scuola piazza 4 novembre · periodicamente nella loro cittadina per ricordare gli anni della...
TRANSCRIPT
1
Scuola Piazza 4 Novembre ( Scuola Infanzia –Primaria)
Piazza 4 Novembre - 71015 San Nicandro Garganico - FG Tel. 0882 473455 - Fax 0882 473722
E-mail [email protected] - PEC [email protected]
Prot. n. 229/B-16 San Nicandro Garganico, 15/01/2015
All’Albo dell’Istituto
Al sito Web
www.scuolapiazza4novembre.gov.it
Oggetto: determina adozione del Piano dell’Offerta formativa 2014/2015
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Visto l’art.3 D.P.R n. 275 dell’8 marzo 1999
Vista la Delibera n. 1161 del Collegio dei Docenti n. 354 del 13 Novembre 2014
Vista la Delibera n. 180 del Consiglio d’Istituto n. 27 del 13 Novembre 2014
DETERMINA L’ADOZIONE
del Piano dell’Offerta Formativa per l’a.s.2014/2015 di cui l’allegato
F.to Il Dirigente Scolastico
Dott.ssa Angela Pia VAIRA
2
Scuola Piazza 4 Novembre Scuola Infanzia – Scuola Primaria
Piazza 4 Novembre
71015 San Nicandro Garganico - FG Tel. 0882 473455 Fax 0882 473722
www.piazza4novembre.gov.it [email protected]
3
Sommario
NATURA E SCOPO DEL DOCUMENTO ........................................................................................... 5
PLESSI DELLA DIREZIONE DIDATTICA .......................................................................................... .. 6
INFORMAZIONI GENERALI ............................................................................................................ 7
MAPPA ORGANIZZATIVA DELLE RISORSE UMANE E PROFESSIONALI ............................................ 8
COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO .......................................................................... ... 9
FUNZIONI STRUMENTALI ............................................................................................................. … 10
ALTRI GRUPPI E COMMISSIONI PRESENTI ALL’INTERNO DEL NOSTRO CIRCOLO ........... …………….. 11
L’ISTITUZIONE SCOLASTICA ......................................................................................................... … 13
TRADIZIONI ORGANIZZATIVE E DIDATTICHE DELLA SCUOLA .............................................. ………… 15
STRUTTURE E SPAZI ..................................................................................................................... … 17
RISORSE UMANE E PROFESSI0NALI ………………………………………………………………………………………….. 18
LA SCUOLA E IL TERRITORIO ........................................................................................................ … 19
RISORSE NATURALI .......................................................................... ………………………………………….. 19
PROBLEMI DEL TERRITORIO ......................................................................................................... .. 20
PRINCIPI E FINALITA’ DELLA SCUOLA ............................................................................................. . 22
FINALITA’ GENERALI DELLA SCUOLA PRIMARIA ............................................................................. 23
L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO ................................................................................................. … 25
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA DA ACQUISIRE AL TERMINE DELL’ISTRUZIONE
OBBLIGATORIA ............................................................................................................................ ….. 26
ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE .................................................................................................... 28
4
PROPOSTA DI PERCORSI DI INTEGRAZIONE E SOCIALIZZAZIONE ..................................................... 31
DSA: DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO……………………………………………………………………….. 32
PIANO EDUCATIVO ANNUALE ...................................................................................................... …. 37
OBIETTIVI FORMATIVI AL TERMINE DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE ............................................. 39
APPRENDIMENTI ATTESI ............................................................................................................... .... 42
DOCUMENTO SULLA VALUTAZIONE ................................................................................................. 53
CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA ................................................................................... 54
ORGANIZZAZIONE ORARIA SCUOLA PRIMARIA ......................................................................... …….. 56
CALENDARIO SCOLASTICO ........................................................................................................... ...... 62
PROGETTI .......................................................................................................................................... 63
PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE 2007-2013 – OBIETTIVO: “CONVERGENZA” “COMPETENZE PER LO SVILUPPO” 2007 IT 05 1 PO 007 F.S.E. ......................................................................................... 64
USCITE DIDATTICHE ...................................................................................................................... …. 66
SCUOLA DELL’INFANZIA ..............................................................................................................…… 70
LABORATORI ..................................................................................................................................... 74
DOVE CI CONFRONTIAMO ................................................................................................................ 76
ESTRATTO DEL REGOLAMENTO ................................................................................................. …… 77
PATTO DI CORRESPONSABILITA’ ............................................................................................... …… 78
5
NATURA E SCOPO DEL DOCUMENTO
Nel processo di riforma della scuola italiana si inserisce l’autonomia delle istituzioni scolastiche che apre opportunità e spazi decisionali, induce a scegliere tra diverse possibilità e alternative e, quindi, rende necessaria la progettazione di un Piano di Offerta Formativa.
“Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e
progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare,
extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano
nell’ambito della loro autonomia”. (art. 3 del D.P.R. 275/93).
Il Collegio dei Docenti, nell’accingersi a redigere il Piano dell’Offerta Formativa, per dare concretezza alla propria identità culturale e progettuale, ha indicato alcune linee di base sulle quali orientare l’elaborazione del documento:
l’Istituzione scolastica porrà al centro di tutta la progettazione il bambino, con le sue potenzialità e le sue esigenze;
il Piano non sarà redatto per assolvere a un’azione puramente burocratico-amministrativa, ma per pensare a una scuola migliore per i bambini di questo territorio, che ponga maggiore attenzione alla promozione delle persone e che realizzi condizioni di crescita dell’intera comunità educativa;
il Piano costituirà l’approdo di un articolato processo di interazione operativa tra scuola, Enti locali e le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio.
Sulla base di queste premesse si redige il seguente
7
PLESSI DELLA DIREZIONE DIDATTICA
Scuola dell’Infanzia
Scuola Primaria
“PIAZZA 4 NOVEMBRE”
Piazza 4 Novembre
0882/473455
Scuola dell’Infanzia
Scuola Primaria
“G.MATTEOTTI”
Via Amendola
0882/473138
Scuola Primaria
“VIA DEI SANNITI”
Via dei Sanniti
0882/473974 - 0882/473455
Scuola dell’Infanzia
Scuola Primaria
“M.A. ZUPPA”
Viale V.Veneto
0882/473979
8
INFORMAZIONI GENERALI
Dirigente Scolastico Dott.ssa ANGELA PIA VAIRA
Riceve il martedì e il venerdì dalle 10.00 alle 12.00 il personale docente/ATA Il lunedì e il giovedì alle 10.00 alle 12.00 il pubblico
Gli uffici amministrativi
Sono aperti al pubblico tutti i giorni dalle ore 11.00 alle 12.00
Gli Insegnanti della Scuola Primaria
Ricevono durante l’ora di disponibilità (chiedere appuntamento tramite il collaboratore scolastico del plesso)
10
COLLABORATORI DEL DIRIGENTE
1° collaboratore Marrocchella Rosalba 2° collaboratore Lordi Rosanna
RESPONSABILI DI PLESSO ”SCUOLA PRIMARIA”
Plesso “Piazza 4 Novembre” Marrocchella Rosalba Plesso “Matteotti“ Santamaria Anna Plesso “Via dei Sanniti” Perricone Giuseppe Plesso “Prof. M.A. Zuppa” Frascaria M.Luigia
RESPONSABILI DI PLESSO ”SCUOLA DELL’INFANZIA”
Plesso “Piazza 4 Novembre” Canova Maria Antonietta Plesso “Matteotti“ Guerrieri Concetta Plesso “Prof. M.A. Zuppa” Pirro Maria Nicola
11
FUNZIONI STRUMENTALI
I docenti incaricati di Funzione Strumentale (F. S.) si occupano di quei particolari
settori dell’organizzazione scolastica per i quali si rende necessario razionalizzare e
ampliare le risorse, monitorare la qualità dei servizi e favorire formazione e
innovazione.
I docenti F.S. vengono designati dal collegio dei docenti in base alle loro
competenze, esperienze professionali o capacità relazionali.
Area 1 Complesso di azioni finalizzate alla elaborazione–attuazione–valutazione del POF Valutazione del sistema scuola: Qualità ed Efficienza
Autovalutazione e valutazione dei servizi offerti
INVALSI
Inss. Mimmo Federica Palmieri Rosa
Area 2 Interventi e Servizio agli alunni e docenti Autonomie e riforme
Inss. De Cata Leonardo Filoni Costantina
Area 3 Realizzazione di progetti formativi, viaggi di istruzione
Rapporti con enti e istituzioni esterne e rapporti con l'Ente locale
Inss. Acquaviva M. Rosanna Magliari Nunzia
Area 4
Inclusione alunni con bisogni educativi speciali Rapporti con l’ente locale
Inss. De Angelis Rita Di Tullio Carla
12
Altri Gruppi e Commissioni presenti all’interno del nostro Circolo
La formazione di Commissioni di lavoro viene deliberata all’interno del Collegio dei Docenti
in base ai Progetti e alle Attività che si intendono sviluppare.
Il Collegio dei docenti, sulla scorta delle disponibilità dei docenti, assegna gli incarichi.
COMMISSIONI E REFERENTI DOCENTI
Nucleo Autovalutazione d’Istituto Coordinatore: Le funzioni strumentali area 1. Mimmo Federica e Palmieri Rosa
Inss. Bonfitto Antonietta e Lordi Rosanna Faranno parte di diritto i referenti valutazione pon.
Commissione continuità /nuove indicazioni nazionali
Coordinatrice: Mimmo Federica Primaria: Murano Grazia e Squeo Anna
Infanzia: Curatolo M.Grazia e Donnanno Giovanna
Commissione didattica della sicurezza Acquaviva M. Rosanna Canova Maria Antonietta
Perricone Giuseppe Guerrieri Concetta Frascaria M. Luisa
Responsabile del sito web De Cata Leonardo
Referente DSA Pirro Maria Nicola
Referente attività motoria Murano Grazia L.
Responsabile biblioteca Pirro Maria Nicola Di Tullio Carla
Giagnorio Grazia
Responsabili laboratori -plesso IV NOV. informatico-musicale-scientifico
Filoni Costantina (INF.) Perricone Giuseppe (MUS.)
Mimmo Federica (SCI.)
Responsabili laboratori -plesso ZUPPA informatico-musicale-scientifico
De Cata Leonardo (INF. De Cata Leonardo (MUS.)
Vocale Anna (SCI.)
Responsabili laboratorio: -plesso MATTEOTTI informatico-musicale-scientifico
Bonfitto Concetta (UNICO)
Il Collegio individua per il Comitato di valutazione i sotto elencati insegnanti.
COMITATO DI VALUTAZIONE
MEMBRI EFFETTIVI MEMBRI SUPPLENTI
Cristinziano Caterina De Angelis Rita
Di Tullio Carla Soccio Costantina
Mimmo Federica
Pirro Maria Nicola
13
Il Collegio individua i Coordinatori e i Segretari dei Consigli di Intersezione e Interclasse.
