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Roma, 22 febbraio 2017
RELATORE: Luca Provaroni
LUCA PROVARONI
OIC 19 – OIC 15 - CREDITI E DEBITI – COSTO AMMORTIZZATO
ART. 2426, comma 1, n. 8:
§ I crediti sono rilevati in bilancio secondo il criterio del costo ammortizzato, tenendo conto del fattore temporale
§ I debiti sono rilevati in bilancio secondo il criterio del costo ammortizzato, tenendo conto del fattore temporale
OIC 15 (prg. 33) – OIC 19 (prg. 42):
Il criterio del costo ammortizzato non può essere applicato ai crediti (debiti) se gli effetti sono irrilevanti (…) Generalmente gli effetti sono irrilevanti se i crediti (debiti) sono a breve termine (ossia con scadenza inferiore ai 12 mesi)
LUCA PROVARONI
OIC 19 – OIC 15 - CREDITI E DEBITI – COSTO AMMORTIZZATO
MODELLO DEL COSTO AMMORTIZZATO (definizione tratta dallo IAS 39)
Il costo ammortizzato consente di determinare il valore a cui l’attività (passività) finanziaria è stata valutata alla rilevazione iniziale:
ü al netto dei rimborsi di capitale;
ü aumentato o diminuito dell’ammortamento complessivo utilizzando il criterio dell’interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza;
ü al netto di qualsiasi svalutazione eseguita per deterioramento di valore o inesigibilità.
Il modello del costo ammortizzato si basa sulla determinazione del tasso di interesse effettivo (IRR), che è il tasso che sconta, esattamente all’origine, i futuri flussi di cassa contrattuali dello strumento finanziario, al netto di tutti i costi di transazione direttamente attribuibili.
LUCA PROVARONI
MODELLO DEL COSTO AMMORTIZZATO (elementi)
Ø Il tasso d’interesse effettivo (rendimento effettivo) di uno strumento finanziario
monetario è il tasso che, se utilizzato nel calcolo del valore attuale dello “strumento”, determina il valore attuale dello stesso. In altri termini, il tasso di interesse effettivo è il tasso che rende nullo il valore attuale, all’epoca della valutazione, del cash-flow complessivo (pagamenti o incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario) dello strumento finanziario.
Ø Nel caso di attivita ̀ finanziarie, esso viene anche detto tasso interno di rendimento (TIR) e misura il rendimento netto dei capitali investiti con lo strumento finanziario.
Ø Nel caso di passivita ̀ finanziarie, esso viene anche detto tasso interno di costo e misura il costo complessivo dei capitali acquisiti con lo strumento finanziario.
Ø Il calcolo del tasso di interesse effettivo deve comprendere tutte le componenti economiche pagate o ricevute che sono parte integrante dello stesso, i costi di transazione, e tutti gli altri premi o sconti. I costi di transazione sono costi marginali, attribuibili all’acquisizione, all’emissione o alla dismissione di un’attività o una passività finanziaria. Un costo marginale è un costo che non sarebbe stato sostenuto se l’entità non avesse acquisito, emesso o dismesso lo strumento finanziario.
