risposte chiare per un business online efficace · 2019-05-07 · 5 devi scegliere un buon piano...

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RISPOSTE CHIARE PER UN BUSINESS ONLINE EFFICACE

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RISPOSTE CHIARE PER UN BUSINESS ONLINE EFFICACE

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COMINCIA LA RICERCAVuoi utilizzare il web come mezzo per co-municare e trovare nuovi clienti? Bene, hai scelto una forma di marketing decisiva perché ti aiuterà a raggiungere persone di tutto il mondo o, più nel con-creto, il tuo target di riferimento.È proprio questo uno dei punti che affron-teremo. Cos’è il target di riferimento? Come fai a individuarlo e raggiungerlo? Cosa devi fare per comunicarci in modo efficiente?

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Probabilmente hai iniziato a fare qualche ricerca per capire come muoverti, quali sono i passi che devi com-piere per iniziare ad avere i primi risultati ma soprat-tutto, per non commettere errori.

Ti sei però imbattuto in termini come hosting, SEO on-site e off-site, CMS, HTML, inbound marketing, PPC e Advertising.

Hai letto da qualche che devi creare un piano edito-riale e un business plan per massimizzare i risultati e ridurre i rischi.

Bene! All’interno di questo e-book troverai le risposte alle tue domande. Scoprirai il significato di molti ter-mini e imparerai a familiarizzare con il mondo del web marketing.

Questa guida ti mostrerà passo dopo passo quali sono le basi per svolgere un buon lavoro online, di quali pro-fessionisti hai bisogno e come puoi giocare le tue carte per la crescita del tuo business.

LE RISPOSTE CHE CERCAVI

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Ti stai interfacciando adesso nel settore e vuoi capire il significato dei più importanti termini oppure vuoi ap-profondire qualcosa che non ti è ancora molto chiaro.

È il manuale giusto se hai un’azienda fisica e vuoi au-mentare le vendite grazie a un e-commerce, se sei un libero professionista e desideri vendere le tue consu-lenze online o vuoi farti conoscere da nuovi potenziali clienti.

Continua la lettura se hai scelto di aprire un blog o un sito web per iniziare da zero un’attività commerciale perché ritieni di avere competenze da condividere o idee da sfruttare per avviare qualcosa di tuo.

All’interno di questo manuale troverai tutti i punti chiave affrontati, in modo più approfondito, durante la tua consulenza SEO.

In questo modo non ti farai trovare impreparato, saprai già di cosa state parlando e potrai così porre le doman-de giuste al momento giusto per ottenere i massimi benefici dalla consulenza.

QUESTO E-BOOK È RIVOLTO A TE SE...

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Devi scegliere un buon piano hosting per il tuo progetto online. È l’impalcatura del tuo sito web, ospita la grafica, i video e i contenuti. A livello tecni-co è un servizio che permette di allocare le tue pagine ed articoli all’interno di un server web, permettendo agli utenti di ac-cedere alla rete.

Con questi presupposti quello che dovresti fare è analizzare i vari piani hosting dispo-nibili e scegli tenendo di conto di alcuni fattori. Prima di tutto valuta l’affidabilità di chi offre il servizio. Studia il loro sito, leggi le recensioni online.

Un buon fornitore di hosting propone sempre più di un prodotto. Ci sono i piani di hosting condivisi, con una banda e una capienza del database limitata, spesso con un numero di sotto-domini predefiniti e

qualche altra limitazione. Questa è la so-luzione più economica e può soddisfarti se il tuo progetto web è all’inizio. Lo spazio è condiviso quindi con altre persone. Avrai tempo per cambiare piano in un secondo momento.

Gli hosting dedicati sono più sicuri se con-sideri che all’interno di quel server web si trova solo il tuo sito internet. È molto im-portante in termini di volume di flusso di utenti che può accogliere. È la soluzione giusta se il tuo sito conta già diverse pagine e possiedi molte visite gior-naliere. Puoi scegliere già d’investire in questa di-rezione se hai impostato importanti tra-guardi nel breve/medio periodo.Tra i migliori fornitori di hosting a prezzi ragionevoli trovi SiteGround, Serverplan e Netsons.

