roberto caronnadipartimento di scienze chirurgiche … · escarectomia: rimozione del tessuto...
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14/04/2017
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USTIONIRoberto Caronna
Dipartimento di Scienze Chirurgiche
UOC Chirurgia Generale N
Prof. P. Chirletti
Traumi cutanei complessi causati
da un insulto termico o chimico
di varia natura
0% 10% 20% 30% 40% 50%
strada
casa
lavoro
sport
scuola
Incidenza delle ustioni termiche in rapporto al luogoLa cute: anatomia e funzione
Epidermide
Derma
Ipoderma o sottocute
Muscolo
Osso
•15% peso corporeo
•Superficie di quasi 2 m2
� Meccanica (Protettiva da agenti esterni)
� Secretiva e Metabolica (sintesi vit. D, protez. U.V.)
� Termoregolatrice
� Barriera (contro la perdita di liquidi corporei)
� Sensitiva (tattile, dolorifica, termica)
� Immunitaria (cell. di Langherans, citochine locali)
La cute: anatomia e funzioneL’ustione può variare da una lieve
lesione locale che richiede solo
una blanda terapia analgesica, ad
una grave malattia sistemica che
mette a rischio la vita del
paziente.
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Approccio al paziente ustionato
1. Valutazione della gravità
2. Trattamento degli effetti locali e sistemici
in rapporto alla gravità
Criteri clinici di valutazione della gravità
�Estensione (regola del 9 di Wallace)
�Profondità
�Età
�Sede anatomica danni da inalazione
�Condizioni generali
�Agente ustionante
1. Estensione in superficie
2. PROFONDITA’2. PROFONDITA’
• Ustioni di I grado
• Ustioni di II grado
• Ustioni di III grado
• Ustioni di IV grado
USTIONI USTIONI DIDI I GRADO I GRADO Criteri clinici di valutazione della profonditàCriteri clinici di valutazione della profondità
Interessano soltanto l’epidermide.
La cute coinvolta è integra, eritematosa, asciutta ed ipersensibile.
Guariscono in pochi giorni
USTIONI USTIONI DIDI II GRADOII GRADOInteressano l’epidermide ed il derma e si
dividono in:
IIA, superficiale: interessa solo il derma
superficiale, o papillare
Guariscono in 10-15 gg
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USTIONI USTIONI DIDI II GRADO AII GRADO ACriteri clinici di valutazione della profonditàCriteri clinici di valutazione della profondità
Si forma una
flittena che
ricopre il derma
ancora roseo e
ancora vitale.
La digitopressione sul derma determina
lo sbiancamento: derma vitale.
USTIONI USTIONI DIDI II GRADO BII GRADO B
• IIB, dermica profonda:
interessa il derma profondo, o reticolare
Guarisce in 3 – 4 settimane
USTIONI USTIONI DIDI II GRADO BII GRADO BCriteri clinici di valutazione della profonditàCriteri clinici di valutazione della profondità
anche qui ci possono essere
delle flittene e la cute sotto è
biancastra.
La sensibilità nocicettiva è compromessa.
Alla digitopressione il derma non cambia colore:
derma non vitale.
USTIONI USTIONI DIDI III GRADOIII GRADOCriteri clinici di valutazione della profonditàCriteri clinici di valutazione della profondità
La cute è distrutta in tutto il suo spessore, compreso
l’ipoderma.
Il tessuto è esangue, contratto, ruvido, duro e insensibile.
Si trasforma in escara nell’arco di 48h.
Guarisce solo dopo l’innesto
USTIONI DI III GRADOUSTIONI DI III GRADOCriteri clinici di valutazione della profonditàCriteri clinici di valutazione della profondità
USTIONI USTIONI DIDI IV GRADOIV GRADOCriteri clinici di valutazione della profonditàCriteri clinici di valutazione della profondità
Interessano i piani muscolari, ossa,
tendini, nervi o vasi. Convolgimento di
strutture nobili sottostanti la cute
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3.Età3.Età
Negli anziani, per le condizioni
generali compromesse, e nei
bambini al di sotto di un anno, a
parità di estensione la prognosi
delle ustioni è più severa rispetto
a giovani e adulti.
