sena1'odella repubblicasatta parecchi punti divlilstaglieffe.tti dell'opera...

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SENA1'O DELLA REPUBBLICA VII LEGISLATURA 14a SED U1'A RESOCONTO PUBBLICA STENOGRAFICO MARTEDÌ ~28 SETTEMBR.E 1976 Presidenza del presidente FANFANI, indi del vice presidente VALORI INDICE AUTORIZZAZIONI A PROCEDERE IN GIU. DIZIO Deferimento di domanda all'esame deJla Giunta delle elezioni e delle immunità par~ lamentari Pago 536 T,rasmissione di domanda . . . . . . . 587 COMMISSIONE INQUIRENTE PER I PRO. CEDIMENTI DI ACCUSA Rifiuto di nomina a membro supplente COMMISSIONI PERMANENTI Dimissioni di presidente COMMISSIONE SPECIALE PER L'ESAME DEIPROVVEDIMENTIRECANTIINTE~ VENTI A FAVORE DELLE ZONE DEL FRIULI.VENEZIA GIULIA COLl'ITE DAL TERREMOTO Nomina dei membri Costituzione CONGEDI .. 535 CORTE DEI CONTI Trasmissione di determinazione Pago 587 Trasmissd.oni di relazioni sulla gestione fi~ nanziaria di enti 587 DISEGNI DI LEGGE 535 Annunzio di presentazione Autorizzazione alla relazione orale disegni di legge nn. 131 e 132: PRESIDENTE .. BAUSI (DC) ..... LUGNANO (PCl) .... 567, 576 576 567 535, 585 per i 535 Deferimento a Commissione permanente in sede deliberante ......... Deferimento a Commissione speciale per ,l'esame dei provvedimenti recanti inter. venti a favore delle zone del Friuli.Venezia Giulia colpite dal terremoto di disegno di legge già deferito alla 4" Commissione per. manente in sede referente ...... Deferimento a Commissioni permanenti in sede referente 536 585 536 536 535 535 Presentazione TIPOGRAFIA DEL SENATO (1150) ~ 4

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Page 1: SENA1'ODELLA REPUBBLICASatta parecchi punti diVlilstaglieffe.tti dell'opera diMaaTse-Tungmviltanaaduna attenta r:iHessiane. Questa 'I1Ìif1essi()[le,con le'riservederivate dai:crited

SENA1'O DELLA REPUBBLICAVII LEGISLATURA

14a SED U1'A

RESOCONTO

PUBBLICA

STENOGRAFICO

MARTEDÌ ~28 SETTEMBR.E 1976

Presidenza del presidente FANFANI,indi del vice presidente VALORI

INDICE

AUTORIZZAZIONI A PROCEDERE IN GIU.DIZIO

Deferimento di domanda all'esame deJlaGiunta delle elezioni e delle immunità par~lamentari Pago 536

T,rasmissione di domanda . . . . . . . 587

COMMISSIONE INQUIRENTE PER I PRO.CEDIMENTI DI ACCUSA

Rifiuto di nomina a membro supplente

COMMISSIONI PERMANENTI

Dimissioni di presidente

COMMISSIONE SPECIALE PER L'ESAMEDEIPROVVEDIMENTIRECANTIINTE~VENTI A FAVORE DELLE ZONE DELFRIULI.VENEZIA GIULIA COLl'ITE DALTERREMOTO

Nomina dei membri

Costituzione

CONGEDI . . 535

CORTE DEI CONTI

Trasmissione di determinazione Pago 587

Trasmissd.oni di relazioni sulla gestione fi~nanziaria di enti 587

DISEGNI DI LEGGE

535

Annunzio di presentazione

Autorizzazione alla relazione oraledisegni di legge nn. 131 e 132:

PRESIDENTE . .BAUSI (DC) .....LUGNANO(PCl) . . . .

567, 576576567

535, 585

per i

535 Deferimento a Commissione permanentein sede deliberante . . . . . . . . .Deferimento a Commissione speciale per,l'esame dei provvedimenti recanti inter.venti a favore delle zone del Friuli.VeneziaGiulia colpite dal terremoto di disegno dilegge già deferito alla 4" Commissione per.manente in sede referente . . . . . .Deferimento a Commissioni permanenti insede referente 536

585

536

536535

535

Presentazione

TIPOGRAFIA DEL SENATO (1150) ~ 4

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Annunzio di risposte scritte ad interroga-zioni 587Interrogazioni da svolgere in Commis-sione 593

Senato della Repubblica ~ 534 ~ VII Legislatura

28 SETTEMBRE197614a SEDUTA ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO

INTERPELLANZE E INTERROGAZIONI

Aamunzio . . . . Pago588

Svolgimento:

PRESIDENTE . . . . 538 e passimANDERLINI(Sin. Ind.) . . . . 554CARRI(PCl) . . . . 565

... CIFARELLI(Misto) 556, 558, 559

... DEGOLA (DC) . . . . 566FABBRI,ministro della marina mercantiie. 568

572,579577, 584561, 571

575

FEDERICI (PCI)FERMARIELLO (PCl)

... FERRALASCO(PSI)FOSCHI, sottosegretario di Stato per glt af-fari esteri . . . . . . . . . . . . . 564LAFORGIA,sottosegretario di Stato per i la-

vori pubblici . . . . . . . . 555,557,559

LUZZATO CARPI (PSI)MURMURA (DC)

NENCIONI (MSI-DN)

· NOÈ (DC) ....... PANDOLFI,ministro delle finanze

SMURRA, sottosegretario di Stato perlavoro e la previdenza sociale . . . .

Pago 555539, 562

553566

538, 541il

561

ORDINE DEL GIORNO PER LA SEDUTA DIMERCOLEDI' 29 SETTEMBRE 1976 593

PARLAMENTO EUROPEO

Trasmissione di risoluzione

PER LA MORTE DI MAO TSE.TUNG

PRESIDENTE. . . . . . . . .PANDOLFI,ministro delle finanze

587

536537

N. B. ~ L'asterisco indica che il testo del di.scorso non è stato restituito corretto dall'oratore.

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VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 535 ~

28 SETTEMBRE 197614a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

Presidenza del presidente F A N F A N I

P RES I D E N T E. La seduta è aperta(ore 16).

Si dia lettura del processo verbale.

P I T T E L L A, segretario, dà lettura delprocesso verbale della seduta pomeridianadellO agosto.

P RES I D E N T E. Non essendovi os~servazioni, il processo verbale è approvato.

Congedi

P RES I D E N T E. Hanno chiesto con-gedo i senatori Aletti per giorni 5 e DalleMura per giorni 10.

Annunzio di rifiuto della nomina a membrosupplente della Commissione inquirenteper i procedimenti di accusa

P RES I D E N T E. In daJta 13 agosto1976, il senatore Brugger ha lI'jfiutato la no-mil1la a membro suppLente della Commissio-ne LnJquirente per i procedLm:en/ti di aacUis'a,dandone comunicazione 311,P,res,Ìidentedel Se-nato ai sensi deH'articolo 3, :primo comma,del Regolamento parlamentare per [ proce-dimenti di accusa.

Annunzio di dimissioni di Presidentedi Commissione permanente

P RES I D E N T E. 11senatore Coppo,in data 24 settembre 1976, ha rassegnato ledimissioni da1la caTica di Presidente del,laIl a Commissione perm3!llente (Lavoro, emi-grazione, previdenro sociale).

Annunzio della nomina dei membri e dellacostituzione della Commissione specialeper l'esame dei provvedimenti recanti in-terventi a favore delle zone del Friuli-Venezia Giulia colpite dal terremoto

P RES I D E N T E. I senatori Bacicchi,Beor'chia, Colajanni, Colombo Renato, Crol-lalaITZa, de' Cocci, Dego1a, Federici, Giust,Gui, Lepre, Macaluso, Marangoni, Mazzoli,MeHs, Modica, Pitrone, Ripamonti, Riva, Riz-zo, Segnana, Squardalupi Vera Liliana, Tala-mona, T3!llga, Tonutti, Taros, Urbani e Van-Zian sono stati chiamati a far parte dellaCommissione speciale, istituita ai sensi del-l'articolo 24 del Regolamento, per l'esamedei provvedimenti recanti 1nterventi a fa-vore delHe zone del Friuli-Venezia Giulia col-pite dal terremoto.

La suddetta Commissione speciale ha pro-ceduto questa mattina a!lla propria costitu-zione. Sono risultati eletti: presidente, Ri-pamonti; vice presidenti, Lepre e Modica;segretari, Beorchia e Melis.

Annunzio di presentazionedi disegni di legge

P RES I D E N T E. Sono stati presen-tati i seguenti disegni di legge:

dal Ministro delle finanze:

« Integrazione del Consiglio di amministra-zione dei Monopoli di Stato» (169);

dal Ministro dell'industria, del commercioe dell' artigianato:

« Recepimento nella legislazione italianadi direttive CEE in materia di strumentidi misura e di metodi di controllo metro-logico» (170);

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SenatO' della Repubblica ~ 536 ~

14a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

VII Legislatura

28 SETTEMBRE 1976

«Ristrutturazione dell' Amministrazionemetrica e del saggio dei metalli preziosi emodifica dei diritti metrici» (171).

Annunzio di deferimento di disegno di leggea Commissione permanente in sede deli-berante

P RES I D E N T E. Il seguente dise-gno di legge è stato deferito in sede delibe-rante:

alla 2a Commissione permanente (Giu-stizia) :

« Modificazioni alle norme sui diritti spet-tanti alle cancellerie e segreterie giudizia..rie» (135), previ pareri della sa e della 6aCommissione.

Annunzio di deferimento di disegni di leggea Commissioni permanenti in sede refe-rente

P RES I D E N T E. I segueDlti disegnidi 'legge sono stati deferiti rnnsede referente:

alla 4a Commissione permanente (Difesa):

MUR.M:URA. ~ « Nuove iIlOI1IIle sul lOOCluta-

mento, sullo stato giurlidÌ/co le ,sull'a'VaIIlZa-me.nto deU'ufficiale maeSltro direttore delleba:n,de iIllusica'li dell'Es'er.atto, deLla Madina,dell'Aeronautica, dell'Arma dei carabinieri,de:! Corpo della guardia .di finanza e del Cor-po deLle guardie di pubblica sÌJCurezza » (112),pl1eVipareri della 1a e della SaCommissione;

SIGNORI ed all,tri. ~ «lSIttvuzione di unaCommissione d'inchiesta e di studio S!Ullecommesse di armi e mezzi aid uso mil:irtJaree \Sugli appr.o.vvigionamenti» (116), p:revi ['a-I1ed devIa 1a, della 2a e della 6a Commis-sione;

alla 6a Commissione permanente (Finanzee tesoro):

ALETTI ed al,tri. ~ «Norme per ,la iI1Jego-

ziazi'one dei titoli non ammessi aLla quota-zione uffrdale ndle Borse valori» (109), !pre-vi paJreri della 2a e della sa Commissione.

Annunzio di deferimento alla Commissionespeciale per l'esame dei provvedimentirecanti interventi a favore delle zone delFriuli-Venezia Giulia colpite dal terremotodi disegno di legge già deferito alla 4a Com-missione permanente in sede referente

P RES I D E N T E. Il disegno di legge:LEPRE ed altri. ~ « Norme per la dispensadal servizio di leva dei giovani residenti neicomUiIlidelle proviJnce di Udine e Pordenone,impiegati nella ricostruzione e nello sviluppodelle zone terremotate friulane» (71), giàassegnato in sede referente al,la 4a Commis-sione permanente (Difesa), è deferito all'esa-me del'la Commissione speciale per l'esamedei provvedimenti recanti provvidenze perle zone terremotate del Friuli-Venezia Giulia.

Annunzio di deferimento all'esame dellaGiunta delle elezioni e delle immunitàparlamentari di domanda di autorizzazio-ne a procedere in giudizio

P RES I D E N T E. La domanda diautorizzazione a procedere in giudizio an-nunciata nella seduta del 4 agosto 1976 ~

Doc. IV, n. 4 ~ è stata deferita a.J,l'esame

della Giunta delle elezioni e delle immuni-tà parlamentari.

Per la morte di Mao Tse-Tung

P RES I D E N T E. (Si leva in piedie con lui tutta l'Assemblea). Onorevoli colle-ghi, venti giorni fìa il governo della Repubbli-ca Popolare Cinese annunciò, con grande cor-doglio, che, nelle prime ore del 9 settembre,Mao Tse~Tung aveva cessato di vivere.

È nella tradizione parlamentare ricordare,indipendentemente dalle cariche ricoperte,personalità italiane e personalità di popoliamici. Tra queste ultime può essere anno-verata quella di Mao Tse-Tung.

Nei « Souvenirs» d'un viaggio in EstremoOriente, fatto a metà dell'Ottocento, il mis~sionario francese Evaristo Hue constatavache alla Gina allora mancavano dirigenti chela traessero fuori da un evidente stato di de-bolezza e di inferiorità. Dopo di che anno-

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SenatO' della Repubblica ~ 537 ~

14a SEDUTA ASSEMBLEA -REsocaNTa STENOGRAFICO' 28 SETTEMBRE 1976

VII Legislatura

tava che, se fasse apparsa un « rifarmataredecisa a rampere can caraggiO' la vecchia tra-diziane », la sua apera di rigeneraziane sa-rebbe avanzata a grandi passi. E si sareb-berO' preparati i tempi in cui i cinesi sareb-berO' stati presi in seria cansideraziane, su-sclta1~1doanzi « mortali inquietudini)} tra gliinteressati asservatari «delle spaglie dellevecchie naziani dell'Asia ». La recente stariadella Cina e ~a sua mutata pasiziane in-ternazianale hannO' resa attuali le canside-raziani attacentesche di padre Hue.

Nan tutti candividana gli ideali ai qualisi è ispirata Maa Tse-Tung. Nan tutti ap-prezzanO' i princìpi, le modalità e g;li effettidell'aziane da lui svalta. Tuttavia l'ampiaecO' avuta dalla natizia della sua marte pra-va che malti ricanascana a Maa accarta in-terpretaziane delle ansie pO'palari, tenacia disaldato, preveggenza di palitica. Queste qua-lità cancarrana a spiegare il successa dellasua apera.

Ottacenta miliani di cinesi ~ quasi unquarta dell'Umanità ~ sana tarnati ad ave-re piena cascienza della grandezza della laraciviltà, della fecandità di essa in età lantana,delle sue debalezze in età moderna, dei pra-blemi assillanti, di unità, indipendenza, sa-pravvivenza, sviluppa, cO'aperaziane internaed internazianale, nell'età cantemparanea.

Satta parecchi punti di Vlilsta gli effe.ttidell'opera di Maa Tse-Tung mviltana ad unaattenta r:iHessiane. Questa 'I1Ìif1essi()[le,conle 'riserve derivate dai :crited ispiratQr:i del-l<ìcandotta civile e po,Htka di rdasouna, con-duce a tenere appropr1ato conta della nU()IVasodetà cinese. Essa è una grande a:-ea:1tà'per la sua ubicazione, per ,le sue rdimensiOll1i.per le 'sue passibilità, per i suoi rp:mposo:ti.E concar.re ad essere nn elementO' decisivoneUa soluziane dei complessi problemi del.la sviluppa e dell'equiliibria mondilale, quin-di della ~iustiziJa internazionale e della pace.

Dalla cansiderazione di tufita dò niellascorso decenniO' i gaverni dJtaLiJarni~urona sti-malati a sa stenere, in sede multilaterale, ilr1conosciJmenta della Repubb,1ica PO'polareCinese quaù'e membra del!'ONU e del suaConsig1iJo di Siourezza, ed a ooncludere, insade bilaterMe, le lunghe ftmt1JatÌ!veper al-

lacciare relaziQTIJiamichevoli tra la Repub-!Jlica Italiana e la Repubblica Popolare Ci-nese.

La domanda che ara <tutti si famna suLl'av-vel1'ke deHa Cina, dopo la scamparsa di MaoTse-Tung, è di per se stessa /Un riconosci-mentO' della 'suaspi.ccata p.ersanalità. Dapaaver espresso sinceri sentilmenti di solidanie-Làper un pOlpo/Ioche pi1an,geil lutto che l'hacolpito, queHa :domanda ci 'sugged:sce un au-gurio: passa la Repubblica Popolare Cinesecontinuare serenamente a 'rÌcercare e a con-seguire gli ulteriaDi pragresSli IwtiiLial benedell suo pO'palo. Ne verranno iS<i!curibeneficirea:- il benessere e per la ìJaae dell'interaumanità.

P A N D O L F I, ministro delle finan-ze. Domanda di paDIare.

P RES I D E N T E. Ne ha facaltà.

P A N D O L F I, ministro delle finanze.Mi associo, a nome del Governo, ai sentimen-ti casì nobi.Imente espressi dal Presidentedel SenatO' e rinnavo ile condoglianze giàinviate al Governa ed al popoilo cinese.

P RES I D E N T E. In segno di solida-pietà cal popolo cinese, sospendo la sedutaper dieci minuti.

(La seduta, sospesa alle ore 16,10, è ripresa

alle ore 16,20).

Svolgimento di interrogazioni

P RES I D E N T E. L'ardine del giornO'reca lo svalgimentO' di interragaziani.

Avverto che dopo la diramazione deJl'ar-dine del giorno di questa seduta è stata pre-sentata dai senatari LuzzatO' Carpi e Cipelldnil'interrogazione 3-00081 che, avendO' la stes-sa aggetta di altre interrogaziani già iscritteall'ordine del giarna, sarà svolta congiunta-mente a queste.

Poichè è presente il ministro delle finanze,anorevale Pandolfi, penso che sia utile svol-

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VII LegislaturaSenato' della Repubblica ~ 538 ~

14a SEDUTA ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO 28 SETTEMBRE 1976

gere per prime le interrogazi0'ni a lui ri-volte.

Si dia pertanto lettura dell'interrogazionepresentata dad senat0're Murmura.

P I T T E L L A, segretario:

MURMURA. ~ Al Ministro delle finanze.~ Per conoscere se intenda, alla luce dellenon completamente positive esperienze deiprimi periodi di applicazione della riformatributaria, modificare a proporre la modifi-ca del provvedimento soppressivo degli Uffi-ci finanziari in provincia di Catanzaro, te-nendo presenti le esigenze non ulteriormenteobliabili di Mileto e Pizzo Calabro, sui qualigravitano le popolazioni di altri paesi.

(3 -00036)

P RES I D E N T E. Il Governo ha fa-coltà di rispondere a questa interrogazi0'ne.

* P A N D O L F I, ministro delle finanze.La ringrazio, signor Presidente, per avervoluto anticipare ,lo svolgimento delle inter-rogazioni cui devo rispondere.

Onorevoli senatori, ringrazio il senato-re Murmura della sua interrogazione chemi offre ~o spunto per esprimere l'opi-nione del Governo su un argomento cheè spesso al centro di richieste anche neUasede ,legislativa, vorrei dire soprattutto inquesta fase in cui ci si sta approssimandoal momento nel quale scadrà la delega alGoverno per decreti integrativi e correttivinelle materie della riforma tributaria e quin-di anche nella materia che è oggetto dellainterrogazione, che riguaI'da la soppressionedegli uffici periferici delle due amministmzio-ni delle imposte dirette e delle tasse e impo-ste indirette sugli affari.

Vorrei dire anzitutto che sul nuovo assettodegli uffici finanziari, contraddistinto da unariduzione sensibile del loro numero, non sihanno ancora elementi completi di informa-zione per un giudizio globale circa il funzio-namento delle nuove unità operative cosìcome sono state ristrutturate in base ai prin-cìpi e ai criteri direttivi fissati dalla legge di

delegazione 9 ottO'bre 1971, n. 825. Vorreianche aggiungere che il lavoro di ristruttura-zione dell'amministrazione, che ha avuto ilsuo primo sia pur importante episodio nellariduzione del numero degli uffici periferici,nO'n è ancora entrato nella sua parte essen-ziale. Ricordo a questo riguardo che le di-chiarazioni programmatiche del P.residentedel Consiglio hanno dato notizia alle Camereche è nel programma del Governo, nel settoredel Ministero delle finanze, avviare un pro-getto speciale che è quello appunto di unariforma delle strutture centrali e periferichedell'amministrazione finanziaria. Rispetto aquesto programma più ambizioso, di cui tut-tavia era una traccia precisa nelle disposizio-ni della legge delega a cui nO'n fu dato segui-to in sede di decreti delegati, il minore prov-vedimento che è oggetto delnnterrogazionedel senatore Murmura rappresenta soltantouna parziale anticipazione. Ed è proprio an-che per questa ragione che non è possibileoggi fare un bi,lancio di natura definitiva delrisultato di questa prima parziale riformaintrodotta.

Tuttavia è ferma opinione del Governo chesia difficile modificare in termini sostanzialila linea operativa ohe era stata dettata dalla,riforma, quando la legge delega pr.escrivevauna riduzione del numero delle circoscrizioniperiferiche dell'amministrazione finanziaria.PO'ssiamo dire al riguardo che alcuni fruttisi sono già avuti e che altri potranno essereforse meglio avvertÌ<ti neH'immediato futuro.VoI'rei ricordare anche che la riduzione delnumero degli uffici è strettamente collegatacon H programma di meccanizzazione degliuffici periferici. E. pur vero che la meccaniz-zazione secondo le ,linee del progetto Atena(avrò modo di padare più espressamente del-l'argomento tra poco, rispondendo alle inter-rogazioni sulla materia dell'anagrafe tribu-taria) è stata in un certo senso sospesa e ab-bandonata e ci si accinge oggi a un diversoprogetto di automazione delle procedure e dimeccanizzazione dei servizi centrali e perife-rici del Ministero delle finanze. Tuttavia ilmutamento di progetto non è tale da cam-biare l'indirizzo generale, secondo il qualeuna meccanizzazione, che tra l'altro compor-

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Senato della Repubblica ~ 539 ~ VII Legislatura

28 SETTEMBRE 197614a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

ta andhe costi piuttosto elevati, richiede diper sè una razionalizzazione delle unità peri~fCIiche, che significa, con paro~e meno eufe~mistiohe, la riduzione del numero degli ufficiperiferici.

Vorrei far notare che complessivamentesono 768 le unità periferiche soppresse trauffici del registro e uffici delle imposte, anchese per questi ultimi una certa parte dei de~creti di reale ohiusura degli uffici non sonoancora stati firmati e quirrdi non si è ancoradata esecuzione alla soppres'siO'ne pur dispo~sta dal provvedimento ~egislativo. Abbiamoconsapevolezza deNe resistenze che si incon-trano, tal une anche molto forti. Ripeto, ilGoverno è ancora in pO'ssesso della delegasino al,la fine di quest' anno per provvedimen-ti correttivi e integrativi del prO'vvedimentoche ridimensionò la rete delle circO'scrizioniperiferiche dell'amministrazione finanziaria.Vorrei conoludere dicendo che il Governo èintenzionato a fare uso della delega soltantoper limitatissimi casi di carattere ecceziona-le. La pmdenza mi cO'nsiglia, an(jhe per unriguardo al parere che dovrà esprimere sullamateria la Commissione parlamentare cosid~detta dei trenta per il parere al Governo suidecreti delegati deLla riforma tributaria, dinon scendere in specificazioni ulteriori perquanto riguarda questo o quell'ufficio peri-ferico. Credo sia sufficiente da parte mia direqual è 1'1l1'dirizzo di carattere generale a cuiil Governo intende attenersi neLla materia.

M U R M U R A. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà. Lericordo, senatore Murmura, l'articolo 149, oo~me la ricordo ai nostri cOllleghi interrogan-ti: cinque minuti a disposizione.

M U R M U R A. Spero, onorevole Presi~dente, di dare all'economia dei lavori dell'Au~la un sufficiente risparmio sui cinque minutiattraverso la mia repLica che non è certa~mente di soddisfazione e neanche di insoddi-sfazione perchè la genericità della rispostadell'onorevole Ministro, cui sono grato peressere intervenuto e per aver voluto lui ri~spandere al mio quesito, non consente di en~

trare nel meDito del problema da me solle-vato.

A se sembra che questo problema sia statorisolto dal Governo nell'ottica di una ~ amio parere ~ errata visione dei rapporti traaspetto finanziario ed aspetto economico deiproblemi perchè l'aspetto finanziario può an~che consentire determinate soppressioni eLi

uffici, detern1inati pareri negativi sulla istitu~zione di altri, mentre 'l'aspetto economico,che deve tenere conto anche delle esigenzegenerali di cittadini e di quelle spese chevengono affrontate dai medesimi in direzio~ne del~'ottenimento di certi benefici, dovreb~be consentire soluzioni di tipo diverso.

Il motivo della mia interrogazione sta nelsuggerimento a:l Governo di esaminare piùcompiutamente il problema. Vi sono attivitàdegli uffici finanziari, soprattutto degli ufficidel registro, delle funzioni che essi sono chia-mati ad esplicare che prescindono dall'esigen-za di armonizzazione con sistemi di collega-mento per gli accertamenti di alcuni tributicome l'IV A ed altri. Alcune di queste funzio~ni sono strettamente collegate alle attivitàgiurisdizionali di organi e di uffici; per esem-pio, per citare le cose più modeste, vi sono leregistrazioni dei provvedimenti dell'autonitàgiudiziaria, vi sono i pagamenti dei testimo~ni, vi sono assolvimenti di p.iccole e modestis-sime cose, come per il beillo sulle cambiali,che noi dobbiamo tenere presenti, che la pub~blica amministrazione deve tenere presentiallorquando cerca di ridimensiÌonare deter-minati uffici e di operare dduzioni di spesache attengono, come dicevo all'inizio, soltan~to ad aspetti finanziari e non al più importan-te dato economico. :È un'ottica che sa piùdi visione illuministica e professionale deiproblemi quella che ha determinato questesoluzioni e tante altre nella vita della nostrasocietà e nella ristrutturazione presunta o ve~ra della pubblica amministrazione.

Peroiò non esprimo nè soddisfazione nè in~soddisfazione per la risposta de[ Ministro,che comunque ringrazio, raccomandando alui e a1!'Esecutivo che questi problemi sianoesaminati in una maniera più razionale eproducente rispetto a queLlo che è lo scopoessenziale della pubblica amministrazione:servire il cittadino.

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VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 540 ~

14a SEDUTA ASSEMBLEA -REsacaNTa STENOGRAFICO 28 SETTEMBRE 1976

La rifarma tributaria nan si può limitarealla sappressiane di alcuni uffici, carne fino~ra è stata fatta. Deve essere ed è una casamalta più complessa e più seria. Del resta ilPar.lamenta e per prima il SenatO' si fece ca-rica di questa esigenza allarquanda, in unpravvedimenta di carattere diversa, invitò,anzi impase aLl'Esecutiva la saspensi'Ùne dialcune sappressiani. In questa ottica, in que~sta dSDondenza alle esigenze del serviziO' chela pubblica amministraziane deve reI1dere,racc'Ùmanda all'anarevole MinistrO', la cuicampetenza è a tutti ben nata e che tutti. ri-spettiamO' anche satta questa punta di vista,che i problemi in aggetta delle camunitàmeddionali sianO' visti anche c'Ùn questa an-galaziane ed in questa direziane.

P RES I D E N T E. Debba esprimerle,senatare Murmura, la mia saddisfaziane peril fatta che ha risparmiata un minuta deltempO' cancessale. Temeva che, data l'avvia,nan rientrasse nei l,imiti di tempO', ma hodavuta canstatare con piacere che lei è unuomO' di parala.

SeguonO' quattrO' interragaziani, la primadel senatare Nenciani, ;la secanda dei sena-tari Banazzi e P,inna, la terza dei senatariRamanò e Anderlini e la quarta dei senatoriLuzzata Carpi e Cipellini, tutte oancernentil'attuaziane dell'anagrafe tributaria. Se nedia lettura.

P I T T E L L A, segretaria:

NENCIONI. ~ Al Presidente del Consigliadei ministri ed al MinistrO' delle finanze. ~Can riferimentO':

al lunga e stentata oammina dell'attua-ziane dell'anagrafe tributaria, can la sche-datura elettranica di tutti i cantribuenti, cheara rischia di essere travalta, in un mare dipalemiche e di contrasti, da una pracedurapenale che la Procura della Repubblica diRama avrebbe, secanda natizie stampa,aperta;

all'affidamentO' all'« Italsiel », sia pure{(a prevalente partecipaziane statale », diuna delicata funziane pubblica,

l'interragante chiede di canascere i termi~ni della questiane e le ragiani dell'abdicazia-

ne da parte dei pubblici uffici ad una fun-ziane che persegue fini tanta delicati da da-versi ritenere addirittura vitali ed invalge in-dagini sulla sfera privata dei cittadini per cuil'artica la 14 della Castituziane dispane unaesplicita riserva di legge a tutela della in-vialabilità del domiciliO' e della persana.

(3 - 00065)

BONAZZI, PINNA. ~ Al MinistrO' dellefinanze. ~ Per canascere la stata di attua-ziane delle misure prese per avviare alle gra-v,i carenze in tema di attuaziane dell'ana-grafe tributaria, c'Ùn particolare riguarda airapparti fra la funziane dirigente del Mini-stero e gli incarichi affidati all'« Italsiel ».

(3 - 00071)

ROMANÙ, ANDERLINI. ~ Al MinistrO'delle finanze. ~ Per conascere:

1) quali ragiani hannO' cansigliata lacessaziane del cantratta can la sacietà IBMavente per aggetta la creaziane dell'anagrafetributaria;

2) quali mativi hannO' idatta a scegliere,per tale campito, la sacietà « Italsiel »;

3) qual è la stato di avanzamentO' dei la~vari di apprantamenta dell'anagrafe e qualiItempi sana previsti per il sua funziana~menta.

(3 - 00072)

LUZZATO CARPI, CIPELLINI. ~ Al Mi-

nistrO' delle finanze. ~ Per essere infarmatidella reale funzianalità dell'anagrafe tribu-taria alla stata attuale e, in particalare, percanascere:

i mativi del fallimentO' dei piaI1JÌprece-dentemente avviati, sui quali eranO' fandategran parte delle speranze innavative del si-stema tributaria nazianale;

le differenze migliarative che avrebberO'« preferita» l'appaltO' can la sacietà «Ital-siel », la quale, in base alla recente canvenzia-ne, gestirà la nuava versiane dell'anagrafetributaria, data che opererà can apparecchia-ture elettraniche e tecnici pravenienti dallastessa sacietà che aveva inizialmente avviatail piana, poi rimasta inutilizzata can gravedispendio.

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SenatO' della Repubblica ~ 541 ~ VII Legislatura

28 SETTEMBRE 197614a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

Gli interroganti chiedono, infine, un preci~so impegno del Governo per evitare che l'ap~palto ad enti estranei all' Amministrazione as-suma carattere permanente, distogliendo agliorgani dell'Amministrazione la gestione di-retta di un settore tanto delicato e vitale, echiedono, soprattutto, quali iniziative il Mi-nistro intende mettere in atto per favorireal massimo un graduale piano di acquisizio-ne della conduzione e della gestione direttadel sistema informativo e dei relativi centri.

(3 -00081)

P RES I D E N T E. Il Governo ha facol-tà di rispondere a queste interrogazioni.

* P A N D O L F I, ministro delle finanze.Signor Presidente, onorevoli senatO'ri, accin-gendomi a una rispO'sta di carattere collet-tivo, come giustamente è stato detto, a que-ste ~nteI'rogazioni, vorrei rispO'ndere attra~veI'SO gI'uppi di argomenti. Queste quattrointerrO'gazioni vertono sulla stessa materiaoomplessivamente considerata: il progetto dianagrafe tributaria; il precedente progetto;le ragioni del suo fallimento, almeno a giu-dizio del Governo; H nuovo progetto; :H de-oreto-legge n. 8 del 1976 e la relativa !leggedi conversione; !la convenzione stipulata conla sO'cietà generale di 1nformatica; i dubbie le peI'plessità che in materia sono statisollevati e quindi anche le prospettive fu-ture del nuovo sistema di anagrafe tributaria.

Quindi, poichè la materia è daHe quattrointerrogazioni esplO'rata in tutta la sua am-piezza, ,dalle origini di un progetto di infor-matica che t'eneva conto delle esigenze delMinistero delle finanze fino alle prospettivefuture de;! sistema, varrei rispondere perquattro gruppi di argomenti.

Il primo argomento riguarda l',esito delpreoedente progetto di sistema informativo,cioè l'esito del cosiddetto progetto Atena,nato nel 1971 e sO'stituito verso la fine del1975, e poi con le determinazioni legislative I

e contrattuali di quest'anno, dal nuovo pro-getto di sistema informativo dell'anagrafetributaria per H Ministro delle finanze. Que-sto primo argomento è affrontato da duedelle quattro interrogazioni che mi sonostate rivolte e precisamente da queHa dei

senatori Luzzato Carpi e CipeHini, i qualichiedono quali motivi hallillo determinato,a giudizio del Governo, il fallimento dei pre~cedenti piani avviati, sui quali era fondatagran parte delle speranze innovative del si-stema tributario nazionale, e da11'interroga-zione dei senatori Romanò e Andedini, dovesi chiede di sapere quali ragioni hanno con-sigliato la cessazione del contratto con lasocietà IBM avente per oggetto la creazionedell'anagrafe 1Jributaria.

Onorevoli senatori, a questo riguardo lamia ,rispO'sta potrebbe essere breve perchèsu questa materia il Parlamento con insolitadovizia di particolari è stato informato dallarelaziOille mirnisteriale al disegno di legge diconversione del decreto--'legge 30 gennaio1976, n. 8, che, come è noto, ha avuto peroggetto la definizione della struttura del si-stema informativo del Ministero delle finan-Zie e !la facoltà data al Governo di affidarela realizzazione e la conduzione teonica delsistema ad una società a prevalente parteci-pazione statale anohe indiretta. La relazioneministeriale a quel disegno di legge di con-versione .~ mi sia consentito ripetermi suquesto punto ~ ha avuto una insolita am-piezza. Per chi amasse le statistiche, potreiricordare che negli ultimi vent'anni soltantola relazione ministeriale al disegno di leggen. 639 della V Legislatura, legge delega perla riforma tributaria, aveva un'ampiezza dipo'Co superiore. È abbastanza noto poi chequesta relazione m1nisteriale è stata pubbli-cata a prurte sotto il titolo di: «Rapporto sul-l'anagrafe ,tributaria ». È anche noto che ilPa~lamento ha avuto occasione di dibatternein maniera mO'lto approfondita. Per questoqu1ndi basterebbe da parte mia il solo ri-chiamo alle argomentazioni che in quellasede sono state 'Svolte. In questo senso per-ciò la mia replica potrebbe essere breve apiacimento, ma ovviamente nOIIlmi trincerodietro ad una circostanza esimente di que~sto tipo e preferisco invece, sia pure sinte-ticamente, richiamare le considerazioni chein quel testo furono svolte e che per ,laverità hanno rappresentato per il Parlamen-to la migliore presentazione delle propostegovernative del gennaio di quest'anno.

