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RELAZIONE ILLUSTRATIVA RELATIVA
AL PROGRAMMA SOCIO-ASSISTENZIALE E CULTURALE
PER IL BILANCIO D’ESERCIO 2015 E PLURIENNALE 2015-2017
Premessa
Il bilancio di previsione rappresenta quel fondamentale documento contabile ove si concretizzano
le previsioni finanziarie e i fini pubblici dell’Ente tradotti in voci ed in cifre.
Il bilancio di previsione annuale si ricollega a quello precedente e la sua formulazione è stata
sviluppata al fine di assicurare la massima funzionalità dei servizi nel rispetto degli standards
strutturali ed organizzativi e nei limiti imposti dai vincoli normativi e dalle particolari criticità
connesse con l’inadeguato sistema di remunerazione dei servizi e con la sensibile riduzione dei
contributi pubblici.
Come per il bilancio dello scorso anno, anche per il bilancio 2015 e per quello triennale 2015-2017
la scelta dell’Ente è stata quella di avvalersi di un modello semplice, facilmente comprensibile e
privo di qualsiasi ridondanza.
Con il bilancio di previsione 2014, infatti, il CDA dell’IPAB SS. Annunziata scelse di abbandonare la
struttura di bilancio adottata dal Presidente pro-tempore De Filippis fin dal suo insediamento, che
mutuava quella del bilancio regionale, ritenuta da noi “eccessiva”, poco consultabile,
eccessivamente ridondante, non rispondente alle esigenze dell’IPAB e, soprattutto, inidonea ai fini
della trasparenza.
La scelta fatta con il bilancio di previsione 2014 è stata quanto mai opportuna.
Abbiamo avuto, infatti, riscontri più che positivi dai tanti che hanno potuto prendere visione del
nostro bilancio dal sito web www.ipabsantissimannunziata.it e hanno potuto apprezzare la
estrema semplicità dello schema e conoscere finalmente l’ammontare delle risorse introitate e
spese dall’IPAB SS. Annunziata, in una logica di totale trasparenza ed accessibilità.
Non possiamo, tuttavia, non segnalare ancora una volta l’assenza della riforma regionale delle
Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza del Lazio e con essa un certo disordine gestionale
che accompagna queste istituzioni, lasciate a metà strada tra la vecchia legge Crispi, la riforma del
welfare dell’inizio degli anni 2000 e la riforma del Titolo V della Costituzione, che ha posto la
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materia del welfare nella competenza esclusiva regionale. L’incertezza del profilo giuridico che
accompagna le IPAB del Lazio ha una evidente ricaduta anche nella gestione economico-
finanziaria, ancora legata per molti aspetti alla vecchia legislazione di fine ottocento.
Ci si augura che quanto prima il Consiglio Regionale del Lazio possa affrontare il tema della riforma
delle IPAB e fornire una risposta adeguata e attesa ormai da troppo tempo. L’IPAB SS. Annunziata,
come abbiamo già avuto modo di dire nel passato, ha dato un proprio contributo in tema di
riforma delle IPAB inoltrando alla Giunta Regionale e al Consiglio Regionale una propria proposta
di riforma.
Nel mentre, auspichiamo, però, che la Giunta regionale e la Direzione regionale competente, a
legislazione vigente, intervengano con puntuali ed efficaci direttive in modo da non lasciare queste
istituzioni in una confusione istituzionale e gestionale che va inevitabilmente ad incidere
sull’efficacia e l’efficienza della loro azione.
Attraverso il bilancio di previsione, come si sa, vanno indicati i modi ed i mezzi con i quali l’Ente
provvede alla gestione e indica la via dalla quale l’Amministrazione non può discostarsi in assenza
di nuove autorizzazioni.
Prima di entrare nel merito della programmazione relativa al 2015 e al prossimo triennio è
opportuno però, ancora una volta, prendere nota della vigente normativa sulle IPAB che continua
ad essere poco conosciuta ai più e in qualche caso anche agli addetti ai lavori, rappresentando non
di rado ulteriore elemento di confusione e conflitto.
Le IPAB sono enti pubblici che hanno fatto la storia dell’assistenza italiana e per oltre 100 anni
sono state regolamentate dalla c.d. legge Crispi (Legge 17 luglio 1980 n. 6972): una legge che pochi
hanno conosciuto e della quale pochi hanno potuto apprezzarne gli spunti modernistici. Nella
situazione odierna, a livello nazionale, il passaggio cruciale di questa normativa è l’articolo 10 della
legge quadro sull’assistenza (legge 8 novembre 2000, n. 328) e il conseguente D.L.vo. 4 maggio
2001 n. 207, che prevede, appunto, la trasformazione delle IPAB in Aziende Pubbliche di Servizi
alla Persona oppure in Fondazioni di diritto privato. Oltre a questi riferimenti legislativi va
ovviamente ricordata la modifica del Titolo V della Costituzione avvenuta cronologicamente
qualche mese più tardi con la legge costituzionale n. 3 del 18 ottobre 2001. La dottrina prevalente
ha fornito finora un’interpretazione costituzionale di questa legge secondo la quale la riforma
delle IPAB, rientrando nella materia “assistenza” ex articolo 117 Cost., doveva essere ricondotta
alla competenza legislativa esclusiva delle regioni.
