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4 Cronaca di Roma Venerdì 18 Aprile 2014 Corriere della Sera RM La ricerca Partecipate, un business da 3,2 miliardi di euro Il sistema delle partecipate evidenzia un volume d’affari nella Regione Lazio di 3,2 mld di euro pari a circa il 25 del pil regionale, il cui valore, secondo dati Istat 2011, equivale a 169,3 mld di euro. Sono i risultati della ricerca «le aziende partecipate della Regione Lazio» realizzata da Eurispes su commissione dell’Associazione ex Consiglieri Regionali del Lazio. La relazione è stata presentata dal presidente di Acea, Giancarlo Cremonesi, dal presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara e dal presidente del Consiglio Regionale del Lazio Daniele Leodori. La ricerca ha riguardato esclusivamente le aziende partecipate dalla Regione Lazio, dalle cinque Province e dai Comuni con popolazione superiore ai 10.000 abitanti con un’analisi che ha dunque riguardato 76 Comuni. In totale si sono individuate all’incirca 237 società partecipate direttamente o indirettamente dalle Amministrazioni regionali, provinciali e territoriali del Lazio. Si tratta di società che si concentrano soprattutto nei settori dello sviluppo e della promozione territoriale (35), dei multiservizi (25) e della gestione e trattamento rifiuti (12). Seguono, per numero, le aziende operanti nel settore idrico (9), nel comparto farmaceutico (8), in quello legato alle infrastrutture e alla logistica (6) e alla mobilità (6). Rimpasto a chi? Se Marino sperava — con l’addio alla Mor- gante — di aver «accontentato» quella fetta di Pd che preme per una modifica nella giunta, il sindaco ora deve fare i conti con una situazione più ingarbuglia- ta di quello che sembra. Perché la reazione di buona parte dei Democratici è tutt’al- tro che entusiasta. Umberto Marroni, deputato Pd, usa twit- ter: «Incomprensibile l’apertura della crisi in Campidoglio. Adesso si evitino assurdi balletti di nomi». E anche Lionello Co- sentino, segretario romano, glissa: «Il rimpasto? Non è al- l’ordine del giorno. Anzi, non lo è mai stato». Anche perché, in questo momento, trovare qual- cuno disponibile ad entrare nel- la giunta Marino non è facile. Anche i «totonominati» sono scettici: «Sembra di stare nel magico mondo di Oz, dove può accadere di tutto. Ecco, è il ma- gico mondo di Marino...». E nessuno, in attesa come andrà il Pd a Roma sulle Europee, è di- sposto a «buttarsi». Anche per- ché, sul piano nazionale, c’è un Renzi fuori di sé dalla rabbia. Il premier, infatti, aveva chiesto a tutti di «evitare le beghe locali» e concentrare la campagna delle Europee sulla sua figura. E, inol- tre, a palazzo Chigi sottolineano come «il premier avesse messo a disposizione di Roma, e di Ma- rino, ogni strada: come quella di avere 120 giorni per il piano di rientro, arrivano a luglio». E la crisi, precipitata dal sindaco, non ha certo fatto piacere. Così, oggi, sono tutti qui a chiedersi: perché l’ha fatto? Perché la si- tuazione gli è sfuggita di mano? Per far intravvedere a qualcuno un ruolo in giunta, a cavallo del- le Europee? O semplicemente, come riferiscono in Comune, «per riprendersi la leadership»? Sia quel sia, il sindaco ora vuole fare in fretta: «Serve approvare il bilancio entro fine mese, per permettere ai Municipi di spen- dere. Dopo ci sarà un nuovo as- sessore». Oggi giunta, la prima senza Morgante. Al lavoro, per ora, la cabina di regia, col sotto- segretario Legnini («i tagli della Morgante erano insostenibili», dice) e il deputato Causi. L’idea è legare la manovra al piano di rientro, del quale si stanno but- tando giù i capitoli (società, di- pendenti, spesa). E, per far qua- drare i conti, si pensano ad alcu- ne soluzioni: i soldi della Regio- ne per il trasporto (promessi 140 milioni), un anticipo da Cassa depositi e prestito rispetto alle dismissioni di immobili (200 milioni), l’aumento inevi- tabile della tassazione (Tasi, ta- riffe). Più la partita sullo sblocco dei 280 milioni del Salva Roma legati al patto di stabilità. Ieri primo appuntamento tra Mari- no e il ministro Padoan, ma la partita è solo all’inizio. E. Men. © RIPRODUZIONE RISERVATA Campidoglio Bilancio affidato alla cabina di regia. Legnini: quei tagli insostenibili Marino, un’altra grana Il Pd ora frena sul rimpasto I dubbi dei Democratici: «Crisi incomprensibile» Campagna Marino con l’ambasciatore inglese per la campa- gna sui passaporti L’intervista Daniela Morgante: «È giusto riflettere, poi la lentezza fa perdere competitività e posti di lavoro. Diciamo che non siamo stati veloci» «Il sindaco prende tempo, invece Renzi ha un altro passo» SEGUE DALLA PRIMA Ha perso il partito del rigore? «Il rigore è il presupposto per la crescita economica, per dare rispo- ste alle imprese e far pagare meno tasse ai cittadini. Evidentemente i tempi non erano maturi...». I romani pagheranno di più? «Non ho la palla di vetro...». Eppure, secondo i suoi ex colle- ghi, i tagli contenuti nella sua ma- novra erano insostenibili... «Secondo me non è così. L’obietti- vo era ripensare la macchina ammi- nistrativa, eliminare gli sprechi, usa- re modelli diversi anche aprendo ai privati. Il problema non è tagliare un servizio, ma far sì che costi meno». Marino è il sindaco delle tasse? «Di fronte a fabbisogni elevati, aumentare l’imposizione fiscale è il sistema più rapido. Per ridurre la spesa in maniera strutturale, invece, occorre tempo». Eppure, da quando vi siete inse- diati, si sa che il Comune è in diffi- coltà. Si è perso tempo? «Diciamo che, ultimamente, ci siamo accorti che la velocità del pre- mier Renzi è un valore sia politico che economico». E il primo cittadino ha lo stesso passo? «Prendersi un po’ di tempo, in una situazione complessa come Roma, è giusto. Poi però serve determinazio- ne nell’elaborare priorità, metodi, fare scelte. La lentezza della burocra- zia fa perdere competitività alle im- prese e posti di lavoro. Diciamo che non siamo stati così veloci...». È diventata renziana? «A me piace. La sua filosofia, la sua efficacia, mi affascinano». Conosce il premier? «Ancora no. Ma mi farebbe molto piacere». A proposito. Si dice che andrà a lavorare al Mef: conferma? «Non c’è nulla di concreto. Sareb- be un’esperienza interessantissima». La relazione del ministero che «stronca» la gestione finanziaria del Comune 2008-2013 è stata quel- la che l’ha convinta ad andar via? «Al contrario, ce l’aspettavamo. Era una richiesta fatta col sindaco ad inizio mandato. Io non ho cambiato idea». E Marino? «Questo cambio che riguarda il mio assessorato ha come retropen- siero un’evoluzione della linea poli- tica». Eppure lei, fino a dicembre, era in perfetta sintonia col sindaco. Poi che è successo? «Appena arrivati, per sei mesi ab- biamo vissuto una fase emergenziale per evitare un default che sembrava inevitabile. Ora siamo in una fase più politica, è normale che si modi- fichi qualcosa». Scusi, ma tanto normale non è che si sostituisca l’assessore al bi- lancio mentre si sta approvando il bilancio. O no? «L’impostazione tecnica richiede che il fabbisogno di spesa sia coper- to, altrimenti occorre tagliare. In una fase politica, gli aspetti legati al rigo- re vanno riconsiderati, serve una ri- visitazione, maggiore flessibilità...». E voci di entrata fatte su previ- sioni, ad esempio «Le previsioni vengono sempre fatte. L’importante è che siano calco- late sulla base di un effettivo incas- so». Perché, a palazzo Chigi e al mini- stero, sono così preoccupati per i conti di Roma? «Perché la situazione è comples- sa, e servono determinazione e rigo- re. In questo senso il piano di rientro è di grande aiuto». Senza lei a fare da «garante», quel piano del Campidoglio passe- rà lo stesso al vaglio? «Nessuno è indispensabile, ma un ruolo di garanzia ci deve essere, che sia Daniela Morgante o un’altra per- sona. L’importante è fare in fretta, non si può aspettare». Col sindaco ha in programma una cena d’addio? «Ma il mio non è un addio: questa è la mia città, le rimarrò vicina». Mica torna a fare il commissario del Comune? «Spero che Roma non ne abbia bi- sogno e che la politica dia risposte ai cittadini». Ernesto Menicucci © RIPRODUZIONE RISERVATA || Tagli Facile aumentare le tasse, per ridurre la spesa in modo strutturale occorre tempo Restauro del Colosseo Della Valle: al Codacons andrebbero chiesti i danni «Se fossi stato il Capo dello Stato avrei chiesto i danni per l’immagine del Paese». Così il presidente del gruppo Tod’s, Diego Della Valle, commenta l’azione giudiziaria in sede civile nei confronti del Codacons, che si è opposto al progetto di ristrutturazione del Colosseo. Della Valle, che ha citato l’associazione consumatori per 36 milioni di euro, ha aggiunto: «Vedere il monumento riprendere la sua vecchia energia mi fa piacere. Potevano già averlo finito il restauro». A causa dell’opposizione al Tar da parte del Codacons, infatti, i lavori sono iniziati con circa tre anni di ritardo. Nei prossimi mesi, la prima parte del cantiere sarà già completata e visibile. «Ringraziamo Della Valle per la lezione di civiltà e diritto — ha replicato il Codacons — ma riteniamo sia stata assolutamente superflua, considerato che il suo compito dovrebbe essere quello di amministratore che risponde alle domande e alle richieste degli azionisti. Per quanto riguarda le domande che ci ha posto rispondiamo volentieri: siamo una onlus e non riceviamo finanziamenti pubblici ma veniamo sovvenzionati dalle iscrizioni dei cittadini e dai progetti finanziati con le multe dell’Antitrust. Per il numero di iscritti, può ottenere risposta al Ministero dello sviluppo economico. Per quanto riguarda il conflitto di interessi, l’unico interesse che perseguiamo è quello dei cittadini intesi anche come fruitori dei monumenti, interesse che, in questo caso, confligge con quello di Tod’s». Ex assessore Daniela Morgante ha lasciato palazzo Senatorio Nel cuore di Roma antica, accanto al Portico d’Ottavia, in una delle più sug- gestive trattorie romane , da “Gig- getto” potete gustare le specialità dell’autentica cucina romana ed ebraica. Dal 1923, Luigi Ceccarelli detto “Giggetto”, con l’aiuto della moglie Ines, volle continuare la tradizione della “Oste- ria Romana”. Dall’apertura si sono già avvicendate tre gene- razioni. Quella di Franco Ceccarelli e sua moglie Lidia ha ancora perpetuato, con l’aiuto del figlio Claudio, la cul- tura di ricette semplici e gustose del- l’antica cucina romana come il carciofo alla giudia. Lunedì chiuso

