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Report trimestrale
sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane
Ufficio Analisi Economiche
Direzione Strategie e Mercati Finanziari
Ottobre 2011
Report trimestrale Indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane
n. 6
DIREZIONE GENERALE PER
L’INCLUSIONE E LE POLITICHE SOCIALI
Report trimestrale
sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane
2 Lista degli indicatori
Sommario e conclusioni
• Indicatori di indebitamento
A.1 - Incidenza del debito
A.2 - Dinamica dei mutui
A.3 - Dinamica del credito al consumo
B. Indicatori di vulnerabilità finanziaria
B.1 - Housing affordability index
B.2 - Incidenza della rata sul reddito
C. Indicatori di patologia finanziaria
C.1 - Tasso di decadimento sui numeri
C.2 - Tasso di decadimento sugli importi
Dati relativi al I° trimestre 2011
Report trimestrale
sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane
3 Sommario e conclusioni
Premessa
L’Abi e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali presentano il sesto Report sugli indicatori di indebitamento, vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane, con dati aggiornati al secondo trimestre del 2011.
Il Report ha la finalità di monitorare la situazione finanziaria delle famiglie italiane, con particolare riguardo a tutti i rischi potenzialmente connessi con la crescita dell’indebitamento e con l’acuirsi dei fattori di vulnerabilità e fragilità finanziaria a seguito dello shock macroeconomico del biennio 2008-2009.
Di seguito si dà conto dell’evoluzione più recente degli indicatori presenti nel Report.
Avvertenze
Le dinamiche dei principali aggregati di bilancio delle banche dal mese di giugno 2010 hanno risentito degli effetti indotti dalle modifiche intervenute con il recepimento del Regolamento BCE/2008/32 e nelle segnalazioni statistiche di vigilanza. Gli aggiustamenti hanno determinato un incremento a giugno 2010 dei “Prestiti a residenti nell’area dell’euro” da attribuire a prestiti cartoralizzati o altrimenti ceduti, che non soddisfano i criteri di cancellazione previsti dai principi contabili internazionali (IAS), in analogia alla redazione dei bilanci. L’applicazione di tali criteri ha comportato la re-iscrizione in bilancio di attività precedentemente cancellate. I dati presentati nel Report sono stimati al fine di sterilizzare queste modifiche contabili che hanno determinato un salto nelle serie storiche dei finanziamenti bancari.
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vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane
4 Sommario e conclusioni
A. Indicatori di indebitamento
Nella categoria degli indicatori di indebitamento si rileva che, nel secondo trimestre del 2011, l’incidenza complessiva del debito finanziario contratto dalle famiglie consumatrici, rispetto al loro reddito disponibile, è stata pari al 48% nella media italiana, contro il 47% di un anno prima. Le famiglie del Centro sono quelle con il maggior grado d‘indebitamento (51%), quelle con la minore incidenza sono invece le famiglie meridionali (46%), mentre le famiglie settentrionali presentano una incidenza del 48%.
Tra le tipologie di debito contratte, significativa è risultata la crescita dei mutui per l’acquisto di abitazioni che hanno registrato un +6% rispetto a un anno prima (4,7% a giugno del 2010), attestandosi nel complesso su un ammontare di circa 266 miliardi di euro. L’area geografica più dinamica è stata il Meridione, con una crescita su base annua dell’ 8,1%, seguita dal Centro (6,4%) e dalle Isole (5,8%). In termini cumulati, da giugno 2006 al corrispettivo periodo del 2011, l’incremento delle consistenze dei mutui si è attestato a quasi il 35% per il totale nazionale, con le regioni del Mezzogiorno ad evidenziare il maggior dinamismo (42,5%).
Decisamente meno vivace è risultata la dinamica del credito al consumo, erogato sia da banche che da finanziarie, in riduzione del 2,8% rispetto ad un anno prima (+0,9% a giugno del 2010), con un ammontare, al secondo trimestre del 2011, pari a circa 109 miliardi di euro. L’area geografica con la riduzione maggiore in tale segmento di mercato è stata il Nord-Ovest, con una riduzione su base annua del 5,4%, seguita dal Centro (-2,5%). Lievemente positiva invece la tendenza nelle Isole (0,2%). In termini cumulati, da giugno 2006 al corrispettivo periodo del 2011 l’incremento delle consistenze del credito al consumo si è attestato a circa il 36,7% per il totale nazionale; anche in tal caso le regioni più dinamiche sono state quelle del Mezzogiorno (44%).
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vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane
5 Sommario e conclusioni
B. Indicatori di vulnerabilità finanziaria
Il blocco degli indicatori di vulnerabilità finanziaria comprende l’indice di accessibilità all’abitazione (housing affordability index – per maggiori dettagli si veda pag. 21). Sulla base dei dati più recenti si valuta che ad agosto del 2011 l’housing affordability index si è attestato, nel dato medio italiano, al 4,5%, un valore che segnala quindi la possibilità per la famiglia media italiana di poter accedere all’acquisto di una casa, ma che risulta in diminuzione di 1,3 punti percentuali rispetto al dato di inizio anno. La diminuzione dell’indice è dovuta principalmente alle recenti tensioni al rialzo sul livello dei tassi di interesse (il tasso sui mutui con scadenza superiore ai 10 anni è passato dal 4,22% di gennaio di quest’anno, al 4,89% di agosto), mentre, in questa fase, il rapporto tra prezzo della casa e reddito disponibile sembra aver interrotto il proprio trend crescente, non esercitando quindi il tradizionale effetto espansivo sul valore dell’indice. L’indice di affordability calcolato per le famiglie con capo giovane e senza una casa di proprietà mostra dinamiche sostanzialmente simili con però una maggiore ampiezza delle variazioni.
