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Russia: un incentivo per gli investimenti L e imprese russe torneranno a godere di un incentivo per gli investimenti. Il Presidente russo, Vladimir Putin, ha incaricato il Governo di Dmitrij Medvedev di valutare entro il primo ottobre la questione delle agevolazioni fiscali per le industrie così che possano investire in opere di modernizzazione. Già dal 2016 le regioni potranno aggiudicarsi il diritto di concedere tali incentivi, i quali successivamente potrebbero diventare federali. Ciò in vista dell'eventualità di dover apportare degli emendamenti al Codice Fiscale. Le imprese avevano cominciato a chiedere il ripristino dell'agevolazione quasi subito dopo la sua eliminazione. Innanzitutto l'agevolazione fiscale incrementerà la liquidità necessaria per gli investimenti. L'incentivo stimolerà la modernizzazione della produzione e a trarne beneficio saranno soprattutto gli esportatori con dei Per Sberbank la fine del 2015 non sarà facile Secondo le stime del Centro di studi macroeconomici di Sberbank, nel quarto trimestre un dollaro verrà quotato 60 rubli, mentre il tasso di cambio medio per l'anno in corso è stimato a 57,7 rubli per un dollaro. Gli esperti di Sberbank riconoscono che nel 2015 la situazione economica “appare più tranquilla e prevedibile” rispetto al 2014, quando i crescenti rischi politici “hanno condotto a dei veri e propri shock economici”. N. 245 - 5 AGOSTO 2015 La rassegna delle informazioni statistiche e delle previsioni sull’economia della Russia e della CSI. p. 11 Investimenti e collaborazioni industriali. p. 13 Proposte commerciali. p. 14 Le fiere internazionali in Russia e nella CSI. p. 15 Entro la fine del 2015 “Rosalkogolregulirovanie”, l'ente russo per la regolamentazione del mercato degli alcolici stabilirà un prezzo minimo per vino e spumante, cosìcom'era già stato fatto per vodka. p.5 Il presidente dell’Agenzia Riccardo Monti: "In Russia, come in tutti i grandi mercati, chi la vuole servire con volumi importanti deve creare una presenza diretta. Non parliamo di delocalizzazione, ma di investimenti per crescere all’estero." p.7 continua a pagina 2 servizio a pagina 3

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Russia: un incentivo per gli investimenti

L e imprese russe torneranno a godere di un incentivo per gli investimenti. Il Presidente russo,

Vladimir Putin, ha incaricato il Governo di Dmitrij Medvedev di valutare entro il primo ottobre la questione delle agevolazioni fiscali per le industrie così che possano i n v e s t i r e i n o p e r e d i modernizzazione. Già dal 2016 le regioni potranno aggiudicarsi il diritto di concedere tali incentivi, i quali successivamente potrebbero diventare federali. Ciò in

vista dell'eventualità di dover apportare degli emendamenti al Codice Fiscale. Le imprese avevano cominciato a chiedere il ripristino dell'agevolazione quas i sub i t o dopo l a sua e l i m i n a z i o n e . I n n a n z i t u t t o l'agevolazione fiscale incrementerà la l iqu id i tà necessar ia per g l i investimenti. L'incentivo stimolerà la modernizzazione della produzione e a t rarne benef ic io saranno soprattutto gli esportatori con dei

Per Sberbank la fine del 2015 non sarà facile Secondo le stime del Centro di studi macroeconomici di Sberbank, nel quarto trimestre un dollaro verrà quotato 60 rubli, mentre il tasso di cambio medio per l'anno in corso è stimato a 57,7 rubli per un dollaro. Gli esperti di Sberbank riconoscono che nel 2015 la s ituazione

economica “appare più tranquilla e prevedibile” rispetto al 2014, quando i crescenti rischi politici “hanno condotto a dei veri e propri shock economici”.

N. 245 - 5 AGOSTO 2015

La rassegna delle informazioni statistiche e delle previsioni sull’economia della Russia e della CSI.

p. 11

Investimenti e collaborazioni industriali.

p. 13

Proposte commerciali. p. 14

Le fiere internazionali in Russia e nella CSI.

p. 15

Entro la fine del 2015 “Rosalkogolregulirovanie”, l ' e n t e r u s s o p e r l a regolamentazione del mercato degli alcolici stabilirà un prezzo minimo per vino e spumante, così com'era già stato fatto per vodka.

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Il presidente dell’Agenzia Riccardo Monti: "In Russia, come in tutti i grandi mercati, chi la vuole servire con volumi importanti deve creare una presenza diretta. Non parliamo di delocalizzazione, ma di investimenti per crescere all’estero."

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fond i da inves t i r e . Le agevolazioni ridurranno l'entità della recessione industriale e ciò costituirà un segnale positivo per gli investitori esteri. Lo Stato è pronto a sacrificare i suoi introiti per l'industria e le imprese. L'incentivo agli investimenti riguarderà solo le nuove imprese: la parte federale dell'imposta sul reddito verrà abolita: ora è pari al 2% sul 20% e le regioni avranno il diritto di ridurre la loro parte fino al 10%. Allo stesso tempo il Ministero delle Finanze teme che i redditi in uscita dovranno essere probabilmente compensati con un aumento di altre imposte, anche se il presidente ha promesso di stabilire una moratoria sull'aumento della tassazione. Secondo i dati del ministero, a causa delle varie preferenze e agevolazioni legate all'imposta sul reddito, il bilancio nel 2013 ha perso 690 miliardi di rubli. Le regioni hanno poche opportunità di concedere

privilegi: nel 2015 i bilanci consolidati delle regioni hanno chiuso con un deficit di circa 671 miliardi di rubli. L'incentivo agli investimenti era in vigore negli anni '90, ma è stato abolito nel 2002. Allora il governo aveva giustificato la sua sospensione con la decisione di ridurre l'imposta sul reddito dall’originario 35% inizialmente al 24% e, in seguito, al 20%. Nel primo trimestre del 2015 le entrate derivanti dall'imposta sul reddito sono aumentate, dal momento che le aziende sono riuscite ad acquistare materie prime precedentemente alla svalutazione del rublo. Ma ora la situazione sta peggiorando.