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SenatO' della Repubblica ~ 542 ~ VII Legislatura

28 SETTEMBRE 197614a SEDUTA ASSEJ'.IBIBA -RESOCONTO STENOGRAFICO

Vorrei dire molto sinteticamente che l'esi-to insoddisfaoente del primo progetto di si-stema informativo del Ministero delle finan-ze, che va sotto il nome di progetto Atena,è riconducibile ad una sostanziale :ragionedi fondo. Non sono state tanto le singoledeterminazioni di quel progetto ~ mi rife-

risco in modo particola:re alle sue articola-zioni o determinazioni di carattere tecnico ~

a dar ~uogo ad un insuccesso: è stata soprat-tutto ,la sua metodologia a non consentimeun esito positivo e cercherò di spiegarmi.

n progetto Atena era essenzialmente con-cepito come un progetto di meccanizzazionedel Ministero delle finan:òe con finalità dianagrafe tributaria, intendendosi per siste-ma informativo del Ministero delle finanzeun corpo autonomo di apparecchiature, diprocedure e di sistemi applicativi de~ tuttodisgiunto dall'attività ordinaria degli ufficie dalle procedure attraverso cui l'ammini-strazione finanziaria adempie i suoi com-piti istituzionali; in altre parole il progettoAtena immaginava per le finalità dell'ana-grafe tributaria una struttura paraHela conproprie procedure autonome, non alimentatadal normale processo degli uffici, con un ef-fetto di sovrapposizione, quasi di duplica-zione deiHe normali procedure deg.li uffici.

Probabilmente c'è una spiegazione a que-sta scelta che oggi vediamo come erronea,ma cui non possiamo mancare di ricono-scere qualche importante attenuante per ilmomento in cui la soelta stessa venne effet-tuata e le determinazioni vennero concreta-mente prese. Forse è la data stessa deUescelte effettuate per il progetto Atena chespiega talune deformazioni che poi hannoportato fino alla compro missione delI'esitofavorevole del progetto. Eravamo allora ~parlo del 1969, 1970, 1971 ~ in un momentoin cui il passaggio degli elaboratori elettro-nici daBa seconda alla terza generazione, conun enorme incremento della potenza dellemacchine, finiva col da:re :l'impressione er-rata ~ oggi lo riconosciamo ~ che i proble-mi dei sistemi informativi fossero in granparte affidati alla potenza delle macchine.Veniva in un oerto senso sottostimata, menovalutata, la parte che oggi appare di gra:nlunga più importante nella determinazione

e applicazione del sistema informativo, cioèl'adattamento dellle macchine alle proceduredeLle aziende, se si tmtta di applicazioniaziendali, alle procedure amministrative, sesi tratta di applicazioni nel campo della pub-blica ammini'strazione. L'aver duplicato insostanza il normale lavoro deH'amministra-zione finanziaria, in quanto al lavoro ordi-nario si doveva aggiungere il lavoro desti-nato aH'aHmentazione dell'anagrafe tributa-ria, rappresenta probabilmente l'elemento didistacco contenuto nella ,scelta iniziale e chederivava dal fatto che la potenza delle mac-chine sembrava di per sè sufficiente a garan-tire lo svi:1uppo del processo.

Si giunge così, tra la fine del 1970 ~ larelazione cui ho fatto 'riferimento è assolu-tamente precisa di dati e quindi io rispar-mio una citazione che potrebbe sembraretroppo pedante ~ e il novembre del 1971alla definizione di questo progetto ohe venneaffidato per Ja parte teonica ad una primariasocietà operante nel settore, 'la maggiore delmondo, ,la società IBM rappresentata dallaconsociata italiana IBM-Italia. Questo pro-getto, a parte a:lcuni fattori che oggi vedia-mo con un'ottica più precisa, ad esempioil sottodimensionamento delle ipotesi ini-ziaH di partenza, aveva già in sè i germi dellesue ulteriori difficoltà. Per rendere più con-creto questo conoetto che potrebbe sembrareastratto, almeno fino a questo punto dellamia esposizione, vorrei Ticordare che Ja veri-fica delle osservazioni che sto facendo la siè potuta condurre tra Ila seconda metà del1974 e il 1975 a proposito della maggioree più importante procedura del progettoAtena, precisamente ,la procedura di attribu-zione del numero di codice fiscale.

Come è noto, in un sistema informativo,come quello del MinisteTo deUe finanze, chesi propone determinati scopi, elemento es-senzia,le è la codifioazione dei soggetti, laidentificazione del contribuente attraversouna corrispondenza biunivoca tra :le generali-tà, gli elementi di identificazione anagraficadel oontribuente medesimo, e un numero dicodice fiscale rappresentativo delJ'identitàdel contribuente, chiave per la sua individua-zione dentro gli archivi su supporto magne-tico. Il progetto Atena aveva puntato tut-

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Senato' della Repubblica ~ 543 ~ VII Legislatura

28 SETTEMBRE 197614a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

ta la sua prima fase di applicazione sullarealizzaziane di questo obiettivo, cioè la codi-ficazione dei cantribuenti. Vorrei ricardareagli onorevoli senatori che per la verità giànell'estate del 1974, quando il Parlamentodiscusse i provvedimenti fiscali straordinaridelluglio-agasto, quakhe dubbio era venutoin 'sede parlamentare circa il successo del-l'aperaziane « cadificaziane dei contribuen~ti ». Eravamo in 'luglio-agasta ed incombevaa brevissima distanza la data dello ottabre1974, data alla quale i contribuenti tuttiavrebbero avuto simultaneamente l'obbligodi indicare il numero del cadice fiscale 'Sutanti atti, incluse ad esempio le fatture, epraprio in sede parlamentare nacque un in-terragativo rivolto al GaveDnO per saperese il pragetto di cadificazione aveva datorisultati sufficienti per varcare quella sogliaaperativa preliminare, condizione indÌispen-sabile perchè un obbligo di tale impartanzae onerasità non campromettesse ~o svalgersidegli stessi -rapporti ecanomici tra i cittadini,O'ltrechè tra contribuenti e fiscO'. La rispastadel Gaverno mise in luce ~a stato di realiz-zazione estremamente Hmitata del pragettadi codificazione dei cantribuenti, e si dispO'seallora un primo rinvio allo aprile 1975.

Ma dopO' la crisi di Governo del 1974, quan-dO' il ministro delle finanze Visentini presein mano la materia, due success,ivi rapporti,il primo del direttare generale dell'organiz-zazione dei servizi tributari, responsabile delsettore « sistema informativa », e poi unarelazione della stessa sacietà IBM del gen-naiO' 1975, misero in luce le difficoltà dicampletamento di questo fandamentale pro-getto che rappresentava l'elemento chiavedella realizzazione de'l sistema informativo,secondo le linee di questo ÌiniziaJle e primi-tivo disegno che va appunto satta il nomedi progetta Aitena. Fu propria a seguita diquesti primi elementi di giudiziO' che si im-pO'se come assolutamente necessaria una re-visione integrale di que:! pragetto. Si potènatare che di questa procedura fandamen-tale per l'attribuziane del numera di codicefiscale, verso la metà del 1975 gran parterimaneva ancora aHa stata di praspettiva,e solo una parte del tutto insaddisfacente

della procedura aveva potuto trovare com-pimento.

Preciso che si tratta di una pracedura ap-punto parallela a quella del lavoro degli uf-fici: la codificazione dei cantribuenti nonera fatta attingendo ai rapporti periodici chei contribuenti hannO' con il fisco come si faora, ad esempio, attlingendo ai dati delledichiamzioni dei redditi contenute nel mo-d~Ha 740; la codificazione era un procedi-mento del tutta a sè. Si era preso a basel'archivio dei contribuenti e quindi il conte-nuto dei documenti del Consorzio nazionaleobbligatario tra gli esattori, archiviO' che ri-saliva al 1968-69 e can una particolare pra-cedura da queLla base iniziale si arrivavavia via alla codificazione dei contribuenti.

La situazione era la seguente, casì carnela potemmo registrare nel 1975: il numerodi codice fiscale a aperaziane conclusa sa-rebbe stata attribuito a mena di 9 milionidi contribuenti; nel frattempO' gli elementiin possesso del Ministero deUe finanze por-tavano il numero dei cantribuenti nell'ardinedi grandezza di 20 miliani. Certa il progettoAtena era relativo ad un dimensionamentodel numera dei contribuenti che risaliva al1970-71; quindi non è imputabile a chi allOifaelabO'rò il progetto il non aver previsto laestensione così rapida deHa platea dei can-tribuenti. Comunque meno di 9 milioni dicantribuenti avrebberO' potuto ottenere ilnumero di codice fiscale con H primitivopragetto, qualora essa fO'sse giunto al suacampimento sia pure alI prezzO' del supera-mento di difficoltà non -lievi. Di questi 9 mi-lioni, 6,5 miliani di contribuenti avrebberO'avuta il numero di cadice fiscale attraversol'operazione consorziO' naziona!le esattori eun mÌilione e mezzo di contribuenti lo avreb-bero attenuto attraverso Ja procedura pre-vista per i dipendenti delllo Stato e di entipubblici; questa, al netta deHe presumibilisovrapposizioni can i numeri di codice fi-scale dell'archiviO' del consorziO' degli esat-tori e degli eI'rori sui dati anagrafici, segna-lati da 800.000 cartoline di cantribuenti, ca'l1-sente di attribuire aH' insieme deU'aperazianeun livella inferiore ai nove milioni di contri-buenti censiti, cioè codificati can l'attribu-zione del numera di cadice fiscale.

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VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 544 ~

14a SEDUTA ASS~:r,:E;~EA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 28 SETTEMBRE 1976

Era abbastanza evidente che una proce~dura che aveva preso parecchi anni e cheera giunta a questo Hvello insoddisfacentenon poteva essere 'l'itenuta un risultato dalquale prendere le mosse per un qualcheaggiustamento del sistema. Venne spontaneala domanda se l'esito del tutto insoddisfa~cente di questa procedura non fasse percaso da intendersi come spia, come segna~lato're a indicatore di un errore concettualeinsito nella natura stessa del primitivo pro-getto. Con qualche problema, con qualchemotivo di perplessità, con qualche difficoltàanche di ordine cancettuale fu proprio que~sto il punto su cui un anno fa ci si interròa fondo e si giunse ad identificare l'erroreiniziale del progetto Atena proprio in questovizio metadologico, proprio nel fatto cioèche le procedure del progetto Atena eranoin un certo senso considerate, anche se ta:l~volta in linea di principio le cose non eranopraspettate esattamente in questi termini,come prooedure aggiunti ve, duplioate rispet~to alle normali procedure degli uffici. Fuappunto questa esplorazione condotta intor~no alla metà deLl'anno scorso che portò al~l'abbandono del primitivo progetto, abban~dono non dovuto ad una scarsa fiducia neHemacchine dell'IBM, tant'è che anche nelnuovo progetto è sempre la medesima socie~tà IBM~Italia che fornisce le macchine. Nelrapporto sull'anagrafe tributaria sono por~tate can grande diligenza le risultanze anchedegli accertamenti tecnici che vennero com-piuti e che dimostrarono tra l'altro la ri~spondenza del sistema che era stato alloraimmaginato al dimensionamento che era sta~to originariamente previsto.

Quindi non vi è 'stata una ragione di carat~tere teonico, anche se è vero che nel nuovoprogetto non compaiono più alcuni deglielementi oaratteristici del primitivo disegno.Mi -riferisco ad esempio al fatto che nel pro~getto Atena tutte le comunicazioni dai puntiperifer.ici alle unità centrali avvenivano inteleprocessing, mentre aggi abbiamo imma-ginato una 'soluzione più articolata e non rite~niamo necessario che tutte le informazionirigorosamente debbàno essere trasmesse alleunità oentrali in teleprocessing, non soltantoper ragioni di costo, ma anche per una ra~

gione complessiva di funziona1ità del siste~ma. Oggi si possono ottenere i medesimirisultati articolando i sistemi di tra'smissio-ne, ricorrendo a procedimenti, se vC!gliamo,

, più pragmatici ed empirici, ma altrettanto

i efficaci, quando la cosa è consentita dal tipoI di procedura.

! Così pure sono stati abbandonati i cosid-Idetti concentratori intermedi. È chiaro chein un sistema concepito integralmente sullabase della trasmissione dei dati [n tempi

I

real,i occorreva immaginare, carne immaginòI l'IBM nel 1971, qualche congegno che si! interponesse tra le unità centra'li e le unità

periferiche, con ,Io scopo di una preelabora~zione dei dati. Di qui la soluzione dei con-centratori intelligenti, uno per provincia, coneccezione delle province maggiori dotate diun maggior numero di conoentratori, con loscopo di avviare questo processo di prese~lezione dei dati e di convogliare quindi unflusso più ordinato di informazioni a:lle unitàcentrali. Una valta abbandonata J'idea di ununico mega~archivio centrale, l'adozione deiconcentra tori intermedi non era più ne-cessaria.

Ugualmerllte si è rinunciato ~ ed anchequesta è una novità sul piano tecnico ~

aU'idea di un unico grande archivio. I mega~archivi erano neH'O'ttica piuttosto degli anni1970~71; oggi, per <ragioni che attengono piùal:1'attenzione sugli elementi gestionali di unsistema informativo, si tende a guardare coninteresse ad Ulnamaggiore articolazione del,leunità centrali.

Ma non sono tanta queste le ragioni checi hanno portato ad abbandonare il progettoMena, perchè allora si sarebbe trattata sol~tanto di scelte tecniche davate di un altogrado di apinabiHtà (ne convengo perfetta~mente), bensì si è giunti alla conclusioneche la metadologia stessa del sistema nonera congrua alle esigenze di un metodo infor~mativo applicato all'amministrazione finan-ziaria. Con queste osservazioni ho rispostoalla prima delle domande ohe mi sona stateriv0lte ed implicitamente anche alla partecontenuta nella motivazione, se così mi è con-,sentito dire, dell'interrogazione del senato<reNencioni. Arriverò 'Poi più direttamente aHaparte essenziale .deHa sua interrogaziane.

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SenatO' della Repubblica ~ 545 ~ VII Legislatura

28 SETTEMBRE 197614a SEDUTA ASSEMBLEA -RESO'CO'NTO' STENOGRAFICO'

C'è pO'iun seconda gruppO' di prablemi cheriguaI1dana le ragiani e le caratteristiche delnuO'va pragetta. Mi damandana i senatariRamanò ed Andenlini quaJ!i mativi hannO'indatta a scegliere, per tale campita, la sa-cietà Italsiel; mi chiedanO' i senatari LuzzataCarpi e Cipellini quali sianO' le differenzemigliorative che avrebberO' fatta preferire

~ iO' diJrei cansigliata ~ l'appaltO' can lasocietà Italsiel la quale, in base alla recentecanvenziane, gestirà la nuava versiane del-l'anagrafe tributaria, data che apererà conapparecchiature elettroniche e can tecniciprovenienti daHa stessa società che avevainizialmente avviata il piano pO'irimasta inu-tilizzata con grave dispendio.

La mia risposta su questo punto nan puòprescindere da una preliminare osservazio-ne: qui non esiste alcuna preferenza speci-fica per l'I ta!lsiel. Esiste una preferenza spe-cifica per un nuova sistema informativa, peruna nuava metadologia applicata alle esi-genze dell'amministrazione finanziaria. LaItalsiel rappresenta il veicolo attraversa cui,con gmnde panderazione e ceI'canda di svi-luppare al massima ,le conoscenze autanomenel campo dell'informatica nella stessa strut-tura del MinisterO' delle finanze, a comin-ciare dal vertice ministeriale, abbiamo po-tuta meglio penetrare in queste metodalagie,nella vecchia e nella nuova. L'I talsiel del re-sta è una società di servlizi nel campa deII-!'infarmatica ed è abbastanza nata che anchenegli a.Itri paesi, a manO' a mano che si passada conceziani simili a quelle che avevanopiù fartuna 4 a 5 anni fa verso soluzionimaggiormente articolate, tende a prevalerela funziane di una società di servizi, cioè cheaffre agli utenti di um sistema infarmativala chiave gestianale ed indica le strade perpater oalare questo sistema dentrO' le strut-ture azienda!li ed aH'interna della narmaleattività degLi uffici, cosa questa che rrappre-senta, per la verità, un punto critico diqualunque sistema informativa.

Credo che sia abbastanza noto agli anore-voli senatori i,l fatta che in maltissime azien-de ~ non parlo saltanto di amministrazianipubbliche ~ il prima risultata dell'adazianedi sistemi informativi su base elettronica èstata quella di un nd:lentamento dei tempi

gestio'llali e dei tempi d'eseouzione delle pro-cedure. Tutto ciò è abbastanza naturale per-chè la questiane non è tanto di macchine,di potenza delle medesime, ma è quella diutilizzazione e di fruizione delle macchine,quindi di trasfal1II1azione del camplessa del-l~ procedure di carattere aziendale a di ca-rattere amministrativo.

L'I talsiel nO'n è stata preferita per unaragione attinente alla società in quanta tale;l'Italsiel è stata inizialmente la consulentedel Ministero ed è tra l'altra una sacietà aprevaLente partecipazione statale, l'unica cheaperi nel campo del software applioativa,cioè della consulenza per servizi nel campodei sistemi Ìinfarmativi, e pertantO' ha rap-presentata lo strumento attrav,errsa il qualeabbiamo pO'tuta penetrare in questi proble-mi metodalogici del vecchio e del nuova si-stema infarmativa. Non si tratta, quindi, diUina preferenza accordata alla società inquanta tale, ma di una preferenza accardataad una nuava metodologia.

Ebbene, la nuava metodalagia è esatta-mente simmetrica, nan dica opposta, allaprecedente avvero specularmente simmetri-ca per quanta riguarda il punto centralee cioè se un sistema informativa debba es-sere a meno un duplicata delLa normale atti-vità gestionale, in questo casa della normaleattività amministrativa degli uffici. La rispo-sta del progetta Atena era effettivamenteneHa direzione della duplicazione; la rispastadel nuova progetto è invece nel sensO' del-l'integrazione completa del sistema infarma-tivo con le procedure degli uffici, cioè lascopa del sistema informativa ~ intendendoper sistema informativo il complessa di ap-parecchiature, di sistemi di trasmissiane, diprogrammi, di macchine e di uomini, ovvia-mente, che tutta questa gestiscano ~ è quel-lo di automatizzare le procedure degli uffici;attraverso l'automazione delle procedure de-gli uffici atteniamO' anche l'alimentazianedell'archiviO' storico dei cantribuenti nei di-versi settori e nelle diverse aree applicativecosì da raggiungere l'obiettiva propria diun'anagrafe tributaria con finalità d'impu-taziane.

Infatti, vorrei ricardare che ilia,scelta fattadal legislatore per la nostra anagrafe tribu-

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Senato della Repubblica ~ 546 ~ VII Legislatura

28 SETTEMBRE 197614a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

taria fu molto ambiziosa ~ e noi l'abbiamoconfermato ~ cioè quella di un' anagrafe tri~butaria d'imputazione il cui fine consistenell'imputazione a ciascun contribuente de-gli elementi direttamente o indirettamenteindicativi delle capacità roodituali ohe pos-sono essere desunte dalle diverse aree attra~verso ile quali H contribuente viene in rap-porto com il fisco: quindi non soltanto, adesempio, dall'area delle imposte dirette,come avveniva tradizionalmente, ignorandoquello che invece pot,eva ottenersi nell' areadel registro, neH'area delle dogane, nell'areadeUe imposte sUlIvalore aggiunto e di altritributi est'ranei aM'amministrazione che piùdirettamente ha il compito di individuare lacapaoità reddituale del contribuente.

Ebbene, questa finalità non viene diretta~mente ,raggiunta con procedure ad hoc, sepa~rate, per il conseguimento dei risultati checonsentono l'imputazione degli elementi dicapaoità reddituale ail singolo contribuente;questa finalità viene raggiunta attraverso 10strumento dell'automazione delle procedure.

Pert~nto le macchine ed i sistemi connessiservono a rendere più sciolto, più spedito,più razionale il lavoro degli uffici, generandosimultaneamente l'alimentazione dell'archi~via storico dei contribuenti. Questa è la gran-de riforma che sta a:11abase del nuovo pro-getto rispetto al precedente ed è per la veritàuna riforma anch'essa frutto dei tempi. Dicoquesto con grande oggettività: non si puòmai stabilire qualche primato in assolutoper questa o per quella concezione, soprat~tutto quando si tratta di applicare innova-zioni di carattere tecnico in un settore oarat-terizzato, tra l'altro, da uno sviluppo cre-scente. Per certi anni si è trattato di unosvilu.ppo più che geometrico, ad esempio, perquanto riguarda la potenza degli impianti ela capacità complessiva dei sistemi. Il nuovoprogetto ha una metodo'logia che rispondedi più aU'esperienza che da ogni parte delmondo si è potuta fare in questi w,timi anni.

Si tratta di un progetto molto più artico-lato, che ha come finaLità prima, ancora prio-ritariamenterispetto all'alimentazione del si-stema deH'anagrafe tributaria, quella di ren-dere più efficiente la serie delle procedurecui attendono normaimente i nostri uffici.

Insieme a questo mutamento di metodo-logia ci 'sono state quelle modificazioni dicarattere tecnico cui ho accennato, ed è inu-tile che adesso le ripeta in positivo dopoaver accennato prima a quelle che sono stateabbandonate, contenute sempre nella primalogica del progetto Atena. Ma direi che anchele modificazioni di carattere teonico appaio~no subaherne rispetto al disegno ohe si èimmaginato con il nuovo progetto di sistemainformativo. Chi volesse poi avere più detta-gliata notizia di questa nuova ottica ,del pro-getto può, sempre attingendo al rapporto sul-l'anagmfe tributaria, consultare le dieci di-rettive in materia di sistema informativo delMinistero delle finanze, il programma a me~dio termine 1976-78 e l'analisi delle condi-zioni di realizzabilità del sistema, che sonoillustrate 8Jppunto nel rapporto e che sononient'altro che la trascrizione delle decisioniprese dalla commissione di coordinamentoper 1'anagrafe tributaria a metà novembredel 1975. Sono questioni abbastanza pre-senti nella mia menìorÌa in quanto alloro iopresiedevo H comitato di coordinamento e,ovviamente in collaborazione e iÌn subordineaLle direttive del ministro Visentini, fu miocompito quello di tradurre in direttive con-crete alcune delle intuizioni che allora anda-vano maturando all'interno dell'amministra~zione finanziaria.

Su questo punto scendo al concreto. Mi sipotrebbe domandare se abbiamo sirno a que-sto momento avuto quakhe elemento che aiconsenta oggi, settembre 1976, di dire che lanuova metodo:logia fa premio su quella cheabbiamo abbandonato. Ebbene, voglio par-lare appunto di un esempio concreto cheoffro a,l giudizio degli onorevoli senatori.Come il progetto Atena si era inizialmenteincentrato sulla procedura chiave dell'attri~buzione del numero di codice fiscale, cosìil nuovo progetto ha avuto esso pure unasua procedura chiave. La procedura chiaveè quella per il trattamento delle dichiara-zioni uniche 1974, cioè dei modelli 740 chei contribuenti hanno presentato l'anno pas~sato, nel 1975, 'relativ,amente ai redditi pos-seduti nel 1974 ai fini della liquidazione del-!'imposta sul reddito delle persone fisiche.C'è una ,ragione moho prati:ca, non di prin-

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14a SEDUTA ASSE~BLEA -REsacaNTa STENOGRAFICO'

cipio, perchè questa procedura sia colllocataall'inizio e in un certo sensO' ail centro dellanuava metadalagia. Nell'estate dell'anna pas-sato ci travavamo di fronte a una situazionedi emergenza: una lunga e traumatica inter-ruzione del lavaro degli uffici deIJe impostedirette. Vi era quindi la necessità di immagi-nare in quaLche moda delle pracedure acce-lerative della vecchia tradizianale proceduramanuale per il trattamentO' di un numeroestremamente caspicua di dichiarazioni deiredditi. Si tratta di 10, 4 miliani di dichia-razioni presentate nel 1975 per i redditi pO's-seduti nel 1974. Fu studiata questa proce-dura in maJniera mO'lta serrata da parte delladirezione generale delle imposte dirette, macon la caHaborazione deJlla commissione dicoordinamento per l'anagrafe tributaria econ la consulenza della società I talsie1.

La procedura si propaneva simultanea-mente il canseguimento di quattro risilltati:primo risultato, !'iscrizione a ruolo dei red-diti dichiarati; secando risultato (da atte-nersi simultaneamente nan con atti aggiunti-vi da parte deHa pubblica amministrazione),l'attribuzione del numero di codice fiscalea tutti i contvibuenti che quella dichiarazia-ne avevano presentato; terzo risultato, lacostituziane dell'archivio storico su nastromagnetico dei dati relativi alla pasizionereddhuale dei contribuenti come dichiaratadagli stessi nel 1975 relativamente al 1974,cioè il primo impianto dell'archivio storicodei contribuent,i; quarto risultata, \l'otteni-menta per via meccanogmfica rapida deitabuLati contenenti l'elenco dei contribuentida inviare agli uffici periferici dell'ammini-strazione delle impaste dirette e ai comuni,come prescritto dall'articolo 69 del decretodel Presidente della Repubblica 29 settem-bre 1973, n. 600. QuattrO' risultati simulta-neamente, dunque.

In che cosa consisteva la pracedura? Laprocedura consisteva nella messa su sup-parta magnetico di tutti i dati contenuti nelquadra N del madello 740, naturalmenteattraverso un andirivieni ~ ed è su questopunto che comprendo le resistenze degli uf-fici e ta'1une inizia:li difficoltà applicative ~

tra consorzio nazionale degli esattori, attra-versa ill quale compiamO' ta pracedura di

pura digitazione di questi elementi ricavatidal quadro N del modello 740, e gli ufficii quali hanno ovviamente il compita pO'i dicontrollare che quanto è stato digitato e poirimessa sul tabulatO', il casiddetto modello152 B, risponda esattamente a quanto can-tenuta neHa dichiaraziane. È una proceduraquindi datata di un certo livello di com-plessità, che abbiamO' semplificato quest'an-nO' (e siamo alla seconda ediziane della pro-cedura) .

Mi si chiederà quali risultati ha data que-sta pracedura. Devo dire con franchezza chenOonci ha dato quattro risultati, ce ne hadati cinque. Ci ha dato un quinto risultata,che un anno fa non era immaginabile per-chè nan aViremma pO'tuta pensare alla sen-tenza deHa Corte costituzionale dellS Juglio1976 in materia di tassazione del reddito deicaniugi. Il quinta risultata è il seguente:senza ,interessare di nuovo il <lavora degliuffici ~ il che avrebbe comportato per maltimesi, forse per un anno, la paralisi integraledei nostri uffici periferici delle impO'ste di-rette ~ ci è stato consentito di riliquidare,senza interventO' di mani umane, separata-mente, ti'imposta sul reddito delle persanefisiche non più con la tassaziane sul redditO'cO'mplessivo dei caniugi ma con la tassazionedel distinto imponibile dei due coniugi.

È per questa quinto risultato, è per questapossibilità che il sistema ci offre ~ in ciò

indicando la stessa madularità, 'la stessa vir-tualità insita nella nuO'va metodolO'gia ~ cheabbiamo potuto immaginare il disegno dilegge che l'altra ramo del Parlamenta si ac-cinge ad esaminare, con questa procedura

I estremamente accelerata ohe ci consente difar fronte alla emergenza assaluta nella qua-le il MinisterO' delle finanze si è venuto a tro-vare dopo ila sentenza della Corte castituzio-naIe del luglio scorsa.

Gredo che questo sia un test malto impor-tante. Certo, per il Ministero delle finanze iltest ha un valore indicativo di inestimabileportata. Non so se anche a giudizio degli ono-revoli senatori che mi ascoltano la cosa pos-sa apparire neJlla stessa ottica in cui noi ve-diamo il primissima risultato di questa nua-va strada che abbiamo intrapresa. Per chi hail da'Vere istituzianale di non far mai venir

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Senato' della Repubblica ~ 548 ~ VII Legislatura

28 SETTEMBRE 197614a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

meno la funzione dello Stato come ente im-positore, sia pure di fronte a circostanze ec-cezionali come quella che ho rilevato, questanuova procedura e più ancora la metodolo-gia sottostante sono oggi di estremo soccorsoed aU'sHio e in un certo senso anche di con-forto a camminare sulla strada intrapresa.Se la prima procedura immaginata in condi-zioni ancora difficili e senza poter usufruiredi alouna espedenza in questa materia hadato questi risultati, è ragionevole immagi-nare che anche le altre minori procedure chesono già in corso di attuazione e quelle mag-giori che via via si attiveranno potranno con-sentirei analogamente dei risultati soddisfa-centi.

Questa è la rispo'Sta wl secondo gruppo diquesiti che riguardano appunto la materiadella scelta del nuovo s,istema con la suacongiunta nuova metodologia.

C'è poi un terzo gruppo di domande chemi sono state rivolte. Anzitutto c'è la doman-da dell senatore Nencioni che chiede qualisiano «,le ragioni dell'abdicazione da partedei pubblici uffici ad una funnione che per-segue fini tanto delicati da doversi rritenereaddirittura vitali e ohe involge indagini sunasfera privata dei cittadini per cui l'articolo14 della Costituzione dispone una esplicitariserva di legge a tutela deHa inv>Ìolabilità deldomicilio e della persona ». I senatori Bonaz-zi e Pinna domandruno ~ e devo dire che quiil tono e l'accento sono assai meno critici;anzi rul contrario oserei dire che sono di in-coraggiamento, sia pure nella legittima ri-chiesta di chiarimenti ~ quale sia « lo 'Stato

di attuazione delle misure prese per ovviarealle gravi carenze in tema di attuazione del-l'anagrafe tributaria, con particolare riguar-do ai rapporti tra la funzione dirigente delMinistero e gli incarichi affidati all'Italsiel ».Ricorre pure qui il tema del rapporto tra fun-zioni ministeriali non delegabili e funzioniaffidate all'I talsiell. Preciso che si tratta dellaSocietà generale di informatica, consociatade:l.l'Italsiel, di proprietà di questa; quindiil riferimento, anche se non è testualmenteesatto, è sostanzialmente proprio. Domanda-no infine i senatori Luzzato Carpi e Cipelliniun {( !impegno del Governo per evitare chel'appalto ad enti estranei all'amministrazio-

ne assuma carattere permanente, distoglien-do agli organi dell'amministrazione 'la gestio-ne diretta di un settore tanto delicato e vi-ta,le» e chiedono soprattutto «quali inizia-tive il Ministro intende mettere in atto per

. ,favorire al massimo un graduale piano di ac-quisizione della conduzione e della gestionediretta del sistema informativo e dei relativicentri ».

Queste tre domande presuppongono l'esi-stenza della :legge di conversione n. 30 delmarzo d.i quest'anno e la 'Successiva firma del-la convenzione per l'affidamento a una socie-tà di servizi a prevoalente partecipazione sta-tale, la Società generale di informatica, deLlarealizzazione e conduzione tecnica del siste-ma informativo del Ministero delle finanze.

Ho assistito ~ e ne sono stato in un certosenso coinvolto ~ alle polemiche che questamateria ha recentemente suscitato e mi ren-do conto che si può sottol,ineare l'anomalia,rispetto a una soluzione ideale, deJll'affida-mento a una società di servizi esterna all'am-ministrazione di compiti rigorosamente de-finiti e circosoritti, come quelli della realiz-zazione e della conduzione tecnica del siste-ma informativo dell Ministero delle finanze,però non posso non sottolineare che in que-sto caso tutto è previsto dalla Jegge. La leggenon solo defi[1i'sce ~ ed è la pr,ima vO'lta cheaccade nel1a legislazione italiana ~ il concet-to di ,sistema informativo e lo applioa a unimportante settore della pubblica ammini-strazione come quello finanziario, dettando-ne addirittura le articolazioni e prevedendole funzioni dell'amministrazione aJl'internodi un sistema informativo, ma prevedeespressamente ~ è necessario ricordarlo ~

l'affidabilità ad una società esterna dei com-piti inerenti aHa reaLizzazione e alla condu-zione tecnica del sistema informativo.

Esprimo qui molta gratitudine al Parla-mento perchè in sede di legge di conversio-ne ha minuziosamente definito n concetto diconduzione tecnica del sistema informativo,indkaJndone tutte Je articolazioni ed evitan-do che vi fosse un qualche margine di opina-bilità in una materia così nuova per quantoriguarda ciò ohe può essere affidato a unasocietà esterna ,rispetto a ciò che è preroga-tiva della pubblica amministrazione. Ciò ha

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Senato della Repubblica ~ 549 ~ VII Legislatura

28 SETTE~BRE 197614a SEDUTA ASSE~BLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

reso molto più agevole il compito del Mini~stro delle finanze quando si è trattato di ne--goniare la convenzione pe!r'chè la legge ha det~tato elementi tanto sicuri che è stato agevolefarvi riferimento nella convenzione stessa,che è stata da me firmata il 13 agosto scorsoe registrata alla Corte dei conti il 2 settem~bre di quest'anno.

La legge ha previsto una serie di importan~ti elementi: anzitutto ha stabi:lito che la rea~lizzazione d~l sistema informativo, compresal'acquisizione delle apparecchiature, degli im~pianti, deHe strutture immobiliari per l'in~staLlazione delle apparecchiature centrali,può essere affidata ad una società esterna,con una indicazione malto analitica degli ele~menti che compongono il concetto. di realiz~zazione e conduzione tecnica.

La legge stabilisce inoltre la finalità dellaconvenzione, che è quella di dotare l'ammi~nistrazione finanziaria di un sistema infor~rnativo che consenta l'automazione delle pra~cedure e, attraverso questa, la raccolta, l'ela~borazione e l'archiviazione dei dati e dellenatizie necessarie al funzionamento dell'ana~grate tributaria; in ciò cansiste la nuova me~todologia. Questa finalità la legge prevede chesia raggiunta in un periodo massima di cin~que anni ed in relazione a tale finalità è de~terminata la durata massima della conven~zione, con 'l'espressa previsiane che al termi~ne dei cinque anni la società è tenuta a con-segnare al Ministero delle finanze un sistemainformativo perfettamente funzionante: senon sembrasse banale l'espressione, è H con~cetto della consegna di un sistema {{ chiaviin mano». In altre parole 11Ministero dellefinanze si garantisce, attraverso questa con~venzione, che al termine dei cinque annipatrà venire in possesso del sistema nellaintegralità del suo funzionamento.

È naturalmente a carico del Ministero dellefinanze porre nel frattempo tutte le condi~zioni perchè al termine del quinquennio an~che la conduziane tecnioa del sistema infar~mativo possa essere effettuata direttamentedal personale ministeriale, salvo ovviamentela consulenza suLle questioni più a:ltamentespecializzate che dowà essere sempre pre~vIsta, perchè tale è la natura della materiatrattata.