SCUOLA PRIMARIA
CLASSI COORDINATORE SEGRETARIO
Prime
Squeo Anna Montemitro Nunzia
Seconde
Acquaviva Rosanna Cristinziano Caterina
Terze
Frascaria Maria Luisa D’Antuono Giovannina
Quarte
Santamaria Costantina De Cata Leonardo
Quinte
Perricone Giuseppe La Piscopia Elisabetta
SCUOLA DELL’INFANZIA
PLESSI
COORDINATORE SEGRETARIO
Piazza IV Novembre
Canova Antonietta Cirelli Battista
Matteotti
Guerrieri Concetta Ciavarella Grazia
Zuppa
Pirro Maria Nicola Di Maso Grazia
14
L’ISTITUZIONE SCOLASTICA
LOCALIZZAZIONE DEL SERVIZIO SCOLASTICO
La nostra realtà scolastica comprende quattro plessi: il Plesso centrale “Piazza Quattro
Novembre” ubicato nell’omonima piazza, il Plesso “G. Matteotti” ubicato in Via Amendola,
il Plesso di Via dei Sanniti attualmente allocato presso il Plesso Centrale e il Plesso “Prof.
M.A.Zuppa” ubicato in V.le Vittorio Veneto.
Tutti i Plessi ospitano sezioni di Scuola dell’Infanzia e classi di Scuola Primaria.
La scuola centrale, recentemente ristrutturata , è un edificio a due piani con pianta ad U,
risalente agli anni ’30.
Al piano rialzato si trovano, oltre agli Uffici del Dirigente Scolastico , del Direttore dei
Servizi generali Amministrativi e del Personale ATA, alcune sezioni della Scuola
dell’Infanzia, alcune classi di Scuola Primaria e due aule adibite ad uso mensa scolastica.
Il primo piano è occupato da classi di Scuola Primaria, un aula Multimediale dotata della
LIM, Biblioteca e vari laboratori.
Le aule sono ampie, luminose e confortevoli; i servizi igienici adeguati.
L’Edificio comprende un’Aula Magna idonea a svolgere anche attività di drammatizzazione.
Tutta la struttura è delimitata da muretti e alberi e ha un cortile per i giochi all’aperto e
una spaziosa Palestra.
Il Plesso “Matteotti”, di recente costruzione, offre aule di dimensioni minori, ma
ugualmente confortevoli.
La scuola dell’Infanzia occupa il piano Inferiore, mentre la Scuola Primaria si trova al primo
piano.
Il Plesso è dotato di alcuni laboratori e di una ampia Palestra.
15
Il Plesso di via dei Sanniti, edificio risalente agli anni ’70, possiede aule ampie e luminose,
corridoi altrettanto spaziosi e servizi igienici che rispettano i parametri normativi. L’uso
della Palestra è condiviso con la Scuola Secondaria di Primo Grado.
Il Plesso “Prof. M. A. Zuppa” è costituito da ampie e luminose aule che si affacciano su
grandi atri nei quali si svolgono comodamente anche manifestazioni ed attività scolastiche
inserite nell’ampliamento dell’Offerta Formativa.
Al Secondo Piano dell’Edificio sono ubicati due Laboratori allestiti grazie ai Fondi FESR: il
Laboratorio Musicale dotato di impianti e di strumenti musicali e il Laboratorio Linguistico
dotato di quattordici postazioni informatiche e della LIM.
Al piano terra sono allocate le sezioni di Scuola dell’Infanzia e ai piani superiori le classi di
scuola Primaria.
Nell’ampio Cortile antistante la scuola è collocata la Palestra.
16
TRADIZIONI ORGANIZZATIVE E DIDATTICHE DELLA SCUOLA
La scuola Primaria di San Nicandro Garganico
affonda le sue radici in tempi remoti e ha
contribuito alla formazione di molte generazioni di
uomini e cittadini. Tra questi, innumerevoli sono
stati coloro che si sono, poi, distinti nei vari campi
dello scibile umano, dalla letteratura alla poesia, dalla medicina al campo scientifico, dalla
musica all’arte nei suoi vari settori. Molti altri si sono affermati professionalmente nel
settore della scuola, della politica, della carriera militare o nel mondo del lavoro in genere,
ma tutti conservano il ricordo della scuola come un valore e, anche se lontani, tornano
periodicamente nella loro cittadina per ricordare gli anni della fanciullezza, gli amici, i
maestri.
La scuola Primaria ha voluto camminare con il progredire dei tempi, non ha mai temuto
mutamenti di alcun genere e spesso ha saputo proiettarsi in avanti, anticipando le
innovazioni sia in campo metodologico che in quello organizzativo.
Essa si è sempre preoccupata di inculcare nelle giovani menti l’amore verso le tradizioni e
verso il patrimonio storico, culturale e ambientale dei nostri luoghi, organizzando anche
manifestazioni teatrali e folcloristiche con il coinvolgimento degli Enti locali. Negli anni ’80,
la partecipazione della scuola Primaria e dell’Infanzia ai vari Concorsi interdistrettuali
scolastici del Gargano organizzati dall’A.G.I.M.U.S. (Associazione Giovanile Musicale), è
stata sempre coronata da successi ed è stata la prova inconfutabile del suo voler “fare
scuola” coltivando principi di alto valore educativo quali: socializzazione, lavoro di gruppo,
coinvolgimento di individualità altrimenti disperse, recupero di bambini che, per motivi
diversi, non rivelavano attaccamento allo studio, inserimento di alunni disabili nel contesto
della classe e della scuola, collaborazione dei genitori, recupero delle tradizioni popolari e
culturali.
Sono tutti concetti contemplati nelle direttive della nuova scuola dell’autonomia, ma che
per i maestri di San Nicandro Garganico non rappresentano una novità.
17
Essi sono stati, per decenni, loro compagni di cammino.
Alla base di questo percorso c’è l’amore che tutto il personale della scuola ha nutrito e
nutre per i bambini che accoglie in tenera età e saluta, con molta commozione, alle soglie
dell’adolescenza.
18
STRUTTURE E SPAZI
PLESSO “PIAZZA IV NOVEMBRE”
Aule ampie e luminose
Aula magna
Aula multimediale
Palestra
Biblioteca
Laboratorio di scienze, linguistico, musicale
Area cortile
Ampi e lunghi corridoi
Bagni per docenti e alunni
PLESSO “MATTEOTTI”
Aule ampie e luminose
Aula multimediale
Ampio atrio
Laboratorio di scienze linguistico, musicale
Bagni per docenti e alunni
Palestra
PLESSO “VIA DEI SANNITI
Aule ampie e luminose
Aula multimediale
Ampio atrio
Laboratorio di scienze linguistico, musicale
Bagni per docenti e alunni
Palestra
PLESSO “ZUPPA”
Ampio atrio
Aule ampie e luminose
Aula multimediale
Palestra
Laboratorio di scienze linguistico, musicale
Bagni per docenti e alunni
19
RISORSE UMANE E PROFESSIONALI
Docenti che hanno sviluppato esperienze e competenze didattico-metodologiche
attraverso un continuo aggiornamento.
Docenti specialisti di lingua inglese, specialisti di sostegno, di religione cattolica, tecnologia
informatica e musica.
Docenti esperti per la realizzazione dei Progetti P.O.N.
20
LA SCUOLA E IL TERRITORIO
La nostra scuola si propone di rispondere ai bisogni dell’utenza attraverso adeguati
percorsi di educazione e di istruzione che conducano ad apprezzare lo studio e la
conoscenza del territorio.
Nell’esplorazione e nella nostra scoperta della realtà locale, gli alunni saranno protagonisti
di momenti pittorici, musicali, teatrali, interculturali.
RISORSE NATURALI
La città di San Nicandro presenta caratteristiche territoriali che si prestano alle indagini di
carattere ambientalistico, geografico e scientifico:
� L’aspetto geografico e la posizione della città, situata tra il mare Adriatico e i due laghi costieri e fiancheggiata per un tratto da piccoli monti, si presentano ben definiti come utilizzazione didattica di varie discipline.
� La natura carsica del territorio offre, per le attività geografiche e scientifiche, l’osservazione diretta di questo fenomeno attraverso aspetti tipici di inghiottitoi, grave, doline (Pozzatina è la dolina di crollo tra le più grandi d’Europa) e grotte (Pian della Macina e la grotta dell’Angelo).
� Il Parco di San Giuseppe, il Parco di Monte Vergine e il Parco archeologico e
naturalistico di Monte D’Elio, il bosco di Spina Pulce e il bosco di Brancia (tutti compresi nel Parco Nazionale del Gargano) si prestano per i percorsi di educazione ambientale.
� Il territorio presenta delle risorse che costituiscono veri spazi di cultura storica:
21
a) la località chiamata Terravecchia che conserva intatto il ricordo medioevale delle sue origini; b) il Castello Svevo che si erge possente accanto alla Loggetta settecentesca; c) l’acciottolato che ricorda le suggestive scene del passato; d) i resti di un’antica villa romana: Sant’Annea; e) il sito archeologico dell’antica città di Devia; f) la chiesa di Monte Delio in stile romanico.
� La nostra scuola, garantendo il diritto allo studio, si avvarrà anche delle risorse socio-culturali ed economiche presenti nel territorio, creando spazi di aggregazione adeguati al percorso educativo-didattico.
Verranno organizzate attività in concordanza con le presenti strutture:
� Ente locale: sede municipale. � Servizi sanitari: ASL, CIM, Centro recupero tossicodipendenti. � Servizi sociali: Carabinieri, Vigili urbani, CRI, AVERS, GdF, CFS, AVIS, UNITALSI,
Legambiente, Lega tumori, Caritas, Gruppo scout, AGESCI, Pro Loco, WWF, Museo etnologico.
� Centri sportivi: Campo sportivo comunale, Palestra comunale, Palestra provinciale, Maneggio, Campi da tennis, Campi da calcetto, Palestre varie. Piscina Provinciale (Icos Sporting).
� Associazioni sportive affiliate alle varie federazioni: Minibasket, Nuoto, Pallavolo, Arti marziali, Calcio, Ciclismo, Tiro con l’arco.
� Associazioni culturali: Enocibus, Gruppo folkloristico locale. � Università della Terza età. � Sezione staccata di Rodi Garganico Conservatorio “U. Giordano” di Foggia. � ANAPIE. � Associazione superamento handicap. � Cooperative: frantoi, lavorazione ortaggi, caseifici. � Attività artigianali: falegnamerie, tipografie, camicerie, maglierie, tessitura a telaio,
fabbri, fiori secchi. � Aziende agricole a conduzione familiare distribuite in tutto il Comune.
22
PROBLEMI DEL TERRITORIO Da un’attenta lettura del territorio in cui opera la nostra scuola, sono emersi disagi più o meno gravi che si identificano nei seguenti aspetti:
disoccupazione, per cui molti giovani, anche laureati o diplomati, per mancanza di lavoro sono costretti a cercare fuori un’attività permanente;
criminalità, rappresentata da gravi episodi di violenza che spesso hanno sconvolto la vita del paese;
carenza di strutture e iniziative sportive;
carenza di stimoli e motivazione alla lettura.
