa pericolosità, rilevante frequenza infortunistica e/o
impatto per la salute.
SOGGETTI COINVOLTI
LAVORATORE PORTUALELAVORATORE PORTUALE
MARITTIMO IMBARCATOMARITTIMO IMBARCATO
LAVORATORI ESTERNI –VISITATORILAVORATORI ESTERNI –VISITATORI
MANUTENZIONIMANUTENZIONI
ORGANI DI CONTROLLO -POLIZIAORGANI DI CONTROLLO -POLIZIA
CIRCOLAZIONE MEZZI MOVIMENTAZIONE AEREA DEI CARICHI TRASFERIMENTO MECCANICO DEI CARICHI MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI CADUTE (a livello – dall’alto) VIBRAZIONI / RUMORE FUMI E POLVERI INCENDIO / ESPLOSIONE SOSTANZE e PREPARATI PERICOLOSI INTERVENTI IN AMBIENTI CONFINATI STRESS LAVORO CORRELATO
SORGENTI DI RISCHIO
Problematica di difficile gestione, oltre che scarsamente considerata nellevalutazioni del rischio, a causa di molteplici fattori fra cui:• variabilità dei flussi e dei percorsi;• interferenze prodotte da ditte esterne (manutentori, imprese di pulizie) o daterzi (visitatori ecc.).Possibili rischi: Investimento Danni alle cose / mezziElementi critici di valutazione del rischio : le condizioni di visibilità e di illuminazione; caratteristiche dei percorsi in base al loro uso; stoccaggio, prelievo, trasferimento e trasbordo meccanizzato merci; entrate e uscite del personale, fornitori esterni e dei visitatori; norme comportamentali e procedure con conseguente formazione edinformazione del personale e delle ditte esterne.
CIRCOLAZIONE DEI MEZZI
Operazioni svolte con apparecchi «destinati ad effettuare sollevamenti di carichi sospesitramite ganci o altri organo di presa quali in genere: gru a torre, a ponte, argani acavalletto, ecc..»Macchine condotte da personale che deve essere specificatamente informato, formatoed addestrato;Il manovratore attento e scrupoloso che obbedisce alle norme e procedure operativesono la migliore prevenzione verso possibili infortuni.
Elementi per la corretta gestione di queste macchine:• Riparazione e manutenzione (manuale d’uso e manutenzione);• Corretto uso (manuale d’uso e manutenzione);• Gestione e documentazione dei controlli periodici (verbali di collaudo e installazione,manuale d’uso e manutenzione)• Identificazione (targa, certificato di conformità della macchina e degli accessori,libretto di omologazione, manuale d’uso e manutenzione);• Omologazione, verbali allegati di verifica, libretto di circolazione, registro dicontrollo).
MOVIMENTAZIONE AEREA DEL CARICO
Trasferimento meccanico dei carichi
Principali mezzi utilizzati
Pedane e carrelli elevatori Trattorini Trans- pallet
PrevenzioneMacchine condotte da personale che deveessere specificatamente informato, formatoed addestratoIl manovratore attento e scrupoloso cheobbedisce alle norme e procedure operativesono la migliore prevenzione verso possibiliinfortuni.
Aree dedicate per la manovra
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEL CARICO
Operazioni di trasporto o sostegno di uncarico (oggetto di peso > di 3 kg) effettuateda uno o più lavoratori, che per le lorocaratteristiche o in conseguenza dellecondizioni ergonomiche sfavorevoli,comportano rischi di patologie dasovraccarico biomeccanico, in particolaredorso-lombari.
portare - spostare -sollevare - deporre -spingere - tirare.
Riduzione del rischio privilegiare i sistemi di protezione collettiva (parapetti, andatoie, retianticaduta);consentire operazioni in postazioni sopraelevate prevedendo un vincolo di«trattenuta» (caduta impedita);
CADUTA CADUTA DALL’ALTO DI MEZZI DI TRASPORTO CADUTA IN PIANO SU SUPERFICI DI LAVORO E DI
TRANSITO CADUTA IN STIVA CADUTA A MARE
VIBRAZIONI
In ambito portuale molte sono le operazioni che richiedono laguida di mezzi di trasporto e/o di macchine semoventi checomportano rischi di esposizione a vibrazioni prevalentementetrasmesse a tutto il corpo.Assumono particolare significato sia la durata che l’intensitàdell’esposizione.Prevenzione:-Uso dpi-Rispetto tempi di esposizione-Formazione e informazione del lavoratore-Sorveglianza sanitaria (dove prevista)
RUMORE
Possibilità di esposizioni a rumori elevatiprodotti da:Motori (trattori, autotreni, propulsori ) Grandi generatori Transiti viari: Lavori in corso
Prevenzione e protezione: Sorveglianza sanitaria (in relazione al livello di esposizione ) Personale specificamente informato e formato sui rischi; Dotazione di DPI otoprotettori; Rispetto limiti temporali di esposizione.
