recensioni - il portale del csv lazio · perché “il cavaliere oscuro – il ritorno”? per-ché...

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a cura di Federica Frioni Recensioni L’autrice, Luisa Laurelli, già presidente nella precedente legislatura regionale della Com- missione Speciale per la Sicurezza e la Lotta alla Criminalità della Regione Lazio, con il suo ultimo libro contribuisce a mettere insieme i tasselli che compongono il puzzle della lotta alla criminalità e del contrasto alle mafie nel nostro territorio. “Il filo rosso della legalità” scritto in collaborazione con Edoardo Levan- tini, esponente dell’associazionismo per il con- trasto alla criminalità organizzata, e con contributi di donne e uomini impegnati nelle istituzioni e nella società civile; è anche un progetto politico: quello di riportare legalità, moralità ed etica all’interno dell’apparato legi- slativo, per combattere le mafie e promuovere una politica sana. Una legalità che conviene, ai politici e ai citta- dini. (Valentina Maragnani) “Il Filo Rosso della Legalità. Esperienze per il futuro” A cura di Luisa Laurelli con Edoardo Levantini Pulsar Comunicazione pp. 128, 12.00 € “La marcatura della regina” Giovanni di Giamberardino Edizioni Socrates 2012 pp. 192, 9.00 € Per capire che cosa è la solitudine a Roma, bi- sogna leggere questo libro. Come api chiuse ognuna nella propria cella dell'alveare, ci sfio- riamo, ci scontriamo, senza incontrarci mai. La regina è una sola e, alla fin fine, anche lei fi- nisce male. “La marcatura della regina” è un romanzo fatto di racconti. La cornice è data da un omicidio avvenuto a Roma, vicino a Via Nomentana, dove viene ritrovato il corpo di una donna sgozzata e abbandonato, nudo e "marcato". Attorno a questo fatto ruotano 24 storie di persone che in qualche modo hanno avuto a che fare con quella donna, con quel luogo, con i protagonisti della scena. La let- tura ci permette così di incontrare impiegati cinici, immigrati ingenui, tossici disperati, ra- gazze tradite, bambine indifese e perfino zan- zare filosofe. Un mondo di persone diversamente vittime dell'egoismo, dell'ab- bandono, del razzismo o semplicemente del caso. Mai comunque pienamente protagoni- ste della propria vita, che sembra sempre de- cisa da altri. Un libro avvincente e imprevedibile. (P.S.) Leggere, ascoltare, navigare 77

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Page 1: Recensioni - Il portale del CSV Lazio · Perché “Il cavaliere oscuro – Il ritorno”? Per-ché Christopher Nolan, con la sua trilogia di Batman, è riuscito a raccontare come

a cura di FFeeddeerriiccaa FFrriioonniiRR ee cc ee nn ss ii oo nn ii

L’autrice, Luisa Laurelli, già presidente nellaprecedente legislatura regionale della Com-missione Speciale per la Sicurezza e la Lottaalla Criminalità della Regione Lazio, con il suoultimo libro contribuisce a mettere insieme itasselli che compongono il puzzle della lottaalla criminalità e del contrasto alle mafie nelnostro territorio. “Il filo rosso della legalità”scritto in collaborazione con Edoardo Levan-tini, esponente dell’associazionismo per il con-trasto alla criminalità organizzata, e concontributi di donne e uomini impegnati nelleistituzioni e nella società civile; è anche unprogetto politico: quello di riportare legalità,moralità ed etica all’interno dell’apparato legi-slativo, per combattere le mafie e promuovereuna politica sana. Una legalità che conviene, ai politici e ai citta-dini.

(Valentina Maragnani)

““IIll FFiilloo RRoossssoo ddeellllaa LLeeggaalliittàà.. EEssppeerriieennzzeeppeerr iill ffuuttuurroo””A cura di Luisa Laurelli con Edoardo LevantiniPulsar Comunicazionepp. 128, 12.00 €

““LLaa mmaarrccaattuurraa ddeellllaa rreeggiinnaa””Giovanni di GiamberardinoEdizioni Socrates 2012pp. 192, 9.00 €