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Page 1: RM Marino, un’altra grana Il Pd ora frena sul rimpasto · Rimpasto a chi? Se Marino sperava — con l’addio alla Mor-gante — di aver «accontentato» quella fetta di Pd che

4 Cronaca di Roma Venerdì 18 Aprile 2014 Corriere della SeraRM

La ricerca

Partecipate, un business da 3,2 miliardi di euro Il sistema delle partecipate evidenzia un volume d’affari nella Regione Lazio di 3,2 mld di euro pari a circa il 25 del pil regionale, il cui valore, secondo dati Istat 2011, equivale a 169,3 mld di euro. Sono i risultati della ricerca «le aziende partecipate della Regione Lazio» realizzata da Eurispes su commissione dell’Associazione ex Consiglieri Regionali del Lazio. La relazione è stata presentata dal presidente di Acea, Giancarlo Cremonesi, dal presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara e dal presidente del Consiglio Regionale del Lazio Daniele Leodori. La ricerca ha riguardato esclusivamente le aziende partecipate dalla Regione Lazio, dalle cinque Province e dai Comuni con popolazione superiore ai 10.000 abitanti con un’analisi che ha dunque riguardato 76 Comuni. In totale si sono individuate all’incirca 237 società partecipate direttamente o indirettamente dalle Amministrazioni regionali, provinciali e territoriali del Lazio. Si tratta di società che si concentrano soprattutto nei settori dello sviluppo e della promozione territoriale (35), dei multiservizi (25) e della gestione e trattamento rifiuti (12). Seguono, per numero, le aziende operanti nel settore idrico (9), nel comparto farmaceutico (8), in quello legato alle infrastrutture e alla logistica (6) e alla mobilità (6).

Rimpasto a chi? Se Marinosperava — con l’addio alla Mor-gante — di aver «accontentato»quella fetta di Pd che preme peruna modifica nella giunta, ilsindaco ora deve fare i conti conuna situazione più ingarbuglia-ta di quello che sembra.

Perché la reazione di buonaparte dei Democratici è tutt’al-tro che entusiasta. UmbertoMarroni, deputato Pd, usa twit-ter: «Incomprensibile l’aperturadella crisi in Campidoglio.Adesso si evitino assurdi balletti

di nomi». E anche Lionello Co-sentino, segretario romano,glissa: «Il rimpasto? Non è al-l’ordine del giorno. Anzi, non loè mai stato». Anche perché, in questo momento, trovare qual-cuno disponibile ad entrare nel-la giunta Marino non è facile.Anche i «totonominati» sonoscettici: «Sembra di stare nelmagico mondo di Oz, dove puòaccadere di tutto. Ecco, è il ma-gico mondo di Marino...». Enessuno, in attesa come andrà ilPd a Roma sulle Europee, è di-

sposto a «buttarsi». Anche per-ché, sul piano nazionale, c’è unRenzi fuori di sé dalla rabbia. Ilpremier, infatti, aveva chiesto atutti di «evitare le beghe locali»e concentrare la campagna delleEuropee sulla sua figura. E, inol-tre, a palazzo Chigi sottolineanocome «il premier avesse messo adisposizione di Roma, e di Ma-rino, ogni strada: come quella diavere 120 giorni per il piano dirientro, arrivano a luglio». E la crisi, precipitata dal sindaco, non ha certo fatto piacere. Così,

oggi, sono tutti qui a chiedersi:perché l’ha fatto? Perché la si-tuazione gli è sfuggita di mano?Per far intravvedere a qualcunoun ruolo in giunta, a cavallo del-le Europee? O semplicemente,come riferiscono in Comune,«per riprendersi la leadership»?Sia quel sia, il sindaco ora vuolefare in fretta: «Serve approvare ilbilancio entro fine mese, perpermettere ai Municipi di spen-dere. Dopo ci sarà un nuovo as-sessore». Oggi giunta, la primasenza Morgante. Al lavoro, per

ora, la cabina di regia, col sotto-segretario Legnini («i tagli dellaMorgante erano insostenibili»,dice) e il deputato Causi. L’idea èlegare la manovra al piano dirientro, del quale si stanno but-tando giù i capitoli (società, di-pendenti, spesa). E, per far qua-drare i conti, si pensano ad alcu-ne soluzioni: i soldi della Regio-ne per il trasporto (promessi140 milioni), un anticipo daCassa depositi e prestito rispettoalle dismissioni di immobili(200 milioni), l’aumento inevi-tabile della tassazione (Tasi, ta-riffe). Più la partita sullo sbloccodei 280 milioni del Salva Romalegati al patto di stabilità. Ieriprimo appuntamento tra Mari-no e il ministro Padoan, ma lapartita è solo all’inizio.

E. Men.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Campidoglio Bilancio affidato alla cabina di regia. Legnini: quei tagli insostenibili

Marino, un’altra granaIl Pd ora frena sul rimpastoI dubbi dei Democratici: «Crisi incomprensibile»

Campagna Marino con l’ambasciatore inglese per la campa-gna sui passaporti

L’intervista Daniela Morgante: «È giusto riflettere, poi la lentezza fa perdere competitività e posti di lavoro. Diciamo che non siamo stati veloci»

«Il sindaco prende tempo, invece Renzi ha un altro passo»SEGUE DALLA PRIMA

Ha perso il partito del rigore?«Il rigore è il presupposto per la

crescita economica, per dare rispo-ste alle imprese e far pagare menotasse ai cittadini. Evidentemente itempi non erano maturi...».

I romani pagheranno di più?«Non ho la palla di vetro...».Eppure, secondo i suoi ex colle-

ghi, i tagli contenuti nella sua ma-novra erano insostenibili...

«Secondo me non è così. L’obietti-vo era ripensare la macchina ammi-nistrativa, eliminare gli sprechi, usa-

re modelli diversi anche aprendo aiprivati. Il problema non è tagliare unservizio, ma far sì che costi meno».

Marino è il sindaco delle tasse?«Di fronte a fabbisogni elevati,

aumentare l’imposizione fiscale è il sistema più rapido. Per ridurre laspesa in maniera strutturale, invece,occorre tempo».

Eppure, da quando vi siete inse-diati, si sa che il Comune è in diffi-coltà. Si è perso tempo?

«Diciamo che, ultimamente, cisiamo accorti che la velocità del pre-mier Renzi è un valore sia politicoche economico».

E il primo cittadino ha lo stessopasso?

«Prendersi un po’ di tempo, in unasituazione complessa come Roma, ègiusto. Poi però serve determinazio-ne nell’elaborare priorità, metodi,fare scelte. La lentezza della burocra-zia fa perdere competitività alle im-prese e posti di lavoro. Diciamo chenon siamo stati così veloci...».

È diventata renziana?«A me piace. La sua filosofia, la

sua efficacia, mi affascinano».Conosce il premier?«Ancora no. Ma mi farebbe molto

piacere».A proposito. Si dice che andrà a

lavorare al Mef: conferma?«Non c’è nulla di concreto. Sareb-

be un’esperienza interessantissima».La relazione del ministero che

«stronca» la gestione finanziariadel Comune 2008-2013 è stata quel-la che l’ha convinta ad andar via?

«Al contrario, ce l’aspettavamo.Era una richiesta fatta col sindaco adinizio mandato. Io non ho cambiatoidea».

E Marino?«Questo cambio che riguarda il

mio assessorato ha come retropen-siero un’evoluzione della linea poli-tica».

Eppure lei, fino a dicembre, erain perfetta sintonia col sindaco. Poiche è successo?

«Appena arrivati, per sei mesi ab-biamo vissuto una fase emergenzialeper evitare un default che sembravainevitabile. Ora siamo in una fasepiù politica, è normale che si modi-fichi qualcosa».

Scusi, ma tanto normale non èche si sostituisca l’assessore al bi-lancio mentre si sta approvando ilbilancio. O no?

«L’impostazione tecnica richiedeche il fabbisogno di spesa sia coper-to, altrimenti occorre tagliare. In unafase politica, gli aspetti legati al rigo-re vanno riconsiderati, serve una ri-visitazione, maggiore flessibilità...».

E voci di entrata fatte su previ-sioni, ad esempio

«Le previsioni vengono semprefatte. L’importante è che siano calco-late sulla base di un effettivo incas-so».

Perché, a palazzo Chigi e al mini-stero, sono così preoccupati per iconti di Roma?

«Perché la situazione è comples-sa, e servono determinazione e rigo-re. In questo senso il piano di rientroè di grande aiuto».

Senza lei a fare da «garante»,quel piano del Campidoglio passe-rà lo stesso al vaglio?