Quasi tutte le regioni hanno tentato di rilanciare le IPAB dando loro una nuova veste giuridica.
La Regione Lazio, come evidenziato in precedenza, ad oggi non ha, invece, ancora acquisito al
proprio ordinamento la legge di riforma delle IPAB. Alla Regione Lazio fa capo comunque l’attività
di vigilanza sulle IPAB regionali, è la Regione Lazio che approva lo Statuto delle IPAB ed è la
Regione Lazio che ha approvato lo Statuto in vigore dell’IPAB SS. Annunziata.
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L’IPAB SS. Annunziata, sulla base dello Statuto approvato dalla Regione Lazio con DGR n.
695/2009, si prefigge i seguenti scopi:
assistenza e servizi residenziali, semi residenziali e domiciliari agli anziani;
amministrazione e gestione di servizi materno infantili e di altre eventuali strutture pre-
materne o scolastiche per minori;
assistenza e servizi alle persone in stato di disagio sociale e/o economico, fisico o psichico.
Tale assistenza può essere di tipo residenziale, semiresidenziale e domiciliare;
promozione e gestione di servizi di carattere informativo, culturale e formativo, utili alla
valorizzazione ed alla promozione dei beni culturali, artistici, architettonici e paesaggistici
dell’Ente, nonché finalizzati alla gestione dei servizi e delle attività posti in essere dall’Ente;
erogazione di servizi ai familiari degli utenti.
Appare opportuno sottolineare con puntualità gli scopi del nostro Ente anche perché di tanto in
tanto ritorna la vecchia questione relativa al nostro impegno nel settore culturale.
Vale la pena quindi, una volta per tutte, chiarire anche questo punto.
Non solo la promozione e la gestione di servizi di carattere culturale rappresentano un tratto
caratterizzante lo Statuto dell’Ente e sono di esso parte integrante, ma è soprattutto la Regione
Lazio che ha ulteriormente vincolato l’azione dell’IPAB SS. Annunziata all’attività culturale.
La convenzione tra la Regione Lazio e l’IPAB Asilo Infantile Umberto I di Formia (IPAB poi confluita
insieme all’IPAB Casa di Riposo Curzio Salvini di Terracina, all’IPAB Stabilimento SS. Annunziata ed
Annessi di Gaeta e all’IPAB Asilo Giardino d’Infanzia Coniugi Capponi-Palombi nella nuova IPAB SS.
Annunziata) sottoscritta ai sensi dell’articolo 2 della Legge Regionale 18 maggio 1984, n. 21 e
s.m.i., e registrata a cura dell’Ufficiale Rogante nel reg. cron. n. 5889 del 30 marzo 2005, con la
quale la Regione ha erogato un contributo annuale per anni 20 corrispondente al 70% del costo
dell’intervento (circa 1.100.000,00 euro) a favore dell’IPAB per il completamento della
ristrutturazione e per l’ampliamento del Cinema Miramare, di proprietà dell’Ente, a sala teatrale
polivalente a Formia, imponeva ed impone un impegno in attività culturali.
L’articolo 4 della Convenzione in essere, che scadrà nel 2025, stabilisce, infatti, che: “il beneficiario
si impegna ad effettuare iniziative, manifestazioni, spettacoli aperti al pubblico per almeno 100
(cento) giorni l’anno”.
Dallo Statuto e da tale Convenzione discende la necessità o meglio l’obbligo per l’IPAB SS.
Annunziata di dover strutturare una programmazione che oltre a considerare il settore del welfare
tenga conto anche di tali obblighi statutari e regionali in tema di iniziative di carattere culturale.
Sempre a proposito di Statuto, appare opportuno chiarire anche la questione relativa alla
Fondazione Alzaia, ente strumentale dell’IPAB SS. Annunziata, che di recente è arrivata
all’attenzione di qualche distratto o ignaro “vigilante”, che abusando non poco della propria
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posizione gerarchica istituzionale, continua ad omettere la dovuta risposta alla Fondazione in
ordine alla sua iscrizione nel registro delle persone giuridiche di diritto privato.
Lo Statuto dell’IPAB SS. Annunziata approvato con Delibera della Giunta Regionale del Lazio n.