OIC 19 – OIC 15 - CREDITI E DEBITI – COSTO AMMORTIZZATO
LUCA PROVARONI
APPLICAZIONE DEL COSTO AMMORTIZZATO
ESEMPIO – costo ammortizzato applicato a posizione debitoria (oltre 12 mesi)
§ Emissione di un prestito obbligazionario (in data 1° gennaio 2016):
§ valore nominale 5.000
§ valore di emissione 4.750
§ Disaggio di emissione: 250
§ Commissione di emissione: 5 [costo di transazione]
§ Tasso di interesse annuo (fisso) pari al 3% annuo
§ Interessi annui: 150
§ Durata del prestito: 5 anni (scadenza 31.12.2020)
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LUCA PROVARONI
APPLICAZIONE DEL COSTO AMMORTIZZATO - segue
ANTE D.LGS. 139/2015 § Viene rilevato il debito connesso alla emissione del prestito obbligazionario (5.000)
§ Viene rilevato l’incasso di risorse derivanti dalla collocazione del prestito per 4.745 (valore del prestito 5.000 al netto del disaggio di 250 e delle commissioni di 5)
§ Vengono rilevati oneri connessi alla emissione del prestito per 255 (di cui, disaggio
250, commissioni 5)
§ Il costo di 255 (disaggio e commissioni) viene ripartito sulla durata del prestito (ammortamento o risconto)
§ Vengono rilevati interessi annuali (passivi) per 150
§ A scadenza viene rimborsato il prestito per 5.000
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LUCA PROVARONI
APPLICAZIONE DEL COSTO AMMORTIZZATO
ANTE D.LGS. 139/2015 - segue
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§ Il costo della emissione viene ripartito, in modo lineare, sui 5 anni di durata del prestito (51 ogni anno). L’effetto è il medesimo in ogni esercizio.
§ Al conto economico di ogni esercizio vengono attribuiti oneri, complessivi, pari a
§ Il debito verso i sottoscrittori del prestito è costante nei cinque esercizi considerati e pari a 5.000
Effetti a conto economico
2016 2017 2018 2019 2020 TOTALE
Ammortamento disaggio e commissioni (costi) 51 51 51 51 51 255
Interessi passivi 150 150 150 150 150 750
ONERI LEGATI AL PRESTITO 201 201 201 201 201 1005
LUCA PROVARONI
APPLICAZIONE DEL COSTO AMMORTIZZATO
POST D.LGS. 139/2015
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§ Viene rilevato il debito connesso alla emissione del prestito obbligazionario al netto del
disaggio e delle commissioni (4.745) [DIVERGE DALLA PRECEDENTE IMPOSTAZIONE]
§ Viene rilevato l’incasso di risorse derivanti dalla collocazione del prestito per 4.745 (valore del prestito 5.000 al netto del disaggio di 250 e delle commissioni di 5)
§ Il costo di 255 (disaggio e commissioni) non viene rilevato, ma emerge e viene ripartito
sulla durata del prestito applicando il criterio del tasso di interesse effettivo [DIVERGE DALLA PRECEDENTE IMPOSTAZIONE]
§ Vengono rilevati interessi annuali (passivi) per 150
§ A scadenza viene rimborsato il prestito per 5.000
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CALCOLO DEL TIR-IRR (o tasso interno di costo)
POST D.LGS. 139/2015
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Il tasso di interesse effettivo (IRR) è il tasso (di sconto) che rende uguale il valore attuale dei flussi di cassa futuri legati al prestito (uscite, nel caso in esame) e il valore dello stesso alla data di valutazione (4.745).
Tempo zero (emissione prestito) 1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5° anno
Flussi di cassa (in uscita) - 150 150 150 150 5.150Flussi di cassa (in entrata) 4.745 - - - - - Tempo di attualizzazione - 1 2 3 4 5
Fattore di attualizzazione - (1+IRR)-1 (1+IRR)-2 (1+IRR)-3 (1+IRR)-4 (1+IRR)-5
4.745 = [150 * (1+IRR)-1 ] + [150 * (1+IRR)-2 ] + [150 * (1+IRR)-3 ] + [150 * (1+IRR)-4 ] + [150 * (1+IRR)-5 ]
IRR = 4,15%
Il computo conduce ad un tasso del 4,15%.
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RILEVAZIONE EFFETTI COSTO AMMORTIZZATO
POST D.LGS. 139/2015
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L’applicazione del tasso IRR (4,15%) al valore del prestito conduce, sotto il profilo economico, alla individuazione dell’interesse di competenza dell’esercizio, il quale: § per la parte prevista dal contratto (150) viene pagato all’obbligazionista; § per la parte non prevista dal contratto viene portato ad incremento del debito
relativo al prestito obbligazionario (che sarà base per il calcolo dell’interesse da IRR del successivo esercizio).