«Nessuno è indispensabile, ma unruolo di garanzia ci deve essere, chesia Daniela Morgante o un’altra per-sona. L’importante è fare in fretta,non si può aspettare».

Col sindaco ha in programmauna cena d’addio?

«Ma il mio non è un addio: questaè la mia città, le rimarrò vicina».

Mica torna a fare il commissariodel Comune?

«Spero che Roma non ne abbia bi-sogno e che la politica dia risposte aicittadini».

Ernesto Menicucci© RIPRODUZIONE RISERVATA

||TagliFacile aumentare le tasse, per ridurre la spesa in modo strutturale occorre tempo

Restauro del Colosseo

Della Valle: al Codacons andrebbero chiesti i danni«Se fossi stato il Capo dello Stato avrei chiesto i danni per l’immagine del Paese». Così il presidente del gruppo Tod’s, Diego Della Valle, commenta l’azione giudiziaria in sede civile nei confronti del Codacons, che si è opposto al progetto di ristrutturazione del Colosseo. Della Valle, che ha citato l’associazione consumatori per 36 milioni di euro, ha aggiunto: «Vedere il monumento riprendere la sua vecchia energia mi fa piacere. Potevano già averlo finito il restauro». A causa dell’opposizione al Tar da parte del Codacons, infatti, i lavori sono iniziati con circa tre anni di ritardo. Nei prossimi mesi, la prima parte del cantiere sarà già completata e visibile. «Ringraziamo Della Valle per la lezione di civiltà e diritto — ha replicato il Codacons — ma riteniamo sia stata assolutamente superflua, considerato che il suo compito dovrebbe essere quello di amministratore che risponde alle domande e alle richieste degli azionisti. Per quanto riguarda le domande che ci ha posto rispondiamo volentieri: siamo una onlus e non riceviamo finanziamenti pubblici ma veniamo sovvenzionati dalle iscrizioni dei cittadini e dai progetti finanziati con le multe dell’Antitrust. Per il numero di iscritti, può ottenere risposta al Ministero dello sviluppo economico. Per quanto riguarda il conflitto di interessi, l’unico interesse che perseguiamo è quello dei cittadini intesi anche come fruitori dei monumenti, interesse che, in questo caso, confligge con quello di Tod’s».

Ex assessoreDanielaMorganteha lasciato palazzo Senatorio

Nel cuore di Roma antica, accanto alPortico d’Ottavia, in una delle più sug-gestive trattorie romane , da “Gig-getto” potete gustare le specialità

dell’autentica cucina romana edebraica.

Dal 1923, Luigi Ceccarellidetto “Giggetto”, con

l’aiuto della moglieInes, volle continuare latradizione della “Oste-ria Romana”.Dall’apertura si sono

già avvicendate tre gene-razioni. Quella di Franco

Ceccarelli e sua moglieLidia ha ancora perpetuato,

con l’aiuto del figlio Claudio, la cul-tura di ricette semplici e gustose del-l’antica cucina romana come il carciofoalla giudia.

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     16.04.2014  

L'agenda di domani 19:31 (ANSA) - MILANO (MF-DJ)--Questi gli appuntamenti economici, finanziari e politici piu' rilevanti di domani: Giovedi' 17 aprile FINANZA Milano 11h00 Kinexia - Presentazione del Piano Industriale 2014-2018. presso Palazzo Clerici, via Clerici, 5 CDA -- ASSEMBLEE Milano 14h30 Parmalat - assemblea Straordinaria e Ordinaria degli Azionisti. presso lo Starhotels Rosa Grand, Piazza Fontana n?3 Milano 10h00 Recordati - presso la sede di via Civitali 1 Roma 12h00 Cementir Holding - Assemblea ordinaria e straordinaria Corso Francia 200 ECONOMIA POLITICA Roma 10h30 Eurispes presenta "Le aziende partecipate nella Regione Lazio" con presidente Acea Gian-carlo Cremonesi (Piazza di Pietra) Roma 14h30 Parlamento Europeo - Ufficio d'Informazione in Italia, Sala delle Bandiere, Via IV Novembre 149, convegno 'Europa 2020. Alleanze per la cono-scenza e nuova occupabilita (IVANHOE LO BELLO, Vice Presidente per l'Education di Confindu-stria) Roma 15h30 Confindustria, Sala A, Viale dell'Astronomia 30, convegno 'PA: semplificare per crescere', organizzato da Giovani Imprenditori Confindustria(JACOPO MORELLI, Vice Presidente Confindustria e Presidente G.I. di Confindustria) Roma 16h00 conferenza stampa di Silvio Berlu-sconi per la presentazione dei candidati e il programma di Forza Italia per le elezioni europee del 25 maggio (piazza San Lorenzo in Lucina) Roma 16h00 Aula del Senato - question time con il mini-stro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Maurizio Lupi. ECONOMIA INTERNAZIONALE -- red/ds (fine) MF-DJ NEWS 1619:30 apr 2014 http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Economia/agenda-domani/16-04-2014/1-A_011930508.shtml Fonte: http://www.corriere.it/

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     16.04.2014  

Lazio: partecipate di Regione e Campidoglio, domani presentato studio Eurispes Roma, 16 apr. - (Adnkronos) - Si terrà domani alle 10.30 al Tempio di Adriano, in Piazza di Pietra a Roma, la conferenza di presentazione della ricerca 'Le aziende par-tecipate nella Regione Lazio', voluta dall'associazione ex Consiglieri Regionali del Lazio e realizzata dall'Eurispes. Secondo lo studio, il sistema delle partecipate evi-denzia un volume d'affari, nella Regione Lazio, di 3.2 miliardi di euro, pari a circa il 2% del Pil regionale (il cui valore equivale a 169.3 miliardi di euro, dati Istat 2011).

Si tratta di società che si concentrano soprattutto nei settori dello sviluppo e della promozione territoriale (35), dei multiservizi (25) e della gestione e trattamento rifiuti (12) e che operano nei settori bancario-assicurativo, nel campo dello sviluppo territo-riale e nel comparto dei trasporti pubblici regionali, per un volume d'affari approssi-mativo di circa 356 milioni di euro.

La ricerca Eurispes analizza anche peso e rilevanza delle partecipate della Provincia di Roma, di Roma Capitale e delle altre province del Lazio. Ne discutono: il presi-dente dell'associazione ex Consiglieri Regionali del Lazio, Enzo Bernardi, il presi-dente di Acea, Giancarlo Cremonesi, il presidente dell'Eurispes, Gian Maria Fara e il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Daniele Leodori. Modera l'incontro il giornalista Alberto Baldazzi. http://www.liberoquotidiano.it/news/economia/11595966/Lazio--partecipate-di-Regione-e.html Fonte: http://www.liberoquotidiano.it

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     17.04.2014  

Economia Lazio: le 237 “partecipate” valgono 2 punti di Pil regionale Una ricerca Eurispes ha valutato il 3,2 miliardi di euro il giro di affari generato Che cosa sono le aziende partecipate? A che cosa servono? Quanto costano? In quale modo vengo-no gestite? Queste sono alcune delle domande sulle quali si è concentrata la ricerca “Le aziende par-tecipate nella Regione Lazio”, voluta dall’Associazione ex consiglieri regionali del Lazio e realizza-ta dall’Eurispes. Per l’economia complessiva del lavoro, ma anche per una più concreta valutazione dei dati, la ricerca ha riguardato esclusivamente le “aziende partecipate” dalla Regione Lazio, dalle cinque Province e dai Comuni con popolazione superiore ai 10 mila abitanti con un’analisi che ha dunque riguardato 76 Comuni. In totale si sono individuate all’incirca 237 società partecipate diret-tamente o indirettamente dalle Amministrazioni regionali, provinciali e territoriali del Lazio. La ri-cerca è stata presentata oggi a Roma e vi hanno partecipato il presidente dell’Associazione ex con-siglieri regionali del lazio, Enzo Bernardi, il presidente di Acea, Giancarlo Cremonesi, il presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara e il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Daniele Leodori. Dall’analisi svolta, il sistema delle partecipate evidenzia un volume d’affari, nella Regione Lazio, di 3,2 miliardi di euro, pari a circa il 2 per cento del Pil regionale (il cui valore equivale a 169.3 mi-liardi di euro, dati Istat 2011). Si tratta di società che si concentrano soprattutto nei settori dello svi-luppo e della promozione territoriale (35), dei multiservizi (25) e della gestione e trattamento rifiuti (12). Seguono, per numero, le aziende operanti nel settore idrico (9), nel comparto farmaceutico (8), in quello legato alle infrastrutture e alla logistica (6) e alla mobilità (6). Le principali società parte-cipate dall’Amministrazione della Regione Lazio operano nei settori bancario-assicurativo, nel campo dello sviluppo territoriale e nel comparto dei trasporti pubblici regionali, per un volume d’affari approssimativo di euro 355.661.465. La ricerca entra anche nel dettaglio delle economie delle singole Amministrazioni territoriali: la sola Provincia di Roma registra un volume d’affari approssimativo di euro 681.653.353. Fra le sue aziende partecipate con i più importanti risultati in termini economici troviamo AdR (servizi aeroportuali), CO.TRA.L. S.p.A. (trasporto pubblico re-gionale) e Investimenti S.p.A. (sviluppo territoriale e promozione). Per quanto riguarda invece Roma Capitale, il dato approssimativo è di euro 1.955.822.359. Le so-cietà partecipate da Roma Capitale con i maggiori volumi d’affari sono ACEA (comparto energe-tico), AMA (gestione e trattamento dei rifiuti e servizi ambientali), ATAC (trasporto pubblico loca-le) e S.A.R.-Servizi Azionista Roma (settore economico-finanziario). I Comuni della Provincia di Roma analizzati, invece, si attestano intorno ai 46.854.812 euro. La Provincia di Latina e relativi Comuni analizzati muovono un’economia di circa 86.747.810 euro. L’azienda partecipata più im-portante per volume d’affari in quest’area è Acqualatina S.p.A. (servizi idrici), con 85.525.760 euro. Si contano, poi, 4 società impegnate nel settore dei multiservizi e 3 nel settore dello sviluppo territo-riale. Il volume d’affari della Provincia di Viterbo, invece, si attesta intorno ai 70.878.147 euro; 5 società sono impegnate nel comparto dello sviluppo e della promozione territoriale, 4 nei multiser-

