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Ufficio stampa Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 23.11.2012 Pagina 1 di 27

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rassegna 23.11

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Page 1: rassegna 23.11

Ufficio stampa

Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del

23.11.2012

Pagina 1 di 27

Page 2: rassegna 23.11

extra IDV

Regionale

Bologna

Piacenza

Ferrara

Ravenna

Forlì Cesena

INDICE

Val Samoggia Pd: «La fusione vale 38 milioni»23/11/12 Unità edizione Bologna 4

Primarie a 5 Stelle (ancora) da decifrare. Priorità: non lasciare fuori nessuno23/11/12 Fatto Quotidiano Emilia Romagna 5

Mille Market per la colletta alimentare23/11/12 Corriere di Bologna 6

Pure la Valsamoggia va al voto “Comune unico per sopravvivere”23/11/12 La Repubblica Bologna 7

Val Samoggia Pd: «La fusione vale 38 milioni»23/11/12 Unità edizione Bologna 4

Il partito di Di Pietro sta cadendo a pezzi23/11/12 Libertà 8

Educare alla sicurezza:i genitori dove sono?23/11/12 Libertà 9

Scuola XXV Aprile, oggi a Borgotrebbia la festa dell’Albero23/11/12 Libertà 10

Referendum anti-casta, l’Idv torna in piazza23/11/12 Libertà 11

Corsa alle proposte di aggregazione C’è chi “sposa”le vallate e chi va oltre23/11/12 Libertà 12

«L’Idv sta con Bersani o con Vendola» I ‘dipietristi’ rilanciano l’appello del leader23/11/12 Il Resto del Carlino Ferrara 13

Cittadinanza onoraria: infuria la polemica su ‘Al Moletà’23/11/12 Il Resto del Carlino Ferrara 14

Tanta Idv nelle primarie «Anche noi nell’alleanza23/11/12 La Nuova Ferrara 15

Grande Crispa, un altro affondo23/11/12 La Nuova Ferrara 16

Salta il voto sul regolamento capanni23/11/12 Corriere Romagna Ravenna 17

Ravenna, la convezione per il Benelli è attesa lunedì23/11/12 Corriere Romagna Ravenna 18

Maggioranza in ritirata, slitta il regolamento23/11/12 Il Resto del Carlino Ravenna 19

Stasera a Formellino si parla di estensione della rete gas23/11/12 Il Resto del Carlino Ravenna 20

Palazzo Podestà ancora in alto mare23/11/12 Il Resto del Carlino Ravenna 21

I residenti e la Giunta23/11/12 La Voce di Romagna Ravenna 22

BAGARRE IN CONSIGLIO COMUNALE23/11/12 La Voce di Romagna Ravenna 23

“Pescatori coinvolti nelle decisioni”23/11/12 La Voce di Romagna Ravenna 24

Spiagge Emendamenti in Senato per la proroga23/11/12 La Voce di Romagna forlì 25

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Rimini Spiagge Emendamenti in Senato per la proroga23/11/12 La Voce di Romagna Rimini 26

I transfughi di Tonino23/11/12 La Voce di Romagna Rimini 27

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Pet fas‘one vale 33 mila:*

l'Unità Romagna Direttore Responsabile: Claudio Sardo

23/11/2012 pressunE

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Val Samo -4 a e e imp

Pd: «La fusione vale 38 Ioni» • Domenica il referendum per unificare i 5 Comuni • Donini: «Siamo fiduciosi, vinceranno i "sì"»

BOLOGNA

PAOLA BENEDETTA MANCA [email protected]

Dopodomani i cittadini della Val Sa-. moggia sono chiamati a votare al refe-rendum per la fusione dei Comuni di Bazzano, Castello di Serravalle, Cre-spellano, Monteveglio e Sa -vigno in un Comune Unico. Ieri sera a Bazzano a chiudere la campagna elettorale in favo-re del "sì" è stato il governatore Vasco Errarti. insieme al segretario provincia-le del Pd, Raffaele Dortini. Il nuovo Co-mune unico sarà quarto in provincia per popolazione, conterà circa 30mila abitanti su un territorio di 178 chilome-tri quadrati. La fusione porterà vantag-gi economici e amministrativi concreti, come hanno sottolineato, ieri, il segre-tario Donini, il sindaco di Bologna Virgi-nio Merola, la presidente della Provin-cia Beatrice Draghetti e il sindaco di Bazzano, Elio Regni°, che hanno tenu-to una conferenza stampa nella sede del Pd. innanzittutto il nuovo Comune Unico potrà accedere a contributi stata-li (9 milioni di euro in 10 anni) e regiona-li (sempre 9 milioni ma in 15 anni) e po-trà usufruire di una preziosa deroga di 2 anni al Patto di Stabilità, guadagnan-do cosi - precisa Donini - altri 20 milio-ni di euro. Soldi «che agevoleranno la ripresa economica e l'incremento di po-sti di lavoro» e daranno respiro «alle im-prese artigiane che i Comuni, attual-mente, fanno fatica a pagare», Unifican-do Giunte e Consigli comunali si rispar-mieranno 260.000 euro sui costi della politica. I servizi per i cittadini, poi, «sa-ranno migliori e più vicini e si allenterà la pressione fiscale».

«NESSUNA PAURA DI CAMBIARE» li segretario provinciale è ottimista sull'esito del referendum. «Tutti i se-gnali ci lasciano ben sperare ma chie-diamo ai cittadini di farsi parte attiva di questa grande speranza per il territo-rio, la prima riforma istituzionale che viene dal basso». Fra i cinque Comuni, quello dove il fronte del "no", secondo i sondaggi, è più ampio è Savigno. «Il re-ferendum consultivo - ricorda Donini - sarà valutato sia Comune per Comune che sull'intera Vai Samoggia ma abbia-mo comunque buone ragioni per pensa-re che anche a Savigno prevarra il "sì", mano a mano che le persone ragione-ranno di testa e non di pancia. Siamo fiduciosi anche in virtù del grande lavo-ro che abbiamo fatto per promuovere la fusione'<, «Soprattutto a Savigno cvi-denzia serve la fusione, per una mag-giore competitività e per il futuro del territorio, altrimenti rischia l'isolamen-to e problemi dal punto di vista della tenuta». Stando al Patto di stabilità 2013, infatti, il Comune dovrebbe taglia-re oltre 415.000 curo di spesa corren-te, «ovvero sui servizi».

«I soldi che arriveranno dalla fusio-ne - assicura Elio Rigillo, sindaco di Baz-zano - saranno usati per ridurre l'imu sulla prima casa e l'ilrpef. Inoltre voglia-mo essere più capillari e aprire sportel-li per i cittadini in frazioni oggi non ser-vite».

