scenari economici cuneo illuminata ostensione ... 39...ad operare che è il motore di ogni sistema....

32
SCENARI ECONOMICI CUNEO ILLUMINATA OSTENSIONE DELLA SINDONE 2015 UN GIORNO IN DONO DIAMANTI IN BANCA PALAZZO GUIDOBONO TORTONA RAS SE GNA 39

Upload: others

Post on 30-Sep-2020

1 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: SCENARI ECONOMICI CUNEO ILLUMINATA OSTENSIONE ... 39...ad operare che è il motore di ogni sistema. Facendo un breve cenno ai nostri numeri, con riferimento ai risultati del primo

SCENARI ECONOMICI CUNEO ILLUMINATA OSTENSIONE DELLA SINDONE 2015 UN GIORNO IN DONO DIAMANTI IN BANCA PALAZZO GUIDOBONO TORTONA

RAS SEGNA39

Page 2: SCENARI ECONOMICI CUNEO ILLUMINATA OSTENSIONE ... 39...ad operare che è il motore di ogni sistema. Facendo un breve cenno ai nostri numeri, con riferimento ai risultati del primo

Rivista della Banca Regionale European. 39, anno 37

Direttore responsabile:Angelo Roma

Comitato di redazione:Piergiorgio Castellino, Flavio Franco, Viviana Lanzetti

Direzione:via Santa Teresa, 11 10121 Torinotel. 011 55.19.111

Autorizzazione del Tribunaledi Cuneo n. 316 del 14-3-1978

Spedizione in Abbonamento Postalecomma 34 art. 2L. 549/ 95Filiale di Cuneo

Associata all’UspiAssociazione Stampa Periodica Italiana

Immagini di:Arcidiocesi di Torino, Riccardo Bernardi, Circolo Remieri Torinese, Archivio Comune di Cuneo, Comune di Tortona, Alberto Cucchietti, Cus Genova, Francesco Doglio, Dynamo Camp, Fed. It.Calcio Balilla, Fipap, Fondazione Italiana Canottaggio, Fototeca E.P.T., Gai S.p.A., Davide Gentile, Andrea Guermani, Istituto Geografico Militare, L’Osservatore Romano, Valter Ninotto, Tossini S.p.A., F&R Rastrelli, Gianni Scarpace, Shutterstock, Marco Tacchini

Progetto grafico:Partners, Torino

Stampa:Tipolitoeuropa - CuneoQuesto numero è stato chiuso in tipografia l’8 ottobre 2015

DICHIARAZIONE DI RISERVATEZZALa informiamo che i dati personali da Lei fino ad ora fornitici o comunque già presenti nei nostri archivi, nonché i dati che vorrà fornirci, saranno elaborati con l’ausilio di strumenti informatici, custoditi con assolutariservatezza e utilizzati esclusivamente dalla nostra Banca e dalle altre Società appartenenti al Gruppo UBI Banca - Unione di Banche Italiane al solo fine di informarLa dell’attività svolta dal nostro gruppo bancario ed in particolare sui nuovi servizi, prodotti ed opportunità di investimento finanziario da noi sviluppati al fine di proporne l’acquisto. La informiamo, inoltre, che ha il diritto esercitabile in qualsiasi momento e del tutto gratuitamente, di conoscere, chiedere l’aggiornamento e la rettificazione dei suoi dati personali presenti nei nostri archivi, nonché di chiederne la cancellazione e di opporsi al trattamento scrivendo al Responsabile del Trattamento Dati, Banca Regionale Europea -Via Santa Teresa, 11 - 10121 Torino. Il mancato conferimento, nonché la richiesta di cancellazione o l’opposizione al trattamento di dati non necessari alla gestione di rapporti contrattuali esistenti o futuri saranno privi di conseguenze pregiudizievoli.

In copertina:Cuneo Illuminata

20

28

42

36

50

RAS SEGNA39 5 Rassegna: il nostro segnale

di appartenenza Angelo Roma

6 Il senso di responsabilità è l’approccio alle nostre scelte con uno sguardo attento al futuro Luigi Rossi di Montelera

7 Innovazione e attenzione al cliente sono le qualità della nostra Banca e delle nostre persone Riccardo Barbarini Economia 8 Scenario macroeconomico 12 Profilo economico di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta18 La nuova app Ubi Pay rende i pagamenti a portata di smartphone Comunicazione Ubi Banca

20 Diamanti in banca: Il valore della trasparenza Viviana Lanzetti

22 Un giorno in dono Cultura24 La scelta Angelo Roma

26 Ancora più vita Viviana Lanzetti

28 Canottaggio: storia di una passione targata Torino Andrea Ciattaglia

32 Palazzo Guidobono Mauro Maruffo Territorio36 Cuneo Illuminata Fabrizio Pepino e Monica Arnaudo

42 Ostensione 2015: 3 milioni di persone a Torino per il Sacro Lino46 Dynamo Camp progetto outreach: la terapia ricreativa on the road Riccardo Gaiardelli

48 Valdettaro Classic Boats Cantiere Valdettaro

50 A Recco una lunga tradizione di famiglia Viviana Lanzetti

52 Gai S.p.A. l’arte dell’imbottigliamento a Ceresole d’Alba Viviana Lanzetti

54 Brevi Fondazione CRC60 Circolo di Lettura: un passato d’arte e cultura, un futuro tutto da scoprire Gianni Scarpace Sport62 Cus Genova

6

60

Page 3: SCENARI ECONOMICI CUNEO ILLUMINATA OSTENSIONE ... 39...ad operare che è il motore di ogni sistema. Facendo un breve cenno ai nostri numeri, con riferimento ai risultati del primo

di Angelo Romadirettore responsabiledi Rassegna

F iduciosi e con la coscienza a posto, si riprende a pieno regime e con rinnovata energia il lavoro di tutti i giorni, dopo il fisiologico rallentamento operativo concessoci dai ritmi estivi.

Fiduciosi e con la coscienza a posto, forti di operare in una comunità professionale coesa, qual è UBI Banca Regionale Europea, che nella prima parte del 2015 ha lavorato con particolare attenzione e determinazione per cogliere i primi accenni di ripresa economica.Adottare nel quotidiano comportamenti efficacie virtuosi continua a fruttare alla Banca una rispettabilità sociale in grado di rendere sempre più forte il legame con i propri Stakeholder, garantendo ai territori di riferimento di poter contare su un costante sostegno non solo meramente economico. Aziende e imprenditori, artigiani, commercianti, associazioni profit e non profit, liberi professionisti, impiegati pubblici e privati, pensionati, studenti, oratori, grandi squadre agonistiche e piccole società sportive.

Questi, e non solo, i preziosi compagni di viaggio delle giornate di chi lavora in Banca Regionale Europea. Ogni interlocutore un mondo a sé; una persona unica nei propri personalissimi bisogni, nei propri pensieri, nelle proprie aspettative più o meno espresse, nei propri sogni. Ogni dipendente BRE sa bene quanto sia impegnativo e al tempo stesso gratificante fare al meglio il proprio mestiere, portando a casa risultati concreti che soddisfino in primis i clienti e garantiscano alla Banca di poter vantare numeri di conto economico che le consentano di proseguire con fiducia la propria missione commerciale ed istituzionale. Tutto questo complesso e fertile lavoro, teso a trovare continui punti d’incontro e giungere alle giuste sintesi di ogni relazione che Banca Regionale Europea intesse sul territorio, noi cerchiamo di trasferirlo nelle pagine di Rassegna attraverso una narrazione giornalistica il più possibile fedele ai fatti e agli avvenimenti. Il più possibile esaustiva e utile, affinché ogni lettore possa ritrovarsi e ritrovare su ogni numero un chiaro segnale di appartenenza.

RASSEGNA: IL NOSTRO SEGNALE DI APPARTENENZA

Page 4: SCENARI ECONOMICI CUNEO ILLUMINATA OSTENSIONE ... 39...ad operare che è il motore di ogni sistema. Facendo un breve cenno ai nostri numeri, con riferimento ai risultati del primo

76

Il senso di responsabilità é l’approccio alle nostre scelte con uno sguardo attento al futuro

li scenari mondiali degli ultimi mesi ci hanno offerto una riflessione importante: l’equilibrio economico globale può

spostare i propri riferimenti da una zona ad un’altra senza alcun preavviso e con difficile possibilità di controllo da parte delle autorità. Questo implica un cambio deciso di visione, le economie asiatiche non sono più invulnerabili come in passato, quelle emergenti non stanno incidendo positivamente negli scenari globali e l’Italia, insieme all’Europa, si trova davanti alla strada del cambiamento. Strada che potrà essere percorsa con cautela e indecisione oppure con fermezza e ad una certa velocità. Le regioni che caratterizzano i territori della nostra Banca, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, sembrano essere in linea con il Paese, riscontrano alcuni indicatori in crescita come l’andamento positivo della produzione industriale e dell’export, mentre stentano ancora su altri fronti come il mercato del lavoro. Nell’ambito del proprio operato la nostra Banca guarda con responsabilità agli scenari globali calandoli nel proprio contesto locale e territoriale, e si rende attore partecipe a sostegno della comunità economica e sociale di cui fa parte. E proprio “responsabilità” può essere la parola chiave che sintetizza l’approccio all’attività quotidiana delle persone della Banca insieme alle scelte strategiche e allo sguardo al futuro. Perché senza coscienza di essere responsabili di ciò che si fa, di ciò che si offre quotidianamente alla clientela, di ciò che si rappresenta sul territorio è assai difficile costruire

G L

Luigi Rossi di MonteleraPresidente della Banca Regionale Europea

fiducia nella propria impresa. Accanto quindi a bilanci positivi, indagini di soddisfazione della clientela soddisfacenti e clima aziendale buono, occorre prestare grande attenzione al contesto che accoglie il nostro Istituto di credito. La Banca Regionale Europea, oltre alla propria attività creditizia, vede anche nella cultura e nello sport giovanile locale i luoghi in cui esprimere il proprio impegno. In merito alla cultura e alla formazione, prenderanno il via i progetti di educazione finanziaria in Liguria e in Piemonte con l’ambizione di continuare a diffondere nelle scuole, insieme alle istituzioni locali, i fondamentali dei concetti economico finanziari che scandiscono la vita quotidiana di tutti noi. Ma partecipare alla cultura significa anche sostenere alcune importanti istituzioni cittadine perché possano continuare nel proprio operato, come il Teatro Regio di Torino e il Carlo Felice di Genova, oppure

essere collaborativi in occasione di progetti urbani di grande rilevanza. Questo il senso della nostra partecipazione al progetto della nuova Via Roma a Cuneo, diventando uno dei main sponsor dell’Illuminata, imponente evento che ha sancito la nuova veste del centro storico del capoluogo della Granda. E ancora lo sport, valore e veicolo di codici positivi, continua ad essere un punto di attenzione della Banca che per la stagione 2015/2016 sostiene varie formazioni tra Cuneo e provincia con una predominanza del volley, il rugby a Genova e la Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici con sede a Torino.Sono convinto che nel segno della responsabilità sapremo guardare avanti, quotidianamente, insieme a tutti i protagonisti del nostro contesto e raggiungere obiettivi positivi nell’ottica di una soddisfazione reciproca.

Innovazione e attenzione al cliente sono le qualità della nostra Banca e delle nostre persone

Riccardo BarbariniDirettore Generale della Banca Regionale Europea

a Banca continua a mantenere risultati soddisfacenti, sebbene in uno scenario ancora complesso e che stenta a trovare un equilibrio che

permetta all’economia di riprendersi e agli attori economico sociali di riacquistare quella fiducia necessaria ad operare che è il motore di ogni sistema. Facendo un breve cenno ai nostri numeri, con riferimento ai risultati del primo semestre 2015, i volumi sono a positivi: la raccolta diretta allargata ammonta a 8,7 miliardi di euro in linea rispetto a dicembre 2014 e la raccolta indiretta si attesta, ai valori di mercato, a 10,6 miliardi di euro (+1,8% su dicembre 2014). La ricchezza finanziaria risulta pari a 19,3 miliardi di euro, in aumento dell’1% rispetto a dicembre 2014 mentre

gli impieghi lordi alla clientela si sono attestati a 8,8 miliardi

di euro (+0,5% su dicembre 2014).

I risultati econo-mici risentono

marcatamente dell’andamen-to dell’Euribor in pesante diminuzione, i proventi operativi ca-lano infatti di circa l’8% a 157,6 milio-

ni di euro men-tre è positivo

l’andamento degli oneri operativi

pari a 102,2 milioni di euro, in riduzione

di 6,3 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2014.

La Banca, insieme al Gruppo UBI, continua ad essere tra le più solide dello scenario nazionale, una caratteristica che permette di compiere scelte innovative e strategiche che si possono rivelare importanti nel medio lungo periodo. L’innovazione per esempio applicata alle nostre filiali, spesso riviste in chiave moderna: luoghi più grandi con accentrate varie professionalità specifiche per trovare risposte certe e in tempi brevi. Innovazione legata al rapporto con i Clienti, si pensi alla firma elettronica sui tablet (ad oggi il 95% delle operazioni fatte in filiale avvengono su tablet a poco più di un anno dall’introduzione), all’evoluzione dell’home banking (oggi utilizzato dal 60% dei clienti ed in continuo aumento), al costante lancio di nuovi prodotti e servizi. Ma anche innovazione nella gestione delle persone della Banca grazie all’introduzione di nuovi ruoli specialistici richiesti e apprezzati dal mercato come lo specialista Finanziamenti, Bancassurance, Investimenti e Cessione del quinto, che si aggiungono ai Promoter Multicanale e alla forza

sviluppo nel perimetro Corporate. Nuovi ruoli ma anche nuovi assunti, 15 giovani neolaureati entreranno infatti nella squadra entro la fine dell’anno.E se di innovazione di prodotti e servizi vogliamo essere costanti ambasciatori, certamente una delle strade da seguire è quella della finanza sostenibile che abbiamo potuto sperimentare con un buon successo negli ultimi anni. Si tratta di progetti che riescono a mettere insieme l’interesse del Cliente, della Banca e una serie di interlocutori, generalmente onlus, che possono godere di un sostegno economico grazie ad una nuova concezione di investimento che può essere in denaro o in tempo. Il primo, il denaro, è forse il più semplice per una Banca, che può istituire per esempio dei social bond dedicando parte delle commissioni alla onlus coinvolta come per esempio è stato già fatto per la Comunità di Sant’Egidio, la Fondazione Umberto Veronesi, ActionAid. Ma il tempo, risorsa preziosa di questi anni moderni, può essere donato e valorizzato. Molti dei nostri colleghi lo hanno sperimentato partecipando a “Un giorno in dono” iniziativa nazionale promossa da UBI Banca: ogni dipendente ha avuto facoltà di donare un proprio giorno di ferie svolgendo, in quel giorno, l’attività di volontariato presso l’ONP da lui selezionata, allo stesso tempo la Banca ha potuto riconoscere un contributo economico a favore dell’Associazione prescelta, pari al valore medio di una giornata lavorativa. Tempo speso e valorizzato a favore di chi si trova in difficoltà, anziani e bambini, famiglie e luoghi di accoglienza del territorio.Gli scenari futuri sono molteplici, l’impegno a guardarli con impegno e passione ci accompagnerà sempre.

Page 5: SCENARI ECONOMICI CUNEO ILLUMINATA OSTENSIONE ... 39...ad operare che è il motore di ogni sistema. Facendo un breve cenno ai nostri numeri, con riferimento ai risultati del primo

8 9ECONOMIA

eppur in un contesto di perdurante incertezza, si conferma la fase di espansione dell’economia mondiale, anche grazie al supporto delle politiche

monetarie particolarmente accomodanti messe in atto dalle principali Banche centrali. I timori sulla crescita globale, tuttavia, continuano a essere alimentati dal potenziale rallentamento dell’economia cinese, dalla complicata gestione del debito pubblico ellenico e da alcune crisi

Scenario macroeconomico e prospettiveA cura del GruppoUBI Banca Servizio Studi S stabilizzazione della ripresa.

Relativamente all’Eurozona, evidenze sul miglioramento delle prospettive emergono da molteplici fattori che potrebbero agevolare una crescita moderata, con particolare riferimento: alle condizioni accomodanti di politica monetaria favorite dal quantitative easing della Banca centrale europea; ai riflessi positivi sulle esportazioni derivanti dall’indebolimento dell’euro sui mercati valutari e dal consolidamento della ripresa mondiale; al calo dei costi delle

geopolitiche, in primis quella ucraina. Nella fattispecie, le tensioni sul territorio orientale di Kiev implicano pesanti difficoltà, soprattutto in termini di export, per tanti Stati dell’Eurozona, viste le sanzioni economiche introdotte contro la Russia. In tale contesto, si segnala il rallentamento temporaneo mostrato nei primi tre mesi dell’anno dal PIL degli Stati Uniti il quale, tuttavia, si inserisce in un solido sentiero di crescita di medio periodo. D’altronde, una moderazione dei ritmi di crescita è altresì emersa dalle statistiche diffuse in Cina nei primi due quarter dell’anno mentre, in merito al Giappone, i consistenti stimoli monetari dovrebbero continuare a supportare la

positivo emerge dalle indicazioni fornite dal PMI manifatturiero che, a livello di Eurolandia, a giugno si attesta a 52,5, ancora sopra quota 50 (livello che separa una fase di espansione da una di contrazione dell’attività del settore) e in lieve miglioramento dal 52,2 di maggio. Con riferimento all’Italia, lo scenario macro, seppur in miglioramento, rimane fragile e l’espansione dovrebbe risultare moderata, coerentemente col balzo della produzione industriale rilevata in maggio (+0,9% m/m, superiore al +0,3% m/m delle attese di consenso) dopo la contrazione segnata ad aprile (-0,3% m/m). A ogni modo, nel primo trimestre del 2015 l’economia italiana è tornata a crescere; il dato preliminare sul PIL domestico ha mostrato un progresso (+0,3% su base trimestrale e +0,1% su base annua, da 0% tr/tr e -0,4% a/a) sulla scia del contributo positivo degli investimenti (+0,3%) e della variazione delle scorte (+0,5%). La spesa pubblica, invece, è rimasta sostanzialmente invariata, mentre l’incremento economico è stato frenato dalle esportazioni nette (-0,4%) e, parzialmente, dalla spesa per consumi delle famiglie (circa -0,1%). Nel complesso,

attese potrebbe essere conseguenza della correzione degli squilibri tra i diversi Stati membri che attualmente caratterizzano l’Eurozona. A favorire la domanda estera nei prossimi anni potrebbero essere elementi quali l’avvio del processo di exit strategy da parte della Federal Reserve che, dopo aver terminato il terzo programma di quantitative easing a fine dello scorso anno, dovrà dar vita a un percorso di rialzo dei tassi con conseguenze dirette

sul rafforzamento della divisa statunitense nei confronti dell’euro. Di contro, si possono prevedere difficoltà per l’export in considerazione di un eventuale rallentamento dei ritmi di crescita di Paesi come la Cina e di tensioni geopolitiche come quelle tra Russia e Ucraina. Si segnalano, in aggiunta, i pericoli derivanti da un eventuale peggioramento della situazione di instabilità in Grecia, con nuove tensioni sui mercati finanziari e nell’ambito dei debiti sovrani dei Paesi “periferici” della Zona euro. A questo proposito, dopo la brusca interruzione delle trattative tra Atene e i creditori internazionali che, a fine giugno, ha condotto alla scadenza, senza rinnovo,

il miglioramento del contesto nell’Area euro dovrebbe riflettersi positivamente sul nostro Paese, ma restano significativi problemi strutturali che potrebbero penalizzare nel medio-lungo periodo il tasso di crescita dell’Italia rispetto al resto dell’Eurozona. In tal senso, le politiche monetarie delle principali Banche centrali dovrebbero fornire ulteriore sostegno alla crescita, con particolare riferimento al piano di acquisto di bond da 60 miliardi di euro al mese varato dalla BCE a gennaio e iniziato a marzo scorso (il cosiddetto QE). In ogni caso, permangono rischi dettati da fattori a livello sia locale che globale; in merito ai primi, una ripresa dei consumi e degli investimenti interni inferiore alle

del piano di salvataggio in corso, le parti in causa si sono nuovamente riunite in seguito alla richiesta ufficiale del Governo greco di ulteriori aiuti al Fondo “salva-Stati” ESM (European Stability Mechanism), tramite la presentazione di una lista di impegni su riforme rilevanti. Al termine di un Euro Summit dalla durata record, il 12 luglio è stato dato il via libera alle negoziazioni per predisporre un terzo piano di bailout dell’ammontare stimato

tra 82 e 86 miliardi di euro in tre anni, di cui 25 riservati alla ricapitalizzazione immediata delle banche greche, con un prestito-ponte da 7 miliardi a luglio più 5 ad agosto per far fronte agli impegni contingenti rappresentati dai rimborsi a FMI, BCE e bond in scadenza. In aggiunta, sarà istituito un Fondo fiduciario nel quale far confluire gli asset di Atene a garanzia degli aiuti. In merito al profilo inflazionistico, l’ultimo dato diffuso da Eurostat relativo ai prezzi al consumo nel mese di giugno ha evidenziato un valore stabile dell’indice rispetto al mese precedente (0% m/m, da +0,2% m/m), mostrando un incremento dello 0,2% su base annua (in lieve calo dal

commodities, petrolio in primis; all’incremento della ricchezza delle famiglie per via del rally dei mercati finanziari. Conferme, in questo senso, sono giunte dai dati sul PIL del primo trimestre dell’anno che hanno visto un progresso dello 0,4% tr/tr e dell’1% a/a (da +0,4% tr/tr e +0,9% a/a). Al riguardo, si segnala che a livello geografico segnali favorevoli sono emersi dal rafforzamento di Spagna (+0,9% tr/tr, da +0,7% tr/tr) e Francia (+0,6% tr/tr, da +0,1% tr/tr), mentre in Germania è stato rilevato un raffreddamento del tasso di crescita (+0,3% tr/tr), dopo la robusta espansione fatta rilevare nell’ultimo quarter del 2014 (+0.7% tr/tr). D’altra parte, un andamento

La nuove sede della Banca Centrale Europeaa Francoforte (Germania)

EVOLUZIONE TENDENZIALE E CONGIUNTURALE DEL PILNEGLI STATI UNITI, NEL GIAPPONE E NEI PAESI DELL’EUROZONA

PIL : StatI UnItI, EUrozona E GIaPPonE(Var. % a/a)

Pd IndUStrIaLE: StatI UnItI, EUrozona E GIaPPonE (Var. % a/a - MA 3m)

PIL : StatI UnItI, EUrozona E GIaPPonE(base 100 = 31/12/2007)

Pd IndUStrIaLE: StatI UnItI, EUrozona E GIaPPonE (base 100 = 31/12/07)

Page 6: SCENARI ECONOMICI CUNEO ILLUMINATA OSTENSIONE ... 39...ad operare che è il motore di ogni sistema. Facendo un breve cenno ai nostri numeri, con riferimento ai risultati del primo

10 11ECONOMIA

ha mostrato un parziale rallentamento (-0,2%) del percorso di consolidamento economico. Nel dettaglio, sebbene un contenimento dei livelli espansivi statunitensi fosse ipotizzabile, il dato è stato il più deludente sull’arco temporale di un anno. A determinare tale risultato sono state principalmente le avverse condizioni meteorologiche invernali. Il rallentamento degli USA nella prima parte del 2015 può comunque essere associato a fattori temporanei. Il dato è stato penalizzato soprattutto dal contributo negativo delle esportazioni nette (-1,9%), generatosi a causa sia dell’aumento delle importazioni (+7,1%) in conseguenza dei consumi privati in crescita (+1,4%) sia del ridimensionamento delle esportazioni (-5,9%, in particolare sui beni il movimento è stato del -11,6%) a seguito del progressivo rafforzamento del dollaro americano che ha reso più costosi gli acquisti da parte degli importatori che operano con valute differenti. Sul fronte energetico, secondo le recenti evidenze sulle scorte disponibili di petrolio - superiori alle attese e alle precedenti - non si attendono, almeno nel breve periodo,

inversioni di tendenza circa le quotazioni poste sotto pressione anche a fronte della produzione di shale oil. Per quanto riguarda il comparto retail, gli ultimi dati sulle vendite al dettaglio di giugno sono stati in calo rispetto al mese precedente, seppur a livello annuale il movimento rimanga in rialzo. L’indice dei prezzi al consumo sul medesimo mese è stato in linea con le attese e leggermente inferiore al precedente, mentre su base annuale è marginalmente in aumento e coerente con le stime. La produzione industriale è stata crescente, confermando il trend su base annuale. L’indice di fiducia ISM Manifatturiero di giugno è stato migliore rispetto sia al mese precedente sia alle attese. Il mercato del lavoro nel Nuovo Continente è caratterizzato da un progressivo contenimento del livello di disoccupazione confermato settimanalmente dal calo delle richieste di sussidi. Sui salari medi, invece, permane una certa debolezza. Nonostante ciò, le spese personali sono in progressiva crescita, sostenute sia dai redditi personali sia dall’espansione del credito al consumo. Il comparto immobiliare statunitense mostra complessivamente una costante ripresa

e conseguentemente anche la richiesta di mutui, seppur in modo non continuo, é interessata da segnali incoraggianti. Il progressivo miglioramento della crescita economica interna costituisce un elemento influente nella gestione della politica monetaria da parte della Federal Reserve. In tal senso, dopo aver terminato le operazioni di quantitative easing, il FOMC dovrebbe avviare la fase di rialzo dei tassi di riferimento entro la fine del 2015, presumibilmente a partire da settembre, qualora i segnali economici positivi dovessero perdurare. L’atteggiamento della Fed risulta, pertanto, differente da quello della BCE, in coerenza con un’economia che si dimostra nel complesso più solida e in ripresa a differenza di quanto accade in Eurolandia.Riguardo all’analisi delle economie asiatiche, le statistiche sul PIL giapponese del primo trimestre hanno mostrato un incremento dell’1% (+0,6% il dato precedente) a fronte di una contrazione di pari importo riscontrata su base annua. A tale dato ha contribuito un elevato contributo delle scorte (+0,5%), degli investimenti (+0,3%) e della spesa per consumi delle famiglie (+0,2%).