Altro indicatore di vulnerabilità finanziaria riportato nel Report è l’incidenza della rata per l’acquisto di abitazioni sul reddito disponibile del complesso delle famiglie. Coerentemente alle indicazioni dell’indice di affordability e con il rialzo dei tassi, si osserva che nel secondo trimestre del 2011 questo indice è cresciuto: è ora pari a 4,8 punti percentuali nella media nazionale, in aumento di 3 decimi rispetto al primo trimestre del 2011, ma inferiore di 2 punti percentuali rispetto al punto di picco del secondo trimestre del 2008. Nel dettaglio territoriale si riscontra che l’area con il più basso peso della rata è il Mezzogiorno (3,6%), mentre l’incidenza risulta pari al 5,2/5,3% nelle regioni centro-settentrionali.
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vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane
6 Sommario e conclusioni
C. Indicatori di patologia finanziaria
Tra gli indicatori di patologia finanziaria nel Report vengono considerati i tassi di decadimento sui numeri e sugli importi, cioè indici che esprimono qual è l’incidenza del numero e degli importi dei finanziamenti erogati alle famiglie consumatrici che si trovano in uno stato di sofferenza rispetto a quelli che non presentano problemi (in bonis). Con riferimento al tasso di decadimento sui numeri, a livello nazionale, si riscontra un livello pari all’1,14% a giugno 2011, in riduzione di 0,06 punti percentuali rispetto ad un anno prima, ma in crescita di 0,32 punti relativamente al 2006. L’area che registra la maggiore incidenza del numero di sofferenze è il Mezzogiorno (1,58%), seguita dal Nord-Ovest (1,14%). La dinamica dell’ultimo quinquennio segnala come nel Mezzogiorno vi sia stato un peggioramento della qualità del credito relativamente alle somme erogate maggiore rispetto a quella del Centro-Nord (rispettivamente +0,37 e +0,28 punti percentuali).
Con riguardo al tasso di decadimento sugli importi si osserva un livello pari all’1,38% al secondo trimestre del 2011, in riduzione di 0,06 punti percentuali rispetto ad anno prima, ma in aumento di 0,37 punti relativamente al 2006. L’area che registra la maggiore incidenza è il Mezzogiorno (1,52%), seguita dal Nord-Ovest (1,45%). La dinamica dell’ultimo quinquennio segnala come nel Centro-Nord vi sia stato un peggioramento della qualità del credito relativamente alle somme erogate maggiore rispetto a quella del Mezzogiorno (rispettivamente +0,37 e +0,31 punti percentuali).
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vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane
7 Sommario e conclusioni
Uno sguardo d’assieme (1/2)
In sintesi, le informazioni più recenti confermano il giudizio complessivamente positivo circa la capacità di tenuta delle famiglie italiane durante una fase del ciclo estremamente difficile. Tuttavia nel corso dell’ultimo anno, a fronte di un principio di miglioramento degli indicatori di patologia finanziaria, il recente rialzo dei tassi di interesse inserisce qualche elemento di tensione sui principali indicatori di vulnerabilità finanziaria.
Il Report trimestrale di Ottobre 2011, evidenzia come i finanziamenti per acquisto di abitazioni continuino a crescere su tassi relativamente sostenuti in quanto favoriti, da un lato, dall’effetto di calmieramento che la crisi esercita sui prezzi degli immobili e, dall’altro, dall’ancora contenuto livello dei tassi d’interesse. Un minor dinamismo si registra invece con riferimento al credito al consumo che evidenzia una fase di contrazione. La modesta crescita del reddito disponibile delle famiglie, sia corrente che atteso, fa probabilmente da sfondo a queste tendenze.
L’indice di accessibilità all’abitazione (housing affordability index), che aveva mostrato a partire dal 2008 un progressivo miglioramento, segnala tuttavia nei primi 8 mesi del 2011 una tendenza riflessiva da collegare al ciclo ascendente dei tassi di interesse, il che evidenzia quindi una minore possibilità per le famiglie di poter acquistare una casa. In compenso sembrerebbe essersi fermato l’effetto riduttivo legato all’aumento dei prezzi delle case relativamente alla dinamica del reddito disponibile delle famiglie. Le recenti tensioni sul debito sovrano del nostro Paese potrebbero inserire ulteriori elementi di preoccupazione in relazione a questo indicatore.
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8 Sommario e conclusioni
Uno sguardo d’assieme (2/2)
Nel complesso, considerando tutte le forme d’indebitamento finanziario delle famiglie gli ultimi dati ci segnalano un leggero incremento del peso del debito, in linea con l’esperienza recente. Ciò, in connessione ai primi rialzi dei tassi di interesse, ha determinato una lieve crescita del rapporto tra rata media sui mutui per l’acquisto di abitazioni e reddito disponibile, che permane tuttavia molto al di sotto dei valori raggiunti nella metà del 2008.
Gli indicatori di patologia finanziaria si mantengono sotto controllo e mostrano l’avvio di un processo di riduzione dopo la fase ascendente dell’ultimo biennio. La riduzione risulta abbastanza omogenea nelle diverse aree del Paese, con una maggiore riduzione nelle regioni meridionali e del Nord-Ovest, ma anche con il permanere di alcune criticità nelle Isole.
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9
A. Indicatori di indebitamento
A.1
Incidenza del debito
Descrizione sintetica:
rapporto tra il debito finanziario (mutui, credito al consumo e altri finanziamenti) e il reddito disponibile delle famiglie
Descrizione analitica:
l’indicatore in esame rappresenta il rapporto tra lo stock di debiti finanziari complessivamente contratti dalle famiglie consumatrici
e il loro reddito. Tra i debiti finanziari sono compresi i finanziamenti contratti per l’acquisto di immobili, il credito al consumo (sia
erogato da banche che finanziarie) e gli altri finanziamenti (principalmente scoperto di conto corrente)
Grado di dettaglio territoriale:
fino alle macroaree geografiche
Fonte:
per i debiti finanziari: Banca d’Italia, Bollettino Statistico, Tavole TDB10231 e TDB10254; per il reddito disponibile: elaborazioni su
dati Istat (cfr. note metodologiche)
Frequenza di aggiornamento:
trimestrale
Ultimo dato disponibile:
II trimestre 2011
Data prossimo aggiornamento:
20 gennaio 2012
Nota illustrativa sulla metodologia di stima:
I debiti finanziari sono al netto dei finanziamenti cartolarizzati (da giugno 2010 dati parzialmente stimati – cfr. pag. 3).
