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LABUSSOLAILRUOLODELLACAMERADICOMMERCIO

SECONDOGLIIMPRENDITORIDIROVIGOEVENEZIA

DanieleMarini

COLLANASONDAGGIN.8NOVEMBRE2015

PROMOSSODA

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SommarioLaCameradiCommercio:unabussolaperleimpreseIlprofilodelleimpreseinterpellateImpreseeburocraziaIrapporticonlaPubblicaAmministrazioneLeCamerediCommercioAppendiceNotametodologicaIlquestionario

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LaCameradiCommercio:unabussolaperleimpreseLeCamerediCommerciovivonounafasedimetamorfosi.Etalemutamentoavvieneall’internodiuncontestoeconomicoeistituzionale,asuavolta,magmatico.Incuinonèancorachiaroqualesaràl’approdofinale.Veniamodaunlungoperiododicrisi,oggidiventatainrealtàlanuovanormalità,conunacrescitaassaimoderataeunatendenzasicuramentenonlineare.Ilsistemaproduttivohaconosciutounprocessodiselezione–nonancoradeltuttoterminato–eunapolarizzazionedellecondizionidelleimprese:da un lato, quelle che hanno saputo innovare e aprirsi ai mercati internazionali,raccolgono i frutti positivi di questo loro posizionamento. Dall’altro lato, quelle chenono sono state in grado di realizzare i necessari investimenti, quelle che operanoesclusivamentesulmercatodomestico, risentonodiun lungoperiododi stagnazionedella domanda, e rischiano di andare fuori mercato. Fra queste due condizioni, lospaziodiventasemprepiùrarefattoesonopocheleimpresecheriesconoagalleggiareinunacompetizionesemprepiùglobaleeveloce.Anche le istituzionie i sistemidi rappresentanzasubisconounaridefinizionedei loroperimetri e competenze. Le Province vengono abolite e ridisegnate, i Comuni piùpiccolivengonospintiadaggregarsi,siavvianolecittàmetropolitane.Leassociazionidicategoriaeleorganizzazionisindacalisperimentanoformedialleanzeedifusioni.LeCamerediCommercio,dalcantoloro,compliceledecisionidelGovernoRenzicheprogressivamenteportanoaunariduzionedelcontributoannuo lorodestinato,sonoobbligate a rivedere i propri assetti, la governance e gli obiettivi: in una parola, sipotrebbedirechestannorivisitandolapropriaidentità.Laricerca,dicuiinquestorapportosonodescrittigliesiti,prendespuntodallaprimafusione in Italia fradueCamere,quellediRovigoeVenezia,chehannodatovitaallanuovaCameradiCommercioVeneziaRovigoDeltaLagunare.L’obiettivoèstatoquellodi cercare di cogliere, oltre a una valutazione sulle performance delle PubblicaAmministrazione in generale, quali fossero le istanze delle imprese nei confronti diquesto nuovo soggetto, quali azioni auspicherebbero venissero realizzate persostenerelacompetitivitàdelsistemaproduttivolocale.Inprimoluogo,vasottolineatocome–diversamentedaunavulgatapubblicadiffusa–gliimprenditorinonesprimanounavalutazionetotalmentenegativaneiconfrontidellaPubblicaAmministrazione.Certo,prevalgonogli insoddisfatti,maemergeungiudizioselettivo, in grado di discriminare, di distinguere i diversi piani. Per un verso, alpersonaleeai funzionariè riconosciuta competenza,disponibilità, cortesia.Peraltroverso, è la macchina organizzativa, la burocrazia e la complicazione delle norme aesserevalutatemoltonegativamente.Nonèuncasosel’azioneritenutaprioritariapermigliorare l’interazionefra impreseePubblicaAmministrazionesia lasemplificazionedelleprocedureelariduzionedelnumerodidocumentirichiesti.Sottoquestoprofilo,i processi di digitalizzazione e l’utilizzo delle modalità elettroniche introdotte nelrapportoimprese/PAvengonoriconosciutecomeutiliemigliorative.Ma,nellostessotempo, possono costituire un intoppo e un costo ulteriore: perché non si èadeguatamenteformatinelsaperleutilizzare,perchéladiversitàdeisistemiall’internodellaPubblicaAmministrazionedisorientagliutenti.

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Insecondo luogo, leCamerediCommerciogodonodiunavalutazionegeneralmentepositiva, soprattutto nel confronto con le altre articolazioni della PubblicaAmministrazione,considerandopureche laquantitàdi relazionicon le impresesonoassaifitteefralepiùdiffuse.In terzo luogo, le aspettative dei titolari d’impresa nei confronti della nuova CCIAAsono assai rilevanti e diversificate. È questo il segno delle difficoltà che il sistemaproduttivo attraversa e che, evidentemente, non trova in altri soggetti e istituzioniqualcunoingradodioffrirelerisposteutili.Sottoquestoprofilopossiamodistingueredue tipologie di domande che gli imprenditori rivolgono alla Camera. Quelle cheriguardano le iniziative a favoredelle impreseequelledi sistema.Nel primo caso sipossonoevidenziareiseguentiaspetti:- Il primo ritenuto più importante è di natura “preventiva” ovvero di informare le

impresesuqualipossanoessereicontrollieipermessinecessariperlaloroattività:unasortadivademecumperorientarsinellagiunglanormativa.

- La seconda funzione strategica rinvia a una di carattere “orientativo” ovvero disostenere le imprese nella scelta dell’accesso ai crediti e alle opportunità difinanziamento.

- Un terzo compito attiene alla dimensione “formativa”, soprattutto per chi vuoleintraprenderelaprofessioneimprenditoriale.

- Un quarto ambito d’azione è rinvenibile sul tema della “educazione digitale”, lanecessità di un sostegno nell’utilizzo degli strumenti digitali della PubblicaAmministrazione.

Sulversantedelleazionidisistemapossiamoindividuareiseguentielementi:- Il primo servizio ritenuto fondamentale è quello di “catalizzatore” ovvero di chi

ricerca e attrae investimenti e finanziamenti per lo sviluppo economico delleimprese.

- Il secondo evoca un ruolo di “connettore”, di una Camera di Commercio chefavorisce l’incontro fra le imprese e ilmondo di esperti e consulenti in grado disostenerelosviluppodellestesse.

- La terza iniziativa assume la veste di “lobby” per lo sviluppo: alle Camere diCommerciovienechiestodisosteneregliinteressidelleimpresenellesediincuisiprogrammalosviluppodell’economiadelterritorio.

- Ilquarto servizio rinviaal temadel “digitale”: creareunospaziodigitalededicatocon la Pubblica Amministrazione al fine di ottenere le autorizzazioni per viatelematica.

Comesipuòosservare,ilventagliodiistanzesullequalilanuovaCameradiCommerciodovrebbe cimentarsi è assai ampioe articolato. Tuttavia, èpossibile identificareunasorta di filo rosso lungo il quale queste domande si annodano. Ed è l’idea che allaCameravengachiestodisvolgere il ruolodichi“orienta” le impreseall’internodiuncontesto competitivo che si è fatto sempre più agguerrito e complicato. Di chi è ingrado di realizzare una funzione di “facilitatore” dello sviluppo, mettendo inconnessione le imprese con nuove opportunità, consulenti, mercati. In una parola,funzionarecomeuna“bussola”,capacedioffrirealcuniriferimentiperlanavigazionedelleimprese.

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C’è, infine, un ultimo aspetto – anche se non per importanza – da prendere inconsiderazione:riguardalariconoscibilità, l’identificazionedellaCameraneiconfrontidelle altre articolazioni della Pubblica Amministrazione. Non si tratta soltanto diconoscenzadell’esistenzadella nuovaCCIAA, che comunque risulta non così diffusa.Quantodiaffermazionedelproprioruolo,dellapropriamissione.Viceversa,ilrischioèdi essere confusi inmezzo alla somma dei molti enti di cui si compone la PubblicaAmministrazione. Èun temadi identità, di comunicazione, di brand. Soprattuttoperuna CCIAA che vuole essere nuova, è un tema da mettere al centro della propriaagenda.

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IlprofilodelleimpreseinterpellateLe imprese della CCIAA Venezia e Rovigo Delta Lagunare presentano un profiloarticolato.Quelle della provincia di Venezia denotanounapolarizzazionenel settoredei servizi (42,7%), seguite da quelle dell’industria (27,1%) e del commercio (24,6%)che si contendono la posizione. Rovigo, invece, evidenzia un sistema produttivo piùdiluito nelle sue diverse componenti. Le imprese industriali (31,9%) e dei servizi(31,9%) primeggiano parimenti su quelle del commercio (22,9%), ma è di assolutorilievolapresenzadiaziendeappartenentiall’agricoltura(13,3%),inmisuraquasitriplarispetto al veneziano (5,6%). Dunque, abbiamo due sistemi produttivi particolari ecomplementari fra loro: il veneziano molto polarizzato sui servizi, il rodigino piùequilibratofraindustriaeservizi,econunaancorafortecomponenteagricola.Queste prime caratteristiche, si riverberano nelle tipologie di classi dimensionali. Inmediaiquattroquintidelsistemaproduttivodelledueprovincesonoformatidamicroimpresechesicollocanoaldisottodei9addetti(81,1%),conunaleggeraprevalenzanel rodigino (84,7%). Nel veneziano, invece, si osserva una maggiore presenza –rispetto aRovigo –di impresedi piccola dimensione (10-49 addetti: 18,0%; 13,7%aRovigo). Le medie e le grandi aziende (oltre i 50 addetti) costituiscono una quotamarginaleinentrambelerealtà:pocomenodel2%siaaRovigo(1,6%),siaaVenezia(1,9%).Profilodelleimprese(val.%) Rovigo Venezia DeltaLagunareSettore Agricoltura 13,3 5,6 7,4Industriaecostruzioni 31,9 27,1 28,3Commercio 22,9 24,6 24,1Servizi 31,9 42,7 40,2Classedimensionale Finoa9addetti 84,7 80,1 81,210-49addetti 13,7 18,0 17,0Oltrei50addetti 1,6 1,9 1,8Aperturaaimercati Mercatodomestico 76,9 69,7 71,4Aperturaflebile(<20%) 7,7 9,6 9,2Aperturasostenuta(>20%) 15,4 20,7 19,4Anzianitàaziendale Senior(finoal1989) 38,1 29,1 32,3Adulte(1990-2000) 29,4 31,1 30,5Junior(dal2001) 32,5 39,8 37,2Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)

Analizzando le dimensioni d’impresa e le classi dimensionali, otteniamo che ben il97,1%delleaziendeafferentiall’agricolturaèaldisottodei9addetti,seguitadaquelledelcommercio(91,5%).Seppurminoritarie,leaziendeunpo’piùstrutturaterisiedononell’industria(18,0%fra10e49addetti;3,1%oltrei50addetti)eneiservizi(23,8%fra10e49addetti;2,2%oltrei50addetti).