Si conferma un valore invariato sia per le esportazioni nette sia per la spesa governativa che tuttavia si arresta dopo tre rialzi consecutivi. Su di esso ha pesato soprattutto la discesa delle scorte (con un contributo di -0,7%). Si conferma la view favorevole per l’economia nipponica anche in virtù degli elevati stimoli monetari della Bank of Japan. Gli interventi della Banca centrale, oltre a favorire la ripresa, sono finalizzati al superamento definitivo del problema della deflazione. I prezzi al consumo sono cresciuti dello 0,5% nelle statistiche di maggio (dal +0,6% di aprile) nonostante il freno del comparto energetico (-6%) e dei trasporti (-2,4%) mentre un sostegno è giunto dal settore alimentare (+3,1%) e da quello dell’abbigliamento (+1,8%). In relazione alla politica monetaria l’Istituto centrale giapponese ha adottato una serie di misure espansive ad ulteriore rafforzamento del piano di quantitative easing tramite l’ampliamento della base monetaria e degli acquisti di assets, tra cui bonds governativi, ETF e trust immobiliari. In dettaglio, prevede: una espansione della base monetaria ad un ritmo di 80 mila

miliardi di yen all’anno attraverso operazioni di mercato monetario, incrementando il precedente target compreso tra i 60 ed i 70 mila miliardi; un aumento degli acquisti di Japanese Government Bond di 30 mila miliardi di yen annui, fino alla somma di 80 trilioni all’anno, estendendo la durata media residua dei titoli detenuti a circa 7 – 10 anni; l’acquisto di ETFs e trust immobiliari giapponesi, portando le somme annue investite rispettivamente a 3 trilioni e 90 miliardi. Le azioni della Banca centrale nipponica, sono state coadiuvate anche dalle politiche intraprese dal Fondo pensioni pubblico che ha annunciato la composizione del proprio portafoglio con una composizione di azioni pari al 50% da azioni (delle quali metà domestiche, metà estere), ed una quota di Japanese Government Bond al 35% dal 60% precedente mentre quella dei titoli di Stato stranieri al 15% dall’11%. In merito alle altre economie asiatiche, la Cina nel secondo trimestre conferma il tasso di crescita registrato nei primi tre mesi dell’anno con un ritmo di espansione del 7% a/a mentre è risultato in salita quello trimestrale (+1,7% da +1,4%). Pechino prosegue pertanto nel fornire segnali contrastanti con una crescita dell’attività economica, come evidenziato sia dall’output industriale (+6,8% a/a da +6,1%) mentre in termini di PMI si segnala un valore che rimane poco sopra la soglia di quota 50.Nella tabella sottostante si riportano alcune previsioni contenute nel World Economic Outlook di aprile del FMI. In conclusione, a fronte dei dati di rallentamento pubblicati negli ultimi anni, le revisioni al ribasso delle stime di crescita sulla Cina potrebbero avere effetti negativi sul sentiment di mercato continuando ad alimentare i timori sulla domanda mondiale anche in termini di materie prime. Lo sviluppo degli Stati Uniti dovrebbe, comunque, sostenere la crescita economica mondiale coadiuvata da Giappone e Germania. Marginale dovrebbe rivelarsi l’apporto dei Paesi emergenti, caratterizzati da situazioni contrastanti, recuperando poi vigore il prossimo anno in termini di spinta all’economia mondiale. Nell’Area euro, si avverte una generale intensificazione della crescita sostenuta anche da alcuni paesi della periferia mentre sembra scomparire lo spettro della deflazione che ha fortemente condizionato le politiche monetarie soprattutto della Bce.

taSSo dI dISoccUPazIonE: StatI UnItI, EUrozona E GIaPPonE

cPI: StatI UnItI, EUrozona E GIaPPonE(Var. % a/a)

Stime del FMI su PIL e inflazionePIL VAR. STIME PRECEDENTI

20142014 20152015 2015 20162016 2016

INFLAZIONE

Fonte: IMF - Word Economic Outlook (aprile 2015)

0,91,60,4

-0,41,4

2,4-0,1

0,10,67,27,4

1,51,61,20,52,5

3,11,0

-1,0-3,87,56,8

0,30,30,30,10,5

-0,50,4

-1,3-0,81,20,0

1,1,71,51,12,0

3,11,2

1,0-1,17,56,3

0,20,20,20,30,2

-0,20,4

-0,5-0,11,00,0

0,40,80,60,2

-0,2

1,62,7

6,37,86,02,0

0,10,20,10,0

-0,7

0,11,0

7,817,96,11,2

1,01,30,80,80,7

1,50,9

5,99,85,71,5

GDP

Private consumption Government consumption Gross fixed capital formation Exports Imports

Unemployment rate

HICP

HICP exl. food&energie

Proiezioni economiche sull’Europa rilasciate dalla Banca centrale europea il 3 settembre 2015

1,4%(+1,3/+1,5%)

+1,7%+0,7%+2,1%+4,5%+4,7%

11,0%

+0,1%(+0,0%/+0,2%)

+0,9%

+1,8%(+0,6%/+3,0%)

+1,7%+0,7%+3,9%+5,2%+5,7%

10,1%

+1,7%(+0,9%/+2,5%)

+1,6%

+1,7%(+0,8%/+2,6%)

+1,7%+0,8%+3,4%+4,9%+5,4%

10,6%

+1,1%(+0,5%/+1,7%)

+1,4%

+1,5%(+1,2/+1,8%)

+1,9%+0,7%+1,9%+4,2%+4,8%

11,1%

+0,3%(+0,2%/+0,4%)

+0,8%

+2,0%(+0,7%/+3,3%)

+1,6%+0,8%+3,9%+5,6%+5,9%

10,0%

+1,8%(+1,0%/+2,6%)

+1,7%

+1,9%(+0,8%/+3,0%)

+1,6%+0,7%+3,5%+5,4%+5,8%

10,6%

+1,5%(+0,9%/+2,1%)

+1,4%

Stime BCE Corrente CorrenteCorrenteGiugno 2015 Giugno 2015Giugno 2015

2015 20172016

Area euro Germania Francia Italia Spagna

Stati UnitiGiappone

Bric Brasile Russia India Cina

Paesi

previo +0,3%), così come è avvenuto per il core rate, invariato a livello mensile ma cresciuto al +0,8% tendenziale (da +0,9% di maggio). Tali statistiche mettono in risalto la necessità delle misure di allentamento monetario implementate dalla Banca centrale europea, il cui obiettivo, oltre allo stimolo dell’economia reale, è quello di scongiurare il rischio deflazione e spingere il livello dei prezzi verso il target del 2%. In relazione alle manovre di politica monetaria non-standard, il presidente Draghi ha, inoltre, ribadito che l’implementazione del piano di quantitative easing procede come previsto e proseguirà almeno sino al mese di settembre 2016 e, in ogni caso, fino al raggiungimento degli obiettivi relativi alla stabilità dei prezzi (inflazione di medio termine prossima, ma inferiore, al 2%). Nel brevissimo termine, inoltre, saranno valutati gli effetti di precedenti misure, con particolare riferimento alle targeted longer-term refinancing operations (TLTRO) e ai programmi di acquisto di covered bonds e di asset-backed securities (ABS).In merito alla realtà extra europea, la lettura di statistiche sul PIL degli Stati Uniti riferite al primo trimestre del 2015

Page 7: SCENARI ECONOMICI CUNEO ILLUMINATA OSTENSIONE ... 39...ad operare che è il motore di ogni sistema. Facendo un breve cenno ai nostri numeri, con riferimento ai risultati del primo

12 13ECONOMIA

Focus PiemonteLa crEScIta dEL PIL Ed IL ProFILo StrUttUraLE dELL’EconoMIa rEGIonaLEIl Piemonte risulta essere una delle regioni italiane economicamente più rilevanti in termini di valore aggiunto rappresentando il 7,8% dell’aggregato nazionale. Tale valore è principalmente originato dai servizi al commercio che incidono per il 70,5%, seguiti dall’industria in senso stretto (22%), dalle costruzioni (5,7%) e dall’agricoltura (1,8%). Particolarmente eterogenea risulta essere la dimensione economica delle province: Torino è la più importante con

il 54,6%, seguita da Cuneo con il 13,9%, Alessandria con il 9,3% e Novara al 7,7% per un totale di oltre l’85%. Il restante 14,5% è frammentato nelle quattro province rimanenti di Asti, Vercelli, Biella e Verbano Cusio Ossola.

La ProdUzIonE ManIFattUrIEraLa ripresa dell’industria manifatturiera piemontese, iniziata nel 3° trimestre 2013, ha potuto rafforzarsi progressivamente fino al 2° trimestre 2014 (+4,2%), per poi decelerare fino alla negativa inversione di tendenza intervenuta nel 1° trimestre 2015. A

livello provinciale spiccano il rilevante incremento della produzione manifatturiera di Torino in tutti i trimestri 2014 (+6,6%, +7,6%,+5,6%, +4,5%) e la negativa battuta d’arresto del 1° trimestre 2015 (-0,3%). Guardando alle altre province, discreta l’espansione produttiva registrata nel 2014 da quella di Cuneo, in crescita anche nei primi mesi 2015 (+1,5%). Novara ha invertito il trend espansivo già sul finire del 2014 e nel 1° trimestre 2015 ha scontato una lieve contrazione (-0,6%); le altre province hanno mostrato una più debole fase di ripresa nel 2014 ed hanno anch’esse iniziato il

2015 in flessione: Alessandria (-1,4%), Asti (-2,6%), Biella (-1,0%), Vercelli (-0,8%), Verbano C. O. (-0,5%). Sul piano merceologico i mezzi di trasporto si sono mossi con una vivacità singolare nel 2014 (+20,7% in media d’anno), per poi invertire la tendenza e decrescere del 4,1% nel 1° trimestre 2015. Nel 2014, positivi sebbene più modesti, sono gli aumenti produttivi conseguiti da chimica (+2,8%), meccanica (+1,7%), tessile (+1,4%), metalli (+1%), alimentare (+1,4%) ed elettronica (+0,2%). Un calo pesante ha invece penalizzato ancora il legno-mobile (-4,4%) interrottosi solo nel 1° trimestre 2015 (+2,2%); questo settore

Profilo economicodi Piemonte, Liguriae Valle d’AostaA cura del Gruppo UBI Banca Area Studi

è legato all’edilizia, la quale sta soffrendo di una prolungata fase recessiva. Nei primi tre mesi dell’anno in corso sono riusciti a conservare una dinamica positiva la chimica (+4,1%), seguita dal materiale elettrico (+1,6%) e dalla meccanica (+0,5%). Alimentari (-0,5%) e tessile, abbigliamento e calzature (-1,2%) hanno accusato invece una contrazione produttiva.

L’EXPort ManIFattUrIEroIl Piemonte rappresenta l’11% dell’export italiano 2014, le esportazioni evidenziano una maggiore specializzazione nei settori dei mezzi di trasporto e dell’alimentare, dove il peso regionale su quello italiano si attesta rispettivamente al 26,6% ed al 15,3%. La vocazione all’export è relativamente elevata: il rapporto tra l’export dei beni manifatturieri ed il PIL regionale è risultato nel 2013 pari al 32,2% (23,1% il dato nazionale). Nel biennio 2013-2014 e nel 1° trimestre 2015,

l’export piemontese ha evidenziato discreti tassi di espansione (+3,9% e +3,2% i tassi annui 2013-2014 e

+5,6% l’inizio 2015). Il dettaglio

merceologico delle esportazioni manifatturiere evidenzia la robusta performance dei mezzi di trasporto, che incidono per il 25,3% sull’export manifatturiero piemontese. Le vendite estere del settore hanno goduto nel 2014 di un incremento annuo del +9,5% e nel 1° trimestre 2015 del +18,1%. Dinamiche positive hanno caratterizzato anche i macchinari (+1,8% nel 2014, ma -0,3% nei primi tre mesi 2015) e l’alimentare (+3,8% e +4,0%). L’articolazione provinciale delle esportazioni vede Torino come città trainante che ha alimentato nel 2014 oltre 20 miliardi di esportazioni di beni manifatturieri. Il dettaglio

3,0%VERBANO C.O.

100,0%AOSTA

3,7%BIELLA 7,7%

NOVARA

4,2%ASTI

13,9%CUNEO

54,6%TORINO

9,3%ALESSANDRIA

3,7%VERCELLI

10,8%IMPERIA

16,6%SAVONA

59,1%GENOVA

13,5%LA SPEZIA

PESo % rEGIonI SU VaLorE aGGIUnto nazIonaLE(2013, prezzi correnti, valori in % - fonte: Istat)

ProPEnSIonE aLL’EXPort ManIFattUrIEro(2013, prezzi correnti, valori in % - fonte: Istat)

taSSo dI dISoccUPazIonE E taSSo dI attIVItÀ In PIEMontE (Valori in % - dati grezzi - fonte: Istat)

PIL PrEVISIonI PLUrIEnnaLI dI ProMEtEIa(Variazione % a prezzi costanti)

Composizione del valore aggiunto del Piemonte, della Liguria e della Valle d’Aostaper Province(2012 prezzi correnti)

Manifatturiero di cui mezzi di trasporto di cui macchinari e meccanica di cui alimentare di cui tessile, abbigliamento e pelli di cui gomma e lavorazione minerali non metal. di cui chimica di cui prodotti delle altre att. manifatt. - mobili di cui elettrodomestici e elettrotecnica di cui metallurgia di cui prodotti in metallo di cui elettronica di cui legno, carta e stampa di cui raffinerie di petrolio di cui farmaceutica

Piemonte: variazione % dell’export(Valori a prezzi correnti - fonte: Istat)

100,0% 2,9% 5,6%25,3% 3,9% 18,1%19,9% 2,6% -0,3%10,3% 4,2% 4,0%7,5% 3,1% 6,5%7,4% -0,1% 1,9%6,3% -5,8% -2,3%4,7% 15,5% 11,9%0,3% -5,7% 2,0%3,9% 9,1% 4,0%3,8% -11,1% -12,8%3,6% 5,8% -3,8%2,9% 10,8% 5,6%1,9% 4,0% -1,9%1,4% -25,9% -23,0%1,1% 27,6% 34,7%

Compos.% 2014Var. %

4trim 14/4trim 13Var. %

1 trim 15/1 trim 14

* Manifatturiero ‘14 (mln di €) = 41.928,5

Page 8: SCENARI ECONOMICI CUNEO ILLUMINATA OSTENSIONE ... 39...ad operare che è il motore di ogni sistema. Facendo un breve cenno ai nostri numeri, con riferimento ai risultati del primo

14 15ECONOMIA

sull’occupazione appaiono, infatti, incoraggianti. Sebbene l’incremento medio del 2014 consista di sole 2.000 risorse in più rispetto al 2013, nei primi tre mesi del 2015 l’aumento tendenziale, cioè rispetto al 1° trimestre 2014, è stato di 18.000 unità e l’incremento è riconducibile principalmente ai servizi (circa 14.600 posti di lavoro). Le ore di cassa integrazione straordinaria continuano a mantenersi sopra la soglia dei 4 milioni di ore mensili. Le componenti ordinarie ed in deroga sembrano, invece, spostarsi lungo una traiettoria di graduale rientro.

ScEnarI FUtUrI: aSPEttatIVE E PrEVISIonILe aspettative a breve sulla produzione industriale della regione, espresse dalle imprese manifatturiere intervistate da Confindustria Piemonte, si sono posizionate nel 1° trimestre 2015 in territorio positivo (9,3% il saldo). Il risultato è molto confortante in quanto il saldo si era mantenuto sempre negativo fin dal 2011. Secondo le stime di Prometeia, nel 2015 si dovrebbe finalmente assistere ad un ritorno alla

crescita dell’economia regionale rispetto al 2014: il PIL piemontese si avvantaggerebbe di una dinamica (0,9%) superiore a quella nazionale (0,7%, tab. 1, pag.13). Il PIL regionale è previsto in ulteriore accelerazione nel biennio 2016-2017 (entrambi 1,7%) e risulterebbe ancora più elevato di quello nazionale (1,3% nel 2016; 1,5% nel 2017). La variazione annua del valore aggiunto piemontese, invece, dovrebbe attestarsi nel 2015 all’1%, con un rafforzamento nei due anni seguenti (rispettivamente 1,7% e 1,8%). In

particolare, nel 2015 e nel 2016, l’espansione del valore aggiunto piemontese sarebbe trainata dall’agricoltura (rispettivamente 3,8% e 1,3%), dai servizi (rispettivamente 0,9% e 1,5%) e dall’industria (rispettivamente 1,5% e 2,5%), mentre le costruzioni sconterebbero un ulteriore calo nel 2015 (-0,3%), con un recupero nell’anno successivo (1,1%). Nel 2015, il tasso di disoccupazione medio annuo regionale si attesterebbe all’11,4%, per poi registrare discreti rientri nel biennio 2016-2017 (10,7% nel 2016 e 9,9% nel 2017).

Focus LiguriaLa crEScIta dEL PIL Ed IL ProFILo StrUttUraLE dELL’EconoMIa rEGIonaLEIn termini di valore aggiunto 2013, la Liguria rappresenta il 3% dell’aggregato nazionale. Tale risultato è originato dai servizi e dal commercio, che incidono per ben l’80,7% (fatto 100% il valore aggiunto regionale), seguiti dall’industria in senso stretto (13,5%), dalle costruzioni (4,7%) e dall’agricoltura (1,1%). La provincia più rilevante è Genova, che ha generato il 59,1% del valore aggiunto regionale 2012, seguita da Savona (16,6%), La Spezia (13,5%) ed Imperia (10,8%).

La ProdUzIonE ManIFattUrIEraLe uniche rilevazioni sulla dinamica della produzione industriale in Liguria si riferiscono a Genova e sono pubblicate dalla relativa Confindustria. La produzione delle imprese manifatturiere provinciali ha beneficiato di 18 mesi di ripresa. Tuttavia, le dinamiche positive degli ultimi tre periodi semestrali hanno denunciato un’intensità decrescente

dalla seconda metà del 2014: +1,1% nel 2° semestre 2013, +2,1% e +0,7% nei due semestri 2014. Interessanti indicazioni continuano ad essere fornite dalle statistiche del fatturato dell’industria manifatturiera genovese, con riguardo alle vendite rispettivamente domestiche ed estere. Il fatturato estero è aumentato del 9,5% e del 3,2% nei due semestri del 2014 rispetto agli analoghi periodi del 2013. Le vendite interne, invece, hanno accusato nel 2° semestre 2014 un calo tendenziale pari al -1,5%. Segnali analoghi sono stati forniti dagli ordinativi, ancora in calo sul mercato domestico (-2,1% nel 2° semestre 2014) ed in crescita sulle piazze estere (2,2% annuo). Una delle componenti più rilevanti dell’economia genovese è rappresentata dall’attività portuale. Il movimento del traffico del porto di Genova, rilevato in migliaia di tonnellate, è risultato in crescita del 4,8% nel 2014 rispetto al 2013; mentre, nei primi due mesi del 2015, il movimento mensile si è mostrato nuovamente in calo. Riguardo al turismo, settore che costituisce una fonte reddituale ed occupazionale non trascurabile per la Liguria, il 2014 si è

trimestre 2015 (11,9%). Anche il tasso di attività (rapporto tra la forza lavoro di età 15-64 anni e la corrispondente popolazione di riferimento) nel 2014 (70,5% in media) ha segnato il massimo storico dell’ultimo decennio, sfiorando la punta del 72% nel 4° trimestre con un piccolo ridimensionamento nel 1° trimestre 2015 (71,4%). Rispetto al 2013, nel 2014 si sono registrati sia aumenti del tasso di disoccupazione, sia recuperi nel numero di occupati, circostanza solo apparentemente contraddittoria e che trova una spiegazione negli ingressi netti (ingressi – uscite) di nuove persone in ricerca di un impiego. I dati

chiuso con un lieve calo dello 0,3% delle presenze di turisti rispetto al 2013. Sul piano provinciale Savona è rimasta stabile sui valori dell’anno precedente, Genova ha goduto di un modesto progresso (+0,6%), La Spezia (+6,2%) si è distinta per una buona performance, mentre Imperia ha sofferto di un calo annuo del -5,7%.

L’EXPort ManIFattUrIEroLa Liguria ha rappresentato l’1,7% dell’export italiano 2014. Rispetto alla composizione merceologica nazionale, la regione evidenzia una maggiore specializzazione nei settori delle raffinerie di petrolio (5,3% il peso dell’export regionale su quello italiano), della chimica

occUPatI nEI PrIncIPaLI coMPartI In PIEMontE(Dati grezzi in migliaia - fonte: Istat)

ImperiaSavonaGenovaLa SpeziaLIGURIA

3.030.127 2.858.648 -5,7% 5.183.446 5.181.974 0,0% 3.532.330 3.552.955 0,6% 418.160 1.884.958 6,2% 13.520.910 13.478.535 -0,3%

2013 2014 Var. %

occUPatI nEI PrIncIPaLI coMPartI In VaLLE d’aoSta(Dati grezzi in migliaia - fonte: Istat)

taSSo dI dISoccUPazIonE E taSSo dI attIVItÀ In VaLLE d’aoSta (Valori in %)

Presenze di turisti negli esercizi ricettivi complessivi(Varizione % annua)

taSSo dI dISoccUPazIonE E taSSo dI attIVItÀ In LIGUrIa (Valori in % - fonte: Istat)

Golfo di La Spezia

Manifatturiero di cui macchinari e meccanica di cui chimica di cui mezzi di trasporto di cui raffinerie di petrolio di cui elettrodomestici e elettrotecnica di cui metallurgia di cui prodotti in metallo di cui alimentare di cui gomma e lavorazione minerali non metal. di cui prodotti delle altre att. manifatt. - mobili di cui elettronica di cui farmaceutica di cui tessile, abbigliamento e pelli di cui legno, carta e stampa

Liguria: variazione % dell’export(Valori a prezzi correnti - fonte: Istat)

100%* 13,4% 3,7%20,4% 26,6% -5,7%14,4% 10,1% 10,5%13,5% 76,6% 7,5%11,5% -12,2% 3,8%7,5% 7,5% -9,6%6,9% -7,2% -10,5%5,9% 57,5% 60,1%5,6% 0,0% 5,2%4,9% -0,3% 1,4%3,1% 13,9% 18,1%0,4% 26,2% 4,1%2,1% -3,3% 13,9%1,6% 23,7% -4,5%1,5% 2,2% -3,3%1,1% 9,0% 9,0%

Compos.% 2014Var. %

4 trim 14/4 trim13Var. %

1 trim 15/1 trim 14

* Manifatturiero ‘14 (mln di €) = 6.491,8

dell’export per mercati di sbocco mostra come i paesi europei assorbano il 71,1% della produzione manifatturiera esportata dal Piemonte nel 2014, mentre il 28,9% è indirizzato verso i paesi non europei. In Europa, dove la dinamica dell’export piemontese risulta in modesta crescita (+1,5% nel 2014 e +0,5% nel 1° trim. 2015), i paesi di maggior destinazione sono Germania (13,2% il peso sull’export 2014), Francia (13,0%), Svizzera (6,8%), Regno Unito (5,8%) e Polonia (5,4%). Le altre aree di destinazione sono i paesi dell’Asia per l’11,9% (Cina e India pesano complessivamente per il 4,5%), dell’America del nord per il 8,5%, dell’America del centro-sud per il 4,3% e dell’Africa per il 3,4%.