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha firmato una legge che vieta per tre anni le ispezioni programmate delle piccole imprese. Il relativo documento è disponibile sul portale ufficiale delle informazioni legali. La moratoria è fissata per il periodo che va dal 1° gennaio

2016 al 31 dicembre 2018. Il divieto riguarda le ispezioni programmate a persone giuridiche e a imprenditori di piccole imprese. Ciò contribuirà a creare condizioni favorevoli per lo sviluppo delle piccole imprese in Russia, a parere del Consiglio dei Ministri. La legge non verrà applicata a quei tipi di controllo statale, quali controlli antincendio, ambientali, anti-radiazioni, in materia di protezione dei segreti di Stato e nel settore dell'energia nucleare. In qualità di emendamento, durante la seconda lettura alla Duma di Stato, è stato aggiunto un articolo relativo all'approccio orientato al rischio. Si tratta di un metodo per organizzare e attuare il controllo statale, durante il quale “la scelta dell'intensità (forma, durata, periodicità) del controllo è determinata dall'appartenenza dell'attività della persona giuridica o degli impianti di produzione ad una determinata categoria di rischio”. I criteri per determinare la categoria di r isch io dovranno essere elaborati dal governo della

Federazione Russa. Inoltre il Consiglio dei Ministri potrebbe stabilire un termine ridotto per la conduzione dei controlli nei confronti di persone giuridiche o impianti appartenenti ad una certa categoria. Le norme orientate al rischio per i controlli statali entreranno in vigore dal 1 gennaio 2018. Il governo a v r à i l d i r i t t o d i determinare diversi tipi di controllo statale che ins ieme a l l ' adoz ione dell'approccio orientato al rischio potranno essere implementati prima del 2018.

dalla prima pagina

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Sberbank: la fine dell’anno sarà difficile, non riposare sugli allori Nel quarto trimestre del 2015 sarebbe possibile uno “shock” sul mercato valutario russo sullo sfondo di un forte aumento della volatilità della coppia valutaria euro-dollaro. Lo hanno scritto gli esperti del Centro di studi macroeconomici (CMS) della Sberbank, il maggiore gruppo bancario russo a partecipazione pubblica. Tale previsione è contenuta nella relazione macroeconomica dal titolo “Shock esterni 2015: spiacevoli, ma non catastrofici”, resa disponibile sul sito della banca lunedì, 27 luglio. “Il crollo del rublo potrebbe superare il livello naturale di calo legato al crollo dei prezzi del petrolio”, si legge nella relazione. Secondo le stime del Centro di studi macroeconomici di Sberbank, nel quarto trimestre un dollaro verrà quotato 60 rubli, mentre il tasso di cambio medio per l'anno in corso è stimato a 57,7 rubli per un dollaro. Gli autori della relazione riconoscono che nel 2015 la situazione economica “appare più tranquilla e prevedibile” rispetto al 2014, quando i crescenti rischi politici “hanno condotto a dei veri e propri shock economici”. Ma allo stesso tempo notano che quest'anno potrebbero esservi degli shock esterni ad influire sui fattori fondamentali del paese. Un effetto diretto degli avvenimenti in Grecia sulla Russia è “trascurabile”, ma non si possono escludere degli shock sul mercato valutario, nonché una svalutazione dell'euro, si legge nella relazione. Lo

scoppio di una bolla sul mercato dei titoli cinese potrebbe condurre ad un calo dei prezzi di energia e metalli in Russia. “Nonostante tutta la positività” circa la conclusione favorevole dei negoziati relativi al programma nucleare iraniano, uno shock legato all'offerta sul mercato del petrol io è facilmente prevedibile. In autunno il FRS (Federal Reserve System) americano potrebbe aumentare il tasso, provocando un rafforzamento del dollaro, ossia un ulteriore calo dei prezzi di oro e petrolio. In circostanze normali tali shock globali potrebbero causare un cambio considerevole dei tassi percentuali e una fuga di capitale dalla Russia, ma l'isolamento economico della Russia dai mercati mondiali del capitale permetterà di mitigarne l' impatto, si nota nella relazione. I principali fattori di influenza di tali eventi sulla Russia saranno il calo dei prezzi delle materie prime, soprattutto sul petrolio e ulteriori turbolenze sul mercato valutario. Nel caso in cui i prezzi del petrolio crollino in maniera drastica e si verifichi una nuova ondata di destabilizzazione sul mercato valutario, la recessione si inasprirà, il bilancio statale necessiterà di maggiori f i n a n z i a m e n t i e l'indebolimento del rublo accelererà, assumendo un tasso di cambio ancora più volatile, informano gli esperti di Sberbank. Tuttavia gli analisti escludono “scenari catastrofici”. L'impatto

negativo sarà limitato alla riduzione dei prezzi sulle materie prime, a una certa velocizzazione del deflusso di capitali e ad un ulteriore calo del tasso di cambio del rublo. I v ec c h i p r ob l em i , q ua l i l'esaurimento del Fondo di Riserva in caso di periodi prolungati di basso prezzo del petrolio, “si inaspriranno”, e la situazione dei consumatori peggiorerà nuovamente, ma la politica di tasso di cambio flessibile permetterà di ridurre le conseguenze degli shock, si puntualizza nella relazione.

Il direttore del dipartimento di circolazione del contante della Banca Centrale russa, Aleksandr Jurov, ha comunicato che i russi preferiscono tenere i propri risparmi a casa “sotto al materasso”, piuttosto che depositarli in banca. Anche per i p a g a m e n t i i c i t t a d i n i preferiscono il contante. Al momento le carte bancarie v e n g o n o u t i l i z z a t e principalmente per prelevare contanti. Secondo i dati di una statistica della Banca Centrale condotta nel 2014, tali

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operazioni equivalgono al 78,9% del totale del le operazioni tramite carta. “Di tanto in tanto conduciamo diversi sondaggi sociologici. L'ultimo ha dimostrato che il 43% dei rispondenti preferisce tenere i propri soldi, per dirla in parole povere, sotto al materasso. Solo il 32% deposita in banca i propri risparmi”, - ha dichiarato Jurov. I cittadini

spesso tengono i propri contanti in banconote da 5000 rubli, ha aggiunto. In Russia l'uso del contante è anche il mezzo di pagamento preferito per l'acquisto di merce al dettaglio. Secondo i dati della Banca Centrale, nel 2014 la quota dei contanti sul totale delle operazioni al dettaglio era pari all'81%, contro l'85% del 2013.

“A livello di diffusione, le banconote più usate al momento sono quelle da 50, 100 e 500 rubli. A livello di importo le banconote da cinquemila rubli costituiscono la quota maggiore, ma il loro peso specifico sul totale delle banconote in circolazione è limitato”, - ha dichiarato il direttore del dipartimento della Banca Centrale.

Russia: l’economia dà segnali di ripresa

S egnali confortanti per un p a r t n e r c h i a v e dell’interscambio italiano,

la Russia. È una nota del Csc (Centro studi Confindustria) a mettere in rilievo la possibile crescita dell’economia russa – colpita dalle sanzioni per la crisi ucraina – già prima della fine del 2015. Importante, a questo s c o p o , l ’ a t t i v i t à d i stabilizzazione messa in atto dalla Banca centrale. L’Italia è ovviamente un osservatore privilegiato. L’export verso la Russia, decimo mercato di destinazione, ha fatto registrare a maggio un calo tendenziale del 30,6%. La nota Csc, curata da Alessandro Gambini, evidenzia più di un fattore di miglioramento che fa presagire che stia ormai passando quella che si può considerare una “tempesta perfetta”, innescata nel 2014 da tre potenti shock: le sanzioni occidentali collegate al conflitto in Ucraina (recentemente rinnovate fino a gennaio 2016); la fuga di capitali e il conseguente deprezzamento del rublo; il calo del prezzo del petrolio. Il Pil russo si è contratto del 2,2% annuo nel primo trimestre 2015, con discese a doppia cifra per i comparti produttori di servizi al consumo.