Nel contesto di tale realtà, la nostra istituzione scolastica, attraverso itinerari educativi, si
propone di:
promuovere le componenti cognitive, affettive, sociali e morali di tutta la personalità;
educare alla legalità e alla pace;
creare spazi e momenti adeguati per incentivare l’interesse dei ragazzi a leggere con piacere; organizzare tornei e gare nell’ambito della scuola.
23
PRINCIPI E FINALITA’ DELLA SCUOLA
Le scelte educative delle scuole del Circolo si pongono come obiettivo finale la formazione
unitaria del fanciullo nei suoi aspetti di identità, autonomia e competenza e offrono
sollecitazioni culturali, operative e sociali che si propongono di educare, istruire e formare
la persona.
Fin dalla Scuola dell’Infanzia i bambini costruiscono la loro identità, conquistano una loro
autonomia e sviluppano le loro competenze interagendo con gli altri in un ambiente ricco e
stimolante.
La Scuola dell’Infanzia si propone di sviluppare la dimensione relazionale, intellettiva e
corporea, tenendo presente la diversità dei ritmi e dei tempi di maturazione di tutti i
bambini, attraverso la trattazione di unità di apprendimento dettate dalle Indicazioni
Nazionali per i Piani Personalizzati delle Attività Educative.
La Scuola Primaria è chiamata a predisporre “piani di studio personalizzati” capaci di
rispondere all’esigenza di percorsi di apprendimento e di crescita degli alunni che
rispettino le differenze individuali in rapporto ad interessi, capacità, ritmi e stili cognitivi,
attitudini, carattere, inclinazioni, esperienze precedenti di vita e di apprendimento.
La pratica didattica mirerà a:
• fornire a tutti uguali opportunità di apprendimento
• elevare gli standard di apprendimento
• contenere il rischio di insuccesso scolastico
24
FINALITA’ GENERALI DELLA SCUOLA PRIMARIA
La finalità del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona. Per realizzarla
la scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza; cura
l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità, previene l’evasione dell’obbligo scolastico e
contrasta la dispersione; persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del
sistema di istruzione. In questa prospettiva la scuola accompagna gli alunni:
1. nell’elaborare il senso della propria esperienza,
2. promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva
3. l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura.
Il senso dell’esperienza
La scuola favorisce lo sviluppo delle capacità necessarie per imparare a leggere le proprie
emozioni e a gestirle, per rappresentarsi obiettivi non immediati e perseguirli. Promuove
inoltre quel primario senso di responsabilità che si traduce nel fare bene il proprio lavoro e
nel portarlo a termine, nell’avere cura di sé, degli oggetti, degli ambienti che si
frequentano, sia naturali sia sociali. Sollecita gli alunni a un’attenta riflessione sui
comportamenti di gruppo al fine di individuare quegli atteggiamenti che violano la dignità
della persona e il rispetto reciproco, li orienta a sperimentare contesti di relazione dove
sviluppare atteggiamenti positivi e realizzare pratiche collaborative. Segue con attenzione
le diverse condizioni di sviluppo e di elaborazione dell’identità di genere, che nella
preadolescenza ha la sua stagione cruciale.
Orientare bambini e bambine, ragazzi e ragazze,
fornendo loro gli strumenti per vivere attivamente
e consapevolmente nella società.
25
L’alfabetizzazione culturale di base
Il compito specifico del primo ciclo è quello di promuovere l’alfabetizzazione di base
attraverso l’acquisizione dei linguaggi simbolici che costituiscono la struttura della nostra
cultura, in un orizzonte allargato alle altre culture con cui conviviamo. La scuola primaria
mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti
costituzionali. Ai bambini e alle bambine che la frequentano va offerta l’opportunità di
sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose, e
di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti
delle discipline, permette di esercitare differenti potenzialità di pensiero, ponendo così le
premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. Per questa via si formano cittadini
consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a quello europeo. La padronanza
degli alfabeti di base è ancor più importante per bambini che vivono in situazioni di
svantaggio: più solide saranno le strumentalità apprese nella scuola primaria, maggiori
saranno le probabilità di inclusione sociale e culturale attraverso il sistema dell’istruzione.
La cittadinanza
Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di
legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità, che si realizzano nel dovere di
scegliere e agire in modo consapevole e che implicano l’impegno a elaborare idee e a
promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita. Gli
allievi imparano a riconoscere e a rispettare i valori sanciti nella Costituzione della
Repubblica Italiana, perché la scuola diventi luogo privilegiato di confronto libero e
pluralistico.
26
L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
Il primo ciclo, nella sua articolazione di scuola primaria e secondaria di primo grado,
persegue efficacemente le finalità che le sono assegnate attraverso alcune impostazioni
metodologiche di fondo.
Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti.
Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità, per fare in modo che non
diventino disuguaglianze.
Favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere la passione per la ricerca
di nuove conoscenze.
Incoraggiare l’apprendimento collaborativo.
Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di “imparare ad apprendere”.
Realizzare percorsi in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e allo stesso
tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa.
Il progetto formativo di ogni classe utilizza il contributo delle varie discipline per il
raggiungimento degli obiettivi didattici e delle finalità educative programmate. Da un
primo approccio alla conoscenza dei saperi, si procede ad un ampliamento e
approfondimento degli ambiti disciplinari. Il tempo settimanale di ogni disciplina può
subire flessibilità nell’arco della settimana o di più settimane, in relazione ai progetti da
realizzare.
(dalle Indicazioni per il Curricolo 2012)
27
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA DA ACQUISIRE AL
TERMINE DELL’ISTRUZIONE OBBLIGATORIA
Imparare ad imparare:
organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e
varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche
in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di
lavoro. Progettare:
elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di
lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le
relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e
verificando i risultati raggiunti.
Comunicare:
comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di
complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico,
scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali);
rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati
d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico,
simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei,
informatici e multimediali).
Collaborare e partecipare:
interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le
altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla
realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.
Agire in modo autonomo e responsabile:
sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i
propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i
limiti, le regole, le responsabilità.
Risolvere problemi:
affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti
e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando,
secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.
Individuare collegamenti e relazioni:
individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni
tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e
lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e
28
differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.
Acquisire ed interpretare l’informazione:
acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed
attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità,
distinguendo fatti e opinioni.
29
ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE
Alunni diversamente abili
Il Collegio dei Docenti è convinto che dall’integrazione delle diversità nasce la ricchezza del
bagaglio culturale dell’individuo e costituisce un preciso impegno per tutti. La nostra scuola
non può limitarsi ad un’opera di semplice tolleranza e accoglienza del diverso: questa può
essere considerata condizione necessaria ma non certo sufficiente. Nessuno è accettato
nella nostra comunità scolastica per quello che è, ma soprattutto per quello che può
divenire. Si deve fare delle diversità non solo il punto di partenza, ma anche quello di
arrivo e non deve essere per alcuni luogo di apprendimenti mirati e per altri luogo di
parcheggio più o meno sereno e gratificante. Trarre vantaggio dalla diversità equivale ad
indirizzare verso una mentalità che non solo accetta, ma che considera la diversità per
quello che potenzialmente può dare: non si tratta di enfatizzare le qualità del diverso ma
piuttosto di accoglierlo nell’ordinario della vita in una società pluralistica. La presenza nella
scuola di alunni diversamente abili e stranieri impone il coinvolgimento di tutta la
comunità scolastica nel processo di integrazione e la riorganizzazione delle attività
didattiche in funzione dello sviluppo delle potenzialità di ognuno per rispondere ai bisogni
educativi e sociali di tutti gli alunni. Gli insegnanti si propongono di attivare tutte le
strategie necessarie per favorire l’attuazione delle potenzialità di ogni alunno e svilupparle
in apprendimento, creando opportune situazioni al fine di facilitare anche la
comunicazione e la socializzazione:
30
� realizzazione di progetti mirati al coinvolgimento di tutti gli alunni;
� costituzione, ove opportuno, di gruppi di lavoro diversi dal gruppo classe;
� avvio di attività di laboratorio.
Per gli alunni diversamente abili presenti nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria,
sulla base di una diagnosi funzionale, redatta dai medici specialisti e dagli operatori
dell’A.S.L., saranno compilati un Profilo Dinamico Funzionale (P.D.F.), al momento del
passaggio tra i diversi ordini di scuola, ed un Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.)
annuale nei quali dovranno emergere le aree cognitive utilizzabili ai fini
dell’apprendimento, i bisogni ed i relativi interventi che si intendono attivare per lo
sviluppo delle potenzialità di ognuno. Il P.D.F. ed il P.E.I. sono redatti in sede di Gruppo di
Lavoro H operativo composto dal Dirigente Scolastico, dai docenti del modulo e della
sezione interessati, i genitori dell’alunno, gli operatori dell’A.S.L. e gli eventuali operatori
specialisti che interagiscono con gli alunni.
Gli insegnanti stabiliranno, sulla base di quanto emerso dal G.L.H.O., un piano di lavoro più
articolato tenuto conto della realtà della classe e della sezione in base alle esigenze e alle
capacità effettive dell’alunno diversamente abile. Per tutti gli alunni sono stati stabiliti i
seguenti, basilari, obiettivi formativi:
� favorire la socializzazione e l’integrazione prima attraverso la scoperta di
sé come persona, poi in rapporto agli altri e all’ambiente circostante;
� maturare il senso della propria dignità, importanza e autonomia
personale;
� saper comprendere la comunicazione altrui e leggere i messaggi che la
realtà invia;
� acquisire competenze e abilità espressive e comunicative;
� possedere i basilari strumenti linguistici e matematici.
31
Alunni in situazione di svantaggio – alunni stranieri
In ogni classe si può verificare che, a causa delle differenze
individuali, alcuni alunni abbiano bisogno di tempi più
lunghi per l’apprendimento e di attività di rinforzo. Nel
nostro Circolo Didattico sono presenti alunni in situazione
di svantaggio socioculturale che possono avere difficoltà a
seguire con lo stesso ritmo il programma del resto della
classe. Inoltre, a causa del lieve, ma costante, flusso
migratorio si registra la presenza di diversi alunni stranieri con problemi di ordine
linguistico che pesano sulla comprensione e sulla comunicazione. Per tutti questi alunni è
possibile stilare un’opportuna programmazione integrativa che preveda, ove necessario,
un’organizzazione flessibile delle classi in gruppi di apprendimento, l’attivazione di
laboratori di recupero e rinforzo al fine di garantire a tutti il raggiungimento dei minimi
obiettivi formativi.