Prevede ancora la legge le modalità delledirettive e dei controlli da parte del Ministe-ro deLle finanze sulla società affidataria deiservizi; prevede ancora i requisiti della so--cietà affidataria per quanto riguarda sia ilcarattere di società a prevalente partecipa~ziane staJtale, sia le incompatibilità specif[~che tra amministratori e sindaci, sia la ne~cessaria qualificazione e specializzazione. Inaltre parole la convenzione è in gran parteguidata dalla legge e, se teniamo conto chela parte che non è direttamente contenutanel testo deLla legge è contenuta nella rela~zione ministeriale al disegno di legge di con~versione del menzionato decreto n. 8, anchel'evoluzione del sistema informativa così,come definita in uno specifico articolo dellaconvenziane, trae in qualche modo la sua ori~gine da un testo che è stato quanto menoconasciuto dal Parlamento nel momento incui il ParLamento stesso si accingeva ad ap~provare la legge in una materia tanto delica~ta ed importante.

Ecco quindi che l'affidamento esterno, pre~visto espressamente a chiarissime note dallarelazione ministeriaJle che invoca il consensodel Parlamento a questa soluzione, non è unfatto postumo rispetto alle decisioni parla~mentari, non è un seguito improprio che ilMinistero delle finanze ha dato allo studioeffettuato nel 1975 e alle prime realizzazionidel sistema, ma è nient'altro che J'esecuzianedi un preciso dettato legislativo. Mi si potràobiettare che la legge parla di {{ facoltà di »;è verissimo, ma è chiaro che non intendosottovalutare questo residuo elemento di~screzionaJle che è contenuto nel dettato dellalegge. Comunque, ripeto la relazione mini~steriarl,e, e oito le pagine 52, 53, 54 del rappor-to sull'anagrafe tributaria, che è estrema~mente esplicito a questo riguardo. Esiste-rebbe, si dice, una soluzione ideale a questoriguardo e sarebbe quella di una amministra~zione finanziaria che gestisse da sè il sistemainformativo. Tutto ciò oggi non è realistica~mente possibile: prevalgono ~ e qui lo devodire con forza ~ le grandi finalità politichea cui deve rispondere la politica tributaria,l'azione fiscale del Governo in questo mo-mento particO'lare in cui c'è giustamente sen~sibHità, chiamiamola pure iÌpersensibilità,

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Senato' della Repubblica ~ 550 ~ VII Legislatura

28 SETTEMBRE 197614a SEDUTA ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO

nella pretesa dei dsultati immediati ~ ma

wl1che questo è comprensib.ile ~ da parte

delJ.e forze sociali, politiohe, deLl'opinionepubblica. Riguarda ad esempio alle evasionifiscali es~ste questa preminente finalità dellapolitica tributaria ~ispetto a cui si collocacome subaltema una decisione strumentaleanche se essa sembra in qualche manieracantraddke ~ ma mi sia consentito di dire,qurulohe volta felicemente contraddire ~ lalogica t'radizionale della nastm pubblica am-ministrazione, in un certa sensO' portata aquaLche resistenza rispetta aNa assimilazio-ne del nuovo che viene dalla tecnolagia, cheviene da:lla stessa .società che' carmmina, sisviluppa e muove verso tragual1di ulteriari.Non riesco a rassegnarmi all'idea di UillOStato che per restare fedele ad alcuni suaimodelli staricamente condizionati ed arigi-nati, che affondanO' [e [aro lfadici in un tempolontano e forse in qualcuno degli idola tribusdeHa nostra società, rinuncia ad arriochirsie a camminare avanti cai tempi.

L'abiettivo che ci proponiamo di raggiun-gere, e ohe cerco già in questa primissimafase di attuazione della convenzione di rag-giungere, è quello di avere UillOStato in gra-do di gestiil1si autonamamente il sua sistemainformativo. Ma davanti al rischio di unagestione diretta destinata ancora Uina voltaaminsucceSlso e, dall'altra parte, adUrna rela-

tiva ma daoumentata garanzia che ci vieneamche da questo primo anno di esperimentodella nuova metodolagia della anagrafe tri-butaria, oreda che la scelta non poteva ohependere da;llato deLla garanzia, della sicurez-za, anche se questo porta numerasi e delicatiproblemi, che certo mon starò a sottovaluta-re, che sono presenti nelle domande che misono state rivolte dagli onorevalli interro-ganti.

In particolare vorrei dare una a:ssicura-zione specifica al senatore Nencioni. La so-cietà affidataria non ha nessuno di quei com-piti che, se le fossero effettivamente affidati,giustificherebbero le graVli preaccupazioni dicui ho letto neHa sua interragazione. La so-cietà affidataria ~ è necessario leggere l'ar-ticolo 3 del decret0-41egge, così carne è statoconvertito neHa legge n. 30 ~ ha soltantostretti compiti di canduzione tecnica del si-

stema. È bensì vero ohe essa ha l'accesso ainastri magnetici in cui si trovano le informa-zioni sui contribuenti, ma devo dire che lostesso accade, per esempio, per il consorzionazionale degli esattari, e da tempo imme-mOirabHe, anche se non si trattava di nastrimagnetioi quando venne inaugurata questaconvenziane con H consorzio degli esattorinel 1952. Esistono però deHe predse garanzieper l'accesso e l'utilizzazione di questi dati.I sistemi elettronici fortunatamente consen-tono anche di detenere le chiavi per il loroaccesso e per la lara utilizzazione e anchequesti particolari di carattere tecnico nonsono stati trascUiI'ati nella convenzione. Ellasa, Isenatore Nencioni, che è cautela normalein tutti j sistemi informativi anche aziendalinon consentire ad un impiegato che ha l'ac~cesso ad un terminale di conascere i nume-ri di cadice che permettono di interrogwrele ma'CChine centrali su aree operative chenan sono di sua competenza: ad esempio, unterminalista del sistema {( ATCO», usato dal-l'AHtalia, non è in grado di canascere gli ele..menti del bi,lancio della società, ipUiI'essendoattingibili anohe dal terminale in cui opera,perchè non dispone dei cadici relativi. Eb-bene, questi sona tutti a<:corgimenti che Ist1a-ma coltivando e mettendo in atto proprioper impedire qualsiasi utilizzazione impro-pria da parte delila società aftidatada allaquale ~ è appena dI caso che '10 diaa. ~ siappllicano le norme del segreto di ufficio equant'altro si applica in questi casi a tuteladi un segreto importante come que}lo deicontribuenti.

Vorrei anche aggiungere che è stato im-portante per il Ministro delle finanze firma-re nello stesso giorno contemporaneamente,contestualmente, ad indicazione di una pre-cisa linea politica in questo settore, da unlato il decreto ministeriale di approvazionedella convenzione con la società generale diinformatica e dall'altro i decreti di attiva-zione dei tre centri informativi in cui siarticola il sistema informativo del Ministerodelle finanze. In altre parole, appena inve.stito di questa responsabilità, ritenni subi~to che allora sì sarebbe stata censurabilel'azione del Ministro delle finanze, qualoraavesse anche solo per distrazione lasciato

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Senato' della Repubblica ~ 551 ~ VII Legislatura

28 SETTEMBRE 197614a SEDUTA ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO

correre un qualche intervallo temporale tral'affidamento ad una società estranea allaamministrazione di questi compiti per la rea~lizzazione e la conduzione tecnica del siste-ma informativo, e la costituzione dei centriinformativi del Ministero delle finanze, chesono gli organi di direttiva, di vigilanza, dicontrollo, di supervisione nell'attività tecni-camente ~ ma solo tecnicamente ~ gestita

dalla società affidataria. Invece la stessa èla data del decreto ministeriale di approva~zione della convenzione e la data di attiva-zione dei centri informativi ed oggi il siste-ma vive nella sua duplice articolazione: ilMinistero che guida, dirige, elabora le proce-dure, non lIe assume pa:ss,ivamente, ma cer-ca di arricchire ~ come già è stato fatto que-st'anno ~ le proprie conoscenze autonome

nel campo dell'informatica, sviluppa gli ele~menti insiti nella propria capacità di gesti~re il sistema informativo; dall'altra parte,in un rapporto continuo di interfaccia, l'azio-ne della società affidataria.

Vorrei anche dare assicurazioni per quan~to riguarda il personale. So che si tratta dioperazioni traumatiche: c'è il personale chedeve essere adesso dislocato dall'unico cen-tro nazionale di elaborazione dati dell'ana-grafe tributaria in questi tre centri informa-tivi. Posso dare assicurazioni formali al Se-nato che, come ho già detto in ripetuti in~contri con le organizzazioni sindacali dei la-voratori, è finalità essenziale del Ministerodelle finanze garantire i livelli di professio-nalità già acquisiti e svilupparli nel tempo.Quindi non si tratta di depotenziamento diquello che è stato raggiunto. Chiedo com-prensione soltanto per la fase di primissimoimpianto ma ll1eiUastrategia complessiva delMinistero delle finanze si inserisce questoprogressivo accrescimento delle proprie ri~sorse in modo che al termine dei cinque annipossa avvenire questo passaggio che ripor-terà tutto in una logica più naturale e che,spero, potrà allora forse far cessare ancheretrospettivamente le polemiche che agitanole acque in questi giorni.

L'ultima domanda ~ chiedo scusa a lei,

signor Presidente, e agli onorevoli senatoridella mia troppo lunga esposizione, ma la

materia in qualche misura è all'ordine delgiorno nell'attenzione pubblica, oltre che nel-le aule parlamentari, e quindi mi sembravanecessario non sottrarmi a questa importan-te occasione, soprattutto in una sede così al~ta e aJUtorevole ~ è qudla contenuta nel ter-zo capoverso deLl'interrogazione dei senatoriRomanò e All'derlini, laddove si chiede di sa-pere qual è lo s.tato di avanzamento dei lavo-ri di approntamento ddla anagrafe e qualitempi sono preViÌ1stiper H suo funzionamento.

Anche qua la mia risposta sarà articolata.Anzitutto un'osservazione di carattere gene~rale; non so se per una suggestione di carat~tere semantico si è pensato che l'anagrafetributaria dovesse essere come Minerva, cioèAtena ~ progetto Atena ~ che nasce armatadalla testa di Giove; ma certo è che molti im~magi nano che l'anagrafe tributaria sia comeuna nave destinata a servizio passeggeri, laquale ovviamente non compie il suo viaggioinaugurale se non quando è completamenteallestita, per cui tutte le operazioni prelimi~nari non hanno rilevanza di per sè, sono sol-tanto dei fattori intermedi, delle tappe stru~mentali per raggiungere il conseguimento diun obiettivo che può essere benissimo fattodecorrere, direi, da un momento istantaneo.Per l'anagrafe tributaria, invece, il processoè completamente diverso, soprattutto peruna anagrafe tributaria che segua la nuovametodologia di cui stiamo parlando. Trattan~dosi di un sistema informativo che si calanon in una o due, ma in venti o trenta proce-dure degli uffici (stiamo meccanizzando leprocedure IVA ad una ad una, stiamo rifor-mando altre procedure nel settore delle im~poste dirette), non è immaginabile un mo-mento istantaneo al di qua del quale non c'èfunzionamento dell'anagrafe tributaria e aldi là del quale essa funziona tutta intera. Misento tranquillo nel dire che l'anagrafe tri~butaria già funziona. Abbiamo l'archivio sto~rico dei contribuenti, che ci consente di farequesta riliquidazione dei dati, anche se è unfatto embrionale e mi rendo conto che nonè su questi dati che noi possiamo costruirel'universo; del resto siamo andati avantiquattro anni senza avere non dico un datostorico di un contribuente, ma nemmeno una

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Senato della Repubblica ~ 552' ~ VII Legislatura

28 SETTEMBRE197614a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

sufficiente indicazione di codificazione deicontribuenti. Quindi è già una prima attiva-zione ed i passi più difficili ~ ce ne stiamorendendo conto ~ sono quelli dei primi gior-ni e dei primi mesi. Ci stiamo oggi già ren-dendo conto che talune primissime operazio-ni, non così elementari come potrebbe sem-brare, saranno possibili già nel 1977.

Dopo la risposta di carattere generale misia consentito dame una di carattere moltopiù tecnico e specifico, semplicemente leg-gendo dall'articolo 3 della convenzione qualisono le scadenze per lo sviluppo del sistema.Questo mi pare sia un contributo alla chia-rezza ed a togliere quel tanto di incerto chepuò sempre rimanere in una risposta comequella che ho dato adesso, che tocca questio-ni generali ed ancora una volta metodolo-giche.

Ho detto che il sistema informativo si ar-ticola in tre centri informativi, cioè in trearee: l'archivio anagrafico, le imposte diret-te, l'IV A ed il registro. Preciso che i tre cen-tri informativi avranno ciascuno delle unitàcentrali e spetterà all'unità dell'archivio ana-grafico fungere da scambiatore di messaggiper consentire alle apparecchiature terminalidi un centro di ottenere anche in tempo rea-le le informazioni contenute negli archivli sto-rici degli altri centri; senza questo scambia-tore di messaggi non è immaginabile che unsistema articolato su più unità centrali possaessere utilizzato dai terminali di ciascunadelle singole aree in cui esso si articola. Eb-bene l'articolo 3 della convenzione precisagli obiettivi area per area.

Vi leggo gli obiettivi dell'area prima: archi-vio anagrafico. Entro cinque mesi dalla datadel7 settembre, mi pare (e le scadenze sonovincolate a tutti gli effetti), saranno effettua-te le operazioni di calcolo del numero di co-dice fiscale relative a circa 10 milioni di con-tribuenti sulla base delle dichiarazioni deiredditi 1975.

Entro otto mesi ~ ma ho speranza che gliotto possano diventare sette e lo dico, credo,a ragion veduta ~ si provvederà ad effettua-

re le operazioni di produzione dei certificatidi attribuzione del numero di codice fiscale

ai contribuenti e di allestimento dei relativiplichi per la spedizione.

Penso che entro la fine dell'aprile prossi-mo potrà essere completata la spedizione aicontribuenti, non di fogli volanti, ma di unatessera dotata di una qualche proprietà edidoneità suMa quale sarà [ndicato dI nume-ro di codice fiscale che ~ è il caso che loprecisi ~ non è diverso da quello che ad uncerto numero di contribuenti è stato comu-nicato, con la differenza che l'operazione vie-ne compiuta ad ampio raggio, in maniera piùsicura e crediamo anche più propria.

Entro dodici mesi, cioè circa nel settem-bre dell'anno prossimo, si provvederà a cal-colare un ulteriore ammontare di numeri dicodice fiscale, tra i quattro e gli otto mi-lioni, sulla base dei modelli 101 riferiti airedditi del 1975 presentati nel 1976, modelliche recano la parte anagrafica normalizzatain modo che appunto se ne possa trarre ilmateriale per la attribuzione del numero dicodice fiscale.

Entro ancora dodici mesi si avrà l'attri-buzione del numero di codice fiscale ad unulteriore numero di soggetti, tra i due e icinque milioni, per i nuovi dichiaranti 1976,cioè coniugi e figli minori possessori di red-dito. Loro possono comprendere che alla fi-ne dell'anno prossimo saremo intorno ai 18milioni di contribuenti, con un'operazionemolto rapida, legata al flusso ordinario deirapporti tra contribuenti ed uffici finanziari.

Entro tredici mesi verranno forniti gli elen-chi alfabetici dei contribuenti che hanno pre-sentato la dichiarazione dei redditi nel 1976(gli elenchi della dichiarazione dell'anno scor-so verranno forniti entro qualche mese conla procedura che sto definendo); entro sedi-ci mesi si completerà il censimento dei con-tribuenti IVA; entro diciotto mesi si comple-terà il censimento, con la attribuzione delnumero di codice fiscale ai soggetti diversidalle persone fisiche, quindi a tutte le socie-tà. Infine, c'è tutta una serie di altre scaden-ze che riguardano, ad esempio, l'archivio ana-grafico generale dei contribuenti delle im-poste dirette e così via. Le scadenze compren-dono i primi tre anni in quanto si è ritenutoche una programmazione ragionevole non

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Senato' della Repubblica ~ 553 ~ VII Legislatura

28 SETTEMBRE 197614a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

potesse estendersi con questa precisione diindicazioni al di là di un medio peniado. Que-sto per quanto riguarda il settore dell'archi-vio anagrafico, che è il primo dei tre centri.

Poi ci sono le scadenze previste per le im-poste dirette, che sono in pratica correlatealle operazioni menzionate per l'archivioanagrafico in quanto si tratta sostanzialmen-te delle stesse procedure che finiscono pergenerare dei sottoprodotti. La questione es-senziale è che, a partire dalla dichiarazionedei redditi che sarà presentata nel 1979, saràeffettuata integralmente dal Ministero dellefinanze e dal suo centro informativo delle im-poste dirette tutta la serie delle operazioniper i controlli, la liquidazione, la predisposi-zione dei ruoli di riscossione, le statistiche,i tabulati, relative ai contribuenti soggettiad imposizione diretta. Ed è a partire daquel periodo che l'anagrafe tributaria co-mincerà a fornire i suoi primi elementi utiliin sede concreta all'accertamento dei suddet-ti. Nella fase precedente a questa data po-tremo avere solo alcuni elementi, anche im-portanti, di carattere indiziario; a partire daallora potremo cominciare ad entrare nel vi-vo delle operazioni per cui si immagina unaanagrafe tributaria. Ci sono poi le spiegazio-ni minute di come potrà essere gestito questoarchivio storico contabile non soltanto delledichiarazioni, ma anche di tutti gli altri ele-menti che potranno corredare !'imputazioneal singolo soggetto degli elementi della suacapacità reddituale.

Per quanto riguarda nv A il processo èparallelo e lo è anche per il registro, anchese questo 'Verrà affrontato da ultimo, fino aquando attraverso la messa a regime del si-stema nella sua integralità sarà possibile ap-punto con un'apparecchiatura di potenza me-dio-grande, cioè uno scambiatore di messag-gi, attingere dai terminali di un centro i datiche appartengono agli archivi storico-conta-bili dei contribuenti e tenuti dagli altri centri.

Il sistema è flessibile, è articolato e le sca-denze che ho qui esposto sono molto vinco-lanti per la società affidataria. Vorrei che glionorevoli senatori che mi ascoltano lo rite-nessero per certo: per il Ministero delle fi-nanze è molto complesso il lavoro di dare

I

una minima comunicabilità tra i due soggettidiversi abituati ad un linguaggio diverso, il

! Ministero da un lato con il suo linguaggio

I

giuridico-amministrativo, una società di ser-vizi nel settore dell'informatica dall'altro la-to con il suo diverso linguaggio; pertanto sitratta di un compito straordinario, di uncompito che noi cerchiamo di portare avanticon la consapevolezza non certo di poter af-fidare alle macchine ciò che le macchinepossono fare soltanto a titolo di sussidioe di strumento, ma di utilizzare i supportitecnologici che ci vengono offerti per il rag-giungimento di obiettivi che sono ~ lo di-chiaro un'altra 'Volta ~ di carattere politico.

Domina la preoccupazione sancita nel prin-cipio aureo contenuto nell'articolo 53 dellaCostituzione secondo cui ciascuno deve con-tribuire alle spese pubbliche in ragione dellacapacità contributiva ed il sistema tributa-rio deve realmente esprimere quella progres-sività cui deve essere informato secondo ildettato della nostra Costituzione.

P RES I D E N T E . Grazie, onorevoleMinistro, della diffusissima esposizione uni-taria relativa alle quattro interrogazioni pre-sentate.

N E N C ION I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

N E N C IO N I. Illustre Presidente, si-gnor Ministro, onorevoli colleghi, ringrazio ilMinistro per la mega-esposizione tratta dalmega--archivio; ma poichè non c'è uno scam-biatore di tempi, per cui sono legato altempo previsto dal Regolamento, mi sentireioffeso nella mia dignità se rispondessi in cin-que minuti a tutte le cose che il Ministro ciha fatto conoscere. Pertanto, riletta l'esposi-zione del Ministro, mi riservo di presentareuna mozione per ritornare sull'argomento aparità di condizioni.

P RES I D E N T E. Stante l'assenza deipresentatori dell'interrogazione 3 -00071, silintende che essi abbiano rinunciato alla re-plica.

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Senato della Repubblica ~ 554 ~ VII Legislatura

28 SETTEMBRE197614a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

A N D E R L I N I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

A N D E R L I N I. Signor Presidente,onorevole Ministro, onorevoli colleghi, tente~rò di dire in cinque minuti ciò che mi pareessenziale. Innanzitutto ringrazio l'onorevolePandolfj per averci intrattenuto per oltre unaora attorno a un argomento irto di problemitecnici e tuttavia in maniera interessata e in~teressante.

Mi limiterò a fare due sole osservazioni(prendendo atto che, tutto sommato, la ri~sposta dell'onorevole Ministro va valutata intermini sostanzialmente positivi) che riguar~dano la convenzione con l'Italsiel. Non miconvince troppo, onorevole Ministro, il fattoche voi abbiate creato i tre sottosistemi ed unsistema di scambio. Perchè non mi convince?Perchè questo IiÌpete lo schema tipico, carat~teristico dell'attuale struttura del Ministerodelle finanze e contraddice il principio fonda-mentale dell'anagrafe tributaria che è quellodi avere su ogni contribuente la somma ditutte le informazioni necessarie.

Non dimenticherò mai, onorevole Milfii~stro, che uno dei suoi predecessori firmò re~golarmente una circolare, in cui si facevadivieto agli uffici di accertamento dell'IV Adi comunicare i 1000 dati agli uffici delle im~poste dirette. Se per caso i tre sottosistemisi dovessero collocare in una posizione pres~sochè analoga a quella in cui erano tradizio~nalmente collocate la direzione generale delleimposte dirette, la direzione IVA, la direZiÌo~ne del registro, la direzione imposte indiret~te, noi falliremmo l'obiettivo fondamentaledell'anagrafe tributaria che è quello di averelÌ dati incrociati, tutti i dati incrociati possi~bili, qualunque provenienza essi abbiano, at-torno alla figura del contribuente per poteraccertare con precisione qual è il reddito dicui dispone.

~ vero che c'è questo soambiatore, ma [Odirei che forse non era nemmeno necessanoinventare un sistema di scambio quanto piut-tosto collocare attorno ad una grossa strut-tura memorizzata elettronica l'insieme deidati relativi ad ogni contribuente provenien~

ti vuoi dalle limposte dirette, vuoi dalle im-poste indirette. vuoi dagli uffici del registro,vuoi da qualsiasi altro ufficio finanziariocentrale o periferico, si riferissero sia alledichiarazioni dei redditi, sia ad altre informa-zioni delle quali comunque l'amministrazionefinanzd.aria dello Stato fosse venuta iÌn pos-sesso.

Mi permetto di fare una seconda osserva-zione. Lei dice: entro cinque anni (ho lettoanch'io il testo della convenzione) J'Italsiel ètenuta a consegnarci un sistema efficiente:chiavi in mano, ha detto lei. Ebbene, faccia-mo attenzione. Se nel conso di questi cinqueanni permettiamo all'Italsiel di installare al~l'interno di queste strutture, anche per la so-la conduzione tecnica, i cui confini mspettoalla gestione più propriamente politica nonsono facilmente deLimitabili, un numero co-spicuo di suoi uomini (ed è naturale chequesto in una certa misura avvenga; ma ioho sentito parlare addirittura di 1.500 funzio-nari da assumere) ...

P A N D O L F I, ministro delle finanze.Smentisco neNa maniera più assoluta: sia-mo molto al di sotto di un terzo.

A N D E R L I N I. Mi fa molto piacereche lei ci abbia potuto dare questa cifra per-chè è rassicurante. In realtà come dovrebbe-ro andare ,le cose secondo chi come me nonvive all'interno di questa problematica in ma-niera diretba cosÌ come ci vive tLei,ma forseha espelìienza di altre situazioni che presenta-no qualche momento di analogia? Mano amano che il sistema si mette in movimento

~ e sono d'accordo con lei che l'anagrafe tri~butaDÌa non nasce, Minerva armata dal cer-venlo di. Giove, dal'l'oggi al domani, ma la co-struiremo, se la costruiremo, nel giro diquattro, cinque, probabilmente dieci anni ~

se è vero che questi uomini debbano poterentrare ~dl'interno delle strutture perchè essihanno le capacità tecniche per gestirle e al~l'interno del Ministero non sono oggi imme-diatamente reperibili delle competenze speci-fiche in questo settore, è anche vero che manmano che alnnterno del Ministero si creanodeterminate competenze anche di conduzionetecnica, questi uomini debbono poter sosti-

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Senato della Repubblica ~ 555 ~ VII Legislatura

14a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 28 SETTEMBRE 1976

tuire gli uomini dell'I talsiel in maniera cherulla fine dei cinque anni praticamente le«ch1avi in mamo» S'i :dfellÌlSlOanoanche a1fatto che uomini ddl'amministrazione dellefinanze sono in gnado ,di 'ge!s,mre rpoliitdlOa~mente e condurre tecnicamente l'insiemedel s:iJstema che si è VOOiUtlocoSltruendo. IIche, me lo lasci dire con molta franchezza,non si evince, o per lo meno non si evincecon chiarezza, dal testo della convenzionecon l'I taJlsiel.

Sono scaduti i cinque minuti e io ho con~eluso con le mie due osservazaoni fondamen~tali. Ne avrei un'altra ventina, minori, onore~vale Presidente, ma rinuncio a f.arle perchègiustamente lei mi toglierebbe la parola.

L U Z Z A T O C A R P I. Domando diparlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

L U Z Z A T O C A R P I. Onorevole Pre~sidente, onorevole Ministro, onorevoli colle-ghi, I1itengo che ,anche il Gruppo socialistadebba dare un parere sostanzialmente positi~vo sulla risposta del Ministro. Però debboanche dire che bene fece a mio giudi~zio ill senatore Visentini, allora ministrodelle finanze, a dichiarare ill fallimentodel p'ro~tto ATENA (e mi ,rneris!COp.roprioal passato) perchè fu causa di spese, di ri~tardi di cui oggi paghiamo le conseguenze.Fu un fatto assurdo l'aver acquistato il cen-tro dall'IBM e i terminali dall'OLivetti; misembra che anche ella Onorevole Ministro,abbia concOTdato sulla discordanza di que~ste due parti delnmpianto.

Ciò facendo si contribuì in modo sprovve-duto ad arnicchire di un ulter.iore capitolo, di~rei un po' indecoroso, i gravi inconvenientitecnici ed operativi che determinarono il rin~via dell'anagrafe tributama rendendo un pre~zioso servimo agli evasori.

n ministro Pandolfi oggi ha fatto una lun~ga e appassionata difesa ~ sono sue parole~ di questo nuovo impianto e deLle possi~bilità più articolate e più efficienti, che of~fre sia per le procedure sia per i risultati.Debbo dire che la sua appassionata relazione

di oggi mi ha letteralmente sommerso conscadenze e cifre ottimistiche; di questo ne so--no lieto. Comunque qualche piccola perples~sità mi permetta di sollevarla, perchè analo~ghe ottimistiche dichiarazioni di esponentidi precedenti governi furono in seguito rego-larmente disattese. Conoscendo però la suaeffJ.cienza e la sua appassionata volontà diportare a soluzione ill problema, io mi au~guro, anzi credo che questo possa verificarsi.

Su un punto abbiamo ancora delle perples-sità; è quello dell'af£idamento di questo com~pito all'Italsiel. Ella ha detto che entro tre.anni dovremmo arrivare alla soluzione diquesto problema. Non so se sarà possibileridurre almeno parzialmente la durata delcontratto da cinque a tre anni, affidando, da~ta la delicatezza di questo compito a cui an-che altri colleghi hanno accennato, diretta-mente al Ministero ,la conduzione dell'im-pianto. Mi sembra che vi siano state delle do~glianze delle organizzazioni sindacali deglistatali CGIL, CISL e UIL, che asserirono dinon essere state interpellate su questo pro~blema. Sulla via della gestione diretta delservizlio deslide!I1è:r1emmo,che Isi pI'ooodeissecon una oorta sol.1edtudinle.

Per quanto sopra, pur facendo presentiquesti rilievi, confermo il mio sostanziale ac-cordo sulla sua esposizione.

P RES I D E N T E. Segue un'interroga~:bione del serratore CifareHi. Se ne dia lettura.

P I T T E L L A, Segretario:

CIFARELLI. ~ Al Ministro dei lavori pub-blici. ~ Per conoscere quali disfunzioni del~la pubblica amministrazione o quali illecitepressioni impediscono il completamento a 4corsie del Raccordo anulare di Roma, il qua~le costituisce la cerniera del sistema auto-stradale italiano, intorno alla Capitale dellaRepubblica.

(3 ~00051)

P RES I D E N T E. Il Governo ha facol-tà di rispondere a questa interrogazione.

L A FOR G I A, sottosegretario diStato per i lavori pubblici. Osservato che J'm-

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Senato della Repubblica ~ 556 ~ VII Legislatura

28 SETTEMBRE197614a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

terrogante ripropone rilievi, peraltro generi~ci, circa disfunzioni o pressioni che avrebbe~ro impedito il completamento a 4 corsie delgrande raccordo anulare di Roma, ricordoche, nello svolgimento di analoga interroga-zione presentata nella passata legislatura ~

seduta del Senato del 2 ottobre 1975 ~ ilrappresentante del Ministero dei lavori pub~blici, nel rilevare l'infondatezza delle critiche,riferì che il ritardo nella realizzazione dei la~vari interessanti il grande raccordo anulareera determinato da difficoltà inerenti pro~blemi urbanistici, la cui soluzione non dipen~deva dal Ministero dei lavori pubblici.

Comunque, essendo stati superati alla fi~ne dell'anno 1974 quegli ostacoli di naturaurbanistica, come ho già detto, ed interes-santi perciò il settore operativo del comunedi Roma, l'ANAS ha dato corso alle proce-dure di appalto.

Evidentemente l'esperimento di tali pro~cedure è stato condizionato dalle remore bennote all'interrogante, connesse al non semprespedito congegno previsto dalle vigenti di-sposizioni di legge ed in particolare da quel-lo in materia di contabilità pubblica.

Si aggiunga inoltre che l'Azienda ha do~vuto operare tenendo conto anche delle li~mitate disponibilità di bilancio, per cui loespel1imento delle gare d'appalto è rimastosubordinato anche al reperimento di riservefinanziarie attraverso l'accensione dei mutui.

Nonostante tali difficoltà, assicuro !'inter-rogante che tutti i lavori necessaci al com~pletamento del raddoppio del grande raccor~do anulare sono ora appaltati ed in corso diesecuzione.

Circa i tempi di realizzazione, si prevedeche l'opera possa essere ultimata entro l'an-no 1978.

Presidenza del vice presidente V A L O R I

C I FAR E L L I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

* C I FAR E L L I. Onorevole Presidente,non avevo nessuna intenzione di creare uncaso di rilevanza penalistica al riguardo, mapoichè si tratta di una macroscopica disfun~zione del nostro paese ho presentato in modocosì colorito il quesito al Ministero comp&tente.

In sostanza, tutte le grandi città italianehanno i raccordi: Bologna, Torino, Milano,Bari, Napoli, Palermo, Catania. Non ce l'haRoma, nonostante si tratti di una cernieraper tutto il sistema autostradale italiano.

Apprendo oggi che, a parte i mutui e la si-tuazione del mercato finanziario, salva J'inci-denza della legge di contabilità e quindi an-che della legge sui lavori pubblici, avendo fi-nalmente, nel 1974, il comune di Roma risol-to certe difficoltà urbanistiche (non vedo poi

quali possano essere queste difficoltà perchènon si tratta dell'asse attrezzato, ma pura~mente e semplicemente del raddoppio delmccordo da effettuare nella medesima sedeove si trova attualmente) entro il 1978 ~ esiamo a settembre del 1976 ~ quest'opera sa~rebbe finalmente ultimata.

Non sono praticante, ma se è necessariofare una novena alla Madonna di Pompei o aSan Nicola di Bari affinchè questa data ven-ga rispettata sono disponibile nella speranzache questa previsione si traduca in realtà.

P RES I D E N T E. Segue un'interroga-zione del senatore Cifarelli. Se ne dia let~tura.

P I T T E L L A, segretario:

CIFARELLI. ~ Al Ministro dei lavori pub~blici. ~ Per conoscere come intenda SUp&rare l'attuale situazione di inadeguatezza al~

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',uwl(; della RepuviJ/ica

l\S:"~':\l}<LEA ~ RESOCONTO STENùGRll.FICO14a SEDUTA

le sue fun~ioni e di carenza, quanto a manu-tenzione e modernizzazione, nella quale ver-sa la strada statale n. 64, « Porrettana ».

L'interrogante sottolinea, in particolare,che talk strada statatle è di vitale importan-za socio-economica per la vallata del Reno,nell'Appennino bolognese: in realtà, essa nonsolo serve zone turistiche di primaria lim-portanza, ma serve anche per ,i collegamentidi traffico pesante tra Bologna e la Tosca-na occidentale, anche in alternativa all'Au-tostrada del sole.

L'interrogante ricorda, inoltre, che, men-tre viene da alcuni prospettata un'eventualesoluzione autostradale tra Bologna e Pistoia,in alternativa al tratto Bologna-Firenze del-l'Autostrada del sole, giustamente viene atale divisamento contrapposta la possibilitàche la « Porrettana » sia trasformata in una« superstrada» aperta, la quale non solo ri-sponderebbe sostanzialmente a detta funzio-ne alternativa, ma consentirebbe anche vaLi-di collegamenti con tutti i comuni della val-lata del Reno e delle zone appenniniche con-... ..Lermlnl.

(3 -00054)

P RES I D E N T E. Il Governo ha facol-tà di rrispondere a questa interrogazione.

L A FOR G I A, sottosegretario di Sta-to per i lavori pubblici. Osservato che !'in-terrogante chiede interventi per rendere l'ar-teria in questione idonea ad assolvere il ruo-lo di grande via di comunicazione per la val-lata del Reno, prospettando l'opportunitàche la strada statale sia trasformata in super-strada, dichiaro, circa il rilievo che l'arteriaassume per l'entità dei traffici e per !'impor-tanza dei collegamenti con l'Appennino bolo-gnese, di concordare con !'interrogante, ilquale sa certamente che l'ANAS in passato,nell'ambito della ordinaria manutenzione,non ha mancato di attua:re gli interventi ne~cessari.

Tut.tnvia va rilevato che la soluzione ausipi-cata dal senatore Cif.a:relli, intesa a irenoorepienamente adeguata e fUJl1Zionrurela via dicomunicazione mediante ]avoI1Ì di rettlilf.ìicae sistemazione con caratter~s,tkhe di suq:>er-'Strada, richiede una considerevole s'pesa.

~ 557 ~ VII Legislatura

28 SETTEMBRE1976

Infatti, da stime approssimative riferentisiai prezzi correnti per l'anno 1976, ,r1sultache per l'ammodernamooto della s:1JradaSita-tale 01. 64 « Porrettana» ocoonrerebbero 38miJlirurdidi Hre. Tale Iconsiderevole spesa nonpuò essere per il momento sostenUlta da!.l'ANAS, salvo che non intervem:gail1o cospi-cui £inanziamenti mec1Ì!aJnte>8.\ppositoprovve-dimento legÌts,]ativo.

