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AZIONE CATTOLICA DEI RAGAZZI 2020/21 Shemà ESPERIENZE DI ASCOLTO DELLA PAROLA DI DIO PER RAGAZZI 2020-21 SUSSIDIO PER GLI EDUCATORI

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  • AZIONE CATTOLICA DEI RAGAZZI

    2020/21

    Shemà ESPERIENZE DI ASCOLTO DELLA PAROLA DI DIO PER RAGAZZI

    2020-21

    SUSSIDIO PER GLI EDUCATORI

  • SHEMÀ 2020/21

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    A cura dell’Ufficio Centrale Acr

    Hanno collaborato: Nica Capozzi, Claudia D’Angelo, Liliana Montemagno, Angelo Pagano, Antonella Salvati, don Alfredo Tedesco, Andrea Valentini, Elisabetta Zambon.

    Indice

    Presentazione 3

    BETANIA Servire è dare la vita 10

    AL POZZO DI SICAR Tu, un dono da sogno! 18

  • INTRODUZIONE

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    Presentazione

    Laprimaverità,allaqualedobbiamoconsegnarcisevogliamocomporreepercorrereconfedeltàl’identitàeilcamminodeldiscepoloèquesta:noisiamodei“raggiunti”;questosignificachesiamodeiraccolti,raccoltidaDio.Luiciraggiunge,cosìcomesiamo,conlenostrevesti,lenostrebarche,conlenostrereti.Eciòapreunastradabella,chedàtrasalimentoestupore!(…)CinarraunaTrinitàcheescedaséeraggiungelerivedelmiolago,letriangolazionidellamiavita,tantoèinnamoratadime,tantoèinnamoratadellacreatura.ÈillagodiGalilea.Sonolebarcheelereti.Èlavicendadellagente,cosìcom’è.Dadioamatasenzamisuraesenzaperché.

    M.Bianchi–Conbastoneecalzari.IldiscepolonelVangelodiMarco(AVE2015)

    Ilcamminodeldiscepolo-missionarioèuncontinuotornareallafonte,all’esperienzaoriginariaegenerativadell’amorediDiochechiamaadincarnareilVangelonellavitadiognigiorno.Perquesto, assume particolare importanza la scelta di favorire l’incontro con la Parola di Dioall’internodelcamminoannualedeibambiniedeiragazzi.Accompagnareipiccoliamaturarela scelta di seguire il Signore significa, primadi tutto, ricondurli lı̀ dove tuttoha inizio, allabuonanotiziadellalorovita:esserefigliamatidaDio.Lapropostadispiritualità contenuta inShemà è l’occasionebuonaperdare ilgiustoordineall’azionemissionariadeibambini e ragazzi, chiamati a servire sull’esempiodelMaestro: la

    buona notizia è prima accolta e poi raccontata, in un dinamismo di relazione con Dio e con ifratellichetrovasintesinellavita,nellareciprocitàdellacomunione.Il sussidio si articola in tre esperienze di incontro con la Parola: la lectio divina sul branobiblicocheaccompagnal’Acdurantel’annoassociativo(Betania),ilritirospiritualeinAvvento(Sicar)egliesercizispiritualidurantelaQuaresima(Tabor).Daquest’anno,tuttelepropostesono rivolte ai bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni. Anche la proposta del week end diQuaresimaperragazzidi12/14anni,quindi,èarricchitadaisuggerimentiperaccompagnareipiùpiccolialconfrontoconilSignoredurantequestoTempoliturgico.Nell’annoincuiiragazzisonochiamatiaseguirelanotiziacherendebellalavita,l’incontrocon la Parola aiuta i piccoli a compiereuna riletturadei fatti, per cogliere la presenzadelSignore nella loro storia e raccontare al mondo la gioia del Vangelo, perché tutti sianoraggiuntidall’amorediDio.LA STRUTTURA Ilsussidioècosı̀articolatoindueparti:ü nellaprima parte sono presentate le scelte dimetodo che l’Acr compie nell’accostare i

    ragazziallaparoladiDio;ü nellasecondaparte sono raccolte le tre esperienze che accompagnano e sostanziano il

    camminoformativoannuale:

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    • Betània – lectio divina sul brano biblico dell’anno, che invita il discepolo adavvicinarsialSignore,cheperprimoamaedonalavita;

    • Al pozzo di Sìcar – ritiro spirituale di Avvento, che accompagna a rileggere lapropria storia e i propri sogni alla luce della promessa di vita piena che ilSignorerivolgeaciascuno;;

    • Tàbor–esercizispiritualidiQuaresimaduranteilqualebambinieragazzisonoaiutati da Gesù ad uscire fuori dagli schemi delmondo, per essere rigeneratidalla misericordia e riscoprire l’identità dei figli, chiamati a partecipareall’operacreatricediDioPadre.

    EV importante che Shemà completi il cammino dell’anno che l’Acr propone. La curadegliambientiincuisisvolgonoivarimomenti,lasceltadeilinguaggigiusti,iltempodonatodaciascuneducatoreall’ascoltoeallameditazionepersonaledellaParola, farannosı̀cheleesperienzeoffertetocchinolecordedelcuoredeiragazzi.Accompagnare i bambini e ragazzi nel camminodi sequela del SignoreGesù è l’avventurabelladell’essereeducatori.Consapevoliche“starecon ilSignore” è ilprimoveropassodeldiscepolo-missionario,affidiamoipiccoliall’azionecreativadellaParoladiDio,chechiamaavivereinpienezzaeadarelapropriavitasull’esempiodiCristo.

    Buon cammino!

    L’Ufficio Centrale Acr Attenzione:Questa versione contiene solo l’esperienza Betània. Le altre due esperienze sarannopubblicateabreve.

  • INTRODUZIONE

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    I RAGAZZI INCONTRANO LA PAROLA DI DIO

    Il cammino del gruppo Acr è l’occasione buona attraverso cui i bambini e ragazzi sonoaccompagnati a fare sintesi tra il Vangelo e la vita. I piccoli sonodestinatari dell’annunciodellacomunità,maallostessotemposonochiamatidalSignoreamettersiincamminodietrodiLui. Stare conGesù è l’esperienzadeldiscepolo, che sceglie la vita come luogodove farrisuonarelaParolacherinnovaecostituisceapostoli,mandatiadiffonderelabuonanotiziatragliuomini. Inquestocammino,diventaparticolarmenteimportanteoffrireaibambinieragazzi l’occasioneper incontrare laParoladiDio con regolarità, permaturare lo stiledeldiscepolo-missionariochiamatoaserviresull’esempiodelMaestro. L’esperienzadirelazionevissutadaibambiniconDioèautentica,cosı̀comeautenticisonol’ascoltoelacomprensionedellaParoladicui–seppurconlecaratteristichedell’etàele coordinatedell’infanzia - sonocapaci. Si trattadiaccompagnarliquindi, attraversodellescelteadeguate,adappropriarsidelladinamicacheèallabasediunarelazionesolidaconlaParola di Dio nella vita cristiana: l’ascolto, l’interiorizzazione, l’interpretazione e laconversione.SonoprocessiassimilabiliaigradiprincipalidellalectiodivinachehaaiutatolaChiesafindaiprimisecolianutrirsidellaParola,echel’Acrhaprovatoatradurreneiquattropassaggicheguidanotutteetrelepropostepresentiinquestosussidio:

    ü cosadicelaParola;ü cosadiceame;ü cosadicoio;ü laregoladivita.

    Cosa dice la Parola EV il primo passo con cui i ragazzi si accostano alla Parola. EV importante creare unclimadiascoltoefarcomprenderecomeilsilenziosiaimportantepercogliereilmessaggiodi Gesù. L’introduzione al brano attraverso una proposta di ambientazione consente airagazzi di prendere gradualmente consapevolezza dell’eccezionalità di quest’incontro,facilitandolasuccessivaletturadelbranoelacomprensionedelsignificatodellostesso.

    ENTRO NEL CONTESTOE# il momento in cui i ragazzi sono chiamati ad entrare nel brano attraverso lariproduzionedialcunielementidei luoghi (odei temi)narratinelVangelo,provandoadimmaginare dove e come si sono svolti gli eventi che si apprestano a leggere. Unasempliceattività li aiutaa capire il significatoprofondodi alcuni elementi fondamentaliperlacomprensionedelbranobiblicoscelto.L'ambientazionedevepoicoinvolgeretuttiisensi (udito, odorato, vista...) tendendo a favorire l'immedesimarsi dei ragazzi nelracconto.ASCOLTO - LEGGOE# ilmomentoincuiilbranovieneproclamato;iragazzidevonoessereaiutatiaproiettaretuttose stessi nella scena. Si tratta di stimolarli ad usare la categoria del vedere/immaginare, diaccompagnarli in un ascolto profondo ed attento che non trascuri i particolari. Il libro dellaParoladeveesserepostoalcentrodell'attenzione,introdottoconsolennità(accensionediunalampada,invocazionealloSpirito...).Laletturapoipuòavvenireapiùvoci,mantenendosempreunostilechenecomunichil’importanza.