IL MErcato dEL LaVoroIl tasso di disoccupazione regionale ha continuato a tracciare un trend di deterioramento, attestandosi nel 2014 all’11,3% medio, con un notevole incremento rispetto al dato medio del 2013 (10,5%). Il livello del 2014 è stato sostanzialmente confermato nel 1°

Page 9: SCENARI ECONOMICI CUNEO ILLUMINATA OSTENSIONE ... 39...ad operare che è il motore di ogni sistema. Facendo un breve cenno ai nostri numeri, con riferimento ai risultati del primo

16 17ECONOMIA

Savona e La Spezia risultano in crescita rispettivamente del 14,4% e del 24,4%. Riguardo ai mercati di sbocco, i paesi europei assorbono il 42,5% della produzione manifatturiera, mentre il 57,5% è indirizzato verso i paesi non europei. In Europa incidono Francia (10,4%), Germania (8,0%), Spagna (3,9%), Regno Unito (2,2%) e Russia (2,0%); mentre le principali aree di destinazione extra europee sono i paesi dell’Africa per il 25,8% (in particolare Algeria, Egitto, Sud Africa e Tunisia), l’Asia per quasi il 20% (Cina e India pesano complessivamente per il 4,2%), l’America del centro-sud per il 6,3% e l’America del nord per il 4,4%.

IL MErcato dEL LaVoroIl tasso di disoccupazione si è attestato nel 2014 su valori elevati (+10,9% in media d’anno) e nel 1° trimestre 2015 (+10,1%) sono intervenuti solo alcuni lievi miglioramenti. Il tasso di attività ha espresso viceversa dei progressi: la media del 2014 si è posizionata al 68,3%, nel 1° trimestre 2015 si è verificato un aggiuntivo aumento (+68,9%). Il suddetto indice sta seguendo un trend pluriennale di incremento che significa l’entrata nel mercato del lavoro di nuove persone in cerca di un’occupazione. Dopo il minimo toccato nel 1° trimestre 2014, il numero degli occupati totali della regione sembra iniziare un nuovo sentiero di crescita. Nei primi tre mesi del 2015 sono stati infatti ripristinati 8.800 posti di lavoro rispetto al livello di fine 2014 e oltre 19.000 rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Il miglioramento è riconducibile ai servizi. Le statistiche sulle ore di cassa integrazione straordinaria hanno accusato nel corso del 2014 impennate consistenti, legate a situazioni di crisi di impresa; nei primi tre mesi del 2015 si è assistito, invece, ad un rientro di tale

componente. Viceversa, le ore di cassa integrazione ordinaria stanno scontando dal settembre 2014 un nuovo trend di peggioramento.

ScEnarI FUtUrI: aSPEttatIVE E PrEVISIonIIl saldo delle aspettative sulla produzione industriale della regione, riferite al 1° trimestre 2015 ed espresse dalle imprese del campione Confindustria Liguria, si è collocato in territorio ampiamente positivo. Secondo le stime di Prometeia, nel 2015 l’economia della Liguria dovrebbe godere di un miglioramento rispetto al 2014 sia in termini di valore aggiunto (0,2%) sia in termini di PIL

regionale (0,2%), anche se più contenuto di quello nazionale (0,7%). Nel dettaglio dei comparti economici, nel 2015 buoni risultati si avrebbero nell’industria (1,0%) e nei servizi (0,3%); nei comparti rimanenti, ossia l’agricoltura e le costruzioni, si sconterebbe ancora un calo rispettivamente del -7,7% e del -0,2%. Nel 2016-2017 proseguirebbe la ripresa del PIL ligure (0,9% nel 2016; 1,2% nel 2017). Nel mercato del lavoro si registrerebbe nel 2015 un tasso di disoccupazione regionale (9,5%) più contenuto rispetto a quello del 2014 (10,8%). Nel 2016 e nel 2017, il suddetto indicatore si manterrebbe comunque su livelli ancora molto elevati (9,6% nel 2016; 9,2% nel 2017).

Focus Valle d’aostaLa crEScIta dEL PIL Ed IL ProFILo StrUttUraLE dELL’EconoMIa rEGIonaLEIl peso economico 2013 della Valle d’Aosta sull’aggregato nazionale è pari allo 0,3%. L’economia valdostana mostra una spiccata terziarizzazione, il valore aggiunto 2013 della regione è stato infatti alimentato per il 75,9% dai servizi e dal commercio.

L’EXPort ManIFattUrIEroA partire dal 2014 l’export della Valle d’Aosta è aumentato del 6% nel 2014 e del 5,6% nel 1° trimestre del 2015. La composizione merceologica delle esportazioni regionali si presenta piuttosto concentrata, con la metallurgia che incide per il 57% sul flusso di uscita dei beni manifatturieri, seguita dai mezzi di trasporto (12,3%) e dall’alimentare (8,8%). I mercati di sbocco più dinamici sono stati quelli extra europei, che incidono però solo per il 23,7% sul totale dei beni manifatturieri regionali destinati ai mercati oltrefrontiera. Nel 2014 e in misura ancora più accentuata nel 1° trimestre 2015 le esportazioni della Valle d’Aosta verso i

paesi non europei hanno beneficiato di importanti incrementi annui pari rispettivamente al 13,2% ed al 44,2%. Anche I prodotti manifatturieri regionali destinati ai paesi europei hanno mostrato nel 2014 un buon tasso di crescita (+3,9% annuo) che tuttavia si è bruscamente interrotto nel 1° trimestre 2015 (-4,8%). Si segnalano, in particolare, le esportazioni verso la Repubblica Ceca (+18,0% nel 2014 e +23,2% nel 1°trimestre 2015) che presenta un’incidenza sul totale dell’export della regioni pari a solo il 4%. I Paesi europei di maggior destinazione sono infatti Francia, Svizzera e Germania.

ScEnarI FUtUrI: aSPEttatIVE E PrEVISIonISecondo le previsioni pluriennali di Prometeia, anche l’economia della Valle d’Aosta dovrebbe beneficiare nel 2015 di una favorevole svolta. Il PIL regionale conseguirebbe un recupero dello 0,7%. Nel dettaglio dei comparti economici, il riavvio della crescita del valore aggiunto 2015 verrebbe trainato dall’industria (+1,4%), seguita dall’agricoltura (+1,4%) e dai servizi (+0,8%), mentre la recessione continuerebbe a colpire ancora per un anno l’edilizia. Nel 2016, la dinamica espansiva dovrebbe accentuarsi, segnando un incremento dell’1,3% per il PIL e dell’1,4% per il valore aggiunto. Il 2017 dovrebbe consentire un consolidamento della ripresa (1,5% sia per il PIL sia per il valore aggiunto).Gli effetti benefici sul mercato del lavoro derivanti dalla ripartenza dell’economia regionale sarebbero comunque lievi nel 2015, mentre nel 2016 e 2017 risulterebbero più evidenti. Prometeia prevede infatti un tasso di disoccupazione nei tre anni rispettivamente dell’8,8%, 8% e 7,1%.

orE dI caSSa IntEGrazIonE In LIGUrIa(N° ore mensili autorizzate in migliaia - media mobile a tre termini - fonte: Inps)

orE dI caSSa IntEGrazIonE In PIEMontE(N° ore mensili autorizzate in migliaia - media mobile a tre termini - fonte: Inps)

orE dI caSSa IntEGrazIonE In VaLLE d’aoSta(N° ore mensili autorizzate in migliaia - media mobile a tre termini - fonte: Inps)

occUPatI nEI PrIncIPaLI coMPartI In LIGUrIa(Dati grezzi in migliaia - fonte: Istat)

l’incremento è proseguito anche nel 1° trimestre 2015 raggiungendo le 56.015 unità. Il miglioramento è principalmente riconducibile al comparto dei sevizi. L’accrescimento dei posti di lavoro è solo in apparente contraddizione con l’innalzamento della disoccupazione e trova una coerente spiegazione nelle nuove entrate nel mercato del lavoro di persone precedentemente inattive. Infine, altamente variabile risulta il numero di ore di cassa integrazione e non pare emergere dal 2013 un chiaro trend di rientro.

IL MErcato dEL LaVoroLa situazione occupazionale si mostra ancora complessa. Il tasso di disoccupazione medio del 2014 si è infatti attestato all’8,9%, ancora in aumento rispetto ai livelli del 2013 (8,3% in media d’anno) ed anche nel 1° trimestre 2015 è rimasto all’8,8%. Il tasso di attività ha superato nei primi tre mesi del 2015 il 74%, con un incremento di circa due punti percentuali rispetto all’analogo periodo del 2014. Lievi schiarite si possono intravedere per il numero di occupati totali della regione, passati, in media d’anno, dai 54.676 del 2013 ai 55.129 del 2014;

Panorama della Valle d’Aosta

Manifatturiero di cui metallurgia di cui mezzi di trasporto di cui alimentare di cui macchinari e meccanica di cui prodotti in metallo di cui gomma e lavorazione minerali non metal. di cui prodotti delle altre att. manifatt. - mobili di cui tessile, abbigliamento e pelli di cui elettronica di cui legno, carta e stampa di cui elettrodomestici e elettrotecnica di cui chimica di cui farmaceutica di cui raffinerie di petrolio

Valle d’Aosta: variazione % dell’export(Valori a prezzi correnti - fonte: Istat)

100%* 9,3% 5,6%57,0% 13,0% 11,7%12,3% -21,4% -43,1%8,8% 23,8% 28,3%7,0% 34,5% 70,5%3,9% 7,1% 3,5%3,7% 23,4% 46,2%2,8% -11,1% 11,9%1,6% 6,9% 5,7%2,1% 10,9% 15,3%1,1% 14,2% -74,4%0,7% 27,5% 15,4%0,4% -67,2% -59,5%0,1% -87,6% -76,3%0,1% 27,4% 32,4%0,0% - -

Compos.% 2014Var. %

4trim 14/4trim 13Var. %

1trim 15/1trim 14

* Manifatturiero ‘14 (mln di €) = 600,1

(3,6%) e degli elettrodomestici ed elettrotecnica (2,3%). La vocazione all’export è relativamente bassa: il rapporto tra l’export manifatturiero ed il PIL regionale è risultato nel 2013 pari al 12% (23,1% il dato nazionale). Dopo aver riportato un pesante arretramento nel 2013 (-5,2% annuo), la dinamica delle esportazioni manifatturiere liguri ha beneficiato di un’inversione di tendenza nel 2014 (+12,3% annuo), cominciata nel 2° trimestre dell’anno e confermata dal positivo andamento dei primi tre mesi del 2015 (+3,7%). I settori merceologici che hanno trainato nel corso del 2014 la ripresa sono: i macchinari con un peso del 20,4% ed un incremento annuo del +48,7%; la chimica con un peso del 14,4%, in crescita del +10,9%; i mezzi di trasporto con un peso del 13,5% ed una variazione annua del +46,7%. Nel primo trimestre 2015 sono state confermate le dinamiche espansive, ad eccezione dei macchinari (-5,7%), ed i prodotti in metallo hanno mostrato la maggiore vivacità (+60% con un peso del 5,9%). Il 1° trimestre 2015 ha visto decrescere, rispetto al 2014, le province di Genova (-1,9%) ed Imperia (-7,1%), mentre

Page 10: SCENARI ECONOMICI CUNEO ILLUMINATA OSTENSIONE ... 39...ad operare che è il motore di ogni sistema. Facendo un breve cenno ai nostri numeri, con riferimento ai risultati del primo

18 19ECONOMIA

rende i pagamenti a portata di smartphone

La nuova app Ubi Pay

o smartphone sta radicalmente cambiando i comportamenti delle persone, in particolare quelli d’acquisto. Ecco perché è

stato scelto di sviluppare UBI Pay, l’app che rivoluziona il modo di vivere alcuni servizi bancari: trasferire denaro in tempo reale con la semplicità di un messaggio grazie a Jiffy, pagare nei negozi convenzionati avvicinando lo smartphone al POS contactless abilitato e fare acquisti online con la protezione di MasterPass.Così, Banca Regionale Europea semplifica la vita di tutti i giorni dei suoi clienti, rendendo semplici, e sempre disponibili su smartphone, servizi fino ad oggi fruibili tramite contanti, carte di pagamento e internet banking.L’app, disponibile per le principali piattaforme smartphone (Apple, Android e Windows Phone), in pochi mesi dal lancio sul mercato è già stata scaricata da oltre 100.000 clienti ed è utilizzabile da chiunque possegga uno smartphone compatibile, sottoscrivendo l’offerta UBI Pay online oppure presso le filiali della Banca. È un’app

Lesempio dare la paghetta ai figli o inviare denaro a chi studia lontano da casa, restituire la quota all’amico che ha saldato il conto del ristorante, partecipare alla raccolta di fondi per un regalo. La seconda applicazione racchiusa in UBI Pay è il Pago Contactless (NFC): grazie alla virtualizzazione della carta prepagata Enjoy sul proprio smartphone, è possibile effettuare pagamenti in tutta comodità e velocità nei negozi dotati di terminali con tecnologia contactless (riconoscibile con il simbolo grafico delle ondine) avvicinando semplicemente lo smartphone al POS. Attualmente la funzione è disponibile per gli smartphone Android compatibili con SIM telefonica NFC dell’operatore TIM, ma sono già in corso le attività per estendere il servizio ai clienti di altri operatori telefonici e ad altri sistemi operativi. Infine, la terza caratteristica consiste nell’acquisto online con MasterPass che è il servizio “Portafoglio carte” che consente di utilizzare le carte di pagamento emesse dal Gruppo UBI Banca per gli acquisti eCommerce presso i siti che espongono il logo MasterPass, senza dover ricordare e digitare ogni volta tutti i dati necessari per concludere la transazione di pagamento. Il tutto avviene nella

Enjoy The Music, l’iniziativa dedicata agli amanti della musica

multiservizio, che racchiude tre diverse applicazioni. La prima consiste nell’invio di denaro con Jiffy: il cliente tramite Jiffy può inviare denaro ai contatti della propria rubrica telefonica. Se il contatto ha già attivato UBI Pay, riceve il denaro in tempo reale, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Se il contatto invece non è

cliente UBI Pay, potrà comunque ricevere il denaro aderendo a UBI Pay oppure scaricando l’app e, seguendo semplici istruzioni, indicando il conto di accredito.

L’applicazione si basa sulla soluzione Jiffy di SIA e funzionerà anche tra clienti di tutte le Banche che aderiranno in futuro. Vale la

pena ricordare che UBI Banca è stata la prima tra le aziende di credito in Italia ad adottare questa nuova

modalità di trasferimento fondi tra i propri clienti,

sistema che può essere utilizzato nelle situazioni

più diverse, come ad

Una Banca sempre più orientata al mobile. L’applicazione per smartphone, che rivoluziona il modo di vivere alcuni servizi bancari, è stata presentata nelle giornate di “Collisioni 2015” presso lo stand della Banca Regionale Europea

A cura di Comunicazione UBI Banca

“Enjoy the Music” è il programma dedicato ai titolari di carte di credito e prepagate amanti della musica che ha permesso di vivere i concerti estivi sponsorizzati dal Gruppo UBI Banca godendo di esclusivi vantaggi.Infatti, con “Enjoy the Music”c è stato possibile acquistare i biglietti dei concerti di Sting, di Mark Knopfler, di Capossela al Collisioni Festival 2015 di Barolo (Cuneo), tenutosi dal 17 al 21 luglio 2015, e del Flowers Festival di Collegno (Torino), dal 4 al 27 luglio nel Parco della Certosa, usufruendo di uno sconto pari al 15% su ogni singolo biglietto e dell’ingresso VIP, che permette di accedere agli eventi saltando la coda. Come? Semplicemente essendo titolari di carta Enjoy, carta Like o di una delle carte di credito emesse dalla Banca Regionale Europea (e dalle altre Banche del Gruppo) ed utilizzandola

per i pagamento, anche tramite internet.Così, Banca Regionale Europea ha reso ancora più semplice e conveniente vivere la musica d’estate, ponendosi al fianco di tutti coloro che hanno voluto vivere un momento di svago e di aggregazione, ascoltando la loro musica preferita in eventi che hanno raggiunto un posizionamento di qualità nel panorama culturale del Paese. Un’ulteriore conferma della volontà di essere sempre più vicini ai territori di riferimento, offrendo la possibilità di vivere esperienze uniche e divertenti e veicolare al contempo i vantaggi e le caratteristiche dei nostri servizi.Non solo in Piemonte: “Enjoy the Music” ha reso facile e conveniente anche l’accesso al Summer Festival e al MusicalZOO a Brescia, all’Estathé Market Sound a Milano, al Negrita Tour 2015.

massima sicurezza perchè nessun dato viene mai digitato o salvato sul sito del venditore, né su qualunque altro sistema che non sia quello della banca.E non è tutto. A breve UBI Pay si

arricchirà di importanti novità che ne consentiranno un utilizzo sempre più semplice e completo, estendendone l’uso anche a chi non è ancora cliente di una delle Banche del Gruppo UBI Banca.

Page 11: SCENARI ECONOMICI CUNEO ILLUMINATA OSTENSIONE ... 39...ad operare che è il motore di ogni sistema. Facendo un breve cenno ai nostri numeri, con riferimento ai risultati del primo

20 21ECONOMIA

Diamanti in banca®Il valore della trasparenza

lasmato dalla natura stessa il diamante ha la trasparenza dell’acqua, la brillantezza di un piccolo sole ed è più duro di una roccia. Ha una storia lontana nel

tempo, si è formato circa 2,5 milioni di anni fa e a 200 chilometri di profondità. Per formarsi deve incorporare un’energia straordinaria poiché il carbonio puro, per aggregare i suoi atomi nella struttura tetraedrica e nella composizione del diamante, è sottoposto a pressioni tra 50 e 65 mila atmosfere e a temperature tra i 900 e i 1.200 gradi centigradi. In altre condizioni diventa invece semplice grafite. Probabilmente per tutte queste caratteristiche il nome “diamante” trae origine da due termini greci “adams” (indomabile) e “diaphanes” (trasparente). Solo il 20% dei diamanti estratti ha tutte le caratteristiche per diventare una gemma preziosa, il resto viene destinato al settore industriale. Il diamante può essere sintetico, realizzato quindi in laboratorio, oppure trattato secondo delle procedure di laboratorio che rendono i diamanti naturali migliori da un punto di vista di colore e di purezza. Riconoscere un vero diamante non è cosa semplice, per questo è fondamentale disporre di certificati gemmologici e di garanzia che certifichino le caratteristiche della pietra.Una gemma con molte facce ma una caratteristica unica: mantenere il proprio fascino e il proprio valore nel tempo. Da sempre infatti il diamante ha contribuito a mantenere e trasferire nei secoli il patrimonio di regnanti e dinastie familiari e, soprattutto nei tempi moderni, si è confermato come perfetto strumento di tesaurizzazione, che permette di trasferire nel lungo termine quote del patrimonio familiare. Il diamante è un’ottima diversificazione all’interno del portafoglio finanziario/patrimoniale che abbia già trovato i suoi equilibri nei vari prodotti finanziario assicurativi.

PUBI Banca e Diamond Love Bond offrono un servizio esclusivo per una scelta d’eccellenza

CARAT 0.25 0.33 0.40 0.50 0.75 0.90 1.00 1.25 1.50 2.00

mm 4.1 mm 4.4 mm 4.8 mm 5.2 mm 5.8 mm 6.3 mm 6.5 mm 6.9 mm 7.4 mm 8.2

COLOUR D E F G H I J K L M N - R S - Z

Colourless Nearly Colourless Pale Yellow Very Light Yellow Light Yellow

CLARITY FL IF VVS1 VVS2 VS1 VS2 SI1 SI2 SI3 I1 I2 I3

Flawless InternallyFlawless

Very VerySlightly Included

Very Slightly Included

SlightlyIncluded Included

CUT Excellent Very Good Good Fair Poor

FLUORESCENCE None Faint Medium Strong Very Strong

Per identificare il diamante si fa riferimento alle quattro “C”, i parametri principali attraverso i quali classificare le caratteristiche di una pietra. La prima “C” sta per Carat (carati) che è l’unità di misura del peso di un diamante e corrisponde a 0,20 grammi. Un carato è inoltre suddiviso in 100 punti. Dopo il carato si passa al colore, Color, infatti le pietre di maggior valore sono quelle perfettamente incolore, denominate comunemente “bianche”. Sono pietre rarissime, basti pensare che il 90% dei diamanti estratti presenta sfumature giallastre e brune. Vi sono poi una minima quantità di diamanti dai colori più o meno intensi: giallo, arancione, rosa, verde, blu, rosso che proprio in virtù della loro rarità possono raggiungere prezzi

decisamente elevati. La gradazione di colore va da “D” che indica il livello massimo di incolore fino alla “Z” che indica la sfumatura gialla. La terza “C” si riferisce alla purezza, Clarity, che è determinata dalle della struttura chimico-fisica della pietra stessa. L’assenza di composti inclusivi e di fenomeni irregolari nella struttura sono condizioni essenziali per una più elevata qualità. Ed infine il Cut (taglio) permette l’ottimale risposta alla luce in termini di rifrazione, riflessione, brillantezza, scintillio e fuoco. Un diamante dev’essere tagliato in modo perfetto, rispettando rigidi calcoli matematici per generare le geometrie delle sfaccettature. In questo caso la bravura del maestro tagliatore

è determinante nel risultato finale che può essere il taglio a brillante (57 o 58 faccette), a goccia (58 faccette), a cuore (59 faccette), navette o marquise (58 faccette),

a smeraldo (48 o 50 faccette), ovale (56 faccette), princess (76 faccette), radiante (62 o 70 faccette).Una lunga strada, dagli inferi della terra sino alle rifiniture del maestro tagliatore, porta i diamanti in banca per proporre ai clienti una nuova forma di investimento. UBI Banca ha identificato in Diamond Love Bond il partner di riferimento per assicurare un servizio esclusivo e finanziariamente interessante. I diamanti venduti sono classificati “IF” (Internally Flawless), senza

impurità, in termini di colore sono nella fascia del “bianco” andando dalla “D” alla “H” e come taglio rientrano tutti nel “rotondo brillante” sinonimo di perfezione sotto il profilo di rifrazione, riflessione, brillantezza, scintillio e fuoco. Ogni pietra viene consegnata in una custodia si sicurezza brevettata con uno speciale sigillo che ne assicura l’assoluta integrità e quindi ne esclude qualsiasi manomissione. Alla certezza di qualità, tutti i diamanti sono triplo excellent per proporzioni, simmetria e finitura, si accompagnano tutte le procedure di sicurezza e protezione, anche della privacy. Per tutte le informazioni relative all’acquisto di un diamante è possibile rivolgersi al proprio gestore di riferimento della Banca Regionale Europea.

La società partner di UBI Banca è una Diamond Company autorizzata dal Ministero dell’Economia, Commercio ed Energia del Belgio ad operare esclusivamente in diamanti tagliati e grezzi. La sua missione è quella di garantire ai propri clienti qualità esclusiva e prezzi molto competitivi. Con sede ad Anversa in Belgio, Diamond Love Bond dispone di una rete organizzativa a livello internazionale ed è presente in tutte le Borse diamanti mondiali.www.diamondlovebond.it

UBI Banca sottoscrive la Corporate Social Responsibility UN Global Compact delle Nazioni Unite, che indica i dieci principi da perseguire nelle aree dei diritti umani, del lavoro, dell’ambiente e dell’anticorruzione. Allo stesso modo Diamond Love Bond segue e supporta sia i principi UN Global Compact che le regole comportamentali stabilite dalle Diamond Companies. Inoltre aderisce e rispetta il Protocollo di Kimberly del 1° dicembre 2000 volto a infrangere il legame tra le transazioni illecite di diamanti e i conflitti armati. Tutti i diamanti sono certificati conflict free e non hanno nessun coinvolgimento con il lavoro minorile garantendo il child laboaur free.