E noto, infatti, che gli OI1diJnad stanzia-menti di bilando delll'a,zienda [)J0llCOJll5elI1!to-no di attuare m1Jerventi a lunga 'scadenza edi importo così rilevante, quale quello oc-corrente per ]'ammodernamento della s.tra-da statale n. 64 « Porrettan:a ». Ciò 3JIl!che in.considenazione dei consistenti oneI1i gravan-ti sut! bilanoio dell'ANAS a t1tOllo di sommeper revisione dei pre7.zi su opere già pro-grammate, oltre alla nocesSlÌ,tàdi rprovvedereai 'rimborsi dei ratei di mUltui g,ià stipuilatie ammontaJIltÌ complessiva:menre a ben 1.100mili:ardi.

In ta1i condizioni 1'Azienda di Stato ènella impossibilità di impostare un sia purIhLnimo programma o quaJsivogllia p1ano fi-nanziario.

Comunque, in consideraZJÌone dell' obietti-va necessità della sistemazione dell'arteria ein relazione anche alle premure che !'inter-rogante ha avuto modo di manifestare inanaloga interrogazione presentata nella tra-scorsa legis1atura, l'ANAS si è fatta caricodella esigenza dIi provvedere alla elabora-zione di un piano per la sistema~ione e l'am-modernamento della strada statale «Por-rettana ».

Assicuro, dnfatti, che, nelle previsioni rela-tive al piano nazionale dei trasporti in corso

I di elaboraZJÌone da parte del CIPE, tale pro-gramma d'intervento a favore della stradastatale n. 64 « Porrettana)} assume il ri-lievo che !'interrogante ha inteso richiama-re prospettando l'opportunità di interventi

I adeguati per la maggiore scorrevolezza del-,}'importante via di comunicazione.

Si confida, pertanto, che in sede di attua-zione del piano nazionale dei trasporti, leaspettative di cui si fa interprete ril senatoreCifarelli possano essere soddisfatte in modoche la strada statale « Porrettana» soddisfi

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Senato' della Repubblica ~ 558 ~ VII Legislatura

28 SETTEMBRE 197614a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

compiutamente le esigenze connesse allo svi-Juppo economico e turistico dei territori at-traversati.

C I FAR E L L I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

* C I FAR E L L I. Signor Presidente, que-sto non è un rituale, ma è chiaro che debboinnanzitutto ringraziare il Sottosegretarioper una risposta così precisa. Debbo aggiun-gere che con questi chiari di luna per il no-stro paese evidentemente istanze prementiper grandi spese non possono essere ragione-vollmente sostenute. Faccio presente che peròquesta interrogazione è di quelle ripropostecon la nuova legislatura, come del resto l'ono-revole Laforgia ha ricordato.

Vorrei soltanto sottolineare due cose: sic-come il meglio è nemico del buono, vorrei al-meno l'assicurazione che l'ANAS provvederàa quella tale manutenzione ordinaria, a queitali ritocchi, che pur non implicando speseenormi consentirailllo a coloro che si va:lgo--no di questa strada di non essere cittadini diseconda categoria, perchè ~ ed è l'ultima os-

servazione ~ nel nostro paese abbiamo me- I

nato vanto ~ e non dobbiamo batterei 11

petto per questo ~ del grande impulso alle

autostrade, però dovremmo ricordarci anchedelle strade consolari e delle strade statal~che servono zone particolari.

Aggiungasi poi che, come ho ricordato nel-!'interrogazione, la famosa Autostrada del so- 'Je che è un miracolo dell'ingegneria ~ alme-no così si disse quando fu fatta ~ nel tratto

tra Firenze e Bologna è in continua riparazio-ne e addirittura in certi momenti ~ mi rife-risco al 1971-72 ~ aveva fatto sorgere pro-getti o almeno idee per la sostituzione deltratto più minacaiato da smottamenti, da fra-ne, da difficoltà nelle gallerie, con altra arte-ria. Ecco qUlindi il problema. Se poi si doves-se pensare ad una nuova soluzione autostra-dale lasciando ,la statale Porrettana co-sì come sta, la disparità di trattamen-to sarebbe manifesta e grave a dannodi questi cittadini. Nonostante questi ri-

Hevi non posso che concludere con ilprendere atto della risposta che l'onore-vole rappresentante del Governo ha ora dato.

P RES I D E N T E. Segue un'interroga-I zione del senatore Cifarelli. Se ne dia lettura.

P I T T E L L A, segretario:

CIFARELLI. ~ Al Ministro dei lavori pub-blici. ~ Per conoscere se risponda a verità!'informazione secondo la quale l'ANAS nonavrebbe previsto nei suoi programmi le ope-re necessarie per la realizzazione completadella superstrada E-7.

Tale superstrada, invero, con 11 suo auto-nomo itinerario, costituisce uno degli assiportanti del modello di assetto del territoriopreV1isto per la regione Emilia-Romagna ed èunanimemente riconsciuta come un'arteriaindispensabile sia per il potenziamento in-dustriale e per il decollo commerciale delporto di Ravenna, sia per lo sviluppo tu-

I ristico delle zone costiere delle province diRavenna e di Ferrara.

Con riferimento al fatto che il consiglio diamministrazione dell'ANAS, llE~llaseduta del2 dicembre 1972, si è espresso favoreV1OI-mente SUlIprogramma presentato daMa « So-cietà autostrade », del gruppo IRI, relau-vo al raddoppio dell'Autostrada del sole daMilano a Napoli, ed al fatto che è ultellior-

I mente previsto, nello stesso programma, unnuovo collegamento transappenninico per lacui attuazione è da temere che sia ancora ral-lentato, o addirittura pregiudicato, il com-pletamento della superstrada E-7, l'interro-gante sottolinea che è grave disconoscere co-sì gli impegni già assunti dal Governo e dal-l'ANAS circa detta superstrada, la quale nonsolo è un'arteria di rilevanza europea, defini-ta in sede internazionale e recepita dallo Sta-to italiano con solenne impegno, ma costi-tuisce uno dei fondamentali presupposti delriequiJibramento fra le varie parti della re-gione emiliano-romagnola, in funzione anchedel generale e pr.ioritario impegno di tutto dIPaese per lo sV1iluppoequilibrato fra il Norde il Sud dell'Italia.

(3 - 00055)

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Senato della Repubblica ~ 559 ~

14a SEDUTA ASSEMBLEA -REsacaNTa STENOGRAFICO'

VII Legislatura

28 SETTEMBRE1976

P RES I D E N T E. Il Governo ha facol-tà di rispondere a questa interrogazione.

L A FOR G I A , sottosegretario di Sta-to per i lavori pubblici. Ricorda che con !'in-terrogazione ,in oggetto si ripropone il proble-ma del completamento della superstrada E-7,la quale, come noto, ,interessa i compartimen-ti della viabilità di Roma, Perugia, Firenze eBologna. Sottolineo che neLl'analogo docu-mento ispettlivo discusso al Senato il 7 marzo1975 vennero indicati all'.interrogante i motiviper i quali l'opera, pur considerando la suaimportanza per lo sviluppo commerciale e tu-ristica delle zone interes.sate, non poteva es-sere finanziata in tempi brevd.

Le condizioni di bilancio dell'ANAS e ilrilevante onere finanziario costituivano erappresentano tuttora remare insormonta-bili. :E fin troppo evidente che per l'attuales.ituazione della spesa pubblica quegli osta-coli persistono.

Pertanto non è possibile dare una soddi-sfacente risposta alle attese del senatore Ci-farelli, anche se le esigenze espresse sonoobiettive e meritevoli di ogni considerazione.

Tuttavia, non si possono disattendere leindicazioni negative che emergono da unaobiettiva valutazione della situazione econo-mica generale ed in particolare delle condi-zioni di bilancio dell'ANAS.

Al riguardo mi preme far presente che laspesa occorrente per il completamento dellasuperstrada E-7 ~ calcolata ai prezzi del-l'anno 1976 ~ ammonterebbe a lire 172 mi-

liaI'di secondo la seguente suddivisione: lire125 miliardi per le opere ricadenti in Emilia-Romagna; lire 22 miliardi per quelle rica-denti in Toscana; lire 25 miliardi per le operein Umbria.

Tale ingente spesa non può in alcun modoessere sostenuta dall' Azienda, salvo che nonintervengano cospicui finanziamenti con ap-posito provvedimento legislativo.

:E noto, infatti, che gli ordinari stanzia-menti di bilancio dell' ANAS non consento-no di programmare interventi a lunga sca-denza e di importo così rilevante, quale quel-lo occorrente per il completamento della E-7,anche in considerazione dei consistenti onerigravanti sul bilancio stesso per la revisione

dei prezzi su opere pregresse realizzate oin corso di esecuzione.

Inoltre, debbo rilevare che l'Azienda deveprovvedere ai rimborsi dei ratei di mutuigià stipulati ed ammontanti complessiva-mente a lire 1.100 miliardi.

In tale situazione l'ANAS è nella impossi.bilità di impostare un sia pur minimo pro-gramma o piano finanziario.

Tuttavia assicuro !'interrogante, in relaZlÌo--ne all'obiettiva necessità di completare l'ope-ra ed in considerazione anche delle premureespresse in altre occasioni, che l'ANAS si èfatta carico del problema.

Infatti fra le indicazioni relative alle pre-visioni del piano nazionale dei trasporti, incorso di elaborazione da parte del CIPE,l'ANAS non ha mancato di dare la dovutapriorità alle opere di completamento dellastrada di grande comunicazione E-7.

Pertanto si auspica che le aspettative del-l interrogante possano essere soddisfatte insede di realizzazione dello strumento pro-grammatico predisposto dal CIPE.

C I FAR E L L I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoJ.tà.

'k C I FAR E L L I. In qU<eis<tocasa, anatre-va'l,e Presidente, non sono assolu1JamenJtesoddilSfatto per la rispoS\11aperchè .qui dI di-scorso è diverso; innanzi tutto perchè la E-7fa paITte degli impegni anche el1':rqpciche ab-biamo, è una strada di oOIDl1'Itlroazianeeuro-pea e ~ come l'onovevole Sottosegretatrio harioordato ~ concernie interessi 'tiraRoma e ilNord-Europa (dovrebbe oolrlegarsi poi con1'AUSltlria), quindi zone che :SiQinOdi compe-tenza di ben tre compartimenti ANAS, pra-ticamente dalle porte di Roma fin OIltreCesena.

Questa sltlrada di cui si .sta ,ta.n;to paT'lamioè l'esempio, mi si cons>elru1JaJa parola, scan-daLo:sodi come m ItaJia non Iprog:mmm.iwno.di come lasciamo palSsare illmanZJiO!PeI'eoosìep10raticamente conside.rare e di come \pO'iad un certo mo:me't1Itooj si ltrova soot!anzial~mente ad aver sper,pera,to .del iPubbl1co dena-ro. Si sono costruite gaLleriJee Itl.OnpOSSOlIlOeSSler:efatti i raccordi; si è opemtQ ne.lltratJto

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VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 560 ~

28 SETTEMBRE 197614a SEDUTA ASSEMBLEA -REsacaNTa STENOGRAFICO'

più a:gevo}e e non ,si è apemta nel tr:atta deoi-sivo e più diffioile. Un pO" ,tutti siwno IS01JtO-pO'sti 'all,sistema della f,amO'SlaaIUtostraoo Pa-lermo-Mazara del VaHo, dove si è procedutoladtdave meno oooorr.eva e non si è p.rocedu-to là dove è necessario, ed i cittadini SQ-nO'costretti aid esel'Citare il dipitta di bestem-miare.

Per quanto riguarda questa E-7 è chiarache si attaglia }a risposta che dette un Papaa Guida da Montefdtro: p;romeuter lungocon l'attender carta. Per O]1anon .c'è Uill!aHiI'ae siete faJili se ci chiedete di IpI1avvedere a que-sta spesa; però stiamO' facendo il piana nazia-naIe trasporti in oui camprenderema la E-7.Tro,ppa grazi1a, sant'Antonio! Qua siamO' in-veoe di fronte ad un'eslgerwa di .completa-mento.

Onorevale So tt:osegretario, per qUé1JD.tori-guarda :la « Parrettana », trasfarmarla in su-perstrada è un autanama compita; eccO' per-chè ho detta: fate H meglio ~he si può comemanutenziane, Vli,sta che quest'opera diventaradicalmente nuova perchè certe caratteristi-che devonO' assoJlu1Jamente portare a muta-menti di tracciato, il che non è poss~biJJe fareoggi. Ma quando si l1JraÌi1Jadi progeuti già fat-Jtì, di opere che av:reJbhero dovuto aV'ere datempo il finanziamento, di oOiIl1lpiletJao:r1e!nJtodiu.n'opera che ohre ad essere di m.OItevO'I'einte-resse interno fa parte aluche dei nost,ri doveriinternazionali, mi pare cite 'l1IOnsi rposlsa ri-spondere 1n questo modo.

A questo punto pO'i r,isonge :iJlques1Ìto: inI t",11a quando ,si tmHa delle apere ilnUit,11ioquasi abbi'amo ,le leggi di fÌJn3lllZ1a1ffien:to,cL;-cennale, ventenna'}e, ,con i iOapÌ!toili di bilan-cio 'sempre prOlTh1JÌ;quando poi si ,tlrrutta diapere serie, r1sa:Hamo a!i te11'1lPianteriori aNapoleane Bonaparte, doè Is,ideve fare unalegge ad hoc con il relatilVa fÌJI1!é1JD.ziamemto!Qui siamo oltre i limLii deJll'13iSisurda. Questo

viano nazionale di Itmspol11JÌ poi come do-vreJbbe esseve finanziato? Eviden t:IeIJ:nelllte da-\ rebbe rien:tmre ,in un filllanZÌlamem.to auto-nomo, quindi cade tutta queUa preoocu\pa-z,ione, che rANAS ha qui fatto presente, diav.eve un onere notevoLiss:imo di l1atei Isia dirimbarsa di mutui sia di interessi 'su di essiricrudent,i e quell'esposiziane della quale leiha fatto cenno per vevilsÌJOllIi(prezzi, per va-

riaZiioni contrattuali in .d~pe.l1idenza de~nn-flaztone. la so benissimO', onorevale Sottase-gretario, che eJUanon è responsabile di questoma noi discutiamo in sede lpoL:iJtiaa.Però miconsenta di dire che è sbrigativa, infondatae sbagliata la risposta dell'ANAS anche per-cht-, 's.enza essere affetto da iffi>eg;a.lomania,qUMlIdo si di,ce che non si può camplevarel'arteria perchè accorrono 172 miliardi ~ io

mi aspettava invece che si trattasse di 1000miliardi (ormai noi non battiamo cigllio percifra inferiore ai 1000 miliardi) ~ quasi

quasi si poteva rispondere: de minimis noncura t praetor. la non penso che sarebbe as~surdo, per la serietà del nostro dibattitO',che neLle pieghe del bHancio delll'ANAS cipossano essere 172 miliardi ma mi do.mando perchè nan debbano essere canside~rate ~anche nel quadro .eLiqueSlUa IPolitÌJoa in~frastrutturaJe che deve suS'ci1Jare UIIlllmpegnodi 'laIVoro ed illlimati:ve eCOiThOmi'che)con oa-,rat,1Jere ,eLipriorità le Slpese [)jeoessarÌe a que-sto compl'etamento. OCCOImeun iIlUiOVOIpI'Ov-yedimento legis1lativo? Ebbene &1GoveI1na lopresenti e il Parlamento ,110apprlQiverà. Lasemplice inserziane in questo piano di cui an-,cc.ra non sa:ppiamo mi p,are che Inon ,possa ge-nerare iin me quell'assenso che si traduce neldkhia.rarsli soddisfatto. V ogj1iia'slcusa'l1mi,ona~revole Sottosegretario, [Ion è un eccessa di,~altti'Vo carattere il mio ma quesitO' è vera-mente un caso grave ed occarre che unabuona volta usciamO' da una situazione.che Iura l'a1tro si ripeI'CUote ndle sedi ,regio-nali, si ripercuate sugli elementi attinenti edaffeI1enti alla programmazÌJOIne economioa eevidenzia verament.e una insostenibHe ca~r.enza ,dello Stato.

P RES I D E N T E. Segue .un'interJ'oga-Lione dei senat'ori Ferma.r:iJeHae Mola. Se nedia 1ettuPa.

P I T T E L L A, segretario:

FERMARIELLO, MOLA. ~ Ai Ministridella sanità e di grazia e giustizia. ~ P,er

sa<pere ,se ,rilsulti a v:erità .che, dQPo .lo Is:oan-da.lo scoppiato aWENP AS di Na,poli, 3IlliOheall'INADEL s,i è scaperto che ,vruluni medici

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Senato della Repubblica ~ 561 ~ VIl Legislatura

28 SETTEMBRE 197614a SEDUTA ASSEMBLEA -REsacaNTa STENOGRAFICO'

ed alcune frurmalCie sOlnlO,ooinvolti. rrn rtruf-fe in doono dell'istituto.

In caso affermativo, gli inool1r01ganti do-mandano quali m~sure si intendano adottareper paJ1re fine, una buona volta, ad UiIla&ituaziane divenuta i:ntollembille.

(3 - 00012)

P RES I D E N T E. Il GOI\Tiernoha f'a'Oo1tàdi l1]spondeJ1e a questa iU1Itenrogazione.

S M U R R A, sottosegretario di Statoper il lavoro e la previdenza sociale. Im£onrnoche. a seguito di recenti aooeJ1tJamenti, II:1On~onoemersi episodi di truffa i3Jidanni deHasede INADEL di Napo1i.

I.u£onmo, all1JliesÌ,per quanto OOiIloerne loENPAS, che tra la fine del 1973 e l'iniziodel 1974, presso la sede di Napoli, nel corsodi indagini amministrative disposte in rela-zione ad un'abnorme dilatazione della spesafarmaceutica, rilevata in occasione dei con-sueti controlli effettuati in materia, è stataaccertata resistenza di fatti e di circO'stanzeche hanno codnvO'lto responsabilità di farma-cie, assistiti e medici convenzionati.

Gli illeciti riscontrati hanno formato og-getto di tempestiva denunoia all'autorità giu-diziaria, che ha aperto formale istruttoria,attualmente in corso, a carico di alcuni far-macisti e medici.

Si è inoltre provveduto a deferire lÌ sani-tari e i farmacisti in questione alle Com-missioni paritetiche previste dalle rispettiveconvenzioni, ai fini della irrogazione di san-zioni di carattere amministrativo nei loroconfronti.

FER M A R I E L L O. Domando di par-lare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

FER M A R I E L L O. Ringra1JIDi:lSo:tltO-s'egreta:rio Smurra per Je ilinfomnazioni resedalne qua[i risulta che dt1J"1queè vero che ifatti ,lamentati a CaJ11codeLl'ENPAS di N~poli~i sono regi'strati. Io sano assai lieto chel'ENPAS abbia rimessa, come ho 'éIISCOJ\t:aJto,il caso alla magistratura e non posso che au-gurarmi che la magistratura intervenga al ri-

guardo e risalva, cosÌ cOlme la iPu:bbHca api-niOJ:1ealttende, questo caso.

Sono alt,resì l,ieto che l'INADEL, così comeci annuncia i1 'SottosegretJéIII1il()SmuT'J'a, n'Onsia coinvolto nello scandalo denunciato dal-la stampa napoletana. Que&ta nJotlÌ'ZÌ1ami paNche possa rinfrancare in quaJcl1e mO'do.

Mi dichiaro quindi soddisfatto deHe rassi-curazioni che il Sot<tosegnetéllrioha volut'O oor-njre aLla [Jubbl1oa opinioI1!e. Gra~ie, signorPresi:dente.

P RES I D E N T E. RilTIlgJ1aziolei, sena-tore Fermariel1o, per la IS1tJringrutezza dellasua rep1.i.oa.

Segue un'interrogazione del senatore MUT-mura. Se ne dia lettura.

P I T T E L L A, segretario:

MURMURA. ~ Al Ministro del lavoro edElla previdenza sociale. ~ lil @J:1a>vis'SÌImo

stato di abbandoIlio degli Uffici comunaLi dellavoro in provincia di Catanzaro, per oltreil 30 'Per cent'O pDÌ,vi .di :tLt01rul1e,iTIonosta!IJ.iÌe1'impegno del poco personale disponibile,esilge da paTite del GovellllO un provvedimen-io urgente att'O a 'Coprire i malti 'V\Uoti di 'Or-gatniJco, eventualmente usuf,ruendo del pel1SQ-naIe tuUora addetto agli ooti da ,sopprime-re ex lege n. 70 del 1975.

L'iJnterrogante cMede di iOonOlscere cosa ilGovmno intenda in IProPOS.irt:ofa1re, per evi-tare le gravi e docuffiootatJe lamentele deici tJvadini.

(3 -00039)

P RES I D E N T E. Il Govemo ha facQ1-tb di rispondere a questa 1nteI1rogazione.

S M U R R A, sottosegretario di Statopc'r il lavoro e la previdenza sociale. RileJVo,che la carenza di personale del,ru'Olo colloca-tori non inv.este soltanto gli uffici di coilJlOca-mento de1a provincia di OatJanzruro,ma :mte-ressa tutlti gli uffici perifenid del Minis,terodel Lavoro.

Tale situazione, assai grave per le impli-cazioni che comporta e per le sue immediateripercussioni a livella sociale, trova la suaorigine nella legge 24 maggio 1970, n. 336,

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VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 562 ~

14a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO 28 SETTEMBRE 1976

la cui applicazione ha consentito il ben notoesodo di moltissimi ex combattenti o assi-miJati e ha determinato un fenomeno divera e propria erosione alla base dei ruoliorganici, di cui ha nisentito in misura mas-siccia .il ruolo dei collocatoni.

Tale erosione, peraltro, anche se attenuatadallo scaglionamento successivamente intro-dotto, è ancora in atto, ed è quindi preve-dibile che d.l fenomeno lamentato acquisirà,in un pI'ossimo tempo, una maggìiore dimen-sione che non può non avere ripercussionisulla funzionalità degli uffici.

Il proMema è sta,tIo già ,affrontato :LoSICOr-so anno dalla CommissiOlIJJe~a'V'Ororunsededi esame del bilailldo preventivo del Mini-stero dell lavoro ed è ,stiMo oggetto di unapposito ordine del giJOJ1I1JO,awrovato dalGoverno, col quale venne auspicata Ja revi-sione degli organi del ruolo c0I1Ilooatori.

Per quanto concerne din ip'a'I'tÌJcol<M'ela si-tuazione degli uffici deHa provincia di Ca-tanzaro, posso precisane che è ,m v~a di eSiple-tamento un concorso circoscri~ionale pub-bUco a 7 posti di coUooatore da destina-realle 'sole se~ioni comunaLi degli Uffki dellavoro a'venti sedi in Calabria.

L'immissione in sCrViizio di ques-te unitànon modificherà sostanzialmente 1a situazio-ne, per il CThisuperamento OCOOII1ronoinvecemisure ed interventi di p.iù Lango ,respiro edi più vasta portata.

Un pr.imo contributo alla SiOluzione delproblema scatoorà certa.rnen1Je dalla nuovadisdplina del 'COHOOall1:enttlOohe ,il Governosi accinge a varare e che, atttlrnver.so ,la ra-zionalizzazione deJl'organizzazione territoria-le del servizio, permetterà UiThamigliore qua-lificazione ed ut.Hizzazione dellpersonale delruolo oollocwtori.

In ordine alla prospettlaita eventuale uti-rIizzazione del personale d'egli enti da soppri-mere ex legge ill. 70 del 1975, <rttengo ,chetale possillbilità, per quanto mon 'ÌJ:1ascurabile,da un ,lato è subo\l'dina'ta temporalmente alleoperazioni di scioglimento degli enti, dall'al-tro incontra anche essa un lin:niltJe,derogabilesolamente con apposi!tJo pmvvemmento Ilegi-sLativo, TI!eI'1adotaZiÌJone oI1ganLca del iI"Uolocollocatori che, come ho già detto, per ef-

II fetta del pensionamento degli ex combat-

tenti, si è notevo1lmente contratta.Il Ministero del lavoro non mancherà, ,tut-

taVlÌa, ,in cons.iderazione dellag;mviltà dellasituazione, di richiamare l'attenzione sul pro-blema deill'adeguamento degli organici peruna sua soluzione nel quad:ro più ampio del-la l'istrntturazione, della razionalizzazionee .dell'.ammodennamento di Itutta la pubb1icaam.minisotI1azione.

M U R M U R A. Domando di \parLare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoLtà.

M U R M U R A. Onone;\èole P-residente,sono rammarica.to di dover dare, :per due mo-tivi, una risposta di parziale dlTIlsoddi'sfazione;ra<mmarkato per.chè Illel Dalia dei rec~prociringl'aziamenti che qui si è 'realizzato tre gliinterrO'ganti, H Governo ed il Presidente del-l'Assemblea, sia pure sotto un'altra ottica, ecioè per Ila brevità delle risposte, io figuroquasi come una nota stonata. !il fatto è chequest'argomento è di profonda importanza edi sommo interesse sociale, come del resiol'onarevoile Sottosegretario ha rilevato nellasna ris-posta. A1tro motivo di ,rammariloo na-sce dal fatto che devo manHìestare dinsocLdilsfa-Z1011'eaHa risposta di un SotitosegretarioamÌiCo.

Io non penso che ci si possa soffurmare suvalutazioni, come alI solito, di oar.a.ttere fi-l1ianziaI'ilonei problemi deLla pubblica ammi-nis,traziolIlle. Vi SQno, dÌiCevoìpoc',anzi a pro-pO'sito di aLtre interrogazioni, due aspetti:quelHo ecQnomico-sociale e quello economicodeiUa funzi10nalittà della pubblioa atmminilstra-zlone. Quando 'pensi'amo ai oom.pil1JÌ:che sonoaffidati ai coHocatori comunali e che riguar-I(lano i,l collocamento de1JlamamlOd'o.p.em edil contmollo sugli ele!11chianlagmfici dei ,}a'Vo-ratari de1l'agrico1tul1a (che costituiscono unodei canali di maggiore sperpero del pubblicodenaro e st,arei anche per dire di maggiorecorruttela), nonchè l'.ero.g;a:zi,onedellle moon-nità e dei sussidi di disoocl1JpaziOlllle,~a ronva-,lida dei libretti di assistenza dell'INAM, el'aSlsÌJSltenzanei .oonfronti degli utenti del iS,cr-vizio, quando vediamo l'enorme di!Sip.ers,ionedei comuni, soprattutto nel Sud, ci a:ccorwia~

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Senato della Repubblica ~ 563 ~ VII Legislatura

28 SETTEMBRE 197614a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

mo di come sia rndispensa:biJle ed wrgeDJtespogliare un po' 1'ammiJn:ÌJstmziallle oentm[edi :tanta pensanale che fa poco D addiJr,i,tturaniente e trasferi:I1lo iÌ'll periferia.

Mi 'rendo conto delile diffiaolltà natevoli, ma\Jorremmo che il Governa, i parteni centroli,Ì"aicendasi carico di questa ,re5{POillsabilliJtà,adotta;ss'ffi"a nei confI'Oil1Jtidi quesItI() rp.erscxrua-le i provvedimenti che si rendono indispen-sa bili. Così come 1'esigenZJa .dei pravvedi-menti legi'Slatirvi qui richUama;ti nan e:slÌmel'Eseoutivo dalle sue di'I1t?tte :respOllsabÌil1tàin sede di iniziativa :J1idla IpreSlEmtaziOlne deiprovvedimen ti.

Sona queste le cons1deI1a0cmi \Sulle qual.itarna a richiamare ,l'attenZ:ÌOa1ie it'es;ponsahiledel Gaverno chi'edend'O che Isi faooa vwamen-te qualche 'cosa e non si protliJchi, come lal so-lita, il sistema illlvaJ,so di lrilmedi un1camentedopo che sammavimenti e it'ooziOThipOipolarisi sana verificati: è il modo peggiore di ri-spandere alle esigenze del paies'e e di gestire ilcansensa pubblica in Italia.

P RES I D E N T E. Seguo.na tre weNa-gaziani, nispettivamente del senatare Cala-mandrei e di altl1i ,senatari, del senatare Naèe de<! senatare Degola, rivalte al Ministradegli affari esteri.

Paichè si riferi'scana all'O stessa ait'gomelll-to, propango che siana svolte oangiunrta-ment'e.

Nan essendovi osservaziani, casì rimanestabililtD.

Si dia ,lettura deHe interro,gaz:ÌJcmi.

P A C I N I, segretario:

CALAMANDREI, CARRI, BONAZZI. ~ Al~,finistro degli affari esteri. ~ P,er ooniOSiCere

Je CÌlrcostanze nelle quaLi, aLla tirall1tiera \trala Repubblka fedemle tedesoa e 13 RYP'l1bbli-(a democrat1ca tedesca, è stato ucciso, adopera deJHeguardie di fml1ltiJera ddla RDT,l'alLtista Beil1ito Carghi, di RuhÌ'e:ra (ReggiaEmiJia), all mamento del rilenH-o 'venso tl'Ita~Ha, consideranda <chedalle Iprilme natizie ar-pa're inspiegabHe l'usa delle armi.

Per canoscere, inoltre, qUlali ,passi sianosta,t,l campiuti, o siano in COII1S0,da parte delGoverno, nltre aH'espressiÌone della coste,f-

nazione e del1\Ja ,protesta del iI1OS:tro Paese,perchè:

1) sia immediClitamente ~eSltiibuiJtaai COIll-giunti ,la sallma;

2) sialla tutelati i legittimi inrberes,si deifamiJiari per la marte del Corghi, che lasciala moglie e due figli.

A tali fini gli interraganti canfidano che ilGaverna prenda can la J1ieoeSlsarriJaurgenZJa leiniziative oppOiTtune, in name dei rarpportiesistenti tra l'Italia e ,b Re,pl1b1J1ica democra-tica tedesca e per i mutui ,iJl1IteI1essidei dueStati ad un ulteriore sviluppa di tali rappartinel quadra della cooperaZJÌ'OIl1e mterJ1lazio~naIe.

(3 ~ 00043)

NOÈ. ~ Al Ministro degli affari esteri. ~

Per oonoscere:in quali cÌI1ca<stal1'zee con quale dinamica

sia rimasta ucciso dalle gualI'die ili froil1:tieraJel1a Germania 'Orientale il cilttadi:ll1.a~tlalianoBenita Carghi, conducoote di autotreno,mentre eS'P'letava norma:1i Iprntiche doganalilunga il canfil1le tira .Ie due Ge:mnanilie, UIllaZOJ1iaquesta che negli uJ1timi Itempi è s,tatateatro di una serie di e,p1sodi di vialenza edi spamtarie, de:lle quali sana staN protago-nj'sti,j, miHti ,canfinari della RepubbHca dema-cmt1ca tedesca;

in quale m'Odo il Gavenno itwl.iJana 'SIÌstiaeffica:cemente adoperanda peochè venga 'apeit'-ta un'immediata inch:esta ,sul g.rav,issimo ill1-cidente.

(3 - 00044)

DEGOLA. ~ Al Ministro degli affari este-ri. ~ In riferimen t'O al re:aente tragico epi-

s'Odia deIrr'uccisiane, ad 'Opera .de1l!a oosid~detta «polizia papalare» deUa Repubblicademocr:atica tedesca, del oamiOll1lÌsta Benitoranghi, addetto '311ttI1aSiP'OI1todi ca:riIli rpercanta di una nata Clizi'e:ndacoopePaltilVa reg-g,iam:a, ,e pailChè il brutale assassinio ha scos-so pr:o£andamente l'apiniOil1c \pubblica dellpaeSle, [oreanda un nateVlOle ,ai1kllrme tlI'a imaltiss.imi lavom:tari che 'svolgona anal'O-ghe attiviltà,

sIÌ chiede di canoscere quali 'iniziative sia-no s,tate prese per fare piena [uae suM'ese-cranrla episodi'O la cui precisa dinamioa è

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VII LegislaturaSenato' della Repubblica ~ 564 ~

14a SEDUTA ASSEMBLEA- RESOCONTOSTENOGRAFICO 28 SETTEMBRE 1976

anco.ra ignota, onde silano definite sino infondo le respol11S'a:biHtàItnaltedaJ!i di chi hauccisa e quelle mO'rali e pOilllitiche di unoStata 'e di un sistema che ha[}JIlIo,in trQppeoccasiJOni, dimostrato di; J1JOniDeI11lerein al-cun oonto i fondamentali dkirttti deLl'uomo.

L'interrogante chiede, inoltre, di CODJOsce-re SieThOnappa1ia perlomeno slingOlLareH f:at-to che il PCI ,abbia rkelVlUiuo,din relazione atale caso, presso la ,segreveria del IpaiI1tito,un diplomatico della RepubbliJoa democrati-ca tedesca, invadendo, in talI modo, una sfe-r a di oompetenze .che normalmente -autieneai ~aiP'PO'rtidiplomaiilCi tra Stati,.

L'mteI1rogante non può, ,maItre, no.n mile-yare il maldestro 'iootaltivo della federazionereggiJa!DIadel PCI inteso a sminuire ~IeIre-spollSiabiHtà degli assassini Gan l'affeI1ffi~io-ne che 'j/l Corghi « è >dimaS/to v,iJ1:1timai\!1llo-ceThte di una :realtà di £I1OllIuÌiereperiooLose edi divi,sioni politiche im Eul'qpa », mentireaI11chedetto ennesÌJmo tragiao ejpisadio è chia-ramente dovuto alI,]a re:SipOIlisabiLiJtà ,pooai,sadel regime poliZJÌ!esco della Germania deE'Estche, con il muro di Berlino e Ja sistematicauccisione alle pmprre frontiere, ha :ÌiIJ.'stau-rata un si'stema di violenza che .rappresenta,oIt're che una eviderute '",iJoLazÌiOIlJe de.Uo spÌlri-to di Helsinki, una vergognosa 'situazioneche :attenta gravemen1:eal.1a .pacifica 'Convi-yenza dei popoli.

(3 - 00045)

P RES I D E N T E . Il Governo hafacoltà di rispondere a queste interrogazioni.

F O S C H I, sottosegretario di Stato pergli affari esteri. Ricordo che, neUe prime oredel mattino del 5 agosto ultimo s'Corso, illconnazionale Benito Corghi, autista, resi-dente :in Rubiera, mentre ,t'ransi,uava a pÌie:disul tratto di '5tmda ohe unisce i posti di fron-tiera di Rudelphetein (RFT) ed Hirschberg(RDT), Vienivaucciso da loolpi di 'arma da fuo-co esplosi da guardie di frontiera della Re~pubblica democratica Itede.slCa.

Il Corghi, alla guida di un autotreno, avevaappena lasciato il territorio della Repubblicademocratica tedesca, dopo l'espletamentodelle normali pratiche doganali. Giunto alposto di frontiera della Repubblica federale

tedesca, egli, per motivi che le autorità dellaRDT non sembrano in grado di precisare, siera nuovamente diretto verso Hirschberg.

