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Aprile 2020
Riepilogo mensile meteorologico e agrometeorologico
Aprile 2020
Dipartimento Meteoclimatico
Servizio Meteorologico, Agrometeorologico
ed Ecosistemi
REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
ARPAS
Aprile 2020
AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE DELL’AMBIENTE DELLA SARDEGNA
Dipartimento Meteoclimatico - Servizio Meteorologico Agrometeorologico ed Ecosistemi Viale Porto Torres, 119 - 07100 Sassari tel.+39 079258600 fax +39 079 262681 [email protected] [email protected]
Riepilogo mensile meteorologico e
agrometeorologico
Sommario
SITUAZIONE GENERALE 1
CONSIDERAZIONI CLIMATICHE
Temperature 3
Precipitazioni 5
Umidità relativa 7
Radiazione solare globale 8
Eliofania 9
ANALISI AGROMETEOROLOGICA
Evapotraspirazione potenziale 10
Bilancio idroclimatico 11
Sommatorie termiche 12
Indici di interesse zootecnico – Wind Chill Index (WCI) 15
CONSIDERAZIONI AGROMETEOROLOGICHE
Cereali e foraggere 17
MONITORAGGIO AEROBIOLOGICO 18
Aprile 2020
Dipartimento Meteoclimatico
Il mese in breve
Nel mese di Aprile 2020 il tempo è stato perturbato nei primi giorni, poi si è avuto un lungo periodo di
bel tempo fino al 18, con giornate calde e soleggiate, mentre dal 19 è stato nuovamente perturbato e
con precipitazioni diffuse su tutta l'Isola, molto abbondanti sul settore orientale. Nell’immediato
entroterra di San Teodoro si sono avuti poco più di 200 mm nel solo giorno 21. I cumulati mensili
superano di due o tre volte la media climatica in Ogliastra, Baronie e Gallura, mentre nella Sardegna
occidentale risultano generalmente sotto media, con deficit particolarmente marcati nell’Oristanese.
Le temperature sono state generalmente superiori alla norma, soprattutto le massime, con anomalie
più marcate sul versante occidentale.
Aprile 2020
SITUAZIONE GENERALE
ARPAS – Dipartimento Meteoclimatico
Aprile 2020 in Sardegna, perturbato nei primi giorni, è proseguito con un lungo periodo di bel tempo fino al
giorno 18; dal 19 è stato invece caratterizzato da precipitazioni diffuse su tutta l'Isola, molto abbondanti sul
settore orientale.
La perturbazione fredda della fine di marzo continua a interessare la Sardegna nei primi giorni di aprile 2020.
Infatti un minimo barico alla superficie sul Portogallo, sostenuto da una residua goccia fredda in quota (Figura
1), mantiene gradienti barici tali da continuare a veicolare sull’Isola aria calda e umida da sud-est, che
produce deboli precipitazioni stratiformi sparse sul nord dell’Isola il giorno 1, e sul sud il giorno 2. Il giorno 3
l'avvicinarsi del suddetto minimo rinforza l’avvezione di umidità, e le precipitazioni stratiformi assumono
carattere tra lo sparso e il diffuso, con cumulati localmente fino a moderati sul settore centrale, grazie al
contributo convettivo di locali nubi cumuliformi, con sporadiche fulminazioni associate. Il giorno 4 inizia una
rimonta anticiclonica sul Mediterraneo occidentale che sospinge verso est la suddetta perturbazione. Il cielo si
rasserena e il campo di vento rimane in stasi, per cui le temperature minime all’alba rimangono piuttosto
basse, mentre le massime mostrano un moderato aumento.
Le stesse condizioni permangono nei primi giorni della seconda decade. Il 13 le temperature minime salgono
marcatamente, in quanto inizia un’avvezione calda (Figura 2) veicolata da venti meridionali che, seppur
deboli, presentano persistenza per tutta la settimana. Fino al 18 la lenta avvezione di quest’aria più umida
aumenta in modo significativo la copertura nuvolosa, ma senza fenomeni precipitativi. Il giorno 19 la
progressione verso oriente di una grossa saccatura dal vicino Atlantico rafforza i gradienti barici superficiali
sul Mediterraneo occidentale, e un moderato vento di scirocco carico di umidità provoca deboli precipitazioni
diffuse a carattere prevalentemente stratiforme sulla Sardegna, più abbondanti sui rilievi maggiori, con
qualche fulminazione associata.
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Figura 1. Altezza del campo di geopotenziale (dam) eTemperatura ( °C) al livello di 500 hPa e Pressione al livellodel mare (hPa) - 01 aprile 2020.