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Infine, va osservato come le imprese rodigine presentino un livello di anzianitàsuperioreaquelleveneziane:quelleavviatenelnuovomillenniosonocircaunterzoaRovigo(32,5%),mentresalgonoaquattroquinti(39,8%)inprovinciadiVenezia.Livellodirelazionifraimpreseemercato(val.%): Nessun

rapportoLegamedebole

(1-49%)Legameforte(50-99%)

Legameesclusivo(100%)

Media

Consumatori,privati,utentifinali

4,1 23,4 37,0 35,5 39,9

Impreseprivate 2,4 42,2 29,4 25,9 49,5Impresepubbliche 28,6 57,6 11,9 1,9 10,6Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)

Unulterioreaspettod’interessedelsistemaimprenditorialeèoffertodallorogradodiaperturasuimercati.Anchedaquestaprospettivapossiamoevidenziarealcuniaspettidirilievo.Inprimoluogo,varicordatochelaquotamediadellevenditedelleimpresedi Rovigo e Venezia è destinata per quasi i nove decimi (87,1%) in Italia, mentreall’estero è destinato il restante 12,9%. Tuttavia, questi dati celano propensionidiversificate.Abbiamocalcolato laquotadi fatturatoderivantedal livellodiaperturasui mercati, ricavando così tre profili: quelle che operano esclusivamente su un“Mercato domestico”; quelle che hanno una “Apertura Flebile” con un fatturatoinferioreal20%derivantedarapporticoimercatiesteri;quantehannouna“AperturaSostenuta” con un fatturato generato da scambi con l’estero superiore al 20% deipropriricavi.Distribuzionedellevendite(2014;val.%) Vendite%Italia 87,1UnioneEuropea 7,0PaesiextraUE 5,9Totale 100Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)

Com’è facile attendersi, esiste una correlazione diretta fra dimensione d’impresa ecapacità di penetrare imercati a livello internazionale. Se fra lemicro imprese i trequarti (76,3%, fino a 9 addetti) hanno un fatturato proveniente esclusivamente dalmercato domestico, al crescere della taglia tale quota diminuisce fino a giungere al54,5% fra quelle con oltre 50 addetti. Inoltre, le imprese della provincia di Rovigooperano sul mercato domestico (76,9%) in misura superiore a quelle di Venezia(69,7%).Dunque,l’economiarodiginaapparemenoapertaagliscambiinternazionali.Tuttavia, osservando i settori economici si evidenziano due fenomeni interessanti. Ilprimorinviaall’agricolturacherisultailcompartoconilmaggiorlivellodiesposizionesuimercati esteri: complessivamente il 44,5% ottiene il proprio fatturato da scambicon territori stranieri, seguito nell’ordine dalle aziende dei servizi (32,9%), delcommercio(25,0%)edell’industria(21,4%).

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Livelloaperturasuimercati(val.%) Mercatodomestico Aperturaflebile

(<20%)Aperturasostenuta

(>20%)Totale 71,4 9,0 19,6Provincia Rovigo 76,9 7,7 15,4Venezia 69,7 9,6 20,7Settore Agricoltura 55,6 6,7 37,8Industria 78,6 7,5 13,9Commercio 75,0 6,1 18,9Servizi 67,1 12,2 20,7Classedimensionale Finoa9addetti 76,3 7,8 15,810-49addetti 55,3 18,1 26,6Oltrei50addetti 54,5 18,2 27,3Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)

Dunque,piùchel’industriaaesseretrainantesuimercatiinternazionalièilsettoredell’agricoltura.Consideratochegeneralmenteleaziendeagricolesonodidimensionipiùcontenute,èipotizzabilechelepocheimpresepiùstrutturatesianoquellecheriesconoaelevareinmisurasignificativalamedia.Ilsecondoaspetto,riguardalapolarizzazionedeiprocessidiinternazionalizzazione.Inaltritermini,leimpresechehannosviluppatounapropensioneversoirapporticonimercatiesteri,lorealizzanoinmisuraconsiderevole(oltreil20%difatturato),mentresonopochequellecheintrattengonorelazionideboli.L’aprirsiairapporticonl’estero,spingeasvilupparerapportiparticolarmenteintensiconinuovimercati.

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ImpreseeburocraziaFra gli aspetti più denunciati dalle imprese nei confronti della PubblicaAmministrazionevisonolaquantitàdipratichedaseguireeiltempoaessededicato(o, meglio, sottratto al lavoro). Abbiamo sottoposto ai titolari d’impresa interpellatiunalistadidocumentazionichiedendoinchemisuraavesserodovutoprodurneeunavalutazione sul tempo impiegato per assolverle. Nel primo semestre del 2015, inmedia, circa un’impresa su quattro ha dovuto disbrigare pratiche per la PubblicaAmministrazione,peròconunadiversafrequenzasecondoidiversiambiti.Le tipologie di incartamenti più diffuse riguardano quelle dell’igiene e sicurezza sulluogo di lavoro (38,6%), seguite dagli adempimenti fiscali e doganali (37,0%), dalladocumentazione relativa le certificazioni (36,4%) e le pratiche per la gestione delpersonale (31,8%). Questo quartetto di documentazioni costituisce il gruppo piùcospicuo,cuinesegueunsecondochesiattestaattornoal20%:lepraticherelativelatuteladellaprivacy(23,6%)edell’ediliziaeurbanistica(22,0%),lemodifichealRegistrodelle imprese (21,7%), infine gli adempimenti in materia ambientale (20,8%). Piùmarginalisonolepratichedell’import/export(8,7%),cheriguardanoprevalentementele aziende che hanno rapporti coi mercati esteri, e il controllo degli strumenti dimisurazione(6,5%).Vadaséchetaliquotevariano,perintensità,inrelazioneaisettoridiappartenenza.PraticheseguiteperlaPubblicaAmministrazione(2015)etempodedicato(votoda1a10,dove1=pochissimotempoe10=moltissimotempo) Disbrigopratiche

SìTemporichiesto

(>6)Indicedipressione

Igieneesicurezzasulluogodilavoro 38,6 47,2 122Adempimentifiscali/doganali 37,0 47,0 127Documentazionerelativalecertificazioni(sociali,ambientali,sicurezza…)

36,4 41,6 114

Gestionedelpersonale 31,8 39,2 123Praticherelativelatuteladellaprivacy 23,6 35,6 150Praticheedilizio-urbanistiche 22,0 51,3 233Iscrizione/modifica/cancellazionedalRegistroImprese 21,7 36,0 165Adempimentiinmateriaambientale 20,8 39,9 191Gestionedellepratichediimport/export 8,7 33,4 383Controllodeglistrumentidimisura(metrologialegale) 6,5 30,6 470Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)

Per ogni tipologia di pratica abbiamo chiesto di esprimere una valutazione circa iltempoimpiegatoperevaderegliincartamentirelativi.Nonsitrattadiunamisurazioneoggettiva, quanto piuttosto di una percezione, comunque importante ai fini dellacostruzionedell’immaginedelrapportofraimpreseePubblicaAmministrazione.Comesi può osservare dalla tabella, per tutte le tipologie di pratiche proposte – coneccezione per quelle edilizio-urbanistiche – la valutazione sulla quota di temporichiesta(misurataconunvotoda1a10,doveil10indicamoltissimotempo)rimanealdisottodellasogliadellasufficienza.Comeadireche,contrariamenteaunavulgata

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assaidiffusa,nellapercezionedegliintervistati,ildisbrigodellepraticheperlaPubblicaAmministrazionesottraesìtempo,mainmisurarelativamentecontenuta.Perottenereun’indicazionedisintesicircaillivellodiintensitàcheciascunatipologiadidocumentazionerichiede,abbiamorealizzatounrapportofraildisbrigodellepraticheelavalutazionedeltempospeso.Postoa100ilvalorebaseotteniamoun“indicatoredi pressione” che racconta, per ciascuna pratica, il livello di tempo che si ritiene didoverspendere.Cosìfacendo,possiamoosservarecomegliincartamentinecessariperil controllo degli strumenti ottiene un punteggio pari a 470: in altri termini, nelcomplessosonopoche le impresetenuteaseguiretalipratiche,ma inproporzione iltempodedicatoèassaipiùelevatorispettoallealtre.Cosìpureavvieneperleimpresechedevonoassolverealladocumentazioneperimport/export,dovetaleindicegiungea383,aquellechehannocarteggiperl’ediliziael’urbanistica(233)egliadempimentiin materia ambientale (191). Quindi, le pratiche non sono tutte eguali. Per alcuniambitiessesipossonoevadereinuntemporagionevole,peraltrisonorichiestemoltepiùenergieetempodasottrarreallavoroquotidiano.Per approfondire il tema del tempo dedicato agli incartamenti burocratici, abbiamochiestoagliimprenditorididichiararequantegiornatelavorativevidedicano.Irisultatiraccontano l’esistenza di una correlazione diretta fra la dimensione dell’impresa e iltempodedicatoaseguirelepraticheburocratiche.Piùl’impresaèpiccola,minoreèilperiododedicato:il50,1%delleaziendeconmenodi9addettidedicaunagiornataalmese,sogliachescendeprogressivamentefinoal18,2%fraquelleconoltre50addetti.Per converso, al crescere della taglia dell’impresa, aumentano i giorni dedicati, cosìbenil36,4%diquelleconoltre50addettidedicaoltre4giornialmese,mentresoloil12,3%fralemicro(finoa9addetti).Va sottolineato, inoltre, comeper le classidimensionalipiù contenute si evidenziunfenomenodipolarizzazione.Infatti,siafralemicro(finoa9addetti),siafralepiccole(10-49addetti), laquotadiquellechededicanooltre4giornatealmeseallepratichedella Pubblica Amministrazione costituiscono una quota cospicua. Il motivo sembraessere collegato, in particolare, al grado di apertura sui mercati esteri. Quanto piùun’impresa è esposta alle relazioni internazionali, tanto più è tenuta a seguire unamolesignificativadidocumentazioni.TempodedicatoognimeseallepraticheperlaPubblicaAmministrazione(val.%)

Finoa9addetti 10-49addettiOltre50addetti

Totale

Finoaunagiornatalavorativa 50,1 36,3 18,2 47,21-2giornatelavorative 18,3 13,2 27,3 18,62-3giornatelavorative 10,6 17,6 9,1 11,43-4giornatelavorative 8,7 6,5 9,0 7,9Piùdi4giornatelavorative 12,3 26,4 36,4 14,9Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)

Il risultato si articola ulteriormente se consideriamo chi, all’interno delle imprese, sioccupadiseguireleprocedureburocratiche.Com’erafacileaspettarsi,ènelleimpresepiù piccole (fino a 9 addetti) che il titolare o un suo congiunto sia dedito a questafunzione(43,0%),inparticolarefraquelleagricole(57,1%)edelcommercio(41,7%).Al

