report preliminare monitoraggio - 2008
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Report Preliminare Monitoraggio - 2008TRANSCRIPT
DIPARTIMENTO PRESIDENZA DELLA GIUNTA
RAPPORTO PRELIMINARE DI MONITORAGGIO SULL’ATTUAZIONE
DEL PROGRAMMA OPERATIVO “VAL D’AGRI, MELANDRO, SAURO E CAMASTRA”
Luglio 2008
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INDICE
1. Premessa ..................................................................................................................3 2. I riferimenti normativi e programmatici del PO Val d’Agri..............................4
2.1 Introduzione ...................................................................................................... 4 2.2 Le risorse finanziarie derivanti dal prodotto di coltivazione degli idrocarburi 6 2.3 La programmazione delle risorse derivanti dall’aliquota del prodotto di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi estratti nell'area della Val d'Agri ............ 8
3. L’attuazione finanziaria del PO Val d’Agri .......................................................15 3.1 Allocazione finanziaria ................................................................................... 15 3.2 Stato di attuazione della strategia del PO ....................................................... 17 3.3 L’avanzamento dei progetti infrastrutturali .................................................... 24 3.4 Conclusioni ..................................................................................................... 25
4. Avanzamento del PO rispetto aglio obiettivi strategici .....................................27 4.1 Vivibilità ambientale e qualità della vita: rendere i territori più attrattivi ...... 27 4.2 Il miglioramento dei collegamenti .................................................................. 33 4.3. Sostegno alle attività produttive ..................................................................... 34
5. Analisi dei dati relativi all’avanzamento dei progetti riferiti alle attività produttive ......................................................................................................................57
5.1 Il quadro riassuntivo degli interventi .............................................................. 57 5.2 L’avanzamento finanziario ............................................................................. 59
6. Valutazione di impatto occupazionale del Programma Operativo ..................63 6.1. Lo scenario controfattuale............................................................................... 63 6.2. La valutazione di impatto occupazionale del programma .............................. 65
7. Analisi sullo stato dell’ambiente e della salute nell’area delle estrazioni di idrocarburi ....................................................................................................................72
7.1 Quadro delle attività di monitoraggio ambientale .......................................... 72 7.2 Analisi della situazione epidemiologica dell’area della Val d’Agri ............... 73
ALLEGATI Allegato 1 Monitoraggio ambientale nelle aree a rischio di inquinamento da idrocarburi –
sintesi attività realizzate dal 2000 al 2007
Allegato 2 Analisi della situazione epidemiologica dell’area della Val d’Agri
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1. Premessa
Il presente Rapporto di Monitoraggio è parte integrante della valutazione intermedia del
Programma Operativo Val d’Agri (d’ora in poi POV), prevista dal programma stesso ed
affidata al Nucleo Regionale di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici.
Nello specifico, questo documento ricostruisce un quadro conoscitivo ed interpretativo
dello stato di attuazione in base ai dati di monitoraggio rilevati e messi a disposizione
dalla Struttura di Progetto Val d’Agri a giugno 2008.
Il rapporto è articolato in sette paragrafi.
Il secondo illustra da un lato le norme riguardanti la definizione dell’aliquota del
prodotto di coltivazione degli idrocarburi e dall’altro introduce il Programma Operativo
Val d’Agri specificandone la mission ed il modello organizzativo e gestionale.
Mentre il terzo paragrafo fotografa lo stato di attuazione finanziaria del PO, il quarto
ricostruisce l’avanzamento rispetto agli obiettivi strategici.
Gli altri paragrafi forniscono un analisi ed una prima valutazione sugli interventi a
sostegno delle attività produttive e sugli impatti occupazionali generati dal programma.
L’ultimo paragrafo, che riguarda l’analisi sullo sto dell’ambiente e della salute nell’area
delle estrazioni, rimanda al rapporto sul “Monitoraggio ambientale nelle aree a rischio
di inquinamento da idrocarburi – sintesi delle attività realizzate dal 2000 al 2007”
redatta da Metapontum Agrobios ed alla relazione prodotta dall’Osservatorio
Epidemiologico della Regione Basilicata concernente l’elaborazione e l’interpretazione
dei dati epidemiologici relativi all’area della Val d’Agri, allegati al presente rapporto.
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2. I riferimenti normativi e programmatici del PO Val d’Agri
2.1 Introduzione
Gli articoli 19 e 20 del D. Lgs 625 del 25 novembre 1996 “Attuazione della direttiva
94/22/CEE relativa alla condizione di rilascio e di esercizio delle autorizzazioni alla
prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi” prevedono per le produzioni ottenute
a decorrere dal 1° gennaio 1997 che il titolare di ciascuna concessione di coltivazione è
tenuto a corrispondere annualmente allo Stato il valore di un’aliquota del prodotto della
coltivazione pari al 7% della quantità di idrocarburi liquidi e gassosi estratti in
terraferma: il 55% di tale aliquota è corrisposto alla Regione, il 15% ai Comuni
interessati, mentre il restante 30% è trattenuto dallo Stato.
Successivamente, la Legge n. 140 del 11 maggio del 1999 “Norme in materia di attività
produttive” ha introdotto nell'articolo 20 D. Lgs 625/96, dopo il comma 1, un’ulteriore
comma prevedendo che “a decorrere dal 1° gennaio 1999, alle Regioni a statuto
ordinario incluse nell’Obiettivo n.1 di cui al regolamento (CEE) n. 2052/88, del
Consiglio del 24 giugno 1988 e successive modificazioni, è corrisposta per il
finanziamento di strumenti della programmazione negoziata nelle aree di estrazione e
adiacenti anche l’aliquota destinata allo Stato”.
Il meccanismo e le procedure per la quantificazione dell’ammontare delle produzioni di
idrocarburi effettuate e di conseguenza del valore delle aliquote di tale prodotto sono
stabilite dal D. Lgs 625 del 1996. Infatti la norma assegna all’UNMIG (Ufficio
Nazionale Minerario per gli Idrocarburi e la Geotermia - Dipartimento per la
Competitività, Direzione Generale per l'Energia e le Risorse Minerarie – Ministero dello
sviluppo economico) il compito di certificare la congruità sia delle quantità fisica sia dei
conseguenti valori finanziari.
In particolare, per ciascuna concessione di coltivazione, il rappresentante unico
(rappresentante della concessione di coltivazione) comunica mensilmente all'UNMIG e
alla Sezione competente i quantitativi degli idrocarburi prodotti e di quelli avviati al
consumo per ciascuno dei titolari. Il rappresentante unico è responsabile della corretta
misurazione delle quantità prodotte e avviate al consumo, ferma restando la facoltà
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dell'UNMIG e delle sue Sezioni di disporre accertamenti sulle produzioni effettuate.
Entro il 31 marzo dell'anno successivo a quello cui si riferiscono le aliquote il
rappresentante unico comunica all'UNMIG ed alle Sezioni competenti i quantitativi di
idrocarburi prodotti e avviati al consumo nell'anno precedente per ciascuna concessione
e ciascun contitolare.
Per le produzioni ottenute a decorrere dal 1° gennaio 2002 i valori unitari dell'aliquota
di coltivazione sono determinati, per l’olio, per ciascuna concessione e per ciascun
titolare in essa presente, come media ponderale dei prezzi di vendita da esso fatturati
nell'anno di riferimento. Nel caso di utilizzo diretto dell'olio da parte del concessionario,
il valore dell'aliquota è determinato dallo stesso concessionario sulla base dei prezzi sul
mercato internazionale di greggi di riferimento con caratteristiche similari, tenuto conto
del differenziale delle rese di produzione.
Ciascun titolare, in tempo utile al fine dell'effettuazione dei versamenti, per tutte le
concessioni di coltivazione di cui è stato titolare unico, rappresentante unico o
contitolare nell'anno precedente, effettua il calcolo del valore delle aliquote dovute,
sulla base delle quote di produzione spettanti. Redige altresì un prospetto complessivo
del valore delle aliquote dovute e delle relative ripartizioni tra Stato, Regioni e Comuni.
Ciascun titolare, sulla base dei risultati del prospetto, entro il 30 giugno dell'anno
successivo a quello cui si riferiscono le aliquote, effettua i relativi versamenti da esso
dovuti allo Stato, alle Regioni a statuto ordinario e ai Comuni interessati.
Le concessioni di coltivazione accordate in Basilicata sono attualmente 21 per 2.120
kmq, il 21% della superficie totale.
Per quanto concerne la concessione di coltivazione Val d’Agri, la cui scadenza è fissata
al 26/10/2019, i titolari sono Eni (rappresentante unico), per una quota di partecipazione
del 60,77% e Shell Italia & P., per una quota di partecipazione pari al 39,23%. L’area
oggetto della concessione di coltivazione1 è di 660,15 kmq, ove sono attivi 23 pozzi
connessi tramite oleodotto mentre altri 11 pozzi sono già perforati e non collegati.
fonte: UNMIG
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L’altra concessione accordata, ma non ancora attiva, di un certa consistenza è la n. 928
denominata Gorgoglione (estensione di 290,59 kmq) i cui titolari sono Total Italia
(rappresentante unico) al 50%, Shell Italia & P al 25% e Mobil Oil Italiana al 25%.
La produzione complessiva di petrolio in Basilicata, certificato dell’UNMIG, per l’anno
2007 è di 4.366 Ktep equivalente a circa 32,35 milioni di barili all’anno, contro una
produzione di 4.312 Ktep del 2006 e di 4.386 Ktep del 2005.
La produzione in Italia nel 2007 è stata di 5.839 Ktep, nel 2006 è stata di 5.757 Ktep,
mentre nel 2005 la produzione totale in Italia è stata di 6.084 ktep.
Tabella 1. Produzione di petrolio in Italia per regione relative all’anno 2007 [valori in Ktep- migliaia di tonnellate equivalente di petrolio] - fonte: UNMIG
Regione/Zona Totale Incidenza % Basilicata 4.366 74,78 Emilia Romagna 35 0,60 Lazio 0 0,00 Molise 26 0,45 Piemonte 108 1,85 Sicilia 544 9,31 Totale Terra 5.079 86,99 Zona B 467 8,00 Zona C 292 5,01 Totale Mare 760 13,01 Totale Italia 5.839 100,00
2.2 Le risorse finanziarie derivanti dal prodotto di coltivazione degli
idrocarburi
L’ammontare delle risorse incassate dalla Regione Basilicata nel periodo 1997 – 2007,
secondo quanto previsto dal d. Lgs 625/96, per le concessioni di coltivazione degli
idrocarburi liquidi e gassosi rilasciate e ricadenti nel territorio della Regione Basilicata è
pari complessivamente a 299,08 Meuro, di cui 289,51 Meuro ottenute per le attività di
estrazione effettuate in Val d’Agri, mentre la restante parte, 10,03 Meuro, sono risorse
dovute per le altre concessioni di coltivazioni.
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Figura 1. Il flusso annuo delle risorse finanziarie incassate dalla Regione Basilicata distinte per anno2
0
20
40
60
80
100
120
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008
Anno
Meu
ro
Area Val d'Agri Altre Aree Fonte Ufficio Risorse Finanziarie, Bilancio e Fiscalità Regionale - Regione Basilicata
Nel periodo 2001 – 2007, le risorse incassate dalle royalties sono state impegnate per un
ammontare complessivo di 203,29 Meuro di cui risultano spesi, al 31 dicembre 2007,
58,56 Meuro.
Tabella 2. Andamento delle uscite iscritte a bilancio regionale dopo l’assestamento distinte per anno [valori in Meuro]
Anno Impegni Mandati
2001 3,50 0,99
2002 2,97 2,74
2003 0,79 3,04
2004 30,29 2,96
2005 18,61 8,42
2006 122,53 16,14
2007 24,60 24,27
Totale 203,29 58,56Fonte Ufficio Risorse Finanziarie, Bilancio e Fiscalità Regionale - Regione Basilicata
2 N.B. Nel 2007 gli incassi dovuti per le coltivazioni di idrocarburi estratti in Basilicata sono stati accorpati in un unico capitolo di entrata del bilancio regionale. Fonte Ufficio Risorse Finanziarie, Bilancio e Fiscalità Regionale - Regione Basilicata.
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2.3 La programmazione delle risorse derivanti dall’aliquota del prodotto di
coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi estratti nell'area della Val d'Agri
2.3.1 Programmazione precedente al PO Val d’Agri
Lo strumento approvato dalla Regione per lo sviluppo del comprensorio della Val
d’Agri, utilizzando le risorse provenienti dalle royalties del petrolio, prima della
adozione del Programma Operativo Val d’Agri, è stato il “Piano di interventi per
l’utilizzo del fondo di cui all’art. 2 della L.R. 40/95”.
In particolare, tale Piano individuava 6 linee di intervento indirizzate al finanziamento
diretto o indiretto di attività produttive:
− Linea 1. Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, per una quota attribuita
di 3,0 miliardi di lire;
− Linea 2. Incentivazione economica. Bando riservato per la concessione di contributi
in conto capitale a piccole e medie imprese. Quota attribuita pari a 4,8 miliardi di
lire, di cui 2,8 miliardi di lire, per le piccole e medie imprese di produzione, 1
miliardi di lire per le piccole e medie esercitanti attività commerciali e 1 miliardi di
lire per le piccole imprese artigiane di servizio;
− Linea 3. Programma di completamento aree artigianali. Quota attribuita di 2 miliardi
di lire;
− Linea 4. Interventi di sostegno all’occupazione e formazione. Quota attribuita di 1,4
miliardi di lire;
− Linea 5. Sostegno alle Amministrazioni locali per interventi di recupero dei centri
storici. Quota attribuita di 2,3 miliardi di lire;
− Linea 6. Fondo per l’assistenza alle famiglie indigenti dei Lucani emigrati in
America meridionale. Quota attribuita di 1,0 miliardi di lire.
Le linee di intervento 4 e 5 non hanno trovato attuazione, mentre le risorse delle linee di
intervento 3 e 6 sono state tutte impegnate per opere di infrastrutturazione primaria (rete
idrica, fognaria, illuminazione e metano) di aree PIP ricadenti nel comprensorio e per
attività di sostegno ai lucani emigrati nei paesi dell’America meridionale.
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La linea 2 del programma di interventi, per un ammontare complessivo di 10,9 miliardi
di lire, (con la D.G.R. 1237/99 e la D.G.R. 490/01 la dotazione della quota iniziale è
stata incrementata di 6,1 miliardi di lire), attuata attraverso il “Bando Val d’Agri”, ha
finanziato 178 attività di cui 42 imprese di produzione, 46 imprese esercitanti attività
commerciali e 90 piccole imprese artigiane di servizio. Con questo strumento sono stati
erogati contributi per 5,63 miliardi di lire.
Nel 2002 è stato previsto un ulteriore stanziamento di 2,96 Meuro (0,80 Meuro destinate
al commercio e 2,16 Meuro destinate ad imprese di produzione) per sostenere le
imprese di cui al “Bando Val d’Agri”. Sono state finanziate, attraverso lo scorrimento
delle graduatorie esistenti, 18 imprese di produzione e 74 attività nel settore commercio
per una spesa effettiva di 1,7396 Meuro.
In aggiunta alle risorse rivenienti dalle royalties è stato stipulato
− un protocollo d’intesa, Regione - Stato sottoscritto il 7 ottobre 1998 contenente
l’impegno a realizzare interventi di infrastrutturazione, tra cui un tronco della strada
“Fondovalle del Sauro”, che interessino l’area dell’estrazione;
− un protocollo d’intenti con l’ENI, sottoscritto il 18 novembre 1998, in cui sono
previste misure multisettoriali di compensazione e tutela ambientale a cui si è dato
seguito tramite specifici Accordi Attuativi.
Gli accordi attuativi ENI - Regione Basilicata prevedono:
1. la realizzazione di interventi di compensazione ambientale (protocollo art. 3 Par. I -
accordo attuativo approvato con DGR N.1263 del 2/06/1999);
2. l’implementazione e la gestione di un sistema di monitoraggio ambientale
(protocollo artt. 3 Parr. III e IV - accordi attuativi approvati con DGR N.1265 e N.
1266 del 2/06/1999);
3. l’attivazione dell’Osservatorio Ambientale (protocollo art. 3 Par. VI - accordo
attuativo approvato con DGR N.1268 del 2/06/1999);
4. un programma di completamento della rete di distribuzione del gas metano (art.3 par
V Protocollo Eni_Regione 18/11/98 accordo attuativo approvato con DGR N.1267
del 2/06/1999);
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5. il sostegno a programmi regionali per lo sviluppo sostenibile (protocollo art. 3 Par.
II - accordo attuativo approvato con DGR N.1264 del 2/06/1999);
6. l’erogazione di borse di studio a giovani laureati lucani (art.5 par I Protocollo
Eni_Regione 18/11/1998 – DGR n.86/2001);
7. l’istituzione di una sezione decentrata della Fondazione Mattei (per istituire una
scuola di eccellenza nel campo dell’economia, dell’ambiente, dell’energia e delle
nuove tecnologie).
2.3.2 Il Programma Operativo Val d’Agri, Melandro, Sauro, Camastra
Il Programma Operativo per lo sviluppo economico e produttivo del Comprensorio della
Val d’Agri, approvato con D.C.R. n.645 del 27/05/2003, è uno strumento specifico ed
aggiuntivo a supporto dello sviluppo territoriale che utilizzando le risorse finanziarie
devolute alla Regione in relazione allo sfruttamento dei giacimenti petroliferi ivi situati
si propone di incidere positivamente sulla situazione socio-economica complessiva
dell’area interessata dall’estrazione petrolifera.
La consistenza finanziaria del POV è di 350 Meuro, e riguarda più tipologie di
intervento (infrastrutture, regimi di aiuto, servizi) ed ha l’obiettivo di contrastare una
serie di criticità afferenti gli equilibri territoriali, economici e sociali dell’area
interessata, nell’ambito di una visione dello sviluppo locale basata sul potenziamento e
messa in rete delle opportunità locali e dei servizi di rango urbano nella logica della
città comprensorio adottando la concertazione come metodo di programmazione ed
attuazione degli interventi.