.
Per il reddito disponibile si veda ABI-Ufficio Analisi Economiche (2009), “Stima del reddito disponibile a livello trimestrale e
territoriale”, Mimeo.
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10
A. Indicatori di indebitamento A.1
Incidenza del debito
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
mar-
04
giu
-04
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04
dic
-04
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giu
-05
set-
05
dic
-05
mar-
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giu
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06
dic
-06
mar-
07
giu
-07
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07
dic
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dic
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giu
-09
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09
dic
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giu
-10
set-
10
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-10
mar-
11
giu
-11
Italia
Nord
Centro
Mezzogiorno
INCIDENZA DEL DEBITO FINANZIARIO SUL REDDITO DISPONIBILE DELLE FAMIGLIE CONSUMATRICI
Fonte: elaborazioni e stime Ufficio Analisi Economiche ABI su dati Banca d'Italia e Istat.
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11 A.2
Dinamica dei mutui
Descrizione sintetica:
dinamica dei mutui erogati alle famiglie consumatrici per l’acquisto di abitazioni
Descrizione analitica:
l’indicatore in esame riporta il livello e la dinamica della consistenza dei finanziamenti erogati alle famiglie
consumatrici con la finalità dell’acquisto di un’abitazione residenziale
Grado di dettaglio territoriale:
fino al livello provinciale
Fonte:
Banca d’Italia, Bollettino Statistico, tavola TDB10420
Frequenza di aggiornamento:
Trimestrale
Ultimo dato disponibile:
II trimestre 2011
Data prossimo aggiornamento:
20 gennaio 2012
Note:
La consistenza dei mutui è al netto dei finanziamenti cartolarizzati (da giugno 2010 dati parzialmente stimati – cfr. pag. 3).
A. Indicatori di indebitamento
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12
A.2
Dinamica dei mutui
A. Indicatori di indebitamento
Rip. Territoriale II TRIM. 2006 II TRIM. 2007 II TRIM. 2008 II TRIM. 2009 II TRIM. 2010 II TRIM. 2011 Var. % 2006-2011
Italia 197.282 216.116 219.298 240.103 251.326 266.341 35,0%
Nord-Ovest 69.973 75.604 77.327 84.825 88.463 93.181 33,2%
Nord-Est 45.491 49.425 51.536 55.448 57.328 60.437 32,9%
Centro 46.223 50.475 50.183 55.546 58.410 62.169 34,5%
Meridione 23.140 26.423 25.575 28.669 30.508 32.971 42,5%
Isole 12.456 14.190 14.678 15.614 16.617 17.582 41,2%
Centro-Nord 161.687 175.504 179.046 195.820 204.201 215.788 33,5%
Mezzogiorno 35.596 40.613 40.252 44.283 47.125 50.553 42,0%
MUTUI A FAMIGLIE CONSUMATRICI (Consistenze)
Fonte: Elaborazioni Ufficio Analisi Economiche ABI su dati Banca d'Italia
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A.2
Dinamica dei mutui
A. Indicatori di indebitamento
197.282
216.116 219.298
240.103251.326
266.341
0
50.000
100.000
150.000
200.000
250.000
300.000
II TRIM. 2006 II TRIM. 2007 II TRIM. 2008 II TRIM. 2009 II TRIM. 2010 II TRIM. 2011
Fonte: Elaborazioni Ufficio Analisi Economiche ABI su dati Banca d'Italia
MUTUI A FAMIGLIE CONSUMATRICI (Consistenze)
•
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A.2
Dinamica dei mutui
A. Indicatori di indebitamento
6,0%
5,3% 5,4%
6,4%
8,1%
5,8%
0,0%
1,0%
2,0%
3,0%
4,0%
5,0%
6,0%
7,0%
8,0%
9,0%
Italia Nord-Ovest Nord-Est Centro Meridione Isole
Fonte: Elaborazioni Ufficio Analisi Economiche ABI su dati Banca d'Italia
MUTUI A FAMIGLIE CONSUMATRICI (Consistenze)(Tassi di variazione tendenziali - II TRIM. 2011)
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A.2
Dinamica dei mutui
A. Indicatori di indebitamento
-4,0%
-2,0%
0,0%
2,0%
4,0%
6,0%
8,0%
10,0%
12,0%
14,0%
16,0%
Italia Centro-Nord Mezzogiorno
MUTUI A FAMIGLIE CONSUMATRICI (Consistenze)
giu-06/giu-11
Tassi di var.
Italia 40.8%
4.8%
4.9%
48.4%
39.2%
Mezzogiorno
Italia
Centro-Nord
Mezzogiorno 5.3%
Fonte: Elaborazioni Ufficio Analisi Economiche ABI su dati Banca d'Italia
Centro-Nord
Tassi di crescita medi annui
giu-06/giu-11
Statistiche
(Tassi di variazione tendenziali)
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Descrizione sintetica:
dinamica del credito al consumo erogato alle famiglie consumatrici
Descrizione analitica:
l’indicatore in esame riporta il livello e la dinamica della consistenza dei finanziamenti erogati alle famiglie consumatrici per l’acquisto di beni e
servizi
Grado di dettaglio territoriale:
fino al livello provinciale
Fonte:
Banca d’Italia, Bollettino Statistico, tavola TDB10254
Frequenza di aggiornamento:
trimestrale
Ultimo dato disponibile:
II trimestre 2011
Data prossimo aggiornamento:
20 gennaio 2012
Note:
La consistenza del credito al consumo è al netto dei finanziamenti cartolarizzati (da giugno 2010 dati parzialmente stimati – cfr. pag.
3).