Le sanzioni, che hanno colpito il credito in termini di restrizioni all’accesso al mercato dei capitali Ue e Usa e l’industria con il divieto di esportare tecnologie militari e legate al settore energetico, hanno creato un clima di incertezza che ha colpito soprattutto gli investimenti delle imprese. Nel contempo la scarsa fiducia ha contribuito alla fuoriuscita di capitali, determinante per la svalutazione del rublo. Le importazioni sono calate del 37,2% annuo nel primo trimestre 2015, penalizzate anche dal forte deprezzamento della moneta russa. Un circolo vizioso completato con il rovinoso calo del prezzo del greggio, arrivato a gennaio fin sotto i 50 dollari al barile. La Banca centrale tuttavia ha giocato un ruolo fondamentale nel contrastare fuga di capitali e svalutazione lasciando fluttuare liberamente il rublo, con l’effetto di una maggiore stabilità che a sua volta ha consentito un marginale recupero de l l a f iduc ia . “Consumi e investimenti si contrarranno – rileva Csc – m e n o d i q u a n t o precedentemente ipotizzato”. Ci sono segnali congiunturali che, seppure in modo ancora faticoso, vanno in questa

direzione. La media dell’indice Pmi dei servizi, nel secondo trimestre, è la più alta dal 2014 e nel manifatturiero a giugno la contrazione dell’attività è in rallentamento. Nel contempo il calo degli ordini dall’estero, il 22esimo consecutivo, è stato il meno marcato dall’inizio del 2 0 1 5 . L a f i d u c i a d e i consumatori è migliorata di 9 punti r ispetto al primo trimestre. Lo stesso -2,2% del Pil nel primo trimestre, d’altronde, si è rivelato meno accentuato di quanto atteso. Si può stimare che l’economia russa (vale il 3,3% del Pil mondiale) torni a crescere nella parte finale dell’anno, trainata da investimenti governativi nel settore oil&gas e dal rimbalzo delle quotazioni del greggio. Il risultato complessivo del 2015 sarebbe un calo del 3,2%. Pil debolmente positivo nel 2016 (+0,4%). In un ragionamento più a medio termine, osserva il Csc, vanno comunque tenute in conto alcune variabili come un eventuale riaccendersi del conflitto in Ucraina e la mancata realizzazione di riforme strutturali per attivare investimenti.

Il Sole 24 Ore, 19.07.2015

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E ntro la fine dell'anno l'ente russo per la regolamentazione degli

alcolici stabilirà un prezzo minimo su vini e spumanti. All’inizio di luglio ha avuto luogo la prima riunione dedicata alla determinazione di un prezzo minimo per questo tipo di bevande alcoliche. Come ha af fermato uno de i partecipanti all'incontro, i rappresentanti del settore e i funzionari hanno deciso di comune accordo che il costo minimo per una bottiglia di spumante sarà pari a 115 rubli, mentre una bottiglia di vino costerà almeno 80-90 rubli (si intendono bottiglie da 0,75 l). Le aziende insistono affinché i prezzi minimi vengano fissati a settembre-ottobre, per poter vendere la merce a tali prezzi già in vista del Capodanno. Il direttore generale del Centro di ricerca sul mercato federale e regionale degli alcolici, Vadim Drobiz, ritiene che i prezzi stabiliti dall'ente russo per la regolamentazione degli alcolici siano troppo bassi. Ha notato che in caso di prezzi minimi troppo ridotti l'effetto atteso non verrà raggiunto. “Un prezzo ribassato apre la via del mercato ai prodotti falsificati, quando lo scopo, al contrario, sarebbe quello di sbarrargliela”. Questi ha inoltre notato che al momento il 30% del vino prodotto è senza licenza. Anche la quota dello spumante contraffatto è pari a circa un terzo dell'intera produzione. Il presidente dell'Unione dei produttori di vino russo, Leonid Popovich, ritiene che i prezzi discussi siano accettabili. “Si

tratta all'incirca delle stesse cifre che stavamo valutando in precedenza, quando si era parlato per la prima volta di fissare i prezzi minimi”. All'inizio dell'anno era stato Sultan Khamzaev, capo del progetto “Russia astemia” e membro della Camera Pubblica della Federazione Russa, a proporre di fissare dei prezzi minimi sul vino e sullo

spumante. A suo parere il prezzo minimo di una bottiglia di spumante non dovrebbe essere inferiore ai 300 rubli, mentre quello di una bottiglia di vino non dovrebbe scendere sotto i 250 rubli. A suo tempo Khamzaev aveva puntualizzato che i vini prodotti legalmente non possono costare meno. Mentre i produttori di vino avevano dichiarato che il prezzo di produzione minimo per una bottiglia di spumante deve essere pari a 82,5 rubli, mentre quello di una bottiglia di vino è pari a 120 rubli. In questo caso, il prezzo minimo del prodotto

sugli scaffali dei negozi sarebbe di 107,25 e 156 rubli rispettivamente. Dal 2009 in Russia vige una regolamentazione statale sui prezzi delle bevande con una gradazione alcolica superiore a 28°. Alla fine di gennaio 2015, il primo ministro Dmitry Medvedev ha firmato un decreto in base al quale lo Stato potrà regolare anche il prezzo del vino e dello spumante. Tale diritto è stato conferito all'ente russo per la regolamentazione degli alcolici.

Il presidente russo Vladimir Putin ha decretato il 29 luglio scorso la distruzione al confine del Paese dei generi alimentari occidentali che arrivano nel Paese nonostante l'embargo imposto dal Cremlino. Il decreto entra in vigore il 6 agosto. Secondo quanto dichiarato dalla presidenza russa in un comunicato, il provvedimento interesserà gli alimenti e i prodotti agricoli provenienti da quei Paesi che risultano aver emesso, ad oggi, sanzioni economiche contro imprese e cittadini russi, come nel caso degli Stati Uniti e dell'Unione europea. Non sono interessati da questo provvedimento i prodotti che attraversano la dogana in transito verso un Paese terzo, a condizione che soddisfino i requisiti fitosanitari. L'obiettivo di questa misura è quello di scoraggiare il contrabbando di alimenti europei in Russia attraverso Paesi come la Bielorussia, come ha più volte denunciato la stampa locale. La Russia è stata