695/2009, all’articolo 3 comma 8 stabilisce che: “L’Ente per la gestione di servizi socio-sanitari e
per l’espletamento delle attività culturali, informative e promozionali costituirà (si noti: “costituirà”
e non “potrà costituire”), in particolare una Fondazione di partecipazione, coinvolgendo tra i
fondatori-promotori soggetti del terzo settore e tra i partecipanti realtà aziendali ed
imprenditoriali, scuole e università, enti pubblici e istituzioni, famiglie, associazioni e media, fermo
restando l’impossibilità di conferire in quest’ultima i beni patrimoniali dell’IPAB”.
Avendo il sottoscritto, attualmente Presidente f.f. e Legale Rappresentante dell’IPAB SS.
Annunziata e a suo tempo, all’atto cioè della costituzione della nuova IPAB e dell’approvazione
dello Statuto dell’IPAB SS. Annunziata, Commissario dell’IPAB Asilo Infantile Umberto I di Formia,
ben conosce gli approfondimenti che a suo tempo la Regione Lazio, l’ufficio preposto alla vigilanza
sulle IPAB e l’ufficio legale regionale fecero per diversi mesi prima di dare il loro nulla osta ad una
ipotesi statutaria per molti versi innovativa ed efficace, che la Giunta Regionale approvò con la
delibera suddetta.
Ma, al di là della previsione statutaria approvata dalla Regione Lazio, unico ente competente in
materia, e al di là della stessa previsione normativa di cui al D.Lgs. n. 207/2001, che prevede la
possibilità di dar luogo per una IPAB/ASP ad una fondazione di diritto privato, esiste una norma di
carattere generale – la legge n. 448/2001 – che rende possibile a tutti gli enti pubblici la
costituzione di soggetti di diritto privato ai quali affidare lo svolgimento di servizi svolti in
precedenza. Inoltre, non andrebbe mai dimenticato che, in base al nostro ordinamento giuridico è
assodato il principio secondo il quale tutti gli enti pubblici hanno una capacità giuridica generale al
pari di qualsiasi soggetto privato. In pratica, ogni ente pubblico può ritenersi libero di adottare il
modello e le regole di organizzazione che ritiene più opportuno nell’ambito dei canoni cui devono
ispirarsi tutte le pubbliche amministrazioni (efficienza, efficacia ed economicità): tale principio di
autonomia organizzativa risulta ancora più pregnante quando risulta sancito da una previsione di
legge (cfr. art. 6 del D.Lgs. n. 207/2001) e ancor di più quando l’analisi è condotta nei confronti di
una IPAB in considerazione dell’autonomia riconosciuta e tutelata da sempre dalla giurisprudenza.
Il nostro Ente resta, tuttavia, a disposizione per ogni approfondimento, analisi e valutazione in
ordine alla compatibilità e all’efficacia di tale strumento in house provider, al quale l’IPAB SS.
Annunziata legalmente e legittimamente, attraverso una convenzione decennale, ha affidato il
compito di gestire i propri servizi socio-culturali.
Una esperienza organizzativa e gestionale che dopo una prima fase di assestamento (sono in via di
definizione anche alcune piccole pendenze relative alla fase di start-up) è oggi pienamente
funzionale con risultati eccezionali sul versante della qualità delle prestazioni e dell’efficacia e
dell’efficienza dei servizi erogati.
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La Fondazione Alzaia, ente strumentale dell’IPAB SS. Annunziata, rappresenta una risorsa
straordinaria per il nostro Ente in termine organizzativi e funzionali e una buona pratica da tenere
presente anche per le altre Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza presenti ed operanti
nella Regione Lazio.
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Passiamo a prospettare impegni ed obiettivi per il prossimo futuro.
1. Attività e servizi in favore dell’infanzia e dell’adolescenza.
E’ ormai a pieno regime la Casa Famiglia per minori “Regina Apostolorum” di Gaeta, una struttura
concessa dall’Arcivescovato di Gaeta in comodato d’uso gratuito all’IPAB SS. Annunziata per anni
cinque, che il nostro ente ha ristrutturato, adeguato ed arredato.
La Casa Famiglia ospita attualmente tredici minori non accompagnati, per i quali viene praticata
una retta giornaliera di euro 75,00 a carico degli enti locali. Anche per il prossimo anno si prevede
che tale struttura continuerà a svolgere il servizio a pieno regime.
L’obiettivo della Casa Famiglia “Regina Apostolorum” è quello di proporre un progetto di
accoglienza qualificata il cui scopo è favorire e facilitare il processo di svincolo, emotivo e
relazionale dalla Casa Famiglia in modo più naturale e meno traumatico.
La vita quotidiana all’interno della Casa Famiglia viene organizzata in base alle esigenze e/o agli
impegni lavorativi e/o di studio dei singoli ospiti. Per ogni soggetto inserito nella Casa Famiglia
viene predisposto un piano personalizzato in grado di tener conto delle caratteristiche individuali e
della maturazione personale raggiunta e che consideri gli eventuali interventi finalizzati al
completamento del percorso di autonomia.