Più specificatamente gli obiettivi previsti dal POV riguardano l’area del comprensorio
della “Val d’Agri, Melandro, Sauro, Camastra”, che è costituito da 30 Comuni3, che
rappresenta il 19,2% della superficie e l’11,5% (68.740 unità) della popolazione
regionale, così come definito dalla L.R. n. 40/95 e dalle successive L.R. n. 64/95, L.R.
n.18/97, L.R. n. 40/99. Detti Comuni fanno anche parte di 7 diverse Comunità Montane
(Alto Agri, Medio Agri, Melandro, Camastra Alto Sauro, Alto Basento, Lagonegrese, 3 Trattasi dei Comuni di: Abriola, Aliano, Anzi, Armento, Brienza, Brindisi di Montagna, Calvello, Castelsaraceno, Corleto Perticara, Gallicchio, Gorgoglione, Grumento Nova, Guardia Perticara, Laurenzana, Marsiconuovo, Marsicovetere, Missanello, Moliterno, Montemurro, Paterno di Lucania, Roccanova, San Chirico Raparo, San Martino d’Agri, Sant’Arcangelo, Sarconi, Sasso di Castalda, Satriano di Lucania, Spinoso, Tramutola, Viggiano.
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Collina Materana) e 5 diversi PIT (PIT Val d’Agri, Alto Basento, Marmo-Platano-
Melandro, Montagna Materana, Lagonegrese-Pollino).
La mission del programma di sviluppo del comprensorio è invertire nel medio termine
le tendenze alla riduzione della consistenza demografica ed alla frammentazione della
pressione insediativa, al conseguente invecchiamento della popolazione, alla dispersione
ed al nanismo delle strutture produttive, alla scarsa consistenza dei servizi alla persona e
di generare nuova occupazione, un incremento delle imprese attive ed una migliore
qualità della vita.
La struttura del Programma si fonda su un mix tra linee di attività, responsabilità e
risorse, che, articolata per soggetto attuatore, è riportata nella tabella seguente:
Tabella 3. Piano finanziario per soggetto attuatore [valori in Meuro]
Comuni e C.M. Province Regione
A.1 Riqualificazione dei centri urbani 70 70A.2 Architettura paesaggistica e ambientale 25 25A.3 Valorizzazione delle risorse naturali 5 5B.1 Viabilità e collegamenti 40 40B.2 Viabilità locale 10 10B.3 Aree artigianali e industriali ed infrastrutture turistiche 10 10
C.1 Sport 16 16C.2 Cultura 7 7C.3 Scuola-formazione-saperi 10 10C.4 Sviluppo delle telecomunicazioni 2 2C.5 Servizi socio-assistenziali e sanitari 20 18 2D.1 Creazione di impresa e occupabilità 30 30D.2 Impresa e Territorio 1 1D.3 Localizzazione d'impresa 103 103
E E.1 Assistenza tecnica 1 1350 146 52 152
Soggetto attuatoreSub-com ponenti Meuro
D
C
A
B
L’architettura del programma è la seguente:
− un documento (“Programma”) che definisce il quadro dei fabbisogni, il sistema
degli obiettivi, le linee di intervento e le indicazioni operative generali, il modello
organizzativo e gestionale, il piano finanziario e le dimensioni della valutazione;
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− un protocollo di intesa sottoscritto tra la Regione, le autonomie istituzionali e le
parti sociali per regolare e disciplinare la partecipazione ed il sostegno al
programma;
− un accordo di programma, ai sensi della normativa nazionale e regionale, tra la
Regione e gli Enti Locali che la regolazione individua quali destinatari degli
interventi a valere sui proventi delle royalties.
2.3.3 Modello organizzativo e gestionale del PO Val d’Agri
Il Programma è stato concepito per poter mutuare le logica e la struttura della
programmazione comunitaria ed essere compatibile in larga parte con il POR Basilicata
2000-2007.
Gli strumenti organizzativi per l’attuazione del programma sono:
1. il Comitato di coordinamento e monitoraggio, costituito da tutti i Sindaci dei
Comuni del Comprensorio e dai Presidenti delle Comunità Montane interessate e
presieduto dal Presidente della Giunta Regionale, costruisce la sede formale del
partenariato istituzionale ed effettua il coordinamento politico-programmatico degli
interventi; il Comitato esprime pareri sulle deliberazioni programmatiche della
Giunta Regionale e sui provvedimenti di riparto e di rimodulazione delle risorse e
promuove ed assicura l’espletamento di tutti i tavoli di concertazione (parti
economiche e sociali, associazionismo, volontariato e no-profit; etc.) nell’area del
Comprensorio animandone permanentemente il percorso;
2. per l’organizzazione e l’attuazione del Programma è stata istituita una specifica
Struttura di Progetto “Val d’Agri”, di livello dirigenziale ed incardinata presso il
Dipartimento Presidenza della Giunta, insediata direttamente sul territorio in Villa
d’Agri (Comune di Marsicovetere);
3. al fine di allestire le condizioni organizzative necessarie per facilitare l’integrazione
degli interventi, lo snellimento delle procedure e la migliore efficacia del
Programma, è previsto che la Struttura di Progetto opererà in contatto con i
Dipartimenti Regionali, con i Project Manager dei PIT insistenti sul territorio del
Comprensorio e con le strutture e gli strumenti regionali di coordinamento,
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attuazione e valutazione delle politiche di sviluppo locale e degli investimenti
pubblici, mediante il raccordo delle responsabilità di procedimento e finanziarie;
4. la valutazione del Programma affidata del Nucleo Regionale di Valutazione e
Verifica degli Investimenti Pubblici della Regione Basilicata.
Il Programma è stato attivato con la deliberazione della Giunta Regionale 13 maggio
2003 n. 838 avente ad oggetto l’adozione di uno schema di Accordo di Programma tra
Regione Basilicata, le Comunità Montane e le Amministrazioni Comunali interessate
territorialmente sul “Programma Operativo Val d’Agri, Melandro, Sauro, Camastra per
uno sviluppo territoriale di qualità” e con la successiva deliberazione del Consiglio
Regionale 27 maggio 2003 n. 645, con la quale è stato definitivamente approvato lo
schema di Accordo di Programma con l’allegato documento dal titolo “Programma
Operativo Val d’Agri / Melandro / Sauro/Camastra - Per uno sviluppo territoriale di
qualità”.
In data 6 giugno 2003 i soggetti istituzionali interessati hanno sottoscritto l’Accordo di
Programma e in data 13 giugno 2003 è stata sottoscritta l'Intesa tra Regione Basilicata,
autonomie istituzionali e parti sociali per l’attuazione del citato “Programma Operativo
Val d’Agri - Melandro - Sauro - Camastra per uno sviluppo territoriale di qualità”.
2.3.4 Quadro della regolazione del PO Val d’Agri
Di seguito si riportano le principali norme che regolano il Programma Operativo:
− Il d.lgs. 625/1996 , che ha fissato la disciplina che regola l’attribuzione di royalties
finanziarie per le estrazioni di idrocarburi. Tale norma è stata modificata dalla
L.n.140 del 1999 che incrementa l’aliquota di competenza regionale portandola
all’85% del totale del contributo da versare;
− le Leggi Regionali 40/95, 64/95, 18/97 e 40/99 , che hanno individuato il
“comprensorio” interessato alle estrazioni petrolifere e circoscrive un territorio di 30
Comuni su cui far ricadere le azioni tese allo sviluppo economico attraverso la
realizzazione di un programma specifico;
− la Delibera Consiglio Regionale n. 645 del 27/05/2003 , che ha approvato
definitivamente lo schema di Accordo di Programma con l’allegato documento dal
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titolo “Programma Operativo Val d’Agri, Melandro, Sauro, Camastra – Per uno
sviluppo territoriale di qualità”.
− l’Accordo di Programma sottoscritto in data 06/06/2003 tra i soggetti istituzionali
interessati, ad esito e risultato della concertazione effettuata;
− il Protocollo d’Intesa tra la Regione, le autonomie istituzionali e le parti economiche
e sociali, sottoscritto in data 13/06/2003;
− con deliberazione della Giunta Regionale n. 2233 del 2 dicembre 2003, le
Amministrazioni locali sono state autorizzate a programmare e realizzare opere
coerenti con gli obiettivi del P.O., nelle more della redazione del Documento
Programmatico, nei limiti della quota comunale di base;
− con deliberazione della Giunta Regionale n 662 del 23 marzo 2004 sono state
definite le modalità di redazione dei Documenti Programmatici Comunale per
l’attuazione del POV e gli indirizzi per la predisposizione dei Piani Integrati di
Conservazione indicati dal POV quali strumenti attuati dei programmi di
riqualificazione dei centri storici.
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3. L’attuazione finanziaria del PO Val d’Agri
3.1 Allocazione finanziaria
Il PO prevede un ammontare di investimenti di 350 Milioni di euro, ripartiti per 5 assi:
Tabella 4. Ripartizione finanziaria del PO per assi e misure (valori in Keuro)
Assi Sub-componenti Dotaz finanziaria
% per Asse
% per misura/asse
A.1 Riqualificazione dei centri urbani 70.000 70,0%
A.2 Architettura paesaggistica e ambientale 25.000 25,0% A
Miglioramento del contesto di vivibilità
ambientale A.3 Valorizzazione delle risorse naturali 5.000 5,0%
ASSE A 100.000 28,6% 100,0% B.1 Viabilità e collegamenti 40.000 66,7% B.2 Viabilità locale 10.000 16,7% B
Realizzazione di infrastrutture
essenziali B.3 Aree artigianali e industriali ed infrastrutture turistiche 10.000 16,7%
ASSE B 60.000 17,1% 100,0% C.1 Sport 16.000 29,1% C.2 Cultura 7.000 12,7% C.3 Scuola-formazione-saperi 10.000 18,2% C.4 Sviluppo delle telecomunicazioni 2.000 3,6%
C Elevazione della qualità della vita
C.5 Servizi socio-assistenziali e sanitari 20.000 36,4%
ASSE C 55.000 15,7% 100,0%
D.1 Creazione di impresa e occupabilità 30.000 22,4%
D.2 Impresa e Territorio 1.000 0,7% D Sostegno alle attività
produttive D.3 Localizzazione d'impresa 103.000 76,9%
ASSE D 134.000 38,3% 100,0% E Assistenza Tecnica ASSE E 1.000 0,3% E.1 Assistenza Tecnica 100,0% Totale 350.000 100%
La distribuzione delle risorse finanziarie per asse delle risorse del PO evidenzia la
prevalenza degli Assi A e D, finalizzati rispettivamente al miglioramento del contesto di
vivibilità ambientale (28,6%) e al sostegno delle attività produttive (38,3%), cui
seguono gli interventi finalizzati alla realizzazione di infrastrutture essenziali previsti
16
nell’Asse B (17,1%) e all’elevazione della qualità della vita di cui all’Asse C (il 15.7%).
L’1% della dotazione finanziaria complessiva del PO è dedicata all’Asse E per attività
di Assistenza Tecnica.
In termini di obiettivi strategici, l’allocazione finanziaria del PO può essere letta nel
seguente modo:
Tabella 5. Ripartizione della dotazione finanziaria del PO per obiettivi (valori in Keuro)
Matrice Obiettivi/Misure - PO
Misure Qualità vita e
miglioramento ambiente
Sostegno alle attività
produttive
Accessibilità e
collegamenti
Totali per misure (PO)
A.1 Riqualificazione dei centri urbani 70.000 70.000 A.2 Architettura paesaggistica e ambientale 25.000 25.000
A.3 Valorizzazione delle risorse naturali 5.000 5.000 B.1 Viabilità e collegamenti 40.000 40.000 B.2 Viabilità locale 10.000 10.000 B.3 Aree artigianali e industriali ed infrastrutture turistiche 10.000 10.000
C.1 Sport 16.000 16.000 C.2 Cultura 5.000 2.000 7.000 C.3 Scuola-formazione-saperi 7.000 3.000 10.000 C.4 Sviluppo delle telecomunicazioni 2.000 2.000 C.5 Servizi socio-assistenziali e sanitari 20.000 20.000 D.1 Creazione di impresa e occupabilità 30.000 30.000 D.2 Impresa e Territorio 1.000 1.000 D.3 Localizzazione d'impresa 103.000 103.000 E.1 Assistenza Tecnica 1.000 1.000
Totali per obiettivi 149.000 149.000 51.000 350.000 % Totali per obiettivi 42,57 42,57 14,86 100,00
Fonte: Rielaborazione su dati della Struttura di progetto P.O. Val d’Agri
Dalla tabella 5 si rileva che il PO investe prioritariamente in 3 obiettivi:
− innalzamento della qualità della vita e dell’attrattività dei territori,
intervenendo sulle condizioni di contesto e di vivibilità eco-compatibile nonché
sull’ampliamento e miglioramento dell’offerta di beni e servizi per la collettività: a
tale obiettivo sono riconducibili tutte le misure previste nell’Asse A e la quasi
totalità degli interventi previsti nell’Asse C, fatta eccezione per alcune azioni di
formazione previste nella misura C3; a tale obiettivo sono destinate circa 149
Meuro, pari a circa il 42,5% delle risorse complessive:
17
− sostegno delle attività produttive, sia tramite l’irrobustimento del tessuto
produttivo locale che tramite l’attrazione di investimenti esterni: a tale obiettivo
sono finalizzate tutte le misure previste nell’Asse D , più la misura B3- volta al
completamento delle aree industriali ed artigianali ed alcune azioni di formazione
integrate previste nella misura C3; le risorse complessive pari a circa 149 Meuro, il
42,5% della dotazione finanziaria del PO e corrispondono a quelle allocate
all’obiettivo della qualità della vita;
− miglioramento dei collegamenti dell’area, sia in termini di connettività stradale
che delle ICT: a tale obiettivo sono allocate 51 meuro pari a circa il 15%
dell’ammontare complessivo del PO.
3.2 Stato di attuazione della strategia del PO
La tabella 6 illustra la configurazione assunta dal Programma a giugno 2008 e dà
contezza dello stato di attuazione della strategia del PO:
− più del 75% delle risorse finanziarie complessive del PO –equivalenti a circa 264
Meuro- sono state programmate, cioè sono state finalizzate ad interventi specifici
identificati nei documenti programmatici di riferimento;
− più del 64% degli stanziamenti complessivi –pari a circa 225 Meuro- sono state
impegnate per progetti esecutivi, approvati dalla Regione;
− più del 19% delle risorse finanziarie complessive –pari a circa 67 Meuro- sono state
spese.
18
Tabella 6. Stato di attuazione finanziaria del PO (dati di m
onitoraggio al 20 giugno 2008)-valori assoluti espressi in Keuro (colonne a, b, c) e valori percentuali rispetto alla
dotazione finanziaria originaria
Assi
Misure
Dotaz finanz
PO
(a)
Programm
ato(b)
Finanziato ( c )
Speso (d)
%
programm
ato/PO(b/a)
% finanziato/PO
(c/a)
%
speso/PO
(d/a)
A.1 R
iqualificazione dei centri urbani
70.000 44.286
42.976 10.310
63,361,4
14,7
A.2 A
rchitettura paesaggistica e am
bientale 25.000
13.100 10.920
2.650 52,4
43,710,6
A.3 V
alorizzazione delle risorse naturali
5.000 4.973
4.100 3.690
99,582,0
73,8
Miglioram
ento del contesto di vivibilità
ambientale
ASSE A
100.000
62.359 57.996
16.650 62,4
58,016,7
B.1 V
iabilità e collegamenti
40.000 49.380
30.060 4.950
98,875,2
12,4 B
.2 Viabilità locale
10.000 -
- -
0,0
B
.3 Aree artigianali e industriali
ed infrastrutture turistiche 10.000
3.900 3.900
- 39,0
39,00,0
B-R
ealizzazione di infrastrutture
essenziali A
SSE B
60.000 53.280
33.960 4.950
88,856,6
8,3 C
.1 Sport 16.000
9.840 8.320
2.560 61,5
52,016,0
C.2 C
ultura 7.000
6.144 6.133
2.085 87,8
87,629,8
C.3 Scuola-form
azione-saperi 10.000
11.895 8.909
2.440 119,0
89,124,4
C.4 Sviluppo delle
telecomunicazioni
2.000 2.000
1.150 1.150
100,057,5
57,5
C.5 Servizi socio-assistenziali e
sanitari 20.000
12.750 11.510
3.090 63,8
57,615,5
C-Elevazione della qualità della vita
ASSE C
55.000
42.629 36.022
11.325 77,5
65,520,6
D.1 C
reazione di impresa e
occupabilità 30.000
39.917 39.287
3.110 133,1
131,010,4
D.2 Im
presa e Territorio 1.000
- -
- 0,0
0,00,0
D.3 Localizzazione d'im
presa 103.000
65.620 57.670
31.044 63,7
56,030,1
D-Sostegno alle
attività produttive
ASSE D
134.000
105.537 96.957
34.154 78,8
72,425,5
E- Assistenza
Tecnica E.1 A
ssistenza Tecnica 1.000
520 520
320 52,0
52,032,0
TOTA
LI Totali perassi
350.000 264.325
225.455 67.399
75,564,4
19,3 Fonte: R
ielaborazione su dati della Struttura di progetto P.O. V
al d’Agri
19
Nello specifico, la tabella 6 ci dà informazioni su:
− esplicitazione della strategia in interventi da realizzare: il Programma ha una sua
configurazione di dettaglio ben delineata, giacché sono stati esplicitati gli interventi
da realizzare che assorbono più dei ¾ delle risorse complessivamente stanziate.
Resta da programmare circa il restante 1/4 della dotazione finanziaria, ma tale
slittamento è riconducibile ad una precisa scelta assunta all’inizio del Programma,
che stabiliva che una parte delle risorse finanziarie –nello specifico quelle da
assegnare ai Comuni- sarebbe stata attribuita e quindi “programmabile” solo a metà
del PO, una volta acquisiti i risultati della valutazione intermedia e definiti i criteri
di premialità.
L’Asse in cui la strategia attuativa è quasi definitivamente delineata è l’Asse B, in
cui sono state programmate la totalità delle infrastrutture viarie. Il restante 25%
della dotazione finanziaria da programmare –equivalente a circa 85.6 meuro-
concerne principalmente:
⇒ gli interventi finalizzati all’innalzamento della qualità della vita e del contesto di
vivibilità ambientale (a valere sull’Asse A e C per un importo complessivo di
circa 50 meuro), i quali saranno identificati dai Comuni quando saranno loro
assegnate le restanti risorse e le premialità4;
⇒ gli interventi finalizzati al supporto delle attività produttive per un importo
complessivo pari a circa 36 meuro, di cui circa 6 meuro per quel che concerne le
aree artigianali ed industriali.
− esplicitazione della strategia in progetti esecutivi: sono stati presentati ed
approvati progetti che danno esecuzione agli interventi previsti e che impegnano
risorse per un ammontare complessivo pari a circa il 64% della dotazione
finanziaria. Tale percentuale è più alta per gli interventi attinenti il sostegno delle
attività produttive (per l’asse D la percentuale di impegnato rispetto al PO è pari al
72.4%) mentre risulta relativamente più bassa per gli interventi infrastrutturali.