In Russia verranno fissati dei prezzi minimi per vino e spumante

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costretta a sospendere l'entrata di container provenienti dal Paese vicino che arrivavano sul mercato nazionale con etichette bielorusse, come le ostriche o le cozze, nonostante la Bielorussia non sia sul mare. L'iniziativa di distruggere i prodotti deperibili occidentali arriva dal ministro dell'Agr icoltura, Alexandr Tkachov, che pone la frutta e la verdura nella stessa categoria d eg l i a l t r i a r t i c o l i d i contrabbando destinati alla distruzione, come la droga. Alcuni media locali hanno criticato la misura, considerando che sarebbe molto più pratico vendere quei prodotti a basso costo, a favore delle fasce più svantaggiate della società russa, i cui redditi sono stati ridotti a

causa dell'attuale recessione. Altri hanno suggerito di inviare questi prodotti a orfanotrofi o alle regioni ucraine di Donetsk e Lugansk colpite dalla guerra, d o v e m o l t e p e r s o n e sopravvivono solo grazie agli aiuti umanitari. Secondo i dati ufficiali, il costo minimo del paniere della spesa, in Russia, è aumentato del 14,3% nel primo semestre di quest'anno, in gran parte a causa dell'embargo dei prodotti occidentali che ha fatto aumentare i prezzi degli alimenti di base. Putin ha annunciato, a fine giugno, la decisione di prorogare di un anno l'embargo sui prodotti alimentari deperibili provenienti dall'Unione europea, in risposta

all'estensione delle sanzioni adottate da Bruxelles contro Mosca per il suo ruolo nella crisi in Ucraina. Ha spiegato che l'obiettivo della misura è quello di “garantire la sicurezza della Russia” e ha argomentato che l'embargo “sarà un buon incentivo per gli agricoltori locali”. L ' U n i o n e e u r o p e a h a p ro lungato l e sanz ion i economiche contro la Russia di sei mesi, fino al 31 gennaio 2016. Il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, ha bollato come “illegale e infondata” la decisione di Bruxelles e ha affermato che le sanzioni pregiudicano “anche gli interessi dei contribuenti nei Paesi europei”.

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Un accordo con la regione di Novosibirsk per sostenere gli scambi commerciali tra Italia e Russia e sostenere le imprese messe in difficoltà dalle sanzioni Ue. È quello siglato dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e dal governatore della Regione di N o v o s i b i r s k , V l a d i m i r Gorodetskij, al termine di un incontro a Palazzo Pirelli. Si tratta di una “dichiarazione congiunta per la cooperazione sul terreno delle imprese e delle attività produttive, degli scambi commerciali, dell'ambiente e della cultura”, come spiega M a r o n i . “ S o n o m o l t o soddisfatto - ha detto - perché questo accordo rafforza i rapporti tra le nostre due Regioni e facilita il lavoro alle nostre imprese”. L 'accordo, sot to l inea i l governatore lombardo, “è politico, prima ancora che istituzionale, contro le sanzioni

europee alla Russia”. Un atto formale “contro le ingiuste sanzioni contro la Russia”. “Ho fatto presente la nostra posizione di contrarietà alle sanzioni alla Russia - aggiunge - perché danneggia l'economia lombarda e rappresenta un atto ingiusto verso la Russia e il suo popolo”. A ottobre, annuncia, “mi recherò a Novosibirsk con una delegazione di imprenditori lombardi, perché vogl io sottolineare l'importanza che hanno per la Lombardia i rapporti con la Russia e con la Regione di Novosibirsk”.

Le Dogane russe dicono che nei primi cinque mesi del 2015 la Russia ha importato il 38,7% in meno dai Paesi che non fanno parte della Comunità di Stati indipendenti, quel che resta dell’ex Urss. Se le sanzioni stanno portando la Russia a

v a l o r i z z a r e sull’”importozameshchenie”, lo sviluppo della produzione locale che possa sostituirsi all’import, è su questo che s i s ta concentrando anche il lavoro dell’Ice, l’Agenzia italiana per la promozione del commercio con l’estero. “Quello dell’import substitution – riflette il pr e s id en t e d e l l ’ Ag enz i a Riccardo Monti - è un fenomeno che le sanzioni hanno solo accelerato: era innaturale che la Russia avesse un’industria manifatturiera così limitata. Il Paese con più acqua e terra fertile al mondo, con una tradizione industriale, mate r i e p r im e , g r ande disponibilità di energia a costi limitati, personale qualificato, fino all’anno scorso importava prodotti agroalimentari per 40 miliardi. Era una patologia”. E se ora la Russia si muove e comincia a strutturarsi per potenziare il proprio settore manifatturiero, l’implicazione per l’Ice e le imprese italiane è molto semplice, spiega Monti: “Come in tutti i grandi mercati, chi lo vuole servire con volumi importanti deve creare una presenza diretta. Non parliamo di delocalizzazione, ma di investimenti per crescere all’estero. Cosa che il calo del rublo sta rendendo più conveniente rispetto all’export. E se finora è stato conveniente installarsi in Russia solo per le grandi aziende, adesso anche le aziende più piccole iniziano a considerare seriamente la possibilità di creare una presenza diretta”. Per sostenerle, racconta Pier Paolo Celeste, responsabile

Sempre più capillare la presenza italiana nelle regioni russe

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dell’Ice a Mosca, l’Agenzia ha avviato in queste settimane un o s s e r v a t o r i o . “ L ’ im p o r t substitution - racconta - è nata da 20 decreti emanati dal governo russo tra marzo e aprile. Per la loro attuazione la Russia investe 3mila miliardi di rubli (48 miliardi di euro): ogni decreto elenca per ogni settore il grado di sostituzione delle importazioni previsto a 5 anni. Noi andremo a osservare e analizzare da vicino quali settori colpirebbero maggiormente l’Italia, in quali settori e in quali regioni potremmo avere l ’ i m p a t t o m a g g i o r e . Verificheremo se queste regioni vogliono lavorare per noi e quindi – in modo molto concreto - coinvolgeremo il sistema bancario, presenteremo queste condizioni in Italia, o rgan i z zer emo poo l d i imprese”. A stretto contatto con associazioni come la Camera di commercio italo-russa o Delovaja Rossija, interlocutore ideale perché raccoglie le aziende private non energet iche: “La par te emergente del capitalismo russo”, sottolinea Monti.

Si è svolta il 16 luglio in Ambasciata una serata dedicata alla squadra della Nazionale italiana di scherma, che si trova a Mosca per i Campionati Mondiali della disciplina. All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, il Presidente della Federazione italiana di scherma Giorgio Scarso e la neo campionessa del mondo di spada femminile Rossella Fiamingo. Atleti e dirigenti si sono intrattenuti con gli altri ospiti, rappresentativi di questo m o n d o m e d i a t i c o e imprenditoriale e della comunità italiana in Russia. L’Ambasciatore Ragaglini aveva inoltre già salutato la Nazionale

italiana durante la cerimonia inaugurale dei Campionati Mondiali di scherma tenutasi lo scorso 14 luglio. Presenti all’inaugurazione anche il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, e il Presidente della Federazione Internazionale di scherma, Alisher Usmanov, uno degli uomini d’affari russi più influenti del Paese.

