scheda progetto per l’impiego di volontari in … · partecipazione di tutto il gruppo-classe...
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(Allegato 1)
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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
ROMA CAPITALE
2) Codice di accreditamento:
3) Albo e classe di iscrizione:
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
MONDO COME SCUOLA - Scuole dell’obbligo
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
Settore E: Educazione e Promozione culturale
Area 06 – Educazione ai diritti del cittadino
I
NZ 01772
ALBO REGIONE LAZIO
2
6) Descrizione sintetica del progetto:
6.1 Contesto territoriale
Il progetto, a cura dell‟Istituzione Biblioteche di Roma Capitale, si svolgerà nelle
scuole ubicate all‟interno del territorio comunale di Roma Capitale, e in
collegamento con la biblioteca territorialmente più vicina, fra le 38 biblioteche
afferenti all‟Istituzione.
LE SCUOLE A ROMA
Nella città di Roma (limiti del territorio comunale) sono presenti n. 1364 istituti
scolastici fra pubblici e privati (fonte: Tuttitalia.it) e precisamente:
- N. 569 scuole primarie + 99 circoli didattici
- N. 87 istituti comprensivi (raggruppamenti di varia tipologia:
primaria+materna, oppure primaria+media inferiore, etc.) che coprono il
ciclo dell‟obbligo fino ai 14 anni
- N. 238 scuole medie inferiori (Scuole secondarie di I grado)
- N. 371 scuole secondarie superiori (di cui 154 licei di vario genere, e 213 fra
istituti d‟istruzione superiore, tecnici e professionali, 3 accademie e 1
conservatorio musicale)
Vi sono, inoltre:
- 7 centri per l„istruzione degli adulti (facenti capo alla Provincia), 12 CTP, 9
Centri di Formazione professionale e 4 Scuole d‟Arte e dei mestieri del
Comune di Roma
N.B. Sono state escluse dal conteggio le scuole materne e gli asili-nido
La popolazione studentesca assomma (stime 2013 su dati 2012 – fonte Comune di
Roma – Dati ISTAT – 1° gennaio 2013 – Elaborazione Tuttitalia.it) a 300.644 unità,
così suddivise:
- Bambini 6-10 anni (5 classi scuola primaria) 119.215
- Preadolescenti 11-14 anni (3 classi media inferiore) 68.535
- Ragazzi 14-19 anni (5 classi secondaria superiore) 112,894
6.2 Area di intervento
Come indicato dal titolo, l‟area di intervento è quella relativa ai diritti umani,
alla solidarietà e al rispetto per la diversità, adattata all‟età dei bambini partecipanti.
Non è una tematica nuova per le Biblioteche di Roma: i primi esperimenti
risalgono all‟anno scolastico 2009-2010, con 4 laboratori sulle fiabe del mondo,
tenuti in altrettante classi elementari dell‟estrema periferia (zona Borghesiana) dalle
Volontarie del Servizio Civile, attive in quel periodo per il progetto Biblioteche
Solidali. Successivamente, i progetti PiCA "Incontramondo" (2011) e "Mondo come
scuola" (2012), con i laboratori interattivi sulla mondialità e sui diritti umani,
proposti alle scuole dell‟obbligo dalle Biblioteche di Roma, hanno riscosso un
notevole successo presso gli insegnanti e i ragazzi. La ragione del successo di questa
proposta risiede probabilmente in diversi aspetti:
- La formula del laboratorio (che non impegna la scuola per più di qualche
settimana e non si accavalla con altre attività)
- Il fatto che l‟animazione viene svolta prevalentemente da giovani, più vicini
per età ai bambini stessi, che consente una reale interattività
- La gratuità dell‟intervento (in un momento nel quale le scuole sono
particolarmente a corto di risorse)
3
- L‟interesse delle tematiche trattate, delle quali si percepisce il valore anche
in termini di lotta, per quanto indiretta, ai fenomeni di bullismo, razzismo e
intolleranza.
