regione puglia. bilancio sociale 06_08
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Modello di Bilancio Sociale. Comunicazione pubblica e istituzionale.TRANSCRIPT
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LIDENTIT DELLA REGIONE PUGLIA
SALUTE E POLITICHE SOCIALI
SVILUPPO ECONOMICO
AMBIENTE, RETI E QUALIT URBANA
TERRITORIO, SAPERI E TALENTI
SVILUPPO RURALE
Regione Puglia Bilancio sociale
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1Regione Puglia Bilancio sociale
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REGIO
NE PUGLIA | BILANCIO
SOCIALE
2 Regione Puglia
a cura dell'Area Presidenza e Relazioni Istituzionali
con la collaborazione di Innovapuglia
Hanno collaborato alla redazione
Leonardo VolpicellaDirettore dellArea Presidenza e Relazioni Istituzionali
tutti i Direttori di Area
il Servizio Controllo di Gestione della Regione Puglia
i referenti del controllo di gestione della Regione Puglia
il Servizio Statistiche della Regione Puglia
il Servizio Comunicazione Istituzionale
il personale delle Aree coinvolto nel progetto
Lattanzio e Associati S.p.A.Gruppo Operativo Bilancio Sociale:Vitantonio Putignano(per la Regione Puglia)Sabino AlvinoFrancesco GittoEzio LattanzioMariarosa Fedele (per la societ Lattanzio e Associati S.p.A.)
Progettazione della grafica e della rappresentazione dei datiNino Perrone
ImpaginazioneMichele ColonnaMariarosaria Digregorio
Composizione tipografica in Fedra Sans e Serif disegnato da Peter Bilak, 2001-2005(www.typotheque.com)
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3Regione Puglia Bilancio sociale 2006-2008
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REGIO
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4 Il quadro socio-economico della Puglia, 17 Il territorio, 17La popolazione, 18L'immigrazione, 20Le infrastrutture, 22 Il sistema economico, 26 Industria, 28Agricoltura, 29L'allevamento, 30La pesca, 30 Il turismo, 31
La Regione Puglia. Compiti, organi istituzionali e strutture organizzative, 33 Il Presidente, 34La Giunta della Regione Puglia, 35 Il Consiglio regionale, 36La riorganizzazione del personale e delle strutture della Regione Puglia, 37GAIA: la Regione intelligente, 38Le Societ Partecipate, le Agenzie e gli altri Enti Regionali, 40
Le risorse economico-finanziarie, 43Le fonti ordinarie di finanziamento, 43Le risorse extra-bilancio: Accordi di Programma Quadro, 45 Il Programma Operativo Regionale (POR) 2000-2006, 46La programmazione 2007-2013, 48
La Regione passa prima per i cittadini: partecipazione, cittadinanza attiva, politiche giovanili, 51La programmazione partecipata 2007-2013, 52La costruzione del Piano della Salute, 52Scuola di partecipazione Cittadini e Amministrazioni per lo Sviluppo dei Territori (CAST), 53La legge sulla trasparenza condivisa, 53Le politiche a favore dei giovani, 54
La visione strategica e gli obiettivi, 61+ Il Piano Regionale della Salute, 61+ Il Servizio sanitario e la Legge regionale, 64+ Le politiche sociali, 65
I risultati ottenuti: lattivit della Regione Puglia, 67+ Innovazione e miglioramento continuo. Gli investimenti, 67+ I dati complessivi del Sistema Sanitario Regionale , 69+ La prevenzione e leducazione alla Salute, 73+ La tutela della salute dei cittadini: il caso ILVA a Taranto, 74+ Progetto Oltre la Sanit, 76+Attuazione del Piano Regionale delle Politiche Sociali e dellOsservatorio Regionale Politiche Sociali, 77+ Interventi a favore degli immigrati, 80+Attivazione del Programma Operativo FESR 2007-2013 Ambito Sociale, 81
La spesa per la Sanit e le Politiche sociali, 87
Lavori in corso, 89
La visione strategica e gli obiettivi, 95
I risultati ottenuti: lattivit della Regione Puglia, 97 Sostegno alle imprese, 97 La manovra anti crisi, 98 Ricerca, 100 Infrastrutture e servizi info-telematici ITC, 103 Riconoscimento dei distretti produttivi, 107 Energie rinnovabili, 108 Internazionalizzazione delle imprese, 110 Interventi nel campo delle politiche per il lavoro e delle cooperative, 114 Corsi di formazione professionale, 117
La spesa per lo Sviluppo economico, 119
Lavori in corso, 121 Corsi di formazione professionale, 122
L'identit della Regione Puglia
Indice
Un'altra Puglia.Nichi Vendola Presidente della Regione Puglia, 7
La Regione trasparente:progetti e risultati.Leonardo VolpicellaDirettore Area Presidenza e Relazioni Istituzionali, 9
Nota Metodologica, 10
Salute e politiche sociali
Sviluppo economico
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5Un nuovo assetto del territorio pugliese, 127La visione strategica e gli obiettivi, 127
I risultati ottenuti: lattivit della Regione Puglia, 131Il Documento Regionale di Assetto Generale (DRAG), 131Il Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR), 134Il nuovo sistema di pianificazione locale: il Piano Urbanistico Generale (PUG), 136I Programmi Integrati di Riqualificazione delle Periferie (PIRP) e altri programmi previsti dal Piano Casa regionale, 138Il Piano di Tutela delle Acque, 141La lotta alla carenza d'acqua, 144Interventi per la difesa del suolo, 146Il Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR), 149Il Piano Regionale della Qualit dell'Aria, 149La Rete Ecologica Regionale, 151Aggiornamento e riordino del Piano di Gestione dei Rifiuti e di Bonifica delle Aree Inquinate, 154Il Piano Regionale delle Attivit Estrattive (PRAE) e la nuova legislazione in materia, 156La rielaborazione del Piano Regionale dei Trasporti e il relativo Piano Attuativo, 158La modernizzazione delle reti per il trasposto pubblico locale (TPL), 160
La spesa per l'ambiente, le reti, e la qualit urbana, 162
Lavori in corso, 165
La visione strategica e gli obiettivi, 169
I risultati ottenuti, dallattivit della Regione Puglia, 173 Interventi nel campo dei Beni Culturali, 173 Iniziative culturali e dello spettacolo, 176 Interventi nel campo delledilizia scolastica, 179Diritto allo studio e monitoraggio del sistema dellistruzione, 181 Cooperazione internazionale, 183 Le iniziative per lo sviluppo e la promozione del turismo, 189
La spesa per la promozione del territorio, 193
Lavori in corso, 195
La visione strategica e gli obiettivi, 201
I risultati ottenuti, dallattivit della Regione Puglia, 205 La gestione dei finanziamenti comunitari FEOGA, 205 La promozione dei prodotti pugliesi e leducazione alimentare, 206 Linnovazione e la conoscenza al servizio dellagricoltura, 209 Attivit zootecnica, 212 Osservatorio fito-sanitario, 213 Osservatorio faunistico regionale, 214 Interventi per il miglioramento della produzione ittica e della competitivit del sistema pesca, 215 Foreste: cura dei boschi e prevenzione e lotta agli incendi, 217 Progetti di cooperazione Leader e GAL, 218 Il progetto LeaderMed, 220
La spesa per lo sviluppo rurale, 221
Lavori in corso, 223 Il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007-2013, 223 Innovazione, 224 Masserie didattiche, 225 Inquinamento da nitrati, 225 Memoria e didattica, 225
Ambiente, reti e qualit urbana
Territorio, saperi e talenti
Sviluppo rurale
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7 con grande piacere che la Regione Puglia d alle stampe il suo primo bilancio sociale. Frutto di uno sforzo di innovazione amministrativa che ha coinvolto tutta la struttura regionale, questo nuovo strumento rende comprensibile a tutti i cittadini come e dove investiamo le loro risorse, quanto spendiamo in sanit, in servizi sociali, educazione, ambiente, lavoro.La scelta di avviare una procedura di gestione del bilancio di questo tipo ha un duplice obiettivo. Da un lato quello di rispon-dere allimportante bisogno di trasparenza e qualit ammini-strativa che con sempre maggiore determinazione la Regione sta perseguendo; dallaltro quello di condividere e monitorare, con i pugliesi, il modello di sviluppo virtuoso che, con orgoglio, abbiamo iniziato a costruire. Come emerge dalla lettura del documento, la nuova Puglia una terra dove ogni Euro disponibile contribuisce in modo efficiente e trasparente allobiettivo di rendere la vita pi felice e sicura. E, infatti, nonostante le difficolt generate dalla crisi globale che non ha certo risparmiato lItalia e ancora meno il Mezzogiorno, abbiamo trovato risposte innovative capaci di generare nuova occupazione per i giovani e per i disoccupati e di tutelare attraverso norme e iniziative specifiche - molti posti di lavoro esistenti. Grande attenzione e risorse sono state anche dedicate alla qualit dellambiente di lavoro e ancora pi allambiente delle nostre citt. Le norme per combattere il lavo-ro nero, contrastare il precariato e stabilizzare - ove possibile - i lavoratori sono, tra i risultati qui presentati, quelli di cui siamo pi fieri.Alla formazione, in ogni campo e livello e per ogni fascia di et abbiamo dedicato - come si deduce dalle cifre riportate nel volume - moltissime risorse con risultati visibili in termini di riscoperta di antichi mestieri e di riqualificazione di quelli pi richiesti dal mercato. Investimenti importanti sono serviti ad avvicinare al mondo scientifico e tecnologico nazionale e inter-nazionale - attraverso lerogazione di borse di studio e fondi di ricerca - i nostri cervelli migliori.Le cifre dimostrano ugualmente il nostro forte investimento sulla salute. Nonostante le difficolt persistenti di cui siamo tutti consapevoli - ma che sappiamo derivano in gran parte del divario crescente tra i bisogni di cura e prevenzione e la crescen-te scarsit di risorse disponibili - registriamo innegabili succes-
Un'altra Puglia.
Nichi VendolaPresidentedellaRegionePuglia
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8 si. Lo dimostra la presenza in Regione di nuove e rinnovate sale operatorie cosi come i tanti reparti di eccellenza attrezzati con strumentazione di ultima generazione distribuiti nelle diverse Province. Il pi equilibrato rapporto tra ospedali e territorio, ot-tenuto con la creazione di una fitta rete di servizi socio-sanitari personalizzati diretti a bambini, anziani, diversamente abili, famiglie in difficolt un altro passo importante verso il welfa-re avanzato che con ostinazione perseguiamo. Il nuovo volto della Puglia che il Bilancio Sociale mette in luce anche frutto di importanti investimenti rivolti ad unaccu-rata programmazione territoriale che ha visto sia il ridisegno delle periferie e la riscoperta di un paesaggio minacciato dalla noncuranza e dalla speculazione che la nascita di impianti energetici rinnovabili che non solo contribuiscono ai bisogni energetici crescenti della popolazione, ma rendono ancora pi che mai inutile il ricorso al nucleare. Grazie ad investimenti mirati, la Regione cos ridisegnata richiama oggi un turismo sempre pi numeroso e qualificato che trova in Puglia, assieme alle nostre tantissime bellezze naturali e artistiche, una straor-dinaria riqualificata variet di risorse agroalimentari (ugual-mente valorizzate e promosse dagli investimenti regionali qui presentati).Per ultimo, non certo per importanza, la cultura. La nuova Puglia ha puntato con importanti investimenti su un poten-ziale giovane e meno giovane, in gran parte sommerso, fatto di cinema, di teatro, di musica e feste tradizionali, di scrittura. Questo importante patrimonio immateriale stato riscoperto, valorizzato e fatto conoscere in tutto il mondo. La Regione ha inoltre organizzato, anche in collaborazione con paesi europei, mediterranei e di oltre oceano, mostre ed eventi di alto valore artistico e scientifico che hanno contribuito alla destagionaliz-zazione del turismo pugliese registratasi negli ultimi anni.Infine, dato che lo strumento Bilancio Sociale che la Regione Puglia qui propone non soltanto un bilancio fatto di voci e cifre ma vuole essere un ulteriore strumento di dialogo con i cittadini, chiudo questa presentazione con la richiesta ai lettori di accompagnarci criticamente anche in questo nuovo percorso verso una sempre maggiore trasparenza ed efficienza.