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     17.04.2014  

vizi e 3 nel settore energetico e idrico. Le società partecipate dalla Provincia di Frosinone e dai suoi rispettivi Comuni fanno registrare un volume d’affari di circa 23.652.115 euro. Sono ben 9 le società impegnate nel settore dello sviluppo territoriale e 5 quelle impiegate nei multiservizi. La Provincia di Rieti, infine, con le sue Amministrazioni comunali, ha un valore approssimativo pari a 11.545.421 euro; 4 società operano nel campo dello sviluppo territoriale, 2 nel settore dei multiser-vizi, mentre solo 1 società opera nei servizi idrici. “Da anni – sottolinea il presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara – il sistema delle società parteci-pate necessita di una legge uniforme e omogenea, capace di rispondere alle finalità dell’interesse generale. Nel complesso, il sistema delle società partecipate andrebbe riformato in termini più re-strittivi e nella direzione di una maggiore trasparenza anche in considerazione del fatto che la nor-mativa sull’Amministrazione Trasparente continua a essere non totalmente rispettata, soprattutto in merito alla nomina degli amministratori, alla selezione delle figure apicali, alla loro remunerazione e al ricorso allo strumento della gara pubblica per l’affidamento dei servizi. Le società partecipate, insomma – conclude Fara - verrebbero considerate dalla pubblica opinione, a torto o a ragione, co-me un vero e proprio braccio operativo della politica locale”. “L’Associazione ex Consiglieri Re-gionali del Lazio – spiega il presidente Enzo Bernardi – è una associazione a carattere volontario ed è composta da persone che, nella stragrande maggioranza, hanno dedicato anni importanti della loro vita all’istituzione Regione, con impegno e passione. È per questo motivo che essa ha una ambizio-ne precisa: quella di collaborare con la Regione mettendo a disposizione quel bagaglio di esperienze e professionalità acquisito in tanti anni. Con questo spirito, già lo scorso anno, l’Associazione pro-mosse, ancor prima delle elezioni regionali, uno studio dal titolo: “Agenda Lazio 2013 – Uno scena-rio per il futuro dell’economia laziale”. Con lo stesso spirito, quest’anno, essa mette a disposizione di Regione ed Enti locali del Lazio un elaborato più puntuale, più specifico, ma anche per questo, più direttamente impegnativo”. http://www.ilvelino.it/it/article/2014/04/17/economia-lazio-le-237-partecipate-valgono-2-punti-di-pil-regionale/46e103d3-d8f5-470f-a8ec-d4b17bcc750d/ Fonte: http://www.ilvelino.it

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Enti locali: 27 partecipate Roma Capitale, ol-tre 29mila dipendenti

Roma, 17 apr. (Adnkronos) - Il Comune di Roma Capitale conta nel suo portafoglio all'incirca 27 partecipazioni, dirette e indirette, in società di capitali, cui si devono poi aggiungere agenzie ed altri Enti, per un totale di circa 29.120 dipendenti. E' quanto si legge nel rapporto Eurispes 'Le aziende private partecipate nella regione Lazio".

Le società partecipate al 100% da Roma Capitale sono Ama (servizi ambientali e ri-fiuti), Atac (settore trasporti), Risorse per Roma (settore urbanistico, tecnico, ammi-nistrativo), Aequa Roma (riscossione tributi), Sar (settore economico finanziario) e Zètema Progetto Cultura srl (settore cultura). Roma Capitale poi partecipa con il 51% (socio di maggioranza) ad Acea. Si registrano, inoltre, partecipazioni dirette, con quo-te minori, in altre 16 società.

Tra le società partecipate indirettamente da Roma Capitale figurano Banca Credito Cooperativo (settore bancario) allo 0,0056%, Alta Roma (settore Moda) al 18,64% e Assicurazioni di Roma (settore assicurativo) al 100%. Tra le società partecipate indi-rettamente c'era anche l'Agenzia del Turismo spa al 38,35%, che risulta in stato di li-quidazione. http://www.liberoquotidiano.it/news/economia/11596655/Enti-locali--27-partecipate-Roma.html Fonte: http://www.liberoquotidiano.it

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Enti locali: Leodori (Pd), ci sono settori che pubblico deve presidiare

Roma, 17 apr. (Adnkronos) - "A mio avviso dobbiamo individuare settori strategici che il pubblico ha necessità di presidiare" come quello ambientale che "non può inte-ramente essere lasciato al privato". Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Daniele Leodori, durante la presentazione del rapporto Eurispes sulle aziende partecipate della Regione Lazio. "L'ondata demagogica su questa materia - ha spiegato Leodori - potrebbe farci commettere degli errori". "Dobbiamo riorganizzare e semplificare per dare risposte in tempi brevi" individuando "i settori e organizzando società che siano competitive". http://www.liberoquotidiano.it/news/economia/11596629/Enti-locali--Leodori--Pd.html Fonte: http://www.liberoquotidiano.it/

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Enti locali: Fara, sistema partecipate necessità di nuova normativa Roma, 17 apr. (Adnkronos) - "Da anni il sistema delle società partecipate necessita di una legge uniforme e omogenea, capace di rispondere alle finalità dell'interesse gene-rale. Nel complesso, il sistema delle società partecipate andrebbe riformato in termini più restrittivi e nella direzione di una maggiore trasparenza". Lo ha detto il presidente dell'Eurispes, Gian Maria Fara, alla presentazione del Rapporto Eurispes sulle muni-cipalizzate nel Lazio.

Secondo Fara, ciò andrebbe fatto anche perchè "la normativa sull'Amministrazione Trasparente continua a essere non totalmente rispettata, soprattutto in merito alla no-mina degli amministratori, alla selezione delle figure apicali, alla loro remunerazione e al ricorso allo strumento della gara pubblica per l'affidamento dei servizi". Le socie-tà partecipate infatti "sono considerate dalla pubblica opinione, a torto o a ragione - conclude il presidente - come un vero e proprio braccio operativo della politica loca-le". http://www.liberoquotidiano.it/news/economia/11596603/Enti-locali--Fara--sistema.html Fonte: http://www.liberoquotidiano.it

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L'economia generata dalle aziende partecipate nella Regione Lazio Che cosa sono le aziende partecipate? A che cosa servono? Quanto costano? In quale modo vengo-no gestite? Queste sono alcune delle domande sulle quali si è concentrata la ricerca “Le aziende par-tecipate nella Regione Lazio”, voluta dall’Associazione ex Consiglieri Regionali del Lazio e realiz-zata dall’Eurispes. Per l’economia complessiva del lavoro, ma anche per una più concreta valuta-zione dei dati, la ricerca ha riguardato esclusivamente le “aziende partecipate” dalla Regione Lazio, dalle cinque Province e dai Comuni con popolazione superiore ai 10.000 abitanti con un’analisi che ha dunque riguardato 76 Comuni. In totale si sono individuate all’incirca 237 società partecipate di-rettamente o indirettamente dalle Amministrazioni regionali, provinciali e territoriali del Lazio. Dall’analisi svolta, il sistema delle partecipate evidenzia un volume d’affari, nella Regione Lazio, di 3,2 miliardi di euro, pari a circa il 2% del Pil regionale (il cui valore equivale a 169.3 miliardi di eu-ro, dati Istat 2011). Si tratta di società che si concentrano soprattutto nei settori dello sviluppo e del-la promozione territoriale (35), dei multiservizi (25) e della gestione e trattamento rifiuti (12). Se-guono, per numero, le aziende operanti nel settore idrico (9), nel comparto farmaceutico (8), in quello legato alle infrastrutture e alla logistica (6) e alla mobilità (6). Le principali società partecipa-te dall’Amministrazione della Regione Lazio operano nei settori bancario-assicurativo, nel campo dello sviluppo territoriale e nel comparto dei trasporti pubblici regionali, per un volume d’affari ap-prossimativo di euro 355.661.465. La ricerca entra anche nel dettaglio delle economie delle singole Amministrazioni territoriali: la so-la Provincia di Roma registra un volume d’affari approssimativo di euro 681.653.353. Fra le sue aziende partecipate con i più importanti risultati in termini economici troviamo AdR (servizi aero-portuali), CO.TRA.L. S.p.A. (trasporto pubblico regionale) e Investimenti S.p.A. (sviluppo territo-riale e promozione). Per quanto riguarda invece Roma Capitale, il dato approssimativo è di euro 1.955.822.359. Le so-cietà partecipate da Roma Capitale con i maggiori volumi d’affari sono ACEA (comparto energeti-co), AMA (gestione e trattamento dei rifiuti e servizi ambientali), ATAC (trasporto pubblico locale) e S.A.R.-Servizi Azionista Roma (settore economico-finanziario). I Comuni della Provincia di Ro-ma analizzati, invece, si attestano intorno ai 46.854.812 euro. La Provincia di Latina e relativi Comuni analizzati muovono un’economia di circa 86.747.810 euro. L’azienda partecipata più importante per volume d’affari in quest’area è Acqualatina S.p.A. (servizi idrici), con 85.525.760 euro. Si contano, poi, 4 società impegnate nel settore dei multiservizi e 3 nel settore dello sviluppo territoriale. Il volume d’affari della Provincia di Viterbo, invece, si attesta intorno ai 70.878.147 euro; 5 società sono impegnate nel comparto dello sviluppo e della promozione territoriale, 4 nei multiservizi e 3 nel settore energetico e idrico. Le società partecipate dalla Provincia di Frosinone e dai suoi rispettivi Comuni fanno registrare un volume d’affari di circa 23.652.115 euro. Sono ben 9 le società impegnate nel settore dello sviluppo