7) Obiettivi del progetto:
7.0 Premessa
Il mondo attuale è sempre più interconnesso e interdipendente: le persone, le cose, le
idee, viaggiano con sempre maggiore facilità e sempre più i bambini e i ragazzi
hanno a che fare con persone e culture provenienti anche da molto lontano. Con
l'elasticità mentale, la disponibilità e la curiosità tipiche dell'età acerba, se non
influenzati da stereotipi e pregiudizi degli adulti, i giovanissimi possono facilmente
avvicinarsi ad atteggiamenti ed attività di integrazione e di inclusione.
7.1 Obiettivo generale
Obiettivo generale del progetto è, quindi, quello di favorire la crescita dell'interesse
dei ragazzi nei confronti delle tematiche proposte: la curiosità nei confronti del
diverso-da-sé, l'osservazione delle differenze come fattore di arricchimento e non di
discriminazione, l'abitudine a riflettere e ad approfondire, il desiderio di conoscere e
di confrontarsi, il riconoscimento dell'importanza del dialogo fra le culture.
7.2 Obiettivi specifici
1. Organizzazione e conduzione di laboratori interattivi di educazione allo sviluppo,
alla solidarietà e ai diritti umani, presso classi 3-4-5^ di scuola primaria e 1-2^ di
scuola secondaria di I grado, di scuole pubbliche e private
2. Partecipazione di tutto il gruppo-classe alle attività e alle discussioni guidate,
coinvolgendo anche gli insegnanti
3. Verifica dei risultati raggiunti in termini di elaborazione ed apprendimento dei
contenuti da parte dei bambini, tramite questionari di ingresso/uscita ed elaborazione
dati rilevati tramite i questionari
4. Raccolta delle attestazioni di soddisfazione e apprezzamento (“letterine” o disegni
dei bambini dedicati al laboratorio o, anche individualmente, ai Volontari;
specifiche note, lettere o mail degli insegnanti)
5. Documentazione sul lavoro svolto.
7.3 Risultati attesi
Laboratori/classe : almeno 30
Giornate di laboratorio: almeno 120
Ore di laboratorio: almeno 360
Bambini coinvolti: circa 750
Insegnanti coinvolti: almeno 30 (più eventuali insegnanti di sostegno)
Questionari ingresso/uscita: almeno 10 a laboratorio
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Elaborazione ed apprendimento da parte dei bambini dei contenuti del laboratorio,
risultante da un miglioramento degli atteggiamenti e delle concezioni relative alla
non discriminazione, all‟inclusione e alla parità di diritti, come risultanti da brevi
questionari ingresso/uscita: almeno 50% dei questionari
Realizzazione di un book con foto, risultati dei questionari e altra documentazione
sui laboratori attivati
8) Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
8.0 Premessa
Dopo l‟esperienza ormai triennale, il contenuto e la metodologia dei laboratori sono
stati affinati e migliorati: rimane l'uso della fiaba come base di partenza, perché la
lettura e l‟animazione di fiabe trovano sempre un ottimo riscontro nei bambini e
servono a rompere il ghiaccio. I laboratori proposti saranno quelli ormai classici:
"Cous-cous e tortellini", per parlare del mondo attraverso gli usi alimentari; "I
musicanti del mondo", per conoscere i suoni dei diversi Paesi ed imparare a
costruire semplici strumenti etnici da materiali di riciclo; "Senza parole", laboratorio
sulle espressioni e le forme di comunicazione non-verbale dei diversi popoli del
mondo; "Scrittura e scritture" sui diversi modi di scrivere nella storia e nel mondo
attuale e, per i più piccolini, “Gli animali nelle fiabe e nelle favole” per trovare punti
di contatto e somiglianze al di là dei confini geografici. Oltre a favole e fiabe, si
utilizzeranno racconti e testimonianze, incontri con esperti, giochi didattici e di
ruolo, discussioni e riflessioni guidate, dando ampio spazio al vissuto e all'intervento
attivo dei bambini.
Attraverso discussioni guidate, giochi di simulazione e di ruolo, proiezioni e
interventi di testimoni diretti, attività creative, si toccheranno alcuni temi di
importanza generale: difesa dell'ambiente, diritti umani, povertà e sviluppo,
solidarietà e cooperazione. Anche quest'anno parteciperanno ai laboratori, come
esperti, alcuni volontari ed esponenti di ONG, che racconteranno la loro esperienza.
