regulae philosophandi prima regola non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano...

41

Upload: leonzio-amore

Post on 01-May-2015

216 views

Category:

Documents


1 download

TRANSCRIPT

Page 1: regulae philosophandi PRIMA REGOLA Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano per spiegarli Principio di causalità - Rigore ed essenzialità
Page 2: regulae philosophandi PRIMA REGOLA Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano per spiegarli Principio di causalità - Rigore ed essenzialità

regulae philosophandiregulae philosophandi

PRIMA REGOLA

Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che

bastano per spiegarli

Principio di causalità - Rigore ed essenzialità scientifica

Page 3: regulae philosophandi PRIMA REGOLA Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano per spiegarli Principio di causalità - Rigore ed essenzialità

regulae philosophandiregulae philosophandi

SECONDA REGOLA

Riferire sempre alla stessa causagli effetti analoghi

Esempio

La luce del fuoco è della stessa natura della luce del Sole

Page 4: regulae philosophandi PRIMA REGOLA Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano per spiegarli Principio di causalità - Rigore ed essenzialità

regulae philosophandiregulae philosophandi

TERZA REGOLA

Estendere a tutti i corpi quelle qualità che noi riscontriamo

E’ il principio d’induzione

tutti i corpi sono estesi anche se sperimento questa proprietà solo su alcuni

Page 5: regulae philosophandi PRIMA REGOLA Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano per spiegarli Principio di causalità - Rigore ed essenzialità

regulae philosophandiregulae philosophandi

QUARTA REGOLA

Ritenere valida ogni proposizione ottenuta dall’esperienza per

induzione finchè non si scoprano altri fenomeni che la contraddicano

Le proposizioni possono essere falsificate

Page 6: regulae philosophandi PRIMA REGOLA Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano per spiegarli Principio di causalità - Rigore ed essenzialità

regulae philosophandiregulae philosophandi

QUINTA REGOLA

Non esistono idee innate

E’ da ritenersi ipotesi tutto ciò

che non deriva dalle cose stesse, o attraverso i sensi, o attraverso la sensazione dei

pensieri

E’ da ritenersi ipotesi tutto ciò

che non deriva dalle cose stesse, o attraverso i sensi, o attraverso la sensazione dei

pensieri

Page 7: regulae philosophandi PRIMA REGOLA Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano per spiegarli Principio di causalità - Rigore ed essenzialità
Page 8: regulae philosophandi PRIMA REGOLA Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano per spiegarli Principio di causalità - Rigore ed essenzialità

Critica sempre più aspra al cartesianesimo e ad una fisica non giustificata da alcuna

evidenza sperimentale

FISICA DELLE IPOTESI (Cartesio)FISICA DEI PRINCIPI (Newton )

IN REALTA’ RICORRERA’ PIU’ VOLTE AD ENTI ASTRATTI Anche i principi sono generalizzazioni arbitrarie dei fatti

dell’esperienza

Page 9: regulae philosophandi PRIMA REGOLA Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano per spiegarli Principio di causalità - Rigore ed essenzialità
Page 10: regulae philosophandi PRIMA REGOLA Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano per spiegarli Principio di causalità - Rigore ed essenzialità

Maggiore è la massadella palla, maggiore

è la resistenza che offre all’accelerazione impressa

dal calcio

La stessa palla, sulla Terra o sulla Luna, offre la stessa resistenzaGRANDEZZA INVARIANTE (almeno fino ad Einstein)

Page 11: regulae philosophandi PRIMA REGOLA Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano per spiegarli Principio di causalità - Rigore ed essenzialità

P = M g

Il peso è la forza con il quale un corpo viene attratto dalla Terra

Il peso dipende da g oltre che da M . Sulla luna l’accelerazione di gravità è minore

P cambia dalla Terra alla Luna

Page 12: regulae philosophandi PRIMA REGOLA Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano per spiegarli Principio di causalità - Rigore ed essenzialità

TERRA LUNA

Page 13: regulae philosophandi PRIMA REGOLA Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano per spiegarli Principio di causalità - Rigore ed essenzialità

Keplero: vis prensandi- una forza che attira - e un peso che è l’inerzia di un corpo a mantenere il suo stato

La fisica prenewtoniana aveva intuito che è insita nei corpi“quache cosa” proporzionale al peso e che a che far e col moto

Page 14: regulae philosophandi PRIMA REGOLA Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano per spiegarli Principio di causalità - Rigore ed essenzialità

La quantità di materia è la misura della medesima ottenuta congiuntamente dalla sua densità e dal suo volume

La quantità di materia è la misura della medesima ottenuta congiuntamente dalla sua densità e dal suo volume

DENSITA’ = MASSA / VOLUME Circolo vizioso?