2016 2017 2018 2019 2020 TOTALE
Debito - prestito obbligazionario (valore iniziale) 4.745 4.792 4.841 4.892 4.945
Incremento per differenza tra interessi da applicazione IRR e interessi previsti da contratto (150) 47 49 51 53 55 255
Debito - prestito obbligazionario (valore finale) 4.792 4.841 4.892 4.945 5.000
Oneri finanziari complessivi da applicazione IRR [A] 197 199 201 203 205
Ripartizione oneri finanziari Oneri finanziari da contratto [B] 150 150 150 150 150
Oneri finanziari (ulteriori) [A-B] 47 49 51 53 55 255
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RILEVAZIONE EFFETTI COSTO AMMORTIZZATO – segue
POST D.LGS. 139/2015
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Il costo ammortizzato determina un impatto a conto economico degli oneri, complessivi, connessi alla posizione debitoria differente in ogni esercizio.
Effetti a conto economico
2016 2017 2018 2019 2020 TOTALE
Oneri finanziari (eccedenti) da applicazione IRR 47 49 51 53 55 255
Oneri finanziari previsti contrattualmente 150 150 150 150 150 750
ONERI LEGATI AL PRESTITO 197 199 201 203 205 1005
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EFFETTI ECONOMICI ANTE e POST D.LGS. 139/2015 - CONFRONTO
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Effetti a conto economico ante d.lgs. 139/2'15
2016 2017 2018 2019 2020 TOTALE
Ammortamento disaggio e commissioni (costi) 51 51 51 51 51 255
Interessi passivi 150 150 150 150 150 750
ONERI LEGATI AL PRESTITO [1] 201 201 201 201 201 1005
Effetti a conto economico post d.lgs. 139/2015
2016 2017 2018 2019 2020 TOTALE
Oneri finanziari (eccedenti) da applicazione IRR 47 49 51 53 55 255
Oneri finanziari previsti contrattualmente 150 150 150 150 150 750
ONERI LEGATI AL PRESTITO [2] 197 199 201 203 205 1005
DIFFERENZA [2-1] -4 -2 0 2 4
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STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI – OIC 32
L’art. 2426, comma 1, numero 11-bis, del codice civile prevede che “gli strumenti finanziari derivati, anche se incorporati in altri strumenti finanziari derivati, sono iscritti al fair value”
Il fair value è l’unico criterio di valutazione degli strumenti finanziari derivati. Non vi è possibilità di scelta da parte dell’azienda
Vengono identificate due categorie di rischio:
§ fair value risk: esposizione al rischio di oscillazione del valore di mercato dello strumento (ma non dei flussi di cassa)
§ cash-flow risk: esposizione al rischio di oscillazione dei flussi di cassa (ma non del valore dello strumento)
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STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI – OIC 32
Vengono identificate due modalità di copertura del rischio:
§ fair value hedge: ha come finalità di ridurre o eliminare le perdite che possono derivare dalle variazioni nel fair value (valore) di attività/passività già rilevate nello stato patrimoniale (influenzato dall’andamento di alcune variabili, come il tasso di cambio, ad esempio).
§ cash flow hedge: ha l’obiettivo di ridurre o eliminare le perdite che possono derivare dalle variazioni di valore di futuri flussi positivi o negativi, che daranno luogo alla rilevazione a conto economico di costi o ricavi.
La rilevazione degli effetti legati all’oggetto coperto e di quelli rivenienti dallo strumento derivato di copertura deve essere coerente e simmetrica.
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COPERTURA DI FAIR VALUE
La copertura di fair value è attivabile quando l’elemento coperto è un’attività o una passività iscritta in bilancio oppure un impegno irrevocabile.
