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SCUOLA PRIMARIA CLASSI 4 a , 5 a, | lezione 3 IL NOSTRO AMICO MARE Un ecosistema da A-mare GUIDA PER IL DOCENTE

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SALVIAMO IL PIANETA

SCUOLA PRIMARIA CLASSI 4a, 5a, | lezione 3

IL NOSTRO AMICO MAREUn ecosistema da A-mare

GUIDA PER IL DOCENTE

SALVIAMO IL PIANETASALVIAMO IL PIANETA

scuola primaria classi 4a, 5a lezione 3

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IL NOSTRO AMICO MARE

COMPETENZE CHIAVE EUROPEE

Le competenze di base in scienza e tecnologia si riferiscono alle capacità e alla disponibilità a usare l’insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda sapendo identificare le problematiche e traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovanti.

Le competenze sociali e civiche dotano le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitiche e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazio-ni di quello che vede succedere. L’alunno riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

SCIENZE GEOGRAFIAL’uomo, i viventi e l’ambiente Linguaggio della geo-graficità

• Elaborare i primi elementi di classifi-cazione animale e vegetale sulla base di osservazioni personali.• Proseguire l’osservazione e l’interpre-tazione delle trasformazioni ambientali, ivi comprese quelle globali, in particola-re quelle conseguenti all’azione modifi-catrice dell’uomo.

Localizzare sulla carta geografica dell’Italia le regioni fisiche, storiche e amministrative; localizzare sul planisfero e sul globo la posizione dell’Italia in Europa e nel mondo.

Regione e sistema territoriale

Individuare problemi relativi alla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, proponendo soluzioni idonee al contesto di vita.

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IL NOSTRO AMICO MARE

DESCRIZIONE DELL’ATTIVITÀ

INCIPIT – I MARI E GLI OCEANI (Slide 1) L’attività prende avvio dall’osservazione di un’immagine della Terra vista dallo spazio. L’insegnante racconta ai bambini che la Terra viene anche chiamata “Pianeta blu” e chiede loro di sco-prire il motivo di questo nome osservando l’immagine.

Da cosa dipende il nome “Pianeta blu”? A cosa vi fa pensare? Avreste scelto un altro nome? Quale?

L’attività può continuare con l’osservazione di planisfero su carta geografica.Attraverso domande-stimolo, i bambini saranno guidati a scoprire che i mari e gli oceani occupano la maggior parte (circa 2/3) del nostro Pianeta.Che cosa rappresenta la carta? Che cosa rappresentano le aree colorate in azzurro? Quale colore occupa più spazio in questa pagina?

L’insegnante conduce la discussione facendo notare come la superficie occupata dai mari e dagli oceani è più estesa di quella occupata dalla Terra ferma e si concluderà che, vista la loro estensione, gli oceani hanno sicuramente una grande importanza sul nostro Pianeta.

STEP 1 – UN MARE DI… TESORI (Slide 2) Gli oceani hanno un enorme valore per l’uomo: sia in termini di biodiversità, sia per la pesca, la cultura, il commercio, i traspor-ti. Per introdurre questo concetto, possono essere proposte ai bambini delle immagini reali, da confrontare con illustrazioni più vicine alla loro capacità intuiva (proposte nelle slides e nel-le videolezioni) e si chiederà loro di commentarle.

Nel mare ci sono:

IL PESCE (risorse alimentari)

LA POSSIBILITÀ DI SCAMBIARE PRODOTTI

(commercio)

LA POSSIBILITÀ DI SPOSTARSI

(turismo e trasporti)

RICCHEZZA DI ANIMALI E PIANTE

(biodiversità)

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IL NOSTRO AMICO MARE

A cosa ti fa pensare ogni immagine? Tutte le immagini rappresentano ambienti e attività legate al mare, perché?

Si concluderà constatando che il mare è prezioso per il nostro pianeta perché offre una vasta gamma di risorse: rappresenta un serbatoio di biodiversità (tanti sono gli animali e le piante che ci vivono), una fonte di nutrimento, una meta attraente per il turismo… è quindi importante che rimanga integro e in salute.

STEP 2 – IL NOSTRO MARE, IL MAR MEDITERRANEO (Slide 3) L’Italia è circondata dal mar Mediterraneo, il mare a noi più vici-no, quello di cui abbiamo fatto esperienza.

Si introdurrà l’argomento chiedendo ai bambini di ricordare qualche località balneare in cui hanno passato le vacanze o una giornata di svago.

Qualche volta siete stati al mare? Ricordate il nome del posto che avete visitato?

L’insegnante suggerirà i nomi delle località balneari più vicine e più frequentate presenti nel territorio e si indi-vidueranno sulla carta.

Si chiederà poi ai bambini di leggere il nome del mare che circonda e si scoprirà il nome del Mar Mediterraneo.