Newton non definisce la densità - Concetto primitivo

Page 15: regulae philosophandi PRIMA REGOLA Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano per spiegarli Principio di causalità - Rigore ed essenzialità
Page 16: regulae philosophandi PRIMA REGOLA Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano per spiegarli Principio di causalità - Rigore ed essenzialità

Keplero: causa del moto- misurava la forza dalla velocità

Galileo: forza equivalente al peso

Newton: l’azione esercitata nel corpo per mutare il suo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme

Keplero: causa del moto- misurava la forza dalla velocità

Galileo: forza equivalente al peso

Newton: l’azione esercitata nel corpo per mutare il suo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme

Page 17: regulae philosophandi PRIMA REGOLA Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano per spiegarli Principio di causalità - Rigore ed essenzialità

Forza e massa rimasero per Newton concetti indipendenti

F = k a F = k a

1845 - Duhamel

F = m a m = F / a

Page 18: regulae philosophandi PRIMA REGOLA Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano per spiegarli Principio di causalità - Rigore ed essenzialità

Tempo assoluto (durata) e Spazio assoluto (simile ed immobile)

ENTI ASTRATTI

Giorni, mesi ed anni : tempo relativo Ci muoviamo in uno spazio relativo

Page 19: regulae philosophandi PRIMA REGOLA Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano per spiegarli Principio di causalità - Rigore ed essenzialità

PRINCIPIO D’INERZIA

Ciascun corpo persevera nel proprio stato di quiete o di moto rettilineo uniforme,

eccetto che sia costretto a quello stato da forze impresse

Galileo: Ogni corpo persevera nel suo stato di quiete

di moto circolare uniforme finchè intervenga una forza a modificare tale stato

Page 20: regulae philosophandi PRIMA REGOLA Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano per spiegarli Principio di causalità - Rigore ed essenzialità

IL PRINCIPIO DI INERZIA E’ DI CARTESIO

Cartesio ammette il principio d’inerzia sia come conservazionedella velocità iniziale sia come conservazione della direzione

rettilinea del moto

Il principio cartesiano venne scritto su Le Monde e pubblicato nel 1644. Per lui era un segno dell’intervento di Dio sul mondo

Per Newton invece il principio è l’espressione di una mancanza di forze

Page 21: regulae philosophandi PRIMA REGOLA Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano per spiegarli Principio di causalità - Rigore ed essenzialità

Tutti i fenomeni si spiegano per mezzo del movimentocaratterizzato dalla quantità di moto

M v

Page 22: regulae philosophandi PRIMA REGOLA Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano per spiegarli Principio di causalità - Rigore ed essenzialità

Come una pagliuzza che galleggia sull’acqua è attirata daun vortice nella corrente, così una pietra è attirata dalla Terrada un vortice

Anche i pianeti ruotano , con i vortici che li circondano, in un vortice più grande attorno al Sole

Page 23: regulae philosophandi PRIMA REGOLA Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano per spiegarli Principio di causalità - Rigore ed essenzialità

Newton introdusse fin dal primo principio il concetto di forza.Leibniz e Lagrange lo definirono metafisico

Galilei non lo volle mai utilizzare

Page 24: regulae philosophandi PRIMA REGOLA Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano per spiegarli Principio di causalità - Rigore ed essenzialità

Il cambiamento di moto è proporzionale alla forza

motrice impressa

Il cambiamento di moto è proporzionale alla forza

motrice impressa

F = k a

Non c’è ancora il concetto di massa ma compare la variazionedella velocità cioè l’accelerazione

Page 25: regulae philosophandi PRIMA REGOLA Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano per spiegarli Principio di causalità - Rigore ed essenzialità

Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria; ossia le azioni tra loro e dirette vero parti opposte

Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria; ossia le azioni tra loro e dirette vero parti opposte

Page 26: regulae philosophandi PRIMA REGOLA Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano per spiegarli Principio di causalità - Rigore ed essenzialità