Diamond Love Bond bvba

Principietici

Dimensione, colore, taglio e lucentezza Diamanti in Banca Diamonds Love Bond

La Queen Elisabeth’s Crown con il famoso diamante Koh-i-Noor di 108 carati custodita nella Tower of London

Miniera di diamanti a cielo apertodi Viviana Lanzetti

Page 12: SCENARI ECONOMICI CUNEO ILLUMINATA OSTENSIONE ... 39...ad operare che è il motore di ogni sistema. Facendo un breve cenno ai nostri numeri, con riferimento ai risultati del primo

22 23ECONOMIA

Sono tornata con un

giorno di ferie in meno ma una ricchezza che vale ben di più

Esperienza fantastica,

ho percepito,un senso di speranza, di voglia di andare avanti

L’impegno serio di un

sacco di persone, che fanno il possibile, e anche l’impossibile, per onorare la vita

ato nel 2014 in collaborazione con la Fondazione Sodalitas, “Un giorno in dono” è un innovativo progetto

di solidarietà, attraverso il quale viene offerta a tutto il personale del Gruppo UBI Banca la possibilità di impegnarsi in un’attività di volontariato sui propri territori di riferimento. Visto il positivo riscontro dell’iniziativa pilota del 2014 concentrata solo sul territorio di Milano, nel 2015 il progetto è stato esteso a tutti i dipendenti del Gruppo e quindi su scala nazionale. Il meccanismo è tanto semplice quanto

NIl progetto di UBI Banca per una nuova cultura della solidarietà

Un giorno

innovativo: ogni dipendente ha avuto facoltà di donare un proprio giorno di ferie svolgendo, in quel giorno, l’attività di volontariato presso l’ONP da lui selezionata. Grazie alla scelta di

vivere un giorno di ferie facendo volontariato, la Banca ha potuto riconoscere un contributo economico a favore dell’Associazione prescelta, pari al valore medio di una giornata lavorativa. Le Organizzazioni non profit coinvolte, 78 in 30 città e province in tutta Italia, hanno dunque beneficiato di un duplice sostegno, il lavoro della persona volontaria oltre al

80ONP coinvolte

1.338Adesioni

226Attività di volontariato tra cui scegliere

30Città e province coinvolte

I numeri

Da soli si fa ben

poco ma insieme diventiamo un esercito …“del Bene”

I ragazzi mi aspettano

e io sicuramente ci tornerò ancora

Questo si che è davvero

“Fare Banca per Bene” con “Un giorno in dono” il regalo l’ho fatto a me stessa...

in dono

contributo economico. Ma oltre alla formula innovativa e concreta, “Un giorno in dono” ha rappresentato molto di più: la diffusione di una cultura di solidarietà aggregante e positiva, la scoperta di realtà cittadine prima sconosciute, la consapevolezza che insieme ai colleghi si possa fare molto, anche oltre alle quotidiane incombenze lavorative. Nei territori

della Banca Regionale Europea, Piemonte e Liguria, sono state 9 le realtà che hanno potuto godere del contributo economico e del lavoro dei dipendenti che si sono prestati alle più svariate mansioni: dalla compagnia agli anziani, al sostegno per i bambini malati fino al ripristino di luoghi in decadenza. Ogni giornata ha fatto storia a sé, ha regalato momenti ricchi

di emozioni che hanno spesso spinto alla stesura di brevi riflessioni che riportiamo in queste pagine.L’impegno del Gruppo UBI per “Un giorno in dono” vuole essere costante nel tempo e vorrebbe compiere nei prossimi anni piccoli ma regolari passi in avanti come l’aggiunta di nuove onlus beneficiarie del “dono” e l’incremento dei dipendenti volontari grazie al passaparola positivo degli oltre 1.300 (160 per BRE) che nel 2015 hanno preso parte all’iniziativa perché per un giorno all’anno ci si possa trasformare in un grande esercito del bene.

È una giornata

“ricevuta” in dono più che una giornata “donata”

Page 13: SCENARI ECONOMICI CUNEO ILLUMINATA OSTENSIONE ... 39...ad operare che è il motore di ogni sistema. Facendo un breve cenno ai nostri numeri, con riferimento ai risultati del primo

24 25CULTURA

La sceltaProf. Remuzzi, il suo recente libro dal titolo La scelta (Sperling & Kupfer editore) è divenuto in poco tempo un vero e proprio caso editoriale per la profondità di analisi, ma anche per la nettezza di pensiero scientifico e filosofico con cui lei, dall’alto della sua esperienza e autorevolezza, affronta alcuni fra i più complessi e controversi temi della contemporaneità. Potrebbe sintetizzarci il nucleo paradigmatico della sua tesi filosofica, prima ancora che scientifica?

Da sempre l’uomo affronta dei dilemmi esistenziali e cerca risposte su come deve affrontare gli eventi importanti della vita che si trova ad affrontare. Uno di questi è il come morire. Le faccio un esempio: un tempo in Italia, ma anche negli Stati Uniti, si moriva prevalentemente a casa, circondati dalla presenza fisica e dall’affetto dei famigliari e degli amici più cari. David Rothman del New England Journal of Medicine - il più autorevole giornale di medicina del mondo - scrive che c’erano anche un sacerdote e il medico. Quest’ultimo, quando aveva stabilito che la malattia era nelle sue fasi ultime, si faceva da parte. Questo avveniva un tempo anche nei casi più gravi; anche ai malati di tubercolosi veniva consentito negli ultimi giorni di lasciare il sanatorio e morire a casa.

È da anni in atto un fertile di battito sull’importanza di un’attenzione del personale medico e infermieristico verso aspetti non solo attinenti alle competenze professionali, ma anche alla sensibilità umana nella relazione con i pazienti. Un tema che lei affronta nel libro in modo molto efficace e articolato. Quali sono gli aspetti della relazione con i degenti che occorre tenere in maggior conto?

Si dovrebbe cominciare a parlare con franchezza e con garbo sul modo migliore di morire più che sul morire il più tardi possibile. Medici e infermieri, invece, non dedicano quasi mai abbastanza attenzioni a chi sta per morire. I nostri sforzi sono soprattutto per chi guarirà. A chi muore non riserviamo nemmeno le attenzioni che gli dedicava Oscar, “Oscar the Cat”. Allo Steere House Nursing Center di Providence, negli Stati Uniti, l’hanno adottato che era un cucciolo di pochi giorni e miagolava disperato in un seminterrato. Con il tempo il gatto ha imparato a prevedere chi morirà di lì a poco senza sbagliare mai e a star vicino a chi, se no, sarebbe morto da solo. “Questo riconoscimento è per Oscar, Oscar the Cat, per la sua attenzione per quelli che hanno più bisogno”, c’è scritto proprio così sulla targa che gli infermieri gli hanno voluto dedicare.Con gli ammalati non si dovrebbe parlare troppo, ma nemmeno troppo poco o peggio ancora in troppe persone: quasi sempre si dicono cose diverse, anche senza volerlo. Il medico ha pochi minuti per parlare con l’ammalato, l’ammalato ha tutto il giorno per pensarci, e se persone diverse gli hanno detto cose diverse, ha tutto il tempo per interrogarsi sulle inconsistenze (che magari sono solo formali). Ci sono dati molto convincenti che dimostrano come se si migliora la comunicazione fra l’ammalato e il suo medico, la malattia evolve in modo più favorevole. Ecco perché la speranza non la si deve togliere mai, a mio avviso, pur nel rigore della verità. La verità può far male, ma il modo di dirla non deve far male per forza.

Sulla base della sua esperienza medico-scientifica e della casistica ospedaliera, in quale momento del percorso terapeutico è secondo

di Angelo Roma

È con grande piacere che ospitiamo sulle pagine di Rassegna il Prof. Giuseppe Remuzzi, coordinatore di tutte le attività di ricerca dell’Istituto Mario Negri e del Centro di Malattie Rare Aldo e Cele Daccò. Autore di oltre 1.200 pubblicazioni internazionali, è l’unico italiano a essere membro del Comitato di redazione delle riviste The Lancet e New England Journal of Medicine

Dal 1930 in poi la medicina si fa scienza e morire in casa diviene sempre meno frequente. Negli anni Ottanta del secolo scorso solo il 15 per cento degli americani muore in casa, in Italia è il 43 per cento. Ciò dipende dall’arrivo delle terapie intensive ormai separate dal resto dell’ospedale, dominate sempre di più da macchine e tecnologie sofisticate. All’inizio nessuno poteva entrare in terapia intensiva, nemmeno i parenti più prossimi. Si moriva spesso da soli, fra disagi e angosce che non si potevano condividere con gli affetti insieme ai quali si era scelto di condividere l’intera esistenza. Oggi le cose, fortunatamente e direi più che sensatamente, stanno gradualmente cambiando.

Il libro di Remuzzi“La scelta”edito da Sperling & Kupfer

Ci sono dati molto ConvinCenti Che dimostRano Come se si miglioRa la ComuniCazione fRa l’ammalato e il suo mediCo, la malattia evolve in modo più favoRevole. eCCo peRChé la speRanza non la si deve toglieRe mai, a mio avviso, puR nel RigoRe della veRità.

Medico chirurgo, specializzato in Ematologia e Nefrologia, coordina tutte le attività di ricerca dell’Istituto Mario Negri di Bergamo e del Centro di Malattie Rare Aldo e Cele Daccò a Ranica (BG). Dal 1996 al 2013 ha ricoperto l’incarico di direttore del Dipartimento Pubblico Privato di Immunologia e Clinica dei Trapianti di Organo (collaborazione tra Ospedali Riuniti di Bergamo e Istituto Mario Negri). Dal 1999 è direttore dell’U.O. di Nefrologia e Dialisi e, dal 2011, del Dipartimento di Medicina dell’Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII di Bergamo. È l’unico italiano a essere stato membro del Comitato di redazione delle riviste The Lancet e New England Journal of Medicine (1998 giugno 2013). Il professor Remuzzi è autore di oltre 1.200 pubblicazioni internazionali e di 13 libri, ed è editorialista del Corriere della Sera.

Giuseppe Remuzzi

lei possibile riscontrare che le cure si siano spinte oltre la capacità di discernimento del paziente, privandolo della possibilità di decidere?

I bravi medici e i bravi infermieri sanno riconoscere bene il momento in cui gli sforzi per migliorare le condizioni di un ammalato e ridargli almeno un po’ di benessere sono esauriti e ci si deve concentrare nel garantire al malato un modo dignitoso di morire. Non è poi tanto difficile. Basta mettersi dall’altra parte, capire le esigenze di chi ci sta di fronte, che adesso non ha più la lucidità che serve per esprimere quello di cui ha bisogno, e qualche volta l’ha persa del tutto. Restano gli sguardi, certi sospiri, certe espressioni del viso. Ma in certi momenti non c’è nemmeno quello. È allora che medici e infermieri delle terapie intensive dovrebbero poter parlare con i parenti, farsi raccontare, capire chi fosse quell’uomo o quella donna che stanno aiutando negli ultimi momenti della vita (anche se è inutile nascondere che il tempo e le condizioni per poterlo fare non ci sono sempre e che quello che hai di fronte non è l’unico ammalato di cui ti stai occupando in quel momento).

Altro tema di primaria importanza, quello legato alla donazione di organi. Cosa si può e si deve fare per colmare l’enorme divario oggi esistente tra organi donati e persone in attesa di trapianto? Lei scrive che sono oltre 10.000 in attesa di trapianto.

Adesso sembra tutto facile, ma quando David Hume, nel 1951, ebbe l’idea di trapiantare un rene a una donna che stava per morire, fu molto criticato. I chirurghi di allora erano contro, tanto che per anni il dottor Hume - che allora lavorava a Boston - non ebbe il coraggio di presentare i risultati delle sue ricerche a nessun congresso. Che il trapianto possa ridare la vita a chi se no morirebbe nel giro di giorni o settimane lo sanno in tanti, ormai, ma pochi conoscono la qualità di quella vita.

La legge non ci obbliga a chiedere ai famigliari il consenso, ma lo facciamo sempre, è giusto così. In Lombardia i no sono 2 o 3 su 10, a seconda degli ospedali. In Campania, Calabria e Sicilia sono 4 su 10, in Basilicata addirittura 6 donatori su 10 non possono essere utilizzati perché manca il consenso. E così nel 2013 si sono fatti in Italia 100 trapianti in meno che l’anno prima. Molto dipende da noi medici. Si tratta di saperlo spiegare con garbo e sensibilità, e forse varrebbe la pena di non chiederlo come un favore, ma di spiegare che è un’opportunità che si offre a chi ormai ha perso qualcuno dei suoi cari di aiutare altri a vivere.

Qualche anno fa una signora di quarantadue anni, Kelly Perkins, che aveva avuto un trapianto di cuore in California, è arrivata in cima al Cervino, e quando è tornata in albergo a Zermatt non sembrava nemmeno affaticata. E pensare che dieci anni prima Kelly sarebbe morta, se il cuore non fosse arrivato in tempo. In Europa è la Spagna a essere prima per numero di donatori. Per fortuna l’Italia dei trapianti non è più l’ultima, e quest’anno di donatori ne avremo ancora di più (21 per milione di abitanti). Ma tanti, troppo ancora oggi si oppongono a lasciare che gli organi dei propri cari dopo la morte possano essere impiegati per il trapianto.

Page 14: SCENARI ECONOMICI CUNEO ILLUMINATA OSTENSIONE ... 39...ad operare che è il motore di ogni sistema. Facendo un breve cenno ai nostri numeri, con riferimento ai risultati del primo

26 27CULTURA

Angelo, per Rassegna è un vero piacere poterti intervistare per approfondire e svelare qualcosa di questo tuo ultimo lavoro. Dovessi descrivere il percorso verso questo romanzo racchiuso in tre parole chiave, come lo definiresti?

Speranza. Passione. Profondità.La parola “speranza” mi auguro culli il lettore dalla prima all’ultima pagina di questa storia. Il complimento più gratificante che ho ricevuto sino ad ora da parte di più di un lettore nelle varie presentazioni che sto facendo in giro per l’Italia è che questo è un libro che fa stare bene chi lo legge. Leggere questo libro, mi dicono in molti, ti fa sentire bene. Per me questo è un messaggio molto importante, perché sono da sempre convinto che il benessere psicofisico sia un potentissimo serbatoio umano di speranza. “Passione”, perché tutta la vita del protagonista è guidata da quella luce vocazionale che ti fa superare ogni ostacolo facendoti alzare tutte le mattine pieno di energia positiva e con la voglia di respirare a boccate piene le meraviglie dell’esistenza. “Profondità”, perché senza una costante ricerca introspettiva è impossibile generare dentro se stessi sia “passione” che “speranza”. Tutto è in noi e ogni attimo di felicità che il protagonista del romanzo vive (e ne vive davvero tanti) è figlio di una complessa e coraggiosa ricerca di sé, delle proprie

rapporti interpersonali, la sua capacità di apprezzare la bellezza della semplicità della realtà che lo circonda, la determinazione e il continuo impegno per trasformare i propri sogni in realtà. E poi, ovviamente, per raccontare in modo credibile una mamma così speciale, occorre avere in prima persona un rapporto, se pur diverso da quello della storia narrata, altrettanto speciale con la propria mamma.

Nell’ultima parte del racconto fai riferimento all’arte e alla figura dell’artista. Il messaggio è molto sintetico e allo stesso tempo assai profondo. Ce ne parli?

Artisti si nasce. Il protagonista di questa storia diventerà un grande regista cinematografico. Eppure, dentro sé sente di non essere riuscito ad esser artista sino in fondo. Come se la sua estrema bontà d’animo e attenzione verso le esigenze altrui lo avessero quasi sempre portato su terreni esistenziali troppo soffici per dirsi artista. C’è un passaggio verso la fine del libro in cui il protagonista confessa di avere vissuto una vita fatta di molti rimpianti e pochi rimorsi. Ecco, ciò che a sua detta non lo rende artista è il fatto che di questo bilancio esistenziale lui sia felicissimo. Era quello che in fondo voleva e che ha cercato di essere per tutta la vita: una brava persona, non un artista.

Il tuo approccio al romanzo, in termini di ricerca prima e stesura

scintille luminose e dei propri umanissimi chiaroscuri.

Quanto c’è di autobiografico in questo romanzo?

Da un punto di vista narrativo nulla. Il romanzo è ambientato negli anni Trenta

del secolo scorso e il protagonista è chiamato sin dalla nascita a confrontarsi con la durezza materiale della vita, con la povertà, con la mancanza di un padre, ma anche con il riferimento di una madre stupenda, un po’ contadina e un po’ Madonna; una madre che secondo me, letterariamente parlando, è la vera protagonista di questo romanzo. Da un punto di vista filosofico, invece, credo ci sia molto della mia visone della vita e delle cose della vita. Il profondo rispetto che il protagonista ha per l’autenticità dei

il Complimento più gRatifiCante Che ho RiCevuto sino ad oRa? leggeRe questo libRo, mi diCono in molti, ti fa sentiRe bene

di Viviana Lanzetti

Il direttore responsabile di Rassegna, Angelo Roma, ha pubblicato nel giugno 2015 il suo quinto romanzo, edito da Mondadori. Una storia avvincente e affascinante ambientata in una Ostuni bianca e quasi senza tempo

Ancorapiù vita

del testo poi, come si articola? È sempre lo stesso sin dagli esordi oppure è mutato nel tempo?

Credo di essere il primo scrittore ad aver introdotto per la costruzione dei personaggi letterari le stesse tecniche d’immedesimazione adottate da alcuni attori nella costruzione dei personaggi teatrali e cinematografici. Si tratta del famoso Metodo Stanislavskij che io ho appreso, oltre che sui libri, frequentando dei workshop a New York al prestigioso Actors Studio. A differenza di ciò che molti credono, la scrittura è solo una

La lettura è un fatto estremamente soggettivo che ognuno deve vivere nei tempi, nei modi e nei luoghi a lui più congeniali. Più che un consiglio, un’indicazione di buona lettura: se leggendo “Ancora più vita” il primo pensiero del lettore si concentrerà esclusivamente sulla qualità della mia scrittura, vorrà dire che si tratta di un romanzo mediocre. Se, invece, come io spero, chi leggerà il libro si dimenticherà quasi di stare leggendo e si sentirà magicamente trasportato in terra di Puglia, in quegli odori, in quella meravigliosa luce accecante, nel vento di tramontana che curva i rami e increspa il mare, allora vorrà dire che la lettura si è trasformata in un’esperienza.

Cosa ti aspetti dall’Angelo Roma scrittore nel prossimo futuro?

“Ancora più vita”.

Il libro di Angelo Roma“Ancora più vita” edito da Mondadori

Angelo Roma, (Brindisi 1969) docente universitario di Scrittura creativa e Antropologia della narrazione. Giornalista e scrittore, è direttore responsabile di “yoUBI”, magazine informativo del Gruppo UBI Banca e di “Rassegna”, magazine socioeconomico di Banca Regionale Europea. Ha pubblicato la raccolta di poesie L’imperatore di cenere (Genesi 1999), i saggi In-formare (Franco Angeli 2005), The Writers Method (Manni 2010) e i romanzi Il meticcio (PeQuod 2005), Il barbiere di Ostuni (Àncora 2007), Confessioni di un egoista (Marco Tropea 2008, postfazione di Moni Ovadia), L’angelo ribelle (Marco Tropea 2010), Ancora più vita (Mondadori, 2015).

delle componenti fondamentali per scrivere un romanzo che abbia ambizioni letterarie. Accanto e assai prima della fase di scrittura, occorre uno studio articolato del periodo storico e dei vari contesti sociali narrati e, soprattutto, un’approfondita analisi introspettiva per trovare dentro se stessi le corde emotive e razionali necessarie a rendere “vivi” i personaggi di una storia, soprattutto, il protagonista.

Un consiglio al lettore che sta per iniziare a leggere “Ancora più vita”.

Page 15: SCENARI ECONOMICI CUNEO ILLUMINATA OSTENSIONE ... 39...ad operare che è il motore di ogni sistema. Facendo un breve cenno ai nostri numeri, con riferimento ai risultati del primo

28 29CULTURA

orino e il canottaggio, una passione dalla lunga storia. Se le prime notizie di gare tra barcaioli sul Po risalgono al Seicento e quelle della prima

gara remiera sul fiume all’inizio dell’Ottocento, è il 1863 l’anno da segnare come linea di partenza per le società remiere cittadine, tra le primissime d’Italia. È allora che un gruppo di giovani aristocratici con la passione per lo sport decide di fondare un’associazione per vivere il fiume come luogo di ritrovo e palestra all’aperto. Nasce così, dopo la Canottieri Limite di Firenze del 1861, il Cerea, più antico club remiero in Italia e più longevo poiché svolge ininterrottamente dalla fondazione attività sportiva e ricreativa.

concessa da un barcaiolo sui terrapieni del Castello del Valentino. Il fiume è in fermento: l’esempio della Canottieri Cerea viene seguito da altri e nel giro di pochi anni aprono altre storiche società remiere, ancora attive oggi. Prima l’Eridano, nel 1868, poi l’Armida, l’anno successivo. Nel 1883 inizia l’attività della Società Caprera, per iniziativa di 19 giovani, alcuni dei quali appartenenti alla Reale Società Ginnastica, la più antica società sportiva italiana. Nel 1886 tocca all’ultimo degli antichi circoli remieri, l’Esperia. Il 31 marzo 1888 si celebra a Torino la nascita del Rowing Club italiano, costituito da 5 società e 120 soci. Nel 1892, era stata terminata da qualche anno la Mole Antonelliana, a Torino

Nel capoluogo piemontese sono nate le prime società canottiere d’Italia e, nel 1892, la Federazione internazionale di canottaggio. Una tradizione che continua con le manifestazioni remiere che animano ancora oggi il fiume Po

di Andrea CiattagliaTstoria di una passione targata TorinoCanottaggio

Il nome è quello del saluto, “cerea”, in piemontese, che i vogatori si scambiavano quanto si incontravano nel corso delle gite in barca; come prima sede viene utilizzata una semplice tettoia

28 CULTURA

Per gli atleti più giovani l’obiettivo, non lo nascondono, sono le Paralimpiadi: quelle di Rio il prossimo anno e magari Tokyo nel 2018. Per gli appassionati un po’ più in là negli anni c’è il gusto di sentirsi realizzati in un’attività fisica considerata fino a poco tempo fa forse irrealizzabile. Il canottaggio per disabili fisici e intellettivi (pararowing) conta a Torino almeno 50 amatori secondo i dati della Federazione. Ed è un movimento che cresce all’interno delle realtà canottiere, anche in relazione all’accessibilità delle sedi delle storiche società torinesi. Punte di diamante della realtà pararowing torinese sono l’atleta Anila Hoxha (Cus Torino – specialità 2x a sedile fisso) e l’allenatrice Cristina Ansaldi (Armida) che fa parte del team della Federazione italiana canottaggio in vista dei Giochi olimpici di Rio de Janeiro 2016.

nasce la Federazione internazionale di canottaggio (Fisa - Fédération internationale des sociétés d’aviron) il più antico organismo sportivo internazionale, la cui sede rimarrà nel capoluogo piemontese fino all’inizio degli anni ’20.Ultime nate dei circoli remieri più rappresentativi in riva al Po sono le società Amici del Fiume e Amici del Remo, la prima fondata nel 1979, la seconda dieci anni dopo da un’idea di Luigi Matteoli, atleta e poi allenatore.“Oggi le otto realtà remiere affiliate alla Federazione italiana garantiscono che la tradizione si rinnovi” spiega Mario Luigi Italiano, componente del Consiglio direttivo nazionale della Federazione. “Il Po e le associazioni remiere sono frequentate da oltre 5 mila persone

Canottaggio paralimpico: lo sport che supera le barriere

29

Page 16: SCENARI ECONOMICI CUNEO ILLUMINATA OSTENSIONE ... 39...ad operare che è il motore di ogni sistema. Facendo un breve cenno ai nostri numeri, con riferimento ai risultati del primo

30 31CULTURA

Cerea Eridano ArmidaFondata nel 1863, è, dopo la Canottieri Limite di Firenze, il più antico club remiero in Italia, ma il più longevo poiché non ha mai cessato di svolgere attività sportiva e ricreativa. Dal 2008 è Collare d’Oro al merito sportivo del Coni.

Ha origine dalla risistemazione del parco del Valentino (1868). La prima sede era una pagoda ottagonale. L’attuale, in corso Moncalieri, nel 2006 è stata sede delle riprese della serie televisiva “La stagione dei delitti 2”.

Originariamente denominata “Mek-Mek”, la società canottieri nasce dalla fusione con i “Flik-Flok” nel 1869. Il 25 febbraio 1874 i soci decidono di mutare il nome in “Armida”, che non verrà più abbandonato.

Viale Virgilio, 61 - 10126 Torino Corso Moncalieri, 88 - 10133 Torino Viale Virgilio, 45 - 10126 Torino

152 anni di storia per il canottaggio torinese: nel 1863 veniva fondata la prima società canottieri del Po, la Cerea;

7 Chilometri di fiume Po percorribile dalle imbarcazioni a remi, dal Ponte della Gran Madre al Ponte di Moncalieri;

8 circoli affiliati alla Federazione italiana canottaggio (Amici del Fiume, Amici del Remo, Armida, Caprera, Cerea, Cus Torino, Esperia ed Eridano);

2.000 persone sono tesserate con la Federazione italiana canottaggio a Torino e partecipano a gare ufficiali;

5.000 sono nel complesso gli appassionati che fanno canottaggio sul Po;

8 le specialità del canottaggio (singolo, doppio, due senza, due con, quattro di coppia, quattro senza, quattro e otto);38 medaglie olimpiche per l’Italia, 7° nazione al mondo (10 ori, 15 argenti e 13 bronzi).