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cresceredella tagliadell’impresa,questocompito si spostaversoundipendentecheperò sottrae tempo ad altre funzioni (29,3%, 10-49 addetti) o a un ufficio dedicato(30,0%,oltrei50addetti).Dunque,ilpesodell’evaderelepraticheburocratichehaunvalore specifico che è decisamente più elevato nelle imprese più piccole. Se poiconsideriamo che la delega a un professionista esterno vede esposte in misuramaggiorepropriolemicroaziende(35,5%,finoa9addetti)edelcommercio(45,8%),comportando così un ulteriore onere economico, possiamo comprendere come laburocrazia gravi in particolare sulla platea imprenditoriale più ampia e menostrutturata.ChiseguelepraticheburocraticheperlaPubblicaAmministrazione(val.%)

Titolare/familiare Dipendente UfficiodedicatoProfessionista

esternoTotale 38,1 17,2 9,4 35,2Settore Agricoltura 57,1 11,9 9,5 21,4Industria 32,5 21,3 6,5 39,6Commercio 41,7 6,9 5,6 45,8Servizi 36,7 21,3 13,8 28,3Dimensione Finoa9addetti 43,0 14,4 7,1 35,510-49addetti 23,9 29,3 20,7 26,1Oltre50addetti 0 50,0 30,0 20,0Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)

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IrapporticonlaPubblicaAmministrazioneNei primi sei mesi del 2015 le imprese di Rovigo e Venezia hanno intrattenutorelazioni, in particolare, con 4 enti: il Comune (45,6%), l’INPS (42,2%) la Camera diCommercio (40,9%) e l’Agenzia delle Entrate (40,2%). Trattandosi solo del primosemestre dell’anno, già questi dati segnalano l’intensità della trama costituita dairapporti sviluppati dalle imprese con i molti enti in cui si snoda la PubblicaAmministrazione.Èsufficienteosservarelalungalistasottoposta(eforsenondeltuttoesaustiva) per rendersi contodi quanti soggetti debbano avere a che fare il sistemaproduttivo.IcontatticonlaPubblicaAmministrazionee lavalutazione(val.%)(primosemestre2015;votoda1a10,dove1=assolutamentenegativoe10=assolutamentepositivo)

Contatti

(Sì)Giudizio(>6)

Comune 45,6 81,8 VigilidelFuocoINPS 42,2 77,4 NucleiAntiSofisticazione(NAS)CameradiCommercio 40,9 63,6 CameradiCommercioAgenziadelleEntrate 40,2 59,3 RegioneINAIL 32,3 55,9 AziendaSanitariaLocale(ASL)

AziendaSanitariaLocale(ASL) 25,1 54,9ServizioPrevenzioneIgieneeSicurezza

AmbientidiLavoro(SPISAL)Equitalia 23,0 53,4 AgenziadelleDoganeSportelloUnicoperleAttivitàProduttive(SUAP)

18,5 51,6 Provincia

Provincia 15,6 51,4 ARPAVDirezioneTerritorialedelLavoro;IspettoratodelLavoro

14,2 50,4SportelloUnicoperleAttività

Produttive(SUAP)Regione 13,8 49,9 AgenziadelleEntrateServizioPrevenzioneIgieneeSicurezzaAmbientidiLavoro(SPISAL)

13,6 49,1 PoliziaVeterinaria

AgenziadelleDogane 11,9 48,8 INAIL

ARPAV 9,1 46,9UfficiodiSanitàMarittimaeAereadi

Frontiera(USMAF)VigilidelFuoco 5,6 46,6 ComunePoliziaVeterinaria 2,5 45,4 INPSCorpoForestaledelloStato 1,9 38,8 Equitalia

NucleiAntiSofisticazione(NAS) 1,8 35,7DirezioneTerritorialedelLavoro;

IspettoratodelLavoroUfficiodiSanitàMarittimaeAereadiFrontiera(USMAF)

1,6 34,4 NucleoOperativoEcologico(NOE)

NucleoOperativoEcologico(NOE) 0,4 14,0 CorpoForestaledelloStatoFonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)

Oltre a conoscere con quali enti le imprese si relazionino, abbiamo chiesto diesprimereunavalutazioneinmeritoallapercezionedinegativitàopositivitàricevuta.Laclassificadeigiudiziespressimutaradicalmentelacollocazionedeglientimedesimi.Complessivamente, circa la metà degli interpellati assegna un giudizio positivoall’operatodellaPubblicaAmministrazioneconcuièentratoincontatto,superandolasoglia della sufficienza (voto 6 e oltre),mentre l’altrametàmanifesta una evidente

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critica.LeprimeposizionisonooccupatedaiVigilidelFuoco(81,8%),daiNAS(77,4%)edalle Camere di Commercio (63,6%). Tuttavia, va sottolineato il peso specifico dellediverseopinioni.Infatti,sonomoltopocheleimpresechehannoavutoachefareconiVigilidelFuocoe iNAS.Eperòneriscontranounoperatoassaipositivo.Diversoè ilcaso delle Camere di Commercio di Venezia e Rovigo che sono fra gli enti piùfrequentati dalle imprese, ma la valutazione espressa nei loro confronti è la piùpositiva rispetto a tutti gli altri. Nello specifico, il 58,1% degli imprenditori dellaprovinciadiRovigoesprimeungiudiziopositivoneiconfrontidellaCCIAAlocale,quotache sale al 66,1% fra quelli di Venezia. Analoga osservazione può essere svolta neiconfrontidellaRegioneVeneto,delleASL,delloSPISALecosìvia.Tuttienticoncuileconnessioni sono relativamente poco intense, ma la sensazione offerta dai titolarid’aziendaètendenzialmentepositivaopiùchepositiva.Oppostoèilcasodialtrienti,comeperilComunecheèquellocolmaggiornumerodicollegamenticonleimprese,maottieneunabassavalutazione: solo il40,4%dei rodiginiesprimeunavalutazionepositivaneisuoiconfronti,quotachesielevaal48,6%fraiveneziani,sfiorandodipocolamaggioranza. Analogamente avviene per l’Agenzia delle Entrate, l’INAIL, Equitalia,l’IspettoratodelLavoro.Tuttientichehannounarelativavivacitàdirelazioni,machegodonodiunoscarsoapprezzamento.Oltre a quali enti si rapportino, si è approfondita anche la valutazione su alcunedimensioni di tale rapporto che riguardavano sia l’organizzazione degli uffici e delleprocedure, sia il personale. Il giudizio dei titolari d’azienda si caratterizza per essereselettivoepolarizzato.Gliunicipochiaspetticheottengonoungiudiziopositivo(voto6eoltre)riguardanoesclusivamenteilpersonale.Lacortesiaeladisponibilità(61,1%)elacompetenza(55,8%):sonoleunichedimensioniaessereapprezzate.All’opposto,con giudizi anche largamente negativi (voto al di sotto del 5) possiamo annoveraretuttequellecaratteristichecheafferisconoallamacchinaorganizzativadegliapparati:dall’adeguatezza degli orari di apertura, alla semplicità delle procedure;dall’organizzazionedeisingoliuffici,allaquantitàdidocumentinecessari.Insomma,gliimprenditori è come se ponessero su due piani la Pubblica Amministrazione. Da unlato, la risorsaumanadeglienticheègeneralmentevalutatapositivamente,dicui siriconosceunavolontàdioperare.Dall’altro,l’organizzazioneeleprocedurecuidevonosottostare,considerataassolutamenteinadeguata.Peroffrireunamisuradisintesi,abbiamocreatol’indicatoredisoddisfazioneottenutodallasommatoriadeidiversigiudiziespressi.Sonocosìemersidueprofili:- Gli “insoddisfatti” costituiscono il gruppo più cospicuo: 62,0%. Si tratta di una

valutazione trasversale alle due province e alle classi dimensionali,ma che trovanegli imprenditoridell’agricoltura (85,0%)enelleaziendepiùgiovani (64,5%)unaparticolaresottolineatura.

- I “soddisfatti” sono poco più di un terzo fra gli intervistati (38,0%) e taleorientamento è più evidente fra i titolari dell’industria (40,7%) e del commercio(41,7%),fraquantihannounamaggioreaperturasuimercatiinternazionali(43,3%,Aperturasostenuta).

Dunque, nei confronti della Pubblica Amministrazione, gli imprenditori di Rovigo eVeneziamanifestano una valutazione selettiva e diversificata fra il personale, da un

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alto,elamacchinaorganizzativa,dall’altro.Tuttavia,ilrisultatocomplessivoevidenziaunaprevalenteinsoddisfazione.AmbitidiapprezzamentonelrapportoconlaPubblicaAmministrazione(val.%)(votoda1a10,dove1=totalmenteinsoddisfattoe10=totalmentesoddisfatto) Giudizio

(>6)Cortesiaedisponibilitàdelpersonale 61,1Competenzadelpersonale 55,8Disponibilitàdiinformazioniesaustiverispettoallesueesigenze 49,4Adeguatezzadegliorariedeigiornidiaperturaalpubblico 48,8Possibilitàdiottenereinformazionisulsitointernet 44,7Possibilitàdiusufruiredelserviziocompletamenteon-line 44,7Tempidiattesaperl’erogazionedelserviziorichiesto 43,9Diffusionedell’usodell’autocertificazione 43,1Organizzazionedeisingoliuffici 40,4Tempidiattesaaglisportelli 35,5Semplicitàechiarezzadelleprocedure 34,6Possibilitàdiottenereinformazionialtelefono 31,6Quantitàdidocumentirichiestiperl’adempimentodiunasingolapratica 29,4Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)

IndicatoredisoddisfazioneversolaPubblicaAmministrazione(val.%) Insoddisfatti SoddisfattiTotale 62,0 38,0Province Rovigo 61,8 38,2Venezia 62,1 37,9Settore Agricoltura 85,0 15,0Industria 59,3 40,7Commercio 58,3 41,7Servizi 61,8 38,2Dimensione Finoa9addetti 63,8 36,210-49addetti 62,9 37,1Oltre50addetti 66,7 33,3Aperturaaimercati Mercatodomestico 62,2 37,8Aperturaflebile(<20%) 67,5 32,5Aperturasostenuta(>20%) 56,7 43,3Anzianitàaziendale Senior(finoal1989) 53,8 46,2Adulte(1990-2000) 56,3 43,8Junior(dal2001) 64,5 35,5Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)