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9Il Bilancio Sociale che qui si presenta vuole essere, dopo la recente riorganizzazione dellamministrazione, un altro passo avanti sul cammino della modernizzazione della Regione Puglia.Il documento ripropone, infatti, una rilettura delle attivit portate avanti nel periodo 2006-2008 in termini progettuali e di risultati. Tale rilettura vorrebbe fornire non solo a tutti i cittadini interessati ma anche a quanti che con il loro lavoro e le loro risorse contribuiscono a raggiungere gli obiettivi prefissa-ti della programmazione regionale un quadro dettagliato di quanto stato fatto. La stesura di un primo Bilancio Sociale da parte della Regione Puglia non solo uno sforzo concreto verso la trasparenza e verso lefficienza, ma anche unapertura di dialogo con i cittadini, con le imprese, con gli utenti dei servizi sociali, sanitari, formativi, che la strategia regionale prevede intensificare ogni anno.La metodologia prescelta per il documento riconduce tutte le attivit gestionali e delle varie strutture ad un documento sin-tetico dal quale si deduce in modo chiaro e semplice, per ognuno degli obiettivi strategici della Regione, i risultati conseguiti in diretta relazione con gli investimenti effettuati.Nellelaborare il documento lamministrazione ha messo in luce i processi lavorativi relazionati con ognuna delle linee di bilancio analizzate. Si tratta di un esercizio non solo di inte-resse in termini di lettura dei risultati raggiunti ma anche di spinta alla riqualificazione di processi spesso avulsi da qualsiasi riscontro esterno verso processi concreti e misurabili.Per le sue finalit di rendicontare puntualmente lattivit svolta dallamministrazione regionale, il Bilancio Sociale , e diventer sempre pi, un veicolo di stimolo alla partecipazione democratica di cittadini che proprio perch dispongono di una visione concreta delle azioni e dei risultati della spesa pubblica, potranno costruire la cosiddetta cittadinanza attiva capace di cogliere la dimensione strategica delle scelte dellamministra-zione, dei risultati conseguiti e di quelli ancora da conseguire. doveroso, infine, esprimere un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno fattivamente contribuito alla realizzazione del primo Bilancio Sociale della Regione Puglia, con particolare ri-ferimento a tutti i referenti dei Nuclei di Controllo di Gestione.
La Regione trasparente:progetti e risultati.Leonardo VolpicellaDirettoreAreaPresidenzaeRelazioniIstituzionali
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Nota metodologica
Il Bilancio Sociale quel documento tramite il quale lEnte riferisce periodicamente, nei confronti dei suoi portatori di interesse (interni ed esterni), le scelte operate, le attivit svolte e i servizi resi, dando conto delle risorse che sono state utilizzate a tal fine.Questo strumento ha visto negli ultimi anni unampia diffu-sione a livello degli Enti Locali, mentre solo pochissime Regioni italiane hanno intrapreso la strada della rendicontazione so-ciale basata su un documento unitario. Il Bilancio Sociale della Regione Puglia si presenta, quindi come una sperimentazione di ampia portata che, pur presentando alcuni limiti nella mi-surabilit di alcune attivit, ha senzaltro il merito di mettere sotto una lente di ingrandimento loperato della Regione nel corso degli anni 2006, 2007 e 2008.
La trasparenza e la partecipazione sono due dei temi portan-ti del Governo regionale. Nelle linee programmatiche del Presidente Nichi Vendola (Una Puglia migliore) si legge infatti:
[] quella inaudita domanda di partecipazione democratica che ha fatto della Puglia un laboratorio e un punto di riferimento del dibattito nazionale. E una domanda robusta che preme ai fianchi dei pubblici poteri e che chiede canali organizzati e permanenti di rappresentazione: chiede di non essere ridotta a pressione clientelare o a mera espressione elettorale, bens di essere il vettore di un nuovo senso civico che pu fare della politica non lesercizio di un mestiere freddo e separato, ma larte di intrecciare la propria vita a quella degli altri, sforzandosi di cooperare per condividere le scelte fondamentali che riguardano il governo del territorio e la qualit della vita.Il nuovo Governo Regionale ispirer la sua azione concreta ad alcuni principi fondamentali, che speriamo possano diventare la bussola di un processo permanente di riforma della politica e di riforma della struttura dei pubblici poteri.Innanzitutto lascolto, il dialogo e la trasparenza. Noi intendiamo perfezionare le nostre proposte politiche attraverso lascolto e la partecipazione di tutte le realt sociali, culturali ed economiche presenti sul territorio.
Questo documento vuole quindi rappresentare, tra laltro, una base comune di lavoro per tutte quelle politiche di Cittadinanza Attiva che la Regione ha promosso nel recente passato e pro-
il Bilancio Sociale della Regione Puglia
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11muover con maggiore slancio nel prossimo futuro. I cittadi-ni e, pi in generale tutti i soggetti che si relazionano con la Regione Puglia (si pensi, quindi, anche a imprese, associazioni, Enti Locali, istituzioni varie, ecc.) possono, infatti, avere un primo quadro generale dellattivit regionale nei diversi ambiti e rendersi promotori di iniziative partecipative volte a migliora-re tale attivit.
Il documento articolato nelle sezioni raccomandate dal-la Direttiva del Ministro della Funzione Pubblica sulla Rendicontazione sociale nelle Amministrazioni Pubbliche del 17 febbraio 2006:
lanota metodologica; lasezione Identit dellEnte,cheriportaindicazioniutiliad
inquadrareilcontestosocioeconomicodiriferimento,ledimensionidellEnte,lasuastrutturaorganizzativa,lesuerisorsefinanziarieedumane; lasezione Rapporto sociale,cheriporta,perognunadelle5Aree
Tematicheindividuate:la visione strategica e gli obiettividiriferimentoperglianni2006,2007e2008;iprincipalirisultati conseguiti neglianniconsiderati,even-tualmentecorredatidaindicatoripervalutarneladimensioneelimpatto(atitoloesemplificativo,livellodiutenza,livellodiservizioerogato,etc.);ilquadro complessivo della spesaperogniArea;i"lavori in corso"infasedirealizzazionenelbreve-medioperiodo.
Le 5 Aree Tematiche individuate si rifanno alle 5 Aree della struttura organizzativa regionale cosiddette "di line", in quanto si occupano di programmare ed erogare servizi a diretto benefi-cio dei differenti portatori di interesse (cittadini, imprese, asso-ciazioni, altri Enti, ecc..). Le attivit svolte dalle altre strutture (dette "di staff") sono di supporto a tutto l'Ente Regione e sono invece illustrate, soprattutto attraverso il racconto di come la Regione Puglia organizzata, quali risorse utilizza e come si rapporta al territorio. Tale struttura permette al lettore di avere a disposizione tutte
L'articolazione dei contenuti
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12 le viste utili alla valutazione delle performance regionali. Si tratta non soltanto di mettere a disposizione del portatore di interesse le informazioni (dati di contesto, dati economico-finanziari, informazioni sullutenza, valutazioni e percezioni dei portatori di interesse, etc.), ma anche di organizzarle in maniera fruibile e accessibile. Il bilancio sociale, infatti, uno strumento che si propone di favorire la partecipazione attiva dei cittadini, contribuendo ad abbattere gli ostacoli, anche formali, alla piena ed organica comprensione del ruolo dellAmministrazione che rendiconta (ambiti di attivit, modalit operative, prodotti e servizi realiz-zati, etc.).Questa attitudine dello strumento finalizzata a rendere pi positivo il rapporto tra istituzioni pubbliche e cittadini, in quanto la trasparenza dei ruoli e delle modalit di funziona-mento facilita la fruizione dei servizi e supporta lappropria-tezza nella presentazione di istanze di democrazia diretta e di partecipazione attiva.
La definizione dei contenuti del Bilancio Sociale 2006, 2007 e 2008 della Regione Puglia il risultato di un processo articola-to, coordinato dal Servizio Controllo di Gestione e fortemente partecipato dalla struttura organizzativa regionale. Il totale dei soggetti coinvolti nel processo di redazione del do-cumento supera le 100 unit. Tale coinvolgimento stato realizzato attraverso la definizione di una struttura organizzativa di progetto, articolata come illu-strato nella pagina seguente.
Il processo realizzativo
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13Attori coinvolti nel processo Scopo e principali attivit oggetto del coinvolgimento
Giuntae,inparticolare,AssessoratoallaTrasparenzaeCittadinanzaAttiva DirettoridiArea
Indirizzostrategicodiprogetto Verificheintermedieefinalidei
risultati
Gruppooperativocompostoda: ServizioControllodiGestione Consulenza
Lattanzio&Associati
ElaborazionedelmodellodisviluppodelBilancioSociale Definizionediobiettivispecifici
delprocessodirendicontazionesociale Individuazionedegliattori
dacoinvolgereedalleattivitdarealizzare Definizionedelprodotto
strategicodisviluppodelsistemadiaccountabilitydaconseguireedirelativitempiprogettuali
Assessori DirettoridiAreaeDirigenti ReferentideiServizi ReferentidelControllo
diGestione
DefinizioneProgettistrategicieServiziprioritari Raccoltainformazioniedati
perladefinizionedegliindicatori
ServiziodiComunicazioneIstituzionale
DefinizionedelPianodellaComunicazioneinternoedesternoallEnte
Limplementazione dellintero processo stata sviluppata in stretto raccordo tra il Servizio Controllo di Gestione e la societ di consulenza Lattanzio e Associati S.p.A., mediante ripetuti momenti di confronto e condivisione sulle metodologie di lavoro e sui dati oggetto della rendicontazione sociale.
Lastrutturaorganizzativadiprogetto
Impostazione modello
Individuazionee coinvolgimentodei diversi attori
Definizionemetodologiaraccolta dati
ed elaborazioneindicatori
Raccolta ed elaborazione informazioni
e dati
Verificae confrontocon gli attori
Rendicontazionee produzionedel documentodel BilancioSociale
Fasi del processo di elaborazione del Bilancio Sociale
Fase 1 Fase 2
Monitoraggio del processo
Fase 3
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L'IDEN
TIT DELLA
REG
IONE PU
GLIA
L'identit della Regione Puglia
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Sei sono le Province della Regione Puglia dopo l'istituzione nel 2004della nuova Provincia di Barletta, Andria e Trani (BAT).