8.1. Ruolo ed attività dei volontari
Per l‟Obiettivo 1 (Realizzazione laboratori)
a) Raccolta documentazione specifica
I volontari: collaborano nella ricerca e individuazione di materiali idonei
alla conduzione dei laboratori (fiabe, miti, usi e costumi, storia e geografia
dei Paesi, storia dei diritti umani, su supporti cartacei e/o audiovisivi),
nonché nella ricerca e individuazione di strumenti per la conduzione dei
laboratori (giochi didattici, interattivi e di ruolo, relativi ai temi da trattare)
b) Definizione delle tematiche e della struttura del laboratorio (moduli)
I volontari: scelgono fra i vari moduli (I Musicanti del Mondo; Cous-cous e
tortellini; Senza parole; Gli animali nelle fiabe; Scrittura e scritture);
eventualmente collaborano nell‟elaborazione di altri moduli originali;
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redigono l‟ elenco dei materiali da acquistare o auto produrre
c) Organizzazione del gruppo di lavoro e del calendario dei laboratori
I volontari: stabiliscono regole comuni nel gruppo di lavoro e si dividono gli
incarichi; stendono il calendario dei laboratori e tengono i contatti con gli
insegnanti
d) Preparazione materiale dei laboratori
I volontari: acquistano o creano gli oggetti necessari per i giochi (già
precedentemente individuati); creano le presentazioni anche attraverso i
materiali fotografici raccolti; raccolgono e verificano i materiali audiovisivi
e) Somministrazione dei laboratori
I volontari realizzano i laboratori in ciascuna classe iscritta e calendarizzata;
predispongono e consegnano i diplomi di partecipazione ai bambini, con una
piccola cerimonia o nel corso di una festa scolastica
Per l‟Obiettivo 2 (Partecipazione di tutta la classe)
a) Realizzazione di attività specificamente rivolte al coinvolgimento del
gruppo classe
I volontari ricercano e utilizzano giochi specifici, finalizzati all‟inclusività
b) Tentativo di coinvolgimento dei bambini maggiormente in difficoltà o
passivi
I volontari stimolano i bambini passivi o in difficoltà, anche attraverso sotto-
attività individuali
Per gli Obiettivi 3 e 4 (Questionari di contenuto e questionari di gradimento;
raccolta attestazioni di gradimento)
a) Somministrazione dei questionari in ingresso
I volontari preparano il testo del questionario, eventualmente anche sotto
forma di gioco, lo stampano e lo consegnano ai bambini nel corso della
prima giornata di laboratorio
b) Somministrazione dei questionari in uscita
I volontari, l‟ultimo giorno di laboratorio, consegnano ai bambini un
questionario identico a quello in entrata (per rilevare le differenze)
c) Somministrazione dei questionari di gradimento a bambini ed
insegnanti al termine di ciascun laboratorio
I volontari: elaborano e stampano il testo dei questionari di gradimento (a
risposta chiusa); li somministrano, dando istruzioni su come riempirli, li
raccolgono ed elaborano i dati raccolti; raccolgono eventuali altre
attestazioni di gradimento, sia dei bambini, sia degli insegnanti
Per l‟Obiettivo 5 (Documentazione sul lavoro svolto)
I volontari realizzano una documentazione fotografica della tenuta dei
laboratori (incluse liberatorie per le foto ai minori); in collaborazione con
l‟Ufficio realizzano un book, comprendente foto, risultati dei questionari,
disegni o altre attestazioni di gradimento
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9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
10) Numero posti senza vitto e alloggio:
11) Numero ore di servizio settimanali dei volontari:
12) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
13) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
Disponibilità ad operare sull‟intero territorio cittadino.
Disponibilità ad effettuare il servizio nelle ore antimeridiane, o nel primo
pomeriggio, in coincidenza con gli orari scolastici.