Verifiche effettuate attraverso rilevi strumentali.
Rumore
FUMO E POLVERI
RISCHI PER LA SICUREZZA INCENDIO – ESPLOSIONE PROBLEMI PER LA CIRCOLAZIONE AMBIENTI CONFINATI SITUAZIONI DI DISAGIO (ODORE)
RISCHI PER LA SALUTE MALATTIE DELL’APPARATO RESPIRATORIO IRRITANTI OCULARI
Prevenzione e protezione:
Attrezzature idonee (scarico per aspirazione) Personale specificamente informato e formato sui rischi; Dotazione di DPI Sorveglianza sanitaria (in relazione al livello di esposizione )
FUMO E POLVERI
INCENDIO ESPLOSIONE
In ambito portuale, sia a terra che abordo, il rischio di incendio edesplosione attribuibileprincipalmente alla presenza digas/vapori infiammabili che puòderivare dall'evaporazione di liquidiinfiammabili, quale sottoprodotto direazioni chimiche, dovuto adatmosfere arricchite di ossigeno o aconcentrati di polveri combustibili.
INCENDIO ESPLOSIONE
Misure di prevenzione • aree di stoccaggio
destinate a merci e/o sostanze pericolose dotate di sistemi di contenimento di eventuali spandimenti;
• predisposizione di apparecchiature di rilevazione di esplosività e di eventuali fughe di gas.
• aree di stoccaggio (depositi container) organizzate in modo dagarantire uno spazio sufficiente per consentire l’azione deimezzi di pronto intervento;
• Idonei presidi antincendio
SOSTANZE E PREPARATI PERICOLOSI
la movimentazione di merci pericolose , in ambito portuale,è un’attività abituale, con movimentazione di quantità anchemolto rilevanti.Sono pertanto necessarie misure di sicurezza dedicate:• alla tutela dei lavoratori;• alla tutela della popolazione e dell’ambiente (rischio diincidente rilevante);• alla sicurezza della circolazione (stradale, ferroviaria,marittima, aerea).
Misure di prevenzione- Rispetto normativa specifica in materia- Formazione del personale- Segnaletica
Le Merci pericolose liquide/gassose alla rinfusa:
il mantenimento delle condizioni di non esplosività delle cisterne della nave;
la tenuta delle linee di carico/scarico (pressione e perdite di liquido );
l’efficacia e la regolarità dell’intesa fra il personale di terra/bordo;
Le merci pericolose solide alla rinfusa:
la verifica preventiva ed il mantenimento dell’agibilità delle stive durante la sosta in banchina;
la regolarità dello scarico/carico adeguata alla stabilità della nave;
l’efficacia e la regolarità dell’intesa fra il personale di terra/bordo.
Le merci pericolose in colli:
l’integrità della tenuta dei colli stessi prima della loro movimentazione;
l’integrità dei colli durante la movimentazione degli stessi;
l’efficienza dei mezzi di sollevamento dei colli.
PROBLEMATICHE RELATIVE ALLA MOVIMENTAZIONE
In particolare l’ambiente nave è un luogo di lavoro in cui possono verificarsi situazioni assimilabili e/o definibili quali interventi in ambienti confinatiRischi:Data la particolare criticità particolare attenzione deve essere data alla verifica di bassilivelli di ossigeno o alla presenza di atmosfere nocive negli spazi ristretti (cisterne,serbatoi, container, silos):Prevenzione Individuazione delle sorgenti di rischio / pericolo, analisi e valutazione del rischio Interazione tra nave e terra /scambio informazioni Requisiti per svolgere attività in un ambiente confinato :• personale specificamente formato e addestrato (corso teorico-pratico)• verifica preventiva della salubrità dei luoghi;• uso di idoneo abbigliamento, equipaggiamento e DPI;• sorveglianza continua all’esterno;• autorizzazione all’ingresso.