Il differenziale tra quanto programmato e quanto impegnato (pari a circa 39 meuro)
è da ricondurre per gli interventi infrastrutturali ai tempi tecnici della progettazione 4 Va comunque detto che nei Documenti Programmatici, le amministrazione comunali hanno già identificato una lista di interventi da realizzare nella seconda fase
20
esecutiva degli interventi mentre per gli interventi immateriali di supporto alle
imprese è da ascrivere ad interventi che non sono stati ancora finanziati per rinunce
da parte di imprese o revoche da parte dell’amministrazione (quindi in tal caso, le
risorse non impegnate pari a circa 11 meuro sono riprogrammabili).
− Avanzamento finanziario della strategia: quasi il 20% delle risorse previste dal
PO sono state spese, con percentuali che oscillano dal 25,5% per interventi previsti
nell’Asse D all’8,3% per interventi più complessi previsti nell’Asse B. In termini di
interventi per obiettivi (tabella 7), si può notare che il settore in cui sono state
percentualmente più risorse rispetto a quelle specificamente stanziate dal PO è
quello finalizzato al potenziamento dei fattori localizzativi per le imprese (34,5%)
seguito da quello finalizzato all’elevazione della qualità della vita (il 27%), mentre
si registra qualche ritardo nel settore finalizzato all’incremento della connettività
viaria e delle telecomunicazioni.
Tabella 7. Percentuale di speso/programmato per obiettivi
Qualità
vita Potenziamento fattori
localizzativi investimenti Accessibilità e collegamenti
A.1 Riqualificazione dei centri urbani 10,31 A.2 Architettura paesaggistica e ambientale 2,66
A.3 Valorizzazione delle risorse naturali 3,69 B.1 Viabilità e collegamenti 4,95 B.2 Viabilità locale B.3 Aree artigianali e industriali ed infrastrutture turistiche
C.1 Sport 2,56 C.2 Cultura 2,08 C.3 Scuola-formazione-saperi 2,15 0,59 C.4 Sviluppo delle telecomunicazioni 1,15 C.5 Servizi socio-assistenziali e sanitari 3,09 D.1 Creazione di impresa e occupabilità 3,12 D.2 Impresa e Territorio D.3 Localizzazione d'impresa 31,05 E.1 Assistenza Tecnica 0,52
Totali per obiettivi 26,98 34,76 6,10 Fonte: Rielaborazione su dati della Struttura di progetto P.O. Val d’Agri
La tabella 8 invece evidenzia gli indicatori relativi alla capacità di avanzamento
finanziario del PO:
21
Tabella 8. Stato di attuazione finanziaria del PO (dati di m
onitoraggio al 20 giugno 2008)- indicatori della capacità di avanzamento finanziario (V
alori in Keuro)
Assi
Misure
Dotaz finanz PO
(a) Program
mato
(b) Finanziato
( c ) Speso
(d)
%
finanziato/programm
ato (c/b)
%
speso/programm
ato (d/b)
%
speso/finanziato (d/b)
A.1 R
iqualificazione dei centri urbani
70.000 44.286
42.976 10.310
0,97 0,23
0,24
A.2 A
rchitettura paesaggistica e
ambientale
25.000 13.100
10.920 2.650
0,83 0,20
0,24
A.3 V
alorizzazione delle risorse naturali
5.000 4.973
4.100 3.690
0,82 0,74
0,90
Miglioram
ento del contesto di vivibilità
ambientale
ASSE
A
100.000 62.359
57.996 16.650
0,93 0,27
0,29 B
.1 Viabilità e
collegamenti
40.000 49.380
30.060 4.950
0,61 0,10
0,16
B.2 V
iabilità locale 10.000
- -
-
B.3 A
ree artigianali e industriali ed
infrastrutture turistiche 10.000
3.900 3.900
- 1,00
- -
B-R
ealizzazione di infrastrutture
essenziali
ASSE
B
60.000 53.280
33.960 4.950
0,64 0,09
0,15 C
.1 Sport 16.000
9.840 8.320
2.560 0,85
0,26 0,31
C.2 C
ultura 7.000
6.144 6.133
2.085 1,00
0,34 0,34
C.3 Scuola-form
azione-saperi
10.000 11.895
8.909 2.440
0,75 0,21
0,27
C.4 Sviluppo delle
telecomunicazioni
2.000 2.000
1.150 1.150
0,58 0,58
1,00
C.5 Servizi socio-
assistenziali e sanitari 20.000
12.750 11.510
3.090 0,90
0,24 0,27
C-Elevazione della qualità della vita
ASSE
C
55.000 42.629
36.022 11.325
0,85 0,27
0,31 D
.1 Creazione di
impresa e occupabilità
30.000 39.917
39.287 3.110
0,98 0,08
0,08
D.2 Im
presa e Territorio 1.000
- -
-
D.3 Localizzazione
d'impresa
103.000 65.620
57.670 31.044
0,88 0,47
0,54
D-Sostegno alle
attività produttive
ASSE
D
134.000 105.537
96.957 34.154
0,92 0,32
0,35 E- A
ssistenza Tecnica
E.1 Assistenza Tecnica
1.000 520
520 320
1,00 0,62
0,62
TOTA
LI T
otali perassi 350.000
264.325 225.455
67.399 0,85
0,25 0,30
Fonte: Rielaborazione su dati della Struttura di progetto P.O
. Val d’A
grii
22
− l’85% delle risorse programmate sono state impegnate. Tale indicatore che potrebbe
essere indicato come significativo della “capacità di impegno” è una proxy della
capacità di tradurre gli interventi identificati in progetti esecutivi che –una volta
approvati dalla Regione- danno luogo a risorse impegnate5. In generale, si può
notare una certa omogeneità tra i vari Assi, con l’Asse B che registra un qualche
ritardo rispetto alla media.
− In termini di spesa, l’avanzamento del PO risulta pari al 25% delle risorse
programmate ed al 30% delle risorse impegnate. Tali indicatori sono più alti per
l’asse D anche per la forte correlazione di questo Asse con il POR 2000-2006 e
quindi con i vincoli di spesa comunitari.
Pur mancando un parametro di riferimento, si può dire che gli indicatori di avanzamento
finanziario registrano alcuni ritardi nell’avanzamento del PO, che sono ascrivibili tra
l’altro anche al carattere innovativo del PO che ha posto l’enfasi sul protagonismo dei
comuni, sia in termini programmatici che gestionali.
Tuttavia, con riferimento specificamente alle misure attuate dai Comuni, va rimarcato
che nell’ultimo semestre si è registrata una forte accelerazione della spesa per opere
infrastrutturali- come la tabella 9 evidenzia:
Tabella 9. Evoluzione della spesa per opere infrastrutturali dal 31.12 2007 al 20.6.2008 (valori in euro)
evoluzione spesa dicembre- giugno 2008
Misura A1 DPC Misura A2 Misura C1 Misura C5
Misura C3
edilizia scolastica
Mis. A1-edilizia di culto
Misure B1 e B2 Totale
speso giu-08 6.728.739 2.648.163 2.562.488 3.087.829 1.851.665 3.056.638 4.947.396,00 26.374.101 speso dic-07 5.358.655 1.998.605 2.079.930 2.019.919 1.662.590 2.435.550 3.682.000,00 20.368.364 % variazione spesa (dic 07-
giu 08) 25,6 32,5 23,2 52,9 11,4 25,5 34,4 29,5
finanziato 35.029.125 10.921.869 8.324.891 11.514.591 6.000.000 7.000.000 30.060.000 110.331.506speso dic 07/fin 15,3 18,3 25,0 17,5 27,7 34,8 0,12 18,5 speso giu 08/fin 19,2 24,2 30,8 26,8 30,9 43,7 0,16 23,9 Fonte: Rielaborazione su dati della Struttura di progetto P.O. Val d’Agri
5 Quindi la capacità di impegno è qui assunta come capacità di presentare progetti esecutivi più che come capacità gestionale ed attuativa, legata all’affidamento dei lavori (e quindi all’assunzione di impegni giuridicamente vincolanti da parte delle stazioni appaltanti).
23
Nell’arco di meno di 6 mesi, si è registrato:
− un significativo incremento della spesa pari in media al 29,5 %, con picchi di
aumento pari a più del 50% per le infrastrutture socio-sanitarie (misura C5) e
superiori al 30% per le opere relative alla viabilità (misure B1 e B2) e per le opere
relative all’architettura paesaggistica ed ambientale (misura A2).
− Anche facendo riferimento alle risorse impegnate, si attesta un incremento della
capacità di spesa che passa in media dal 18,5 % al 23.9%; in particolare per alcune
misure si rileva un incremento di risorse spese rispetto a quelle impegnate di circa
11 punti (C5 infrastrutture socio-sanitarie) e di circa 9 punti (misura A1-edilizia di
culto).
Tale accelerazione della spesa dà quindi buone indicazioni in senso prospettico sulla
capacità del PO di conseguire gli obiettivi di attuazione posti. In base a quanto rilevato
dalla struttura di progetto, queste migliori performance finanziarie/attuative del PO sono
da ascrivere:
− al rafforzamento degli uffici comunali, supportati da tecnici appositamente reclutati;
− al pieno utilizzo del sistema di monitoraggio (Sistema gestionale SIRPO) da parte
dei soggetti attuatori, che consente loro di disporre, in tempo reale, dello stato di
attuazione finanziario, procedurale e fisico a livello di progetto, e quindi di
identificare in modo tempestivo e consapevole gli intoppi e procedere alla loro
soluzione;
− all’accresciuta dimestichezza e quindi ad una maggiore capacità di gestire i
meccanismi procedurali previsti dal PO.
24
3.3 L’avanzamento dei progetti infrastrutturali
Un significativo avanzamento del PO nell’ultimo semestre è confermato anche dai dati
relativi al numero di progetti infrastrutturali conclusi, riportati nella tabella 10. Infatti,
se al 31 dicembre 2007 il sistema di monitoraggio non rilevava alcun progetto concluso,
al 20 giugno 2008 il numero dei progetti infrastrutturali ultimati risulta pari a 45, pari a
circa l’8% degli interventi infrastrutturali programmati nei DPC (misura A1, A2, C1,
C5) nonché quelli concernenti l’edilizia scolastica (C3) e l’edilizia di culto (A1).
Tabella 10. Numero di progetti infrastrutturali programmati ed ultimati per Comune
Interventi programmati (n)
Comune DPC Edilizia
Scolastica Chiese Totale di cui
Completati 1 Abriola 10 1 2 13 2 2 Aliano 23 2 2 27 1 3 Anzi 12 2 1 15 0 4 Armento 17 1 2 20 5 5 Brienza 21 1 1 23 2 6 Brindisi di Montagna 15 1 1 17 6 7 Calvello 31 3 1 35 3 8 Castelsaraceno 15 1 1 17 1 9 Corleto Perticara 19 3 2 24 2
10 Gallicchio 15 1 2 18 0 11 Gorgoglione 15 3 1 19 3 12 Grumento Nova 14 3 1 18 0 13 Guardia Perticara 13 1 1 15 1 14 Laurenzana 17 2 1 20 2 15 Marsiconuovo 25 4 4 33 2 16 Marsicovetere 13 6 1 20 1 17 Missanello 12 1 1 14 0 18 Moliterno 25 3 2 30 1 19 Montemurro 13 1 1 15 0 20 Paterno 17 1 2 20 1 21 Roccanova 15 1 1 17 0 22 San Chirico Raparo 11 1 2 14 0 23 San Martino d’Agri 10 1 1 12 1 24 Sant’Arcangelo 12 5 4 21 5 25 Sarconi 9 1 1 11 0 26 Sasso di Castalda 13 1 3 17 1 27 Satriano di Lucania 19 1 1 21 3 28 Spinoso 8 1 2 11 0 29 Tramutola 13 1 1 15 2 30 Viggiano 8 1 1 10 0
Totale n. interventi 460 55 47 562 45 % interventi
completati/programmati 8,01 Fonte: Rielaborazione su dati della Struttura di progetto P.O. Val d’Agri
25
L'ammontare complessivo dei progetti ultimati è pari a 3,90 Meuro vale a dire circa il
5% dei 78,80 Meuro corrispondenti al costo totale dei progetti infrastrutturali rilevati.
Questo significa che i progetti conclusi hanno un costo medio di circa 87.000 euro e si
collocano, sul piano dimensionale, su livelli al di sotto della media dei progetti
programmati (140.000 euro).
3.4 Conclusioni
Per concludere, ricapitolando gli eventi salienti relativi all’attuazione del PO:
1. La strategia tracciata nel PO ha assunto una sua configurazione più specifica,
essendo stati programmati interventi per circa il 75% della dotazione finanziaria
complessiva.
2. La programmazione del restante 25% delle risorse- che comunque ammontano a
circa 85 meuro a cui aggiungere le economie- è da ascrivere alla scelta di
identificare gli interventi concernenti in modo particolare gli obiettivi del
rafforzamento del sistema produttivo e dell’innalzamento della qualità della vita e
dell’attrattività dei territori una volta acquisiti i risultati del monitoraggio e della
valutazione intermedia.
3. Lo stato di avanzamento finanziario del programma, a giugno 2008, mette in rilievo
un livello degli impegni pari al 64% della dotazione finanziaria del PO ed una
capacità di impegno pari all’85% delle risorse programmate; il livello di spesa
rispetto alle risorse del programma ammonta a quasi il 20% mentre la capacità di
spesa rispetto alle risorse impegnate è pari al 30%.
4. Se gli indicatori di avanzamento finanziario attestano una certa lentezza, va tuttavia
rilevato che nell’ultimo semestre si registra un significativo avanzamento della spesa
per opere infrastrutturali che è cresciuta ad un tasso pari al 30% e che rispetto alle
risorse impegnate ha registrato un incremento di quasi 6 punti percentuali.
5. L’avanzamento del PO nell’ultimo semestre è attestato anche da un sensibile
incremento degli interventi infrastrutturali ultimati, che sono passati da 0 (nel
26
dicembre 2007) a 45 nel giugno 2008 (pari a circa l’8% degli interventi
programmati).
6. Tale accelerazione della spesa dà quindi buone indicazioni in senso prospettico sulla
capacità del PO di conseguire gli obiettivi di attuazione posti. In base a quanto
rilevato dalla struttura di progetto, queste migliori performance finanziarie/attuative
del PO sono da ascrivere a vari fattori, tra cui il rafforzamento degli uffici comunali
ed il consapevole utilizzo del sistema di monitoraggio informatico e gestionale
SIRPO;
7. In termini generali, si può dire che il PO è nella fase in cui comincia a produrre
risultati tangibili e fruibili e quindi si può iniziare a fare delle valutazioni
sull’efficacia e sull’impatto degli interventi per la collettività e per lo sviluppo dei
territori.
27
4. Avanzamento del PO rispetto aglio obiettivi strategici
4.1 Vivibilità ambientale e qualità della vita: rendere i territori più
attrattivi
Come abbiamo visto nel capitolo precedente, uno dei principali obiettivi del PO Val
d’Agri è creare un contesto di alta vivibilità e migliorare la qualità della vita delle
comunità locali per rendere tali territori più attrattivi e ridurre i flussi migratori. In tale
ottica, grande enfasi viene posta sul concetto di vivibilità ambientale, sia in chiave di
valorizzazione delle risorse naturali e paesaggistiche che di promozione di pratiche
economiche e sociali legate all’ecocompatibilità.
Per conseguire tali obiettivi, il PO disegna due Assi:
1. l’Asse A- che punta sulla riqualificazione dei centri urbani con un’attenzione
particolare sia ai centri storici che alle aree più disagiate, sulla valorizzazione delle
risorse culturali- comprese le chiese; sulla valorizzazione delle risorse naturali e
paesaggistiche;
2. l’Asse C- finalizzato ad un miglioramento ed ampliamento della dotazione e della
fruizione dei beni e servizi per la collettività - quali infrastrutture per l’educazione e
la cultura, per lo sport, per attività sociali e sanitarie.
28
Tabella 11. Interventi finalizzati alla qualità della vita e vivibilità ambientale (valori in euro)
Assi Misure submisura Dotaz finanziaria PO soggetto attuatore
A.1 Riqualificazione dei centri urbani
70.000.000 Comuni +Diocesi
A.1a valere sui DPC 63.000.000 Comuni (DPC)
A.1 Edilizia di culto 7.000.000 Diocesi+Sovrintendenza
A.2 Architettura paesaggistica e
ambientale 25.000.000 Comuni (DPC)
A Miglioramento del
contesto di vivibilità ambientale
A.3 Valorizzazione delle risorse
naturali 5.000.000 Regione
ASSE A 100.000.000 C.1 Sport 16.000.000 Comuni (DPC)
C.2 Cultura 5.000.000 Comuni (DPC)
C.3 Scuola-formazione-saperi:-edilizia scolastica
e biblioteche
7.000.000 Comuni/Province C Elevazione della qualità della vita
C.5 Servizi socio-assistenziali e
sanitari 20.000.000 Comuni (DPC)
ASSE C 48.000.000
E Assistenza Tecnica Assistenza Tecnica 1.000.000 Regione
Totale 149.000.000 Fonte: Rielaborazione su dati della Struttura di progetto P.O. Val d’Agri
A tali obiettivi viene assegnata una parte significativa (il 42,6%) della dotazione
finanziaria del PO, pari a 149 meuro. Una parte consistente di tali investimenti è
assegnata ai Comuni, che attraverso i Documenti Programmatici identificano gli
interventi a valere sulle misure A1, A2, C1, e C5. Inoltre, i Comuni concertano
attraverso intese di area vasta gli interventi da effettuare sulla misura C2 .
Gli altri soggetti attuatori sono:
− la Regione –per quanto concerne la misura A3 e la C3
− le Diocesi- per quanto concerne la sub misura A.1. sull’edilizia di culto
29
Se questo è il disegno del programmatore, nella realtà cosa è successo? Quali tipologie
di interventi sono stati progettati e sono in fase di realizzazione?
Un’analisi degli interventi identificati dai Comuni nei DPC e/o concertati attraverso
intese di area vasta o con la Regione (per gli interventi di edilizia scolastica a valere
sulla misura C3 o di valorizzazione delle risorse naturali a valere sulla misura A3)
ovvero identificati dalle Diocesi (per gli interventi sull’edilizia di culto sulla misura A1)
conduce al seguente quadro sinottico.