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    CAPISCOE# ilmomentodicontestualizzareilbrano,dientrareinesso:qualisonoleazionichevengonocompiute? Chi le compie? Dove? Qual è il tempo in cui si svolge il brano? E# importantesottolineareisoggetti,iverbi,qualerapportohaGesùconglialtripersonaggidelbrano,comequestiinteragisconotraloro.Esempio:

    E# essenzialeaiutareiragazziacalarsinellasituazioneincuiquellaParolaèstataannunciata.Sitrattadi fotografareedi farrivivereairagazziquelmomentodiannuncioapartiredalla lorovita.Questopermettepoidifarvenirfuorilenostrelogiche,inostrimodidivederelecoseperpoterlimodificaresecondociòcheDiovede.

    Cosa dice a me IlSignoreciparlaattraversolasuaParola.Ciascunopuòchiedersiallora:cosaGesùvuoldireallamiavitaconquestobrano?Che indicazionimidà? I ragazzisono invitatiadaccostarsialbranopersonalmente,nelsilenzio,perrintracciarequalielementilaParolasuggeriscaperunaconversioneprofondadellapropriavita.Alcuneprovocazioniloroaffidateeopportunamentecommisuratepossonosostenerneestimolarnelariflessione.

    Cosa dico io A ciascuno Dio rivela una verità per la sua vita. Condividere significa manifestare, consemplicitàdi cuore, la risonanza interiorechehaavuto laParolaascoltata-meditata-pregatapersonalmente. La condivisione di ciò che personalmente il Signore ha comunicatocontribuisceaedificaretuttalacomunitàeamaturareunatteggiamentodisinceraaccoglienzareciproca con la convinzione che l’altro può illuminarmi, può aiutarmi a comprenderemaggiormenteilsignificatodiquellaParola.Dopo l’ascolto è ilmomentodellarisposta:nellapreghiera iragazziesprimonotuttociòchestaloroacuoreecheGesùhasuggeritoduranteiltempodimeditazione.Questomomentosiconcludeconunimpegnopersonaleedigruppoacuirestarefedeli.

    Per una regola di vita Questostrumentosiproponediaiutareiragazziacostruiresempremegliolapropriaregoladivita.GiàilsussidiodelcamposcuolacontienequestaattenzionechelostrumentoTuttoinregolaconcretizzaattraversoottoverbi.Andare,vedere,seguire,restare,ascoltare,renderegrazie,cercare,prendersi cura tracciano infattiunastradaperaiutare i ragazzia leggere lapropriaesistenzaapartire dalla Parola ascoltata nella vita della Chiesa, ad alimentare la relazione con Cristosviluppandolapropriainteriorità,acrescerenellacapacitàdistareconsestessi,conglialtrieconDio.

  • INTRODUZIONE

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    Nonsitrattadidaredelleregole,madi«assumereunprogettodivitacristianachenecostituiscalasintesi,neindichilostile,neesprimaleintenzioniprofonde1».Lesemplicidomandeposteallafinediognipropostafacilitanoiragazzinellasintesidelpercorsofattospingendoarilanciarenellavitaquotidianagliatteggiamentidacustodire.Ilquadernoassociatoagli itineraripuòessereunutilestrumentodafarusareairagazziperquestolavoropersonalecosı̀comeancheglieventualistrumentigiàusatiperlacostruzionedellaregoladivitaduranteilcamposcuola.

    ALCUNE ATTENZIONI PER UN’ESPERIENZA SIGNIFICATIVA Il luogoEV necessariocreareun’ambientazionecheaiutiiragazziadentrare“dentro”ilbrano,neltempodiGesù,neiluoghipercorsidalui.Bisognainsommagarantireuncontestoincuiiragazzipossanosentirsia loroagio,sottrattiapossibilied inutilidistrazioni.Qualora l’esperienzavengavissutanellaconsuetastanzaincuisisvolgel’incontroAcrèbeneprepararlaeconnotarladiversamente.

    Il materialeEV importantefareinmodocheiragazziabbianoconsélapropriaBibbiaoltrealprogrammadettagliatodell’iniziativa.InmancanzasimettanoadisposizionedeiVangelio–allimite–lefotocopie con il testodella Scrittura.A ciascuno sianopoidati fogli,matite epennarelli perscrivereriflessioniesottolineareparole.

    Il silenzio EV preferibile limitare al minimo le distrazioni possibili; se lo si ritiene opportuno sarebbemeglio che i ragazzi lascino inuna cesta il proprio telefono, l’orologio e tutto ciò chepossadistrarli.Glieffettipersonalivengonopoiriconsegnatialterminedell'incontro.

    Il ruolo di chi guida la meditazioneDurantel’esperienzadiascoltodellaParolaèfondamentaleilruolodichiguidalameditazione,siachesiailsacerdoteassistente,l’educatore,unareligiosaounaltrolaico.Chiguidainfatti,conduceiragazziattraversounitinerariocheluiconoscemoltobene;solocosı̀puòaccompagnareilgruppoa viverebenequestomomento.EV poi ovviamente sostanziale anche il compitodegli educatori,chiamatiadaiutare i ragazziadaccostarsi consemplicitàmaancheconverità al testosacro.EV importantechecisiaunbuonlavorod’equipechecoinvolgatutticolorochedevonopoicondurrel’incontro.Ciascunodevesaperebenecosadevefareecomedevesvolgereilsuocompito!

    I numeriPur tenendo conto delle esigenze delle diverse realtà è bene sapere che un numero dipartecipanti non troppo alto può aiutare a vivere bene l’esperienza proposta favorendol’ascolto,lameditazioneedunclimadistesonellerelazionienellacondivisione.

    TRE ESPERIENZE POSSIBILITantesarebberoleesperienzefattibiliperaiutareiragazziadaccostarsiallaParola.Inquestosussidionevengonopropostetreche,traleesperienzevissutenellediocesienelleparrocchie

    1AZIONECATTOLICAITALIANA,PerchésiaformatoCristoinvoi.Progettoformativo,Roma2004,p.11.

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    finoadoggi,possonoesserefacilmentefruibili.L’intento,aldilàdell’itinerarioinsé,èquellodi provare a tradurre uno stile nell’approccio alla Parola che dovrebbe contraddistingueretuttigliitinerariformativieleesperienzepropostedall’Acr.Gliitineraripropostipossonoessere,perigruppidi12/14,l’occasionepercondividereconigruppigiovanissimiuntrattodistrada.L’accompagnamentoaipassaggievolutivinellavitadeiragazzipassainnanzituttoattraversodelleesperienzeconcrete.L’esperienzadiintimitàconlaParola li aiuta a riscoprire costantemente «quel legame fraterno impresso in noi dal gestocreatorediDio»2.Ecco l’essenziale perché la vita associativa possa essere davvero «rivolta alla crescita dellacomunitàcristiananellacomunioneenellatestimonianzaevangelica».

    BetaniaEV una lectio divina sull’icona biblica che l’associazionesceglieannualmenteper il camminoassociativo.Si trattadiun’esperienzadapoterviverenelgruppoduranteilnormalesvolgimento degli incontri settimanali, oppure durante unagiornata di ritiro organizzata per i ragazzi o per tuttal’associazione, all’interno di una proposta di più giorni.L’iconabiblicachedàilnomeaquestostrumento-Betània-richiama il legame di amicizia con Gesù che va custodito ealimentato(comeMarta,MariaeLazzaro),e farisuonare leparole di Gesù: «Una sola è la cosa di cui c’è bisogno» (Lc10,42).

    Al pozzo di SìcarSi tratta di un ritiro spirituale per i ragazzi, unmomentodiascoltoprolungatodellaParola,cheprovaaconiugareilsilenzioe lariflessionepersonaleconladimensionedellacondivisioneedellafraternità,cosı̀dafareesperienzadiDioall’internodiuncamminodifedecondiviso. La Parola è il pozzo a cui attingere percogliere il significato profondo che il Signore vuoledareallanostravita.IltempopensatoperquestoritiroèquellodiAvvento/Natale.L’immaginedelpozzo,acuila Samaritana si è accostata per bere l’acqua chedisseta per sempre, ci fa già pregustare il significatochevogliamodareaquestomomento.

