scuola per imparare, scuola per sognare, scuola … 2014...l'istituto comprensivo ha come...
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ISTITUTO SCOLASTICO STATALECOMPRENSIVO di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado di Lesina
con sede aggregata di P. Imp./le
Via Omero, 4 - 71010 - LESINA ( FG )
C.F.: 93032360716 – C.M.: FGIC82500C – E-mail: [email protected]
PEC: [email protected] - Sito web: http://www.icslesina.it
Segreteria: Tel. e fax 0882/707480- Dirigenza: Tel. e fax 0882/707485
Scuola per imparare, scuola per sognare,
scuola per stare insieme!!
“Se date un pesce ad un uomo
farà un solo pasto,
se gli insegnate a pescare
mangerà per tutta la vita”
Kuan Tzu
gruppo di progetto:
Dirigente Scolastico
FF..SS.
a.s. 2014/15
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PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
Il nostro Istituto - specificità – Organizzazione
Calendario
orari
Plessi
Servizi
Organigramma
Funzionigramma
CONTESTO SOCIOECONOMICO CULTURALE
Analisi della situazione socio-ambientale : Lesina, Poggio Imperiale
Lettura del territorio
I bisogni formativi dei nostri alunni – le nostre risposte formative –
AREA 1 -COMUNICAZIONE
Strumenti e politiche di comunicazione
Gestione POF
Invalsi
AREA 2 – PROGETTAZIONE
Accoglienza
Idea di Scuola
Idea di alunno
Continuità
Progettazione curriculare
Competenze trasversali nei tre ordini di scuola
FORMAZIONE
Docenti ricercatori: progettiamo e realizziamo azioni formative
AREA 3 – INTERVENTI E SERVIZI PER GLI STUDENTI
Linee guida – integrazione alunni diversamente abili
Linee guida alunni stranieri
Servizio agli studenti
Orientamento e continuità
AREA 4 RAPPORTI CON IL TERRITORIO
Coprogettazione con enti esterni
Gestione eventi
Ampliamento dell’offerta formativa
VALUTAZIONE
Valutazione del processo d’insegnamento-apprendimento
Autovalutazione e autoanalisi
LA PAROLA ALL’UTENZA
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IL NOSTRO ISTITUTO
L'Istituto Comprensivo di Lesina (via Napoli) con sede aggregata di Poggio Imperiale è
costituito dalla Scuola dell'Infanzia, la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di 1° Grado. La
popolazione scolastica complessiva è di 905 alunni a cui dedicano la loro opera 88 docenti e 12
collaboratori, il personale amministrativo, costituito da 1 DSGA e da 5 assistenti. Il nostro Istituto
sta sperimentando nuove modalità di relazione con l’utenza esterna ed interna, nuove modalità di
insegnamento – apprendimento per dare risposte concrete ai bisogni cognitivi e relazionali delle
nuove generazioni alla luce delle innovative direttive ministeriali, ma soprattutto per permettere
all’utenza una costante innovazione e riflessione sulla società che è in continua evoluzione per gli
scenari nazionali ed internazionali che ci obbligano ad informare e formare gli uomini di domani
che devono guidare il futuro.
CALENDARIO
(come da delibera degli OO.CC a norma del DPR 275/99)
Inizio lezioni: 11 Settembre 2014;
Termine lezioni: 09 Giugno 2015;
Festività Natalizie: dal 22 Dicembre 2014 al 06 Gennaio 2015;
Festività Pasquali: dal 02 Aprile 2015 al 07 Aprile 2015;
Altre Festività: 02 Maggio 2015 – 01 Giugno 2015;
Festa del Santo Patrono: Poggio Imperiale – 05 Ottobre 2014, Lesina – 15 Maggio 2015;
Feste Nazionali: tutte le domeniche;
il 1° novembre, festa di tutti i Santi;
il 25 dicembre, Natale;
il 26 dicembre, Santo Stefano;
il 1° gennaio, Capodanno;
il 6 gennaio, Epifania;
il lunedì dopo Pasqua;
il 25 aprile, anniversario della Liberazione;
il 1° maggio, festa del lavoro; il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica.
Le attività didattiche saranno sospese nei seguenti giorni per recupero giornate apertura
anticipata: 6 Ottobre 2014; 22 Dicembre 2014; 16 e 17 Febbraio 2015 (Carnevale); 16 Maggio 2015
e nelle giornate di ricorrenza del Santo Patrono ( 5 Ottobre 2014 San Placido e 15 Maggio 2015 San
Primiano)
Per la Scuola dell’Infanzia, nel periodo successivo al 9 Giugno 2015, può essere previsto che,
nell’ambito delle complessive attività individuate dal POF, funzionino le sole sezioni ritenute
necessarie in relazione al numero dei bambini frequentanti e sulla base dell’effettive esigenze
rappresentate dalle famiglie.
Il termine delle attività educative nella Scuola dell’Infanzia è fissato al 30 Giugno 2015.
La Scuola dell’Infanzia, in seguito alla sospensione del servizio mensa che si avrà il 29 Maggio
2015, a partire dal 3 Giugno 2015 attiverà il solo turno antimeridiano.
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Anno scolastico 2014/15 SCUOLA INFANZIA
ORE SETTIMANALI: 40
Responsabile delegato del segmento Lesina e/o
Poggio Imperiale propria sede di servizio
Orario
LESINA Ins .Pertosa Raffaela 8.30 – 16.30
dal lunedì al venerdì
POGGIO IMPERIALE Ins. Chiaromonte Mariella 8.30 – 16.30
dal lunedì al venerdì
Nel plesso di Lesina è presente una sezione a 25 ore settimanali
dalle ore 08,30 alle ore 13,30.
SCUOLA PRIMARIA
ORE SETTIMANALI:
Classi 1^, 2^, 3^, 4^, 5^ - 27 h settimanali Responsabile delegato del segmento Lesina
e/o Poggio Imperiale propria sede di servizio Orario
LESINA Ins. Mastromatteo Lucia 8.30 – 13.30
Lunedì-Mercoledì-
Venerdì
8.30-12.30
Martedì-Giovedì-Sabato POGGIO
IMPERIALE
Ins. Di Nunzio Gabriella 8.30 – 13.30
Lunedì-Mercoledì-
Venerdì
8.30-12.30
Martedì-Giovedì-Sabato
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
ORE SETTIMANALI: 30
Responsabile delegato del segmento
Lesina e/o Poggio Imperiale propria
sede di servizio
Orario
LESINA Prof.ssa
Laurenza
Michela
8.30 – 13.30
dal lunedì al
sabato
POGGIO IMPERIALE Prof.
Maiorano
Nicola S.
8.30 – 13.30
dal lunedì al
sabato
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QUADRO ORARIO SETTIMANALE SCUOLA PRIMARIA
a.s. 2014/2015
DISCIPLINE
CLASSI
/
I
II
III
IV
V
ITALIANO
8
7
7
6
6
STORIA
2
2
2
2
2
GEOGRAFIA
2
2
2
2
2
ARTE IMM
1
1
1
1
1
MUSICA
1
1
1
1
1
ED. FISICA.
1
1
2
2
2
MATEMATICA
6
6
6
6
6
SCIENZE
2
2
2
2
2
TECNOLOGIA
1
1
1
1
1
INGLESE
1
2
2
3
3
RELIGIONE
2
2
2
2
2
TOTALE 27 H
6
SERVIZI
L'Istituto Comprensivo ha come figura del Dirigente Scolastico la dott.ssa Incoronata
G. Di Tullio che assicura la gestione unitaria dell'istruzione scolastica e la finalizza all'obiettivo
della qualità dei processi formativi, predisponendo gli strumenti attuativi del "Piano dell'Offerta
Formativa". Gli Uffici amministrativi sono ubicati al piano terra del plesso “Giovanni Paolo II” e
sono presieduti e coordinati dal Direttore dei servizi Generali ed Amministrativi.
