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Vogliamo raccontarvi questo progetto perchè siamo fermamente convinte che l'incontro, il rispetto, la condivisione siano un momento fondamentale dell'educazione.Con queste attività i ragazzi della classe quinta si sono rapportati con una realtà a loro non del tutto familiare, quella della casa di riposo, e gli anziani per due giorni sono tornati a scuola.Immergersi nella diversità, conoscere il diverso, ma soprattutto riscoprire chi siamo stati e cosa diventeremo è diventata così una vera, grande lezione di vita.

Ringraziamo Carina, l'operatrice RSA che ha seguito con noi

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la progettazione e l'organizzazione delle attività,Cristina Poggesi e Francesco degl'Innocenti del Quartiere 3 per la loro presenza, i genitori della classe che si sono adoperati in modo fantastico per il pranzo a scuola con gli anziani...ma soprattutto ringraziamo gli anziani che hanno lavorato con noi, il nostro passato, e i bambini che hanno portato i loro sorrisi nel nostro futuro!!

Elisa FantuzziImmacolata Iovine

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I nostri nuovi nonni alla R.S.A

Racconto di Vittoria, Luisa, Alice e Dario

Con la nostra classe quinta della scuola "Damiano Chiesa" abbiamo svolto un progetto del quartiere con gli anziani della R.S.A. del Galluzzo.Quando siamo andati alla R.S.A. ci siamo divisi in diversi gruppi, composti da anziani e bambini. Ogni gruppo ha svolto delle attività:"Giochi di ieri e giochi di oggi", "Ritratti", "Ulivo tattile", "Inventare storie" e "Autobiografia".Nei 5 gruppi gli anziani sono riusciti a collaborare e ad aiutare noi bambini , ma anche noi li abbiamo aiutati. Ci siamo divertiti molto!!

Abbiamo capito le storie, l'esperienze vissute dagli anziani. Ci hanno mostrato il loro mondo. Abbiamo scoperto che anche le persone anziane possono avere ricordi di storie o cose indimenticabili, che anche loro riescono a raccontare con capacità impressionanti.

La storia che ricordiamo meglio è quella di una signora che ha fatto un viaggio fino in Francia, in macchina, guidando lei per tutto il tragitto perchè non si fidava di suo marito! Ci ha impressionato la capacità di una anziana di 104 anni che ha dipinto un vaso di fiori affascinante,che nemmeno noi riusciremmo a dipingere con quella manualità. Per alcuni anziani abbiamo provato un po' di pena per le loro condizioni, comunque non li abbiamo sottovalutati. Dopo la tristezza che abbiamo provato,però, sentendoli parlare,ci si è aperto il cuore e abbiamo provato tanta gioia. Noi non sappiamo quello che loro hanno provato per noi, ma, guardando i loro volti ci sono sembrati molto felici della nostra presenza.

Gli anziani sono stati carinissimi, ci hanno anche dato un diploma con su scritto il nome del progetto:"Un ponte tra storie diverse :raccontami il tuo mondo".C'era scritto anche "Si premia l'affetto donato, la gioia nel giocare insieme, la condivisione e il lavoro di squadra." "Primo premio al nipote del cuore".Infine ci siamo salutati, ma non vedevamo l'ora di rivederli e di

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rivere altre giornate con loro.

Un po' di tempo dopo, sono stati 5 anziani a venire da noi a scuola. Appena gli anziani sono arrivati siamo scesi ad accoglierli, e li abbiamo portati in biblioteca. Abbiamo guardato un filmato sul 25 Aprile (Festa della Liberazione). Finito il filmato siamo andati in classe e abbiamo parlato di quel giorno, ogni anziano se lo ricordava perfettamente!!Molti di loro hanno detto :<<Io c'ero.>>. In quel periodo avevano quasi tutti intorno ai 10 anni. Gli anziani ci hanno raccontato che quando erano piccoli le strade erano continuamente minate e bombardate. Un'anziana ha raccontato che aveva un guardiano in casa, fisso; lei, per non farsi uccidere, dava ai tedeschi tutte le provviste di cibo e aveva persino ucciso un pollo.Noi abbiamo alzato la mano molte volte per raccontare le stesse cose, successe a nonni o parenti.Abbiamo chiesto agli anziani che cosa vuol dire per loro la libertà.Una signora ha risposto :<<Per me è essere se stessi.>>.Con questo l'anziana ha cercato di dire che essere se stessi significa poter fare e poter dire.Per noi la libertà è scontata perchè siamo nati liberi...La loro animatrice, Carina, ci ha spiegato che quando viveva in Argentina,conosceva un signore che aveva un numero tatuato sul braccio,era stato fatto dai tedeschi per riconoscerlo,dato che era stato prigioniero,quel numero non andava più via.

