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1 RELAZIONE FINALE PROJECT WORK “IMPARANDO A IMPARARE” Analisi del contesto L’esperienza progettuale del plesso di Liedolo- San Zenone degli Ezzelini TV si inserisce nella consolidata ‘didattica per progetti’ che dal 2000/2001 caratterizza la Scuola Primaria. Il riferimento normativo è l’art. 3 comma 1 del DPR 275/99 che sancisce la predisposizione da parte di ogni singola istituzione scolastica del piano dell’offerta formativa (POF) definito « il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia» 1 . Per l’implementazione del progetto sulle Information skills si è preso spunto dalla finalità educativa numero quattro: ‘Imparare ad imparare’, tracciata nel POF: « Finalità educativa ‘Imparare ad imparare’: I docenti, per rendere più proficuo l’apprendimento, dovranno aiutare gli alunni a: - sviluppare un’attenzione produttiva in classe; - rapportarsi con la realtà in modo interattivo per arrivare a rielaborazioni sempre più personali; - conoscere ed utilizzare le fonti di informazione e gli strumenti presenti nelle scuole (biblioteche, aula multimediale, laboratori vari); - usare in modo pertinente i linguaggi delle diverse discipline; - acquisire un metodo di studio adeguato alle proprie capacità; 1 http://www.edscuola.it/archivio/norme/decreti/aut3.html , ultima consultazione 18 dicembre 2008.

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RELAZIONE FINALE

PROJECT WORK “IMPARANDO A IMPARARE”

Analisi del contesto L’esperienza progettuale del plesso di Liedolo- San Zenone degli Ezzelini

TV si inserisce nella consolidata ‘didattica per progetti’ che dal 2000/2001

caratterizza la Scuola Primaria. Il riferimento normativo è l’art. 3 comma 1

del DPR 275/99 che sancisce la predisposizione da parte di ogni singola

istituzione scolastica del piano dell’offerta formativa (POF) definito « il

documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale

delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare,

extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano

nell'ambito della loro autonomia»1.

Per l’implementazione del progetto sulle Information skills si è preso

spunto dalla finalità educativa numero quattro: ‘Imparare ad imparare’,

tracciata nel POF: « Finalità educativa ‘Imparare ad imparare’: I docenti,

per rendere più proficuo l’apprendimento, dovranno aiutare gli alunni a:

- sviluppare un’attenzione produttiva in classe;

- rapportarsi con la realtà in modo interattivo per arrivare a rielaborazioni

sempre più personali;

- conoscere ed utilizzare le fonti di informazione e gli strumenti presenti

nelle scuole (biblioteche, aula multimediale, laboratori vari);

- usare in modo pertinente i linguaggi delle diverse discipline;

- acquisire un metodo di studio adeguato alle proprie capacità;

1 http://www.edscuola.it/archivio/norme/decreti/aut3.html, ultima consultazione 18 dicembre 2008.

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- cercando, nello stesso tempo, di favorire un contesto di interazione sociale

tra gli alunni, tra alunni ed insegnanti, tra scuole e comunità, dove gli

scambi culturali risultino significativi e siano valorizzati».

Il progetto scaturisce dall’iniziativa di due docenti titolari nel plesso di

Liedolo, Margherita Maragno, insegnante prevalente in classe quinta e

Umberta Sandre, insegnante dell’area logico-matematica in classe quarta -

quinta; si fonda sull’utilizzo da parte degli alunni, fin dalla classe terza, di

strumenti metacognitivi quali le mappe concettuali e su una solida

conoscenza dell’organizzazione della biblioteca pubblica, conoscenza

appresa nell’ambito del progetto ‘Bibliotecamica’ nei due anni precedenti.

Logica progettuale La finalità precipua del progetto è quella di far acquisire a ciascun alunno

le information skills attraverso 1- l’apprendimento di un buon metodo di

studio incentrato sulle study skills; 2- la promozione di interesse e curiosità

verso un percorso di ricerca, focalizzando l’attenzione sulle abilità di

ricerca e uso dell’informazione che costituiscono una rilevante componente

delle capacità di studio.

L’idea nasce, infatti, dalla consapevolezza che queste abilità siano non solo

necessarie, ma anche indispensabili perché permettono allo studente di far

fronte in modo proficuo ai compiti richiesti dalla scuola; si tratta di

capacità dal carattere operativo e non sono, sempre e per tutti,

un’acquisizione spontanea e naturale. Occorre, però, riconoscere che il

problema pedagogico e didattico posto dallo sviluppo di consone abilità di

studio non è tema di facile o rapida soluzione, trattandosi forse del

problema di fondo di qualsiasi intervento educativo. Dal momento che non

possiamo essere a conoscenza di come una persona impari, ma procediamo

per ipotesi e modelli, la messa a punto di strategie per imparare ad imparare

risulta doppiamente difficile.

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Alla luce di ciò, il progetto sullo sviluppo delle information skills è un

tentativo semplice, ma professionalmente vissuto di affrontare questa

tematica che, soprattutto da una decina d’anni a questa parte, sta

interrogando chi opera nel mondo della scuola.

Si tratta certamente di un lavoro impegnativo che si propone di partire

dall’esistente per giungere a stimolare negli alunni riflessione,

consapevolezza e competenza su study skills e su abilità di ricerca ed uso

dell’informazione.

Nel contempo annovera tra i paradigmi psicopedagogici di riferimento i

seguenti: socio-interazionista (Ausubel, Novak), socio-culturale-

costruttivista (Jonassen) e l’approccio cooperativo-metacognitivo (Andrich

Miato Silvia e Miato Lidio); da questi modelli vengono estrapolate le

pratiche didattiche più funzionali alla realizzazione del progetto stesso.

Si fa inoltre riferimento alla proposta di Cornoldi, De Beni e il Gruppo MT

(2001): il programma ‘Imparare a studiare 2’ e si prendono degli spunti

anche dal metodo di Robinson e Thomas (1970), PQ4R, e dalla griglia

costruita da T.H. Anderson (1979).

Tutti questi validi riferimenti costituiscono, per il gruppo – insegnante, dei

modelli flessibili e duttili, adattabili alla concreta situazione del gruppo-

classe e non vengono considerati come rigide strutture.

Il disegno progettuale sullo sviluppo delle information skills è integrato nel

curricolo in quanto coinvolge trasversalmente gran parte delle discipline:

scienze, storia, geografia, informatica, lingua italiana e matematica.