Figura 2. Altezza del campo di geopotenziale (dam) eTemperatura ( °C) al livello di 850 hPa - 14 aprile 2020.
Aprile 2020
Il giorno 20 si forma sul vicino Nord Africa un minimo barico alla superficie che, in fase con la suddetta
saccatura, inizia a percorrere il Canale di Sardegna avanzando verso oriente; i gradienti barici alla superficie
si accentuano e il vento di scirocco diventa teso, apportando diffuse precipitazioni principalmente stratiformi a
cumulato moderato, anche molto elevato sul settore orientale dell’Isola per interazione orografica. Il minimo
sale in latitudine portandosi sulla Sardegna e poi sul vicino Tirreno il giorno 21 (Figura 3), sempre
producendo analoghi fenomeni precipitativi sull’Isola; con la differenza che ora i venti umidi da sud-est
interagiscono ancora di più con i rilievi orientali sardi portando una decina di stazioni della zona a segnare
cumulati giornalieri fra i 100 e i 200 mm. Il minimo barico si allontana verso la Toscana il giorno seguente,
portando le precipitazioni a interessare la Gallura con cumulati elevati, e lasciando il meridione sardo privo di
piogge significative, pur con la presenza di sporadiche fulminazioni.
I primi tre giorni della decade segnano così diffuse precipitazioni a cumulato generalmente moderato, ma
molto elevate sul settore orientale dove si registrano oltre 350 mm. Il 24 le precipitazioni cessano all’avanzare
di un piccolo promontorio interciclonico ai bassi livelli; il 26 una nuova ondulazione della grande saccatura
investe l’area sarda (Figura 4), con formazioni sparse di nubi cumuliformi anche fulminanti e rovesci isolati,
che persistono fino al 28. Gli ultimi due giorni di aprile si entra infine in pendio barico, con cessazione delle
precipitazioni.
ARPAS – Dipartimento Meteoclimatico
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Figura 3. Altezza del campo di geopotenziale (dam) eTemperatura ( °C) al livello di 500 hPa e Pressione al livellodel mare (hPa) - 21 aprile 2020.
Figura 4. Altezza del campo di geopotenziale (dam) eTemperatura ( °C) al livello di 500 hPa e Pressione al livellodel mare (hPa) - 27 aprile 2020.
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Figura 5. Valori medi mensili delle temperature minime registrate nel mese di aprile 2020.
Figura 6. Valori medi decadali delle temperature minime registrate nel mese di aprile 2020.
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CONSIDERAZIONI CLIMATICHE
ARPAS – Dipartimento Meteoclimatico
Temperature
La media mensile delle temperature minime di aprile varia dai circa 4-6 °C sui rilievi maggiori ai circa 10-12 °C sulle zone
costiere, in particolar modo su quelle Sud-occidentali (Figura 5). Il Campidano e le zone costiere orientali presentano un
profilo termico per i valori minimi leggermente inferiore, ma comunque prossimo ai 10 °C. Allontanandosi dalle coste, il
resto delle aree vallive presenta valori attorno agli 8 °C, via via in decremento salendo di quota. Si tratta di temperature in
linea con la media del periodo entro 0.5 °C su gran parte dell’Isola. Anomalie positive superiori a 0.5 °C riguardano
soprattutto le parti più occidentali del Campidano e del Sulcis-Iglesiente, con particolare riferimento ai rilievi di
quest’ultima zona. Viceversa anomalie negative inferiori a -0.5 °C riguardano soltanto le aree costiere della Gallura, delle
Baronie e, in minima parte, anche dell’Ogliastra. Un confronto fra le decadi (Figura 6) mostra un aumento netto tra la
prima decade, interessata da avvezione di aria moderatamente fredda dai quadranti settentrionali, e la seconda
interessata viceversa da avvezioni di aria calda nord-africana. Un ulteriore aumento delle minime lo si osserva nell’ultima
decade, specie nelle aree interne, a causa della maggiore copertura nuvolosa che non facilita l’irraggiamento notturno.
Aprile 2020
Figura 8. Valori medi decadali delle temperature massime registrate nel mese di aprile 2020.
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ARPAS – Dipartimento Meteoclimatico
Figura 7. Valori medi mensili delle temperature massime registrate nel mese di aprile 2020.
La media mensile delle temperature massime varia dai circa 12-14 °C delle aree montuose a quote maggiori ai circa 20-
22 °C del Campidano, del Sulcis-Iglesiente e delle aree vallive interne (Figura 7). Le zone costiere presentano valori
attorno ai 18-20 °C così come gli altipiani interni, mentre il resto delle aree montuose registra valori attorno ai 16-18 °C.