A.3
Dinamica del credito al consumo
A. Indicatori di indebitamento
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vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane
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A.3
Dinamica del credito al consumo
A. Indicatori di indebitamento
Rip. Territoriale II TRIM. 2006 II TRIM. 2007 II TRIM. 2008 II TRIM. 2009 II TRIM. 2010 II TRIM. 2011 Var. % 2006-2011
Italia 79.868 93.802 100.864 111.248 112.301 109.153 36,7%
Nord-Ovest 20.943 24.367 26.230 28.430 28.828 27.269 30,2%
Nord-Est 11.790 14.085 15.242 16.371 16.316 15.902 34,9%
Centro 17.511 20.416 21.725 23.989 24.135 23.370 33,5%
Meridione 18.409 21.738 23.405 26.906 26.871 26.430 43,6%
Isole 11.216 13.195 14.263 15.552 16.151 16.182 44,3%
Centro-Nord 50.243 58.868 63.197 68.790 69.279 66.541 32,4%
Mezzogiorno 29.625 34.934 37.668 42.457 43.022 42.612 43,8%
CREDITO AL CONSUMO* (Milioni di Euro)
Fonte: Elaborazioni Ufficio Analisi Economiche ABI su dati Banca d'Italia
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A.3
Dinamica del credito al consumo
A. Indicatori di indebitamento
79.868
93.802
100.864
111.248 112.301109.153
0
20.000
40.000
60.000
80.000
100.000
120.000
II TRIM. 2006 II TRIM. 2007 II TRIM. 2008 II TRIM. 2009 II TRIM. 2010 II TRIM. 2011
Fonte: Elaborazioni Ufficio Analisi Economiche ABI su dati Banca d'Italia
CREDITO AL CONSUMO* (Milioni di Euro)
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vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane
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A.3
Dinamica del credito al consumo
A. Indicatori di indebitamento
-2,8%
-5,4%
-2,5%
-3,2%
-1,6%
0,2%
-6,0%
-5,0%
-4,0%
-3,0%
-2,0%
-1,0%
0,0%
1,0%
Italia Nord-Ovest Nord-Est Centro Meridione Isole
Fonte: Elaborazioni Ufficio Analisi Economiche ABI su dati Banca d'Italia
TASSI DI VAR. TENDENZIALI DEL CREDITO AL CONSUMO* NEL II TRIM. 2011
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sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane
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A.3
Dinamica del credito al consumo
A. Indicatori di indebitamento
-10,0%
-5,0%
0,0%
5,0%
10,0%
15,0%
20,0% Italia
Centro-Nord
Mezzogiorno
CREDITO AL CONSUMO*: TASSI DI VARIAZIONE TENDENZIALI
giu-06/giu-11
Tassi di crescita
Italia 36,7%
-4,0%
-2,8%
43,8%
32,4%
Mezzogiorno
Italia
Centro-Nord
Mezzogiorno -1,0%Fonte: Elaborazioni Ufficio Analisi Economiche ABI su dati Banca d'Italia
Centro-Nord
Tassi di crescita medi annui
giu-06/giu-11
Statistiche
Report trimestrale
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21
B. Indicatori di vulnerabilità finanziaria
B.1
Housing affordability index
Descrizione sintetica:
indice che esprime l'accessibilità all'acquisto di un'abitazione residenziale da parte di una famiglia, con un focus
particolare sulle famiglie con capo giovane che non possiedono una casa di proprietà
Descrizione analitica:
l’indice di accessibilità qui proposto viene calcolato utilizzando, in analogia con quanto effettuato dalla
statunitense National Association of Realtors (NAR), il costo finanziario connesso con l’ammortamento di un
mutuo a tasso fisso, di durata pari a 20 anni e loan-to value dell'80%, necessario a coprire le spese di acquisto di
un’abitazione. L’idea sottostante è che il bene casa sia effettivamente accessibile se l’ammontare della rata del mutuo
non supera una determinata quota del reddito disponibile, convenzionalmente individuata pari al 30%. Dunque, l’indice è
calcolato come differenza tra il valore soglia del 30% e l’incidenza della rata. Valori positivi dell’indice indicano
che la famiglia media è in grado di acquistare l’abitazione al prezzo medio di mercato; viceversa valori negativi segnalano che la famiglia non
è in grado di acquistare. Ad esempio se il rapporto rata/reddito è pari al 25%, l’indice di affordability sarà pari 5%, ovvero 30%-25%
Grado di dettaglio territoriale:
fino alle macroaree geografiche con frequenza semestrale
Fonte:
per il costo delle abitazioni: Osservatorio sul Mercato Immobiliare dell’Agenzia del Territorio
per il reddito disponibile: elaborazioni su dati Istat (cfr. note metodologiche)
per i tassi d’interesse: Banca d’Italia, Supplemento Bollettino Statistico Moneta e Banche, Tavola TTI30200
Frequenza di aggiornamento:
Mensile
Ultimo dato disponibile:
Febbraio 2011
Data prossimo aggiornamento:
Luglio 2011
Nota illustrativa sulla metodologia di stima:
Abi - Ufficio Analisi Economiche, "Le famiglie italiane e l’acquisto della casa: la costruzione di un indicatore di
accessibilità (affordability index)", giugno 2009. Per il reddito disponibile si veda ABI-Ufficio Analisi Economiche
(2009), “Stima del reddito disponibile a livello trimestrale e territoriale”, Mimeo.
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ITALIA – INDICE AFFORDABILITY
B. Indicatori di vulnerabilità finanziaria
B.1
Housing affordability index
-15%
-10%
-5%
0%
5%
10%
ge
n-0
6fe
b-0
6m
ar-
06
ap
r-0
6m
ag
-06
giu
-06
lug
-06
ag
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6se
t-06
ott
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no
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6d
ic-0
6g
en
-07
feb
-07
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07
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7m
ag
-07
giu
-07
lug
-07
ag
o-0
7se
t-07
ott
-07
no
v-0
7d
ic-0
7g
en
-08
feb
-08
mar-
08
ap
r-0
8m
ag
-08
giu
-08
lug
-08
ag
o-0
8se
t-08
ott
-08
no
v-0
8d
ic-0
8g
en
-09
feb
-09
mar-
09
ap
r-0
9m
ag
-09
giu
-09
lug
-09
ag
o-0
9se
t-09
ott
-09
no
v-0
9d
ic-0
9g
en
-10
feb
-10
mar-
10
ap
r-1
0m
ag
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giu
-10
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-10
ag
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0se
t-10
ott
-10
no
v-1
0d
ic-1
0g
en
-11
feb
-11
mar-
11
ap
r-1
1m
ag
-11
giu
-11
lug
-11
ag
o-1
1
Totale famiglie Famiglie giovani non propietarie di casa
Fonte: Elaborazioni Ufficio Analisi Economiche Abi su dati Agenzia del Territorio (OMI), Banca d’Italia e Istat.