Newton non dimostra che le tre leggi non sono vere ma le presenta

come se fossero assiomi riconoscendo che Galileo conosceva le prime due

Newton non dimostra che le tre leggi non sono vere ma le presenta

come se fossero assiomi riconoscendo che Galileo conosceva le prime due

Page 27: regulae philosophandi PRIMA REGOLA Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano per spiegarli Principio di causalità - Rigore ed essenzialità

L’IMPATTO DEI Principia

L’IMPATTO DEI Principia

Opera difficile anche per i matematici

Venne criticata l’attrazione come causa della gravità. In effetti la gravità rimase un mistero fino ad Einstein

Gran parte degli scienziati inglesi divennero presto ferventi newtoniani, in Europa la polemica con Leibniz

Opera difficile anche per i matematici

Venne criticata l’attrazione come causa della gravità. In effetti la gravità rimase un mistero fino ad Einstein

Gran parte degli scienziati inglesi divennero presto ferventi newtoniani, in Europa la polemica con Leibniz

Page 28: regulae philosophandi PRIMA REGOLA Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano per spiegarli Principio di causalità - Rigore ed essenzialità

IL TORMENTONE DELL’ETERE

L’etere è sempre più sottile scendendo dalla cima dell’ariasino al centro della Terra

Page 29: regulae philosophandi PRIMA REGOLA Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano per spiegarli Principio di causalità - Rigore ed essenzialità

TelescopiTelescopi

Page 30: regulae philosophandi PRIMA REGOLA Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano per spiegarli Principio di causalità - Rigore ed essenzialità

ColoriColori

Page 31: regulae philosophandi PRIMA REGOLA Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano per spiegarli Principio di causalità - Rigore ed essenzialità

Il colore non appartiene ai corpi

Il colore non appartiene ai corpi

Page 32: regulae philosophandi PRIMA REGOLA Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano per spiegarli Principio di causalità - Rigore ed essenzialità

Cartesio : primo modello per la luce

Cartesio : primo modello per la luce

La luce è composta da particelle in movimento

Page 33: regulae philosophandi PRIMA REGOLA Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano per spiegarli Principio di causalità - Rigore ed essenzialità

Cartesio: secondo modello per la luce

Cartesio: secondo modello per la luce

La luce è come un fluido chepassa attraverso i pori di un

mezzo

Page 34: regulae philosophandi PRIMA REGOLA Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano per spiegarli Principio di causalità - Rigore ed essenzialità

Cartesio: terzo modello per la luce

Cartesio: terzo modello per la luce

La luce è un insieme di onde che esercitano una pressionesu un mezzo elastico che pervade tutto

Page 35: regulae philosophandi PRIMA REGOLA Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano per spiegarli Principio di causalità - Rigore ed essenzialità

Cartesio : i ColoriCartesio : i Colori

I colori sono dovuti al diverso modo con cui i corpi ricevono la lucee la riflettono agli occhi di chi la vede

Page 36: regulae philosophandi PRIMA REGOLA Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano per spiegarli Principio di causalità - Rigore ed essenzialità

Altre teorie sulla luceAltre teorie sulla luce

Diverse pressioniSul bulbo oculare

Diverse posizioni del bulbo

Page 37: regulae philosophandi PRIMA REGOLA Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano per spiegarli Principio di causalità - Rigore ed essenzialità

Newton: i colori sono connaturati alla luce Newton: i colori sono connaturati alla luce

A raggi con diverso potere di rifrazione corrispondono

colori diversi

Il viola ha il più alto potere dirifrazione

Il rosso ha il minor potere dirifrazione

Page 38: regulae philosophandi PRIMA REGOLA Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano per spiegarli Principio di causalità - Rigore ed essenzialità

Il biancoIl bianco

MESCOLANZA DI TUTTI I COLORI

Page 39: regulae philosophandi PRIMA REGOLA Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano per spiegarli Principio di causalità - Rigore ed essenzialità

ETERNO DUALISMO

Page 40: regulae philosophandi PRIMA REGOLA Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano per spiegarli Principio di causalità - Rigore ed essenzialità

Influenze culturali della tradizione ermetica

Page 41: regulae philosophandi PRIMA REGOLA Non ammettere altre cause dei fenomeni oltre quelle che bastano per spiegarli Principio di causalità - Rigore ed essenzialità

VELOCITA’ ISTANTANEA: valutiamo la velocità su intervalli sempre più piccoli