La Casa Famiglia, la cui titolarità resta in capo all’IPAB SS. Annunziata, è gestita, sulla base della
Convenzione suddetta, dalla Fondazione Alzaia, la quale a sua volta si avvale del supporto della
Cooperativa La Pergola a r.l., un soggetto che ha una lunga esperienza nel campo del sociale
iniziata nel lontano 1992, con la quale ha sottoscritto una apposita convenzione preventivamente
approvata dall’IPAB SS. Annunziata.
Nel corso del 2015 sarà attiva anche la Casa Famiglia “Immacolata Concezione” di Gaeta, una
struttura ricevuta in comodato d’uso dal Comune di Gaeta per anni nove.
Si tratta di una Casa Famiglia composta di due gruppi appartamenti, che a regime potrà arrivare ad
ospitare fino a 24 minori non accompagnati.
Anche la Casa Famiglia “Immacolata Concezione”, la cui titolarità è dell’IPAB SS. Annunziata, sarà
gestita dalla Fondazione Alzaia con la collaborazione della Cooperativa a r.l. La Pergola.
Le due Case Famiglia che l’IPAB ha attivato in appena dodici mesi e che potranno ospitare fino a
32/34 minori, si pongono l’obiettivo di rispondere alle esigenze di raccogliere ragazzi provenienti
da situazioni familiari e sociali pregiudizievoli per la loro crescita e la loro realizzazione, attuando
così appieno uno degli obiettivi del proprio Statuto e continuando la tradizione delle ex IPAB fuse
nella nuova IPAB SS. Annunziata, che avevano nei minori uno dei settori di maggiore interesse
operativo.
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Una parte importante dell’attività dell’IPAB SS. Annunziata in favore dell’infanzia e
dell’adolescenza è portata avanti attraverso le iniziative svolte presso il Teatro Remigio Paone di
Formia e, soprattutto, attraverso il Progetto dei Teatri Riuniti del Golfo.
Nell’ambito di tale progetto, infatti, una parte del cartellone stagionale è dedicata all’infanzia e
all’adolescenza: la stagione “Famiglie a teatro” presso il Teatro Remigio Paone, la stagione “10 e
lode” ed il cinema per le scuole presso l’Ariston di Gaeta, le tantissime iniziative dedicate ai più
piccoli tra laboratori ed eventi.
Il “Teatro ragazzi” e “Famiglie a teatro” rappresentano due delle più significativi proposte socio-
culturali in favore dell’infanzia e dell’adolescenza, senza contare le tante iniziative di
coinvolgimento delle scuole e degli studenti e senza neppure trascurare specifici eventi, quali: la
Giornata dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, la Settimana dei “fiocchetti lilla” per la
prevenzione ed il contrasto dei disturbi alimentari in età adolescenziale etc..
Per il 2015 l’IPAB intende finalmente cantierare in favore dei minori un progetto sul quale sta
lavorando da tempo, ovvero un Centro diurno di orientamento e di prevenzione dei disturbi
alimentari in età adolescenziale.
La Regione Lazio approvò e finanziò qualche anno addietro un progetto di formazione-
informazione sui disturbi alimentari in età adolescenziale.
Il nostro Ente ha sviluppato in questi anni una intensa attività sul territorio coinvolgendo migliaia
di ragazzi e studenti, centinaia di scuole, di famiglie e di insegnanti. Il progetto, rendicontato a suo
tempo alla Regione Lazio, prevedeva in una seconda fase la possibilità di strutturare presso una
delle nostre sedi un Centro di orientamento e di prevenzione.
Abbiamo individuato, anche con l’ausilio di alcuni esperti, la struttura di S. Felice Circeo (ex Asilo
Nido Coniugi Capponi Palombi in Piazza G. Marconi), di proprietà dell’IPAB SS. Annunziata, che ben
si presta ad ospitare il Centro di Orientamento e prevenzione.
Abbiamo anche sviluppato un primo piano economico e abbiamo coinvolto l’ASL di Latina ed il
Comune di S. Felice Circeo.
L’obiettivo è quello di procedere con i lavori di ristrutturazione e di adeguamento dell’immobile
(per il quale abbiamo ottenuto finanziamenti regionali per l’efficientamento energetico nell’ambito
del bando regionale “Call for proposal Energia Sostenibile per gli edifici di proprietà pubblica”) nel
primo quadrimestre del 2015, per poi passare all’implementazione del Centro e alla sua
operatività.
Sono in corso, infine, “trattative” con il Comune di Bassiano per ricevere in comodato d’uso una
struttura comunale da destinare nel corso del 2015 a Casa famiglia per minori.