Le temperature massime risultano generalmente superiori alla media del periodo - con anomalie tra 1 °C e 2 °C su gran
parte del territorio - e con un pattern dell’anomalia stessa dipendente dalla longitudine e dalla quota. Le zone con
anomalie positive maggiori sono quelle occidentali; soltanto i versanti orientali presentano anomalie comprese entro 0.5
°C. L’analisi delle decadi mostra, per ragioni analoghe a quanto già descritto per le temperature minime, un netto
riscaldamento tra la prima e la seconda decade (Figura 8). La terza risulta più fresca della seconda a causa della
maggiore copertura nuvolosa, ma comunque più calda della prima decade.
La giornata caratterizzata dalle temperature massime più alte è il 17 aprile, con circa 30 °C registrati ad Ozieri, Austis e
Nuxis; questo per l’azione congiunta di avvezione di aria calda, in medio-alta troposfera, e una ventilazione di scirocco
nei bassi strati che causa effetti favonici nei versanti sottovento dei rilievi. La mattina caratterizzata dalla temperatura
minima più bassa è quella dell’11, con circa -4 °C registrati a Villanova Strisaili. I valori sottozero di quella mattinata,
registrati in circa un’altra decina di stazioni in zone interne, è da ricercarsi nelle condizioni di cielo sereno e non in
avvezioni significative di aria fredda.
Aprile 2020
Precipitazioni
Aprile 2020 è caratterizzato per buona parte da condizioni secche, con la quasi totalità della precipitazione
mensile concentrata dopo il 20 (Figure 9 e 10). I giorni compresi tra il 20 e il 23 risultano particolarmente
piovosi; il 20 e il 21 aprile addirittura si hanno cumulati molto elevati (ovvero superiori ai 100 mm) in almeno 5-
10 stazioni del territorio regionale, tutte nell’area orientale dell’Isola. Altre due giornate della parte finale del
mese, in cui si registrano precipitazioni con cumulati anche moderati (superiori ai 20 mm), sono quelle del 26
e 27. In tutta la restante parte del mese, soltanto il 3 aprile si registra qualche precipitazione con cumulati
moderati sulla parte centro-meridionale della Sardegna occidentale.
I quantitativi di precipitazione più significativi riguardano l’Ogliastra, le Baronie e la Gallura. I cumulati mensili
della Sardegna orientale risultano pressoché ovunque superiori ai 100 mm, ma nelle zone appena citate, in
alcune aree, si registrano cumulati anche di 200-250 mm con un picco addirittura pari a circa 370 mm
nell’immediato entroterra di San Teodoro. Il picco di precipitazione giornaliera riguarda proprio quest’area in
cui, il 21 aprile, vengono cumulati poco più di 200 mm. Gran parte del restante territorio regionale registra
cumulati mensili compresi tra 40 e 80 mm circa; soltanto il Sulcis-Iglesiente e il Campidano occidentale
registrano cumulati inferiori e compresi attorno ai 20-40 mm.
Questi valori danno un quadro di piovosità generalmente in media o sopra la media nella Sardegna orientale,
oltre che nella Nurra e nel Cagliaritano. Ogliastra, Baronie e Gallura presentano piovosità anche di due o più
volte superiori la media, con la zona di San Teodoro che riceve apporti pluviometrici superiori alla media di
addirittura tre o quattro volte. La Sardegna occidentale, al contrario, registra cumulati generalmente sotto
media con deficit che, soprattutto nell’oristanese e nella parte più occidentale del Sulcis-Iglesiente, risultano
superiori al 50%.
Il numero dei giorni di pioggia risulta essere compreso pressoché ovunque tra quattro e dieci, con solo poche
stazioni della rete di rilevamento che presentano tre oppure undici giorni di pioggia (Figura 11). Come si può
notare, l’area orientale non è tra le zone interessate dal maggior numero di giorni piovosi che si attestano
attorno ad un numero di cinque-sei. Addirittura la stazione di Orosei registra soltanto tre giorni di pioggia.
Questo in effetti è coerente col fatto che i pochi giorni piovosi, a partire dalla data del 20 aprile, sono associati
a precipitazioni particolarmente abbondanti, in grado di dare cumulati superiori alla media su un intervallo
temporale di 24-48 h. I giorni piovosi risultano sotto la media climatica pressoché ovunque nell’Isola, sebbene
con anomalia compresa entro il 25% su gran parte delle aree. Alcune zone presentano anomalie negative
anche superiori e comprese entro il 50%. Ad ulteriore riprova di quanto precipitazioni abbondanti si siano
concentrate in un intervallo temporale piuttosto limitato, è il fatto che tra le zone con anomalie negative dei
giorni di pioggia, superiori anche al 25%, ci siano anche parte della Gallura e delle Baronie che hanno ricevuto
i cumulati mensili più abbondanti e superiori alla media.