Disponibilità per eventuali ed occasionali cambiamenti del giorno libero
4
4
30
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14) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione
dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
SI Sistema proprio in quanto Ente di prima classe
15) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
SI Sistema proprio in quanto Ente di prima classe
16) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli
richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
Preferibilmente:
Lauree attinenti (scienze politiche, lettere, filosofia, psicologia, sociologia,
scienze della comunicazione, scienze della formazione, lingue straniere, con
particolare riguardo alle lingue extraeuropee e a quelle che usano alfabeti non
latini).
Capacità, anche in base ad esperienze pregresse, di interazione con bambini e
ragazzi, di conduzione di laboratori e attività di animazione
Buona conoscenza di base della geografia
Buona conoscenza del pacchetto Office, capacità nell‟uso di Internet e della
posta elettronica
Capacità di problem solving e di lavorare in team.
Riserva di 1 posto per cittadini stranieri.
17) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):
Sono stati stipulati accordi di collaborazione con i seguenti Enti e Associazioni:
- Associazione culturale Donne di Carta (associazione per la promozione della
lettura)
- Associazione Ubuntu
- Limone nel verde onlus
- Pro.Do.C.S.- Progetto Domani Cultura e Solidarietà, ONG
- Vidya-Arti e culture dell‟Asia, onlus
- VISIS-Volontariato Internazionale per lo Sviluppo dell‟Impresa Sociale
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
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18) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
19) Eventuali tirocini riconosciuti :
20) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio,
certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
Il riconoscimento verrà formalizzato attraverso un attestato proposto al termine
dei progetti.
In particolare nell‟ambito di questo progetto le competenze che i volontari potranno
acquisire sono: competenze di base, competenze di processo, competenze tecnico-
professionali (interazione con gli altri, processi mentali), competenze trasversali e
sociali.
Competenze specifiche del progetto: ideazione e creazione di giochi in relazione
all‟età dei partecipanti (8-14 anni); elaborazione materiale di oggetti e strumenti per
giochi e attività laboratori ali (inclusi strumenti musicali); conoscenza e
utilizzazione didattica di fiabe, usi e costumi, modi di espressione, sonorità,
linguaggi di popoli extraeuropei
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Formazione generale dei volontari
21) Contenuti della formazione:
Macroaree:
1 - “Valori e identità del SCN”
- L‟identità del gruppo in formazione e patto formativo
- Dall‟obiezione di coscienza al SCN
- Il dovere di difesa della Patria – difesa civile non armata e
nonviolenta
- La normativa vigente e la Carta di impegno etico
2 - “La cittadinanza attiva”
- La formazione civica
- Le forme di cittadinanza
- La protezione civile
- La rappresentanza dei volontari nel servizio civile
3 - “Il giovane volontario nel sistema del servizio civile”
- Presentazione dell‟Ente
- Il lavoro per progetti
- L‟organizzazione del servizio civile e le sue figure
- Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale
- Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti
Moduli:
Modulo A il patto formativo Agenda Presentazione dei progetti Attività di conoscenza Documento di lavoro Raccolta delle aspettative
Modulo B
Dall‟Obiezione di coscienza al Servizio Civile Nazionale: evoluzione
storica, affinità e differenze tra le due realtà
Il dovere di difesa della Patria
La difesa civile non armata e non violenta
Non violenza come scelta di vita.
Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti
Modulo C
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Esposizione delle caratteristiche e delle peculiarità dei ruoli e delle
figure professionali coinvolte nei progetti del Comune di Roma ai
sensi della Circolare 10.11.2003 dell‟UNSC.
Ruolo del volontario in servizio civile;
Diritti e doveri del volontario;
Gli aspetti etici del volontariato;
Motivazioni e aspettative;
Cenni fondamentali della Costituzione – Unione Europea
Il servizio civile internazionale
Il servizio civile tra UNSC ed Enti; Modulo D
La cittadinanza attiva
La protezione civile
La solidarietà e le forme di cittadinanza
Carta di impegno etico
Funzioni UNSC. - Il servizio civile nel Comune di Roma.
La dimensione di partecipazione alla società civile attraverso la scelta
di una esperienza istituzionale;
La rappresentanza dei volontari nel Servizio Civile
Modulo E
Legislazione del Servizio Civile;
Legge 230/98;
Legge 64/01.