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L'IDEN
TIT DELLA
REG
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GLIA
La Puglia ha una superficie di 19.362 km, sulla quale sono presenti 258 Comuni, e ha come capoluogo Bari. Confina a nord con il Molise, a ovest con la Campania e la Basilicata, a sud con il Mar Ionio ed a est e nord con il Mar Adriatico. Comprende le Province di Bari, Barletta-Andria-Trani, Brindisi, Lecce, Foggia e Taranto. Il suo nome storico Apulia (esito latino del greco Iapygha, Iapigia) deriva dallantica popolazione degli Apuli.
Il territorio
Il quadro socio-economico della Puglia
Bari
Barletta
TraniAndria
Brindisi
Taranto
Provinciadi Bari
Provinciadi BAT
Provinciadi Foggia
Provinciadi Brindisi
Provinciadi Lecce
Provinciadi Taranto
Lecce
Foggia
19.362 km superficie6 Province258 Comuni4.078.529 abitanti
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18 La struttura demografica della Regione stata profondamen-te alterata, nel trentennio 1951-1981, dallemigrazione di ben 800.000 abitanti; successivamente la situazione si capovolta, e oggi i rientri sono piuttosto consistenti. Nel medesimo arco di tempo in cui si sono affermate le industrie e lortofrutticoltura intensiva di tipo commerciale si sono verificati movimenti mi-gratori, non meno vistosi, tra le varie aree della Regione. La popolazione pugliese al 31 dicembre 2007 risulta pari a 4.076.546 abitanti, circa il 7% di quella italiana, con la maggior concentrazione nella Provincia di Bari (oltre il 30%). La Regione presenta un indice di dipendenza strutturale, pari al 49,35%. Questo indicatore offre una idea approssimativa del rapporto tra popolazione dipendente (bambini e anziani) e popolazione in et attiva.
La popolazione
Il quadro socio-economico della Puglia
Piemonte
Veneto
Sicilia
Lazio
Campa
nia
Lomba
rdiaValle dA
osta
Molise
Basilicata
Umbria
Trentino Alto Adige
Friuli - Ve
nezia Giul
ia
Abruz
zo
Marche
Ligu
ria
Sardeg
na
Calabria
Toscana
Puglia
Emilia Romagna
9.706.5845.813.889
5.602.882
5.034.727
4.869.694
4.422.633
4.318.136
3.698.908
2.008.5651.669.454
1.613.871
1.564.171
1.330.103
1.228.211
1.015.126
891.720
590.554
320.597
126.871
4.078.529
Popolazione residente nelle 20 regioni italiane[Fonte: Istat 2008]
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GLIA
Provinciadi Foggia
Provincia BAT
Provinciadi Bari
Provinciadi Taranto
Provinciadi Brindisi
Provinciadi Lecce
682.45616,6%
390.0109,5%
1.251.07230,4%
580.49714,1%
402.9859,8%
812.85719,7%
Popolazione residente nelle 6 Province pugliesi[Fonte: Istat]
15 - 64 anni
67%+ di 65 anni
18%0 - 14 anni
15%
Popolazione residente in Puglia per fasce di et [Fonte: Istat 2008]
2007 20082006200520042003
4.040.990
4.068.1664.071.518 4.069.869
4.076.546 4.078.529
Popolazione residente in Puglia dal 2003-2008[Fonte: Istat]
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Principali Paesi di provenienza degli stranieri residenti in PugliaFonte: Istat
24.314(0,6%)
Stranieri irregolari(stima)
63.868(1,4%)
Stranieri regolari
4.076.546Residenti Puglia
Numero degli stranieri in Puglia per condizione giuridica [Fonte: Istat 2007, Fondazione Ismu Milano-Ipres Bari 2005]
Il quadro socio-economico della Puglia
L'immigrazione
Stati Uniti
Bangladesh
Etiopia
Spagna
Russia
Moldova
Slovacchia
Nigeria
Argentina
Colombia
Pakistan
Venezuela Costa d'Avorio
Romania
Albania
Marocco
CinaPolonia
Tunisia
Ucraina
Senegal
Bulgaria
Germania
Mauritius
Filippine
Macedonia
India
Regno Unito
Brasile
Algeria
Sri Lanka
Eritrea
Francia
Cuba
Grecia
SvizzeraRep. Ceca
Ecuador
Belgio
Egitto Iran
Turchia
Paesi Bassi
Lituania
Altri Paesi
Balcani*
* Balcani (Croazia, Bosnia-Erzegovina, Macedonia, Serbia e Montenegro, Slovenia, Kossovo)
2.000
3.000
4.000
5.000
15.000
10.000
20.000
Numerodi stranieri
1.000
500
100
Paesi di provenienza degli stranieri presenti in Puglia[Fonte: Istat 2007, Fondazione Ismu Milano-Ipres Bari 2005]
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Stati Uniti
Bangladesh
Etiopia
Spagna
Russia
Moldova
Slovacchia
Nigeria
Argentina
Colombia
Pakistan
Venezuela Costa d'Avorio
Romania
Albania
Marocco
CinaPolonia
Tunisia
Ucraina
Senegal
Bulgaria
Germania
Mauritius
Filippine
Macedonia
India
Regno Unito
Brasile
Algeria
Sri Lanka
Eritrea
Francia
Cuba
Grecia
SvizzeraRep. Ceca
Ecuador
Belgio
Egitto Iran
Turchia
Paesi Bassi
Lituania
Altri Paesi
Balcani*
* Balcani (Croazia, Bosnia-Erzegovina, Macedonia, Serbia e Montenegro, Slovenia, Kossovo)
2.000
3.000
4.000
5.000
15.000
10.000
20.000
Numerodi stranieri
1.000
500
100
Agricolturae pesca
Industria,edilizia,
artigianato, trasporti
Commercioe servizi
Alberghie ristorazione
Servizialla persona
Professioni intellettuali
Professionisanitarie
Impiegatopubblico/privato Altro
Altre attivitAttivit terziarie
Donne
Uomini
Percentuale di stranieri occupati per genere e settore di attivit economica[Fonte: Fondazione Ismu Milano-Ipres Bari 2005]
27,5 27,2 25,% 9,7 3,6 2,60,3 0,6
2,9
6,0 4,4 8,8 9,3 62,6 3,31,1 1,6
2,7
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SOCIALE
22 La determinazione del livello di competitivit ed attrattivit di un territorio per i sistemi delle famiglie e delle imprese richie-de unadeguata misurazione della dotazione di infrastrutture economiche e sociali presenti nelle aree territoriali elementari di riferimento. Il livello di dotazione infrastrutturale rappre-senta il grado di funzionalit dei servizi e ha dunque una forte rilevanza interna.Prendendo in considerazione il concetto odierno di infrastruttu-re, la Puglia presenta la seguente dotazione: attraversatadallAutostradaA14,dallAutostradaA16edanumero-
sestradestatali; iserviziferroviarisonorealizzatisullelineedelleFerroviedelloStato,
delleFerroviedelSudEst,delleFerroviedelNordBarese,delleFerroviedelGarganoedelleFerrovieAppuloLucane; cisononumerosiporticommercialieturistici,traiqualirisaltano
quellidiBari,BrindisieTaranto; iltrasportoaereoassicuratodagliaeroporticivilidiBari,Brindisi,
FoggiaeTaranto-Grottaglie.
Le infrastrutture
Manfredonia
BarlettaTrani
PaleseBari
Foggia
Brindisi
Gallipoli
Autostrade
Strade statali
Rete ferroviaria
Porti commerciali e turistici
Aeroporti
San Severo
San Giovanni
Rotondo
Lucera
CerignolaCanosa
di Puglia
Andria
AltamuraGioia del Colle
Grottaglie
Taranto Lecce
Maglie
Il quadro socio-economico della Puglia
-
23
L'IDEN
TIT DELLA
REG
IONE PU
GLIA
Puglia Sud Italia Puglia Sud Italia
Trasporti Infrastrutture portuali
Metri di accosti dei porti per 100 metri di lunghezza delle coste[2006]
4,8 4,5
5,7 Tonnellatedi merci imbarcatee sbarcate per metrodi lunghezza degli accosti [2006]
1.646
1.174 1.244
Passeggeri imbarcati e sbarcati per metro di lunghezza degli accosti[2006]
52,8
339,6
205,5
La rete stradale km di strade provincialiregionali* per 100 km2 di superficie territoriale [2005]
39,850,6 48,9 km di strade di interesse nazionale**
per 100 km2 di superficie territoriale[2005]
8,39,5
7,1
km di strade provinciali e regionali* e di interesse nazionale** per 100 km2 di superficie territoriale [2005]
48,260,1 56,0
km di autostradeper 1.000 km2di superficie territoriale[2006]
16,220,0 21,8
km di autostradea tre corsie per 100 km di autostrade [2006] 11,9
0
23,7
La rete ferroviaria km di rete ferroviaria FS per 1.000 km2 di superficie territoriale[2005]
42,452,7 53,7 Rete FS in esercizio a
binario semplice non elettrificato per 100 km di rete [2005]
27,4
36,229,6
Rete FS in esercizio a binario doppio elettrificato per 100 km di rete FS [2005]
43,635,0
41,6 Stazioni ferroviarieper 100 kmdi rete ferroviaria FS[2005] 9,9
14,5 14,9
Le infrastrutture aereoportuali
Percentuale aeromobili atterrati e decollati[2006]
2,5 0
100,0 Tonnellate di cargo caricate e scaricate (migliaia di tonnellate)[2006]
3,9 14,3
915,9
Passeggeriarrivati e partiti (milioni di unit)[2006]
2,7 10,1
122,8
* Fino al 2002 solo provinciali; ** Ex strade statali
Indici di dotazioni infrastrutturali della Regione Puglia[Fonte: Ufficio Statistico Regionale]
-
REGIO
NE PUGLIA | BILANCIO
SOCIALE
24Puglia Sud Italia Puglia Sud Italia
Energia Energia elettrica Chilometri di rete elettrica a 220 e a 380 Kv per 1.000 km2 di superficie territoriale[2006]
64,2 60,472,6 Produzione netta di
energia elettrica (Gwh)[2006]
35.56659.338
301.226
Produzione netta di energia elettrica (Gwh) per 100.000 abitanti[2006]
874
422 509
Percentuale di produzione netta di energia elettrica[2006]
11,8 19,7
100
Energia elettrica consumata (Gwh) per 100 Gwh di energia elettrica prodotta[2006] 50
87104 Produzione lorda
di energia elettrica degli impianti da fonti rinnovabili per 100 Gwh[2006] 3,3
11,9
16,6
Gas km di rete secondaria di trasporto del gas naturale per 100 Km2 di superficie territoriale [2006]
54,3 51,9
75,0 Abitanti residenti nei comuni serviti da gas metano per 100 abitanti [2006]
95,7 89,5 92,5
Dighe Numero di invasi (Registro italiano dighe) [2006]
9 85
542 Volume degli invasi (Registro italiano dighe) in milioni di m3[2006]
5342.995
13.358
Cultura,ricerca e sviluppo
Cultura Istituti di antichit ed arte per 1.000.000 abitanti [2005]
4,2
9,07,8
Sale cinematografiche per 100.000 abitanti[2006] 6,5 6,0
9,3
Ricerca e sviluppo Spesa per "Ricerca e sviluppo" per 100 euro di Pil [2005] 0,7
0,8
1,1 Spesa media per "Ricerca e sviluppo" per abitante (euro)[2005]
104,7135,8
265,5
Percentuale di spesa per Ricerca e sviluppo nel settore Amministrazioni pubbliche [2005]
13,4 13,5
17,3 Percentuale di spesa per Ricerca e sviluppo nel settore Universit [2005]
59,351,2
30,2
Percentuale di spesa per Ricerca e sviluppo nel settore Imprese [2006] 24,0
33,5
50,4 Addetti alla Ricerca e sviluppo per 1.000 abitanti [2005]
1,5 1,7
3,0
Il quadro socio-economico della Puglia
Indici di dotazioni infrastrutturali della Regione Puglia[Fonte: Ufficio Statistico Regionale]