01. COME SCEGLIERE IL PIANO HOSTING

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Il nome del dominio è l’indirizzo di una pagina web, come ad esempio www.mio-sito.com. È una scelta importante perché, a differenza del piano hosting, non puoi cambiarlo ogni volta che desideri. Se tut-to va bene, ti accompagna per i molti anni della tua attività online.

Studia il nome del brand parallelamente a quello del dominio, assicurati che non sia un marchio registrato e possibilmente che sia disponibile in tutte le estensioni (.it, .com, .net...).

Deve essere facile da ricordare e rimanda-re subito al tipo di servizio che offri. È un punto chiave per il tuo brand online. Prima di registrare un nome fai dei test e chiedi alle persone che conosci cosa ne pensano e qual è l’idea che suscita in loro. Suona bene?

È un pò un biglietto da visita, non puoi de-ludere subito il tuo cliente. Ricorda, il pri-mo impatto è fondamentale perché è qui che la persona sceglie se fidarsi di te o di qualcun’altro.

La scelta dell’estensione .it, .com, .net o qualsiasi altra attualmente disponibile per il tuo dominio, è una conseguenza dei tuoi obbiettivi. Lavori unicamente con clienti italiani? L’estensione “it” è perfetta per te. Ti offre anche un piccolo aiuto nell’indiciz-zazione su Google.it. Se invece pensi che un domani vorrai espandere la tua attività anche all’estero, oppure rientra già nei piani immediati è molto meglio un’estensione come il .com perché dal carattere internazionale. Posizionarsi con un .it ad esempio su Goo-gle.es è abbastanza difficile. Più semplice per un .com.

02. COME SCEGLIERE IL NOME DEL DOMINIO

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Dare visibilità alla tua attività online ri-chiede tempo e conoscenze. Hai bisogno di posizionare il sito web all’interno delle SERP di Google, cioè tra i primi risultati che il motore di ricerca ti offre quando cer-chi qualcosa.

In questo modo, quando l’utente effet-tuerà una ricerca su Google, potrà trovare il tuo sito web nei primi risultati disponibili.

Un buon posizionamento deve essere fat-to su parole chiave specifiche, attinenti al servizio che offri. Posizionare un sito web è determinante per avere successo.

Guadagna le prime posizioni di Google per ottenere visite e introiti costanti nel tempo. Per scalare le posizioni sul motore di ri-cerca devi ottimizzare ogni pagina del tuo sito e lavorare con la link building che in-

crementa il numero di link esterni di qua-lità verso il tuo sito, campagne digital PR, ma sopratutto con il Blog per posizionare parole chiave specifiche.

Perché richiedere una consulenza SEO? Hai bisogno di un consulente SEO per comprendere qual è la strategia giusta per migliorare la visibilità del tuo sito web sui motori di ricerca, capire quali sono le pagine da ottimizzare e dove hai sbagliato finora, verificare se ci sono keyword poco o troppo ottimizzate.

Una consulenza SEO ti aiuta a impostare le giuste basi per tirare su il tuo progetto senza commettere errori e ottenere nel minor tempo possibile dei buoni risultati.

03. COSA VUOL DIRE POSIZIONARE UN SITO WEB

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CMS è l’acronimo di Content Management System. È un software che gestisce i con-tenuti e viene installato all’interno di un server web.

Il CMS permette di condurre con facilità un sito web anche senza conoscenze di programmazione.

WordPress è senza dubbio il CMS più fa-moso e utilizzato al mondo perché offre la possibilità di realizzare e gestire un sito aziendale o un blog in modo altamente in-tuitivo.

Se desideri dar vita a un e-commerce, puoi invece utilizzare Magento o PrestaShop. Se preferisci restare su Wordpress, WooCom-merce è la soluzione ideale.Alcuni webmaster decidono di lavorare in puro html. Vale a dire che non si avvalgono

di CMS e creano ogni loro pagina grazie a questo linguaggio di markup.

Puoi decidere di lavorare in questo modo solo se conosci a fondo l’html oppure, puoi farti realizzare il sito da un professionista. Facendo così, non avrai limiti nella perso-nalizzazione e nella gestione del tuo spa-zio web.