Figura 9. Valori cumulati mensili di precipitazione registrati nel mese di aprile 2020.
ARPAS – Dipartimento Meteoclimatico
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Aprile 2020
Figura 11. Giorni piovosi registrati nel mese di aprile 2020.
Figura 10. Valori cumulati decadali di precipitazione registrati nel mese di aprile 2020.
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ARPAS – Dipartimento Meteoclimatico
Aprile 2020
Figura 12. Medie mensili dei valori di umidità relativa minima, media e massima – Aprile 2020.
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Umidità relativa
Aprile 2020 è stato in Sardegna un mese non eccezionalmente umido. Come si può vedere dalla mappa delle
medie mensili (al centro in Figura 12), i valori di umidità relativa sono rimasti generalmente compresi tra il
70% e l'80%. Il campo igrometrico è stato tenuto alto dalle precipitazioni dei periodi 1-3 e 19-30, mentre è
stato depresso dal periodo 4-18 privo di piogge - quest’ultimo ha infatti mostrato valori compresi tra il 45% e il
75%. Poche stazioni meteo hanno registrato umidità medie mensili inferiori al 70% (picco minimo 64% a
Fonni) e, quando questo è accaduto, è stato causato da condizioni locali particolarmente secche nel periodo
4-18 (Fonni ad esempio in quel periodo ha registrato un valore medio del 46%). I giorni 11 e 12 sono stati i più
secchi del mese, con umidità medie inferiori al 50% in metà delle stazioni (picco minimo 31% sul Monte
Limbara).
Esaminando poi la mappa delle medie mensili delle umidità massime giornaliere (a destra) si nota che i valori
tipici sono superiori al 90%. Qui i contributi sono venuti sia dai periodi di precipitazione, sia dal periodo 4-18
che comunque ha presentato, a causa della scarsa copertura nuvolosa, forti perdite di calore per
irraggiamento notturno, e di conseguenza estese condensazioni al suolo all’alba, con più della metà delle
stazioni che in questi quindici giorni hanno raggiunto picchi giornalieri tra il 99% e il 100%. I giorni 11 e 12,
particolarmente secchi, contribuiscono anche a determinare le zone con minore umidità nella mappa delle
massime: si noti infatti la notevole coincidenza con le zone più secche nella mappa delle umidità medie,
discusse sopra.
Infine, la mappa delle medie mensili delle umidità minime giornaliere (a sinistra) mostra valori generalmente
compresi tra il 40% e il 50%. Da notare le zone sotto il 40% in corrispondenza della valle del Tirso; qui il
fattore chiave è stata la temperatura massima, che nella zona ha raggiunto un picco il giorno 17, con valori
prossimi a 30 °C (29.3 °C a Rifornitore Tirso, 29.1 °C alla diga di Santa Chiara e a Bauladu, etc.), deprimendo
di conseguenza il campo igrometrico.
Aprile 2020
Radiazione solare globale
La media mensile dei valori giornalieri di radiazione globale, registrati dalle stazioni della rete ARPAS, variano
da minimi di circa 17.5 a massimi di circa 20.5 MJ/m2, con i minimi localizzati in particolar modo sulla parte
montuosa centrale (stazioni di Desulo, Fonni e Aritzo) e i valori massimi localizzati nel Cagliaritano (Figura
13). Il giorno 20 si sono registrati i valori più bassi, con una media sul territorio regionale prossima a 4 MJ/m2 e
numerose stazioni che hanno registrato meno di 2 MJ/m2 (1.05 MJ/m2 a San Teodoro, valore più basso del
mese). Il giorno 15 si è avuta invece la radiazione più elevata, con un valore medio di poco superiore a 26 e
picchi locali superiori a 27, in particolare nelle stazioni a maggior quota (Desulo, Fonni, Tempio Limbara,
Seui).
Rispetto ai valori teorici della radiazione solare potenziale1 riferibile a condizioni di cielo sereno, si osserva
che sulla maggior parte del territorio regionale, a differenza del mese precedente, si raggiungono percentuali
comprese tra l’70% e il 80%, mentre nelle aree montuose i valori si collocano generalmente tra il 60 e il 70%.
Figura 13. Valori medi giornalieri di radiazione globale e rapporto rispetto alla radiazione potenziale – Aprile 2020.
