riccardo cenedella - my portfolio
DESCRIPTION
Ciao, ecco un riassunto dei miei lavori !TRANSCRIPT
Cenedella Riccardo PRODUCT DESIGNER
my PORTFOLIO
1. WelcomeWaste
2. Mondo
3. Good Light
4. Music Table
5. Do It Together !
6. Co�ee Design
Il mio nome è Riccardo Cenedella, ho 21 anni,sono di Torino e studio Product design pressoil Politecnico di Torino. Mi laureerò nel seguente anno accademico, spero di iniziare presto la mia carriera da designer.
Progetto realizzato in colaborazionecol Politecnico di Torino e
l’associazione Ri.Accademiainsieme a:
Giulia CastelliGaia Chieregatti
Luca Alberto Folletto
elcome aste
Il progetto nasce in seguito alla richiesta dell’azienda T-Riciclo di Torino, di trovare un utilizzo, all’enorme quantità di legno di scarto che gli arriva e di cui non riesce a liberarsi. La diversità del materiale, viene quindi sfruttata per creare una pixelatura per creare un mezzo di orientamento nello spazio. Il valore del materiale viene incrementato mostrando il suo vero aspetto e utilizzando le imperfezioni come valore aggiunto.
DISEGNI TECNICI
A
A’
esempio composizione
modulogrande
modulomedio
modulopiccolo
sez.A-A’
RENDER FINALE
MONDOIl progetto è stato realizzato in collaborazione con il negozio
Mondo di Torino e il Politecnico di Torino, durante il corso di Exhibit
Design; insieme a :Luca Alberto Folletto
Alberto Megali
Il progetto è ambientato all’interno del negozio Mondo di Torino, sito in Piazza CLN, ed ha l’obiettivo di analizzare la situazione espositi-va/organizzativa del negozio e migliorarla; realizzando un esposi-tore che rispecchi il mood del negozio.Il concept vuole trovare soluzione ai problemi di organizzazione e omo-geneitò del negozio, creando una scia continua che faccia percepire l’ampiezza del negozio e che permetta di dare attenzione a capi punta della collezione, creando un percorso espositivo.
LIGHT DESIGNAttraverso l’uso di apparecchi illuminotecnici, richiamare il brand del negozio, attirando l’attenzione del fruitore e guidandolo in una passeggiata espositiva
ESIGEZE REQUISITI PRESTAZIONI MODALITÁ DI ILLUMINAZIONE
illuminare il capo punta dell’outfit
rendere omogenee le vetrine
comunicare il brand
attirare l’attenzionedei passanti
stimolare all’acquisto
valori d’illuminamentoadeguati
avere la stessa temperatura della luce
forme e colori simili
creare scenografiedi luce
faretti orientabili
illuminamento tra i 5000/7000 lx
3000/4000 K
fascio 30° circacolore azzurro (488 nm)
azzurro 488 nm
indice di resa cromaticaRA>80
faretti Occhio light
faretti e light tape
faretti e light tape
light tape
faretti Occhio light
0 100 700600500400300200 800 lx
FALSE COLOR
circonferenzasudivisa in 4porzioni
cironferenza
tensionata
da cavetti
d’acciaio
incastri traripiani e struttura
fissa
ggio con
viti
fissaggio con
viti
sfera
espositiva
per accesso
ri
SKETCH
DISEGNI TECNICIqute in mm
A
A’
sez. A-A’
Plexiglass
Alluminio
Elementi di giunzione
L’espositore è pensato per il primo piano. Esso vuole richiamare il brand del nego-zio e guidare i clienti sia all’inte-rno che all’est-erno dello store.
RENDER FINALI
Progetto realizzato in colaborazionecol Politecnico di Torino durante il
corso di Exploring Designinsieme a:
Giulia CastelliGaia ChieregattiCristina Co�ano
Luca Alberto FollettoAlberto Megali
Il progetto nasce da un’analisi sulla dematerializzazione e su un’inda-gine su due macro ambiti; il primo è la grande quantità di rifiuti derivanti dai packaging, oggetto progettato per essere scartato, il secondo problema è l’eccesso di compo-nenti decorative nell’ambito dell’illuminazione. Questi due problemi sono stati risolti attraverso il riuso integrato del pack che permette di creare un apparecchio illuminotecnico che rispetti sia i requisiti di packaging che quelli di illuminazione.