Si sviluppa lungo l’arco dell’intero anno scolastico con cadenza

settimanale; coinvolge i dodici alunni della classe quinta, le loro insegnanti

e la bibliotecaria, dottoressa Manuela Corrà, della biblioteca pubblica del

comune di San Zenone degli Ezzelini.

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La pluriennale collaborazione ha funto da solido tampone alla mancanza di

un bibliotecario scolastico; mancanza determinata soprattutto dalla non

presenza di un’ordinata, aggiornata e soprattutto catalogata biblioteca

scolastica che, purtroppo, nel plesso di Liedolo è pressoché rapportabile ad

una stanza-magazzino.

Il progetto si fraziona in due fasi interconnesse tra loro (gli obiettivi della

fase uno risultano propedeutici a quelli della fase due) e organizzate

secondo la modalità logistica del laboratorio.

Il progetto si fraziona in due fasi interconnesse tra loro (gli obiettivi della

fase uno risultano propedeutici a quelli della fase due) e organizzate

secondo la modalità logistica del laboratorio.

Ogni progetto è caratterizzato da alcuni elementi che si possono così

sintetizzare:

- “il perché”: definizione di finalità e obiettivi;

- “il per chi”: destinatari;

- “il come”: metodologie per il raggiungimento degli obiettivi e risorse

umane, strutturali, materiali e finanziarie;

- “il quando”: durata-tempi;

- “il chi”: chi lo gestisce (la scuola intera, l’equipe pedagogica…);

- “la verifica”: strumenti per l’osservazione del raggiungimento degli

obiettivi.

Tali elementi sono precisati nello schema, figura n.1. Denominazione del progetto

Imparando a imparare

Finalità Sviluppare le abilità di studio Utilizzare in modo competente l’informazione

Obiettivi Fase 1: Laboratorio “Noi piccoli studiosi” - Sensibilizzare negli alunni la motivazione intrinseca e estrinseca allo studio - Riflettere sul metodo di studio utilizzato da ciascun alunno - Saper raccogliere ed elaborare dati relativi al proprio metodo di studio - Acquisire consapevolezza riguardo al processo dell’attenzione e della

concentrazione

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- Conoscere e utilizzare alcune strategie di lettura allo scopo di ‘imparare’ - Acquisire la padronanza del termine ‘concetto’ - Comprendere l’importanza di condividere e negoziare il significato dei concetti

utilizzando lo scambio, il dialogo, la ricerca di punti di vista comuni - Acquisire la padronanza di parole-concetto - Comprendere l’importanza dei termini che servono per collegare tra loro le

parole-concetto: le ‘parole-legame’ - Saper individuare la differenza tra parole-concetto e parole-legame - Identificare in brani di studio (storia, scienze e geografia)i concetti più

importanti- concetti chiave-, le parole-concetto meno importanti e le parole-legame

- Elencare secondo un ordine di importanza i concetti evidenziati in un brano distinguendo tra concetti-chiave generali più inclusivi e concetti meno generali, meno inclusivi

- Correlare parole-concetto più inclusive e meno inclusive utilizzando parole-legame appropriate

- Avviare gli alunni ad un apprendimento significativo e non meccanico attraverso l’uso di mappe concettuali

- Rappresentare graficamente la mappa concettuale delle parole-concetto più inclusive messe in relazione con le parole-concetto meno inclusive (struttura gerarchica o olografica)

- Saper leggere la mappa concettuale rappresentata - Costruire mappe concettuali con la metodologia del cooperative informale:

tutoring tra pari - Comprendere l’efficacia della mappa concettuale quale strumento per studiare

ed apprendere in modo significativo - Saper elaborare collettivamente uno schema che sintetizzi le fasi di un buon

metodo di studio Fase 2: Laboratorio “Noi piccoli infodetective” - Avviare all’uso della biblioteca pubblica quale strumento utile

all’informazione - Sviluppare e sostenere negli alunni l'abitudine di leggere, di apprendere e di

utilizzare la biblioteca per tutta la vita - Saper collaborare in gruppo, dando il proprio personale contributo in tutte le

fasi del percorso - Rispettare i ruoli e i compiti - Costruire un percorso di ricerca riguardante lo studio storico, scientifico e

geografico della Valle delle Rù - Definire una strategia di ricerca dell’informazione - Accedere a fonti d’informazione cartacea e informatica - Selezionare fonti in base alla loro pertinenza - Raccogliere i dati presso tutte le fonti selezionate - Analizzare i dati per l’estrazione e la selezione delle informazioni pertinenti - Elaborare, interpretare ed organizzare le informazioni pertinenti - Applicare il metodo di studio, elaborato nel laboratorio “Noi piccoli studiosi”,

a testi espositivi - fonti d’informazione riguardanti scienze, storia e geografia - Saper elaborare bibliografie e sitografie - Realizzare mappe concettuali e tabella cronologica in gruppo - Strutturare in gruppo un ‘Diario di bordo’ a memoria del percorso-ricerca - Verbalizzare ed esporre i risultati del percorso-ricerca - Valutare il lavoro-ricerca e il percorso – ricerca

Destinatari Alunni della classe quinta della scuola “G.Barbarigo” di Liedolo

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Metodologie Fase 1 Fase 2

costruttive Co-costruttive-collaborative

Collaborative/metacognitive

Pratiche didattiche Fase 1 Fase 2

- mappe concettuali

- pensiero ad alta voce

- organizzatori anticipati

- discussione, dialogo, ragionamento condiviso

- apprendimento cooperativo informale

- problem-solving

- discussione, dialogo, ragionamento condiviso

- strategie per la conoscenza metacognitiva

- strategie per il controllo esecutivo - apprendimento cooperativo informale - stile d’insegnamento rivolto a curare la

stima del sé degli allievi

Discipline coinvolte

Il progetto ha carattere interdisciplinare e coinvolge le seguenti discipline

Fase 1 scienze storia geografia lingua italiana informatica matematica

Fase 2 scienze storia geografia informatica

Le attività previste hanno collegamenti con i progetti: Informatica “Bytes &Boys” e “Valle delle Rù:scrigno di ricchezze scientifiche, paesaggistiche e storiche”