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A fronte della insoddisfazione evidenziata, quali possono essere gli interventi volti amigliorare l’interazione Imprese-Pubblica Amministrazione? Abbiamo proposto agliinterpellati un insieme di opzioni chiedendo, come in precedenza di esprimere unavalutazionemedianteunvotodigradimento.L’esitogeneraleèsimileaun’espressioneche un tempo si sarebbe definita “bulgara”. Ovvero, tutte le azioni sottopostesarebbero utili ottenendo punteggi superiori all’80%, con l’eccezione di quella cheprevedelapossibilitàdiadempieretalunepraticheburocratichemediantecallcenter,tabaccai,posteecosìvia.Unsimile risultato raccontadiquanto lavoroci siada fareper adeguare l’organizzazione della Pubblica Amministrazione alle esigenze delleimprese.Peravereunamaggioreselezionedegliinterventi,concentriamol’attenzionesu quanti hanno assegnato un voto uguale e maggiore a 9, quale indicazione dieffettivapriorità.Unaspetto su tutti emerge inmodonetto: la semplificazionedelleprocedureedelnumerodidocumentirichiesti.Taleinterventoricevebenil92,8%deiconsensifraquantiassegnanounpunteggiosuperioreal6ebenil65,0%diquellioltreil9.Dunque,moltisonogliinterventidimiglioramentiauspicati,masemplificazioneesburocratizzazionecostituisconol’elementochiaveprincipaleattesodagliimprenditori.Azionipermigliorare l’interazione tra impreseePubblicaAmministrazione (val.%)(votoda1a10,dove1=pernullae10=moltissimo) Giudizio (>6) (>9)Lasemplificazionedelleprocedureedelnumerodidocumentirichiesti 92,8 65,0Lariduzionedeitempidiattesa 86,1 45,2L’estensionedell’usodiInternetedellapostaelettronica 84,2 49,3L’unificazione/integrazionedegliuffici 83,9 46,0L’estensionedell’usodell’autocertificazione 83,2 42,7Unamaggioreinformatizzazione 82,8 41,4Lapossibilitàdiavereservizitotalmenteon-line 80,6 46,5Lapossibilitàdiadempieretalunepratichemedianteilricorsoadaltrisoggetti(callcenter,tabaccai,poste,banche)

60,5 24,4

Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)

Una delle modalità d’intervento per rendere più fluido il rapporto fra imprese ePubblica Amministrazione, grazie alla diffusione delle innovazioni tecnologiche, è lagestione dei documenti in formato elettronico. Le opinioni raccolte al propositomettono in luce una posizione articolata del campione di imprenditori intervistati.Circaunquartoritienequest’innovazionefondamentaleemigliorativadellarelazione(24,9%)eunquintolaconsiderautile,benchélanecessitàdidovercompilareamanoancora documenti cartacei (22,5%) sia troppo diffusa. Altri considerano questamodalitàmoltoimportante,maauspicherebberounamaggiorediffusione(19,2%).Vièpoi un’area di interpellati che evidenzia qualche elemento di disagio. Il 14,6% lariterrebbeutile,matrovasiaancoratroppocomplicatodagestire.Mentreunaquotaminoritariasostienechecomunquepoicisonocostidasostenere(6,8%)invalidandonecosì la parte positiva e innovativa. Infine, una porzione marginale è decisamentecontraria,perchéritienesiasolounacomplicazione(3,6%),eun’altrapartenonriesceadesprimereun’opinione,perchénonhaancoraavutomododiapprezzarla(8,6%).

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L’esperienzadellagestionedeidocumentiinformatoelettronico(val.%)ÈfondamentaleperchémigliorailrapportofraimpreseePubblicaAmministrazione 24,9Èimportante,maèancorapocodiffuso 19,0Èutile,macisonoancoratroppecartedacompilareamano 22,5Sarebbeutile,maètroppocomplicatodagestire 14,6Sarebbeutile,mapoicisonocomunquecostidasostenere 6,8Èinutile,complicasololavita 3,6Nonsaprei,nonnehomaiavutoachefare 8,5Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)

Indicatoredipropensioneall’utilizzodeidocumentiinformatoelettronico(val.%) Positivi Tiepidi NegativiTotale 48,1 48,0 3,9Province Rovigo 41,9 54,7 3,4Venezia 49,9 46,1 4,0Settore Agricoltura 55,3 36,8 7,9Industria 45,3 51,4 3,4Commercio 51,1 48,9 0Servizi 46,8 46,8 6,3Dimensione Finoa9addetti 47,8 48,3 3,810-49addetti 50,0 46,7 3,3Oltre50addetti 55,6 44,4 0Aperturaaimercati Mercatodomestico 48,2 48,4 3,4Aperturaflebile(<20%) 49,0 44,9 6,1Aperturasostenuta(>20%) 47,1 48,1 4,8Anzianitàaziendale Senior(finoal1989) 47,5 50,0 2,5Adulte(1990-2000) 46,1 51,3 2,6Junior(dal2001) 49,7 47,5 2,8Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)

Seescludiamoquantononhannoespressoalcunavalutazione,èpossibilecostruireunindice di predisposizione nei confronti della gestione dei documenti in formatoelettronico.Aggregando fra loro leopinionidal significatopiùomogeneo,otteniamotreprofiliprevalenti:- I “positivi” verso la gestione elettronica dei documenti sono il 48,1% degli

intervistatiesiaddensanoparticolarmentefraititolarid’aziendadellaprovinciadiVenezia (49,9%), quelli del settore dell’agricoltura (55,3%) e del commercio(51,1%), le impresedipiùgrandedimensione(55,6%,oltre50addetti)equelledipiùrecentecostituzione(junior,49,7%).

- I “tiepidi”, ovvero quanti hanno un’opinione positiva, ma mettono in luce ledifficoltà,costituisconounaquotaanalogaalgruppoprecedente:48,0%.Inquesto

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caso annoveriamo più spesso gli imprenditori di Rovigo (54,7%), del settoreindustriale(51,4%),leimpresepiùpiccole(48,3%,finoa9addetti).

- I “contrari” sono una quota marginale (3,9%) e si annidano in particolarenell’agricoltura(7,9%)eneiservizi(6,3%).

A fronte di una quota largamente minoritaria di imprenditori che ha una visionetotalmente negativa dell’utilizzo dei nuovi strumenti informatici per gestire ladocumentazione delle pratiche, gli imprenditori di Rovigo e Venezia si dividono inmodo omogeneo fra quanti ne colgono la positività e la potenzialità e quanti, purintravedendonelanecessità,tuttaviarimarcanouninsiemediaspettinegativichenefrenanounutilizzopieno.Inoltre,leimpresepiùgiovanidimostranounorientamentoleggermente sì più positivo, ma non in modo così rilevante come forse si potevaattendere.Gliimprenditoricomevalutanoilprocessodidigitalizzazionenelrapportofraimpresee Pubblica Amministrazione? Come già in precedenza osservato, l’opinione degliinterpellati benché tendenzialmente positiva, presenta ancora alcune zone d’ombra.Analizzandolerisposteofferteadalcuneaffermazionisuquestoargomento,possiamoevidenziarealcuniaspettid’interesse.Ilprimoriguardailgradodiconsensoallavaliditàdiquestinuovistrumenti.Ora,seèuna largapartedegli imprenditoriamanifestareun’opinionepositivaneiconfrontidisimili sviluppi tecnici (71,9%; soprattutto fra gli imprenditori di Venezia, 75,8%; leimprese con oltre 50 addetti, 90,9%) perché semplificano la burocrazia, nello stessotempo non possiamo non notare che per una parte minoritaria, ma nonmarginale(28,1%;inparticolareititolaridiRovigo,41,0%;del’agricoltura,45,0%;leimpresefinoa 9 addetti, 29,0%), essi non appaiano così. Esiste, dunque, un’area dove alligna unsentimentoavversoaquestemodalitàdirapportochevaadeguatamenteaffrontata.Gradodiaccordo(val.%)(votoda1a10,dove1=pernullae10=moltissimo) Giudizio

(>6)L’introduzionedeisistemidigitalinelrapportoimprese/PubblicaAmministrazionedovrebbeessereprecedutadamomentidiformazionesulloroutilizzo

75,1

Lepratichedigitalisemplificanolaburocraziaperleimprese 71,9IsistemidigitalinonsonoomogeneifraglientidellaPubblicaAmministrazione,complicandol’operativitàdelleimprese

70,2

Siperdemoltotempopercapirecomefunzionanolepratichedigitali,quindièuncostoaggiuntivoperleimprese

64,6

Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)

Ilsecondoaspetto,perconversoalprecedente,riguardaunadomandadiffusaeche,implicitamente,segnaladovevisianoledifficoltà,manellostessotempoqualisianogliinterventinecessaridaapprontare.Tre imprenditorisuquattro(75,1%; inparticolarefra i titolari di Rovigo, 82,2%; l’agricoltura, 89,5%; le imprese con oltre 50 addetti,80,0%) esprimono una domanda di formazione, la necessità di essere istruiti prima(nondopo)ilrilasciodeinuovistrumentidigitali,cosìdapoterligestirefindasubitoinmodo adeguato. Ciò diventa un elemento chiave per evitare una conseguenzasegnalata dagli intervistati e che è problematica: i due terzi (64,4%) dichiarano di

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perdere molto tempo nel capire come funzionano i nuovi dispositivi, con evidentiricadutesulcostoimplicitocheciòrichiede.Inoltre,ciòchecomplicaulteriormenteilquadro è la disomogeneità dei sistemi digitali fra i diversi enti della PubblicaAmministrazione,rendendodifficilel’operativitàdelleimprese.Dunque,sedaunlato,iprocessididigitalizzazionesemplificanolavitaalleaziende,dall’altrolatoletrovanoimpreparate e, soprattutto, la diversità dei sistemi utilizzati dalle PubblicheAmministrazioniledisorienta,vanificandocosìgliobiettividialleggerimentodeicarichiedelleincombenzedaassolvere.ValutazionesuicambiamentinellaqualitàdeiservizidellaPubblicaAmministrazione(val.%) Migliorata Rimastauguale PeggiorataTotale 56,3 29,1 14,6Province Rovigo 42,1 37,1 20,8Venezia 60,7 26,6 12,7Settore Agricoltura 51,2 27,9 20,9Industria 48,8 37,6 13,6Commercio 56,3 28,5 15,2Servizi 62,5 23,3 14,2Dimensione Finoa9addetti 55,5 28,4 16,110-49addetti 62,0 28,3 9,7Oltre50addetti 72,7 9,1 18,2Aperturaaimercati Mercatodomestico 59,8 26,9 13,3Aperturaflebile(<20%) 50,9 32,1 17,0Aperturasostenuta(>20%) 44,7 36,8 18,5Anzianitàaziendale Senior(finoal1989) 58,2 28,2 13,6Adulte(1990-2000) 59,4 29,7 10,9Junior(dal2001) 58,7 26,9 14,4Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)

Alla fine, qual è la valutazione degli imprenditori in merito alla qualità dei servizierogatidallaPubblicaAmministrazione?Hannolapercezionecheessasisiamodificatanegliannieinchemodo?Aldilàdelledifficoltàpiùsopraevidenziate,l’opinionedegliimprenditori è – diversamente da una rappresentazione diffusa – che la qualità siacomplessivamentemigliorata.Ingenerale,il56,3%siesprime,condiversigradi,intalsenso.Pocomenodiunterzo(29,1%)nonharilevatoscostamentiparticolarie,quindi,giudica stabile la situazione.Viceversa, il14,6%rilevaunpeggioramento.Va, inoltre,sottolineato che non si scorgono particolari differenziazioni rispetto all’anzianitàdell’azienda. Come a dire che, nel tempo, gli imprenditori non sembrano scorgereevidentisegniditrasformazionedellaPubblicaAmministrazione.Analizzandoinmodopiùarticolatolerisposteottenute,possiamosottolinearealcuniaspetti:

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- Gli imprenditori che hanno sperimentato un miglioramento sono, in particolare,quelli di Venezia (60,7%), del settore dei servizi (62,5%), le imprese con oltre 50addetti (72,7%) e quante operano esclusivamente su un mercato domestico(59,8%).