INTERVENTI IN AMBIENTI CONFINATI
STRESS DA LAVORO CORRELATO
« condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica,psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentonoin grado di corrispondere alle richieste o aspettative riposte in loro »
Ricadute sulla salute Patologie psichiatriche:ansia,depressione Disturbi muscolo-scheletrici Patologie cardiovascolari (ipertensione arteriosa, disturbi dicircolo cardiaci e cerebrali)Malattie infiammatorie croniche intestinali Immunodepressione (maggiore suscettibilità alle malattieinfettive e neoplastiche) Dipendenze (fumo,alcol,droghe)
STRESS DA LAVORO CORRELATO
CONTESTO DEL LAVORO
Cultura organizzativa Ruolo nell’organizzazione Sviluppo di carriera Autonomia decisionale/controllo Relazioni interpersonali sul lavoro Interfaccia famiglia/lavoro Ambiente di lavoro e attrezzature
CONTENUTO DEL LAVORO Pianificazione dei compiti Carico/ritmi di lavoro Orari di lavoro
I fattori di rischio possono essere legati a:
Sistema operativo integrato (SOI)
22.02.2008
“le Amministrazioni aventi funzioni di indirizzo,prevenzione e vigilanza (ASL, A.P., Capitaneria di Porto,DPL, INAIL, INPS, ISPESL e VVF), nell’ambito diapplicazione del presente protocollo, si costituiscono incoordinamento denominato SOI (Sistema OperativoIntegrato Sicurezza Porto di Venezia) nel rispetto dellespecifiche competenze e responsabilità previste dallenormative vigenti. Il coordinamento dovrà essere affidatoall’ASL.
Sistema operativo integrato (SOI)
22.02.2008
Il tavolo di lavoro è allargato ai rappresentanti dei RSPP eRLS del porto con i quali vengono valutate le proposte e leproblematiche esposte e si definiscono priorità e pianid’azione per il miglioramento della prevenzione in ambitoportuale.
Consolidamento del rapporto di conoscenza reciproca tra idiversi soggetti operanti in ambito portuale con la condivisionedelle informazioni sui principali problemi presenti sul campo.
Raccogliere le istanze di tutti gli interessati, definire pianiannuali d’azione e priorità.
Proposte operative che recepiscono le migliori misure diprevenzione tecnicamente fattibili
Condivisione delle proposte d’azione per passare ad una fase disperimentazione sul campo per verificarne la fattibilità.
Ampia informazione della utilità/necessità di introdurre lemisure di tutela sperimentate per accrescere la salute e sicurezzasul lavoro.
OBBIETTIVI RAGGIUNTI
Campagna di prevenzione e vigilanza perassistere le aziende nell’implementazionedelle innovazioni.Di particolare rilevanza è stato ilcontributo attivo e sostanziale dei RSPP eRLS di sito nell’individuare problemi eprospettare soluzioni in condivisione congli Enti di vigilanza, cosicché le riunionidel SOI hanno assunto, per certi aspetti, ilvalore e l’utilità di “riunioni periodichedella prevenzione del sito portuale” inideale continuità con le riunioni aziendaliex D. Lgs. 81.
OBBIETTIVI RAGGIUNTI
SOI – INZIATIVE - ATTIVITÀ
ACCESSO IN STIVA PER SCARICO RINFUSE PERICOLOSE O POTENZIALMENTE PERICOLOSE
(Ordinanza APV 342 del 21.12.10 “Disciplina relativa a formulazione e gestionedel permesso di lavoro per l’accesso in spazi confinati a bordo nave)
SOI INZIATIVE - ATTIVITÀ
Prevenzione nelle attività di carico/scarico e movimentazionemerci polverulente in ambito portuale - Indagine ambientale conARPAV su polveri aero-disperseSistemi di gestione della salute e sicurezza al lavoro SGSSLPrevenzione e vigilanza sui dispositivi di protezione individuali a
bordo nave e in banchinaControlli di verifica sul rispetto di orari, turni di lavoro e norme
contrattualiCampagna di vigilanza sulla manutenzione mezzi operativiAlcol e lavoro
Progetto “accesso in stiva con uso attrezzature di sollevamento” Progetto “Prevenzione dei rischi lavorativi nel settore della
movimentazione delle merci” Progetto “Percezione del rischio nei lavoratori del porto di
Venezia”
Nuovi progetti in corso