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1 Rumiati, Lotto, Introduzione alla psicologia della comunicazione, il Mulino, 2007 Capitolo I. TITOLO LE AMBIGUITA’ DEL LINGUAGGIO 1. La Commissione si è trovata di fronte ad una scelta difficile? 2. E’ stato difficile decidere di istituire la Commissione Etica? 3. La scelta dei componenti è stata difficile? “La scelta della Commissione Etica è stata difficile”.

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Rumiati, Lotto, Introduzione alla psicologia della comunicazione, il Mulino, 2007Capitolo I. TITOLO

LE AMBIGUITA’ DEL LINGUAGGIO

1. La Commissione si è trovata di fronte ad una scelta difficile?

2. E’ stato difficile decidere di istituire la Commissione Etica?

3. La scelta dei componenti è stata difficile?

“La scelta della Commissione Etica è stata difficile”.

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LA FACOLTA’ LINGUISTICA

Linguaggio: una delle facoltà cognitive di cui è dotato il sistema cognitivo umano.

Sorprendente è la velocità con cui i bambini raggiungono la padronanza di uno strumento così complesso.

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LA FACOLTA’ LINGUISTICA

Si definisce produttività linguistica la possibilità di creare un numero infinito di frasi a partire da un numero finito di parole.

I bambini mostrano questa capacità già precocemente.

Ai bambini non vengono esplicitamente insegnate le regole grammaticali, né vengono corretti quando producono frasi scorrette.

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2-year-old: Mamma isn’t boy, he a girl.Mother: That’s right.

2-year-old: And Walt Disney comes on Tuesday.Mother: No, he does not.

(Brown e Hanlon, 1970)

LA CONOSCENZA SINTATTICA

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LA CONOSCENZA SINTATTICA

La conoscenza sintattica è una conoscenza implicita.

Per es.: i bambini sono in grado di formare frasi sintatticamente corrette prima di essere scolarizzati e lo stesso vale per gli adulti non alfabetizzati.

Le regole della sintassi rendono unico il linguaggio dell’uomo come strumento di comunicazione. (Chomsky)

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LA CONOSCENZA SINTATTICA

Le regole della sintassi permettono di combinare i simboli di cui è dotato il linguaggio (parole) per produrre significati complessi (frasi e discorsi).

Le regole della sintassi sono le regole che governano la relazione tra le parole

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TEORIA GENERATIVO- TRASFORMAZIONALE

Teorizzata da Chomsky:Le differenze tra le lingue sono, di fatto,

differenze di tipo superficiale.

Le varie lingue presentano notevoli diversità, tuttavia:

tutte le lingue conosciute si basano su un numero molto ristretto di elementi, comuni a tutte e chiamati “universali linguistici”.

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FONEMI

MORFEMI

PAROLE

SINTAGMI

FRASI

TESTI

LINGUA COME STRUTTURA PIRAMIDALE

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Sono le parti più piccole di cui sono composte le parole di una lingua (parlata).

/s/ /t/ /a/I fonemi:non corrispondono alle lettere (ad es., sogno);

la corrispondenza tra fonemi e grafemi varia di lingua in lingua.

FONEMI

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Lingue:

Trasparenti: alta corrispondenza tra grafemi e fonemi;

Opache: bassa corrispondenza tra grafemi e fonemi.

FONEMI

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Inglese

• stesso fonema rappresentato da grafemi diversi i lunga: green (verde), field (campo), people (gente);

• stesso grafema (gh) assume valori fonetici diversi: enough (/f/, abbastanza), e ghost (/g/, spirito).

Italiano

• Quelle che possono apparire eccezioni seguono delle regolarità:

(ad es., c, g, sc,)

FONEMI

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FONEMI Suoni diversi sono considerati fonemi diversi se sostituendoli l’uno con l’altro danno luogo a parole diverse.

esempio: Rana - Lana Sale - Tale

dentale velare differenza non percepita

Allofoni sono varianti dello stesso fonema.

esempio: teNdo TeNgo

In molte lingue orientali /l/ ed /r/ sono allofoni.

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FONEMI

Nessuna lingua ha in sé l’intero repertorio di fonemi Italiano=30; Inglese=45; Abkhaz=70 Alla nascita un neonato è in grado di produrre qualsiasi tipo di suono, ma tale capacità decresce e viene persa poco prima dell’anno di vita; La capacità di discriminare tra fonemi diversi è importante per riuscire a comprendere le parole di una lingua.

Suoni diversi sono considerati fonemi diversi se sostituendoli l’uno con l’altro danno luogo a parole diverse.

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MORFEMI E PAROLECombinazioni di fonemi formano le parole di una

lingua.

Non tutte le combinazioni sono consentite.Non-parole:• Legali: Darta(Regolari); Datza (Irregolari)• Illegali:Dstrz

I morfemi sono le unità più piccole dotate di significato.

Es., [gatt-] radice di parole con significato simile

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MORFEMI E PAROLE

Morfemi liberi: parole costituite da singoli morfemi.Es., infatti, sì, spesso, radio.