Durata Anno scolastico 2005/2006 Fase 1 28 ottobre 2005 uscita con Bruno Martino, esperto biologo Da ottobre a metà gennaio con cadenza settimanale: 1 ora attività opzionali 1 ora lingua italiana 1ora matematica Da febbraio a aprile con cadenza settimanale: 1 ora attività opzionali 2 ore scienze 1ora storia 1ora geografia Progetto “Bytes &Boys”in orario aggiuntivo con cadenza settimanale: dal 01 marzo al 29 marzo

Fase 2 4 aprile 2006 uscita presso la biblioteca comunale 5 aprile 2006 uscita con il biologo Emanuele Baldan 28 aprile uscita con Elio De Bon, esperto di storia locale. Da maggio al 9 giugno con cadenza settimanale: 1 ora attività opzionali 2 ore scienze 2 ore matematica e 1 ora educazione motoria convogliate nel laboratorio ½ora storia e ½ora geografia Progetto “Bytes &Boys”in orario aggiuntivo con cadenza settimanale: dal 26 aprile al 10 maggio

Risorse umane Personale docente Esperti esterni a titolo gratuito

Fase 1 Docenti di classe quinta: Margherita Maragno insegnante prevalente e Umberta Sandre, insegnante dell’area logico-matematica - Presidente dell’Associazione Sentieri Natura “Parco degli Ezzelini”, signor

Bruno Martino esperto biologo - Bibliotecaria della biblioteca comunale di San Zenone degli Ezzelini,

Dottoressa Manuela Corrà

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Personale docente Esperti esterni a titolo gratuito

Fase 2 Docenti di classe quinta: Margherita Maragno insegnante prevalente e Umberta Sandre, insegnante dell’area logico-matematica

- Bibliotecaria della biblioteca comunale di San Zenone degli Ezzelini, Dottoressa Manuela Corrà

- Presidente dell’Associazione “Academia Sodalitas Ecelinorum”, signor Elio De Bon esperto di storia locale

- Esperto biologo che collabora con la Provincia di Treviso, Dottor Emanuele Baldan

Risorse strutturali

- Aula classe quinta e aula informatica/aula classe seconda provvista di n. 2 computer (entrambi movibili di cui uno con collegamento ad Internet), di n. 1 stampante e di n. 1 scanner.

- Biblioteca comunale multimediale - Aula multimediale plesso di San Zenone degli Ezzelini - Palestra del plesso di Liedolo

Risorse materiali da acquistare

- Risme di carta - Cartelloni bristol - Materiale di cancelleria - Rullini fotografici - Sviluppo foto - Fotocopie - Fotocopie a colori - Spirali - Floppy Materiale necessario per realizzare due libretti e cartelloni murali esplicativi

Per un totale di 90,00 €

Risorse finanziarie Acquisti

Fondi del Comune di San Zenone degli Ezzelini 35,00 €

Fondo autonomia 55,00€

Attività di coordinamento docenti in orario aggiuntivo

Maragno Margherita n.4 ore x 15,91€ = 63,64 € Sandre Umberta n.4 ore x 15,91€ = 63,64 €

Interventi di esperti esterni

0,00 €

Totale complessivo

217,28 €

Figura n.1

Per quanto riguarda l’elemento “la verifica”, essa consta di:

- osservazioni delle docenti e di prove scritte o orali che vengono

somministrate nell’ambito delle discipline coinvolte nel progetto;

- una valutazione, nella fase due, del lavoro di ricerca da parte di ciascun

gruppo di alunni e da parte delle insegnanti.

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Descrizione delle attività svolte nel laboratorio “Noi piccoli

studiosi” La strutturazione delle attività per lo svolgimento del laboratorio “Noi

piccoli studiosi” consiste in quattro fasi, per ciascuna delle quali sono

descritti l’intervento del/i docente/i o della bibliotecaria comunale, le

attività svolte, i luoghi e i tempi di ogni singola fase (vedi scheda progetto).

Nella prima e terza fase del laboratorio “Noi piccoli studiosi” le docenti

hanno preso spunto dal testo di Cornoldi, De Beni e Gruppo MT (2001)

riadattando alcune schede al contesto della classe quinta.

Riadattamento visualizzato nella Figura n. 2. Cornoldi C., De Beni R. e il Gruppo MT

Imparare a studiare 2

Figura n. 2

Si precisa che il questionario “Come studio?” e la scheda “Concentrazione-

Attenzione”sono stati progettati ed elaborati dalle docenti.

In queste prime fasi si è focalizzato l’attenzione su motivazione-studio e su

metacognizione-studio.

Parte Prima Strategie di apprendimento AREA A Motivazione allo studio: riadattamento schede p. 87-p. 93. Schede “ Studiare perché” “E tu…perché studi?”

Parte Terza Metacognizione e studio AREA N Concentrazione: riadattamento schede p. 280-p. 281-p. 282- p. 283- p. 286 p. 290. Schede “Qual è l’ambiente migliore?” “Qual è la posizione migliore?” “Condizioni personali” “Molte cose possono disturbare” “La concentrazione in classe” “Concludendo”.

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Nella quarta fase, fulcro di tutto il laboratorio, si sono evidenziati aspetti

cognitivi, metacognitivi e relazionali che sono riconducibili ai paradigmi

psicopedagogici di riferimento.

Cognitivi: saper affrontare un testo espositivo di storia, geografia o scienze,

utilizzando con sicurezza le prime tre fasi del metodo sintetizzato nella

scheda “Studiare con metodo - Le fasi dello studio” (Allegato n. 1),

costituisce per ogni alunno un risultato ragguardevole. Soprattutto perché il

metodo non è stato calato dall’alto, imposto dall’insegnante, bensì costruito

insieme, gruppo-classe e gruppo –docenti. Ha comportato sforzo, impegno

e fatica ed enorme soddisfazione.

Metacognitivi: saper utilizzare con padronanza strategie quali le mappe

concettuali rappresenta un traguardo importante per un apprendimento

significativo; è un apprendimento caratterizzato da riflessione, da

condivisione e da negoziazione di significati che permette all’allievo di

assimilare, in modo fecondo e duraturo, le nuove conoscenze nella sua

struttura cognitiva.

Le difficoltà si sono presentate nella realizzazione di mappe concettuali di

storia o di geografia (Allegato n. 2), in cui vi sono numerosi nessi logici

che aiutano gli alunni a fare inferenze; quest’ostacolo è stato superato con

il lavoro in coppia utilizzando la metodologia del tutoring tra pari.

