responsabilità sociale di impresa a misura di pmi - convegno 30.09.2013
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Le slide del convegno promosso da Global Humanitaria Italia Onlus.TRANSCRIPT
30 settembre 2013
“RSI ‐ Norme di riferimento per realizzare ed integrare la Responsabilità Sociale di Impresa
nelle PMI di piccole dimensioni“
Ing. Massimiliano MONESI
HSE & QA Manager
Cos’è la responsabilità sociale?
Chi può avvicinarsi alla responsabilità sociale?
Perché realizzare la responsabilità sociale?
Come affrontare la responsabilità sociale?
“Responsabilità Sociale di Impresa“
Cos’è la responsabilità sociale?
Wikipedia: “ … gestire efficacemente le problematiche d'impatto sociale ed etico al loro interno e nelle zone di attività.»
Definizione iniziale UE: integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche …
Integrazione di preoccupazioni di natura etica nelle decisioni ed azioni che possono avere impatto sulla società, sulle persone e sull’ambiente.
Al fine di creare uno sviluppo sostenibile.
Definizione attuale UE: la responsabilità delle imprese per il loro impatto sulla società
Definizione ISO 26000: responsabilità da parte di una organizzazione per gli impatti delle sue decisioni e delle sue attività …
Chi può avvicinarsi alla responsabilitàsociale?
Dalle grandi aziende . . .
. . . ad ogni Organizzazione
Perché realizzare la responsabilitàsociale?
La RSI è un cambiamento strategico, se vissuto in modo concreto e pragmatico porta a:
crescita della reputazione dell’organizzazione,
capacità di attrarre e mantenere i propri stakeholders,
vantaggio competitivo durevole,
consente di sfruttare il momento di cambiamento definendo nuove opportunità, orientandosi allo
sviluppo sostenibile.
Come affrontare la responsabilità sociale?
SA 8000:2008 – Social Accountability
ISO 26000:2010 – Guida Alla Responsabilità Sociale
SA 8000:2008 – SOCIAL ACCOUNTABILITY (terza edizione)
1. Lavoro infantile2. Lavoro forzato e obbligato3. Salute e sicurezza4. Libertà di associazione e diritto alla
contrattazione collettiva5. Discriminazione6. Procedure disciplinari7. Orario di lavoro8. Remunerazione9. Sistema di gestione
Oltre al rispetto dei principi, l'organizzazione deve rispettare una serie di documenti internazionali emanati da International Labour Organization
(ILO), Nazioni Unite e organismi internazionali.
Principi:
1. Responsabilità2. Trasparenza3. Comportamento etico 4. Rispetto dell’interesse degli stakeholders 5. Legalità6. Rispetto delle norme internazionali di comportamento7. Rispetto dei diritti umani
ISO 26000:2010 – GUIDA ALLA RESPONSABILITA’ SOCIALE
ISO 26000:2010 – GUIDA ALLA RESPONSABILITA’ SOCIALE
Temi Fondamentali:
1. Governance 2. Diritti umani3. Rapporti e condizioni di lavoro 4. Ambiente 5. Corrette prassi gestionali6. Consumatori7. Coinvolgimento e sviluppo della comunità
Per ogni tema fondamentale la norma ISO 26000 espone una serie di “Aspetti Specifici”, per i quali suggerisce una serie di ”Azioni ed Aspettative”
ISO 14001:2004 – SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE (seconda edizione),
OHSAS 18001:2007 – SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA E DELLA SALUTE DEI LAVORATORI (seconda edizione),
Norme e leggi trasversali alla RSI:
D.LGS 81/2008 – TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO,
D.LGS 231/2001 – RESPONSABILITA’ AMMINISTRATIVA DELLE PERSONE GIURIDICHE
Come evolve la RSI: il Bilancio Sociale
AA 1000
GRI
Linee guida per la redazione del bilancio sociale nelle organizzazioni non profit.
Conclusioni
Le parole della Responsabilità Sociale:
• Comunicare: non solo una ragione commerciale, ma uno strumento di diffusione.
• Coinvolgere: non è un progetto interno all’organizzazione, ma di tutta la supply chain.
• Concretizzare: non solo norme, ma innovazione e cambiamento per aumentare la competitività.
• Sviluppo Sostenibile: cambio culturale e modello economico, sociale ed ambientale.
“La responsabilità degli amministratori e la Responsabilità Sociale di Impresa”
Dr. Samuele Bellani
Head of Internal Audit
“Aspetti fiscali e tributari della RSI e delle donazioni“
Dott. Mauro TURRI Commercialista e Revisore Contabile
www.studiofavalli.com
“Un impresa è socialmente responsabile ogniqualvota si dota di approcci e strumenti per integrare nella propria gestione, gli aspetti relativi a tematiche ambientali,
di etica, del rispetto dei diritti umani e dei diritti dei consumatori, con il duplice obiettivo di massimizzare la creazione di valore condiviso con gli stakeholders
e di prevenire o mitigare gli impatti negativi della propria attività”
“Responsabilità Sociale di Impresa“
Adozione di una politica aziendale che concili obiettivi economici con quelli sociali e ambientali del territorio di riferimento, in un’ottica di
sostenibilità futura.
Gli stakeholders e l’opinione pubblica premiano il loro impegno perlo sviluppo sociale ed economico delle soggetti e comunità svantaggiate
Azione strategica e fondamentale per lo sviluppo locale e territoriale per la governancedi impresa e delle organizzazioni no profit e delle istituzioni pubbliche.