,Ú una riforma dal basso che lancia un segnale forte a livello nazionale» commenta il sindaco Merola che sottoli-nea: «Mentre i sindaci protestano con-tro il Governo per la legge di stabilità e chiedono riforme coerenti, qui non ci limitiamo ad aspettare una mitica ora x o provvedimenti illuminati che, di que-sti tempi, si vedono raramente». Si ri-volge poi al fronte del "no". «Gli opposi-

PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA

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Serraval le, Cmspellano. Montevegho e SaAgno s§ trasformeranno n un unko

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un fiore all'oceNello»

tori invocano il salvataggio dei cinque comuni, ma quando l'abitudine si ac-compagna alla paura di cambiare am-monisce - non si salva affatto l'esistente ma lo si compromette. Occorre cambia-re per salvaguardare al meglio le pro-prie tradizioni e andare verso il f .litu-ro». Anche il segretario nazionale del Pd, Pier Luigi Bei-sani, approva senza se e senza ma la fusione: «Si parla tanto di ridurre i costi della politica e delle amministrazioni per aiutare le famiglie e i meno abbienti, poi c'è qualcuno che lo fa». L'unificazione dei Comuni della Val San -loggia -sottolinea - «è una cosa bellissima. D'altronde, non abbiamo sempre fatto così in Emilia-Romagna? Siamo cresciuti mettendoci insieme». Anche Draghetti si schiera per il sì: «Bi-sogna andare a votare e farlo con la te-sta». Favorevoli alla fusione anche la Federazione della Sinistra, l'Idv e. in Regione, il Movimento 5 Stelle.

11 25 novembre i seggi saranno aper-ti dalle 6 del mattino alle 22. Gli elettori dovranno portare con sè la tessera dei- totale e un documento di identità. Rice-veranno due schede: su una si vota per la fusione, facendo una croce sul "sì" o sul "no". Sull'altra si vota per scegliere il nome del Comune Unico.

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23/11/2012 press unE *Fatto

Emi► Romagna Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Antonio Padellaro

Primarie, Renzi alla conquista dell'Emilia rossa: "Di Casini non me ne frega nulla " CUì sì gioca il suo futuro: 'Niente :accordi con l'Udc, recupero io voti deí delusí del centrodestr". Pol torn sul

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di D2 vide T rrini Biihnnia I 22 in. elltbre 2012

Scenografia, contenuti "veloci come un sms", e abbigliamento sono quelli storici. In più qualche consiglio da campagna elettorale vecchia maniera ("guardate dieci persone sulla rubrica del telefono e scrivetegli 'lo alle primarie ci credo"). Eccolo Matteo Renzi alla conquista dell'Emilia rossa, quella dove Bersani punta a far saltare il banco e chiudere la partita Primarie Pd entro domenica sera.

Ad accogliere il sindaco di Firenze nella sala del Baraccano, dopo che la Curia locale aveva annullato l'incontro al cinema Galliera nello storico rione Bolognina, più di 300 persone. Molti giovani, forse nemmeno maggiorenni, tante ragazzine che lo vogliono toccare come fosse Justin Bieber, ex dipietristi che fanno gruppo in fondo alla sala, alcuni consiglieri comunali e regionali di Pd e Pdl, il segretario provinciale Donini.

"Essere progressisti guardando al domani, avere una prospettiva e una visione, questo dico a quei ragazzi che hanno come principale paura quella di restare così come sono". L'apertura, identica a tre mesi fa, è proprio per le giovani generazioni, poi subito l'affondo sulla "rottamazione" ("per chi ha ricoperto 20 anni di incarichi politici e non per chi ha 70 anni") e sulla cancellazione del finanziamento pubblico ai partiti.

"Oggi è online il programma definitivo che raccoglie i suggerimenti di chi ci ha seguito sul web", anche se il principale tasto su cui batte Renzi, dopo le Cayman, è sempre la questione fiscale: "Voglio che si faccia come la Merkel: recuperiamo i capitali depositati in Svizzera anche mantenendo l'anonimato". Un'ossessione quella per la grande finanza che ha fatto più scalpore di ogni difesa storicamente di "sinistra" di diritti e eguaglianza ("preferisco i sindacati che dicono qualche volta anche un Sì") che, a dire il vero, faticano ad entrare nel lessico renziano: "Di are accordi con Casini non me ne frega nulla, sono io che recupero i voti dei moderati delusi dal centrodestra, come del resto ha fatto Pisapia a Milano".

Infine una speranza a 48 ore dalla chiusura del primo round primarie: "Ho dati diversi da quelli ufficiali. Non solo andremo al ballottaggio, ma ci andremo con una percentuale altissima. Sono convinto che se il tam tam parte vinciamo le primarie".

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23/11/2012 press LinE

CORRIERE DI BOLOGNA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Armando Nanni

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Pagina 5 Bersani PalaDozza, tutto prontoperlafesta

23/11/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Ezio Mauro

I cittadini di cinque paesi sceglieranno domenica se fondersi. Donini: "Osi cambia o si muore"

Pure la Valsamoggia va al voto "Comune unico per sopravvivere"

Il segretario Raffaele Donini

ENRICO MIELE

SCATTA il conto alla rovescia per il referendum di domenica pros-sima sulla fusione dei Comuni in Val Samoggia. Un'operazione «bellissima, molto importante e nuova» l'ha definita il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, che ieri ha spedito in via Rivani un video messaggio per sponsorizzare la vittoria dei "sì": «Si parla tanto di

ridurre i costi della politica e delle amministrazioni per aiutare le fa-miglie e i meno abbienti — sottoli-nea il numero uno dei Demo crati-ci — si parla, si parla ma poi qual-cuno lo fa».

Domenica infatti oltre 24mila elettori—residenti a Bazzano, Ca-stello di Serravalle, Crespellano, Monteveglio e Savigno — saranno chiamate ad approvare (o meno) la fusione dei cinque Comuni di in un unico ente. Si tratta, conclude

un unico ente. Si tratta, conclude Bersani, di cinque amministrato-ri bolognesi che «mettono la loro identità in un' avventura più gran-de».Nella sede provinciale dei De-mocratici tocca poi al segretario Raffaele Donini, assieme ai sinda-ci coinvolti, snocciolare le cifre (e i risparmi) dell'operazione: il nuovo Comune riceverà un con-tributo di 18 milioni di euro da Sta-to e Regione nei prossimi dieci an-ni e avràla deroga al patto di stabi-lità per un biennio. Inoltre, unifi-cando giunte e consigli comunali, si risparmieranno altri 260mi1a euro. Due le schede nell'urna: una grigia per dare un parere ("sì" o "no") sulla fusione e una rosa per scegliere il nome del futuro ente. In lizzaValle del Samoggia, Valsa-moggia, Samoggia e Samodia. Seggi aperti dalle 6 del mattino fi-

vRdeo messaggRo deR

C 3è ed. a: da A.'t&zone C.& c;s3 voR date: Pes, MIpRS

no alle 22. Subito dopo partirà lo scrutinio ed entro lamezzanotte si conoscerà il destino della fusione.