Più semplice è stata l’elaborazione delle mappe di scienze in cui la mappa

concettuale “esperta”, expert skeleton, fornita dall’insegnante ha facilitato

il compito. Inoltre l’utilizzo consapevole di informazioni, tratte dagli

appunti dell’esperto e dai testi consigliati dalla bibliotecaria comunale,

hanno potuto rendere l’approccio maggiormente pregnante di significato.

Significatività resa più apprezzabile dal contesto in cui tali informazioni

erano inserite: il forte desiderio di conoscere una zona vicina al vissuto dei

ragazzi vale a dire la Valle del Rù a San Zenone degli Ezzelini.

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Relazionali: le conversazioni collettive, le discussioni e le riflessioni

guidate durante le lezioni hanno contribuito a creare un buon clima nel

gruppo-classe. Il lavoro in coppia con la metodologia del tutoring tra pari,

forma di apprendimento cooperativo informale, si fonda sullo sfruttamento

organizzato della ZSP elaborata da Vygotskij e comporta progressi di tipo

cognitivo e di tipo sociale in quanto i tutor sviluppano un forte senso di

autostima che può essere presente anche nei tutee quando, mutando il

compito, vi è uno scambio di ruoli.

Ciò che maggiormente traspare dall’esperienza del laboratorio “Noi piccoli

studiosi” è il maggior senso di sicurezza e padronanza assunto dagli allievi

nei confronti di un testo considerato ostico: il testo espositivo o informativo

e la maggior stima di sé apportata dal lavorare in collaborazione con

compagni ed insegnanti.

Un’oggettiva difficoltà, incontrata in entrambi i laboratori, è stata la

insufficienza di mezzi tecnologici presenti nel plesso di Liedolo; per

realizzare le mappe, tabelle ecc…, il semplice ipertesto “Valle delle Rù:

scrigno di ricchezze scientifiche, paesaggistiche e storiche” (contenente

materiali elaborati nei due laboratori) è stato necessario implementare un

progetto di informatica in orario aggiuntivo per insegnanti ed alunni,

“Bytes &Boys”. Il lavoro si è svolto presso la scuola centrale dell’Istituto

Comprensivo, con cadenza settimanale, da marzo a maggio. La

realizzazione di tale progetto è stata possibile soprattutto grazie alla

rilevante collaborazione dei genitori che si sono organizzati per far

partecipare i loro figli ad ogni lezione di informatica.

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Descrizione delle attività svolte nel laboratorio “Noi piccoli

infodetective” Wladimiro Bendazzi sostiene che «se qualcuno vuole insegnare a fare

scuola come ricerca, non ha altra via che raccontare esperienze»; il

laboratorio “Noi piccoli infodetective” costituisce una semplice, ma

significativa per i ragazzi, esperienza di un percorso di ricerca.

Vi sono presenti quattro elementi variabili che distinguono le diverse

tipologie di ricerche e che consistono in:

- scopo: il fine che motiva la ricerca del laboratorio “Noi piccoli

infodetective” è descrivere, conoscere e spiegare problemi di carattere

storico, geografico e scientifico inerenti all’esperienza degli allievi;

- campo di indagine: storia, geografia e scienze;

- livello metodologico: la complessità dell’indagine fa riferimento ad

alunni della seconda classe del secondo biennio (classe quinta, 10-11

anni);

- strumenti: testi espositivi-informativi (libri, enciclopedie, CD, materiali

scaricati da Internet), appunti, lezioni frontali e lavoro di gruppo.

La strutturazione delle attività per lo svolgimento del laboratorio “Noi

piccoli infodetective” consta di quattro fasi, per ciascuna delle quali sono

descritti l’intervento del/i docente/i o della bibliotecaria comunale, le

attività svolte, i luoghi e i tempi di ogni singola fase (vedi scheda progetto).

La prima fase si è svolta nella Biblioteca comunale di San Zenone degli

Ezzelini, le cui caratteristiche sono già conosciute dagli alunni grazie ad un

progetto biennale (anni scolastici 2003/04 e 2004/05), ”Bibliotecamica”,

che prevedeva tra i suoi obiettivi anche “Conoscere la funzione e

l’organizzazione della Biblioteca comunale”.

In questa prima fase la pluriennale collaborazione con la bibliotecaria

comunale ha permesso l’avviarsi del percorso- ricerca, caratterizzato da

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una programmazione condivisa degli obiettivi perseguiti nella lezione in

biblioteca.

Gli alunni sono stati avviati ad apprendere quale ricchezza di fonti la

biblioteca possa offrire loro, soprattutto per approfondire la conoscenza del

territorio (Valle delle Rù) da svariati punti di vista.

Ogni gruppo, a turno, è stato assistito nella ricerca di fonti dalla

bibliotecaria che ha indicato in quale/i saggio/i, libro/i monografico/i,

enciclopedia/e poter trovare le informazioni pertinenti. Con la medesima

modalità, che si potrebbe definire di turnover e determinata dalla presenza

di due sole postazioni multimediali, ciascun gruppo ha potuto accedere ad

Internet; la ricerca con il motore Google (www.google.it) è stata mediata

dalle docenti e/o dalla bibliotecaria e compiuta in modo alquanto

semplificato, seguendo la procedura www.google.it >ricerca

avanzata>parola-chiave (digitare nell’apposita stringa ad esempio ‘Monte

Grappa’ oppure ‘zona umida’…). Una volta trovata la pagina web, reputata

interessante e pertinente all’argomento del percorso-ricerca sia dagli allievi

sia dalle docenti e/o dalla bibliotecaria, il gruppo ha provveduto a

stamparla e a riportare in modo corretto la data di consultazione e l'URL

(indirizzo Internet).

Al termine della lezione in biblioteca ciascun gruppo, aiutato dalle docenti

e/o dalla bibliotecaria, ha visualizzato su un cartellone, sottoforma di

mappa concettuale, l’elenco di tutte le fonti inerenti all’argomento

prescelto del percorso-ricerca (Allegato n.3).

La prima fase, dopo la spiegazione della bibliotecaria, è stata

contraddistinta dall’operatività degli alunni che hanno iniziato a costruire il

loro percorso-ricerca, reso significativo dall’ambito al quale è stato

circoscritto: la conoscenza approfondita di alcuni aspetti di una valle

umida, Valle delle Rù, rappresentativa del territorio in cui vivono.