    2ACI,PerchésiaformatoCristoinvoi.Progettoformativo,Roma2004,p.41

  • INTRODUZIONE

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    TaborEV la proposta di esercizi spirituali rivolti abambinieragazzi,concaratteristichediverseasecondadell’età.I12/14sonoinvitatiavivereun’esperienza residenziale di due giorni,realizzabile sia a livello parrocchiale chediocesano.Peribambinieragazzidai3agli11anni, invece, è possibile declinare l’incontrocon la Parola all’interno del camminoordinariodelgruppoonell’ambitodiunritirodiQuaresima.IlTempoliturgicoall’internodelquale è inserita la proposta è l’occasione

    buonaperdedicareun tempoprolungatodi conoscenzadi se stessialla lucedellaParoladiDio, nel quale sperimentare un’iniziazione alla preghiera della Chiesa, vivere momenti disilenzio personale sempre però nello spirito di una condivisione della Parola, spezzata pertuttalacomunitàcristianaenonsoloperilsingolo.IlTaborèilmontesulqualeCristositrasfigura.Idiscepolicontemplanoquestagranderealtàprimadi tornareall’ordinarietà, rinnovatidaun incontrochesvela ilprogettodiDiosusuofiglio e su ciascuno di loro. La stessa esperienza è possibile per noi discepoli dell’oggi sesappiamocontemplareDioetornareallanostravitadiognigiornorinnovatierafforzartidallasuapresenza,peresserecontemplattivi.

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    BETANIA Servire è dare la

    vita Lectio divina per bambini e ragazzi da 3 a 14 anni

    sull’icona biblica dell’anno Mc 10,35-45

    INTRODUZIONE LalectiodivinaèunaparticolareesperienzadipreghieracheoffrelapossibilitàdidedicarsiuntempoampioedistesoperrifletteresullapropriavitaallalucedellaScrittura.Potremmodirechelalectiorappresental’occasioneprivilegiatapersedereaipiedidelMaestroelasciarechelapropriavitasiaplasmatadallaforzacreatricedellaParoladiDio.Ilcamminodiquestoannoassociativoècaratterizzatodaun’iconabiblicatrattadalVangelodiMarcochevedeGesùeidiscepolisullastradaversoGerusalemme(Mc10,35-45).Neicapitolicheprecedonoilbranoinquestione,seguiamoGesùpercorrereuncamminodirivelazioneconisuoi, iniziatoconunadomandaimportantesullasuaidentità(cfr.Mc8,29«Mavoi,chiditecheiosia?»)egiuntoalterzoannunciodellasuaPassione(cfr.Mc10,33-34).InquestiepisodiGesùrivelailverovoltodiDioaisuoi,perchécolorocheloseguonomaturinoilsensodellorodiscepolato.Nelbranoche èalcentrodiquestariflessione, ibambinie i ragazzisonoaiutatiacogliere icontornideldiscepolatoattraversoilconfrontoconleaspirazioni,ibisognieleattesediduediscepoliaiqualiilMaestrochiedediriconoscerel’Amoredicuisonodestinatariemostracheil vero primato nella fede passa dal servizio gratuito e senza condizioni, da un impegno atestimoniarel’Amore.In Giacomo e Giovanni che esprimono il bisogno di essere “riconosciuti”, di essere visti eapprezzatiperquellochesono,iragazziritrovanolostessodesideriochematurainloromanmanochescopronolequalità, italenti,ciòchelirendeunici.Nell’esperienzadiascoltodellaParolaallora,ibambinieiragazzilascianocheilSignoreGesùliporticonséindisparte-comehafattoconGiovannieGiacomo-eparliallalorovita,seneprendacuraeinquestomodolavalorizzi e la apprezzi, mostrando come il dono di sé gratuito sia la via migliore per darepienezzaaciascunaesistenza.Siamo chiamati a guardare alla vita di Gesù per ritrovare i tratti della nostra umanità, delnostro essere per l’altro come via privilegiata per la felicità. In questo esercizio, allora, ipiccolissimiscopronocheancheallaloroetàsipuòtradurrel’amoreingesticoncreti;i6/11guardano alla loro voglia di essere riconosciuti come a un’occasione per comprendere(letteralmente:“prendereinsieme”)ilbisognodeglialtri,cheèsimilealloro,efarsiprossimi;i12/14 compiono una verifica delle loro relazioni, riconoscendo che il vero protagonismo

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    nascedalbisognodiessereamato,diavereunospazioincuiesprimersiedessereaccettato,machehabisognodellapresenzadiunAltroperessererealizzatoall’internodiunarelazioned’amorereciproco.

    ICONA BIBLICA (Mc 10,35-45)

    35GlisiavvicinaronoGiacomoeGiovanni,ifiglidiZebedeo,dicendogli:«Maestro,vogliamochetufacciapernoiquellochetichiederemo».36Eglidisseloro:«Checosavoletecheiofacciapervoi?».37Glirisposero:«Concedicidisedere,nellatuagloria,unoallatuadestraeunoallatuasinistra».38Gesùdisseloro:«Voinonsapetequellochechiedete.Potetebereilcalicecheiobevo,oesserebattezzatinelbattesimoincui iosonobattezzato?».39Glirisposero:«Lopossiamo».EGesù disse loro: «Il calice che io bevo anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sonobattezzatoanchevoisaretebattezzati.40Masedereallamiadestraoallamiasinistranonstaameconcederlo;èpercoloroperiqualièstatopreparato».41 Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. 42 AlloraGesùlichiamòaséedisseloro:«Voisapetechecoloroiqualisonoconsideratiigovernantidellenazionidominanosudiesseeilorocapileopprimono.43Travoiperònonècosì;machivuolediventaregrandetravoisaràvostroservitore,44echivuoleessereilprimotravoisaràschiavoditutti.45AncheilFigliodell'uomoinfattinonèvenutoperfarsiservire,maperservireedarelapropriavitainriscattopermolti».

    Cosa dice la Parola ENTRO NEL CONTESTO Aibambinieairagazzivienepropostodiscattareunafotodigruppo(prestateattenzionealmantenimento delle distanze!). Possono scegliere di scattare un selfie o farsi fotografaredall’educatore,l’importanteècheciascunosialasciatoliberodisistemarsidovemegliocrederispettoalgruppo.Quandolafotoèpronta,vieneproiettatasuunmurodellasalainmodocheiragazzipossanoosservarla:-Chisièposizionatodavanti?-C’èqualcunochehapresopiùspaziodialtri?-Sivedonotuttioqualcunoèrimastocoperto?-Qualeposahaassuntociascuno?Lafotopuòdiremoltodelmodoincuisirappresentailgruppoeilpostocheognunoassumealsuointerno:cisonoragazzipiùestroversichecercanodicoinvolgereglialtriechemagarisisonomessidavantiallafotocameraconunbelsorriso,cisonoquelliunpo’piùtimidichesisononascostidietrolatestadelcompagno,ecc.Sapersi guardare dal di fuori aiuta i ragazzi a esseremaggiormente consapevoli di ciò chesonoedell’immaginechedannoall’esterno.ASCOLTO Iragazzisiedonoinsilenzionellastanza.

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    Ilmomentoiniziaconun’invocazionealloSpiritoSanto:sipuò intonareVieniSantoSpiritoounaltrocantoadatto.AlloSpiritosichiedeildonodellasapienza,quelladellamenteequelladelcuore,percomprenderealmegliociòchelaParolahadadireallanostravita.Aquestopuntovieneproclamatoiltestobiblico.CAPISCODopo l’ascolto della pericope evangelica, i ragazzi si pongono davanti al testo scritto. Si chiede loro di individuare i protagonisti dell’episodio, sottolineando o cerchiando i nomi con tre colori diversi: ci sono i due fratelli, Giacomo e Giovanni, c’è Gesù e ci sono i Dieci. Su di un foglio, ciascuno traduce in disegno la posizione dei diversi personaggi. Immaginano e riproducono quindi una foto o un selfie degli apostoli con Gesù: dove si pongono Giacomo e Giovanni, dove gli altri Dieci? Dove si colloca Gesù? Meditazione guidata Per leggere l’episodioraccontatodalbranodelVangelocongliocchidiGiacomoeGiovanni,possiamopensareatuttelevolteincuiavremmovolutoesserescelti!Chinonvorrebbeesserescelto come capitano della squadra di calcio? Anche Giacomo e Giovanni vogliono essere“scelti”daGesùperrivestireunruolodirilievo,manonsolo!Voglionoesseresceltiper“starevicino”,esserequellipiùprossimi.Allorapensiamoatuttelevolteincuisiamostatisceltidainostri amici come consiglieri, come confidenti… quando un amico sceglie di passare la gitasedutosulpullmanaccantoate,perchéglipiaci,perchécontestabene.Corriamoilrischio,avolte,divederesololagratificazione,comeGiacomoeGiovanni.Gesùinveceribaltalalogicaechiamaallaresponsabilità.Tuseidasempreamato,maperchéquestasceltacheDiocompieperprimosiagenerativaenonsterilegratificazione,occorrecheiniziascegliereanche tu.Essereamatirende felici,maamarerendevivi!Nonaccontentartisolodiessere“ilprimo”:iniziaascegliere“perprimo”!Achivuoifartiprossimo?Perchisceglidifarequalcosadibuono?