I numeriche praticano il canottaggio a più livelli: dall’amatore all’atleta professionista, con un pubblico che va dai bambini di dieci anni ai soci anziani che superano gli ottanta”.Prova del dinamismo dei canottieri torinesi sono le manifestazioni che si svolgono sul Po. Nonostante Torino sia priva di un campo per lo svolgimento di gare federali (in Piemonte è attivo il campo di regata sul lago di Candia), la città si è affermata come sede di gare di gran fondo. Due le manifestazioni di riferimento, partecipate da appassionati ed atleti di tutto il mondo: la “D’inverno sul Po”, organizzata dalla Società canottieri Esperia per sei tipi di imbarcazioni ed equipaggi alla quale partecipano ogni anno circa 1500 giovani atleti e la “Silver Skiff”, sfida ai rematori singoli nata nel 1992 dall’idea dello storico socio della Canottieri Cerea, Vittorio Soave, libraio antiquario e appassionato praticante di canottaggio, sul percorso di 11 km Cerea - isolotto di Moncalieri - Cerea. A testimonianza del richiamo internazionale esercitato dalle manifestazioni canottiere sul Po rimane l’episodio della prima iscrizione alla “Silver Skiff” del campione mondiale di canottaggio in singolo: il neozelandese Mahe Drysdale. La sua iscrizione a mezzo fax un mese prima della gara venne presa per uno scherzo dagli organizzatori. Drysdale, contattato al telefono, confermò la sua intenzione di partecipare alla manifestazione, che vinse quell’anno e poi in quattro successive edizioni.

L’appuntamento è di quelli diventati ormai, alla diciottesima edizione (2014), d’obbligo per gli appassionati delle imbarcazioni a remi. È la “Rowing Regatta”, la sfida che vede dal 1997 fronteggiarsi ogni anno le selezioni canottiere dei due Atenei cittadini: Università degli Studi di Torino e Politecnico. L’albo d’oro della manifestazione, che dal 2003 al 2008

Caprera Esperia Cus Torino

Università vs Politecnico: la sfida della “Rowing Regatta”

Viene fondata nel 1883. Dal vocabolario garibaldino viene scelto il nome Caprera, la divisa è a righe orizzontali bianche e rosse. Al momento della fondazione la società dispone di due barche genovesi a 4 remi ed una barca a 6 remi.

L’attuale sede del circolo Esperia (fondato nel 1885) venne inaugurata il 2 dicembre del 1928 dal principe Umberto di Savoia, primo canottiere d’Italia. La struttura era stata progettata dall’architetto Andrea Bonicelli.

Nato nel 1946 il Centro Universitario Sportivo (Cus) è il braccio operativo dell’Università e del Politecnico di Torino per lo sport. È la più importante organizzazione polisportiva piemontese per il numero di discipline praticate.

Corso Moncalieri, 22 - 10131 Torino Corso Moncalieri, 2 - 10131 Torino Corso Sicilia, 50, 10133 Torino

ha ospitato come “terzo incomodo” l’equipaggio dell’Univesità di Oxford, è di 11 vittorie a 7 per gli atleti dell’Università. Le gare disputate nell’ultima edizione del 2014 si sono svolte su tre manches per le gare femminili, 4 di coppia, e altrettante per quelle maschili, con gli equipaggi 8 con. Da sempre la manifestazione vede la partecipazione di tanti atleti titolati presenti nei i due equipaggi: nelle gare di un anno fa erano presenti i campioni del mondo senior, i campioni del mondo under 23 e i campioni mondiali universitari.

Amici del FiumeIl Circolo è nato nel 1979 per iniziativa di ex atleti di canoa e canottaggio. Dal 1986 organizza il “Palio di San Giovanni” e la “Fiaccolata sul fiume” in occasione della festa patronale della Città.

Corso Moncalieri, 18 - 10131 Torino

Amici del RemoLa società è nata nel 1989 da un’idea di Luigi Matteoli, atleta e poi allenatore. La sede aveva subito grossi danni dall’alluvione del 2000; riaperta nel 2003, si trova all’interno del Parco Regionale del fiume Po.

Viale Moncalieri 422 - 10100 Torino

AMICI DEL REMO

Page 17: SCENARI ECONOMICI CUNEO ILLUMINATA OSTENSIONE ... 39...ad operare che è il motore di ogni sistema. Facendo un breve cenno ai nostri numeri, con riferimento ai risultati del primo

32 33CULTURA

Palazzo Guidobono

Lo storico edificio torna ad essere protagonista della vitaalazzo Guidobono, le cui origini risalgono al XV secolo, ai tortonesi non più giovani ricorda l’antica biblioteca, ospitata al primo piano, o il

museo romano, che trovò ospitalità nei suo ampi ed eleganti locali dagli anni 50 fino agli anni 80, quando venne chiuso per restauri. La biblioteca resistette ancora un po’ di anni, ma poi venne trasferita in corso Romita, allo “Scolastico” l’imponente edificio delle scuole elementari di corso Romita, costruito nei primi anni del ‘900. Per i più giovani, purtroppo, è solamente uno dei numerosi palazzi antichi della via Emilia, pur essendo prospiciente a piazza Aristide Arzano (fondatore della

P Anni di lavori per arrivare ad offrire al pubblico un nuovo progetto di “palazzo dei musei”

di Mauro Maruffo

Pro Iulia Dertona, la società storica tortonese benemerita), e solo recentemente ritornato ad essere un punto di aggregazione per i tortonesi con l’apertura di alcune sale, al piano terra ed al primo piano, oltre al seminterrato, ove si sono svolte tutte le mostre più importanti di questi ultimi anni (tutto il ciclo cosiddetto della

“scuola pittorica tortonese” ovvero Barabino, Patri, Saccaggi, Cuniolo). In prospettiva il piano terreno, che ospita il sarcofago romano di Elio Sabino, il secondo sarcofago di quell’epoca per importanza storica conservato fuori Roma, sarà sede del museo archeologico, che secondo le previsione dovrebbe aprire i battenti entro il 2016.Il palazzo venne edificato nel XV secolo ed appartenne per decenni ad un ramo dei Guidobono di Tortona, che lo lasciarono in eredità ai Guidobono di Castellaro e Monleale agli inizi del XVIII secolo. Nel 1762 la contessa Massimilla Visconti - Guidobono lo vendette al comune di Tortona che lo restaurò e ne fece sede del governatorato sabaudo

32 CULTURA

Assessore del Comune di Tortona

Come è nato il progetto per trasformare Palazzo Guidobono nel “palazzo dei musei” di Tortona?

Palazzo Guidobono è storicamente la sede degli istituti culturali cittadini. Infatti, fin dagli anni ’50 questo prestigioso edificio nel cuore della Città ha ospitato le raccolte archeologiche, storico-artistiche, bibliografiche e archivistiche di biblioteca, museo e archivio. Dunque, l’Amministrazione comunale ha ritenuto di rispondere alle aspettative dei Tortonesi “riportando” Palazzo Guidobono all’originaria destinazione di centro della vita culturale locale.

È già stato redatto un cronoprogramma dei lavori? Quale delle varie raccolte civiche i Tortonesi potranno presto riammirare nelle sale di Palazzo Guidobono?

I lavori inizieranno quanto prima, interesseranno tutta la struttura, per adeguarla a svolgere al meglio la propria funzione. L’Amministrazione comunale ha già adottato una deliberazione con la quale ha approvato l’articolazione e la destinazione degli spazi. Il piano terreno e il bel sotterraneo ospiteranno l’allestimento del museo archeologico; il primo piano sarà destinato alle Civiche Raccolte Artistiche e la “manica lunga” alle mostre temporanee; la zona dell’ex Palazzo della Pretura vedrà riallestito l’Atelier Sarina e già attualmente, all’ultimo piano, ospita il laboratorio didattico.

Già oggi Palazzo Guidobono è sede di numerosi eventi culturali ed ha una intensa attività espositiva, che gli adeguamenti strutturali e le esposizioni permanenti non potranno che arricchire. Quali idee sta coltivando in proposito l’Amministrazione?

Attualmente è in corso la mostra

correlata ad Expo 2015 “Dalla Terra alla Tavola. Un assaggio di storia locale”, realizzata grazie alla preziosa collaborazione della Soprintendenza Archeologia del Piemonte e all’altrettanto prezioso contributo della Banca Regionale Europea e della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona. L’Amministrazione ritiene che il riallestimento di Palazzo Guidobono sia il buon risultato dell’importante lavoro, condiviso da istituzioni pubbliche e private ed affiancato dal volontariato locale, che, in questi anni, ha costruito quel bel mosaico policromo che è la rete culturale cittadina. Palazzo Guidobono sarà una tessera di quella mostra diffusa che comprende la Pinacoteca Il Divisionismo, il Museo Diocesano di Arte Sacra, i luoghi di San Luigi Orione.

Questa pregevole e lodevole operazione culturale richiede anche un consistente impegno finanziario. Come si è pensato di farvi fronte?

Effettivamente, si è trattato di una significativa operazione culturale, che trae la propria spinta propulsiva dal Protocollo d’Intesa sottoscritto fin dal 2003 dal Comune di Tortona, con la Diocesi, la Fondazione Cassa Risparmio di Tortona e la Famiglia Orionina. La tessera ancora mancante di questo percorso culturale era Palazzo Guidobono, cioè il Comune. L’Amministrazione ha creduto fortemente in questo progetto ed ha coniugato l’opportunità offerta dal Bando “Beni in Comune” della Compagnia di S. Paolo, con la disponibilità di interlocutori locali, senza i quali l’obiettivo non sarebbe stato raggiunto: la Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona e la Banca Regionale Europea, la quale sempre più ampiamente mostra di voler essere “banca del territorio”, con spiccata sensibilità culturale e sociale.

Due parole con Marcella Graziano

LE ORIGINI DEL PALAZZO RISALGONO AL XV SECOLO. UNA LUNGA STORIA CHE OGGI TORNA PROTAGONISTA NEL CUORE DELLA CITTÀ

culturale tortonese

In alto:l’esterno di Palazzo Guidobono,due sale espositive e un soffitto a cassettoni

Page 18: SCENARI ECONOMICI CUNEO ILLUMINATA OSTENSIONE ... 39...ad operare che è il motore di ogni sistema. Facendo un breve cenno ai nostri numeri, con riferimento ai risultati del primo

34 35CULTURA

buon lavoro di squadra, il progetto culturale si è esteso anche oltre le mura dell’edificio andando a toccare anche un altro tema importante: quello dell’educazione finanziaria. Parte infatti nel mese di ottobre 2015 l’anno scolastico dedicato ai remigini, i bambini delle prime elementari di Tortona che beneficiano, da parte del comune, di un contributo di 50 euro per affrontare le

prime spese legate all’attività scolastica. Questo contributo, erogato attraverso la Banca, permette alle scuole di offrire ai bambini un percorso formativo dedicato all’educazione finanziaria che si articolerà in vari momenti nel corso dell’anno. Vi sarà una festa di apertura, il 30 ottobre presso il Teatro Civico di Tortona, dedicata ai remigini e alla giornata mondiale del risparmio, delle lezioni in classe tenute sulla base dei materiali didattici realizzati da Feduf (Fondazione per l’educazione finanziaria e al risparmio) in accordo con il Ministero dell’Istruzione e gestiti insieme ai tutor della Banca, la possibilità di partecipare ad un concorso di salvadanai realizzati a mano con materiale di recupero ed una grande festa conclusiva prima della fine delle scuole. Un bell’esempio questo di come si possa collaborare sul territorio a beneficio dei tanti attori che lo compongono e che lo vivono.

PRENDE IL VIA IL 30 OTTOBRE L’ANNO SCOLASTICO DEDICATO ALL’EDUCAZIONE FINANZIARIA. PRESSO IL TEATRO CIVICO DI TORTONA LA FESTA DEDICATA AI REMIGINI

Platea e palchi del Teatro di Tortona

Chiediamo il Tuo pareresulla nostra rivista

Grazie !

Inquadra il QR Code* con il tuo smartphone e compila on line un breve questionario.Le tue risposte ci aiuteranno a migliorare e rendere ancora più interessante Rassegna.

Se non possiedi uno smartphone o una connessione internet puoi compilare il questionario direttamente qui in pochi e semplici passi: rispondi a queste brevi domande, strappa

o fotocopia la pagina e consegnala in una delle filiali della Banca Regionale Europea.

Che cos’è un QrCode:“QR Code è un codice a matrice, composto da moduli neri disposti all’interno di uno schema di forma quadrata. Viene impiegato per memorizzare informazioni generalmente destinate ad essere lette tramite un uno smartphone.”

Se non dovesse funzionareaccedi alla pagina:http://bit.ly/sondaggio-brebanca

Consiglieresti ad un amico di leggerla?

Su una scala da 1 a 3, ritieni che Rassegna sia utile ad arricchire la tua cultura personale?

4

5

Si

Su una scala da 1 a 3, indica quanto apprezzi l’aspetto grafico della rivista.

2

1 2 3 1 3

Ti interessano i contenuti di Rassegna?1Si No

2

No

La conservi nel tempo? Quali aree tematiche preferisci?3 6Si

Economia Territorio Cultura IntervisteNo

della “Città e della provincia tortonese”.Dal marzo 1799 fino al 1850 divenne la sede amministrativa del comune ed ospitò le sedute del consiglio comunale, mentre dal 1801 al 1814 fu occupato dagli organi amministrativi napoleonici, ovvero sindaco e sottoprefetto. Dalla presenza in questo palazzo del “maire” cioè del sindaco, la piazzetta antistante il palazzo venne ben presto chiamata la piazzetta della merì, e così è ancora nota ai più anziani ed è riportata in alcune carte, non certo ufficiali, della città.Il palazzo divenne poi sede del primo (ed unico) asilo infantile comunale, fino al 1936, quando per cause diverse rischiò di essere demolito. In effetti alcuni imprenditori “vi misero gli occhi sopra” volendo costruire in quella zona edifici moderni che ospitassero l’ufficio postale ed il ginnasio. Nel 1939, fortunatamente, per interessamento di Aristide Arzano, i podestà, prima Boragno poi Banchieri, decisero di salvare il palazzo e di ristrutturarlo sotto la direzione dell’architetto professor Carlo Ceschi. Come si usava allora, la ristrutturazione non su solo storica e fedele, ma andò anche “oltre” con la costruzione ad una ventina di metri di distanza di una torre pseudo medioevale che venne eretta nel 1941, sulle fondamenta di una torre medioevale non più esistente da secoli. I lavori consistettero principalmente nel rifacimento della facciata e nella demolizione della parte più fatiscente e permisero di rinvenire resti di muri e di pavimentazione romana in coccio pesto e la ghiacciaia, detta in dialetto “nivera” rinascimentale. A dir il vero i lavori di restauro, in questo caso furono molti accurati così che è ancora possibile ammirare al piano terreno un bellissimo soffitto ligneo quattrocentesco a cassettoni, decorato con stemmi e motivi zoomorfi, restaurato poi negli anni ’90 grazie al contributo dei Lions clubs cittadini. Da alcuni anni la piazza antistante, dedicata ad Aristide Arzano, è divenuta isola pedonale, abbellita con statue “falso romane” e panchine, ed è luogo ove in estate si svolgono manifestazioni culturali all’aperto.La Banca Regionale Europea è stata coinvolta dall’amministrazione comunale nell’ambito del progetto di restauro del Palazzo e, grazie ad un

Page 19: SCENARI ECONOMICI CUNEO ILLUMINATA OSTENSIONE ... 39...ad operare che è il motore di ogni sistema. Facendo un breve cenno ai nostri numeri, con riferimento ai risultati del primo

36 37TERRITORIO36 TERRITORIO

latea, Piazza, Maestra, Reale, Nizza, Roma. I diversi nomi che la strada principale del centro storico di Cuneo ha avuto nel corso della sua

storia ultracentenaria, sembrano volerne rispecchiare le varie sembianze che ha assunto nel corso dei secoli. Da centro pulsante della vita politica ed economica della ”cittadella” medievale, a palcoscenico delle tante battaglie a cui la città ha fatto da teatro tra i Sette Assedi e la Seconda Guerra Mondiale, a luogo di bellezza incantata, quiete senza tempo e meritato riposo dopo l’ultimo importante intervento di restauro che ha – definitivamente? – restituito Via Roma ai Cuneesi.Perché, come si può ben vedere dalle immagini storiche pubblicate in queste pagine, “l’ampia strada che taglia il centro della città con grandi portici sui due lati” - come veniva descritta nell’antica raccolta di immagini “Theatrum Sabaudiae” del lontano 1682 -, nel tempo ha continuamente adattato il suo aspetto esteriore alla forma che in quel preciso momento più la aiutava a svolgere il suo duplice ruolo di cuore e cervello della Città. Sempre uguale e sempre diversa da se stessa, Via Roma incarna per Cuneo una dimensione tipica di quel “vivere in provincia” di gucciniana memoria, lo status caratteristico di quel Provinciale che Giorgio Bocca ha liberato dalla sua accezione dispregiativa - che lo vedeva contrapposto al cittadino metropolitano - per restituirgli la dignità e l’orgoglio di chi vive il rapporto con le proprie radici in maniera intima, assoluta e totalizzante. All’inizio della sua storia - la fondazione risale al 1198 - Cuneo coincideva con la sua Platea e non

PIl restauro di via Roma ha riportato il quartiere a svolgere il ruolo di cuore e cervello della città

di Fabrizio Pepinoe Monica Arnaudo

c’erano portici a dare riparo, ma solo tende e coperture in legno, anche perché tutto intorno una triplice cerchia di possenti mura conservava intatta una città già protetta di suo, in quanto costruita sul “pizzo”, un altopiano a forma di triangolo acuto - un cuneo, appunto - collocato alla confluenza del torrente Gesso e del fiume Stura. Una vera

e propria fortezza. La strada, sterrata, era larga 37 metri e la vita si svolgeva tra il Palazzo Comunale e quello del Governatore - l’attuale Prefettura - costruito proprio sulla punta della città, nei pressi delle tre porte di accesso: Nizza, Torino e Mondovì. La via, che dopo il 1500 prese il nome di contrada Maestra, era quotidianamente luogo di incontro e di scambi commerciali, tanto che l’ingegnere Gaspare Beretta nel 1690 la definì “un emporio di mare e di terra”, a sottolinearne la sua posizione strategica per il commercio che unisce le coste liguri alle terre alte, che ancora oggi chiamiamo la Via del Sale. Non di rado, tuttavia, la contrada si vestiva a festa in occasione dei grandi festeggiamenti pubblici, con tanto di archi trionfali e “fuochi di gioia”, solitamente organizzati in occasione del passaggio in città di personaggi reali, duchi e altri nobili d’alto rango.I portici nascono per esigenze di spazio, in quanto, stretta tra le mura e l’altopiano, Cuneo non aveva altri sbocchi per crescere se non prendere la via delle montagne. In maniera assolutamente originale, vengono aggiunti da una parte e dall’altra della strada davanti alle costruzioni già esistenti, stringendo di fatto l’ampia carreggiata esistente. Sopra di essi trovano spazio delle stanze cieche, che coprono le facciate delle vecchie case, mentre sotto terra sono ancora visibili oggi le “trappe”, botole con scala che, come scrive Gennaro Russo nel suo volume “Storia di Cuneo fino al 1801”, “in tempo di pace erano adibite come magazzini dai bottegai, che il mattino allestivano il banco sotto i portici e portavano su la mercanzia dalla cantina”.

CUNEO ILLUMINATA

Page 20: SCENARI ECONOMICI CUNEO ILLUMINATA OSTENSIONE ... 39...ad operare che è il motore di ogni sistema. Facendo un breve cenno ai nostri numeri, con riferimento ai risultati del primo

38 39TERRITORIO

MALGRADO LE PERPLESSITÀ INIZIALI I CUNEESI HANNO ACCOLTO FAVOREVOLMENTE LA SCELTA DI PEDONALIZZARE LA VIA PRINCIPALE DEL CENTRO STORICO

che non rinnegano l’identità dei loro negozi e i tanti privati che, un pezzo alla volta, restaurano e riportano all’antico splendore vecchi alloggi semi abbandonati e tornano a vivere sul “pizzo”. Il resto è storia recente ed è sotto gli occhi di tutti. Il piacere di poter passeggiare spensierati al centro della strada pedonalizzata, mentre lo sguardo si perde a rimirare le splendide facciate restaurate degli antichi palazzi e nell’aria si respirano i fasti di un passato che aleggia ancora sopra i tetti e nei vicoli del centro storico, lontano dal rumore del traffico e persi nei propri pensieri, non ha eguali.

L’inaugurazione ufficiale della nuova Via Roma ha coinciso con la tradizionale festa della Madonna del Carmine. Cuore pulsante dell’evento l’antica chiesa di San Sebastiano in contrada

I lumini della Madonna del Carmine

Mondovì. “Già nel 1800 nei contratti di affitto dei locali dell’antica via era previsto che durante il passaggio della processione della Madonna del Carmine fossero esposti dei lumini ed è da questa nota storica che è nata l’idea dell’Illuminata”, spiega Elvio Mattalia, presidente del Comitato per la Festa della Madonna del Carmine. La chiesa di San Sebastiano, sorta sulle ceneri dell’antica chiesetta di San Giacomo, venne ricostruita nella seconda metà del 1500. Alla devozione dei Santi Giacomo e Sebastiano, si unì negli anni anche quella per la Madonna del Carmine. Nel corso del Settecento fu ampliata e abbellita grazie all’intervento di alcuni dei più grandi artisti e artigiani del momento, Pier Antonio Pozzi, Alessandro Trono e il luganese Beltramelli. Tra le opere che si conservano all’interno della chiesa, le due statue lignee di San Sebastiano e della Madonna del Carmine, protagoniste della processione organizzata in occasione dell’Illuminata.

Quale modo migliore per festeggiare l’opera di restyling del centro storico se non illuminarlo a festa? Per dieci giorni, dal 4 al 14 luglio, la pedonale Via Roma si è vestita a festa per ospitare l’Illuminata, evento unico nel Nord Italia. Una galleria di luci coperta con volte a botte, 12 metri di lunghezza, 60.000 lampadine, 140 metri di archi, 24 candelabri e un’imponente grande porta affacciata su Piazza Galimberti. Per dieci giorni, ogni sera, alle 22 e alle 23, il salotto del centro è stato il palcoscenico di due differenti spettacoli di luce e musica curati dalla Marianolight, ditta salentina che ha curato l’allestimento e che ha esportato le sculture di luce anche a Valencia. L’evento, fortemente voluto da Don Luca Favretto, parroco di Sant’Ambrogio e direttore del Museo diocesano di San Sebastiano e finanziato grazie all’intervento di 25 sponsor privati e con i ricavi della vendita dei 20.000 biglietti della lotteria, è stato organizzato dal Comitato per il futuro del Centro Storico e da quello per la Festa della Madonna del Carmine, in collaborazione con il Comune di Cuneo, Fondazione San Michele, dei ristoratori, commercianti, enti privati e associazioni. Sono stati oltre 700mila i visitatori provenienti da diverse zone della provincia e non solo, tutti con il naso all’insù, ad ammirare i giochi di luce. Ma l’Illuminata non è stato solo questo. All’inaugurazione si sono uniti i festeggiamenti per la Madonna del Carmine con la grande processione che ha radunato più di 35 Confraternite. Appuntamenti gastronomici, convegni, visite guidate, concerti e spettacoli hanno reso l’Illuminata una festa per tutti.