La copertura di fair value deve essere contabilizzata come segue:
§ il derivato (strumento di copertura) deve essere valutato al fair value e rilevato nello stato patrimoniale come attività o come passività;
§ l’elemento coperto se è attività-passività iscritta in bilancio deve essere adeguato il valore contabile al fair value della componente relativa al rischio oggetto di copertura; se è impegno irrevocabile, il fair value della componente relativa al rischio oggetto di copertura è iscritta nello stato patrimoniale come attività o passività.
LUCA PROVARONI
COPERTURA DI FAIR VALUE
L’impresa si copre dalle oscillazioni nel valore (fair value) dell’elemento coperto (attività/passività iscritta). Quindi, se il fair value dell’elemento coperto subisce una variazione che genera una perdita, il fair value dello strumento di copertura (se la copertura è efficace) registra una variazione tale da generare un utile che assorbe e compensa la perdita suddetta.
§ Le variazioni del fair value del derivato (positive o negative) sono rilevate a conto
economico.
§ Gli strumenti oggetto di copertura debbo anch’essi essere rilevati al fair value con attribuzione delle variazioni di valore a conto economico.
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COPERTURA DI FAIR VALUE
u Se la copertura è perfetta, l’impatto, complessivo a conto economico, sarà nullo.
u Se la copertura non è perfetta (ma, comunque, efficace) l’impatto sul conto economico è pari al differenziale tra la variazione di fair value dello strumento di copertura e la variazione nel valore dell’elemento coperto (dovuto al solo rischio che si intendeva coprire).
DERIVATO
ELEMENTO COPERTO
Variazione nel fair value
Variazione nel valore
dell’elemento dovuta al rischio
coperto
Conto Economico
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COPERTURA DI FAIR VALUE - ESEMPIO
La società ha in portafoglio un titolo, classificato nell’attivo circolante, acquistato in data 1/1/ anno 1, con le seguenti caratteristiche: § valore nominale: 100.000 euro § tasso di interesse fisso del 4% annuo § pagamento cedole al 31/12 (posticipato) § scadenza 31/12/anno 10 § costo di acquisto al 1/1/anno 1: 100.000 euro § costi di transazione nulli
Caratteristiche del derivato (IRS) di copertura: § valore nozionale: 100.000 euro § la società paga il tasso fisso del 4% § la società incassa il tasso Euribor a 1 anno § date incasso/pagamento del differenziale: 31/12 di ogni esercizio § scadenza: 31/12/anno 10 § fair value IRS all’1/1/anno 1: zero
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LUCA PROVARONI
COPERTURA DI FAIR VALUE - ESEMPIO
1/1/Anno 1 – acquisto del titolo e sottoscrizione dell’IRS
La società rileva l’acquisto del titolo con la seguente scrittura La sottoscrizione del derivato non genera alcun effetto
Titoli a Banca c/c 100.000
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LUCA PROVARONI
COPERTURA DI FAIR VALUE - ESEMPIO
31/12/Anno 1 – effetti variazioni fair value “titolo” e “derivato”
La società rileva la cedola di interessi maturati (4%) Alla fine del 1° esercizio, i tassi di interesse hanno registrato un rialzo e l’Euribor a 1 anno passa al 4,5%. Ciò comporta: a. una riduzione nel valore del titolo posseduto (sul titolo maturano, infatti,
cedole inferiori al valore di mercato); b. un incremento di valore (fair value positivo) per l’IRS, poiché la società Alfa, in
ragione dell’incremento dei tassi, incasserà il differenziale sullo swap.