-
25
L'IDEN
TIT DELLA
REG
IONE PU
GLIA
Puglia Sud Italia Puglia Sud Italia
Assistenza sanitaria
Assistenza ospedaliera
Posti letto negli istituti di cura per 10.000 abitanti[2004]
36,5 35,039,7 Posti letto negli
istituti di cura pubblici per 100 posti letto [2004]
83,273,4 76,9
Tasso di utilizzo dei posti letto negli istituti di cura pubblici [2004]
80,7 77,2 78,4Posti letto in regime di day-hospital negli istituti di cura per 100.000 abitanti [2004]
37,046,0
54,4
Servizi territorialie socio-assistenziali
Consultori materno-infantili per 100.000 donne in et 15-49 anni[2005]
16,714,7
18,6 Posti letto nei presidi residenziali socio-assistenziali per anziani per 1.000 abitanti in et > 65 anni [2004]
21,8
8,09,0
Posti letto occupati nei presidi residenziali socio-assistenziali per anziani per 100 posti letto [2004]
88,2 86,0 91,6Addetti nei presidi residenziali socio-assistenziali per anziani per 100 posti letto [2003]
72,5
53,749,1
Ambiente Smaltimento dei rifiuti
Impianti di discarica per rifiuti urbani per 1.000.000 di abitanti [2005] 4,4
7,05,8
Impianti di compostaggio, biostabilizzazione e incenerimento per 1.000.000 di abitanti[2005]
3,24,5
8,1
Impianti di discarica per rifiuti speciali per 10.000 km2 di superficie territoriale [2004]
16,0
8,5
20,9 Tonnellate di raccolta differenziata per 100 tonnellate di rifiuti urbani prodotti [2005] 8,2
9,8
24,3
Aree protette Ettari di superficie delle aree naturali protette terrestri per 100 ettari di superficie territoriale [2003]
6,7
15,6
9,7
Ettari di superficie delle Zone a protezione speciale (Zps) per 100 ettari di superficie territoriale [2006]
10,7
15,1
11,1
Ettari di superficie dei Siti di interesse comunitario (Sic) per 100 ettari di superficie territoriale [2006]
24,0
18,114,9
Indici di dotazioni infrastrutturali della Regione Puglia[Fonte: Ufficio Statistico Regionale]
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REGIO
NE PUGLIA | BILANCIO
SOCIALE
26 La posizione geografica divenuta strategica, grazie al recente protagonismo delle economie orientali e mediterranee, la di-screta dotazione infrastrutturale e la solidit dei rapporti cultu-rali e degli scambi commerciali con il bacino del Mediterraneo fanno s che la Puglia sia una Regione con elevate potenzialit economiche. La Puglia riuscita a coniugare le proprie tradizioni, la propria storia e le vocazioni produttive con l'innovazione e la tecnolo-gia. Ha raggiunto, infatti, buoni livelli di specializzazione in numerosi comparti industriali. La Regione ha un'economia che la differenzia sensibilmente dal resto del Mezzogiorno italiano sia per le sue caratteristiche generali sia per il dinamismo degli operatori.
Il sistema economico
2004 2005 2006 2007 2008
Evoluzione del numero di imprese attive 339.506 344.152 341.508
395.382 390.353
Evoluzione del numero occupati media annua in migliaia
1.283,41.278,3
1.311,0
1.336,31.340,3Evoluzione del PIL per abitante
valori a prezzi di mercato in euro correnti15.712,1
15.938,8
16.702,7
17.091,3
17.519,5
Evoluzione dei principali dati macroeconomici della Puglia[Fonte: ISTAT]
Il quadro socio-economico della Puglia
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27
L'IDEN
TIT DELLA
REG
IONE PU
GLIA
Agricoltura
Pesca
Estrazione di minerali
Attivit manifatturiere
Produzione e distribuzione energia
Costruzioni
Commercio
Alberghi e ristoranti
Trasporti e comunicazioni
Intermediazione e finanza
Attivit immobiliari, noleggio,informatica e ricerca
Istruzione
Sanit
Altri servizi pubblici
Imprese non classificate
2004 2005 2006 2007 2008
101.214 101.879 98.351 96.053 92.239
730 736 746 784 753
365 359 347
457 429
36.268 36.254 35.70841.075 40.122
107 107 112
167
212
35.752 37.245 38.33445.206 46.138
103.781 104.476 103.584 113.635 112.049
12.471 12.995 13.37715.034 15.555
9.689 9.824 9.61710.458 10.166
4.886 4.940 5.0695.642 5.758
15.949 16.854 17.68220.974 21.594
1.170 1.204 1.2281.356 1.357
1.188 1.2481.343
1.653 1.727
13.032 13.320 13.52314.484 14.690
2.904 2.711 2.487
28.404 27.564
Evoluzione del numero di imprese attive in Puglia per settore di attivit economica [Fonte: Ucio Statistico Regionale]
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REGIO
NE PUGLIA | BILANCIO
SOCIALE
28 Per quanto riguarda lindustria la Puglia la Regione pi industrializzata del Meridione d'Italia. Diverse politiche con l'obiettivo di sviluppare processi di innovazione insieme ad una vasta disponibilit di incentivi agli investimenti, hanno fatto s che il sistema produttivo locale crescesse e che oltre 40 gruppi industriali internazionali appartenenti ai settori aerospaziale, automotive, chimico e ICT investissero sul territorio.La maggior parte degli insediamenti industriali sono situati nel triangolo Bari - Brindisi - Taranto, dove sorgono industrie per la produzione dell'acciaio e per raffinare il petrolio, nonch l'industria tessile e della plastica. Ci sono anche stabilimenti vinicoli, conservieri, del tabacco e dell'olio. Nella neo Provincia di Barletta - Andria - Trani presente una forte concentrazio-ne di industrie tessili e calzaturiere. Nella Provincia di Foggia particolarmente sviluppata l'industria alimentare. La Regione molto povera di minerali, si estraggono solo modeste quantit di bauxite e di gas metano.
Industria
Il quadro socio-economico della Puglia
2004 2005 2006 2007 2008
Agricoltura, silvicoltura e pesca
Servizi
Industria
Evoluzione degli occupati in Puglia nei tre principali settori economici [Fonte: ISTAT]Media annua in migliaia
826,2 815,7845,8
865,0880,7
343,6 351,6 350,2356,9 350,5
113,6 111,0 115,0 114,4 109,1
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29
L'IDEN
TIT DELLA
REG
IONE PU
GLIA
Con riferimento allagricoltura, la Puglia una delle Regioni in cui essa riveste un ruolo preminente nel contesto economico. Si tratta di un'agricoltura assolutamente intensiva e moderna che permette alla Regione di essere ai primi posti in Italia per la produzione di molti prodotti. il caso del grano duro, oltre che dellolio di oliva, nonch delluva da tavola.
Agricoltura
tonnellateproduzione
Puglia % Puglia % Mezzogiorno Italia = 100
51%33%Pomodoro1 posto 2.022.206
88%35%Olive 1.446.504
68%23%Frumento duro 1.154.186
98%71%Uva da tavola 1.091.886
43%15%Uva da vino 1.089.777
94%33%Carciofo 159.182
80%29%Avena 109.675
43%21%Cocomero 99.379
62%21%Lattuga 78.672
56%25%Cavoli 76.972
90%49%Broccoletto di rapa 69.476
Ciliege 59%29%28.003
2 posto Finocchio 91%22%128.382
Cavolfiore 75%17%75.186
Melanzana 81%18%47.322
Peperone 69%17%41.928
Mandorle 100%35%38.806
3 posto Clementine 100%10%42.811Fava da granella 72%10%8.750
Bietola da costa 43%13%7.807
Graduatoria per alcuni prodotti della Puglia in rapporto alla produzione meridionale e nazionale.Media 2004-2005 delle quantit.[Fonte: elaborazioni INEA su dati ISTAT]
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REGIO
NE PUGLIA | BILANCIO
SOCIALE
30 L'allevamento poco sviluppato. Si allevano solo ovini e si cerca di incrementare l'allevamento dei bovini. Nel Gargano esiste l'allevamento delle vacche Podoliche, una razza di origine ucraina introdotta con l'invasione dei Barbari, che forniscono un latte dalle superbe qualit organolettiche.
La pesca un'attivit importantissima per la Puglia, che pu contare sulla pi lunga estensione costiera tra le Regioni non insulari. Le marinerie maggiori sono quelle di Manfredonia, Molfetta, Mola di Bari, Monopoli e Gallipoli, che praticano tanto la pesca sottocosta nei pescosi mari che lambiscono la Regione, quanto quella d'alto bordo. Di recente introduzione anche l'acquacoltura, ossia l'allevamento ittico in mare. Tradizionale invece la vocazione di Taranto nella mitilicoltu-ra, praticata nelle calme acque del Mar Piccolo. La citt rappre-senta oggi la pi importante area di produzione al mondo di mitili allevati, con un stima prossima alle 30.000 tonnellate/anno e oltre 1.300 addetti.
L'allevamento
La pesca
Il quadro socio-economico della Puglia
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31
L'IDEN
TIT DELLA
REG
IONE PU
GLIA
In Puglia, il turismo balneare, naturalistico, artistico e religio-so in graduale ascesa e pu contare su un variegato ventaglio di alternative.Sotto il profilo balneare, esso pu contare tanto sui lidi del Gargano e delle Isole Tremiti, che disseminano una costa altri-menti rocciosa, quanto sulle lunghe coste sabbiose del Salento. Tra le risorse naturalistiche, possibile visitare il Parco nazio-nale del Gargano e le altre aree protette, oltre alle celebri Grotte di Castellana, nel sud-barese.Il flusso turistico in Regione ha registrato negli ultimi anni un aumento in termini sia di presenze che di arrivi.
Il turismo
Per presenze si intendono le notti
trascorse da un cliente in una struttura
ricettiva.
Gli arrivi si riferiscono alle persone che si
recano in un luogo diverso dallambiente
abituale in cui vivono per un periodo di
tempo inferiore a un anno, per un moti-
vo principale diverso dal trasferimento
della residenza e dellesercizio di attivit
remunerata.
Settori di attivit 2006 2007 2008
Italiani Arrivi2.187.667 2.276.402
2.499.045
Presenze9.650.621 9.880.693 10.469.631
Stranieri Arrivi385.465 417.479 423.200
Presenze1.578.223 1.600.910 1.713.745
Totale Arrivi2.573.132 2.693.881
2.922.245
Presenze11.228.844 11.481.603 12.183.376
Numero di arrivi e di presenze in Puglia di italiani e stranieri [Fonte: Servizio Turismo Regione Puglia]
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REGIO
NE PUGLIA | BILANCIO
SOCIALE
32
8
8 sono le nuove Direzioni di Area in cui stata riorganizzata la Regioneattraverso il progetto GAIA.
"Lassetto organizzativo della Regione Puglia fa un bel balzo in avantiper realizzare unamministrazione moderna e sollecita nella risposta alle domande del territorio."
