saltare i pasti? fa venire la pancetta · alle donne maggiorenni, quale medicinale sop, nelle...

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Anno IV Numero 650 Martedì 26 Maggio 2015, S. Filippo Neri AVVISO Ordine 1. Corsi obbligatori: salute e sicurezza sul lavoro 2. XIV Giornata del Sollievo Notizie in Rilievo Scienza e Salute 3. Saltare i pasti? Fa venire la pancetta 4. Calcoli renali: sì a latte e formaggi 5. Liquirizia alleata contro la carie 6. Le 4 pillole che aiutano l’uomo a fare l’amore Prevenzione e Salute 7. Caffeina? Riduce il rischio di disfunzione erettile Professione e Salute 8. EllaOne anche in parafarmacia, ma solo per le maggiorenni SALTARE I PASTI? FA VENIRE LA PANCETTA Troppe fluttuazioni di insulina e zucchero fanno ingrassare. Lo studio Usa su topi che hanno fatto un pasto unico e poi digiunato Saltare i pasti provoca una serie di «errori» metabolici che portano a un aumento di peso localizzato a livello addominale, insomma allo sviluppo della pancetta. È quanto emerge da una ricerca pubb. sul Journal of Nutritional Biochemistry . L’esperimento sui topi: Gli studiosi hanno svolto degli esperimenti su topi in laboratorio divisi in 2 gruppi: 1. un unico pasto al giorno in modo che digiunassero per il resto del tempo 2. gruppo di controllo, libero accesso al cibo. Risultati: Dai risultati è emerso che i topi messi a seguire per tre giorni una dieta ristretta, un unico pasto con metà delle calorie giornaliere, hanno perso peso rispetto al gruppo di controllo, riguadagnandolo mano mano fino a quando al sesto giorno sono state aggiunte calorie alla dieta ma il grasso localizzato a livello addominale, l’equivalente della pancetta per l’uomo, ha pesato di più nei topi con una dieta limitata che in quelli che erano liberi di sgranocchiare tutto il giorno. Effetto contrario: un eccesso di questo tipo di grasso è associato a insulino- resistenza e il rischio di diabete di tipo 2 e malattie cardiache. «Questo supporta l’idea che i piccoli pasti durante la giornata possano essere utili per la perdita di peso, anche se questo potrebbe non essere pratico per molte persone», spiega Martha Belury, docente di nutrizione umana, secondo cui «se si vogliono diminuire le calorie meglio non saltare i pasti perché ciò provoca grandi fluttuazioni di insulina e glucosio nell’organismo e potrebbe tradursi in un guadagno anziché una perdita di peso». E soprattutto provoca un effetto contrario per chi vuole far scomparire l’odiata pancetta. (Ansa) SITO WEB ISTITUZIONALE : www.ordinefarmacistinapoli.it E-MAIL: [email protected] ; [email protected] SOCIAL Seguici su Facebook Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli iBook Farmaday Proverbio di oggi……….. 'A gatta, quanno sent'àddore d''o pesce, maccarune nun ne vò cchiù. La gatta,quando sente l'odore del pesce,non vuole più i maccheroni.

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Anno IV – Numero 650 Martedì 26 Maggio 2015, S. Filippo Neri

AVVISO Ordine

1. Corsi obbligatori:

salute e sicurezza sul

lavoro

2. XIV Giornata del

Sollievo

Notizie in Rilievo

Scienza e Salute 3. Saltare i pasti? Fa

venire la pancetta

4. Calcoli renali: sì a latte

e formaggi

5. Liquirizia alleata contro

la carie

6. Le 4 pillole che aiutano

l’uomo a fare l’amore

Prevenzione e Salute

7. Caffeina?

Riduce il rischio di

disfunzione erettile

Professione e Salute

8. EllaOne anche in

parafarmacia,

ma solo per le

maggiorenni

SALTARE I PASTI? FA VENIRE LA PANCETTA

Troppe fluttuazioni di insulina e zucchero fanno ingrassare. Lo

studio Usa su topi che hanno fatto un pasto

unico e poi digiunato

Saltare i pasti provoca una serie di «errori» metabolici che portano a un aumento di peso localizzato a livello addominale, insomma allo sviluppo della pancetta. È quanto emerge da una ricerca pubb. sul Journal of Nutritional Biochemistry.

L’esperimento sui topi: Gli studiosi hanno svolto degli esperimenti su topi in

laboratorio divisi in 2 gruppi: 1. un unico pasto al giorno in modo che digiunassero per il resto del tempo 2. gruppo di controllo, libero accesso al cibo.