700 mila visitatori in dieci serate

A sinistra: La notte è lunga nella nuova via Roma illuminata a festa

Sotto: la processione della Madonna del Carmine

Nel 1800 Napoleone ordina di abbattere le mura e le guerre del passato diventano presto un lontano ricordo. Cuneo può così pensare a farsi bella, a cominciare dai portici: vengono livellati gli scalini tra le diverse case, costruiti dei terrazzi di collegamento tra i vari palazzi e realizzato il piano di calpestio in “calatà”. Nel 1874 la via Reale diventa via Nizza e il selciato a ciottoli è stato sostituito con le lastre di pietra su cui si cammina ancora oggi. La Cuneo borghese di fine ‘800, come in una scena “fin de siècle”, vede scorrere in superficie al centro della via - da poco ribattezzata Roma - un ruscello di scolo delle acque piovane, sormontato da ponticelli e frequentato da timide lavandaie occasionali. Negli Anni ’40 del Novecento saranno le reclute e i riservisti chiamati in guerra da Mussolini a dormire sulla paglia al riparo sotto i portici, in attesa di una chiamata sul fronte francese. Finito il secondo conflitto mondiale, Via Roma vive la ripresa del Dopoguerra assistendo con un po’ d’impotenza allo spostamento del baricentro della Città oltre piazza Galimberti, verso le montagne. Mentre il nuovo avanza, il centro storico cerca di resistere e ritrovare la sua identità. Ma i suoi portici sono diventati “bassi”, per via di quelli “alti” e lineari di corso Nizza, e anche il percorso ricurvo di Via Roma, forse studiato un tempo con arguzia per non concedere troppo campo aperto alle fucilerie nemiche, rischia di diventare un simbolo di vecchiaia, di un passato che non c’è più, se confrontato alla lunga linea retta di corso Nizza, che punta dritto Oltralpe, verso la Francia.Il boom economico investe il centro storico portando tra le mura centenarie un progresso che non di rado fa a pugni con la storia del luogo. Via Roma sembra restare soffocata dal traffico intenso, nascosta dalle tante insegne pubblicitarie, mentre il porfido del selciato soffre il peso dei troppi autobus e le facciate dei palazzi storici vengono offuscate poco a poco dallo smog. Tuttavia c’è chi resiste, in attesa che qualcuno riprenda finalmente in mano la situazione: i commercianti

Page 21: SCENARI ECONOMICI CUNEO ILLUMINATA OSTENSIONE ... 39...ad operare che è il motore di ogni sistema. Facendo un breve cenno ai nostri numeri, con riferimento ai risultati del primo

40 41TERRITORIO

Un progetto da oltre 20 milioni di euro, finanziato con fondi europei (12.800.000 euro) a cui si sono aggiunti fondi comunali e privati. Questi i numeri dell’intervento di riqualificazione del

Il Comune vince la scommessa

centro storico di Cuneo. Tra i nove interventi previsti dal progetto Pisu (Programma integrato di sviluppo urbano), anche la riqualificazione del “salotto” del centro, Via Roma. I lavori, iniziati l’8 maggio 2014, si concluderanno a settembre. “È sicuramente l’intervento più importante che sia mai ‘piovuto’ sulla nostra città – spiega l’assessore comunale con delega alla Pianificazione del territorio Luca Serale -. I lavori di pavimentazione stradale sono solo l’ultimo tassello di un progetto generale di riqualificazione già iniziato negli anni scorsi con il recupero delle facciate degli edifici grazie a fondi comunali

e a fondi privati dei

condomini. Come amministrazione abbiamo deciso di prenderci la responsabilità di decidere, di concepire architettonicamente la via in modo che fosse carrabile dai mezzi pesanti e allo stesso tempo pedonale, cosicché la nostra scelta non fosse vincolante per le future amministrazioni. Col passare del tempo è cresciuta sempre di più la convinzione che la pedonalizzazione fosse la scelta giusta, diventa quasi impossibile pensarla come era una volta, ad esempio con un passaggio quotidiano di 400 pullman. La pedonalizzazione regala delle sensazioni impagabili: prendere un caffè o un aperitivo stando comodamente seduti nel dehor di un bar guardando i bambini giocare tranquillamente al pallone nella via o passeggiare potendo ammirare le splendide facciate storiche. Il fiore all’occhiello dell’intero progetto sarà la nuova piazza Foro Boario, i cui lavori dovrebbero concludersi entro la fine dell’anno. Un progetto che rivede completamente il vecchio concetto della piazza, passata da zona dedicata agli animali a parcheggio, per trasformarsi finalmente in un’area a dimensione umana, un vero e proprio centro di aggregazione”.

Istitu

to G

eogr

afico

Mili

tare

. (A

ut. n

. 685

7 de

l 15-

09-2

015)

Page 22: SCENARI ECONOMICI CUNEO ILLUMINATA OSTENSIONE ... 39...ad operare che è il motore di ogni sistema. Facendo un breve cenno ai nostri numeri, con riferimento ai risultati del primo

42 43TERRITORIO

Un mosaico fatto di volti, suoni, emozioni e ricordi. Questa potrebbe essere la cartolina della dodicesima

Ostensione della storia

Ostensione 20153 milioni di persone a Torino per il Sacro Lino

i è conclusa il 24 giugno l’Ostensione della Sacra Sindone, in una Torino che ha saputo dare accoglienza a tantissimi ospiti speciali che, in

silenzio, sono giunti per venerare la reliquia. Sono stati stimanti in 2 milioni i pellegrini che si sono prenotati ed hanno effettuato il percorso, quelli che hanno partecipato alle celebrazioni in Cattedrale, i gruppi entrati direttamente dalla porta centrale senza prenotazione e le autorità accolte dal Cerimoniale. A questi fedeli si aggiungono 1 milione di persone che nei due giorni di visita di

S Papa Francesco in città lo hanno seguito nella sua fitta agenda: nel tragitto dall’aeroporto di Caselle fino a Torino, in tutte le piazze e vie dove è passato, in tutti i luoghi dove ha sostato. Tre milioni di volti, e di storie diverse, hanno popolato Torino in quella che è stata un’ostensione tra le più partecipate e

vissute della storia per intensità umana e spirituale. Hanno sfilato davanti al Telo famiglie con bambini e ragazzi, giovani, senza tetto e poveri, ortodossi ed evangelici, musulmani ed esponenti di altre religioni, persone provenienti da

altri Paesi Europei, ma anche America, Africa, Medio Oriente e Asia. E ancora numero si cardinali, vescovi, preti, diaconi, religiosi e religiose, associazioni e movimenti ecclesiali, delegazioni di pontifici consigli della Santa Sede e uffici della Cei. Non sono mancate le autorità politiche, economiche e finanziarie, dello spettacolo, dello sport, del cinema e del teatro. Poco più di due mesi dunque per un imponente arrivo di persone che sono state accolte da una Città che ha saputo mobilitarsi in tutte le sue varie componenti sociali ed economiche.

Page 23: SCENARI ECONOMICI CUNEO ILLUMINATA OSTENSIONE ... 39...ad operare che è il motore di ogni sistema. Facendo un breve cenno ai nostri numeri, con riferimento ai risultati del primo

44 45TERRITORIO

La Sindone è un lenzuolo di lino tessuto a spina di pesce di circa 4,41 x 1,13 metri, contenente la doppia immagine accostata per il capo del cadavere di un uomo morto in seguito ad una serie di torture. L’immagine è contornata da linee nere strinate e una serie di lacune: i danni dovuti all’incendio avvenuto a Chambéry nel 1532. Per la tradizione si tratta del Lenzuolo citato nei Vangeli che servì per avvolgere il corpo di Gesù nel sepolcro. Tale tradizione, anche se ha trovato numerosi riscontri dalle indagini scientifiche sul Telo, non può ancora dirsi definitivamente provata. Dodici le Ostensioni nella storia. La prima risale al 1578 anno del trasferimento da Chambéry a Torino, la seconda al 1898 e a seguire nel 1931 in occasione delle nozze tra il principe

Umberto II di Savoia e la principessa Maria Josè. Nel 1933 la Sindone venne esposta nel Duomo di Torino per celebrare l’Anno Santo straordinario e nel 1966 venne mostrata per due giorni ad una commissione di studio. Nel 1973 ci fu la prima Ostensione televisiva e nel 1978 invece la solenne occasione in onore del quarto centenario del trasferimento da Chambéry a Torino. Nel 1998 si assistette alla prima Ostensione dell’era di internet dove il sito web dedicato registrò oltre 100 mila contatti. Nel 2000 Torino accolse l’Ostensione del Giubileo, con 72 giorni di apertura, mentre nel 2010 il Telo apparve ai pellegrini dopo un importante opera di conservazione. Nel marzo 2013 venne mostrata in occasione di un’Ostensione televisiva in Cattedrale.

La Sindone e le Ostensioni nella storia

I giovani sono stati i protagonisti dell’Ostensione 2015 che è avvenuta nel corso delle celebrazioni per il bicentenario della nascita di don Bosco, santo di riferimento per milioni di ragazzi in ogni parte del mondo. Con il progetto “Turin for Young 2015” la Pastorale Giovanile della Diocesi di Torino e la Pastorale

I malati e i disabili sono stati accolti come pellegrini fra i pellegrini in un’ottica inclusiva, rendendoli anche soggetti attivi nell’organizzazione dell’ostensione. Il percorso agevolato del mercoledì pomeriggio ha facilitato la visita di numerosi malati e disabili che sono stati oltre 30 mila. La vera novità sono stati i due Accueil, al Cottolengo e al Maria Adelaide, che hanno fatto di Torino una piccola Lourdes. Oltre mille i pellegrini malati e disabili sono stati ospitati nelle due strutture con i loro accompagnatori, provenienti anche dall’estero. Per tutti i 67 giorni di Ostensione 200 volontari hanno garantito assistenza 24 ore su 24. Oltre 50 i seminaristi

Malati e disabili, protagonisti dell’Ostensione 2015

Turin for Young 2015

provenienti da tutta Italia che si sono alternati per tutto il periodo prestando servizio accanto agli altri volontari. La visita del Papa ha confermato l’impegno a favore dei malati e i disabili, presenti in oltre 500 alla Messa in piazza Vittorio e poi in circa 700 al pomeriggio all’incontro con i giovani. L’incontro di Papa Francesco al Cottolengo con i malati è stato il momento più incisivo. Il Papa ha salutato uno ad uno i circa 90 malati presenti in chiesa e ha fatto un breve, ma profondo discorso, richiamandosi al carisma cottolenghino e denunciando la cultura dello scarto, tipica di questa nostra società. UBi Banca e Banca Regionale Europea hanno contribuito nel sostegno delle due strutture d’accoglienza.

Giovanile Salesiana di Piemonte e Valle d’Aosta hanno coordinato il servizio di accoglienza dei giovani pellegrini che sono giunti a Torino

per il bicentenario della nascita di don Bosco, l’Ostensione della Sindone e la visita di Papa Francesco alla città il 21 e 22 giugno 2015.

4.600 volontari per la Sindone

Li hanno riconosciuti tutti “le giacchette viola”, i 4.600 volontari che, come per le precedenti Ostensioni, sono stati in prima linea nelle numerose attività di servizio per l’accoglienza dei pellegrini. Nei 67 giorni di Ostensione, hanno prestato servizio al punto accoglienza in viale dei Partigiani, nel percorso, nelle sale di pre-lettura del Telo sindonico, in Duomo, presso la Penitenzieria e la Cappella dell’Adorazione, nelle chiese del centro storico, presso il Museo Diocesano e il Museo della Sindone, a sostegno di malati e disabili, e come lettori della preghiera durante il tempo di permanenza dei pellegrini davanti alla Sindone.

Certamente i due giorni di visita di Papa Francesco, il 21 e il 22 giugno, sono stati quelli maggiormente carichi di emozione che il Santo Padre ha contraccambiato nei suoi tanti gesti e nelle sue parole. Al termine dell’Udienza generale del mercoledì 23 giugno in piazza San Pietro Papa Francesco, di rientro dal pellegrinaggio, ha voluto ricordare la sua visita a Torino: “Essendo appena tornato da Torino, vorrei rivolgere un sentito ringraziamento alla gente torinese e piemontese per la loro calorosa accoglienza. Ringrazio particolarmente Sua Eccellenza Mons. Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino, i sacerdoti, le persone consacrate, tutti i vescovi piemontesi per la loro sentita partecipazione. Un particolare pensiero va ai malati del Cottolengo, che con l’offerta delle loro sofferenze sostengono la vita della Chiesa. Ringrazio di cuore i numerosi giovani per la loro audacia, la loro testimonianza e la loro voglia di vivere i valori del Vangelo. Vorrei ringraziare ugualmente le autorità civili, le forze dell’ordine, i volontari, le associazioni, i movimenti, le amministrazioni regionali, provinciali e comunali, il mondo del lavoro e tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione di questa mia visita in occasione dell’ostensione della Sindone e del bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco. Cari torinesi, mi sono sentito davvero a casa, abbracciato dal vostro affetto e dalla vostra ospitalità. Che il Signore benedica tutti voi e la vostra bella città”.Francesco ha incontrato la folla di pellegrini in Piazza Vittorio per la celebrazione della Santa Messa il 21 giugno mattina, ma nella fitta agenda dei suoi impegni ha prestato ascolto e visitato molte comunità più piccole. Ha incontrato il mondo dei lavoratori, dei detenuti, dei malati e dei giovani, e ancora i rom, i senza tetto, le forze dell’ordine, la comunità valdese e i suoi familiari. Sì perché Papa Francesco ha un legame particolare con la città di Torino, suo papà venne battezzato nella chiesa di Santa Teresa, i suoi nonni si sposarono nella medesima chiesa e abitarono di fronte, al civico 12 della via, proprio accanto alla sede della Banca Regionale Europea.

Page 24: SCENARI ECONOMICI CUNEO ILLUMINATA OSTENSIONE ... 39...ad operare che è il motore di ogni sistema. Facendo un breve cenno ai nostri numeri, con riferimento ai risultati del primo

46 47TERRITORIO

Dynamo CampDynamo Campprogetto outreach: la terapia ricreativa on the road

a ragazza dello staff ha i capelli rosso fiamma, qualche orecchino qua e là e indossa una felpa azzurra. Mi mostra il filmato

realizzato insieme ai bambini, scusandosi per la qualità del sonoro. Si vede una bimba in vestaglia, con la mascherina e un foulard in testa. Non so che malattia abbia, ma non è difficile intuirlo. La scena potrebbe essere molto triste, ma l’inquadratura mi mostra il volto della bimba. Un sorriso, ma che dico, una secchiata di denti bianchissimi, e due occhi che ridono, pure loro. E poi la bimba sta ballando. Seduta ad un tavolo, fa una coreografia con due ragazze con la felpa azzurra. Riconosco la musica, è

U Perchè la vera cura può essere ridere e la medicina può diventare l’allegriadi Riccardo Gaiardelli

una canzone di Grease, direi “Summer Nights”. Sono brave, nessuna delle tre sbaglia un movimento o va fuori tempo. Ad un tratto nella stanza entrano altri adulti e ballano anche loro, a dire il vero un po’ peggio. La bimba invece è perfetta, fino alla fine. Applaudono tutti. Non c’è nulla di triste in tutto questo. Il filmato non mostra una bimba malata. Quella che

vedo è la piccola star di un musical. E, mi dicono, sono bastate un paio d’ore insieme alle ragazze con la felpa azzurra. Sono all’interno del truck di Dynamo Camp parcheggiato fuori dall’Ospedale Regina Margherita di Torino, in rappresentanza del Gruppo UBI banca che collabora all’iniziativa di Outreach* di Dynamo Camp con cui l’Associazione porta i programmi di Terapia Ricreativa di Dynamo in ospedali, case famiglia, associazioni in città di tutta Italia. La ragazza con i capelli rosso fiamma è una professionista del teatro formata per lavorare anche con bambini gravemente malati e mi spiega in che modo la sua Associazione assiste i bambini ospedalizzati. Facendoli

16-20febbraio

Torino

2-7marzo

Verona

23-28marzo

Bologna

10-13marzo

Bergamo

27-29aprile

Brescia

11-15maggio

Milano

25-30maggio

Firenze

7-12Genova

21-26Palermo

12-17ottobre

Bari

26-31ottobre

Napoli

16-21Roma

1-4dicembre

Ancona

16-20febbraio

Torino

2-7marzo

Verona

23-28marzo

Bologna

10-13marzo

Bergamo

27-29aprile

Brescia

11-15maggio

Milano

25-30maggio

Firenze

7-12Genova

21-26Palermo

12-17ottobre

Bari

26-31ottobre

Napoli

16-21Roma

1-4dicembre

Ancona

16-20febbraio

Torino

2-7marzo

Verona

23-28marzo

Bologna

10-13marzo

Bergamo

27-29aprile

Brescia

11-15maggio

Milano

25-30maggio

Firenze

7-12Genova

21-26Palermo

12-17ottobre

Bari

26-31ottobre

Napoli

16-21Roma

1-4dicembre

Ancona

16-20febbraio

Torino

2-7marzo

Verona

23-28marzo

Bologna

10-13marzo

Bergamo

27-29aprile

Brescia

11-15maggio

Milano

25-30maggio

Firenze

7-12Genova

21-26Palermo

12-17ottobre

Bari

26-31ottobre

Napoli

16-21Roma

1-4dicembre

Ancona

16-20febbraio

Torino

2-7marzo

Verona

23-28marzo

Bologna

10-13marzo

Bergamo

27-29aprile

Brescia

11-15maggio

Milano

25-30maggio

Firenze

7-12Genova

21-26Palermo

12-17ottobre

Bari

26-31ottobre

Napoli

16-21Roma

1-4dicembre

Ancona

16-20febbraio

Torino

2-7marzo

Verona

23-28marzo

Bologna

10-13marzo

Bergamo

27-29aprile

Brescia

11-15maggio

Milano

25-30maggio

Firenze

7-12Genova

21-26Palermo

12-17ottobre

Bari

26-31ottobre

Napoli

16-21Roma

1-4dicembre

Ancona

16-20febbraio

Torino

2-7marzo

Verona

23-28marzo

Bologna

10-13marzo

Bergamo

27-29aprile

Brescia

11-15maggio

Milano

25-30maggio

Firenze

7-12Genova

21-26Palermo

12-17ottobre

Bari

26-31ottobre

Napoli

16-21Roma

1-4dicembre

Ancona

16-20febbraio

Torino

2-7marzo

Verona

23-28marzo

Bologna

10-13marzo

Bergamo

27-29aprile

Brescia

11-15maggio

Milano

25-30maggio

Firenze

7-12Genova

21-26Palermo

12-17ottobre

Bari

26-31ottobre

Napoli

16-21Roma

1-4dicembre

Ancona

16-20febbraio

Torino

2-7marzo

Verona

23-28marzo

Bologna

10-13marzo

Bergamo

27-29aprile

Brescia

11-15maggio

Milano

25-30maggio

Firenze

7-12Genova

21-26Palermo

12-17ottobre

Bari

26-31ottobre

Napoli

16-21Roma

1-4dicembre

Ancona

16-20febbraio

Torino

2-7marzo

Verona

23-28marzo

Bologna

10-13marzo

Bergamo

27-29aprile

Brescia

11-15maggio

Milano

25-30maggio

Firenze

7-12Genova

21-26Palermo

12-17ottobre

Bari

26-31ottobre

Napoli

16-21Roma

1-4dicembre

Ancona

16-20febbraio

Torino

2-7marzo

Verona

23-28marzo

Bologna

10-13marzo

Bergamo

27-29aprile

Brescia

11-15maggio

Milano

25-30maggio

Firenze

7-12Genova

21-26Palermo

12-17ottobre

Bari

26-31ottobre

Napoli

16-21Roma

1-4dicembre

Ancona

16-20febbraio

Torino

2-7marzo

Verona

23-28marzo

Bologna

10-13marzo

Bergamo

27-29aprile

Brescia

11-15maggio

Milano

25-30maggio

Firenze

7-12Genova

21-26Palermo

12-17ottobre

Bari

26-31ottobre

Napoli

16-21Roma

1-4dicembre

Ancona

16-20febbraio

Torino

2-7marzo

Verona

23-28marzo

Bologna

10-13marzo

Bergamo

27-29aprile

Brescia

11-15maggio

Milano

25-30maggio

Firenze

7-12Genova

21-26Palermo

12-17ottobre

Bari

26-31ottobre

Napoli

16-21Roma

1-4dicembre

Ancona

L’itinerario del truck Dynamo Camp 2015

Che cos è Dynamo Camp

I numeri *

Dynamo Camp è il primo Camp di Terapia Ricreativa in Italia che accoglie per periodi di vacanza e svago bambini e ragazzi dai 6 ai 17 anni, affetti da patologie gravi e croniche, principalmente oncoematologiche, neurologiche e diabete. I bambini provengono da tutta Italia e in parte da paesi esteri. Dynamo Camp offre anche programmi concepiti ad hoc per l’intera famiglia e programmi dedicati a fratelli e sorelle sani

(Siblings). Tutti gli ospiti sono accolti in modo completamente gratuito. Dynamo Camp è situato a Limestre in provincia di Pistoia, in un’oasi di oltre 900 ettari affiliata WWF, Oasi Dynamo, e fa parte del SeriousFun Children’s Network di camp fondati nel 1988 da Paul Newman e attivi in tutto il mondo. L’approccio della Terapia Ricreativa ha l’obiettivo di coinvolgere i piccoli ospiti in momenti che siano di stimolo alle loro capacità e rinnovino la fiducia in loro stessi e nelle loro possibilità. Il programma a Dynamo Camp è costituito da un’ampia offerta di: arrampicata, equitazione, tiro con l’arco, Terapia Ricreativa in acqua, attività di circo, Art Factory, Radio Dynamo, Dynamo Studios, Dynamo Musical. Radio Dynamo, Dynamo Musical, Dynamo Studios e laboratori creativi ed espressivi sono il cuore del progetto Outreach.www.dynamocamp.org

5.830 bambini accolti

859 famiglie coinvolte

3.198 volontari

7.000 bambini raggiunti con il Progetto Outreach

* dal 2007 ad oggi

giocare, cantare, ballare, e recitare. Anche se portano una flebo, o sono su una sedia a rotelle. Perché per curare le malattie c’è l’ospedale, ci sono i dottori. Ma ad un bambino con gravi patologie serve anche un’altra medicina, l’allegria. E per quella, mi spiega, ci sono anche loro. L’Associazione Dynamo Camp sta girando l’Italia con il suo Truck: un gigantesco camper nel quale il suo staff incontra tanta gente, famiglie, associazioni, medici, soprattutto bambini, sia a bordo del truck sia in Ospedali e case famiglia. Spiegando, informando cosa fanno durante le attività al Dynamo Camp o in giro per

l’Italia e l’Europa per coloro che chiamano i loro “piccoli eroi”. Il truck è pieno di giovani dello staff al telefono, alla console di una web radio, Radio Dynamo, o davanti al PC, ai muri ci sono disegni. Ovunque, tracce del passaggio di bambini. Io, impeccabile nel mio blazer, non mi sono mai sentito così inadeguato. Rimango nel truck finché posso, ascolto, chiedo. Poi mi rendo conto di rubare tempo prezioso, ai ragazzi di Dynamo e ai visitatori. Sono gentilissimi, ma io non sono uno dei loro piccoli eroi, mi sento un intruso. Pazienza, mi dico. Posso tornare? Certo! Mi rispondono. Saranno a Genova con il loro Dynamo truck a settembre. Non vedo l’ora. Magari daranno anche a me (e a qualche mio collega) il permesso di ballare insieme ai loro piccoli eroi… La nuova versione personalizzata

di carta prepagata Enjoy chiamata Enjoy Smile, realizzata in collaborazione con Dynamo Camp e lanciata in tutte le filiali delle Banche rete del Gruppo UBI in occasione della festa della mamma

* Nel 2015 il progetto Outreach è infatti sostenuto anche dai proventi del collocamento del primo Social Bond emesso da UBI Banca con esplicitazione dell’indice di redditività sociale del capitale investito (SROI).

Messaggio pubblicitario con fi nalità promozionale. Offerta valida dal 4 al 29 maggio 2015. Per le condizioni contrattuali della carta prepagata Enjoy Smile si rinvia a quanto indicato nei fogli informativi disponibili in tutte le fi liali, su ubibanca.com e sui siti web di Banca Popolare di Bergamo, Banco di Brescia, Banca Popolare Commercio e Industria, Banca Regionale Europea, Banca di Valle Camonica, Banca Popolare di Ancona e Carime. Enjoy Smile è vendibile obbligatoriamente in abbinamento al servizio Qui UBI che consente di gestire la propria Carta Enjoy a distanza tramite telefono, internet o cellulari smartphone.

A maggio, scegli la carta prepagata Enjoy Smile.

Per ogni carta emessa, doniamo 6 euro all’Associazione Dynamo Camp Onlus per realizzare progetti ricreativi dedicati ai bambini.

nel MESE DELLA MAMMA regalIAMO a un bambino

un sorriso in più.

CO

M_U

BI_

10

07 Fare banca per bene.

Page 25: SCENARI ECONOMICI CUNEO ILLUMINATA OSTENSIONE ... 39...ad operare che è il motore di ogni sistema. Facendo un breve cenno ai nostri numeri, con riferimento ai risultati del primo

48 49TERRITORIO

Valdettaro Classicaldettaro Classic Boats è il nome di cui si fregia il raduno d’imbarcazioni storiche che ogni due anni viene organizzato dal

Cantiere Valdettaro, saldamente legato alla storia e alla cultura del borgo ligure chiamato “Le Grazie”, comune di Porto Venere, in cui il Cantiere fu fondato nel lontano 1917. Il raduno nasce nel 2006 grazie alla disponibilità offerta dal Cantiere Valdettaro, oggi proprietà della famiglia dell’amministratore delegato Ugo Vanelo, al Comune di Porto Venere per realizzare, sulle sue banchine, un raduno di barche d’epoca. Sulla scia di quell’idea iniziale maturò la volontà di attrarre nell’insenatura barche più grandi e più importanti, con l’obiettivo di ritessere i fili di una storia che vide, proprio in questo borgo e nel Cantiere Valdettaro in modo specifico, il cuore pulsante dell’arte marinaresca. Questo inizio, alimentato dal museo degli

V Il raduno delle Signore del mare nella cornice della suggestiva baia delle Grazie

di Cantiere Valdettaro

attrezzi dei maestri d’ascia realizzato da Pietro Ricci e il fascino suscitato delle regate organizzate da Massimiliano D’Elia responsabile della sezione velica della Forza e Coraggio hanno alimentato una crescita costante che ha visto l’impegno del Cantiere Valdettaro aumentare sempre più per superare le aspettative di tutti coloro che, ormai, lo attendono con impazienza.Un cantiere che ha alle spalle una storia gloriosa, conosciuto nel Mediterraneo per l’indiscussa bravura dei suoi maestri d’ascia e dei suoi calafati. Furono Corrado Ricci

(giornalista, originario delle Grazie) e Francesco Barthel (originario di Firenze, armatore della barca d’epoca Mopi e fondatore dell’Associazione vele storiche Viareggio a stimolare lo sviluppo dell’accoglienza delle imbarcazioni d’epoca in questo borgo. Dopo il battesimo iniziale del 2006, che regalò al raduno il nome “ Sulla rotta d’Imperia”, volto ad esplicare il gioco di sponda tra la città di Imperia e Le Grazie, fu deciso di saldare indissolubilmente la manifestazione al Cantiere Valdettaro, tramite il nome Valdettaro Classic Boats, individuato dal giornalista Paolo Maccione.Il raduno, da quell’ormai lontano 2006, ha continuato a crescere edizione dopo edizione, ospitando un numero crescente di Signore del Mare e attirando sempre più visitatori, divenendo uno dei più importanti eventi del settore a livello nazionale. L’edizione 2015, svoltasi dal 4 al 6 settembre, ha accolto 37 magnifiche

48 TERRITORIO

Boats

imbarcazioni storiche e 6 derive, che si sono confrontate per due giorni in regate a sfide, regalando emozioni mentre coloravano con il bianco delle loro vele il blu delle acque del Golfo dei Poeti. Valdettaro Classic Boats guarda al futuro promettendo una VI edizione, nel 2017, ancora più sensazionale, capace di regalare emozioni indimenticabili. Vento in poppa!