Se desideri poter metter mano al sito sen-za bisogno di ricorrere ogni volta allo svi-luppatore, allora la soluzione migliore è il CMS.

Alcuni progetti online però sono un po’ più complessi e utilizzare qualcosa di predefi-nito potrebbe essere limitante, nonostan-te i numerosi plugin a disposizione. In questo caso, la realizzazione del proget-to in html è indispensabile.

04. CMS O HTML?

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Un esperto SEO (acronimo di Search Engi-ne Optimization) ti aiuta a fare un restyling del sito web, rendendolo più leggero, per-formante e intuitivo.

Porta alla luce pregi e difetti del tuo pro-getto con lo scopo di ottenere un migliora-mento ad ampio raggio.

In realtà è una figura chiave anche per aiu-tarti a ridefinire il tuo business plan, impo-stando il raggiungimento dei risultati su una scala di tempo concreta, studiata sulla base di quello che è il mercato online.

Ottimizzazione on-site e off-siteS’intende ottimizzazione on-site quella interna al sito stesso.

Ogni pagina del tuo spazio deve essere strutturata per facilitare il suo posiziona-mento all’interno dei motori di ricerca. Devi scegliere la/le keyword, scrivere un buon titolo, curare il testo e le immagini

affinché non siano troppo pesanti, inserire l’url, i link e le formattazioni. L’ottimizzazione off-site aumenta la po-polarità del tuo sito web ed il suo posizio-namento sui motori di ricerca, lavorando all’esterno del sito stesso. È associata ad attività di:

• Link building: link di qualità in entrata sul tuo sito web;

• Digital PR: attività online volte alla pro-mozione dei tuoi prodotti, servizi ed eventi attraverso relazioni digitali;

• Blog: scrittura di post con l’obiettivo di informare gli utenti e, allo stesso tempo, posizionare determinate parole chiave.

Un errore commesso spesso dalle persone è di credere che l’una sia più importante dell’altra.

Si tratta in realtà di due differenti tipi di ottimizzazione e devono essere portate avanti parallelamente.

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Tra tutti i CMS ti consigliamo di utilizzare WordPress.

Una volta che il tuo sito è pronto, potrai ge-stirlo come meglio credi senza bisogno di saper scrivere una sola riga di codice. Ecco tutti i vantaggi di WordPress.

• È facile da usare, ha delle aree di ge-stione molto intuitive.

• È gratuito. Tu acquisti il dominio e lo spazio hosting, ma WordPress è un CMS completamente free. In meno di cinque minuti. esegui il download e lo installi nel tuo spazio web.

• Viene aggiornato continuamente. Sono tantissimi gli sviluppatori che si occupano di migliorarlo e lo fanno gior-no dopo giorno.

• I siti realizzati con WordPress si indiciz-zano bene su Google. È leggero e pos-siede un codice estremamente pulito.

• Puoi scegliere tra un’infinità di plugin e temi, molti di questi sono gratuiti. Per ottenere risultati soddisfacenti ti consigliamo comunque di richiede-re una grafica su misura oppure di far personalizzare un tema a pagamento, come quelli offerti da Themeforest, da un professionista.

• Le piccole modifiche puoi farle tu stes-so. Conoscere un minimo di HTML e CSS è sempre utile, tuttavia Wordpress è la soluzione migliore per effettuare modi-fiche, creare pagine e inserire elementi grafici in modo semplice e intuitivo.

05. PERCHÉ SCEGLIERE WORDPRESS

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Puoi scegliere di creare un blog con Wor-dPress e gestirlo a livello strutturale, gra-fico e di contenuti come meglio credi.

Devi scegliere se inglobarlo nel do-minio del tuo sito aziendale, rea-lizzare un sottodominio dedicato oppure, acquistarne uno a parte e collegarlo con un semplice link.

Ti consigliamo di scegliere una delle prime due opzioni ma, questa de-cisione puoi prenderla solo dopo attente analisi. La consu-lenza SEO

può aiutarti a schiarire le idee.

Creare un blog e collegarlo al tuo sito aziendale è fondamentale per una questione d’indicizzazione e posi-zionamento per diverse keyword.