    Cosa dice a me MEDITAZIONE PERSONALE Conunacopiadellafotoscattataainizioincontroe,insieme,ildisegnorealizzatonellafasedicomprensione del brano, i ragazzi cominciano la propria meditazione. La foto e il disegnoservono proprio per accompagnare la riflessione personale. Tornano dunque a soffermarsisulle immagini e ad osservarle con maggiore attenzione anche grazie all’aiuto di alcunedomande.

    6-11 ! Guardoalpostoincuimisonocollocatoall’iniziodell’incontro:perchél’hoscelto?! All’internodellascenaraccontatanelVangelo,dovemicollocherei?! Guardo dove ho collocato i diversi personaggi: quale posizione hanno rispetto a

    quella che ho scelto io nella foto? E a quella nel disegno?Dove sono loro e dovesonoiorispettoaGesù?

    ! Osservo ora i vari gruppetti di personaggi: quali caratteristiche hanno? Qualisomiglianzeedifferenze?

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    ! Micapitaspessodivoleresserealcentrodellafoto?Sentoilbisognocheglialtri,imiei coetaneima anche gli adulti, si accorgano dime, di ciò che sono, di ciò chefaccio? Come mi sento quando succede e invece che cosa provo quando nonavviene?

    12-14 ! Guardoadovemisonocollocatoall’iniziodell’incontro:cosamihafattoscegliere

    proprioquelposto?! Osservolaposizionedeipersonaggi:dovelihocollocati?Qualerapportohannotra

    diloro:sonovicini,lontani?Cosalirendevicini/lontani?! Nellerelazionichevivo(peresempioinclasse,colgruppodiamici,infamiglia,coni

    compagnidisport,all’Acr)pensochecisianodellegerarchie,deiruoli?! Iochepostooccupo?Sonofeliceovorreiesserealpostodiqualcunaltro?Perché?! «Chivuolediventaregrandetravoisaràvostroservitore,echivuoleessereilprimo

    tra voi sarà schiavo di tutti». Ripenso a tutte le volte in cui sono stato il primo:quandohoprimeggiatoperme,equandoinvecehofattoqualcosa“perprimo”perqualcun altro? Cosa mi ha spinto nell’uno e nell’altro caso? Quali emozioni hoprovato?

    ! Ritorno sugli ambienti e le relazioni che vivo quotidianamente: c’è qualcuno che“perprimo”faqualcosaperme?Questocomemifasentire?

    GiacomoeGiovanni,cosìcomeglialtridieci(tracuic’eraancheGiuda,coluichetradìGesù)erano discepoli, avevano tutti deciso di seguire l’unico Maestro. C’è chi era un semplicepescatoree chiunesattoredelle tasse, chi era sposatoe chivivevaancora coi suoi, eppuretuttidecidonodiseguireGesù. InquestobranoLuidice:«Voisapetechecoloro iqualisonoconsideratiigovernantidellenazionidominanosudiesseeilorocapileopprimono.Travoiperònonècosì;machivuolediventaregrandetravoisaràvostroservitore,echivuoleessereilprimotravoisaràschiavodi tutti.Anche ilFigliodell'uomo infattinonèvenutoper farsiservire,maperservireedarelapropriavitainriscattopermolti»(Mc10,42c-45).Cispiegacosìcheperesseresuoidiscepolinonèimportantelaricchezzaolostatosociale,mabisognafarsiservitorideglialtri.

    ! MisembraunacondizioneaccettabileperseguireGesù,opensochesiairrealizzabile?Perché?

    Cosa dico io

    CONDIVISIONE Lacondivisionepuòavvenirecontuttoilgruppo,oppure-perfacilitareilmomento-ingruppipiùpiccoli,secondoleseguentimodalità:

    Ciascun6-11 ricevelasagomadiunragazzooragazzaeviscriveall’internoilproprionome.Laattaccaquindi sull’immaginedella stradasullaquale sono incamminoGesùe idiscepoli, incorrispondenzadelpuntochehaindividuatonellaprecedenteriflessionepersonale.Aturnociascunopuòspiegareilperchédellapropriacollocazione.SottolafiguradiGesùibambinieiragazziscrivonoinveceinomidei“maestri”oguidechehannoincontratonellalorovita.

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    I 12-14 si riuniscono attorno a un cartellone sul quale sono scritti i vari ambiti dove sisviluppanolerelazionidellalorovita(peresempioinclasse,colgruppodiamici,infamiglia,coi compagni di sport, all’Acr). A turno danno all’educatore indicazioni per scrivere sulcartellone,accantoaogniambito:

    - ilproprionome;- ilpostocheoccupano;- ilpostochelirendefelici(puòanchecoincidere,ovviamente,conquellocheoccupano)

    specificandoilperché.

    Per una regola di vita

    I6-11 individuanodeigesticoncretiperseguireGesù,conformandosiaLuiealsuomododiamarenellepiccoleazioniquotidiane.

    I12-14si impegnanoascegliere,sull’esempiodiGesù, tra ivaripostichepossonooccuparenegliambitidellalorovita,quelliincuipossonoservireglialtri.

    CELEBRAZIONE IlSignorecihacreatoevuolesoloilnostrobeneelanostrafelicità.Ciconoscedaprimaancorachenascessimo, cihadesideratodaprimaancorache lo facessero inostrigenitori.Ci invitaasceglierloeseguirlo,perchésacheaffidandociaLuilanostravitaprenderebbelaformapercuièstatacreata,raggiungendoquellafelicitàchespessoanchenoidesideriamo.P.NelnomedelPadre,delFiglioedelloSpiritoSanto.T.Amen.Sipreganoiprimi18versidelSalmo139(138),recitandoliacorialterni.Salmo139(138)vv.1-18Signore,tumiscrutiemiconosci,2tuconosciquandomisiedoequandomialzo,intendidalontanoimieipensieri,3osserviilmiocamminoeilmioriposo,tisononotetuttelemievie.4Lamiaparolanonèancorasullalinguaedecco,Signore,giàlaconoscitutta.5Allespalleedifrontemicircondieponisudimelatuamano.6Meravigliosapermelatuaconoscenza,troppoalta,permeinaccessibile.

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    7Doveandarelontanodaltuospirito?Dovefuggiredallatuapresenza?8Sesalgoincielo,làtusei;sescendonegliinferi,eccoti.9Seprendolealidell'auroraperabitareall'estremitàdelmare,10anchelàmiguidalatuamanoemiafferralatuadestra.11Sedico:"Almenoletenebremiavvolganoelaluceintornoamesianotte",12nemmenoletenebrepertesonotenebreelanotteèluminosacomeilgiorno;perteletenebresonocomeluce.13Seituchehaiformatoimieireniemihaitessutonelgrembodimiamadre.14Iotirendograzie:haifattodimeunameravigliastupenda;meravigliosesonoletueopere,lericonoscepienamentel'animamia.15Nontieranonascostelemieossaquandovenivoformatonelsegreto,ricamatonelleprofonditàdellaterra.16Ancorainformemihannovistoituoiocchi;eranotuttiscrittineltuolibroigiornichefuronofissatiquandoancoranonneesistevauno.17Quantoprofondipermeituoipensieri,quantograndeilloronumero,oDio!18Sevolessicontarli,sonopiùdellasabbia.Mirisveglioesonoancoraconte.PadrenostroBenedizioneecanto

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    per i PICCOLISSIMI Findallapiùteneraetàibambinifannoesperienzadeigestidicuraeserviziochegliriservanoquantivoglionolorobene.Dall’allacciarelescarpealporgerelorolamanomentrecamminanoper strada, al coccolarli e raccontare la favola della buona notte: sono tanti imodi con cuifamiliarieamicidimostranoloroilproprioaffetto.L’iconabiblicafascoprireaibambinicheanche loro sono chiamati amettersi a servizio delle persone che hanno intorno, ridonandocosı̀quell’amorecheessistessihannoricevuto.ENTRO NEL CONTESTO La casa è il primo luogo che i bambini vivono, ricco di faccende da sbrigare che i varicomponenti della famiglia si dividono, facendo ognuno qualcosa per gli altri.La stanza in cui si svolge l’incontro è decorata e organizzata come fosse una casa, coi variangolielatichesitrasformanoincucina,bagno,soggiorno,balconeecc.Inogniambientec’èqualcosadafare:incucinapreparareilpranzoelavareipiatti,inbagnofareilbucatoestirare,inbalconestendereipanni,insoggiornospolverareeapparecchiare,ecc...Camminandoperlevariestanzeibambiniripensanoachisvolgedisolitoquellemansioniincasa,eattaccanoinogniambienteunostickercheidentifichiquellapersona.