32
PROPOSTA DI PERCORSI DI INTEGRAZIONE E SOCIALIZZAZIONE
Il Circolo Didattico propone l’allestimento di un laboratorio multiesperienzale da sistemare
nei Plessi della Scuola, corredati a misura di bambino con tavoli da lavoro, sedie, scaffali,
armadi, specchi e altri allestimenti adatti ai bambini diversamente abili. La scuola propone
l’integrazione degli alunni e valorizzazione delle diversità di ogni alunno attraverso:
� Ampliamento dei luoghi formativi della relazione e della conoscenza come
laboratorio con spazi dedicati alla manualità, alla motricità, all’attività teatrale,
pittorica e musicale.
� Facilitazione dell’approccio delle attività artistiche, che aiutano lo sviluppo della
persona e l’esplorazione del potenziale creativo.
� Aumento della percezione di sé e della socializzazione.
� Riconoscimento dei diversi stati d’animo e delle emozioni.
� Sviluppo della creatività e della spontaneità.
� Aumento dell’autostima e superamento della timidezza nell’espressione.
� Uso di materiale psico-motorio e sussidi didattici specifici.
� Aumento dell’autonomia personale e sociale.
� Coinvolgimento di tutti i componenti del gruppo e di tutti gli elementi di un
contesto.
� Progettazione di attività mirate a predisporre le condizioni per il successo
formativo di ogni alunno.
� Valorizzazione delle diversità individuali, della molteplicità degli stili cognitivi, dei
tempi e dei modi di apprendimento.
� Massimizzazione di tutte le opportunità che il Plesso può offrire.
Per l’allestimento del laboratorio si prevedono degli spazi, materiali strutturati e specifici,
postazione multimediale con P.C. portatile e software didattici. I laboratori vedranno gli
alunni impegnati in giochi, attività manipolative e non, esercizi che permetteranno la libera
espressione individuale e di gruppo, per superare la struttura tipica della classe
tradizionale, sostituendola con classi aperte, intese come partecipazione degli alunni a
33
gruppi di interesse.
DSA: Disturbi Specifici dell’Apprendimento
Il “Disturbo Specifico di Apprendimento” (DSA) si
manifesta in età scolare come una difficoltà di lettura,
scrittura e processa mento matematico. Tali abilità
non possono essere svolte in modo corretto e fluente
per una difficoltà di automatizzazione dei processi di
letto scrittura e calcolo.
I Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), secondo i dati dell'Associazione Italiana
34
Dislessia, interessano dal 4 al 6 per cento della popolazione scolastica e, se non affrontati
adeguatamente, possono provocare conseguenze sul piano psicologico, sociale e
lavorativo. È importante sottolineare che i DSA sono disturbi neuropsicologici e non sono
causati da deficit cognitivi né da problemi ambientali o psicologici o sensoriali e
neurologici: il nucleo del disturbo è la difficoltà a rendere automatico e facile il processo di
lettura, di scrittura e di calcolo. La manza di automatismo obbliga l'alunno con DSA ad
impiegare molto tempo ed attenzione per leggere, scrivere e calcolare. I disturbi specifici di
apprendimento anche se non sono usualmente considerati situazioni di handicap,
richiedono interventi didattici e valutazioni specialistiche, al fine di consentire una
formazione adeguata dell’alunno e lo sviluppo delle sue potenzialità.
I disturbi specifici di apprendimento si manifestano principalmente a scuola: questo
permette di delimitare più nettamente il campo e di attivare tutte le risorse di innovazione
e ricerca possibili in un ambiente quale la scuola, che ha come finalità l’apprendimento di
tutti.
Disabilità che non permettono di imparare in modo normale alcune attività che servono
per studiare in modo convenzionale :
• Lettura
• Scrittura alfabeto e numeri
• Calcolo
35
DISLESSIA : difficoltà a leggere in modo corretto e fluente
Esempio di errori più frequenti:
• Perdita della riga e salto della parola in lettura;
• Inadeguata padronanza fonologica generale;
• Confusione e sostituzione di lettere visivamente simili (p/ b; d/b; q/p; g/q…);
• Sostituzione di suoni simili (p/b; d/t; f/v; m/n..); • Inversione della sequenza di lettere all’interno della parola (capra/carpa )
DISGRAFIA : disturbo correlato al linguaggio scritto che riguarda le abilità esecutive della scrittura;
Caratteristiche: • Pressione debole o eccessiva in scrittura;
• Macro o micrografia;
• Discontinuità nel gesto (interruzioni del tratto);
• Orientamento improprio del tracciato nel foglio;
• Inesatta legatura tra i segni;
• Distanza tra le parole eccessiva o ridotta
DISORTOGRAFIA : disturbo della competenza ortografica; • Confusione tra fonemi simili
• Omissioni
• Inversioni
• Troncamenti
DISCALCULIA : disturbo nell’apprendimento del calcolo e del sistema dei numeri. • scrittura e lettura dei numeri;
36
• memorizzazione delle tabelline;
• esecuzione delle procedure di calcolo
Come si manifestano
I bambini con D.S.A. hanno problemi con la memoria a breve
termine mentre, generalmente, hanno un’eccellente memoria a
lungo termine. Hanno problemi di memoria con l’informazione
strutturata in sequenza come ad esempio imparare i giorni, i mesi
dell’anno, le tabelline o l’alfabeto. Pensano principalmente per
immagini. Spesso hanno difficoltà a ricordare la loro data di nascita, il Natale o le stagioni;
a volte confondono la destra con la sinistra e non hanno un buon senso del tempo con la
conseguente possibilità di avere difficoltà nell’organizzazione e nell’essere puntuale. La
lettura dell’orologio può non essere acquisita o risultare difficile.
Possono mostrare alcune difficoltà motorie fini, come allacciarsi le scarpe o i bottoni; Il
modo in cui tengono in mano la penna è inconsueto. Possono essere ambidestri. Appaiono
non coordinati e goffi nei movimenti.
Possono avere difficoltà a mantenere l’attenzione e la concentrazione; durante le prove
orali hanno difficoltà (se non si presenta una difficoltà di linguaggio), ma ottengono scarsi
risultati nelle prove scritte.
Apprendono rapidamente attraverso l’osservazione, la dimostrazione, la sperimentazione
e gli aiuti visuali. Possono essere molto vivaci
37
Il ruolo della scuola
È fondamentale il ruolo svolto dagli insegnanti sia nel
riconoscimento che nella successiva presa in carico dei
bambini con D.S.A. Dal momento in cui un bambino si
presenta con una diagnosi la scuola deve essere in
grado di attivarsi affinché esso non sia penalizzato. La
scuola deve fare in modo che il bambino possa
apprendere ed esprimere tutta la sua intelligenza
seguendo le indicazioni date dagli specialisti e dagli enti che si occupano di formazione
docenti. I bambini D.S.A. per apprendere hanno bisogno che vengano attivati dei canali di
insegnamento diversi da quelli convenzionali, ma ancor prima hanno necessità che gli
venga permesso di utilizzare tutti gli strumenti compensativi di cui necessitano.
L’insegnante con in classe uno ho più bambini dislessici dovrebbe modificare la modalità di
insegnamento come ad esempio leggere sempre per tutti ad alta voce le consegne degli
esercizi da svolgere, oppure preparare e presentare le lezioni avvalendosi dell’aiuto di
immagini o drammatizzando gli argomenti, ancora potrebbe somministrare verifiche
scritte sotto forma di questionario o permettere ai bambini interrogarsi di avvalersi di
mappe concettuali o mentali da loro stessi create o utilizzate durante lo studio a casa o in
classe. Molto importante è sempre e comunque il continuo dialogo tra scuola e famiglia in
modo da creare un intesa di rapporti atti a far sì che il bambino possa vivere il tempo
scuola nel migliore dei modi possibili.
38
PIANO EDUCATIVO ANNUALE
Premessa
Il piano didattico annuale è stato elaborato collegialmente
sulla base di una attenta analisi delle Indicazioni Nazionali
per i piani di studio personalizzati e relative
Raccomandazioni per la loro attuazione.
I docenti, in riferimento ai bisogni formativi della scuola,
hanno mediato, interpretato e organizzato gli obiettivi
specifici di apprendimento delle Indicazioni Nazionali in obiettivi formativi (per ambiti e
conoscenze).
Importante è sottolineare che gli obiettivi formativi rispondono all’esigenza di riferirsi al
principio della sintesi e dell’ologramma e, pur se ordinati per discipline e per educazioni,
trovano la loro sintesi unitaria nell’Educazione alla Convivenza Civile.
L’Educazione alla Convivenza Civile rappresenta le scelte “valoriali” del nostro Circolo ed è
articolata, dunque, nell’ottica di una apertura interdisciplinare e transdisciplinare, in un
continuo movimento che rappresenta la realizzazione dell’educazione integrale di
ciascuno, finalità ultima a cui tutta l’attività scolastica è indirizzata.
Negli incontri quindicinali di programmazione verranno predisposti le Unità
d’Apprendimento che si compongono degli obiettivi formativi, delle attività, dei metodi e
delle soluzioni organizzative necessarie per trasformare gli obiettivi in competenze
individuali.
Le competenze raggiunte saranno verificate sia in itinere nell’ambito della classe, sia
collegialmente in incontri per classi parallele, sede di confronto sul lavoro svolto, di ricerca
e definizione di prove di verifica quanto più possibile unitarie.
39
La misurazione delle competenze, in relazione agli obiettivi individuali, avverrà tramite
l’utilizzo di griglie di rilevazione quadrimestrale.
Individuazione delle finalità e definizione degli obiettivi
educativi generali
Dalla lettura della premessa ai Nuovi Programmi si evincono le seguenti finalità:
� Promuovere la formazione dell’uomo e del cittadino nel quadro dei principi
affermati dalla Costituzione e dalle Dichiarazioni Internazionali dei Diritti del
Fanciullo;
� Educare alla Convivenza Democratica;
� Promuovere la prima alfabetizzazione culturale.
40
OBIETTIVI FORMATIVI AL TERMINE DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE
CLASSE PRIMA
INTERAGIRE
� Accettare e rispettare le regole. Assumere atteggiamenti di accoglienza verso gli altri. Rispettare le cose e gli strumenti di lavoro.
� Mostrare curiosità, interesse, rispetto per gli ambienti naturali.
COMUNICARE � Saper comunicare efficacemente il
proprio pensiero e le proprie emozioni attraverso linguaggi diversi.
ACQUISIRE CONSAPEVOLEZZA DI SE’
� Saper affrontare le difficoltà e i piccoli insuccessi.
� Essere soddisfatti delle conquiste. Sapersi impegnare.
41
PRIMO BIENNIO
INTERAGIRE
� Instaurare relazioni positive con i singoli.
� Instaurare relazioni positive con il gruppo.
� Saper interagire secondo le regole. Cogliere e valorizzare le differenze e le diversità.
� Saper collaborare con persone diverse dagli insegnanti.
� Prendere coscienza della relazione esistente tra la salute ambientale e la qualità della vita.
COMUNICARE
� Esprimere liberamente la propria opinione.
� Utilizzare i linguaggi specifici appropriati.