Gli uffici sono organizzati in:
Didattica = Ufficio alunni
Ufficio personale docente ed ATA
Ufficio protocollo, archivio ed affari generali
Gli orari al pubblico per utenza interna ed esterna sono:
dal lunedì al sabato dalle ore 10.30 alle ore 12.30.
ORGANIGRAMMA
Collegio Docenti
unitario
Dirigente
Scolastico
Giunta esecutiva
DSGA
Collegio Docenti
articolato in gruppi di lavoro
Un collaboratore
vicario Consiglio d’Istituto
Amministrativi
e collaboratori
scolastici
ALTRE FORME DI COLLABORAZIONE E
COORDINAMENTO
F.S.
COMUNICA
ZIONE
F.S.
PROGETTA
ZIONE UDA
FORMAZIO
NE
F.S.
INTERVENTI E
SERVIZIO PER
GLI STUDENTI
F.S.
TERRITORIO
Responsabili di plesso S. Infanzia /
S. Primaria / S. Secondaria I grado
Coordinatori di classe S. Secondaria di I
Grado
Presidenti di intersezione(infanzia) e di
interclasse (primaria)
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STRUTTURA ORGANIZZATIVA PER PROCESSI E
RELATIVO ORGANI/FUNZIONIGRAMMA
PROCESSO DI DIREZIONE E AUTO/ETERO-VALUTAZIONE
Dirigente Dott.ssa
Incoronata G. Di Tullio
Collaborano con il
Dirigente Scolastico
nei processi
organizzativi e
comunicativi
Staff
1° collaboratore con
funzione di vicario
2° collaboratore
Prof.ssa Orlando L.
Prof.ssa Laurenza M.
Responsabili di plesso
Ins. Pertosa Raffaela
Ins. Chiaromonte
Mariella
Ins. Mastromatteo Lucia
Ins. Di Nunzio Gabriella
Prof.ssa Orlando Lucia
Prof. Maiorano Nicola
Comitato
scientifico-
didattico
Dirigente Dott.ssa
Incoronata G. Di Tullio
Sede di:
- confronto delle attività di
ricerca e dei
processi volti
all’elaborazion
e del POF
- promozione, indirizzo e
valutazione
delle attività e
delle iniziative
destinate ad
armonizzare
curricoli,
laboratori e
progetti
- proposte per la formazione in
servizio e
aggiornamento
docenti
- raccoglie le
proposte delle
commissioni in
merito alle
innovazioni da
inserire nel
POF
1° collaboratore con
funzione di vicario
2° collaboratore
Prof.ssa Orlando L.
Prof.ssa Laurenza M.
Funzioni strumentali
Area1 “Gestione della
comunicazione interna ed
esterna”
Ins. Pertosa Raffaela
(infanzia)
Prof. Maiorano Nicola
Area 2 “Progettazione e
formazione”
Prof. Contegreco N.
Prof. Germano P.L.
Prof.ssa Bevere Amalia
Area 3 “Servizio agli
studenti”
Prof.ssa De Carolis
A.M.
Ins. Bubici M. Libera
Ins. Murano Michelina
Area 4 “Rapporti con il
territorio”
Ins. Bartoli Rosa
Ins. Orlando Lucia
Comitato di Valutazione Membri effettivi
.
Prof. ssa Orlando L
. Prof. De Carolis Anna
M
Ins. Bubici Maria Libera
Prof.ssa Bove Anna
Maria
Comitato di Valutazione Membri supplenti
Prof.ssa Galasso Angela
. Ins. Sticozzi Maria
Luisa
Docenti Tutor per i Docenti
Prof.ssa Bevere Amalia Prof.ssa Pennacaroppi
Maria Pia Amalia
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Nucleo di
valutazione di
Istituto
Dirigente Scolastico
Dott.ssa
Incoronata G. Di Tullio
- Formula
indicatori di
qualità di
efficienze e di
efficacia sui
processi
didattici,
organizzativi,
comunicativi
- Esegue il monitoraggio in
relazione ai
suddetti
indicatori
- Redazione RAV
1° collaboratore con
funzione di vicario
2° collaboratore
Prof.ssa Orlando L.
Prof.ssa Laurenza M.
FF.SS.
Ins. Pertosa R.(inf.)
Prof. Maiorano N.
Prof. Contegreco N.
Prof. Germano P.L.
Prf.ssa Bevere A.
Ins. Bubici M.L.
Prof.ssa De Carolis A.
Ins. Bartoli R.
Ins. Orlando L.
Ins. Murano M.
GLI D.S.
FF.SS.
SIS
Assessore Politiche Sociali di Lesina e Poggio Imperiale
Assessore Pubblica Istruzione di Lesina e Poggio Imperiale
Assistente Sociale di Lesina e Poggio Imperiale
Responsabili di Plesso
Consiglio
d'Istituto
Presidente Di Lella Nazario
Svolge le attività
previste dalle
normative vigenti
Docenti
Orlando Lucia
Maiorano Nicola
Mastromatteo Lucia
Laurenza Michela
Bonanno Anna Maria
Contegreco Nicola
Nardella Antonietta
Bubici M. Libera
Genitori
Ippolito Concetta
Panunzio Giuseppe
Lombardi A. Armando
Iacubino Vera
Basile A. Nunzia
D’Atena P.
Caccavo A.
ATA Di Nauta Rosa
Stoico Antonietta
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Attivita
sportive Referente Aquilano Giuseppina
Organizza e coordina le
attività sportive inerenti
ai giochi sportivi
studenteschi
PROCESSO ORGANIZZATIVO
Organizzazione
didattica
Dirigente
Dott.ssa
Incoronata G. Di Tullio
Analizza, valuta e
tabula le schede di
valutazione degli
alunni in entrata nelle
classi iniziali della
primaria e della
secondaria.
Prepara i gruppi classe
sulla base dei criteri
generali stabiliti dagli
OO. CC.
Commissione
formazione classi
D.S. + STAFF.
Commissione
Orario Sc. Primaria
Commissione
Orario Sc. Secondaria
Di Primo Grado
Mastromatteo Lucia
Di Nunzio Gabriella
Laurenza Michela
Maiorano Nicola S.
FUNZIONI STRUMENTALI PER L’a.s. 2014/2015
Area1
“Comunicazione e gestione
POF”
Ins. Pertosa Raffaela (infanzia)
Prof. Maiorano Nicola
Area 2
“ Progettazione e formazione”
Prof. Contegreco Nicola
Prof Germano Pier Luigi
Prof.ssa Bevere Amalia
Area 3
“Interventi e servizi per gli
studenti”
Prof.ssa De Carolis Anna Maria
Ins. Bubici Maria Libera
Area 4
“Progettazione e
coprogettazione”
Ins. Bartoli Rosa
Ins. Orlando Lucia
Ins. Murano Michelina Rita
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CONTESTO SOCIOECONOMICO E CULTURALE
Analisi del contesto globale
In un mondo che cambia sempre più velocemente e in cui gli elementi di fondo del cambiamento
sono la globalizzazione e l’innovazione tecnologica, è fondamentale che le istituzioni europee
assicurino ai cittadini di domani le nuove competenze necessarie per essere protagonisti in una
società sempre più basata sulla conoscenza (saperi, abilità e competenze spendibili anche per
apprendere lungo tutta la vita).
In uno scenario sempre più complesso è ancora fondamentale:
- coniugare la dimensione competitiva della società con quella cooperativa (giustizia sociale,
pari opportunità, solidarietà, tolleranza)
- superare la conoscenza nozionistica della formazione per promuovere lo sviluppo delle
competenze di base e trasversali (metacognitive – comunicative – relazionali – di
problem solving - organizzative).