    ASCOLTO Dopoaverispezionatotuttal’abitazioneibambinisirecanonelsoggiorno,illuogoincuicisiriunisceperchiacchierare,pranzareoguardareunfilmtuttiinsiemeesisiedonodavantiunatvdicartone.Ilbranoèraccontatoolettoconl’aiutodimarionetteosagomedicartonechel’educatoremuoveall’internodellatelevisione.

    CAPISCO Le figure omarionette appena utilizzate vengono presentate ai bambini e si chiede loro diricostruire lastoriadicendo inomideipersonaggiecosaricordanodelle loroazioniodelleloroparole.Perfissarlaalmegliosipossonoutilizzaredeiballoondicartoneincuivengonosimbolicamente rappresentati gli stati d’animo dei personaggi. Tali fumetti possono esserenumerati o attaccati in sequenza su un cartellone precedentemente preparato in cui sonoraffiguratelevariescene.

    COSA DICE A ME Gesù ribalta le logiche a cui siamo abituati, insegnando (con l’esempio prima che con leparole)cheperessereiprimi,ipiùimportanti,bisognaservireeamaredipiù.

    - Chi sono lepersonepiù importantiperme, chemivoglionobene, sostengono lamiavitaemiaiutanoneipiccolicompitidiognigiorno?

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    Ogni bambino riceve un palloncino a forma di cuore sul quale disegnare con il propriopennarellolarisposta.Questipalloncinisonogonfiaticonl’elioelegaticonunnastroalpolsodeibambini:l’amorediquellepersonelisostieneesolleva.

    - Eamecapitamaidi aiutarequalcuno?Per chivorrei epotrei farequalcosadibello,aiutandoloinqualcosaedonandogliunpo’d’amore?

    Ibambiniricevonoaltripalloncini(sempreaformadicuore)sucuidisegnanolapersonachehannoscelto.Saràunabellaattenzionequelladicercarlaalterminedell’incontroperdonarleilpalloncinoodiinviarle,conl’aiutodellafamiglia,unafotodellostessoperfarsentirecosı̀illoropensieroelalorovicinanza.COSA DICO IO Ibambinirendonograzieperchiognigiornosiprendecuradilorodonandoilproprioaffettoe realizzano un disegno da spillare al nastro del palloncino da regalare in dono al terminedell’incontro.MOMENTO DI LODE I bambini si riuniscono davanti alla croce, ai piedi della quale è posto un catino conl’asciugatoio,simbolidell’amoresconfinatodiGesùedelsuomododiregnare.Unoallavoltaringrazianoperlapersonaolepersonecheliservonoeaiutanoquotidianamente,seguendoilsempliceschema:Bambino:GrazieGesùper...Tutti:GrazieGesù.Finito il giro i ragazzi si prendono l’impegno di imparare un nuovo modo per aiutare lapersonaacuihannodecisodidonareilpalloncino.Perricordarel’impegnodivicinanzaediservizioassunto,l’educatorescrivesull’asciugatoioilnomedituttiipresenti.D’orainavanti,ogni giorno, potranno chiedere alla persona scelta un nuovo compito per poterla aiutare!

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    AL POZZO DI SICAR Tu, un

    dono da sogno! Ritiro spirituale di Avvento per bambini e ragazzi da 3 a 14 anni

    INTRODUZIONE L’esperienzadel ritirodiAvventopuò rappresentareun’occasioneprivilegiataper vivereunmomentodi riflessione, confrontoepreghieraperpermettereai ragazzidi leggere il tempochestannovivendoinun’otticanuova,conunaprospettivadiversa.Quest’annol’invitoèalasciarsiaccompagnaredallafiguradiGiuseppe,sposodiMariaepadrediGesù.IlbranocheguidalariflessioneètrattodalVangelodiMatteo(Mt1,18-25),chescegliedileggereglieventichehannoportatoallanascitadiGesùattraversolosguardodiGiuseppe.Perché l’evangelista racconta di questo personaggio di cui si sa poco e che è assente neiVangeli,tranneperpochiebreviepisodi?MatteoneparlaperchéilsuoVangeloèindirizzatoagli Ebrei, per aiutarli a comprendere che Gesù è davvero il Messia atteso. Per gli Ebrei lapaternitàadottivaèunapaternitàrealedalpuntodivistagiuridicoereligiosoeperquestolasceltadiGiuseppe–discendentedellacasadiDavide–diprenderconséMariaeilbambino,rendeGesùveroMessia.L’episodionarratosisvolgesuduelivelli:larealtà,incuivienecontestualizzatalasituazioneincuiGiuseppesitrova;el’interiorità,incuiDioparlaaGiuseppe.Giuseppe è sposo di Maria: questo nella tradizione ebraica significa che Giuseppe e Mariaerano sposati legalmente, ma non erano ancora conviventi; per questa ragione, Giuseppepensa di esser stato tradito e di dover quindi lasciareMaria. In virtù del suo essere giusto,però,Giuseppenonvuole lapidarlapubblicamente, come laLeggedellaTorahprevedeva.LagiustiziaattribuitaaGiuseppe,allora,nonèlagiustiziadell’AnticoTestamento,malagiustizianuova che viene portata da Gesù: la misericordia. Il sogno è per Giuseppe rischiaratore:attraverso la voce di Dio capisce che è discendente di Davide e cosa è chiamato a fare. Sisottolinea come Giuseppe non parli mai, ma compia solo delle azioni: obbedisce (lett. ob-“dinanzi”eaudire“ascoltare”),sogna,ecustodisceilfigliodiDio.Cosapuòdirequestobranoaibambinieragazzi?Ilcuore,latestaelemanideibambiniedeiragazzisonopienidisogni,diattese,divogliadisperimentare,maanchedipaureetimoredinonfarcela.Ancheloro,soprattuttogliadolescenti,sonocontinuamenteallaricercadellaloroidentità e provano a capire che cosa voglionodavvero. L’incontro con laParola rappresental’occasione per fare silenzio e mettersi in ascolto dei loro sogni e paure, accompagnatidall’esempiodiGiuseppeedall’amiciziaconGesù.IpiccolissimiscopronodiesserefigliamatiesognatidaDioedailorogenitori.Ibambinidi6/11anniriflettonosullesceltechesonochiamatiacompiereesullepersonechelitengonopermanoeliaccompagnanodurantelacrescita.I ragazzi dei 12/14 focalizzano le attese che vivono e i sogni a cui ambiscono, cercando diriconoscerlinelgrandedisegnodivitabellacheèilsognodiDioperciascunodiloro.

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    LA REALTÀ È SUPERIORE ALL’IDEA Datoildelicatotempochestiamovivendo,latracciaperilritirodurantel’Avventosipresenta,percosı̀dire,apiùaccessi:

    ü con una serie di attenzioni segnalate già lungo il percorso per declinare i singolimomenti“insicurezza”;

    ü conunaproposta inpiù – a fine sussidio–peraccompagnare l’incontrodellaParolaancheacasa,nellaquotidianitàdellavitafamiliarediciascunbambino.

    Impossibile, data la fondamentale disomogeneità della situazione sul territorio nazionale,dareindicazioniunivochesucomeaffrontarequestaproposta.Ognirealtàèinveceinvitataalasciarsi interrogare dalla stessa e amediarla – nel rigoroso rispetto delle norme sanitarievigenti–inbaseallepropriepossibilità.Saràcosı̀inalcunicasiopportunomettereinoperaunritiro on-line in una o più giornate, in altri trovarsi in Chiesa o in spazi aperti con piccoligruppidibambinieragazzicontutteleprecauzionidelcaso,inaltriancoral’invitopotrebbeessere quello di un ritiro in “asincrono”, ciascuno con i propri tempi…Ciò che più conta ètuttavia garantire a tutti i bambini e i ragazzi la possibilità di un momento di ascolto emeditazionesullaParola,oraancorpiùnecessario.

    ICONA BIBLICA (Mt 1, 18-25) 18Cosı̀fugeneratoGesùCristo:suamadreMaria,essendopromessasposadiGiuseppe,primacheandasseroavivereinsiemesitrovòincintaperoperadelloSpiritoSanto.19Giuseppesuosposo,poichéerauomogiustoenonvolevaaccusarlapubblicamente,pensòdi ripudiarla insegreto.20Mentreperòstavaconsiderandoquestecose,ecco,gliapparveinsognounangelodelSignoreeglidisse:"Giuseppe, figliodiDavide,nontemerediprendereconteMaria, tuasposa.Infatti,ilbambinocheègeneratoinleivienedalloSpiritoSanto;21elladaràallaluceunfiglioetulochiameraiGesù:egliinfattisalveràilsuopopolodaisuoipeccati".22Tuttoquesto èavvenutoperchésicompisseciòcheerastatodettodalSignorepermezzodelprofeta:23Ecco,lavergineconcepiràedaràallaluceunfiglio:aluisaràdatoilnomediEmmanuele,chesignificaDioconnoi.24Quandosidestòdalsonno,Giuseppefececomegliavevaordinatol'angelodelSignoreepreseconsélasuasposa;25senzacheeglilaconoscesse,elladiedeallaluceunfiglioedeglilochiamòGesù.