Nel frattempo le mamme ci hanno preparato un pranzo squisito.Abbiamo mangiato.

Successivamente in classe, abbiamo fatto dei laboratori con gli anziani.Abbiamo riempito dei sacchettini di lavanda, e fatto delle tag con su scritto un pensiero e il nome del progetto.Abbiamo fatto anche dei vasetti con del sale colorato,colorato con i gessi. Anche su essi abbiamo attaccato delle etichette con pensieri scritti da noi dedicati agli anziani. Alcuni sacchettini di lavanda e alcuni vasetti di sale colorato li abbiamo regalati alla R.S.A., altri li abbiamo tenuti noi.Li abbiamo accompagnati all'uscita e ci siamo scambiati due cartelloni: il loro cartellone rappresentava una donna, che finita la guerra,faceva baciare suo figlio ad un soldato.

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Il nostro rappresentava un ponte che partiva dalla nostra scuola e arrivava alla R.S.A. accompagnato dalle impronte delle nostre mani tutte colorate.Dopodichè li abbiamo salutati nella speranza di rivederli.

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“Due incontri meravigliosi!!”

Racconto di Lorenzo, Carolina e Tancredi

Venerdì 31 Marzo 2017 abbiamo vissuto un'esperienza indimenticabile. Siamo andati in una villa gigante che in realtà era una casa di riposo per anziani chiamata “Principe Abamelek”. Per arrivare alla villa abbiamo attraversato una strada nel bosco che era in mezzo ai pini, con il sole che faceva una sfumatura molto particolare, grazie a questo sembrava di essere una fiaba. Appena siamo entrati abbiamo visto un grande salone che sembrava quello di “ Ballando con le stelle”, dopo ci hanno presentato i progetti e i laboratori che erano: i giochi di ieri e i giochi di oggi, le autobiografie, i ritratti, le storie ed infine l'ulivo tattile cioè prendere la carta, arrotolarla e attaccarla sui rami.

Tutti i laboratori erano accompagnati da anziani.

Dopo pranzo abbiamo fatto un cerchio e man mano che arrivavano gli anziani il cerchio si allargava... ci siamo presentati e abbiamo messo le etichette con i nostri nomi sulla maglietta poi abbiamo iniziato il lavoro.

Le nostre emozioni sono state quelle di essere maestri e questi momenti sono stati come al contrario... perchè per una volta nella vita sono stati i bambini ad insegnare ai più grandi! Due persone che ci sono rimaste impresse sono state Gino, perchè era molto spiritoso ma sopratutto aveva uno spirito giovanile, e Alda, perchè era uno scrigno che a ogni ora buttava fuori informazioni d'oro. Carina, una oeratrice degli anziani che era straordinaria, ha attaccato i lavori finali fuori e all'interno della villa. Infine abbiamo cantato “Samarcanda”, “L'anno che verrà” e “Che sarà” in onore degli anziani.La ciliegina sulla torta è stato il diploma con i confetti! Siamo andati lì per fare ricordare agli anziani la loro infanzia e in più abbiamo imparato sia gli anziani che noi che a qualunque età non si smette mai di imparare!