Lavorare con l’inbound marke-ting ti permette di interagire meglio con i tuoi potenziali clienti e aumentare così il fat-turato e la credibilità online.

06. PERCHÉ È FONDAMENTALE CREARE UN BLOG

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Il blog di primo livello ha un nome domi-nio come ad esempio miosito.it.

Lo acquisti oppure ti viene regalato (di so-lito per il primo anno) quando compri uno spazio hosting.

È un nome pulito, rispecchia il tuo brand ed è sicuramente più facile da ricordare.

Ci sono anche vantaggi dal punto di vista dell’indicizzazione. Un blog del genere può essere personalizzato a 360° e sei tu a dettare le regole.

Un blog di terzo livello può essere ad esempio miosito.wordpress.it.

Riporta sempre la dicitura del fornitore gratuito di servizi al quale ti sei affidato. Come WordPress, Altervista, Blogger etc.

È un blog free, ma con poca manovra di personalizzazione.

Non sei tu a decidere come gestire il sito e potresti vederlo chiudere da un momento all’altro, perché magari non viene ritenuto conforme alle linee guida del servizio.

07. COS’È IL BLOG DI PRIMO O TERZO LIVELLO

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Hai sentito parlare di target di riferimen-to già a inizio articolo. Ma cos’è e perché è così importante per il tuo business?

Il target di riferimento in poche parole è il mercato al quale ti rivolgi quando inizi a promuovere i tuoi prodotti o servizi, quan-do ti decidi a comunicare attraverso il tuo blog.

Si, perché l’errore che in molti commetto-no è proprio quello di credere di poter ac-contentare ogni persona.

Devi partire dal presupposto che non tutti sono interessati a quello che fai.

Se ad esempio vendi consulenze per ad-destrare i cani, ti rivolgi si unicamente ai possessori di questi animali, ma devi en-trare nello specifico.

Devi creare contenuti che portano sul tuo sito le persone con particolari esigenze, come ad esempio la necessità di addome-sticare un cane dal carattere ribelle!

Il target di riferimento abbraccia quei po-tenziali acquirenti che, per un motivo o per un altro, sono interessati a quello che fai o dici.

Già quando sviluppi il tuo business plan o il calendario editoriale (tra poco scoprirai cosa sono!) devi tener conto del tuo “clien-te ideale”, quell’ipotetica persona che vie-ne attirata nel tuo sito con l’esigenza di ri-solvere un problema.

08. COS’È IL TARGET DI RIFERIMENTO

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Fare inbound marketing significa pro-muovere i tuoi servizi o prodotti attiran-do il cliente nel sito grazie ai contenuti. La persona s’interessa a quello che hai da dire perché gli offri soluzioni, racconti cose nuove o semplicemente lo fai in modo del tutto diverso.

Crea contenuti sul tuo blog utilizzando le tecniche di seo on-page e dopo, condivi-dili sui social network. Analizza parallela-mente le statistiche per affinare la tua stra-tegia comunicativa e offrire alla nicchia alla quale ti rivolgi contenuti sempre più mirati.Perché i contenuti sono importanti? Buo-na parte delle persone che navigano onli-ne sono in cerca d’informazioni. Articoli per risolvere un problema, recensioni, gui-de all’acquisto, gossip, svaghi. Sono que-sti i contenuti e sono fondamentali. Chi

naviga online è in cerca di qualcosa e tu devi offrirglielo nel miglior modo possibile, qualunque sia il settore nel quale operi. È intorno a loro che si muove il web e lo sco-po della tua azienda o blog, nel momen-to in cui scegli di essere presente online, è quello di offrire solo il meglio.

Sono soprattutto i contenuti testuali però a ricoprire un ruolo di primo piano. Offro-no si le informazioni che i tuoi utenti cer-cano, ma ti permettono anche di posizio-narti nelle SERP dei motori di ricerca. Non puoi pubblicare testi privi di valore, sovra-ottimizzati o peggio, SPAM. Google cerca ogni giorno di migliorare i risultati sulle sue pagine di ricerca ed offrire agli utenti i contenuti migliori e con maggiore autore-volezza. Tutto il resto subisce penalizzazio-ni e viene quindi declassato o non indiciz-zato affatto.