Report trimestrale
sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane
23
INDICE DI AFFORDABILITY PER IL TOTALE DELLE FAMIGLIE ITALIANE
B. Indicatori di vulnerabilità finanziaria
B.1
Housing affordability index
-6%
-4%
-2%
0%
2%
4%
6%
8%
10%
12%
14%
2004.Is
em
2004.IIs
em
2005.Is
em
2005.IIs
em
2006.Is
em
2006.IIs
em
2007.Is
em
2007.IIs
em
2008.Is
em
2008.IIs
em
2009.Is
em
2009.IIs
em
2010.Is
em
2010.IIs
em
2011.Is
em
Italia Nord Centro Sud
Fonte: Elaborazioni Ufficio Analisi Economiche Abi su dati Agenzia del Territorio (OMI), Banca d’Italia e Istat.
Report trimestrale
sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane
24
INDICE DI AFFORDABILITY (Famiglie non proprietarie di casa con età del capofamiglia compresa tra 31 e 40 anni)
B. Indicatori di vulnerabilità finanziaria
B.1
Housing affordability index
-30%
-25%
-20%
-15%
-10%
-5%
0%
5%
10%
20
04
.Ise
m
20
04
.IIse
m
20
05
.Ise
m
20
05
.IIse
m
20
06
.Ise
m
20
06
.IIse
m
20
07
.Ise
m
20
07
.IIse
m
20
08
.Ise
m
20
08
.IIse
m
20
09
.Ise
m
20
09
.IIse
m
20
10
.Ise
m
20
10
.IIse
m
20
11
.Ise
m
Italia Nord Centro Sud
Fonte: Elaborazioni Ufficio Analisi Economiche Abi su dati Agenzia del Territorio (OMI), Banca d’Italia e Istat.
Report trimestrale
sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane
25
PERCENTUALE DI FAMIGLIE PER CUI L’ACQUISTO DI UN’ABITAZIONE E’ ACCESSIBILE
B. Indicatori di vulnerabilità finanziaria
B.1
Housing affordability index
0
10
20
30
40
50
60
70
20
04
.Ise
m
20
04
.IIse
m
20
05
.Ise
m
20
05
.IIse
m
20
06
.Ise
m
20
06
.IIse
m
20
07
.Ise
m
20
07
.IIse
m
20
08
.Ise
m
20
08
.IIse
m
20
09
.Ise
m
20
09
.IIse
m
20
10
.Ise
m
20
10
.IIse
m
20
11
.Ise
m
Totale famiglie Famiglie giovani non proprietarie
Fonte: Elaborazioni Ufficio Analisi Economiche Abi su dati Agenzia del Territorio (OMI), Banca d’Italia e Istat.
Report trimestrale
sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane
26
SCOMPOSIZIONE DELLA VARIAZIONE DELL’INDICE DI AFFORDABILITY (TOTALE FAMIGLIE)
B. Indicatori di vulnerabilità finanziaria
B.1
Housing affordability index
0,0%-0,3%
0,4%0,7%
0,1%-0,5%
-0,9%-1,5% -1,4% -1,3%
0,0% 0,0%0,6%
1,4%0,7%
0,0%
-0,6% -1,4%-1,8%
-2,5%
-3,3%
-3,6%
-4,2% -4,4% -4,5%
-5,0%-5,4% -5,6% -5,5% -5,4%
-0,07
-0,06
-0,05
-0,04
-0,03
-0,02
-0,01
0
0,01
0,02
0,03
20
04
.Ise
m
20
04
.IIse
m
20
05
.Ise
m
20
05
.IIse
m
20
06
.Ise
m
20
06
.IIse
m
20
07
.Ise
m
20
07
.IIse
m
20
08
.Ise
m
20
08
.IIse
m
20
09
.Ise
m
20
09
.IIse
m
20
10
.Ise
m
20
10
.IIse
m
20
11
.Ise
m
Effetto interazione Effetto prezzo casa Effetto tasso
Fonte: Elaborazioni Ufficio Analisi Economiche Abi su dati Agenzia del Territorio (OMI), Banca d’Italia e Istat.
Report trimestrale
sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane
27
SCOMPOSIZIONE DELLA VARIAZIONE DELL’INDICE DI AFFORDABILITY (Famiglie non proprietarie di casa con età del capofamiglia compresa tra 31 e 40 anni)
B. Indicatori di vulnerabilità finanziaria
B.1
Housing affordability index
0,0% -0,4%0,5% 0,9%
0,1%-0,7% -1,2%
-2,0% -1,9% -1,7%
0,0% 0,0%0,8%
1,8%1,0%
0,0%
-0,8%-2,5%
-3,5%
-5,1%
-6,1%
-7,6%
-9,4%-10,7% -10,8%
-11,6%-12,3% -12,5% -12,4% -12,3%
-0,16
-0,14
-0,12
-0,1
-0,08
-0,06
-0,04
-0,02
0
0,02
0,04
20
04
.Ise
m
20
04
.IIse
m
20
05
.Ise
m
20
05
.IIse
m
20
06
.Ise
m
20
06
.IIse
m
20
07
.Ise
m
20
07
.IIse
m
20
08
.Ise
m
20
08
.IIse
m
20
09
.Ise
m
20
09
.IIse
m
20
10
.Ise
m
20
10
.IIse
m
20
11
.Ise
m
Effetto interazione Effetto prezzo casa Effetto tasso
Fonte: Elaborazioni Ufficio Analisi Economiche Abi su dati Agenzia del Territorio (OMI), Banca d’Italia e Istat.