Analisi del contesto locale
Dall’analisi del contesto del territorio si evidenziano le seguenti priorità:
- miglioramento delle competenze acquisite attraverso il sistema dell’istruzione per
conseguire i seguenti effetti tra loro correlati:
- aumento del rendimento individuale
- crescita della creatività
- incremento del rendimento sociale
- superamento delle carenze quantitative e qualitative
- aumento dell’attrattività della scuola
- introduzione e diffusione dell’uso delle nuove tecnologie
- integrazione tra scuola e territorio
- sviluppo della cooperazione transnazionale
- sviluppo di un’offerta formativa interculturale.
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LETTURA DEL TERRITORIO
ANALISI DELLA SITUAZIONE SOCIO-AMBIENTALE E CULTURALE
LESINA
Lesina è un centro di circa 6500 abitanti, situato sulla laguna omonima lungo la costa settentrionale
del Gargano. Da qualche anno fa parte del Parco Nazionale del Gargano, per la particolarità del
territorio e per la splendida testimonianza di macchia mediterranea presente nel tombolo di sabbia,
che divide la laguna dal mare e per la protezione di uccelli migratori, tra cui alcuni in via di
estinzione. La laguna è affetta da una malattia ormai cronica a causa dell’eutrofizzazione delle
acque, dovuta all’insediamento dell’uomo ed alle sue attività. A Lesina opera dal 1970 un Istituto
per lo sfruttamento biologico della laguna. A dieci chilometri dalla città sorge il comprensorio
urbano denominato Lesina Marina. Fanno parte del Comune anche Ripalta e Torre Mileto. Le
risorse culturali presenti nel territorio sono: una biblioteca comunale, un campo sportivo comunale,
un campo da tennis, un centro ricreativo dell’Azione Cattolica, un parco pubblico, un campo privato
e uno pubblico di calcetto, una palestra comunale, due palestre private, alcune Associazioni private,
un Centro Visite gestito dall’Ente Parco con la collaborazione della LIPU. Vi sono bar, pizzerie,
sale giochi, in cui i ragazzi trascorrono la maggior parte del loro tempo libero. Il fenomeno
caratteristico di Lesina è l’emigrazione; su una popolazione di 6500 abitanti, più di mille sono
residenti attualmente all’estero o in località dell’Italia centro-settentrionale, per motivi di lavoro.
Nel paese sono presenti immigrati, che offrono manodopera all’agricoltura e si dedicano a tutte
quelle attività non più svolte dai giovani del posto.
RISORSE: ASSOCIAZIONI CULTURALI
Incanto
Volta la carta
Agorà
Una mano amica
Pro Loco
Dietro le quinte
Lesina solidale
Caritas
Azione Cattolica Parrocchiale
Associazione amici della Laguna
Protezione civile volontari Lesina
Guardie ambientali Lesina
Avis
Associazione Anziani
Scout
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POGGIO IMPERIALE
Poggio Imperiale è un piccolo centro di circa 3000 abitanti e dista 5 chilometri da Lesina.
Il paese è conosciuto anche con il nome di "Tarranòve", a causa della sua fondazione relativamente
recente. L'economia di Poggio Imperiale si basa prevalentemente sull'agricoltura e sull'estrazione
della pietra nelle vicine cave di pietra di Apricena. Ultimamente è sorto nel suo territorio un parco
eolico.
RISORSE: ASSOCIAZIONI CULTURALI
Gruppo Parrocchiale “Il Giornalino”
Compagnia Teatrale Terranovese
Caritas Parrocchiale
Azione Cattolica Parrocchiale e A.C.R.
Pro Loco
I Buonissimi
Centro studi territoriale
Avis
Poggio circuito creativo
Protezione civile
I BISOGNI FORMATIVI DEI NOSTRI ALUNNI;
LE NOSTRE RISPOSTE FORMATIVE
I bisogni prioritari degli alunni sono stati rilevati dalla scuola attraverso:
- analisi del contesto - autoanalisi effettuata alla fine dell’anno scolastico 2013/2014 attraverso l’indagine
qualitativa d’istituto.
Essi sono di seguito elencati ed affiancati alle risposte formative esplicitate meglio nella sezione
“PROGETTAZIONE“.
1. PERCORSI DI METACOGNIZIONE :
Acquisire più autonomia e senso di responsabilità nel lavoro scolastico, più padronanza nel
metodo di studio e padroneggiare strategie per apprendere meglio
2. DIDATTICA LABORATORIALE:
Maturare maggiore autostima - Attivare la motivazione ad apprendere - Sperimentare nuove
metodologie di lavoro
3. APPRENDIMENTO COOPERATIVO:
Imparare a cooperare e collaborare con gli altri
4. LABORATORI -OPZIONI DI INFORMATICA:
introduzione e diffusione dell’uso delle nuove tecnologie
5. COPROGETTAZIONE CON ENTI LOCALI:
Conoscere meglio e valorizzare l’ambiente in cui si vive, con esperienze formative in
collaborazione con agenzie del territorio.
6. ITINERARI DI CONTINUITA’:
Ridurre il divario tra ordini di scuola e permettere passaggi in continuità
7. DIDATTICA INCLUSIVA: P.A.I.
Facilitare processi di integrazione e inclusione con sviluppo di un’offerta formativa interculturale.
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8. ELABORAZIONE DI UN CURRICOLO VERTICALE
MACROAREE
COMUNICAZIONE INTERNA ED ESTERNA GESTIONE POF
INVALSI
PROGETTAZIONE E FORMAZIONE
INTERVENTI E SERVIZI PER GLI
STUDENTI
RAPPORTI E COPROGETTAZIONE
CON IL TERRITORIO
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La comunicazione è un processo di trasmissione delle informazioni e comporta la presenza di
un’interazione tra soggetti diversi. E’ quindi fondamentale per un istituto scolastico trasmettere
e ricevere informazioni, proposte, azioni formative al fine di:
garantire la massima diffusione agli utenti;
favorire la circolazione delle informazioni all’interno della scuola;
documentare l’attività didattica e non, svolta nel corso del tempo;
rendere visibile all’esterno il “prodotto scolastico”.
E’ necessario, quindi, costruire un’efficace rete di comunicazione all’interno del nostro
istituto, affinché tutti gli operatori siano pienamente consapevoli del progetto comune e lo
condividano.
Ciò è possibile:
documentando tutta l’attività didattica svolta nel corso del tempo, rendendola visibile a
tutti gli operatori;
favorendo la circolazione dell’informazioni all’interno delle scuole del nostro istituto e il passaggio di informazioni nel rispetto degli incarichi attribuiti.
Per la comunicazione esterna la scuola promuove occasioni di incontro con i genitori degli
alunni al fine di informare e accogliere suggerimenti relativamente all’organizzazione
dell’attività educativa e didattica, alla programmazione e conduzione dell’attività stessa.
Ricordando che un’educazione efficacia dei ragazzi è il risultato di un’azione coordinata tra scuola
e famiglia, nell’ottica della condivisione di principi e obiettivi, la famiglia entra nella scuola quale
rappresentante degli alunni e come tale collabora, attraverso la partecipazione agli organi collegiali,
alla definizione dei Piani Educativi, condividendone responsabilità e impegni nel rispetto reciproco
di competenze e ruoli.
Per facilitare la comunicazione scuola-famiglia, s’individuano le seguenti forme e “canali”.
Patto di Corresponsabilità.
Documento importantissimo in cui sono definiti in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri
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nel rapporto tra istituzione scolastica, studenti e famiglia
Assemblee di classe.
Si svolgono in diversi momenti dell’anno con le seguenti fondamentali funzioni:
- illustrare e discutere con i genitori le linee essenziali della
programmazione ed organizzazione didattica;
- concordare con le famiglie linee ed impegni educativi coerenti;
- condividere progetti educativi, proposte e iniziative scolastiche.
Colloqui individuali.
Hanno lo scopo fondamentale di promuovere la piena formazione degli allievi attraverso il dialogo
e l’impegno sinergico di scuola e famiglia . In questi incontri i genitori sono informati sugli esiti di
apprendimento del figlio, ma anche su particolari aspetti comportamentali, motivazionali, affettivi
e sociali connessi con l’esperienza scolastica. I genitori offrono il loro contributo alla conoscenza
degli alunni, comunicando informazioni su interessi, attitudini, difficoltà: su tutto ciò che può
costituire motivo di più approfondita conoscenza e più adeguato intervento educativo.