09. COSA SIGNIFICA INBOUND MARKETING

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Non sottovalutare l’importanza di un piano editoriale. La mancanza di questo primo e decisivo strumento porta molte aziende a fallire.

È una strategia e contiene tutti gli obietti-vi e le scadenze che devi rispettare. Lavora sui contenuti in modo creativo, senza co-piare gli altri e, sopratutto, analizzandoli per superare quelli che sono i loro limiti.

Questo strumento se viene utilizzato e pia-nificato bene, porta ai risultati sperati. Così come un piano editoriale t’insegna a lavorare passo dopo passo, ti impone an-che di selezionare tanti piccoli traguardi da raggiungere durante il cammino.

Non puoi prescindere dal farlo perché ti aiutano a capire se stai procedendo nella direzione giusta.

10. COS’È UN PIANO EDITORIALE

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Piano editoriale e business plan non sono la stessa cosa. Il piano editoriale come dice la parola stessa, permette di gestire il sito web sul lato “contenuti”.

Il business plan consente di gestire la tua azienda a 360°, impostando obiettivi e cal-colando i possibili rischi.

È uno strumento fondamentale non solo per te che lavori in un settore innovativo e hai scelto di portare la tua azienda online, ma anche per chi apre attività tradizionali.

Il business plan è una guida strategica e ti aiuta a individuare i punti forti e deboli del tuo progetto.

Contiene alcuni parametri di valutazione per aggiustare eventualmente il tiro e offre anche informazioni sul piano finanziario.

Ti occorre un business plan persino per ri-chiedere eventuali finanziamenti. Inserisci nel tuo piano business anche le analisi del settore, individuando tutti i tuoi competi-tor.

Analizza il mercato, pianifica tutta la par-te operativa e ciò che riguarda lo sviluppo del prodotto.

11. COS’È E COME SI CREA UN BUSINESS PLAN

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SSL è l’acronimo di Secure Sockets Layer. Si tratta di un protocollo che permette di trasmettere le informazioni private in modo sicuro.

Tutti i dati scambiati tra il tuo computer e un server sono oscurati, riservati. In pratica, non sono accessibili ai malintenzionati.

È molto importante per un sito web pas-sare al certificato SSL (ovvero all’https lasciando la vecchia connessione http) quando permette lo scambio di password, informazioni riservate e transazioni econo-miche.

Tutti gli e-commerce devono usarlo, così come i siti che permettono di accedere at-traverso l’uso di password.

Esistono tre differenti tipi di certificati SSL.

C’è la validazione di dominio, sufficiente per la maggior parte dei siti e blog. Fa apparire la scritta “sicuro” e il lucchetto verde sulla barra degli indirizzi.

Ci sono poi la validazione di business e la validazione estesa. Quest’ultima è quella che offre la massima garanzia di sicurezza.

La validazione di dominio ha costi molto bassi e spesso ti viene offerta gratuitamen-te dal tuo provider.

La validazione di business costa un po’ di più e richiede alcune verifiche supplemen-tari.

La validazione estesa invece ha dietro pra-tiche più lunghe e burocratiche ed il costo è senza dubbio più alto.

12. COS’È IL CERTIFICATO SSL

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L’advertising è la campagna pubblicitaria che avvii per promuovere il tuo prodotto o servizio.

Ti aiuta ad aumentare le entrate. Investi per ottenere più soldi.

Il sistema di advertising online più cono-sciuto è quello di Google Adwords, attra-verso il quale puoi fare una campagna PPC e rendere perciò il tuo prodotto immedia-tamente visibile.

Puoi usarlo per lanciare un prodotto, gua-dagnare attraverso un’affiliazione oppure promuovere un evento.Decisamente famoso anche Facebook Ad-vertising. Fai pubblicità su Facebook ed entri in contatto con il target.

Puoi scegliere tra il PPC o il costo per im-pression. Facebook Ads ti permette di ge-stire la tua pubblicità in base all’età, il livel-lo d’istruzione, la posizione geografica e gli interessi degli utenti.

13. COS’È L’ADVERTISING

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Pay per Click viene spesso nominato con il suo acronimo PPC. Ma di cosa stiamo par-lando?