Normativa vigente
Servizio civile Nazionale: associazionismo e volontariato;
Modulo F
I progetti di servizio civile di Roma Capitale;
Metodo della progettazione nel lavoro degli Enti
Modulo G
Organizzazione di Roma Capitale
Regolamento dell‟organizzazione degli uffici e servizi
Cenni di Legislazione degli Enti Locali
Statuto – Autonomia statutaria, autonomia organizzativa;
Riforma del Titolo V della Costituzione L. 3/2001 – concetto di
sussidiarietà;
Il servizio civile come processo di comunicazione e cultura
Modulo H
I rischi connessi alla propria mansione/posto di lavoro
Le misure di prevenzione collettiva presenti sul posto di lavoro
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22) Durata:
75 ore
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
23) Contenuti della formazione:
Modulo 1
Storia delle biblioteche
La biblioteca pubblica nel mondo
Storia del Sistema Bibliotecario romano
I regolamenti delle Biblioteche
Modulo 2
Aspetti generali del D. lgs. 626/94 e del D. Lgs. N. 81/08
I soggetti della prevenzione: il medico competente; il datore di lavoro, i
dirigenti e i preposti; il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; i
lavoratori addetti al Pronto Soccorso, antincendio, evacuazione. Obblighi,
responsabilità, sanzioni
Il medico competente, la prevenzione e la sorveglianza sanitaria
Il ciclo produttivo del comparto e i principali rischi specifici: misure di
prevenzione collettiva presenti sul posto di lavoro
Procedure riferite alla mansione: rischi connessi alla propria mansione/posto
di lavoro; dispositivi di Protezione Individuale obbligatori; obblighi,
responsabilità, sanzioni
Il servizio di prevenzione/protezione: i lavoratori incaricati dell‟attività di
pronto soccorso, di lotta antincendio e di evacuazione dei lavoratori; i piani
di emergenza; il soccorso antincendio; l‟evacuazione
Modulo 3
Il concetto di biblioteca pubblica
I principi IFLA e UNESCO
Attività e servizi delle biblioteche
I progetti a rilevanza sociale e la presenza di essi nelle scuole
Modulo 4
Storia e geografia dei diritti umani
Organizzazione del lavoro di gruppo e tenuta del gruppo: cooperazione,
risoluzione controversie, leadership
Questionari di interesse, di gradimento, di verifica
Modulo 5
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Il processo creativo dalla bibliografia al gioco
Uso didattico dei giochi di ruolo e di simulazione
Linguaggi verbali e non verbali nella comunicazione, specificamente rivolta
ai bambini
Esperienze di comunicazione non verbale e non parlata: scrittura, gestualità,
lingua dei segni
Modulo 6
Pratica del lavoro di gruppo e tenuta della classe
Educazione non formale e intercultura
Modulo 7
Esperienze e problematiche dei laboratori degli anni precedenti (2 ore)
L‟organizzazione della “giornata” laboratoriale e le metodologie didattiche
L‟utilizzo della fiaba e del mito nella didattica interattiva
La musica come linguaggio universale e il suo uso didattico
Arti visive, disegno, manualità nei laboratori interattivi
Suggerimenti sulla costruzione di strumenti etnici da materiali di riciclo
24) Durata:
75 ore
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25) Orientamento lavorativo:
Argomento Metodologia ore
Analisi del contesto socio-
economico e del sistema di
lavoro locale:
1) settori economici,
2) tipologia di aziende,
3) competenze
richieste.
Lezione frontale
Laboratori informatici
Incontri con Referenti del mondo
delle imprese
3
Le politiche attive del
Lavoro: chi le realizza, a chi
si rivolgono
Lezione frontale
Incontri con Referenti istituzionali
3
Il curriculum vitae e la
lettera di accompagnamento
Lezione frontale
Laboratori informatici
Incontri con Referenti dei Servizi per
la ricerca del lavoro
2
Il colloquio di lavoro: come
affrontarlo al meglio e
promuovere se stessi
Simulazioni, incontri con
responsabili delle R.U. di realtà
aziendali
2
L‟autoimprenditoria: i
percorsi ed i soggetti
istituzionali
Conoscere le opportunità di
finanziamento e le agevolazioni a
livello comunitario, nazionale e
locale e le procedure da espletare per
l‟avvio di un‟impresa; la redazione
del piano d‟impresa.