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2. Attività e servizi in favore delle persone anziane.
Sono stati completati alcuni lavori di ristrutturazione, ammodernamento e messa a norma della
Casa di Riposo “Curzio Salvini” di Terracina, di proprietà dell’IPAB SS. Annunziata.
Nel 2015 dovrebbero essere eseguiti, invece, i lavori relativi al bando regionale “Call for proposal
Energia Sostenibile per gli edifici di proprietà pubblica”. Al completamento dei suddetti lavori la
“storica” Casa di riposo di Terracina, in funzione da oltre un secolo, ritornerà efficiente e
funzionale in tutti i suoi aspetti per continuare ad ospitare ancora per molti decenni persone
anziane attive.
Attualmente la Casa di Riposo ospita circa 35 anziani autosufficienti di ambo i sessi, i quali versano
una retta media di circa 1.040,00 euro mensili. Si tratta di una retta tra le più basse d’Italia,
incongrua rispetto ai costi di gestione, agli standard di qualità dei servizi erogati e ai requisiti
normativi di settore. Una retta che, tuttavia, non è possibile ritoccare in considerazione della
condizione socio-economica dei nostri ospiti e, soprattutto, in un periodo come questo di
profonda crisi economica.
Anche per il 2014, come si vedrà in sede di conto consuntivo, la Casa di Riposo avrà purtroppo un
bilancio in perdita, rispetto alla quale si farà fronte con risorse provenienti da altri servizi ed
attività.
Per il 2015 l’obiettivo è quello di avere una presenza di ospiti non inferiore alle 40 unità.
Tale numero di presenza, unitamente ad un’efficace azione di “efficientamento” e di spending
review, che la Fondazione Alzaia sta attuando in questi mesi e ad un recupero puntuale della quota
parte delle rette a carico degli enti locali, che continuano a ritardare eccessivamente i pagamenti,
potrebbe portare ad avere il bilancio della Casa di riposo in pareggio.
Su precisa disposizione dell’IPAB, che si è mossa anche sulla base della positiva esperienza avuta
con le gite estive che gli anziani hanno potuto svolgere quest’anno gratuitamente presso lo
Stabilimento “La Nave di Serapo” di Gaeta, la Fondazione Alzaia ha avviato proprio in queste
settimane presso la Casa di Riposo “Curzio Salvini” un progetto di animazione che si dispiegherà
compiutamente nel corso del 2015.
Siamo spesso legati allo stereotipo della vecchiaia intesa come immobilità fisica e psichica. Non
solo i corpi sono ritenuti silenziosi, privi di sviluppo e dinamicità, ma anche le menti, gli animi, i
bisogni emotivi. Come se vecchiaia equivalesse a stasi, a ristagno, a negazione dei più elementari
impulsi all’auto-espressione, quali la creatività e la dimensione affettiva.
Il programma di animazione “E perché no?!”, messo a punto dagli operatori della Fondazione
Alzaia, nasce dall’esigenza di programmare e organizzare attività per sollecitare negli anziani,
ospiti della casa di riposo “C.Salvini” di Terracina, l’espressione delle capacità creative (attraverso
una gamma numerosa e differenziata di attività); per la prevenzione, il mantenimento e il
recupero delle funzioni motorie; per attivare un sistema informativo esterno ed interno alla
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struttura che coinvolge gli stessi ospiti, gli operatori, i parenti, i volontari singoli e i vari gruppi, gli
amministratori, la parrocchia, le varie associazioni.
Punto focale è la ricerca dei temi di interesse dell’anziano stimolando le potenzialità nascoste.
Gli obiettivi del programma di animazione per il 2015, quindi, sono:
- Migliorare la qualità della vita e il soggiorno degli anziani, i quali trovano così modo di esprimersi,
di essere attivi, capaci di scelte e di decisioni, aperti al futuro non più visto e vissuto con ansia, ma
accompagnato da progetti, anche se piccoli, e soprattutto vissuto con serenità;
- Migliorare i rapporti ed il confronto tra gli ospiti e con gli operatori;
- Lettura del quotidiano;
- Ascolto di musica – canzoni dei vecchi tempi;
-Biblioteca della casa di riposo: da inaugurare grazie a donazioni esterne;
Attività ordinarie settimanali (una/due volte a settimana);
- Realizzazione mensile del giornalino interno redatto dal servizio animazione insieme agli ospiti
che scrivono poesie, ricette di cucina, ricordi personali e articoli sulla vita nella casa di riposo. Il
giornale verrà anche pubblicato sul sito internet;
- Laboratorio di sartoria: ricamo, arte del riuso;
- Laboratorio creativo: pittura, scultura, decoupages, confezioni regalo, biglietti di auguri;
- Laboratorio di giardinaggio: ci si prende cura del giardino della Casa di riposo;
- Giochi da tavolo: tombola, scacchi, dama, tornei di briscola, burraco e scopone scientifico;
- OPEN DAY: la casa di riposo ospita gruppi di volontariato, parrocchiali, associazioni;
- Laboratorio di lettura: letture ad alta voce, letture animate;
- Laboratorio teatrale con recita finale.