30
Tabella 12. Quadro sinottico interventi finanziati e finalizzati alla qualità vita e ambiente (Valori in euro)
N. Macrotipologia di interventi Dettaglio interventi con specifica della misura
Interventi finanziati %
Valorizzazione di risorse culturali di pregio subtot 19.780.878 21,71
A1 - Restauro chiese ed opere d'arte 7.000.000 7,68
A1 - Recupero e restauro contenitori di pregio 8.680.878 9,53
C2 - Parco archeologico della Val d'Agri 2.000.000 2,20 C2 - Auditorium con tecnologie avanzate 2.000.000 2,20
1
C2 - Progetto APT-Comuni valorizzazione culturale ed ambientale 100.000 0,11
Riqualificazione e rivitalizzazione di centri storici 25.124.040 27,58
A1 - Riqualificazione centri storici 16.148.143 17,72
A1 - PIC Casa sicura- interventi a favore di privati per rivitalizzazione centri storici 8.695.897 9,54
2
A1- oPere di metanizzazione 283.229 Riqualificazione di zone disagiate o remote 1.343.000 1,47
3 A2 - riqualificazione di borghi rurali e
frazioni 1.343.000 1,47
Ampliamento della dotazione di beni e servizi per la collettività 26.630.000 29,23
C1 - Strutture per lo sport 8.320.000 9,13 C3 - Riqualificazione scuole 6.000.000 6,59 C-3 Messa in rete delle biblioteche comunali 800.000 0,88
4
C5- Strutture socio-sanitarie 11.510.000 12,63 Architettura paesaggistica e aree verdi 3.881.485 4,26
5 A2-Aree verdi e architettura
paesaggistica/percorsi turistici 3.881.485 4,26
Opere di civiltà rurale 3.810.000 4,18 6 A2 - Acquedotti e strade rurali 3.810.000 4,18
- Valorizzazione risorse naturali 910.000 1,00
A3 - Intesa area vasta.- riqualificazione ambientale per attività turistico-sportive lago Pertusillo
870.000 0,95 7
C5- progetto comprensoriale Rete dei Paesaggi 40.000 0,04
Tutela risorse naturali 6.240.000 6,85 A3 - Misure di salvaguardia ambientale 1.150.000 1,26 8 D3 - Rete di monitoraggio ambientale da
parte di Agrobios 5.090.000 5,59
Attività di ricerca e sviluppo legate all'ambiente 3.390.000 3,72
A3 - Attività di ricerca e sviluppo legate al ciclo dell'acqua (CNR) 2.950.000 3,24 9
A1 - Progetti di risparmio energetico e fotovoltaico 440.000 0,48
TOTALE 91.109.403 100,00 Fonte: Rielaborazione su dati della Struttura di progetto P.O. Val d’Agri
31
Dal quadro sinottico degli interventi finanziati (cioè approvati dalla Regione) si possono
enucleare 9 tipologie di interventi –di cui i primi 6 finalizzati principalmente alla qualità
della vita e gli ultimi 3 alla valorizzazione e tutela dell’ambiente:
1. Valorizzazione della risorse culturali di pregio che assorbono 19,80 Meuro pari
quasi il 22% delle risorse complessive degli interventi finanziati; tra questi
interventi figurano il restauro di chiese ed opere d’arte ed il recupero di contenitori
di pregio –quali palazzi nobiliari o opere di archeologia contadina- più alcuni
interventi che hanno una valenza comprensoriale e che si fondano su intese di area
vasta quali l’auditorium previsto a Tramutola, il Parco Archeologico della Val
d’Agri e un progetto di valorizzazione turistica (uno dei pochi interventi
immateriali) ideato dall’APT d’intesa con i Comuni;
2. Riqualificazione e rivitalizzazione dei centri storici, che prevedono interventi per
25,10 meuro pari a circa il 27% della dotazione complessiva finanziata. Tali azioni,
che prevedono interventi di decoro, accessibilità e riqualificazione dei centri (piazze,
illuminazione, vie, ecc.), opere di metanizzazione e interventi a favore di privati
(box, rifacimento di facciate o recupero di botteghe) sono finalizzati alla
rivitalizzazione dei centri storici –attualmente in fase di abbandono- sia in chiave di
ripopolamento che di animazione economica e turistica. Va detto, infine, che tale
intervento si integra con gli interventi a favore delle imprese turistiche previsto
nell’Asse D-misura D1- e va letto in termini funzionali al lancio turistico dell’area
correlato al Parco naturale della Val d’Agri.
3. Riqualificazione di zone disagiate o remote, che assorbe risorse pari a circa 1.5%
e che prevede interventi soprattutto nelle zone rurali o nelle zone periferiche dei
centri urbani.
4. Ampliamento della dotazione di beni e servizi per la collettività, che prevede
interventi per circa 26,60 meuro e che quotano circa il 29% del totale finanziato.
Tali interventi mirano ad ampliare e migliorare la dotazione di beni e servizi per la
collettività – quali strutture per lo sport, socio-sanitarie e scolastiche e culturali -e
favorirne il riequilibrio sul territorio. Obiettivo strettamente connesso è anche
promuovere –attraverso l’offerta di nuovi e più qualificati servizi per le collettività-
la creazione di nuova occupazione e di nuove competenze professionali di settore.
32
Tra gli interventi più significativi progettati si segnala il progetto di messa in rete
delle biblioteche comunali realizzato congiuntamente da 3 reti di Comuni (vedi
paragrafo 4.3.2).
5. Architettura paesaggistica, che prevede interventi per circa 3,90 meuro (pari al
4,3% del complessivo). Gli interventi realizzati in tale settore prevedono da un lato
interventi per riqualificazione e dotazione di aree verdi per la cittadinanza e/o
funzionali ad infrastrutture per lo sport; e dall’altro, sono previsti interventi di
valorizzazione paesaggistica, quali la creazione di tratturi o percorsi turistici ad alta
valenza naturale.
6. Opere di civiltà rurale, che prevede interventi pari a circa 4.2% del totale
finanziato quali adeguamenti di acquedotti rurali o strade rurali o messa in sicurezza
di argini di corsi d’acqua.
7. Valorizzazione di risorse naturali, che si sostanzia in 2 interventi di area vasta che
assorbono quasi 1 meuro e che quotano l’1% del totale: Intesa area vasta.-
riqualificazione ambientale per attività turistico-sportive lago Pertusillo ed un
progetto comprensoriale Rete dei Paesaggi. Tali interventi sono fortemente correlati
a quelli relativi all’architettura paesaggistica;
8. Tutela delle risorse naturali, in cui si finanziano 2 interventi di area vasta che
assorbono quasi 6,30 meuro e che quotano quasi il 7% del totale: un intervento di
salvaguardia ambientale realizzato dalla C. M. della val d’agri e la rete di
monitoraggio ambientale effettuata da Agrobios, volta a sorvegliare sugli impatti
delle estrazioni petrolifere sul comprensorio.
9. Attività di ricerca e sviluppo legate all’ambiente, che prevede interventi per circa
3,40 meuro pari al 3,70 del totale finanziato e che prevede attività di ricerca e
sviluppo legate al ciclo dell’acqua –a cura del CNR- e progetti di risparmio
energetico e del fotovoltaico.
33
4.2 Il miglioramento dei collegamenti
Uno degli obiettivi del PO è rafforzare i collegamenti sia
− in termini viari, con il miglioramento della viabilità sia su scala intercomunale che
su scala almeno regionale;
− in termini di tecnologie della telecomunicazione- attraverso la sperimentazione di
piattaforme volta migliorare i collegamenti ad alta velocità;
Per conseguire tale finalità, il PO prevede le seguenti misure, che assorbono 51 meuro
pari quasi al 15% degli stanziamenti complessivi del Programma:
Tabella 13. Ripartizione finanziaria PO interventi finalizzati al miglioramento dei collegamenti (valori in euro)
Assi Misure Dotazione finanziaria
PO
Soggetto attuatore
B1 Viabilità e collegamenti 40.000.000 Provincia di Potenza
B2 Viabilità locale 10.000.000 Province B Infrastrutture
essenziali
Totale 50.000.000
C4 sviluppo delle telecomunicazioni 2.000.000 Regione C Elevazione della
qualità della vita ASSE C 2.000.000 Totale 52.000.000
Fonte: Rielaborazione su dati della Struttura di progetto P.O. Val d’Agri
Alla data del 20 giugno 2008, gli interventi identificati per realizzare l’obiettivo del
rafforzamento della connettività dell’area sono illustrati nel seguente quadro sinottico:
34
Tabella 14. Interventi finalizzati al miglioramento dei collegamenti (valori in euro)
Misura Attuatore Denominazione Operazione Programmato Finanziato Speso
B Provincia PZ Collegamento S: Chirico - SS 598 1.550.000,00 1.550.000,00
B Provincia PZ Viadotto Armento - SS 598 855.000,00 855.000,00
B Provincia PZ Strada Fondovalle - Torrente Racanello 2.000.000,00 2.000.000,00
B Provincia PZ Messa in sicurezza della Fondovalle del Sauro 4.870.000,00 4.870.000,00 730.000,00
B Comune di Abriola
Collegamento viario Valle Camastra - Val Basento 9.000.000,00 9.000.000,00 1.150.500,00
B Provincia PZ Collegamento Armento - SS 598 7.150.000,00 7.150.000,00 1.070.000,00
B Provincia MT Messa in sicurezza della Fondovalle del Sauro 3.130.000,00 3.130.000,00 1.996.896,00
B Provincia MT Collegamento Aliano - Fondovalle Sauro 1.125.000,00
B Provincia PZ Collegamento Roccanova - SS 598 (prev. 2008-2009) 9.700.000,00
B Provincia PZ Collegamento Montemurro - SS 598 (prev. 2008-2009) 1.500.000,00 1.500.000,00
B Provincia PZ SP 19 - Svincolo SP (prev. 2008-2009) 8.500.000,00
C3 Regione Basilicata wireless e-community 1.150.000,00 1.150.000,00 1.150.000,00
Totale 50.530.000,00 31.205.000,00 6.097.396,00Fonte: Rielaborazione su dati della Struttura di progetto P.O. Val d’Agri
4.3. Sostegno alle attività produttive
Di seguito si analizzano le azioni di sostegno alle attività produttive attivate con le
risorse dell’asse D (misure D.1, D.2 e D.3) e dell’asse C (misura C.3). In particolare
l’asse D, la cui attuazione è affidata alla Regione, è finalizzato all’aumento delle
condizioni e delle occasioni di occupabilità durevole e sostenibile attraverso il sostegno
alle attività produttive, finalizzato allo sviluppo di sistemi ed in coerenza con l’avvio del
Parco Nazionale della Val d’agri.
L’asse è stato attivato ricorrendo principalmente alla previsione di regimi di aiuto in de
minimis e all’incentivazione in forma integrata di misure di formazione (PIA), mettendo
a sistema in coerenza con gli interventi previsti nelle misure B.3. e C.3.
35
4.3.1. Quadro complessivo e avanzamento dell’Asse D “Sostegno alle attività
produttive”
Come riportato nella successiva tabella 15, l’asse D si ripartisce in tre diverse misure:
Tabella 15. La struttura dell’asse D “Sostegno alle attività produttive”
Misure Interventi
Azioni di sostegno alle imprese esistenti e nuove nei settori produttivi ad elevato potenziale di sviluppo endogeno (disponibilità di risorse, tradizione artigianale, vocazione turistica, agricola, agroalimentare e zootecnica, commerciale, terziario e terziario avanzato, ecc.).
D1 Sostegno all’impresa
Azioni di sostegno alle imprese esistenti e nuove operanti nei settori dei servizi alla persona o in altri settori individuati attraverso le procedure di concertazione.
Animazione e promozione finalizzata della cultura d’impresa, di opportunità localizzative, dei prodotti tipici, di accordi commerciali, di joint-venture, di trasferimenti tecnologici e di accesso ad altri servizi reali alle imprese.
D2 Impresa e territorio
Promozione di nuova imprenditorialità.
D3 Localizzazione d’impresa
Azioni di attrazione e localizzazione di singoli investimenti produttivi di dimensione unitaria significativa in settori produttivi compatibili con le risorse naturali disponibili e la tutela ambientale.
Il soggetto attuatore degli interventi dell’asse D è la Regione Basilicata con i suoi
diversi Dipartimenti. L’asse ha lo scopo di irrobustire il sistema produttivo locale che,
fatta eccezione per l’industria petrolifera, è caratterizzato da una forte concentrazione
nei settori tradizionali e dalla prevalenza di microimprese. Il territorio di riferimento è
caratterizzato da un settore agricolo (allevamenti e cereali) e forestale (legname e
carbone) ancora strategico. Le attività industriali si concentrano prevalentemente
nell’edilizia e nel suo indotto (lavorazione della pietra, produzione di calce e
calcestruzzo, carpenteria metallica e del legno) e in piccole attività artigianali
(manifatturiere, abbigliamento) e commerciali. Notevole importanza riveste nella zona
l’industria lattiero-casearia che rappresenta lo sbocco naturale della produzione di latte
bovino e ovicaprino. In base agli indicatori socioeconomici, il comprensorio si
configura come un’area in ritardo di sviluppo rispetto alla media nazionale e regionale.
Il tasso di disoccupazione è superiore al 25%. L’80% dei centri urbani presenta una
36
struttura demografica e insediativa rarefatta, aggravata da una elevatissima tendenza
migratoria e dalla notevole incidenza dei pensionati sulla popolazione attiva.
In relazione alla programmazione degli interventi per il “Sostegno alle imprese” è stata
avviata una intensa concertazione con i Sindaci dei Comuni e i Presidenti delle Province
e delle CC.MM dell’area interessata, con l’A.N.C.I. e l’U.N.C.E.M., con le
organizzazioni datoriali e sindacali, con le diverse strutture Dipartimentali della
Regione e con gli altri stakeholder a vario titolo coinvolti. Dal punto di vista
metodologico, per l’elaborazione dei dati contenuti in questa sezione, sono state
utilizzate le seguenti fonti relative al periodo 2003-2007:
− le Deliberazioni della Giunta Regionale;
− il partitario degli impegni di spesa della Struttura di Progetto Val d’Agri operati sul
capitolo 36504, destinato al sostegno delle Attività Produttive;
− le Determinazioni Dirigenziali (incluse quelle dei Dipartimenti autorizzati alla
condivisione del capitolo di spesa) di impegno, di liquidazione delle anticipazioni e
saldi, nonché ogni altro riferimento utile pubblicato sul BUR Basilicata negli anni
2003-2007. Una verifica incrociata dei dati, inoltre, è stata condotta in
collaborazione con l’Ufficio Gestione e Regimi di Aiuto del Dipartimento Attività
Produttive e con l’Ufficio INEA (Istituto Nazionale di Economia Agraria)
incardinato presso il Dipartimento Agricoltura. L’analisi è stata condotta sui dati
disponibili e relativi alla concessione dei contributi agevolati, a favore delle imprese
del comprensorio, operati fino al 31.12.2007. Tuttavia, alcune procedure di
finanziamento ancora in corso potrebbero determinare lievi assestamenti per alcuni
dei dati riportati.
La dotazione finanziaria assegnata all’Asse D “Sostegno alle attività produttive” del
Programma Operativo Val d’Agri risulta pari a 134 Meuro, ripartiti come descritto nella
tabella seguente:
37
Tabella 16. Misura D “Sostegno alle attività produttive”: confronto tra risorse programmate, finanziate e spese
Misura Soggetto attuatore Dotazione finanziaria Programmato Finanziato Speso
D1
Regione Basilicata Struttura di Progetto Val d’Agri Dipartimento Attività Produttive, Politiche dell’Impresa e Innovazione tecnologica
30 39,9 39,3 3,1
D2 Regione Basilicata Dipartimento Attività Produttive 1 - - -
D3
Regione Basilicata Dipartimento Attività Produttive, Politiche dell’Impresa Dipartimento Agricoltura ed Economia Montana
103 66,05 58,13 31,2
Totale Meuro 134 105,9 97,43 34,3
Importi espressi in milioni di Euro Fonte: Rielaborazione su dati della Struttura di progetto P.O. Val d’Agri
Rispetto al monitoraggio del 31 dicembre 2007, sono stati programmati ulteriori 19,1
M€ e la spesa è avanzata del 28% circa. Il progresso è essenzialmente legato
all’avanzamento registrato, per quanto riguarda la misura D.3, dallo scorrimento delle
graduatorie dei bandi POR Agricoltura approvati con le DGR n. 1702/03 e n.2763/04 ed
dal bando per la Riconversione delle imprese di trasporto convenzionate con l’ENI
(DGR n.2277/2003 e DGR 225/06), mentre per la misura D.1., l’avanzamento è
precipuamente legato allo scorrimento della graduatoria del Bando PIA per il Sostegno
alle imprese manifatturiere esistenti, deliberato con DGR n. 673/2008, i cui termini di
scadenza erano già stati prorogati con DGR n. 433/2008.
In totale a valere sull‘asse D sono state ammesse a finanziamento 1385 richieste (247
per la misura D.1 e 1138 per la misura D.3) di queste quelle che hanno accettato il
finanziamento ed avviato l’investimento sono 860 (213 per la misura D.1 e 647 per la
misura D.3). Sempre a valere sulla misura D.3 si sono attivati 5 corsi di formazione (tre
a cura del consorzio di Bonifica Alta Val d’Agri e due a cura dall’Azienda Lucana per
la Sperimentazione e l’Innovazione in Agricoltura) impegnando un totale di risorse di
485.000,00 euro di cui risultano spesi 181.000,00 € e che hanno consentito e continuano
a favorire la formazione dei dipendenti del Consorzio di Bonifica in tema di tutela
38
dell’ambiente (DGR n. 404 28/3/07) e la formazione di giovani imprenditori agricoli
(DGR n. 2763 del 29/11/04). In particolare quest’ultima iniziativa è integrata con quelle
proposte nell’ambito dello scorrimento del Bando POR in Agricoltura dove su 901
richieste ammesse 102 contemplavano nel progetto di investimento un’azione
formativa, di queste ultime quelle che effettivamente hanno accettato di portare avanti
l’investimento proposto sono state 57.
Tabella 17. Altre iniziative attivate con la Misura D.3
Iniziativa attivata Programmato Finanziato Speso n.
richieste ammesse
n. iniziative finanziate
N. 3 corsi per la formazione di operatori per i danni ambientali (Consorzio di Bonifica Alta Val d’Agri)
0,31 M€ 0,31 M€ 0,093 M€ 3 3
N. 2 Corsi di formazione per giovani imprenditori agricoli (ALSIA)
0,175 M€ 0,175 M€ 0,088 M€ 102 57
Fonte: Rielaborazione su dati della Struttura di progetto P.O. Val d’Agri
La Misura D.2 non risulta ancora attivata.