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territoriale e 5 quelle impiegate nei multiservizi. La Provincia di Rieti, infine, con le sue Amministrazioni comunali, ha un valore approssimativo pa-ri a 11.545.421 euro; 4 società operano nel campo dello sviluppo territoriale, 2 nel settore dei multi-servizi, mentre solo 1 società opera nei servizi idrici. «Da anni – sottolinea il Presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara – il sistema delle società parteci-pate necessita di una legge uniforme e omogenea, capace di rispondere alle finalità dell’interesse generale. Nel complesso, il sistema delle società partecipate andrebbe riformato in termini più re-strittivi e nella direzione di una maggiore trasparenza anche in considerazione del fatto che la nor-mativa sull’Amministrazione Trasparente continua a essere non totalmente rispettata, soprattutto in merito alla nomina degli amministratori, alla selezione delle figure apicali, alla loro remunerazione e al ricorso allo strumento della gara pubblica per l’affidamento dei servizi. Le società partecipate, insomma – conclude Fara - verrebbero considerate dalla pubblica opinione, a torto o a ragione, co-me un vero e proprio braccio operativo della politica locale». «L’Associazione ex Consiglieri Regionali del Lazio – spiega il Presidente Enzo Bernardi – è una associazione a carattere volontario ed è composta da persone che, nella stragrande maggioranza, hanno dedicato anni importanti della loro vita all’istituzione Regione, con impegno e passione. È per questo motivo che essa ha una ambizione precisa: quella di collaborare con la Regione mettendo a disposizione quel bagaglio di esperienze e professionalità acquisito in tanti anni. Con questo spiri-to, già lo scorso anno, l’Associazione promosse, ancor prima delle elezioni regionali, uno studio dal titolo: “Agenda Lazio 2013 – Uno scenario per il futuro dell’economia laziale”. Con lo stesso spiri-to, quest’anno, essa mette a disposizione di Regione ed Enti locali del Lazio un elaborato più pun-tuale, più specifico, ma anche per questo, più direttamente impegnativo». http://www.imgpress.it/notizia.asp?idnotizia=78441&idsezione=1 Fonte: http://www.imgpress.it

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L’economia generata dalle aziende partecipate nella regione Lazio

Che cosa sono le aziende partecipate? A che cosa servono? Quanto costano? In quale modo vengo-no gestite? Queste sono alcune delle domande sulle quali si è concentrata la ricerca “Le aziende par-tecipate nella Regione Lazio”, voluta dall’Associazione ex Consiglieri Regionali del Lazio e realiz-zata dall’Eurispes. La conferenza di presentazione dello studio si svolgerà giovedì 17 aprile alle 10.30 al Tempio di Adriano a Roma in piazza di Pietra. Discuteranno dei risultati emersi: il Presi-dente dell’Associazione ex Consiglieri Regionali del Lazio, Enzo Bernardi, il Presidente di Acea, Giancarlo Cremonesi, il Presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara e il Presidente del Consiglio re-gionale del Lazio, Daniele Leodori. A moderare l’incontro Alberto Baldazzi, giornalista.

Per l’economia complessiva del lavoro, ma anche per una più concreta valutazione dei dati, la ricer-ca ha riguardato esclusivamente le “aziende partecipate” dalla Regione Lazio, dalle cinque Province e dai Comuni con popolazione superiore ai 10.000 abitanti con un’analisi che ha dunque riguardato 76 Comuni. In totale si sono individuate all’incirca 237 società partecipate direttamente o indiretta-mente dalle Amministrazioni regionali, provinciali e territoriali del Lazio.

Dall’analisi svolta, il sistema delle partecipate evidenzia un volume d’affari, nella Regione Lazio, di 3,2 miliardi di euro, pari a circa il 2% del Pil regionale (il cui valore equivale a 169.3 miliardi di eu-ro, dati Istat 2011). Si tratta di società che si concentrano soprattutto nei settori dello sviluppo e del-la promozione territoriale (35), dei multiservizi (25) e della gestione e trattamento rifiuti (12). Se-guono, per numero, le aziende operanti nel settore idrico (9), nel comparto farmaceutico (8), in quello legato alle infrastrutture e alla logistica (6) e alla mobilità (6). Le principali società partecipa-te dall’Amministrazione della Regione Lazio operano nei settori bancario-assicurativo, nel campo dello sviluppo territoriale e nel comparto dei trasporti pubblici regionali, per un volume d’affari ap-prossimativo di euro 355.661.465.

La ricerca entra anche nel dettaglio delle economie delle singole Amministrazioni territoriali: la so-la Provincia di Roma registra un volume d’affari approssimativo di euro 681.653.353. Fra le sue aziende partecipate con i più importanti risultati in termini economici troviamo AdR (servizi aero-portuali), CO.TRA.L. S.p.A. (trasporto pubblico regionale) e Investimenti S.p.A. (sviluppo territo-riale e promozione).

Per quanto riguarda invece Roma Capitale, il dato approssimativo è di euro 1.955.822.359. Le so-cietà partecipate da Roma Capitale con i maggiori volumi d’affari sono ACEA (comparto energeti-co), AMA (gestione e trattamento dei rifiuti e servizi ambientali), ATAC (trasporto pubblico locale) e S.A.R.-Servizi Azionista Roma (settore economico-finanziario). I Comuni della Provincia di Ro-ma analizzati, invece, si attestano intorno ai 46.854.812 euro. La Provincia di Latina e relativi Comuni analizzati muovono un’economia di circa 86.747.810 euro.

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L’azienda partecipata più importante per volume d’affari in quest’area è Acqualatina S.p.A. (servizi idrici), con 85.525.760 euro. Si contano, poi, 4 società impegnate nel settore dei multiservizi e 3 nel settore dello sviluppo territoriale. Il volume d’affari della Provincia di Viterbo, invece, si attesta intorno ai 70.878.147 euro; 5 società sono impegnate nel comparto dello sviluppo e della promozione territoriale, 4 nei multiservizi e 3 nel settore energetico e idrico. Le società partecipate dalla Provincia di Frosinone e dai suoi rispettivi Comuni fanno registrare un volume d’affari di circa 23.652.115 euro. Sono ben 9 le società impegnate nel settore dello sviluppo territoriale e 5 quelle impiegate nei multiservizi. La Provincia di Rieti, infine, con le sue Amministrazioni comunali, ha un valore approssimativo pa-ri a 11.545.421 euro; 4 società operano nel campo dello sviluppo territoriale, 2 nel settore dei multi-servizi, mentre solo 1 società opera nei servizi idrici. «Da anni – sottolinea il Presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara – il sistema delle società parteci-pate necessita di una legge uniforme e omogenea, capace di rispondere alle finalità dell’interesse generale. Nel complesso, il sistema delle società partecipate andrebbe riformato in termini più re-strittivi e nella direzione di una maggiore trasparenza anche in considerazione del fatto che la nor-mativa sull’Amministrazione Trasparente continua a essere non totalmente rispettata, soprattutto in merito alla nomina degli amministratori, alla selezione delle figure apicali, alla loro remunerazione e al ricorso allo strumento della gara pubblica per l’affidamento dei servizi. Le società partecipate, insomma – conclude Fara – verrebbero considerate dalla pubblica opinione, a torto o a ragione, co-me un vero e proprio braccio operativo della politica locale». «L’Associazione ex Consiglieri Regionali del Lazio – spiega il Presidente Enzo Bernardi – è una associazione a carattere volontario ed è composta da persone che, nella stragrande maggioranza, hanno dedicato anni importanti della loro vita all’istituzione Regione, con impegno e passione. È per questo motivo che essa ha una ambizione precisa: quella di collaborare con la Regione mettendo a disposizione quel bagaglio di esperienze e professionalità acquisito in tanti anni. Con questo spiri-to, già lo scorso anno, l’Associazione promosse, ancor prima delle elezioni regionali, uno studio dal titolo: “Agenda Lazio 2013 – Uno scenario per il futuro dell’economia laziale”. Con lo stesso spiri-to, quest’anno, essa mette a disposizione di Regione ed Enti locali del Lazio un elaborato più pun-tuale, più specifico, ma anche per questo, più direttamente impegnativo».

http://www.italia-news.it/leconomia-generata-dalle-aziende-partecipate-regione-lazio-1165.html Fonte: http://www.italia-news.it

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Società partecipate, la parte del leone la fa Roma Capitale. Ma Latina è seconda

Sono 237 le società partecipate (in maniera diretta o indiretta) dalle amministrazioni regiona-li, provinciali e territoriali del Lazio, con un volume d’affari di 3,2 miliardi di euro (2% del PIL della regione). È quanto emerge da uno studio condotto da Eurispes per conto dell’associazione Ex Consiglieri Regionali del Lazio.

Le aziende di sviluppo e promozione territoriale sono le più numerose (35), seguite da quelle dei multiservizi (25), gestione e trattamento rifiuti (12), e idriche (9). L’ente che vanta, con le proprie partecipate, il giro d’affari più elevato è Roma Capitale (quasi 2 miliardi di euro), dove domina-no le società di servizi pubblici (ACEA, ATAC, AMA).

Analizzando i dati relativi alle varie province, si registra che la Provincia di Roma stacca tutte le altre (355.661.465 euro), con Latina ad inseguire ben distante (86.747.810 euro). Poi Viterbo (70.878.147 euro), Frosinone (23.652.115 euro), e infine Rieti (11.545.421 euro).

http://www.latinaquotidiano.it/societa-partecipate-la-parte-del-leone-la-fa-roma-capitale-ma-latina-e-seconda/ Fonte: http://www.latinaquotidiano.it/

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Aziende partecipate, Viterbo vale oltre 70 milioni

Aziende partecipate, Viterbo vale 70.878.147 euro. In totale nella regione si parla di un volume di affari di 3,2 miliardi di euro (circa il 2% del Pil regionale). Questo il dato sulle 237 aziende parteci-pate del Lazio secondo una ricerca Eurispes.