Insomma, sintetizza Donini, la fusione serve a «dare prospettive al territorio». E con i soldi rispar-miati, assicurail sindaco di B azza-no, Elio Rigillo, «ridurremo l'Imu sulla prima casa e l'Irpef». Unica nota dolente Savigno, dove il fron-te dei contrari rischia di essere in maggioranza («ma anche lì pre-varrà il sì» assicurano i presenti). In fondo, ricordano, la fusione serve soprattutto a Savigno, «altri-menti quel Comune rischia l'iso-lamento» visto che secondo il Pat-to di stabilità 2013 dovrebbe ta-gliare oltre 415mila euro di spesa corrente. Altro tema è la futura se-de del nuovo maxi Comune. Su questo, Rigillo sorvola: «Ovunque sia non è importante, non credia-mo di dover chiedere un p arere al-la cittadinanza». Parole di soste-gno infine arrivano dal sindaco Virginio Merola che manda un av-viso al fronte del no: «Quando l'a-bitudine si accompagna alla pau-ra di cambiare non si salvano af-fatto i Comuni». Idem per la presi-dente della Provincia, Beatrice Draghetti, che applaude quei sin-daci che «non si sono limitati a piangere per i tempi grami ma si sono dati da fare». Un esempio da replicare anche per l'Idv che con il suo coordinatore provinciale Sandro Mandini definisce la fu-sione «una strada percorrere an-che in altri territori dell' Emilia Ro - magna».

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LIBERTÀ QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNSSTO PRATI NEL 1883

Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto

23// 1/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 32.634

Diffusione: 26.480

Il partito di Di Pietro sta andando a pezzi di FLERLITIGI MAGNASCHT

D opo le defezioni della scorsa settimana (quando si è dimes- so dall'Idv di Antonio Di Pie-

tro il capogruppo alla camera, Massi- mo Donati, seguito a ruota da Anielio Formisano) ieri hanno abbondonato il partito, altri due deputati più un se-natore. I primi sono Gaeta no Porcino e Giovanni Paladini.Quest'ultimo è an-che il coordinatore dei partito nella re-gione Liguria. Il senatore invece è Ste-fano Pedica. Il gruppo alla Camera del-l'Idv è stato sciolto perché si si è ridot-to a 17 componenti quando il nume-ro minimo è di venti parlamentari.

D i Pietro, per cercare di rianimare la periferia, ha organizzato, alla fine

della scorsa settimana, una riu-nione di dirigenti e militanti a Bologna, una piazza dove, di solito, riusciva a radunare folle imponenti. Invece c'erano quattro gatti per di più anche polemici sulla gestione vertici-stica del partito.

Come mai il giocattolo politi-co di Di Pietro che ha funziona-to come un orologio svizzero per vent'anni, adesso si è im-provvisamente inceppato? Le risposte sono molte. Alcuni ve-dono l'evento scatenante nel-l'arresto dell'ex capogruppo dell'Idv nella Regione Lazio,Vin-cenzo Maruccio, che era anche un amico intimo di Di Pietro.

Altri ritengono che il siluro sia stato sparato da Milena Gaba-nelli che, con il suo "Report,' ha fatto un'impietosa radiografia nelle tasche di Di Pietro. La ra-gioni della crisi dell'idv sono in-vece, a mio avviso, di carattere squisitamente politico.

U primo motivo è la rottura dei cordone ombelicale che u-niva l'Idv al Pd, decisa in modo secco ed irreversibile dal segre-tario Pier Luigi Bersani.

Con questa rottura, Di Pietro si è improvvisamente trovato da solo sul pack.

L'altro motivo è dovuto all'af-fermazione del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo che, con un linguaggio nuovo, degli strumenti elettronici moderni e un'agg ressività, magari non più vera, ma certo più credibile, è andato a razzolare nelle pro-prietà politico-elettorali di Di Pietro che, in tal modo, si è tro-vato completamente spiazzato.

Di Pietro quindi, per riassu-mere, ha preso un gancio de-stro da Bersani, replicato dal gancio sinistro di Grillo con, in più, l'uppercut della Gabanelli alla quale si sono aggiunti i ma-gistrati che, stavolta, invece che dargli i sali per farlo rinvenire, gli si sono gettati addosso an-che loro. Ecco perché Di Pietro è venuto giù come una pera cotta.

Era un mangiafuoco, adesso piagnucola. Non è più credibi-le. E i suoi amici, che adesso debbono decidere che cosa fa-re da adulti, chiedono asilo po-litico soprattutto al Pd. E' un comportamento indecoroso, ma è anche inevitabile.

Pierluigi Magnaschi

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Il tavolo dei relatori all'iniziativa di ieri mattina ai Teatini (foto Lunini)

LIBERTÀ QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto

23/11/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 32.634

Diffusione: 26.480

Educare alla sicurezza:i genitori dove sono? All'Osservatorio delle Autonomie Locali si è parlato degli automobilisti di domani EININI Educare alla sicurezza: i ge-nitori dove sono? E questo l'an-noso quesito che l'Osservatorio nazionale delle autonomie loca-li sulla sicurezza stradale nelle aree urbane, riunitosi ieri matti-na nella Sala dei Teatini, ha sol-levato: promossi i ragazzi infat-ti, sul fronte della sicurezza stra-dale i veri "rimandati" (se non addirittura bocciati) appaiono i genitori.

"In tutte le iniziative notiamo che la grande assente è la fami-glia" ha spiegato dopo l'introdu-zione del sindaco Paolo Dosi e degli assessori Paola Beltrani e Massimiliano Dosi, la coman-dante della Polizia Municipale Elsa Boemi a cui è spettato il compito di aprire i lavori del-l'Osservatorio coordinato dalla giornalista Chiara Cecutta e isti-

tuito da And. e Upi, "ogni anno noi incontriamo circa 4mila ra-gazzi; contiamo su una rete for-te di privati che ci assiste e fa

della sicurezza stradale un'au-tentica proposta di vita in inti-ma contiguità cori l'educazione alla legalità. Ma l'invito è quello

di estendere il nostro lavoro an-che ai genitori".

A fargli eco è stato il coordina-tore della Croce Bianca Alberto Negri che ha presentato l'espe-rienza settennale del Progetto "T. V R" insieme ad alcuni studen-ti del "Gioia": "Il "T. V B. " è bello perché investe sui giovani, ma oggi non basta più" ha spiegato, "la piaga dell'alcol e delle sostan-ze stupefacenti infetta anche gli adulti: l'obiettivo ormai non è solo quello di parlare ai ragazzi, ma anche ai genitori".

"L'anello debole sono i genito-ri degli adolescenti" ha confer-mato l'insegnante del "Gioia" Maria Carla Scorletti che lo scor-so anno ha guidato i suoi stu-denti nella creazione di "Exit", spettacolo esperienziale sul te-nia della sicurezza diretto da A-

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chine Crosignani e andato in sce-na al Teatro Municipale, "quali e-mozioni hanno condiviso con i loro figli? Probabilmente poche dopo la cresima dei ragazzi: ma non bisogna delegare ad altri le emozioni dei nostri figli e per questo stiamo pensando di orga-nizzare un ciclo di incontri di sensibilizzazione".