ARPAS – Dipartimento Meteoclimatico
1 La radiazione solare potenziale (Rso), è elaborata sulla base della radiazione extraterrestre (Ra) quindi in funzione della latitudine e del periodo dell’anno, e corretta rispetto alla quota.
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Aprile 2020
Figura 15. Valori medi mensili di eliofania assoluta registrati nel mese di aprile 2020.
ARPAS – Dipartimento Meteoclimatico
Figure 16 A-D. Eliofania assoluta giornaliera e confronto con la corrispondente eliofania teorica – Aprile 2020ND: dato non disponibile
2 L’eliofania assoluta rappresenta la durata dell’insolazione ovvero il tempo in cui il Sole, in un dato giorno e località, è visibile in cielo senza essere occultato dalle nubi3 L’eliofania teorica o astronomica rappresenta la durata massima di insolazione che si avrebbe in una giornata completamente priva di nubicalcolata in base alla latitudine e al giorno dell’anno
Figura 14. Stazioni con sensore di eliofania.
ND
Eliofania2
Il mese di aprile è stato più soleggiato di marzo per effetto della maggiore eliofania teorica2 ma anche della
minore nuvolosità. Tra le quattro stazioni presenti in Sardegna dotate di sensori di eliofania (Figura 14) quelle
che hanno registrato la maggiore durata di insolazione sono state Olmedo e Monastir con 480 minuti di
soleggiamento medio mensile (Figura 15), seguite da Siniscola (466 minuti) e Macomer (438 minuti).
Le figure 16A-D mostrano l’eliofania assoluta giornaliera rispetto a quella astronomicamente possibile
(eliofania teorica). Si osserva come tutte le stazioni abbiano avuto valori alti di soleggiamento con cali marcati
a inizio e nella terza decade del mese in corrispondenza delle piogge. Olmedo ha fatto registrare più giornate
(6 giorni) con cielo sereno libero da nubi per oltre 700 minuti al giorno, pari a circa l’85-90% della durata
teorica massima. Il valore più alto di eliofania è stato misurato il 15 aprile nella stazione di Olmedo pari a 758
minuti.
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MACOMER MONASTIR OLMEDO SINISCOLA
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Monastir
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Aprile 2020
Evapotraspirazione potenziale
Nel mese di aprile i valori totali dell'evapotraspirazione di riferimento calcolati per il territorio regionale sono
compresi tra 60 e 130 mm circa, con i valori più elevati localizzati nelle zone pianeggianti interne, soprattutto
del centro-Nord (Figura 17). L’evapotraspirazione del mese si colloca al di sopra della corrispondente media
climatica, soprattutto sulla parte occidentale dell’Isola, con incrementi che localmente superano i 20 mm.
Figura 17. Valori cumulati di evapotraspirazione di riferimento registrati nel mese di aprile 2020.
ANALISI AGROMETEOROLOGICA
ARPAS – Dipartimento Meteoclimatico
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Aprile 2020
Figura 18. Mappe di bilancio idroclimatico di aprile 2020.
Bilancio idroclimatico
Come descritto in precedenza, gli apporti piovosi di aprile sono stati inferiori alla media su circa la metà del
terriorio isolano e superiori, anche largamente, sulla metà orientale, pertanto il bilancio idroclimatico presenta
condizioni di deficit diffuse raggiungendo in alcune aree (es. Oristanese) valori di circa -100 mm, mentre nelle
aree con cumulati più elevati il bilancio raggiunge valori positivi, localmente superiori a +250 mm (Figura 18).
Il mese ha mostrato una disponibilità idrica superiore rispetto ai valori medi di riferimento su tutta la fascia
orientale e sulla Nurra come si osserva nella mappa dell’anomalia climatica, mentre sul resto del territorio
regionale i valori si collocano al di sotto della norma.
ARPAS – Dipartimento Meteoclimatico
A B
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Aprile 2020
Figura 19. Sommatorie termiche in base 0 °C per aprile 2020 e raffronto con i valori medi pluriennali.
Sommatorie termiche
Le sommatorie termiche di aprile sono state superiori alla media pluriennale in quasi tutte le località, salvo
alcune aree localizzate nella fascia orientale che hanno mostrato valori in linea o lievemente inferiori (Figure
19 e 20). Nel dettaglio, le sommatorie in base 0 °C hanno variato tra 170 e 475 GDD, mentre quelle in base
10°C tra 0 e 180 GDD con i valori maggiori rilevati lungo le coste occidentali e nelle aree del Campidano.