49

3giorni di raduno

2regate, 3 mostre collaterali

400ospiti cena una in banchina e uno spettacolo serale mozzafiato

37imbarcazioni e 6 derive presenti

I numeri Due domande a Ugo Vanelo

Se dovesse descrivere il Valdettaro Classic Boats con 3 parole, quali sarebbero?

Emozionante, perché le sensazioni che una regata ci regala non si potrebbero descrivere altrimenti. Coinvolgente, perché aperto a tutti e non solo agli esperti del settore, riuscendo ad appassionare sempre più persone. Infine, lo definirei unico, perché questa manifestazione che rende omaggio a capolavori dell’arte nautica del passato viene ospitata in un palcoscenico incredibile: il Golfo dei Poeti.

Il mondo della nautica e delle regate appare negli occhi di molti in qualche modo elitario. È vero?

Amministratore delegato del Cantiere ValdettaroAssolutamente no. La nautica non significa solo yacht e imbarcazioni di lusso destinate a pochi. Il mondo della nautica e quello delle regate significano, e devono significare prima di ogni altra cosa, amore per il mare e per le barche. Questo è uno dei motivi principali per cui il nostro raduno ha così tanto successo.

Come vede il futuro del Valdettaro Classic Boats?

Brillante! Ad ogni edizione la manifestazione cresce e ci impegniamo per renderla sempre più ricca e affascinante. Quest’anno abbiamo organizzato 3 mostre collaterali che hanno riscosso un enorme successo e intendiamo superare le aspettative nella prossima edizione.

Ugo Vaneloinsiemeal Team

del Valdettaro Classic Boats

Page 26: SCENARI ECONOMICI CUNEO ILLUMINATA OSTENSIONE ... 39...ad operare che è il motore di ogni sistema. Facendo un breve cenno ai nostri numeri, con riferimento ai risultati del primo

50 51TERRITORIO

A Recco una lunga

tradizione di famiglia

dare inizio all’avventura della famiglia Tossini fu Fortunato che, nel 1899, avviò a Camogli una piccola produzione artigianale di pane

e focaccia. La qualità dei prodotti viene subito apprezzata e la bottega si trasferisce a Recco mantenendo inalterati i prodotti e le ricette, ma soprattutto la cura della qualità e la grande passione. Anno dopo anno il lavoro continua ricco di soddisfazioni fino al momento di svolta: nel 1976 i fratelli Luigi e Maurizio Tossini si rendono conto dei cambiamenti che il mercato sta subendo e decidono che per portare avanti l’attività di famiglia fosse necessario ridisegnare la strategia aziendale.

A Fratelli Tossini: maestri focacciai dal 1899. Dalla piccola bottega alla realtà odierna passando per oltre 100 anni di storia

di Viviana Lanzetti

Inizia in quell’anno il processo di ampliamento e di modernizzazionedella produzione dei prodotti “sfornati” arrivando a realizzare una realtà industriale con caratteristiche qualitative ancora artigianali. Nel corso degli anni

il mondo Tossini della focaccia si arricchisce di molti altri prodotti della tradizione ligure, realizzati e venduti sia nella gamma dei surgelati che in quella in atmosfera modificata. Grazie alla vasta gamma di prodotti, e alla vocazione di famiglia legata al punto vendita e alla bottega da forno, la Tossini avvia dagli anni Settanta una serie di punti vendita specializzati in pane e focaccia e che offrono, da un paio di anni, anche gastronomia di qualità e angolo caffetteria e pasticceria. Tanti accoglienti negozi per buongustai tra Recco e Chiavari che ad oggi sono nove considerato quello di Chiavari, la cui apertura è prevista per la metà di ottobre, che rappresenta

la filosofia aziendale, apertura da mattina a sera, sette giorni su sette e capace di combinare il servizio con la vendita al dettaglio di panetteria, pasticceria e gastronomia fresca. Fino a metà anni ‘90 la produzione Tossini avviene solo nei punti vendita, panetterie completamente autonome nella produzione della gamma prodotti, nel 1995 si rende però necessaria l’apertura di uno stabilimento che possa, da una parte, sostenere l’attività produttiva dei punti

vendita, e dall’altra, iniziare a guardare a nuovi canali di distribuzione. Viene così avviato lo stabilimento di Avegno, di recente ampliamento, dove il processo produttivo consente di mantenere tutte le caratteristiche della produzione artigianale e allo stesso tempo di utilizzare le più moderne tecniche di conservazione per mantenere il prodotto fresco e genuino. Si tratta di sei o settemila focacce prodotte quotidianamente su due linee di lavoro, una per la focaccia di “recco” e l’altra per la focaccia genovese nei vari gusti. Numeri importanti per una realtà che impiega, tra punti vendita e stabilimento, 180 persone che condividono la passione per ciò che è buono, tradizionale e genuino.

Qual è la filosofia alla base del vostro lavoro quotidiano?

Mantenere la qualità e la fedeltà alle ricette di una volta, la passione per il lavoro artigiano, per l’arte della panificazione e della pasticceria. La nostra missione è quella di essere l’azienda di riferimento per la focaccia genovese e quella di Recco perché oggi la focaccia è anonima, assimilata al luogo che la vende.

Come osservate il mercato e come interpretate le preferenze dei vostri consumatori?

Grazie ai nostri punti vendita, che sono di proprietà, abbiamo un punto di osservazione e ascolto quotidiano dei gusti e delle richieste dei clienti. Abbiamo una “squadra di focacciai”, nei 9 punti vendita che recepisce

E spesso la passione per il cibo sano e di qualità va a braccetto con quella per lo sport. La Tossini sostiene infatti il Rugby essendo il primo sponsor della squadra di serie A pro Recco-Rugby, la Rapallo Nuoto e Pallanuoto S.S.D. ed il Basket di Pegli. Inoltre con i propri prodotti contribuisce ad alimentare le manifestazioni sportive della propria zona. Da fine ‘800 ad oggi la strada è stata lunga, caratterizzata dal giusto connubio tra tradizione e innovazione che contraddistingue il made in Italy che tutto il resto del mondo ci invidia. E a proposito di resto del mondo, la Tossini approccia il mercato oltre frontiera con vendite in Spagna, Belgio, Francia, Svizzera, Inghilterra e Svezia.

1899 anno di fondazione

180 dipendenti

9punti vendita

7.000pezzi prodotti al giorno

I numeri

e ci trasmette le esigenze di mercato. Il risultato sono nuove tipologie di focaccia, oltre alle sei classiche, una gamma di prodotti “break” che si conservano in frigo 30 giorni, gli “snack” surgelati e freschi che incontrano esigenze e stili di vita differenti.

I prodotti Tossini incontrano il pubblico attraverso modi e canali differenti: i surgelati, i prodotti ATM, i negozi Tossini. State pensando ad altre strade?

Sì, oltre al posizionamento e alle caratteristiche di prodotto stiamo lavorando per portare l’autentica focaccia italiana in Europa. Non è un percorso facile, i gusti e le abitudini oltre frontiera sono differenti dai nostri quindi stiamo studiando delle varianti, ad esempio si pensa di realizzare una focaccia di Recco per il mercato inglese e quello tedesco guarnita con del bacon.

Novità in lancio?Sicuramente la gastronomia è una nostra impostante novità. Abbiamo di recente investito pesantemente nel nostro stabilimento per realizzare un locale gastronomia dove prepariamo una serie di piatti del territorio che poi commercializziamo. Una bella sfida che ci sta dando grandi soddisfazioni nei nostri punti vendita.

Puntate molto sui vostri punti vendita, pensate di aprirne altri anche fuori dalla Liguria?

Quello di Chiavari è certamente un nuovo concept che vorremmo replicare, prima nelle zone liguri che ancora non ci vedono presenti, come il Ponente, e poi altrove. Insieme alla rete dei negozi portiamo avanti costanti lavori di ampliamento nel nostro stabilimento perché stia al passo con le necessità produttive e di mercato. Siamo convinti che continuando con impegno nel nostro lavoro, investendo i nostri utili in azienda in ricerca e sviluppo e nuove strutture potremo portare avanti la nostra passione di famiglia: la focaccia e tutto il mondo che la circonda.

Due domande a Luigi e MaurizioTossiniMissione, obiettivi e visione per il futuro dell’azienda

Page 27: SCENARI ECONOMICI CUNEO ILLUMINATA OSTENSIONE ... 39...ad operare che è il motore di ogni sistema. Facendo un breve cenno ai nostri numeri, con riferimento ai risultati del primo

52 53TERRITORIO

Gai S.p.A.l’arte dell’imbottigliamento a Ceresole d’Alba

hi non è un addetto ai lavori del mondo vitivinicolo ma allo stesso tempo ama il buon vino, generalmente stappando una bottiglia si

concentra sul profumo che ne scaturisce, sul colore del vino e poi sulle sensazioni gustative. Difficilmente si pensa al “viaggio” che il vino compie dalle botti di una cantina fino ad arrivare dentro ad una bottiglia con un tappo, magari una

C

Uno stabilimento avveniristico alle porte del Roero dove tradizione e innovazione parlano la stessa linguadi Viviana Lanzetti

Nel 1985 avviene il trasferimento a Ceresole d’Alba dove l’azienda risiede tutt’ora e conosce una fase espansiva di rilievo. Dal 2003 la GAI si occupa anche di etichettatura ed è oggi capace di racchiudere l’intero confezionamento con lavaggio e asciugatura della bottiglia, capsulatura ed etichettatura in un unico monoblocco. Nel 2013 è stata presentata sul mercato la valvola di riempimento elettropneumatica (brevettata dalla GAI) che è in grado di lavorare prodotti fermi, gasati e frizzanti in modo ideale con un

13.000 m², 30.000 adibiti a piazzali e strade, 100.000 metri quadri di verde. 14.000 m² sono ricoperti da pannelli fotovoltaici, con produzione di 1.800 KW di energia elettrica. Le persone impegnate presso la sede italiana sono 180 mentre in quella francese sono 30. Numeri questi che raccontano di una realtà importante sotto molteplici punti di vista, uno stabilimento progettato e organizzato per il ciclo completo, dalla progettazione all’arrivo delle materie prime, dalla produzione al montaggio e

gabbietta se si tratta di uno spumante, e un’etichetta. Dietro a quel viaggio si cela un mondo, anch’esso affascinante quanto complesso, che permette di far arrivare sulle tavole dei prodotti perfettamente integri e pronti da consumare. Questo importante processo di imbottigliamento, che deve saper tutelare la tradizione ma anche innovare nel tempo, è da sempre la sfida della famiglia Gai che da tre generazioni si occupa della produzione di macchinari al servizio dell’eccellenza enologica. Era il 1946 quando a Pinerolo in provincia di Torino Giacomo Gai, insieme alla moglie Elsa, fonda l’azienda costruendo le prime macchine per imbottigliare. In quei tempi, a guerra da poco conclusa, la parola “vino” non aveva ancora associati i valori di oggi ma proprio in quegli anni Cinquanta iniziava la cultura enologica moderna. La famiglia Gai iniziò dunque i primi passi intuendo che il momento era quello giusto e soprattutto lavorando al fianco dei produttori, Clienti importanti con i quali sono state sviluppate le principali innovazioni. Nel 1979, grazie proprio alla collaborazione tra soggetti diversi, Carlo Gai inventò il monoblocco partendo dall’idea di unire in

un’unica macchina tutte le funzioni relative all’imbottigliamento: dalla sciacquatura della bottiglia alla tappatura. Il monoblocco divenne subito lo standard per l’intero settore e tutt’ora la Gai Spa ne detiene la leadership a livello mondiale. L’introduzione del monoblocco ha aperto la strada ad altri prodotti da imbottigliamento, dai vini fermi agli spumanti, dalla birra all’olio, ai liquori, ecc…

totale controllo su tutto il processo. Grazie al lavoro di ricerca e sviluppo e ad una costante attenzione all’innovazione tecnologica l’azienda incontra le esigenze di clienti in tutto il mondo e garantisce la presenza dei propri tecnici nei 5 continenti. Oggi la sede di Ceresole d’Alba, non lontano da Torino, immersa nel verde alle porte del Roero, è di 170.000 metri quadri totali, di cui 40.000 coperti , con il recente ampliamento di

collaudo. Una vocazione all’autonomia, il 90% dei componenti per il primo impianto e per l’assistenza vengono disegnati e costruiti in casa, il fabbisogno energetico e termico è coperto interamente con fonti interne non inquinanti. E poi una gestione di famiglia attenta ai bisogni dei propri collaboratori; gli spazi sono tutti pensati per permettere un’alta qualità del lavoro: silenzio, pulizia, spazi verdi e possibilità di utilizzare il dopolavoro in loco per varie attività sportive.

La sede di Ceresole d’Alba è in fase di ampliamento. Quali gli elementi della nuova struttura?

A fine 2013 sono iniziati i lavori che si stanno concludendo. Abbiamo un nuovo magazzino porta pallet automatico con una capienza di oltre 11.000 unità di carico da 1 tonnellata, una nuova area per i ricambi, il montaggio e il collaudo, e uno spazio tre volte maggiore per l’ufficio tecnico. Sarà una struttura che vorremmo fosse in grado di incrementare la nostra efficienza e al contempo renderci flessibili rispetto alle richieste di un mercato in evoluzione. Non mancherà uno sguardo

alla nostra storia, allestiremo una zona di esposizione permanente, un museo delle nostre macchine, che racconti quasi settant’anni di attività.

Ricerca e sviluppo sono due pilastri del vostro fare impresa.

Da sempre crediamo che i nostri prodotti debbano essere tecnologicamente evoluti, reinvestiamo il 15% del fatturato in azienda tra attrezzature innovative e ricerca e sviluppo. Questo ci ha permesso di arrivare nel 2013 a brevettare una valvola da imbottigliamento mai esistita prima che si presta sia per i liquidi fermi che per quelli spumeggianti. Due anni di lavoro progettuale che da poco vedono i primi prototipi andare negli stabilimenti dei nostri clienti.

La sua è una lunga carriera sempre al fianco di grandi produttori vinicoli, è accaduto che una richiesta abbia determinato per voi un’innovazione tecnologica?

Mio padre Giacomo, fondatore della GAI, mi ha trasmesso il desiderio e la volontà di ascolto. Noi ascoltiamo le esigenze e facciamo delle macchine che servano al cliente. Per esempio nell’85 un cliente importante degli USA ci chiese una macchina che avesse una stazione che togliesse l’aria dalla bottiglia per abbattere l’ossidamento. Da quella richiesta nasce la nostra stazione di deareazione che oggi è uno standard.

Parliamo di persone. Presso la GAI i collaboratori vivono in un ambiente lavorativo di qualità.

Nella nuova sede i dipendenti trovano un parcheggio pluripiano coperto con 300 posti auto, un ristorante aziendale gestito da una fattoria attigua a noi e mantengono lo spazio per le attività sportive. Nel ’72 la GAI aveva 12 dipendenti, oggi circa 180, ma lo spirito è sempre lo stesso, siamo una famiglia, lavoriamo tutti allo stesso progetto e vige rispetto reciproco.

Come vengono accolti i giovani? Ci sono progetti specifici per loro?

Le persone sono il nostro capitale principale, i giovani, soprattutto delle nostre zone spesso formati da istituti salesiani, trovano da noi lo spazio per crescere, imparare e guardare lontano. Grazie all’ampliamento vorremmo proporre delle attività didattico-formative negli spazi lasciati dall’ufficio tecnico: 800 m² che potrebbero diventare una scuola professionale concentrata su meccanica ed elettronica con un’attenzione particolare all’inglese.

Due parole con Carlo Gai

La famiglia Gai. I fondatori furono Giacomo Gai e la moglie Elsa, ad essi sono succeduti l’ingegner Carlo, oggi Presidente e la moglie Renata insieme al signor Battista fratello di Carlo e la moglie Adriana. La terza generazione è rappresentata da Guglielmo, direzione industriale, da Giovanni, direzione servizio clienti e da Giacomo, direzione amministrativa

Monobloccoautomatico da 5.000 bottiglie/ora composto da: sciacquatrice, riempitrice elettro pneumatica,tappatore sughero, capsulatrice a vite

Page 28: SCENARI ECONOMICI CUNEO ILLUMINATA OSTENSIONE ... 39...ad operare che è il motore di ogni sistema. Facendo un breve cenno ai nostri numeri, con riferimento ai risultati del primo

54 55BREVI

rofessionisti della Banca hanno accolto i partecipanti a Grandi Langhe Dogc 2015, evento

promosso nel mese di marzo dal Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. La manifestazione, a cadenza biennale, è aperta esclusivamente ad operatori professionali nazionali ed internazionali che in tre giorni di degustazioni itineranti sul territorio delle Langhe hanno la possibilità di conoscere i grandi vini direttamente dai produttori e di avviare nuovi accordi commerciali. La collaborazione della Banca, oltre a proporre i propri servizi e la propria consulenza nei rapporti commerciali, anche sui mercati esteri, ha sottolineato lo stretto legame con la realtà locale e con un settore di primaria importanza nell’economia di Langa.

i è conclusa nella mattinata del 15 maggio negli spazi del Teatro della Gioventù di Genova, la terza

edizione del premio letterario “Racconti di Valore”, a conclusione del programma “L’impronta economica junior” nell’ambito del progetto promosso dalla

S

GENOVA

Educazione Finanziaria

Banca in collaborazione con la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio (FEDUF) per la diffusione della cittadinanza economica nelle scuole liguri. Il premio letterario ha voluto valorizzare quanto appreso nel corso degli incontri avvenuti nelle classi

partecipanti dell’IC Strozzi di Genova Quarto, dell’Istituto Anna Frank di La Spezia, dell’IC Certosa di Genova e dell’Istituto Don Bosco di Alassio, ma ha anche permesso agli studenti di mettersi alla prova, singolarmente o in gruppo, attraverso la stesura di un breve racconto dedicato al tema del valore del denaro, del capitale umano e dell’economia sostenibile dando libero sfogo alla fantasia ed alla creatività, affrontando i temi proposti in maniera non convenzionale. Il regolamento del concorso prevede infatti che i testi, della lunghezza massima di tre pagine, possano essere stesi nella forma preferita, che sia un racconto, una poesia, un articolo o intervista, una sceneggiatura con dialoghi. Gli oltre 30 elaborati pervenuti sono stati esaminati da una giuria composta da giornalisti e referenti sia della Banca che della FEDUF. Alla fase finale sono approdati 12 lavori oltre ad un “progetto speciale”. I ragazzi finalisti hanno seguito una interessante lezione sul tema “Diventare cittadini sostenibili” a cura di FEDUF ed hanno presentato i propri elaborati al pubblico ed alla giuria che ha premiato, assegnando una valutazione specifica all’esposizione orale in pubblico, i lavori di Marta Giacopelli dell’IC Strozzi di Genova Quarto, Erica Brondi dell’Istituto Anna Frank di La Spezia e Lisa Merciadri dello Strozzi. Il “progetto speciale” ha concluso la cerimonia: un rap “futuribile” proposto dai ragazzi della classe 1 E dell’IC Strozzi di Quarto il cui testo è stato apprezzato da tutti i presenti. “L’impronta Economica Junior” stimola gli studenti a riflettere sulle principali funzioni della finanza e sul loro impatto nella vita quotidiana: temi come il flusso del denaro e la gestione dei risparmi, i consumi consapevoli, il funzionamento delle banche e i sistemi di pagamento, le funzioni della finanza e il ruolo delle assicurazioni, trovano un collocamento concreto, pragmatico, non noioso e stimolante che aiuta i ragazzi ad avvicinarsi ad una materia tradizionalmente considerata ostica.

ALBESE

Biennale in Langai grandi vini crescono

P

TORINO CUNEO GENOVA

el mese di febbraio, in tre distinti appuntamenti a Torino, Cuneo e Genova, il “XIX Rapporto

sull’economia globale e l’Italia”, curato dal gruppo di lavoro del Centro Einaudi di Torino coordinato dal professor Mario Deaglio. Il volume, dal titolo “Un disperato bisogno di crescere”, presenta un 2015 che vede vacillare le certezza e le aspettative, con il modificarsi degli scenari politici e sociali. “L’Ucraina ha riportato lo spettro della guerra in Europa, il «Califfato» l’ha esteso nel MedioOriente. Gli Stati Uniti potrebbero esportare idrocarburi in concorrenza con Russia e Arabia Saudita. Ovunque la crescita rallenta, ben al di là delle previsioni iniziali, e il prodotto interno lordo italiano mette a segno un’altra variazione negativa. Un clima meno amichevole del passato percorre l’economia globale, mentre gli ostacoli al libero commercio continuano ad aumentare. Nel frattempo, la spinta dell’innovazione trasforma i modi di produrre e di consumare. Cambia anche

N

DIAMANTI IN BANCA

Inaugurazione preziosa in piazza Europa

n occasione dell’inaugurazione della rinnovata filiale Sede Cuneo della Banca, in piazza Europa, nel tardo

pomeriggio dello scorso 24 giugno, è stato organizzato un evento “prezioso”: un viaggio nel suggestivo mondo dei diamanti, oltre ad una serie di pezzi rari in mostra. Numerosi clienti interessati hanno assistito al discorso introduttivo del Direttore Generale della Banca, Riccardo Barbarini, e seguito la presentazione di Marco Pocaterra - Chief Executive Officer Diamond Love Bond. Gli interventi hanno evidenziato le caratteristiche della collaborazione tra UBI Banca e la Diamond Love Bond oltre ai tanti aspetti legati al mondo dei diamanti ed alle opportunità di acquisto come forma di investimento, ancora poco nota alla maggioranza dei risparmiatori. Non solo discorsi ma anche i preziosi “dal vivo”: gli

I

ospiti hanno potuto ammirare una collezione di diamanti di varie carature esposta in cinque teche allestite nel salone al piano superiore della filiale.

urgente operare scelte fondamentali in campo energetico, per l’Italia il motore delle esportazioni non basta più, occorre far salire la domanda interna e in particolare superare la crisi dell’edilizia.” Il XIX Rapporto propone al lettore un quadro ragionato di questi sviluppi e di questi problemi, intrecciando tra loro i risultati di studi condotti da esperti di varie discipline: un contributo all’analisi delle cause di una crisi che è ancora tra noi, ma anche alla ricerca di una crescita che continua a sfuggire di mano. Nelle tre sedi, questi temi sono stati presentati e discussi dai curatori della ricerca e seguiti con interesse da un numeroso pubblico in prevalenza di professionisti ed imprenditori piemontesi e liguri. In tutti gli eventi sono intervenuti esponenti di prestigio del mondo imprenditoriale, che hanno portato la loro testimonianza rispetto al proprio contesto di riferimento e lanciato spunti di riflessione sulla attuale congiuntura e sulle problematiche determinate dalla futura evoluzione degli scenari. A Torino, presso il Circolo dei lettori, Mario Deaglio e Giuseppe Russo, coautori del diciannovesimo “Rapporto”, hanno discusso con Gabriella Fantolino, titolare dell’Azienda Agricola Fantolino Uova; a Cuneo, nello Spazio Incontri Cassa di Risparmio 1855, il Rapporto è stato illustrato da Giorgio Arfaras e sono intervenuti il Presidente di Confcommercio Cuneo, Luca Chapella, il Direttore Generale della Lannutti spa, Franco Ghiglione, ed il Direttore Marketing di Galup, Alberto Mossotto. A Genova, infine, hanno partecipato Giuseppe Russo per il Centro Einaudi con Gianni Morongiu, Presidente della Società di Letture e Conversazioni Scientifiche che ha ospitato l’incontro, e Stefano Delle Piane Presidente di Costruzioni spa.Il Rapporto sull’economia globale e l’Italia viene realizzato dal 1996 con cadenza annuale; dal 2009 in collaborazione con UBI Banca. Il Rapporto analizza l’evoluzione dei mercati mondiali dal punto di vista degli sviluppi congiunturali, dei settori, delle imprese, delle regole, e la posizione dell’Italia nell’economia globale.