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È doverosa una precisazione: la suddetta valle è oggetto di studio, di

curiosità, di laboratori… da parte degli alunni sin dall’inizio dell’anno

scolastico, nell’ambito del progetto interdisciplinare “Valle delle Rù:

scrigno di ricchezze scientifiche, paesaggistiche e storiche”. Pertanto il

percorso-ricerca s’inserisce perfettamente come approfondimento d’aspetti

di un progetto, facente parte integrante del curricolo didattico della classe.

Nella realizzazione della seconda fase del laboratorio “Noi piccoli

infodetective” è stata determinante l’applicazione della flessibilità oraria,

prevista nel Regolamento dell’Autonomia, concordata tra docenti e

comunicata alle famiglie.

Lo svolgimento del laboratorio è stato possibile anche grazie alla

collaborazione dei genitori che si sono resi disponibili a rendere fattibili gli

incontri dei gruppi sia a casa e sia in biblioteca comunale.

Gli alunni hanno vissuto in maniera propositiva, durante l’orario extra-

scolastico, gli incontri in biblioteca.

In tal modo hanno realmente conosciuto le potenzialità offerte dalla

biblioteca per realizzare un percorso-ricerca di gruppo e ciò è stato

determinato dal supporto, dal valido aiuto e dalla disponibilità della

bibliotecaria comunale.

Il lavorare in gruppo ha incrementato la motivazione degli alunni che

hanno approfondito le loro conoscenze, usufruendo di materiali in sé

significativi dal momento che includevano informazioni inerenti al loro

territorio (Valle delle Rù).

La scelta del “Group Investigation” si è rivelata la più azzeccata e

pertinente al percorso-ricerca programmato dalle insegnanti, incentivando e

promuovendo l’apprendimento, la motivazione e la valutazione che è stata

concordata tra allievi ed insegnanti e realizzata nella fase quattro del

laboratorio.

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La realizzazione del ‘Diario di bordo’2è stato un momento di confronto non

solo cognitivo, ma soprattutto relazionale; ha contribuito, infatti, a creare

un clima positivo tra componenti del medesimo gruppo e tra alunni

dell’intero gruppo-classe e, pur non mancando i momenti di conflitto, sono

stati però responsabilmente e maturamente superati, anche grazie al ruolo

di regista rivestito dalle insegnanti. Per chiarezza espositiva si allega un

esempio di incontro verbalizzato nel ‘Diario di bordo’ del gruppo 3

(Allegato n. 4).

Durante questa fase i gruppi hanno incontrato parecchie difficoltà

nell’analisi delle fonti cartacee e dei materiali scaricati e stampati da

Internet; infatti, si sono resi conto di non essere capaci di mettere insieme

tutte le informazioni raccolte dai vari testi e dai siti presenti nella

bibliografia e sitografia e di avere difficoltà nel produrre un unico testo che

sintetizzi tutte queste informazioni.

Le insegnanti, che hanno collaborato tra loro, con gli allievi, con tutti gli

esperti e con i genitori in modo fattivo, hanno proposto una soluzione:

elaborano per i gruppi dei testi informativi-espositivi semplificati, mentre

solo un gruppo prende spunto da un testo adatto.

Tale difficoltà è stata determinata dall’oggettiva non presenza di testi adatti

alla fascia d’età degli alunni, ma anche dalla necessità di porre in atto

percorsi-ricerca sin dagli anni scolastici precedenti; in questo modo lo

studente potrà diventare information literate, vale a dire “alfabetizzato”,

capace di ricercare ed usare l’informazione. Tale abilità è rimarcata anche

nelle Indicazioni nazionali per il curricolo delle scuole dell’infanzia e del

primo ciclo di istruzione”, D.M. 31 luglio 2007, in cui si trovano espliciti e

puntuali riferimenti alle abilità di ricerca e di uso dell’informazione negli

2 Braga A., L’insegnamento delle abilità di ricerca e uso dell’informazione, in Marzi V. (a cura di), La ricerca e l’elaborazione delle informazioni, Istituto Tecnico per Geometri, Pistoia, 2004, p. 55.

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obiettivi di apprendimento, al termine della classe quinta della scuola

primaria, in italiano: « Leggere – Ricercare informazioni in testi di diversa

natura e provenienza per scopi pratici e/o conoscitivi applicando semplici

tecniche di supporto alla comprensione (come, ad esempio, sottolineare,

annotare informazioni, costruire mappe e schemi ecc…)»3.

Pertanto la scuola, anziché rincorrere vanamente (come ha fatto finora)

l’overload informativo, dovrebbe prefiggersi di dare agli allievi mappe,

bussole, strumenti meta-cognitivi per selezionare, trattare, recuperare

l’informazione. È sulla capacità di ricercare ed usare l’informazione che il

lavoro degli insegnanti, ma anche di tutti gli operatori della scuola,

dovrebbe convergere nei prossimi anni, in modo più puntuale.

La terza fase del laboratorio è finale rispetto alla produzione degli elaborati

(mappe e tabella), ma è preparatoria alla fase quattro in cui si attueranno le

Fasi 8 – 9 e 10 del percorso-ricerca.

L’elaborazione di prodotti del percorso-ricerca diversificati ha fatto

riflettere gli alunni; nel corso del laboratorio si sono resi conto che non è

possibile utilizzare sempre e in modo indiscriminato le mappe concettuali.

Esse costituiscono un valido strumento per sintetizzare l’argomento di

studio, per collegare vecchie e nuove conoscenze e soprattutto per favorire

un apprendimento significativo, ma il loro uso deve essere vagliato e

valutato anche in base all’argomento da analizzare. Le docenti hanno così

avviato gli allievi a ragionare ed essere critici anche nei riguardi delle

strategie di studio, facendo comprendere ai bambini che la scelta è

individuale, non imposta e conforme al proprio stile cognitivo. Si allegano

due esempi del lavoro dei bambini: una mappa concettuale elaborata dal

gruppo 3 (Allegato n. 5); una parte della tabella cronologica del gruppo 4

(Allegato n.6).

3 M.P.I., Indicazioni per il curricolo, Tecnodid, Roma, 2007, p. 54.

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La fase conclusiva, quarta fase, ha fatto raccogliere i frutti dell’intero

percorso-ricerca: le conoscenze sono state assimilate in modo significativo,

valorizzando la biblioteca comunale e si è creato un clima positivo di

classe; inoltre tutto il lavoro è stato fatto conoscere al territorio all’interno

della mostra didattico-scientifica presentata a fine anno scolastico dagli

alunni di classe quinta e patrocinata dalla Biblioteca comunale di San

Zenone degli Ezzelini: “Valle delle Rù : scrigno di ricchezze, scientifiche,

paesaggistiche e storiche”.

