san giovanni in conca. storie, leggende e curiosità

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San Giovanni in Conca Storie leggende e curiosità

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San Giovanni in ConcaStorie leggende e curiosità

• Da sempre Milano è stata al centro delle più grandi trasformazioni politiche, sociali ed economiche italiane. Metropoli moderna e aperta al confronto con i modelli urbanistici e gli stili di vita europei è rimasta talvolta sospesa “tra terra e cielo”, alternando slanci formidabili e brusche frenate. A partire dalla seconda metà del XX secolo, Milano è andata incontro ad alcune profonde “rivoluzioni identitarie”: da capitale del miracolo economico è divenuta la capitale della finanza, della pubblicità e della moda.

• Una città in rapida evoluzione che cambia velocemente, un luogo fisico concreto e tangibile che proietta nell’immaginario collettivo un’idea di modernità “digitale” e d’integrazione nelle reti globali che attraversa lo spazio e il tempo. Ciò che emerge è però solo la punta dell’iceberg. Esiste anche una Milano diversa, alternativa, ctonia, sotterranea.

• Sviluppo e tradizione, memoria storica e globalizzazione culturale non sono sempre andate di pari passo e le sfide del futuro spesso non hanno tenuto conto delle eredità del passato. Sotto la superficie patinata della global-city, si celano in realtà alcuni dei problemi comuni a tutte le metropoli post-moderne: “la polis, un tempo luogo di incontri, di scambi e di vita in comune tende a divenire un “non-luogo” anonimo e indifferenziato, nel quale l’uomo è costretto a sviluppare molteplici e diverse identità settoriali e modulari per riuscire a rispondere alle differenti imposizioni e richieste che la società pone. Ardua impresa per la cui riuscita l’uomo dovrebbe essere in grado di recuperare la propria storia e le proprie tradizioni e integrarle al presente e al futuro”.

• Per non disperdere del tutto questo patrimonio, occorre sforzarsi di guardare Milano con altri occhi, individuando tra le pieghe avvolgenti della modernità dei particolari inediti e degli itinerari insoliti.

• Il Medhelan celtico-druidico circondato dal nemeton, bosco sacro insubre situato nei pressi di piazza della Scala; la leggenda della scrofa totemica semilanuta (medio lanae) di Belisama e Belloveso; la Mediolanum imperiale di Massimiano, Teodosio e Sant’Ambrogio, quella medievale e comunale di Bonvesin de la Riva e del Broletto Nuovo; la capitale del ducato visconteo-sforzesco del Duomo, del Castello e di Leonardo; la Milano spagnola dell’età borromaica descritta dal Manzoni; quella austriaca, napoleonica, risorgimentale, socialista, futurista, fascista e antifascista. Insomma, di tutto di più. La storia del capoluogo meneghino è ricca di suggestioni che, se opportunamente indagate, rivelano lo stretto legame che continua a persistere tra i luoghi delle origini -permeati dalla memoria collettiva- e le aspettative futuristiche della inner city. La ricerca delle radici culturali comuni presenti in uno di questi “centri ancestrali”, ci consentirà di riscoprire storie in apparenza dimenticate ma in realtà racchiuse in uno spazio “magico” e simbolico capace di colmare il gap temporale che li separa dalla nostra quotidianità.

• Nell’omonima via. I racconti del Drago Verde, Milano, Edizioni della Vigna, 2017.