- Unacondizionedi invarianzadellaqualitàdeiservizièsottolineatomaggiormentedai titolaridiRovigo (37,1%),del settoredell’industria (37,6%), lemicroepiccoleimpresefinoa49addetti(28,3%),quellechesonofortementeespostesuimercatiesteri(36,8%,aperturasostenuta).

- Quanti mettono l’accento su un peggioramento dei servizi offerti si annidano inparticolare fra i rodigini (20,8%), gli agricoltori (20,9%), le imprese più grandi(18,2%,oltre50addetti)epiùinternazionalizzate(18,5%).

Valutazionesuicambiamentinellaqualitàdeiservizierelazioniconglienti(val.%) Migliorata1. PoliziaVeterinaria 69,22. ServizioPrevenzioneIgieneeSicurezzaAmbientidiLavoro(SPISAL) 65,33. DirezioneTerritorialedelLavoro;IspettoratodelLavoro 62,74. AgenziadelleEntrate 61,75. Regione 60,86. NucleiAntiSofisticazione(NAS) 60,07. AgenziadelleDogane 58,68. VigilidelFuoco 58,69. CameradiCommercio 57,310. Provincia 57,111. INPS 57,0MEDIA 56,312. INAIL 54,613. SportelloUnicoperleAttivitàProduttive(SUAP) 54,514. Equitalia 52,415. Comune 52,216. AziendaSanitariaLocale(ASL) 50,017. NucleoOperativoEcologico(NOE) 50,018. ARPAV 43,819. UfficiodiSanitàMarittimaeAereadiFrontiera(USMAF) 44,420. CorpoForestaledelloStato 11,1Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)

Infine,èpossibileisolarequantihannointrattenutorelazioniconglientidellaPubblicaAmministrazionee levalutazionidimiglioramentosullaqualitàdeiservizi intervenutiin questi anni. Ne scaturisce così una sorta di classifica delle organizzazioni che –secondo l’opinionedegli imprenditori–hannosaputoopotutopotenziare leproprieperformance.Ancoraunavolta,otteniamounabipartizionequasiomogenea fraentichesicollocanoaldisopraealdisottodellamedia(56,3%).Sitrattadiunaclassificapuramente indicativa e non ponderata, perché – come abbiamo già potutosottolineare–versoalcunientilerelazionisonopiùrarefatte.Adognibuonconto,sui20entiproposti,leCamerediCommercio(57,3%)sicollocanoaldisopradellamediaealnonoposto.

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LeCamerediCommercioLe imprese, oltre a doversi orientare in un mercato sempre più complicato ecompetitivo, devono cercare di districarsi all’interno di un ambiente normativo chenegli anni si è fatto sempre più complesso. Le Camere di Commercio quali azionipotrebberomettereinattoperagevolarelavitadelleaziende?Osservando le risposte fornite dai titolari d’impresa si potrebbe sostenere chel’aspettativariguardaunraggioassaivastodiiniziative.Ciòècomprensibilesesipensaalperiododicrisiedidifficoltàincuisonoimmerseancoradiverseattività.Eraccontaanchedellasensazionedisolitudineedidisorientamentoincuimolteversano.Seescludiamol’ideacheleCamerediCommerciosiattivinoperaiutare le impreseasperimentare forme di aggregazione e alleanze (iniziativa che comunque raccoglie il68,7%deiconsensi), tutte lealtre lineediazioneottengonoun livellodiaccordochesupera il 70%: dall’essere un incubatore per la nascita di nuove iniziativeimprenditoriali, all’indirizzare per le opportunità sui mercati esteri; dal rendere indigitale i libri contabili, al predisporre percorsi di formazione per chi vuole farel’imprenditore.Dunque,ilventagliodelleiniziativerichiestesipresentaassaivariegato.Considerandol’espressionedivotodal9insu(gli interpellatidovevanoesprimereunvotoda1a10),èpossibileselezionareleprioritàpiùurgentisucuiititolarid’impresaauspicherebberomaggiormenteunintervento.Il primo ritenuto più importante è di natura “preventiva” ovvero di informare leimpresesuqualipossanoessere i controllie ipermessinecessariper la loroattività:una sorta di vademecum per orientarsi nella giungla normativa. Ben il 40,2%attribuisce questo compito alle Camere di Commercio, in particolare fra quelle delcommercio(49,2%),lemicro(48,0%,finoa9addetti)echeoperanosolosulmercatodomestico(44,5%).La seconda funzione strategica rinvia a una di carattere “orientativo” ovvero disostenere le imprese nella scelta dell’accesso ai crediti e alle opportunità difinanziamento. In questo caso si tratta di una priorità sottolineata da oltre un terzodegliintervistati(36,4%),soprattuttofraleaziendedeiservizi(42,9%),dellaprovinciadi Rovigo (43,2%), fra le micro (36,9%, fino a 9 addetti) e quelle che hannoesclusivamenteunmercatodomestico(36,3%).Unterzocompitoattienealladimensione“formativa”:il32,9%esprimeunadomandadi formazione sia per chi intende intraprendere un’attività imprenditoriale, sia perquelligiàsvolgonotaleprofessione.Suunasimileiniziativasiconcentranosoprattuttogliimprenditoridell’industria(35,2%),irodigini(36,2%)equantihannorelazioniconimercatiesteri(36,0%).Unquartoambitod’azioneè rinvenibile sul temadella “educazionedigitale”. Inaltritermini,il32,8%avvertelanecessitàdiunsostegnonell’utilizzodeglistrumentidigitalidella Pubblica Amministrazione e il 31,8% nel rendere in digitale i libri contabili e iregistri d’impresa. Tale domanda di una maggiore semplificazione nei documenti edell’essereaiutatinelloroutilizzoèespressaconmaggioreevidenzadalleimpresedelsettoredeiservizi(36,4%)edachioperasulmercatodomestico(34,1%).Come si può osservare, pur all’interno di domande articolate, un filo rosso si puòevidenziareedèquellochelegasoprattuttoleimpresedidimensionepiùcontenutae

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residentinelrodigino:sonoquellepiùsegnatedaimutamentistrutturalideimercatie,quindi,lepiùnecessitantidiinterventidisostegnoeorientamento.CamerediCommercioeleazioniafavoredelleimprese(val.%)(votoda1a10,dove1=pernullae10=moltissimo) Giudizio (>6) (>9)Informarepreventivamentesucontrolliepermessi 87,9 40,2Fareformazioneachivuolediventareimprenditoreeaquelliattivi 81,3 32,9Orientarenell’accessoaicreditieaifinanziamenti 80,7 36,4Aiutarenell’utilizzodeglistrumentidigitaliconlaPubblicaAmministrazione 79,5 32,8Indirizzarealleopportunitàperimercatiesteri 76,7 29,4Accompagnareiprocessidiinnovazioneecambiamentoorganizzativo 74,0 27,2Rendereindigitaleilibricontabilieiregistrid’impresa 73,9 31,8Faredaincubatoreperlanascitadinuoveimprese 71,8 30,4Realizzareformedialleanze,aggregazionefraimprese 68,7 25,6Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)

Spostandol’attenzioneauninsiemediiniziativemaggiormenteorientateadazionichesipotrebberodefiniredisistemaostrategicheattribuiteallaCameradiCommercio,illivellodiimportanzanonsolorimaneilmedesimo,mavieneulteriormenteaccentuato.Tutteleiniziativeproposteottengonounpunteggiosuperioreal77%(convotooltrea6).Comeinprecedenza,peroffrireunamaggioreselettività,concentriamol’attenzionesulvotoespressooltreil9qualeindicatoredimassimapriorità.Ilprimoservizioritenutofondamentaleèquellodi“catalizzatore”ovverodichiricercaeattraeinvestimentiefinanziamentiperlosviluppoeconomicodelleimprese.Lepiùattente a questa dimensione sono le aziende dei servizi (48,5%), della provincia diRovigo (55,5%), le più strutturate (62,5%, oltre 50 addetti) e con una proiezione suimercatiesteri(48,2%).Il secondoservizioevocaunruolodi“connettore”,diunaCameradiCommerciochefavorisce l’incontro fra le imprese e il mondo di esperti e consulenti in grado disostenere lo sviluppo delle stesse. Un simile ruolo dimediazione viene sottolineatosoprattuttoancoraunavoltadalleaziendedeiservizi(45,8%),nellaprovinciadiRovigo(43,0%),dallemicroimprese(40,1%,finoa9addetti).Laterzainiziativaassumelavestedi“lobby”perlosviluppo:alleCamerediCommerciovienechiestodisosteneregli interessidelleimpresenellesediincuisiprogrammalosviluppo dell’economia del territorio. Ancora una volta, sono le imprese dei servizi(45,3%) a sostenere maggiormente questa opzione, quelle di Rovigo (40,3%), leaziendemeno strutturate (40,0%, fino a49 addetti) e conunproiezione suimercatiesteri(44,6%).Ilquartoserviziorinviaaltemadel“digitale”:piùdiunterzodegliinterpellati(36,5%)auspicasipossacreareunospaziodigitalededicatoconlaPubblicaAmministrazionealfine di ottenere le autorizzazioni per via telematica. Questo servizio utile asburocratizzare il rapportoepiù veloceè sostenutomaggiormentedalle aziendedeiservizi (41,4%), della provincia di Venezia (37,9%), di dimensioni più elevate (40,0%,oltrei50addetti)einternazionalizzate(43,6%).