Figura 20. Sommatorie termiche in base 10 °C per aprile 2020 e raffronto con i valori medi pluriennali.
ARPAS – Dipartimento Meteoclimatico
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Aprile 2020
Figura 21. Sommatorie termiche in base 0 °C per gennaio – aprile ‘20 e raffronto con i valori medi pluriennali.
Il quadrimestre gennaio-aprile ha confermato la condizione di anticipo termico osservata nei mesi precedenti
con anomalie uguali o superiori a 100 GDD in base 0°C e a 50 GDD in base 10°C su gran parte dei territori
dell’Isola (Figure 21 e 22). Gli accumuli termici in questo caso hanno variato tra 300 e 1650 GDD con soglia
0°C e tra 0 e 430 GDD con soglia 10 °C.
Figura 22. Sommatorie termiche in base 10 °C per gennaio – aprile ‘20 e raffronto con i valori medi pluriennali.
ARPAS – Dipartimento Meteoclimatico
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Aprile 2020
Figura 23. Sommatorie termiche in base 0 °C per ottobre ’19 – aprile ‘20 e raffronto con i valori medi pluriennali.
Infine le sommatorie per l’intero periodo ottobre 2019 – aprile 2020 hanno mostrato valori decisamente
superiori alla media, come evidenziato nell’analisi dei mesi scorsi, con anomalie tra 150 e 400 GDD per i
valori in base 0 °C e tra 0 e 250 GDD per quelli in base 10 °C (Figure 23 e 24). Nel dettaglio dei dati, i valori
di sommatoria in base 0 °C hanno variato tra 700 e 3200 GDD, mentre quelli in base 10 °C tra 0 e 1100 GDD
con i massimi localizzati lungo le aree costiere.
Figura 24. Sommatorie termiche in base 10 °C per ottobre ’19 – aprile ‘20 e raffronto con i valori medi pluriennali.
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Aprile 2020
Figura 25. WCI medio per il mese di aprile 2020 e raffronto con i valori medi del periodo 1995-2014.
Figura 26. WCI - Media dei valori minimi per il mese di aprile 2020 e raffronto col periodo 1995-2014.
ARPAS – Dipartimento Meteoclimatico
Indici di interesse zootecnico – Wind Chill Index (WCI)
I valori di WCI medio e di media delle minime sono stati superiori alla media pluriennale quasi ovunque, eccetto alcune
aree limitate della costa Nord-Orientale (Figure 25 e 26). Il WCI medio ha variato tra la condizione di Lieve Disagio delle
aree più ad alta quota a quella di Nessun Disagio della restante parte dell’Isola, mentre la media delle minime è risultata
nel livello di Lieve Disagio in tutta l’Isola. Riguardo alla permanenza oraria complessiva dell’indice (Figura 27), la
situazione potenzialmente più disagevole è stata registrata nelle stazioni di Desulo Perdu Abes, Tempio Limbara,
Castiadas Minni Minni, Pattada, Seui, Fonni e Bitti con oltre 450 ore di stress suddivise tra Lieve Disagio a Disagio.
Alcune stazioni hanno anche presentato condizioni di Elevato Disagio. La minore condizione di rischio ha riguardato di
Cagliari Molentargius e Villa San Pietro con meno di 100 ore. Relativamente al minimo assoluto (Figura 28), il valore più
basso è stato registrato a Tempio Limbara (-20.5) seguito da Desulo Perdu Abes (-15.3) e Pattada (-13.6). Tutte le altre
stazioni hanno presentato valori progressivamente crescenti e compresi nella classe di Disagio e Lieve Disagio.
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Nessun Disagio Lieve Disagio Disagio Elevato Disagio Possibile Congelamento WCI minimo
0 100 200 300 400 500 600 700 800
CAGLIARI MOLENTARGIUSVILLA S. PIETROCAGLIARI PIRRI
ARBOREA RUSASSARI S.A.R.
MASAINASSERRENTI RU
MARACALAGONISVILLACIDRO
ALGHERO RUMURAVERA
JERZUMONASTIR MOBILEPALMAS ARBOREA
URAS RUDECIMOMANNU
GUASILA IPPODROMOSASSARI P.C.
SILIQUASORSO
OTTANASINISCOLA
GUASILABARISARDO
OROSEIOSINI C.RA MASONEDILI
DOLIANOVADORGALI FILITTA
MONTI SU CANALEOLIENA
TORTOLI' RUVALLEDORIA
DOMUS DE MARIAMEANA SARDO
SASSARI CAMPANEDDABERCHIDDA
ORANINARCAO MONTE ROSAS
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GENONI GIARAARBUS INGURTOSU
SARDARASAN TEODORO
OLMEDOCHIARAMONTI
MACOMERMILIS
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CASTIADAS MINNI MINNITEMPIO LIMBARA
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Lieve Disagio10≥ WCI>-1
Disagio-1≥ WCI>-10
Elevato Disagio-10≥ WCI>-18
Possibile Congelamento-18≥ WCI>-29
Figura 28. Valori minimi di WCI per il mese di aprile 2020.