4. SEDE ANATOMICA4. SEDE ANATOMICA• Perineo e genitali (rapida colonizzazione
batterica)
• Mani e piedi (gravi sequele funzionali)
• Viso (gravi sequele funzionali ed estetiche)
Le ustioni circonferenziali del torace
possono causare soffocamento per
l’impossibilità all’espansione del
torace provocata dalla successiva
retrazione cicatriziale.
SEDE ANATOMICASEDE ANATOMICA 5. CONDIZIONI GENERALI5. CONDIZIONI GENERALI
Concomitanza di malattie :
� Metaboliche
� Cardiovascolari
� Epatiche
� Renali
� Respiratorie
� Neurologiche
aggravano la prognosi delle ustioni.
6. AGENTE USTIONANTE6. AGENTE USTIONANTE
Agenti termici:
liquidi e vapori bollenti
metalli o corpi roventi
fiamma
elettrocuzione
Elettrocuzioni (corrente elettrica)
Causticazioni (agenti chimici)
acidi
alcali
sali
6. AGENTE USTIONANTE6. AGENTE USTIONANTE
Le ustioni termiche più severe
sono quelle da olio, plastica o metalli fusi, capaci di
trasmettere una maggiore
quantità di calore ai tessuti.
Nelle causticazioni, gli acidi sono quelli che
penetrano più in profondità e l’effetto lesivo
può durare fino a 72 ore.
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Approccio al paziente ustionato
1. Valutazione della gravità
2. Trattamento degli effetti locali e sistemici
in rapporto alla gravità
Trattamento: primo soccorso extraospedaliero
a. Allontanare rapidamente il paziente dalla fonte di calore
b. Rimuovere i vestiti (tranne quelli attaccati alla cute)
c. Applicare acqua fredda pulita e/o tessuti puliti bagnati di acqua
fredda (non ghiacciata)
d. Lasciare il volto scoperto
e. Valutare la presenza di eventuali altre lesioni traumatiche
f. Inviare il paziente in ospedale con l’ustione coperta da un
panno bagnato.
Ustioni di I gradoUstioni di I grado
Trattamento locale Trattamento locale
• Lavare con acqua
fredda
• Eventuale applicazione
di garza grassa, specie
tra le dita
• Terapia analgesica al
bisogno
• pulizia con acqua fredda e soluzione
antisettica non alcolica (es. amukina)
• medicazione con garze sterili
• Antidolorifici
• Nessun trattamento per le flittene .
Se si rompono accidentalmente,
l’epidermide sollevata non si asporta
Ustioni di II gradoUstioni di II grado
Trattamento locale Trattamento locale
Trattamento delleTrattamento delle
Ustioni di II grado estese eUstioni di II grado estese e
di III di III -- IV gradoIV grado
Ricovero specie per
superficie ustionata
> 10% nel bambino
> 15% nell’adulto
Trattamento delleTrattamento delle
Ustioni di II grado estese eUstioni di II grado estese e
di III di III -- IV gradoIV grado
�Valutare lesioni da inalazione !!
�Trattamento sistemico
�Trattamento del danno locale
dopo la fase acuta
Problematiche
NB. La guarigione dell’ustione dipende da: assenza di infezioni,
idoneo apporto calorico, protezione della cute nuova da traumi.