Banca c/c a Interessi attivi 4.000
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LUCA PROVARONI
COPERTURA DI FAIR VALUE - ESEMPIO
31/12/Anno 1 – effetti variazioni fair value “titolo” e “derivato”
Perdita da valutazione titoli a Titoli 3.000
Attività per derivati di copertura a Utile da valutazione IRS 3.000
(segue) I fair value, al 31/12/Anno 1 sono i seguenti: § Titolo: euro 97.000 euro § IRS: 3.000 euro
Le rilevazioni contabili da effettuare sono le seguenti:
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COPERTURA DI FAIR VALUE - ESEMPIO
31/12/Anno 1 – effetti variazioni fair value “titolo” e “derivato” 31/12/Anno 1 – effetti variazioni fair value “titolo” e “derivato”
(segue) Il Conto Economico dell’anno 1, esporrà quanto segue:
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COPERTURA DI CASH-FLOWS
Possono essere oggetto di copertura:
Ø i flussi finanziari attribuibili ad un determinato rischio associato ad una attività o ad una passività iscritta in contabilità;
Ø i flussi finanziari connessi ad una data operazione futura (altamente probabile).
§ L’impresa si copre dalle oscillazioni nel valore dell’elemento coperto (ricavi e costi
futuri generati da attività e passività iscritte-da una programmata operazione) grazie alle oscillazioni nel valore dello strumento di copertura.
§ L’eventuale perdita che si subirà sull’elemento coperto viene compensata dall’utile generato dallo strumento di copertura.
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COPERTURA DI CASH-FLOWS
Utile/Perdite su strumento di copertura
Parte efficace
Parte inefficace Conto Economico
Riserva di patrimonio netto (sia se utili, sia
se perdite)
L’incremento(decremento) di fair value sul derivato di copertura è rilevato nel patrimonio netto, in apposita riserva (Parte efficace). La riserva viene trasferita a conto economico quando l’evento futuro si verifica.
NB in questo caso, gli utili/perdite sugli strumenti di copertura sono differiti nel patrimonio netto fino al momento in cui l’operazione coperta genera anch’essa utili/perdite rilevati nel conto economico
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COPERTURA DI CASH-FLOWS - ESEMPIO
La società ha contratto in data 1/1/anno 1 un debito di euro 300.000 a tasso variabile, pari all’Euribor a 12 mesi maggiorato di 200 punti base. Gli interessi vengono corrisposti in via posticipata al 31/12 e il rimborso avverrà in data 31/12/Anno 3. Contestualmente stipula un IRS con le seguenti caratteristiche: § valore nozionale: 300.000 euro § tasso fisso: 5,5% § la società paga il tasso fisso del 5,5% § la società incassa il tasso Euribor a 12 mesi maggiorato di 200 punti base § date incasso/pagamento del differenziale: 31/12 di ogni esercizio § scadenza: 31/12/anno 3 § fair value IRS all’1/1/anno 1: zero
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COPERTURA DI CASH-FLOWS - ESEMPIO
1/1/Anno 1 – sottoscrizione del prestito
Banca c/c a Debiti finanziari 300.000
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COPERTURA DI CASH-FLOWS - ESEMPIO
1/1/Anno 1 – sottoscrizione del prestito 31/12/Anno 1 – effetti economici “Debito” e “Derivato”
Oneri finanziari a Banca c/c 21.000
Banca c/c a Proventi finanziari 4.500
Il tasso di interesse Euribor è pari al 5%, la società rileverà, contabilmente, interessi sul prestito pari a 21.000 (5% + 2% = 7%)
Con riguardo all’IRS, la società: § paga il tasso fisso (5,5%) – 300.000 * 5,5% = 16.500 § incassa il tasso variabile (7%) – 300.000 *7% = 21.000