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Il 21 Aprile 2017 abbiamo avuto un' altra esperienza straordinaria con gli anziani. Eravamo emozionatissimi per il loro arrivo. Appena sono arrivati ci siamo precipitati ad accoglierli e a dargli una mano a salire. Subito dopo li abbiamo accompagnati in biblioteca. Abbiamo visto delle immagini sul 25 Aprile, cioè la Festa della Liberazione dal fascismo in Italia. Tutti gli anziani avevano vissuto quella guerra e quindi ci hanno dato informazioni sul 25 Aprile e sugli anni precedenti. È stata un'emozione molto triste e speriamo non non scoppi un'altra guerra in quel modo. Dopo tutta questa tristezza passiamo alla felicità. Dopo un pranzo delizioso abbiamo fatto dei laboratori che erano: profumacassetti cioè sacchettini con all'interno la lavanda, e il sale colorato che poi abbiamo regalato agli anziani.Gli anziani che ci sono rimasti più impressi sono stati Gino ed Alda per le loro personalità.Quando dovevano andare via siamo scesi con loro e ci siamo scambiati i doni: loro ci hanno dato un bellissimo quadro sulla fine della guerra: la mamma che dà il suo bambino a un guerriero qualsiasi in segno di fine guerra. Noi gli abbiamo dato un murales tutto fatto da noi e poi li abbiamo salutati sperando di rivederli al più presto.

É stata proprio una bella giornata... indimenticabile!!!!

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“Un incontro con il passato”

Racconto di Bianca, Giulia Gu. Ed Ascanio

Venerdì 31 Marzo 2017 siamo andati alla R.S.A. “Principe Abamelk” dove abbiamo incontrato tanti anziani.Un'operatrice di nome Carina ci ha raccontato alcuni loro ricordi. Ci siamo messi tutti in cerchio insieme agli anziani, e ad alta voce abbiamo detto i nostri nomi. Ci siamo poi divisi in diversi gruppi: un gruppo ha fatto dei ritratti,un altro gruppo ha fatto la biografia cioè raccontato delle foto del nostro passato,un altro ancora ha portato dei giochi del passato e di adesso, un altro ha costruito un ulivo tattile e nell'ultimo gruppo con una foto hanno scritto una storia. I nostri preferiti erano Vittoria, Annamaria e Maria perchè erano simpatiche e piuttosto sveglie!! Arrivati i genitori abbiamo cantato qualche canzone. Poi siamo andati via.

Venerdì 21 Aprile 2017 invece sono stati gli anziani a venire da noi a scuola, erano in 5 e si chiamavano Paolo,Luigi,Giovanna,Alda e Edy .

Appena arrivati siamo scesi in giardino ad accoglierli calorosamente. Insieme abbiamo guardato un video e abbiamo parlato della guerra e del 25 Aprile e abbiamo pranzato insieme in biblioteca.

Nel pomeriggio abbiamo fatto due laboratori insieme a loro.

Durante il primo laboratorio abbiamo messo della lavanda in sacchettini colorati con un pensiero da regalare agli anziani. Nel secondo abbiamo colorato del sale con dei gessetti colorati, lo abbiamo messo in un barattolo e ci abbiamo attaccato un'etichetta con un pensiero sopra. Poi glieli abbiamo regalati e loro ci hanno regalato un cartellone con al centro una signora che fa baciare suo figlio a un partigiano e con tutto intorno foto del fine-guerra.

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Noi gli abbiamo regalato un murales con tutte le mani dipinte con la tempera di diversi colori.Alla fine li abbiamo salutati rincorrendo e saltellando intorno al loro furgone.Questa esperienza ci è servita a imparare a trascorre del tempo anche insieme a persone di altre età, e non solo, ci siamo divertiti un sacco!!