Report trimestrale
sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane
28
Descrizione sintetica:
indice che esprime il rapporto tra rata pagata sul mutuo per acquisto di un’abitazione e il reddito disponibile
delle famiglie consumatrici
Descrizione analitica:
l’indicatore in esame rappresenta l’incidenza del costo per il servizio del debito, sia della quota interessi che
capitale, relativo ad un finanziamento per l’acquisto di abitazione rispetto al reddito disponibile
Grado di dettaglio territoriale:
fino alle macroaree geografiche
Fonte:
per la rata su mutui: elaborazioni su dati Banca d’Italia (cfr. note metodologiche)
per il reddito disponibile: elaborazioni su dati Istat (cfr. note metodologiche)
Frequenza di aggiornamento:
Trimestrale
Ultimo dato disponibile:
II trimestre 2011
Data prossimo aggiornamento:
20 gennaio 2012
Nota illustrativa sulla metodologia di stima:
Abi - Ufficio Analisi Economiche, “Stima dell’incidenza della rata sui mutui per l’acquisto di abitazioni sul reddito
delle famiglie consumatrici”, giugno 2009. Per il reddito disponibile si veda ABI-Ufficio Analisi Economiche (2009),
“Stima del reddito disponibile a livello trimestrale e territoriale”, Mimeo.
B. Indicatori di vulnerabilità finanziaria
B.2
Incidenza della rata sul reddito
Report trimestrale
sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane
29
-
.500
1.00
1.500
2.00
2.500
3.00
3.500
4.00
4.500
5.00
5.500
6.00
6.500
7.00
7.500
8.00
8.500
dic
-04
ma
r-0
5
giu
-05
se
t-05
dic
-05
ma
r-0
6
giu
-06
se
t-06
dic
-06
ma
r-0
7
giu
-07
se
t-07
dic
-07
ma
r-0
8
giu
-08
se
t-08
dic
-08
ma
r-0
9
giu
-09
se
t-09
dic
-09
ma
r-1
0
giu
-10
se
t-10
dic
-10
ma
r-1
1
giu
-11
Italia
Nord
Centro
Mezzogiorno
Rapporto tra rata media sui mutui per acquisto di abitazioni e il reddito disponibile delle famiglie consumatrici
Fonte: elaborazioni e stime Ufficio Analisi Economiche ABI su dati Banca d'Italia e Istat.
B. Indicatori di vulnerabilità finanziaria
B.2
Incidenza della rata sul reddito
RAPPORTO TRA RATA MEDIA SUI MUTUI PER ACQUISTO DI ABITAZIONI
E IL REDDITO DISPONIBILE DELLE FAMIGLIE CONSUMATRICI
Report trimestrale
sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane
30
C. Indicatori di patologia finanziaria
C.1
Tasso di decadimento sui numeri
Descrizione sintetica:
dinamica della rischiosità del credito bancario erogato alle famiglie consumatrici
Descrizione analitica:
l’indicatore in esame rappresenta il rapporto tra il numero di famiglie consumatrici andate in default rispetto al
totale delle famiglie consumatrici finanziate ed ancora in bonis Il tasso di decadimento sui numeri è un utile indicatore del grado di rischiosità
complessivo delle famiglie consumatrici a prescindere dall’ammontare dei finanziamenti erogati
Grado di dettaglio territoriale:
fino al livello regionale
Fonte:
Banca d’Italia, Bollettino Statistico, tavola TDB30495
Frequenza di aggiornamento:
Trimestrale
Ultimo dato disponibile:
II trimestre 2011
Data prossimo aggiornamento:
20 gennaio 2012
Report trimestrale
sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane
31
C. Indicatori di patologia finanziaria
C.1
Tasso di decadimento sui numeri
Rip. Territoriale giu-06 giu-07 giu-08 giu-09 giu-10 giu-11 Var. p.p. 2006-2011
Italia 0,83% 0,90% 0,89% 1,20% 1,20% 1,14% 0,32
Nord-Ovest 0,77% 0,87% 0,96% 1,27% 1,24% 1,14% 0,37
Nord-Est 0,68% 0,74% 0,75% 0,99% 1,01% 1,01% 0,33
Centro 0,88% 0,96% 0,80% 1,04% 1,02% 0,97% 0,09
Meridione 1,23% 1,23% 1,19% 1,80% 1,89% 1,71% 0,47
Isole 1,20% 1,09% 1,06% 1,53% 1,42% 1,47% 0,27
Centro-Nord 0,77% 0,85% 0,85% 1,12% 1,11% 1,05% 0,28
Mezzogiorno 1,22% 1,16% 1,13% 1,66% 1,64% 1,58% 0,37
Piemonte 0,75% 0,87% 0,89% 1,15% 1,10% 0,99% 0,25
Valle D' Aosta 0,61% 0,48% 0,51% 1,02% 0,78% 0,65% 0,04
Liguria 0,67% 0,87% 0,73% 1,14% 0,93% 0,79% 0,12
Lombardia 0,79% 0,87% 1,01% 1,32% 1,33% 1,25% 0,46
Trentino-Alto Adige 0,57% 0,53% 0,49% 0,77% 0,68% 0,52% -0,06
Veneto 0,69% 0,80% 0,80% 1,01% 1,08% 1,07% 0,38
Friuli-Venezia Giulia 0,66% 0,66% 0,68% 0,74% 0,70% 0,67% 0,01
Emilia-Romagna 0,69% 0,75% 0,77% 1,08% 1,10% 1,15% 0,45
Marche 0,82% 0,88% 0,82% 1,15% 1,13% 1,10% 0,27