È stata un’esperienza vissuta con impegno e perseveranza da parte di tutti

gli attori: insegnanti, bibliotecaria, genitori e soprattutto alunni che sono

riusciti a riflettere su tutto il percorso compiuto e sui risultati ottenuti dal

lavoro socializzato. Questa riflessione, considerevole revisione

metacognitiva, è stata svolta attraverso la compilazione di una scheda di

riflessione personale: ‘scheda di valutazione personale sul lavoro di

gruppo’ (Allegato n. 7), mutuata da quella utilizzata nel liceo

psicopedagogico di Clen (TN)4 e somministrata ai 12 alunni della classe

quinta di Liedolo.

I dati della suddetta scheda sono stati analizzati dalla scrivente per

frequenze assolute e percentuali5 delle risposte agli items da 1 a 12 e da 15

a 23 (Allegato n.8).

La revisione metacognitiva è risultata nel complesso positiva; molto

soddisfacenti sono state le risposte agli items: 10 - 12 - 16 - 22 che rilevano

interesse, impegno e acquisizione di concetti nuovi.

Le docenti hanno valutato il questionario che, insieme ad osservazioni e

valutazioni nelle singole discipline, ha costituito il giudizio finale (1° e 2°

quadrimestre) relativo a tutto il progetto “Imparando a imparare” (Figura n. 4 Andrich Miato S., Miato L., La didattica inclusiva, Erickson, Trento, 2003, pp. 141-142.. 5 Albano R., Testa S., Introduzione alla statistica per la ricerca sociale, Carocci, Roma, 2002, pp. 29-30.

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3). Tali giudizi sono stati inseriti nel documento di valutazione di ciascun

alunno. Si precisa che il progetto “Imparando a imparare” è stato valutato

tra gli insegnamenti facoltativi opzionali, previsti nel curricolo dell’anno

scolastico 2005/2006.

n. ALUNNI 1° Q 2° Q

1 Suad Buono Sufficiente 2 Davide Sufficiente Buono 3 Giorgia Distinto Ottimo 4 Alberto Distinto Distinto 5 Fabio Sufficiente Sufficiente 6 Simone Buono Buono 7 Ylenia Distinto Distinto 8 Gh. Giacomo Distinto Distinto 9 Gu. Giacomo Buono Buono

10 Denise Distinto Ottimo 11 Enrico Buono Distinto 12 Luca Sufficiente Buono

Figura n.3

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Ho imparato che “studiare” è un percorso che non si può

svolgere in un solo momento ma che richiede più fasi:

1. Prima conoscenza dell’argomento

Leggo con attenzione il testo per farmi un’idea dell’argomento e capirne il senso generale

2. Comprensione di tutte le parole nuove o difficili

Rileggo attentamente il testo e cerco di capire ogni parola/frase: analizzando il contesto ricercando il significato sul vocabolario chiedendo spiegazione per eliminare

ogni dubbio.

3. Analisi del testo “pezzo per pezzo”

A. Scompongo il testo in parti: individuo gli argomenti trattati (dapprima i generali,successivamente gli specifici) assegno ad ognuno un “titolo”.

B. Riconosco e sottolineo il concetto o i concetti (che possono essere costituiti da una sola parola o da un pezzo di frase) C. Cerchio le eventuali parole-legame. Come posso “lavorare” graficamente sul testo? Sottolineando le parole o i concetti chiave. Usando la matita perché posso cancellare e rifare più volte, se lo ritengo opportuno.

Usando tipi di sottolineatura diverse a seconda dell’importanza delle informazioni.

Per esempio: sottolineatura retta e spessa / linea doppia per parole-chiave o le informazioni più importanti; sottolineatura ondulata per le informazioni meno importanti…… Usando segni grafici che possono colpire “l’occhio” e facilitare la memoria visiva.

Per esempio: vari tipi di parentesi frecce punti esclamativi punti di domanda su parole o periodi che non risultano chiari……..

Allegato n.1

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19

4. Rappresentazione grafica delle conoscenze

Schematizzo, in mappe o scalette, l’argomento di studio ricercando i legami e relazioni logiche tra le parti.

Utilizzo colori diversi per i vari “percorsi”

così da rendere più chiara la loro lettura. Cerco di creare legami trasversali tra più

mappe.

5. Ripetizione Ripeto ad alta voce l’argomento aiutandomi dapprima con le mappe o le scalette elaborate.

Cerco di costruire un discorso corretto e

completo. Faccio ascoltare a qualcuno la mia

esposizione.

6. Ripasso Il giorno dopo e /o qualche giorno più tardi rileggo e ripeto ciò che ho studiato.

HO CAPITO CHE: Il ripasso dell’argomento va fatto a distanza dallo studio perché così rimane impresso nella memoria. Ecco perché è IMPORTANTE NON STUDIARE IL GIORNO CHE PRECEDE L’INTERROGAZIONE O LA PROVA!

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maggior parte

vive

pianura costa

ha abbandonato

montagne perchè

terreno fertile più facile da coltivare costruzioni vie di comunicazioni

turismo

Allegato n.2

Mappa elaborata da Giorgia B. e Luca P., relativa allo studio dell’Emilia Romagna

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Allegato n.3 SCHEMA

PERCORSO-RICERCA FASI

1. scelta dell’argomento 2. strategia di ricerca dell’informazione:

obiettivi della ricerca, soggetti coinvolti, prodotti ipotizzati, tempi, strumenti

3. localizzazione e accesso alle fonti 4. selezione delle fonti in base alla loro

pertinenza e attendibilità 5. raccolta dei dati presso tutte le fonti

selezionate 6. analisi dei dati per l’estrazione e la selezione

delle informazioni pertinenti 7. elaborazione, interpretazione, organizzazione

delle informazioni pertinenti 8. presentazione dei dati della ricerca 9. verifica della ricerca 10. valutazione del percorso-ricerca

SCHEMA DI UN PERCORSO DI RICERCA

FASE DEL PERCORSO Fase 1: Scelta dell’argomento

FASE DEL PERCORSO Fase 2: Strategia di ricerca dell’informazione “Come fare?” “Che cosa fare?”