L’IRS ha generato, quindi, un differenziale positivo di euro 4.500
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COPERTURA DI CASH-FLOWS - ESEMPIO
1/1/Anno 1 – sottoscrizione del prestito 31/12/Anno 1 – effetto fair value derivato
Al 31/12/Anno 1 il fair value dell’IRS è positivo e pari a 2.800. Se la copertura risulta pienamente efficace, la variazione di fair value dell’IRS viene iscritta in una riserva di patrimonio netto: Attività per derivati di copertura a Riserva da cash flow hedge 2.800
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COPERTURA DI CASH-FLOWS - ESEMPIO
1/1/Anno 1 – sottoscrizione del prestito Anno 1 – effetti complessivi a CE
Il Conto Economico dell’anno 1, esporrà quanto segue:
Proventi finanziari (IRS) 4.500
Oneri finanziari (mutuo) 21.000
CE ANNO (1)COSTI RICAVI I l c o s t o n e t t o
sostenuto dalla società è pari ad euro 16.500 e c i o è a l t e t t o p r e f i s s a t o ( 5 , 5 % ) grazie alla copertura garantita dall’IRS
7%
5,5%
LUCA PROVARONI 32
COPERTURA DI CASH-FLOWS - ESEMPIO
1/1/Anno 1 – sottoscrizione del prestito 31/12/Anno 1 – effetti complessivi a SP
Lo Stato Patrimoniale al 31.12. Anno1 esporrà quanto segue:
Attività per derivati di cop. 2.800 Debito 300.000
P. NETTO
Riserva IRS 2.800
SP al 31.12.ANNO (1)ATTIVITA' PASSIVITA'
LUCA PROVARONI 33
COPERTURA DI CASH-FLOWS - ESEMPIO
1/1/Anno 1 – sottoscrizione del prestito 31/12/Anno 1 – effetti complessivi a SP 31/12/Anno 2 – effetti economici “Debito” e “Derivato”
Oneri finanziari a Banca c/c 23.400
Il tasso di interesse Euribor è pari al 5,80%, la società rileverà, contabilmente, interessi sul prestito pari a 23.400 (5,80% + 2% = 7,80%):
Con riguardo all’IRS, la società: § paga il tasso fisso (5,5%) – 300.000 * 5,5% = 16.500 § incassa il tasso variabile (7,80%) – 300.000 *7,80% = 23.400
L’IRS ha generato, quindi, un differenziale positivo di euro 6.900 (segue)
LUCA PROVARONI 34
COPERTURA DI CASH-FLOWS - ESEMPIO
1/1/Anno 1 – sottoscrizione del prestito 31/12/Anno 1 – effetto fair value derivato 31/12/Anno 2 – effetti economici “Debito” e “Derivato”
Banca c/c a Diversi 6.900a Provento finanziario 4.100a Attività per derivati di cop. 2.800
Viene chiusa la Riserva IRS e il relativo importo viene contabilizzato come provento finanziario: Riserva IRS a Provento finanziario 2.800
LUCA PROVARONI 35
COPERTURA DI CASH-FLOWS - ESEMPIO
31/12/Anno 2 – effetto fair value derivato
Al 31/12/Anno 2 il fair value dell’IRS è positivo e pari a 2.100. Se la copertura risulta pienamente efficace (il che richiede la quantificazione dei flussi futuri legati al debito), la variazione di fair value dell’IRS viene iscritta in una riserva di patrimonio netto:
Attività per derivati di copertura a Riserva da cash flow hedge 2.100
LUCA PROVARONI 36
COPERTURA DI CASH-FLOWS - ESEMPIO
31/12/Anno 2 – effetto fair value derivato Anno 2 – effetti complessivi a CE
Il Conto Economico dell’anno 1, esporrà quanto segue:
I l c o s t o n e t t o sostenuto dalla società è pari ad euro 16.500 e c i o è a l t e t t o p r e f i s s a t o ( 5 , 5 % ) grazie alla copertura garantita dall’IRS
7,80%
5,5%
Proventi finanziari (IRS) 6.900
Oneri finanziari (mutuo) 23.400
CE ANNO (2)COSTI RICAVI
LUCA PROVARONI 37
COPERTURA DI CASH-FLOWS - ESEMPIO
31/12/Anno 2 – effetto fair value derivato 31/12/Anno 1 – effetti complessivi a SP
Lo Stato Patrimoniale al 31.12. Anno1 esporrà quanto segue:
Attività per derivati di cop. 2.100 Debito 300.000
P. NETTO
Riserva IRS 2.100
SP al 31.12.ANNO (2)ATTIVITA' PASSIVITA'
LUCA PROVARONI 38