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33
L'IDEN
TIT DELLA
REG
IONE PU
GLIA
La Regione Puglia. Compiti, organi istituzionali e strutture organizattive
A seguito della riforma costituzionale del 2001, sono state am-pliate le competenze attribuite alle Regioni. Con la revisione del testo costituzionale, alla Regione spetta la potest legislativa esclusiva in tutte le materie, ad eccezione di quelle per le quali stato ritenuto di lasciare in capo allo Stato (ad esempio, politica estera, difesa, moneta, immigrazione, sicurezza) la facolt di emanare leggi.Alla Regione inoltre, spetta la potest regolamentare, cio il potere di emanare regolamenti, che vengono definiti come atti normativi di secondo grado, in quanto traggono origine e devono attenersi alla legge da cui sono ispirati.Lampliamento della potest legislativa regionale e leffetto del coinvolgimento delle Regioni nel ciclo di programmazione dei fondi comunitari hanno fatto s che anche la Regione Puglia spostasse gradualmente la propria attivit verso una funzione che pi di tipo normativo, regolativo e di coordinamento piut-tosto che verso lerogazione diretta dei servizi.Lattuazione del federalismo amministrativo, sia a livello stata-le sia a livello regionale, comporta un considerevole passaggio di competenze e trasferimenti di funzioni e compiti ammini-strativi alla Regione e, da questa, agli Enti Locali. Ci richiede una profonda riorganizzazione della Regione e dei suoi appara-ti, facendo emergere con chiarezza il ruolo della Regione quale Ente di programmazione, di indirizzo e di controllo.
-
REGIO
NE PUGLIA | BILANCIO
SOCIALE
34 Il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, il quale stato eletto in seguito alle consultazioni popolari tenutesi nellaprile 2005. Il Presidente della Giunta regionale viene eletto direttamente dai cittadini e rappresenta la Regione.
dirigelapoliticageneraledellaRegioneelasuaorganizzazioneamministrativaeneresponsabile; nominaerevocaicomponentidellaGiunta,aiqualiattribuiscee
revocairelativiincarichi; promulgaleleggiedemanairegolamenti; dirigelefunzioniamministrativedelegatedalloStatoallaRegione,ai
sensidellarticolo118,terzocomma,dellaCostituzione,conformandosialleistruzionidelGovernodellaRepubblica; indiceireferendumprevistidalloStatutoregionale; riferisceannualmentealConsiglioregionalesullostatodiattuazione
delpianodisvilupporegionale,deipianiedeiprogrammiattuativiesullasituazionegestionalecomplessivadellaRegione; puadottareordinanzedinecessiteprovvedimentidiurgenza
salvoratificadellaGiuntaregionale; adottaprovvedimentidiorganizzazionedegliufficiregionaliaecce-
zionedegliufficidelConsiglioregionale.
Il Presidente
IcompitidelPresidentedellaRegione
La Regione Puglia. Compiti, organi istituzionali e strutture organizattive
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35
L'IDEN
TIT DELLA
REG
IONE PU
GLIA
La Giunta Regionale composta,
dal Presidente e da 14 asses-sori. Lo Statuto Regionale regola le
competenze attribuibili alla Giunta re-gionale, alla quale spetta, oltre alla potest
regolamentare: predisporre il bilancio di previsione e il rendi-conto generale e le relative variazioni e ogni altro atto di programmazione finanziaria; gestire il bilancio, amministrare il patrimonio e il demanio regionale; deliberare in ordine ai contratti secondo le modalit di legge; dare piena attuazione al piano regionale di sviluppo economico e sociale; deliberare in materia di liti attive e passive, di rinunce e transazione; deliberare sulla proposizione dei ricorsi alla Corte costituzionale e alla Corte di giustizia delle Comunit europee; sovrintendere alla gestione dei beni pubblici regionali e vigilare sugli enti e aziende dipendenti dalla Regione o con partecipazione regionale; esercitare ogni altra attribuzione e funzio-ne amministrative che dalla Costituzio-ne, dallo Statuto o dalle leggi non
sono demandate espressamente alla competenza del Consi-
glio regionale.
Nichi VendolaPresidente
Coordinamento politica estera Rapporti istituzionali
Enti locali e decentramento Legale e legislativo Protezione Civile
Loredana CaponeVicepresidente Sviluppo economico Attivit produttiveIndustria Industria energetica ArtigianatoCommercioInnovazione tecnologicaFiere e mercati
Angela BarbanenteAssetto del territorio UrbanisticaEdilizia residenziale pubblica
Michele LosappioLavoro, cooperazione e formazione professionale
Michele PelilloBilancio e
programmazione,Fondi strutturali e
politiche comunitarie, Finanze, Economato, Ragioneria, Controllo interno di gestione,
Patrimonio, Protezione Civile
Tommaso FiorePolitiche della salute
Dario StefanoRisorse
agroalimentari, Agricoltura,
Alimentazione, Acquicoltura,
Foreste, Caccia e pesca
Elena GentileSolidarietPolitiche socialiFlussi migratori
Magda TerrevoliTurismo e industria
alberghiera
Silvia GodelliMediterraneo, Cooperazione economica, sociale e culturale con le Regioni del bacino del Mediterraneo,Attivit culturali, Pace
Guglielmo MinerviniTrasparenza e
cittadinanza attiva, Organizzazione e
gestione risorse umane,Affari generali,
Contratti e appalti,Contenzioso,
Demanio marittimo,Sport, Politiche
giovanili, Trasparenza Cittadinanza attiva
Fabiano AmatiOpere pubbliche, Lavori pubblici,Difesa del suolo, Risorse naturaliMario Loizzo
Trasporti e vie di comunicazione
Gianfranco ViestiSud
e diritto allo studioPubblica Istruzione,
Universit, Beni culturali, Musei, Archivi,
Biblioteche, Ricerca scientifica
Onofrio IntronaEcologia,
Tutela dellambiente, Politiche
energetiche, Attivit estrattive, Smaltimento rifiuti,
Aree protette
La Giunta della Regione PugliaPresidente, assessori e deleghe
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REGIO
NE PUGLIA | BILANCIO
SOCIALE
36 Il Consiglio regionale, costituito da 70 consiglieri e presieduto da Pietro Pepe, rappresenta la Comunit pugliese; esercita la potest legislativa e svolge la funzione di indirizzo e di controllo dellattivit della Giunta regionale.
approvailpianodisviluppogeneraleeneverificaperiodicamentelattuazione; approvaildocumentoannualediprogrammazioneeconomicae
finanziaria; approvaconleggeiprincipiegliindirizzidellaprogrammazione
generale,intersettorialeesettoriale; approvalaleggefinanziariaregionaleannuale,ilbilanciodipre-
visioneannualeepluriennale,ilrendicontogeneraleelesercizioprovvisorio; esercitalapotestregolamentareinordineallapropriaorganizza-
zionefunzionaleecontabile; deliberalenominecheglisonoattribuiteespressamentedalla
Costituzione,dalloStatutoedalleleggi; proponealleCamereiprogettidileggechecoinvolgonogliinteressi
dellaRegioneerichiedelosvolgimentodeireferendumnazionali; esprimeipareriprevistidagliarticoli132e133dellaCostituzione
(costituzioneefusionenuoveRegionieProvince); provvedeallistituzionedinuoviComuni,allamodificazionedelle
lorocircoscrizioniedenominazioni; ratificaconleggeleinteseconaltreRegioniperilmiglioreesercizio
dellepropriefunzioni; esercitaognialtrapotestefunzioneconferitaglidallaCostituzione,
dalloStatutoedalleleggi.
Il Consiglio Regionale , infine, organo che presiede ad im-portanti strutture di garanzia e partecipazione: il Comitato Regionale delle Comunicazione per la Puglia (Co.Re.Com Puglia), il Consiglio delle Autonomie Locali, la Conferenza Regionale Permanente per la Programmazione, il Consiglio Statutario Regionale, lUfficio della Difesa Civica, il Consiglio Generale dei Pugliesi nel Mondo.
Il Consiglio regionale
LecompetenzedelConsiglioregionale
La Regione Puglia. Compiti, organi istituzionali e strutture organizattive
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L'IDEN
TIT DELLA
REG
IONE PU
GLIA
La Giunta della Regione Puglia in funzione della riorganizzazio-ne dellEnte ha approvato nel corso del 2007 un nuovo modello istituzionale - organizzativo denominato GAIA: la Regione intelligente. Tale iniziativa oltre a rappresentare un passaggio importante in tema di semplificazione e sburocratizzazione delle procedure costituisce anche un strumento particolarmen-te efficace per declinare lindirizzo politico in attivit, azioni e obiettivi di tipo operativo e gestionale.
La riorganizzazione del personale e delle strutture della Regione Puglia
20032002 2004 2005 2006 2007 2008
Dipendenti di categoria A*
Dipendenti di categoria B*
Dipendenti di categoria C
Dipendenti di categoria D
Dirigenti a tempo determinato
Dirigenti
Totale Dirigenti
Contrattisti*
Totale personale
Direttori di Area
Collaboratori a tempo determinato
Dipendenti di categoria Dfacenti funzioni dirigenziali**
27
1.060
847
1.734
378
378
278
4.324
37
1.016
771
1.544
1
292
293
1
268
3.930
38
970
730
1.460
1
220
221
2
283
3.704
35
853
713
1.252
69
6
111
186
3
328
3.370
176
867
711
1.225
70
13
94
177
3
96
3.255
177
864
704
1.218
70
16
92
178
3
91
3.235
174
858
705
1.206
70
12
89
171
8
3
90
3.215* 183 contrattisti sono passati, dal 1 gennaio 2006, nei ruoli regionali di categorie A e B** 70 dipendenti di categoria D (69 nel 2005) svolgevano al 31/12/2008 funzioni dirigenziali
Evoluzione del personale
-
REGIO
NE PUGLIA | BILANCIO
SOCIALE
38 Il nuovo modello di organizzazione ha previsto listituzione di 8 Aree di Coordinamento, all'interno delle quali sono stati raggruppati i 53 distinti Settori che caratterizzavano il modello precedente. Mentre prima ognuno dei Settori era semplicemen-te incardinato in un Assessorato di riferimento, con listituzio-ne delle Aree le strutture sono state organizzate per Settori che svolgono un'attivit omogenea e/o complementare tra loro, ed stata introdotta una figura manageriale (il Direttore di Area) che assolve principalmente al compito di coordinamento dei Settori dellArea e di sviluppo di azioni e sinergie con le altre Direzioni.
AreaPresidenzaerelazioniistituzionali AreaPoliticheperlosviluppoeconomico,lavoro,innovazione AreaPoliticheperl'ambiente,leretielaqualiturbana AreaPoliticheperlapromozionedelterritorio,deisaperiedeitalenti AreaOrganizzazioneeriformadell'amministrazione AreaProgrammazioneefinanza AreaPoliticheperlapromozionedellasalutedellepersoneedelle
pariopportunit AreaPoliticheperlosvilupporurale
Il processo di riorganizzazione ha riguardato l'aggregazio-ne delle strutture di primo livello - i Settori (ora denominati Servizi) - coinvolgendo anche le strutture di secondo livello (Uffici) ipotizzando anche la creazione di una serie di strutture di staff (la quasi totalit di livello non dirigenziale) per ogni Area. Tali strutture sono state individuate al fine di supportare la Direzione a garantire unitariet, omogeneit ed efficien-za nella programmazione, gestione e sviluppo delle risorse e per migliorare la governance interna dellEnte attraverso una razionalizzazione delle funzioni delle singole strutture e di un maggior collegamento tra le stesse.Il secondo step del processo di riorganizzazione ha, quindi, portato ad una significativa razionalizzazione e riduzione del numero di strutture (Servizi, e, soprattutto, Uffici) e ottimizza-zione delle stesse.