Il 9 luglio si è svolta in Ambasciata la presentazione del libro “Come il denaro ha viaggiato per il mondo. Una storia italiana” scritto dalla Prof.ssa Svetlana Reznik. Il volume, rivolto a un pubblico di giovanissimi, racconta con un linguaggio semplice, ma appassionante la storia della nascita della moneta e dei primi istituti di credito, delineando l’evoluzione che lega le lettere di cambio utilizzate dai mercanti fiorentini nel XII secolo alla fondazione del Monte dei Paschi di Siena, la più antica banca ancora oggi in attività. Alla presentazione hanno p a r t e c i p a t o , o l t r e all’Ambasciatore Ragaglini e alla Prof.ssa Reznik, il Dott. Sergio Passoni, il Responsabile Area Internazionale di Ubi Banca, che

ha finanziato la traduzione italiana del libro, il Dott. Ermolov della Banca Centrale russa, il Dott. Luigi Concistrè, a d d e t t o f i n a n z i a r i o dell’Ambasciata e il Dott. Ferdinando Pelazzo di Ubi Banca, autore della postfazione del libro. La serata si è poi sviluppata in un dialogo informale tra la scrittrice e i rappresentanti del mondo culturale e bancario che hanno par t ec ipato a l l a presentazione.

Si è svolta l’8 luglio in Ambasciata, nel quadro del ciclo di incontri culturali con personalità russe e italiane, una serata dedicata alla Biennale di Venezia e al crescente ruolo che l’arte contemporanea dovrebbe esercitare nelle relazioni culturali italo-russe. All’evento, denominato “Biennale d’Arte di Venezia : Pro et Contra”, sono intervenuti Viktor Misiano, curatore di diversi Padiglioni russi alla Biennale e tra le figure più note del mondo dell’arte contemporanea russa, Dmitry Gutov, famoso artista russo e veterano della Biennale, e Bartolomeo Pietromarchi, curatore del Padiglione italiano durante l’edizione 2013 della

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Biennale. La serata, sviluppatasi attraverso un dialogo informale con il pubblico composto in larga parte da artisti, operatori museali e galleristi russi, ha messo soprattutto in rilievo la capacità della Biennale di trasformarsi secondo lo spirito del tempo, mantenendo sempre il suo carattere di unicità che la r e n d e u n f e n o m e n o difficilmente eguagliabile nel mondo.

Il “conto” rischia di essere salato: nei dodici mesi del 2015 la riduzione dell’export veneto nei confronti della Russia segnerà una perdita di 538 milioni di euro, registrando un -32,6% rispetto allo stesso periodo del 2014. La proiezione è stata elaborata da Confindustria Padova, che ha trasferito il trend effettivo e reale del primo trimestre 2015 sul periodo dell’intero anno. La crisi russa, aggravata dalla proroga delle sanzioni (alla fine di gennaio 2016), ha interrotto una fase di crescita a due cifre dell’export regionale (+24,1% nel 2011-2013). I prossimi mesi saranno ancora difficili, ma già a partire dal 2016 l’economia russa tornerà a crescere (+0,4% secondo Confindustria) e con essa anche le esportazioni. Ma intanto il 2015 segna una debacle impressionante. Tra le province più colpite in regione ci sono Venezia - che chiude il primo trimestre 2015 con una perdita di export in Russia del 49,3% -, Belluno (-35,9%) e Vicenza (-28,6%). È, però, Padova la provincia in assoluto più colpita, con un calo del 49,6% di export verso la Russia. Già il 2014 si era chiuso con un -18,2% delle esportazioni padovane verso Mosca (da 382 a 312 milioni di euro). Nei primi tre mesi del 2015 la caduta si è accentuata: la r iduzione

dell’export supera i 40 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2014 (da 81,6 a 41 milioni) facendo scivolare la Russia dal 6° al 14° posto tra i principali paesi di sbocco. E proiettando il trend (-49,6%) sui dodici mesi la voragine si amplierebbe a 155 milioni di euro. “Noi non molliamo - dichiara M a r i o R a v a g n a n , v i c e presidente di Confindustria Padova - perché non possiamo permetterci di perdere le posizioni guadagnate con fatica in questi anni in Russia e lasciare campo libero ai competitor cinesi e turchi. Altrimenti come faremo poi a rientrare su un mercato così complesso, a quali costi?”. “Il combinato tra crisi economica, svalutazione del rublo e sanzioni - continua Ravagnan - ha danneggiato pesantemente la nostra industria, in particolare la filiera meccanica, il sistema moda e arredo e l’agroindustria. Ma non possiamo arretrare nel presidio di un’area che è diventata un partner strategico per le nostre filiere”. Da questa convinzione è nato l’accordo che a Padova, nell’ambito di un incontro organizzato dalla sezione dei Metalmeccanici a cui hanno partecipato oltre 20 aziende con forti interessi in Russia, è

stato siglato tra Confindustria Padova e Confindustria Russia, unica rappresentanza del sistema confindustriale italiano nella Federazione oltre gli Urali: si tratta di un memorandum di collaborazione finalizzata a promuovere g l i scamb i commerciali e le partnership p rodut t i v e t r a imprese padovane e russe, sviluppare progetti e joint venture, favorire la partecipazione a missioni, fiere e incontri b2b sulle due sponde. “La firma del memorandum - d ice Ernesto Fer lengh i , presidente di Confindustria Russia - è la risposta forte del mondo confindustriale alla richiesta delle aziende italiane di riconquistare quote del mercato russo. Complici il rallentamento dei consumi legati alla discesa del prezzo del petrolio, cambio rublo-euro e l’effetto delle s a n z i o n i e u r o p e e e controsanzioni russe, in poco più di un anno l’export italiano verso la Russia ha subìto un crollo di oltre il 30% per un valore che supera i 2 miliardi di euro”. S i g n i f i c a t i v e s o n o l e testimonianze in questo senso delle imprese padovane: la Piron d i C a d o n e g h e ( f o r n i professionali per ristorazione e catering) nel 2012 fatturava in

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Russia 2 milioni di euro , sui 5 totali. “Quest’anno arriveremo a stento a 150mila euro - dice il direttore marketing Enrico Bonetto -; è il 70% in meno rispetto al 2014”. La Berto’s di Tribano (cucine professionali) negli ultimi due anni ha perso tra Russia, Ucriana e Bielorussia circa un milione di euro di export sui 22 totali ( di cui 18 ricavati dalle esportazioni). “Nel primo semestre di quest’anno nella sola Russia abbiamo subito un crollo dell’80%, da 500mila a 100mila”, spiega il presidente Enrico Berto. “Gli imprenditori italiani - conclude Ravagnan - vanno in giro per il mondo a vendere il made in Italy, ma l’Europa deve metterci nelle condizioni di farlo. Chiediamo al Governo di lavorare a una soluzione europea che ponga fine alle sanzioni e per una maggiore autonomia del nostro Paese”.