LA RELAZIONE DI COPERTURA
31/12/Anno 2 – effetto fair value derivato 31/12/Anno 1 – effetti complessivi a SP Art. 2426, comma 1, nr. 11-bis: “si considera sussistente la copertura in presenza di stretta e documentata correlazione tra le caratteristiche dello strumento o dell’operazione coperti e quello dello strumento di copertura”. Occorre, dunque: § che sussista una relazione economica tra l’elemento coperto e lo strumento di copertura; ciò implica
che il valore dello strumento di copertura vari (in relazione al rischio oggetto di copertura) in direzione opposta rispetto al valore dello strumento coperto. La verifica di tale relazione può avvenire sia in termini qualitativi, sia quantitativi;
§ che l’effetto del rischio di credito legato alla controparte del derivato e dell’elemento coperto (qualora il rischio di credito non sia oggetto di copertura) non prevalga sulle variazioni di valore risultanti dalla relazione economica. In altri termini, il rischio di credito non deve incidere, in misura significativa, sul fair value dello strumento coperto e dello strumento di copertura;
• determinare il rapporto di copertura: rapporto tra quantità di strumenti finanziari utilizzati e quantità di strumenti finanziari coperti (di norma, è 1 a 1).
LUCA PROVARONI 39
LA RELAZIONE DI COPERTURA – verifica qualitativa
31/12/Anno 2 – effetto fair value derivato 31/12/Anno 1 – effetti complessivi a SP La verifica avviene in via qualitativa quando gli elementi portanti dello strumento di copertura e dell’elemento coperto corrispondono o sono strettamente allineati. Sono elementi portanti (ferma la verifica in ordine alla non significatività del rischio di credito della controparte):
§ l’importo nominale; § la data di regolamento dei flussi finanziari; § la scadenza; § la variabile sottostante
LUCA PROVARONI 40
LA RELAZIONE DI COPERTURA – verifica quantitativa
31/12/Anno 2 – effetto fair value derivato 31/12/Anno 1 – effetti complessivi a SP La verifica avviene ricorrendo a modelli statistici o a metodologie che possono essere utilizzate per l’individuazione della componente non efficace nell’ambito della copertura di flussi di cassa (metodo del derivato ipotetico). Componenti inefficaci: variazioni di fair value dello strumento finanziario derivato alle quali non corrisponde una variazione di segno contrario dei flussi finanziari attesi dall’elemento coperto. Qualora l’ammontare delle variazioni di fair value intervenute nello strumento di copertura sia superiore (in valore assoluto) all’ammontare delle variazioni di valore intervenute sull’elemento coperto dall’inizio della relazione di copertura, l’eccedenza rappresenta la parte di inefficacia della copertura (da rilevare a conto economico).
LUCA PROVARONI 41
EFFICACIA DELLA COPERTURA - ESEMPIO
31/12/Anno 2 – effetto fair value derivato 31/12/Anno 1 – effetti complessivi a SP
RILEVAZIONE*INIZIALE
1.01.2017 30.06.2017 31.12.2017 30.06.2018 31.12.2018!365 !121 122 170 DERIVATO1SOTTOSCRITTO1!16%1ANNUO1!1DIFFERENZIALI
!355 !114 112 151 VAN1FLUSSI+206 VALORE*DERIVATO*EFFETTIVO
310 66 !177 !225 DERIVATO1IPOTETICO1!15,89%1ANNUO1!1DIFFERENZIALI301 62 !162 !201 VAN1FLUSSI0 VALORE*DERIVATO*IPOTETICO
Derivato IRS inefficace (1° dicembre 2017). Rilevo il costo a conto economico e il connesso debito. Rilevo, ovviamente, anche il debito di €/ML 100 riferito al finanziamento contratto
§ si ottiene in data 1° gennaio 2017 un finanziamento a tasso variabile di K€ 100 con pagamento di cedola semestrale su tassi Euribor 6M. Scadenza 31 dicembre 2018.