"Il problema è che spesso percorsi di sicurezza stradale so-no scollegati dall'ambito didat-tico e dall'educazione alla citta-dinanza" ha spiegato la pedago-gista Maria Teresa Moscato: cer-to non sempre è così e i progetti di "multa morale", "Gins" e "Ciak si guida" spiegati da Davide Ta-gliafichi con la III O della "Dan-te", Alessandra Burzoni e Anto-nio Barbato lo hanno dimostra-to, mettendo sotto i riflettori l'impegno di tante istituzioni, as-sociazioni e movimenti. Manca la famiglia: ma si spera che la sua assenza, per ora non giustifica-ta, duri poco.

Betty Paraboschi

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LIBERTÀ 23/11/2012

Periodicità: Quotidiano

press LinE

QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

Tiratura: 32.634 Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto

Diffusione: 26.480

Scuola XXV Aprile, oggi a Borgotrebbia la festa dell'Albero EININI Nell'ambito della settimana Unesco di educazione allo svi-luppo sostenibile, incentrata sul tema dell'alimentazione, presso la scuola primaria XXV aprile di Borgotrebbia si celebrerà oggi dalle 10 alle 2.30, la festa dell'al-bero. Nell'occasione, l'assessore alle Politiche Scolastiche Paola Beltrani leggerà ai bambini il rac-conto "Un giorno con Melita", li-bretto proposto da Progetto-Mondo Mlal la cui protagonista è una ragazzina di 12 anni che vi-ve in un paesino del Guatemala.

Pagina 19 Docentidel Gioia,stopalle gite

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LIBERTÀ Periodicità: Quo

23/11/2012

tidi ano

press LinE

QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

Tiratura: 32.634 Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto

Diffusione: 26.480

Referendum antkasta, ridv torna in piazza , Anche questo fine setti-mana Italia dei Valori sarà in piazza a Piacenza. Rivergaro, Fiorenzuola e Ziano per la raccolta firme dei 4 referen-dum per abolire i privilegi della casta e in difesa dei lavo-ratori. Oggi a Ri.vergaro, piaz-za del mercato dalle 9:00 alle 13:00; domani a Piacenza, Via Chiapponi angolo via XX Set-tembre dalle 8 alle 13, Corso Vittorio Emanuele (vicino er-boristeria) dalle 14 alle 19 e a Fiorenzuola, piazza del mer-cato dalle 09:00 alle 13:00; do-menica a Piacenza, Pubblico passeggio e Corso Vittorio E-manuele (vicino erboristeria) Dalle 9 alle 19; e a Ziano, pres-so i mercatini di Natale, dalle 09;00 alle 15:00.

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LIBERTÀ QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto

23/11/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 32.634

Diffusione: 26.480

Corsa alle proposte di aggregazione C'è chi "sposa" le vallate e chi va oltre PIACENZA - Chi sta con chi. Partita la corsa alle proposte di. aggrega-zione. E i sindaci presenti all'in-contro di ieri, alla fine, hanno "ac-cerchiato" l'assessore e vicepre-sidente regionale Simonetta Sa-liera; ora per cercare di capire meglio i contenuti della proposta regionale, ora per suggerire solu-zioni più consone alle esigenze del territorio piacentino; ora preoccupati che le Unioni in cor-so (o in via di formazione) possa- no subire una battura d'arre. sto o, peggio, un affossamento. Così c'è chi ha tracciato già delle ipotesi. Unire ad esempio l'asta della via Emilia da Alseno a Pontenure. (con un bacino di cittadini ben oltre il limite stabilito dalla Regio-ne) oppure chi suggerisce come il sindaco di Gragnano Andrea Ba-rocelli di seguire le direttrici natu-rali delle vallate. In questo modo - ha ricordato - ogni zona supere-rebbe i 20mila abitanti e anche di più. Insomma è iniziata la corsa

alle proposte e dei distinguo nel- la gara

proposte chi sta con chi. Dello

stesso avviso di Barocellì anche Sandra Busca, sindaco di Bettola, in questo modo i comuni grandi potrebbero aiutare quelli piccoli. Anche l'unica certezza che le Co-munità montane resteranno co-me Unioni montane sembra non essere così certa se si considera che, in Valtrebbia, Travo guarda anche a valle a Rivergaro;per e-sempio, oppure in quella di Val-nure Valdarda potrebbe mani-festarsi una scissione da parte di Vernasca, Lugagnano, Castellar-quato e Morfasso intenzionati a mettere insieme delle funzioni lasciando al palo Ferriere e Bet-tola e questi non avrebbero altra scelta dell'unione con Pontedel-lolio che, per ora, ha lanciato pro-poste di convenzione con Poden-zano. E proprio il sindaco di Po-denzano Alessandro Ghisoni ha segnalato le difficoltà incontrate già ora con l'esperienza di Unio-

ne. Difficoltà nel far partire nuo- ve iniziative in quanto il quadro legislativo frappone ostacoli. Ci vogliono quindi anche gli stru-menti adeguati per lavorare, ha sollecitato. Massimo Castelli, pre-sidente della Comunità monta-na, ha portato all'attenzione il fatto che, per tempo, in Regione è stato inviato il progetto d.ell'U- nione montana. Unione che - co-me ha poi rassicurato Saliera - su-bentrerà automaticamente alle Comunità montane "pensionati-de". Molto deluso dall'incontro si è detto il sindaco di Caorso Fabio Callori. Sono mesi che stiamo la-vorando per l'avvio di unioni su tre funzioni delle nove previste dal primo gennaio 2013. Abbia-mo perso soldi e ore di lavoro e adesso? Sarà la via Emilia il con-fine che divide le future Unioni? saranno i confini del distretto? Dovremmo azzerare tutto e ri-partire? Preoccupazioni espresse anche dal sindaco di Rottofreno

Raffaele Veneziani «Il nostro af-fannarci è stato tempo perso? ». Anche Francesco Zangrandi, sin-daco di Calendasco si è detto in-teressato a conoscere come sa-ranno considerate le Unioni già esistenti. E Giuseppe Brusamon-ti (vicesindaco di Fiorenzuola) ha segnalato che il suo Comune, pur raggiungendo 15mila abitanti, sta ragionando sulle opportunità offerte dalle Unioni. E ha formu-lato una serie di domande. Quali sono i criteri dimensi.onali e quante Unioni? Come saranno considerate le contiguità territo-

riali? Per le Unioni accerchiate da altre ipotesi chi decide quali sa- ranno' valide? Rosario Milano di Alseno ha sollevato il dubbio sui tempi. Gli stessi per i Comuni con obbligo di Unione e quelli senza obbligo? Infine tra le righe la convinzione che sarà difficile decidere e superare gli steccati territoriali con un invito anche e-splicito alla Regione rappresen-tata da Saliera: decida lei. Ma Sa-liera ha esortato i sindaci presen-ti: fate proposte, non si vogliono imporre soluzioni.