L'incaricato d'affari italiano ,in BerlinoEst, nel ricevere la notizia dell'uccisione delconnazionale, ha subito presentato la piùvibrata protesta alle competenti autoritàdella RDT per il comportamento delle guar-die di frontiera ed ha solleoitato l'aperturadi una rigorosa inchiesta.

In termini analoghi si è espresso il Mini-stero degli esteri con l'ambasciata della Re-pubblica democratica tedesca a Roma.

n «rapporto» sul tragico incidente con-segnato aU'ambasciatore italiano in BerlinoEst dalle autorità della RDT è apparso vagoe del tutto insoddisfacente. n rappresentantediplomatico italiano non ha mancato di far-ne rilevare l'incompletezza e la lacunosità.

Il l\/{inistero degli esteri della Repubblicademocratica tedesca ha respinto le legittimerichieste di ulteriori precisazioni avanzatedall'ambasciatore italiano, ed ha esclusoogni responsabilità.

Il documento tace sui motivi che avreb-bero indotto il Corghi, già arrivato al postodi frontiera della Repubblica federale diGermania, a dirigersi di nuovo verso la Re-pubblica democratica tedesca. È chiaro, in-vece, come risulta dal resoconto dell'inci-dente redatto dalla polizia bavarese, che ilCorghi stava tornando a Hirschberg su ri~chiesta di quelle autorità di frontiera. Q~esteultime non potevano, pertanto, come da lorosostenuto, ignorarne i movimenti. L'indica-zione poi della Jimitata visibilità al momentodell'incidente, sottoJineata nel «rapporto »,non è una motivazione che può attenuare laresponsabilità dell'agente che ha sparato.Tra l'altro questi ha colpito da soli ventimetri.

Gli elementi raccolti sulla vicenda indu~cono a conoludere che nella condotta tenutadalle autorità della Repubblica democraticatedesca si configura ~ per eccesso nell' ado-

zione di drastiche misure di sicurezza, lad-dove un comportamento secondo normalediligenza avrebbe evitato il verificarsi di uncosì tragico incidente ~ una violazione dellenorme internazionali consuetudinarie sultrattamento degli stranieri, così palese da

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Senato della Repubblica ~ 565 ~ VII Legislatura

14a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 28 SETTEMBRE 1976

mettere in ev,idenza una netta responsabilitàdel Governo di Berlino Est.

Purtroppo il comportamento seguìto appa~re inequivocabilmente in contrasto con gliimpegni sottoscritti nell'atto finale della Con-ferenza per la sicurezza e la cooperazionein Europa, di cui proprio in quei giorniveniva celebrato il primo anniversario.

Per questi motivi il Governo italiano, chesi è attivamente adoperato, essendone con-vinto assertore, per il rafforzamento e losviluppo della cooperazione tra tutti i popo-Ii, e quindi anche con quello deLla RDT, e peril sempre più attivo scambio di contatti uma-ni, considerati come imprescindibile condi~zione per il consolidamento della pace, haenergicamente confermato l'inammissibilitàdel rigetto di responsabilità da parte dellaRDT.

Per quanto riguarda la tutela dei dirittidei familiari, cui fa specifico riferimento ilsenatore Callamandrei, deSlidero preci1sare chenon si è mancato di far valere nel corsodella vicenda in ogni momento l'esigenzamorale prima che materiale che vengano al-meno salvaguardatli i legittimi interessi deifamiliari dello scomparso.

Dopo un atteggiamento incerto e non de-finit-o, si è Eei giorni scorsi ricevuta comu~nicazione dall'Ambasciata della RDT a Romadella decisione di quel Governo di risarcire ifamiliari del Corghi attraverso il versamentodi una somma che valga a riparare almenoin parte il danno ~nferto.

In merito poi ad UiIla Slpecifica Iii.chiestad~l 'senatore Dego\]ra,IPOS:SOsoJa Ipnecisalre chesi è appreso con qualche sorpresa ch:e sisono verificate iniziative non usuali dal pun~to di vista deUa prassi d~pl<omat.ÌiCa,da par~te dell'ambasciata deLla RDT.

E~primo la speranza -che questo assurdoe crudele episodio si chiuda in manie:ra de.finiti:va venendosi C'osì a nistabilire quel cli-ma di fiducia, ,tanto neoosrSialiÌioper 1a poli-tica di di,stensione neUa quale l'I:ta1i.a credefermamente e per la quales:i è sempre bat-tu ta in ,tutte le assise mternazÌioI1JaJ1i.

C A R R I. Domando di panIare.

P RES I D E N T E. Ne ha focol:tà.

C A R R I. Signor PnesiKLentre, può imma~g&nare con quale stato d'animo ho ascoltatola rcisposta all'imterrogazione che iil1Jsieme ai,col,leghi Ca]ramandrei re Bonazzi ho presen-tato. Personalmente ho aVUlvoi!'mnaro doverredi seguire da vidno quel tragico episodioche pOI1tò alla morte di Benito Co['ghi e le

, vicende che nel corso di queslte setdmanehaIllno così drammatioamente ,ooJ[Ji,to Ja fa-m:i:glia e quanti lo amavano e st:imava.11o.

Il COIrghi era un compagno di .partiDo, unantifascista, un onesto lavoratore. Penultimodi dieci figli, ha condotto una vita di tl1ibola~.doni e di 's.tenti. Orfano di padre, ha d'Ovutoben pres,to conoscere 1eaSlprezze della vj,ta edel lavoro spesso incerto. Si tnaJbtaJva di unodi queIIi che non si ar.neJJJdOil1Jo.Come auto~traSipolrtatore aveva provato a 1,avorare inpr'O'p.:rio, e qual1ldo vi dovette IriIliunda::re a se~guito di varie disavventure si riunì in coope~rativa, dove era un socio Istlimato dai ISiloicompa:gni di lavoro, tanto ohe in più circo-~tanze .ebbe particola:ri iThoruniJchidi fiducianel tmspoPio deLLe merci.

H lavoro che faceva era piena di rischi, e di'yuesti Irischi era consapevoLe Ila famiglia cherioevette la notizia del1a sua mOlI1teassumen~do un atteggiamento di grande dignità e dicomposto dolore, chiedendosi perchè e comepo't1eva essere 'accaduto, senza ,tuttavia a!CCe~deDe a nessun aNo di SipecuLazione poHrtdcache potesse compromett1ere -i iliaJpportj Itra ilnost,ro paese e la RepubbHoa demoomticatedesoa.

Le ver.sioni che sona statle datle deM'iaJCca~duto ci lasciano perples'si e non vi è spjega-zione rulcuna che giustifichi ill fatto del ritor-no del Corghi verso il posto di blocco dellaGenmania ori'entale lungo quel conrido]o ~

di cui parlava Il'onorevoLe Sottosegretario ~

così -pevicoloso in eui è vi'emto qualsiasj at~traversamento a piedi. Come, perchè lo hafatto? Perchè non è stato trattenuto o ms-suaso dal farlo? Hanno giocato forse l'in~ganno dei documenti dimenticati, come inun primo tempo si è detto, a l'eccessiva con~fidenza di ohi più volte con i1 suo automezzoaveva dovuto effeUuare qu:ell'attraversameil1~to? Questi interrogativi r.imangono sospesie senza risposta anche nelle dichiarazionideli!'onorevole Sottosegretario.

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28 SETTE~BRE 1976

VII Legislatura

"ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO14a SEDUTA

Oerto rimane il fatto che nel compiere que~st.o 'attraversamento egli è ,stato colpi:to amorte. E 'noi comunisti non abb1amo esiltJatoper questo ad eleva're la nostra ~I1Otes1Ja e achiJedere al Governo 1taliano di dJ1Jtervookeprol1!uament'e sull'accaduto iPerchè ,fosse :res.ti~tuita immediatamente la salma e perchè fos~sera salvaguardati e ,tutela,ti i dk1tJti dei fa~miliari così duramente coLpiJtli. La RepubbJi~

l'a demoorati.ca tedesca, come ha affermatot'onorevole Sottosegretario, ha 'accoJto que~sta solleci1az,ione, ha parlato di ,tragico ilI1d~dente irl'te:rvernendo anche a favOiI'e ,dei rami-hani.

Uepisodio tuttav1a non !pUònon ,ricornf,er~1I1arie la nos,tra vonOlntà ad opera.re per Jo svi-luppa dei rappont'Ì tm. la RiepubbiliJca demo~cratica tedesca e quella federale, 'liap,portIÌ co~~ì fati:cosamente avviiati negl,i ultiJmi tempi, cpe'r i.l riconoscimento di qu:elIa 11inea di fron-tiera oggi -di fatto eS'1sienbe tr:a le due Gemna-11ie in modo tale da garantire il carattere di.pa'Oe e nello 'stesso tempo aissÌicumre ~'inco~lumità di quanti per una ragi!orne o per 11'13.1-1m si trovano n~na necesSli.tà ,di doverla at-travers>alre.

OeJrto, è i<nammissihi..1,e che 'al oontlro del~l'Europa vi sia una situazione così abllomne,tatle per 'Cui dobb1arrno ,1amellJ1:aJreIaIllCOl1auna 'vittima, frutto 'Cioè del,pemnanere di un pe~dcol'oso stato di tensione che si ItlralSClÌJ1iadagJianni della guerna fredda ma che non può va~nificare J nostri sforzi per un processo nuovodi distensione e di 's<ÌCurezza democratica nelnos,tro continente.

Si 'trat'ta quindi di compiere a~ti polÌiticiche si muovano nella .direZJ~one della com~prensione e della pace fra i popoli, perchè leproteste non ,rimangono atti fini a se stessima divenga<no l',affermazione di una volontàper 1<adeterminazione di una ;realtà nuova inEuropa che ci consenta dd IPenJSlare che f.attidi. questo genere non abb.Ìiano più ad aoca~clerc.

Questa è la nostra volontà ,poliitirca, ,la VlO-lnntà dei familia:ri del CongM e di qu.am.til1am,no accolto con s'tupoJ1e e 's.gomento 11aItra~gica notizi.a della sua mortle.

P.er concludere, signor P,l1eis1dente, mi s,iaconsentito di esprimeJ:1e qui, dai oban,chi delPa::rlamento. i Isentimenti del Ipiù sincero e

prof0111do cordoglio dei comunisti i,tal:tani,compagni di Benito Conghi che /Sono s.uati vi-dni in ogni momento e ,10S'ar:anno a:ncora infuturo alla vedova comp.agna Silv>alllaBeI1ta~reUi e ai suoi cari figli.

Prendo atto quindi, oJ1roI1evoreSottosegrre~tario, delle sue dichiwr.azinni, rdeH'mpegno edella volontà che ha inteso assumer.e la iITO~me del Governo.

N O È. Domando di .parolar:e.

P RES I D E N T E. Ne ha :lìa'COltà.

* N O È. Sarò mol1to breve. Vonnei soJtantodire ohe 11alacunosità della risposta, non cer~tamente aHrihuibile al noS/uro Ministero de-gli esteri, non può lasciare soddisfatti perqllellla che era un'esigenza di chirarez1Ja. Di-rei ~ e aggiu..'1go 'sOllo questo .oonoetto ~ chein quei giorni sulla stailljp.a un po' di rottal'Europa era mportato Wl .£atr1odroaquel\2arrido'Ì'o a cui ha alluso anche il coHega chemi ha preceduto, che poteva destare ,delleapprensioni che non sono state 'smentite. Ilfatto è questo: .la possibiLe ,p.:resenza di anniautomatiche comandate da 3iptpareochiature,comandate non da uomini ma da cellule fo-todelttriche È un'asserzione ,che ho Jetto .sumOllti giornali d'Europa ,e che non ho ,sentitosmentire. Gradirei che venisse ,smentÌita inmodo categorico perchè nel paniere di Hel-sinki faUi di questo genere non tIrovavaIIloposto.

D E G O L A. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha f.acoltà.

~, D E G O L A. Onorevole pres1dente, ono~revole Ministro,onorevo.1i colleghi, ,rrel T1n~graziare l'onorevoLe SottoSlegretlario per larisposlta alla mia 'intenrogaZJiiOne, mootreprendo 'atto delle azioni re delle iill1ziÌatLvechesono sta't'e assunte al fine di frar luce 'su qUie~:".1.0invero 'SCO'fi'Certantealssass1nilo avvenutoancora una volta ad ope:ra delle guandie difr,ontier2 della Repubblioa ,democm,tioa tedc~';.c.a,a1J.e £rontiere di quello Stato, devo an~che cons.tatare, con ninnovaJta 'amarezza, cheda pa,rte delle autorità della GenmanÌia del~

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Senato' della Repubblica ~ 567 ~

28 SETTEMBRE 1976

VII Legislatura

ASSEl\'IBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO14a SEDUTA

l'Est non si è nemmeno inteso dare unaqua1che s.piegazione pLaustbile, 'UIll quaLcheeffettivo chiarimento s'Ullle drcostanze, iSul~la dinamica con CUliè avvenuta l'uccisione delcamionista Benito Corghi. La mia amarezzaaumenta nel dover constatare anche che dapaJ1te di forze politkhe del nostro ipae'se ~ cmi ri£erisco .a,l Parti;t:a comumisrba ~ nemme-no una circostanza come questa, neHa qualeèr~masto vittima un 'Onesto Qavorat'Ore dtta~dina 1taMano, è stata sufficiente non soltantoper e1evare la protesta e oondamiThalI1el'etp:iso-dio i:n sè ~ i,l ohe è ceI1TIameDlte'OvV'io,dalta lagravità dell'episodio stesso ~ ma ipIeII'esten~dere la condanna in modo ajpeI'to e senza ri~se1We nei confronti di quellregime e quel go~\'erno che hanno eretta a s:i:sltema fucds,ion~e ,l'ass'assinio alle proprie £rantÌlere, oOlffie èdimostmto dalle ben 166 v,iùtdiIll'eoadute ,sottoi,l piombo della polizia della &eQJu,bb11aa de~mocratica tedesca dall' ereZiOllle del muro diBerlim.o.

Naill bastano le protes.te, per quanto v:iJ~a-te, quando non si coirr1'Volge [}Iella candannaapert1amente e senza riserve illregime che vi~ge in quel paese e ohe in questa come in tuttele circostanze analoghe ha la responsab-ilitàmOTa,le dell'uccisione. N.on bast'a OOII1JdaJIliIJ.Jairee protestare per l'episodio, quando poi nonsi trascura occasione per manifestare neiconfronti di quel governo e quel regime lapropria considerazione e 'la propria simpa-tia, così come è avvenuto ad esempio inoccasione del festival nazionale dell'Un.itàdi Firenze l'anno passato, dove i rappre-sentanti del Governo della Repubblica de-mocratica tedesca erano presenti quali ospi-ti d'onore e come attesta anche l'assurdo,grottesco comunicato emesso dalla federa-zione di Reggia Emilia del Partito comu-nista sub1to dopo ;:M,tmgi00 ,a,vVloo:iJrnento,co-municato nel quale si cerca di attdbuire lareSlpOllsabilità a tutto, dai disguidi buroora~tid alla perkolos1tà deUe diront:1ere rin Euro-pa, tmnne che al vero, dirotto iI'eSjpO!llsabHe

mO'l'aIe dell'accaduto, cioè [,l Go'Verm.o deHaRepubblica democmtica '1Jedes:aa.

Con questi 'sentÌimenti di amarezza, signorPresidente, wr1Jamente cOllIdi'Vis1 da og)llli co-scienza si'TIioeramente delffiocl1atiiOa, mentrenvolgo un riverente e commosso ,pens.ie.vo e

un r1cQ.]:~doalla memoria del compial1!to BeIIli~to Corghi, penso di poter affemrmure che, inmancanza di una benchè minima voJontà col-J8borat1va da parte del GoveI1I1iOdella Ge.r~mamia deM'Est, non sii Ipateva chiedere al no-sùro Goveù1no di fa:J1equalcoISla Idi più a di di~verso .da quanto ha fatto, come ,del ,resto 1'0-no'revole Minilstro ha posto in eviJdenza nellasua risposta. È per questo e solo per questoche passo dichiararmi soddiisfwtto.

Autorizzazione alla relazione oraleper il disegno di legge n. 131

LUG N A NO. A nome della 2'" Commis~sione permanente chiedo, a norma dell'arti.colo 77, secondo comma, del Regolamento,l'autorizzazione alla relazione orale per ildisegno di legge: « Conversione in legge deldecreto-legge 10 agosto 1976, n. 543, concer~nente modifica dell'articolo 2 della legge 30aprile 1976, n. 159, nella quale è stato con-vertito, con modificazioni, il decreto-legge4 marzo 1976, n. 31, contenente disposizionipenali in materia di infrazioni valutarie»(131).

P RES I D E N T E. Non facendosi os~servazioni, la richiesta è accolta.

:R~presa dello svolgimento di interrogaziuni

P RES I D E N T E. Segue 'UiIl'imltell1r:OIga-zione del senatore FermarieI10 e di altri sena~~ori. Se ne dia ,lettura.

P A C I N I, segretario:

FER,.\1ARIELLO, VALENZA, MOLA. ~ Al

.'vJinistro della marina mercantile. ~ In con-

sidemzione del fatto:che la legge 19 ma,gg10 1975, n. 169, con~

cernente il riordiJilamento dei 'trasporti ma-rittimi di camtiere locale, dispolfhe, IUraJ'al-tra, che l'esercizio de1le Unee marittime peri collegamenti con le isole iPar,t'enQpee epOllltÌ:ne deve essere affidato, dallo gennaio1976, ad un'a,1pposÌ'ta. società di nav:ig:a.zionea ca'ratterre regionale con sede in Napoli;

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SenatO' della Repubblica ~ 568 ~

ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 28 SETTEMBRE 197614a SEDUTA

VII Legislatura

ohe la stessa Legge ,stabil1slce che al ca~pita,le di va,le n'Uova sodetà, devomo ,paJ:1te;ci~pare la «Tirrenia», società di navigazioThenel gruppo {{ FÌinmare }}, ,in m1sura non :iJnfe-

riOJ~e al 51 per cento, c, per ill 'restante 49per cento, preferibilmente {{ ~e Isocietà che2ttualmente gestiscono le p:rredeHe ,linee »;

che tali linee marittime locali ass1cU:J:1a-DO un trafficoarnnuale di dnca 3 milioni emezzo di palsseggeri in a'l1IìLViO,ed in ,par.toozae di oltre un milione di tonIllellate di merceimbarcata e sbarcata, di cui 'Solo H 25 peroe11'1:odel traffico passeggeri e il 3 per centodi quello merd è gamntLto dailla SPAN, divropri'età di noti ambi<enti pol:iJtiJCi'ed eco~nomici na,polet'ani;

che il 5 novembre 1975, in attllaZ]Onedella ciJtata leg'ge, è Sltata costituita in Narpo~li la società {{ Caremar », con caIp:Ì!taLedi 10milioni di lire, versato per j} 99 ,per centodalla {{ Tirrenia }} e per '1'1 per cento dal di-rettore generaLe della stessa sodetà, chÌJa-JfJaJllJdo stranamente a far pal1te del consi~glÌio di ammirnistrazione Talppimsentanti dellaSPANche sucoessivamente aV'rebbero trat-tato,con La SPAN "'tessa, La qUiOta di iParte~cipazione alcalpi,talle azionarl1io della {( Crure~raar )};

che 1'operazione si èCQl1Jclusacon ilia,par~tedpazione al 49 per cento .del1a SPAN alcapita<le azionario delLa {{ Caoomrur », esclu-dendo qU:Ì!ndi da,Ua rPa'r.tecipaiZionlC, contralegem ed ignorando lie 10m ,rich:Ì!este, tuttele altre società di navigazione .che Oir,gaJ1JÌZ~l ano la maggior pante del tmffioa 'l1lari,ttimonel golfo di Napoli;

che, suooessivamente, il consiglio di a'l1l~minilstrazione deLla ({ Ca!l1emar }), Thel qualeconv1vono acquirenti e v,BIJjdiltori, ha decisol'aoquisto, per un prezzo per ,il IDOiIl1ento an~cora ignoto, sOllamente del Vieachia naV'Ì1gliodella SPAN, rinunciando aU'acquilsiziane deimoderni 'e veloci 'ahscafì che sono ,stati ill've~ce dalla SPAN 'stessa da'ti in comodato d'usoalla soCÌietà({ AIHauro », con p.l'omessa di fu~tura ve.ndita;

che la ({ Caremar }) ha, quindi, deoiJsa diavvi,alre 'trattative con i cantieri {( Rodriguez })

di Messina per l'acquisto di aliscafi che, se~condo pubblkhe infarmaziani, verrebberopagati il doppio del loro va,lore reale,

si chiede di sapere quali iniziative Ìintendaadattrure ]l Ministro, con deais:Ì!one e J'apidi~là e nel piena rispetto delle prerogative dellaRegione Campania:

per as'Sicurare l'a.ppHoazione iP,i,enae cor-retta della 1<egge 19 rnaggLa 1975, n. 169;

per sottoporre a S'cn1p01oso eSlame ,}'lOiPe~rata della {( Tirrenia }) ed a;ocentare ,tut,te leeventuali responsahiHtàemer.se ,dalle dubbieuperaziloni compiute:

per elaborare fi.nalmente, d'intesa con leassemblee elettive 'locali e con le organizza-zioni economiche e soCÌlali interessate, un8erilo programma di rÌiordinamento dei ser~vizi mrurÌittimi, postali e commerciali del gol~f.,) di Napoli, che consenta la mobilità deicittadini e 10 'sviluppo deI.le <isoleIPa<rteno,peea'ttraVierso collegamenti a p'Dezzi oontrollati,assiourati da naviglio moderno, s]ou:ro e ve~lODe.

(3 ~ 00003)

P RES I D E N T E. n G()I\Temo ha fa~coltà di rÌ'spondere a queSlta int1enroga1JÌone.

F A B B R I ministro. della marina mer-cantile. Signor ,Presidente, ano,revolì 'ooLleghi,rispando ruLl'int'0rrogazione dei senatori Fer-marieUa, Valenza e Mola, riguardante la so-

I detà di navigazione Caremar. In questa in~t.errogazione vengorno ,rivo1te div'0Iìse doman-de ane qua,li cercherò di dare Ja IìÌsposta piÙpuntuale possibile. Data La lunghezza de1l'in~tel1rogaziane, chiedo s,aUSiase ,aroche\LaiI'i-Sjpo-

I sta sarà di lunghezza adeguata.

Ci'rea La partecipazione de~~a SPAN, già',ovvenzionata dal,lo Stat,o, la149 ;per cento delcapiltale azianario della Caoomar che, seco:l1.-do quanto affermato neU'interrogazione, sa~l'ebbe avvenuta escludendo contra legem lealtre società di navigazione che organizzanoif:!.regime libero Lamagg10r ,paTItedel :trafficomarittimo del golfo di Napoli, devo far pre-sente che ~a preferenza data alla SPAN inquesta partecipazione non è in contrastoeon Ja legge 19 maggio 1975, n. 169, ma èstata fatta in esatta applicaziane della leg~ge stessa, che è la legge che riguarda l'or-dinamento dei servizi pos-taM ,e commercialidi carattere locale.

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Senato della Repubblica ~ 569 ~

ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO 28 SETTEMBRE 197614a SEDUTA

VII Legislatura

Infa't:ti l'arti,coliO 1 della rLegge n. 169 stabi-Hsce che, a partire dallo gennaio 1976, perl'esercizio dei servizi postaLi e iCommerdalidi carattere locale, le società che ,in preceden-za ges!tivano i predetti servizi sono p,rofoc1teper la parr.tecipazione rul oé\JpHlale aziOOOlfiodelle società di navigazione regilonale l11el li-mite dell 49 per <cento del oaipitrule 'stesso. Poi-chè la 'Società SPAN gestiva queS'tJi 'servizi, èstata .data ad essa la IpIìeferenza CQme vuolel'ar.ticoliO 1 deHa legge. Queste 'società che giàesercitavano i serviZii vengono nuovamenterichiamate con esplicito ;riferimento anche alreg,1me di sovvenzioni st3Jtal,i TIlegli alrtkx>li 6e 7 della legge n. 169.

Nella interrogazione si accenna anche wlfa,Ho che la società Carem3Jr è 'Sltata costi-tuirta ÌI15 novembre 1975 COinoé\Jpilt3Jledi diecimÌilioni di l1re 'VersatiO per ,H 99 per oento da,l-la Tilrrenia e per 1'1 per cento dial direttoregenerale deHa Tkrenia stessa, «chiamandQ~ .dice l'iinterrogante ~~ stranamente a farparte del Consiglio di amministrazione rap-presenta'nJti deLla SPAN che successivamen-te av,r.ebbero trattatiO oon la SPAN stessa laquota di partedpazione alI oa,pitale ~iQnruriodella Canemar )}.

Indubbiamente esamilllancLo la questionesotto l'aspetto in cui 'l'ha posta l'interro-grunte essa può dare adito ad alcuni dubbi;però debbo chiari,re, per qUa:l1!toattiene agliaspel1:ti di merito, che la società Panteno:pea,sulla base di qUaillto previsto daH'ar.tÌiColQ 1della citata legge n. 169, aveva notifiooto insvde di cos,tituzrone deHa OruI1emrurdi volerpa11teoipare ne~la misu~a del 49 per cento alcapitale sooiale della nuova sooietà, ma chenon poteva sottloscrivene te llelaDi:veaziiOni inquanto al momento c'em un osvacolo &tabi-lito daUo statuto de11a società S'tessa: eccoil ,motivo per cui la sottoscrizione a'VVen!l1!einquella mani'era, in 3J1Jtesache fossero ipOnt,a:tele opportune modifiche 'ruLlo.statuto. Skoo-me però bisognava i'ThtanvoprO/oedere, entroi termini strub11iti,alla coSltituziOll1ledeLla nuo-va società, la Tkrenia ed H direttore generaledeU,a stessa hanno provvLsonklimoote 'SO/Dto-scritto, oltre al 51 pex cento ad ess,i spettan-te, anche H 49 'per cento del mpitlaJle Isocialedella Caremar, per tI quale, come ho detto, laSPAN, a norma dell'articolo 1 della legge nu-

mero 169, aveva già esendtruto ill di,nitto dirr.efe.renza.

Una vO]lta però modificruto lo iS!vrutu'Ì'o,leazioni rappresentanti il 49 per centQ del ca-pi,tale sooiale .deJ.la Caremrur 'sono 'state ,tra-sferite alla SPAN, la Partenopea, per cui la,,1t,u,3JzÌ!onesi è normalizzata. Si è tmtt3JUO diun escamotage dovuto all'impossilbiJliità di ar-nvare a S'o1JtoSoorivere le azioni neMa misuraprevl.usta, dato che lo strututo deUa 'società 10impediva.

Un a-ltro punto dell'interrogazione riguardal'é'.cqu,isizione del nav,iglio del1a società Parte-nopea. Si rileva come jll COll's1g1i:a di ammini-straZJione deHa Caremar, in cui conv1Ìvonoacquirenti e venditori, ha de,oilSo l'acquistoad un prezzo per i:l momento ignoto ,s,olaimen-te del vecchio nnv.igJ.io deLlla SPAN, Ir.]nun-clando aH' acquisizione di moderni e velocialilsc3Jfi dalti invece dalla SPAN Sltleissa in co-modaito d'uso alla società Ali11auro. Anche ciòlrter1ta un chiarimento. Raacio presente per-oiò che neH':individuazione delle navi da rile-var.e, navi che oomunque oot1'o tre o .quattroanni dovranno e'Ssel1e integrnlmen,te sosltJÌrtui-te, nell'ambito di quelLe appar;tem..enlt!i aMaPalrtenopea e già impielgaive nei servizi delsettore, si è tenuto conto ddle obiettive esi~genze connesse con le strutture del primopiano quinquennale predisposto in attuazio-ne delLa legge :n. 169, che è slmto concOIl1d3Jtocon la regione Campand:a, e dei col,leg3Jmentiche questo pia[l.Q quinquenmJe ,prevede. Ilprezzo del rilievo s3Jrà dete1'mimato secondoquanto s<tabiìisce l'artÌica,lo 6 deUa legge nn-ìnem 169 da un apposito coLLegiiO periltaleCOlTJ,posto da 5 membri, nOlmi\l1!rutidue e dueda ciascuna delle parti interessate e, in man-camza di accordo, il quinto nominrut.o dal :tri-

buna'le di Roma.Per quanto riguarda il mancato utilizzo de-

gli aliscafi ruppartenenti a~la SPAN, debboprecisare che ,ess.i non faoevano paDre del na-viglio che la società impieg3Jva nei ,servÌizi ma-rittimi sovvenzionati d3l1l0 Sbruto e pentantot3.ili aliscafÌ restavano nella libera disponibili-tà della società stessa: ho ricordato primache.la preferenza è data a'Ha società che eser-citava prima, con un determinato navigJ.io,quei servizi. C'è da dire inoltre che l'acquisi-zione di questi aliscafi non sarebbe stata

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Senato' della Repubblica ~ 570 ~ VII Legislatura

28 SETTEMBRE 197614a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

assolutamente conveniente: si trattava di ali-scafi di una certa età, di cui si sapeva chemolto frequentemente andavano in cantiereper riparazioni ed il cui prezzo, tenuto contodella vetU'stà del naviglio, non era certo con-veniente.

Se si 6corda come per lil setltore dei coMe-gamenti gestiti dalla CareIDalr è ipI'eVÌls1tal'immissione in serviz:ùo el1iÌll1Oil 1978 di trealiscafi di nuova costruzÌiOJJJe e di adegua10tannellagg1io in sostitunione di quelH da im-piegarsi -in un pdmo peDiodo di esencizio, èda osservare che, a .seguito di approfonditeindagi\ni di mercruto ooncLotl1JeprQprio dallaCarema-r, è emersa la convenienza, a frontedel r1levante impegno economico derivantedal noLeggio o alnche dall"acquisto delrusMo,di indir:izzrunsi dim1!tamente verso ,l'acqu:ùsi-zione <dimezzi nuovi, IiI che [siè fatto. L':ùmpie-go di aliscafi di nuova oostnuzÌlone oonsooti-

l'ebbe anche di potenzÌiare ,sol1edtarrnente 11

s~ttore di collegamenti esercilti daLla Care-mar con aliscar/ii di maggior portata e di COIl-cezione mode'rna.

Faltte queslte 'Consideraz:ùoni, La ,StQCÌletàTJr-renila, quale coordinatrtce .de~l'alÌltiJviJtàdeLle

tI'e ,società a cal1attere regiOlnaJle, è stJruta aUlto-nznata ad avvilare le tlmttai1JiiVelper 1a COtlll-messa globale della costll1Uzione .di 6 a1ilsoafi,di cui ,t're per la Care-mar, da IÌmpi€lgaire m.eivari sebDori dei serv,izi lThaJl1Ìl1Jti:midi carlaittJerelocale, e ne'll'attesa dell'ingresso dei nuovimezzi la società Caremar è [stlata .aLtresÌ auto-riz:z;ruta a noleggiare tempemmeamen.te tre ali-scafi da impiegare <DeH 1]:>ooprio settore Qpe-rativo.

Un'al,tra questione sollevata è perchè cisiamo indirizzati verso quei cantieri ai qua-li comm'ettere le sei nuove costruzioni: an:oi-tutto perchè si tratta di cantieri na:z;ionali,ed è evidente che quando è possibile è iPI'e-fer1bÌlle dar lavoJ:1O aMa rnam.odo.pera ~taliiaJl1a(si tratta dei cantieri Thavali deUa Nav:al-tec-uioa d,i Mess-ina) perchè Ipn.'Oipriola legge nu-mel10 169 si prefigge tra gHru1tri compiti co-me fondamenta/le queLlo del rHal1icio deLl'in-duS\tria delle oos<truzioni nazi0illl11i. T'a:1escel-ta è sta:ta anche sufhugata daLla COil1isidera-zione del1a panticoJare ISlpectammzioiIre ;tlec-uica in materia di ql.1:es1JÌlCal1it:ier.iche sono

prQprio per questo noti, e la 'SiceLt[aè stata ha-sata anche su considerazioni di carattere so-ciale, tenendo conto delLa sÌituazione paI1tko-lare i'll cui sii trova la NaV'al-teOlllÌloa,\Ìlncuipante dei 350 dipendenti ,da un annoSOlI1Oincassa integrazione, per aui ILaIcommessa diqueSlte sei unità Iconsent:ùrà di garanti:r~e quan-to meDio i livelli occU{pazÌio.11laLi.

Per quaillto rigual1da il OOSitOdi questi ali-Sicafi,.il MÌinistero che deve di.re il'ruLtÌl:rnaIpa-l'alla in merito Siiè ,riservato ,di :eSipI1Ìimel1sicir-ca 11aoongruità quando la IÌlnatta:tiva sarà loon-elus.a e il prezzo definito; il prezzo [Sitaomorientandosi tra il miliardo e mezzo e ill mi-lial1do e 860 miliorri. Per quanto riguardai quesiti contenuti nell'ultima parte dell'in-terrogazione, cioè quali iniz,iative si [ntendeadottare nel pieno rispetto delle preroga-tive della regione Campania per assiourarela concreta applicazione deHa ,legge n. 169,per sottoporre a scrupoloso esame 1'ope-rato della Tirrenia e accertare tutte le re-sponsahHità emerse dalle dubbie operazio-ni compiute nonchè per elaborare finalmente,di ,intesa con le assemblee elettive locaLi econ le 'Organizzazioni sindacali economiche esociali interessate, un serio programma diriordinamento dei servizi marittimi eccetera,debbo dire che illprogramma di triordiJlliamen-to dei servizi del settore in eSaJme è s1ato at-tuato, ripeto, nel pilmo Illi'spetto deLle lI1OrJ11econtenute ndla legge n. 169 le quindi anchedeLle procedure che la legge prevede, e chetra queste procedure c'è l'esame preventivoda parte delle regioni interessate, in questocaso della regi'One Campania. Quindi non èemerso aIlcun elemento che induca a procede-re a eventuali controLli deB'operato della so-cietà Tirrenia in proposito. Il primo pro-gramma quinquennale dei servizi interessan-ti le isole partenopee è stat'O predispost'O aisensi dell'articolo 3 della legge n. 169 e nelJaformulazione del secondo piano quinquenna-le non si mancherà certamente di sentire asuo tempo le regioni interessate, come si èfatto per il primo programma.

FER M A R I E L L O. Domando di par-lare.

P RES I D E N T E. Ne ha faCOlLtà.

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Senato della Repubblica ~ 571 ~

ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO14a SEDUTA

V II Legislatura

28 SETTEMBRE 1976

FER M A R I E L L O. SigIllOrP.residente,onorev01e Ministro, io, ~n quanto seI1altJOredelLa provincia di Napoli,:ho antichi ,mpporticon il Minist,ero della marina meroaJ1Jtile eneILa misura in cui mi è stato pOSisibiIl'e,nelpa.Sisato,ho collaborato oon molte delIe :im.i~

ziative adottate da'! Dkasbe:ro che e1la di:liige.Per la veri,tà nell'ultiIma f,ase abbÌiamo arvutoquallche difficoI:tà di invendiImento ron il Mi~nilStflo -che l'ha preceduta. Bd una deLle que--stioni ancora aperte e non risolte, ad esem~pio, sulla quale, se è possibiI1e, 'gI1adirei uncenno rassicurante, è la questione ormai an~nosa della nomina del presidente del oonsorr~zio autonomo del porto di Napoli.