Non mancheranno attività speciali quali:
- Feste: compleanni, Carnevale, Natale, Pasqua, festa dei nonni;
- Attività motorie: ginnastica dolce, ballo liscio e di gruppo, campo di bocce;
- uscite speciali: campo estivo, uscite in occasione di commedie e spettacoli teatrali,
organizzazione mercatini.
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La Fondazione Alzaia, su precisa programmazione dell’IPAB SS. Annunziata, che attua una puntuale
e sistematica vigilanza su tutte le strutture e i servizi portati avanti dal proprio ente strumentale,
sta attivando anche un servizio di fisioterapia, che sarà in via sperimentale erogato nel 2015 e sta
potenziando la presenza presso la Casa di Riposo dell’Assistente Sociale.
Entro l’anno 2015 dovrebbero essere implementati anche i 28 posti letto della Casa di Riposo “SS.
Annunziata” di Gaeta, che la stazione appaltante dell’Ater di Latina, dopo moltissimi anni, non ha
ancora inspiegabilmente consegnati.
Ancora una volta siamo costretti, quindi, a stigmatizzare un comportamento a dir poco
incomprensibile: l’IPAB SS. Annunziata è privata da qualche decennio della propria struttura
secolare, sulla quale sono in corso lavori non noti alla proprietà, soprattutto per quanto riguarda i
lavori eseguiti rispetto ai progetti iniziali e ai costi sostenuti rispetto a quelli preventivati e,
nonostante ripetute e puntuali sollecitazioni, ad oggi non riusciamo ad avere alcuna notizia in
merito né certezza in ordine alla consegna dei lavori, con enormi danni per l’ente e per la
collettività.
Di recente abbiamo rappresentato, anche all’Amministrazione comunale, la scarsa sostenibilità dei
28 posti letto della futura Casa di riposo “SS. Annunziata” e con il Sindaco della Città di Gaeta si stà
ipotizzando di riconvertire i 28 posti letto in altro tipo di struttura sociale, anche perché sul
territorio, a Terracina, gestiamo già una Casa di riposo che ospita anziani anche provenienti dalla
Città di Gaeta. Nel corso del 2015 si dovrà comunque necessariamente restituire alla Città di Gaeta
un servizio sociale presso l’ex Stabilimento della SS. Annunziata.
Nelle prossime settimane ritorneremo a sollecitare l’Ater di Latina e cercheremo di coinvolgere
anche la Regione Lazio per cercare di sbloccare questa annosa ed incresciosa situazione.
3. I servizi culturali erogati dall’IPAB
Come evidenziato poc’anzi, l’IPAB ha l’obbligo statutario e l’obbligo regionale di attivare servizi
culturali.
Per tre anni, da quando cioè il Teatro Remigio Paone è stato, dopo una complessa e farraginosa
ristrutturazione, restituito alla Città di Formia, l’impegno dell’IPAB è andato via via crescendo sul
fronte delle attività culturali.
Il Teatro Remigio Paone nelle tre precedenti stagioni teatrali ha registrato circa 60.000 spettatori,
un vero record se si pensa che si tratta di un piccolo teatro, in una città di provincia.
Da due anni una parte preponderante dell’attività dell’IPAB SS. Annunziata sul versante culturale è
rappresentata dal Progetto dei Teatri Riuniti del Golfo, un progetto che ha messo insieme il Teatro
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Remigio Paone di Formia, un teatro pubblico di proprietà dell’IPAB SS. Annunziata, il Teatro Bertolt
Brecht di Formia, un piccolo teatro gestito dall’omonima associazione e il Teatro Ariston di Gaeta,
una “storica” struttura privata.
Con i Teatri Riuniti del Golfo e con il progetto del Teatro Partecipato presso il Teatro Remigio
Paone, la cultura è diventata rete, è partecipata e al servizio del territorio.
Per la stagione 2014/2015 sono due i cartelloni che vedranno impegnati la Fondazione Alzaia per
conto dell’IPAB SS. Annunziata: la stagione dei Teatri Riuniti del Golfo (Teatro Bertolt Brecht,
Teatro Remigio Paone, Teatro Ariston) e del Teatro Partecipato presso il Teatro Remigio Paone di
Formia. Una stagione che è partita ad ottobre 2014 e terminerà a giugno 2015 con 73 eventi, 90
giornate e 3 tipologie di abbonamenti.