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Quasi al completo i sindaci hanno partecipato all'incontro sul riordino (f. Lunini)

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i Resto del Carlino

FERRARA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

23/11/2012 pressunE

Periodicità: Quotidiano

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sAR:Z GLI APPELLI: LA SPINTA DEI 'RENZIANr, LA SCELTA DEL PRC

«L'I& sta con Bersani o con Vendola» I 'clipietristi' rilanciano l'appello del leader SI MOLTIPLICANO, nelle ultime ore del-la campagna elettorale per le primarie del centrosinistra, gli appelli e le prese di posi-zione. Emblematica quella di alcuni espo-nenti dell'Italia dei Valori (dall'assessore Rossella Zadro al capogruppo Giorgio Sca-labrino Sasso, per continuare con Graziel-la Ferretti, Alessandro Rorato, Monica Chiarini e Marco Vinciguerra) che rilan-ciano a Ferrara «l'appello di Antonio Di Pietro a partecipare alle primarie, che an-che per noi assumono forte rilievo — spie-

ga Scalabrino Sasso —; c'è libertà di co-scienza ma l'indicazione di Di Pietro, che noi condividiamo, é di votare Bersani o Vendola». I 'renziani' invece continuano la «spinta per il cambiamento, chiave di una svolta nella politica nazionale e locale». Con Vendola, inevitabilmente, si schiera anche Rifondazione: «E' il primo passo per una modifica strutturale dello scenario politico, che comprenda poi anche i movi-menti e i gruppi che si riconoscono nella sinistra».

La scheda grigia con nomi dei cinque candidati in lizza per le primarie del centrosinistra

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press unE il Resto del Carlino 23/11/2012

FERRARA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

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Diffusione: n.d.

copnAno

Cittadinanza onoraria:

infuria la polemica su 'Al Moletà'

SCOPPIA il polverone sulla citta-dinanza onoraria. A distanza di due mesi dal consiglio comunale settembrino, in cui le forze politi-che copparesi si erano scontrate sul tema. «Mi è arrivato il giornalino politico locale Al Moletà e ho sgra-nato gli occhi dice Michele Fac-cini — quando ho letto la presa dì posizione di come la redazione, si auguri che la cittadinanza onoraria per i bambini stranieri non diventi un atto discriminatorio nei con-fronti dei bimbi italiani. Sia come cittadino, che come presidente dell'Anpi, mi sono sentito offeso. Sarebbero fatti da denunciare. Di quali bambini parlano? Di quelli della Copparo bene o della Coppa-ro male? Penso che la cittadinanza vada data a tutti gli effetti, ma riten-go l'approvazione di quella onora-ria un buon punto di partenza». Durante il consiglio del 26 settem-bre scorso, circa due ore erano state riservate all'odg del Pd che propo-neva il riconoscimento simbolico di cittadinanza onoraria, ai bambi-ni nati in Italia da genitori stranie-ri residenti nel comune. L'approva-zione a maggioranza aveva visto i voti favorevoli del Pd, quelli con-trari di Pdl e Moleta, e l'astensione di ldv e Rifondazione che chiedeva un impegno del consiglio verso il Parlamento per il riconoscimento effettivo della cittadinanza, e non un fatto simbolico. Riccardo Ziosi della lista civica al Moletà risponde così a Faccini: «Non si tratta di un atto di razzi-smo. Ribadisco quanto detto in consiglio, la cittadinanza onoraria è un escamotage per questioni in-terne del Pd. Credo che dare un ri-conoscimento simbolico sia uno spot politico. Il Pd ha bisogno di fatti celatami. Direi invece che ser-vono cose concrete, i bambini stra-nieri hanno bisogno più che essere riconosciuti pubblicamente, di sen-tirsi integrati, di un educazione so-ciale». Anche il sindaco Nicola Ros-si replica: «Non sarà questione di razzismo, ma di intelligenza. Que-sto tema è delicato, si parla di perso-ne, di diritti, e scherzare con que-sto non è intelligente».

Chiara Modones i

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Rossella Zadro, Monica Chiarini e Giorgio Scalabrino Sasse alle primarie

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23/11/2012 press LinE la Nuova Ferrara Direttore Responsabile: Paolo Boldrini

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 13.462

Diffusione: 9.640

Tanta Idv nelle pr che noi nell'alle

Centrosinistra, un pezzo del partito esce allo scoperto "obbedendo" a Di Pietro Sasso: per cambiare dopo Monti. Lui e Zadro per Bersani l Chiarini vota Vencola

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L'Idv non ci sta a rimanere fuo-ri dalla partita delle primarie deL centrosinistra e, pur orfa-no del leader Antonio Di Pie-tro nel novero delle candidatu-re, invita i suoi elettori a soste-nere Pier Luigi Bersani o Nichi Vendola. A farlo, «seguendo l 'indicazione data dal nostro presidente all'assemblea dei quadri di sabato», è a dir la ve-rità un pezzo importante del partito a Ferrara, rappresenta-to da un gruppo di ammini-stratori e responsabili di setto-- re, mentre i vertici provinciali e comunali restano in silenzio. «Noi siamo nel solco indicato da Di Pietro, che è quello di so-stanziare con atti pubblici la nostra partecipazione alle pri-marie, votando appunto uno di quei due candidati - fa pre-sente Giorgio Scalabrino Sas-so, consigliere comunale di Ferrara Certo non pretendia-mo di avete dietro tutto il parti-

to». Alla presa di posizione pubblica hanno aderito Ales-sandro Rorato, consigliere pro-vinciale, Monica Chiarini (re-sponsabile donne), Marco Vin-ciguerra (responsabile giova-ni), Graziella Ferretti (assesso-re Codigoro), che già avevano firmato il manifesto per la can-didatura di Di Pietro; a loro si è

aggiunta Rossella Zadro, asses-sore comunale all'Ambiente. «Bisogna partire dal lavoro svolto sul territorio, che ci ve-de quasi ovunque operare as-sieme a Pd e Sei, E' vero - am-mette Zadro - che in questi me-si a Livello nazionale ci sono stati scontri forti con il Pd, sui pm di Palermo e su Napolita-

no ad esempio, ma si tratta puri di forma che di sostanza». E la battaglia forte contro il gover-no Monti? Su questo gli Idv "dialoganti" sono tutti d'accor-do, «la nostra -presenza nel centrosinistra serve proprio a scongiurare un nuovo gover-no Monti, evitando la nascita di un asse forte con il centro e scongiurando la vittoria del centrodestra».