� Utilizzare correttamente strumenti e metodologie per acquisire informazioni.
AFFERMARE LA PROPRIA IDENTITA’
� Dar prova d’autocontrollo. � Acquisire fiducia in se stessi.
Mostrare autonomia nella gestione di sé.
� Provare soddisfazione per una attività ben eseguita..
42
SECONDO BIENNIO
INTERAGIRE
� Riflettere sulle modalità di relazione con gli altri e maturare atteggiamenti positivi.
� Vivere la diversità e il pluralismo come una ricchezza.
� Conoscere e rispettare norme e regole.
� Rispettare le cose e gli spazi comuni. � Vivere in modo responsabile
l’ambiente naturale e averne cura.
COMUNICARE
� Comunicare i propri pensieri e le proprie opinioni in modo corretto, coerente e motivato.
� Utilizzare in modo creativo strumenti, linguaggi e tecnologie multimediali.
AFFERMARE LA PROPRIA IDENTITA’
� Prendere coscienza delle proprie capacità e dei propri limiti. Organizzare e svolgere il lavoro con autonomia e responsabilità.
43
APPRENDIMENTI ATTESI
Al termine del primo anno
ITALIANO
Comprendere, ricordare e riferire i contenuti essenziali dei testi ascoltati.
Scrivere semplici testi relativi al proprio vissuto.
Leggere, comprendere e memorizzare brevi testi di uso quotidiano.
Rispettare le convenzioni di scrittura conosciute.
INGLESE
Riconoscere comandi, istruzioni, semplici frasi e messaggi orali relativi alle attività svolte
in classe.
Comprendere e riprodurre parole, comandi, canzoncine e filastrocche presentate in
classe.
Identificare e abbinare numeri, colori, figure, oggetti e animali.
STORIA
Collocare nel tempo fatti e esperienze vissute e riconoscere rapporti di successione
esistenti tra loro.
Rilevare il rapporto di contemporaneità tra azioni e situazioni.
Riconoscere la ciclicità in fenomeni regolari.
Riconoscere la successione delle azioni in una storia o in una esperienza vissuta.
GEOGRAFIA
Riconoscere la propria posizione e quella degli oggetti nello spazio vissuto rispetto a
diversi punti di riferimento.
Descrivere verbalmente, utilizzando indicatori topologici, i propri spostamenti nello spazio
44
vissuto.
Rappresentare graficamente spazi vissuti e percorsi, utilizzando una simbologia non
convenzionale.
MATEMATICA
Conoscere i numeri naturali fina al 20 sia dal punto di vista ordinale che cardinale.
Esplorare, rappresentare e risolvere situazioni problematiche utilizzando operazioni
aritmetiche.
Osservare oggetti e fenomeni, individuare grandezze misurabili. Classificare oggetti in
base ad una proprietà.
Raccogliere dati e informazioni e saperli organizzare.
SCIENZE
Esplorare ambienti mediante l’impiego sistematico e differenziato dei cinque sensi.
Classificare gli elementi di un ambiente noto secondo criteri diversi.
Elencare le caratteristiche di corpi noti e le parti che lo compongono.
TECNOLOGIA E INFORMATICA
Osservare e analizzare oggetti, strumenti e macchine d’uso comune, classificandoli in base
alle loro funzioni.
Utilizzare il computer per eseguire semplici giochi anche didattici, disegnare, scrivere.
MUSICA
Utilizzare la voce, il proprio corpo, e oggetti vari per espressioni parlate, recitate e
cantate.
Discriminare e interpretare gli eventi sonori.
ARTE E IMMAGINE
Utilizzare correttamente lo spazio del foglio. 2. Usare creativamente il colore.
Rappresentare figure umane con uno schema corporeo strutturato.
45
Distinguere la figura dallo sfondo.
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Riconoscere e denominare le varie parti del corpo.
Rappresentare graficamente il corpo, fermo e in movimento.
Utilizzare il corpo e il movimento per rappresentare situazioni comunicative reali o
fantastiche.
Partecipare al gioco collettivo rispettando indicazioni e regole.
CONVIVENZA CIVILE
Accettare, rispettare, aiutare gli altri e i diversi da sé.
Mettere in atto comportamenti di autonomia.
Attivare atteggiamenti di ascolto/conoscenza di sé e di relazione positiva nei confronti
degli altri.
RELIGIONE CATTOLICA
Scoprire nell’ambiente i segni che richiamano la presenza di Dio Creatore e Padre.
Cogliere i segni cristiani del Natale e della Pasqua.
Descrivere l’ambiente di vita di Gesù nei suoi aspetti quotidiani, familiari, sociali e religiosi.
46
Al termine del terzo anno
COMPORTAMENTO
Portare a termine con affidabilità gli impegni presi.
Contribuire a rendere più accogliente l’ambiente scolastico e di vita.
Curare la propria persona.
Aiutare i compagni nel superare le difficoltà.
Utilizzare in modo corretto strutture e sussidi della scuola.
Rispettare le regole convenute.
Utilizzare le risorse personali di cui si dispone nella realizzazione di un compito.
Riflettere criticamente sul proprio percorso di apprendimento.
ITALIANO
Comprendere, ricordare e riferire i contenuti dei testi ascoltati.
Saper leggere e comprendere un testo.
Comprendere il significato di semplici testi orali e scritti riconoscendone la funzione
(descrittiva, narrativa, regolativa....) e individuandone gli elementi essenziali (personaggi,
luoghi, tempi).
Produrre semplici testi scritti descrittivi, narrativi, regolativi.
Rispettare le convenzioni di scrittura conosciute.
INGLESE
Comprendere ed eseguire istruzioni e procedure.
Individuare luoghi e oggetti familiari e descriverne le caratteristiche generali.
Scoprire differenze di vita e di abitudini all’interno dei gruppi (familiari, scolastici…).
47
Riconoscere e riprodurre suoni e ritmi della lingua inglese.
STORIA
Conoscere le procedure e i modi per ricostruire aspetti del passato.
Riconoscere l’esistenza di diversi tipi di fonte storica.
Riconoscere le testimonianze del passato presenti sul territorio.
GEOGRAFIA
Definire la propria posizione e quella degli oggetti nello spazio vissuto rispetto a diversi
punti di riferimento.
Riconoscere le più evidenti modificazioni apportate dall’uomo nel proprio territorio.
Leggere semplici rappresentazioni iconiche e cartografiche.
Riconoscere gli elementi fisici e antropici di un paesaggio, cogliendo i principali rapporti di
connessione e interdipendenza.
MATEMATICA
Usare il numero per contare, confrontare e ordinare raggruppamenti di oggetti.
Padroneggiare abilità di calcolo orale e scritto.
Comprendere, rappresentare e risolvere situazioni problematiche. Costruire, disegnare,
denominare e descrivere alcune fondamentali figure geometriche.
Effettuare misure di grandezze ed esprimerle secondo unità di misure convenzionali e non
convenzionali. 6. Utilizzare semplici linguaggi logici.
SCIENZE
Stabilire ed applicare criteri semplici per mettere ordine in un insieme di oggetti.
Descrivere le caratteristiche principali del regno animale, vegetale, minerale.
Comprendere la necessità di complementarità e sinergia per la sopravvivenza
dell’ambiente e dell’uomo.
TECNOLOGIA E INFORMATICA
48
Classificare i materiali e gli oggetti in base alle loro caratteristiche e alle loro funzioni.
Scrivere semplici brani utilizzando la videoscrittura e un correttore ortografico e
grammaticale.
Utilizzare il computer per eseguire semplici giochi anche didattici.
MUSICA
Utilizzare la voce, il proprio corpo e oggetti vari per espressioni parlate, recitate e cantate.
Eseguire per imitazione semplici canti.
Ascoltare, riconoscere, classificare e memorizzare suoni.
ARTE E IMMAGINE
Leggere l’immagine mettendola in relazione con altri linguaggi espressivi.
Utilizzare tecniche grafiche e pittoriche, manipolare materiali vari a fini espressivi.
Riconoscere e usare gli elementi del linguaggio visivo.
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Riconoscere e denominare le varie parti del corpo.
Coordinare e collegare in modo fluido il maggior numero possibile di movimenti naturali.
Utilizzare il linguaggio gestuale e motorio per comunicare.
Rispettare le regole dei giochi organizzati.
RELIGIONE CATTOLICA
Comprendere, attraverso i racconti biblici delle origini, che il mondo è opera di Dio,
affidato alla responsabilità dell’uomo.
Cogliere i segni cristiani del Natale e della Pasqua.
Identificare la preghiera tra le espressioni delle religioni.
Scoprire nell’ambiente i segni che richiamano la presenza di Dio Creatore e Padre.
COMPORTAMENTO
49
Al termine del quinto anno
Portare a termine con affidabilità gli impegni presi.
Contribuire a rendere più accogliente l’ambiente scolastico e di vita.
Curare la propria persona.
Aiutare i compagni nel superare le difficoltà.
Utilizzare in modo corretto strutture e sussidi della scuola. 6. Rispettare le regole
convenute.
Utilizzare le risorse personali di cui si dispone nella realizzazione di un compito.
Riflettere criticamente sul proprio percorso di apprendimento.
Assumersi la responsabilità dei propri doveri di alunno e nei diversi contesti educativi.
ITALIANO
Esprimere attraverso il parlato pensieri, stati d’animo,esperienze rispettando l’ordine
causale e temporale.
Produrre testi scritti coesi e coerenti per raccontare esperienze personali, esporre
argomenti, esprimere opinioni e stati d’animo.
Rielaborare testi.
Riconoscere le strutture della lingua.
INGLESE
Scrivere semplici messaggi seguendo un modello dato.
Comprendere semplici e chiari messaggi con lessico e strutture note su argomenti
familiari.
Rilevare diversità culturali in relazione ad abitudini di vita e a condizioni climatiche.
Produrre suoni e ritmi della lingua inglese attribuendovi significati e funzioni.
50
STORIA
Individuare elementi di contemporaneità, di sviluppo nel tempo e di durata nei quadri
storici di civiltà studiati.
Conoscere ed usare termini specifici del linguaggio disciplinare.
Collocare nello spazio gli eventi, individuando i possibili nessi tra eventi storici e
caratteristiche geografiche di un territorio.
Scoprire radici storiche antiche della realtà locale.
GEOGRAFIA
Orientarsi e muoversi nello spazio utilizzando rappresentazioni cartografiche.
Riconoscere le più evidenti modificazioni apportate nel tempo dall’uomo sul territorio.
Esplicitare il nesso tra l’ambiente, le sue risorse e le condizioni di vita dell’uomo.
MATEMATICA
Utilizzare il linguaggio specifico della disciplina.
Eseguire le quattro operazioni anche con numeri decimali con consapevolezza del
concetto e padronanza degli algoritmi.
Partendo dall’analisi del testo di un problema, individuare le informazioni necessarie per
raggiungere un obiettivo, organizzare un percorso di soluzione e realizzarlo.
Riconoscere significative proprietà di alcune figure geometriche.