Consegne e illustrazione del documento di valutazione.
E’ un’occasione particolare di verifica congiunta fra scuola e famiglia a metà anno e a fine anno
scolastico.
Partecipazione agli Organi Collegiali.
I genitori esprimono la loro rappresentanza attraverso la partecipazione dei propri delegati ai
Consigli d’interclasse e al Consiglio d’Istituto.
In relazione a quanto fin qui illustrato, possiamo così definire i compiti della Funzione Strumentale
Area 1:
Aggiornare e integrare il POF;
Coordinare le attività di pianificazione e monitoraggio dei progetti del POF;
Aggiornare il Regolamento e il Patto di corresponsabilità;
Redazione MiniPOF;
Organizzare e coordinare l’autoanalisi dell’Istituto; Costruire il Piano di miglioramento unitamente alle altre funzioni strumentali;
Referente INVALSI;
Organizzare e coordinare la somministrazione delle prove INVALSI e la lettura dei dati
Partecipazione a riunioni e/o convegni su delega del dirigente scolastico;
Collaborazione con la dirigenza e le FF.SS. delle altre aree.
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ACCOGLIENZA Agli inizi di settembre il collegio dei docenti nei consigli di intersezione-interclasse-classe ha
progettato itinerari di accoglienza per i tre ordini di scuola. Essi sono stati attivati nei primi quindici
giorni di scuola per:
- accogliere gli alunni con attenzione particolare a quelli delle prime sezioni-classi
(conoscenza – costituzione del gruppo – ambientamento)
- osservare - analizzare la situazione relazionale e cognitiva degli alunni
- avviare le prime unità di apprendimento.
OBIETTIVI FORMATIVI
SCUOLA INFANZIA
superare il distacco dalla famiglia
conoscere gli spazi scolastici
conoscere i compagni e le figure di
riferimento
SCUOLA PRIMARIA
costruire un buon clima di gruppo per vivere positivamente relazioni,
esperienze di lavoro e percorsi di
apprendimento
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SCUOLA SECONDARIA
attivare modalità positive di interazione
con coetanei e adulti
utilizzare diversi codici per comunicare informazioni, emozioni e vissuti
personali
gestire tempi, spazi e risorse per organizzare un’attività
IDEA DI SCUOLA
Com’è? (contesto di apprendimento):
- Comunità educante
- Luogo accogliente
- Contesto di diffusa convivialità relazionale
- Contesto di progettualità collegiale e di partecipazione
Cosa fa? (le metodologie e le azioni):
- Condivide l’obiettivo prioritario della crescita della persona
- Costruisce, a partire da bisogni concreti, percorsi formativi tenendo conto delle singolarità e
complessità di ogni persona
- S’impegna per il successo scolastico di tutti gli studenti e sostiene le diversità, le disabilità e
lo svantaggio
- Costruisce ambienti sereni e conviviali, favorisce lo star bene a scuola e coinvolge gli
studenti nel progetto educativo
- Insegna ad apprendere
- Adotta una pedagogia attiva, delle relazioni e dell’esperienza
- Favorisce l’esplorazione e la scoperta, incoraggia l’apprendimento collaborativo, realizza
percorsi in forma di laboratorio
- Aiuta a formulare problemi complessi e a individuare interconnessioni
- Promuove il pensiero critico e riflessivo
- Promuove il senso di legalità e l’etica della responsabilità
- Sviluppa e organizza la ricerca e l’innovazione educativa
- Documenta le sue azioni e rendiconta
- Effettua bilanci critici e si autovaluta per migliorare senza concedersi facili assoluzioni
- Stringe alleanze con le famiglie, promuove l’integrazione col territorio
A cosa mira? (finalità):
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- Promuove lo sviluppo di identità consapevoli e aperte
- Promuove la ricerca di senso e l’attribuzione di significati
- Promuove la capacità di apprendere e di vivere/convivere
- Promuove la capacità di costruire e innovare il futuro
- Promuove l’osservazione e lo studio dei grandi oggetti di conoscenza in prospettive
complesse
- Promuove il nuovo umanesimo e la cittadinanza attiva
- Promuove le gradi domande e il senso morale
- Costruisce strumenti di comunicazione e di interpretazione del mondo, padronanze
disciplinari e competenze trasversali
scuola delle conoscenze scuola delle competenze
Competitiva CooperativaTrasmissiva CostruttivistaAdottativa ProblematicaAddestrativa Metacognitiva
SCUOLA DEI PROGRAMMI SCUOLA DEL CURRICOLO
Scuola dell’Infanzia
CAMPI D'ESPERIENZA
- il sé e l'altro (le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme)
- il corpo e il movimento (identità, autonomia, salute)
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- immagini, suoni e colori (gestualità, arte, musica, multimedialità)
- i discorsi e le parole (comunicazione,lingua e cultura)
- la conoscenza del mondo (Ordine, Spazio, Tempo, Natura)
FINALITA'
consolidamento dell'identità: imparare a conoscersi ed a sentirsi riconosciuti
conquista dell'autonomia:governarsi, partecipare, godere nel fare da sè e saper chiedere aiuto, esprimere, esplorare,comprendere le regole, negoziare;
sviluppo della competenza: crescente padronanza di trasferire le esperienze e i saperi in
campi diversi da quelli appresi, riflettere sull'esperienza;
educazione alla cittadinanza: scoprire gli altri, gestire il contrasto con il dialogo, attenzione al punto di vista dell'altro, primo riconoscimento di diritti e doveri: porre le fondamenta di
un abito democratico
Scuola del primo ciclo
Il primo ciclo d’istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado.
Ricopre un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e lo sviluppo dell’identità degli
alunni, nel quale si pongono le basi e si acquisiscono gradualmente le competenze indispensabili
per continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita.
La finalità del primo ciclo è l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per
sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona. Per
realizzare tale finalità la scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla
frequenza; cura l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità; previene l’evasione dell’obbligo
scolastico e contrasta la dispersione; valorizza il talento e le inclinazioni di ciascuno; persegue con
ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione.
In questa prospettiva ogni scuola pone particolare attenzione ai processi di apprendimento di tutti
gli alunni e di ciascuno di essi, li accompagna nell’elaborare il senso della propria esperienza,
promuove la pratica consapevole della cittadinanza.
Nel corso del I ciclo d’Istruzione le discipline vengono raggruppate per aree al fine di favorire
una maggiore condivisione di tematiche, strumenti e metodologie tra esse.
Area linguistico-artistico-espressivi (comune matrice antropologica nell'esigenza comunicativa
dell'uomo, che si esprime attraverso linguaggi verbali, iconici, sonori e del corpo/dimensione
specifica e trasversale delle Discipline/promuovere la commistione dei linguaggi e il ruolo delle
nuove tecnologie)
Area storico-geografica (Scienze sociali: gruppo di scienze che si occupano dello studio delle
società umane nello spazio e nel tempo/strutturare percorsi su questioni contemporanee socialmente
vive e differenziate nello spazio/area di sviluppo delle competenze della cittadinanza attiva in piena
collaborazione con le altre discipline)
Area matematico-scientifico-tecnologica (capacità di mettere in stretto rapporto il "pensare" e il
20
"fare"/ percepire, interpretare e collegare fenomeni naturali, concetti e artefatti costruiti dall'uomo,
eventi quotidiani/consapevolezza che occorre motivare le proprie affermazioni e sviluppare
l'attitudine a comprendere e a valorizzare argomentazioni diverse dalle proprie/impostare e risolvere
problemi/centralità del "laboratorio" inteso come spazio fisico e come modalità di azione)
FINALITA'
promozione del pieno sviluppo della persona, concorrendo con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza, facilitando l'accesso alle persone con disabilità e
combattendo evasione e dispersione
elaborazione da parte degli alunni del senso della propria esperienza
promozione della pratica consapevole della cittadinanza attiva
acquisizione degli apprendimenti di base della cultura
In base alle Indicazioni 2012 la progettazione di ogni docente dovrà
considerare in uscita il “Profilo delle competenze al termine del primo
ciclo di istruzione e le “Competenze chiave di cittadinanza europee”:
Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione
• Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di
iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della
propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni.
• Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di
conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.
Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo
consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene
comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a
compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
• Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati
e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro
linguistico appropriato alle diverse situazioni.
• Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita
quotidiana, in una seconda lingua europea.
• Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
• Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte
da altri. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni
sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che
riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.
• Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva
ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.
• Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione
21
per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da
quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con
soggetti diversi nel mondo.
• Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi
apprendimenti anche in modo autonomo.
• Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni
pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti
educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali
nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche,
volontariato, ecc.
• Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.
• In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi,
motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi
con le novità e gli imprevisti.
LE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA EUROPEA Si riporta di seguito la definizione ufficiale delle otto competenze-chiave (Raccomandazione del Parlamento
Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 (2006/962/CE)).
La comunicazione nella madrelingua è la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti,
fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed
espressione scritta) e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico in un’intera
gamma di contesti culturali e sociali, quali istruzione e formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero.
La comunicazione nelle lingue straniere condivide essenzialmente le principali abilità richieste per la
comunicazione nella madrelingua. La comunicazione nelle lingue straniere richiede anche abilità quali la
mediazione e la comprensione interculturale. Il livello di padronanza di un individuo varia inevitabilmente
tra le quattro dimensioni (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta)
e tra le diverse lingue e a seconda del suo retroterra sociale e culturale, del suo ambiente e delle sue esigenze
ed interessi.
La competenza matematica è l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una
serie di problemi in situazioni quotidiane. Partendo da una solida padronanza delle competenze aritmetico-
matematiche, l’accento è posto sugli aspetti del processo e dell’attività oltre che su quelli della conoscenza.
La competenza matematica comporta, in misura variabile, la capacità e la disponibilità a usare modelli
matematici di pensiero (pensiero logico e spaziale) e di presentazione (formule, modelli, schemi, grafici,
rappresentazioni). La competenza in campo scientifico si riferisce alla capacità e alla disponibilità a usare
l’insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda sapendo
identificare le problematiche e traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovati. La competenza in
campo tecnologico è considerata l’applicazione di tale conoscenza e metodologia per dare risposta ai desideri
o bisogni avvertiti dagli esseri umani. La competenza in campo scientifico e tecnologico comporta la
comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività umana e la consapevolezza della responsabilità di
ciascun cittadino.
La competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della
società dell’informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa implica abilità di base nelle
tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC): l’uso del computer per reperire, valutare,
conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni
nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet.
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Imparare a imparare è l’abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento
anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale che in gruppo.
Questa competenza comprende la consapevolezza del proprio processo di apprendimento e dei propri
bisogni, l’identificazione delle opportunità disponibili e la capacità di sormontare gli ostacoli per apprendere
in modo efficace. Questa competenza comporta l’acquisizione, l’elaborazione e l’assimilazione di nuove
conoscenze e abilità come anche la ricerca e l’uso delle opportunità di orientamento. Il fatto di imparare a
imparare fa sì che i discenti prendano le mosse da quanto hanno appreso in precedenza e dalle loro
esperienze di vita per usare e applicare conoscenze e abilità in tutta una serie di contesti: a casa, sul lavoro,
nell’istruzione e nella formazione. La motivazione e la fiducia sono elementi essenziali perché una persona
possa acquisire tale competenza.
Le competenze sociali e civiche includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano
tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo
alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a
risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le persone degli strumenti per
partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitici e
all’impegno a una partecipazione attiva e democratica.
Il senso di iniziativa e l’imprenditorialità concernono la capacità di una persona di tradurre le idee in
azione. In ciò rientrano la creatività, l’innovazione e l’assunzione di rischi, come anche la capacità di
pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. È una competenza che aiuta gli individui, non solo
nella loro vita quotidiana, nella sfera domestica e nella società, ma anche nel posto di lavoro, ad avere
consapevolezza del contesto in cui operano e a poter cogliere le opportunità che si offrono ed è un punto di
partenza per le abilità e le conoscenze più specifiche di cui hanno bisogno coloro che avviano o
contribuiscono ad un’attività sociale o commerciale. Essa dovrebbe includere la consapevolezza dei valori
etici e promuovere il buon governo.
Consapevolezza ed espressione culturale riguarda l’importanza dell’espressione creativa di idee,
esperienze ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti dello
spettacolo, la letteratura e le arti visive.
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DOCENTI RICERCATORI: PROGETTIAMO E
REALIZZIAMO AZIONI FORMATIVE
S. Infanzia – S. Primaria – S. Secondaria di I grado
MODELLO FORMATIVO TEMATICHE
Modello misto (coordinatore interno +
esperto esterno);
Modello della ricerca-azione;
Autoformazione
Metodologie applicate alla didattica
Gestione della classe
LIM e tecnologie
Conflitti relazionali
DOCUMENTAZIONE
Creare un grande archivio digitale e cartaceo in cui siano riposti i materiali didattici divisi per
tematiche, ordine di scuola e classe. Si agevolerà in questo modo il lavoro dei docenti che,
diventando progressivamente, una comunità di pratica, comprenderanno al meglio il meccanismo
della cooperazione e dello scambio.
I GENITORI A SCUOLA
Attraverso un monitoraggio capillare per ordine di scuola e per classi, si creerà una lista di genitori-
collaboaratori che volontariamente offriranno il loro apporto e le loro competenze o,
semplicemente, si metteranno a disposizione per approfondire le loro conoscenze sul mondo della
24
crescita dei propri figli.
AUTOFORMAZIONE
Per favorire lo sviluppo delle proprie competenze di docente e per chiarire eventuali questioni in
merito a tematiche legate alla didattica e alla metodologia, si metterà a disposizione dei docenti una
sitografia e una bibliografia. Inoltre, la FS area 2 può essere contattata direttamente.
È importante ricordare il percorso pluriennale di formazione che verrà messo in atto a partire da
quanto riportato nella CM n.22 del 26/08/2013, le cui fasi sono di seguito sintetizzate:
25
Coordinamento di attività intese a personalizzare il curriculum, per
arricchire l'offerta formativa in relazione ai bisogni degli alunni ed
alle risorse espresse dal territorio.
Obiettivo prioritario dell'area 3 è garantire la centralità dell’alunno
nella scuola, intesa come strumento di valorizzazione e di crescita.