la struttura sociale: la classe media si espande in Oriente ma è in trincea in Occidente, dove il «precariato» potrebbe avere una funzione fortemente destabilizzante. In questo clima, Europa e Italia cercano di muovere passi incerti di rinnovamento. Per l’Europa diventa

Centro Einaudi rapporto economia

Page 29: SCENARI ECONOMICI CUNEO ILLUMINATA OSTENSIONE ... 39...ad operare che è il motore di ogni sistema. Facendo un breve cenno ai nostri numeri, con riferimento ai risultati del primo

56 57BREVI

SHOPPING 3.0

Concorso Confcommercio

onfcommercio Cuneo, con la collaborazione della Banca ed il patrocinio del Comune di

Cuneo, ha lanciato la prima edizione del concorso di idee “Negozio Ideale – Shopping 3.0”, concluso nel mese di giugno con la cerimonia di premiazione dei vincitori, nella sala dello Spazio incontri Cassa di Risparmio 1855, e del migliore negozio ideale del futuro, innovativo, originale e, soprattutto, 3.0.Che cosa può rendere le modalità di acquisto nei negozi qualcosa di unico e innovativo? Come sarà il punto vendita del futuro? Quali sono le aspettative dei cittadini più giovani? Questi i dilemmi su cui il concorso, rivolto alle classi terze, quarte e quinte delle scuole superiori di Cuneo, ha fatto lavorare i ragazzi, chiedendo loro di studiare le sfide che attendono l’imprenditore di oggi rispetto al

consumatore di domani, progettando un modello ideale di negozio “sotto casa”, capace di integrarsi con l’e-commerce, i social network e le varie forme alternative di acquisto. Così, sono stati proprio loro, i clienti del futuro, quelli che più di ogni altro sono proiettati sul 3.0 e tutto quello che è social e interattivo, che si sono confrontati direttamente con la realtà che loro stessi vivono ogni giorno da clienti, ma questa volta a ruoli invertiti. Il concorso, a partecipazione gratuita, consisteva nel realizzare un elaborato a scelta tra prodotto grafico, prodotto web e prodotto video. Tutte le idee sono state valutate da una commissione di valutazione multidisciplinare, che ha basato il giudizio sull’originalità e

l’impegno, oltre all’attenzione alla salvaguardia e la difesa del territorio e le sue peculiarità, oltre al grado di attuabilità in base ai costi previsti dal progetto ipotizzato e la coerenza con le caratteristiche di una città “smart”, per indurre i ragazzi a lavorare su un progetto il più possibile concreto e applicabile alla realtà. I vincitori sono stati i ragazzi dell’I.I.S. Virginio Donadio di Cuneo (Lorenzo Benassia, Rebecca Bordino, Annamaria Lamberti, Sara Giordano, Giulia Nicelli, Michela Operti, Debora Salvagno) che hanno vinto, per il proprio istituto, un pc portatile Apple e una stampante; il secondo premio, un pc portatile Apple, se lo sono aggiudicato i ragazzi del liceo scientifico Peano di Cuneo (Mario Becchio, Matteo Bono, Margherita Coda-Zambetta, Sara Dalmasso, Eugenia Ferrero, Marco Ferrante, Francesca Mogna, Beatrice Panero, Michele Ponso, Giorgia Rinaldi, Michele Santoro, Caterina Sasso). Infine, i terzi classificati dell’ITC Bonelli di Cuneo (Marta Dalmasso, Rebecca Serra, Marta Dutto, Arianna Picciolini, Marika Ninotto) hanno vinto per la propria scuola un pc portatile con sistema operativo Windows. A tutti i ragazzi delle prime tre classi sono stati inoltre conferiti ulteriori premi individuali in denaro. “L’iniziativa – ha commentato il presidente di Confcommercio Luca Chiapella - è un importante momento di incontro e confronto con il mondo scolastico, che Confcommercio identifica come il target di giovani clienti-consumatori di domani. Abbiamo ricevuto importanti stimoli sulle tendenze all’acquisto, che verranno elaborati e convertiti in proposte operative destinate agli operatori della rete commerciale cuneese, in grado così di predisporsi al meglio per gli anni futuri”. “Il progetto ideato da Confcommercio – ha sottolineato il Vice Presidente della Banca, Pierfranco Risoli – ha permesso ai ragazzi di misurarsi con il mondo del lavoro, in questo caso quello del commercio, e di ragionare sugli scenari futuri che li vedranno protagonisti. La Banca, per la quale l’innovazione in campo economico e finanziario è argomento prioritario, ha sostenuto da subito questa iniziativa che coinvolge gli esercizi commerciali, una delle leve più importanti dell’economia locale, ai quali è stata tra l’altro data l’opportunità di conoscere e provare UBI Pay e i vantaggi dei pagamenti da smartphone”.

Le idee e le proposte dei giovani consumatori per l’innovazione dei punti vendita

CUNEO

Granfondo ciclistica Fausto Coppi

CUNEO

Sport in piazza

TORINO

Mondiali di Calciobalilla

a Fausto Coppi Le Alpi del Mare” è una granfondo ciclistica internazionale per atleti non

professionisti e cicloamatori che si sviluppa nelle vallate cuneesi con partenza e arrivo a Cuneo. Si sviluppa su due percorsi, di 177 km con dislivello di 4.125 metri e di 117 con dislivello di 2.500 metri. La Banca ha voluto essere protagonista della 28ma edizione della gara con un’idea mai sperimentata prima: la foto ricordo della gara sulla carta Enjoy Me. Così, lo scorso 11 luglio accanto al proprio spazio espositivo nel villaggio degli sponsor della manifestazione, nella piazza Galimberti di Cuneo, ha allestito un corner fotografico dove, avendo a disposizione un fotografo professionista, è stato

ello stesso giorno della Fausto Coppi, un altro luogo della città e precisamente

lo slargo in via Roma davanti alla sede della Direzione Territoriale della Banca è stato animato da un pomeriggio di sport, volley, basket e tennis tavolo.La Banca ha infatti voluto radunare e portare in piazza gli atleti delle società sportive cuneesi che ha sostenuto nell’ultima stagione sportiva, SportinCuneo, Granda Basketball, Auxilium Cuneo, allestendo tre diverse aree sportive per dare una dimostrazione di sport ad adulti e

n quattro giorni di gara, oltre 700 atleti provenienti da 33 nazioni si sono confrontati nei Campionati

Mondiali di Calcio Balilla, ottava edizione, dall’8 al 12 aprile al Palaruffini di Torino. L’evento è stato organizzato con grande attenzione anche ai particolari ed agli accessori dalla FICB – Federazione Italiana Calcio Balilla, che ha il suo quartier generale ad Ivrea e con la quale la Banca Regionale Europea ha instaurato un rapporto privilegiato da oltre un anno, realizzando la carta Enjoy brandizzata con i colori della FICB e presenziando lo scorso anno ad una importante manifestazione a Caorle. In occasione dei Mondiali a Torino la Banca ha allestito un proprio spazio espositivo in cui promuovere la carta Enjoy FICB e la nuova app UBI Pay, idonea al target cui fa riferimento il “calciobalilla”.Oltre agli atleti, tutti gli appassionati hanno avuto la possibilità di cimentarsi in questa disciplina sulle tante postazioni messe a disposizione del pubblico.Per la cronaca, la vittoria nella massima competizione è andata al Lussemburgo che ha battuto in finale gli Sati Uniti.

“L

N

I

possibile farsi fotografare con la divisa della Fausto Coppi. L’iniziativa, illustrata dal personale della Banca presso lo stand e proposta con la promozione della carta Enjoy Me, ha raccolto il consenso della gran parte dei duemila iscritti alla gara e sono state scattate centinaia di fotografie, non una foto ricordo come tante altre ma una foto scattata in un set ad hoc che molti porteranno “in copertina” sulla loro carta Enjoy.

bambini, con la possibilità di cimentarsi con le tre discipline. Un simbolico riconoscimento verso gli atleti e le rispettive società, costantemente impegnate nella promozione sportiva tra i giovani e nell’ambiente scolastico, di assoluta importanza sociale nel trasmettere valori che la Banca da sempre condivide: impegno, tenacia e passione per raggiungere obiettivi eccellenti e di prestigio. A coloro che hanno sperimentato in questa occasione tutte le tre discipline proposte è stato omaggiato uno zainetto in tela utile per l’attività sportiva.

C

Page 30: SCENARI ECONOMICI CUNEO ILLUMINATA OSTENSIONE ... 39...ad operare che è il motore di ogni sistema. Facendo un breve cenno ai nostri numeri, con riferimento ai risultati del primo

58 59BREVI

SOLIDARIETÁ

flying angels

ACQUI TERME

1° edizione Gym Days

l Gruppo UBI Banca e nello specifico la Banca Regionale Europea, sostiene la Fondazione Flying Angels

Onlus nella raccolta fondi per continuare ad aiutare i bambini in emergenza sanitaria che hanno urgente bisogno di essere curati, dando loro la possibilità di volare ovunque ci siano una struttura o dei medici disposti a intervenire per

i è svolta nel week end del 12 Aprile la prima edizione di Gym Days, competizione interregionale

di Ginnastica Artistica Femminile, organizzata presso il Centro Sportivo Mombarone dall’ASD Artistica 2000 con il patrocinio del Comune di Acqui Terme e la partecipazione di oltre 350 ginnaste,

I

S

ALESSANDRIA

Nuovo servizio per i dipendenti dell’ospedale

dipendenti dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria hanno ora a disposizione una carta Enjoy dedicata,

“ASO Alessandria”, personalizzata con i colori dell’Ospedale, studiata espressamente per loro e con caratteristiche innovative e vantaggiose in termini economici. La “Carta Enjoy ASO Alessandria” è dotata di IBAN e consente le principali operazioni di base del conto corrente ed è stata simbolicamente consegnata al Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria Giovanna Baraldi dal Direttore Generale della Banca, Riccardo Barbarini, il 22 luglio scorso dando così il via alla distribuzione al Personale dell’Azienda.L’operazione rientra nel più ampio accordo di gestione della tesoreria dell’Ospedale SS. Antonio e Biagio e

I

Cesare Arrigo di Alessandria, rinnovata per un triennio fino al 31 gennaio 2018, e consolida il legame sia con il territorio alessandrino sia con l’azienda ospedaliera che, grazie alla collaborazione con la

Banca, ha potuto migliorare i propri servizi informatici per una maggiore efficienza del Centro di Prenotazione, strumento importantissimo per l’ accesso dei cittadini agli esami e alle cure.

salvar loro la vita. Il progetto si inserisce nell’ambito di UBI Comunità, il modello di servizio dedicato al mondo Non Profit, che punta a contribuire alla crescita di iniziative e progetti che creino valore per

la comunità e incentivino lo sviluppo dell’economia del bene comune.La Banca, oltre a sponsorizzare la serata “Sapore di Sale” a Santa Margherita Ligure, ha messo a disposizione di Flying Angels il Bonifico Solidarietà, esente da commissioni, se si è clienti UBI Banca e titolari del servizio di internet banking Qui UBI. Oppure, per chi non fosse cliente, è disponibile il Bonifico Bancario allo sportello, anch’esso esente da commissioni, sul conto corrente di Flying Angels acceso presso UBI Banca Regionale Europea IBAN IT40X0690601400000000030842

altrettanti accompagnatori e molti curiosi. La Banca Regionale Europea è stata tra i principali sostenitori dell’iniziativa omaggiando medaglie

personalizzate a tutte le atlete, coppe per le migliori prestazioni, palloncini colorati e striscioni per rendere il palazzetto accogliente e festoso.

SPORT

Palloneelastico

INTERBANCARI

Atletica: trionfa Bre

nche quest’anno la Banca ha sponsorizzato la Coppa Italia di Pallone Elastico, le cui fasi

si sono svolte in diversi sferisteri e la finale concentrata presso lo sferisterio di Villanova Mondovì, in provincia di Cuneo.Il pallone elastico è uno sport di antica storia, la cui passione è molto radicata nel basso Piemonte e in Liguria. Oggi sta vivendo un momento di rinnovata attenzione, con una partecipazione significativa anche tra i giovanissimi.A settembre, questo sport ha avuto un momento di alta visibilità a Torino, dove è stato organizzato con il supporto della Banca il Meeting Nazionale Giovanile. Oltre 600 giovani atleti si sono sfidati nei campi allestiti in diverse piazze della città e nelle finali presso lo sferisterio di corso Tazzoli. La Banca ha premiato con una targa ricordo l’atleta più giovane, Tommaso Nimot - classe 2007, Pallonistica Priocchese - e la società con il maggior numero di atleti partecipanti, l’A.S.D. Pallone Elastico San Biagio di Mondovì.

uccesso completo, sia in campo maschile che femminile, degli atleti della Banca Regionale Europea al

40° Campionato Italiano di Atletica organizzato a Novara nei giorni 6 e 7 giugno scorsi dal Gruppo Banco Popolare. Alla manifestazione hanno partecipato 21 Società con 318 atleti. In campo maschile la BRE ha conquistato il suo 17° scudetto su venti partecipazioni (le altre vinte da Banco Napoli ed Unicredit 2, con Banca Regionale Europea sempre seconda), precedendo Unicredit, Gruppo Banco Popolare, Intesa Sanpaolo ed altre 16 Società. Oltre a vari titoli master e piazzamenti podio, sono stati conquistati 4 titoli assoluti con Alessandro Demontis (800), Massimo Dotta (alto), Claudio Cuniberti (asta) e con la 4x400 (Ragazzi-Dotta-Vagaggini-

A

S

Demontis). In campo femminile decimo titolo per le atlete della Banca che sul podio hanno preceduto C.R. Asti ed Unicredit. Oltre ai titoli master e piazzamenti podio, sono stati conquistati sette titoli assoluti con Nicoletta Miglietta (peso), Lorena Quaranta (400),

Mariacristina Rossi (giavellotto), Elena Tosatti (100 hs-400 hs), Simona Ventrella (disco) e con la 4x400 (Ventrella-Cometto-Re-Tosatti). In tutte le venti edizioni disputate le rappresentative della Banca sono state guidate dal Responsabile Tecnico Giampiero Marzi.

Page 31: SCENARI ECONOMICI CUNEO ILLUMINATA OSTENSIONE ... 39...ad operare che è il motore di ogni sistema. Facendo un breve cenno ai nostri numeri, con riferimento ai risultati del primo

60 61FONDAZIONE CRC

Q uando si arriva a Piazza, il quartiere alto di Mondovì, magari dalla funicolare, è una delle prime perle che si notano ai margini

del “catino” medievale. Il grande palazzo all’angolo con via Francesco Gallo, che conduce alla cattedrale di San Donato, ha una serie di stemmi e disegni sulla parete affacciata su piazza Maggiore. Non era, in origine, così impreziosito il Palazzo del Governatore che risale al XII secolo. Prezioso lo è diventato nel corso di una storia affascinante, articolata, sempre al centro della vita cittadina. Non è un caso che oggi alcuni monregalesi radunati in un Circolo si stanno adoperando perchè gli ambienti siano valorizzati e ora vorrebbero renderlo uno stabile “a disposizione della città”. Con l’intervento della Fondazione

Nell’antico Palazzo del Governatore le opere di Nino Fracchia, un restauro voluto dalla Fondazione Crc

di Gianni Scarpace

un passato d’arte e cultura, un futuro tutto da scoprireCircolo di Lettura

Crc, nei primi anni del 2000, il palazzo, all’esterno e all’interno, è tornato ad essere un gioiello tra i monumenti cittadini, sul fronte opposto rispetto alla chiesa della Missione, altro intervento della Fondazione (cantiere impegnativo, concluso qualche anno fa) che ha permesso di ritrovare le incantevoli prospettive di Andrea Pozzo, offrendole a turisti ed amanti dell’arte.

Da Palazzo del Governatore a Teatro, fino a Circolo di LetturaI monregalesi lo conoscono poco come Palazzo del Governatore o Palazzo del Comando, di più come Palazzo degli Stemmi o, meglio, con più coerenza storica, “Società del Casino di Lettura di Mondovì Piazza” (la dicitura e la funzione culturale di Circolo risale al 1829-30). Gli interventi si susseguirono dal dodicesimo al diciassettesimo secolo, infine nei primi anni Trenta del 1800 fu realizzato l’ampio salone al primo piano dedicato, negli ultimi anni, alla presentazione di alcuni eventi, tra cui la consegna delle chiavi della città al Moro in occasione del Carnevale. Da due anni si svolge, in questi ambienti, l’inziativa Wow, la borsa del turismo e la presentazione delle proposte del territorio ai grandi buyers

mondiali del tempo libero.Nel XIX secolo le vicende del Palazzo sono indissolubilmente legate alle sorti della Società del Casino, poi Circolo di Lettura. Nel 1930 (per la festa del centenario della fondazione del Circolo) furono eseguiti lavori di ripulitura del salone. È recente (dal 2003 al 2006) l’avvio del restauro della facciata su piazza Maggiore, un progetto seguito dalla Soprintendenza ai Beni Artistici. Il Governatore nel 1583 aveva accolto il duca di Savoia in visita alla città, e, nella facciata riportava i simboli di tutti i governatori della città. Il restauro ha riportato alla luce una decina di stemmi e una meridiana. Il nucleo del Circolo di Lettura è al centro di un interessante progetto di riqualificazione voluto, in primis, dai componenti del Circolo rappresentato dal suo presidente Sandro Dardanello e che guida una società apolitica, apartitica, aconfessionale e senza scopi di lucro.Il palazzo ha una storia importante nell’ambito cittadino, anche con una funzione di divulgazione della cultura. Ricorda l’architetto monregalese Lorenzo Mamino che “a Piazza il primo teatro era stato eretto nel 1827 dall’allora Società Filodrammatica proprio nella sala del Civico Palazzo detto del Governo. Il Teatro Sociale di via delle Scuole sarà aperto solo nell’autunno del 1851. La Società del Casino di Lettura si era trovata quindi a gestire per circa vent’anni anche il primo teatro di Piazza”.

La bellezza degli affreschi di Nino FracchiaÈ del dicembre dell’anno scorso la presentazione, da parte del Circolo di due iniziative ancora “targate Fondazione Crc”. Alla presenza di Guido Bessone, vice presidente della Fondazione cuneese e del compianto Gianni Ferrero (scomparso a luglio), il Circolo ha presentato alla città il completamento di una parte importante di restauri del palazzo, i restauri degli affreschi della sala centrale realizzati da Nino Fracchia, gloria dell’arte locale (1888-1950) e una mostra sullo stesso pittore, “frescante”, modellatore, pittore di scenografie, illustratore di libri con l’eccellenza delle belle tavole realizzate nel 1948 e autore di manifesti memorabili per i Carnevali di Mondovì.Le allegorie che decorano la sala sono uno dei più alti esempi dell’arte

monregalese nei primi del Novecento (ancora tardo ottocentesca per concezione). I lavori di restauro (con il contributo anche della Fondazione Crt) sono stati curati dal Consorzio Compagnia del Restauro, con la collaborazione di Camera di Commercio di Cuneo e Comune di Mondovì.Ai monregalesi sono stati svelati, grazie alla rassegna “Nino Fracchia tra decorazione e paesaggio”, affreschi altrimenti nascosti dal tempo e dalla mancanza di interventi. Fracchia ha decorato la sala creando un colonnato rosso in trompe l’oeil. Se nella vicina Chiesa della Missione (la gesuita San

Il futuroIl futuro sta nelle parole di Sandro Dardanello, presidente del Circolo di Lettura. “Per riportare questo splendido reperto al suo antico fasto – dice - si rendono ancora urgenti alcuni interventi qualificati di restauro. Le volte dei saloni hanno infatti subito con il tempo un profondo degrado; mancano inoltre alcune strutture essenziali quali le cucine, il bar, il guardaroba, tutti gli arredi ed a contorno l’illuminamento delle varie sale. Le relazioni progettuali di supporto, danno in modo chiaro l’idea di ciò che perseguiamo. Un intervento

equilibrato che ci permetta di coniugare in quei luoghi l’uso acconcio di strumenti moderni (quali ad esempio l’informatizza-zione delle sale per organizzare nei suoi locali più belli e rappresentativi

convegni e congressi ed altri eventi culturali) con l’impiego di tecniche che rispettino in modo armonico le vestigia del passato”.Un grande passato, un futuro ancora scrivere, insomma.“S’intende rispettare e mantenere vivo lo spirito che ha animato i suoi fondatori nel lontano 1829 – conclude Dardanello - e che da sempre intende promuovere e favorire nel loro insieme attività culturali ed artistiche, nonché la coesione sociale degli associati”.

Sopra il titolo:Mondovì Piazza, il Palazzo del Governatore o “Palazzodegli Stemmi” (XII Sec.)

In questa pagina:la sala centrale ed un particolare delle allegorie che la decorano

Francesco Saverio) i quattro continenti (conosciuti allora) furono raffigurati da Andrea Pozzo nel 1675, Fracchia riprende l’allegoria rivestendola di laicità, con i continenti immaginari della Beneficienza, della Lettura, della Musica e del Gioco. Suggestiva, in particolare, la raffigurazione dell’invito alla lettura. “Una fanciulla vestita come una vestale – scrive Lorenzo Barberis sulla rivista culturale on line “Margutte” – che elargisce liberamente le sue ricchezze, pescandole da un calderone regale che include due scettri e una corona (decorata a gigli di Francia), oltre a collane di perle e medaglioni”.

Page 32: SCENARI ECONOMICI CUNEO ILLUMINATA OSTENSIONE ... 39...ad operare che è il motore di ogni sistema. Facendo un breve cenno ai nostri numeri, con riferimento ai risultati del primo

6362 SPORT

D a tempi memorabili il rugby genovese si chiama Cus, nell’erba diventata polverone e ora manto sintetico

del Carlini, lo stadio che è stato culla, casa, piccolo tempio di generazioni che lì hanno assaggiato il primo placcaggio e lì hanno provato il primo cambio di passo per trovare la strada verso la meta. È un rugby di dinastie, di famiglie, di tradizioni, di passione, di formidabili rapsodi che nessuno ha dimenticato: sul finire degli anni Sessanta e agli albori dei Settanta, toccò a Marco Bollesan radunare, come un capitano di ventura, scudieri e discepoli per dar vita a una squadra che, in un’era di strapotere veneto, pose forti interrogativi a chi riteneva di esser depositario del potere ovale.Quel triennio scandito dall’inseguimento a uno scudetto sfiorato, mai arrivato, si è trasformato in una chanson de geste e ha finito per costituire un richiamo che, generazione dopo generazione, ha alimentato la linfa, ha arricchito di globuli ovali un sangue bianco e rosso, è servito a tener duro quando, dopo un ultimo hurrah

La squadra genovese dal 2009, e quindi sei stagioni, si chiama Banco di San Giorgio. Anche dopo il passaggio in Banca Regionale Europea il nome non è stato variato per mantenere storia e tradizione delle squadra

di Giorgio Cimbrico

Cus Genova

lanciato agli inizi degli anni Ottanta, le stagioni si sono fatte impervie, le zone alte si sono progressivamente allontanate riservando palcoscenici di paese e ambizioni limitate.È in questi frangenti che si misura la solidità di una quercia, la profondità e la saldezza delle sue radici. Il Cus Genova non ha mai mollato, ha continuato sulla sua strada, ha offerto una pattuglia dei suoi talenti alle nazionali giovanili (dopo

esser stato, nelle stagioni gloriose, fulcro e punto di riferimento della squadra azzurra) e, proprio in questi anni che portano ad oggi, ha visto premiare la sua perseveranza con il premio più ambito: il Carlini, diviso per lunghi anni con altri sport, è oggi un impianto per il rugby,

Campionati Nazionali disputati: •17 inSerie A•44 inSerieB• 6 inSerieCUltimo anno di promozione in Serie A: 2013Atleti dell’attività agonistica Rugby Tots, U8, U10, U12, U14 e U16: 120 Atleti dell’attività agonistica Prima Squadra (Serie A), Seconda Squadra (Serie C1), Cadetta e U18: 130

IL RUGBY GENOVESE È FATTO DI DINASTIE, FAMIGLIE, TRADIZIONI E PASSIONE. IL SUO SPAZIO IL CARLINI, TEMPIO DEI PLACCAGGI

la casa gestita dal club che meritava questo riconoscimento.La conferma in serie A, il rinnovato impegno nel settore giovanile, il rafforzamento sia delle strutture societarie che dello staff tecnico con l’arrivo di Stefano Bordon (azzurro della squadra che nel ’97 riuscì finalmente a violare il tabù Francia), il desiderio di tornar presto a lasciare il segno nell’organizzazione di eventi di impatto sono le tessere di un mosaico iniziato nel tempo lontano e in fase di continua espansione.