GAIA: la Regione intelligente
Le8AreeindividuateconilmodelloGAIA
La riorganizzazionedelle strutture dirigenziali(dati previsti al 31 dicembre 2008)
Strutture dirigenzialipreviste nellorganigrammadellEnte Regione prima
della riorganizzazione GAIA
Strutture dirigenzialipreviste dalla pianta organica
dellEnte Regione
Strutture dirigenzialipreviste
dalla riorganizzazionedel modello GAIA
Indicatori di risultato della riorganizzazione GAIA(dati previsti al 31 dicembre 2008)
Riduzione dellestrutture dirigenzialia livello dellintero EnteRegione Puglia
-11,2% Riduzione dellestrutture dirigenzialia livello di Giunta Regionale
-12,3%
224209
199
La Regione Puglia. Compiti, organi istituzionali e strutture organizattive
-
39
L'IDEN
TIT DELLA
REG
IONE PU
GLIA
Area 1 Sviluppo RuraleDirettore Giuseppe Ferro Agricoltura Alimentazione Caccia e Pesca Foreste Riforma Fondiaria
Area 2 Sviluppo Economico, Lavoro e InnovazioneDirettore Davide Filippo Pellegrino Lavoro e cooperazione Formazione Professionale Industria e Industria Energetica Artigianato, PMI e internazionalizzazione Commercio Turismo e Industria Alberghiera
Area 3 Ambiente, Reti e Qualit UrbanaDirettore Piero Paolo Cavalcoli Programmazione vie di comunicazione Sistema Integrato dei Trasporti Datore di Lavoro Lavori Pubblici Risorse Naturali Tutela delle Acque Assetto del Terrilorio Edilizia Residenziale Pubblica Urbanistica Ecologia Attivit Estrattive Gestione rifiuli e bonifica
Area 4 Promozione del Territorio, dei Saperi e dei TalentiDirettore Francesco Palumbo Attivit Culturali Mediterraneo Diritto allo studio Universit e ricerca Beni culturali
Area 5 Promozione della Salute delle Persone e delle Pari OpportunitDirettore Nicola Messina Sistema integrato servizi sociali Politiche per le migrazioni Programmazione e integrazione Programmazione e gestione sanitaria Assistenza ospedaliera e specialistica Assistenza territoriale e prevenzione Sport
Area 6 Programmazione e FinanzaDirettore Luca Limongelli Finanza Programmazione e Politiche comunitarie Ragioneria Provveditorato economato
Area 7 Presidenza e Relazioni IstituzionaliDirettore Leonardo Volpicella Controllo di Gestione Comunicazione Istituzionale Legislativo Protezione Civile
Area 8 Organizzazione e Riforma dell'AmministrazioneDirettore Pasquale Chieco Enti locali Personale e Organizzazione Contenzioso amministrativo Demanio e Patrimonio Affari generali eGov, eDemocracy e Cittadinanza attiva
Risorse agroalimentariAgricoltura
Alimentazione Caccia e Pesca
Foreste Riforma Fondiaria ex E.R.S.A.P.
Lavoro, cooperazione e formazione professionale
Lavoro e Cooperazione Formazione Professionale
Sviluppo economicoIndustria ed Industria energetica
Artigianato, PMI e Internazionalizzazione Commercio
Turismo e industria alberghieraTurismo e Industria Alberghiera
Trasporti e vie di comunicazioneProgrammazione Vie di Comunicazione
Sistema Integrato dei Trasporti
Opere pubblicheDatore di Lavoro Lavori Pubblici
Risorse Naturali Tutela delle Acque
Assetto del territorioAssetto del Territorio
Edilizia Residenziale Pubblica Urbanistica
EcologiaEcologia
Attivit Estrattive Gestione Rifiuti e Bonifica
MediterraneoAttivit Culturali
Mediterraneo
Diritto allo studioDiritto allo Studio
Universit e Ricerca Beni Culturali
SolidarietSistema Integrato Servizi Sociali
Politiche per le Migrazioni Programmazione e Integrazione
Politiche della saluteProgrammazione e Gestione Sanitaria Assistenza Ospedaliera e Specialistica Assistenza Territoriale e Prevenzione
Bilancio e programmazioneFinanze
Programmazione e Politiche Comunitarie Controllo di Gestione
Ragioneria Provveditorato Economato
PresidenzaAvvocatura Regionale
Comunicazione Istituzionale Gabinetto
Legislativo Giunta Protezione Civile Segreteria Giunta
Servizio Stampa G.R.
Trasparenza e cittadinanza attivaEnti Locali
Personale e Organizzazione Contenzioso Amministrativo
Demanio e Patrimonio Affari Generali
Politiche Giovanili e Sport eGov, eDemocracy e Cittadinanza attiva
GAIAil nuovo modelloorganizzativo
della Regione Puglia
Precedente organizzazione dei settori
L'organizzazione dei servizi secondo il modello GAIA(dati previsti al 31 dicembre 2008)
-
REGIO
NE PUGLIA | BILANCIO
SOCIALE
40 La Regione, in quanto Ente che si caratterizza sempre pi per attivit di tipo normativo regolamentare rispetto allerogazio-ne diretta di servizi, non deve rendere conto solo degli inter-venti attuati direttamente, ma anche di quelli posti in essere da agenzie, consorzi, aziende e societ allinterno dei quali pu comunque svolgere importanti compiti di indirizzo e controllo.Linsieme di tali soggetti costituisce, quindi, insieme alla stessa Regione, il cosiddetto gruppo pubblico regionale.La Regione ha affidato lerogazione di alcuni servizi ad alcuni soggetti esterni, nei quali lEnte detiene una partecipazione rilevante, rimanendo in questo modo in grado di controllarne la gestione. Questa scelta permette di coinvolgere pi attori, sia pubblici (Comuni, Province, Camera di Commercio, ecc.) che privati, sfruttando cos al meglio le competenze e le risorse che ognu-no di essi mette a disposizione, senza pregiudicare il controllo dellEnte pubblico.
Le societ partecipate, le Agenzie e gli altri enti regionali
La Regione Puglia. Compiti, organi istituzionali e strutture organizattive
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41
L'IDEN
TIT DELLA
REG
IONE PU
GLIA
Termedi Santa Cesarea
Lecce
AcquedottoPugliese
spa
UnioneRegionale
delle Bonifiche
Consorzioper la Bonificadella Capitanata
Consorzioper la Bonifica
Specialedell'Arneo
Consorziodi BonificaUgentoe Li Foggi
Consorziodi Bonifica
Stornara e Tara
Corsorzioper la Bonifica
Montanadel Gargano
Consorzio A.S.IFoggia
ADISUAgenzia Dirittoallo Studio
UniversitarioBari
ADISUAgenzia Dirittoallo Studio
UniversitarioPolitecnico
Bari
ARESAgenzia RegionaleSanitariaPugliese
ARETAgenzia Regionale
per il Turismo
ARPAAgenzia Regionale
per la ProtezioneAmbientale
ARTIAgenzia Regionale
per la Tecnologiae lInnovazione
AREMAgenzia Regionaleper la Mobilit nella Regione
Puglia
IPRESIstituto Pugliese
di RicercheEconomichee Sociali
ApuliaFilm
Commission
ADISUAgenzia Dirittoallo Studio
UniversitarioFoggia
ADISUAgenzia Dirittoallo Studio
UniversitarioLecce
Consorzio di Bonifica
Terre d'Apulia
Societ Trasporti Pubblici
Brindisi spa
33%
Fieradi Galatina e del Salento
17%
InnovaPugliaspa
Principali societpartecipate
Unionie Consorzi
Agenzie per il Dirittoallo Studio Universitario
Agenzieregionali
Istitutidi recerca Altro
SEAPSociet EsercizioAeroporti Puglia
99%
100%
SocietTrasporti Pubblici
di Terrad'Otranto
spa
44%
51%
87%
Gruppo pubblico regionale:dettaglio delle societ, agenzie e altri enti chene fanno parte e percentuale di controllo o partecipazione della Regione Puglia
-
REGIO
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SOCIALE
42
17,4
Poco meno di 17,4 miliardi di euro l'ammontare della spesa complessiva che la Regione Puglia ha sotenuto nel 2008
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43
L'IDEN
TIT DELLA
REG
IONE PU
GLIA
Le risorse economico-finanziarie
Le entrate vere e proprie della Regione sono suddivise nelle sei aggregazioni (i titoli) previste dalla legge.
I titoli I, II e III delle entrate sono destinati a finanziarie le spese correnti, cio quelle spese che consentono il funzionamento or-dinario dell'Ente e l'erogazione dei servizi alla cittadinanza. Tali entrate comprendono, rispettivamente, quelle derivanti dalle imposte di competenza regionale, i trasferimenti da altri Enti e altre tipologie di entrate (come quelle derivanti dalle tariffe dei servizi pubblici e dagli utili delle societ partecipate).I titoli IV e V sono destinati a finanziare gli investimenti, e quindi le risorse corrispondenti possono essere utilizzate per lacquisto, la costruzione, la manutenzione straordina-ria o il rifacimento di opere e di beni immobili facenti parte del patrimonio dellEnte, oltre che di beni mobili con durata pluriennale. Il titolo IV comprende principalmente le entrate derivanti dalla vendita del patrimonio, in particolare quello di tipo immobiliare, mentre il titolo V le somme derivanti dallaccensione di prestiti e mutui. Il titolo VI costituisce inve-ce una partita di giro, necessaria quale modalit di gestione contabile delle risorse finanziarie, ma non significativa per lattivit dellEnte. Le somme comprese in questo titolo, una volta incassate, vengono, infatti, trasferite automaticamente agli enti di competenza, come, ad esempio, lAgenzia delle Entrate nel caso delle ritenute salariali.
Il titolo I (spese correnti) comprende quelle spese che la Regione sostiene ogni anno, per importi pi meno costanti: si tratta di quelle relative al personale, allerogazione di servizi e contribu-ti, ai beni di consumo, agli interessi passivi, ecc.Il titolo II (spese in conto capitale) comprende le somme im-pegnate dallEnte per tutti i suoi investimenti di media-lunga durata (infrastrutture, immobili, macchine da ufficio, ecc.).Il titolo III (spese per rimborso mutui e prestiti) riporta invece le spese necessarie a ripagare la parte di capitale di prestiti e mutui contratti. Come gi detto, le spese relative agli interessi passivi sono invece inserite nel titolo I. Il titolo IV trova perfetta corrispondenza con gli importi del sesto titolo delle entrate: sono tutti movimenti per servizi per conto terzi, cio somme di denaro che la Regione incassa e gira a chi di competenza.