Le linee di intervento dell’asse D si integrano inoltre funzionalmente con gli interventi e
le risorse della misura C3 “Scuola, Formazione, Saperi”.
Tabella 18. Misura C.3 “Scuola, Formazione, Saperi”: confronto tra risorse programmate, finanziate ed e spese
Misura Soggetto Attuatore Dotazione finanziaria Programmato Finanziato Speso
C3
Regione Basilicata (Struttura di Progetto Val d’Agri Dipartimento Formazione, Lavoro, Cultura e Sport Dipartimento Agricoltura ed Economia Montana) ALSIA Comuni e Consorzi di bonifica
10 5,4 5,4 1,0
Importi espressi in Milioni di Euro Fonte: Rielaborazione su dati della Struttura di progetto P.O. Val d’Agri
In concorrenza funzionale con gli obiettivi e le risorse della misura C.3 va annoverata
una quota parte delle risorse (6 M€) programmate con il Piano di Edilizia Scolastica
39
(PES) che esaurisce le risorse disponibili. Il PES si raccorda inoltre con gli obiettivi
della linea di intervento A.1.c “Eliminazione delle barriere architettoniche”.
Complessivamente tra l’asse D e la misura C.3, si registra un impegno finanziario di
circa 103 Meuro, pari al 71,52% del totale programmato, per sostenere i progetti di
investimento, di formazione e per l’acquisizione di certificazioni di qualità.
Il numero complessivo di progetti attivati con le risorse delle Misure D e C.3 del P.O.
Val d’Agri è riportato nella tabella seguente:
Tabella 19. Numero di iniziative attivate con le Misure D e C.3
Misura Iniziative ammesse a finanziamento Iniziative finanziate
D.1 247 213
D.3 1138 647
C.3 231 145
Totale 1572 949
Fonte: Rielaborazione su dati della Struttura di progetto P.O. Val d’Agri
La capacità delle imprese di attuare i progetti integrati di investimento ammessi a
finanziamento fa registrare un livello di realizzazione pari al 60% con 949 iniziative di
investimento e formazione avviate.
Nel seguito si descrivono, più nel dettaglio, le principali iniziative finanziate con l’asse
D e l’azione C.3.
4.3.1.1. Il Bando per la riconversione delle imprese di autotrasporto convenzionate con l’ENI
In seguito all’entrata in funzione, nell’ottobre del 2001, dell’oleodotto che collega le
località estrattive della Val d’Agri alla raffineria di Taranto, le imprese di autotrasporto
locali, convenzionate con l’ENI, hanno registrato una diminuzione significativa
dell’attività, pari all’80% circa del volume d’affari complessivo. La Regione Basilicata
ha cercato di individuare soluzioni appropriate alla conseguente disoccupazione nel
settore dell’autotrasporto. Con DGR n. 2277/2003 è stato emanato il “Bando per la
40
riconversione delle Imprese di autotrasporto convenzionate con l’ENI”, con una
dotazione finanziaria pari a 1,5 milioni di euro. A tale importo si sono aggiunti ulteriori
1,4 Meuro, finanziati con la DGR n. 225/2006. Alle imprese ammesse al finanziamento
è stato concesso un contributo del 75% della spesa ammissibile, in applicazione del
regime de minimis. Le iniziative agevolabili interessano i settori dell’industria,
dell’artigianato, del turismo, dei servizi e del commercio. La tabella che segue illustra in
sintesi i principali dati relativi al “Bando per la riconversione delle Imprese di
autotrasporto convenzionate con l’ENI”.
Tabella 20. Bando per la riconversione delle Imprese di autotrasporto: quadro di sintesi
Delibera di riferimento Programmato Finanziato Speso
n. iniziative ammesse a
finanziamento
n. iniziative finanziate
DGR n. 2277/2003 e n.
225/2006 2.896.660 1.675.414 1.082.299 33 21
Importi espressi in Euro Fonte: Rielaborazione su dati della Struttura di progetto P.O. Val d’Agri
In particolare da dicembre 2007 alla data del presente monitoraggio 7 imprese hanno
accettato di avviare l’investimento senza chiedere anticipazione e senza concluderlo, per
cui si osserva un avanzamento delle iniziative avviate senza un incremento della spesa.
Come si desume dalla Tabella 6, i contributi per realizzare i progetti di investimento
ammessi a finanziamento, comportano un impegno finanziario per un importo di circa
1,68 milioni di euro, pari al 57,84% delle risorse programmate, le quali ammontano a
2.896.660,00 euro. Le risorse spese, invece, ammontano a 1,08 milioni di euro e
costituiscono il 34,36% delle risorse programmate.
Per quanto attiene alle risorse spese, 323.504,50 euro sono stati erogati a titolo di
anticipazione, mentre 758.794,50 euro sono stati erogati per la conclusione degli
investimenti. La quantità di risorse erogate per iniziative concluse, dunque, ammonta al
70,11% delle risorse spese e al 45,29% delle risorse finanziate.
41
4.3.1.2. I bandi a sostegno del “sistema turismo
La predisposizione di un pacchetto di agevolazioni mirato al rafforzamento diretto ed
indiretto del “sistema turistico” locale della Val d’Agri nasce dalla consapevolezza del
ruolo strategico del Turismo nell’ambito delle politiche di sviluppo locale indicate nel
Programma Operativo. Per finalizzare tale strategia di sviluppo sono stati emanati, nel
gennaio 2006, tre bandi per “Interventi di rivitalizzazione dei centri storici”, per il
“Miglioramento della offerta ricettiva esistente” e per le “Nuove strutture per il tempo
libero”. Il fine comune dei tre bandi era quello di diversificare e qualificare il prodotto
turistico nel territorio della Val d’Agri – Melandro – Sauro - Camastra attraverso il
miglioramento e la qualificazione (ambientale, professionale, ecc.) dell’offerta turistica
esistente.
La specificità delle prime due azioni strategiche attivate nel settore turismo è rafforzata
e rappresentata dalla attenzione al tema “qualità”. La specificità della terza azione,
invece, non è rappresentata dalla tipologia di impresa ma dalla centralità dell’ambito
territoriale ristretto nel quale si trovano ad operare: il centro storico. Il regime di aiuto
attivato è finalizzato a sostenere le iniziative imprenditoriali ivi allocate, ad incoraggiare
nuove attività per il riutilizzo funzionale di immobili preesistenti e alla delocalizzazione
di imprese nel perimetro del centro storico.
Coerentemente con le loro finalità, i tre bandi integrano risorse delle Misure “D.1.
Sostegno all’impresa” e “C.3 Scuola, Formazione, Saperi” del P.O.. Inoltre, il bando
“Interventi di rivitalizzazione dei centri storici” opera in una logica di continuum di
agevolazioni afferenti alla azione “A.1 Riqualificazione dei centri urbani” del P.O..
Infatti, per poter sperimentare strumenti di aiuto integrati, la Struttura di Progetto Val
d’Agri ha sviluppato una proficua cooperazione con il Dipartimento Attività Produttive,
Politiche dell’Impresa Innovazione Tecnologica e con il Dipartimento Formazione
Lavoro Cultura e Sport. La strategia attuativa messa in campo ha permesso di erogare
Pacchetti Integrati di Agevolazioni, composti da
− un programma di investimento (a valere sull’asse D misura D.1);
− un eventuale programma di formazione (finanziato con la misura C.3) collegato
all’iniziativa agevolata e rivolto al personale già dipendente dell’impresa
42
beneficiaria o a soggetti svantaggiati mediante l’attivazione di Work Experience da
svolgersi presso le imprese beneficiare dei contributi;
− promuovere l’acquisizione delle certificazioni di qualità, ambientale, sicurezza ed
etica.
Le tabelle che seguono sintetizzano i dati salienti relativi ai tre bandi del cosiddetto
“pacchetto turismo”.
Tabella 21. I tre bandi del cosiddetto “pacchetto turismo”: risorse programmatiche suddivise per tematiche
Risorse programmate
Bando Tipologia iniziative Misura D.1. Sostegno
all'impresa:
Misura C.3. Scuola,
formazione, saperi Totale
Miglioramento della offerta
ricettiva esistente
Pacchetti Integrati di Agevolazioni +
certificazione 2.100.000 1.000.000 3.100.000
Nuove strutture per il tempo
libero
Programmi di investimento + work
experience + certificazione
3.100.000
- si integra con la Linea C.5.b per
250.000€
3.100.000
Interventi di rivitalizzazione dei centri storici
Programmi di investimento + work
experience 6.253.447
- si integra con la Linea C.5.b per
750.000 €
6.253.447
Totale 11.453.44 1.000.000 12.453.45
Importi espressi in Euro Fonte: Rielaborazione su dati della Struttura di progetto P.O. Val d’Agri
Tabella 22. I bandi del “pacchetto turismo”: quadro di sintesi delle risorse a valere sulla sola tematica D.1 Sostegno all'impresa
Bando Programmato Finanziato Speso n. iniziative ammesse a
finanziamento
n. iniz. avviate
Miglioramento della offerta
ricettiva esistente 2.100.000 1.587.272 187.491,72 8 6
Nuove strutture per il tempo libero 3.100.000 2.990.173 488.102,36 15 12
Interventi di rivitalizzazione dei
centri storici 6.253.447 6.253.447 1.123.213 151 126
Totale 11.453.447 10.830.892 1.798.807 174 144
Importi espressi in Euro Fonte: Rielaborazione su dati della Struttura di progetto P.O. Val d’Agri
43
Per gli investimenti delle iniziative finanziate a valere sulla misura D.1. “Sostegno
all'impresa” sono state impegnate risorse per 10,83 Meuro, di cui sono stati liquidati
importi per un valore complessivo di circa 1,8 Meuro.
Come si evince dai dati tabellati, le iniziative avviate sono in tutto 144 e costituiscono
l’82,76% delle 174 iniziative complessivamente ammesse a finanziamento.
Oltre ai programmi di investimento, 16 di tali iniziative, e precisamente 5 afferenti al
bando “Miglioramento della offerta ricettiva esistente” e 11 al bando “Nuove strutture
per il tempo libero”, hanno contestualmente richiesto e ottenuto anche un finanziamento
a valere sulla Misura C.3. per la formazione e sempre sulal D.1 per le certificazioni di
qualità.
In merito alla distribuzione geografica delle 174 iniziative ammesse a finanziamento, la
figura 2 mostra che i comuni del comprensorio con una maggiore localizzazione sono
Brienza, Moliterno, Marsiconuovo e Anzi.
Figura 2. I Bandi “pacchetto turismo”: distribuzione per comune delle iniziative ammesse a finanziamento
16
1312 12
109 9
8 87
6 65 5 5 5 5 5
43 3 3 3 3 3 3
21
0 00
2
4
6
8
10
12
14
16
18
Brie
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Cas
tels
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eno
Gor
gogl
ione
Fonte: Struttura di progetto P.O. Val d’Agri
La connettività strategica delle linee di intervento previste nell’asse D del P.O. Val
d’Agri, Melandro, Sauro e Camastra, si completa con la Misura C.5.b “Inserimento
lavorativo dei soggetti svantaggiati”. Saranno attivati progetti integrati di formazione e
44
tirocini lavorativi con le work experience a favore di soggetti svantaggiati (lavoratori in
mobilità, donne, disoccupati di lungo periodo, ecc.). Il Dipartimento Formazione,
Lavoro, Cultura e Sport della Regione dovrà adottare uno specifico Avviso Pubblico
riservato alle iniziative finanziate con i bandi “Nuove strutture per il tempo libero” e
“Interventi di rivitalizzazione dei centri storici”, con una dotazione finanziaria
complessiva di 1 Meuro, che potrà elevarsi fino all’intera dotazione della linea di
intervento C.5.b. pari a 2 M€.
Tabella 23. I bandi del “pacchetto turismo”: quadro di sintesi delle risorse a valere sulla Asse C - misura C.5.b
Bando Programmato Finanziato
Nuove strutture per il tempo libero 250.000 in attesa del bando
Interventi di rivitalizzazione dei centri storici 750.000 in attesa del bando
Totale 1.000.000 - Importi espressi in Euro Fonte: Rielaborazione su dati della Struttura di progetto P.O. Val d’Agri
4.3.1.3. Il bando “Azioni di sostegno alle imprese manifatturiere esistenti”
Sempre in coerenza programmatica con le linee innovative individuate dal Programma
Operativo “Val d’Agri-Melandro-Sauro-Camastra”, è stato emanato uno speciale bando
“Azioni di sostegno alle imprese manifatturiere esistenti”, approvato con DGR
574/2006, con la logica di erogare Pacchetti Integrati di Agevolazioni. Il bando, le cui
graduatorie sono state approvate con DGR 2174/06 e la cui verifica e valutazione fu
eseguita da ARTIGIANCASSA spa (verbale di aggiudicazione approvato con DGR
946/2006), persegue l’azione strategica delineata con la Misura D1 “Sostegno
all’Impresa” in stretta connessione con l’attuazione della misura “C.3 Scuola -
formazione - saperi” e con gli altri interventi infrastrutturali già realizzati nelle aree
industriali ed artigianali dei Comuni del comprensorio. Il bando finanzia:
− Pacchetti Integrati di Agevolazioni, composti da un programma di investimento
(ampliamento, ammodernamento, riattivazione e delocalizzazione) e da un eventuale
45
programma di formazione collegato all’iniziativa agevolata e rivolto al personale già
dipendente dell’impresa beneficiaria;
− l’acquisizione delle certificazioni (qualità, ambientale, sicurezza ed etica).
Ad aprile 2008 con DGR n. 433/08 è stato deliberato lo scorrimento delle graduatorie
approvate con DGR n. 2174/2006.
Tabella 24. Gli strumenti agevolativi previsti nel bando “Azioni di sostegno alle imprese manifatturiere esistenti - (PIA)”
Programmato Impegnato Speso
DGR Tipologia D1 - Sostegno
all'Impresa
C3 - Scuola,
Formazione
Saperi
D1 - Sostegno
all'Impresa
C3 - Scuola,
Formazione Saperi
D1 - Sostegno all'Impre
sa
C3 - ScuolaFormazione
Saperi
DGR n. 574/2006 (bando) DGR n.
2174/2006 (graduatorie)
Pacchetto Integrato di
Agevolazioni (investimenti, Certificazione
di qualità. Formazione continua)
13.846.397,71 (*)
13.132.000 (*)
DGR n. 433/2008
(scorrimento) DGR n.
673/2008
Pacchetto Integrato di
Agevolazioni (investimenti, Certificazione
di qualità. Formazione continua)
14.794.382,95 (*)
3.000.000,
14.794.382,9 (*)
1.106.758 1.319.533 (**)
In corso di
realizza-zione
Totale 29.640.780,66 3.000.000 27.926.382,9 1.106.758 1.319.533
(*) Valore comprensivo anche delle spese di istruttoria per la valutazione delle iniziative da parte della società Artigiancassa (rif. DGR 2174/06 e DGR 673/08 ) (**) Valore al 31/12/2007. L’aggiornamento non è stato ancora trasmessa alla Struttura di Progetto P.O. Val d’Agri dalla società di gestione Artigiancassa. Importi espressi in Euro Fonte: Rielaborazione su dati della Struttura di progetto P.O. Val d’Agri
Le risorse programmate ammontano complessivamente a 29,6 Meuro per l’asse D e 3
Meuro per l’asse C.3. La graduatoria approvata con DGR 2174/2006 contemplava 73
ditte di cui nel 2006, stante il plafond del bando, ne sono state finanziate 29 e di queste
26 dovranno attivare anche la formazione continua prevista nel programma integrato
presentato. Con lo scorrimento deliberato con la successiva DGR n. 433/2008 si è
potuto procedere al finanziamento delle ulteriori 44 iniziative inserite utilmente in
46
graduatoria ma non beneficiarie del contributo. Di queste ultime 21 ditte hanno richiesto
congiuntamente l’incentivo alla formazione continua. Si precisa che l’avvio della
formazione è subordinata alla conclusione del programma di investimenti. I contributi
complessivamente finalizzati alla formazione continua ammontano a 1.106.758,00
Meuro.
Tabella 25. Quadro si sintesi delle risorse e delle imprese ammesse a finanziamento nelle Azioni di sostegno alle imprese manifatturiere
Bando richieste pervenute
iniziative ammesse a
finanziamento
iniziative finanziate Programmato Finanziato Speso
Azioni di sostegno alle
imprese manifatturiere
esistenti - (PIA) e 1°
scorrimento
82 29 29 13.846.397,71 (*)
13.846.397,71 (*)
1.319.533 (**)
2° Scorrimento 44 40 14.794.382,95
(*) 14.794.382,95
(*) -
Totale 82 73 69
Di queste hanno effettuato interventi integrati:
Concessione di contributi acquisizione certificazioni
di qualità
29 22 22 300.000 297.856 -
Concessione di contributi
per la formazione
continua
49 47 47 3.000.000 1.106.758 -
(*) Valore comprensivo anche delle spese di istruttoria per la valutazione delle iniziative da parte della società Artigiancassa (rif. DGR 2174/06 e DGR 673/08 ) (**) Valore al 31/12/2007. L’aggiornamento non è stato ancora trasmessa alla Struttura di Progetto P.O. Val d’Agri dalla società di gestione Artigiancassa. Importi espressi in Euro Fonte: Rielaborazione su dati della Struttura di progetto P.O. Val d’Agri
In analogia ai bandi attivati nel settore turismo, anche in questo caso la Struttura di
Progetto Val d’Agri, per gestire in modo integrato il pacchetto di agevolazioni, ha
sviluppato una proficua cooperazione con il Dipartimento Attività Produttive, Politiche
dell’Impresa Innovazione Tecnologica e con il Dipartimento Formazione Lavoro
Cultura e Sport.
47
4.3.1.4 I finanziamenti operati sui bandi POR Basilicata 2000-2006
La prima fase di attuazione operativa del Programma Operativo “Val d’Agri” è stata
caratterizzata da una notevole quantità di risorse impegnate per finanziare i progetti di
investimento delle imprese utilmente incluse in graduatorie regionali emanate con il
Programma Operativo Regionale 2000-2006, ma non beneficiarie di alcuna risorsa per
esaurimento delle disponibilità finanziarie. Di seguito si riportano, in sintesi, i dati
relativi agli scorrimenti di tali graduatorie.