Delle campagne pubblicitarie che vengo-no inserite nei motori di ricerca, tra le SERP di Google.

Quando l’utente effettua una ricerca inse-rendo una query specifica su Google, i tuoi annunci, coerenti ed ottimizzati per quella determinata query (parola chiave), appari-ranno sopra i risultati organici (ovvero nella parte alta della pagina).

Il vantaggio consiste nell’essere presente tra i risultati di ricerca senza dover atten-dere il naturale posizionamento organico del tuo sito web per quella specifica parola chiave. Nel momento in cui smetti di pa-gare, perdi il posto.

I risultati del PPC nelle campagne di web marketing sono molto favorevoli quando impostate nel modo giusto.

Improvvisarti nel PPC significa rischiare di perdere il tuo budget senza risultati.

Paghi per keyword competitive (spenden-do perciò molti soldi), ma il ROI non è ade-guato.

Perché si chiama Pay per Click? Perché paghi una tariffa in base ai click fatti davvero dagli utenti.

Se 10 utenti al giorno cliccano sul tuo risul-tato sponsorizzato, paghi 10 click. Se attiri 100 utenti, paghi 100 click.

14. COSA SIGNIFICA PPC

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Anche l’occhio vuole la sua parte. Questa perla di saggezza è valida anche per il sito web, soprattutto oggi che la concorrenza online è spietata.

L’importante è distinguersi e scegliere un’interfaccia chiara sia per l’esposizione dei contenuti che per la navigabilità.

Non esiste un layout predefinito adatto ad ogni progetto. O meglio esistono, come per le foto, dei portali che vendono temi grafici già completi di plugin per i maggio-ri CMS come Wordpress e Joomla che, nel 99% dei casi, vengono comunque sempre personalizzati a seconda delle richieste del cliente.

Evitate le musichette di sottofondo, otti-mizza il peso delle immagini (se non sai usare photoshop esistono applicazioni

online che lo fanno gratuitamente) e, so-prattutto, scegliete temi che siano perfet-tamente “responsive”.

Con il termine responsive si indica la capa-cità del tema grafico di adattarsi sia gra-ficamente che in termini di navigabilità ai vari device oltre al computer come tablet e smartphone.

Oggi, oltre il 50% degli utenti usano il te-lefono per navigare online e non avere un sito responsive significa far scappare il po-tenziale cliente ancor prima di avergli po-tuto mostrare i tuoi contenuti.

La scelta di un tema responsive vale soprat-tutto se si usano CMS come WordPress o Joomla, piattaforme online come Square Space già sono comprensive di questa pe-culiarità.

15. LAYOUT, COME SCEGLIERE QUELLO GIUSTO

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Hai bisogno di un e-commerce nel mo-mento in cui decidi di vendere online i tuoi prodotti.

Può essere di supporto alla tua attività commerciale già in essere, oppure il moto-re che manda avanti il tuo nuovo business.

Per alcune persone diventa una conse-guenza del successo ottenuto online, ma-gari come blogger in un determinato set-tore.

Non hai bisogno di un e-commerce se pubblichi articoli sul tuo blog e guadagni attraverso le affiliazioni, i post sponsorizza-ti o le pubblicità.

Non ti serve se promuovi servizi, come consulenze online.

Ancora, non devi aprire un e-commerce se vuoi promuovere la tua attività fisica ma non intendi vendere niente utilizzando il tuo canale sul web.

L’apertura di un e-commerce richiede ca-pitali da investire, un business plan arti-colato e collaboratori esperti e selezionati per ogni ramo della comunicazione e della vendita.

Puoi però decidere di vendere i tuoi pro-dotti senza aprire un e-commerce, ma utilizzando piattaforme di terze parti.

16. E-COMMERCE SI, E-COMMERCE NO

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Puoi trovare lo spazio per vendere la tua merce online, senza bisogno di aprire un e-commerce. Sicuramente i più famosi marketplace sono Amazon ed eBay.

Milioni di persone ogni giorno effettuano ricerche su queste piattaforme in cerca dei prodotti di cui hanno bisogno.

Tuttavia è meglio utilizzare i marketplace come strumenti di marketing, ma avere un e-commerce alle spalle. Esistono poi piat-taforme come Blooming e Shopify.

