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DA: Gianluca Fortunati [[email protected]] Oggetto: Revisione regolamento fondi pensione Premesso che il sottoscritto è tra coloro che hanno aderito alla previdenza complementare fin dalla nascita ( sostenuta) e che è stato definito ( durante il salone del risparmio) dal Prof. Sorsoli ”miniera d’ oro di testo” in quanto tra i 23000 intervistati che oltre ad aver risposto al questionario via web di Assofondipensione ha anche arricchito con considerazioni personali e proposte. Appurato che il sottoscritto non ha preconcetti verso i fondi pensione ne verso una revisione degli stessi, è altresi vero che per la conoscenza e competenza in materia finanziaria ( acquisita in campo internazionale) mi sembra che si voglia utilizzare i fondi, per acquisto di titoli sovrani che non trovino mercato,per finanziare imprese attraverso PMIBond di dubbia utilità, per acquistare i futuribili project bond .... se a ciò aggiungiamo la possibilità di acquisto di fondi hedge o sivav...per non parlare dei derivati ( warrant o cw, spero almeno a difesa delle posizioni, ma che ormai non trovano più garanzia tra gli stessi emittenti).... se per il Segr. (vice pres AssFP) Domenico Proietti “nella bozza di decreto di revisione, il rischio di eccessiva finanziarizzazione è presente e va evitato” , con cinico realismo mi permetto di dire che “non solo la finanziarizzazione sarebbe predominante rispetto alla tipologia di prodotto ma che esporrebbe il fondo pensione a rischio speculativo”....ma soprattutto “il sottoscrittore/lavoratore potrebbe vedere evaporare la sua posizione previdenziale integrativa al pari di come già sta vedendo allontanarsi e ridursi anche il primo pilastro INPS”. Revisione regolamento “fondi pensione” . In questi giorni è in corso una pubblica consultazione (fino al 29/6 [email protected] ) da parte del Tesoro (ignota ai più) sulla revisione del regolamento sui fondi pensione ( scritto su misura per l'industria del risparmio gestito ma non solo) , di certo non a favore dei sottoscrittori ( lavoratori/finanziatori). Cosa non va nel nuovo schema : Le quote di fondi comuni sono equiparate alle azioni, titoli di stato, obbligazioni ecc.... quotati ? ( non c’è domandaofferta) Il 100% del patrimonio del fondo pensione può essere subappaltato a fondi comuni e simili Direttamente o indirettamente, il 37% del fondo può finire in titoli non quotati Il 20% può essere messo in fondi speculativi (hedge) o chiusi Nella relazione introduttiva è detto "dovrà essere prevalente l'investimento in strumenti negoziati nei mercati regolamentati", in parole povere in titoli quotati o simili. Sarebbe qualcosa, se non fosse calpestata dall'art. 5 comma 1 dello schema di regolamento. Scopriamo che i fondi comuni e simili, ovvero gli Organismi d'Investimento Collettivo del Risparmio, OICR , si considerano strumenti finanziari negoziati nei mercati regolamentati. Un OICR è un fondo comune, o una Sicav, dove il gestore può fare i suoi comodi comprando e vendendo titoli senza che l'aderente al fondo pensione possa sapere cosa ha combinato. I fondi comuni sono scatole nere. La norma è fatta per permettere ai gestori di saccheggiare il fondo pensione. Addirittura il 100% del fondo pensione può essere messo in fondi comuni. Gli amministratori del fondo subappaltano, come di regola, la gestione a una o più società (Eurizon, Pioneer, Unipol ecc.) e queste a loro volta la subsubappaltano a fondi comuni. Bella roba! L'assenza di trasparenza, con i rischi conseguenti, diventa la regola per i risparmi dei lavoratori italiani, intrappolati nei fondi pensione. L'investitore prudente sceglie titoli quotati, perché così può venderli abbastanza facilmente, se ne ha bisogno o quando vuole cambiare investimento. Cosa

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DA: Gianluca Fortunati [[email protected]] Oggetto: Revisione regolamento fondi pensione  Premesso che il sottoscritto è tra coloro che hanno aderito alla previdenza complementare fin dalla nascita ( sostenuta) e che è stato definito ( durante il salone del risparmio) dal Prof. Sorsoli  ”miniera d’ oro di testo” in quanto tra i 23000 intervistati che oltre ad aver risposto al questionario via web di Assofondipensione ha anche arricchito con considerazioni personali e proposte. Appurato che il sottoscritto non ha preconcetti verso i fondi pensione ne verso una revisione degli stessi, è altresi vero che per la conoscenza e competenza in materia finanziaria ( acquisita in campo internazionale) mi sembra che si voglia utilizzare i fondi,  per acquisto di titoli sovrani che non trovino mercato,per finanziare imprese attraverso PMI‐Bond di dubbia utilità,  per acquistare i futuribili project bond .... se a ciò aggiungiamo la possibilità di acquisto di fondi hedge o sivav...per non parlare dei derivati ( warrant o cw, spero almeno a difesa delle posizioni, ma che ormai non trovano più garanzia tra gli stessi emittenti).... se per il Segr. (vice pres AssFP) Domenico Proietti  “nella bozza di decreto di revisione, il rischio di eccessiva finanziarizzazione è presente e va evitato”,  con cinico realismo mi permetto di dire che “non solo la finanziarizzazione sarebbe predominante rispetto alla tipologia di prodotto ma che esporrebbe il fondo pensione a rischio speculativo”....ma soprattutto “il sottoscrittore/lavoratore potrebbe vedere evaporare la sua posizione previdenziale integrativa al pari di come già sta vedendo allontanarsi e ridursi anche il primo pilastro INPS”.   