Se questo è il quadro di fon-do, i dipietristi si dividono sul candidato da sostenere. BerSa-ni raccoglie i voti di Sasso («avrei voluto votare Di Pietro, miri potendo è chiaro che vote-rò Bersani») e Zotico («sono orientata per lui in quanto ri-conosco la forza delle alleanze costruite sul territorio»), men-tre Chiarini è orientata «a vota-re Vendola, è più vicino alle mie posizioni». li "pirata" Bar-bato non attrae,

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23/11/2012 press LinE la Nuova Ferrara Direttore Responsabile: Paolo Boldrini

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 13.462

Diffusione: 9.640

S'INASPRISCE LA POLEMICA SULLA DISCARICA

Grande Crispa, altro affondo Mandini (Idv) in Regione: Provincia e Area non pensano alla salute

Non accenna a calare d'intensi-tà la polemica sulla Grande Cri-spa, cioè il completamento da 250mila tonnellate di rifiuti spe-ciali della discarica Area di Io-landa, approvato dalla confe-renza dei servizi con il parere contrario dell'Arpa su una parte del progetto, e la ferma opposi-zione dell'assessore regionale Sabrina Preda. Dopo che Area ha manifestato l'intenzione di mettere tutto in mano ai legali, ieri è arrivata la risposta di San-dro Mandini, vicepresidente del consiglio regionale., esponente

dipietrista come la stessa Preda. «A noi deil'Idv sembra chiaro che Marcella Zappaterra (presi-dente della Provincia, ndr) e la società Area se ne infischino del-la salute dei cittadini» ha dichia-rato Mandini all'agenzia Dire, chiedendo conto di simili atteg-giamenti «ai ferraresi in assem-blea legislativa e presenti in giunta (Alfredo Bertelli e Patri-zio Bianchi, ndr)». Mandini, che ha presentato un'interpellanza, parla di «strappo della Zappater-ra rispetto al piano regionale per la gestione del :rifiuti» e sulla

«procedura di landfill mining già indicata come pericolosa e inutile da Arpa». Sull'escavazio-ne di un pezzo della vecchia di-scarica per poter poi riempire il buco con altri rifiuti, Arpa ha espresso parere negativo: «Si ap-porterebbe -un beneficio am-bientale ridotto rispetto ad un elevato rischio di alterare

- riporta Mandi-ni - e i rifiuti potrebbero essere immersi nella falda o, a contatto con la stessa, il loro rimaneggia-mento potrebbe determinare un inquihamento maggiore».

Panoramica dall'alto della area della discarica Crispa

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orriere di Ravenna Faenza-Lupo e Imola

Direttore responsabile: Pietro Caricato

23/11/2012

Periodicità: Quotidiano

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pressunE

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Salta il voto sul regolamento capanni

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Salta il voto sul regolamento capanni Il capogruppo Pd chiede la

sospensione del dibattito in aula RAVENNA. Seduta con sorpresa ieri

in consiglio comunale. L'annunciata discussione sul regolamento dei ca-panni da caccia e da pesca, giunto in aula dopo mesi di dibattito, è saltata

grazie alla richiesta di sospensione avanzata dal capogruppo del Pd, Matteo Cavicchioli. Una sospensione definita dal vicesindaco Giannanto-nio Mingozzi «tecnica e non tattica».

Motivo ufficiale della pausa, la necessità di approfondire i numero-si emendamenti presen-tati dai gruppi di oppo-sizione, Lega Nord, M5s e LpRa. Il testo, assicura Mingozzi, tornerà in au-la al più presto, anche la prossima settimana, senza bisogno di convo-care una commissione apposita.

Toni quasi irridenti invece quelli usati dall'opposizione, che con Paolo Guerra, Lega Nord, richiama una vio-lazione al testo unico de-gli enti locali. Ruoli quindi rovesciati con la maggioranza che pren-de tempo per ulteriori verifiche e i gruppi di opposizione pronti alla discussione.

Il capogruppo di Lista per Ravenna Alvaro An-cisi si è spinto a presen-

tare una notifica di ir-regolarità della propo-sta di delibera. Irregola-rità che secondo il con-

sigliere mostra «la vo-lontà di dare corso ad u-na sanatoria generaliz-zata dei capanni non in regola anche in modo e misura macroscopici (in pratica "non capan-ni", bensì manufatti edi-lizi abusivi a tutti gli ef-fetti), non può essere ac-cettata, perché non con-sentita dalla legge, come semplice effetto di una decisione amministrati-va».

Di contraddizioni «im-barazzanti» parla Fran-cesca Santarella del M5s, che si chiede se «sia stato il richiamo al regolamento del consi-glio comunale avanzato da noi, per il quale, nell'articolo 87, si esclu-de dal voto tutti coloro che abbiano interesse particolare nella que-stione, per parentele fi-no al quarto grado?».

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orriere Periodicità: Quotidiano

di Ravenna Faenza-Lupo e Imola Tiratura: n.d.

Direttore responsabile: Pietro Caricato

Diffusione: n.d.

pressunE

CALCIO PROMOZIONE O Ravenna, la convezione per il Benelli è attesa lunedì

Spogliatoi e sala-stampa sono già stati dichiarati agibili, ora si aspettano le notizie sul campo

RAVENNA. Il ritorno a casa, molto atteso anche se non paragonabile nei tempi a quello di Ulisse ai Itaca, ormai si avvicina. Il Ravenna presto torne-rà a giocare al Benelli, con i pro che superano i contro.

Le controindicazioni sono limitate forse solo al calore dei tifosi, che nello stadio andrà inevitabil-mente disperso, mentre la nuova convenzione verrà discussa lunedì prossimo in Comune.

Passi decisivi. Per tor-nare al Benelli assolven-do gli obblighi burocrati-ci al Ravenna serve una nuova convenzione, che vedrà protagonisti da una parte l'amministrazione comunale e dall'altra il Ravenna Sport 2019 tra-mite Arco Lavori ed il suo direttore generale Emi-liano Battistini. E' natu-rale che l'intesa verrà tro-vata già lunedì prossimo, ma quel che più interessa alla tifoseria giallorossa è la data ufficiale del ritor-no a casa. Potrebbe essere quella del 23 dicembre per la gara con il Vallesa-vio, ma ci sono ancora dubbi perché, alla luce della lunga sosta del cam-pionato che inizierà subi-

to dopo, rimandando la riapertura si concedereb-be al manto erboso un ul-teriore mese di assesta-mento. E' probabile, allo-ra, che si possa tornare al Benelli nell'anno nuovo, il 20 gennaio contro il Ca-strocaro. «Non posso e non voglio fissare date -spiega l'assessore allo sport, Guido Guerrieri -perché ancora manca la convenzione ma soprat-tutto perché serve un con-fronto con i tecnici che so-no stati incaricati di ri-mettere in sesto il Benel-li. Spogliatoi e sala-stam-pa sono già stati dichiara-ti agibili, ora natural-mente aspettiamo buone notizie sulle condizioni del campo. La nostra vo-lontà è quella dei tifosi, ovvero tornare quanto prima al Benelli: ma non vogliamo correre rischi e quindi i tempi non ver-ranno accelerati inutil-mente».