Le fonti ordinarie di finanziamento
Le entrate
Le spese
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REGIO
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SOCIALE
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Le risorse economico-finanziarie
-
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L'IDEN
TIT DELLA
REG
IONE PU
GLIA
Il Fondo aree sottoutilizzate (FAS)
costituisce, dal 2003, lo strumento
generale di governo della nuova
politica regionale e nazionale per la
realizzazione di interventi in aree
particolari del Paese individuate
sulla base dell'art. 27, comma 16 della
Legge 488/99 - Legge finanziaria
2000 che comprendono:
- le sei regioni Obiettivo 1 del ciclo di
programmazione 2000 2006 (Ba-
silicata, Campania, Calabria, Puglia,
Sardegna, Sicilia);
- le regioni Abruzzo e Molise;
- le aree del Centro-Nord ricadenti
nell'Obiettivo 2 e quelle in regime di
sostegno transitorio;
- le zone beneficiarie di Aiuti di Stato
ai sensi dell'art. 87.3 c.
Le risorse FAS sono stabilite ogni
anno dalla Legge Finanziaria e asse-
gnate dal CIPE al fine di perseguire
lobiettivo del riequilibrio economico
e sociale tra le diverse aree del Paese.
Le Intese Istituzionali e gli Accordi di
Programma Quadro (APQ) sono sta-
te istituite con la legge 662 del 1996.
Con la stipula delle Intese Istituzionali
di programma il Governo centrale e
le Regioni hanno individuato settori
di interesse comune, effettuato una
ricognizione delle risorse disponibili,
condiviso regole per la programma-
zione, gestione e attuazione degli
investimenti pubblici.
Da alcuni anni le politiche comunitarie di coesione sono state affiancate ed integrate da una politica regionale nazionale per le cosiddette aree sottoutilizzate che ha come fonte di finan-ziamento la Legge finanziaria e come principali strumenti le Intese Istituzionali di programma e i relativi Accordi di Programma Quadro (APQ) .L'Accordo di Programma Quadro costituisce lo strumento attua-tivo dell'Intesa Istituzionale di Programma nei settori d'inter-vento previsti dalla medesima. In particolare, l'Accordo indica:
leattivitegliinterventidarealizzare,conitempielemodalitdiattuazione,isoggettiresponsabiliedirelativiimpegni; lerisorsefinanziarieoccorrenti,avaleresuglistanziamentipubblici
oreperitetramitefinanziamentiprivati; leprocedureedisoggettiresponsabiliperilmonitoraggioelaverifi-
cadeirisultati. PromotoridegliAPQsonoloStato,leRegioneealtriEntipubblici.
Taliamministrazioni,talvoltaaffiancatedall'interventodisoggettiprivati,sioccupanoanchedell'attuazionedeglistessi.GliinterventiinseritinegliAPQsonofinanziaticondiverserisorse:ordinarie,comu-nitarie,privateequelleaggiuntivenazionaliperleareesottoutilizzate.IlFondoareesottoutilizzate(FAS),infatti,costituisce,dal2003,lostrumentogeneraledigovernodellanuovapoliticaregionalenaziona-leperlarealizzazionediinterventiinareeparticolaridelPaese
La Regione Puglia ha sottoscritto, alla data del 31 dicembre 2008, Accordi di Programma Quadro in svariati settori: Areeurbane Beniculturali Citt Difesadelsuolo Industriaaudiovisiva Politichegiovanili Ricercascientifica Risorseidriche Sensicontemporanei(cinemaespettacolo) Sicurezza Societdellinformazione Studidifattibilit Sviluppolocale
Le risorse extra-bilancio:Accordi di Programma Quadro
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REGIO
NE PUGLIA | BILANCIO
SOCIALE
46 Il POR (Programma Operativo Regionale) il documento di programmazione per lutilizzo dei Fondi Strutturali Europei, integrati da quelli del Ministero dellEconomia e delle Finanze e da quelli della Regione Puglia.Grazie alle opportunit offerte dai Fondi europei, la Puglia ha avviato e realizzato numerose iniziative che sostengono il decol-lo delleconomia locale e permettono al territorio di giocare un ruolo da protagonista nelleconomia internazionale. Sono quattro i fondi da cui attingere: Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) , Fondo Sociale Europeo (FSE) , Fondo Europeo Agricolo di Orientamento e Garanzia (FEOGA) , Strumento Finanziario di Orientamento alla Pesca (SFOP) .Grazie al P.O.R. la Regione Puglia ha potuto disporre di ingenti risorse da utilizzare insieme agli enti locali, alle imprese e ai cittadini per la crescita costante del territorio.
Il Programma Operativo Regionale (POR) 2000-2006
Il Fondo Europeo di Sviluppo
Regionale (FESR)promuovela
coesioneeconomicaesocialecor-
reggendoiprincipalisquilibrifrale
regionieuropee,finanziandoiniziative
asostegnodellePMI;laricercaelo
sviluppotecnologico,itrasporti,le
telecomunicazioniel'energia,laprote-
zioneeilmiglioramentodell'ambiente,
laparittrauominiedonne.
Il Fondo sociale europeo (FSE)
sostienelosviluppodellerisorse
umane,promuovel'occupazioneela
protezionesociale,lepariopportunit
trauominiedonne,lacrescitaecono-
micaesociale,lepariopprtunittra
uominiedonne,lacrescitaeconomica
esociale,laformazionecontinua.
Il Fondo Europeo di Orientamento e
Garanzia Agricola (FEOGA)Finanzia
iniziativeorientateallosvilupporurale
sostenibileedellapoliticaagro-am-
bientale,conparticolareattenzione
almiglioramentodellecondizionidi
lavoroedivitaeallapromozionedella
pariopprtunit.
Lo Strumento Finanziario di
Orientamento della Pesca(SFOP)
Finanzialeazionirelativeaisettori
dellapescaedell'acquacoltura,ten-
dentialmiglioramentodegliequilibri
trarisorseesfruttamentodellestesse,
alrafforzamentodellacompetitivit
delleaziendedisettoreedalrilancio
delleareedipendentidellapesca.
Programma Operativo Regionale 2000-2006.Risorse impegnate, per ciascuno dei 6 Assi di intervento, dalla Regione Puglia alla data del 31 dicembre 2008[Fonte: Servizio Regionale Programmazione e Politiche comunitarie]
Valori in milioni di euro
Asse IRisorse naturali
10 Misure
Asse IIRisorse Culturali
3 Misure
Asse IIIRisorse umane
14 Misure
Asse IVSistemi locali di sviluppo
23 Misure
Asse VCitt, Enti locali e qualit della vita
3 Misure
Asse VIReti e nodi di servizio
5 Misure
1.746
2.683 342 936
342 1.067
Le risorse economico-finanziarie
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L'IDEN
TIT DELLA
REG
IONE PU
GLIA
2000-2006Fondo Misure Denominazione impieghi in
ASSE I - RISORSE NATURALIFESR 1.1 Adeguamento e completamento degli schemi idrici e delle relative reti infrastrutturali 829.911.289FEOGA 1.2 Risorse idriche per le aree rurali e per l agricoltura 174.318.977FESR 1.3 Interventi per la difesa del suolo 299.819.193FEOGA 1.4 Sistemazioni agrarie ed idraulico-forestali estensive per la difesa del suolo 81.126.325FESR 1.5 Sistema informativo ambientale 21.653.666FESR 1.6 Salvaguardia e valorizzazione dei beni naturali ed ambientali 37.192.080FEOGA 1.7 Incremento e gestione dei boschi e tutela della biodiversit del patrimonio forestale 61.083.544FESR 1.8 Miglioramento del sistema di gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati 191.599.995FESR 1.9 Incentivi per la produzione di energia da fonti rinnovabili 39.122.906FSE 1.10 Formazione e sostegno dellimprenditorialit nei settori interessati dallAsse 10.400.603
Totale Asse I 1.746.228.577
ASSE II - RISORSE CULTURALIFESR 2.1 Valorizzazione e tutela del patrimonio culturale pubblico, miglioramento dellofferta e della qualit dei servizi 301.694.940FEOGA 2.2 Tutela e valorizzazione del patrimonio rurale 27.242.565FSE 2.3 Formazione e sostegno dellimprenditorialit nei settori interessati dallAsse 13.109.992
Totale Asse II 342.047.497
ASSE III - RISORSE UMANEFSE 3.1 Implementazione dei servizi per limpiego e messa in rete delle strutture 239.436.948FSE 3.2 Inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro di giovani ed adulti 248.642.243FSE 3.3 Inserimento e reinserimento lavorativo dei disoccupati di lunga durata 123.410.934FSE 3.4 Inserimento e reinserimento lavorativo dei gruppi svantaggiati 65.325.097FSE 3.5 Adeguamento del sistema della formazione professionale 15.408.275FSE 3.6 Prevenzione della dispersione scolastica e formativa 3.795.308FSE 3.7 Formazione superiore 128.837.767FSE 3.8 Formazione permanente 10.130.076FSE 3.9 Sviluppo della competitivit delle imprese e formazione continua con priorit alle Piccole e Medie imprese 41.765.560FSE 3.10 Potenziamento e sviluppo dei profili professionali nella Pubblica Amministrazione 5.386.865FSE 3.11 Sviluppo e consolidamento dellimprenditorialit, emersione del lavoro non regolare 13.123.731FSE 3.12 Miglioramento delle risorse umane nel settore della Ricerca e Sviluppo tecnologico 30.766.428FESR 3.13 Ricerca e Sviluppo tecnologico 82.935.917FSE 3.14 Promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro 58.285.295
Totale Asse III 1.067.250.444
ASSE IV - SISTEMI LOCALI DI SVILUPPOFESR 4.1 Aiuti al sistema industriale (Piccole e Medie Imprese e Artigianato) 436.667.438FESR 4.2 Completamento e miglioramento delle infrastrutture di supporto ai sistemi produttivi locali 323.120.073FEOGA 4.3 Investimenti nelle aziende agricole 253.307.358FEOGA 4.4 Insediamento giovani agricoltori 63.775.000FEOGA 4.5 Miglioramento delle strutture di trasformazione dei prodotti agricoli 221.829.926FEOGA 4.6 Silvicoltura 821.822FEOGA 4.7 Aiuti di avviamento per lassistenza alla gestione delle aziende agricole 611.305FEOGA 4.8 Commercializzazione dei prodotti agricoli di qualit 2.056.795FEOGA 4.9 Diversificazione delle attivit delle imprese agricole 13.588.900FEOGA 4.10 Infrastrutture rurali 74.699.978FEOGA 4.11 Misure in corso (progetti avviati nel precedente periodo di programmazione) 982.541SFOP 4.12 Miglioramento della produzione ittica 67.972.171SFOP 4.13 Supporto alla competitivit e allinnovazione del sistema pesca 26.215.907FESR 4.14 Supporto alla competitivit e allinnovazione delle imprese e dei sistemi di imprese turistiche 136.607.197FESR 4.15 Promozione finalizzata allallargamento dellofferta turistica 55.966.976FESR 4.16 Potenziamento delle infrastrutture turistiche 63.801.339FESR 4.17 Aiuti al commercio 104.018.837FESR 4.18 Contratti di programma 502.702.663FESR 4.19 Capitalizzazione e consolidamento finanziario del sistema delle PMI 39.880.321FSE 4.20 Azioni per le risorse umane (Sistemi industriali, Agricoltura, Turismo, Commercio) 24.756.780FEOGA 4.21 Consolidamento ed innovazione delle competenze tecniche degli imprenditori e operatori agricoli 5.954.577FEOGA 4.22 Ricostruzione del patrimonio aziendale danneggiato da avversit atmosferiche 17.509.062FEOGA 4.23 Capitalizzazione e consolidamento finanziario del sistema delle imprese agricole 246.269.106
Totale Asse IV 2.683.116.070
ASSE V - CITT, ENTI LOCALI E QUALIT DELLA VITAFESR 5.1 Recupero e riqualificazione dei sistemi urbani 301.694.940FESR 5.2 Miglioramento della qualit dellambiente nelle aree urbane 27.242.565FSE 5.3 Azioni formative e piccoli sussidi 13.109.992
Totale Asse V 342.047.497
ASSE VI - RETI E NODI DI SERVIZIOFESR 6.1 Adeguamento e miglioramento reti di trasporto 490.501.088FESR 6.2 Promozinone della Societ dellInformazione dellInternazionalizzazione 238.603.957FESR 6.3 Sostegno allinnovazione degli enti locali 172.738.421FSE 6.4 Risorse umane e societ dellinformazione 34.372.115FESR 6.5 Iniziative per legalit e sicurezza 197.580
Totale Asse VI 936.413.161
TOTALE GENERALE 7.117.103.246
Programma Operativo Regionale 2000-2006. Dettaglio delle risorse impiegate al 31/12/2008[Fonte:ServizioRegionaleProgrammazioneePolitichecomunitarie]
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REGIO
NE PUGLIA | BILANCIO
SOCIALE
48 La nuova programmazione dei Fondi Strutturali Europei partita nel 2007 per concludersi nel 2013. In questo quarto ciclo viene semplificata la struttura generale degli obiettivi e degli strumenti finanziari a disposizione. Dal 2007 vi sono 3 obiettivi (Convergenza, Competitivit regionale e occupazione, Cooperazione territoriale europea) e 3 strumenti finanziari (FESR, FSE e Fondo di coesione) contro gli 8 obiettivi e i 6 stru-menti finanziari della programmazione 2000-2006. La Puglia pu utilizzare in questi anni i Fondi messi a dispo-sizione (sia direttamente dallUE che tramite i cofinanzia-menti nazionale e regionale) nellambito del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (circa 5,2 miliardi di euro), del Fondo Sociale Europeo (circa 1,3 miliardi di euro) e del Piano di Sviluppo Rurale (circa 1,5 miliardi di euro), seguendo le linee guida previ-ste nelle diverse Strategie dellUnione:
laStrategiadiLisbonaperlosviluppodelleconomiadellaconoscen-za,dellinnovazioneedellavalorizzazionedelcapitaleumano; laStrategiadiNizzaperlarealizzazionedellapienaoccupazione
tramitelattuazionedellAgendaSociale; laStrategiadiGteborgperlosvilupposostenibile.