Perchè ho ppesentavo a suo Itemrr>'0questainterrogazione sulla Caremar? Perchè, ono~revoile Ministro, noi sentiamo l'esigenza che,di fronte a dubbi e perplessHà della pub~blica opinione su fatti che appaiono oscuri,finalmente l'Esecutivo e il Parlamento nel~la misura in cui è possibile facciano chiarez~za. Per queste ,ragioni 'seDito,il bi'sogno di es-~'ere convinto deUa suadsposta. A proposÌitodella Caremar chi ha deciso e chi decide èsolamente il Ministero, tant'è vero che il con~sigIiere della !regione Campania, avvooatoDel Veochio, del Parti-to 'l'eIPubblicano, [lonpartecipa più aUe sedute del consigLio diamministrazione proprio perooè dai contmat~ti al capitale sooiale, perfino agli approdi,tutto è deciso in sede ministeriale. La Care~mal', come el-Ia ha ricordato, è una societàcolSI per ceruto deJ c3IpitaLe soc:i:ale so.tJt,o-sc:citt'O dalla Tirrenia e il 49 per cento ,sotto-scritto daLla SPAN, Io non vOigt1iIosofferJD!ar~mi a lungo su questo argomento, ma vorreisemplicemente ,ricordare, per replicare al~l'onorevole Ministro, che le società che han~HO /tnaffico commerciale e di passeggeri nelgolfo di Napoli sono esattamente sette. Altredue società si occupano di ,trasporti aJttra~verso il mezzo ve,loce degli aliscafi. Le settesocietà di oui ho parlato organizzano tuttejr;.sieme la mi'tggior parte del traffico commer~dale dei passeggeri e del tnaffico me:oc:i reIgolfo di Napoli. Quindi quando ,a nolìma del-la legge n. 169, ultimo capoverso dell'articolo1, 'si afferma di ({ preferilre ,le ,sociIetà che létt~tualment'e gestÌ'scono le pmootJte Linee », bi-sogna pensa;re a sette sodetà. Si è invece pen-

sato SOIIOalla SPAN. l;a quest,ione è opinabilema delicata perchè intorno aUa SPAN da al~cuni anni c'è una polemka /politica 'alssai aou-ta per Ie forze ec:onom~che e poliit:ùche impe-gnate nella società.

In pratica è accaduto ohe,oneatftlsi ,LaCa:re~maT, la Tirrenia ha .atrt:enuto 7 miliardi e mez~70 .di sovv-enzi,oni dall'O Stato. Il funzÌJOtr1aTio,~'he ha trattato per -oonto del Mintstero dettasovvenzione è poi divenuto presidente dellasocietà bemeficiaria che detiene anche la mag~gioranza del pacchetto azionado della Ca~remar. Niente da eccepire, ma su questeco~ncidenze occorre tare Iluce.

Anche la questi'One del consiglio di ammi~nisltmzione, che lei ha qp.portuI1JalITloote chia-rito, onorevole Ministro, si presta a qualcheo:-,servazione dal momento che \11JelcOlllsigI.iodella Caremar vengo.no ,chiamati consiglie.rideHa ex SPAN. Costoro, in quanto consiglie~

l'i deLta Caremar, hanno 1walttato facquistodei vecchi mezzi della SPAN. Per quale cifraquesti mezzi sono ,stati aoquistla:ti? Fino adoggi non sono riUiscito a /slétpcI1lo.

In sede min~stJerÌJale, a:t:tll'aV'elrso adti fun-zionari ,al COHenre del1a questrOlne, si stahi:1ìche la Caremar non si sa:oobbe oacupata deltrasporto a mezzo aliscafi, considerato tra~sporto turistico. Ecco peI1chè gli aHscafiSPAN furono daN in comodato d'uso a11'.Mi-lauro. Quakhe tempo dopo la SPAN hacambiato opinione e ha avviato trattativecon un'industria nazionale di aliscafi. Lastampa a questo punto ha paJ1lato di a:li~sc.afi d'oro. Si è infatti de.tto che la tratltativaera basata sul prezzo di 1 miliardo e 800 mi-JiOiIli che è sembrato esorbÌ/ta:nte. Nel frat-tempo si sono noleggiati 3 al,iscafi, non socon quale onere.

Om, come lei può faCÌilmen,te intendere,sono fa:voJ1evole ad un.a C3Irema:r che r:iJSpon~da alle indicazioni deU'a'lìticolo 1 delLa J:elgge,cioè una Caremar che assicuri un trafficoattrezzato, moderno, 'oon Ip.rezzi equi, cheCOlDiSenta ill co1.Iegamento tra continente edIsole, che consenta lo SV'iII'llippoeconomico eiUir:is.t-ko di queste isole; ,però 'su qUJelste vooiequestioni sa/T'ebbe opportuno un momooto diriflessione, onorrevolle Ministro, per dare aNapoli un piano per il trasporto nel golfoveramente adeguato.

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VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 572 ~

28 SETTEMBRE 197614a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

Ringraziandola per l,e cortesi runfol1mazilOnifornite, mi auguro che, nel futuro, nella piùassoluta chiarezza, il Ministero che dIa di-rige vOI1rà aiutavoi ad affrontare le r~solverei complessi problemi di IPoLit<iJoama:rin:arache si pongono nell'area llJCl\Poletana.

F A B B R I, ministro della marina mer-cantile. III sistema delle interrogazioni con .risposta ora:le non mi consente di rettifkarealcune affermazioni che sono state fatte dalS0l1Jrutore FermamlelJo. A'Vlrei dovuto illlterlo-qutre varie vo'Lte nel 'COIìSOdeLlo .svo1g:iJmootodeBa sua risposta, ma credo che per recono-m1a dei lavori del Senato non sarebbe Slt/atooppor.tuno.

Pertanto dichiaro fin d'ora :che 'SOlI1JOa di-sposiz10ne della Commis,s1oirre ,LavO/mrpubbMoi

Ie comunicazioni, come ho già fatto per laCommissione trasporti della Camera, per esa- !mJÌnare ,tutti i problemi 'I1elativi ,all'attuazione I

delle Ileggi n. 684 e n. 169; in queUa sedeI

il dibattito potrà essere mo/Lto (più utHe. II

I

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III

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I.

P RES I D E N T E. Segue ,UiIl',j,ntel1J:1oga-zione del sena,tore FeJ:1ralaSlco. Se JlIe dia .Let-

tura.

P A C I N I, segretaria:

FERRALASCO. ~ Al Presidente del Can-

siglio dei ministri ed al Ministro. della mari-na mercantle. ~ In data Decente 1a società{(Tirrenia)} ha noleggi3Jta 1e quattro .navidella o1é\!sse ({Canguro)} .deLla Società tra-ghetti sardi, a suo tempo 'I1ealizZJate 00111ilcontr1buto dello Stato e della Regione saJ11dae desHnate al traffico da e per la Swrde.gna.

Tale fatto risulta avere Onelato notevali dif-ficoltà agli utenti .che già ,avevallllO pretI1OTIa'Ìoil posto press-a la Società 1Jr.aghetti s.ardi, i,nun momento partico],arme.nte delicata qualeque.Ho estivo.

SussÌ'stana ~noltre notevali preoocupazioniin ,ordine ad alcuni interr:ogativi:

1) manca la garanzia che le navi in que~

stione vengano comunque tenute sala edesclusivamente 'in servizio rp:er La Sardegna;

2) che gli attuali equÌipaggi, iPreV1a;len.te~mente sardi, vengano grooat;amente sOIs,titui-

ti, come è uso della {( T1r.ren:Ìla », con ,perso-nale di altre regioni;

3) che, eJimina1Ja -la oonOOil:1r:enza,iliaIsud-detta società sia invogliata ad aumentare letaniffe o a ridurre i ser,\éÌizi.

Va infine deplorato il f,at/to che la società{{Tirrenia}} abbia assunto determinazionioasì ~mpegnative 'oonn con:siLMtare la RegilOlneo,aroo.

OccoJrre rkordare a questo (proposito che,

'ill 2.400.000 passeggeri ,per aThl1JOtlDaiSQ)ortatidaHe navi deUa società, 1.600.000 viaggilaJIloda e per la Sardegna ed è sufficiente ques.tacifm per dimost,mre !'importanza vitale perlo sviluppa industriaLe, agricolo e tUlriSltkoche i coLlegamenti mar1ttrni .aJssUlmOI1lO.perl'Isola sarda. Malgmdo questo, alla Regioneautonoma dellla SandegIlla Il1JOillè cLato interve-nime nè per la scelta del 'P'l1es1cl>ente,nè 'Perla nom1na del consIglio d'amministlr.azione,nè !per la messa a punto dei (pJ:1Ogrammi deLla{{ Tinreni:a ».

Giò premesso, si chiede quaM ,provvedi-menti si imtendano prendere .per !porre meil questo stata di cose.

(3 - 00022)

P RES I D E N T E. Il Gaverno ha fa-coltà di rispondere a questa interrogazione.

F A B B R I, ministro. della marina mer-cantile. Signor Presidente, anorevali col-leghi, molte volte la non puntuale rispostaalle interrogazioni fa diventare la rispostastessa inattuale; si verifica, invece, il caoscontraria nel caso dell'interrogazione del se-natore Perralasco proprio perchè la rispostaviene data mentre sono in corso le agitazionidei marittimi interessati ai problemi dei col~legamenti con la Sardegna.

Dovrei fare un lungo discarso al riguarda,ma ritengo che la sede della risposta all'inter-rogazione non sia la più adatta; quindi anchea questo riguardo mi riservo di fare una piùampia esposizione in sede di Commissionelavori pubblici e comunicazioni.

Rispondo alla prima parte della interra-gazione per dire che già dallo scorso mesedi maggio la società Linee Canguro della Ba-stogi ebbe a preannunciare il ritiro di tutte

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Senato della Repubblica ~ 573 ~ VII Legislatura

28 SETTEMBRE 197614a SEDUTA A:::SEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

le proprie navi dai collegamenti con la Sar-degna. Tenuto conto della essenzialità deicollegamenti marittimi con la Sardegna spe-cialmente nel periodo di alta stagione chetradizionalmente coincide con il massiccioesodo di turisti e di emigranti, e al fine dievitare, anche in base a quanto prevede l'ar-ticolo 8 della legge 20 dicembre 1974, n. 684,riflessi pregiudizievoli per lo sviluppo eco-nomico e sociale delle aree interessate, inparticolare del Mezzogiorno, si invitò la so-cietà Tirrenia a formulare un programma ingrado di assorbire per quanto possibile iltraffico passeggeri, autovetture e merci giàassicurato dai « Canguro ». La Tirrenia, sul-la base di queste istruzioni, ebbe a proporrea questo Ministero, che l'autorizzò, il noleg-gio a scafo armato di due traghetti misti del-la predetta società Linee Canguro nonchè diun traghetto tutto merci da impiegare per icollegamenti col Nord Africa: r,ispettivamen-te il Rosso e l'Azzurro per la Sardegna e ilFulvo per il Nord Africa, che in precedenzafaceva la linea del Golfo persico.

Inoltre, sempre nell'intento di garantireun più alto livello di funzionalità nei colle-gamenti con la Sardegna, il Ministero con-vinse la predetta società Linee Canguro amantenere almeno per la stagione estiva, edesattamente fino alI 4 settembre, le altredue navi di proprietà nei suddetti servizi. Ènoto che questa data del 4 settembre vennesuocessi.vamente prorogata al 30 settembrea seguito di una mia decisione adottata inoccasione della controversia dei marittimidella linea «Canguro» il 13 agosto. La so-cietà Tirrenia ha dovuto quindi sopperirecon particolare impegno a questa situazionecreatasi, data l'esistenza di prenotazioni giàeffettuate sulle navi « Canguro », prenotazio-ni che hanno dovuto essere trasferite con uncerto disagio sui servizi della Tirrenia e colnoleggio di questi «Canguro ».

Debbo anche dire ~ mi è opportuna l'oc-casione ~ che attorno al disagio verifica-tosi per alcuni passeggeri, nei giorni dell'eso-do massiccio a cavallo di Ferragosto finoalla fine del mese di agosto, c'è stata unamontatura forse un po' esagerata da partedi qualche organo di stampa ed anche della

RAI-TV. Mi riferisco in particolare al noti-zaria di GR-l del 3 agosto, se non vadoerrato: in un serv,izio piuttosto lungo i'lGR-l parlò di pericoli di epidemie, di coleraeccetera. Cosa doveva fare il Ministro, allar-mato da queste notizie? L'unica cosa chepoteva fare era precipitarsi a Civitavecchiaper vedere come stavano realmente le cose.Mi sono così reso conto di come ci fosseanche un po' di montatura attorno a questoepisodio. Perchè parlo di montatura? Adesempio, nel momento in cui ero sulla ban-china dei traghetti delle ferrovie dello Sta-to partiva la {(Petrarca» dal molo della Tir-renia con 30 posti macchina vuoti. Feci im-mediatamente trasmettere con altoparlantequesta notizia al piazzale dove sostavano ipasseggeri in attesa di essere imbarcati sultraghetto delle Ferrovie dello Stato e solodue si presentarono per essere imbarcati sul-la Tirrenia. Mi si può obiettare: ma c'è ladifferenza delle tariffe. Ebbene, non credoche si possa addurre la differenza delle ta-riffe perchè tra le molte automobili che at-tendevano c'erano Jaguar, Citroen, roulottesa non finire, e io non ritengo che per diecio ventimila lire di differenza nelle tariffegente che può andare a fare del turismo conla Jaguar o con la Citroen sia disposta apernottare sul molo con tutti i disagi checiò comporta. È evidente che non tutto èchiaro al riguardo, e io lascio all'intelligenzadegli onorevoli colleghi di giudicare in me-rito.

Non nego che ci sia stato un effettivo di-sagio limitato ai pochi giorni di punta; deb-bo però precisare che per quanto riguardala Tiuenia le attese degli utenti non hannomai superato alcune ore, mentre per le Fer-rovie dello Stato si è arrivati ad attese dioltre 50 ore.

Per quanto riguarda la parte dell'interro-gazione che si riferisce all'impiego dei ma-rittimi sardi, faccio presente che nei turnidel collocamento dei compartimenti maritti-mi sardi ad essere imbarcati sulle navi dellasocietà Tirrenia adibite a queste linee la per-centuale dei marittimi sardi è su queste li.nee del 9,8 per cento, mentre sul piano ge-nerale, in base ai dati per il 1974, la percen-

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SenatO' della Repubblica ~ 574 ~

ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

VII Legislatura

28 SETTEMBRE 197614a SEDUTA

tuale degli iscritti e degli imbarcati tramitegli uffici di collocamento della Sardegna neiconfronti degli altri uffici di collocamento èappena del 2,4 per cento. Il che sta a di~mostrare che se sono esatti questi dati, co-me io ritengo, non è molto precisa l'affer-mazione dell'onorevole senatore interrogan-te quando dice che la maggioranza dei marit-timi sono sardi.

Comunque, premesso che eventuali esigen~ze di imbarco di marittimi dovranno esseresoddisfatte con personale esuberante dallealtre società del gruppo Finmare, la societàTirrenia ha assicurato che le domande diimbarco dei marittimi della Sardegna saran~no sempre esaminate con la massima consi~derazione.

Per quanto concerne l'aumento delle tarif~fe di trasporto, occorre dire anzitutto cheesse debbono essere inquadrate nella politi-ca governativa di carattere generale. A que~sto proposito debbo ricordare le dichiara-zioni che sono state fatte dal Presidente delConsiglio dei ministri al momento della pre~sentazione di questo Governo alle Camere,dichiarazioni che si riferivano ad una revi~sione nel senso della rivalutazione delle ta-riffe dei servizi pubblici in generale. Ciò si~gnifica che si dovrà arrivare ad una unifica-zione deHe tari£fe tra Tirrenia e Ferroviedello Stato non certamente sulla base delletariffe delle Ferrovie dello Stato, che non so~lo non sono remunerative ma comportanoper lo Stato l'esborso di denaro contanteoltre al servizio che viene effettuato. Mi ri~ferisco alle tariffe per il traghetto di auto-vetture. Per quella più popolare, la 126, la ta-riffa di trasporto da Civitavecchia a GolfoAranci sulle Ferrovie dello Stato è di 11.000lire. Ebbene per la stessa autovettura le Fer-rovie dello Stato versano alle compagnie por-tuali 12.000 lire. Ciò significa non solo cheil trasporto è completamente gratuito, mache esso costituisce per le Ferrovie delloStato l'esborso di denaro contante alle com-pagnie portuali. È evidente che si tratta diuna stortura di carattere economico e vorreidire anche di carattere sociale.

Per quanto riguarda invece le tariffe dellaTirrenia,lla società non le potrà aumentare se

non quando si rverificheranno obiettive esi-genze che dovranno avere carattere di ge-neralità e che quindi non riguarderanno sol-tanto la Sardegna. Pertanto è nel contestodell'esame di tutti i problemi del collegamen-to, che si farà in sede di sottocomitato CIPEper i trasporti, che anche il problema dellaunificazione delle tariffe e della determina-zione delle stesse verrà affrontato.

In ordine alla paventata riduzione dei ser-vizi debbo dire che effettivamente c'era que~sto pericolo allora; e poi è avvenuto che lasocietà Linee Canguro ha ritirato i due tra-ghetti per destinarli alla linea Genova~Gedda.Ciò non vuoI dire che si vada in linea ge-neraJ1e verso un depotenziamento dea colle-gamenti con ,Ja SaI1degna che proprio in quelpiano dei trasporti saranno rivisti con l'obiet-tivo di potenziarli e di migliorarli.

L'esigenza di un generale potenziamentodei servizi di collegamento con le isole mag-giori e minori per lo sviluppo economico esociale di queste isole e in particolare delMezzogiorno è stata affermata del resto dallegislatore con le leggi che ho dianzi ricor~dato, la 684 e la 169. Sulla base di questenorme le amministrazioni interessate hannoformulato i programmi di ristrutturazionedei servizi marittimi di preminente interessenazionale e di riordinamento dei servizi ma-rittimi postali e commerciali di carattere lo~cale.

L'ultima parte dellla interrogazione riguar~da l'audizione da parte della Tirrenia dellaregione Sardegna circa il noleggio dei tra-ghetti della società Linee Canguro, audizio-ne che però non è prevista dalla normativa invigore, cioè nè dalla legge 1969, nè dalla leg-ge 684. È innegabile che esiste un interessediretto della regione Sardegna per tuttoquanto riguarda il problema dei trasporti edei collegamenti marittimi con l'isola. D'al-tra parte occorre anche dire che la societàTirrenia nel caso in esame ha operato conil noleggio delle navi della società Cangurorispettando e tutelando questo interesse pri-mario ddla regione Sandegna. Del resto ['im-pegno della Tirrenia per questi collegamenticon la Sardegna è costante, tant'è vero chenel 1975 è stato destinato ai collegamenti

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14a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

V II Legislatura

28 SETTEMBRE 1976

con l',isola il 73 per cento della potenzia:litàdi trasporto. Cito questo dato perchè il se-natore Ferralasco ha ricordato che sono di-retti da e per la Sardegna un milione e 600mila, su 2 milioni e 400.000 passeggeri diret-ti da e per tutte le isole. Quindi si tratte-rebbe del 66 per cento. Allora, se di fronteal 66 per cento dei passeggeri noi assicu~riamo alla Sardegna una disponibilità ditrasporto del 73 per cento rispetto al totale,appare evidente che non è la Sardegna a sop-portare il maggior disagio.

Ribadisco comunque !'intendimento e ilproposito di seguire con la massima atten-zione il problema dei collegamenti con laSardegna, come ho cercato di fare finora.Ricordo che durante i mesi di agosto e set-tembre mi sono incontrato con l'assessoreregionale ai trasporti, Puddu, con il presi-dente della regione sarda, Soddu, con i rap~presentanti sindacaili dei marittimi e in~tendo recarmi al più presto possibile in Sar-degna per un esame in loco dei vari aspettidel problema. Se in quella occasione anchei paI1lamentari de!lnsola vorranno portare i'1Joro contributo alla soluzione del problema,ciò sarà di utilità generale.

FER R A L A S C O . Domando di parlare.

P RES I D E N T E . Ne ha facoltà.

* FER R A L A S C O . Onorevoli colleghi,ringrazio il Ministro per l'ampiezza e la pre-cisione della risposta. Debbo tuttavia farlepresente, onorevole Ministro, che, secondonotizie della stampa di oggi, si dà per certoche la sua visita in Sardegna avrà luogo do-mani. Evidentemente non è così.

Per quanto attiene la materia in oggetto,avrei alcune osservazioni da fare che non so-no in contrasto con quanto lei ha detto, mache non collimano con una certa impostazio-ne del disC0I1s0 che credo di aver recepitodalla sua risposta.

Lei ad un certo punto ha detto che il Mi-nistero aveva convinto le Linee canguro anon ritirare le navi, ma per queste navi le due

società originarie che poi hanno dato vita al-;le Linee canguro, quale contributo hannoavuto dallo Stato attraverso la Cassa per ilMezzogiorno? E questo contributo non eraforse finalizzato all'entrata in funzione diqueste navi proprio suLle ,linee delle isole?

Possiamo capire che una società che hadei contributi finalizzati in una certa direzio-ne ad un certo punto, venuta meno la possi-bilità di questi contributi, può dirottare lenavi dove vuole, eventualmente affittarle agliarabi o venderle addirittura. Si è parlato in-fatti di un primo affitto, poi di un contrattodi nolo e poi di una futura vendita ai paesiarabi. È concepibile che il Ministero possaconvincere queste società che maneggianouna grossa parte di denaro pubblico a non ri-tirare le linee. Ora da questo punto di vista,lei, onorevole Ministro, dice che le leggi at-tuali non contemplano determinate possibi-lità, ma le leggi si possono anche cambiare.A me sarebbe molto gradito se il suo Mini~stero assumesse proprio l'iniziativa di cam-biare le leggi per giungere ad una program~mazione dei trasporti.

A proposito della questione delle tariffe,onorevole Ministro, affermo che non si pos-sono fare, quando si parla di una regione co~me la Sardegna, una delle due grandi isoleitaliane, che si trova in una situazione dihandicap, i conti della serva su quanto ci sirimette per i trasporti, solo che si pensia quanto lo Stato perde per il trasporto pub-blico neHe grandi e medie citta.

Si dice che le tariffe debbono essere au-mentate perchè lo Stato ci rimette almenomille lire per ogni macchina che trasporta.Questo discorso non può essere portato avan-ti, perchè bisogna calcolare che ?le mig>liamarine che separano sia la Sardegna che laSicilia dal continente costituiscono di persè un handicap che bisogna superare per ren-dere tutti i cittadini uguali e per metterlinelle condizioni di poter affrontare le di-stanze con gli stessi costi con cui le affrontail resto della popolazione nazionale.

Questo è un compito precipuo dello Statoe se poi lo Stato ci rimette, come lei ha af~fermato alla Camera, dodici miliardi, ciò è

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secondario, perchè, anche se ne perdessequindici o venti, resterebbe un obbligo del~lo Stato quello di mettere tutti i cittadininelle stesse condizioni. Non si possono la~sciare i cittadini della Sardegna in condizio-ni di inferiorità solo perchè lo Stato ci rimet-te. Io dico anzi che ci rimette anche troppopoco, perchè poi questi soldi entrano daun'altra parte.

Signor Ministro, lei ha anche citato il fat-to che i marittimi sardi imbarcati sulla Tir-renia rappresentano circa il 9 per cento, con-tro il 2,4 per cento di quelli iscritti al com-partimento marittimo della Sardegna rispet-to a tutta la nazione. Lei stesso però affermache la Tirrenia concentra il 73 per cento del-le sue potenzialità nella Sardegna. Io ho det-to nella mia interrogazionoe che il 66 percento dei passeggeri della Tirrenia sono dae per la Sardegna; quindi non è possibile fa-re un raffronto con la percentuale del 9 percento di marinai imbarcati sulla Tirrenia,perchè altrimenti dovremmo rapportare il73 per cento della potenzialità della Tirreniacon il 9 per cento di marinai sardi imbarcatida questa società. Perciò è evidente che laTirrenia favorisce altre regioni per suoimotivi.

Vorrei far presente un altro fatto e miscuso della lunghezza del mio intervento,che però è necessaria dato che l'argomentoè molto interessante e complesso. Lei, ono~revole Ministro, quando ha detto che non ècontemplato nelle leggi attuali, intendeva ri-ferirsi al fatto se debbono essere sentitele regioni su questioni di questa natura.Non sarà contemplato nelle leggi attuali, manon possiamo lasciare che su una regionec.:omela Sardegna ~ mi limito alla Sardegna,ma il discorso vale anche per la Sicilia ~

piovano le rimostranze del pubblico perchèall'improvwso, nel pieno della stagione, ven-gono dirottate le navi delle Linee cangu~l'O, creando quel pasticcio di cui tutti sappia-mo. Non nego che le cose possano esserestate esagerate, però lei, onorevole Ministro,sa benissimo che nei porti di Olbia, di Ge-nova e di Civitavecchia si sono viste sceneche non giovano nè alla Sardegna nè all'Ita-lia data la frequenza di cittadini stranieri su

queste linee. Non è ammissibile che Ila re~gione debba venire a sapere queste cose daigiornali al mattino o per telefono dalla gen-te che protesta.

Onorevole Ministro, prendo atto del suoimpegno, prendo atto del fatto che si reche-rà al più presto a Cagliari, prendo atto delfatto che si è impegnato a mantenere e a mi-gliorare i collegamenti con la Sardegna, peròla prego di tenere conto anche di quelle con-siderazioni che andavo facendo: non è am-missibile che si diano quattrini a societàche poi possono vendere le navi come vo-gliono anzichè espletare i servizi di lorocompetenza, per i quali hanno avuto contri-buti dallo Stato e dalla regione. Non è pos-sibile che gli organi locali non siano infor-mati e non prendano parte alle decisioni.

Nei suoi contatti e soprattutto nelle deci-sioni del suo Ministero credo che è oppor-tuno tener conto di questi fatti. Per il restola ringrazio, signor Ministro.

P RES I D E N T E . Lo svolgimentodelle interrogazioni è esaurito.

Autorizzazione alla relazione oraleper il disegno di legge n. 132

B A USI. A nome della 8'"Commissionepermanente chiedo, a norma dell'articolo 77,secondo comma, del Regolamento, l'autoriz-zazione alla relazione orale per il disegnodi legge: «Conversione in legge del decreto-legge 10 agosto 1976, n. 544, concernenteproroga dei termini di cui agli articoli 15, 17e 18 della legge 10 maggio 1976, n. 319, re-cante norme per la tutela delle acque dal-!'inquinamento» (132).

P RES I D E N T E. Non facendosi os-servazioni, la richiesta è accolta.

Svolgimento di interpellanza

P RES I D E N T E. L'ordine del giornoreca lo svolgimento dell'interpellanza dei se.natori Federici e Carri. Se ne dia lettura.

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P A C I N I, segretario:

FEDERICI, CARRI. ~ Al Ministro della

marina mercantile. ~ Per sapere se ha preso

conoscenza della situazione, quanto menopreoccupante, che si è venuta a creare al-['« Adriatica» (società per azioni di naviga-zione del gruppo FINMARE), con sede inVenezia, e quali iniziative sono state assuntedopo che il pretore Elio Risicato di Messinaha inviato comunicazione giudiziaria, pertentata appropriazione indebita, all'ammini-stratore delegato e direttore dell'« Adriati-ca» stessa, comandante Ferruzzi-Balbi.

La questione viene sollevata non solo perle implicanze giudiziarie, ma anche per sol-lecitare un'attenta verifica alla luce dell'at-tuazione della legge 20 dicembre 1974, n. 684,recante norme per la ristrutturazione deiservizi marittimi di preminente interesse na-zionale, particolarmente nei dispositivi chedefiniscono le modalità di noleggio provvi-sorio.

Nel contempo, gli interpellanti fanno pre-sente l'opportunità di compiere una verificasu accordi posti in essere dalla società« Adriatica» e, tra questi, quello stipulatocon la società «Gottardo Ruffoni» per unjoint service nel settore container per tuttele linee containers fra Europa e Medio Orien-te-Egitto-Grecia-Turchia, accordo che ha pro-vocato viva preoccupazione e larghe reazionifra lavoratori, operatori economici e forzesindacali e politiche della città di Venezia.

(2 -00003)

F E D E R I C I . Domando di parlare.

P RES I D E N T E . Ne ha facoltà.

F E D E R I C I. Signor Presidente, onore-vole Ministro, onorevoli coLleghi, abbiamopresentato questa interpellanza avendo pre-sente tre obiettivi fondamentali specifici e,più in generale, anche per riproporre all'at-tenzione del Parlamento i gravi problemi del-la marineria nel quadro dell'economia marit-timo-portuale e nell'ambito del problema deitrasporti. Primo obietttvo: conoscere e veri-ficare se il Ministro si è assunto l'incarico

di controllare quanto sta accadendo alla« Adriatica », società per azioni di navigazio-ne del gruppo FINMARE con sede in Vene-zia; ciò per due motivi: primo, perchè siamoin presenza di denunce di stampa assai gra-vi che qualificano tale gestione quanto menocome «leggera », «spregiudicata» e per laquale si testimoniano, da parte della stampa,«noleggi d'oro», «operazioni bancarie conelevatissimi interessi », «onerosi appalti »,« strani affari », « grossi reclami da pagare»,e il tutto a spese della collettività; secondo,perchè un pretore ha inviato comunicazionegiudiziaria, per tentata appropriazione inde-bita, all'amministratore delegato e direttoredell'« Adriatica» stessa.

Ricordiamo a titolo esortativo e per dareancora più forza e coraggio al nostro Mini-stro che la legge n. 684 al secondo commadell'articolo 13 afferma che iJl Ministeroha facoltà di procedere ad ispezioni e con-trolli, nonchè di chiedere in esame registri,libri, corrispondenza e ogni altro documentoche sia ritenuto necessario per esercitare lavigilanza tecnica sullo svolgimento delle li-nee e dei servizi, e ciò avviene nell'interes-se della società. Aggiungo che per fare ciòil Ministero ha a disposizione dei fondi chela legge n. 684 ha stabilito ~ se non vadoerrato ~ nel due per mille sulle sommepagate per sovvenzioni e contributi. Ora conquesto primo punto non voglio nè ripeterequanto tutti abbiamo letto su quotidiani esettimanali nè tantomeno indulgere a tenta-zioni scandalistiche, nè aprire vertenze suuomini per altri uomini (sebbene esista an-che questo problema noto più generalmentecome sistema di sottogoverno); desidero in-vece evidenziare la necessità di un rigorosocontrollo di ciò che è avvenuto sia nella ces-sione delle vecchie navi, sia nelle operazio-ni di noleggio, sia infine nell'impostazionedelle nuove linee di navigazione e dei nuoviservizi.

Affermiamo ciò con vigore, con forza, erichiamiamo tutti al massimo rigore ancheperchè è necessario distruggere eventuali tol-leranze oppnre fare giustizia di voci, di dub-bi, di malizie a volte usate per lotte di cor-renti e di interessi. Qui si parla di servizi di

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preminente interesse nazionale che con capi-tale pubblico debbono concorrere a realiz-zare una nuova politica marittima per con-seguire con l'ulteriore sviluppo di traffici ilpotenziamento della flotta nazionale. Tali at-tività devono essere svolte in un regime dilibera attività imprenditoriale avendo pre-senti le esigenze della massima efficienzaed economicità secondo criteri di funziona-lità e di specializzazione. Dunque ampia li-bertà e grande rigore!

L'interpeLlanza, come dicevo, si proponeun secondo obiettivo; 110 espliciterò, si-gnor Ministro, leggendo una interrogazio-ne urgente presentata dai consiglieri re-gionali Tartari e Cortese, veneti e de-mocristiani, allrla Giunta regionale veneta1'8 aprile del 1976: «I sottoscritti consiglieriregionali interrogano il Presidente dellaGiunta per conoscere quali inteIATenti sianostati adottati in presenza della decisione di-ventata pubblica in questi giorni in base al- ,la quale la Società adriatica di navigazioneha dato inizio al servizio di due linee me-diante navi con capolinea a Ravenna per ilPireo e i.I Medio Oriente. La suddetta inizia-tiva ha provocato viva preoccupazione ediffusa reazione tra gli operatori economicie sindacali del porto e della città di Veneziaconsiderando che l'Adriatica di navigazioneè una società a preminente interesse nazio-nale con sede a Venezia il cui comportamen-to si è rivelato in contrasto con gli impegnidel Governo di favorire lo sviluppo del traf-fico portuale e commerciale veneziano an-che con specifici provvedimenti nell'ambitodelle linee di navigazione sovvenzionate. Te-

I

nuto conto del fatto che la decisione della II

suddetta azienda comporterà un pesante tra- I

sferimento di traffico dal porto venezianoa quello romangolo proprio quando la por-tualità di Venezia già nel 1975 con un trenddi cedimento protrattosi in questi primi me-si del 1976 ha raggiunto i livelli più bassidella sua attività, i sottoscritti interrogantichiedono che la Giunta protesti con la mag-giore decisione e vivacità in tutte le sedicompetenti e ottenga affidamenti certi cherettifichino gli effetti negativi della critica-

I, bilissima decisione della società Adriatica di

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II

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navigazione ».

Un po' campanilistica direi, ma tant'è!Terzo obiettivo: dal dicembre 1974 ~l pia-

no Finmare ha compiuto due fasi e il14 lu-glio 1976, se non vado errato, si è aperta laterza fase con una intesa fra le parti che pre-vede una modifica del piano stesso, partedella quale sembra ~ ecco il problema ~

dover sottostare all'approvazione di una nuo-va legge. Se così dovrà essere è bene perevitare eventuali ritardi ~ e ce ne sono giàstati ~ che di ciò si discuta al più prestoe al più presto si decida in base alle richie-ste sindacali e all'accordo che è stato messoin atto. Ancora, con il processo in atto dellacostituzione delle società miste per il tra-sporto merci è necessario decidere sullaquestione del coordinamento e potrebbe ri-velarsi la necessità ulteriore di una modifi-ca della legge stessa. Nuove iniziative indu-striali italiane all'estero indicano l'ipotesi di~ccordo di trasporto preferenziale per la ma-rineria pubblica italiana. Non lo diciamo perproporre {(autarchie» o per difesa estremadella bandiera, lo diciamo soltanto in base

, al nuovo codice di comportamento deIrle con-ferences che il Governo italiano non ha ap-provato mentre è stato approvato da tantealltre nazioni. Ancora, la continua evoluzio-ne tecnologica ed organizzativa del trasportomarittimo e le ristrutturazioni logicamenteavvenute nel quadro dell'organizzazione dellavoro del1a Finmare pongono all'attenzionein termini urgenti una verifica del rapportotra codice e contratti di lavoro così come lanecessità della riforma del registro navale.Devo aggiungere a questo proposito che delresto gli stessi contratti restano ancora ca-renti almeno in ordine ai problemi del trat-tamento pensionistico e delle malattie pro-fessionali. L'opportunità di riaprire anchein occasione di questa interpellanza un dibat-tito ed un confronto più generale sui proble-mi della marineria, di riaprire il confrontoed il dibattito sUllla questione marittimo-por-tuale, la prego di credere, signor Presidente,signor Ministro, non è un escamotage perdare rilevanza ad una interpelQanza nè, tor-no a ripeterlo, per redimere desideri scanda-

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listici, ma essa è costantemente fornita dalquadro generale della situazione economicadel paese ed in esso dal peso assai negativoche vi induce il settore trasporti.