Sandro Camerani

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Condono Secondo Lista per Ravenna e il Movimento 5 stette, it regolamento rischia di essere un condono mascherato

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23/11/2012 press unE il Resto del Carlino

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

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Maggiori in ritirata, slitta il regolamento Ieri sera consiglio comunale nel pallone per gli emendanienti di lista civica e 5Stelle

IL CONSIGLIO comunale va nel pallone sul regolamento dei capanni: ieri, in teoria, l'assem-blea avrebbe dovuto deliberare le norme per «la nuova costruzione, la manutenzione, la riqual ificazio-ne e l'adeguamento di strutture e capanni a servizio della pesca ri-creativa». Ma la maggioranza, con l'appoggio del Pell, ha ottenuto il rinvio a data da destinarsi del principale punto all'ordine del giorno: troppo stretti — questa la motivazione addotta — i tempi per esaminare gli emendamenti presentati da Lista per Ravenna e dal Movimento 5 stelle. Entrambi i gruppi consiliari, in particolare, sottolineavano come il regolamento rischi di trasfor-

marsi in un «condono maschera-to»: Alvaro Ancisi (LpR) punta il dito contro gli articoli i e 6, con i quali «si vogliono condonare tut-te quelle costruzioni che hanno a

CMTICHE IL rinvio contestato anche dotta Lega. IL Pd: «La nostra è una sceLta di correttezza»

che fare poco o niente col legno, le canne palustri e l'esercizio della pesca e della caccia, ma che sono, in realtà, villette, residence, cha-let, ristoranti, magari di proprietà o gestiti da esponenti di partito o

amministratori pubblici. Questi non-capanni possono essere sola-mente abbattuti». Ancisi critica la decisione del rin-vio: «Dopo mesi di discussione in ogni sede, questa è una mancanza di rispetto per il consiglio coomu-nate». Rincara Paolo Guerra (Le-ga Nord): «Avevamo chiesto una seduta supplementare della coni-missione, che ci è stata negata». Risponde secco il capogruppo Pd Matte() Cavicchioli: «Il nostro è un atto di liberalità verso l'opposi-zione, e di correttezza verso i citta-dini. Perché muli questa fretta?».

LA SEDUTA era iniziata con la pregiudiziale avanzata dal Movi- mento 5 stelle, che ricordava co-

me, per il regolamento comunale e per il Testo unico sugli enti loca-li, non possono partecipare alla vo-tazione i consiglieri in conflitto d'interessi sui temi della delibera. Secondo l'articolo 78 comma 2 del Tuel, infatti, «Gli amministra-tori (...) devono astenersi dal pren-dere parte alla discussione e alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado». In sin-tesi, i consiglieri che possiedono un capanno (o la cui famiglia ne possiede uno) dovrebbero astener-si dal discutere e votare il regola-mento. Vista la diffusione dei ca-panni sul territorio, l'incornpatibi-Età potrebbe riguardare molti.

Francesco Monti

iL CASO

Pd o assessore e ex dírigerite:

tutti in conflitto d'interessi? A PROPOSITO di conflitto d'interessi: il consigliere regionale 'grilli/Io' Giovanni Favia ha presentato un'interrogazione chiedendo «se ii p(a'ortriiitosp

sinistra', allevmeorocnethltieeo slist ,ca

(le'dasesdeiglIzoiraed del Contro di Ravenna (Libero Asioli, ridr) e l'ex dirigente regionale incaricato del demanio idrieo presso il Servizio tecnico dì bacino dei fiumi romagnoli (oggi in pensione, ndr) siano o siano stati intestatari di concessioni per capanni da pesca, irregolari dal punto di vista edilizio». Pavia chiede «se sia vero che i' provvedimenti di concessione demaniale per i capanni dei primi due soggetti furono rilasciati dal terzo soggetto».

Secondo iL Tuel, i consiglieri che possiedono un capanno non potrebbero votare la delibera

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23/11/2012 press unE il Resto del Carlino

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

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23/11/2012 press unE il Resto del Carlino

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

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NODt5 UZUZOLICC) IL RESTAURO COSTEREBBE TROPPO, CIRCA UN MILIONE DI EURO

Palazzo Podestà ancora in alto mare Verso una partnership pubblico-privato legata alla vendita di Case .Manfredi

di FRANCESCO MONTI

FAENTINI rientreranno mai in possesso del 'loro' Palazzo del Podestà? L'edificio medievale che divide piazza del Popolo da piazza Martiri della libertà è uno dei nodi irrisolti della città, forse quello per il quale la soluzione sembra più lontana.

IL PROGETTO da 96 mila curo commissionato dalla precedente amministrazione all'architetto Fuksas per la scala di servizio — che prevedeva un avveniristico 'at-terraggio' al centro di piazza delle Erbe — fece discutere, ma rimase lettera morta. Al di là delle solu-zioni tecniche, comunque, il pro-blema è che il restauro costa tan-

te, troppo: la cifra precisa non è stata stabilita, ma dovrebbe essere intorno al milione. L'assessore ai Lavori pubblici Claudia Ziv ieri conferma che, co-me si vociferava da tempo, l'idea è affidarsi a una partnership pubbli-co-privato, strettamente connessa alla vendita di Case Manfredi. «Oltre alla seconda scala, necessa-ria per il rispetto delle norme an-tincendio, ci sono interventi da eseguire sulla copertura e sui ser-vizi igienici — sottolinea la

— In altri tempi si sarebbe ac-ceso un mutuo, era, per ovvie ra-gioni, non si può: si rende neces-saria una collaborazione fra pub-blico e privato, sull'esempio di quanto fatto per il ridotto del tea-tro Masini».

Ma se in quel caso lo strumento scelto è stato quello della sponso-rizzazione da parte di aziende, en-ti e associazioni, per il palazzo del Podestà la soluzione sarà diversa: chi accetterà di acquistare parte

DESTWIRME Isola: «La cultura dovrà essere ìntegrata da altrì contenuti»

delle quattrocentesche (e malan-date) Case Manfredi, adiacenti al-la biblioteca Manfrediana, dovrà impegnarsi a realizzare una serie di opere pubbliche, ira cui, appun-to, il recupero del palazzo del Po-destà. Ma l'operazione è ancora

lontana dall'essere conclusa.

SE MAI sarà possibile restaurare il palazzo di piazza delle Erbe, si dovrà anche decidere cosa farne per il futuro. «Un progetto al mo-mento non c'è — ammette il vice-sindaco Massimo Isola — di cer-to, per le sue caratteristiche, l'edi-ficio non potrà essere un altro spa-zio espositivo, un 'doppione' di quello della Molinella. La destina-zione del palazzo del Podestà va stabilita con un atteggiamento lai-co: su una superficie di 400 metri quadri la cultura dovrà essere inte-grata con altri contenuti. Ne di-scuteremo con vari soggetti». Tut-to in alto mare, insonuria. Alme-no finché qualcuno non compre-rà Case Manfredi.

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FOCE Direttore Responsabile: Stefano Andrini

23/11/2012

Periodicità: Quotidiano

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press LinE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

A FORMELLINO

I residenti e la Giunta FAENZA Stasera, alle ore 20, a Formellino nella sala del Co-mitato Amici dell'Allegria(via San Giovanni di Formellino 9) è in programma un incontro dal titolo «Quale energia per le nostre case».