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Un' esperienza magnifica

Racconto di Danil, Roman e Naomi

Il giorno 31 Marzo 2017 siamo andati alla R.S.A “Principe Abamelek” del Galluzzo.Una volta arrivati abbiamo subito notato che era un posto molto colorato e pieno di lavoretti fatti dagli anziani del centro. Ci siamo subito presentati per non toglier tempo ai laboratori che dovevamo fare dopo, ma durante la presentazione c'era una nonnina che a ogni bambino che si presentava diceva:<<Bellino!!>>. Abbiamo pranzato. Ci siamo divisi in gruppi: il gruppo dei ritratti , il gruppo dell'albero d' ulivo tattile, quello della storia inventata, quello dei giochi e quello della biografie. Nel gruppo dei ritratti ognuno di noi ha scelto un anziano o un suo compagno di classe e doveva fargli il ritratto. Avevamo a disposizione un sacco di tecniche: il collage, la pittura, le matite e gli acquerelli. Nel gruppo c'erano anche due nonnine di nome Landina, 104 anni ed Edy. Loro due facevano parte di una famiglia di pittori, infatti ci hanno dato un pò di lezioni e i loro disegni sono venuti spettacolari. Questo può ricordare alle persone che non si è mai perfetti perchè c'è sempre qualcuno più bravo di te! Nel gruppo dell'ulivo tattile abbiamo avvorticciolato dei lunghi fogli marroni per fare la corteccia del tronco dell'albero d'ulivo. Una nonnina non faceva altro che chiedere di andare in bagno e l'operatrice gli diceva sempre di aspettare un attimo. Dopo aver finito di avvorticciolare i fogli li abbiamo attaccati alla sagoma dell'ulivo, poi abbiamo ritagliato delle foglie che abbiamo poi attaccato sui rami. Delle biglie le abbiamo attaccate come fossero olive! Le emozioni che abbiamo provato sono state intense: felicità e divertimento perchè noi amiamo i lavoretti fatti a mano e per questo è stata un'esperienza unica. Nel gruppo della storia inventata c'erano tre anziani: la nonnina che diceva sempre bellino, la miss Giovanna che non andava mai a scuola e Annamaria. Il nostro scopo era di fare un racconto guardando una foto di

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due bambini sdraiati sull'asfalto dei giardinetti pubblici che facevano i compiti. Le emozioni che abbiamo provato sono state felicità e coraggio perchè noi siamo molto timidi ed è stata la prima volta che abbiamo lavorato con gli anziani.

Quasi un mese dopo, il giorno 21 Aprile sono venuti alcuni anziani qui a scuola. Erano cinque: Giovanna, Luigi, Paolo, Edy, Alda e due operatrici. Abbiamo parlato della festa del 25 Aprile in memoria della liberazione d'Italia. Gli anziani ci hanno raccontato che durante la guerra si usavano molte mine, che si nascondevano sotto foglie e rametti secchi e quando un uomo le calpestava esplodevano. Quando stavano per lanciare una bomba suonava una sirena per avvertire le persone di mettersi al riparo. Parlare di questo avvenimento ha fatto riportare a galla ricordi molto profondi agli anziani e a noi ci ha spinto a dare più importanza alla festa del 25 Aprile e non contarla solo come un giorno in cui si sta a casa da scuola. Dopo aver parlato di tutto questo abbiamo pranzato tutti insieme in aula polivalente.Dopo il pranzo abbiamo fatto due lavoretti: il sacchetto di lavanda con un pensiero carino per gli anziani e il sale colorato sempre per loro. Per fare il sale colorato abbiamo schiacciato dei gessetti colorati con il mattarello e li abbiamo versati nel sale. Abbiamo preso dei vasetti e ci abbiamo versato i diversi colori uno sopra l'altro. Alla fine abbiamo salutato gli anziani regalandogli il murales che avevamo fatto per loro e loro ci hanno dato un cartellone con una donna che porgeva il suo bambino a un soldato per farselo baciare a tema della Festa della Liberazione.

Questa esperienza ci ha lasciato un bellissimo ricordo che non scorderemo mai.

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"Un ricordo indimenticabile"