SKETCH
gancio
plastica
paralume
pluriball
modalità
di chiusura
Bag Lamplampada che sfrutta le potenzialità dei materiali da pack quali: polistirolo e pluriball
Be flexiblelampada relizzata
interamente in cartone, crea giochi di luce
attraverso le pieghe
RISULTATO FINALE
Foto di Alessandro Rizzo
Tavolo self made, costruito per posizionare il giradischi e ascoltare
della buona musica. Progetto personale di autocostruzione.
MUSIC TABLE
Il tavolo doveva essere semplice e veloce da montare. Ho pensato quindi di realizzare un tavolo con due ripiani e le gambe a croce. Come materiale ho utilizzato del legno di scarto. Ogni componente è stato tagliato con un seghetto e assemblato con viti e trapano.
SKETCH
angolari metalliciper supportare iripiani
viti per fis
sare
le gambeincastro tra gmbe
e ripiao centrale
MAKING OF
Esperienza di autocostruzione e di progettazione partecipata.
Workshp realizzato in collaborazio-ne con Umo Design Studio, con
Città di Torino- Settore Piano Adolescenti; Città di Torino- Circo-
scrizione 2; TechLab, Chieri
DO ITTOGETHER !
Il workshop si è tenuto dal 2 al 6 marzo 2015 presso il "Centro di Protagonismo Giovanile", CPG, "L'isola che non c'è" di Mirafiori Nord, insieme ad altri studenti e con alcuni dei ragazzi che frequentano il centro; lo scopo era quello di cam-biare lo spazio. In particolare, due spazi fuori dal centro, meno utile e apprezzato.
Le lineeguida erano poche: ascoltare, co-progettare, costruire, assemblare, pro-durre in modo autonomo, e soprattutto divertirsi. I partecipanti dovranno, infatti, tirarsi su le maniche e riappropriarsi delle proprie capacità manuali, trasformando per una settimana il centro in un vero e proprio makerspace.
I 21 partecipanti sono stati suddivisi in 5 gruppi, ciascun gruppo ha approfondito una tematica attinente alle abitudini degli adole-scenti (rilassarsi, necessità di esprimersi, ascoltare/fare musica); io ed il mio gruppo ci siamo occupati della tematica fare musica.
Il progetto prende il nome di Suoni Inno-centi in quanto realizzato tramite un’accu-rata regolazione delle lunghezze dei pali innocenti di recupero forniti, è stato realiz-zato realizzato uno xilofono su grande scala in grado di replicare suoni simili alle sette note della scala musicale. Il gruppo di lavoro era composto da: -Andrea Calvagna-Riccardo Cenedella -Martina Milanesio-Martina Ortuso
Foto di Umo Design Studio
sperimentazione intorno al mondo del ca�è, per indagare visioni
possibili, future, e provando ad innescare ambiti di ricerca
innovativi sul prodotto, sul consu-mo, sulla comunicazione.
In collaborazione con il Traning Center LAVAZZA.
COFFEE DESIGN
Il workshop si è tenuto dal 2 al 5 marzo 2016 presso il Traning Center LAVAZZA di Settimo torinese, insieme ad altri studen-ti del politecnico; lo scopo era quello di trovare il modo di far riscoprire il rito del ca�è nascosto dietro alla macchinetta A Modo Mio.
I 20 partecipanti si sono ritrovati immersi per una settimana tra i chicchi tostati e il suono della macchina a cialde.
Suddivisi in 5 gruppi, ciascuno ha approfondito una tematica di�erente legata al mondo delle cialde LAVAZZA e del siste-ma A Modo Mio. Io ed il mio gruppo ci siamo occupati della tematica legata al far riscoprire la tradizione, ormai persa, del ca�è, scoprendo ed inventando una nuova ritualità.
Il progetto prende il nome di Tesoro LAVAZZA in quanto esso si presenta come
una scatola anonima, che attraverso rotazioni e cassetti svela al suo interno spezie varie, cioccolatini e cardamomo; rendendo il ca�è un momento davvero speciale
Il gruppo di lavoro era composto da: -Riccardo Cenedella-Edoardo Facciolla-Simone Giaretto-Benedella Manfredi-Simone Pasquale
+39 320 0723289
Orbassano (TO)
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CONTATTI
“Se non siete curiosi, lasciate perdere. Se non vi interes-sano gli altri, ciò che fanno e come agiscono, allora
quello del designer non è unlavoro che fa per voi.”
A.Castiglioni