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Perquellocheriguardaleareed’interventodisistema,possiamoevidenziarecomeladomandaprevalenteprovengageneralmentedalleaziendecheafferisconoalsettoredeiservizi,forsepiùdellealtreattenteadaspettioperativichevannooltreilsemplicerapporto Imprese/Pubblica Amministrazione, e da quelle operanti nel territoriorodigino.CamerediCommercioeiservizisucuiattivarsi(val.%)(votoda1a10,dove1=pernullae10=moltissimo) Giudizio (>6) (>9)Attrarreinvestimentiefinanziamenti(UE,investitori,…) 86,8 42,8Rappresentaregliinteressidelleimpresenellaprogrammazionedellosviluppodelterritorio

86,7 38,7

CreareunospaziodigitalededicatoconlaPubblicaAmministrazioneperottenereleautorizzazionitramiteinternet(online)

85,2 36,5

Aiutareleimpreseamettersiincollegamentoconesperti,consulenti,soprattuttoperlepiùpiccole

84,2 38,8

Mettereadisposizionedatieanalisidimercatosudoveconvieneaprirenuoveattivitàimprenditoriali

83,1 32,1

Individuareformealternativeperrisolverelecontroversiefraimprese 81,0 32,5FaredamediatorefraimpreseeStato/PubblicaAmministrazione 77,4 30,1Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)

Neimesi recenti, il dibattito attorno al ruolo delle Camere di Commercio si è fattovivace. Complice il provvedimento del Governo Renzi che ha previsto la progressivariduzionedeicontributielaconseguenteridefinizionedellerisorsedisponibili,leCCIAAhanno di fronte a sé l’obiettivo di rivisitare la propriamission e prefigurare i propriobiettivi. La diminuzione delle risorse spinge a una ricerca di maggiorerazionalizzazione dei costi, ma che si deve equilibrare con le funzioni necessarie damantenere e da sviluppare, da un lato. Dall’altro, tali processi devono confrontarsianche con la reputazione e l’identità che le imprese – ovvero gli stakeholder diriferimento–assegnanoalleCamerediCommercio.Ora,ènotocheildibattitoattornoalruolodelleCCIAApressoleassociazionidicategoriapresentacaratterinondeltuttocondivisi.Espessosifronteggianoquantinonritengonotalientipiùutili,aquellicheinvecene sottolineano l’importanza. Le impresediRovigoeVenezianon sfuggonoaquesta polarizzazione. O, meglio, fanno emergere un’opinione tripolare. Lamaggioranza(43,0%)intravedenellaCameradiCommerciounentecheerogaservizidinatura amministrativa, declinandola come un’articolazione della PubblicaAmministrazione. In seconda battuta, però, un quarto degli interpellati (26,9%)identifica la CCIAA come una tassa, come un ulteriore apparato che grava sulleimprese.Seaquestaopinioneaggiungiamoil3,6%cheinmodopiùesplicitolaritieneunente inutile cheandrebbechiuso,otteniamoun’areadi contrarietà checoinvolgepoco meno di un terzo degli imprenditori (30,5%). A fronte di queste opzioni,complessivamenteunaquota leggermente inferioredi impresevedenellaCameradiCommercio il luogo incui siprogramma losviluppoeconomicodel territorio (13,9%)

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piuttostochel’essereunmomentofondamentalediraccordofraaziendeeistituzionipubbliche(12,6%).L’identitàdelleCamerediCommercio(val.%)Unentecheerogaservizidinaturaamministrativa 43,0Unatassa,unapparatoburocraticoinpiùchegravasulleimprese 26,9Unluogodiprogrammazionedellosviluppodell’economiadelterritorio 13,9Unostrumentodiraccordofondamentaleconleistituzionipubbliche 12,6Unenteinutilechedovrebbeesserechiuso 3,6Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)

LerappresentazionidelleCamerediCommercio(val.%) Propulsiva Neutra DepressivaTotale 26,7 42,9 30,4Province Rovigo 39,0 40,4 20,6Venezia 22,8 43,8 33,4Settore Agricoltura 37,5 22,5 40,0Industria 24,1 45,8 30,1Commercio 29,9 37,5 32,6Servizi 24,7 47,6 27,7Dimensione Finoa9addetti 27,8 40,9 31,310-49addetti 26,1 47,8 26,1Oltre50addetti 36,4 45,5 18,1Aperturaaimercati Mercatodomestico 25,8 45,7 28,6Aperturaflebile(<20%) 28,4 35,8 35,8Aperturasostenuta(>20%) 28,8 35,6 35,6Anzianitàaziendale Senior(finoal1989) 28,6 44,5 26,9Adulte(1990-2000) 25,5 45,3 29,2Junior(dal2001) 28,6 45,4 26,0Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)

Sommando lediverse rappresentazioniespresse,èpossibile individuarealcuniprofilifrairispondenti.Inparticolare,emergonotrecaratteriprincipali:- Come già accennato, il gruppo prevalente è di quanti hanno una raffigurazione

“neutra” delle Camere di Commercio quale articolazione della PubblicaAmministrazione:42,9%.Inquestogrupporitroviamoconpiùevidenzaleimpresedei servizi (47,6%) e dell’industria (45,8%), le piccole (47,8%, 10-49 addetti) equanteoperanoesclusivamentesulmercatodomestico(45,7%).

- Ilsecondoinsiemeècostituitodaquanteesprimonounavisione“depressiva”delleCCIAA,assimilanoleCamereaunulteriorebalzelloperleimpresee,indefinitiva,levorrebberochiudere:30,4%.Quest’opinioneèpiùdiffusafraleimpresediVenezia(33,4%),dell’agricoltura(40,0%),lemicro(31,3%,finoa9addetti)equantehannoun’aperturasuimercatiesteri(35,7%).

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- Il terzo gruppo, per converso, attribuisce alle CCIAA un ruolo positivo e“propulsivo” allo sviluppo dell’economia e al territorio: 26,7%. In questo caso,annoveriamoinparticolareleimpreserodigine(39,0%),dell’agricoltura(37,5%)elepiùstrutturate(36,4%,oltre50addetti).

Quindi,unarappresentazionenegativaattribuitaalleCamerediCommerciocoinvolgepocomenodiunimprenditoresutre.Nelsuocomplessositratta,abenvedere,diunaquota minoritaria, ma decisamente non marginale. Soprattutto se confrontata conquanti sottolineano gli aspetti positivi, che risultano leggermente inferiori sotto ilprofilo quantitativo. Il fatto che i due quinti degli interpellati collochino le CCIAAall’interno della Pubblica Amministrazione, senza cioè evidenziarne le specificità,inducearitenerechenonsianoevidentiitratticaratteristici,lefunzionieilruolodellestesse Camere. E, quindi, si ponga un tema di comunicazione e affermazione dellapropriaidentità.D’altro canto, facendo un esercizio simbolico, se provassimo ad affiancare l’enteCameradiCommercioaunanimale,otterremmounrisultatocontrointuitivo.Aldi làdell’opinione espressa sul ruolo delle Camere, gli imprenditori associano alle stessetendenzialmenteanimalinonaggressivi,positivi,operativi.Laformica(32,2%),simbolodellalaboriositàedelrisparmio,risultal’animalepiùcollegatoalleCCIAA,seguitodalcane(26,5%)tradizionalmenteabbinatoall’ideadiesserel’amicodell’uomo.Èsolointerzaposizionecheritroviamounanimaleconnotatoinsensonegativo:lasanguisuga(14,5%) ovvero colei che “succhia il sangue”. Dunque, se sommiamo quellicaratterizzati da un senso comune positivo (formica, cane, delfino) a quelli negativi(sanguisuga, iena, squalo), otteniamo che quasi i quattro quinti degli imprenditori(72,3%:inparticolarenell’industria,75,5%;commercio,76,0%;Rovigo,76,8%,oltre50addetti,88,9%)evocanoun’immaginecomunquepositivadelleCCIAA,mentreil27,7%mette in luce solo tratti negativi (soprattutto nell’agricoltura, 37,5%; in provincia diVenezia,39,1%;microimprese,28,6%;aperturaflebilesuimercati,36,5%).CamerediCommercio:somiglianzaanimale(val.%)Formica 32,2Cane 26,5Sanguisuga 14,5Delfino 13,6Iena 7,6Squalo 5,7Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)

Incrociando le due dimensioni prese in esame (la rappresentazione delle CCIAA el’identità animale) possiamo ottenere ulteriori informazioni che possono aiutare adelinearemeglioilrapportodegliimprenditoriconleCamere.Ilgruppopiùcospicuoècostituito da quanti esprimono una rappresentazione neutrale, ma comunqueassociano un animale positivo (35,6%). In altri termini, le CCIAA hanno un’aureapositiva,manondistintadalrestodellaPubblicaAmministrazione.Seguonoquanti,piùconvintamenteassocianosiaunanimalepositivo,siaunruolopropulsivo(25,3%).Perconverso, il 19,4% combina sia un ruolo depressivo, sia un animale negativo. Ed èquesto ilnucleopiùavversoalleCCIAA.Esistepoiunnucleodi imprenditori chepur

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attribuendo un ruolo depressivo alle CCIAA, ciò non di meno le connettono a unanimale positivo (11,6%). Si tratta della quota più rilevante di incerti, di quantimanifestanoun’opinionecontrastanteversoilruolodelleCamere.Echepossono,neltempo, mutare la propria idea in un senso o nell’altro. L’idea della funzione delleCamerediCommerciosi costruisceattraverso tredimensioniprevalenti: il rumoredifondooffertodaldibattitopubblico,l’esperienzapersonaleeleproprieaspettative.Inquesto senso, il ruolo della comunicazione, della capacità di affermare la propriaidentità aiuterebbe le CCIAA a essere percepite effettivamente per il ruolo chesvolgononeiconfrontidelsistemaeconomico.EleaiuterebbeaesseremaggiormentericonosciuteedistinterispettoallaPubblicaAmministrazioneingenerale.CamerediCommercio:rappresentazioneeidentitàanimale(val.%) Identitàanimale Positiva Negativa Totale

Propulsiva 25,3 1,1 26,4Neutra 35,6 7,0 42,6RappresentazioneCCIAADepressiva 11,6 19,4 31,0

Totale 72,4 27,6 100,0

Nelmesediluglio2015,nascelaCameradiCommercioVeneziaRovigoDeltaLagunaredallafusionedelledueprovincediVeneziaeRovigo.Maquantisonogliimprenditoriaconoscenzadi taleoperazione? Il campionesidividequasiegualmente fraquantinehannoletto(52,2%)equanti,invece,nonnesannonulla(47,8%).Dell’unionesonopiùconsapevoliititolaridelleaziendeagricole(62,5%),dellaprovinciadiRovigo(68,3%),leaziendepiùgrandi(72,7%,oltre50addetti)eoperanosulmercatodomestico(53,0%).Viceversa,unaminore informazioneèpiùelevata fragli imprenditoridel commercio(50,3%),iveneziani(52,7%)elemicroimprese(48,0%,finoa9addetti).ConoscenzadellanascitadellaCameradiCommercioVeneziaRovigoDeltaLagunare(val.%)Sì 52,2No 47,8Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)