Risultati: Dai risultati è emerso che i topi messi a seguire per tre giorni una

dieta ristretta, un unico pasto con metà delle calorie giornaliere, hanno perso peso rispetto al gruppo di controllo, riguadagnandolo mano mano fino a quando al sesto giorno sono state aggiunte calorie alla dieta ma il grasso localizzato a livello addominale, l’equivalente della pancetta per l’uomo, ha pesato di più nei topi con una dieta limitata che in quelli che erano liberi di sgranocchiare tutto il giorno.

Effetto contrario: un eccesso di questo tipo di grasso è associato a insulino-

resistenza e il rischio di diabete di tipo 2 e malattie cardiache. «Questo supporta l’idea che i piccoli pasti durante la giornata possano essere utili per la perdita di peso, anche se questo potrebbe non essere pratico per molte persone», spiega Martha Belury, docente di nutrizione umana, secondo cui «se si vogliono diminuire le calorie meglio non saltare i pasti perché ciò provoca grandi fluttuazioni di insulina e glucosio nell’organismo e potrebbe tradursi in un guadagno anziché una perdita di peso». E soprattutto provoca un effetto contrario per chi vuole far scomparire l’odiata pancetta. (Ansa)

SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it

E-MAIL: [email protected]; [email protected] SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli

iBook Farmaday

Proverbio di oggi……….. 'A gatta, quanno sent'àddore d''o pesce,

maccarune nun ne vò cchiù. La gatta,quando sente l'odore del pesce,non vuole più i maccheroni.

PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 650

PROFESSIONE E SALUTE

ELLAONE ANCHE IN PARAFARMACIA, MA SOLO PER LE MAGGIORENNI

La "pillola dei 5 giorni dopo" può essere dispensata senza ricetta alle donne maggiorenni non solo nelle farmacie, ma anche nelle parafarmacie e nei corner della grande distribuzione.

Le donne dovranno però esibire un documento di identità che attesti la maggiore età. Esclusa invece la possibilità di vendita online. Lo precisa una circolare del Ministero della Salute, inviata agli assessori alla Sanità delle Regioni, alle sigle di rappresentanza delle farmacie private e pubbliche (Federfarma, Assofarm e Farmacieunite) e delle parafarmacie, oltre che alla Fofi e all' Associazione scientifica dei farmacisti italiani, la sigla presieduta da Maurizio Cini che insieme alle parafarmacie era stata tra i primi a sollevare la questione, interpellando l'Aifa. Quello del ministero è un chiarimento sollecitato più volte, di recente, dalle stesse parafarmacie, che lamentavano l'eccessiva confusione in materia, dopo la pubblicazione in GU della determina Aifa con la doppia classificazione del medicinale: Sop (senza obbligo di prescrizione) ma non da banco per le maggiorenni, mentre per le 'under 18' la pillola dei 5 giorni dopo è un farmaco soggetto a prescrizione medica

da rinnovare volta per volta (Rnr). Ebbene, proprio "sulla base della duplice classificazione - recita la circolare, firmata dal direttore generale dei Dispositivi medici e del servizio farmaceutico del Ministero della Salute, Marcella Marletta - e tenuto conto dello stralcio del verbale" approvato dalla Cts dell'Aifa il 18 maggio 2015, il medicinale EllaOne* può essere dispensato con le seguenti modalità: alle donne maggiorenni, quale medicinale Sop, nelle farmacie e negli appositi spazi vendita o

parafarmacie, di cui all'articolo 5 del DL 4 luglio 2006 n.223 convertito con modificazioni dalla legge 4 agosto 2006 n.248;

alle donne minorenni, quale medicinale soggetto a prescrizione medica da rinnovare volta per volta, esclusivamente nelle farmacie".

Inoltre, nel caso di una paziente maggiorenne, sia nelle farmacie che nelle parafarmacie occorrerà esibire un documento d'identità. Il medicinale potrà essere dispensato anche ad altri soggetti maggiorenni "muniti di delega - che comunque dovranno esibire copia del documento d'identità in corso di validità della donna maggiorenne che intende assumere il medicinale in questione", proprio per poter verificare anche in questo caso la maggiore età dell'acquirente. Anche nel secondo caso, quello di una minorenne, il farmaco potrà essere dispensato a persone munite di delega, che però dovranno essere maggiorenni e fornire in originale la prescrizione medica del medicinale EllaOne. Quanto alla futura possibilità di vendita online dei medicinali senza obbligo di prescrizione medica, nel caso della pillola dei 5 giorni dopo - per cui esiste una duplice classificazione - "si ritiene che, attesa la complessità delle modalità di dispensazione, che come visto si articolano differentemente a seconda dell'età della donna che intende assumerlo", la vendita online debba "considerarsi vietata anche nell'accezione di medicinale Sop". E questo, conclude la circolare, "per motivi di precauzione connessi alla tutela del diritto alla salute, essendo altamente complesso, per non dire quasi impossibile, nel caso di vendita on line accertare la maggiore età della donna utilizzatrice del medicinale". (RifDay)

PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 650

SCIENZA E SALUTE

CALCOLI RENALI: SÌ A LATTE E FORMAGGI

Nulla di più sbagliato che ridurre l’apporto di calcio (e dunque di latte e formaggi) nella dieta di chi soffre di calcoli renali dovuti proprio a elevate concentrazioni di calcio, o di ossalato di calcio nelle urine.

Lo dimostra uno studio pubblicato sull’Archivio Italiano di Urologia e Andrologia, da cui è scaturito un documento di consenso nato dal confronto fra specialisti urologi, nefrologi, internisti, pediatri e nutrizionisti, presentato a Milano nell’ambito dei “Dialoghi della Chirurgia”, in occasione di Expo. In Italia, il 10% della popolazione (6 milioni di persone) ha almeno una colica renale nella vita e il 50% di questi soffre di recidive. “Gruppi di studio composti da alcuni fra i maggiori specialisti italiani – precisa Domenico Prezioso dell’Università Federico II di Napoli – hanno lavorato su come inquadrare i diversi tipi di calcolosi e principalmente su quanto con l’alimentazione si possano correggere le alterazioni metaboliche alla base della formazione di calcoli e delle recidive. Si è dimostrato – che ridurre fortemente i prodotti contenenti calcio può addirittura essere controproducente, in particolare nel caso della calcolosi più frequente, quella dovuta ad ossalato di calcio”. Molti anche gli accorgimenti alimentari consigliati da Alberto Trincheri dell’Ospedale di Lecco, per prevenire le recidive. Ad es., bere oltre due litri di acqua al giorno, riduce il rischio del 75%. Le acque migliori sono le oligominerali bicarbonato-calciche a basso contenuto di sodio. Il caffè (anche decaffeinato) e il tè abbassano il rischio rispettivamente al 26% e all’11%, ma fanno prevenzione anche vino, birra e limonate. Aumentano invece il rischio la cola (+23%) le bevande gassate con aggiunta di zuccheri (+33%).

L’alimentazione consigliata coincide, ma non sempre, con la Dieta Mediterranea: poche proteine animali (carne), molte proteine vegetali (legumi), carboidrati (pasta e pane), molta frutta (ma non frutta secca) verdura Tollerate le patate.

Controindicati pesce azzurro

spinaci

sale (difficile da ridurre perché se ne trova molto negli insaccati e nel pane).

Gli aperitivi tanto in voga fra i giovani, da questo punto di vista – sono un veleno”. (Popular Science)

PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 650

SCIENZA E SALUTE

LIQUIRIZIA ALLEATA CONTRO LA CARIE

La radice contiene una sostanza chimica naturale, che uccide i batteri della bocca e

previene la formazione della placca

Buone notizie per gli amanti della liquirizia. Nuove ricerche suggeriscono, infatti, che questa radice contiene una sostanza chimica naturale, che uccide i batteri della bocca e previene la formazione della placca. Esperimenti in laboratorio, mostrano che un composto collegato a quello presente nella liquirizia - il trans-chalcone - blocca l'azione di un enzima chiave, che consente ai batteri di prosperare nelle cavità orali. I batteri metabolizzano gli zuccheri di cibi e bevande, cosa che porta alla produzione di placca e acidi e può aprire la strada alla carie. I ricercatori hanno scoperto che, bloccando l'attività di questo enzima - con la sostanza presente nella liquirizia - si previene la formazione del biofilm batterico, che apre la strada alla placca e alle carie. E' quanto emerge da una ricerca pubblicata su 'Chemical Communications'. A questo punto il team di dell'University of Edemburgh e colleghi sostiene che prodotti per l'igiene orale che contengono sostanze chimiche simili, possono migliorare la pulizia e la salute del sorriso. (AdnKronos Salute)