Si tratta di società che si concentrano soprattutto nei settori dello sviluppo e della promozione terri-toriale (35), dei multiservizi (25) e della gestione e trattamento rifiuti (12) e che operano nei settori bancario-assicurativo, nel campo dello sviluppo territoriale e nel comparto dei trasporti pubblici re-gionali.

http://www.ontuscia.it/economia/aziende-partecipate-viterbo-vale-oltre-70-milioni-134582 Fonte: http://www.ontuscia.it/

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Aziende partecipate, Latina vale 86 milioni di euro

Un volume d’affari di 3,2 miliardi di euro, pari al 2% del Pil regionale. Ecco quanto «pesano» le 237 aziende partecipate direttamente o indirettamente dalle Amministrazioni regionali, provinciali e territoriali della Regione Lazio, secondo una ricerca di Eurispes voluta dall’Associazione ex Consi-glieri regionali del Lazio.

Spiccano le società di sviluppo e promozione territoriale (35), dei multiservizi (25) e della gestione e trattamento rifiuti (12), seguite da quelle del settore idrico (9), del comparto farmaceutico (8), del-le infrastrutture e della logistica (6) e della mobilità (6). Fin qui uno sguardo d’insieme.

Nello specifico invece, per quanto riguarda le partecipate della Regione il giro d’affari è di 355.661.465 euro (perlopiù settore bancario-assicurativo, sviluppo territoriale e dei trasporti pubbli-ci regionali). Poco più della metà della sola Provincia di Roma, con 681.653.353 euro, dove trovia-mo AdR (servizi aeroportuali), CO.TRA.L. S.p.A. (trasporto pubblico regionale) e Investimenti S.p.A. (sviluppo territoriale e promozione).

La parte del leone la fa però Roma Capitale, con un dato approssimativo di 1.955.822.359 euro. Dominano le società di servizi pubblici: ACEA (comparto energetico), AMA (gestione e trattamen-to dei rifiuti e servizi ambientali), ATAC (trasporto pubblico locale) e S.A.R.-Servizi Azionista Roma (settore economico-finanziario).

Più staccati i Comuni della Provincia di Roma (46.854.812 euro), mentre la Provincia di Latina e i relativi Comuni analizzati valgono circa 86.747.810 euro, con Acqualatina S.p.A. (servizi idrici), e i suoi 85.525.760 euro che la rendono la società più importante in quest’area. A seguire le altre province laziali: Viterbo (70.878.147 euro), Frosinone (23.652.115 euro), Rieti (11.545.421 euro)

http://www.latina24ore.it/latina/88123/aziende-partecipate-latina-vale-86-milioni-di-euro Fonte: http://www.latina24ore.it

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EURISPES: L'ECONOMIA GENERATA DAL-LE PARTECIPATE IN REGIONE LAZIO ZCZC DIR0251 3 POL 0 RR1 / DIR

VOLUME AFFARI 3,2 MLD, PARI A CIRCA 2% PIL REGIONALE

(DIRE) Roma, 17 apr. - Che cosa sono le aziende partecipate? A che cosa ser-vono? Quanto costano? In quale modo vengono gestite? Queste sono alcune delle domande sulle quali si e' concentrata la ricerca 'Le aziende partecipate nella Regione Lazio', voluta dall'Associazione ex Consiglieri Regionali del Lazio e realizzata dall'Eurispes, e presentata stamani dal Presidente dell'Associazione ex Consiglieri Regionali del Lazio, Enzo Bernardi, il Presidente di Acea, Giancar-lo Cremonesi, il Presidente dell'Eurispes, Gian Maria Fara e il Presidente del Consiglio regionale del Lazio, Daniele Leodori. Per l'economia complessiva del lavoro, ma anche per una piu' concreta valutazione dei dati, la ricerca ha riguardato esclusivamente le "aziende partecipate" dalla Regione Lazio, dalle cinque Province e dai Comuni con popolazione superiore ai 10.000 abitanti con un'analisi che ha dunque riguardato 76 Comuni. In totale si sono individuate all'incirca 237 societa' partecipate direttamente o indirettamente dalle Ammini-strazioni regionali, provinciali e territoriali del Lazio. Dall'analisi svolta, il siste-ma delle partecipate evidenzia un volume d'affari, nella Regione Lazio, di 3,2 miliardi di euro, pari a circa il 2% del Pil regionale (il cui valore equivale a 169.3 miliardi di euro, dati Istat 2011). Si tratta di societa' che si concentra-no soprattutto nei settori dello sviluppo e della promozione territoriale (35), dei multiservizi (25) e della gestione e trattamento rifiuti (12). Seguono, per nu-mero, le aziende operanti nel settore idrico (9), nel comparto farmaceutico (8), in quello legato alle infrastrutture e alla logistica (6) e alla mobilita' (6). Le principali societa' partecipate dall'Amministrazione della Regione Lazio operano nei settori bancario-assicurativo, nel campo dello sviluppo territoriale e nel comparto dei trasporti pubblici regionali, per un volume d'affari approssimativo di euro 355.661.465.(SEGUE) (Elp/ Dire) 13:58 17-04-14

NNNN

NNNN ZCZC DIR0252 3 POL 0 RR1 / DIR

EURISPES: L'ECONOMIA GENERATA DALLE PARTECIPATE IN REGIONE LAZIO -2-

(DIRE) Roma, 17 apr. - La ricerca entra anche nel dettaglio delle economie delle singole Amministrazioni territoriali: la sola Provincia di Roma registra un volume d'affari approssimativo di euro 681.653.353. Fra le sue aziende parte-cipate con i piu' importanti risultati in termini economici troviamo AdR (servi-zi aeroportuali), CO.TRA.L. S.p.A. (trasporto pubblico regionale) e Investimenti S.p.A. (sviluppo territoriale e promozione). Per quanto riguarda invece Roma Capitale, il dato approssimativo e' di euro 1.955.822.359. Le societa' parteci-pate da Roma Capitale con i maggiori volumi d'affari sono ACEA (comparto

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energetico), AMA (gestione e trattamento dei rifiuti e servizi ambientali), ATAC (trasporto pubblico locale) e S.A.R.-Servizi Azionista Roma (settore economico-finanziario). I Comuni della Provincia di Roma analizzati, invece, si attesta-no intorno ai 46.854.812 euro. La Provincia di Latina e relativi Comuni analiz-zati muovono un'economia di circa 86.747.810 euro. L'azienda partecipata piu' importante per volume d'affari in quest'area e' Acqualatina S.p.A. (servizi idrici), con 85.525.760 euro. Si contano, poi, 4 societa' impegnate nel settore dei multiservizi e 3 nel settore dello sviluppo territoriale. Il volume d'affari della Provincia di Viterbo, invece, si attesta intorno ai 70.878.147 euro; 5 societa' sono impegnate nel comparto dello sviluppo e della promozione territoriale, 4 nei multiservizi e 3 nel settore energetico e idrico. Le societa' partecipate dalla Provincia di Frosinone e dai suoi rispettivi Comuni fanno registrare un volume d'affari di circa 23.652.115 euro. Sono ben 9 le societa' impegnate nel settore dello sviluppo territoriale e 5 quelle impiegate nei multiservizi. La Provincia di Rieti, infine, con le sue Amministrazioni comunali, ha un valore approssimativo pari a 11.545.421 euro; 4 societa' operano nel campo dello sviluppo territoria-le, 2 nel settore dei multiservizi, mentre solo 1 societa' opera nei servizi idrici. (SEGUE) (Elp/ Dire) 13:58 17-04-14

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EURISPES: L'ECONOMIA GENERATA DALLE PARTECIPATE IN REGIONE LAZIO -3-

(DIRE) Roma, 17 apr. - "Da anni- sottolinea Fara- il sistema delle societa' par-tecipate necessita di una legge uniforme e omogenea, capace di rispondere alle finalita' dell'interesse generale. Nel complesso, il sistema delle societa' parteci-pate andrebbe riformato in termini piu' restrittivi e nella direzione di una mag-giore trasparenza anche in considerazione del fatto che la normativa sull'Am-ministrazione Trasparente continua a essere non totalmente rispettata, soprat-tutto in merito alla nomina degli amministratori, alla selezione delle figure api-cali, alla loro remunerazione e al ricorso allo strumento della gara pubblica per l'affidamento dei servizi. Le societa' partecipate, insomma -conclude Fara- ver-rebbero considerate dalla pubblica opinione, a torto o a ragione, come un vero e proprio braccio operativo della politica locale". "L'Associazione ex Consiglieri Regionali del Lazio- spiega Bernardi- e' una associazione a carattere volontario ed e' composta da persone che, nella stragrande maggioranza, hanno dedicato anni importanti della loro vita all'istituzione Regione, con impegno e passione. È per questo motivo che essa ha una ambizione precisa: quella di collaborare con la Regione mettendo a disposizione quel bagaglio di esperienze e profes-sionalita' acquisito in tanti anni. Con questo spirito, gia' lo scorso an-no, l'Associazione promosse, ancor prima delle elezioni regionali, uno studio dal titolo: 'Agenda Lazio 2013 - Uno scenario per il futuro dell'economia lazia-le'. Con lo stesso spirito, quest'anno, essa mette a disposizione di Regione ed Enti locali del Lazio un elaborato piu' puntuale, piu' specifico, ma anche per questo, piu' direttamente impegnativo". (Elp/ Dire) 13:58 17-04-14

Fonte: http://www.regioni.it/it/show-eurispes_leconomia_generata_dalle_partecipate_in_regione_lazio/news.php?id=345100

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17/04/2014 ore 10.11 Gli appuntamenti di oggi nel Lazio

VARIE - Presentazione studio "Le aziende partecipate nella Regione Lazio", dell'Associazione Ex Consiglieri Regionali del Lazio ed Eurispes, con la partecipazione della Regione Lazio e di Acea, con il patroci-nio di Unioncamere Lazio. Interverranno: il Presidente dell'Associazione Ex Consiglieri regionali del Lazio, Enzo Bernardi; il Presidente Eurispes, Gian Maria Fara; il Presidente Acea, Giancarlo Cremo-nesi; il Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Daniele Leodori. Camera di Commercio di Roma, Tempio di Adriano, piazza di Pietra (ore 10.30) http://www.romauno.tv/news.aspx?ln=it&id=35&n=43924 Fonte: http://www.romauno.tv

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LAZIO: EURISPES, L’ECONOMIA GENERATA DALLE AZIENDE PARTECIPATE

(AGENPARL) – Roma, 17 apr – Che cosa sono le aziende partecipate? A che cosa servono? Quanto costa-no? In quale modo vengono gestite? Queste sono alcune delle domande sulle quali si è concentrata la ricerca “Le aziende partecipate nella Regione Lazio”, voluta dall’Associazione ex Consiglieri Regionali del Lazio e realizzata dall’Eurispes.