Utilizzare il sistema metrico decimale.
SCIENZE
Indicare esempi di relazioni degli organismi viventi con il loro ambiente. Descrivere il ciclo
vitale di una pianta, di un animale, dell’uomo.
Effettuare esperimenti su fenomeni.
Indicare le misure di prevenzione e di intervento.
TECNOLOGIA E INFORMATICA
51
Conoscere le diverse forme di energia e le macchine che le utilizzano.
Approfondire ed estendere l’impiego della videoscrittura.
Utilizzare programmi didattici.
Accedere ad Internet per ricercare informazioni.
MUSICA
Usare le risorse espressive della vocalità intonando semplici brani.
Cogliere i più immediati valori espressivi delle musiche ascoltate, traducendoli con la
parola,l’azione motoria, il disegno.
Riconoscere alcune strutture fondamentali del linguaggio musicale, mediante l’ascolto di
brani di epoche e generi diversi.
ARTE E IMMAGINE
Identificare in un testo visivo gli elementi del relativo linguaggio.
Rielaborare creativamente disegni e immagini.
Analizzare ed apprezzare i beni del patrimonio artistico-culturale presenti sul proprio
territorio
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Utilizzare schemi motori e posturali, le loro interazioni in situazione combinata e
simultanea.
Rispettare le regole dei giochi sportivi praticati.
Riconoscere il rapporto tra alimentazione e benessere fisico.
RELIGIONE CATTOLICA
Conoscere i contenuti essenziali della religione cattolica.
Evidenziare la risposta della Bibbia alle domande di senso dell’uomo e confrontarla con
quella delle principali religioni.
Leggere e interpretare i principali segni religiosi espressi dai diversi popoli.
52
Metodologia
L' elaborazione del piano di offerta formativa parte da un'attività di autoanalisi che da un
lato conferma ed esplicita le scelte consolidate, dall'altro fissa l'attenzione sui problemi e
sulle possibili azioni di miglioramento dell'esistente, in un'ottica di ricerca continua, al fine
COMPORTAMENTO
Portare a termine con affidabilità gli impegni presi.
Contribuire a rendere più accogliente l’ambiente scolastico e di vita.
Curare la propria persona.
Aiutare i compagni nel superare le difficoltà.
Utilizzare in modo corretto strutture e sussidi della scuola.
Rispettare le regole convenute.
Utilizzare le risorse personali di cui si dispone nella realizzazione di un compito.
Riflettere criticamente sul proprio percorso di apprendimento.
Assumersi la responsabilità dei propri doveri di alunno e nei diversi contesti educativi.
Assumere un ruolo positivo all’interno del gruppo. Trovare soluzioni per valorizzare le
diversità esistenti nel gruppo.
53
di ottimizzare i percorsi, i processi e gli esiti e promuovere il successo scolastico per tutti.
L'attenzione si fissa dunque sulla quotidianità del fare scuola, piuttosto che
sull'eccezionalità degli interventi. In questa ottica le consulenze esterne diventano
funzionali alla progressiva acquisizione e perfezionamento di competenze
immediatamente spendibili nella didattica da parte degli insegnanti. L'offerta formativa
della scuola va letta in funzione di una centralità del soggetto; essa assume come
riferimento le quattro mete del Sapere, Saper fare, Saper vivere con gli altri, Saper essere.
A scuola si insegnano, sostanzialmente, quattro famiglie di cose:
− Le discipline − Il metodo di studio − Le norme comportamentali − Le dinamiche
psicosociali
54
DOCUMENTO SULLA VALUTAZIONE
Nella Scuola dell’Infanzia e Primaria l’osservazione occasionale e sistematica degli alunni e
la documentazione delle loro attività consentono di cogliere e valutare le loro esigenze, di
riequilibrare via via le proposte educative in base alla qualità e alla quantità delle loro
risposte e di condividerle con le loro famiglie.
L’osservazione è finalizzata alla comprensione e all’interpretazione dei comportamenti
oltre che alla rilevazione degli apprendimenti.
Compito della scuola è, infatti, identificare i processi da promuovere, sostenerli e
rafforzarli, per consentire ad ogni allievo di utilizzare al meglio le proprie risorse, per
trasformare le capacità potenziali di ciascuno in competenze durature.
Il traguardo può ritenersi raggiunto se le conoscenze disciplinari ed interdisciplinari (il
sapere) e le abilità operative (il fare), apprese ed esercitate nel sistema formale (la scuola),
non formale (le altre istituzioni formative) e informali (la vita sociale nel suo complesso),
sono diventate competenze personali di ogni alunno.
La valutazione degli alunni nella Scuola dell’Infanzia si effettuerà in seguito alla verifica dei
risultati raggiunti dai bambini in ogni area educativa tramite:
� Osservazione diretta durante le attività
� Conversazioni
� Prove oggettive
� Schede specifiche
� Analisi degli elaborati
� Nella Scuola Primaria la valutazione degli alunni, iniziale (diagnostica), in
itinere (formativa) e finale (sommativa), compresa quella relativa al passaggio al
successivo grado di formazione, sono affidate esclusivamente agli insegnanti di
classe.
I dati raccolti nella valutazione diagnostica costituiscono il punto di partenza della
progettazione didattica.
55
La valutazione intermedia e formativa, intesa come una fitta rete di informazioni, sono
assunte quali strumenti importanti, in grado di orientare la differenziazione e la
personalizzazione degli interventi didattici (adeguandoli ai livelli e ai bisogni di ciascuno)
per meglio orientare l’alunno verso il miglioramento delle sue strategie apprenditive.
Gli esiti della Verifica Formativa orientano:
� le fasi di progettazione/realizzazione/valutazione dei precorsi
� la contestualizzazione degli obiettivi
� l’impostazione di attività laboratoriali di recupero e sviluppo
� il controllo della validità delle scelte metodologiche e organizzative
La raccolta delle informazioni sull’andamento dei processi di
insegnamento/apprendimento è svolta sia a livello occasionale, con l’osservazione delle
situazioni che si realizzano in classe, sia a livello sistematico, con l’utilizzo di griglie, test,
questionari ecc.
La valutazione finale, quella sommativa, sulla base della normativa vigente, certifica le
competenze acquisite dall’alunno durante il percorso scolastico mediante l’attribuzione di
voti.
La nostra scuola per assicurare l’equità, la trasparenza e l’omogeneità della valutazione
formativa si è dotata di strumenti di valutazione condivisi e oggettivi.
CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA
VOTO DESCRIZIONE
5
L’alunno conosce pochi degli argomenti trattati e applica le conoscenze acquisite
solo nell’esecuzione di compiti semplici. Se guidato, è in grado di effettuare analisi
e sintesi parziali. Si esprime in modo Primaria con un lessico non sempre
appropriato.
Obiettivi raggiunti in modo parziale.
56
6
L’ alunno conosce buona parte degli argomenti trattati fra i quali è in grado di
effettuare dei collegamenti semplici, applicando le conoscenze acquisite
nell’esecuzione di compiti alquanto complessi, nonostante qualche errore. Se
guidato, sa effettuare analisi e sintesi non approfondite e valutazioni parziali; si
esprime in modo abbastanza corretto ed usa un lessico comprensibile.
Obiettivi raggiunti in modo sufficiente.
7-8
L’ alunno conosce in modo approfondito gli argomenti trattati, fra i quali è in grado
di fare collegamenti. Sa applicare le conoscenze acquisite nell’ esecuzione di
compiti piuttosto complessi, senza commettere errori. Effettua analisi, sintesi e
valutazioni complete; si esprime in modo corretto e scorrevole, usando un lessico
ricco ed appropriato.
Obiettivi raggiunti in modo completo.
9-10
L’alunno ha conoscenze ampie, ben articolate e molto approfondite che sa
applicare, senza commettere errori, nell’ esecuzione di compiti complessi e in
contesti nuovi. È in grado di effettuare analisi e sintesi complete e approfondite e
formulare valutazioni autonome; si esprime in modo corretto e scorrevole e
dimostra padronanza della terminologia specifica di ogni disciplina.
Obiettivi raggiunti in modo completo e personale.
57
ORGANIZZAZIONE ORARIA SCUOLA PRIMARIA
Classi prime
“Le istituzioni scolastiche definiscono nel Piano dell’offerta formativa le articolazioni
dell’orario su sei o cinque giorni settimanali, nonché, compatibilmente con la
disponibilità dei servizi,la distribuzione dei rientri pomeridiani…. In particolare, le
classi prime sono formate con le seguenti articolazioni orarie settimanali: a) classi
funzionanti con orario sino a 30 ore, comprensive di attività opzionali facoltative in
aggiunta alle 27 ore; b) classi funzionanti a tempo pieno, con 40 ore assicurando
l’assistenza alla mensa.”
(circ. n 4 del 15 gennaio 2009)
Classi funzionanti con orario a 29 ore, comprensive di attività opzionali facoltative in
aggiunta alle 27 ore, dalle 8,15 alle 13,15 dal lunedì a l venerdì, il sabato dalle ore 8,15 alle
12,15.
LUNEDI MARTEDI MERCOLEDI GIOVEDI VENERDI SABATO
8.15/9.15
9.15/10.15
10.15/11.15
11.15/12.15
58
12.15/13.15
Classi funzionanti a tempo pieno, con 40 ore assicurando l’assistenza alla mensa. 5 giorni
da lunedì a venerdì ( mattina, tempo mensa, pomeriggio), dalle 8,15 alle 16,15
LUNEDI MARTEDI MERCOLEDI GIOVEDI VENERDI
8.15/9.15
9.15/10.15
10.15/11.15
11.15/12.15
12.15/13.15 MENSA MENSA MENSA MENSA MENSA
13.15/14.15 MENSA MENSA MENSA MENSA MENSA
14.15/15.15
15.15/16.15
59
ORARIO fino a 29 ore
MATERIA ORE SETTIMANALI
Italiano 7
Inglese 1
Storia 2
Geografia 2
Matematica 6
Scienze 2
Tecnologia 1
Immagine 1
Musica 1
Educazione Fisica 2
Religione 2
Opzionale italiano 1
Opzionale matematica 1
Totale ore 29
60
ORARIO 40 ore
MATERIA ORE SETTIMANALI
Italiano 8
Inglese 1
Storia 2
Geografia 2
Matematica 6
Scienze 2
Tecnologia 1
Immagine 1
Musica 1
Scienze motorie 1
Religione 2
Opzionale italiano 1
Opzionale matematica 1
Opzionale convivenza civile 1
Mensa 10
Totale ore 40
61
Classi seconde, terze, quarte e quinte
29 ore settimanali comprensive delle attività opzionali facoltative, corrispondenti all’orario di cui all’art. 7, comma 2, del D.Lgs. n. 59/2004, senza compresenze e nei limiti
dell’organico assegnato.