Morfemi legati: morfemi che uniti ad altri morfemi formano le parole.Es., morfema [gatt-] (radice) + morfema [o]

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Capacità di segmentazione fonologica;

Capacità di segmentare all’interno di una frase le parole che la compongono.

MORFEMI E PAROLE

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SINTAGMI

Catena sintattica:Struttura con cui si dispongono le parole all’interno di una frase.

Sintagma: Unità minima di tale catena.

Testa: la parola fondamentale Modificatori: Gli altri elementi del sintagma.

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In funzione della categoria cui appartiene la testa si distinguono:

Sintagmi nominali (ad es., il mio gatto)

Sintagmi verbali (ad es., gioca volentieri)

Sintagmi preposizionali (ad es., con la lana)

Il sintagma è l’elemento principale e minimo della frase.

SINTAGMI

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UNIVERSALI LINGUISTICI

1. Ciascuna lingua ha un numero finito di fonemi.

2. Da un numero finito di fonemi è possibile costruire un numero infinito di parole.

3. La relazione tra ciascuna parola e il proprio significato è arbitraria.

4. In qualsiasi lingua è possibile produrre un numero infinito di frasi.

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Rumiati, Lotto, Introduzione alla psicologia della comunicazione, il Mulino, 2007Capitolo I. TITOLO

Le regole della sintassi governano il modo in cui le parole sono disposte all’interno di una frase.

“gatto con la volentieri mio il gioca lana”

Italiano:soggetto-verbo-oggetto

Giapponese:soggetto-oggetto-verbo

SINTASSI

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Rumiati, Lotto, Introduzione alla psicologia della comunicazione, il Mulino, 2007Capitolo I. TITOLO

SINTASSI

Relazione nome-aggettivo

Italiano:“Un gatto nero mi ha attraversato la strada”

Inglese:“A black cat crossed the street in front of me”

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Comprendere una frase: Rappresentazione mentale del contenuto.

Attribuire uno specifico ruolo grammaticale a ciascuno degli elementi presenti.

Recuperare il significato delle parole.(semplici stringhe di lettere sole-sun)

SINTASSI E SEMANTICA

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Rumiati, Lotto, Introduzione alla psicologia della comunicazione, il Mulino, 2007Capitolo I. TITOLO

COME INTERAGISCONO SINTASSI E SEMANTICA?

Tre tipi di elaborazione:

Fonologica/ortografica:identificazione e riconoscimento dei singoli fonemi.

Sintattica: a ciascun elemento della frase viene assegnato uno specifico ruolo sintattico.

Semantica: per ciascuna parola viene recuperato il corrispondente significato.

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Nel panorama scientifico attuale due classi di modelli:

I modelli interattivi I modelli seriali

Condividono: Ruolo fondamentale sia all’elaborazione

sintattica che a quella semantica. Ciascuna analisi viene effettuata in

componenti separate.Divergono nel precisare le relazioni che

intercorrono tra le due componenti.

MODELLI INTERATTIVI E SERIALI

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MODELLI INTERATTIVI E SERIALI

Modelli interattivi: propongono l’interdipendenza tra le componenti coinvolte nella comprensione di una frase. (Marslen-Wilson, 1975; MacDonald, Pearlmutter e Seidenberg, 1994).

Modelli seriali: stabiliscono l’autonomia e l’indipendenza tra i diversi livelli di elaborazione.(Forster, 1979; Frazier e Rayner, 1982).

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fonologia

sintassi

semantica

pragmatica

t0 ti

Modello interattivo durante la comprensione di una frase le diverse informazioni vengono analizzate parallelamente

solo l’analisi fonologicaha una priorità temporale:fornisce le informazionidi base.

ogni livello di analisi interagisce con gli altri creando continue ipotesi interpretative in base alle informazioni disponibili fino ad un certo momento

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Rumiati, Lotto, Introduzione alla psicologia della comunicazione, il Mulino, 2007Capitolo I. TITOLOModello seriale

LESSICO

elaboratoredel messaggio

GPSsistema

diconoscenze

elaboratore sintattico

elaboratore lessicale

frase risposta

General Problem SolverSolutore Generale di Problemi

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Rumiati, Lotto, Introduzione alla psicologia della comunicazione, il Mulino, 2007Capitolo I. TITOLO

LESSICO

elaboratoredel messaggio

GPSsistema

diconoscenze

elaboratore sintattico

elaboratore lessicale

frase risposta

elaboratore lessicale: la frase viene segmentata in parole e ogni parola viene cercata nel lessico mentale

elaboratore sintattico:assegna una struttura sintattica alle entrate lessicali

elaboratore del messaggio: fornisce un’interpretazione semantica alla frase.

il GPS riceve le informazioni dai tre elaboratori ed elabora una risposta. In contatto con il sistema di conoscenze, quindi non è esclusivamente linguistico.

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MODELLI INTERATTIVI E SERIALI

Modelli interattivi: elaborazione sintattica e semantica procedono in parallelo.