    Cosa dice la Parola ENTRO NEL CONTESTO - ACCOGLIENZA Vivereunsognoèun’esperienzamoltoparticolareechecoinvolgeinteramente.Spessocisonoscenarifantasticiesembradivivereunafiaba,itrattidellarealtàsonopresentimasfumatiditintepastello;altrevolteinveceisognisonoveriepropriincubidacuiemergonolepaurepiùomenoconsce.Giuntinelluogodovesisvolgeilritiro,iragazzisonochiamatiainterrogarsisuquali siano i loro sogni e le loro paure. Lo fanno vivendo un sogno attraverso un percorsosensorialeincuisonobendati.Inquestomodo,avendogliocchichiusicomequandosidormee si sogna, i loro sensi saranno accentuati per vivere e cogliere quelle sfumature dipiacere/sognoodi paura/incubo che ogni sollecitazione/propostaporta con sé. Il percorsopuò essere strutturato in un luogo chiuso o aperto, secondo le necessità e la fantasiadell’educatore.Proponiamodiseguitoalcunesollecitazioniperrisvegliaresensiedemozioni

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    deibambinieragazzi:ü Toccarequalcosadiviscosoü Sentireunrumorechepossaspaventareü Annusareunprofumobuonoü Assaggiarequalchecibo(buonoomeno)ü Essereabbracciatiü Sentireilrumoredelmare.

    Per realizzare l’esperienza in sicurezza… ü Ciascunragazzo èbendatoconunabendapersonalechesi èchiestoprecedentementedi

    portaredacasaoconocchialiniemascheredicartaspessaocartoncino,senzaforopergliocchi.

    ü L’esperienzadeltattoiniziaconl’igienizzantesullemani,invitandoiragazziadescriverelaconsistenza,lafreschezza,ilprofumodell’oggettotoccato(chedovrebbeesserediversoperognibambino)

    ü Vienericreataunastanzasonora,incuiascoltareisuoniemessidaunacassa.ü Gliassaggisonosostituitidafruttidasbucciareeassaggiareodasucchidifruttadaaprire.ü Sostituirel’abbraccioconlapercezionedellacarezzadell’ariadiunventilatoreodelfreddo

    cheentradaunafinestra.ü Qualora l’esperienza si svolgaon-line, sipuòdisattivare la cameradi chiguida il ritiroe

    fareascoltarealcunisuoni“dasogno”.AMBIENTAZIONE Quandocisisvegliadaunsognoodaunincubononsempresihannodeiricordinitidi,spessocapitaanchedidimenticarequellochesi èsognato.Iragazzisonoinvitati, invece,atenereamentequantovissutonelpercorsosensoriale.Illuogoincuisonoaccoltiiragazzivienepreparatoconcusciniopiccoliritaglidistoffapostiadistanzadisicurezzaechefungonodasegnaposto.Lasalaèarricchitadainstallazionidiparole(appesealsoffittooattaccateaimuri)chefannoriferimento a sogni e paure che i ragazzi possono vivere e che sono state risvegliate dapercorsosensoriale(ades.lasolitudine,ildivertimento,ilitigi,ledinamichedelleamicizie,lacondivisione di una pizza…). In questo luogo viene posto anche un grande libro-giornale,accantoalleggiosucuièposatalaBibbiadacuisiandràaleggereilbrano.I ragazzi, entrando, sono invitati a liberare gli occhi e scegliere tre parole che identificanol’esperienzafattapocoprimaechesonodainserirenelgrandelibro/giornalepostoaccantoalleggiodaunredattorechescrive.Perrealizzarel’esperienzainsicurezza…Qualora il ritiro sia on-line, le parole possono essere assemblate in un video o in unadiapositivadamostrareaipresenti.ASCOLTO PrimadellaproclamazionedelbranodelVangelovieneinvocatoloSpiritoSantoattraversouncantoadatto.Inalternativa,vienepropostalaletturariadattatadellacanzoneVieni,soffiodiDiodiF.ButtazzoeD.Scarpa.VieniSpiritoSanto

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    VienidentrodinoiVieniconituoidoniVieni,soffiodiDioSpiritodiSapienzaSaledellamiavitaDammidicapirelavolontàdiDioSpiritodiIntellettoLucedellamiamentePortaminelcuored'ogniveritàSpiritodiFortezza,fontedicoraggioNelleavversitàmisostienituSpiritodelConsigliocheconosciilbeneVoglioamareanch'iociòcheamiTuSpiritodellaScienza,cheriveliDioGuidalatuachiesaallaVeritàSpiritodelTimore,diPietàfilialeRendiilnostrocuore"voltodiGesù"VieniSpiritoSantoVienidentrodinoiVieniconituoidoniVieni,soffiodiDioCANTO AL VANGELO

    PROCLAMAZIONE DEL BRANO (MT 1, 18-25)

    AMBIENTAZIONE

    6/11 I bambini sono invitati a riflettere sulla Parola annunciata. Vengono aiutati a ricordare ipersonaggi, le loro azioni, le loro caratteristiche fisiche, emotive e spirituali attraverso unbreve racconto o delle illustrazioni. Il frutto delle sollecitazioni ricevute si traduce in unfumettocheciascunbambinoèchiamatoarealizzare.Su di un foglio diviso in quattro riquadri il bambino disegna le scene con i personaggi e irelativicallout(nuvolette)conleparoledeidialoghicostruitiinbaseallapropriapercezione.Sullapartealta,alcentrodelfoglio,ibambiniinserisconoiltitolodelpropriofumetto.12/14 Dopo la lettura del testo, a ciascun ragazzo viene consegnato il brano della Parola. PercomprendereleazionichesvolgeGiuseppe,èimportantedareattenzioneaisingolimomentidelbrano;atalfineiragazziindividuanoecerchianoconuncolorelapartedeltestoincuiGiuseppeèsveglioeconunaltrocolorequellaincuidorme.Successivamente sottolineano con una tonalità fino ad ora inutilizzata cosa Dio chiede aGiuseppe. A questo punto i ragazzi si interrogano sulle ragioni che spingono Giuseppe adaccettare.

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    Per realizzare l’esperienza in sicurezza… ü Chiedereaogniragazzodiportaredelmaterialedicancelleriapersonale.

    Meditazione guidata

    Cosa dice a me MEDITAZIONE PERSONALE

    6/11 Giuseppeviveladifficoltàdiunascelta:nonsaseaccogliereMariacomeilsuocuoredesideraoppure ripudiarla come la legge prevede. Dio ascolta il cuore di Giuseppe e ne riconosce ilbisognodi confortoeconsiglio.Leparoledell’angelosonounaprofeziaperGiuseppe:egli èchiamato a essere parte di una storia, o meglio di una vita, quella del bambino che è nelgrembodellasuaamata.IlprogettocheDiohasulBambinoeMariaègrandeeimpegnativo.Giuseppesifidadelleparoledell’angeloesiaffidaalprogettocheDiohainserboperlasuafamiglia.Sadinonesseresolo:scegliereMariasignificarealizzareilsognodiDio.ComeèaccadutoaGiuseppe,ciascunoèchiamatoacompieresceltee,soprattuttoperquellepiùimportanti,èbelloavereaccantounamicodifiduciacheconsigliaesostiene.Ciascun ragazzo riceve tre cartoline indirizzate a luipersonalmente, unapervolta, ciascunaconun’immaginerappresentatasulfronteeunadomandariportatasulretro,dovevièancheunospazioperospitarelasuarisposta.PRIMACARTOLINAImmaginefrontalecheraffiguratanteorecchiedidimensionidiverse.Domandariportatasulretro:Giuseppeprestamoltaattenzionealleparoledell’angelo.

    ! Prestoattenzionealleparoledichimistaaccanto?! Nellavitadituttiigiornisonounbuonascoltatoreomidistraggofacilmente?

    SECONDACARTOLINAImmaginefrontalecheraffiguraduemanichesiincontrano.Domandariportatasulretro:Giuseppesifidadelleparoledell’angeloesiaffidaalprogettocheDiohainserboperlasuafamiglia.

    ! FaccioesperienzacomeGiuseppedifiducia?! Diqualiparoleedichimifido?

    TERZACARTOLINAImmaginefrontalecheraffiguraloschermodiuntelefonoconunachiamatainentratadaDio.Domanda riportata sul retro: Giuseppe si sente chiamato a essere parte di una storiaimportante:lastoriadellavitadiGesù.