Riaffermiamo qui quanto il nostro partitova chiaramente dicendo: è necessario averecoscienza totale della crisi che stiamo attra-versando e della urgenza quindi di arrestarel'inflazione, in primo luogo riducendo il de-ficit della bilancia dei pagamenti e del bilan-cio dello Stato. In questo quadro l'economiamarittima, così come è gestita, ci pare ag-gravi ulteriormente i dati negativi dell'usodel reddito nazionale, dello squilibrio terri-toriale, della mancata riconversione indu-striale, delle difficoltà in campo energeticoe della continua ascesa del grave passivo del-la bilancia dei pagamenti.

Da questa consapevolezza derivano dueelementi: in primo luogo che una rinnovatafunzione marittima è indispensabile compo-nente per la realizzazione di un piano anchedi emergenza e di risanamento dell' econo-mia. Ciò peraltro ci pare si otterrà stabilen-do un collegamento funzionale tra attivitàproduttive e sistema dei trasporti, rovescian-do il concetto di marginailità, di infrastruttu-ra di servizio applicato alle attività marit-time, per ragionare in termini di vero e pro-prio meccanismo economico capace di inci-dere sul mercato interno e sull'occupazione,di indurre attività produttive e di riequili-brare iJl territorio. In secondo luogo lenuove tecniche di trasporto, oggi in atto par-zialmente e disorganicamente, richiedono lautilizzazione ordinata e rapida dell'esistentecontro intraLlazzi, sprechi, parassitismi e di-sgregazione operativa.

Ci pare che dalla corretta comprensione diquesti elementi debba discendere la volon-tà politica per verificare la gestione dellalegge n. 684, per completarla rapidamente, seciò si rivelerà necessario, e anche per il suorilancio.

P RES I D E N T E. n Governo :ha fa-coltà ,di rispondere a questa mrerpellaruza.

F A B B R I, ministro della marina mer-cantile. Signor P:residente, onlorovoli colle-

ghi, prima di entrare nel mecito deLla ris,po-

'Jta altl'interpellanza dei sffi1Iatori Federici eCa'I1ri,vorr.rei soffìermammi, s.ia pure di sfug-gita, su una questione che ha IriJievo gene-rale nei rapporti tra il Parlamento, il Gover-no e l'Oipinione pubblica. Mo1rne voLte succedeche 1a stampa agita 'akund: ,problemi ,che ,so-no oggetto di un ,atto p.aJI'Lamootalre,Siia es-so una i'll,terrogazione, :sia elSSOuna dTIl1Jeropel-

lanza, e oredo che in casi ,del @elleI"e com-pj{O del Governo sila quello di dare [a :pre-cedenza alLI'informazione al IPlalnlamento, /an-,che 'se t'alvoha può eSSleIlCi ,La rtJe:n:tazione diri'Spondere a'ne accuse, oSQpI1atturtto qwndosono aS1soJutamente infond'aite.

Nel caso particolare si potrebbe obiet-talre che essendo stata ,preseo:1Jtalta 1'linteI]pel-lanza prima .dellre ferie restlwe ed eS'sendosiquindi verificata. UIlIa pau.sa ooll'at!tLvi!tà paT-lamentare, l'opinione 'Pubblica ,reclamavauna ris.posft'a immed,iata. Turt:taJViaiho rÌlt1eIliU!todi mam.tenere fede a quel,lo che COIlis.]deroun preciso dovere e cioè .di .dare ,la ipI'.imarisposta al Parlamento. Molte volte, nel cor-so della mia [lon b:reve alttiviltà ipar1amemrt:a-re, mi è accaduto di SetIl!me ~amenteLe da

t'a~te di colleghi deputati e 'se1Jlatori, qll1aIl-do 'apprendevano dalla stampa notizie cheinvece avrebbero dovuto apprendere dallaviVla voce dei 'rapprelSOOJt1é\1l1tlidell'BsecutÌJVo.

Questa non vuole essere urna ~usdfiJcazio-ne JlIei confronti della .st3lI1liPa che ha agi-tato in mani:efla p1uttoSltlO vi'VlatCle,tI ,proble-

ma senza ottenere riSPOSlta, ma V1U01e esse-re, credo, la riaffermazioI1Je della neaeSisi:tàdi non ledere mai tI prestigio de1le .ts.titu-ziOiI1Ji.La questio[lie ,d'M,tfla 'par.te è ISltatlaitrat-laIta dalla stampa ID ffiaJIlJrera iUJllpo' speri-'Colla!ta: nel contesto di un aJ:1tÌ'Co['Oche d-guamcLava la materia s.i è detltlo 'alliChe cheer:a impossibi:le 'trovare .illMinistro dJeIiLama-rina mercanti'le e che lr1aerclre fartrt:e ovunquenon avevano d'ato alcun :risul1!a.tIo, mentreposso affermare che se c'è stato un mini~stm, oLtr.e a quello deU':iJn!terno, che ha pas-

'Jato tutto il tempo ,dal molID.ooto della suanomina a~la data odierna, saliVo TapMe le fug-gevoJi punta'te nel propr.iJo OOiI~elgio,rnelpro-prio Ministero, è stato chi vi paI1la e nonperchè se ne voglia vantare, ma iPetI'Chè,es-sendo capitato inopinatamente in un Mini-

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14a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

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stero un po' nuovo rispefbto alle ,sue esperien-ze ed alla sua preparazione, ha sentito lanecessità di 'approfondir.e una mole ,di pro--btemi che p,roprio im.quei giomi di 0011ra:go-sto si agrtavano. Cito uno ,per tutti: quellodei collegamtmti con la Sardegna.

Fatta questa precisazione, entro nelle que-&tioni soI,levate dai colleghi Federici e Cail1ri,i quali hanno tmtJto s.pUl1!tì()'tI1al'a'l1Jro amcl1edalLa comunicazione giudizÌ.a1I1i'ache H pre-tore di Messina dottor Ri,sÌlcato ha i'l'1viatoaIl'amministmtore deIegaJto de1la societàAdriatica in re1azione a OOI]1Jr,atrlX>s1Jipulactocon la società Somome per il noleggio deitre traghetti desinati allla dÌJnJea!tad'ia-NordEuropa. Nel contempo gli .int.eI1Pcl1ootifan-no .presente 'l'OiPpoptunità di COIIlIpÌiereunavePifica degli accordi posti im.essere dallasoCÌJetà AdriatlÌloa con a10uni 'SlpedizionieiIÌ.

Ritengo che nel tratLare la questione nOonsi possa non tener conto, come ho .già det-to, anche della 'campagna di stampa nei con-fronti dell'mnministratore delegruto delJa so-detà, del mio predecessore, di chi vi paJrlac ddJ;a Finmar:e in gene.rade.

Des1dero preaisa,re che ll1iOIlho 'la pos'sibi-htà di rispondere in ma11Ì.eraadeguata circal'aspetto ,giuridico della questione tperchè ilsegretJo istruttorilO non ooJI]lSielIlJte'all'Esecu-tivo di valutare gli elementi ÌUlbase ad qualila ma:gistmtura di Messina ha ritenuto dipotere, nel corso di un proaediJmemo iI1l at-to tra la società Somome e il cantiere Cassa-ro, e nel quale la pubblica ammin~stmzlio..ne TIfonè as'SO'lutaJffiente1n causa, di ror.mu-lare deUe ipotesi di :reato iI1IeioonfrOll!ti del-l'ammÌ1l1istra:tore del1egato della societàAdriaJtica, cOID8!ThdanteFeI1ruzzi~B3Jlbi.Il Mi.-niiStero a ques-to riguardo. si è 1imÌltaltoa farequello che era doveroso fare, cioè ha !pOstoa clisposizione dell'autorÌ!tà giudiziaria la do--cumentazione esistente agli atti relativa siaaU'acquisto di tre .traghetti di COSitruzionegiapponese da parte deLla società Somome,<;iaal 'l1ioleggiodegli stessi alla :società Adria-tica.

InOlLweil pri[lC.ipio che è di ci'VIi:l:tàpriJmaancora di essere una J1Io.r.magiur1d1ca, cioèquello di non rHenere p.rovate accuse !pri-ma che v,i sia una sentenza della magistra-tura competente, ha indotto a mon prendere

per ora in cOiJ1Js1denaziorrela rposSÌ!bilità dieventuali provvedimenti <nei comronti delcomandante Ferruzz.i-Brulbi, provvedimentiche fra l'altro competerebbero al MÌinis1l::rodeUe partecipazioni statali pmttos:to rche alMinistro della ma:rdmaIDel1Ca:J]ti,1e,torattaJlJiOO-si .di una sodetà ,aIÌcui e~pitaJ1e paJrtecip.am.osodetà a loro voLta a partecipazione <stata-le, cioè l'IRI e la Finmare.

Per parer trattaJre compiU1JaIDoote la que-siÌone I]]'eisuoi aspetti sostanziadi ,sono neaes-"arie alcune premesse che II1ÌIten!goÌJnJdispen-sabili, anche se limpoI1rM1lI1Jouna esposizio-ne non bJ:1eveda par,te mia, ma credo chetale es.posizione sm necessarm al fine di por-re Ìln chiaro la realtà delle cifre in gioco, daalouni e~pos:te in mam.iera che a:1Jon.si /puònon defilli1re tendenziosa, sulla base di me-re ipotesi, e che vanno quindi opportuna-mente precisate e ridimensiOI1!alte.Tira fal-tro non si è tenuto presente che il vMore del-la lira rÌ!spetto al dol,laro era di 623 lireal momento in cui avV'el1JI]ero@Liacqwisti e(he oggi è di 850 drca. Qoos,to il1JatDuradmen-

te comporta delle grosse diffurenze che inalcune sedi giornallistkhe Illon si sono V1aJlu-

tate oppme si .sono va.Juta1teutilizzoodOlle inma:ni:era certamente tendenziosa.

Devo premettere che il programma di :rias~setto. deHa linea Finrnare ~pprovarto col no-to demeto intermi:ni,steriJaJ.e del 28 marzo1975 prevede che la linea lta1iJa~Nord Euro-pa, che in passato era gestÌlta dalla Tir1ren:iacon navi tradizio11Jali, navi 1amgamente obso--lete, venga affidata alla società Adriatica in-tegra:ndola con la Hnea per il Medio Orientee impiegarndovi due o tre Itraghetti da {(ac-qaisire in attesa che l'e5ipeir.imento dell'eser-cizio della linea », dice il decreto testualmen-te, « dia indicazÌlOiIlidel t~po:def:i:nitivodi navida utilizz8!re in prospettiva ».

Quindi linea nuova TIJeJ1asua concezionedi fare dei porti italiani, e meridionali inpant1col},a:re,la cerniera f:ra .iItI1a£ficidel NordEUI10pa e quelli del Medio Ormte; pertam.touna IÌ1l1eaa cara Here sperimentale anche peril tipo di :navi da impiegare, la cui VIalMitàsotto .il profilo gestionale è da OOIl1.sideraresubordina,ta ad un periodo di iSperim.entazio--ne che, più e meglio di qual,siasi rpreventivaindag,ine ,di merCaJto, studio 'teanÌiCo o provi-

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Senato della Repubblica ~ 581 ~ VII Legislatura

14a SEDUTA Assm.mLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 28 SETTEMBRE 1976

sione teorlca, possa dare eLementi :sicuri sul-la oppOll'tuIlità di praSiegUl111ee di lsostem:er:lacon il contributo di alVv,iamento che la Jeg-ge n. 684 a'1l'aDticolo 4 pil1elVede1n propositopor un periodo massimo di cinque anni.Questo ,contributo veniva .previJsto in via lar-gamente indka'tÌ'va nel rillcardato (program-ma nel1a misura di 2 miHalI1die 520 milionie 3 miliardi e 780 mÌilioni ,aJllllui a 'secondache alla linea venilssera adiibilt1idue Qppuretre traghetti, quindi alla media di 'Un mi-liardo e 260 milioni per t'ragheuto.

È evidente che il carattere ,innovativa esperimentale ,della linea oOlIl,s'ÌJgJliava,di de-stinarvi navi noleggiate, n.on naJVidi ipmprie-tà. Se era un tentativo, 'Se em IUnes,perimen-to, era perico1oso iniz:i,ar1o immediatamen-te cOIn navi di proprJ!età ipI1QPI1ioper limi-tare al minimo il Ti,schio di danno ecOl1crmko per ,la .società e per l'emrio nell':i1po-tesi, che 'Poteva realizzarsi, che i ,r,1sultatieconomici gestlionali deLla J,].ooafossero Italida impor ne la ,cessazione ,c1e!1Lalinea stefSisaa breve S'cadenza.

In tale prospettiva la ,socÌJertà Adrialtica1'11 luglio 1975 comu'lllica:va .al Ministero diaver r'eperito tl1enaVli tr,<lighetlt:odi circa 6.800tonnellate di stazza lorda, di nuova costru-zione, di praprietà della società Somome edi aver stipuJato con lla sodetà .stessa un'cOIThtrattopreliminare di <l1:OIleggi!Oper un ca-none di 10.250 do1lani al giorno p.er nave.Nel periodo .cui 'Si ,riferiva 1a Let,tera 10.250dollari corrispondevano a 6 milioni 478.000lire e \Thanai 9 milioni eocetera. Le clausiOleessenziali di questo ,contJmttJo è hene IsÌianonote anche ,per i provvedimentJi che doW'an-no essere adottati pro<;s.imame:lllte al fine diricava're da1l'oper.azione ÌJniziata ma 1Di0lloon-elusa il massimo utile per la soCÌletà e qu1n~di 'anche per l'emrio.

I tiI"aghetti sono nol,eggialtJi a iSOafOnudoper UIIl periodo di due 'alnm con faco1tà dirinnovo £tno al massimo di dieai 'M1ini.LaAdriatica ha l'opzione di aoqui1SitodelLe n.avida esercitarsi entro 24 mesi dalla consegnadi ciascun traghetto con un Ipreavviso disei mesi. Allo spimre di [ta1e IteI1IDÌ!JJJediopzione.è facoltà deH'AdriatÌloa di ,acquistarede:f:ì1ll1ivivamentej tre tr;aghetlti alI prezzo ba~se di dallari USA 14.646.000, corrispondenti

aLlora a 9 miliardi e 256.000.000 di lire e oggia 12 mÌJliardi 244.000.000 di lire per traghetto,det'raJendo da queSito valore !l'ammontare fi-no al 59 per cento di ,tutti ,i carrwni di no-leggio precedentemente cOJ1risposti alla So-morne. Ed è quello che ,oneida si farà: laAdDÌ-altica dovrà OIrientJar:si venso l'opzione,p.erchè ha ,tutto l'iJnteres,se:di Dane queSita iOpe-razione.

Infine l'ultima clausola contratt1Uale sta-biliva che saI1ebbero stalti 'Valutatti a pa,rtei 'l,av:ori extra iJ1Lchiesti al iOantiere oo.stru,t-tore dal proprietario, d'aocordo iOOIlJ'Adria-tka, v,alutabili in circa un miliOJ:1Jee mezzodi doNavi.

11 MinÌistero della ma'rÌin'a mer,cantiJ1e conieNera del 21 luglio 1975 ,oomU'IllÌ.caVla.rulla50detà iJ proprio nu!J1a osta allla utilizzazio-ne delle navi ìI'itencndole ìI'ÌlSponc1en!ti allaesigenza della linea da listÌltU!ÌlI'si ,sia .sot10il pmfilo tecnico (si tratltJa di navi estrema~mente sofiJsticate che rarp,presentamlOÌJl nonplus ultra dene costruzioni iO'av:ali) ed aTIichetenendo oonto deLla natura 'SiPer1mootaile del-la lime a stessa cui ho f'altl1Jooenno e qu::iJndiIdell'opportunità di destÌJnarvi delLe navi no-leggi1alte e non di prOlpdetà, dò al fine dipoter ÌinizÌ<are J'es,perimento aUe m1gLion1 con-(bzioni di 'rap1dità e di eff1cÌienza e di PD-tervi destina:re definitivamente quelle IUIlLtàse avessero dato, .come hanno ,ooto, esi,to IPD~siti.vo.

La società Somomecon wetlrera delIS lu-gHo 1975 chiedeva di impoIit3lre datI Giappo-ne i cittati tre 'traghe1 ti in cOIstl1UzÌ!ooepressoun caJllti~re gi'appOln.ese IS'll COITlmessa de1laMongibel International Limited 311prezzo di4 mÌi1iJa~di 265 milioni di y;en per cia:sc.unaunità, pari a 14 mÌJlioni 646.000 dollari USA ecioè, come ho detto prima, a lire 9 miliardi256 milioni 272.000 al cambio <alLOImOOJ1rontedi 632 lire per dollaro; al cambio attuale sitratterebbe di 12 miliardi 244 ffi:i;Monicirca.

Nella lettera con cui si chiedeva l'acquisto~a società faceva presente di essersi rivolta acantieri italiani in grado di eseguire IS>ÌimilicOSitrnziomi e che questi IcanuÌJeni,pemltro av:e-vano comunicato l'impossibilità di consegna-re le navi prima del 1979, mentre il cantieregia!pponese avr.ebbe effettu:ato ,Le ooJ1lsegne

daH'apll"ile all'ottobre 1976. D,]£a;tt<iuna nave

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Senato della Repubblica ~ 582 ~

14a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

VII Legislatura

28 SETTEMBRE 1976

è già in esercizio da 3 mesi, un'altra sta perarrivare nel porta di Venezia dopo aver fattoscalo a Tr:i;p01i'Perch~ c'em illin,oamiJco:impor-tante e conveniente da fare, la terza è ancorain castrul)ione.

Occonre aIliche pTedsé\JI1eche, ncl conso del-la costruzione, it!prezzo .del pl11mo Itraghettoè stato aumentato di un miliardo 229.000.000di lire per Ilavori extra e revisione prezzi (è ilmilione e mezzo di dollari cui ho fatto cennoprima). In definitiva quindi il prezzo delp,rimo tragheUo già consegnato aLLa,societàAdriliartioaed en1Jrato in 'linea ana fine detloSCQIl1S.ogiugno è risul,iaJro .di 13 mirli,ardi 500milioni di lire circa al cambio attuale deldoLlaro.

Da quanto ho ricordato sinora è evidenteche per formulare 'U[l ,grlJud~zÌloSiu.Ua conve-nienza economica dell'openazione occorre te-ner conto del deprezzamento deùJla Hra ,inter-venuto nei confronti del dollaro dal Jugliocie110 scorso aiJ1:IlOaid .oggi e delle clausole delcontra;tto 1n base al quaLe, 1n oaso .di acqui-sto, ill 59 per cento dei oaJnOlI1idi noLeggio [lelfrattempo pagruti ~anno 'in detrazione dc[prezzo convenuto. Questi due aSiPet1:t~!ThOll so-n'O stat,i tenuti ,in .conio ll'e1l<aoarmpagna gior-na'1iJs,tica, ma debbono Ie.SISiereconsidemM.Non è corretto, quando si deve ,drure un giu-dizio sulla 'convenienza econo.miloa dcll'opera-zione, affermare, come è stato fatto, che i tretraghetti sono costati aUa Somome 27 miliar-di di 'Hre 'e l'Adr.ia:bÌ<Ca:11IeIpagherà 50 di no-leggio. Non oocor.re falre ii OOtIlItidella servadi aui :parlarva prima il senatore FeI"I'al!é\Jscoper dimostrare qUé1!nto qtuest'affelI1mazionesia evidente di per sè.

A questa conclusione aberrante, aHa qualegiom:aH che 'si rMem.gOIllOSleri :son:o wriValti,si può ,rufDiV'aresoLo se non 'Sii:,t~eI1leconto delmutato valIore del doLlaro, che porta il valoredi druscuna nave da 9 a 13 illl~liaJrdi ,di lj1re dr-ca, e se si ipotizza un nOlleggio di cinque annisenza tener conto della possibilità di eserci-ta,re i,l di'ritto di opzione entro due lé\J11iIli,scomputando dal 'Prezzo ,d'acquÌisltlo jl 59 per

cent'O dei canoni .di ndLeggio.Come ho detto, il primo traghetto è entra-

to .in 1Ìinea aHa fine deLlo s,corSiO .giugn'O e asecondo è in arrivo. Quindi alla fine di que~')1'é\JI1Inola linea avrà 'avut'O ,un pelJ:1Ìododi spe-

rimentazione sufficiente, :ami:op,arere, per de-cidere can piena cognizÌiOll1edi cauSia se saràOppol'tuno mantenere la linea stessa, se lenavi riSipondono alle es,igenze del traffioo e.sesalrà opportuno impiegare ItUlttee ,tre ,le unt-tà o due sOlltanto, secondo l'alternativa postanel decreto ministeriale 28 marzo 1975.

L'esperienza ha dimostrato l'enorme utilitàdi questa ~nizjativa e che, qu1ndi, convdieneesencitare l'opzione per l'aoquisto dei duetraghetti. In altri termiJni, il guadagno realiz-zato dalla società Somome verrà a costi-tuire un prezzo pagato dé1!llasocietà Adria-tica per evitare il rischio di effettuare uninvestimento di alcune decine di miliardi perattivare una .nuova iHnea ,senza una ,pre'VlelI1-tiva, necessaria s.per1mentaziOlIlle.E solo que-sto si paga alLa società Somome, il ri-schio alI quale è andata incontro l'Adriati-ca nel fare questo esperimento.

Per quanto attiene infine agli 'Oneri che l'e-rar.io dov,rà ,sostenere per Itru1e11Ìinea,ricordoche, in base a/ll'articolo 4 della legge n. 684,qaesti oneri si concI1etÌzzell1anno 1n un con-tri1bru:topalni al oasto di noLeggio delle iOOvic successivamente, una volta esercitato 11di-ritto di opzione, pa,ri aLla quota di ammorta-mento dell'investimento, per un periodo mas-simo di oiJnque anni.

Onedo di aver riSlpOls1JOoon lSIUffiaie.nza didati 'aHa prima palr.te delnI1lteI]pcllanza. Ve-nendo a trattare deMa ,Siooonda!parte, ,relativaall'accordo delI.lasocietà Adriatica con la so-cietà Gottardo Ruffoni, faccio presente cheil citato articolo del decreto 28 marzo 1975prevedeva .J'istituzione di una linea con naviporta - containers per il Medio Oriente amezzo della motonave «Palladia », già diproprietà della società, da trasformare innave porta - containers.

AlI fine di a'ttivare irrnme.dmtarnente [a 1i-nea, la società è stata autorizzata a noLeggia-re, per il rtempo. necessario all'elSleouziOll1edeilavori di trasformazione della « PalladiO' », laporta - containers « Naxos Express », di pro-pI1~etàdi una società facente CéljpOal tÌ1to1ruredetlila ricordata società Somome. Questo no-leggio, essendo ormai terminati i lavori ditrasfanmaziol]e deHa «P.aiIr1adio», ha avutouna durata di sei mesi iCÌrca. Il nolo richies,to,di 2 milioni e 800.000 .lire al giorno, è stato

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Senato della Repubblica ~ 583 ~ VII Legislatura

28 SETTEMBRE 197614a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

,dJCLOIttO,in ba:s'e al p.é\Jrer.edelJ'ils;pettollé\!tO :tee-niloo dell Ministero, a un miliOO1e e 300.000lille al gioilTIo.

Trattandosi di aUivÌ1tà di tnUOVO'Dipo,:La ,510-cietà Adriatica ha ritenuto opportuno sti-pubre un accordo di oOQpemZllOne con Ja so-cietà per azioni Gottardo Ruffoni di Mi-bno, di'Venuto opemtil\"o dall 1° illalrZO SiOOr-so, suUa base .del quale è pnev,ista Ilia geslti'OOle

delle navi da parte dell'Adriatica mentre lamovimentazioTIle ,teI1I'estl'e dei containers è <af-fidata all'altra ditta, specializzata in questeopeI1aZJÌ'oni. I prov:enti e Le ISlpese relative sa-:canna ripartiti in Ipart,e ,per pelloenDuaM fissee in pallte in proporzione all'Draffioo acqUlisiltoda ciascuno dei contraenti. Rioordo che an-che in questo caso, trattandosi di linea dinuova istituzione, l'intervento sovvenziona-torio dello Stato sarà regolato sempre dal-

l'articolo quattro, cioè il contributo di avvia-mento, che sarà per i sei mesi di noleggio

della « NaxO'sExpress» di 250 milioni di li-re circa, e successivamente l'ammortamen-to del costo di trasformazione e del valloreresiduo della « PaLladia ».

Le preoccupazioni sorte tra i ,lavoratori, dicui si sono fat'bi iI]]Ite>r:pretiglli Ì:TIItel1peL1anti,ma che avevano interessalto direbtamente con,te1egmmma che ho agl,i aI~ti 8.loche dI MiJni-stI:co,riguar.dano il faJtto che J:a,società Adda-Liea ha ritenuto di fis<salIìelillcalpolim.ea deLlanuova linea a Ravenna anzichè a Venezia,decisione che è stata motivata daLla circo-stanza che H porto di Ravenna costdJtuivlagiàla base di attività della Gottardo Ruffoni eche tale s'Calloè stato ,in 'gmdo di offnilre ta-riff,e moLto 'Più 'ridotte per la mov.ia:nem:tazioneéfei containers. A seguito di ,i/ntJesedinterCOI1secon iJ1 Provveditorato al porto di Veneziain ordine alle tariffe, con l'entrata in lineadeLla «Palladia », il capolinea è stato tra-sferito da Ravenna a Venezia.

Mi 'd,suIDa anche che iJ ,coLlega Federiai havoluto dare info'l:'mazioni ooDbagliare dei mo-tivi che l'halllno ,spi:.nto 'a fare questa imlter-pel1é\Jllzacon una leDtera \Ìi11MÌiatttaal di/rettoregenenale della società AdrÌialtiaa ed anche aisindacati dei lavomtori de~l'A:ddatioa. In iVe~

rità in questa Lettera è debOOIche si Iprendespunto da un avvenimento che può essereoggetto di scandal'O e che quindi va chiaritoneLle sedi competenti per fIIPI1ÌiI1e:illdiscorsop:ù .ampio suHo stato di lI1ilstrobtu:rnzionedel~la Finmare e quindi di attuazione della leg-ge n. 684 e della legge n. 169 che dov,rà esser èseguito costantemente dal P<aI1lamento.

La terza fase del piarr-liO di IrÌiSltrutturazÌiOO1edcl:1a flotta p.i.n. ha subÌito Ulnbr:eve Irita11dodovuto tra l'altro al fatta che La emisi di Go-verno è venuta a cadere ipI1OiprioIllel momen-to in cui si doveva attuare la trasformazionedelle navi « Galileo )} e « Marconi)} da adibire

a croder.e nel mal" dei Catmi/bi e filellMedilter-nmeo. Il nuovo MinÌJstro, dovendo ,predispor-

re i 'provvedimenti nocessalri nel'riSjpetto del-,]a legge ed avendo dei dubb.i CÌ1ncala [egittda:ni-

1à della nuova iniziativa ,r.ÌlSlpetttpall'articolo

l della ,legge n. 684, che stalbilitSice che la par-tedpazione aUe società di :I1JalVÌJgazÌionedi \So-

cietà 'PiI"ivate non può sUpeiI131l1ei[ 49 :per ceTIJl:o,trattandosi invece nel caso specifico di unasocietà a tre con un apporto di capitaledel 33 per cento per ciascuno dei tre soci,ha ritenuto doveroso riesaminare l'interaquestione.

QUlindi la terza fase sarà (pos\1Ja]n attuazio-ne previa ap'Provaz:ione da OJalrtedel iParJa~mento di un di.segno di :Leggeche iplI1eselIJJÌeJI'Òal Consiglio dei ministri prossimamente, conil qUR'1esi regoleranno i Iié\iPPOr:tIieconomiciderivanti dalla trasformazione dell.a «Gali-Ilea)} e ddla « Marconi}} in navi da crociera

e si regolerà anche la quel.Stiollliedella quota diIl,ant.ocipazione della Filnmare allla nuova ISO-detà, all1:chein misura -inferiore ,3J151;per cen~to per questa particol'3ll1e attività.

Confido che wl Par.lé\Jmelllto(poslsa rnp&da-men1Je approv'are questa Legge :im.Commis-sione, dopo di che, a:l rientro di una delle duenavi dal Sud-America, inizierà immediata-mente la trasformazione della stessa, versodicembre; a gennaio rientrerà la « Galileo )}

da11'Austm1ia e andrà anch'essa ai cantieriper le trasformazioni necessarie.

L'accordo suLI.aterza fase è ,S/ta.tofatto CIOnle orgalnizzazioni s<inidacalli;debbo far iprese.n-

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Senato della Repubblica ~ 584 ~

28 SETTEMBRE 1976

VII Legislatura

ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO14a SEDUTA

ve che .la UIL si è dichiirurruta ialssolutamentecantmria ~H'iTIldi:dzzo .pnesoe!1to, che ha ~nve-ce ottenuto il COI1!se.ns'OdeUe due rult:re OI1ga-nizzazioni sindacruli. Chiariti questi dubbi,penso .che, nella sede che ho dianzi ricondato

al coHega Fermaridlo e alI oolJ1legaFierrolasco,il Governo possa essere diJSjponib]le a daTetùHi gli ulteriori ohi:ruri'll1ootisu questa ed al-tre m~tede, e in partiico1a:re Idichiaro fin d'orache il Ministro è disponibi1e a !Siegtlilreila ma-teria in accordo con il Prur1amento e qruindia soi1toporre al p:a;rJamento, main mano che siprofileranno, eventualità di anrtJio~paziominel-l'attuazione del pilano FiJnffialre, di modoche essa avvenga non solo nei Itermini ,Sltabili-li e nei modi rrspetltosi della legge (qUJesto logarant:kà oer,tamen te il cCJlDltlro110,é\lssiduodelParlamento) I ma nell"i'DltereSlse de\1l.a ooH:etti-yiltà nazionale.

F E D E R I C I . Domando di parlare.

P RES I D E N T E . Ne ha facoltà.

F E D E R I C I . Credo intanto di doverdire, non per polemica naturalmente, che ilministro Fabbri dovrebbe esserci almenograto perchè gli abbiamo dato l'opportunitàdi rispondere al mondo intero, altrimenti cisarebbero stati ulteriori ritardi. L'impressio~ne che ho avuta comunque da buon veneto(anche il Ministro lo è) è che si è voluto ri-spondere più ai giornali che all'interpellan-za; ma mi rendo perfettamente conto che igiornali possono aver detto cose forse noncontrollate ed anche la cattiveria che questoMinistro era forse sulle rive del Piave, men~tre inveoe egli afferma che elia qui e lavomva.

Queste sono comunque impressioni; quel-lo che conta è la sostanza:e ru.MinÌJSiUroha ;/iat~to bene a darci una serie di cifre che control-leremo (scritte sulle carte si capiscono me-g.J,]o);peraltro se volessi Ipar1a:me al1ich'i'Ofor-

se il Presidente non me lo consentirebbe per-chè mi dovrei dilungare troppo. Su questoterreno quindi il mio Gruppo si riserva unave!t'iìfÌcaattenta: proprio pemchè 'ÌM:I!tosl'amo

stati cauti nel presentare le cifre, altret-tanta cautela ci sembra debba esserci nellerisposte.

Sarà necessario fare un confronto. :È',veroche forse si può caricare tutto sul problemadel cambio del dollaro o forse è possibiletrovare degli errori (il che è già accaduto inaltre situazioni e altri contesti) e lo dico sen-za voler fare accuse a nessuno. Comunque cista bene che il pretore incaricato abbia rice-vuto i matteriali ne>aessam o ;per ialQCUlS'areoper assolvere, comunque per far chiarezza.Non vogli amo andare ,SiulDenI1enO'del pOllvero-ne, non è questo il problema che ci interessae quindi approviamo la proposta del Mini-stro di verificare lo stato di gestione dellalegge Finmare a livello della Commissione.Restano due questioni: la prima riguardaquesto problema del rapporto Venezia-Raven-11.a.Non per polemirzza:re; £O\I1S1e10 'lNl,po' ma-liziosamente ho usato l'interpellanza fattada una altra forza politioa e ['ha defi-nita anche campaJD.ilistioa. I 'ProIblemi sonocerto di ben altra natura e anche qui nonsoddisfa la risposta giustifica tori a che Ra-ve-nna foss,e già stazio:l1JetemmiiIla}l.edeH'a[,traditta. Sulle tariffe il problema è tutto aper~to, soprattutto per quel che riguarda caricoe scarico di containers, talmente aperto cheqUa!1che tempo fa la stessa regione venetaha indetto un convegno nel quale una seriedi queste questioni, certo non tutte, si sonoanche puntualizzate. Anche su ciò comunqueci permetteremo CODil collega Carri di an-dare ad una verifica ulteriore. Per la questio-ne della verifica generale della gestione ine-rente ad accuse ed altro c'è un controllo tec-nÌco-ammilllils.tratiI\T.O',ma per questa seCODidaquestione ci sembra che valga soprattutto iltipo di prospettiva generale che noi voglia-mo dare e che io ricordavo alla fine a propo-sito appunto del tipo di navi, del tipo di po-litica dell'economia marittima che vogliamoimpostare. Faccio un esempio un po' sche-matico, per fare in fretta: stabilire oggise valga più la pena di andare verso navi\( ro-ro)} Ipiuttosto che (parta-containers a

viceversa TIon è un probLema di poco OOil1ìto;

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Senato della Repubblica ~ 585 ~

14a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

VII Legislatura

28 SETTEMBRE 1976

è un prob1ema di g:r~oSiSOICOD/toche :nlOn!Soloval,e per le trasformazioni deUa marineriaita1ia:n:a di premi'nente .]nter.eSise na:ziJonade,ma deve essere collegato con i problemi deipOITIti,e non solo i nosrt:ri ma tGlillichequelliche andiamo a servire. Ci sono porti, e leilo sa signor Ministro, per esempio in Africache non hanno strutture adatte nè alle navitradizionali nè alle navi porta~containers.Comunque questo inciso per dimostrare checi preme anche in questa direzione coglierequesto elemento di rapporto tra Ravenna eVenezia non tanto per farne un problema dicOTIlt:ra>pposizionequanto piUltrtlOsto:per gìiun~O'ere aid UiI1Javerifica com p lleSlSiilVae .geJJleml~.I:;"f

Un'ultima questione riguarda il problemapiù generale; credo che il nostro Gruppo pre~

senterà anche una mozione in Commissione

sulle questioni di ordine generale. Siamo inpresenza della meoess.ità di un Icomples'swo di~segno sul problema dei tms'Porti, e r.1temamo

che il p110blema dell tTai~pOI1to ffiaJdttimo, al-

!'interno del più complessivo trasporto delle.mer.ci, ,sia un nodo als.sai grosso per l'econo-

mia ital1a:na; non è soltanio un :problema di

una naIVe din più o di una O1Iavein IDeiThO.In

.queSita direzionearodiaJIDo di rdOlVere JaJlpiùpr:eSlto fi$'sare, certo con H Minilstro e lOon il

Presidente della Com milssme, ques'to 1a\P-

puniamento che riteniamo molto importan-.

te ,e che rilteniamo anohe oomp~esso: i rpiro~

blemi sui quali ci siamo in1Jm1rtJeruL1JTI'queslt<a£cera ra,pida:memte com'Portano delle IsoeJlteanche difficili e complesse che ajpipiUIlto d-gua:l1dano più .in geDlE:'JmLela ISltmtJeg1a del-

l'eoonomia del paese.