Modelli seriali: elaborazione sintattica e semantica avvengono sequenzialmente. L’analisi sintattica precede quella semantica.

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LE AMBIGUITA’ DEL LINGUAGGIOLivello fonologico: flusso continuo di suoni

“Lei è una donna bella, ricca e famosa, …

Livello semantico: parole polisemiche

“Bello quel merlo”

Livello sintattico: ambiguità strutturali

“Il poliziotto insegue il ladro con la pistola”

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LE AMBIGUITA’ DEL LINGUAGGIO

“Le hanno assegnato un incarico che svolgerà con grande entusiasmo ieri”

Interpretazione iniziale: “che svolgerà con grande entusiasmo ieri”

= unico elemento grammaticale

Avverbio non compatibile con verbo al futurori-analizza la frase, e si rivede

l’interpretazione iniziale.

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Assunzione:Nel processo di comprensione di una frase

si possono rintracciare alcune regolarità nel modo in cui viene operata l’elaborazione

LE AMBIGUITA’ DEL LINGUAGGIO

Se si propende con sistematicità per una delle possibili interpretazioni significa che è

stata utilizzata una determinata costruzione grammaticale.

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STRATEGIE DI ANALISI SINTATTICA

Strategia dell’attaccamento minimale (Frazier,1978)

L’elaboratore sintattico funziona in modo da costruire strutture sintattiche il più possibile semplici.

“The horse raced past the crowd stumbled”

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STRATEGIE DI ANALISI SINTATTICA

raced: verbo principale, incompatibile con stumbled

RacedPast Tense

Past Participle Compatibile con frase

Strategia dell’attaccamento minimale

“The horse raced past the crowd stumbled”

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STRATEGIE DI ANALISI SINTATTICA

Strategia dell’attaccamento minimaleL’elaboratore sintattico funziona in modo da

costruire strutture sintattiche il più possibile semplici.

“L’avvocato decise le argomentazioni più convincenti preparò l’arringa finale”

“L’avvocato decise le argomentazioni più convincenti e le propose ai colleghi”

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STRATEGIE DI ANALISI SINTATTICA

Strategia dell’attaccamento minimale

“Il poliziotto guardava il ladro con il binocolo”

La strategia prevede che il sintagma preposizionale venga interpretato come argomento del verbo guardare struttura più semplice

“Il poliziotto guardava il ladro con la pistola”

L’applicazione della strategia produce una frase priva di significato.

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STRATEGIE DI ANALISI SINTATTICA

La prima struttura sintattica costruita è semplice.Se il risultato produce un’interpretazione non plausibile, il sistema linguistico ri-analizza la frase.

Strategia dell’attaccamento minimale

Frasi con due possibili interpretazioni:

“Sono passato a prendere l’amico del ragazzo che è arrivato ieri”

Strategia della chiusura differita

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STRATEGIE DI ANALISI SINTATTICA

Se possibile dal punto di vista grammaticale gli elementi della frase che vengono man mano elaborati vengono attaccati ai nodi in corso di elaborazione.

Strategia della chiusura differita(Frazier e Fodor, 1978)

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STRATEGIE DI ANALISI SINTATTICA

“Prima che il re cavalchi il suo meraviglioso cavallo bianco viene sempre strigliato”.

Strategia della chiusura differita

“Prima che il re cavalchi il suo meraviglioso cavallo bianco questo viene sempre strigliato”.

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STRATEGIE DI ANALISI SINTATTICA

Strategia dell’attaccamento minimaleStrategia della chiusura differita

Rispondono ad un principio cognitivo che prevede il minor carico di lavoro possibile in memoria.

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STRATEGIE DI ANALISI SINTATTICA

Il sistema funziona in modo da evitare di costruire nodi non necessari nelle catene sintattiche.

Strategia della catena minima(De Vincenzi, 1991)

Per render conto di frasi come:

“Chi ha chiamato Andrea?”

soggetto oggetto

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IL RUOLO DELLA PROSODIA

Prosodia: ritmo e intonazione dell’enunciato, pause tra le frasi.

Limiti dell’ informazione prosodica:• Non risolvono tutte le ambiguità. • I meccanismi che intervengono nello

stadio di elaborazione sintattica sono diversi da quelli che hanno luogo nello stadio di elaborazione delle informazioni prosodiche.

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PRODUZIONE DI FRASI

Nella produzione di una frase siano coinvolti tre diversi livelli di elaborazione (Garrett):

• Concettualizzazione- responsabile dell’elaborazione del contenuto del messaggio che il parlante intende trasmettere.

• Formulazione- in cui viene elaborata la struttura della frase.

• Articolatorio- prevede la traduzione della rappresentazione frasale nella struttura articolatoria.

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ERRORI DI PRODUZIONE

Rappresentazione funzionale:“Oggi faccio gli auguri, non mi fai gli anni”“Oggi faccio gli anni, non mi fai gli auguri”

Rappresentazione posizionale:“I torni contano” “I conti tornano”

Rappresentazione fonetica:“Un tempo di settimana” “Una settimana di tempo”