    ! SonoconsapevolecheDiochiamaancheme?Losento?! Cosamiimpedisceecosamiaiutaamettermiinascolto?

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    Perrealizzarel’esperienzainsicurezza…- Le cartoline con le immagini e le domande possono essere facilmente trasformate in unpowerpoint (salvopoi chiedere ai ragazzidi scrivere la risposta sulla cancelleria chehannoportato da casa) o recapitate per posta, sia in vista di una proposta in presenza (in piccoligruppierispettandolenorme),siaperunmomentosupiattaforma.12/14 Dio simette in relazione conGiuseppe tramite un sogno, e in questa circostanza gli fa unarichiesta che in parte stravolge sogni e progetti che quest’ultimo aveva per la propria vita.Giuseppe, infatti, pensava di sposare Maria e costruire con lei una famiglia quandoimprovvisamentesitrovadavantiaunasceltadifficilechemetteallaprovalasuafiduciainDioe le aspettative e i progetti che aveva. I 12/14 iniziano a pensare al loro futuro, a cosavorrebberofaredagrandi,aqualescuolascegliere...Ritornandoalbrano, iragazziriflettonosulleaspettative(versosestessieversoglialtri)esuisogni(ipropriequellicheDiohaperloro).Il Signore ha cercato un canale di comunicazione diretto con Giuseppe. Per questo, perriprendere una piattaforma di comunicazione immediata e vicina ai ragazzi viene propostauna“ChatconDio”cheriprendalagraficadiunsistemadimessaggisticapersmartphonetraquellipiùusati.EccoalcunedomandedapartediDio:

    ! Quali sono le aspettative che gli altri hanno su di te e quali quelle che hai tu su testesso?

    ! Come reagisci? (Ti imponi, punti i piedi, sei troppo accondiscendente lasciandodecidereglialtriecc.)

    ! Giuseppe aveva un sogno che io non ho stravolto del tutto, ma l’ho completato einseritoinunprogettopiùampio.Qualisonoituoisogniequalepensichepossaessereilmiosognoperte?

    ! Comeituoisognipossonoessere“buoni”(=portatoridibene)ancheperglialtri?Per realizzare l’esperienza in sicurezza… Sequestomomentosisvolgeadistanza,ledomandepossonoesserecondivisesututtiidevicesconun’immaginecherichiamiilsistemadimessaggisticapiùutilizzatotrairagazzi.Siabbiacuradicaratterizzarelagraficadelcontattochelanciagliinterrogativiairagazzi.Cosa dico io

    CONDIVISIONE

    6/11 GiuseppefaesperienzadifiduciainDiomedianteunsogno,benchél’azionediscegliereMariaeilBambinosiconcretizzanellarealtàerappresentailsegnotangibiledelsuoaffidarsiaDio.Ciascunbambinoricevelafederadiuncuscinocheevocailluogodell’incontrotraGiuseppeel’angelo, su cui rappresentare o scrivere le attenzioni o le azioni da compiere per esseredisponibiliall’ascoltonellavitadituttiigiorni.

    12/14 I ragazzi dopo il momento di riflessione sono invitati a condividere qual è la strada per

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    riconoscere il sogno che Dio ha per ognuno di loro. Ben consapevoli che Dio non invia unmessaggino su smartphone, sono invitati a pensare a quale atteggiamento coltivare perriconoscere il sogno cheDio ha per ognunodi loro. L’atteggiamento viene trascritto su unafederachediverràpromemoriaperillorosognareconDio.

    Per realizzare l’esperienza in sicurezza… Imomentisopraindicatipossonoesserefacilmenterealizzati(siaadistanzacheinpresenza)chiedendoairagazzidiscriveresullapropriafedera.Inalternativa…Alcunidiconocheunbuonmododi “ricordare” i sognisiaquellodi lasciareun taccuinosulcomodinoedicompilarloappenapossibile.Possiamoquindichiedereairagazzidiindicaregliatteggiamentieleattenzionidacoltivaresudiunsemplicetaccuinopergliappuntidaporrepoisulcomodino,accantoalletto.

    Per una regola di vita Comprendere,seguireerealizzareiproprisogninonèfacile,perquestol’atteggiamentosceltoe trascritto sulla federa può aiutare ogni ragazzo a camminare con cuore attento lungo lastrada.

    CELEBRAZIONE Viene proposta una celebrazione semplice con la recita del salmo 121 e la preghiera a SanGiuseppedormiente.IlsalmovienerecitatoacorialterniSALMO121(120)LODEADIO,CUSTODED’ISRAELECantodellesalite.Alzogliocchiversoimonti:dadovemiverràl'aiuto?

    IlmioaiutovienedalSignore:eglihafattocieloeterra.

    Nonlasceràvacillareiltuopiede,nonsiaddormenteràiltuocustode.

    Nonsiaddormenterà,nonprenderàsonnoilcustoded'Israele.

    IlSignoreèiltuocustode,ilSignoreèlatuaombraestaallatuadestra.

    Digiornononticolpiràilsole,nélalunadinotte.

    IlSignoreticustodiràdaognimale:eglicustodiràlatuavita.

    IlSignoreticustodiràquandoesciequandoentri,daoraepersempre.

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    GloriaalPadre,alFiglioealloSpiritoSanto.

    Comeeranelprincipio,oraesempre,neisecolideisecoli.Amen.

    PREGHIERAT-OSanGiuseppe,DionelsognotiharivelatoisuoimisteriosiprogettiperlatuafuturasposaMariaelamissionedicustodireGesù,ilSalvatoredelmondo.Oraaffidiamoatelanostrapreghiera,inostridesideri,leaspirazionielesperanze,affinchésianopresentineituoisogniesipossanorealizzareperilnostrobene.UnbenechecirendasemprepiùamicideltuofiglioGesù.OttienicilaforzadicompiereconprontezzalavolontàdelPadreneinostriconfronti.Aiutaci,inquestotempo,anonlasciarcivinceredalledifficoltàedallepaure.Poniamolanostramanonellatuamanopaternaesicura,propriocomefeceGesù.Amen.BenedizioneCanto

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    per i PICCOLISSIMI Il confine tra sogno e realtà è molto sfumato nella dimensione dei piccolissimi. Amiciimmaginari, storie inventate e luoghi straordinari popolano mente e bocca dei bambini. Iracconti deipiccolissimisonospessoabitatidadesideriche fannosorridere igrandiper lalorofantasiae,soprattutto,fasorriderelacertezzacheibimbihannodivederlirealizzati.Il brano proposto è ambientato in un luogo che i piccolissimi conoscono bene: il sogno. IlsognodiDioèdonaresuoFiglioGesù,cosı̀comeilsognodiciascungenitoreèdonarelavita.Ibambinisonoinvitatia:ü meditaresull’essere,lorostessi,ilsognodesideratodaDioerealizzatodaigenitori;ü arifletteresuilorodesideri.ENTRO NEL CONTESTO Glieducatoriaccolgono ibambininellastanza incuisaràproclamata laParola.L’ambiente èallestito inmododa favorire e anticipare il contestodelbranodelVangeloossia il sognodiGiuseppe.Loscenarioèquellodelcielostellato:consigliamodiappenderedellestellinechepiovonodalsoffitto,altrestellepiùgrandicollocatepiùinaltoriportanosuunadelleduefacceilnomediogni bambinoesull’altraunasuafoto.Sevi è lapossibilità,suggeriamodiabbassareleluci,peresempiofacendobuionellastanzaeproiettandodeifascidiluceversolestellineoppureusandoleluminarienatalizie.Unamusicasuonataalpianoinsottofondo(es.StelladelmattinodiL.Einaudi).Invitiamoibambiniastendersisottoilmantostellatoeacontemplarelestelleascoltandolamusica.ASCOLTO L’ascolto del brano è accompagnato dalla proiezione delle ombre dei personaggi: Maria,Giuseppe,Dioel’Angelo.Leombrepossonoessereproiettatedadietrounpannellobianco(es.lenzuolo)perevitarecheibambinisidistragganoconilfasciodilucefrontale.UnavocefuoricampoproclamalaParoladiDio.

    CAPISCO Dopoaver ascoltato il brano, i bambinidisegnano (non è necessario colorare) i personaggi,unoperfoglio.Neritaglianoquindilefiguree,usandoloscotch,viattaccanounacannucciainverticale, lasciando che una buona parte della stessa fuoriesca dalla parte bassa (cosı̀ dagarantirel’impugnatura).Ciascunbambino(opiccoligruppi)vadietro ilpannellobiancoemuove le figurerealizzatedando voce ai suoi personaggi. L’educatore e i bambini che stanno davanti al pannellochiedono al personaggio proiettato quale sia il suo sogno; il bambino chemuove la figurarisponde.