2
Cercare lavoro è un momento particolare nella vita di ciascuno; un momento carico
di aspettative, dubbi, incertezze. Trovare un‟occupazione è uno dei “lavori” più
impegnativi, soprattutto in un contesto mutevole ed incerto come quello attuale:
occorre, pertanto, favorire la conoscenza del contesto socio-culturale di riferimento,
del mercato del lavoro e del suo funzionamento, delle opportunità offerte dal sistema
istituzionale e non solo.
L'orientamento rappresenta, quindi, un sostegno a quanti si trovano a vivere processi
di transizione (fine del percorso formativo, avvio della ricerca del lavoro o il rientro
nel mercato del lavoro). Non va dimenticato che il soggetto dell‟orientamento, nel
nostro caso il giovane volontario del servizio civile, è al centro del processo di
orientamento, e va considerato soggetto attivo e non oggetto dell‟orientamento.
Il servizio di orientamento deve tener conto delle risorse personali dell‟individuo,
degli sbocchi professionali, dei percorsi formativi, del mercato del lavoro entro cui
ci si muove.
L‟orientamento è un processo continuo che coinvolge i soggetti istituzionali e non
che ruotano intorno al giovane, soprattutto nei momenti di transizione tra
formazione e lavoro e viceversa.
Le azioni dell‟orientamento devono essere coerenti con le esperienze già maturate
(anche nel caso in cui esse siano considerate negative) e con le opportunità ed i
vincoli esistenti nelle diverse situazioni, allo scopo di rafforzare le competenze e
individuare ipotesi concrete di lavoro.
L‟ intervento di orientamento deve tener conto di:
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- tipologia di intervento (informazione, empowerment, consulenza)
- azioni (ricostruzione, allargamento, strategie di coping)
- argomenti dell‟orientamento (proprie risorse, percorsi formativi, sbocchi
occupazionali, il mercato del lavoro)
- condizioni/vincoli (personali, sociali, strutturali).
L‟attività di orientamento, esercitata da operatori qualificati si caratterizza, in
particolare, per l'offerta di attività informative e formative (analisi contesto socio-
economico, dati sul mercato del lavoro, legislazione, previsioni occupazionali,
opportunità formative, etc.) utili al soggetto in orientamento.
Nel processo di orientamento il soggetto diventa protagonista, con la guida
dell‟operatore rafforza le competenze di comprensione, di valutazione e di
fronteggiamento del contesto di riferimento, in particolare attraverso l'acquisizione
di efficaci tecniche di ricerca attiva del lavoro.
La ricerca del lavoro passa attraverso le politiche attive del lavoro: tutte quelle
iniziative messe in atto dalle istituzioni per promuovere l'occupazione e
l'inserimento lavorativo, quest'ultimo inteso sia come lavoro dipendente sia come
auto-impiego e quindi creazione di nuova imprenditorialità.
Le politiche attive si differenziano dalle politiche passive in quanto queste ultime
mirano a ridurre il disagio sociale connesso alla disoccupazione attraverso misure di
supporto (es. come il sostegno al reddito), mentre quelle attive intendono, invece,
inserire (o re-inserire) nel mercato del lavoro coloro che ne sono esclusi.
Coerentemente con l'Agenda di Lisbona e la Strategia Europea per l'Occupazione
(SEO), le politiche attive del lavoro mirano realizzare in modo coordinato un
insieme di politiche in materia di lotta alla disoccupazione, articolate inizialmente
nei 4 obiettivi fondamentali (i cosiddetti pilastri SEO):
- occupabilità: accrescere le capacità di un individuo di trovare lavoro;
- imprenditorialità: sviluppare lo spirito imprenditoriale ed attuare
l‟autoimpiego;
- adattabilità: aggiornare le conoscenze individuali per adeguarle ai
mutamenti del mercato del lavoro;
- pari opportunità: favorire le politiche di uguaglianza delle opportunità
per tutti ed aumentare i tassi di occupazione femminile.