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Broncocostrizione ed edema vie aeree
Lesioni da inalazioneLesioni da inalazione
TRATTAMENTOTRATTAMENTO
•• Intubazione trachealeIntubazione tracheale
•• Ventilazione assistitaVentilazione assistita
•• Antibioticoterapia, corticosteroidiAntibioticoterapia, corticosteroidi
Trattamento in PS Trattamento in PS
Ustioni di Ustioni di IIIIII e IV gradoe IV grado
Pervietà vie aeree
Rimozione indumenti
Medicazione con garze sterili abbondanti
Profilassi antitetanica
Terapia antalgica
Valutazione lesioni corneali
Terapia infusionale
Catetere vescicale
CVC (NPT)
• pulizia con acqua fredda e soluzione
antisettica non alcolica (es. amukina)
• Asportare i peli dalle zone limitrofe con
rasoio elettrico
• medicazione con garze sterili e garza
grassa
• Antidolorifici
Trattamento locale Trattamento locale
Ustioni di IIIUstioni di III--IV gradoIV grado
Lavaggio del paziente ustionato
Copertura con lenzuola sterili
NB. Evitare l’ipotermia con l’uso prolungato di acqua fredda su superfici estese
Cose da non fare:
Applicare ghiaccio o acqua ghiacciata.
Toccare un'ustione con qualunque cosa che
non sia una garza sterile.
Rimuovere i vestiti che sono attaccati all'ustione.
Rompere le vesciche.
Usare pomate o creme generiche su una ustione
grave.
Trattamento locale delle ustioni profonde (II-III-IV grado):
la medicazione deve essere cambiata ogni giorno.
Crema di Argento sulfadiazina all’1%:
batteriostatica su pseudomonas, E. coli, Enterobacter e
stafilococco.
Pomata di polivinil-pirrolidone-iodio al 10%:
battericida, fungicida, sporicida.
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Trattamento delleTrattamento delle
Ustioni di II grado estese eUstioni di II grado estese e
di III di III -- IV gradoIV grado
�Valutare lesioni da inalazione !!
�Trattamento sistemico
�Trattamento del danno locale
dopo la fase acuta
Problematiche
MALATTIA DA USTIONE:MALATTIA DA USTIONE:
superficie corporea ustionata >superficie corporea ustionata >3030%%
Nel bambino di età inferiore a 4
anni, ustioni interessanti il 10%
della superficie corporea
rendono necessaria
l’ospedalizzazione
Shock da ustione
� Fase iperdinamica : aumento della
permeabilità capillare, perdita di fluidi,
perdite proteiche, edemi, emolisi) : centralizzazione del circolo con
ipoperfusione periferica.
� Fase ipodinamica: acidosi metabolica,
liberazione di citochine , minore contrattilità
cardiaca (MDF), alterazioni endoteliali e
CID.
CitochineCitochine e mediatori e mediatori
della flogosidella flogosi
vasocostrittorivasocostrittori
Vasocostrizione periferica Vasocostrizione periferica
e splancnicae splancnica
Riduzione della contrattilità Riduzione della contrattilità
miocardicamiocardica
Riduzione della perfusione ed ossigenazione Riduzione della perfusione ed ossigenazione
tessutaletessutale
IpovolemiaIpovolemia
Perdite idriche, Perdite idriche,
elettrolitiche e proteicheelettrolitiche e proteiche
SHOCK DA USTIONESHOCK DA USTIONE
Risposta sistemica
� Alterazioni dell’equilibrio idroelettrolitico
� Depressione midollare
� Stato ipercatabolico (secondario)
� Insufficienza renale
� Insufficienza cardiocircolatoria (Miocardyal
Depressant Factor, Inspissatio sanguinis)
� Multiple organ failure (MOF)
Il paziente ustionato grave si presenta quindi:
Pallido, freddo
Disorientato
Disdratato (mucose aride)
Oligo-anurico
Ipoteso
Tachicardico
Tachipnoico (per compensare l’acidosi metabolica)
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Agli esami di laboratorio:
Aumento Ht (emoconcentrazione)
Acidosi metabolica (emogas analisi)
Iposodiemia
Iperpotassiemia (per citolisi)
Incremento creatinina
Piastrinopenia
Ipofibrinogenemia (incremento FDP)
Ipoproteinemia (ipoalbuminemia)
Emoglobinuria (per emolisi)
NB. Eseguire sempre un Rx torace e un ECG
Nelle prime 24 h vanno somministrati colloidi
(plasma, albumina, voluven)
per non incrementare l’edema dei tessuti
Nelle 24h successive: albumina,
ringer lattato, glucosio e elettroliti
TRATTAMENTO INFUSIONALE TRATTAMENTO INFUSIONALE
20 h dall’ustione40 h dopo
5 gg dopo
TRATTAMENTO INFUSIONALE TRATTAMENTO INFUSIONALE
4200 cc in un uomo di 70 KG e ustione del 30%
Somministrazione:
½ nelle prime 8 ore, ½ nelle successive 16 ore
MANTENIMENTO DELLA DIURESI A 40 cc/h
Supporto NutrizionaleL’ustione da inizio ad una fase catabolica
(specie se >30% nell’adulto e > 15-20% nel bambino)
Supporto nutrizionale: (NPT e/o NE):
-positivizzare il bilancio azotato
-migliorare la risposta immunitaria
-accelerare i processi di cicatrizzazione
-ridurre il rischio di infezioni
Trattamento delleTrattamento delle
Ustioni di II grado estese eUstioni di II grado estese e
di III di III -- IV gradoIV grado
�Valutare lesioni da inalazione !!