promuoverelinnovazione,limprenditoriaelosviluppodellecono-miadellaconoscenzaedellinnovazione; realizzarecondizionimiglioridioccupabilit,dicoesioneedinclusio-
nesociale; rafforzarefattoridiattrattivitdelterritorio,migliorandolaccessi-
bilit,garantendoservizidiqualitesalvaguardandolepotenzialitambientali.
Il perseguimento di questi obiettivi generali si traduce in quat-tro finalit trasversali rispetto alle diverse linee di intervento da realizzare:
ambiente; pariopportunit; dimensioneterritorialedellosviluppo; cooperazionetransfrontaliera,transnazionaleeinterregionale
europeaediprossimit.
La programmazione 2007-2013
LelineeguidaprevistenellediverseStrategiedellUnione
Orientamentieitremacro-obiettivi:
Le risorse economico-finanziarie
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IONE PU
GLIA
2007-2013Misure Denominazione impieghi in
FONDO EUROPEO SVILUPPO REGIONALE (FESR)ASSE I Societa' Informazione e Ricerca 581.000.000ASSE II Ambiente e Territorio 908.000.000ASSE III Servizi Sociali 570.000.000ASSE IV Valorizzazione risorse naturali e culturali 392.000.000ASSE V Trasporti 1.050.000.000ASSE VI Sviluppo Economico 1.102.000.000ASSE VII Citt e Sistemi Urbani 520.000.000ASSE VIII Governance e Assitenza Tecnica 115.043.956
Totale Fondo FERS 5.238.043.956
FONDO SOCIALE EUROPEO (FSE)ASSE I Adattabilit 102.336.000ASSE II Occupabilit 569.244.000ASSE III Inclusione sociale 76.752.000ASSE IV Capitale umano 409.344.000ASSE V Transnazionalit e interregionalit 25.584.000ASSE VI Assistenza tecnica 51.168.000ASSE VII Capacit istituzionale 44.772.000
Totale Fondo FSE 1.279.200.000
PIANO DI SVILUPPO RURALE (PSR)ASSE I Miglioramento della competitivit del settore agricolo e forestale 598.000.000ASSE II Miglioramento dellambiente e dello spazio rurale 519.171.000ASSE III Qualit della vita nelle zone rurali e diversificazione dell'economia rurale 40.000.000ASSE IV Attuazione dellimpostazione Leader 279.000.000
Assistenza tecnica 44.397.696Totale PSR 1.480.568.696
TOTALE GENERALE 7.997.812.652
La Programmazione 2007-2013.Dettaglio delle risorse programmate[Fonte:ServizioRegionaleProgrammazioneePolitichecomunitarie]
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Poco pi di 47,7 milioni di euro l'ammontare delle risorse impiegate dalla Regione Puglia nelle politiche giovanili.
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Allinterno della Regione ormai diffusa lidea che la democra-zia delegata sia un involucro insufficiente per contenere la com-plessit delle attuali dinamiche sociali. Servono pi conoscenze e pi energie di quelle canalizzate attraverso i meccanismi della rappresentanza; serve unaggiunta alla democrazia, il plus che le consenta di risultare efficace nel governo, anzi, nellauto-governo della realt. Lipotesi che la partecipazione costituisca questaggiunta, che sia cio la risposta al bisogno di dilatazione degli ambiti deci-sionali dalle istituzioni allintera comunit. Si tratta di aprire una nuova strada, obbligata, necessaria, che tocca alle fonda-menta la concezione del rapporto tra societ, partiti e pubblica amministrazione, secondo cui i partiti come la pubblica am-ministrazione sono sovraordinati rispetto alla societ. Questo modello non regge pi, sia rispetto alle grandi sfide come lequilibrio ambientale del pianeta e liniqua sperequazione del-le risorse, che rispetto alle sfide locali, come la riqualificazione urbana, la legalit e la programmazione dello sviluppo terri-toriale. Concepire politiche pubbliche efficaci, oggi, significa accumulare una quantit cospicua di conoscenze specialistiche e di competenze di contesto, ma anche attivare energie sociali in misura appropriata, quindi vasta.Emerge il bisogno di un nuovo modello di relazioni in cui la politica e lamministrazione stiano allinterno del sistema so-ciale come facilitatori degli scambi comunicativi. Il mutamento profondo perch investe la struttura che connette, cio le relazioni che fondano la societ. Cambia larchitettura: dalla gerarchia, verticale e oligarchica, alla rete, orizzontale e mul-tipolare. E cambia la missione dellamministrazione pubblica: non tanto produrre pi beni e servizi (le risorse decrescono, in-fatti) quanto agire sulla catena del valore per dare pi significa-to alle cose. Riconnettere le relazioni, generare un nuovo senso sociale, mettere in gioco non solo la politica e le istituzioni, ma anche la cultura e, dunque, letica. La partecipazione pu promuovere quindi linnovazione delle politiche pubbliche, sia nel metodo che nei contenuti, favorendo una pi adeguata rispondenza delle scelte agli interessi della collettivit, la verifica di sostenibilit dei progetti e incremen-tando le possibilit di successo.
La Regione passa prima per i cittadini: partecipazione, cittadinanza attiva, politiche giovanili
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52 Con la consapevolezza che tale innovazione richiede sofisti-cate competenze e tecniche di organizzazione dellascolto, la Regione ha scelto di sperimentare, su problemi reali, inedi-ti percorsi di cittadinanza attiva, raggiungendo i seguenti obiettivi.
La Programmazione per limpiego dei fondi comunitari, relativi al periodo 2007-13, un processo di straordinario valore per lim-patto che avr sulla societ pugliese in termini di impulso allo sviluppo regionale. Perch tale processo determini una effettiva discontinuit rispetto al passato, necessario che produca poli-tiche rispondenti ai bisogni reali del territorio tenendo conto di bisogni e competenze diffuse. Per questo motivo, nellelaborazione della nuova program-mazione, la Regione ha scelto di dare spazio a tutti i cittadini pugliesi interessati, sperimentando modelli innovativi di costruzione di politiche per lo sviluppo. I contributi perve-nuti, integrati e rielaborati, sono diventati parte importante del Documento Strategico Regionale proposto al Ministero e allUnione Europea.
Un ampio processo partecipativo ha visto coinvolti i cittadini nella definizione degli obiettivi e delle strategie del Piano regio-nale di Salute: cambiata quindi la metodologia di costruzione del Piano che, per scelta dell'Amministrazione Regionale, ha accolto le esigenze e le aspettative dei cittadini sin dalla fase di impostazione iniziale. L'intero processo partecipativo si svi-luppato su percorsi differenziati per classi di interlocutori: oltre ai singoli cittadini, sono stati coinvolti gli Uffici Relazioni con il Pubblico e i Comitati Consultivi Misti, gli operatori sanitari e le Associazioni, da cui sono emersi contributi relativi al Piano e specifiche proposte di cambiamento per elevare la qualit dei servizi, soprattutto a tutela dei pi deboli.
La programmazione partecipata 2007-2013
La costruzione del Piano della Salute
La Regione passa prima per i cittadini: partecipazione, cittadinanza attiva, politiche giovanili
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CAST - Cittadini e Amministrazioni per lo Sviluppo dei Territori espressione della ferma volont di dar corpo alla democrazia partecipata e ha dato impulso alla costruzione di una rete tra soggetti di particolare sensibilit, interessati ad acquisire stru-menti e metodi di partecipazione alla definizione di politiche pubbliche condivise. Alla Scuola hanno partecipato 65 persone, di diverso profilo professionale: amministratori locali, funzio-nari pubblici, professionisti, associazioni e singoli cittadini che, insieme, hanno avuto modo di:
riflettereinmodostrutturatosutemistrategiciperlosviluppodeiterritori; conosceremetodistrutturatiperfavorirelapartecipazionedeicitta-
dinialladefinizionedellepolitichepubbliche; scambiareesperienzeinnovativeanchealivellointernazionale; sperimentarelecompetenzeacquisiteincontestirealisulterritorio
regionale.
Accanto ai principi regolatori dellazione amministrativa (lega-lit, imparzialit, buona amministrazione), nel corso dellul-timo decennio (a partire dagli anni 90), ne stato individuato uno nuovo: il principio di trasparenza. Per trasparenza ammi-nistrativa si intende la necessit di garantire la massima circo-lazione possibile delle informazioni sia all'interno del sistema amministrativo, sia fra questo ultimo ed il mondo esterno. Nel giugno 2008 il Consiglio Regionale ha approvato in via defi-nitiva la legge Principi e linee guida in materia di trasparenza dellattivit amministrativa nella Regione Puglia. Tale legge nasce "dal basso", in quanto una prima bozza del disegno di legge stata discussa collettivamente con la cittadinanza attiva prima di passare definitivamente al vaglio politico.
Processi partecipativi simili si sono inoltre utilizzati per la reda-zione della Legge Regionale sullo Sport e della Legge Regionale per la Tutela delle coste, che sono state discusse da diverse classi di soggetti portatori di interesse e, quindi, approvate dal Consiglio Regionale.
Scuo