Un tracollo. Prima che le tensioni geopolitiche alzassero la barriera dell’embargo e delle sanzioni, la Russia era fra i primi t re mercat i d i sbocco commerciale per il sistema manifatturiero delle Marche, insieme a Stati Uniti e Francia. Ora il valore delle esportazioni è sceso a poco più di 600 milioni, contro i quasi 750 del 2012. Una emorragia che non si ferma. Nei primi tre mesi d e l l ’ a n n o l e a z i e n d e marchigiane hanno perso oltre 70 milioni di euro – con una diminuzione del fatturato pari al 42,3% –, un valore che si somma ai 123,5 milioni sfumati nel corso di tutto il 2014, con una flessione del 17 per cento. I numeri arrivano dal forum Marche-Russia promosso dalla Camera di commercio di Pesaro e Urbino, un appuntamento tra più di settanta imprese (provenienti da tutta la regione)

e una delegazione di operatori dell’area degli Urali e del Volga che conferma la volontà del sistema produttivo marchigiano di non mollare la presa su un mercato che rappresenta ancora un p i last ro de l l ’ export . “L’impatto delle tensioni sulle aziende è devastante”, dice il presidente dell’ente camerale Alberto Drudi: “Le nostre imprese non possono più sostenere questa situazione – prosegue – per due ragioni in particolare: queste perdite si vanno a sommare a una condizione di crisi ancora latente e, al momento, non sono recuperate né attraverso una crescita dei fatturati sul mercato italiano, né su altri significativi mercati di sbocco”. Da qui l’appello di Drudi al governo “perché si faccia sentire con l’Unione europea”. Su un valore delle esportazioni totale che l’anno scorso ha superato i 12,3 miliardi, il peso della domanda proveniente dai Paesi europei extra Ue è significativo: vale 1,6 miliardi e insieme all’area della comunità europea rappresenta più del 74% dell’export complessivo. Il settore dell’agroalimentare nei primi tre mesi di quest’anno – dopo aver messo a segno nel 2014 una decisa crescita – ha perso più del 75 per cento. Mentre quello dei mobili, tra i primi dieci settori per valore delle esportazioni, ha visto svanire il 12,5% dei ricavi, percentuale che si somma a quel 21,4% di flessione che ha eroso sensibilmente i fatturati nel 2014, portandoli da oltre 88 milioni a poco più di 56,6, quasi tutti generati dal cluster del mobile di Pesaro. Eppure la Russia resta uno sbocco fondamentale come dimostra la r i p o s t a d e l l e a z i e n d e marchigiane all’opportunità offerta dal forum. Gli Urali in particolare, quella vasta area c h e r u o t a i n t o r n o a

Ekaterimburg, sono un nuovo punto di riferimento. E non solo perché in queste regioni si estrae l’80% del petrolio e del gas di tutta la Russia: con circa 30 milioni di abitanti, sono in forte crescita e manifestano una domanda di qualità che si concentra soprattutto sul settore dell’arredamento e delle macchine per la lavorazione del legno. Designer, architetti, importatori di mobili russi nei faccia a faccia con le imprese marchigiane hanno ribadito un interesse che per l’ente camerale pesarese è prima di tutto una occasione di rilancio dei rapporti economici con la Russia, anche nel campo della meccanica, del turismo e della moda. “Stiamo cercando di avviare con le aziende marchigiane – dice Mikahil P l y s h e v s k i y , p r e s i d e n t e dell’associazione dei mobilieri e degli importatori di mobili degli Urali – nuove forme di collaborazione e di business”. Il primo passo è fatto. Ed è già in cantiere una missione negli Urali (è prevista in autunno) di una delegazione di imprese delle Marche.

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Il volume delle esportazioni di petrolio nel periodo gennaio-maggio 2015 è aumentato dell'8,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno ed è stato pari a 101,1 milioni di tonnellate, secondo i dati di Rosstat (compresi i dati riguardanti i reciproci scambi con i paesi della CEEA). N e l m a g g i o 2 0 1 5 l e esportazioni di petrolio hanno raggiunto 21,3 milioni di tonnellate, con un incremento dell'11,5% su base annua e del 4,4% rispetto all'aprile di quest'anno. Nel periodo gennaio-maggio sono giunte alla raffinazione 119,2 milioni di tonnellate, ossia l'1% in meno rispetto allo stesso periodo nel 2014. Nel mese di maggio sono stati raffinati 24,4 milioni di tonnellate, il 2% in meno rispetto al maggio dello scorso anno, e del 6,2% in meno rispetto al mese precedente. In cinque mesi l'estrazione è aumentata dell'1,2%, fino a 220,4 milioni di tonnellate di petrolio. Nel mese di maggio, la produzione era pari a 45,1 milioni di tonnellate, con un incremento dell'1,4% su base annua e del 3,4% rispetto all'aprile di quest'anno. Nel periodo gennaio-maggio 2015 la quota delle esportazioni di petrolio sul totale dell'export russo era pari al 26,2%, mentre sul totale delle esportazioni di p r o dot t i en e rg e t i c i ha eguagliato il 40,2% (nel periodo gennaio-maggio 2014 era rispettivamente del 31,9% e del 44,1%).

A maggio di quest'anno, il prezzo medio di esportazione del petrolio è stato di 424,5 dollari per tonnellata (108,2% rispetto ad aprile 2015). Il prezzo sul mercato mondiale di greggio Urals era pari a 464,9 dollari (107,7%). Nel mese di maggio in Russia, secondo i dati di Rosstat, sono stati estratti 10.331.000 barili al giorno, 10.015.000 nel mese di aprile e 10.350.000 a marzo. Nei paesi OPEC lo stesso indicatore era pari a 30.975.000 barili a maggio, 30.952.000 nel mese di aprile e 30.847.000 nel mese di marzo.

La Banca centrale della Russia (Tsentrobank) ha bloccato per un periodo non meglio definito gli acquisti di valuta estera tesa a r icostituire le r iserve internazionali del paese, permettendo al rublo di recuperare vigorosamente dopo tre settimane di ribasso. Le operazioni sono state sospese dal 28 luglio a causa di “una crescita della volatilità sul mercato valutario nazionale”, come ha comunicato la banca centrale, che comunica anche che gli acquisti di valuta sono stati ridotti a 160.000.000 di dollari giornalieri, dello scorso lunedì, dai 200.000.000 al giorno della settimana scorsa. “La Banca di Russia ha più volte dichiarato che ridurrà al minimo l'impatto delle operazioni per r i c o s t i t u i r e l e r i s e r v e internazionali sul mercato v a l u t a r i o , r i m o d u l a n d o rapidamente il volume degli acquisti”, ha detto la banca centrale.

La banca centrale della Russia, che ha permesso al rublo di fluttuare liberamente l'anno scorso, nella peggiore crisi valutaria della Russia dal 1998, ha ripreso gli acquisti di valuta a metà maggio per ricostruire gradualmente le riserve a 500 m i l i a r d i d i d o l l a r i , acquistandone fin qui circa 10 miliardi, dallo scorso 13 maggio.