Ma quali sono le conseguenze attese dal processo di fusione? La ricadutaprevalentemente attesa è di natura più espressamente economica e diefficientamento.Ilcontenimentodellespese(25,2%)eunamaggiorerazionalizzazionedeiservizi(12,9%)sonogliaspettimaggiormentesottolineati.Dunque,sonoleragionieconomiche– secondogli interpellati–adaver spinto idueentia ridefinire ipropriconfinieleorganizzazioni.Seaquestedueopzioniaggiungiamoquantiintravedonoinquestounimpattopositivosulledueprovinceinteressate(7,2%),possiamoevidenziarecome nel complesso (54,3%) la fusione sia interpretata inmodo positivo dalla basedelle imprese. Meno favorevole, invece, risulta un decimo circa degli imprenditoriintervistati(11,2%)perilqualeinrealtàlafusionenonprodurràeffettiparticolarmentesignificativi. Cui si aggiunge una quota marginale (6,2%) che afferma l’esplicitacontrarietà all’accorpamento delle due Camere. Tuttavia, va sottolineato come la

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quotaprevalente (36,3%)non sappiaesprimereunavalutazione, conseguenzaanchedellanonconoscenzadeglieventi.Anchesottoquestoprofilo,emergeunanecessitàdicomunicazione nei confronti delle imprese, non poche delle quali dichiarano di nonessereinformateadeguatamente.Conseguenzedell’accorpamento(val.%)Rispondealleesigenzedicontenimentodellespese 25,2Rispondealleesigenzedirazionalizzazione/efficienza 12,9Inrealtànonprodurràeffettipositivi 11,9Avràunimpattopositivosull’economiadelledueprovince 7,2Sonocontrarioall’accorpamento 6,2Nonsaprei 36,3Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)

Infine, abbiamo esplorato il tema della rappresentanza associativa. Le Camere diCommerciosonola“casadelleimprese”eilgovernoèdefinitodalleorganizzazionidicategoria.Dipersé,leCamerenonsvolgonounruolodirappresentanzadegliinteressi,perchéciòspettaalleassociazionidegliimprenditori.Tuttavia,neglianniiconfinidellecompetenze non sono sempre stati così netti, soprattutto per quello che riguarda iservizierogatialleimprese.Mainqualchecasoanchesulpianodegliinteressispecificidelsistemaproduttivo.Abbiamo così chiesto agli imprenditori interpellati quali fossero, a loro avviso, leorganizzazioni che si stesseromobilitandomaggiormente nel tutelare le issues delleimprese.Nell’elencoproposto,abbiamoinseritodeliberatamenteanche leCamerediCommercio,purconsapevolidellaloroincongruenzainquest’ambito,conl’obiettivodirilevarnelapossibileareadisovrapposizione.L’esitodellarilevazioneponeinevidenzaalcuniaspettid’interesse.L’organizzazionechepiùpromuovegliinteressidelleimprese(val.%)Associazionidegliartigiani 14,6Associazionicommercianti(Confcommercio,Confesercenti) 13,8Associazioniindustriali 5,9CamerediCommercio 3,4Associazionipiccoleemedieindustrie(API) 2,4Associazionidellacooperazione 2,2Altreorganizzazionidicategoria 9,3Nonmiinteressa,leorganizzazionidicategorianonservono 3,2Nonsaprei,sonotuttiuguali 14,1Nonsaprei,nonneconoscoalcuna 5,8Nessuna 25,3Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)

Il primo illustra bene come i titolari d’impresa individuino complessivamente nelleorganizzazioni di categoria il ruolo di tutela dei loro interessi. Le associazioni degliartigiani (14,6%) e dei commercianti (13,8%) si contendono il primo posto quasiparimenti, riflettendo la struttura produttiva dei territori. Ben distaccate sono leassociazioni degli industriali (5,9%), seguite dalle Camere di Commercio (3,4%).

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Dunque, leCCIAAnonvengono investitediunruolopolitico,di rappresentanzadegliinteressi,ambitopresidiatodaorganizzazionidicategoriabenradicate.C’è però un secondo aspetto di non poco rilievo: complessivamente quasi la metà(48,4%) degli imprenditori non opera alcuna scelta, non si sente tutelato da alcunaorganizzazione. Perché non le conosce, le sembrano tutte uguali, ritiene che nonservano a nulla oppure pensa che nessuna svolga un’utile missione di protezione.Esiste, quindi, un’ampia area di imprese che percepisce di non avere un sistema dirappresentanzaadeguato,ingradodiintercettareleesigenzedelsistemaproduttivo.Larappresentanzadegliinteressi(val.%) Almenoun’organizzazione NessunaorganizzazioneTotale 51,6 48,4Province Rovigo 38,3 61,7Venezia 55,9 44,1Settore Agricoltura 55,3 44,7Industria 46,2 53,8Commercio 55,2 44,8Servizi 52,7 47,3Dimensione Finoa9addetti 51,0 49,010-49addetti 57,6 42,4Oltre50addetti 70,0 30,0Aperturaaimercati Mercatodomestico 51,9 48,1Aperturaflebile(<20%) 43,4 56,6Aperturasostenuta(>20%) 54,4 45,6Anzianitàaziendale Senior(finoal1989) 51,4 48,6Adulte(1990-2000) 54,3 45,7Junior(dal2001) 44,7 55,3Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)

Sommandoquantihannoespressolapreferenzaperun’organizzazione,daunlato,e,dall’altro,quanti invecenonsisonoriconosciuti inalcuna,abbiamocreatodueprofilichepossanoaiutareaindividuareinqualiareeisistemidirappresentanzafatichinoaincontrareconsenso:- Chi si sente tutelato da almeno un’organizzazione (51,6%) sono in particolare gli

imprenditori di Venezia (55,9%), le aziende più strutturate (70,0%, oltre i 50addetti),conunaelevataproiezionesuimercatiesteri(54,4%)echehannoavviatolaloroattivitànelsecoloprecedente(53%).

- I titolari d’impresa che non individuano alcuna organizzazione (48,4%) sonomaggiormentepresenti inprovinciadiRovigo(61,7%),fraleaziendedell’industria(53,8%), lemicro (49,0%, fino a 9 addetti), con unaminore apertura suimercatiesteri(56,6%)eleaziendedipiùgiovaneavvio(55,3%,dal2001).

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Alla fine, si palesa una questione legata alla rappresentanza degli interessi delleimprese, di non facile soluzione. Per un verso, anche questi dati testimoniano delladifficoltàcheletradizionaliformeassociativeattraversanoneiconfrontidellepropriebasidiriferimento.Lacrisi,ledifficoltàeconomiche,lestruttureorganizzativechenonriesconorapidamentearidefinirsiperoffrireserviziadeguati,fannosìcheleimpresenonpercepiscanolavicinanzadelleassociazionialleloroistanze.Nonèuncasochelepiùdistantisiano le impresepiùpiccole,quellechenonhannoancorarealizzatounaproiezione decisa sui mercati esteri, risiedono in un territorio industriale menosviluppatoefralepiùgiovani.Peraltroverso,però,leCamerediCommerciochepurnonsono individuatecomeunsindacatodelle imprese, tuttaviavienechiesto lorodirappresentarnegliinteressinellesedidiprogrammazionedellosviluppoeconomicodiunterritorio.Sitrattadiunruolochedeveesseredeclinatoepuòesserefattoinmodidiversi:comefontedianalisiestudivoltiaindirizzarelaprogettazionedegliinterventi;oppure come azione di lobby sui decisori. In ogni caso, su questo tema e inconsiderazionedeiprocessidi trasformazioneche stanno investendoanche le formeassociative, le Camere di Commercio devono avviare una riflessione sul difficileequilibriocuisarannoprobabilmentechiamate.

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AppendiceNotametodologicaLa ricerca, promosso dalla Camera di Commercio di Venezia, è stata progettata erealizzatadaCommunityMediaResearch (CMR). L’indagine si è svoltanelperiodo6ottobre – 3 novembre 2015. Sono state intervistate 612 imprese estratte in modocasuale dall’anagrafe di Infocamere relativamente alle imprese della provincia diRovigoeVenezia,considerandoladimensione,ilsettorediappartenenzaelaprovinciadiresidenza.Alfinediuniformareilcampioneall’universodiriferimentodelleimpreseiscritte, le eventuali distorsioni sono state bilanciate in fase di elaborazione post-rilevazioneattraversoprocedurediponderazionechehannotenutoinconsiderazionelevariabilidistratificazionecampionariasopracitate.L’indagine si è svolta tramite interviste realizzate via web con il sistema CAWI(ComputerAssistedWebInterviewing)eintervistetelefonicherealizzateconilsistemaCATI(ComputerAssistedTelephoneInterviewing).Le interviste sono state realizzatedalla societàdi rilevazioneQuestlab srl di VeneziaMestre.DanieleMarinihaprogettatoedirettolaricerca.Ilquestionario

IRAPPORTIFRAIMPRESAEPUBBLICAAMMINISTRAZIONE1. IMPRESEEBUROCRAZIA1.1 Nel 2015, Lei ha dovuto seguire pratiche nelle seguenti materie relative alla PubblicaAmministrazione?EquantotempoLeharichiesto?(attribuireunvotoda1a10,dove1=POCHISSIMOTEMPOe10=MOLTISSIMOTEMPO) Disbrigopratiche Sì Temporichiesto

(>6)Gestionedelpersonale 31,8 39,2Adempimentifiscali/doganali 37,0 47,0Igieneesicurezzasulluogodilavoro 38,6 47,2Gestionedellepratichediimport/export 8,7 33,4Documentazionerelativaallecertificazioni(sociali,ambientali,sicurezza…) 36,4 41,6Praticherelativeallatuteladellaprivacy 23,6 35,6Adempimentiinmateriaambientale 20,8 39,9Praticheedilizio-urbanistiche 22,0 51,3Iscrizione/modifica/cancellazionedalRegistroImprese 21,7 36,0Controllodeglistrumentidimisura(metrologialegale) 6,5 30,6Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)

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1.2 PuòdirciquantotempolaSuaaziendacomplessivamentededicaognimeseagliadempimentirichiestidallaPubblicaAmministrazione?(unasolarisposta)Finoaunagiornatalavorativa 47,21-2giornatelavorative 18,62-3giornatelavorative 11,43-4giornatelavorative 7,9Piùdi4giornatelavorative 14,9Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)1.3 Inprevalenza,chisioccupadellosvolgimentodellepraticheburocraticherelativamenteallaPubblicaAmministrazione?(unasolarisposta)Unodeititolariofamiliarideititolari 38,1Unodeidipendentitogliendotempoallesuefunzioniprincipali 17,2Esisteunapersona/ufficiodedicatoperquestafunzione 9,4Lafunzioneèaffidataaunprofessionistaesterno 35,2Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)2. IRAPPORTICONLAPUBBLICAAMMINISTRAZIONE2.1 Nelcorsodeiprimi6mesidel2015,laSuaimpresaèentrataincontattoconunoopiùufficipubblici per eseguire una pratica burocratica? Se sì, quale giudizio si sente di fornire rispettoall'operato degli uffici con cui è entrato in contatto ? (attribuire un voto da 1 a 10, dove 1 =assolutamenteNEGATIVOe10=assolutamentePOSITIVO) Contatto