Toscana 0,79% 0,80% 0,68% 0,87% 0,86% 0,79% 0,01
Umbria 0,90% 1,40% 0,86% 1,13% 1,11% 1,05% 0,15
Lazio 0,96% 1,04% 0,87% 1,10% 1,09% 1,04% 0,08
Campania 1,21% 1,22% 1,20% 1,84% 1,89% 1,73% 0,52
Abruzzo 1,26% 1,19% 0,99% 1,32% 1,16% 1,27% 0,01
Molise 1,12% 0,60% 0,86% 1,18% 1,27% 0,84% -0,28
Puglia 0,77% 0,88% 0,79% 1,28% 1,22% 1,02% 0,25
Basilicata 1,15% 1,05% 0,85% 1,53% 1,20% 0,96% -0,18
Calabria 1,33% 1,29% 1,16% 1,62% 1,89% 1,64% 0,31
Sicilia 1,31% 1,25% 1,24% 1,73% 1,60% 1,69% 0,38
Sardegna 0,86% 0,63% 0,56% 0,98% 0,96% 0,85% -0,01
TASSO DI DECADIMENTO ANNUALE FAMIGLIE CONSUMATRICI*
Fonte: Elaborazioni Ufficio Analisi Economiche ABI su dati Banca d'Italia
Report trimestrale
sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane
32
C. Indicatori di patologia finanziaria
C.1
Tasso di decadimento sui numeri
0,83%
0,90% 0,89%
1,20% 1,20%
1,14%
0,00%
0,20%
0,40%
0,60%
0,80%
1,00%
1,20%
1,40%
II TRIM. 2006 II TRIM. 2007 II TRIM. 2008 II TRIM. 2009 II TRIM. 2010 II TRIM. 2011
Fonte: Elaborazioni Ufficio Analisi Economiche ABI su dati Banca d'Italia
TASSO DI DECADIMENTO ANNUALE FAMIGLIE CONSUMATRICI*
Report trimestrale
sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane
33
C. Indicatori di patologia finanziaria
C.1
Tasso di decadimento sui numeri
0,0%
0,5%
1,0%
1,5%
2,0%
2,5%
3,0%
3,5%
Italia
Centro-Nord
Mezzogiorno
TASSO DI DECADIMENTO ANNUALE FAMIGLIE CONSUMATRICI*
giu-06/giu-11
Variazioni in p.p.
Italia 0,61
0,31
0,30
0,49
0,62
Mezzogiorno
Italia
Centro-Nord
Mezzogiorno 0,31
Fonte: Elaborazioni Ufficio Analisi Economiche ABI su dati Banca d'Italia
Centro-Nord
giu-10/giu-11
Variazioni in p.p.
Statistiche
Report trimestrale
sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane
34
C. Indicatori di patologia finanziaria
C.1
Tasso di decadimento sui numeri
1,14% 1,14%
1,01%0,97%
1,58%
0,0%
0,2%
0,4%
0,6%
0,8%
1,0%
1,2%
1,4%
1,6%
1,8%
Italia Nord-Ovest Nord-Est Centro Mezzogiorno
%
Fonte: Elaborazioni Ufficio Analisi Economiche ABI su dati Banca d'Italia
TASSO DI DECADIMENTO ANNUALE FAMIGLIE CONSUMATRICI* A II TRIM. 2011
Report trimestrale
sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane
35
C. Indicatori di patologia finanziaria
C.1
Tasso di decadimento sui numeri
0,0%
0,5%
1,0%
1,5%
2,0%
2,5%
3,0%
3,5%
Italia
Nord-Ovest
Nord-Est
Centro
Mezzogiorno
TASSO DI DECADIMENTO ANNUALE FAMIGLIE CONSUMATRICI*
Fonte: Elaborazioni Ufficio Analisi Economiche ABI su dati Banca d'Italia
Report trimestrale
sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane
36
C. Indicatori di patologia finanziaria
C.1
Tasso di decadimento sui numeri
0,0%
0,2%
0,4%
0,6%
0,8%
1,0%
1,2%
1,4%
1,6%
1,8%
2,0%
TASSO DI DECADIMENTO ANNUALE FAMIGLIE CONSUMATRICI* A II TRIM. 2011-REGIONI
Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud
Fonte: Elaborazioni Ufficio Analisi Economiche ABI su dati Banca d'Italia
Report trimestrale
sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane
37
C. Indicatori di patologia finanziaria
C.1
Tasso di decadimento sui numeri
-0,50
-0,40
-0,30
-0,20
-0,10
0,00
0,10
0,20
VAR. IN P.P. DEL TASSO DI DECADIMENTO ANNUALE FAMIGLIE CONSUMATRICI* A II TRIM. 2011-REGIONI
Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud
Fonte: Elaborazioni Ufficio Analisi Economiche ABI su dati Banca d'Italia
Report trimestrale
sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane
38
Descrizione sintetica:
dinamica della rischiosità del credito bancario erogato alle famiglie consumatrici
Descrizione analitica:
l’indicatore in esame rappresenta il rapporto tra l’ammontare dei finanziamenti delle famiglie consumatrici
andati in default rispetto all’ammontare totale dei finanziamenti erogati alle famiglie consumatrici finanziate ed
ancora in bonis Il tasso di decadimento sugli importi dà un’indicazione del grado di rischiosità delle famiglie consumatrici
ponderato in base all’ammontare dei finanziamenti erogati
Grado di dettaglio territoriale:
fino al livello regionale
Fonte:
Banca d’Italia, Bollettino Statistico, tavola TDB30495
Frequenza di aggiornamento:
Trimestrale
Ultimo dato disponibile:
II trimestre 2011
Data prossimo aggiornamento:
20 gennaio 2012
C. Indicatori di patologia finanziaria
C.2
Tasso di decadimento sugli importi
Report trimestrale
sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane
39
C. Indicatori di patologia finanziaria
C.2
Tasso di decadimento sugli importi
Rip. Territoriale giu-06 giu-07 giu-08 giu-09 giu-10 giu-11Var. p.p. 2006-
2011
Italia 1,00% 0,98% 0,98% 1,24% 1,44% 1,38% 0,37
Nord-Ovest 0,94% 0,90% 1,04% 1,32% 1,53% 1,45% 0,51
Nord-Est 0,97% 0,91% 0,90% 1,14% 1,37% 1,33% 0,37
Centro 1,01% 1,06% 0,88% 1,03% 1,21% 1,18% 0,17
Meridione 1,22% 1,19% 1,07% 1,48% 1,69% 1,48% 0,26
Isole 1,19% 1,12% 1,17% 1,41% 1,51% 1,60% 0,41
Centro-Nord 0,97% 0,95% 0,95% 1,19% 1,39% 1,34% 0,37
Mezzogiorno 1,21% 1,17% 1,10% 1,46% 1,63% 1,52% 0,31
Piemonte 0,79% 0,89% 1,06% 1,17% 1,26% 1,18% 0,39
Valle D' Aosta 0,74% 0,63% 0,59% 0,88% 0,95% 0,79% 0,05
Liguria 0,83% 0,88% 0,78% 1,19% 1,09% 0,88% 0,05
Lombardia 1,00% 0,91% 1,06% 1,39% 1,67% 1,61% 0,61
Trentino-Alto Adige 0,86% 0,67% 0,61% 0,98% 1,02% 0,70% -0,16
Veneto 0,84% 1,04% 0,98% 1,16% 1,53% 1,41% 0,57
Friuli-Venezia Giulia 0,78% 0,79% 0,76% 0,86% 0,84% 0,90% 0,12
Emilia-Romagna 1,17% 0,86% 0,91% 1,22% 1,42% 1,51% 0,34
Marche 1,17% 1,14% 1,02% 1,20% 1,45% 1,67% 0,50
Toscana 0,90% 0,89% 0,79% 0,90% 1,13% 1,01% 0,11
Umbria 1,00% 1,58% 0,96% 1,19% 1,35% 1,34% 0,34
Lazio 1,05% 1,10% 0,90% 1,05% 1,20% 1,15% 0,11
Campania 1,30% 1,23% 1,17% 1,68% 1,98% 1,74% 0,44
Abruzzo 1,45% 1,31% 1,14% 1,37% 1,43% 1,56% 0,11
Molise 1,33% 0,84% 1,12% 1,59% 1,23% 0,92% -0,41
Puglia 0,90% 1,03% 0,85% 1,25% 1,36% 1,12% 0,22
Basilicata 1,70% 1,19% 0,91% 1,12% 1,22% 0,95% -0,75
Calabria 1,36% 1,51% 1,22% 1,54% 2,12% 1,75% 0,39
Sicilia 1,31% 1,29% 1,36% 1,61% 1,69% 1,83% 0,52
Sardegna 0,84% 0,66% 0,61% 0,87% 1,02% 0,96% 0,13
TASSO DI DECADIMENTO ANNUALE FAMIGLIE CONSUMATRICI (Importi) (%)
Fonte: Elaborazioni Ufficio Analisi Economiche ABI su dati Banca d'Italia
Report trimestrale
sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane
40
C. Indicatori di patologia finanziaria
C.2
Tasso di decadimento sugli importi
1,00% 0,98% 0,98%
1,24%
1,44%
1,38%
0,00%
0,20%
0,40%
0,60%
0,80%
1,00%
1,20%
1,40%
1,60%
II TRIM. 2006 II TRIM. 2007 II TRIM. 2008 II TRIM. 2009 II TRIM. 2010 II TRIM. 2011
Fonte: Elaborazioni Ufficio Analisi Economiche ABI su dati Banca d'Italia
TASSO DI DECADIMENTO ANNUALE FAMIGLIE CONSUMATRICI (Importi) (%)
Report trimestrale
sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane
41
C. Indicatori di patologia finanziaria
C.2
Tasso di decadimento sugli importi
0,0%
0,5%
1,0%
1,5%
2,0%
2,5% Ita lia
Centro-Nord
Mezzogiorno
TASSO DI DECADIMENTO ANNUALE FAMIGLIE CONSUMATRICI (Importi)
giu-06/giu-11
Variazioni in p.p.
Italia 0,64
0,35
0,34
0,70
0,65
Mezzogiorno
Italia
Centro-Nord
Mezzogiorno 0,44
Fonte: Elaborazioni Ufficio Analisi Economiche ABI su dati Banca d'Italia
Centro-Nord
giu-10/giu-11
Variazioni in p.p.
Statistiche
Report trimestrale
sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane
42
C. Indicatori di patologia finanziaria
C.2
Tasso di decadimento sugli importi
1,38%
1,45%
1,33%
1,18%
1,52%
0,0%
0,2%
0,4%
0,6%
0,8%
1,0%
1,2%
1,4%
1,6%
Italia Nord-Ovest Nord-Est Centro Mezzogiorno
%
Fonte: Elaborazioni Ufficio Analisi Economiche ABI su dati Banca d'Italia
TASSO DI DECADIMENTO ANNUALE FAMIGLIE CONSUMATRICI (Importi) A II TRIM. 2011
Report trimestrale
sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane
43
C. Indicatori di patologia finanziaria
C.2
Tasso di decadimento sugli importi
0,0%
0,5%
1,0%
1,5%
2,0%
2,5%
Ita lia
Nord-Ovest
Nord-Est
Centro
Mezzogiorno
TASSO DI DECADIMENTO ANNUALE FAMIGLIE CONSUMATRICI (Importi)
Fonte: Elaborazioni Ufficio Analisi Economiche ABI su dati Banca d'Italia
Report trimestrale
sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane
44
C. Indicatori di patologia finanziaria
C.2
Tasso di decadimento sugli importi
0,0%
0,2%
0,4%
0,6%
0,8%
1,0%
1,2%
1,4%
1,6%
1,8%
2,0%
TASSO DI DECADIMENTO ANNUALE FAMIGLIE CONSUMATRICI (Importi) A II TRIM. 2011 -REGIONI
Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud
Fonte: Elaborazioni Ufficio Analisi Economiche ABI su dati Banca d'Italia