Racconto di Giada, Niccolò ed Elia

Il 31 Marzo 2017 siamo andati alla RSA “Principe Abamelek”.Appena arrivati ci siamo presentati ai buffi vecchietti, noi dicevamo i nostri nomi e loro ci raccontavano le loro vite.Dopodiché abbiamo ballato, divertendoci tantissimo mentre loro si muovevano a ritmo di musica come dei veri ballerini. Siamo andati a mangiare.Ci siamo divisi in 5 gruppi decisi giorni prima. I gruppi erano diversi. C'era il gruppo “giochi di oggi e giochi di ieri”,dove noi ci trovavamo, c'erano 3 vecchietti cioè Renzo,Giuseppe che Renzo chiama Beppe e Bruno. Gli abbiamo mostrato i tablet e un po' perplessi ci hanno giocato, mentre noi ci ridevamo sopra perché avevamo messo la luminosità al massimo, e lo guardavano in modo misterioso. Gli altri erano “autobiografie”, ”storie”, ”albero tattile”e “ritratti”.Alla fine dei gruppi abbiamo cantato l'anno che verrà, Samarcanda e che sarà. I vecchi che ci sono rimasti nel cuore sono: Vittoria, Renzo, Alda e Paolo. Ce ne siamo andati con il cuore pieno di emozioni fantastiche.Questa avventura ci ha insegnato ad essere più gentili e ad avere più pazienza.Il 21 Aprile 2017 sono venuti 5 vecchietti alla nostra scuola e 2 operatrici.Gli abbiamo accolti con la nostra gioia. Abbiamo guardato video del 25 Aprile e ne abbiamo parlato con loro; raccontando gli eventi e la tristezza della guerra e la felicità della libertà. Una storia che ci ha toccato il cuore è stata quella di Giovanna:”Quando sono arrivati i Fascisti in casa mia hanno ucciso 7 polli ; per fortuna non hanno avuto il tempo di mangiarli, e di ammazzare il vitello, in più il generale ha avuto la pietà di nonprendere mio fratello!”. Dopo queste tristi storie siamo andati a mangiare. Andammo a fare 2 lavoretti. Il primo consisteva di mettere la lavanda in un sacchettino, chiuderlo e attaccarci una frase. Il secondo invece consisteva nel colorare il sale con il gesso e metterlo in modo creativo nel vasetto e decorarlo anche all'esterno; questi si mandarono come regalo alla RSA, anche un cartellone con sopra le impronte delle nostre mani, che

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formavano un ponte tra la scuola e la RSA. Loro ci regalarono una specie di dipinto che rappresentava la felicità della liberazione. Questa giornata ci ha insegnato il perché e l'importanza del 25 Aprile.

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"Due giornate nei vecchi tempi"Racconto di Arianna, Davide e Giulia P.

Il 31 Marzo 2017 siamo andati alla R.S.A, un centro diurno, dove abbiamo capito che anche gli anziani hanno dei ricordi del passato, che non vanno dimenticati. Appena arrivati ci siamo subito stupiti: questo posto era veramente allegro e accogliente! Nel salone c' erano alcuni anziani ad accoglierci.Dopo una mezz'oretta abbiamo pranzato. Gli operatori sono andati a prendere gli anziani e li hanno portati nel salone,per la presentazione. Ci siamo messi tutti in cerchio, e ognuno a detto il suo nome.Gli anziani che ci sono rimasti più nel cuore sono Landina,Renzo e Annamaria.Landina perchè dipingeva benissimo,Renzo perchè era giocherellone e Annamaria perchè mangiava tutte le merendine!!Successivamente ci siamo divisi in 5 gruppi. Nel gruppo delle autobiografie dovevamo raccontare le storie di quando eravamo piccoli a vicenda. Abbiamo fatto anche un album e un cartellone. Nel gruppo “Giochi di oggi giochi di ieri” c'erano giochi che anche gli anziani conoscevano come shanghai e kapla, e giochi di oggi che invece non conoscevano come il telefono e il tablet. L' ulivo tattile era un ulivo costruito di carta. Nel gruppo dei ritratti i bambini dovevano fare un ritratto agli anziani. Nel gruppo invenzione di storie, i bambini dovevano inventare una storia guardando un' immagine. Dopo aver finito i laboratori abbiamo cantato delle canzoni.Gli anziani ci hanno regalato un diploma e un pacchettino con i cioccolatini.Il 21 aprile 2017 gli anziani sono venuti a scuola da noi.Quando sono arrivati siamo andati in giardino ad accoglierli. Dopo siamo andati in sala biblioteca e la maestra Elisa ci ha fatto vedere un video sul 25 aprile 1945. Il 25 aprile rappresenta il giorno in cui l'Italia venne liberata dai Partigiani. Visto il video siamo andati in classe e gli anziani, che erano vissuti in quell' epoca, ci hanno raccontato delle storie.Ada ci ha detto che prima dei bombardamenti suonava un allarme che andava dal suono più grave al suono più acuto.