STEP 3 – CONOSCIAMO IL VALORE DEL MAR MEDITERRANEO (Slide 4)Il Mar Mediterraneo racchiude in sé un’enorme biodiversità di piante e di animali. Il Mediterraneo contiene circa il 7,5% delle specie mondiali in una superficie pari solo allo 0,82%. Si può quindi dedurre che la ricchezza di specie per area è circa 10 volte superiore alla media mondiale. Per avvicinare i bambini a questo concetto si presenteranno 3 specie simbolo del Mar Mediterraneo (la tartaruga, il delfino e la medusa), introducen-do alcune attività per riconoscerne le caratteristiche.

La seguente attività può essere svolta sia attraverso le videolezioni (come esercitazione interattiva), sia attra-verso le slides (come attività già svolta).

In alternativa, è possibile preparare un cartellone con una tabella:

• Nella prima colonna si inseriranno le immagini delle tracce degli animali-simbolo del Mediterraneo.

• Nella seconda colonna i bambini dovranno abbinare l’immagine dell’animale e la sua descrizione alla rela-tiva traccia.

• Nella terza colonna vi saranno delle curiosità relative alla vita del singolo animale, sempre da abbinare.

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IL NOSTRO AMICO MARE

Ecco la tabella correttamente combinata:

Le tracce L’animale Alcune curiositàTARTARUGA COMUNE (Caretta caretta)

Il corpo è protetto da un ca-rapace (comunemente detto guscio). La forma del corpo si è adattata alla vita acquatica e le zampe anteriori hanno la forma di “pinne” adatte a nuo-tare.

Le tartarughe sono rettili, ma sono perfettamente adattate a vivere nel mare, dove nuo-tano anche a forti velocità. Depongono le uova sulla ter-raferma e le femmine tornano sempre nella spiaggia dove sono nate…anche se è molto lontana! Come questo sia pos-sibile, è uno dei grandi misteri della natura.

DELFINO COMUNE (Delphinus delphis)Ha un corpo perfettamente adattato alla vita in mare, af-fusolato e liscio. Questo gli permette di nuotare a forte velocità, anche grazie alla pre-senza delle pinne e di muscoli potenti nella coda.

Ha la forma di un pesce, per nuotare meglio nelle acque del mare, ma in realtà è un mammifero. Ha un forte spiri-to di gruppo: quando un del-fino sta male o è in difficoltà non viene mai abbandonato dai suoi compagni! Il suo cer-vello è così sviluppato che può essere paragonato a quello dell’uomo.

MEDUSA (Pelagia noctiluca)Il colore è quasi trasparente. Il corpo è fatto per la maggior parte di acqua e presenta lun-ghi e sottili tentacoli.

Le meduse sono tra gli animali più antichi, tra i primi compar-si sulla Terra. Come sappiamo, alcune meduse hanno tenta-coli che, se toccati, provocano fastidi sulla pelle.

IL RUOLO DELLO SQUALO NELL’ECOSISTEMA MARINO

Gli squali presenti attualmente nei nostri mari discendono da antenati preistorici comparsi oltre 400 milioni di anni fa, ancor prima dei dinosauri. Il ruolo dello squalo negli ecosistemi marini, come quello di tutti i predatori, è impor-tantissimo per il mantenimento del delicato equilibrio presente. Gli squali controllano le popolazioni delle prede e ne garantiscono la loro crescita in salute, visto che eliminano gli individui deboli e malati. Purtroppo, oggi, la presen-za di molte specie di squalo è messa a rischio da diversi fattori di minaccia: la persecuzione diretta sugli individui, ma anche la distruzione dell’habitat, l’inquinamento, la riduzione delle prede rendono l’esistenza di queste specie particolarmente complicata.

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STEP 4 – LE MINACCE NEL MAR MEDITERRANEO (Slide 5)Il mar Mediterraneo è soggetto a molteplici minacce che pos-sono mettere a rischio il suo equilibrio ecosistemico. La pesca eccessiva e molto spesso illegale, l’inquinamento, in partico-lare dovuto alla plastica e ai contaminanti chimici, il traffico marittimo, l’invasione di specie aliene, provocano un forte im-patto sulla biodiversità e sull’integrità degli ecosistemi marini. Questi concetti, molto complessi e interconnessi, possono es-sere presentati ai bambini attraverso la visione delle immagini proposte nella slide o nel video inserito all’interno della videolezione (link video http://www.mmmpa.eu/).

L’insegnante chiederà ai bambini di immaginare di essere un pesciolino che deve spostarsi da una parte all’al-tra del Mediterraneo:

Immagina di essere un pesciolino che, per incontrare il suo gruppo di amici, deve spostarsi da una zona all’al-tra del Mediterraneo. Nel viaggio, però, incontri diversi ostacoli, sapresti individuarli guardando il video e/o le immagini?