PIANO AZIONE NAZIONALE RSI 2012 ‐ 2014
sgravi fiscali
premi nelle gare di appalti pubblici
azioni di promozione, formazione e divulgazione presso gli Enti Territoriali e Pubblici
Le Camere di Commercio hanno un grande ruolo nell’action plan. In Lombardia hanno consentito di rendere omogenea l’erogazione dei servizi di
RSI/CRS su tutto il territorio.
PIANO AZIONE REGIONALE (Lombardia)
Raccolta di Buone Prassi Lombarde
Coordinamento azioni per la conciliazione famiglia – lavoriBandi regionali di welfare aziendale
Supporto ai comitati di imprenditoria femminile lombardeSostegno al Lavoro Penitenziario nei relativi forum di raccordo.
Sperimentazione di modalità innovative di relazione tra imprese
PIANO AZIONE REGIONALE (Lombardia)
Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro: dal 2004 riduzione premio INAIL
2012 – riduzione del 30% per le microimprese
2013 – riduzione del 30% per le microimprese che avranno realizzato buone prassi ed in regola con i
versamenti contributivi.
AGEVOLAZIONI FISCALI
Detrazioni e deduzioni del reddito
Devoluzioni di beni non di lusso alle imprese no ‐ profit
Devoluzione di derrate alimentari e prodotti farmaceutici a imprese no ‐ profit
CAUSE RELATED MARKETING
Un importante strumento di Corporate Social Responsability per realizzareil proprio impegno sociale nel sociale. Consente di affrontare i problemi sociali fornendo risorse e finanziamenti, perseguendo gli obiettivi di
marketing delle imprese.
SCAMBIO, il no – profit contribuisce alla realizzazione di un progettono‐profit/istituzionale mettendo a disposizione risorse finanziarie o mateirali.
DIFFUSIONE: assimilabile alla sponsorizzazione. Utilizza il prodotto per la trasmissione del messaggio o della causa sostenuta
LICENZA: l’ente no – profit concede in licenza il proprio marchio o in nomeo in cambio di un corrispettivo fiscalmente assimilabile alla sponsorizzazione
RACCOLTA MEDIATA: l’azienda profit garantisce il sostegno alla causa no – profit ponendosi come intermediario.
30 settembre 2013
Social Responsibility: via Social Mediaun nuovo modo di comunicare I valori aziendali
Valeria Severini – CEO Freedat aLabs
Fare SMM nel B2B, si può!
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L’85% dei navigatori italiani visita social network e blog.*
Gli italiani trascorrono1/3 del
tempo online sui social network.
L’85% dei navigatori italiani visita social network e blog.*
Gli italiani trascorrono1/3 del
tempo online sui social network.
23,3 milioni di utenti in Italia
4 milioni di utenti in Italia
3,8 milioni di utenti in Italia
3,37 milioni di utenti in Italia
20,5 milioni di persone in Italia vedono video online ogni mese
*In Italia il numero totale di cittadini con accesso ad Internet è di 35 milioni
Fonte: http:‐2013‐parte‐1‐lo‐scenario‐italiano/ //vincos.it/2013/06/01/state‐of‐the‐net
http://media‐cache‐ec4.pinimg.com/originals/aa/1c/b1/aa1cb1402d1fcacea65f1a7f88f13eaf.jpg
Goal del marketing nel B2B
Agisci!
Evento BtoB Marketing 29
Engagement i SM sono people to people: P2P!
messaggi
canalidare valore aggiunto
obiettivi
Integrazione nel marketing mix
usare il giusto tone of voiceSocial responsability
I valori della tua azienda
FacebookPost
Infografica
INFOGRAFICHE
Perché creare infografiche
• Le infografiche sono ovunque, non possiamo piùfarne a meno, perché?– Le infografiche sono rappresentazioni grafiche di dati che
riproducono nei modi più opportuni e accattivanti dati, fatti e statistiche
– Vengono premiate dai motori di ricerca: una buona infograficaviene linkata spesso e ha riscontri positivi anche a livello di “like”e condivisioni nei social network, metriche che impattano sul rank di un sito web
– Una buona infografica esaurisce un argomento in un modo nuovo, giunge a nuove conclusioni, visualizza un diverso punto di vista
A cosa fare attenzione1. Dati•Le migliori infografiche sono fondate su dati concreti, attendibili e freschi
2. Visualizzazioni “ingegnose“•Occorre andare oltre al grafico a torta o all’istogramma. Le migliori infografichesono quelle che presentano i dati e le informazioni in modo da sorprendere e da rendere l’idea al meglio
Dove si mettono le infografiche?
• Le infografiche possono essere:– Twittate come jpeg– Inserite in post sui blog– Pubblicate come immagini su Facebook e raccogliere
in un album su Facebook (nella descrizione delle singole immagini è sempre bene inserire il link a un articolo che racconta l’infografica): questo facilita la condivisione social
– Pubblicate su una board di Pinterest (ma solo se ne producono davvero tante!): anche questo facilita la condivisione social
Tool interessanti Piktochart: http://piktochart.com/
Easel.ly: http://www.easel.ly/
Infogram: http://infogr.am/beta/
Tiki-toki (per linee temporali): http://www.tiki-toki.com/
Wordle (per tag cloud): http://www.wordle.net/
Oppure:
Inscape
Photoshop
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Tel 02 2831151 Fax 02 28311524
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