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Paolo ci ha detto che le mine erano piccole bombe che mettevano nascoste,così quando un uomo ci passava sopra le mine esplodevano. Abbiamo pranzato in biblioteca tutti insieme. Nel pomeriggio abbiamo effettuato dei laboratori. Nel laboratorio bisognava mettere la lavanda dei sacchettini e scrivere un pensiero. Nel secondo laboratorio abbiamo fatto il sale colorato: in un bicchiere bisognava schiacciare del gesso nel sale e mettere vari colori dentro il recipiente. Delle nostre compagne hanno messo delle etichette con un pensiero sopra, e li hanno impacchettati.Finito il laboratorio abbiamo accompagnato gli anziani giù in giardino e ci siamo scambiati dei cartelloni con foto e dipinti. Gli anziani sono saliti sul pulmino e sono tornati all'R.S.A. Queste due giornate in loro compagnia ci hanno portati in mondo infinito!!

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"Una giornata speciale"

Racconto di Giulia Gio., Pietro e Matilde

La nostra classe quinta con l'R.S.A. "Principe Amabelek" del Galluzzo ha organizzato due incontri che si sono svolti il 31 Marzo e il 21 Aprile 2017.Nel primo incontro noi siamo andati alla R.S.A. Arrivati lì, una operatrice di nome Carina ci ha subito accolti e ci ha fatto conoscere gli anziani: erano tutti simpatici e carini con noi!! Dopo mangiato ci siamo tutti riuniti nel salone principale, le operatrici hanno messo la musica e noi abbiamo ballato! Mentre stavamo ballando sono arrivati altri anziani; ci siamo messi in cerchio e ci siamo presentati. Le operatrici ci hanno divisi in gruppi insieme agli anziani per fare diversi laboratori. In tutto c'erano cinque gruppi: il primo consisteva nel costruire un ulivo di carta; il secondo consisteva nel far vedere agli anziani i giochi di oggi; nel terzo gruppo dovevamo inventare una storia attraverso una fotografia; nel quarto abbiamo fatto un libro con tutte le nostre fotografie di quando eravamo piccoli e nel'ultimo gruppo dovevamo fare dei ritratti degli anziani .Dopo aver finito i laboratori ci hanno offerto la merenda e abbiamo cantato agli anziani alcune canzoni. Le emozioni che ci ha regalato questa giornata sono tante... felicità, allegria,amore e affetto. Quando abbiamo finito di cantare Carina ci ha dato un diploma! Gli anziani che ci sono rimasti di più nel cuore sono: Alda,Vittoria, Giovanna e Anna Maria.Il 21 Aprile c'è stato il secondo incontro.Alla nostra scuola sono arrivati Alda,Giovanna,Luigi,Paolo ed Edi insieme a Carina ed Elisa, le due operatrici. Siamo andati in biblioteca e abbiamo visto un filmato del 25 Aprile, la festa della Liberazione, e ne abbiamo parlato.Gli anziani ci hanno parlato della loro infanzia,di come hanno affrontato la guerra,ci hanno chiesto cosa voleva dire per noi la parola LIBERTA',abbiamo parlato del fascismo,dei rioni e dei partigiani.Nel pomeriggio abbiamo confezionato dei sacchettini con la lavanda e ci

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abbiamo attaccato dei cartellini con delle frasi scritte da noi. Oltre alla lavanda abbiamo fatto anche dei vasetti con il sale colorato e lo abbiamo regalato agli anziani.Prima che andassero via li abbiamo salutati tutti e noi gli abbiamo dato un cartellone con le nostre impronte , loro ci hanno dato un cartellone fatto da loro .Le sensazioni che ci ha regalato questo giorno sono la pace, l'amicizia e tanta tanta allegria.Sono stati tutti e due giorni di amicizia e affetto che noi ricorderemo per sempre!!!

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“Mamma, questa è stata la gita più bella dell'anno!”. Così ha detto mio figlio dopo l'uscita dagli anziani della R.S.A. Mentre lui raccontava dei lavoretti fatti con gli anziani, della canzone cantata, vedevo nei suoi occhi la tenerezza, la curiosità e il rispetto nei confronti di generazioni diverse.In cuor mio credo proprio che questa esperienza lo abbia tanto arricchito!É stato un progetto davvero speciale, pieno di sensibilità e valori.