L’insegnante ripercorre le immagini che rappresentano le principali minacce per la fauna marina e chiede ai bambini di titolarle, di dare un nome a ciascun ostacolo incontrato dal personaggio nel quale si sono imme-desimati.

I bambini elencheranno in questo modo le principali minacce per il Mediterraneo:

• presenze umane disturbanti• pesca a strascico o con le reti• inquinamento da plastica• traffico delle navi

Approfondimenti per l’insegnante: Sito WWF sulla difesa del Mare: http://www.wwf.it/mediterraneonew.cfm

STEP 5 – L’IMPORTANZA DELLE AREE MARINE PROTETTE (Slide 6)Si potrà poi introdurre l’importanza delle aree marine protette, zone nelle quali le attività impattanti e dannose per l’ecosiste-ma marino sono vietate e gli animali e le piante sono protetti. Le aree marine protette, inoltre, rappresentano isole di tutela per le specie che si muovono nel mare e permettono a esse di spostarsi “in sicurezza” da una zona all’altra, mettendo in con-nessione le aree protette.

Osserva e descrivi le immagini. Che differenze ci sono? Quale delle due immagini rappresenta un ambiente più pulito? Quali sono le attività vietate e quali sono permesse nelle due zone rappresentate dalle immagini?

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Si concluderà osservando che in alcune zone, cioè le aree marine protette, le attività pericolose per la fauna sono vietate e quindi è possibile osservare un’elevata biodiversità, mentre dove ogni attività è permessa senza limiti, la presenza di animali e piante è molto più scarsa perché predominano acqua torbida e rifiuti.

Le aree marine protette sono indispensabili per conservare la flora e la fauna del Mediterraneo!

Approfondimenti per l’insegnante: Le aree marine protette: http://www.wwf.it/ambiente/aree_protette/aree_marine_protette/

STEP 6 – COSA POSSIAMO FARE NOI PER IL MARE (Slide 7-8)L’istituzione delle aree marine protette è una delle azioni più importanti per preservare gli ecosistemi marini, ma tutti noi possiamo contribuire a conservare il nostro mare con piccole azioni quotidiane quali il consumo critico del pesce o limitando l’uso della plastica. I bambini sono circondati da oggetti di pla-stica, se ne renderanno facilmente conto se chiediamo loro di elencare tutto ciò che è fatto di plastica intorno a loro.

Prova a fare un elenco di tutti gli oggetti fatti di plastica che usi in una giornata. Dove va a finire tutta questa plastica se non viene buttata in modo corretto nella raccolta differenziata? Viene trasportata dal vento, dalla pioggia, dai fiumi…e finisce in mare.

In mare finisce la plastica di tutto il modo, le correnti la accu-mulano lungo le coste o in diverse zone degli oceani in vere e proprie “isole di plastica”. Gli animali marini possono rimanere soffocati dalla plastica o intossicati dai frammenti che si accu-mulano nel loro intestino e che non vengono digeriti. Ad esem-pio, le tartarughe scambiano i frammenti di plastica per delle prede (soprattutto i sacchetti, che sembrano meduse), così come anche le balenottere comuni che filtrano l’acqua e di conseguenza ingeriscono grandi quantità di plastica.

Osserva le immagini e descrivi i danni che la plastica provoca agli animali… Questi animali riusciranno a vive-re bene anche in mezzo alla plastica?

Cosa possiamo fare noi? (Slide 9)

L’insegnante fornisce una serie di consigli per evitare il consu-mo di plastica:

• Limita l’uso dei sacchetti di plastica: usa buste riutilizzabili• Evita di usare bicchieri e piatti di plastica e, se li usi, non ab-bandonarli nell’ambiente• Evita di acquistare il cibo confezionato in plastica• Acquista detersivi alla spina riutilizzando i contenitori.

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Approfondimenti per l’insegnante:La plastica nei nostri mari: http://www.wwf.it/plastica_nel_mediterraneo.cfmLa pesca sostenibile: http://www.wwf.it/il_wwf_e_la_pesca.cfmIl consumo di pesce sostenibile: http://pescesostenibile.wwf.it/

COMPITO DI REALTÀ: ORA TOCCA A TE!

Realizza una locandina con disegni fatti da te sui danni che la plastica provoca agli animali, aggiungendo an-che consigli per ridurre il consumo di plastica.

Fai più copie della locandina e distribuiscila ai tuoi genitori, ai nonni, agli zii…

METODO USATO:

Rilevazione e riflessione sul vissuto Utilizzo di immagini, mappe e video per produrre conoscenza, attivare processi di apprendimento, costru-ire conoscenza

Uso di tabelle, schemi e mappe concettuali per organizzare e riassumere le informazioni