  • BETANIA Servire è dare la vita

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    COSA DICE A ME IbambiniscopronocheildesideriodiDioèdidonarciGesù,ilsuobeneprezioso.L’educatoreinvita i bambini a cercare il sognodiDio tra le stelledell’ambientazione, scoprendo che traquelleappeseven’èunacheriportailnomeelafotodiGesù.L’educatore, portando l’attenzione al cielo stellato dell’ambientazione, aiuta i bambini acomprenderecheDiohadesideratoaltrifigli,infatti,cisonoaltrestellineappesenellastanza.CiascunodiloroèstatodesideratodaDio.Ognibambinoriceveunastelladicartoncinobicolore:ognistellarappresentaciascunodiloro.Suunafacciatac’èscrittodi“Dio”esichiedeloro:

    ! Chicihadesiderato,oltreDio?Ibambinidisegnanolapropriarispostasull’altrafacciata.COSA DICO IO Ibambinimeditanosullorosognopiùgrandeelorappresentanosuunastella.Sipuòpoirifletteresuinchemodoquestosognopossarenderefeliciancheglialtri.MOMENTO DI LODE IdesiderideiPiccolissimirappresentantisullelorostelline,riempionoilcielochefadasfondoalpresepe.Davantialpresepeeailorodesideri,ibambinisiraccolgononelsilenzioeringrazianoDioperildonodiGesùedeilorogenitori.InsiemecantanouncantodiAvvento.

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    UNA PROPOSTA DA ADATTARE L’incontroconlaParolapuòesserealcentrodiunapropostaeducativaanchenell’eventualitàche non sia possibile organizzare il ritiro. EV bello per i bambini e i ragazzi scoprire che ilSignore li raggiunge lı̀ dove sono, magari proprio nella loro stanza, qualora sianoimpossibilitatiapartecipareagliincontridelgruppoAcr.Glieducatorisiimpegnanoadaverecuradegliacierriniche,acausadell’emergenzasanitaria,devonorimanereacasa,escogitanoalcuniadattamentiperchénessunosisenta“tagliatofuori”alfinedigarantireun’esperienzadigrupporealmenteinclusiva.Diseguitosonoriportatialcunisuggerimenti,dadeclinareinbaseallediverseesigenze.PER I 6/11 ANNI

    ● ABBONATO SPECIALE Ibambinieragazziricevonodirettamenteacasaunquotidianopreparatoperl’occasione,cheaccompagnerà le diverse fasi della meditazione sul Vangelo di Matteo. L’editoriale, scrittodagli educatori, spiega a bambini e genitori la proposta di dedicare del tempo durantel’Avvento all’incontro con la Parola, accompagnati da Giuseppe. Il ritiro di Avvento vieneadattato per essere scomposto e tessuto nell’ordinario di un tempo – per esempio, unasettimana–alterminedellaqualevienedatoappuntamentoatuttelefamiglieperpartecipareadunacelebrazionenellachiesaparrocchiale,qualoraledisposizionilopermettano.Giorno1 EntronelcontestoGiorno2 LetturadelVangeloemeditazioneguidataGiorno3 MeditazionepersonaleGiorno4 RegoladivitaGiorno5 Celebrazione● LA CRONACA – ENTRO NEL CONTESTO

    Nel quotidiano che i bambini hanno ricevuto, una pagina è dedicata al racconto di quantosperimentanonelcorsodellelorogiornate.Inparticolare,vienechiestodiporrel’accentosuiloroprogettiesucomequestisianocambiatiaseguitodell'evolversidellapandemiaedelledisposizioni che sono seguite. I bambini possono realizzare, cosı,̀ una cronaca delle lorogiornateeannotareciòchealoromancadipiùedesideranoriprendere.Cosapiacerebbelorofare?Conchi?Inchemodoiloroprogettielaloroquotidianitàsonostatimodificatidall’imprevisto?Come è cambiata la lorovita?C’è qualcosa che sognanodipoterfare?I più piccoli possonodare formaai lorodesideri attraversodisegni. Lapaginadi giornale èdivisaindueparti.Nellaprima,cherappresental’oggi,ibambiniraffiguranolalorogiornata.Nellasecondaparte,cherappresentaildomani,ibambinidisegnanociòchedesideranofareeiprogettichetuttalafamigliahamessoincantiereunavoltachesaràterminatal’emergenza.

  • AL POZZO DI SICAR Tu, un dono da sogno!

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    ● IL COMMENTO – LETTURA DEL VANGELO E MEDITAZIONE GUIDATA Una pagina del quotidiano è dedicata alla storia di Giuseppe e riporta il brano biblico. Asecondadelledisposizioni,vieneorganizzatounincontroinparrocchiaosuunapiattaformadigitale.Dopountempodisilenzio iniziale(vediASCOLTO)vieneproclamatodall’assistente ilbranodelVangelodiMatteo(Mt1,18-25)eseguelameditazioneguidata.Inalternativa,èpossibilearricchireilgiornaleconunabrevesezionediCommentoalbranoeconapprofondimentisullafiguradiGiuseppe(adesempio,opered’arte,illustrazioni…).● LE RUBRICHE – MEDITAZIONE PERSONALE

    Unapaginadelquotidianoèdedicataallerubriche,attraversolequaliiragazziriflettonosullalorovitaallalucedeltestoedellameditazioneproposta.-Primarubrica.Atutt’orecchi!Nellavitadituttiigiornisonounbuonascoltatoreomidistraggofacilmente?Sonoattentoaibisogniedesideridichièconme?Chisonolepersonechemidannoparoledisperanza?-Secondarubrica.Mifidodite!Difronteall’imprevisto,Giuseppesi fidadelleparoledell’angeloescopreilprogettocheDiohainserboperlasuafamiglia.FaccioesperienzacomeGiuseppedifiducia?Diqualiparoleedichimifido?-Terzarubrica.Unprogettodarealizzare!Giuseppesisentechiamatoaesserepartediunastoriaimportante:lastoriadellavitadiGesù.L’imprevistodivental’occasionepersceglieredivivereinpienezza.SonoconsapevolecheDiochiamaancheme?QualèilbelloacuiDiomichiama,anchenelmomentopresente?

    ● I SOGNI DIVENTANO REALTÀ! – REGOLA DI VITA Nell’ultimapaginadelgiornale,ibambinicondividonoilfruttodellelororiflessioniescrivonoiloroprogettipervivereinpienezzailtempopresenteenonsoloildomani.Al termine della settimana, i ragazzi con le loro famiglie si riuniscono in parrocchia perpartecipare insieme alla S. Messa o a una celebrazione nella quale affidano al Signore ilcammino fatto. Qualora non sia possibile realizzare una celebrazione in presenza, sulquotidianovieneinseritalapreghieradelSalmo121(vediCELEBRAZIONE).

    PER I 12/14 ANNI Iragazzisonoinvitatiaconnettersiconilgruppoperunalectiodivinasupiattaformavirtuale.Trovandosi a casa, viene chiesto loro nei giorni che precedono di trovare uno spazio in cuipotersiraccoglierenelsilenzio,comelalorocamera.Chipresiede,introducelaproclamazionedellaParolaconl’InvocazionealloSpiritoSanto.

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    MEDITAZIONE GUIDATA

    Dopolavideocallconilgruppo,vienedatountempoaciascunoperrifletteresulbrano.Conilsupporto delle app di messaggistica viene realizzata una Chat con Dio, attraverso cuicondividerealcunedomandediriflessione…1)Qualisonoleaspettativecheglialtrihannosuditeequaliquellechehaitusutestesso?2)Comereagisci?(Tiimponi,puntiipiedi,seitroppoaccondiscendentelasciandodecidereglialtriecc.)3)GiuseppeavevaunsognocheDiononhastravoltodeltutto,macompletatoeinseritoinunprogettopiùampio.QualisonoituoisogniecomeIo,Dio,sognoconte?4)Comeituoisognipossonoessere“buoni”(=portatoridibene)ancheperglialtri?COSA DICO IO

    Iragazzirendonopartecipi icompagnidelle lororiflessionirealizzandounaopiùstorie checondividonosullachatdelgruppo.Invideocallpoi,illustranoquantocondiviso.PER UNA REGOLA DI VITA

    Viene presentato il Piccolo decalogo del sognatore (disponibile al linkhttp://www0.azionecattolica.it/settori/GIOVANI/sezione/graffiti/edicola/apr2003/spiritualita2 ), curatodamons.DomenicoSigalini. In chemodo i ragazzipossono tradurrenella lorovita il suggerimento di coltivare i loro sogni? Il gruppo realizza il proprio decalogo,individuandoalcuniimpegniperognigiorno.CELEBRAZIONE

    Selasituazionelopermette,ilgrupposidàappuntamentoinchiesapercelebrarel'Eucaristia.In alternativa, al terminedell’incontrovirtuale i ragazzi pregano il Salmo121 recitatodallevocidipiùlettori(vediCELEBRAZIONE).