MATERIA ORE SETTIMANALI
Italiano 6 ore (cl.2^)
5 ore (cl. 3^-4^-5^)
Inglese 2 ore (cl.2^)
3 ore (cl. 3^-4^-5^)
Storia 2
Geografia 2
Matematica 6
Scienze 2
Tecnologia 1
Immagine 1
Musica 1
Educazione fisica 2
Religione 2
Opzionale italiano 1
Opzionale matematica 1
Totale ore 29
62
ORARIO 40 ore
Le ore opzionali facoltative e per la maggior parte gratuite per gli alunni, sono destinate ad
attività e insegnamenti coerenti con il profilo educativo. Organizzate in una logica di
ampliamento e di arricchimento dell'offerta formativa e finalizzate alla personalizzazione
dei piani di studio, costituiscono una parte integrante della nostra OFFERTA FORMATIVA,
in quanto, con quelle obbligatorie, sono fondamentali per la formazione dell’alunno.
MATERIA ORE SETTIMANALI
Italiano 7 ore (cl.2^) 6 ore (cl. 3^-4^-5^)
Inglese 2 ore (cl.2^) 3 ore (cl. 3^-4^-5^) Storia 2
Geografia 2
Matematica 6
Scienze 2
Tecnologia 1
Immagine 1
Musica 1
Scienze motorie 1
Religione 2
Opzionale italiano 1
Opzionale matematica 1
Opzionale convivenza civile 1
Mensa 10
Totale ore 40
63
CALENDARIO SCOLASTICO
Inizio lezioni 11 Settembre 2014
Festività 31 Ottobre 2014
(giorno di recupero per anticipo anno scolastico)
Festività 1 Novembre 2014,
Festa nazionale Festa di tutti i Santi
Festività natalizie dal 22 Dicembre 2014 al 6 Gennaio 2015
(il 22 dicembre 2014 è sospensione delle attività didattiche disposta dalla
scuola in aggiunta a quanto previsto dalla Regione)
Carnevale 16-17 Febbraio 2015
(giorni di recupero per anticipo anno scolastico)
Festività pasquali dal 2 Aprile al 8 Aprile 2015
(Il giorno 8 aprile2015 è sospensione delle attività didattiche disposta
dalla scuola in aggiunta a quanto previsto dal calendario scolastico
regionale)
Festività 25 Aprile 2015
Festa nazionale
Festività 1-2 Maggio 2015
Festa dei Lavoratori (Il giorno 2 maggio 2015 è ponte con la festività del lavoro nazionale
prevista dalla Regione)
Festività 1-2 Giugno 2015
Festa della Repubblica (Il 1 giugno2015 è ponte con la festività del lavoro nazionale prevista
dalla Regione)
Termine lezioni Scuola Primaria
9 Giugno 2015
(come da calendario scolastico regionale)
Festività 17 Giugno 2015
Festa del Santo Patrono
Termine lezioni Scuola dell’Infanzia
30 Giugno 2015
(come da calendario scolastico regionale)
64
PROGETTI
Le attività curriculari si integrano da diversi anni con progetti di particolare rilevanza. Essi
offrono la possibilità di incontro con persone, ambienti e linguaggi nuovi costituendo
occasioni formative uniche aprendosi al territorio e alle sue risorse. Alcuni sono comuni a
tutte le classi della Scuola Primaria dell’Istituto, altri sono differenziati per plesso e/o per
classe. Alcune classi della scuola Primaria partecipano alle attività di nuoto proposte dalla
piscina comunale. Alla formazione contribuiscono inoltre le uscite sul territorio, le visite
d’istruzione, la fruizione di spettacoli teatrali, l’utilizzo del cineteatro Italia per le
rappresentazioni teatrali o per la visione di film e la partecipazione ai concorsi che ciascun
team docente programma ad inizio anno scolastico per le proprie classi. Ogni progetto,
accompagnato da una scheda completa nella declinazione degli obiettivi, nella
metodologia, nella documentazione e verifica, è parte integrante del Piano dell’Offerta
Formativa.
I progetti per il seguente anno scolastico sono:
Ambiente
Natale
Recupero
Continuità Accoglienza
Integrazione BES
Erasmus +
Manipolazione e ceramica
Drammatizzazione
Attività proposte dalle associazioni sportive presenti sul territorio
Scuola a domicilio
Progetto Nazionale “Sport di classe”
Viaggi d’istruzione
Manifestazione di fine anno scolastico
65
PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE 2007-2013 – Obiettivo: “Convergenza” “Competenze per lo Sviluppo” 2007 IT 05 1 PO 007 F.S.E.
La nostra scuola, Circolo Didattico Piazza 4 Novembre, è
stata autorizzata a realizzare i progetti cofinanziati dai Fondi
Strutturali europei. Sono stati attivati corsi P.O.N.
(Programma Operativo Nazionale 2007/2013), aventi come
finalità:
� promuovere il successo scolastico; � le pari opportunità;
� l’inclusione sociale attraverso attività laboratoriali;
� migliorare le competenze degli alunni e dei docenti.
“Con l’Europa investiamo nel vostro futuro”
66
PIANO INTEGRATO DEGLI INTERVENTI Annualità 2014/2015
C-1-FSE-2013-264
Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani.
Azione 1- Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave.
Percorsi formativi: comunicazione in lingua madre,
comunicazione nelle lingue straniere (Francese, Inglese),
competenza in scienze, matematica e musica.
B-1-FSE-2013-58
Migliorare le competenze del personale della scuola e dei
docenti.
Azione 1- Interventi innovativi per la promozione delle
competenze chiave, in particolare sulle discipline tecnico-
scientifiche, matematica, lingua madre, lingue straniere,
competenze civiche (legalità, ambiente ecc.).
67
USCITE DIDATTICHE
Le uscite didattiche sono strettamente
connesse con la programmazione prevista in
ogni classe per dare particolare attenzione ad
alcuni argomenti specifici. Sono proposte nel
Consiglio di classe, dalle insegnanti, le quali motivano le ragioni e la finalità didattico-
culturale che intendono raggiungere. Sono analizzate e discusse per individuare quale
contributo può essere offerto dalle altre discipline al fine di orientare l’azione didattica
comune e per concordare tempi e modalità organizzative. Le insegnanti coinvolgono nella
presentazione dell’attività l’intera classe, che può essere in seguito suddivisa in gruppi di
lavoro, a cui affidare specifiche parti di ricerca, raccolte di informazioni, materiale vario e
di approfondimento. Una preparazione così costruita rende particolarmente significativa
l’uscita e permette all’alunna/o di fare un’esperienza che lo coinvolge direttamente a vari
livelli: cognitivo, operativo, emotivo, relazionale. Tale procedura inoltre fornisce elementi
di approfondimento, che possono essere descritti, organizzati, rielaborati e confrontati
attraverso modalità diversificate. L’alunna/o con tali uscite entra in contatto diretto con il
territorio e le sue risorse, mette in azione le conoscenze acquisite precedentemente per
potenziarle, ampliarle e consolidarle. Dopo ogni uscita le insegnanti guideranno gli alunni a
rielaborare le nuove acquisizioni, aiutandoli ad organizzare con le strategie che ritengono
più opportune e a scoprire altre connessioni in base agli elementi offerti.
68
Visite guidate
Le insegnanti prendono in considerazione le molteplici proposte offerte dal territorio,
valutano la loro connessione con la programmazione annuale, scelgono quelle che
ritengono più rispondenti a raggiungere gli obiettivi della propria disciplina. Ritengono
importante che l’alunna/o giunga al “sapere” anche attraverso l’accostamento diretto a
varie “fonti” (musei, biblioteche, archivi, gallerie d’arte, mostre fotografiche, aziende,
ecc.), possa imparare ad arricchirsi con approcci diversi al mondo dell’arte, della scienza,
della tecnica, del lavoro, ecc. e apprezzare punti di vista diversi nell’osservazione ed
interpretazione della realtà.
69
VISITE E VIAGGI D’ISTRUZIONE PROGRAMMATI DAI DOCENTI DELLA SCUOLA PRIMARIA PER L’A.S. 2014/2015
CLASSE META o ITINERARIO PERIODO INSEGNANTI
PROPONENTI
1^ A – B –
C – G – H
3 ^ B
APRICENA-FOGGIA
“ Filiera del grano”
Itinerario proposto dall’Associazione ECOSPOR
MAGGIO STICOZZI A.
FLENA G.
FILONI C.
MURANO G.
1^ D TERMOLI Stab. DEL GIUDICE FINE MAGGIO MASTROLORITO G.
PERTONE F.
2^ A – B .-
C – G – H
Masseria Didattica a MONTECORVINO
PUGLIANO
( SA )
MAGGIO ACQUAVIVA R
DI TULLIO I.
MONTE G.
SQUEO S.
VOCALE R.
2^ D APRICENA-FOGGIA
“ Filiera del grano”
Itinerario proposto dall’Associazione ECOSPORT
MAGGIO BONFITTO C.
3^ A – E –
G - H
ALBEROBELLO – ZOO DI FASANO MAGGIO MARTINO I.
BONFITTO A.
D’ANTUONO G.
FRASCARIA L.
4^ A-B-E-G ALBEROBELLO-MOLFETTA
Visita ai trulli e al Parco Divertimento
“MIRAGICA”
a Molfetta (BA)
MAGGIO CARBONARO A.
LORDI R.
SANTAMARIA C.
SOCCIO C.
4^D -Città di BARI ( Monumenti principali e
istituzioni ) ;
oppure
MAGGIO D’ANELLO C.
70
-Città di BARI e PROVINCIA;
oppure
-Città di MATERA
4^ H – GROTTE DI CASTELLANA-ALBEROBELLO
- TERMOLI: Stabilimento “DEL GIUDICE”
Aprile - maggio
DE CATA L.
DE FILIPPIS M.
5^ A – B –
D - E
ROMA: Visita a MONTECITORIO e alla città.
Febbraio
GALASSO I.
CIPRIANO G.
CIRELLI L.
GIAGORIO G.
MAGLIARI N.
MELCHIONDA A.
PERRICONE G.
5^ G - H MARGHERITA DI SAVOIA
“ La Filiera del Sale “
(Itinerario proposto nel catalogo
dall’Associazione ECOSPORT)
Fine MAGGIO
LA PISCOPIA E.
MASCOLO L.
5 ^ G ROMA - TIVOLI MAGGIO MASCOLO L.
Si fa presente che tutte le classi si riservano di programmare durante l’A.S. uscite
didattiche nei territori limitrofi con l’ausilio degli scuolabus comunali.
71
SCUOLA DELL’INFANZIA
Progetto educativo didattico
Per ogni bambino o bambina, la scuola dell’infanzia si pone la finalità di promuovere lo
sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza. Sviluppare
l’identità significa imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze
in un ambiente sociale allargato. Vuol dire imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti
come persona unica e irripetibile, ma vuol dire anche sperimentare diversi ruoli e diverse
forme di identità: figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio,
appartenente a una comunità. Sviluppare l’autonomia comporta l’acquisizione della
capacità di interpretare e governare il proprio corpo; partecipare alle attività nei diversi
contesti; avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; realizzare le proprie attività senza
scoraggiarsi; provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto; esprimere con diversi
linguaggi i sentimenti e le emozioni; esplorare la realtà e comprendere le regole della vita
quotidiana; partecipare alle negoziazioni e alle decisioni motivando le proprie opinioni, le
proprie scelte e i propri comportamenti; assumere atteggiamenti sempre più responsabili.