CAFFEINA? RIDUCE IL RISCHIO DI DISFUNZIONE ERETTILE

La caffeina si candida ad essere un ottimo concorrente naturale della nota pillola blu contro la disfunzione erettile. Chi ne consuma tra 85mg e 170 mg, vale a dire circa l’equivalente di una-due tazzine al giorno, ha il 42% in meno di possibilità di andare incontro a disfunzione erettile rispetto a chi non ne assume per nulla, mentre chi assume tra 171 e 303mg di caffeina ne ha il 39% in meno. È quanto emerge da una ricerca dell’Università del Texas pubblicata sulla rivista Plos One. Secondo gli studiosi l’effetto è dovuto al fatto che la caffeina innesca una serie di meccanismi che inducono le arterie del pene a rilassarsi, aumentando il flusso sanguigno. Per arrivare a questa conclusione gli studiosi hanno analizzato i dati di circa 4.000 uomini, valutando la quantità di caffè, tè, bevande gassate e bevande energetiche che hanno consumato in media al giorno. Questo ha permesso loro di arrivare alla conclusione che anche nel caso di persone in sovrappeso, obesità e ipertensione, tutti fattori di rischio per lo sviluppo di disfunzione erettile, si osservavano dei miglioramenti con l’assunzione dell’equivalente di caffeina di una- due tazzine di caffè al giorno. ”Abbiamo visto una riduzione della prevalenza di disfunzione erettile negli uomini obesi, in sovrappeso o ipertesi, ma ciò non è accaduto in chi invece era affetto da diabete. Il diabete è uno dei più forti fattori di rischio per la disfunzione erettile, quindi questo non è sorprendente ” , spiega David S. Lopez autore dello studio. (Popular Science)

PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 650

LE 4 PILLOLE CHE AIUTANO L’UOMO A FARE L’AMORE

Tre milioni di italiani soffrono di disfunzione erettile. Ma soltanto il 20% ricorre ai

prodotti che danno un «aiutino», Viagra, Cialis, Levitra e Spedra.

Alla base della disfunzione erettile di cui soffrono circa 3 milioni di italiani c’è una mancata risposta dell’organo sessuale maschile al desiderio provato dal cervello, un difetto di “comunicazione” che può avere cause fisiologiche – legate a fattori cardiaci, neurologici o ormonali – oppure psicologiche, legate alla salute psichica o alla relazione di coppia. I rimedi non mancano e le cosiddette “pillole dell’amore” rappresentano una terapia efficace contro la disfunzione erettile. Tuttavia, in Italia solo il 20% degli uomini che hanno problemi di erezione ne fa uso, anche se il nostro Paese si piazza al 2° posto in Europa – dopo l’Inghilterra – per la vendita di Viagra e suoi simili. “Questa contraddizione è facilmente spiegabile con il fatto che in Italia si curano troppo quelli che non ne avrebbe bisogno e troppo poco quelli che ne avrebbero bisogno” chiarisce Emmanuele A. Jannini, Presidente della Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità.

Come funzionano le quattro “pillole dell’amore” : oggi sono disponibili in commercio 4 diversi

farmaci approvati per la cura delle disfunzioni erettili. Sono accomunati dallo stesso meccanismo d’azione - l’inibizione dell’enzima fosfodiesterasi 5 (PDE-5) ma hanno caratteristiche differenti tra loro. “Il Viagra rappresenta il capostipite, di colore blu, è stato responsabile di una vera e propria rivoluzione culturale che ha cambiato i rapporti tra i due generi. Ha cambiato il modo di vivere la sessualità nell’uomo in modo molto simile a quanto ha fatto la pillola anticoncezionale nelle donne”. Poi è stata la volta del Cialis (Taladafil), la cosiddetta pillola del weekend, di colore giallo. “Mentre le altre pillole funzionano come un motore a benzina, il Cialis funziona come un diesel. È efficace per più tempo ma per entrare in azione ha bisogno di almeno un paio d’ore”. In seguito è arrivato il Levitra (Vardenefil), la cosiddetta “mentina” dell’amore, che sa realmente di menta e si scioglie sotto la lingua. “È il più potente a livello farmacologico ed è l’unico farmaco per la disfunzione erettile ad aver saputo incontrare il bisogno specifico dei pazienti di mantenere il segreto, data la sua facilità di assunzione e il fatto di essere un farmaco ’discreto’ grazie al travestimento da mentina”. Infine, c’è l’ultimo arrivato Spedra (Avanafil), il farmaco “made in Italy” realizzato da Menarini, venduto con una frequenza di 4mila pillole al giorno nell’ultimo anno. “La sua principale caratteristica è quella di intervenire specificamente sull’enzima PDE-5, lasciando perdere altri enzimi simili, con un conseguente rischio di effetti collaterali ancora più ridotto”.