Gli strumenti per realizzare questi obbiettivi sono: la formazione, la riqualificazione,
gli strumenti di orientamento, l‟alternanza scuola – lavoro, i tirocini e le work
experiences, il servizio civile.
La programmazione e l'attuazione delle politiche attive del lavoro passa attraverso
un lavoro costante di analisi della situazione locale e di progettazione di misure
adeguate a rispondere ai fabbisogni rilevati. Le risorse finanziarie necessarie sono
reperite soprattutto attraverso i Fondi Europei, che rappresentano uno strumento
importante per realizzare azioni innovative (studi, ricerche, scambio di buone
pratiche, sperimentazioni, ecc.).
La ricerca del lavoro non può non tener conto del contesto socio-economico in cui
ci si vuole inserire: quanto richiesto a Milano è diverso da quanto richiesto a
Palermo, così come le esigenze delle grandi aziende sono diverse da quelle delle
piccole. Inoltre, vanno considerati i limiti individuali imposti dalla famiglia od altri
vincoli rispetto alla possibilità di spostarsi.
Lo specifico mercato va analizzato rispetto ai diversi contesti: occorre valutare le
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esigenze organizzative in modo da impostare il proprio piano di marketing.
Grande o piccola azienda? Il sistema economico italiano è caratterizzato dalla
piccola impresa, a volte ritenute, a torto, meno interessanti o professionalizzanti per
costruirsi un profilo professionale: negli ultimi anni si è riscontrato che vi sono dei
punti di contatto fra i profili professionali delle piccole e grandi aziende, rendendo le
competenze acquisite trasferibili da un contesto all‟altro.
Strumenti indispensabili per la ricerca del lavoro sono il Curriculum e la lettera di
accompagnamento: durante la formazione si analizzeranno le varie tipologie e si
vedrà come esso rappresenti il primo passo per chiunque cominci a cercare lavoro.
La selezione: L‟obiettivo del colloquio di selezione è riscontrare la corrispondenza
fra il candidato e le esigenze del ruolo organizzativo. Il selezionatore può adottare
diverse tipologie in relazione a:
- Abilità specifiche richieste rispetto al ruolo
- Tipologia di ricerca del lavoro (tipo contratto)
- Caratteristiche del candidato
- Professionalità.
Generalmente i colloqui sono almeno 2 o 3, di cui uno sicuramente con il proprio
capo diretto.
Per il selezionatore un colloquio è efficace quando fa comprendere la
corrispondenza fra persona e ruolo ed evidenzia le caratteristiche del candidato.
L‟intervista può essere strutturata, in cui si susseguono domande precise utili alla
raccolta delle informazioni o non strutturata, con domande che non seguono una
successione rigida e che spesso vengono stimolate dalle risposte del candidato. Altre
indicazioni importanti relative alle interviste è il loro carattere individuale o di
gruppo.
Prepararsi al colloquio e vincere lo stress, gestire l’attesa: durante la formazione
si faranno delle simulate in cui sarà possibile evidenziare il capitale professionale
ed esperienziale, gli obiettivi professionali e di carriera, le esigenze ed i vincoli che
ciascuno ha, anche senza esserne pienamente consapevole.
Durante le simulate si proporranno le domande più frequenti che i selezionatori
rivolgono durante l‟intervista ai candidati.
Per quanto riguarda l’autoimprenditoria, durante la formazione verrà affrontata
intendendola non solo come capacità di far nascere o condurre aziende, ma
come dimensione della persona, capace quindi di affrontare il lavoro in modo
flessibile e pro-attivo, individuando problemi e soluzioni efficaci e originali. È
un‟occasione per scoprire i propri punti di forza originali e gli stimoli a essere
presenze attive, flessibili, efficaci, capaci di innovazione in ogni ambito.