16
ARPAS – Dipartimento Meteoclimatico
Figura 27. Numero di ore mensili con WCI nelle diverse classi di disagio per il mese di aprile 2020.
Aprile 202017
CONSIDERAZIONI AGROMETEOROLOGICHE
ARPAS – Dipartimento Meteoclimatico
Figura 30. Pecore al pascolo.
Cereali e foraggere
I cereali autunno-vernini hanno proseguito il ciclo vegetativo senza particolari problemi anche nel mese di
aprile. Le coltivazioni seminate per tempo e in terreni dalla buona capacità di campo hanno beneficiato delle
temperature in graduale accrescimento di aprile e delle piogge occorse soprattutto della terza decade del
mese. I campi di frumento hanno presentato una fase fenologica variabile dalla botticella alla spigatura
(Figura 29), mentre i cereali minori si trovavano in fase di sviluppo più avanzato. Danni evidenti sono stati
osservati nelle coltivazioni seminate tardivamente e in terreni sciolti che a causa della siccità invernale
hanno presentato problemi soprattutto nella fase di levata.
Per quanto riguarda le essenze foraggere sia spontanee che coltivate, sono proseguiti regolarmente gli
accrescimenti e il pascolamento delle stesse da parte del bestiame (Figura 30). Nel corso del mese sono
iniziati anche i lavori di preparazione dei terreni per la semina delle specie in irriguo.
Figura 29. Frumento in fase di spigatura.
Aprile 2020
MONITORAGGIO AEROBIOLOGICO 4
ARPAS – Dipartimento Meteoclimatico
4 - I dati aerobiologici riguardano i tre centri di monitoraggio attualmente attivi nel territorio regionale. Due centri, operativi dal 2015, sono localizzati nella città di Sassari: uno in periferia, gestito da ARPAS, situato in viale Porto Torres e l’altro in centro città, gestito dal CNR-IBE localizzato in viale Mancini. Il centro ARPAS di Cagliari è operativo dal dicembre 2019 ed è situato in viale Ciusa. Percentuale dati aerobiologici mensili disponibili: Centro ARPAS SASSARI 100%, Centro CNR Sassari 0%, Centro ARPAS Cagliari 100%.
Aprile è stato poco piovoso nella città di Sassari con valori molto inferiori alla media climatica, mentre le
precipitazioni sono state sostanzialmente nella norma a Cagliari (Figura 31); in entrambe le località le
temperature minime sono state in linea su valori intorno ai 10 °C, mentre le massime sono state di poco
superiori alla media pluriennale (Figure 32). Le precipitazioni hanno interessato l’inizio e la terza decade del
mese con un evento importante a Cagliari il 20 aprile; le temperature massime hanno superato per diversi
giorni i 20 °C, mentre le minime sono state basse ad inizio mese per poi aumentare gradualmente nei giorni
successivi (Figure 33 e 34).
18
Figura 31. Precipitazione media delmese di aprile 2020 e confronto conla climatologia 1971-2000 per lestazioni di Sassari e Cagliari
Figura 33. Temperature e precipitazioni giornaliere. Stazione meteorologica ARPAS di Sassari.
Figura 34. Temperature e precipitazioni giornaliere. Stazione meteorologica ARPAS di Cagliari.
Figura 32. Media delle temperature minime e massime di aprile 2020 econfronto con la media pluriennale 1995-2014 per le stazioni di Sassari eCagliari
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Precipitazioni
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SASSARI
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]
CAGLIARI
Pioggia Temperatura Massima Temperatura Media Temperatura Minima
Aprile 202019
Anche questo mese saranno commentati solo i dati aerobiologici dei due centri ARPAS. A causa
dell’emergenza sanitaria CoViD-19 l’attività di monitoraggio del centro CNR è stata momentaneamente
sospesa per l’impossibilità di accedere al campionatore.
Per quanto riguarda il totale dei pollini monitorati (Figura 35), i valori sono risultati simili tra le due località pari
a circa 7000 p/m3. Tale concentrazione è in linea con quanto registrato a Sassari negli ultimi cinque anni.