Per capire che cosa è la solitudine a Roma, bi-sogna leggere questo libro. Come api chiuseognuna nella propria cella dell'alveare, ci sfio-riamo, ci scontriamo, senza incontrarci mai.La regina è una sola e, alla fin fine, anche lei fi-nisce male. “La marcatura della regina” è unromanzo fatto di racconti. La cornice è datada un omicidio avvenuto a Roma, vicino a ViaNomentana, dove viene ritrovato il corpo diuna donna sgozzata e abbandonato, nudo e"marcato". Attorno a questo fatto ruotano 24storie di persone che in qualche modo hannoavuto a che fare con quella donna, con quelluogo, con i protagonisti della scena. La let-tura ci permette così di incontrare impiegaticinici, immigrati ingenui, tossici disperati, ra-gazze tradite, bambine indifese e perfino zan-zare filosofe. Un mondo di personediversamente vittime dell'egoismo, dell'ab-bandono, del razzismo o semplicemente delcaso. Mai comunque pienamente protagoni-ste della propria vita, che sembra sempre de-cisa da altri. Un libro avvincente eimprevedibile.

(P.S.)

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LL’’AAssssoocciiaazziioonniissmmoo mmuullttiilliivveelllloo iinn IIttaalliiaaRReettii rreellaazziioonnaallii,, ccaappiittaallee ssoocciiaallee ee aattttiivviittààpprroossoocciiaalliiA cura di Giovanna Rossi e Lucia BoccacinFranco Angeli editore, 2012 pp. 191, 25.00€

La ricerca è un’accurata analisi su alcuni aspettidell’associazionismo, intendendo con ciò spe-cificamente le associazioni con mission prosociale, di tipo nazionale e con struttura dimultilivello, ovvero costituite da affiliate diprimo e secondo livello. Il focus è posto sui beni relazionali pubblici,considerati come esternalità positive in quantoconseguenza del processo di reticolazione in-terna e delle collaborazioni stabilite esterne.Le autrici, per illustrare questi concetti, nonlesinano definizioni di “ultima generazione”come: capitale sociale bonding (quello basatosu legami forti rivolti all’interno) e capitale so-ciale bridging (caratterizzato da legami debolivolti alla costruzione di ponti/collaborazioni).Al termine dell’analisi si rileva una differenzanelle dinamiche relazionali interne ed esternein base anche alla tipologia di ambito di attivitàcon distinzione tra socio-sanitarie e socio-edu-cative o tematiche internazionali. Un testoprettamente sociologico, per addetti ai lavori.

(Francesca Amadori)

È sbagliato progettare solo per partecipare aibandi. La progettazione è un’attività di gruppoche non può essere delegata ad uno speciali-sta, perché è una competenza da condividerecon gli operatori e con contesti in cui l’orga-nizzazione opera. Una buona progettazione, quindi, va oltre lanecessità di strutturare gli interventi, perchéporta con sé la promozione di relazioni effi-caci tra operatori e utenti, anima la comunità,produce fiducia e dà maggiore efficacia ai pro-getti. È quindi uno strumento indispensabileper rispondere alle reali esigenze degli utentinel rispetto di diritti di ciascuno. Il libro di Jamil K. Amirian nasce da un’espe-rienza pluriennale di lavoro sul campo e offreun quadro complessivo di riferimento per unariflessione sulle metodologie della progetta-zione. Fornisce inoltre esempi reali e indica-zioni pratiche.

(P.S.)

LLaa pprrooggeettttaazziioonnee ssoocciiaallee.. EEssppeerriieennzzee ee rriifflleessssiioonniiJamil Karim AmirianFranco Angeli 2012pp. 190, 24.00 €

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Segnalati dal Centro di documentazionesul volontariato e il terzo settorevia Liberiana 17, Roma - tel. 06.44702178

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L’hanno definito il “Gomorra nero”. E la de-finizione ci sta bene. “Là-bas”, come dice ilsottotitolo del film, è la storia di una “educa-zione criminale”. È quello che succedequando l’assimilazione della nostra cultura daparte degli stranieri che arrivano da noi toccagli aspetti più deleteri, quelli della criminalità.In questo caso è la Camorra: “Là-bas” rac-conta la storia vera di ragazzi africani chehanno scelto la via della criminalità, perchéquella è l’opportunità che hanno trovato nelposto dove sono arrivati, e perché l’alternativaera raccogliere pomodori a 20 mila lire algiorno. Per non sentirsi “immigrati”. Perché è“la povertà che è pericolosa”. Questi ragazzi sisono integrati, ma nel modo peggiore che po-tessero trovare. E sono finiti vittima di unastrage di Camorra. “Là-bas” racconta, constile scarno e un realismo intenso, un mondo“nero”, in quanto sommerso e sconosciuto. Eha il pregio di raccontare gli africani – che par-lano inglese e francese, le loro lingue – dal loropunto di vista. Non è il nostro sguardo su diloro, ma il loro su di noi.