OBIETTIVI DELLA RICERCA

SOGGETTI COINVOLTI

PRODOTTI IPOTIZZATI

TEMPI

STRUMENTI

TABELLA N. 1 TABELLA N. 2

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Fase 3: INFO-GAME Localizzazione delle fonti

FASE DEL PERCORSO

Fase 4: INFO-GAME Selezione delle fonti in base alla loro pertinenza

elenco di tutti i libri e delle altre fonti scritte nella mappa elaborata in biblioteca comunale il 4 aprile (senza n. delle pagine)

TABELLA N. 3

Fase 5: INFO-GAME Raccolta dei dati presso tutte le fonti selezionate

scrivere la bibliografia (con i n. delle pagine) e la sitografia

TABELLA N. 4

FASE DEL PERCORSO

Fase 6: INFO-GAME Analisi dei dati per l’estrazione e la selezione delle informazioni pertinenti

Si utilizza la scheda:

prodotta nel laboratorio “Noi piccoli studiosi”

TABELLA N. 5

FASE DEL PERCORSO Fase 7: Elaborazione, interpretazione, organizzazione delle informazioni pertinenti

costruire: mappe concettuali ……….

FASE DEL PERCORSO Fase 8: Presentazione dei risultati della ricerca

Esposizione orale ai compagni e alle insegnanti in data…………… dei risultati della ricerca

FASE DEL PERCORSO Fase 9: Verifica della ricerca

La valutazione è effettuata: dai compagni di classe appartenenti agli altri gruppi durante l’esposizione orale e dalle insegnanti con una prova di verifica.

FASE DEL PERCORSO Fase 10: Valutazione del percorso di ricerca

Le insegnanti valutano tutto il percorso-ricerca con osservazioni. Ciascun componente del gruppo compila una ‘scheda di valutazione personale sul lavoro di gruppo’.

TABELLA N. 6

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DATA 16/5/06

LUOGO scuola

TEMPI

Dalle10.45 alle 12.15

PERSONE COINVOLTE

Gruppo 3: Denise L. Giacomo Gh. Fabio C.

DESCRIZIONE DELL’INCONTRO ARGOMENTO: “Le caratteristiche idrogeologiche della Valle delle Rù e il Monte Grappa”

************************************************

DESCRIZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE E DEL LAVORO DI GRUPPO Il gruppo si dà ruoli: Denise L.: Lettore/suggeritore/scrittore bibliografia /scrittore glossario/ Giacomo Gh.: /Analizzatore/ricercatore parole sul vocabolario/ Fabio C.: appuntature diario di bordo/ricercatore parole sul vocabolario/suggeritore/

analizzatore Il gruppo si dà compiti: Tempo: 1 ora e mezza

Giacomo Gh. sottolinea le parole chiave nel testo ;

costruisce la mappa; cerca sul vocabolario le parole che

non conosce.

Fabio C Appunta il diario di bordo;

cerca sul vocabolario le parole che non conosce;

sottolinea le parole chiave nel testo ; costruisce la mappa;

suggerisce.

DENISE L. scrive la bibliografia di un testo;

legge una parte del testo;

scrive il glossario;

suggerisce.

Allegato n.4

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DESCRIZIONE DI COME SI È SENTITO CIASCUN COMPONENTE DEL GRUPPO

Denise L.: mi sento molto contenta perché quest’ oggi il mio gruppo si è organizzato bene e ci stiamo anche divertendo

Giacomo Gh mi sono divertito molto oggi con questo gruppo

Fabio C. oggi mi sento tranquillo, sereno con la voglia

di lavorare

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Allegato n. 5

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Tabella cronolologica della ricerca su la famiglia dei “Da Romano”

1036 ECELO o EZILONE scende in Italia,dalla Germania, al seguito dell’imperatore Corrado II il Salico

Riceve in feudo Onara e Romano dallo stesso imperatore Riceve Godego dal vescovo di Frisinga Riceve il feudo di Angarano, Cartigliano, Bassano dove pone la

sua dimora nella zona di Piazzotto Montevecchio.

1092 Gli succedono direttamente,secondo la “costitutio”di Corrado il Salico ,cioè senza nuova investitura,i figli ALBERICO ed ECELINO che restano al potere fino al1154

Ecelino muore senza lasciare figli.

Da Alberico nasce ECELINO, detto poi “IL BALBO”.

ECELINO IL BALBO: partecipa alla 2° crociata e innalza a Bassano, come ex voto, la chiesa di S. Maria (oggi

chiesa di S. Francesco); riceve feudi dal vescovo di Belluno, di Feltre, di Treviso, dall’abate di Sesto del Friuli

1154. A Roncaglia giura fedeltà a Federico I detto il Barbarossa

1161 Combatte a fianco dell’imperatore contro Milano (che viene rasa al suolo)

Nel frattempo, approfittando della sua assenza, Vicenza prende il potere su Bassano.

Ezzelino si ritira a Treviso.

1169 Anche Solagna, Pove ,Sannazaro, Cismon, Campese vengono conquistate da Vicenza.

1173 Entra nella “Lega Lombarda”contro l’imperatore Federico I , Barbarossa con le importanti nomine di “capitano generale e vessillifero dell’esercito”;queste nomine indicano la sua importanza all’interno della lega

29 maggio 1176

Combatte a Legnano con la Lega Lombarda contro l’imperatore .

Allegato n. 6

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SCHEDA DI VALUTAZIONE PERSONALE SUL LAVORO DI GRUPPO

ALUNNO…………………………………..