Sì Giudizio(>6)

CameradiCommercio 40,9 63,6Comune 45,6 46,6Provincia 15,6 51,6Regione 13,8 59,3ARPAV 9,1 51,4AgenziadelleDogane 11,9 53,4AgenziadelleEntrate 40,2 49,9AziendaSanitariaLocale(ASL) 25,1 55,9ServizioPrevenzioneIgieneeSicurezzaAmbientidiLavoro(SPISAL) 13,6 54,9PoliziaVeterinaria 2,5 49,1CorpoForestaledelloStato 1,9 14,0DirezioneTerritorialedelLavoro;IspettoratodelLavoro 14,2 35,7Equitalia 23,0 38,8INAIL 32,3 48,8INPS 42,2 45,4SportelloUnicoperleAttivitàProduttive(SUAP) 18,5 50,4NucleiAntiSofisticazione(NAS) 1,8 77,4NucleoOperativoEcologico(NOE) 0,4 34,4UfficiodiSanitàMarittimaeAereadiFrontiera(USMAF) 1,6 46,9VigilidelFuoco 5,6 81,8Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)

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2.2 Senelcorsodeiprimi6mesidel2015laSuaimpresaèentrataincontattoconunoopiùufficipubblici,puòdirciqualèstato ingenerale ilgradodisoddisfazionerispettoaciascunodeiseguentiindicatori? (attribuire un voto da 1 a 10, dove 1= totalmente INSODDISFATTO e 10 = totalmenteSODDISFATTO) Giudizio

(>6)Adeguatezzadegliorariedeigiornidiaperturaalpubblico 48,8Tempidiattesaaglisportelli 35,5Possibilitàdiottenereinformazionialtelefono 31,6Possibilitàdiottenereinformazionisulsitointernet 44,7Disponibilitàdiinformazioniesaustiverispettoallesueesigenze 49,4Semplicitàechiarezzadelleprocedure 34,6Quantitàdidocumentirichiestiperl’adempimentodiunasingolapratica 29,4Organizzazionedeisingoliuffici 40,4Competenzadelpersonale 55,8Cortesiaedisponibilitàdelpersonale 61,1Tempidiattesaperl’erogazionedelserviziorichiesto 43,9Diffusionedell’usodell’autocertificazione 43,1Possibilitàdiusufruiredelserviziocompletamenteon-line 44,7Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)2.3 Inchemisuraciascunadelleseguentiazionipotrebbemigliorarel’interazionetraleimpreseelaPubblicaAmministrazione?(attribuireunvotoda1a10,dove1=PERNULLAe10=MOLTISSIMO) Giudizio (>6) (>9)Lasemplificazionedelleprocedureedelnumerodidocumentirichiesti 92,8 65,0Lariduzionedeitempidiattesa 86,1 45,2L’estensionedell’usodiInternetedellapostaelettronica 84,2 49,3Unamaggioreinformatizzazione 82,8 41,4L’estensionedell’usodell’autocertificazione 83,2 42,7L’unificazione/integrazionedegliuffici 83,9 46,0Lapossibilitàdiadempieretalunepratichemedianteilricorsoadaltrisoggetti(callcenter,tabaccai,poste,banche)

60,5 24,4

Lapossibilitàdiavereservizitotalmenteon-line 80,6 46,5Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)2.4 InquestiannisistasviluppandoilsistemadigestionedigitaledellaPubblicaAmministrazionecheconsentedigestiredocumenti in formatoelettronico.Sullabasedellasuaesperienza: (unasolarisposta)ÈfondamentaleperchémigliorailrapportofraimpreseePubblicaAmministrazione 24,9Èimportante,maèancorapocodiffuso 19,0Èutile,macisonoancoratroppecartedacompilareamano 22,5Sarebbeutile,maètroppocomplicatodagestire 14,6Sarebbeutile,mapoicisonocomunquecostidasostenere 6,8Èinutile,complicasololavita 3,6Nonsaprei,nonnehomaiavutoachefare 8,5Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)

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2.5 Qualèilsuogradodiaccordoconleseguentiaffermazioni?(attribuireunvotoda1a10,dove1=PERNULLAe10=MOLTISSIMO) Giudizio

(>6)L’introduzionedeisistemidigitalinelrapportoimprese/PubblicaAmministrazionedovrebbeessereprecedutadamomentidiformazionesulloroutilizzo

75,1

Lepratichedigitalisemplificanolaburocraziaperleimprese 71,9Siperdemoltotempopercapirecomefunzionanolepratichedigitali,quindièuncostoaggiuntivoperleimprese

64,6

IsistemidigitalinonsonoomogeneifraglientidellaPubblicaAmministrazione,complicandol’operativitàdelleimprese

70,2

Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)2.6 In generale, Lei ritiene che nel corso degli ultimi anni la qualità dei servizi erogati dallaPubblicaAmministrazionemediamentesia:Sensibilmentemigliorata 16,3Migliorata 40,0Rimastastabile 29,1Peggiorata 10,5Sensibilmentepeggiorata 4,1Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)3. LECAMEREDICOMMERCIO3.1 ParliamooradelleCameredicommercio.Asuoavviso,inchemisuradovrebberoattivarsiafavoredelleimpreseper…(attribuireunvotoda1a10,dove1=PERNULLAe10=MOLTISSIMO) Giudizio (>6) (>9)Aiutarenell’utilizzodeglistrumentidigitaliconlaPubblicaAmministrazione 79,5 32,8Orientarenell’accessoaicreditieaifinanziamenti 80,7 36,4Faredaincubatoreperlanascitadinuoveimprese 71,8 30,4Realizzareformedialleanze,aggregazionefraimprese 68,7 25,6Accompagnareiprocessidiinnovazioneecambiamentoorganizzativo 74,0 27,2Indirizzarealleopportunitàperimercatiesteri 76,7 29,4Fareformazioneachivuolediventareimprenditoreeaquelliattivi 81,3 32,9Informarepreventivamentesucontrolliepermessi 87,9 40,2Rendereindigitaleilibricontabilieiregistrid’impresa 73,9 31,8Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)

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3.2 Pensando a servizi più generali, a suo avviso, le Camere di Commercio in che misuradovrebberoattivarsiper…(attribuireunvotoda1a10,dove1=PERNULLAe10=MOLTISSIMO) Giudizio (>6) (>9)FaredamediatorefraimpreseeStato/PubblicaAmministrazione 77,4 30,1Aiutareleimpreseamettersiincollegamentoconesperti,consulenti,soprattuttoperlepiùpiccole

84,2 38,8

CreareunospaziodigitalededicatoconlaPubblicaAmministrazioneperottenereleautorizzazionitramiteinternet(online)

85,2 36,5

Rappresentaregliinteressidelleimpresenellaprogrammazionedellosviluppodelterritorio 86,7 38,7Mettereadisposizionedatieanalisidimercatosudoveconvieneaprirenuoveattivitàimprenditoriali

83,1 32,1

Attrarreinvestimentiefinanziamenti(UE,investitori,…) 86,8 42,8Individuareformealternativeperrisolverelecontroversiefraimprese 81,0 32,5Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)3.3 SulleCameredicommerciovisonoopinionidiverse.Sullabasedellasuaesperienza,ritienecheleCameredicommercioperleimpresesianosoprattutto:(unasolarisposta)Unluogodiprogrammazionedellosviluppodell’economiadelterritorio 13,9Unostrumentodiraccordofondamentaleconleistituzionipubbliche 12,6Unentecheerogaservizidinaturaamministrativa 43,0Unatassa,unapparatoburocraticoinpiùchegravasulleimprese 26,9Unenteinutilechedovrebbeesserechiuso 3,6Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)3.4 Se dovesse paragonare le Camere di Commercio a un animale, a quale animale leparagonerebbe?(unasolarisposta)Formica 32,2Sanguisuga 14,5Cane 26,5Iena 7,6Delfino 13,6Squalo 5,7Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)3.5 NelloscorsodelmesediluglioènatalaCameradiCommercioVeneziaRovigoDeltaLagunare(dalla fusionefra leCamerediCommerciodiVeneziaediRovigo).Leineèaconoscenza? (unasolarisposta)Sì 52,2No 47,8Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)3.6 Asuoavviso,taleaccorpamento…(unasolarisposta)Avràunimpattopositivosull’economiadelledueprovince 7,2Rispondealleesigenzedirazionalizzazione/efficienza 12,9Rispondealleesigenzedicontenimentodellespese 25,2Inrealtànonprodurràeffettipositivi 11,9Sonocontrarioall’accorpamento 6,2Nonsaprei 36,3Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)

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3.7 Attualmente, quale organizzazione pensa stia facendo di più per promuovere gli interessidelleimpresecomelasua?(unasolarisposta)Associazioniindustriali 5,9Associazionipiccoleemedieindustrie(API) 2,4Associazionidegliartigiani 14,6Associazionicommercianti(Confcommercio,Confesercenti) 13,8Associazionidellacooperazione 2,2CamerediCommercio 3,4Altreorganizzazionidicategoria 9,3Nonmiinteressa,leorganizzazionidicategorianonservono 3,2Nonsaprei,sonotuttiuguali 14,1Nonsaprei,nonneconoscoalcuna 5,8Nessuna 25,3Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)4. DATISULL’IMPRESA4.1 Numerodiaddetti(al30/06/2015):Finoa9addetti 81,210-49addetti 17,0Oltre50addetti 1,8Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)4.2 SettoreAgricoltura 7,3Industria 28,3Commercio 24,1Servizi 40,2Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)4.3 ProvinciaRovigo 23,5Venezia 76,5Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)4.4 AnnodiavvioattivitàFinoal1989 32,31990-2000 30,5Dal2001 37,24.5 Fatto100iltotaledibenioservizichelaSuaimpresarealizza,incheproporzionesonorivoltia…: Nessun

rapportoLegamedebole

(1-49%)Legameforte(50-99%)

Legameesclusivo(100%)

Media

Consumatori,privati,utentifinali

4,1 23,4 37,0 35,5 39,9

Impreseprivate 2,4 42,2 29,4 25,9 49,5Impresepubbliche 28,6 57,6 11,9 1,9 10,6Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)

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4.6 Comesisonodistribuite levenditetra Italia,UnioneEuropeaepaesiextra-UnioneEuropeanel2014?talia 87,1UnioneEuropea 7,0PaesiextraUE 5,9Totale 100%Fonte:CommunityMediaResearch–CCIAAVeneziaRovigoDeltaLagunare,novembre2015(n.casi:612)