�Trattamento sistemico
�Trattamento del danno locale
dopo la fase acuta
Problematiche
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Evoluzione del danno locale.
�Necrosi cutanea: formazione
dell’escara
�Sovra infezione batterica
eseguire colture dalle ferite
�Esiti cicatriziali
Ustioni di Ustioni di IIIIII e IV gradoe IV grado Formazione dell’escara
L’escara va rimossa
Escarectomia: rimozione del
tessuto necrotico
Il tessuto necrotico è un impedimento alla rigenerazione
tessutale e pabulum per microorganismi
La rimozione del tessuto necrotico deve approfondirsi fino
all’esposizione del tessuto sano, ai margini e sul fondo della ferita.
Perché?
USTIONI PROFONDE: USTIONI PROFONDE: IIIIII e e IVIV
Escarectomia
Precoce (< 7gg)
Tardiva (15-20gg)
Per escare circonferenziali e costrittive
di arti, collo e torace:
Escarotomie longitudinali precoci
Escarectomie precoci
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Escarectomia tardiva di ustione di III grado della coscia dx
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Escarectomia tardiva per prevenire la retrazione cicatriziale delle dita:
ustione di III grado della mano sn.
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2
3
Copertura della perdita di sostanzaCopertura della perdita di sostanza
dopo dopo escarectomiaescarectomia
• INNESTI DI CUTE AUTOLOGA
ma in caso di superficie molto estese
• SOSTITUTI DERMICI
es. alloinnesti di cute
in attesa o in
associazione con
autoinnesti
• Innesti di cute coltivata
(prelevata dallo stesso paziente e disponibile dopo 15 gg)
dermotomo
Innesti di cute
autologa
Prelievo della cute da altra zona
dello stesso individuo con un dermotomo
Il prelievo viene “amplificato” (a rete) e fissato alla cute circostantei
Evoluzione del danno locale.
�Necrosi cutanea: escara
�Sovra infezione batterica:
eseguire colture dalle ferite
�Esiti cicatriziali
Infezione dell’escara
Deve essere assolutamente evitata
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L’infezione è ancora oggi la complicanze più grave
dell’ustionato
Suscettibilità alle infezioni
Alterazione nei livelli di Ig
Modificazione dell’attività del complemento
Ridotta attività opsonizzante
Inibizione dell’attività macrofagica e leucocitaria
Evoluzione del danno locale.
�Necrosi cutanea
�Sovra infezione batterica
�Esiti cicatriziali
Esiti cicatriziali
TRATTAMENTO CHIRURGICO DEGLI ESITI
CICATRIZIALI
• Innesti dermo-epidermici
• Plastiche a Z
• Lembi piani di vicinanza
• Lembi muscolocutanei
• Lembi di cute espansa
• Lembi liberi microchirurgici
Conclusioni
Le cose più importanti da fare:
- identificare i malati più gravi
- identificare e trattare lo shock
- prevenire le infezioni