Il problema della mancata erezione non deve essere sottovalutato : in Italia sono ancora

pochi gli uomini che ricorrono a terapie per migliorare la propria vita sessuale o che fanno riferimento al medico per segnalare il loro problema. Un dato, quest’ultimo, che può avere conseguenze anche serie. Questo disturbo può essere un campanello di allarme di malattie come il diabete, l’ipogonadismo o i disturbi cardiaci, che possono così essere identificati precocemente dai medici. Chi ha una mancata erezione per cause vascolari, ad es. è a maggior rischio d’infarto negli anni a venire”.

Attenzione agli acquisti on line : Un ulteriore problema è dovuto al fatto che molti utilizzatori

delle pillole dell’amore acquistano questi farmaci senza ricetta medica su internet, ricorrendo a un mercato illegale, scelta che, oltre a violare la legge, mette in pericolo chi fa uso di queste pillole “L’Ist. Sup. di Sanità ha effettuato una ricerca sui farmaci contro la disfunzione erettile acquistati attraverso il web, ed ha dimostrato che non c’è praticamente mai corrispondenza tra il principio attivo contenuto nel farmaco - o la sua quantità - e quanto indicato in etichetta. Inoltre, una pillola su dieci contiene sostanze tossiche o pericolose, dato che questi farmaci sono realizzati in totale assenza di controlli in Paesi come Cina o India”. (Salute, La Stampa)

PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 650

ORDINE CORSI OBBLIGATORI: SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO

I corsi avranno inizio giorno 8 Giugno 2015, ore 13.30, sede Ordine

Come è noto il D.Lgs 81/2008, oltre a prevedere gli obblighi formativi per i datori di lavoro, i rappresentanti dei lavoratori e gli addetti alla gestione delle emergenze e al primo soccorso, stabilisce che i lavoratori, in occasione della costituzione del rapporto di lavoro o del trasferimento o cambio di mansioni, devono ricevere una adeguata formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Pertanto, l’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli ha organizzato i seguenti Corsi Obbligatori: Diritto alla salute e sicurezza sul lavoro in Farmacia (R.S.P.P.): Corso obbligatorio per tutti i datori di lavoro che intendono svolgere in prima persona il compito di Resp. del servizio di prevenzione e protezione.

Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (R.L.S.): corso obbligatorio è riservato a tutto il personale di farmacia che intende svolgere il compito di

responsabile della sicurezza per i lavoratori. L’antincendio: corso obbligatorio per tutti i datori di lavoro che intendono svolgere in prima persona il compito di addetto all’antincendio nonché per coloro che debbono ricoprire il ruolo di addetto antincendio designati dal datore di lavoro.

Il primo soccorso: corso obbligatorio per tutti i datori di lavoro che intendono svolgere in prima

persona il compito di addetto al pronto soccorso nonché per coloro designati dal datore di lavoro. Formazione dei Lavoratori: corso obbligatorio per tutti i lavoratori delle farmacie.

XIV GIORNATA DEL SOLLIEVO

Anche per il 2015 il Ministero della Salute ha indetto per il 31 Maggio 2015 la “XIV

Giornata Nazionale del Sollievo”. Il centro di Terapia del Dolore dell’Ospedale dei

Colli così come è avvenuto per le precedenti edizioni è intenzionato a continuare ad

onorare tale impegno.

Per questa edizione proposta l’iniziativa “Two open weeks” al posto delle open-day delle precedenti edizioni. La manifestazione consisterà nel tenere aperti nelle ore pomeridiane gli ambulatori della terapia del dolore al di fuori del normale orario di apertura per due settimane e precisamente dal 25 maggio al 5 giugno. L’accesso ai cittadini sarà gratuito senza necessità di ricetta SSR.

Tutti i cittadini interessati potranno prenotare una visita gratuita chiamando al n. 081 7064137 dal lunedì al venerdì

dalle 9.00 alle 14.00.

Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli

La Bacheca

PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 650

2000 VOLTE GRAZIE AD OGNUNO DI VOI: MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO

Domenica 10 Maggio, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare.

Le FOTOGRAFIE scattate durante la cerimonia, il FILMATO PROIETTATO in sala ed il VIDEO INTEGRALE della SERATA saranno presto a disposizione, in formato digitale, presso il sito Istituzionale dell’Ordine e potranno essere ritirate presso gli Uffici dell’Ordine.