Scorrimenti graduatorie bandi POR - Asse Sviluppo Locale
La tabella 12 fornisce un quadro di sintesi degli scorrimenti delle graduatorie dei Bandi
POR Asse “Sviluppo Locale”, finanziati con risorse del Programma Operativo. I dieci
bandi elencati, in coerenza con le finalità dell’asse D, miravano a:
− sostenere il settore estrattivo e manifatturiero, artigianale, del commercio e dei
servizi;
− diversificare e qualificare il prodotto turistico lucano;
− stimolare l’accesso delle PMI alle opportunità offerte dall’information
communication technology e dalla società dell’informazione;
− valorizzare le produzioni tipiche locali, nonché razionalizzare e rafforzare il settore
commerciale e distributivo.
− favorire il riposizionamento strategico delle imprese sul mercato;
− sostenere l’adeguamento dei prodotti e dei processi produttivi alle più avanzate
normative nazionali e comunitarie in materia di tutela dell’ambiente, di risparmio
energetico e sicurezza.
Per gli scorrimenti delle graduatorie dei Bandi POR Asse Sviluppo Locale sono state
programmate, a valere sulla misura D.3 del Programma Operativo Val d’Agri, risorse
per 12,94 milioni di euro. Le risorse impegnate ammontano a 12,11 milioni di euro, pari
al 93,6% delle risorse programmate. Alla data del 31/12/2007, sono stati liquidati 5,37
milioni di euro, pari al 41,5% delle risorse programmate.
48
Tabella 26. Scorrimenti delle graduatorie dei Bandi POR Basilicata - Asse Sviluppo Locale, finanziati con risorse del Programma Operativo Val d’Agri: quadro di sintesi
Delibera di riferimento Programmato Finanziato Speso n.
richieste ammesse
n. iniziative finanziate
DGR n. 1702/2003 DGR n.2763 29/11/04 12.940.706 12.113.252 5.374.270 203 123
Importi espressi in Euro Fonte: Rielaborazione su dati della Struttura di progetto P.O. Val d’Agri
Tabella 27. Scorrimenti delle graduatorie dei Bandi POR Basilicata - Asse Sviluppo Locale, finanziati con risorse del Programma Operativo Val d’Agri: quadro analitico dei bandi
Bandi Asse Sviluppo Locale
Misura tematica POR di
riferimento
Programmato Finanziato Speso N. iniziative ammesse a
finanziamento
N. Iniziative avviate
Attività di completamento
della filiera turistica -
Ristorazione
Misura IV. 5 – Azione
C 493.316 303.816 194.965 10 4
Azioni positive imprenditoria
femminile
Legge 215/92 1.496.357 1.378.420 1.172.014 25 21
Bando Val d'Agri Misura IV.2 Azione A 2.417.568 2.417.568 1.739.567 79 62
Microimprese commerciali
Misura IV.2 Azione A1 1.029.414 944.971 389.349 32 21
Microimprese artigiane di
servizio
Misura IV.2 Azione A2 1.300.622 994.704 830.124 31 22
Piccole e medie imprese di produzione
Misura IV.2 Azione B 2.973.624 2.973.624 882.013 13 7
Nuove iniziative manifatturiere
(PMI di produzione)
Misura IV.3 Azione A 1.244.280 1.231.280 0 6 0
Turismo - Miglioramento
della offerta ricettiva esistente
Misura IV.5 Azione A 97.250 97.250 0 2 0
Turismo nuove iniziative
Misura IV.5 Azione B 1.549.220 1.432.565 0 7 0
Interventi di infrastrutturazione
del sistema turistico della Basilicata - ex L.R. n. 32/96
Misura IV.6 339.054 339.053 166.237 1 1
Totale 12.940.706 12.113.252 5.374.270 203 123
Importi espressi in Euro Fonte: Rielaborazione su dati della Struttura di progetto P.O. Val d’Agri
49
Alla data del 31/12/2007, con le risorse del Programma Operativo Val d’Agri sono state
avviate 123 iniziative, pari al 60,59% delle 203 iniziative complessivamente ammesse a
finanziamento (figura 3). Le nuove iniziative sono 20 e costituiscono il 16,3% dei 123
progetti avviati. Le iniziative oggetto di revoca del finanziamento sono
complessivamente 44, pari al 21,67% dei 203 progetti ammessi a finanziamento.
Figura 3. Scorrimenti delle graduatorie dei Bandi POR Basilicata - Asse Sviluppo Locale, finanziati con risorse del Programma Operativo Val d’Agri: confronto fra iniziative ammesse a finanziamento e iniziative avviate
203
123
0
50
100
150
200
250
N. iniziative ammesse a finanziamento N. Iniziative avviate
Fonte: Struttura di progetto P.O. Val d’Agri
I due bandi che hanno avuto maggiore efficacia di spesa sono stati:
1. “Azioni positive per l'imprenditoria femminile”: percentuale di risorse liquidate pari
al 78,3% del totale delle risorse programmate;
2. “Bando Val d’Agri” per la realizzazione di investimento nei settori del commercio,
dei servizi e del turismo”: percentuale di risorse liquidate pari al 72% del totale delle
risorse programmate.
50
Figura 4. Scorrimenti delle graduatorie dei Bandi POR Basilicata Asse Sviluppo Locale, finanziati con risorse del Programma Operativo Val d’Agri: confronto fra risorse programmate, finanziate e spese
Fonte: Struttura di progetto P.O. Val d’Agri
Il Comune che registra il numero maggiore di iniziative avviate risulta essere
Marsicovetere che, rispetto agli altri centri, ha un alta densità abitativa. Qui si sono
concentrate 41 delle 123 iniziative avviate, pari al 33,3% del totale.
Scorrimenti graduatorie bandi POR – Settore Agricoltura
Per gli scorrimenti delle graduatorie dei Bandi POR Basilicata 2000-2006 - Settore
Agricoltura, a valere sul Programma Operativo Val d’Agri, sono stati espletati 6 bandi e
programmate risorse per 44,7 milioni di euro. Le risorse impegnate ammontano a 38,8
milioni di euro, pari al 86,8% delle risorse programmate. Alla data del 31/12/2007 erano
stati liquidati 5,37 milioni di euro al 20/06/2008 risultano spesi 23,1 milioni di euro pari
al 59,53% delle somme impegnate.
Tabella 28. Scorrimenti delle graduatorie dei Bandi POR Basilicata – Settore Agricoltura, finanziati con risorse del Programma Operativo Val d’Agri: quadro di sintesi
Delibera di riferimento Programmato Finanziato Speso
n. richieste ammesse
n. iniziative finanziate
DGR n. 1702/2003 DGR n.2763 29/11/04 44,7 M€ 38,8 M€ 23,1 M€ 901 502
Importi espressi in Meuro Fonte: Rielaborazione su dati della Struttura di progetto P.O. Val d’Agri
12,9412,11
5,37
-
2,00
4,00
6,00
8,00
10,00
12,00
14,00
Programmato Finanziato Speso
Mili
oni d
i Eur
o
51
Con le risorse del Programma Operativo sono state avviate 502 iniziative, pari al
55,71% delle 901 iniziative complessivamente ammesse a finanziamento. Le nuove
iniziative sono 107 e costituiscono il 21,31% dei 502 progetti finanziati.
Tabella 29. Scorrimenti delle graduatorie dei Bandi POR Basilicata - Settore Agricoltura, finanziati con risorse del Programma Operativo Val d’Agri: quadro sintesi analitico per bando
Bandi Agricoltura Misura Tematica POR di riferimento Iniziative ammesse a finanziamento
Piccoli investimenti aziendali Misura IV.8 Azione B 403
Investimenti nelle aziende agricole nell'ambito delle filiere
produttive Misura IV.8 Azione C 233
Investimenti per il risparmio idrico Misura IV.8 Azione B 121
Miglioramento trasformazione e commercializzazione prodotti
agricoli Misura IV.12 5
Imprenditoria giovanile Misura IV.10 138
Innovazione tecnologica di prodotti di qualità Misura I.2 Azione I.2.4 1
Totale 901
Totale programmato 44 M€
Totale finanziato 38,8 M€
Totale speso 23,1 M€
Totale euro Iniziative finanziate 502 Importi espressi in Meuro Fonte: Rielaborazione su dati della Struttura di progetto P.O. Val d’Agri
52
4.3.2. Quadro complessivo e avanzamento della Misura C.3 “Scuola, Formazione,
Saperi”
Il soggetto attuatore della Misura C.3 “Scuola, formazione, saperi” è la Regione
Basilicata e i suoi Dipartimenti.
Tabella 30. Le linee di intervento della Tematica C.3
Tematica Linee di Intervento
Realizzazione di cantieri-scuola, botteghe-scuola, corsi IFTS, progetti work experience ed altre azioni pilota per il collegamento tra istruzione professionale e creazione di impresa in settori produttivi ad elevato potenziale di sviluppo endogeno (tradizione artigianale e agricola, terziario e terziario avanzato, ecc.).
Potenziamento delle strutture di laboratorio.
Animazione e promozione finalizzata della cultura d’impresa, di opportunità localizzative, dei prodotti tipici, di accordi commerciali, di joint-venture, di trasferimenti tecnologici e di accesso ad altri servizi reali alle imprese.
Razionalizzazione delle scuole esistenti e adeguamento delle scuole esistenti alle prescrizioni sulla sicurezza per gli interventi coerenti con il PES (Piano Edilizia Scolastica).
C.3 Scuola,
formazione, saperi
Messa in rete delle biblioteche comunali e attivazione di servizi multimediali.
Gli interventi di formazione attivati con le risorse del Programma Operativo Val d’Agri
mirano alla qualificazione delle risorse umane occupate nel settore delle attività
produttive.
Le iniziative formative, con l’impiego di notevoli risorse finanziarie, sono state
articolate con la logica del Programma Integrato di Agevolazioni (PIA), composto da un
programma di investimento ed un eventuale programma di formazione da realizzarsi
presso la singola unità produttiva, per le imprese ammesse a finanziamento nel bando
“Azioni di sostegno alle imprese manifatturiere esistenti” e nel bando “Miglioramento
dell’offerta ricettiva”
53
Per quanto attiene al numero delle iniziative ammesse a finanziamento, 52 imprese su
75 (69 settore manufatturiere + 6 settore turistico) che hanno contestualmente avviato
un programma di investimento a valere sulla Azione D.1 del P.O., potranno beneficiare
della concessione di contributi finalizzati alla formazione continua (tabella 31).
Tabella 31. I Programmi Integrati di Agevolazioni: quadro di sintesi delle risorse a valere sulla tematica C.3 - Scuola, formazione, saperi
Bando Programmato Finanziato Speso n. richieste pervenute
n. iniziative ammesse a
finanziamento
Azioni di sostegno alle imprese manifatturiere esistenti – PIA
3.000.000 1.106.758 In corso di realizzazione
47 (su 73
programmi di investimento a valere sulla
Mis. D.1)
47
Miglioramento della offerta ricettiva esistente
1.000.000 107.634 In corso di realizzazione
5 (su 8
programmi di investimento a valere sulla
Mis. D.1)
5
Totale 4.000.000 1.214.392 - - 52
Importi espressi in euro Fonte: Rielaborazione su dati della Struttura di progetto P.O. Val d’Agri
Con la misura C3, come già riportato nel paragrafo 4.1 del presente documento, sono
stati finanziati anche interventi di riqualificazione di edifici scolastici e la creazione di 3
reti delle biblioteche comunali. Queste ultime si segnalano come tra le azioni di area
vasta più significative.
Con DGR n. 2154/2005 si è stabilito che sul totale delle risorse stanziate (€ 1.000.000)
per la realizzazione della messa in rete delle biblioteche comunali fosse accantonata una
quota pari al 20% per favorire l’attivazione di procedure concertative, fondamentali per
progettare interventi coerenti con la necessità di conseguire, ove possibile, risultati di
area vasta nella logica della integrazione tra i Comuni così come previsto dalle linee
guida del P.O.
Siffatte decisioni hanno innescato processi concertativi locali tesi a creare un sistema
culturale integrato nel territorio, difatti, in seguito la quasi totalità delle
Amministrazioni Comunali beneficiarie ha aderito a progetti intercomunali di “Messa in
54
rete delle biblioteche”. Pertanto, alla data attuale risultano sottoscritte tre intese
istituzionali che coinvolgono complessivamente 28 comuni sui trenta facenti parte del
comprensorio individuato dalla L.R. 40/95 e ss.mm.ii.
La prima intesa di area vasta è stata approvata e presentata dalla PLI del PIT Val
d’Agri, trasmessa alla Struttura di Progetto con nota n. 5380/2006, avente ad oggetto la
realizzazione di un “Sistema bibliotecario della Val d’Agri”, alla quale hanno aderito
inizialmente 19 comuni dell’area, diventati in seguito 17 per la sottoscrizione congiunta
da parte dei Comuni di Corleto Perticara e di Roccanova di un’altra intesa istituzionale
intercomunale. La Struttura di Progetto con propria Determinazione Dirigenziale n.
2534/2006 ha adottato il successivo atto di impegno (impegno di spesa 8679/2006) per
un importo pari ad € 517.315,54 per la realizzazione del progetto.
Il secondo Accordo di Programma sovracomunale, per la realizzazione del Sistema
integrato documentario "Messa in rete delle biblioteche e attivazione di servizi
multimediali", è stata presentata dall’Amministrazione Comunale di Brienza di concerto
con i Comuni di Sasso di Castalda e di Satriano di Lucania.
La Struttura di Progetto con propria Determinazione Dirigenziale n. 1827/2006 ha
adottato il successivo atto di impegno (impegno di spesa n. 5779/2006) per un importo
pari ad € 76.417,54 per la realizzazione del progetto.
Infine, l’ultima intesa di area vasta presentata alla Struttura di Progetto Val d’Agri, in
data 13 maggio 2008, è quella tesa a creare un Sistema Bibliotecario Associato
"Basilicata Bibliorete" che vede 8 comuni sottoscrittori dell’Intesa istituzionale stessa.
Il provvedimento di approvazione del progetto preliminare, assunto con Determinazione
Dirigenziale del 13 giugno 2008, ha riguardato la concessione di un finanziamento per
un importo di spesa previsto in euro 163.065,00 al Comune di Anzi quale capofila
dell’esecuzione del progetto.
55
Tabella 32. Misura C.3 "Scuola - formazione - saperi" - Linea di Intervento d - "Messa in rete delle biblioteche comunali e attivazione servizi multimediali"
COMUNI Titolo intervento
Risorse Programmate DGR 2154 /05
Importo epurato dalla quota di premialità
(20%)
Risorse impegnate FINANZIA
TO
SPESO
Abriola Sistema Bibliotecario Associato "Basilicata Bibliorete" 29.895,66 29.895,66 8.153,25
Aliano nessun intervento associato attivato 27.749,42 0 -
Anzi Comune capofila Sistema Bibliotecario Associato "Basilicata Bibliorete" 25.351,30 25.351,30 8.153,25
Armento Sistema Bibliotecario della Val d'Agri (capofila PIT Val d'Agri) 17.969,43 17.969,40 -
Brienza Comune Capofila Sistema integrato documentario "Messa in rete delle biblioteche e attivazione di servizi multimediali" 34.657,37 34.657,37 31.191,63
Brindisi Montagna Sistema Bibliotecario Associato "Basilicata Bibliorete" (capof. Anzi) 10.601,38 10.601,38 10.601,38
Calvello Sistema Bibliotecario Associato "Basilicata Bibliorete" (capof. Anzi) 25.673,05 25.673,05 8.153,25
Castelsaraceno nessun intervento associato attivato 29.571,76 0 -
Corleto Perticara Sistema Bibliotecario Associato "Basilicata Bibliorete" (capof. Anzi) 35.680,63 35.680,63 8.153,25
Gallicchio Sistema Bibliotecario della Val d'Agri (capofila PIT Val d'Agri) 11.305,82 11.305,82 -
Gorgoglione Sistema Bibliotecario Associato "Basilicata Bibliorete" (capof. Anzi) 19.548,12 19.548,12 8.153,25
Grumento Nova Sistema Bibliotecario della Val d'Agri (capofila PIT Val d'Agri) 18.263,65 18.263,65 -
Guardia Perticara Sistema Bibliotecario della Val d'Agri (capofila PIT Val d'Agri) 10.092,50 10.092,50 -
Laurenzana Sistema Bibliotecario Associato "Basilicata Bibliorete" (capof. Anzi) 37.876,16 37.876,16 37.876,16
Marsiconuovo Sistema Bibliotecario della Val d'Agri (capofila PIT Val d'Agri) 49.981,97 49.981,97 -
Marsicovetere Sistema Bibliotecario della Val d'Agri (capofila PIT Val d'Agri) 32.346,14 32.346,14 -
Missanello Sistema Bibliotecario della Val d'Agri (capofila PIT Val d'Agri) 12.655,97 12.655,97 -
Moliterno Sistema Bibliotecario della Val d'Agri (capofila PIT Val d'Agri) 45.016,53 45.016,53 -
Montemurro Sistema Bibliotecario della Val d'Agri (capofila PIT Val d'Agri) 16.437,71 16.437,71 -
Paterno Sistema Bibliotecario della Val d'Agri (capofila PIT Val d'Agri) 31.437,51 31.437,51 -
Roccanova Sistema Bibliotecario Associato "Basilicata Bibliorete" (capof. Anzi) 26.916,54 26.916,54 8.153,25
San Chirico R.aparo Sistema Bibliotecario della Val d'Agri (capofila PIT Val d'Agri) 39.792,23 39.792,23 -
San Martino d'Agri Sistema Bibliotecario della Val d'Agri (capofila PIT Val d'Agri) 26.510,60 26.510,60 -
Sant'Arcangelo Sistema Bibliotecario della Val d'Agri (capofila PIT Val d'Agri) 60.684,81 60.684,81 -
Sarconi Sistema Bibliotecario della Val d'Agri (capofila PIT Val d'Agri) 12.296,46 12.296,46 -
Sasso di Castalda Sistema integrato documentario "Messa in rete delle biblioteche e attivazione di servizi multimediali" (cap. Brienza) 22.386,91 22.386,91 20.148,22
Satriano Sistema integrato documentario "Messa in rete delle biblioteche e attivazione di servizi multimediali" (cap. Brienza) 19.373,31 19.373,31 17.435,98
Spinoso Sistema Bibliotecario della Val d'Agri (capofila PIT Val d'Agri) 16.103,67 16.103,67 -
Tramutola Sistema Bibliotecario della Val d'Agri (capofila PIT Val d'Agri) 25.286,29 25.286,29 -
Viggiano Sistema Bibliotecario della Val d'Agri (capofila PIT Val d'Agri) 28.537,08 28.537,08 -
TOTALE 800.000,00 742.678,80 166.172,87
Importi espressi in euro Fonte: Rielaborazione su dati della Struttura di progetto P.O. Val d’Agri
56
Tabella 33. Interventi di messa in rete delle biblioteche
Beneficiario Iniziativa attivata
Normativa di
riferimento
Program- mato Finanziato Speso
n. iniziative valutate
n. iniziative ammesse a
finanziamento
Comuni (30) 2 Intese intercomunali + PIT
Messa in rete sistema bibliotecario intercomunale e attivazione servizi multimediali
DGR n. 2154 del
4.11.2005
800.000,00 742.678,80 166.172,87 30 28
Di cui
PIT Val d’Agri
Sistema Bibliotecario della Val d'Agri
Nota n. 5380/2006
PIT Val d’Agri DD.