Nel 1° semestre del 2015 il volume della produzione industriale rispetto a gennaio-maggio 2014 è diminuito del 2,7%, come informa il Servizio federale di statistica nazionale (Rosstat). Nel mese di giugno 2015 rispetto a giugno 2014 la produzione industriale è calata del 4,8% dopo un calo del 5,5% a maggio (calo massimo da ottobre 2009), del 4,5% nel mese di aprile, dello 0,6% a marzo, dell'1,6% in febbraio e dopo un aumento dello 0,9% nel mese di gennaio. R i spet to a magg io , la produzione industriale del mese scorso è aumentata dello 0,6%. Il calo della produzione industriale alla fine del mese ha superato le aspettative degli esperti. Gli analisti avevano prev isto un calo del la produzione industriale in Russia nel mese di giugno pari al 4,1% su base annua (il consensus-forecast è stato redatto ai primi di giugno dall’agenzia stampa “Interfax” sulla base di un sondaggio tra gli analisti delle p r i n c i p a l i s o c i e t à d i

La rassegna delle informazioni statistiche e delle previsioni sull’economia della Russia

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investimento, banche e centri di analisi). Nel periodo gennaio-giugno 2014 la produzione industriale è aumentata dell'1,5%, mentre nel mese di giugno il tasso di crescita su base annua era pari allo 0,4%. Con l'eccezione di fattori stagionali e di calendario, la produzione industriale a giugno 2015 r ispetto a l mese precedente è diminuita dello 0,1% dopo un calo dello 0,6% in maggio e dell'1,6% nel mese di aprile, dopo un aumento dello 0,4% in marzo e un calo dello 0,8% nel mese di febbraio. Nel settore dell'estrazione mineraria, nel primo semestre, il volume di produzione è rimasto invariato, mentre è crollato del 4 , 5 % n e l l ' i n d u s t r i a manifatturiera. La produzione e distr ibuzione di energia elettrica, gas e acqua sono diminuite dello 0,1%.

Le stime del Ministero dello Sviluppo Economico per il 2015 prevedono una riduzione della produzione industriale dell'1,3-1,6%. Per l'anno in corso gli analisti prevedono un calo pari al 2,5%.

La produzione di autovetture in Russia nel periodo gennaio-giugno 2015 è diminuita del 24,4% rispetto allo stesso periodo del 2014, fino a 679 mila veicoli. Nel mese di giugno la produzione di autovetture è calata del 27,2% su base annua. Tuttavia, rispetto al mese precedente, è aumentata del 26%. La produzione di camion nel 1° semestre ha subito un calo del 22,5% - fino a 57.900 veicoli. In sei mesi la produzione di autobus si è contratta del 15,6% rispetto al periodo

analogo del 2014, fino a 15,8 mila pezzi.

Continua la contrazione dell'economia della Russia. A giugno, il Prodotto Interno Lordo ha registrato una discesa del 4,2% rispetto a un anno prima. La discesa del PIL continua anche se a un ritmo inferiore rispetto a maggio quando era scivolato del 4,8%. Nei primi sei mesi dell'anno, si è registrata una contrazione del 3,4%. Il Ministero dell'Economia russo, che ha diffuso i dati in un report mensile, ha spiegato che le principali cause del declino economico del Paese sono soprattutto il calo dei prezzi del greggio e le sanzioni imposte dall'Occidente che hanno tagliato le banche e le industrie russe fuori dal mercato globale.

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La società “Staudia Kristall” della città di Krasnojarsk (Russia), specializzata nell’arte ambientale e nel design dei giardini, cerca la possibilità di mandare un proprio designer come stagista presso uno studio italiano dell’arte ambientale nel periodo compreso tra il novembre del 2015 e l’aprile del 2016. Contatti: Tel: +7 (923) 369-30-68 E-mail: [email protected] I n t e r n e t : h t t p : / /www.студиякристалл.рф/

La società “Instroj” della regione di Cheljabinsk (Russia) cerca un investitore strategico per aumentare la produzione loca le d i mater ia l i da cos t ruz ione (b locch i in gasbeton, pannelli in cemento armato, ecc.) Il finanziamento indispensabile è stimato a un milione di Euro. Il termine di recupero del capitale è previsto in 12-14 mesi. Contatti: Tel: +7 (922) 754-53-53 E-mail: [email protected]

La società “Studioromi Atelier” di Mosca cerca la collaborazione con i produttori di tessuti in Italia che siano interessati a lavorare direttamente con gli stilisti russi, senza “mediatori”.

La società russa collabora con molti stilisti russi e cerca tessuti di vario tipo per la produzione di collezioni limitate di abbigliamento di moda. Contatti: Tel: +7 (925) 022-05-34 E-mail: [email protected] Internet: www.studioromi.ru

La società “Ural-razvitie” della regione di Sverdlovsk (Russia) cerca un investitore per lanciare il processo di ammodernamento tecnico di una fabbrica funzionante che potrà produrre fino a 10.000 metri cubi di segati di legno all’anno. Il finanziamento necessario è stimato a 300.000 dollari. Il t e r m i n e d i r e c u p e r o dell’investimento è previsto in 38 mesi. Il tasso di rendimento del progetto (IRR) è stimato al 19%, mentre la tassa NPVR è stimata al 21 per cento. Contatti: Tel: +7 (929) 216-77-46 E-mail: [email protected]

La società “NRG” di Mosca (Russia) cerca un partner finanziario per lanciare un nuovo sistema di pagamenti internazionale che aiuterà lo sviluppo degli interscambi

economici e finanziari tra i Paes i, le imprese, ecc. L’investimento nel progetto è stimato a un milione di dollari. Il termine di recupero del capitale è previsto in 24 mesi. Contatti: E-mail: [email protected]

Investimenti e collaborazioni industriali

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La società “Marejchik” della regione di Orenburg (Russia) vuole acquistare una linea tecnologica per la produzione del rivestimento per soffitti a “nido d’ape” del t ipo “Grigliato”. La società russa vorrebbe avviare la produzione di questo tipo di materiale per la costruzione edilizia in Russia. Contatti: Tel: +7 (922) 851-15-11 E-mail: [email protected]

La società “IraNika” di Mosca (Russia) vuole acquistare una macchina generatrice di aria calda del tipo Simun Ione 2000 (Italia). Contatti: Tel: +7 (915) 355-32-64 E-mail: [email protected] Internet: www.iranika.su

La società d’investimento e di consulenza “YufLogos” vende una fabbrica funzionante che dispone delle licenze per la produzione di oltre mille tipi di prodotti mediatici, tra cui protesi di vario tipo, bisturi, ecc. Lo stabilimento che si trova a San Pietroburgo dispone di tutti i tipi di licenze e di certificati di conformità con gli standard russi. I prodotti della fabbrica corrispondono a più rigide norme internazionali. Lo stabilimento si trova nel centro di San Pietroburgo in un edificio a tre piani di una superficie utile di 968 metri quadrati.