I docenti incaricati dovranno:
avere sensibilità ed attitudini nel rapportarsi agli alunni
ed ai bisogni che essi esprimono;
rilevare i bisogni formativi;
promuovere iniziative di coordinamento di tutte le azioni
formative rivolte agli alunni;
monitorare gli interventi.
seRVIZI AGLI STUDENTI
CONTINUITA’ ORIENTAMENTO
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INTEGRAZIONE
Azioni Conoscenze Competenze
Azioni Conoscenze Competenze
Promuovere
l’integrazione
progettuale
infanzia- primaria,
primaria-
secondaria di I
grado per
valorizzare la
dimensione
verticale del
Comprensivo
Costruire rapporti
di collaborazione
con gli altri ordini
di scuola
Coordinare e
gestire le
iniziative di
informazione a
supporto delle
scelte formative
in uscita della
suola secondaria
di I grado
Collaborare con
figure
specializzate per
consulenza psico-
pedagogica
Coordinare e
organizzare uscite
e viaggi di
istruzione
Strategie, metodi
e pratiche di aiuto
e sostegno per gli
studenti
Conoscenza delle
risorse presenti
sul territorio
Test di
interesse/attitudin
ali per gli alunni
delle classi
uscenti
Saper costruire
momenti di
raccordo con gli
altri ordini di
scuola, con le
famiglie, con il
territorio
Saper predisporre
condizioni di
ascolto, aiuto e
sostegno anche in
vista delle scelte
future
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Organizzare e
gestire le
procedure
previste dal
protocollo di
accoglienza per
gli alunni stranieri
Coordinare
iniziative
specifiche di
prima
alfabetizzazione e
potenziamento
linguistico
Costruire una
serie di azioni di
supporto e di
tutoraggio nella
scuola
Accogliere e
promuovere la
realizzazione di
progetti interni ed
esterni per
favorire
l’integrazione
Conoscere e
analizzare i
bisogni in
relazione alla
presenza degli
stranieri
Conoscere i
problemi degli
studenti
Conoscere le
diverse strategie
di apprendimento
per ridurre il
disagio
Conoscere la
situazione iniziale
in relazione alle
abilità possedute
(scheda
conoscitiva )
Saper individuare i
bisogni formativi
Saper predisporre
una serie di azioni
di sostegno,
compensazione ed
integrazione
Saper interagire
con i docenti
coinvolti nel
processo di
integrazione
COMPITO DELLE FUNZIONI STRUMENTALI
Organizzazione Animazione Consulenza
Progettare
Coordinare
Verificare
valutare
Documentare
Promuovere
Interagire -
coinvolgere
Predisporre e
rilevare
Informarsi e
informare
Osservare
ascoltare
analizzare
Orientare
motivare
Mediare /negoziare
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Il GLI - Il Protocollo d’accoglienza
Il GLI, su nomina del D.S. si occupa di un corretto inserimento degli
alunni stranieri.
Organizza le modalità e le fasi di “osservazione” del minore, propone le prove
di rilevazione della situazione iniziale, elabora e ne verifica l’andamento in
itinere un Protocollo d’Accoglienza d’Istituto, stabilisce i contatti tra le varie
scuole, istituzioni ed enti del territorio per acquisire strumenti e indicazioni
didattico-progettuali.
Il Protocollo d’Accoglienza dà indicazioni sulle fasi del percorso d’inclusione,
dal momento dell’iscrizione all’inserimento in classe, definisce l’eventuale
adattamento del percorso formativo (saperi minimi) e adotta interventi per
favorire l’apprendimento dell’italiano come L2.
Il Protocollo d’Accoglienza rende esplicito il riconoscimento delle
potenzialità dell’alunno neo inserito e della ricchezza aggiuntiva che l’apporto
culturale di quest’ultimo può offrire.
“PROTOCOLLO
D’ACCOGLIENZA”
30
Istituto Comprensivo Statale di Lesina e Poggio Imperiale (FG)
Premessa: I minori stranieri presenti sul territorio nazionale hanno diritto all'istruzione nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani. Essi sono soggetti all'obbligo scolastico. L'iscrizione dei minori stranieri nelle scuole italiane può essere richiesta in qualunque periodo dell'anno scolastico. I minori stranieri privi di documentazione anagrafica sono iscritti con riserva. Fase 1. Iscrizione Nell’ufficio di segreteria Assistente Amministrativa: Di Napoli Giovanni Incaricato al ricevimento delle iscrizioni degli alunni migranti fornisce le prime informazioni, avvia i procedimenti amministrativi e una volta perfezionata l’iscrizione contatta l’insegnante delegato per l’accoglienza. Fase 2: Prima conoscenza In presidenza Il docente incaricato si occuperà di un primo incontro con i docenti o i familiari e di un colloquio con il nuovo alunno, eventualmente con il supporto di un Mediatore Culturale. Raccoglierà informazioni sulla storia personale, familiare e scolastica dell’alunno, individuando possibilmente abilità e competenze possedute. In accordo col Dirigente Scolastico e tenendo in considerazione le richieste della famiglia e il percorso di studi pregressi individuerà la classe di inserimento e gli eventuali percorsi di Facilitazione Linguistica e di Mediazione Culturale da avviare. Fase 3: Inizio frequenza scolastica Nella scuola dove è inserito il responsabile dell’accoglienza prende contatto con il team docente interessato comunicando la nuova iscrizione avvenuta e fornendo le informazioni necessarie ottenute; gli insegnanti propongono in quale sezione/classe inserire l’alunno, tenendo in conto un equilibrio nel numero di alunni stranieri frequentanti, e preparano il resto del gruppo classe ad accoglierlo.
SCUOLA DELL’INFANZIA
di Lesina e Poggio Imperiale
PROTOCOLLO PER L’ACCOGLIENZA
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Materiali
tutti i giochi
e i materiali
presenti nella
scuola
Griglia di
osservazione
Scheda
valutativa che
rileverà
sistematicamente
i comportamenti
dei bambini
Questionario
per i genitori
Informazioni
personali e
familiari
Struttura
organizzativa
-organizzazione
didattica
-sezioni
-orario scolastico
-orario mensa
-docenti
“ L’accoglienza è
un atto dovuto da
parte di chi riceve
ed è un’aspettativa
legittima per chi si
inserisce in un
nuovo ambiente”
Motivazione:
promuovere lo sviluppo
dell’identità,
dell’autonomia, delle
competenze, della
cittadinanza
Spazi: organizzati in modo flessibile
permettendo ai
bambini di avviare
una prima
fondamentale
esplorazione della
scuola
Protocollo della sicurezza
Regole utili e suggerimenti per i
genitori
Kit-bambino
Corredo
scolastico
personale
Obiettivi:
-capire l’importanza della scuola
dell’infanzia;
-costruire un rapporto di fiducia;
-favorire e promuovere unità di
intenti scuola famiglia
Tempi primi due
mesi dell’anno
scolastico
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Il “Disturbo Specifico di Apprendimento” (DSA) si manifesta in
età scolare come una difficoltà di lettura, scrittura e processa
mento matematico.
Tali abilità non possono essere svolte in modo corretto e fluente
per una difficoltà di automatizzazione dei processi di letto
scrittura e calcolo.
I Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), secondo i dati
dell'Associazione Italiana Dislessia, interessano dal 4 al 6 per
cento della popolazione scolastica e, se non affrontati
adeguatamente, possono provocare conseguenze sul piano
psicologico, sociale e lavorativo.
È importante sottolineare che i DSA sono disturbi neuropsicologici e non sono causati da deficit
cognitivi né da problemi ambientali o psicologici o sensoriali e neurologici: il nucleo del disturbo è
la difficoltà a rendere automatico e facile il processo di lettura, di scrittura e di calcolo. La manza di
automatismo obbliga l'alunno con DSA ad impiegare molto tempo ed attenzione per leggere,
scrivere e calcolare.
I disturbi specifici di apprendimento anche se non sono usualmente considerati situazioni di
handicap, richiedono interventi didattici e valutazioni specialistiche, al fine di consentire una
formazione adeguata dell’alunno e lo sviluppo delle sue potenzialità.
I disturbi specifici di apprendimento si manifestano principalmente a scuola: questo permette di
delimitare più nettamente il campo e di attivare tutte le risorse di innovazione e ricerca possibili in
un ambiente quale la scuola, che ha come finalità l’apprendimento di tutti.
Disabilità che non permettono di imparare in modo normale alcune attività che servono per studiare
in modo convenzionale :
33
DISLESSIA : difficoltà a leggere in modo corretto e fluente
Esempio di errori più frequenti:
• Perdita della riga e salto della parola in lettura;
• Inadeguata padronanza fonologica generale;
• Confusione e sostituzione di lettere visivamente
simili (p/ b; d/b; q/p; g/q…);
• Sostituzione di suoni simili (p/b; d/t; f/v; m/n..);
• Inversione della sequenza di lettere all’interno
della parola (c apra/carpa )
DISGRAFIA : disturbo correlato al linguaggio scritto che riguarda le abilità esecutive della
scrittura;
Caratteristiche:
• pressione debole o eccessiva in scrittura;
• macro o micrografia;
• discontinuità nel gesto (interruzioni del tratto);
• orientamento improprio del tracciato nel foglio;
• inesatta legatura tra i segni;
• distanza tra le parole eccessiva o ridotta
DISCALCULIA : disturbo nell’apprendimento del calcolo e del sistema dei numeri.