L'esperienza con gli anziani è stata bella sia per noi genitori, anche se alcuni non hanno potuto partecipare, sia per i bambini, che si sono divertiti a fare i laboratori ma anche a scoprire la storia del nostro paese parlando della festa del 25 Aprile. Ringrazio le operatrici della R.S.A. ma soprattutto gli anziani che hanno fatto fare ai bambini una bellissima esperienza.

Grazie mille

Quando sono arrivata a prendere la bambina all'RSA mi sono subito emozionata a vedere due diverse generazioni . Da una parte gli anziani rallegrati dai nostri figli e dall'altra i bambini felicissimi di aver scoperto cose degli altri tempi .Secondo me è stata una esperienza più che positiva per entrambi:sicuramente un accrescimento e per mia figlia un momento di ricordo del suo bis nonno vissuto fino a 100 anni!Poi quando sono venuti a scuola purtroppo non ci sono potuta essere ma vedendo le foto ed i filmini sentivo la contentezza e l'allegria che c'era nell'aria.Quindi non ho che da ringraziarvi per la bella esperienza vissura dai nostri figli.

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Il viaggio nella casa degli anziani è un viaggio nel futuro ed un viaggio nel passato. Tocca ed ha toccato il cuore, ma questo non è tutto. La signoria Enza, mi pare si chiami così, lingua e spirito fiorentino, grande viaggiatrice in Africa dopo il pensionamento a scuola, che diceva a voce bassa (ma sicuramente non se lo ricorderà perchè per lei non era una cosa importante...) che quella gita alla scuola era una vacanza. Una vacanza. Mai alle elementari ero stato in una casa di riposo. Peccato, ma gli anziani erano di casa ed a casa. Mi ricordo però ancora la storia che avevo imparato a scuola, dell'anziano che veniva sempre tratto male dai figli, a casa, perchè gettava in terra la minestra rompendone la ciotola. Ed il nipotino col suo coltellino si faceva una ciotola in legno, per quando sarebbe stato anziano. E, da buon vecchio libro cuore, i figli cambiarono atteggiamento. Poche o tante che siano le occasioni per stupirsi, però quella più grande è stata per me e credo per loro, o almeno per alcuni di loro, un'altra. Gli anziani che prendono la merenda ai bambini e se le mangiano, una dopo l'altra, ad uno dopo l'altro e l'altra. Stupore tra i bambini. Ma e comunque, forse ancora di più, mi dicevano ... gli anziani sono bellini. Per la prima volta, forse, non erano più loro i bambini. Lì, gli adulti erano i veri bambini. La vita è un circolo. Saluti e grazie di tutto, o maestrae

Un pensiero, per quell'esperienza che ho vissuto per pochi minuti ma che è riuscita ad emozionarmi tanto... In una società molto progredita come la ns., il divario tra anziani e giovani è enorme ma questa meravigliosa esperienza ha davvero accorciato le distanze. nI racconti dell'italia di ieri, le testimonianze, gli album fotografici ed i laboratori condivisi, hanno affascinato i bambini ed allo stesso tempo creato un tutt'uno.Grazie davvero per l'opportunità che è stata a loro data per comprendere la ricchezza che rappresentano gli anziani; anche a chi non avendo nonni non poteva immaginarlo abbastanza. Un abbraccio.

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Vi mostro un primo risultato tangibile. Siamo andate con mia figlia a raccontare il progetto alla mia nonna che di anni ne ha 95 e il mio stupore è stato vedere che loro due si parlavano serenamente come se questa esperienza avesse fatto nascere in mia figlia una nuova "confidenza " nel relazionarsi con la vecchiaia ... non lo aveva mai fatto ed era spesso spaventata con il conseguente risultato di non avere il piacere di avvicinarsi a lei.