Contatti: Tel: +7 (911) 210-40-50 E-mail: [email protected] Internet: www.logosinfo.ru

La società “Mkanat” di Mosca (Russia) vende dai propri magazzini dei funi di acciaio inoss idabi le d i d iametr i compresi tra un millimetro e 18 millimetri, su bobine di 250, 500 e 1000 metri. I funi possono essere tagliati su richiesta del cliente, La consegna franco magazzino oppure i funi acquistati possono essere trasportati fino a un terminale cargo, indicato dal cliente. Contatti: Tel: +7 (495) 150-07-78 E-mail: [email protected] Internet: www.mkanat.ru

La fabbrica metalmeccanica “KMZ” della città di Kirov (Russia) produce e vende delle macchine spacciali per il taglio della canna, il materiale naturale da costruzione che diventa sempre più popolare in Russia e nel mondo. La canna può essere tagl iata in dimensioni 3-50 mm. e può produrre fino a 4 metri cubi di canna tagliata all’ora. La macchina può trattare la canna di diametro massimo fino a 100 mm. Contatti: Tel: +7 (800) 200-02-22 E-mail: [email protected] Internet: www.kmz43.com

La società “ARB” della città di Simferopoli (Russia) vende del combustibile nero liquido per forni industriali (derivato

petrolifero tra diesel e mazut). Il combustibile viene ottenuto dal riciclaggio di scarti di gomma (pneumatici, ecc.) Questo combustibile produce il 25-30% di calore in più rispetto al mazut, è meno denso e resiste al gelo fino a meno 40°C. Contatti: Tel: +7 (929) 833-79-67 E-mail: [email protected] Internet: www.rtut-arb.ru

La società “Expresstechservice” della regione di Mosca (Russia) produce e vende del le macchine, destinate a sbucciare noci, nocciole, arachidi e altri tipi di noci. Il metodo brevettato permette di sbucciare noci di diametri compresi tra i 10 e i 45 millimetri. La macchina è a bass i s s imo consumo d i elettricità permette di sbucciare fino a 100 chili di noci o di nocciole all’ora. Il prezzo di macchina franco magazzino è di 45mila rubli (circa 690 Euro al cambio attuale). Contatti: Tel: +7 (495) 968-52-69 E-mail: [email protected] Internet: www.exprestehservis.ru

Proposte commerciali

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Fiera internazionale dei beni di consumo (Edizione “Inverno”) 18-21.01.2016

Fiera internazionale delle tecnologie della produzione di materie plastiche e di caucciù. 26-29.01.2016

24-a fiera di macchinari e di tecnologie per la produzione di i m b a l l a g g i o e d i confezionamento, materiali per il confezionamento dei prodotti di vario tipo e di generi alimentari. 26-29.01.2016

Fiera di materiali per la costruzione edilizia. 26-29.01.2016

Fiera di generi alimentari, di bevande, di materie prime e di tecnologie per la produzione dei generi alimentari. 08-12.02.2016

Fiera di abbigliamento da signora, da uomo, da bambini. 22-26.02.2016

Fiera della moda per bambini e per ragazzi. 23-26.02.2016

Fiera di macchinari e di tecnologie per la produzione di tessuti. 24-26.02.2016

Fiera di vernici, di lacche, di c o l o r a n t i . I l s a l o n e “Preparazione delle superfici” e “protezione dalla corrosione”. 01-04.03.2016

F i e r a d i s i s t e m i d i climatizzazione. 02-05.03.2016

Fiera di scarpe, di calzature, di abbigliamento e di accessori in pelle. 02-05.03.2016

Fiera delle tecnologie del controllo non distruttivo. 02-04.03.2016

Fiera delle case ecologiche di legno. 10-13.03.2016

Fiera dei sistemi di laser, di prodotti ottici e ottico-elettronici. 14-17.03.2016

Fiera di sistemi di sicurezza, di sorveglianza e anti incendio. 14-17.03.2016

Fiera dei macchinari e delle tecnologie per panifici moderni. 14-17.03.2016

Fiera di macchinari per l’industria tessile. 15-17.03.2016

Fiera dei sistemi di magazzini e di servizi logistici. 21-24.03.2016

Forum di software medico. 23-25.03.2016

Fiera dell’industria del turismo. 23-26.03.2016

Fiera di sistemi e di macchine per il vending. 23-25.03.2016

Fiera dell’ industr ia del le costruzioni. 05-08.04.2016

Fiera di prodotti elettronici innovativi. 13-15.04.2016

Fiera degli impianti tecnologici per l’industria gaspetrolifera. 18-21.04.2016

Fiera dei sistemi per la generazione dell’energia. 19-21.04.2016

F i e r a d e g l i i m m o b i l i commerciali. 26-28.04.2016

Fiera di sistemi di controllo, delle misurazione e dei test. 26-28.04.2016

Fiere internazionali a Mosca nel 2016

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Fiera delle nuove tecnologie di HR-management, di training del personale. 20-21.04.2016

Fiera di strumenti di controllo e di misurazione industriale. 26-28.04.2016

Fiera di prodotti in gomma, in caucciù. 26-29.04.2016

Forum della tutela della proprietà intellettuale. 26-29.04.2016

Fiera delle tecnologie e delle macchine per l’integrazione nella vita normale delle persona handicappate. 27-29.04.2016

Fiera di prodotti di moda di pelle e di pellicce. 27-29.04.2016

Fiera di moderne tecnologie di telecomunicazioni. 10-13.05.2016

Fiera di sistemi di navigazione. Forum di navigazione satellitare. 10-13.05.2016

Fiera di componenti e di accessori per la produzione dei mobili. 11-14.05.2016

Fiera di macchine e di tecnologie per la lavorazione dei metalli. 23-27.05.2016

Fiera di sistemi di illuminazione e di automazioni per edifici pubblici e privati. 06-09.06,2016

Fiera di prodotti e di tecnologie per la produzione di vetro. 06-09.06.2016

Forum internazionale sugli immobili in Russia e nel mondo. 06-08.06.2016

F o r u m i n t e r n a z i o n a l e dell’ industr ia delle f iere. Problemi della cooperazione internazionale. 06-08.06.2016

Fiera di macchine, di tecnologie per l’industria metallurgica. 06-09.06.2016

Fiera dell’industria per la

produzione dei tubi. 06-09.06.2016

Fiera dell’industria dell’alluminio e dei metalli non ferrosi. 06-09.06.2016

Fiera di strutture metalliche per l’industria. 06-09.06.2016

F iera di macchinar i , di macchinari, di tecnologie per la produzione di semiconduttori e di fotovoltaica. 08-09.2016

Fiera di sistemi di vista computerizzata. 08-09.06.2016

F iera di macchinar i , di tecnologie, di utensili per l’industria del legno, del mobile, della carta e cellulosa. 24-27.10.2016

Tel: +7 (499) 795-37-99 Fax: +7 (495) 605-60-75 E-mail: [email protected]

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