Blomming è una piattaforma di vendita online che non richiede da parte tua l’a-pertura di un e-commerce, anche se puoi comunque realizzare un sito web da utiliz-zare come vetrina. Puoi decidere di usare come mezzo il blog, la pagina aziendale o un social network!

Lo scopo è quello di promuovere la vendi-ta online dei prodotti, sfruttando i social network.

Su Blomming è possibile vendere davvero qualsiasi cosa, da oggetti a un euro come le penne, ad opere d’arte di grande valore. Per questi motivi viene utilizzato ad esem-pio da negozi ed esercizi commerciali.

I vantaggi sono tanti, ad esempio puoi cre-are un catalogo di prodotti, definire il prez-zo e i metodi di pagamento e tra le tante cose si tratta di un servizio gratuito.

Puoi anche inserirlo facilmente sul tuo blog, effettuando l’embed di poche righe di codice. Non hai quindi bisogno di aprire un vero e proprio e-commerce, ma puoi limitarti ad utilizzare questa piattaforma.

17. SI PUÒ VENDERE SENZA SITO WEB?

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Un’altra soluzione percorribile è Shopify.

Ti permette di aprire un e-commerce di-rettamente sulla sua piattaforma, utiliz-zando gli oltre 500 plugin per migliorare il tuo store.

Dietro a questo servizio c’è il drop ship-ping. In pratica, selezioni prodotti low cost dalla Cina e li rivendi nel tuo paese.

È il produttore a occuparsi della vendita, tu non devi far niente se non trovare i clien-ti interessati all’acquisto.

Puoi scegliere di utilizzare varie tecniche per promuoverlo, come ad esempio social network e l’advertising.

Chiaramente, affidarsi a queste piattafor-me esterne ha diversi vantaggi, come ap-

punto il non dover gestire molte cose a li-vello tecnico e poter contare su un servizio già consolidato.

Dall’altra, però, non hai pieno potere sulla tua attività commerciale.

18. E-COMMERCE PRÊT-À-PORTER

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Da una parte ci sono i motori di ricerca, in-seriscono i tuoi contenuti e prodotti all’in-terno delle SERP in modo naturale e dura-turo.

Dall’altra ci sono i numerosi canali social che ti consentono di comunicare con i tuoi fan in modo diretto, incrementando così il numero di visite e di acquisti.

Aprire una pagine social è importante per il tuo business perché il traffico ottenuto da questi canali può essere davvero so-stanzioso, soprattutto se lavori in alcune nicchie virali.

Facebook, Twitter, Instagram, Pinterest, Youtube e tutti gli altri social network pos-sono diventare un ottimo modo per porta-re traffico sul tuo sito e promuovere la tua azienda.

Fidelizza i vecchi clienti e attira quelli nuovi, rafforza il tuo brand e la presenza online.

Offre inoltre una visione più umana della tua attività, favorisce il contatto informale e la comunicazione diretta.

Gli utenti sanno di poterti contattare at-traverso la tua pagina e lo fanno, preferen-dola all’invio delle email oppure al classico commento sul blog.

19. PROFILI SOCIAL: OBIETTIVI E UTILIZZO

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La penalizzazione viene inflitta al tuo sito web quando, secondo il motore di ricerca, non ti sei comportato bene.

Ha trovato delle irregolarità e possono ri-guardare i contenuti (ad esempio duplica-ti, sgrammaticati, poco utili...), il traffico, le strategie di seo off-page e on-page.

Esistono sostanzialmente due tipi di pe-nalizzazioni.

Quelle manuali (assegnate da una perso-na) e quelle algoritmiche (assegnate dagli algoritmi di Google).

Sono Panda e Penguin ad infliggere le pe-nalizzazioni algoritmiche.

Il primo si occupa prevalentemente della qualità dei contenuti, il secondo delle tec-

niche SEO scorrette e degli aumenti im-provvisi di visite.

Devi quindi individuare la causa della pe-nalizzazione per porvi rimedio. I tempi per sistemare tutto possono essere media-mente lunghi.