Si parlerà delle caratteristiche che deve possedere chi vuole mettersi in proprio, delle
leggi che agevolano l'autoimpiego per la realizzazione e l'avvio di piccole attività
imprenditoriali da parte di disoccupati o persone in cerca di prima occupazione,
della realizzazione del business plan.
E‟ prevista la presenza in aula di testimoni privilegiati (responsabili R.U. aziende,
selezionatori, esperti del mondo del lavoro, ecc.) e, se possibile, saranno effettuate
visite nei Centri che si occupano di politiche attive per il lavoro e autoimprenditoria.
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26) Promozione delle Pari Opportunità (giovani stranieri, giovani a bassa scolarizzazione,
portatori di handicap):
Riserva di 1 posto per candidati stranieri
27) Innovazione:
In accordo con le scuole che ospiteranno i laboratori, i Volontari verranno
impegnati, in almeno 3 occasioni e in date da stabilirsi, anche in base all‟inizio del
loro Servizio, in una pulizia e ripristino generale degli spazi verdi appartenenti alla
scuola stessa o in altre semplici opere di manutenzione dello stabile, possibilmente
anche in collaborazione con i comitati dei genitori
28) Partnership e azioni di rete:
Sono stabilite partnership con le seguenti Associazioni Culturali e di Volontariato ed
Onlus:
- Associazione culturale Donne di Carta (associazione per la promozione della
lettura)
- Associazione Ubuntu
- Limone nel verde onlus
- Pro.Do.C.S.- Progetto Domani Cultura e Solidarietà, ONG
- Vidya-Arti e culture dell‟Asia, onlus
- VISIS-Volontariato Internazionale per lo Sviluppo dell‟Impresa Sociale
Tutti i partner contribuiscono alla promozione del progetto presso le proprie
strutture e nei propri siti, blog e pagine Facebook.
29) Networking territoriale:
A partire dal momento della Formazione Generale, le classi vengono formate in
modo tale da fare incontrare i volontari assegnati ai diversi progetti e inoltre si
organizzano momenti comuni per visite-incontri con altri uffici di Roma Capitale
(protezione civile, musei e siti della sovrintendenza) o con altri Enti del Terzo
Settore.
Durante i dodici mesi di Servizio Civile, dopo il terzo mese di attività i volontari di
tutti i progetti partecipano ad un incontro generale convocato dall‟Ufficio Servizio
Civile di Roma Capitale, dove raccontano le loro esperienze in relazione all‟attività
svolta nel proprio progetto, rispondendo a domande e osservazioni rivolte dai
volontari degli altri progetti.
Inoltre tutti i volontari partecipano agli Eventi che i singoli progetti periodicamente
organizzano in modo aperto al pubblico o alla propria specifica utenza, al fine di
approfondire la conoscenza delle attività degli altri volontari e di verificarne anche
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la ricaduta concreta sui cittadini-utenti del servizio o della specifica attività di
Servizio Civile.
Infine, gli ex-volontari di Roma Capitale, hanno attivato da diversi anni una pagina
Facebook, attraverso la quale nuovi e vecchi volontari possono scambiarsi opinioni,
critiche e proposte.
Tutte le azioni sopra descritte consentono ai volontari di incontrarsi e scambiare
esperienze mediamente per più di tre volte durante i 12 mesi di servizio.
Inoltre come per l‟edizione attualmente in corso del Servizio Civile Nazionale, sono
previsti momenti di incontro e collaborazione fra tutti i Volontari dei progetti
elaborati dall‟Istituzione Biblioteche di Roma Capitale: potranno essere organizzati,
con la partecipazione di Volontari di tutti i progetti:
- La realizzazione di una piccola pubblicazione con le esperienze dei
Volontari
- La creazione di un blog da lasciare come “eredità” ai Volontari che verranno
nei prossimi anni
- La creazione di un corto promozionale del SCN
- L‟organizzazione di un momento finale, con presenza delle Autorità, piccole
performances o altro, proposte dai volontari stessi, anche dedicato ad un
singolo progetto
- L‟avvio di qualche forma associativa che veda coinvolti ragazzi appartenenti
ai vari progetti
Ma anche molto altro, in relazione alla fantasia e alla capacità creativa dei Volontari
stessi