P RES I D E N T E . Lo svolgimentodella interpellanza è esaurito.

Presentazione di disegno di legge

F A B B R I , ministro della marina mer-cantile. Domando di padaJr.e.

P RES I D E N T E . Ne ha facoltà.

F A B B R I , ministro della marina mer~cantile. Ho l'ol1!ovedi :presel1itare ail SeI1aIto,anome del Ministro della difesa, il seguentedisegno di legge: « Ammodernamento degliarmamenti, dei materiali, delle apparecchia-ture e dei mezzi dell'esercito}) (189).

P RES I D E N T E . Do atto all'onore-voLe Ministm della pJ1esentaZJilonedel predet-to disegno di legge.

Annunzio di presentazionedi disegni di legge

P RES I D E N T E. Sono stati presen~tati i seguenti di:segni di legge:

dal Ministro del tesoro:

« Convalidazione del decreto del Presidentedella Repubblica 28 agosto 1972, n. 509,emanato ai sensi dell'articolo 42 del regiodecreto 18 novembre 1923, n. 2440, su]'I'am~ministraziOlle del patrimonio e sulla conta~bilità generale dello Stato, per prelevamentodal fondo di riserva per le spese imprevisteper l'aJnno finanziario 1972}) (172);

« Convalidazione del decreto del Presidentedella Repubblica 22 novembre 1972, n. 796,emanato ai sensi dell'articolo 42 del regiodecreto 18 novembre 1923, n. 2440, sull'am~ministrazione del patrimonio e sulla conia-bilità generale dello Stato, per prelevamentodal fondo di riserva per le spese imprevisteper 1'anno finanziario 1972}) (173);

« Convalidazione del decreto del Presidentedella Repubblica 23 dicembre 1972, n. 830,emanato ai sensi dell'articolo 42 del regiodecreto 18 novembre 1923, n. 2440, sull'am~ministrazione del patrimonio e sulla conta~bilità generale dello Stato, per prelevamentodal fondo di riserva per le spese imprevisteper l'anno finanziario 1972}) (174);

« Convalidazione del decreto del Presidentedella Repubblica 27 giugno 1973, n. 530,emanato ai sensi dell'articolo 42 del regiodecreto 18 novembre 1923, n. 2440, sull'am,

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Senato della Repubblica ~ 586 ~ VII Legislatura

28 SETTEMBRE 197614a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

minis,trazione del patrimonio e sulla conta~biIità generale dello Stato, per prelevamentod3JI fondo di riserva per le spese imprevisteper l'anno finanziario 1973» (175);

« Convalidazione del decreto del Presidentedella Repubblica 31 agosto 1973, n. 624, ema~nato ai sensi dell'articolo 42 del regio de-creto 18 novembre 1923, n. 2440, sull'ammi-nistrazione del patrimonio e sulla contabi~lità generale dello Stato, per prelevamentodal fondo di riserva per le spese imprevisteper l'anno finanziario 1973}) (176);

« Convalidazione del decreto del Presidentedella Repubblica 31 agosto 1973, n. 625, ema~nato ai sensi dell'articolo 42 del regio decre~to 18 novembre 1923, n. 2440, sull'ammini~strazione del patrimonio e sulla contabilitàgenerale dello Stato, per prelevamento dalfondo di riserva per le spese impreviste per

l'anno finanziario 1973» (177);

« Convalidazione del decreto del Presidentedella Repubblica 16 novembre 1973, n. 792,emanato ai sensi dell'articolo 42 del regiodecreto 18 novembre 1923, n. 2440, sull'am-ministrazione del patrimonio e sulla conta~bilità generale dello Stato, per prelevamentodal fondo di riserva per le spese imprevisteper l'anno finanziario 1973» (178);

« Convalidazione del decreto del Presidentedella Repubblica 15 luglio 1974, n. 311, ema~nato ai sensi dell'articolo 42 del regio decreto18 novembre 1923, n. 2440, sull'amministra-zione del patrimonio e sulla contabilità ge-nerale dello Stato, per prelevamento dal fon~do di riserva per le spese impreviste per l'an~no finanziario 1974» (179);

« Convalidazione del decreto del Presidentedella Repubblica 3 ottobre 1974, n. 492, ema~nato ai sensi dell'articolo 42 del regio decreto18 novembre 1923, n. 2440, sull'amministra-ZIOne del patrimonio e sulla contabilità ge-nerale dello Stato, per prelevamento dal fon-do di riserva per le spese impreviste per l'an-no finanziario 1974» (180);

« Conva1idazione del decreto del PresidentedeUa Repubblica 6 dicembre 1974, n. 698,emanato ai sensi dell'articolo 42 del regiodecreto 18 novembre 1923, n. 2440, sull'am~ministrazione del patrimonio e sulla conta-bHità generale dello Stato, per prelevamentodal fondo di riserva per le spese imprevisteper l'anno fi,nan~iario 1974» (181);

« Convalidazione del decreto del Presidentedella Repubblica 13 maggio 1975, n. 186,emanato ai sensi dell'articolo 42 del regiodecreto 18 novembre 1923, n. 2440, sull'am-ministrazione del patrimonio e sulla conta-brlità generale dello Stato, per prelevamentodal fondo di riserva per le spese imprevisteper l'a'llllo finanziario 1975» (182);

« ConvaÌidazione del decreto del Presidentedella Repubblica 30 luglio 1975, n. 371,emanato ai sensi dell'articolo 42 del regiodecreto 18 novembre 1923, n. 2440, sull'am-ministrazione del patrimonio e sulla conta~bHità genemle dello Stato, per prelevamentodal fondo di riserva per le spese imprevisteper l'anno finanziario 1975» (183);

« ConvaHdazione del decreto del PresidentedeMa Repubblica 7 novembre 1975, n. 594,emanato ai sensi dell'articolo 42 del regiodecreto 18 novembre 1923, n. 2440, sull'am-ministraziOlJ1e del patrimonio e sulla conta-bilità generale dello Stato, per prelevamentodal fondo di riserva per le spese imprevisteper l'anno finanziario 1975» (184);

« Conva1idazione dell decreto del Presidentedella Repubblica 2 dicembre 1975, n. 642,emanato ai sensi dell'articolo 42 del regiodecreto 18 novembre 1923, n. 2440, sull'am-ministrazione del patrimonio e sulla conta-biHtà generale dello Stato, per prelevamentodal fondo di riserva per le spese imprevisteper l'anno finanziario 1975» (185);

« Convalidazione del decreto del Presidentedel,la Repubblica 12 maggio 1976, n. 408,emanato ai sensi dell'articolo 42 del regiodecreto 18 novembre 1923, n. 2440, sull'am-ministrazione del patrimonio e sulla conta-

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Senato' della Repubblica ~ 5,87 ~ VII Legislatura

28 SETTEMBRE 197614a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

bilità generale dello Stato, per prelevamentodal fondo di riserva per le spese imprevisteper l'anno finanziario 1976» (186);

dal Ministro degli affari esteri:

« Ratifica ed esecuzione del,la Convenzionetra l'Italia e la Spagna relativa al serviziomilitare dei doppi cittadini, con allegati, fir-mata a Madrid il 10 giugno 1974» (187);

« Ratifica ed esecuzione della Convenzioneeuropea relativa alla protezione sociale degliagricoltori, firmata a Strasburgo il 6 mag-gio 1974» (188).

Annunzio di trasmissione di domanda diautorizzazione a procedere in giudizio

P RES I D E N T E. Il Ministro digrazia e giustizia ha trasmesso la seguentedomanda di autorizzazione a procedere ingiudizio:

contro il senatore Franco per concorsonei reati di violenza privata, invasione diedificio, danneggiamento, resistenza a pub-blico ufficiale, radunata sediziosa, offese al-la religione dello Stato (articoli 610, 633, 635,337, 655 e 404 del codice penale) (Doc. IV,n. 11).

Annunzio di trasmissione di relazioni dellaCorte dei conti sulla gestione finanziariadi enti

P RES I D E N T E. Il Presidente dellaCorte dei conti, in adempimento al dispostodell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958,Il. 259, ha trasmesso le seguenti relazioni con-cernenti:

~ la gestione finanziaria dell'Istituto per

l'Oriente, per gli esercizi dal 1970 al 1975(Doc. XV, n. 7);

~ la gestione finanziaria dell'Istituto na-zionale della previdenza sociale, per gli eser-cizi dal 1968 al 1974 (Doc. XV, n. 8);

~ la gestione finanziaria dell'Istituto ita-liano per il medio ed estremo oriente, pergli esercizi dal 1970 al 1975 (Doc. XV, n. 9).

Tali documenti saranno trasmessi alleCommissioni competenti.

Annunzio di determinazione trasmessa dallaCorte dei conti

P RES I D E N T E. Il Presidente dellaCorte dei conti ha trasmesso la determinazio-ne n. 1304, adottata a norma dell'articolo 8della legge 21 marzo 1958, n. 259, con la qua-le si fonnulano rilievi in ordine alla corre-sponsione ai medici specialistici convenzio-nati esterni con la Federazione nazionale del~le Casse mutue di malattia per gli artigianidelle tariffe-base di cui all'accordo nazionaledel 14 luglio 1973 (Doc. XV-bis, n. 3).

Tale documento sarà inviato alla Com-missione competente.

Annunzio di trasmissione di risoluzioneapprovata dal Parlamento europeo

P RES I D E N T E. Il Presidente delParlamento europeo ha trasmesso il testo diuna risoou:zJione, approvata da quell'Assem-blea, concernente l'elezione del Parlamentoeuropeo a suffragio universale diretto.

Tale risoluzione sarà trasmessa alla Com-missione competente.

Annunzio di risposte scrittead interrogazioni

P RES I D E N T E. I Ministri compe-tenti hanno inviato risposte scritte ad inter-rogazioni presentate da onorevoli senatori.

Tali risposte sono state pubblicate nell'ap-posito fascicolo.

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Senato.' della Repubblica ~ 588 ~ V II Legislatura

28 SETTEMBRE 197614a SEDUTA ASSEMBLEA -REsacaNTa STENOGRAFIca

Annunzio di interpellanze

P RES I D E N T E . Invita il senataresegretaria a dare annunzia della interpellan-za pervenuta alla Presidenza.

P A C I N I , segretaria:

DI MARINO, BERTONE, MILANI, ZA-VATTINI. ~ Al Ministro. dell'industria, delcammercia e dell'artigianato.. (Già3 - 00074)

(2 - 00018)

Annunzio di interrogazioni

P RES I D E N T E . Invita il senataresegretaria a dare annunzia delle interraga-ziani pervenute alla Presidenza.

P A C I N I , segretaria:

LUZZATO CARPI, CIPELLINI. ~ Al Mi-nistro. delle finanze. ~ P,er esse~e infarmatidella reale fU'n~ion<tHtà dell'aDJa:gPafe tribu-taria alla stato attuale e, ,ÌJnparrticolare, percano.scere:

i mativi del fallimento. dei piani prece-dentemente avviati, sui quali erano. fandategran parte delle speranze innavative del si-stema tributaria nazianale;

lIe differenze migliorative che avrebbero.« preferita» l'appalto. can la sacietà «Ital-siel », la quale, in base alla recente convenzia-ne, gestirà la nuava versione deLl'anagrafetribUltaria, data ohe apererà .can apparecchia-t'lIre elettlraniche e teondd provenienti dallaste~sa saoietà che aveva inÌziaJ1rnenJteavviatoIl piana, pOli rimasta 1nUlti1izzato can gravedisi]Joodio.

Gl,i ,interroganti chiedODJO,:infine, UID!preci-sa impegno del GON'ernoper evitare che 1'ap-jJaJ}toad enti estranei all'Amministrazione as-suma cararttere permanente, distaglienda agliorgani deH'AmmÌ1nistrazione 'la ges1:i1onedi-retta di un settare tanto delicata e vitale, echiedano., saprattutto, quali iniziative il Mi-

nistra intende mettere in atta per favarireal massima un graduale piana di acquisizia-ne della canduziane e della gestiane direttadel sistema infarmativa e dei relativi centri.(Svalta nel carsa della seduta) (3 -00081)

ANDERLINI. ~ Al Ministro. dell'agrical-tura e delle foreste. ~ Per sapere come ilGoverna intende venire incontro alle richie-&te avanzate dalle papalaziani dell'Italia cen-tmIe particalarmente colpite (come neHe re-gioni Umbria, Marche, Tascana e alta La-zia) dalle calamità naturali ed atmosferichedi questa estate 1976.

(3 - 00082)

MANCINO. ~ Ai Ministri dei lavori pub-blici e del tesoro. ~ Per canascere qualiprovvedimenti urgenti intendono. adattareper cansentire un funzianamenta dei mecca-nismi di finanziamento. dei pragrammi di edi-lizia residenziale pubblica adeguato alla ri-levanza degli abiettivi saciali che il Gavernaha intesa raggiungere, fra l'altro, can i prav-vedimenti di emergenza adattati nel 1975.

Per quanta riguarda gli interventi di edi-lizia savvenzianata, le lentezze buracratichee procedurali della Cassa depasiti e presti-ti nella cancessiane, perfezionamento ed ero-gaziane dei mutui a favare degli IACP han-no. pradatta gravi e negative ripercussianisuLl'andamento. degli appalti e sul.I'avanza.menta dei lavori, impedendo. il rispetta deitempi di attuaziane dei programmi indicatidalle leggi n. 166 e n. 492.

In particolare, si chiede ai Ministri inter-ragati se siano. a canascenza dei dati estre-mamente preaccupanti emersi da un'indagi-ne a campiane svalta dall'Assaciaziane na-zianale fra g)li istituti ed i cansarzi case pa-palari, dati che sattalineana, ancara unavalta, carne la parziale attuazione della ri-forma della casa dipende in misura sensibiledalle pracedure di finanziamento. dei pra-grammi di edilizia pubblica, candizianatetuttora da impedimenti buracratici, da pas-saggi tortuosi, da cantralli eccessivi e, sa-prattutta, da un modella arganizzativa del-l'aziane pubblica decisamente superata.

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Senato della Repubblica ~ 589 ~ VII Legislatura

28 SETTEMBRE 197614" SEDUTA ASSEJ''i1J3LEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO

Dalla suddetta indagine campiane, risul-ta, tra l'altra, che:

i tempi di cancessiane dei mutui varia-no da un minima di 90 giarni fina ad altre300 giarni;

per i mutui cancessi e perfezianati, iltempO' di erogaziane per ciascuna delle ratedi accantO' varia, daJ1a data della richiesta,da un minima di 100 giarni ad altre 220giarni.

I tempi accarrenti per attenere la dispa-nibilità dei finanziamenti espangana gliIACP a serie respansabilità e difficaltà neicanfranti delle imprese appaltatrici, alle qua-li gli stati di avanzamentO' davrebbera esse-re pagati, a narma del capitalata generaledello Stata, entra 30 giarni ,dalle emissianidei relativi certificati.

L'interragante chiede, pertantO', se i Mini-stri in indirizza, per avviare agli incanvenien-ti sapra denunciati, nan ritenganO' appartu-nO' predisparre una madifica del regO'lamen-tO' in vigare per i mutui della Cassa depasitie prestiti, O'nde cO'nsentirne l'eragazione inun'unica saluziane all'inizia delle castruzia-ni, can l'inserimentO' dei fandi nella gestianespeciale già aperante pressa gli IACP in ba-se all'articala 10 del decreta del Presidentedella Repubblica 30 dicembre 1972, n. 1036.

Contemporaneamente il MinistrO' dei lavo-ri pubblici davrebbe adattare gli appartuniprovvedimenti per cansentire all'ufficio disegreteria del Camitata per l'edilizia residen-ziale di adeguare la prapria struttura apera-tiva ai crescenti campiti alla stessa affidati,tenuta canta che sana stati denunciati. siadagli IACP che dal mavimento caaperativo,

I

ritardi nell'emissiane dei decreti di messa adispasiziane dei fandi e di cancessione deicantributi erariali che superanO' i 6 mesi, aiquali si aggiunganO', pO'i, le lentezze sapradenunciate nel materiale trasferimentO', daparte della Cassa depasiti e prestiti, dei fan-di di cui all'articala 5 della legge n. 865 aicompetenti Istituti case papalari.

Per quanta riguarda, pO'i, gli interventi diedilizia agevalata e canvenzianata autarizza-ti dalle leggi n. 166 e n. 492, l'interrogantechiede al MinistrO' del tesorO' quali pravvedi-menti abbia adattata a intenda adattare per

assicurare il rispetta da parte degli Istitutidì eredita fandiaria dell'« assaluta priarità »nella cancessiane dei mutui accarrenti peril finanziamentO' dei predetti interventi ri-spetto alle operazioni di mutua fandiarioardinarie dispaste dall'articala 14 della leg-ge n. 166, l'attuaziane delle dispasiziani can~tenute nell'articala 16 della stessa legge perquanto riguarda l' anere da parre a carica deimutuatari per i prefinanziamenti agli stessiconcessi ed il rispetta dei tempi per la sti-pulazione dei mutui previsti dall'articalalOoter della legge n. 492.

Cansiderata che l'ulteriare rinvia nell'ado-ziane dei pravvedimenti sapra richiamaticomparterà, a brevissima scadenza, la sa-s1Jensione dellavara in numera si cantieri peril cui avvio gli IACP ed i saci delle caapera-tive hannO' dovuta ricarrere alle proprie li-mitate risorse finanziarie, l'interragante sal-lecita una rispasta urgente e camplessivache valga a chiarire le iniziative che il Ga-veorna intende adattare per superare gli asta-coli di natura finanziaria che rallentano l'at-tuaziane dei pragrammi di edilizia pubblica.

(3 -00083)

CERVONE. ~ Al Ministro della sanità. ~Per sapere se è a canoscenza di quanta èavvenuto, e a livella sanitario e per quantointeressa j,] codice penale, nel,I'Ospedale psi-chiatrico di Rieti, direttamente dipendenteda quella Amministrazione provinciale.

L'attuaziO'ne, infatti, di un certo meta dodi cura stranamente e stravagantemente de-finito «psichiatria demacratica », nan soloha avuta come effetto quanto ha interessatol'insegnante signorina Simonetta Simoni, edi cui hanno dato ampiamente comunicazio-ne ,la stampa nazianale e locale, ma sembraabbia provO'cato, in brevissima tempO', al-meno due suicidi di cui b stessa apinionepubblica non ha avuto mO'do di venire acanoscenza e di approfandire le cause.

L'interragante chiede aI Ministro se nancrede sua davere cantrallare ed interveniresu quanta è avvenuta, e in mO'da particalaresu certe terapie usate can trappa superfi-cialità, can eccessiva stravaganza e can nes-suna serietà scientifica, ma sala in amaggio

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Senato della Repubblica ~ 590 ~ VII Legislatura

28 SETTEMBRE 197614a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

ad un nominalismo non accetto neanchenella più demagogica nomenclatura partitica.

L'interrogante fa presente che, se è giustoche il Ministro eserciti il suo controllo sumedidnaH e ne determ1ni la legale validità,e quindi ne autorizzi la vendita per l'uso,non è meno giusto che egli eserciti lo stessocontroHo su quegli interventi terapeutici dinatura psico-Hsica, o addirittura di conce-zione pseudo-libertaria, estranea, quindi, adogni medico, che, se pur non richiedonouso di medicinali, ugualmente intervengonosulla vita del cittadino ammalato e possonointaccare ed offendere la dignità del,la per-sona umana e la sua 1ntegrità mO'rrule,e pocquanto interessa l'individuo quale singolocittadino e per quanto interessa la comunità I

in cui egli vive.(3 - 00084)

FERMARIELLO, VALENZA. ~ Al Ministrodei lavori pubblici. ~ Per sapere se sia ingrado di fornire un'informazione dettaglia- I

ta sullo stato dei lavori e sulle prospettivedell'aeroporto napoletano di Capodichino.

Da parte del Governo si impone un chiari-mento serio e definitivo in considerazionedella grande confusione esistente intorno al-la questione che, nonostante le ripetute as-sicurazioni, resta ancora insoluta, con dan-no gravissimo per il decoro e l'economia diNapoli.

!

(3 -00085)!

IFERMARIELLO. ~ Al Ministro delle par-

!

tecìpazioni statali. ~ Per sapere se non !ritenga, in nome della serietà e della chia-

I

rezza, esprimere finalmente, in modo detta- Igliato e convincente, il punto di vista del I

f

Governo: Isu tutta la questione degli investimenti,

I

più volte rivendicati come urgenti, per operedi salvaguardia ambientale e la messa in ifunzione del nuovo laminatoio all'« I talsi-deI"» di Bagnoli; Isugli eventuali, concreti progetti esisten- iti in materia di rilocazione dello stabili- Imento. :

(3 -00086)i

FERMARIELLO, MOLA. ~ Al Ministro del-la marina mercantile. ~ Per sapere:

quali siano i programmi di ristruttura-zione della « Bastogi» nel settore dei tra-ghetti, che impiega 710 dipendenti, in mas-sima parte napoletani;

quale atteggiamento il Governo intendaassumere nel caso venga minacciato il di-sarmo della flotta dei « Canguri ».

(3 -00087)

Interrogazionicon richiesta di risposta scritta

MEZZAPESA. ~ Al Ministro delle finanze.~ Per sapere se è allo studio del Ministero

un provvedimento normativa inteso a conce-dere agli ufficiali di complemento dellaGuardia di finanza la possibilità della raf-ferma in servizio, per un periodo sino a 5anni, dopo il prescritto servizio di leva, ana-logamente a quanto avviene per gli ufficialidell'esercito, della marina, dell'aeronauticae dei carabinieri.

Oltre ad eliminare un'ingiustificata spere-quazione, un provvedimento del genere rien-trerebbe nel vasto disegno politico, espressonelle dichiarazioni pro grammatiche del Pre-sidente del Consiglio dei ministri, e più vol-te in seguito riconfermato, di alleviare la di-soccupazione giovani:le ampliando i settori diintervento in cui i giovani possono trovareuna sia pur temporanea occupazione.

(4 - 00264)

MEZZAPESA. ~ Al Ministro della pub-blica istruzione. ~ Per conoscere se e qualidisposizioni sono state impartite per l'as-segnazione dei cosiddetti corsi CRACIS nel-le scuole medie statali per l'anno scolasti-co 1976-77.

In particolare, l'interrogante chiede di sa-pere se non si ritenga, alla luce dell'esperien-za non sempre positiva degli anni scorsi, ein attesa di una più organica e razionale re-golamentazione della materia, di disporreche l'assegnazione degli stessi non sia affi-data alla discrezionalità dei vari enti ed or-ganismi sociali, che hanno finora beneficia-

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Senato della Repubblica ~ 591 ~ VII Legislatura

14a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO 28 SETTEMBRE 1976

to di una considerevole aliquota dei corsi inparola (non potendo tali enti ~ a prescinde-re dalle loro benemerenze civili e sociali ~

I

offrire piena garanzia di obiettività ed equi-tà nell'assegnazione), ma sia fatta esclusiva-mente in base alle apposite graduatorie deiprovveditorati agli studi.

(4 -000265)

D'AMICO. ~ Al Ministro della pubblicaistruzione. ~ In relazione alla da più partidenunciata non rispondenza alle legittimeattese del personale docente delle scuole del-l'ordine medio superiore incluso in gradua-torie ad esaurimento, del decreto ministe-riale 28 luglio 1976, con il quale è stata di-sposta l'assegnazione definitiva della sede deisoli docenti di cui al primo comma dell' ar-ticolo 17 della legge 30 luglio 1973, n. 477;

a motivo delle pubbliche proteste dellaparte del personale della predetta scuola de-stinato a rimanere in situazioni di precarie-tà e di sfavore, che sostiene di essere vittimadi un arbitrio per il mancato rispetto, tral'altro, della volontà espressa dal Corpo bgislativo con apposito ordine del giorno ac-colto dal Governo, in sede di approvazionein Senato della legge e dell'articolo soprarichiamati;

considerate le prevedibili conseguenzenegative che potrebbero derivare dall'acco-glimento dei ricorsi giurisdizionali, che risul-tano proposti contro gli atti derivanti daldecreto 28 luglio 1976,

l'interrogante chiede di conoscere se <ilMinistro non ritenga opportuno cautelarel'amministrazione scolastica, se non con lasospensione del provvedimento, almeno coldisporre ~ con le necessarie motivazioni

~

la non deHnitività degli atti in corso di pre-disposizione da parte dei provveditorati aglistudi.

(4 -00266)

D'AMICO. ~ Al Presidente del Consigliodei ministri ed al Ministro delle finanze. ~

Poichè, secondo notizie raccolte, risulta allostudio dei competenti organi un piano diristrutturazione delle aziende manifatturieree di quelle cO'llateraJi dei Monopoli di Stato

per 1'adeguamento della produzione alle ri-chieste del mercato;

atteso che, a quanto è dato di sapere, ilpiano di cui sopra interessa pressochè tuttele regioni d'Italia, risultandone escluse soioalcune, tra cui l'Abruzzo;

considerata l'espansione della coltivazio-ne della foglia del tabacco che, negli ultimianni, si è andata registrando in tale regionee l'es:istenza in talune sue zone di consolidateaziende, tra le quali l'ATI, che in Lanciano,da oltre mezzo secolo, provvede alla raccoltae prima lavorazione del prodotto locale;

accertato che ~ in presenza di un'anticae, purtroppo, non ancora soddisfatta esigen-za di creazione di posti di lavoro che costi-tuisce il dramma di un'area, quella del San-gro, di cui Lanciano è il maggior centro diriferimento ~ da anni è stata, tra l'altro,prospettata !'ipotesi deUa localizzazione colàdi un'industria manifatturiera per l'utilizza-zione deHa foglia di tabacco ivi prodotta,che ha caratteristiche nO'toriamente pregiate,

l'interrogante chiede di conoscere se, allaluce degli elementi succintamente sopra rife-riti, non si ritiene di dover assumere le ini-ziative occorrenti perchè il Monopolio, nelquadro deHa ristrutturazione di cui si è det-to, consideri attentamente la possibilità difar luogo al,J'installazione in Abruzzo, e spe-cificamente nell'area del Sangro, di un'indu-stria per la confezione dellle sigarette e diquant'altro ad essa attinente, sapendosi diavere, così, riguardo:

1) della ragguardevole disponibilità del-la materia prima (foglia di tabacco) che visi registra e deHe oggettive condizioni di am-biente che pO'ssono favorirne l'ulteriore in-cremento quantitativo e qualitativo;

2) della urgente necessità di interventi di-retti a creare i nuovi pO'sti di lavO'ro di cuil'area citata ha assoluto, riconosciuto biso-gno ed in ordine ai quali esistono precisiimpegni e decisioni di Govermo ancora tuttida onorare.

(4 -00267)

D'AMICO. ~- Al Ministro dei trasporti. ~

Attese le motivarbe e decise proteste prOlVo-ca.te dalle !recenti notizie di Sitam.pa 'l'ela1ti'V~al deposito del progetto di ametI1amento del

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Senato della Repubblica ~ 592 ~

28 SETTEMBRE 1976

VII Legislatura

ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO14a SEDUTA

tracciato della ferrovia adroiatiica ,per Ja par-te che rigua,rda la città di Vasto, ,in provin-Cia di Cllie-ti, e ,rilevato che di esse, nel re-~PQtliSabilleeserdzrl.o dal dovere della rappre-sentanza e tutela .dei legittimi [iThteressidelh.popolazione amministrata, !S'iè fatta, 1:ra l'a!-tra, autorevole e, nel conrempo, preoccupa-to portavoce que1,1aGiunta comunale;

poichè, a quanto ,risulta dal,1a elabora-zi:one progettua'le di cui si ha notizia, le mo-cHfkhe pr.ev1ste deLl'aJttruale strutturaZiÌoneddla stazione ferroviaria e degli impdaniia servizio di quella cÌ>ttà e del rolativo Ire-troterra.. sono. a ragione, considerate inac-cettabili per i rifws'Si negativi che avrebbe-ro sull' econOlITlia loc8!le e 'Per <il declaissa-mento che ne deriverebbe a quello ,scalofenroviario, finora cons.iderato, :per 1n!tensitàe qualità di movimento, ,tra d più impantantidella fasda costiem a sud di Pescara,

l'interrogante chiede all MÌi.t1tÌ!strodi farsapere:

,se è a conoscenza, sia del progetto di,-,udsopra, quale dlsulta pTedilS<posrtodall'am-ministrazione delle Fermvie deLlo Stato, siaddle reazioni e delle proteSlte oa'USlateda:! suoannuncio per loaparte niguarDdante il terri-torio di-anzi precisato;

se non ritiene che per le non tmsoura-bili implicaziollli sempre der:ivanti alla realtàsocio-economica delle aree urbane coinvolteda modifiche da apportare aHa rete ferro-viaria nel quadro del suo poteMiamento, leste9se vadano in vira generale preliminar-mente discusse 'con le amministrazioni 10ca1iinteressate, anche per ill rispetto dovUlto achi detiene ed esercita la direttea democra-tioa rappresentanza del :porpolo;

se, nel caso di speoie, non colllsidera didover dis.pon~e l'urgente velnÌifica delle moti-vazioni auto.revolmente e lI"esrpolllsabd.lmenteaddotte contro h realizzazione delle modi~fiche del tracc1<1!toferroviwLo così come pro-gett.ate ne1J'area del vastesc, con particolareri,fedmento agli il1lteressi t'UiI'ilsti.ci,illndus:tnia-li e commerciali della città di Vasto, delbcui salvaguardia ,si è fatta doverosamentecade o con la sua protesta uf£ioiaLe la Giuntacomunale.

(4.00268)

CROLLALANZA.~ Al Presidente del Con-siglio dei ministri. ~ Per conoscere qualiiniziative sono state prese, o si intendonoadottare, specialmente dopo le allarmanti af-fermazioni dell'oceanologo francese JacquesCousteau e del presidente del Centro nazio-nale delle ricerche, circa la drammatica si-tuazione di pericolosità costituita dalle so.stanze contenute nei barili inabissatisi conla nave ({Cavtat}) nel mare di Otranto, lacui fuoriuscita potrebbe causare la mortedei nostri mari.

(4 -(0269)

MURMURA. ~ Al Presidente del Consi-glio dei ministri. ~ In relazione alla gravesituazione esistente presso l'Ente ospeda-liero di Tropea, la cui gestione commissa-riale non solo è nata in maniera somma-mente illegittima ~ poichè il provvedimen-

to del presidente della Giunta regionale indata 31 maggio 1973 è stato rinviato dalcommissario di Governo ai sensi dell'arti-colo 45 della legge n. 62 del 1953 ~ ma con-tinua sino alla data odierna e, quindi, be!1-OIltre i sei mesi previsti daHa Jegge e siesprime in un clientelismo esasperato e ver-gognoso attraverso continue assunzioni,

!'interrogante chiede di conoscere se, an-che per tutelare la regolarità deglJ atti, ilGoverno intenda intervenire.

(4 -00270)

GUSSO. ~ Al Presidente del Consiglio deiministri ed ai MinisTri della difesa e deltesoro. ~ Premessa che esiste UTha maoro-scopka sperequazione fm ~e pensiOIllÌ COl1r1-f.p0ste per infermità dilpenqenti da cause diguerra e quelle erogate per .wltre oause ndlemedesime condiziani, si chÌiede di conosce-re quaE provvedimenti concreti siano aàlostudio per l'adeguamento dei trattamentipensiornis.tdci dei muti1ati ed invalidi diguenra.

(4 - 00271)

FERMARIELLO, GAROLI, GIOVANNETTI.~ Al Presidente del Consiglio dei ministri. ~

Per sapere:se ritenga di informare il Parlamento

sulla notizia che 200 alti dirigenti dell'Enel

Page 61: SENA1'ODELLA REPUBBLICASatta parecchi punti diVlilstaglieffe.tti dell'opera diMaaTse-Tungmviltanaaduna attenta r:iHessiane. Questa 'I1Ìif1essi()[le,con le'riservederivate dai:crited

Senato della Repubblica ~ 593 ~

14a SEDUTA ASS~MBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

VII Legislatura

28 SETTEMBRE 1976

avrebbero rassegnato anticipatamente le lo-ro dimissioni dall'Ente;

se tale notizia dovesse corrispondere averità, a quanto ammonti la somma impegna-ta per le loro liquidazioni e se tutti i dimis-sionari, o anche parte di essi, continuino alavorare nell'Enel, sia pure in qualità diesperti.

(4 -00272) I

Interrogazioni da svolgere in Commissione

P RES I D E N T E. A norma dell'ar-ticolo 147 del Regolamento, l'interrogazionen. 3 - 00079 dei senatori Boldrini Arrigo edaltri sarà svolta presso la 4a Commissionepermanente (Difesa).

Ordine del giornoper la seduta di mercoledì 30 settembre 1976

P RES I D E N T E. Il Senato torne-rà a riunirsi in seduta pubblica domani,

mercoledì 29 settembre, aLle ore 16, con ilseguente ordine del giorno:

Discussione dei disegni di legge:

1. Conversione !in legge del decreto-legge10 agosto 1976, n. 543, concernente modi-fica dell'articolo 2 della legge 30 aprile1976, n. 159, nella quale è stato convertito,con modifica:moni, il decreto-legge 4 marzo1976, n. 31, contenente disposizioni penaliin materia di infrazioni valutarie (131)(Relazione orale).

2. Conversione in legge del decreto-legge10 agosto 1976, n. 544, concernente prorogadei termini di cui agli articoli 15, 17 e 18della legge 10 maggio 1976, n. 319, recantenorme per la tutela deLle acque daLl'inqui-namento (132) (Relazione orale).

La seduta è tolta (ore 20,15).

Dott. ALBERTO ALBERTI

Direttore generale del Servizio dei resoconti parlamentari