Undici rassegne caratterizzeranno i tre teatri tra Formia e Gaeta: la stagione del teatro d’attore
“Senza Sipario”, le domenica per i ragazzi “Famiglie a teatro”, il contenitore di storia e storie
“Incontri e racconti”, “Parole sotto lo schermo”, il teatro a cappello con “Sciapò”, le serate del
“Cabarecht”, il circuito regionale dei Teatri Off, la stagione teatrale presso l’Ariston, le grandi
novità della concertistica “Classicamente” e della danza contemporanea “Raccontar danzando”.
Continua, intanto, come si diceva, la significativa esperienza del Teatro Partecipato al Remigio
Paone, che coinvolgerà nel 2015 15 associazioni per 20 eventi per tutti i gusti e le tipologie di
pubblico.
Grazie alla collaborazione con il Collettivo Teatrale Bertolt Brecht e al Progetto dei Teatri Riuniti
del Golfo l’IPAB SS. Annunziata e la Fondazione Alzaia riescono parzialmente a coprire le spese di
gestione del Teatro Remigio Paone. Spese di gestione alquanto elevate, quantificabili in circa €
80.000, al netto della quota del mutuo ventennale che grava sull’IPAB SS. Annunziata.
Per la Stagione 2014/2015 l’IPAB potrà contare anche sul Protocollo d’Intesa sottoscritto con il
Comune di Formia per il progetto “Sistema Cittadino dei Teatri di Formia”.
In base a tale accordo, l’IPAB, attraverso il proprio ente strumentale, supporterà il Comune di
Formia nella gestione dell’Auditorium Comunale “Vittorio Foa”, nella progettazione e gestione del
Formia Festival #900 e nella progettazione e gestione del Premio Internazionale Vittorio Foa –
Città di Formia e del Premio Nazionale Remigio Paone.
Il Comune di Formia a fronte di tale collaborazione riconoscerà all’IPAB un contributo annuo di €
50.000,00, che il nostro ente utilizzerà sostanzialmente per il pagamento dei ratei di
ammortamento della parte di mutuo a proprio carico, acceso a suo tempo per la ristrutturazione
del Teatro Remigio Paone e per coprire parte delle spese di gestione del Teatro, che unitamente
all’Auditorium Vittorio Foa nel prossimo anno saranno concessi gratuitamente a tutte le
associazioni, le compagnie teatrali e le scuole del territorio.
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4. I problemi connessi con il Complesso di S. Erasmo (già Colonia Di Donato) nel Comune di
Formia.
L’IPAB SS. Annunziata ha di recente avviato l’iter per la risoluzione delle convenzioni in essere con
il Comune di Formia relative al Complesso di S. Erasmo (già Colonia Di Donato), concesso dal
Comune in comodato d’uso all’IPAB in cambio dell’appartamento di Via Vitruvio n. 47 e
dell’immobile di Via Sarinola attualmente adibito a Centro Anziani, di proprietà dell’IPAB.
La risolubilità degli atti convenzionali è la diretta conseguenza della mancata erogazione da parte
della Regione Lazio dei cinque milioni di euro a suo tempo stanziati.
Un’operazione voluta nel 2011 dal Presidente pro-tempore dell’IPAB Dott. Raniero Vincenzo De
Filippis, dal Sindaco pro-tempore del Comune di Formia e dall’Assessore Regionale pro-tempore ai
servizi sociali, che i componenti del CDA e gli organi dell’IPAB non hanno mai condiviso appieno,
per non dire che hanno subito, data la sua particolare indeterminatezza, il suo costo eccessivo e la
mancanza di una adeguata struttura tecnica all’interno dell’organizzazione dell’IPAB in grado di
gestire con competenza, trasparenza, professionalità, efficacia ed efficienza tutto il complesso iter
di ristrutturazione.
Di recente anche la situazione relativa all’incauto acquisto di due terreni adiacenti l’ex Colonia Di
Donato effettuata dal Presidente pro-tempore Dott. De Filippis senza alcun coinvolgimento degli
altri organi dell’IPAB e in contrasto con le normali procedure di legge, è stata affrontata dal CDA
con l’avvio del procedimento di annullamento degli atti di acquisto.
Nel 2015 anche questa situazione che si eredita dal passato gestionale del Dott. Raniero Vincenzo
De Filippis, dovrebbe in qualche modo arrivare a conclusione, al netto dei contenziosi che si
potranno sviluppare e dei tempi necessari per la loro risoluzione.
In tal modo, si spera di recuperare finalmente e pienamente le strutture dell’IPAB presenti nella
Città di Formia per destinarle a servizi socio-culturali nel rispetto delle finalità statutarie, nonché
nel rispetto della volontà dei donatori, ponendo fine nel contempo alla presenza dell’IPAB in
progetti e situazioni di dubbia valenza e di precaria fattibilità.