• scrittura e lettura dei numeri;
• memorizzazione delle tabelline;
• esecuzione delle procedure di calcolo
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I bambini con D.S.A. hanno problemi con la memoria a breve
termine mentre, generalmente, hanno un’eccellente memoria a lungo termine.
Hanno problemi di memoria con l’informazione
strutturata in sequenza come ad esempio imparare
i giorni, i mesi dell’anno, le tabelline o l’alfabeto.
Pensano principalmente per immagini. Spesso
hanno difficoltà a ricordare la loro data di nascita,
il Natale o le stagioni; a volte confondono
la destra con la sinistra e non hanno un buon
senso del tempo con la conseguente possibilità
di avere difficoltà nell’organizzazione e
nell’essere puntuale. La lettura dell’orologio può non essere acquisita o risultare difficile.
Possono mostrare alcune difficoltà motorie fini, come allacciarsi le scarpe o i bottoni;
Il modo in cui tengono in mano la penna è inconsueto. Possono essere ambidestri.
Appaiono non coordinati e goffi nei movimenti.
Possono avere difficoltà a mantenere l’attenzione e la concentrazione; durante le prove orali
solitamente non hanno difficoltà(se non si presenta una difficoltà di linguaggio), ma ottengono
scarsi risultati nelle prove scritte. Apprendono rapidamente attraverso l’osservazione, la
dimostrazione, la sperimentazione e gli aiuti visuali. Possono essere molto vivaci.
È fondamentale il ruolo svolto dagli insegnanti sia nel
riconoscimento che nella successiva presa in carico dei
bambini con D.S.A. Dal momento in cui un bambino
si presenta con una diagnosi la scuola deve essere
in grado di attivarsi affinché esso non sia penalizzato.
La scuola deve fare in modo che il bambino possa
apprendere ed esprimere tutta la sua intelligenza seguendo
le indicazioni date dagli specialisti e
dagli enti che si occupano di formazione docenti.
I bambini D.S.A. per apprendere hanno bisogno che vengano attivati dei canali di insegnamento
diversi da quelli convenzionali, ma ancor prima hanno necessità che gli venga permesso di
utilizzare tutti gli strumenti compensativi di cui necessitano.
L’insegnante con in classe uno ho più bambini dislessici dovrebbe modificare la modalità di
insegnamento come ad esempio leggere sempre per tutti ad alta voce le consegne degli esercizi da
svolgere, oppure preparare e presentare le lezioni avvalendosi dell’aiuto di immagini o
drammatizzando gli argomenti,
ancora potrebbe somministrare verifiche scritte sotto forma di questionario o permettere ai bambini
interrogarsi di avvalersi di mappe concettuali o mentali da loro stessi create o utilizzate durante lo
studio a casa o in classe.
Molto importante è sempre e comunque il continuo dialogo tra scuola e famiglia in modo da creare
un intesa di rapporti atti a far sì che il bambino possa vivere il tempo scuola nel migliore dei modi
possibili.
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PROGETTAZIONE E COPROGETTAZIONE –
GESTIONE EVENTI
L’Istituto Comprensivo di Lesina – Poggio Imperiale confrontandosi con le amministrazioni locali e
le associazioni culturali sta consolidando un processo di progettazione partecipata che si concretizza
in co-progettazioni e nella costruzione di tavoli di lavoro comune.
Tematiche ambientali, di cooperazione, alimentari, teatrali (anche come sfondi delle unità di
apprendimento) costituiscono gli elementi portanti di questa co-progettazione i cui punti essenziali
sono:
- alunni protagonisti - interlocutori degli amministratori e testimoni privilegiati nell’azione di
sensibilizzazione del territorio
- promozione di cittadinanza attiva: la scuola e il territorio come “ambienti formatori" di
cittadini consapevoli e flessibili, capaci di rapportarsi con una diversità di contesti diversi.
In questa prospettiva la scuola e il territorio cooperano per la costruzione di competenze
relazionali, organizzative e progettuali lavorando in sinergia, in modo particolare, per la
conoscenza, la tutela, la valorizzazione e la promozione del territorio.
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REALIZZAZIONE DI PROGETTI FORMATIVI CON ENTI ED
ISTITUZIONI ESTERNI ALLA SCUOLA:
ASL
Parco Nazionale del Gargano
Amministrazioni Comunali di Lesina e Poggio Imperiale
Associazioni presenti sul territorio dei due Comuni
Centro Visite Lesina
Progetto Minisindaco
Supporto ai progetti dei plessi di Lesina Poggio Imperiale (scuola primaria)
Organizzazione di manifestazioni artistiche e culturali che favoriscano la
crescita culturale e sociale e siano di stimolo per la formazione di una coscienza
civica
Si intendono realizzare tutte le proposte inerenti alla conoscenza, valorizzazione e tutela del
territorio.
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AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
L’Istituto Comprensivo di Lesina e Poggio Imperiale durante l’anno scolastico parteciperà
e/o effettuerà tutti quei progetti che verranno proposti dai vari Enti che riterrà validi ai fini
dell’ampliamento dell’offerta formativa degli alunni.
I seguenti progetti sono già in programma nel nostro Istituto:
- Coloriamo il nostro futuro - Minisindaco;
- Sport di classe;
- Giardino didattico e ludoteca all’aperto. Progetto comunale;
- Naturalmente sconosciuti Viaggio nella biodiversità tra acqua e terra.
- Giochi studenteschi - Scuola Secondaria di I Grado
Il monitoraggio, a conclusione delle attività, aiuterà i docenti nella riprogettazione per il
prossimo anno scolastico. Le attività proposte sono coprogettate con amministrazioni locali,
associazioni culturali, esperti esterni. Tutti i segmenti dell’Istituto comprensivo di Lesina e Poggio
Imperiale parteciperanno alle uscite per la conoscenza, la tutela e la salvaguardia del territorio.
Tra le attività integrative della scuola rientrano le visite guidate, uscite didattiche sul
territorio, viaggi d’istruzione e visite guidate programmate nell’ambito di attività progettuale
compresa l’attività sportiva.
Tutti i viaggi prescelti sono funzionali agli obiettivi cognitivi, culturali e didattici peculiari a
ciascun tipo di scuola e favoriscono il rapporto tra scuola ed ambiente extrascolastico, assegnando
un ruolo sempre più attivo e dinamico alla scuola in vista del nuovo assetto comunitario.
I viaggi d’istruzione, come recita il “Regolamento dei Viaggi d’Istruzione e Visite guidate”,
del nostro Istituto, contribuiscono a:
- Migliorare il livello di socializzazione tra studenti e tra studenti e docenti, in una dimensione di
vita diversa dalla normale routine scolastica;
- Migliorare la conoscenza del proprio Paese nei suoi aspetti storici culturali e paesaggistici;
- Favorire la conoscenza diretta di aspetti significativi della realtà storica, culturale ed ambientale
promuovendo l’incontro tra realtà e culture diverse;
- Approfondire e raccogliere documentazioni su argomenti di studio di carattere storico, artistico
e geografico;
- Migliorare l’adattamento alla vita di gruppo ed educare alla convivenza civile;
- Promuovere l’orientamento scolastico e professionale.
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VIAGGI DI ISTRUZIONE PER L’ANNO SCOLASTICO 2014/2015
CLASSI ITINERARI N. ALUNNI
N. DOCENTI
DATA NUMERO E
TIPO DI AUTOBUS
1° A, 1°B Uscita didattica sul
territorio
Da definirsi
2° A, 2° B Parco Natura Bosco Isola
Lesina
Alunni
Docenti
Da destinarsi
2°C, 3° C Parco dei dinosauri
Polignano.