CE - Costi
Disponibilità liquide a Debito verso banche 100
Svalutazione derivato IRS a Strumenti finanziari derivati (passivi) 206
LUCA PROVARONI 42
EFFICACIA DELLA COPERTURA - ESEMPIO
31/12/Anno 2 – effetto fair value derivato 31/12/Anno 1 – effetti complessivi a SP 31.12.2017
1.01.2017 30.06.2017 31.12.2017 30.06.2018 31.12.2018146 243 DERIVATO.SOTTOSCRITTO.1.6%.ANNUO.1.DIFFERENZIALI141 228 VAN.FLUSSI
369 VALORE/DERIVATO/EFFETTIVO
1201 1298 DERIVATO.IPOTETICO.1.5,89%.ANNUO.1.DIFFERENZIALI1195 1280 VAN.FLUSSI4475 VALORE/DERIVATO/IPOTETICO
Variazione/del/fair/value/del/derivato/sottoscritto/rispetto/al/1°/gennaio/2017:/ 575Variazione/del/fair/value/del/derivato/ipotetico/rispetto/al/1°/gennaio/2017:/ 4475
Parte/coperta/(efficace) 475Parte/eccedente/(non/efficace) 100
Rilevo la parte efficace della copertura in una riserva di patrimonio netto (475) e la parte non efficace (100) come ricavo a conto economico; in contropartita riduco il debito iscritto al 1° gennaio 2017 (206) e, per la differenza (369) iscrivo un credito.
SP - Attività CE -
Ricavi SP – P.
Netto
Diversi a Diversi 575
Strumenti finanziari (passivi) 206
Strumenti finanziari (attivi) 369
a Rivalutazione derivato IRS 100
a Riserva su derivato IRS 475
LUCA PROVARONI 43
EFFICACIA DELLA COPERTURA - ESEMPIO
31/12/Anno 2 – effetto fair value derivato 31/12/Anno 1 – effetti complessivi a SP
Il derivato viene chiuso e, quindi, occorre: • chiudere il conto “Strumenti finanziari (attivi)”; • chiudere il conto “Riserva su derivato IRS”.
31.12.2018
Riserva su derivato IRS a Diversi 475
a Strumenti finanziari (attivi) 369
Rivalutazione derivato IRS 106
LUCA PROVARONI 44
EFFICACIA DELLA COPERTURA - ESEMPIO
31/12/Anno 2 – effetto fair value derivato 31/12/Anno 1 – effetti complessivi a SP Sintesi degli effetti su SP e CE – esercizio chiuso al 31.12.2017
COSTI RICAVI
Interessi su finanziamento […]
Svalutazione strumento finanziario derivato [206] Rivalutazione strumento finanziario derivato [100]
ATTIVITA' PASSIVITA'
Strumenti finanziari derivati attivi [369] Riserva su derivato IRS [475]
Disponibilità liquide […] Debito verso banche […]
CONTO ECONOMICO 2017
STATO PATRIMONIALE AL 31.12.2017
LUCA PROVARONI 45
EFFICACIA DELLA COPERTURA - ESEMPIO
31/12/Anno 2 – effetto fair value derivato 31/12/Anno 1 – effetti complessivi a SP Sintesi degli effetti su SP e CE – esercizio chiuso al 31.12.2018
COSTI RICAVI
Interessi su finanziamento […]
Rivalutazione strumento finanziario derivato [106]
ATTIVITA' PASSIVITA'
Strumenti finanziari derivati attivi Riserva su derivato IRS
Disponibilità liquide […] Debito verso banche
CONTO ECONOMICO 2018
STATO PATRIMONIALE AL 31.12.2018