Potrei riassumere la nostra esperienza con gli anziani della RSA del Galluzzo con una conversazione tra me e mio figlio, al suo rientro a casa…”Sai mamma, spero tanto di rivedere Renzo al pranzo che faremo insieme agli anziani a scuola...” - “ Chi è Renzo?” - “ È un signore tanto simpatico a cui ho insegnato a giocare con i miei giochi sul tablet. Vinceva sempre lui!” - “ Se ti fa piacere, potremmo andare a fargli visita al centro?” - “ SIII!”.

Mia figlia in un primo momento era titubante a questo tipo di

esperienza anche perché nel corso del suo percorso purtroppo non si

è interfacciata spesso con figure mature.

Il suo atteggiamento poi è cambiato, l’ho vista più partecipe ed

interessata alle attività, più coinvolta ed entusiasta. Mi ha raccontato

che hanno svolto laboratori in gruppi con gli anziani, ascoltato

racconti e cantato tutti insieme. In particolare ha conosciuto una

signora che porta il suo stesso nome e che l’ha abbracciata e

coccolata !

Mi ha anche confessato che le è spiaciuto che io non ci fossi e

proposto di andare insieme a conoscere la signora Vittoria alla RSA,

cosa che sicuramente si programmerà.

Personalmente ritengo che questo genere di esperienza sia

altamente educativa, coinvolgente per entrambe le generazioni che

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possono imparare gli uni dalle altre e che il bambino acquisisca

maggiore sensibilità al rispetto degli anziani.

“Nonnetti”...è così che fin dall’inizio li ha chiamati la nostra bambina gli anziani della RSA. L’esperienza che ci ha riportato a casa è stata di aver vissuto momenti di tenerezza, affetto, divertimento e grande complicità. Andare a trovarli le è piaciuto tantissimo ed era veramente entusiasta. Il giorno che sono venuti a scuola era eccitata e si è vestita a festa. Da ciò che ci ha raccontato era evidente come si fosse divertita a parlare con loro, ad ascoltare le loro storie e battute spiritose e a scoprire di quanto ci si possa divertire con un anziano. Cantava in continuazione “Bella Ciao”. Noi genitori pensiamo che sia importante che i bambini abbiano contatti con le persone anziane perché loro, che ci piaccia o no, sono il nostro passato e in parte ciò che ora “noi siamo”. Questo in particolare oggi, dove i nonni spesso, si riscoprono solo come “baby – sitter” e non come persone che amano vivere e che tanto ci possono ancora dare. Nostra figlia ci ha detto che le piacerebbe ripetere in futuro questa esperienza e noi ne saremmo molto contenti.

In questa occasione vorrei non riportare il pensiero di mio figlio in quanto con il gruppo dei compagni riuscira' benissimo ad esprimere le sue idee e sensazioni ma bensi' riportare il mio stato d'animo che ho vissuto quel giorno venendo a prendere mio figlio.Mi sono commossa tantissimo in quanto anche se per poco tempo ho visto nei miei occhi le immagini di quando facevo visita ai miei nonni. Sono ambienti, anche se accoglienti a mio parere si legge nell'anima di ogni ospite un po' di tristezza. Nel vedere questi bambini cosi' belli e simpatici a confronto di questi splendidi nonni mi ha fatto commuovere e riflettere ancora una volta. Sono felice che mio figlio abbia potuto toccare con mano una realta' diversa da gli schemi giornalieri perché ritengo che la sensibilita' personale, un carattere dolce e affettuoso possa essere ed avere un valore inestimabile per affrontare gli scogli della vita; sicuramente questa giornata sara' ricordata da grandi e piccini.

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Mia figlia non parla molto, comunque una cosa buffa l'ha raccontato quando è tornata dall’RSA, buffa per noi e meno per la nonna…. “Sai mamma abbiamo fatto dei laboratori quando siamo andati all’RSA, a me è toccato disegnare e fare dei ritratti, meno male….se la nonna Simona viveva qui sai come sarebbe stata brava a disegnare, lei è bravissima…..” Io penso che sia stato importante conoscere una realtà come questa rendendola cosi più vicino a loro.

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ED ORA...ALCUNE IMMAGINI DELLE DUE GIORNATE!!

La tavola apparecchiata per noi alla RSA "Principe Abamelek"

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Il nostro murales da regalare agli anziani

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Le insegnanti Elisa Fantuzzi

Immacolata Iovine