La conferenza di presentazione dello studio si svolgerà giovedì 17 aprile alle 10.30 al Tempio di Adriano a Roma in piazza di Pietra. Discuteranno dei risultati emersi: il Presidente dell’Associazione ex Consiglieri Regionali del Lazio, Enzo Bernardi, il Presidente di Acea, Giancarlo Cremonesi, il Presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara e il Presidente del Consiglio regionale del Lazio, Daniele Leodori. A moderare l’incontro Alberto Baldazzi, giornalista. Per l’economia complessiva del lavoro, ma anche per una più concreta valuta-zione dei dati, la ricerca ha riguardato esclusivamente le “aziende partecipate” dalla Regione Lazio, dalle cinque Province e dai Comuni con popolazione superiore ai 10.000 abitanti con un’analisi che ha dunque ri-guardato 76 Comuni. In totale si sono individuate all’incirca 237 società partecipate direttamente o indiret-tamente dalle Amministrazioni regionali, provinciali e territoriali del Lazio. Dall’analisi svolta, il sistema delle partecipate evidenzia un volume d’affari, nella Regione Lazio, di 3,2 miliardi di euro, pari a circa il 2% del Pil regionale (il cui valore equivale a 169.3 miliardi di euro, dati Istat 2011). Si tratta di società che si concentrano soprattutto nei settori dello sviluppo e della promozione territoriale (35), dei multiservizi (25) e della gestione e trattamento rifiuti (12). Seguono, per numero, le aziende operanti nel settore idrico (9), nel comparto farmaceutico (8), in quello legato alle infrastrutture e alla logistica (6) e alla mobilità (6). Le prin-cipali società partecipate dall’Amministrazione della Regione Lazio operano nei settori bancario-assicurativo, nel campo dello sviluppo territoriale e nel comparto dei trasporti pubblici regionali, per un vo-lume d’affari approssimativo di euro 355.661.465. La ricerca entra anche nel dettaglio delle economie delle singole Amministrazioni territoriali: la sola Provincia di Roma registra un volume d’affari approssimativo di euro 681.653.353. Fra le sue aziende partecipate con i più importanti risultati in termini economici troviamo AdR (servizi aeroportuali), CO.TRA.L. S.p.A. (trasporto pubblico regionale) e Investimenti S.p.A. (sviluppo territoriale e promozione). Per quanto riguarda invece Roma Capitale, il dato approssimativo è di euro 1.955.822.359. Le società partecipate da Roma Capitale con i maggiori volumi d’affari sono ACEA (com-parto energetico), AMA (gestione e trattamento dei rifiuti e servizi ambientali), ATAC (trasporto pubblico locale) e S.A.R.-Servizi Azionista Roma (settore economico-finanziario). I Comuni della Provincia di Roma analizzati, invece, si attestano intorno ai 46.854.812 euro. La Provincia di Latina e relativi Comuni analizzati muovono un’economia di circa 86.747.810 euro. L’azienda partecipata più importante per volume d’affari in quest’area è Acqualatina S.p.A. (servizi idrici), con 85.525.760 euro. Si contano, poi, 4 società impegnate nel settore dei multiservizi e 3 nel settore dello sviluppo territoriale. Il volume d’affari della Provincia di Viter-bo, invece, si attesta intorno ai 70.878.147 euro; 5 società sono impegnate nel comparto dello sviluppo e del-la promozione territoriale, 4 nei multiservizi e 3 nel settore energetico e idrico. Le società partecipate dalla Provincia di Frosinone e dai suoi rispettivi Comuni fanno registrare un volume d’affari di circa 23.652.115 euro. Sono ben 9 le società impegnate nel settore dello sviluppo territoriale e 5 quelle impiegate nei multi-servizi. La Provincia di Rieti, infine, con le sue Amministrazioni comunali, ha un valore approssimativo pari a 11.545.421 euro; 4 società operano nel campo dello sviluppo territoriale, 2 nel settore dei multiservizi, mentre solo 1 società opera nei servizi idrici. «Da anni – sottolinea il Presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara – il sistema delle società partecipate necessita di una legge uniforme e omogenea, capace di rispondere alle finalità dell’interesse generale. Nel complesso, il sistema delle società partecipate andrebbe riformato in termini più restrittivi e nella direzione di una maggiore trasparenza anche in considerazione del fatto che la

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normativa sull’Amministrazione Trasparente continua a essere non totalmente rispettata, soprattutto in meri-to alla nomina degli amministratori, alla selezione delle figure apicali, alla loro remunerazione e al ricorso allo strumento della gara pubblica per l’affidamento dei servizi. Le società partecipate, insomma – conclude Fara – verrebbero considerate dalla pubblica opinione, a torto o a ragione, come un vero e proprio braccio operativo della politica locale». «L’Associazione ex Consiglieri Regionali del Lazio – spiega il Presidente Enzo Bernardi – è una associazio-ne a carattere volontario ed è composta da persone che, nella stragrande maggioranza, hanno dedicato anni importanti della loro vita all’istituzione Regione, con impegno e passione. È per questo motivo che essa ha una ambizione precisa: quella di collaborare con la Regione mettendo a disposizione quel bagaglio di espe-rienze e professionalità acquisito in tanti anni. Con questo spirito, già lo scorso anno, l’Associazione pro-mosse, ancor prima delle elezioni regionali, uno studio dal titolo: “Agenda Lazio 2013 – Uno scenario per il futuro dell’economia laziale”. Con lo stesso spirito, quest’anno, essa mette a disposizione di Regione ed Enti locali del Lazio un elaborato più puntuale, più specifico, ma anche per questo, più direttamente impegnativo» Fonte: http://www.agenparl.com

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L’economia delle aziende partecipate nel Lazio 17 Apr, 13:31 Eurispes - Istituto di Studi Politici Economici e Sociali Rieti - Uno studio realizzato dall'Eurispes su indicazione dell'Associazione ex Consiglieri della Regione Lazio Che cosa sono le aziende partecipate? A che cosa servono? Quanto costano? In quale modo vengono gestite? Queste sono alcune delle domande sulle quali si è concentrata la ricerca "Le aziende partecipate nella Regio-ne Lazio", voluta dall'Associazione ex Consiglieri Regionali del Lazio e realizzata dall'Eurispes. Giovedì 17 aprile al Tempio di Adriano a Roma in piazza di Pietra, discutono dei risultati emersi dallo stu-dio: il Presidente dell'Associazione ex Consiglieri Regionali del Lazio, Enzo Bernardi, il Presidente di Acea, Giancarlo Cremonesi, il Presidente dell'Eurispes, Gian Maria Fara e il Presidente del Consiglio regionale del Lazio, Daniele Leodori. A moderare l'incontro Alberto Baldazzi, giornalista. Per l'economia complessiva del lavoro, ma anche per una più concreta valutazione dei dati, la ricerca ha ri-guardato esclusivamente le "aziende partecipate" dalla Regione Lazio, dalle cinque Province e dai Comuni con popolazione superiore ai 10.000 abitanti con un'analisi che ha dunque riguardato 76 Comuni. In totale si sono individuate all'incirca 237 società partecipate direttamente o indirettamente dalle Amministrazioni re-gionali, provinciali e territoriali del Lazio. Dall'analisi svolta, il sistema delle partecipate evidenzia un volume d'affari, nella Regione Lazio, di 3,2 mi-liardi di euro, pari a circa il 2% del Pil regionale (il cui valore equivale a 169.3 miliardi di euro, dati Istat 2011). Si tratta di società che si concentrano soprattutto nei settori dello sviluppo e della promozione territo-riale (35), dei multiservizi (25) e della gestione e trattamento rifiuti (12). Seguono, per numero, le aziende operanti nel settore idrico (9), nel comparto farmaceutico (8), in quello legato alle infrastrutture e alla logisti-ca (6) e alla mobilità (6). Le principali società partecipate dall'Amministrazione della Regione Lazio operano nei settori bancario-assicurativo, nel campo dello sviluppo territoriale e nel comparto dei trasporti pubblici regionali, per un volume d'affari approssimativo di euro 355.661.465. La ricerca entra anche nel dettaglio delle economie delle singole Amministrazioni territoriali: la sola Provin-cia di Roma registra un volume d'affari approssimativo di euro 681.653.353. Fra le sue aziende partecipate con i più importanti risultati in termini economici troviamo AdR (servizi aeroportuali), CO.TRA.L. S.p.A. (trasporto pubblico regionale) e Investimenti S.p.A. (sviluppo territoriale e promozione). Per quanto riguarda invece Roma Capitale, il dato approssimativo è di euro 1.955.822.359. Le società parte-cipate da Roma Capitale con i maggiori volumi d'affari sono ACEA (comparto energetico), AMA (gestione e trattamento dei rifiuti e servizi ambientali), ATAC (trasporto pubblico locale) e S.A.R.-Servizi Azionista Roma (settore economico-finanziario). I Comuni della Provincia di Roma analizzati, invece, si attestano in-torno ai 46.854.812 euro. La Provincia di Latina e relativi Comuni analizzati muovono un'economia di circa 86.747.810 euro. L'azien-da partecipata più importante per volume d'affari in quest'area è Acqualatina S.p.A. (servizi idrici), con 85.525.760 euro. Si contano, poi, 4 società impegnate nel settore dei multiservizi e 3 nel settore dello svilup-po territoriale.