2534/06 impegno 8679/06
517.315,54 517.315,54 - 19 17
Comune Capofila di Brienza (PZ)
Sistema integrato documentario "Messa in rete delle biblioteche e attivazione di servizi multimediali"
D:D. n. 1827/2006
imp. di spesa n.
5779/2006
76.417,54 76.417,54 68.775,83 3 3
Comune Capofila di Anzi (PZ)
Sistema Bibliotecario Associato "Basilicata Bibliorete"
D:D. n. /2008
13 giugno 2008
211.542,84 163.065,00 97.397,04 8 8
Importi espressi in euro Fonte: Rielaborazione su dati della Struttura di progetto P.O. Val d’Agri
57
5. Analisi dei dati relativi all’avanzamento dei progetti riferiti alle attività
produttive
5.1 Il quadro riassuntivo degli interventi
L’obiettivo relativo al potenziamento della struttura produttiva ed economica della Val
d’Agri è considerato fondamentale nell’ambito del P.O.
A Giugno 2008, la situazione complessiva dei bandi emanati a favore del sistema
produttivo regionale è illustrata nelle tabelle 34, 35 e 36 di fonte Struttura di Progetto
del P.O. Come è possibile constatare, dal 2003 ad oggi sono state finanziate 1045
iniziative imprenditoriali. Stando ai dati di fonte camerale sulla numerosità di unità
produttive in Val d’Agri nel 2007, se ne deduce che il programma ha agevolato circa il
12% del totale delle imprese attive nel comprensorio del P.O. E’ possibile calcolare che,
delle 1045 iniziative agevolate, 160 siano nuove imprese (concentrate soprattutto nel
comparto agricolo) e le restanti siano imprese già esistenti, finanziate per supportare
progetti di ampliamento, ammodernamento, ristrutturazione, formazione, ecc.
Dal punto di vista occupazionale, in base all’attivazione dei bandi registrata a Febbraio
2008 (ultimo mese disponibile) le imprese agevolate dovrebbero creare, a livello
previsionale, 948 nuovi posti di lavoro6. Secondo fonti della struttura di progetto stessa,
i progetti di investimento sinora finanziati avrebbero un livello di realizzazione media di
circa il 60% a Giugno 2008. Le imprese che hanno ottenuto il collaudo definitivo, e che
quindi hanno completato il proprio progetto di investimento e sono entrate nella fase di
regime, ammontano, a Febbraio 2008, a circa il 40% del totale delle imprese finanziate.
Vi sono state 570 revoche di contributi, e tale numerosità dipende dal fatto che la gran
parte degli incentivi sinora spesi sono stati utilizzati per far scorrere graduatorie, in
alcuni casi anche piuttosto vecchie, ovvero risalenti al 2001 o 2002. Per cui, in numerosi
casi, con il passare degli anni, si sono verificate situazioni di sostanziale modifica, o di
cessata redditività (se non addirittura casi di cessazione o trasferimento di alcune
aziende), delle iniziative imprenditoriali, dando così luogo alla revoca del contributo
6 Cfr. però il capitolo sulla valutazione di impatto occupazionale per una cifra più realistica dell’occupazione effettivamente creata dai regimi di aiuto sin qui attivati.
58
inizialmente ammesso. Infatti, la grande maggioranza delle revoche (più specificamente,
479 casi su 570) si sono concentrate nei bandi modulati sul sistema dello scorrimento di
graduatorie, specialmente nel settore agricolo che, evidentemente, per le sue peculiari
difficoltà, soffre di una tendenza particolarmente rapida alla flessione dei parametri di
redditività aziendale e degli investimenti, dando quindi luogo ad una più rapida
decadenza dei progetti di investimento nel tempo.
Gli scorrimenti di graduatoria, verificatisi a livello dei bandi a valere sulle Misure IV.2
e IV.3 del POR 2000-2006, nonché sulle misure agricole dello stesso POR e sulla legge
215/92, hanno concentrato il 70,6% della spesa sinora effettuata per il sistema
produttivo lucano, e derivano da una logica di immediato impatto delle risorse
programmate su un sistema produttivo in grave difficoltà, che necessitava quindi di una
iniezione di liquidità immediata per poter sopravvivere. Per quanto specificamente
riguarda il comparto agricolo, vanno menzionati gli interventi a valere sulla Misura
IV.10, che ha finanziato lo start-up di ben 105 nuove imprese giovanili (ovvero condotte
da imprenditori che non superano i 40 anni) in un comparto produttivo che, per motivi
economici e sociologici di tipo strutturale (e che sostanzialmente accomunano la
Basilicata alle altre aree economicamente mature dei Paesi occidentali) è in costante
declino sia in termini di numero di imprese che aumento dell’età media dei titolari.
Altri interventi hanno riguardato:
− interventi mirati specificamente al potenziamento dei fattori strutturali di
competitività del territorio, quali ad esempio la realizzazione di una rete di
monitoraggio e prevenzione dal rischio di inquinamento, attività di formazione
professionale del capitale umano locale, sovente collegate ai PIA in una logica
integrata ma anche acquisizione di servizi particolarmente qualificanti per la
competitività, quali le certificazioni di qualità (9% circa della spesa);
− il potenziamento, la qualificazione e la diversificazione dell’offerta nel comparto
turistico (miglioramento dell’offerta ricettiva esistente, ma anche dotazione di nuove
strutture per il tempo libero e la riqualificazione, anche in contesto turistico, dei
centri storici). Ciò ha assorbito il 5,2% della spesa a valere sulle attività economiche
e produttive;
59
− interventi diversi, spesso associati all’esigenza di dover dare risposte di tipo
“emergenziale” a particolari situazioni di difficoltà (ad esempio, il bando per la
riconversione delle imprese di autotrasporto colpite dall’apertura dell’oleodotto
sotterraneo per la raffineria di Taranto).
5.2 L’avanzamento finanziario
Sono stati spesi, sinora, 34,3 Meuro dei 134 previsti per l’Asse D, con una percentuale
di spesa, pari al 25,6% del budget iniziale del programma dedicato alla linea D ed al
34,8% del totale delle risorse sin qui finanziate, nell’ambito dei bandi sinora attivati.
Il fatto che i valori di finanziamento siano piuttosto elevati rispetto al budget iniziale ed
al programmato (cfr. fig. 5) impone, per il prosieguo, una attenta focalizzazione delle
risorse ancora libere su progetti in grado di animare in forma trasversale il sistema
produttivo, oppure di generare ricadute dirette ed indirette importanti per la
competitività complessiva dell’economia del comprensorio (privilegiando quindi la
creazione o il rilancio di alcuni fattori di competitività “strategici” per il territorio,
attrezzandolo quindi a ricevere investimenti imprenditoriali grazie al migliorato
contesto economico locale ed alle sue esternalità positive, piuttosto che finanziando
direttamente le imprese).
Ad ogni modo, l’elevato valore degli impegni finanziati sul budget iniziale è un
indicatore di un alto fabbisogno di risorse da parte del sistema produttivo locale,
evidentemente dovuto all’urgenza di attivare investimenti per fare fronte ai numerosi
vincoli di competitività che questo deve affrontare. Ciò rappresenta la giustificazione
più evidente dell’elevato ricorso agli scorrimenti di graduatoria: infatti, tale soluzione ha
consentito una notevole rapidità nell’erogare le risorse finanziarie pubbliche alle
imprese, attivando quindi celermente il circuito degli investimenti. Si è trattato quindi di
una risposta adeguata a fronteggiare una vera e propria urgenza di risorse finanziarie da
parte di un tessuto produttivo costretto a subire la pressione della competizione senza
essere adeguatamente strutturato, sia dal punto di vista patrimoniale che finanziario,
anche se, ad oggi, si può ritenere tale fase “emergenziale” sostanzialmente superata, e
quindi si possono progettare interventi più legati ad un rilancio dei fattori competitivi di
tipo strutturale del territorio. Una attenzione particolare dovrà poi essere riservata verso
60
l’accelerazione delle procedure di spesa, poiché questa riguarda appena un terzo degli
impegni finanziati, sia puntando su “grandi progetti” di investimento (ad es.
nell’attrazione di investimenti esterni) ad elevata capacità di assorbimento finanziario,
sia rivedendo le procedure sinora seguite nella gestione dei bandi. Sarebbe possibile
puntare, perlomeno per il finanziamento delle piccole e medie imprese, su sistemi di
tipo automatico, con una istruttoria molto semplificata, e/o affidare al sistema bancario,
opportunamente responsabilizzato in termini di compartecipazione al progetto di
investimento presentato dalle imprese, la fase di istruttoria delle iniziative, ferma
restando la facoltà, da parte dell’Amministrazione, di stabilire i criteri di priorità per
l’accesso ai contributi, secondo le proprie strategie programmatiche7. Essendo le
banche, per loro stessa vocazione professionale, impegnate continuamente
nell’istruttoria della validità economico-finanziaria dei progetti di investimento, è
presumibile che una simile riforma del sistema di valutazione dei bandi possa accelerare
notevolmente i tempi tecnici necessari per l’istruttoria.
Figura 5. I parametri fondamentali dello stato di avanzamento finanziario
35,1
32,3
25,6
91,9
72,7
78,7
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Speso/finanziato
speso/programmato
Speso/budget iniziale linea D
Finanziato/programmato
Finanziato/budget inizialelinea D
Programmato/budget inizialelinea D
Fonte: elaborazioni su dati forniti dalla Struttura di Progetto
7 Una simile ipotesi è infatti allo studio da parte della Regione, per tutti i sistemi di aiuto a regia regionale.
61
Tabella 34. Le operazioni della Misura D
: quadro di sintesi degli interventi previsti (valori in euro)
Beneficiario
Iniziativa attivata M
isura D
ecisioni del C
omitato di
Coord. e M
onit.
Delibera di
riferimento
Programm
ato Finanziato
Speso n. richieste am
messe
n. iniziative finanziate
Imprese
Scorrimento bandi PO
R
Asse Sviluppo Locale
D.3
17.09.2003 27.10.2004 Scorrim
enti D
GR
n. 1702/2003 D
GR
n.2763 29/11/04 12.940.706
12.113.252 5.374.270
203 123
Imprese
Scorrimento bandi PO
R
Settore Agricoltura
D.3
17.09.2003 Scorrim
enti 27.10.2004 D
GR
n. 1702/2003 D
GR
n.2763 29/11/04 44.707.358
38.800.000 23.100.000
901 502
Imprese
Riconversione im
prese di trasporto convenzionate con l’EN
I D
.3 22.10.2003 22.12.2005 scorrim
ento
DG
R n.
2277/2003 D
GR
225/06 2.896.660
1.675.414 1.082.299
33 21
Imprese
Miglioram
ento dell’offerta ricettiva esistente
D.1
31.03.2006 Proroga bando 23.09.2005
DG
R n. 2815/2005
DG
R n. 2156/2006
2.100.000 1.587.272
187.492 8
6
Imprese
Nuove strutture per il tem
po libero
D.1
31.03.2006 Proroga bando 23.09.2005
DG
R n. 2816/2005
DG
R n. 1752/2006
3.100.000 2.990.173
488.102,36 15
12
Imprese
Interventi di rivitalizzazione dei centri storici
D.1
23.09.2005 31.03.2006 Proroga bando 24.02.2007 Scorrim
enti
DG
R n. 2817/2005
DG
R n. 1753/2006
DG
R n. 282/2008
6.253.447 6.253.447
1.123.213 151
126
Imprese
8 Sostegno alle im
prese m
anifatturiere esistenti- PIA
D.1
23.09.2005 28.07.2006 Proroga bando 5.03.2008 Scorrim
enti graduatoria
DG
R n. 574/2006
DG
R n. 946/2006
DG
R n. 2174/2006
D.D
.824/07 D
GR
n. 433/2008 Preim
pegno 335/2008 D
GR
n. 673/2008 Im
pegno 1558/2008
13.695.210 (di cui 144.025 certificazioni qualità) 14.769.566 (di cui 153.831 certificazioni qualità)
13.695.210 (13.000.000 prenotazione 304/2006) 14.769.566
1.319.533 73
69
2.500.000,00
Metapontum
A
grobios
Rete per il m
onitoraggio am
bientale nelle aree a rischio di inquinam
ento (convenzione stipulata il 05.05.2006, prot. N
. 8312)
D.3
22.12.2005
DG
R n. 459/2006
Preimpegno 296/2006
D.D
. impegno 619/2006
D.L. 129/2006
L.112/2007 D
.D. 228/2007
DG
R n. 686/2008
Impegno 355/2007
2.594.400
5.094.400 1.458.192 27.948
1 1
Totale
105.557.349 96.978.736
34.161.051 1385
860
8 A
tali somm
e occorre imputare le risorse assegnate ad A
rtigiancassa s.p.a. per le procedure di valutazione ed erogazione dei contributi per i bandi del “pacchetto turismo” e PIA
– manifatturiero.
62
Tabella 35. Ulteriori Finanziam
enti a valere sulle risorse della Misura D
“Sostegno alle attività produttive” (valori in euro)
Beneficiario
Iniziativa attivata
Capitolo
di spesa 36504
Misura
Decisioni del
Com
itato di C
oordinamento e
Monitoraggio
Delibera di
riferimento
Programm
ato Finanziato
Speso n.
richieste am
messe
n. iniziative finanziate
Consorzio di
Bonifica A
lta V
al d’Agri
N. 3 corsi per la form
azione di operatori per i danni am
bientali M
isura D
Approvazione
CC
M 24.02.2007
DG
R n. 404
28/3/07 D
.D.
212855/07
310.000 310.000
93.000 3
3
ALSIA
N
. 2 Corsi di form
azione per giovani im
prenditori agricoli M
isura D
Approvazione
CC
M 27.10.2004
DG
R n. 2763
29/11/04 175.000
175.000 88.000
102 57
TOTA
LE 485.000
485.000 181.000
105 60
Tabella 36. Le operazioni della Misura C
per i Bandi PIA
manifatturiero e R
icettività esistente: quadro di sintesi degli interventi previsti (valori in euro)
Beneficiario
Iniziativa attivata
Capitolo di
spesa 36503
Misura
Decisioni del
Com
itato di C
oordinamento e
Monitoraggio
Delibera di
riferimento
Programm
ato Finanziato
Speso n.
richieste am
messe
n. iniziative finanziate
Lavoratori e im
prese
Azioni di sostegno alle
imprese m
anifatturiere esistenti – PIA
C.3.a
A
pprovazione C
CM
23.09.2005
DG
R n.
574/2006 D
.D.824/07
3.000.000 1.106.758
In fase di avvio
47 47
Lavoratori e im
prese M
iglioramento della offerta
ricettiva esistente C
.3.a
Approvazione
CC
M 23.09.2005
DG
R n.
2815/2005 1.000.000
107.634 In fase di
avvio 5
5
TOTA
LE
4.000.000 1.214.392
- 52
52
Fonte delle tabelle: Struttura di progetto P.O. V
al d’Agri
63
6. Valutazione di impatto occupazionale del Programma Operativo
6.1. Lo scenario controfattuale
Lo scenario controfattuale è quello vigente in assenza di intervento, ovvero la situazione
occupazionale che si verrebbe a verificare sul territorio se il programma operativo non
esistesse. Si tratta, quindi, evidentemente, di uno scenario del tutto teorico, che serve
soprattutto per meglio evidenziare l’impatto occupazionale netto, in termini
differenziali, degli interventi del programma operativo.
L’utilità di tale scenario deriva dal fatto che, nella realtà, non è possibile distinguere,
nell’ambito delle variazioni totali dell’occupazione del comprensorio della Val d’Agri,
la parte strettamente influenzata, in forma diretta o indotta, dal programma stesso, dalla
quota che si sarebbe determinata anche in assenza di tali interventi. Pertanto,
costruendo, tramite opportune elaborazioni, uno scenario teorico in cui l’intervento non
esiste, ed analizzando le evoluzioni dell’occupazione nel comprensorio in tale scenario
teorico, è possibile, per differenza, ricavare l’andamento occupazionale dipendente
dall’attuazione del programma operativo.
Il primo passo per la costruzione dello scenario controfattuale è l’analisi dell’andamento
storico dell’occupazione nel comprensorio della Val d’Agri prima dell’entrata in
funzione degli interventi del programma (ovvero prima del 2004). L’analisi in serie
storica servirà, successivamente, per costruire il controfattuale come proiezione futura
dei dati occupazionali “pre-interventi” (che, per definizione, non risentono degli effetti
del programma). Il trend storico degli occupati in Val d’Agri, come si può vedere dalla
figura 6, è sostanzialmente decrescente dal 1981 al 2004.
64
Figura 6. Andamento storico dell’occupazione in Val d’Agri
Fonte: Istat anni 1981, 1991, 2001, Osservatorio Banche Imprese-Ist. Tagliacarne per gli altri anni
Con un simile andamento storico, in assenza di intervento del P.O., le proiezioni per il
2010 (basate su un modello di regressione lineare costruito sui dati storici 1981-2004)
porterebbero ad un ulteriore decremento degli occupati del 5,7% rispetto al 2004, pari a
circa 1.000 occupati in meno nell’area nel suo insieme.