Sassi di Matera
Alunni
Docenti
Da destinarsi
1 autobus
3°A, 3° B Parco dei dinosauri –
Polignano.
Sassi di Matera
Alunni
Docenti
Presumibilmente
28/04/2015
1 autobus
4° A, 4° B, Salerno - Vietri Alunni
Docenti
Presumibilmente
14/04/2015
1 autobus
4° C Montecorvino Pugliano
(SA)
Alunni: Presumibilmente
26/03/2015
1 autobus
5° A, 5° B, 5°C, 5 D Roma – Palazzo Madama
Roma – Camera dei
Deputati
Alunni
Docenti
24/04/2015
1 autobus
04/05/2015
Visite e Uscite sul territorio per tutte le classi nell’ambito della Provincia
CLASSI ITINERARI N. ALUNNI
N. DOCENTI
DATA NUMERO E
TIPO DI AUTOBUS
1°A – 1 B – 1 C Sassi di Matera
1°A – 1 B – 1 C Paestum e Grotte di
Pertosa
2°A – 2 B – 2 C
3 A – 3 B – 3 C
Caserta – Napoli-
Sorrento – Capri (2
giorni)
2°A - 2 B – 2 C
3 A – 3 B – 3 C
Caserta – Napoli ( 1
giorno)
3° A – 3 B – 3 C Provence – Camargue –
costa Azzurra
Fine Marzo
Visite e Uscite sul territorio per tutte le classi nell’ambito della Provincia
PROSPETTO VIAGGI D’ISTRUZIONE SCUOLA PRIMARIA DI LESINA
A. S. 2014/2015
PROSPETTO VIAGGI D’ISTRUZIONE SCUOLA SECONDARIA DI LESINA
A. S. 2014/2015
39
5° A Roma Alunni Docenti
Visite e Uscite sul territorio per tutte le classi nell’ambito della Provincia
CLASSI ITINERARI N. ALUNNI
N. DOCENTI
DATA NUMERO E
TIPO DI AUTOBUS
1°A Castello di Gradara
2°A, 2°B, 3°A, 3°B Marche: Grotte di
Frasassi – Fabriano -
Recanati
3°A, 3°B Provence – Camargue –
Costa Azzurra
Fine Marzo
Visite e Uscite sul territorio per tutte le classi nell’ambito della Provincia
PROSPETTO VIAGGI D’ISTRUZIONE SCUOLA PRIMARIA DI POGGIO IMPERIALE
A. S. 2014/2015
CLASSI ITINERARI N. ALUNNI
N. DOCENTI
DATA NUMERO E
TIPO DI AUTOBUS
1° A – 2° A Montepugliano (SA) Alunni
Docenti
3° A – 3 B Cellino San Marco –
Parco Tematico
Naturalistico ( BR)
Alunni
Docenti
4° A Foggia Mezzo Pubblico
PROSPETTO VIAGGI D’ISTRUZIONE SCUOLA SECONDARIA DI POGGIO
IMPERIALE A. S. 2014/2015
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VALUTAZIONE DEL PROCESSO
D’INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO
“La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento ed il rendimento
scolastico complessivo degli alunni. Essa concorre con la sua finalità anche formativa e attraverso
l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione
degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza ed al successo formativo…”
Decreto del Presidente della Repubblica 22 Giugno 2009 n.122.
Attenendosi al testo della legge 169 del 30 Ottobre 2008, il Collegio dei Docenti delibera le
seguenti disposizioni: nella scuola primaria la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti
e la certificazione delle competenze viene espressa in decimi, mentre a livello globale viene
accompagnata da giudizio analitico; nella scuola secondaria di primo grado la valutazione periodica
ed annuale degli apprendimenti e la certificazione delle competenze viene espressa in decimi, anche
a livello globale. Viene ammesso alla classe successiva lo studente che ha raggiunto i sei decimi sul
voto di ciascuna disciplina e lo stesso valore numerico (6/10) sulla valutazione del comportamento.
Tale decisione è sempre riservata collegialmente al consiglio di classe se ne rileva, la necessità, a
maggioranza.
AUTOVALUTAZIONE E AUTOANALISI
La modalità di indagine proposta per questo anno scolastico, che sarà effettuata dal Nucleo di
Valutazione di Istituto, è un metodo di indagine di tipo qualitativo che permette di raccogliere il
maggior numero di informazioni in un tempo relativamente contratto.
Nel corrente a.s., le azioni di monitoraggio riguarderanno nello specifico:
- le modalità di comunicazione interna ed esterna
- il modello didattico: unità di apprendimento, opzioni, laboratori, ampliamento
- orientamento
- percorsi di integrazione, intercultura
- rapporti con famiglie e territorio, progettazione partecipata
- formazione docenti.
I dati raccolti, sintetizzati e commentati dal DS e dal suo staff, saranno oggetto di riflessione
condivisa per una più attenta riprogettazione nel prossimo anno scolastico.
Importante il ruolo dell’intervistatore (dirigente scolastico o suo delegato) che offre spunti di
discussione e interviene con domande più specifiche o sonda quando necessario per focalizzare,
rilanciare interventi, facilitare la comunicazione. Fondamentale il ruolo dei due osservatori
(funzioni strumentali) con il compito di registrare gli interventi. I partecipanti hanno la possibilità di
offrire e ricevere contributi di riflessione rispetto alle problematiche relative al piano dell’offerta
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formativa oggetto di discussione.
I testimoni privilegiati (referenti dei soggetti da intervistare) saranno:
- responsabili di plesso e coordinatori per il personale docente
- referenti estratti a sorteggio per il personale amministrativo e collaboratori scolastici
- rappresentanti del Consiglio di istituto e dei consigli di classe-interclasse . intersezione
quando necessario per i genitori
- rappresentanti di istituto e classe per alunni della scuola secondaria
- sindaci o loro delegati per le amministrazioni comunali.
Fasi di lavoro:
- definizione dell’oggetto di discussione
- intervista – osservazione
- riflessioni condivise sulle opinioni e visioni emerse
- elaborazione del materiale – confronto
Invitiamo gli amministratori dei Comuni di Lesina e di Poggio Imperiale, le associazioni presenti
nel territorio e i genitori dei nostri alunni a:
- evidenziare le positività e negatività del documento
- fare proposte di miglioramento e di collaborazione.
E’ possibile:
- contattarci all’indirizzo e-MAIL comprensivo. [email protected]
- raggiungerci nella sede della Scuola Secondaria di 1° grado di Lesina.
Il POF d’Istituto sarà consultabile anche presso il sito web scolastico all’indirizzo
www.icslesina.it
Nello stesso sito saranno visibili iniziative e proposte in tempo reale.
Redazione del documento IL DIRIGENTE SCOLASTICO
FF. SS. Area 1 (dott.ssa Incoronata G. Di Tullio)
Ins. Raffaela Pertosa, Prof. Maiorano Nicola
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LEGENDA RUOLI
DS - Dirigente Scolastico
DSGA - Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi
ATA – assistenti tecnico e amministrativo
FS – funzione strumentale
ORDINI DI SCUOLA
SI – scuola infanzia
SP - scuola primaria
SS I grado - scuola secondaria primo grado
LESSICO RELATIVO ALLA PROGETTAZIONE PER COMPETENZE
UDA - unità di apprendimento
OA - obiettivi di apprendimento (conoscenze e abilità)
LESSICO RELATIVO ALL’INTEGRAZIONE
PDF - profilo dinamico funzionale
DF - diagnosi funzionale
PEII - piano educativo individualizzato ed integrato
GLI - gruppo di lavoro per l’inclusione
PAI – piano annuale per l’inclusività
BES – bisogni educativi speciali
DSA – disturbi specifici di apprendimento
ISTITUTI MINISTERIALI
INVALSI - istituto nazionale valutazione di sistema
INDIRE – istituto nazionale di ricerca educativa