Sviluppare la competenza significa imparare a riflettere sull’esperienza attraverso
l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio al confronto; descrivere la propria esperienza e
tradurla in tracce personali e condivise, rievocando, narrando e rappresentando fatti
significativi; sviluppare l’attitudine a fare domande, riflettere, negoziare i significati.
72
Sviluppare il senso della cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità
di gestire i contrasti attraverso regole condivise, che si definiscono attraverso le relazioni, il
dialogo, l’espressione del proprio pensiero, l’attenzione al punto di vista dell’altro, il primo
riconoscimento dei diritti e dei doveri; significa porre le fondamenta di un abito
democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo-
natura. ( dalle Indicazioni per il Curricolo ‘2007)
Modello organizzativo
La nostra scuola è formata da sezioni con doppio organico e dispone di insegnanti di
religione cattolica. L’orario settimanale è otto ore giornaliere (escluso il sabato): ore
8,15/16,15 con somministrazione della mensa. I bambini usufruiscono degli scuola-bus per
raggiungere la scuola. La programmazione è mensile ed è effettuata il martedì dalle ore
16,30 alle ore 18,30. La scuola dell’infanzia, all’inizio di ogni anno scolastico elabora il
Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) con proposte organizzative e progetti che coinvolgono
i bambini/e in attività educative che rafforzano la crescita dell’identità e le abilità legate ai
dinamismi della crescita umana.
73
La giornata scolastica
La giornata che il bambino trascorre alla scuola dell’infanzia è organizzata in modo tale da
rispondere ad un preciso progetto educativo articolato in tempi e spazi ben definiti che
favoriscono la sicurezza, l’identità, la comunicazione e l’apprendimento. Le insegnanti sono
concordi nel precisare alcune modalità di comportamento da attuarsi nei tempi e negli
spazi scolastici al fine di conseguire coerenza educativa e le finalità precedentemente
esposte.
ORARIO ATTIVITÀ
8,15 - 9,15 ACCOGLIENZA
9,15 - 9,45 Attività di routine in sezione
9,45 - 11,30 Attività di sezione
11,30 - 12,00 Servizi Igienici
12,00 - 13,00 Pranzo
13,00 - 14,30 Giochi liberi in sezione
14,30 - 15,30 Attività di sezione
15,30 - 15,50 Riordino della sezione
(Preparazione Uscita)
74
PROPOSTE USCITE DIDATTICHE
Plesso “M.A. ZUPPA”
Tutte le SEZIONI del Plesso hanno programmato una visita al paesaggio circostante.
15,50 - 16,15 USCITA
75
LABORATORI
Per i laboratori è necessario definire degli spazi che assumono delle connotazioni
particolari e che sono facilmente e sempre riconoscibili dai bambini. Tali ambienti sono
aule adibite completamente a queste attività, oppure possono essere le singole sezioni in
ciascuno delle quali si può decidere di attuare un determinato laboratorio lasciando che
questo si connoti strutturalmente logisticamente e effettivamente come tale: materiali
disposti, immagini alle pareti, tavoli e sedie organizzate, e attività svolte. I laboratori per le
attività educative saranno strutturati in:
� attività espressive;
� progettazione e operatività; � attività motorie e sportive.
Angoli
Nelle sezioni si rivela indispensabile strutturare angoli
che possono essere autonomamente gestiti dai bambini
che loro stessi possono aiutare a definire e costruire con
la loro creatività. Le proposte per la realizzazione dei
suddetti angoli potranno essere arricchiti, nel corso
dell’anno, da tutti i lavori prodotti dai bambini. Gli angoli per attività educative saranno
strutturati in:
� angolo della lingua;
� angolo dell’ascolto;
� angolo delle attività logico-matematiche;
� angolo della casa;
� angolo del libro e del racconto;
� angolo delle attività a terra;
� angolo della manipolazione e del colore.
76
SERVIZI
� Mensa scolastica
� Trasporto con scuolabus
� Sportello scuola per l’integrazione
� L’intercultura e l’educazione degli alunni stranieri
� Consulenza equipe psicopedagogica
� Biblioteca
COMITATO GENITORI
� È composto da tutti i rappresentanti di classe delle scuole elementari.
� Si riunisce periodicamente.
� Tutti i genitori possono partecipare.
Cura e gestisce, in collaborazione con gli insegnanti, iniziative educative: � momenti ludici, sportivi e di festa;
� iniziative per diffondere la cultura della solidarietà;
� laboratori espressivi e di abilità manuali;
� iniziative a carattere culturale e formativo;
� stampa e diffusione dei giornalini scolastici.
77
DOVE CI CONFRONTIAMO
• Colloqui individuali
• Assemblea di classe
• Consigli di interclasse
• Consiglio di istituto
Quando ci incontriamo
Settembre Assemblea con genitori di classe prima: presentazione del team docente illustrazione dell’organizzazione scolastica illustrazione del progetto accoglienza.
Ottobre Assemblea di classe: presentazione delle programmazioni illustrazione del P.O.F., elezione del rappresentante di classe
Novembre Consiglio di interclasse.
Dicembre Prima verifica del percorso educativo didattico (colloqui), Festa di Natale.
Febbraio Consegna delle schede di valutazione relativa al primo quadrimestre.
Marzo Consiglio interclasse.
Aprile Colloqui.
Maggio Consiglio di interclasse, Eventuali rappresentazioni di laboratori espressivi (teatro, musica ecc.) a conclusione dei progetti effettuati durante l’anno.
Giugno Festa di fine anno, eventuali rappresentazioni di laboratori espressivi (teatro, musica ecc.) a conclusione dei progetti effettuati durante l’anno, Manifestazione conclusiva progetti P.O.N., Colloqui individuali per la consegna delle schede di valutazione.
78
ESTRATTO DEL REGOLAMENTO DEL CIRCOLO DIDATTICO
Si prega di rispettare la puntualità dell’ingresso e dell’uscita degli alunni.
Le assenze , gli eventuali ritardi e le uscite anticipate devono sempre essere
giustificati. Gli alunni in ritardo sono comunque ammessi alle lezioni.
L’ingresso ritardato o le periodiche uscite anticipate saranno autorizzate dal
Dirigente Scolastico su domanda motivata da parte del genitore.
I bambini possono essere consegnati solo a persone maggiorenni ( genitori o
persone delegate).
I numeri di telefono lasciati presso la scuola devono essere attivi e i genitori devono
essere sempre reperibili o presso il luogo di lavoro o tramite telefonino.
Il Consiglio di Circolo delibera di anno in anno relativamente ad un’assicurazione
infortuni di cui sarà data comunicazione all’inizio dell’anno scolastico.
79
PATTO DI CORRESPONSABILITA’
Che cos’è il patto di corresponsabilità?
E’ la dichiarazione esplicita e partecipata dell’operato della scuola, che si stabilisce in
particolare tre i docenti e gli alunni, ma coinvolge tutti gli organi collegiali, i genitori e gli
enti esterni preposti o interessati al servizio scolastico.
La scuola è l’ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni alunno,
la sua interazione sociale, la sua crescita civile.
L’interiorizzazione delle regole può avvenire solo con una fattiva colla-borazione con la
famiglia; pertanto la scuola persegue l’obiettivo di costruire una alleanza educativa con i
genitori. La vita della scuola si esplica infatti attraverso la responsabile collaborazione tra
tutte le com-ponenti scolastiche, nell’esercizio delle rispettive competenze.
La sottoscrizione del Patto implica il rispetto delle carte fondamentali dell’Istituto (Piano
dell’Offerta formativa, Regolamento di Istituto). Questi documenti vengono revisionati
annualmente, in apposite riunioni e sono sempre disponibili per la consultazione.
Il rispetto di tale “Patto” costituisce la condizione indispensabile per costruire un rapporto
di fiducia reciproca, per consentire, attraverso la partecipazione responsabile di tutte le
80
componenti della comunità scolastica, il confronto, la concertazione, la realizzazione del
Piano dell’Offerta Formativa, il conseguimento del successo formativo da parte di tutti gli
alunni.
Al fine di contribuire al pieno sviluppo della personalità degli alunni i docenti si impegnano
a:
� Creare un ambiente sereno nelle classi e nella scuola favorendo il processo di
formazione di ciascuno studente, nel rispetto dei suoi ritmi e tempi di
apprendimento
� Contribuire all’educazione degli alunni in stretto collegamento con la famiglia
� Sviluppare la personalità degli alunni in tutte le direzioni (etiche, morali, religiose,
intellettive, creative…)
� Assicurare gli insegnamenti secondo le indicazioni programmatiche ministeriali,
tenendo conto della situazione di partenza d ciascun alunno
� Favorire la progressiva conoscenza di sé e del proprio rapporto con il mondo
esterno
� Comunicare tempestivamente con la famiglia per l’insorgere di eventuali problemi
� Responsabilizzare gli alunni al rispetto dell’ordine, del silenzio, della pulizia, degli
arredi e dei sussidi scolastici.
� Prendere adeguati provvedimenti disciplinari in caso di infrazio-ni.
� Essere trasparenti e imparziali, disponibili a spiegare allo studen-te e alle famiglie le
proprie scelte metodologiche ed educative lavoro e fornire indicazioni su come
sostenere il percorso scolastico dei figli.
Al fine di contribuire ad una proficua collaborazione con la scuola i genitori si impegnano a:
� Valorizzare l’istituzione scolastica, instaurando un positivo clima di dialogo, nel
rispetto delle scelte educative e didattiche condivise, oltre ad un atteggiamento di
reciproca collaborazione con i docenti;
� Garantire la costante frequenza del proprio figlio alle lezioni, controllandone
81
l’impegno nello studio e sollecitandone il rispetto dell’ambiente scolastico;
� Rendersi disponibili alla collaborazione e per il dialogo educativo nel caso di
convocazioni o incontri richiesti dalla scuola o dalle famiglie stesse;
� Aiutare i figli a pianificare e ad organizzare il proprio lavoro a casa.
� Far capire ai figli l’importanza dell’istruzione
Al fine di promuovere il pieno sviluppo della propria persona gli alunni si impegnano a:
� Frequentare regolarmente le lezioni, assolvere gli impegni di studio e rispettare i
tempi di consegna;
� Mantenere in ogni momento della vita scolastica un comportamento educato e
corretto, rispettando le persone e i diritti di ciascuno;
� Utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e comportarsi
in modo da non arrecare danno al patrimonio della scuola;
� Rispettare l’ora di inizio delle attività.
� Non uscire dall’aula senza il permesso del docenti
� Far firmare gli avvisi scritti.