Figura 7. Andamento storico dell’occupazione in Val d’Agri e proiezione al 2010
Fonte: Istat anni 1981, 1991, 2001, Osservatorio Banche Imprese-Ist. Tagliacarne per il 1995, 2000, 2002-2004, proiezioni per il 2005-2010
22.910
20.734 20.784 20.834 20.89121.550
17.150 16.840
1981 1991 1995 2000 2001 2002 2003 2004
15.000
16.000
17.000
18.000
19.000
20.000
21.000
22.000
23.000
1981 1991 1995 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
65
6.2. La valutazione di impatto occupazionale del programma
Gli effetti occupazionali del programma si dividono in effetti diretti (ovvero connessi
con l’attuazione degli interventi dello stesso, e riferiti ai beneficiari diretti) ed indotti
(ovvero riferiti al sistema socio economico complessivo del territorio, interessando
agenti economici che non sono direttamente beneficiari del programma, tramite la
diffusione di effetti di reddito ed effetti di filiera, a partire dai beneficiari diretti).
Per quanto riguarda l’occupazione direttamente attivata, sono stati presi in
considerazione gli effetti occupazionali derivanti:
− dai regimi di aiuto, attivati tramite la linea D del programma;
− dai cantieri per realizzazione di infrastrutture, lavori pubblici ed edilizia civile.
6.2.1 L’occupazione da regimi di aiuto
L’intervento, ad oggi, con riferimento ai regimi di aiuto attivati alla data di Febbraio
2008, prevede, secondi i dati dei relativi bandi, di creare 948 nuovi occupati tramite le
iniziative ammesse (fonte: sistemi di monitoraggio Regione Basilicata, dipartimenti
Attività Produttive e Agricoltura)9.
Tabella 37. Nuova occupazione prevista per tipologia di provvedimento agevolativo attivato alla data di Febbraio 2008
Provvedimenti Occupati aggiuntivi previsti
Misura IV.10 POR 2000-2006 105 Misura IV.8 POR 2000-2006 400 Scorrimento Legge 215/92 35 Bando Riconversione Ditte di Autotrasporto 30 Bando Ristorazione (mis. IV.5 POR 2000-2006) 13 Misura IV.2 POR 2000-2006 (scorrimento bandi) 85 Misura IV.3 POR 2000-2006 (scorrimento bandi) 71 Avviso riservato 40 PIA “Azioni di sostegno alle imprese manifatturiere esistenti” 169
Totale 948
9 Con riferimento ai regimi di aiuto dell’agricoltura, tale stima è prudenziale, perché non tiene conto (per l’assenza del relativo dato) dell’occupazione aggiuntiva di tipo familiare realizzata nelle imprese agricole finanziate.
66
Fonte: sistemi di monitoraggio Regione Basilicata, dipartimenti Attività Produttive e Agricoltura, Artigancassa Tabella 38. Delibere di riferimento dei bandi assunti per la stima degli effetti occupazionali
Iniziativa attivata Delibera di riferimento
Scorrimento bandi POR DGR n. 1702/2003 Asse Sviluppo Locale (e scorrimento L. 215/92) DGR n.2763 29/11/04
Scorrimento bandi POR DGR n. 1702/2003 Settore Agricoltura DGR n.2763 29/11/04
DGR n. 2277/2003 Riconversione imprese di trasporto convenzionate con
l’ENI DGR 225/06
DGR n. 574/2006 DGR n. 946/2006
DGR n. 2174/2006 Sostegno alle imprese manifatturiere esistenti- PIA
D.D.824/07
Fonte: struttura di progetto PO Val d’Agri
L’elenco dei bandi di cui alla tab. 2 è ovviamente un sottoinsieme del complesso dei
bandi per regimi di aiuto attivati, perché prende in considerazione solo quelli che
avevano, per l’obiettivo del bando e/o per le indicazioni dei criteri delle graduatorie, un
obiettivo diretto di creazione di nuova occupazione complessiva. Tale previsione è,
ovviamente, una sottostima, prudenziale, dell’impatto complessivo che il
programma potrà avere, quando tutte le risorse a valere sulle linee C e D del
programma saranno esaurite (basti pensare che, già ad Aprile 2008, con Delibera di
Giunta nr. 433, è stato concesso un ulteriore slittamento di graduatoria per altre 44
iniziative imprenditoriali nel bando “PIA-Azioni di sostegno alle imprese manifatturiere
esistenti” specificamente mirato alla difesa e consolidamento di posti di lavoro
esistenti). Tale stima deve però essere riportata ad una data compatibile con la
redazione del presente rapporto, ed ovviamente ad una cifra che tenga conto di quanto,
rispetto alle previsioni occupazionali, si va effettivamente a realizzare alla data di
riferimento. In base ai dati forniti dalla struttura di progetto, la percentuale di imprese
che hanno ottenuto il collaudo finale, e che quindi hanno completato il loro progetto di
investimento agevolato, dovrebbero aver assunto gli occupati previsti e possono
considerarsi come entrate nella fase di regime, è all’incirca del 40%. Considerando
67
quindi uno stato di avanzamento, in termini occupazionali (e non ovviamente di
investimento realizzato) delle iniziative finanziate pari a circa il 40%, è possibile
stimare un totale di nuovi occupati attivati a Febbraio 2008 sui soli regimi di aiuto pari a
circa 380-400 unità10. Va precisato, per obiettività dell’analisi, che le dichiarazioni
imprenditoriali sull’occupazione che sarà realizzata a regime sono, nella quasi
totalità dei casi, sovrastimate (soprattutto per motivi di migliore collocazione in
graduatoria). Quindi, l’occupazione aggiuntiva stimata, pari a 400 unità, è molto
probabilmente leggermente superiore a quella che effettivamente si realizzerà, quando
tutte le iniziative collocate in posizione utile nei vari bandi sopra elencati completeranno
i loro progetti di investimento ed entreranno a regime. Tuttavia, se la Regione, in
accordo e collaborazione anche con i sindacati e le Associazioni di categoria, potrà
realizzare un efficace meccanismo di controllo sulle iniziative finanziate, sarà
presumibilmente possibile ridurre notevolmente lo scarto fra occupazione dichiarata ed
effettivamente realizzata.
6.2.2 L’occupazione da cantieri edili
In base ai dati trasmessi dalla Struttura di progetto del P.O. Val d’Agri, è possibile
quantificare lo stato di avanzamento sui progetti infrastrutturali, in termini di spesa,
attorno al 13% circa delle risorse totali dedicate alle infrastrutture. Sulla base di tale
spesa, è possibile quantificare l’occupazione di cantiere in un intervallo compreso fra i
350 ed i 400 nuovi addetti.
La stima di 350 addetti deriva da una elaborazione basata sulla SAM (social account
matrix) regionale al 2004, elaborata da MISE, IPI ed Università di Tor Vergata11; la
10 Si tenga conto che, da una elaborazione realizzata sui dati della struttura di progetto, risulta che le nuove iniziative imprenditoriali finanziate siano circa 160, mentre le restanti 812 iniziative finanziate sono costituite da imprese già esistenti. 11 La matrice SAM è un sistema analitico che evidenzia le intensità delle correlazioni nei flussi di interscambio di valore economico fra i diversi comparti dell’economia, tramite la stima dei coefficienti tecnici di produzione, sul versante degli interscambi di beni e servizi intermedi fra settori produttivi e di coefficienti di domanda aggregata, che misurano come il totale delle risorse del sistema economico (dato dalla somma fra il valore aggiunto prodotto e le importazioni) si distribuisca fra gli impieghi (consumi, investimenti, spesa pubblica, esportazioni). Tale matrice, di fatto, è un modello di Leontieff costruito sulla base delle equazioni keynesiane, che può consentire esercizi di simulazione degli impatti delle politiche economiche sul valore aggiunto e l’occupazione basati esclusivamente sugli impatti che una maggiore spesa, dal lato degli investimenti nel settore delle costruzioni, genera sul reddito e sull’occupazione. Cfr. A. Fossati, R. Targetti Lenti “Matrici regionali di contabilità sociale & analisi di politiche economiche. Il caso della Liguria, Toscana e Marche”, Franco Angeli, 2004.
68
stima di 400 addetti deriva da una elaborazione basata sui coefficienti relativi al costo
del lavoro per categoria di opera infrastrutturale contenuti nella bozza di “Avviso
comune di congruità di incidenza di manodopera in edilizia” del 17.05.200712,
considerando una retribuzione lorda standard per occupato nel settore edile derivante
dai dati di contabilità territoriale ISTAT al 2005. I coefficienti del documento sopra
citato sono stati quindi applicati alle opere per le quali vi è stata una spesa, a valere sulle
risorse del programma, alla data di Giugno 2008, in base ai dati di monitoraggio
trasmessi dalla struttura di progetto del P.O., riclassificati per categoria d’opera.
Inoltre, è prudente considerare che non tutte le opere programmate saranno avviate e/o
portate a termine, per problemi di vario genere, o che lo stesso cantiere gestisca, con gli
stessi addetti, più di una opera, o utilizzi manodopera proveniente dall’esterno dell’area
(effetto spill-over) determinando una riduzione del 30-35% dell’impatto. Applicando
tale abbattimento prudenziale, la stima finale è quindi di 200-300 addetti.
Va ovviamente fatto notare che l’occupazione di cantiere non è, per definizione stessa,
occupazione stabile e definitiva, per cui gli effetti sopra stimati tenderanno a scomparire
con la chiusura della spesa del programma.
6.2.3 L’impatto occupazionale indotto
L’iniezione di spesa pubblica sul territorio genererà un effetto di reddito, tramite i
maggiori occupati e quindi i salari distribuiti, di investimento, tramite il supporto
garantito dai regimi di aiuto, e di filiera, perché le nuove imprese create tramite i sistemi
di incentivazione potranno attivare relazioni di fornitura e commessa con altre unità
produttive. Ciò genera una crescita del PIL prodotto sul territorio, tramite le note
relazioni keynesiane che legano le componenti della domanda aggregata al prodotto,
che, per l’azione dei moltiplicatori dei consumi e degli investimenti, attivano un
ulteriore aumento del reddito e dell’occupazione, tramite i noti effetti di “causazione
circolare cumulativa” che creano effetti di diffusione di un intervento di politica di
sviluppo sul territorio circostante (Myrdal, 195713).
12 Detto avviso comune è stato sottoscritto da ANCE, ANAEPA Confartigianato, CNA Costruzioni, FIAE Casartigiani, CLAAI, ANCPL Lega, Federlavoro Confcooperative, AGCI Produzione e Lavoro, ANIEM Confapi, FENEAL UIL, FILCA CISL, FILLEA CGIL. 13 Cfr. A. Celant, “Geografia degli squilibri”, edizioni Kappa, 1994, pagg. 110-114
69
La valutazione degli effetti occupazionali indotti è stata eseguita con riferimento
all’effetto-indotto delle opere pubbliche. Tramite la matrice SAM della Basilicata, sono
stati computati gli effetti occupazionali indotti dal P.O. Val d’Agri sull’intera economia
regionale lucana. Di tali effetti totali sulla regione, si è stimato che l’11,17% riguarda
strettamente la Val d’Agri (tale percentuale è pari all’incidenza degli occupati in Val
d’Agri sul totale degli occupati regionali al Censimento del 2001, e costituisce quindi
una sorta di “misura” indiretta del peso dell’economia agrina sul totale dell’economia
lucana).
Con tale metodo, si è stimato che gli effetti indotti sul sistema occupazionale della Val
d’Agri valgono, a Giugno 2008, circa 100 occupati in più.
6.2.4 L’impatto occupazionale complessivo a Febbraio-Giugno 2008
E’ quindi possibile tracciare gli scenari previsionali, rispetto allo scenario controfattuale
in assenza di intervento, considerando una ipotesi pessimistica ed una ottimistica.
Riassumendo le analisi sopra esposte, in base allo stato di avanzamento a Febbraio 2008
(per i regimi di aiuto) e Giugno 2008 (per le infrastrutture) si avrebbe una creazione di
occupazione lorda, tramite gli interventi del P.O. (quindi nel comparto “agevolato” dal
PO del sistema economico della Val d’Agri) pari a:
− 380-400 nuovi occupati tramite i regimi di aiuto;
− 200-300 occupati di cantiere tramite le infrastrutture ed opere pubbliche;
− 100 addetti nell’indotto e/o creati in forma indiretta dagli interventi.
Totale nuova occupazione lorda creata dal P.O.: fra i 680 e gli 800 nuovi addetti.
L’occupazione lorda, tuttavia, va raffrontata con gli andamenti tendenziali che si
verificano nel sistema economico locale, che, come visto in precedenza, in una
situazione teorica di assenza degli interventi finanziati dal P.O., (ovvero nel comparto
“non agevolato” dell’economia agrina) comportano una diminuzione di occupazione
quantificabile in circa 480 unità a Giugno 2008. In altri termini: il PO genera fra i 700 e
gli 800 posti di lavoro. Il sistema economico complessivo della Val d’Agri perde invece
circa 480 occupati, al di fuori dei meccanismi del P.O. (soprattutto per effetti migratori,
o per chiusura di imprese; in effetti, a Febbraio 2008, i regimi di aiuto del P.O. hanno
70
finanziato 1045 iniziative imprenditoriali, che costituiscono il 13% circa delle 7.950
localizzazioni di impresa censite, al 2007, da Infocamere).
Pertanto, l’effetto occupazionale netto del P.O., in termini di occupazione che possa
considerarsi effettivamente aggiuntiva rispetto alla situazione attuale, è dato dalla
differenza fra la nuova occupazione lorda e la perdita occupazionale dello scenario
controfattuale, e può quindi riassumersi nel seguente grafico:
Figura 8. Variazione 2004/Febbraio-Giugno 2008 del numero di occupati in assenza e in presenza di intervento, valori assoluti
-480
200
320
-600-500-400-300-200-100
0100200300400
Scenario controfattuale inassenza di intervento
ipotesi minima con interventodel PO
ipotesi massima con interventodel PO
In sostanza, quindi, il risultato fondamentale dell’analisi svolta è che, con lo stato di
avanzamento a Febbraio 2008 (per i regimi di aiuto) – Giugno 2008 (per le
infrastrutture), il programma ha sostanzialmente sterilizzato la tendenziale
diminuzione di occupazione nell’area del P.O., che si sarebbe verificata senza
intervento, compensando le perdite occupazionali che si sono verificate nel
comparto “non agevolato” dell’economia locale con quelle che si sono verificate nel
comparto “agevolato” (imprese beneficiarie di regimi di aiuto, occupazione da
opere pubbliche) considerando anche l’effetto occupazionale indotto che il
comparto agevolato ha generato su quello non agevolato14.
14 Giova ricordare che, per motivi prudenziali, all’interno della stima della nuova occupazione nel comparto agevolato (occupazione lorda), sono state introdotte delle modifiche, tendenti a ridurre gli effetti occupazionali del programma, per tenere conto dello stato di realizzazione delle iniziative (per i regimi di aiuto) e della possibilità che uno stesso cantiere possa eseguire, con i medesimi occupati, più di una opera infrastrutturale (per le infrastrutture).
71
Pertanto, ad oggi, dal punto di vista economico ed occupazionale, il P.O. ha svolto
una funzione anticiclica, contrastando il netto declino occupazionale che si sarebbe
verificato nel comprensorio, in assenza di interventi.
Inoltre, va segnalato come altri tipi di regimi di aiuto, quali quelli attivati per il
tramite delle delibere di Giunta regionale 433/2008 e 673/2008, hanno consentito
anche di difendere e consolidare posti di lavoro già esistenti, per il tramite di
attività formative e di riqualificazione del personale comprese nel PIA, per 44
iniziative.
72
7. Analisi sullo stato dell’ambiente e della salute nell’area delle estrazioni
di idrocarburi
7.1 Quadro delle attività di monitoraggio ambientale
Le attività di monitoraggio ambientale delle aree a rischio di inquinamento da
idrocarburi sono espletate nell’area delle estrazioni dall’Eni (Legge Regionale 6 Aprile
1999 - n. 12 e s.m.i.), dall’ ARPAB per propria competenza e dalla Metapontum
Agrobios specificatamente incaricata dalla Regione sin dal 2000 per l’esecuzione di un
monitoraggio delle diverse componenti ambientali.
Oltre quanto previsto dalla norme nazionali la Regione Basilicata, in considerazione dei
potenziali effetti sul contesto ambientale associati alle attività petrolifere, ha avviato, sin
dal 2000, numerose iniziative finalizzate alla verifica delle ricadute sull’ambiente
dell’estrazione e della lavorazione del greggio.
In particolare, le matrici ambientali delle aree petrolifere comprese tra la valle del
Sauro-Camastra e alta Val D’Agri sono state definite nell’ambito del progetto di
monitoraggio ambientale approvato con D.G.R. n. 1257/02.
Con tale delibera viene incaricata Metapontum Agrobios di eseguire, a supporto delle
politiche ambientali regionali l’organizzazione ed esecuzione degli interventi del
monitoraggio dei fattori fisici, chimici e biologici connessi con i rischi derivanti
dall’estrazione di idrocarburi.
Al fine di acquisire una maggiore conoscenza del contesto ambientale nelle sue
caratteristiche fondamentali occorre poi citare alcune delle numerose iniziative di
monitoraggio ambientali.
Si citano ad esempio la valutazione della vulnerabilità dell’acquifero carbonatico
dell’Alta Val D’Agri nell’ambito delle attività previste per il Piano di Tutela delle
Acque di cui alla DGR n. 3169/04 e l’analisi del rischio di inquinamento dei corpi idrici
sotterranei da fonti antropiche che è stato analizzato con il progetto di monitoraggio
approvato con D.G.R n 3164/04.
73
Infine, l’area industriale di Viggiano è compresa nelle attività di controllo ambientale,
previste dalla D.G.R. n 722/05 e finalizzate alla realizzazione di una carta geochimica
quale strumento di controllo delle eventuali modificazioni della qualità dell’ambiente
indotte dalle attività produttive.
In allegato 1 è riportato il rapporto “Monitoraggio ambientale nelle aree a rischio di
inquinamento di idrocarburi – sintesi attività realizzata dal 2000 – 2007” redatto dalla
Metopontum Agrobios, che fornisce un quadro di sintesi sulla situazione delle principali
matrici ambientali fin ad oggi analizzate.
7.2 Analisi della situazione epidemiologica dell’area della Val d’Agri
L’analisi sulla situazione epidemiologica dell’area delle estrazioni di idrocarburi, per le
specifiche competenze in materia, è stata curata dall’Osservatorio Epidemiologico
Regionale, istituito con l.R. 27/96 – art. 47, su specifica richiesta da parte del Nucleo di
Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici (rif. 84780/71AP del 29/04/2008).
Il contributo contenente l’elaborazione ed l’interpretazione dei dati epidemiologici
relativi all’area della Val d’Agri è riportato in allegato al presente documento.