(Maurizio Ermisino)

LLàà--bbaassRegia: Guido LombardiDrammaticoItalia 2011100’ Cinecittà Luce

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RReeggoollaazziioonnee ssoocciiaallee ee pprroommoozziioonnee ddii ssoolliiddaarriieettàà.. PPrroocceessssii ddii ccaammbbiiaammeennttoonneellllee ppoolliittiicchhee ssoocciiaallii..Maria Lucia PigaFranco Angeli 2012, pp. 144, 18.00 €

La “regolazione” a cui si riferisce il titolo èquella del governo pubblico per la realizza-zione del welfare mix. L’autrice analizza il con-cetto leggendolo attraverso le teoriesociologiche, da una parte, e le pratiche soli-daristiche dall’altra, con l’intento di dimostrarecome il processo di cambiamento che investele politiche sociali vada verso l’affermazionedi un tipo “sociale” di regolazione. Detto in altri termini, la solidarietà insita neisistemi di welfare non è data una volta pertutte; questa sussiste solo se attivata da politi-che che mettano al centro la persona, sia essaoperatore sociale o soggetto in situazione didisagio. E non si crea vero benessere se non sisviluppano relazioni improntate ad una soli-darietà “capacitante” (cioè che rende capaci).La cornice sociologica del costruzionismo, so-stiene la Piga, consente allo stesso tempo diteorizzare, ma anche, più pragmaticamente, divalorizzare il terzo settore, in quanto trasfor-matore di utenti del sistema assistenziale in at-tori dello stesso.

(Francesca Amadori)

Segnalati dal Centro di documentazionesul volontariato e il terzo settorevia Liberiana 17, Roma - tel. 06.44702178

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Perché “Il cavaliere oscuro – Il ritorno”? Per-ché Christopher Nolan, con la sua trilogia diBatman, è riuscito a raccontare come pochi inostri tempi: non a caso ha iniziato dopo l’11settembre 2001, e l’ha portata a compimentodurante la crisi economica più pesante degli ul-timi anni. “Il cavaliere oscuro – Il ritorno” è gi-rato a New York, il luogo che per noi significal’immagine più vicina all’Apocalisse. La grandeidea di Nolan è stata prendere supereroi e vil-lain e inserirli nel mondo reale: tutto è più coin-volgente quando puoi credere nel mondo chevedi e accettarne le leggi. In “Batman Begins”vedevamo prima l’uomo dell’eroe, in un mondodi psicosi collettiva che sembrava quello degliattacchi alle Torri Gemelle. “Il cavaliere oscuro– Il ritorno” piomba in piena crisi economicaglobale: è il denaro il nervo scoperto della no-stra società. Anche a Gotham/NY è appan-naggio di pochi, e scoppia una rivolta in stileOccupy Wall Street, che viene cavalcata daBane, energumeno che vuole impossessarsi diuna macchina per l’energia sostenibile. Sì, unaltro nervo scoperto.

(Maurizio Ermisino)

C’è la nebbia, si mangia male, la gente è freddae pensa solo a lavorare. Luoghi comuni, fidicompagni di viaggio: dopo quelli sul Sud, eccoquelli su Milano in “Benvenuti al Nord”, se-quel di “Benvenuti al Sud”. Stavolta tocca aMattia (Alessandro Siani), in crisi con la mo-glie Maria (Valentina Lodovini), trasferirsi daCastellabate a Milano. Ad aspettarlo ovvia-mente c’è Alberto Colombo (Claudio Bisio).L’impatto è duro: colazioni scarne e solitarie,divieti di sosta da rispettare. E al lavoro tutticorrono. Ovviamente, come nel primo film, iluoghi comuni vengono superati, esorcizzati,sfatati. “Benvenuti al Sud” era il remake di unfilm francese, costruito intorno a una tramasolida e gag riuscite. “Benvenuti al Nord” è unfilm completamente nuovo: la sfida è propriocostruire un film da zero, anche se sul cano-vaccio del predecessore. Rispetto al quale ilnuovo film funziona meno come racconto, eprocede più per gag, è meno cinema e più ca-baret. In cui domina Paolo Rossi, immensonel suo ruolo di team leader simil Marchionne.

(Maurizio Ermisino)

IIll ccaavvaalliieerree oossccuurroo –– IIll rriittoorrnnooRegia: Christopher NolanAzioneUsa, Gran Bretagna 2012164’ Warner Bros

BBeennvveennuuttii aall NNoorrddRegia: Luca MinieroCommediaItalia 2012110’ Medusa

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