Revisione regolamento “fondi pensione” . 

In questi giorni è in corso una pubblica consultazione (fino al 29/6 [email protected] ) da parte del Tesoro (ignota ai più) sulla revisione del regolamento sui fondi pensione ( scritto su misura per l'industria  del risparmio gestito ma non solo) , di certo non a favore dei sottoscrittori ( lavoratori/finanziatori).  

Cosa non va nel nuovo schema : ‐ Le quote di fondi comuni sono equiparate alle azioni, titoli di stato, obbligazioni ecc.... quotati ? ( non c’è domanda‐offerta) ‐ Il 100% del patrimonio del fondo pensione può essere subappaltato a fondi comuni e simili ‐ Direttamente o indirettamente, il 37% del fondo può finire in titoli non quotati ‐ Il 20% può essere messo in fondi speculativi (hedge) o chiusi 

 Nella relazione introduttiva è detto "dovrà essere prevalente l'investimento in strumenti negoziati nei mercati regolamentati", in parole povere in titoli quotati o simili. Sarebbe qualcosa, se non fosse calpestata dall'art. 5 comma 1 dello schema di regolamento. Scopriamo che i fondi comuni e simili, ovvero gli Organismi d'Investimento Collettivo del Risparmio, OICR, si considerano strumenti finanziari negoziati nei mercati regolamentati.  Un OICR è un fondo comune, o una Sicav, dove il gestore può fare i suoi  comodi comprando e vendendo titoli senza che l'aderente al fondo pensione possa sapere cosa ha combinato. I fondi comuni sono scatole nere. La norma è fatta per permettere ai gestori di saccheggiare il fondo pensione. Addirittura il 100% del fondo pensione può essere messo in fondi comuni. Gli amministratori del fondo subappaltano, come di regola, la gestione a una o più società (Eurizon, Pioneer, Unipol ecc.) e queste a loro volta la sub‐subappaltano a fondi comuni. Bella roba! L'assenza di trasparenza, con i rischi conseguenti, diventa la regola per i risparmi dei lavoratori italiani, intrappolati nei fondi pensione. L'investitore prudente sceglie titoli quotati, perché così può venderli abbastanza facilmente, se ne ha bisogno o quando vuole cambiare investimento. Cosa 

prevede invece lo schema di regolamento? Si possono investire fino al 30% in titoli non quotati (art. 5 comma 1) e addirittura non negoziati in mercati regolamentati, quali sono in Italia la Borsa o EuroTlx. Non basta, perché il rimanente 70% può essere in fondi comuni che possono avere in pancia un 10% di titoli non quotati. Così il 37% del fondo pensione può essere in roba non quotata, dal valore nebuloso e dal realizzo difficile o impossibile. Il fondo può mettere un 20% in fondi alternativi o chiusi (art. 5 comma 4f). I primi sono più noti come fondi "hedge", sul cui rischio non è il caso di dilungarsi. I secondi, strumenti finanziari da cui non si può uscire. 

Riformare e revisionare, si , peggiorare no ! ( testo inviato al MEF 

[email protected] )

1. È inammissibile equiparare fondi comuni e simili (i cosiddetti OICR) agli strumenti finanziari negoziati nei mercati regolamentati, cioè in pratica ai titoli quotati (art. 5 comma 1)  2. È il trionfo del subappalto che un fondo pensione possa avere il 100% del patrimonio in fondi comuni e sicav (art. 5 comma 1), in assenza di trasparenza sulle attività possedute e sulle compravendite delle medesime.  3. Calpesta ogni regola di prudenza permettere direttamente il 30% in strumenti finanziari non negoziati in mercati regolamentati (art. 5 comma 1): a un fondo devono essere permessi solo titoli quotati  4. A più forte ragione devono essere banditi da un impiego previdenziale i fondi hedge e i fondi chiusi, pieni di azioni di aziende non quotate, permessi invece per il 20% del patrimonio (art. 5 comma 1 e comma 4 f).

5. Un fondo pensione dovrebbe supportare la vita del sottoscrittore, pertanto dovrebbe permettere almeno finanziamenti a tassi agevolatissimi per acquisto prima casa. 

6. Un fondo pensione a discrezione del sottoscrittore potrebbe staccare anche cedole annuali , così da sostenere il lavoratore già durante la fase di accantonamento. 

7. Un fondo rivolgendosi ad una grande platea, dovrebbe consentire prodotti correlati (a prezzi onesti) di prodotti previdenziali, quali polizza per perdita autosufficienza e polizza caso morte. 

8. I fondi pensione dovrebbero consentire una multi gestione tra più prodotti riconducibili ad un unica posizione previdenziale, fondi aperti , fondi chiusi o polizze (contemporaneamente) onde consentire al sottoscrittore di conferire il capitole accumulato ( montante) in una gestione ( polizza, fondo, ecc...) a capitale protetto e rendimento garantito il tutto capitalizzato annualmente ( e con possibilità di cedola), consentendo al contempo di investire mensilmente (accantonare) su un fondo, pip, ecc....con una gestione più dinamica. 

Riformare come previsto nella bozza‐decreto la previdenza integrativa ....significherebbe dopo aver “ probabilmente scippato” la pensione INPS “privare” anche della pensione integrativa !