Anche l’abbondanza delle spore (Figura 36) è simile tra i due centri con valori oltre 2000 p/m3, un dato
marcatamente inferiore alla media di Sassari calcolata per lo stesso periodo.
ARPAS – Dipartimento Meteoclimatico
Granuli pollinici di Urticaceae al microscopio ottico – ingrandimento 400x
C
B
Figura 35. Concentrazioni mensili dei pollini monitorati (p/m3) e confronto con la media pluriennale 2015-2019 peri tre centri di monitoraggio – Aprile 2020.
Figura 36. Concentrazioni mensili delle spore monitorate (p/m3) e confronto con la media pluriennale 2015-2019per i tre centri di monitoraggio – Aprile 2020 (ND: dato non disponibile).
Nei grafici successivi sono riportate le concentrazioni
giornaliere dei principali pollini e spore che hanno
contraddistinto il mese e i corrispondenti cumulati
progressivi.
In generale, è stato registrato un calo marcato fino alla
scomparsa dei pollini tipici del periodo invernale quali
Betulaceae (Alnus), Corylaceae (Corylus avellana),
Ulmaceae e Salicaceae (Populus) a fronte di un progressivo
aumento di quelli primaverili (Figura 37 e 38). Nel mese di
aprile si evidenzia una prevalenza di pollini di Corylaceae
(Ostrya carpinifolia), Cupressaceae-Taxaceae, Fagaceae
(Quercus) e Urticaceae. Presenza in atmosfera anche di
pollini di Graminaceae, Polygonaceae, Plantaginaceae,
Pinaceae, Oleaceae (Fraxinus) e Amaranthaceae. Nel centro
aerobiologico di Cagliari sono stati registrati valori significativi
anche di pollini di Moraceae (Morus) e di Oleaceae (Olea),
mentre a Sassari concentrazioni rilevanti di pollini di
Platanaceae.
0
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6000
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apr-20 Media apr-20 Media apr-20 Media
SASSARI ARPAS SASSARI CNR CAGLIARI ARPAS
[p/m
3]
CONCENTRAZIONE MENSILE POLLINI MONITORATI
SASSARI ARPAS apr-20
SASSARI ARPAS Media
SASSARI CNR apr-20
SASSARI CNR Media
CAGLIARI ARPAS apr-20
CAGLIARI ARPAS MediaNDND
0
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2500
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apr-20 Media apr-20 Media apr-20 Media
SASSARI ARPAS SASSARI CNR CAGLIARI ARPAS
[p/m
3]
CONCENTRAZIONE MENSILE SPORE MONITORATE
SASSARI ARPAS apr-20
SASSARI ARPAS Media
SASSARI CNR apr-20
SASSARI CNR Media
CAGLIARI ARPAS apr-20
CAGLIARI ARPAS MediaNDND
Aprile 202020
ARPAS – Dipartimento Meteoclimatico
Figura 37. Concentrazione giornaliera dei principali pollini e corrispondenti cumulati progressivi. Centro di Sassari ARPAS.
Figura 38. Concentrazione giornaliera dei principali pollini e corrispondenti cumulati progressivi. Centro di Cagliari ARPAS.
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MORACEAE cum. URTICACEAE cum.
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CAGLIARI ARPAS
CORYLACEAE (Ostrya carpin.) CUPR./TAXACEAE FAGACEAE (Quercus) MORACEAEURTICACEAE CORYLACEAE (Ostrya carpin.) cum. CUPR./TAXACEAE cum. FAGACEAE (Quercus) cum.MORACEAE cum. URTICACEAE cum.
Aprile 202021
ARPAS – Dipartimento Meteoclimatico
Figura 40. Concentrazione giornaliera delle principali spore fungine e corrispondenti cumulati progressivi. Centro di Cagliari ARPAS.
Figura 39. Concentrazione giornaliera delle principali spore fungine e corrispondenti cumulati progressivi. Centro di Sassari Arpas.
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SASSARI ARPAS
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CAGLIARI ARPAS
ALTERNARIA PERONOSPORA PLEOSPORA STEMPHYLIUM
ALTERNARIA cum. PERONOSPORA cum. PLEOSPORA cum. STEMPHYLIUM cum.
Per quanto riguarda le spore fungine (Figura 39 e 40), in deciso aumento in entrambe le località le
concentrazioni di Alternaria in particolare da metà mese in poi e delle altre spore come Epicoccum,
Oidium, Peronospora e Stemphylium. Presenza significativa di Pleospora nelle giornate di pioggia.
Per maggiori dettagli sul monitoraggio aerobiologico, consultare il sito all’indirizzo: http://www.sar.sardegna.it/servizi/bio/polline.asp