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Il volume d'affari della Provincia di Viterbo, invece, si attesta intorno ai 70.878.147 euro; 5 società sono im-pegnate nel comparto dello sviluppo e della promozione territoriale, 4 nei multiservizi e 3 nel settore energe-tico e idrico. Le società partecipate dalla Provincia di Frosinone e dai suoi rispettivi Comuni fanno registrare un volume d'affari di circa 23.652.115 euro. Sono ben 9 le società impegnate nel settore dello sviluppo territoriale e 5 quelle impiegate nei multiservizi. La Provincia di Rieti, infine, con le sue Amministrazioni comunali, ha un valore approssimativo pari a 11.545.421 euro; 4 società operano nel campo dello sviluppo territoriale, 2 nel settore dei multiservizi, men-tre solo 1 società opera nei servizi idrici. «Da anni - sottolinea il Presidente dell'Eurispes,Gian Maria Fara - il sistema delle società partecipate necessi-ta di una legge uniforme e omogenea, capace di rispondere alle finalità dell'interesse generale. Nel comples-so, il sistema delle società partecipate andrebbe riformato in termini più restrittivi e nella direzione di una maggiore trasparenza anche in considerazione del fatto che la normativa sull'Amministrazione Trasparente continua a essere non totalmente rispettata, soprattutto in merito alla nomina degli amministratori, alla sele-zione delle figure apicali, alla loro remunerazione e al ricorso allo strumento della gara pubblica per l'affida-mento dei servizi. Le società partecipate, insomma - conclude Fara - verrebbero considerate dalla pubblica opinione, a torto o a ragione, come un vero e proprio braccio operativo della politica locale». «L'Associazione ex Consiglieri Regionali del Lazio - spiega il PresidenteEnzo Bernardi - è una associazione a carattere volontario ed è composta da persone che, nella stragrande maggioranza, hanno dedicato anni im-portanti della loro vita all'istituzione Regione, con impegno e passione. È per questo motivo che essa ha una ambizione precisa: quella di collaborare con la Regione mettendo a disposizione quel bagaglio di esperienze e professionalità acquisito in tanti anni. Con questo spirito, già lo scorso anno, l'Associazione promosse, an-cor prima delle elezioni regionali, uno studio dal titolo: "Agenda Lazio 2013 - Uno scenario per il futuro dell'economia laziale". Con lo stesso spirito, quest'anno, essa mette a disposizione di Regione ed Enti locali del Lazio un elaborato più puntuale, più specifico, ma anche per questo, più direttamente impegnativo». http://www.rietionline.com/news/ultim-ora/leconomia-delle-aziende-partecipate-nel-lazio.html Fonte: http://www.rietionline.com

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Lazio, oltre 200 società partecipate giro di affari di 3,2 miliardi SONO 237 le società partecipate del Lazio e muovono un volume di affari da 3,2 miliardi di euro, con Roma Capitale al timone con quasi 2 miliardi di euro, pari a circa il 2% del Pil regionale. È quanto emerge dalla ricerca "Le aziende partecipate della Regione Lazio", realizzata da Eurispes, presentata ieri mat-tina al Tempio di Adriano. L'indagine ha preso in esame esclusivamente le aziende della Regione, delle cinque Province e dai Comuni sopra i 10 mila abitanti (76). Si tratta di società che si concentrano per la maggior parte nei settori dello sviluppo e della promozione territoriale, dei multiservizi e della gestione e trattamento dei rifiuti. Seguono poi le aziende operanti nel settore idrico e nel comparto farmaceutico, ma anche quelli legati alle infrastrutture, alla logistica ed alla mobilità. Per importanza, le principali aziende partecipate della Regione operano nei settori bancario-assicurativo, nel campo dello svi-luppo territoriale e nell'ambito dei trasporti pubblici regionali, per un volume di affari di oltre 355 milioni di euro. Acea, Ama, Atac e Sar-servizi rendono la Capitale la prima "azionista". Poco più di 681 milioni è invece il dato della Provincia, con Adr, Cotral e Investimenti spa. Più basso è il risultato relativo ai Comuni della Provincia analizzati, che si attestano intorno ai 46 milioni e 800 mila euro. http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2014/04/18/lazio-oltre-200-societa-partecipate-giro-di-affari-di-3-2-miliardiRoma02.html Fonte: http://ricerca.repubblica.it

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L’economia generata dalle aziende partecipate nella Regione Lazio Che cosa sono le aziende partecipate? A che cosa servono? Quanto costano? In quale modo vengono gestite? Queste sono alcune delle domande sulle quali si è concentrata la ricerca “Le aziende partecipate nella Regione Lazio”, voluta dall’Associazione ex Consiglieri Regionali del Lazio e realizzata dall’Eurispes. Per l’economia complessiva del lavoro, ma anche per una più concreta valutazione dei dati, la ricerca ha riguardato esclusivamente le “aziende partecipate” dalla Regione Lazio, dalle cinque Province e dai Comuni con popolazione superiore ai 10.000 abitanti con un’analisi che ha dunque ri-guardato 76 Comuni. In totale si sono individuate all’incirca 237 società par-tecipate direttamente o indirettamente dalle Amministrazioni regionali, pro-vinciali e territoriali del Lazio. Dall’analisi svolta, il sistema delle partecipate evidenzia un volume d’affari, nella Regione Lazio, di 3,2 miliardi di euro, pari a circa il 2% del Pil regionale (il cui valore equivale a 169.3 miliardi di euro, dati Istat 2011). Si tratta di società che si concentrano soprattutto nei settori dello sviluppo e della promozione territoriale (35), dei multiservizi (25) e del-la gestione e trattamento rifiuti (12). Seguono, per numero, le aziende operan-ti nel settore idrico (9), nel comparto farmaceutico (8), in quello legato alle in-frastrutture e alla logistica (6) e alla mobilità (6). Le principali società parte-cipate dall’Amministrazione della Regione Lazio operano nei settori bancario-assicurativo, nel campo dello sviluppo territoriale e nel comparto dei trasporti pubblici regionali, per un volume d’affari approssimativo di euro 355.661.465. La ricerca entra anche nel dettaglio delle economie delle singole Amministrazioni territoriali: la sola Provincia di Roma registra un volume d’affari approssimativo di euro 681.653.353. Fra le sue aziende partecipate con i più importanti risultati in termini economici troviamo AdR (servizi ae-roportuali), CO.TRA.L. S.p.A. (trasporto pubblico regionale) e Investimenti S.p.A. (sviluppo territoriale e promozione). Per quanto riguarda invece Ro-ma Capitale, il dato approssimativo è di euro 1.955.822.359. Le società parte-cipate da Roma Capitale con i maggiori volumi d’affari sono ACEA (comparto energetico), AMA (gestione e trattamento dei rifiuti e servizi ambientali), ATAC (trasporto pubblico locale) e S.A.R.-Servizi Azionista Roma (settore economico-finanziario). I Comuni della Provincia di Roma analizzati, invece,

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si attestano intorno ai 46.854.812 euro. La Provincia di Latina e relativi Co-muni analizzati muovono un’economia di circa 86.747.810 euro. L’azienda partecipata più importante per volume d’affari in quest’area è Acqualatina S.p.A. (servizi idrici), con 85.525.760 euro. Si contano, poi, 4 società impe-gnate nel settore dei multiservizi e 3 nel settore dello sviluppo territoriale. Il volume d’affari della Provincia di Viterbo, invece, si attesta intorno ai 70.878.147 euro; 5 società sono impegnate nel comparto dello sviluppo e della promozione territoriale, 4 nei multiservizi e 3 nel settore energetico e idrico. Le società partecipate dalla Provincia di Frosinone e dai suoi rispettivi Co-muni fanno registrare un volume d’affari di circa 23.652.115 euro. Sono ben 9 le società impegnate nel settore dello sviluppo territoriale e 5 quelle impiegate nei multiservizi. La Provincia di Rieti, infine, con le sue Amministrazioni co-munali, ha un valore approssimativo pari a 11.545.421 euro; 4 società operano nel campo dello sviluppo territoriale, 2 nel settore dei multiservizi, mentre so-lo 1 società opera nei servizi idrici. “Da anni – sottolinea il Presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara – il sistema delle società partecipate necessita di una legge uniforme e omogenea, capace di rispondere alle finalità dell’interesse generale. Nel complesso, il sistema delle società partecipate an-drebbe riformato in termini più restrittivi e nella direzione di una maggiore trasparenza anche in considerazione del fatto che la normativa sull’Amministrazione Trasparente continua a essere non totalmente rispetta-ta, soprattutto in merito alla nomina degli amministratori, alla selezione delle figure apicali, alla loro remunerazione e al ricorso allo strumento della gara pubblica per l’affidamento dei servizi. Le società partecipate, insomma – con-clude Fara - verrebbero considerate dalla pubblica opinione, a torto o a ragio-ne, come un vero e proprio braccio operativo della politica locale”. http://www.uilfplromalazio.it/altrenotizie27.html Fonte: http://www.uilfplromalazio.it