AFFERMAZIONI 1 2 3 4 5

01 Mi sono offerto ad aiutare chi era in difficoltà

02 Se non capivo chiedevo aiuto 03

Ho accettato l’aiuto offerto dagli altri

04 Ho partecipato alle decisioni del gruppo 05 Ho avuto l’impressione di perdere tempo

durante il lavoro di gruppo

06 Mi sono sentito accettato dai componenti del gruppo

07 Preferivo lasciare agli altri le decisioni da prendere

08 Preferivo lasciare agli altri le cose da fare 09 Il lavoro è stato ben distribuito tra i

componenti

10 L’argomento trattato mi ha interessato 11 Sapevo già qualcosa sull’argomento 12 Ho imparato concetti nuovi 13 Sotto la tabella sono riportati gli obiettivi

didattici dell’attività svolta. Leggili e valuta se hai lavorato per raggiungerli e, per te, con che livello

14 Sotto la tabella sono riportati gli obiettivi sociali previsti per l’attività. Leggili e valuta se li hai raggiunti e, per te, con che livello

15 Il mio gruppo è stato organizzato in modo efficace

16 Il gruppo ha mantenuto l’interesse sul compito

17 Sono stati rispettati i tempi di lavoro 18 Sono stati rispettati le consegne e i compiti

assegnati

19 I componenti hanno partecipato attivamente 20 Ho conosciuto meglio i miei compagni 21 Ho trovato difficoltà a lavorare con gli altri 22 Mi sono impegnato 23 Ho scoperto abilità che non sapevo di avere OBIETTIVI DIDATTICI AUTOVALUTAZIONE VALUTAZIONE

DELL’INSEGNANTE Saper analizzare un testo Saper costruire una mappa concettuale

OBIETTIVI SOCIALI AUTOVALUTAZIONE VALUTAZIONE DELL’INSEGNANTE

Saper collaborare Rispettare i ruoli e i compiti

1 = per nulla 2 = poco 3 = abbastanza 4 = molto 5 = moltissimo

Allegato n. 7

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Analisi dei dati (n indica il numero degli alunni):

AFFERMAZIONI 1 n

1 %

2 n

2 %

3 n

3 %

4 n

4 %

5 n

5 %

01 Mi sono offerto ad aiutare chi era in difficoltà

3 25 3 25 4 33,3 2 16,7

AFFERMAZIONI 1 n

1 %

2 n

2 %

3 n

3 %

4 n

4 %

5 n

5 %

02 Se non capivo chiedevo aiuto

1 8,35 3 25 1 8,35 3 25 4 33,3

AFFERMAZIONI 1 n

1 %

2 n

2 %

3 n

3 %

4 n

4 %

5 n

5 %

03 Ho accettato l’aiuto offerto dagli altri

1 8,35 2 16,7 3 25 6 50

AFFERMAZIONI 1 n

1 %

2 n

2 %

3 n

3 %

4 n

4 %

5 n

5 %

04 Ho partecipato alle decisioni del gruppo

1 8,35 6 50 5 41,7

AFFERMAZIONI 1 n

1 %

2 n

2 %

3 n

3 %

4 n

4 %

5 n

5 %

05 Ho avuto l’impressione di perdere tempo durante il lavoro di gruppo (Su 11 risposte)

3 27,2 4 36,4 1 9,1 1 9,1 2 18,2

AFFERMAZIONI 1 n

1 %

2 n

2 %

3 n

3 %

4 n

4 %

5 n

5 %

06 Mi sono sentito accettato dai componenti del gruppo

4 33,3 2 16,7 2 16,7 4 33,3

Allegato n. 8

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AFFERMAZIONI

1 n

1 %

2 n

2 %

3 n

3 %

4 n

4 %

5 n

5 %

07 Preferivo lasciare agli altri le decisioni da prendere

2 16,7 7 58,3 1 8,35 2 16,7 2 16,7

AFFERMAZIONI 1 n

1 %

2 n

2 %

3 n

3 %

4 n

4 %

5 n

5 %

08 Preferivo lasciare agli altri le cose da fare

4 33,3 3 25 3 25 1 8,35 1 8,35

AFFERMAZIONI 1 n

1 %

2 n

2 %

3 n

3 %

4 n

4 %

5 n

5 %

09 Il lavoro è stato ben distribuito tra i componenti

1 8,35 1 8,35 5 41,7 5 41,7

AFFERMAZIONI 1 n

1 %

2 n

2 %

3 n

3 %

4 n

4 %

5 n

5 %

10 L’argomento trattato mi ha interessato

1 8,35 1 8,35 5 41,7 5 41,7

AFFERMAZIONI 1 n

1 %

2 n

2 %

3 n

3 %

4 n

4 %

5 n

5 %

11 Sapevo già qualcosa sull’argomento

4 33,3 4 33,3 3 25 1 8,35

AFFERMAZIONI 1 n

1 %

2 n

2 %

3 n

3 %

4 n

4 %

5 n

5 %

12 Ho imparato concetti nuovi

2 16,7 3 25 7 58,3

AFFERMAZIONI 1 n

1 %

2 n

2 %

3 n

3 %

4 n

4 %

5 n

5 %

15 Il mio gruppo è stato organizzato in modo efficace

1 8,35 5 41,7 2 16,7 4 33,3

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30

AFFERMAZIONI

1 n

1 %

2 n

2 %

3 n

3 %

4 n

4 %

5 n

5 %

16 Il gruppo ha mantenuto l’interesse sul compito

1 8,35 3 25 5 41,7 3 25

AFFERMAZIONI 1 n

1 %

2 n

2 %

3 n

3 %

4 n

4 %

5 n

5 %

17 Sono stati rispettati i tempi di lavoro

1 8,35 3 25 5 41,7 3 25

AFFERMAZIONI 1 n

1 %

2 n

2 %

3 n

3 %

4 n

4 %

5 n

5 %

18 Sono stati rispettati le consegne e i compiti assegnati

1 8,35 2 16,7 5 41,7 4 33,3

AFFERMAZIONI 1 n

1 %

2 n

2 %

3 n

3 %

4 n

4 %

5 n

5 %

19 I componenti hanno partecipato attivamente

1 8,35 1 8,35 5 41,7 5 41,7

AFFERMAZIONI 1 n

1 %

2 n

2 %

3 n

3 %

4 n

4 %

5 n

5 %

20 Ho conosciuto meglio i miei compagni

1 8,35 6 50 2 16,7 3 25

AFFERMAZIONI 1 n

1 %

2 n

2 %

3 n

3 %

4 n

4 %

5 n

5 %

21 Ho trovato difficoltà a lavorare con gli altri

4 33,3 3 25 2 16,7 2 16,7 1 8,35

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31

AFFERMAZIONI

1 n

1 %

2 n

2 %

3 n

3 %

4 n

4 %

5 n

5 %

22 Mi sono impegnato

3 25 6 50 3 25

AFFERMAZIONI 1 n

1 %

2 n

2 %

3 n

3 %

4 n

4 %

5 n

5 %

23 Ho scoperto abilità che non sapevo di avere

1 8,35 2 16,7 4 33,3 5 41,7

Relazione finale

Umberta Sandre

Classe E 5