5. Gestione del patrimonio.
Nel corso del 2015, sulla scia di quanto sviluppato negli ultimi anni, si procederà a migliorare
sempre più la gestione del patrimonio immobiliare e mobiliare.
Il sistema di controllo delle locazioni avviene ormai mensilmente in modo da evitare l’accumulo di
morosità da parte dei conduttori. Restano ancora alcune criticità relative a contenziosi tuttora in
corso, ereditate dalle passate gestioni.
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Anche l’attività di manutenzione ordinaria sugli immobili viene ormai portata avanti in maniera
sistematica per cercare di evitare il depauperamento dei beni immobili.
Per quanto riguarda, invece, i beni mobili stiamo cercando di recuperare l’ingente patrimonio di
opere d’arte (quadri e oggetti di arte sacra) che il Dott. Raniero Vincenzo De Filippis aveva
temporaneamente e autonomamente allocato presso il Museo Diocesano di Gaeta e presso il
Centro Storico di Gaeta, per dar vita nei locali dell’ex Stabilimento SS. Annunziata ad un piccolo
Museo della SS. Annunziata. Museo che dovrebbe essere anche virtuale, nel senso che nel nuovo
portale dell’IPAB SS. Annunziata in via di progettazione, che ospiterà e sistematizzerà i vari siti web
dell’Ente, vi sarà uno specifico spazio dedicato a tutti i nostri beni mobili.
Un’azione specifica dovrà essere intrapresa nel corso del prossimo anno nei confronti della
Regione Lazio per il mancato riscontro circa l’istanza da tempo presentata per l’alienazione di
alcuni beni immobili non utili e non utilizzabili ai fini dell’attività istituzionale, non produttivi e anzi
gravosi per le finanze dell’ente (tra l’altro, gli avvisi di disponibilità immobiliare per tali immobili,
pubblicati sul BURL sono andati sistematicamente deserti), il cui ricavato potrebbe essere
utilizzato ai fini delle ristrutturazioni straordinarie degli immobili, a partire dal rifacimento delle
facciate dello stabile di Via Livorno n. 17 e del Complesso della SS. Annunziata di Gaeta.
Va ipotizzata, inoltre, una iniziativa nei confronti dell’Arcidiocesi per rivedere la Convenzione in
essere relativa al Santuario della SS. Annunziata, alla Cappella d’Oro e alle altre strutture religiose,
convenzione sottoscritta a suo tempo autonomamente dal Commissario dell’ex IPAB Stabilimento
SS. Annunziata ed Annessi di Gaeta, Dott. De Filippis, non rispettata appieno dall’Arcidiocesi, a
danno dell’Ente.
6. Conclusioni.
A fronte di uno straordinario aumento delle attività e dei servizi:
due case famiglia che ospitano circa 30/32 minori
una casa di riposo per circa 40 anziani
due strutture teatrali che ospiteranno in questa stagione non meno di 30.000 spettatori
una struttura sociale presso l’ex Stabilimento SS. Annunziata di Gaeta e un centro socio-
sanitario da implementare presso il Comune di S. Felice Circeo
una intensa attività di comunicazione ed informazione nel segno della trasparenza totale,
si registra una esigua struttura organizzativa ed amministrativa (appena 5 unità lavorative) e conti
di gestione presenti nel bilancio di previsione per il 2015 e nel bilancio triennale 2015-2017
addirittura in contrazione. E ciò a dimostrazione che nell’ultimo anno e mezzo si è sviluppata una
straordinaria azione di gestione virtuosa che ha privilegiato i servizi e le attività quale “mission”
dell’istituzione, affrancandosi definitivamente dalla logica del contributo regionale che aveva
governato l’azione nella prima parte del quinquennio di gestione dell’attuale governance.
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Un’azione che si è coniugata con un’attenzione particolare al contenimento dei costi, al risparmio
e alla razionalizzazione delle spese.
Con il 2015 il cambiamento di rotta sarà definitivo e strutturato: l’IPAB dovrà poter contare
esclusivamente sulle risorse provenienti dal proprio patrimonio e dall’erogazione dei servizi che
metterà in campo, ritornando così ad essere totalmente autonoma e non più dipendente dalle
capacità di accaparramento di risorse, soprattutto di provenienza regionale.
Il bilancio di previsione per l’anno 2015 e il pluriennale 2015-2017 saranno non solo trasmessi alla
Regione Lazio e pubblicati sul sito web dell’IPAB www.ipabsantissimannunziata.it, ma saranno
oggetto di presentazione a tutti i cittadini nell’ambito della Seconda Giornata della Trasparenza
che sarà organizzata nel mese di gennaio 2015 presso il Teatro Remigio Paone di Formia.
Formia 22/11/2014
Il Presidente f.f./Legale Rappresentante
Geom. Piero Bianchi