Ma quali sono gli effetti concreti di una penalizzazione per il tuo business? Un calo delle visite e/o la perdita di tante posizio-ni nelle SERP per una parola chiave speci-fica.

Le penalizzazioni devono essere risolte da professionisti che individuano le cause per esclusione, in modo da andare a cor-reggere tutti quanti gli errori.

20. COSA SONO LE PENALIZZAZIONI

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Dal 2 giugno 2015, le leggi sono cambia-te anche in Italia e sono entrati in vigore alcuni nuovi adempimenti previsti dalla normativa europea sui cookie.

Ti suggeriamo di non sottovalutare questo capitolo in quanto, di certo non ti arreste-ranno, ma purtroppo si rischiano sanzioni fino a 120mila euro se non si seguono al-cuni importanti accorgimenti.

La Cookie Law, dettata dal Garante della Privacy, dice che non possiamo più instal-lare cookie sul computer del visitatore, pri-ma di aver chiesto il consenso all’utente. I cookie sono file di informazioni che ogni sito memorizza sul dispositivo dell’inter-nauta durante la navigazione, general-mente al fine di identificare chi è già ap-prodato sulle stesse pagine web.

Tuttavia, esistono anche cookie di terze parti rilasciati solitamente dai plugin pre-senti sul sito.

Secondo le nuove linee guida, è necessa-rio mostrare a quest’ultimo un’informati-va breve (tramite banner) in cui si dichiara di utilizzare i cookie e si chiede il consenso all’utente; e un’informativa estesa, che non deve contenere una lista dettagliata dei singoli cookie installati dal sito.

In questa pagina è doveroso descrivere le finalità relative all’installazione dei co-okie stessi, indicando inoltre le terze par-ti, gli eventuali moduli di consenso e la ri-spettiva privacy policy.

Quest’ultima è appunto un particolare do-cumento che descrive nel dettaglio come il tuo sito raccoglie i dati degli utenti e

21. COOKIE LAW & PRIVACY POLICY

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come li usa. In generale, questa normati-va si presenta come una protezione per i dati personali degli utenti e, anche se ov-viamente non vuoi farci nulla di illegale, è comunque necessario rispettare questa norma e adempiere alle linee guida del Garante della Privacy.

Per farlo in maniera semplice e veloce, ti consigliamo Iubenda che, con la soluzio-

ne All in One, va incontro anche ai meno esperti, proponendo la realizzazione di banner personalizzati, delle informative e delle pagine utili per rispettare le attuali norme, nonché guide, supporto e plugin utili.

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INTRODUZIONE - COMINCIA LA RICERCALE RISPOSTE CHE CERCAVIQUESTO E-BOOK È RIVOLTO A TE SE...01. COME SCEGLIERE IL PIANO HOSTING02. COME SCEGLIERE IL NOME DEL DOMINIO 03. COSA VUOL DIRE POSIZIONARE UN SITO WEB 04. CMS O HTML? 05. PERCHÉ SCEGLIERE WORDPRESS06. PERCHÉ È FONDAMENTALE CREARE UN BLOG 07. COS’È IL BLOG DI PRIMO O TERZO LIVELLO 08. COS’È IL TARGET DI RIFERIMENTO 09. COSA SIGNIFICA INBOUND MARKETING 10. COS’È UN PIANO EDITORIALE 11. COS’È E COME SI CREA UN BUSINESS PLAN 12. COS’È IL CERTIFICATO SSL13. COS’È L’ADVERTISING14. COSA SIGNIFICA PPC 15. LAYOUT, COME SCEGLIERE QUELLO GIUSTO16. E-COMMERCE SI, E-COMMERCE NO17. SI PUÒ VENDERE SENZA SITO WEB? 18. E-COMMERCE PRÊT-À-PORTER 19. PROFILI SOCIAL: OBIETTIVI E UTILIZZO20. COSA SONO LE PENALIZZAZIONI 21. COOKIE LAW & PRIVACY POLICY

INDICE

P. 02P. 03P. 04P. 05 P. 06P. 08P. 09P. 10P. 11P. 12P. 13P. 14P. 15P. 16P. 17 P. 18P. 19 P. 20 P. 21 P. 22 P. 23 P. 24P. 25P. 26

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