All'iniziativa, che è stata promossa dal Consiglio di quartiere Centro nord, parte-cipano Claudia Zivieri (asses-sore lavori pubblici e bilan-cio), Roberto Savini (assesso-re politiche agricole e am-biente), Matteo Mammini (assessore urbanistica e poli-tiche del territorio), Massimo Donati (capo servizio Con-trollo del settore Lavori pub-blici del Comune di Faenza), Gianpiero Zama (presidente Cna Faenza), il progettista Andrea Montuschi e Roberto Alberelli (Banca di Credito Cooperativo ravennate e imo-lese).

In apertura d'incontro, Zi-vieri e Donati fanno il punto sullo stato attuale del proget-to di estensione della rete del gas nella zona di Formellino, attesa da anni dai residenti. Di qui partirà una riflessione a tutto campo sull'importan-za di analizzare altre forme di energia, soprattutto da fonti rinnovabili, per una migliore qualità del nostro futuro.

Inoltre si parlerà di inter-venti finalizzati al risparmio di energia, alla riduzione dei costi delle bollette e alla ri-qualificazione delle abitazioni private.

Fa.Ro.

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FOCE Direttore Responsabile: Stefano Andrini

23/11/2012

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pressunE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

Pagina 23 CESENATICO

"Pescatori coinvolti nelle decisioni"

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BAGARRE IN CONSIGLIO COMUNALE

Soragni vs Papperini II presidente: "Le spese legali le pagherò di tasca mia" I grillini: "Si tratta di una strategia di stampo intimidatorio. Noi non ci fermeremo"

Continua la bagarre tra il presidente del consiglio co-munale Angelo Soragni e il consigliere del Movimento 5 Stelle Alberto Papperini, dopo la querela presentata da Soragni per ingiuria. E se da una parte il presidente afferma: "Le spese le-gali verranno pagate dal sottoscritto e non verrà speso nessun denaro pubblico per la questione, invito il consigliere Papperini a fare altrettanto, infatti è lui che in questo caso gode della copertura assicurativa pubblica", dall'altra il Movimento 5 Stelle fa fronte co-mune. "La querela è di chiaro stampo intimidatorio - inter-viene Andrea Defranceschi, capogruppo del Movi-mento 5 Stelle Emilia Romagna - Noi intendiamo aiu-tare Papperini nella difesa legale che dovrà sostenere con le risorse che accantoniamo con l'extra-stipendi

adottata contro tutti coloro che cercano di far emer-gere la verità e informare l'opinione pubblica. Tutta-via, dobbiamo porci alcune domande su questa sto-ria: perché il presidente Soragni non vuole che i cit-tadini sappiano quanto devono pagare per i suoi viag-gi? Perché non vuole che i cittadini vengano informati su altre questioni scottanti che abbiamo fatto emer-gere con interpellanze ed esposti in Procura? Perché Soragni e l'amministrazione Buda non pubblicano sul sito del Comune tutte le fatture e i riscontri delle spese per viaggi (Croazia, Ungheria, Svizzera) e delle trasferte a Milano? Il nostro lavoro è appena iniziato e non ci lasceremo fermare. La minoranza ha il do-vere di controllare gli atti e le spese sostenute dal Co-mune, soprattutto quando si tratta di iniziative che non rispondono ai bisogni prioritari dei cittadini".

dei consiglieri regionali. E' un metodo inaccettabile, quello dell'intimidazione legale, che non ha nulla di politico". Della stessa opinione il consigliere Pappe-rini: "Si tratta di una strategia che squalifica la politica,

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Soragni vs Papparini Scatta la querela per ingiuria

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FOCE Direttore Responsabile: Stefano Andrini

23/11/2012

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press LinE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

"Pescatori coinvolti nelle decisioni" QUERELLE PORTE VINCIANE Una mozione delle minoranze per inserire la marineria nel coordinamento di consultazione

orte vinciane aperte o porte vinciane chiuse. La questio- ne nelle ultime settimane ha sollevato alcuni malumori, in particolare nella categoria

dei pescatori, a se-guito della decisio-ne dell'amministra-zione di chiudere il sistema di sbarra-mento, in vista di mareggiate o mal-tempo.

Ora arriva una mozione, firmata da Pd, Pri e Movimento 5 Stelle, affinché i rappresentanti delle associazioni dei pe-scatori siano inseriti in modo formale nel coordinamento di consultazione lo-cale che definisce le modalità di chiu-sura delle porte vinciane.

"Sono un valido sistema di difesa dal-le acque della città di Cesenatico - spie-gano in coro i capigruppo dei tre partiti di minoranza - Prima di decidere sulla chiusura delle porte vinciane viene at-tivato un sistema di consultazione che coinvolge una serie di Enti a livello re-gionale e a livello locale. Queste decisio-ni di apertura o chiusura, di competen-za del sindaco, come responsabile locale della protezione civile, hanno grande in-fluenza sulla possibilità dei pescherecci di svolgere la propria attività produttiva. Se da una parte va difeso dagli allaga-menti il centro storico di Cesenatico e tutte le attività e le abitazioni presenti, dall'altra vanno tutelate le oltre cento imbarcazioni adibite alla pesca che ga-rantiscono occupazione a oltre 200 ad-detti - continuano i partiti i minoranza - In passato, pur non trattandosi di una presenza codificata, ogni volta che si è ritenuto necessario chiudere le porte vinciane, il sindaco ha convocato un ta-volo di consultazione locale al quale

partecipavano l'Autorità Marittima, il dirigente del Comune e i rappresentanti della marineria, per definire un percorso condiviso, che comprendeva una valu-tazione delle previsioni meteorologiche

e le modalità di chiusura e riaper-tura del sistema".

Infine la denun-cia. "La marineria non è stata mini-mamente coinvolta nel processo deci-

sionale che ha portato alla chiusura del-le porte lo scorso 27 ottobre e il non a-vere tenuto conto dei venti e della per-turbazione in atto, ha impedito a diverse imbarcazioni di uscire dal porto per la-vorare, pur in presenza di mare calmo e con un livello delle maree che non met-teva in pericolo il centro storico".

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"Con la chiusura del 27 ottobre barche ferme in banchina senza una motivazione"

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Pagina 23 CESENATICO at',1

"Pescatori coinvolti nelle decisioni:

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ROMAGNA

l'eri docenti non c'è solo il cartellino

ROMAGNA I

CESENA

ROMAGNA FORLÌ &

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pressunE

Spiagge Emendamenti in Senato per la proroga Le commissioni Demanio e Turismo delle Regioni chiedono al Governo "nel più breve tempo possibile" un incontro con l'Ue per chiarire la questione "spa-gnola" sulle spiagge, ossia per permettere anche al-l'Italia di derogare alla Bolkestein (e quindi alle pro-cedura ad evidenza pubblica per assegnare le spiag-ge) come accaduto al Paese iberico. Alla riunione di ieri è stata ribadita la necessità di "trovare in sede europea soluzioni normative in grado di tutelare le migliaia di imprese turistiche balneari che rappre-sentano una peculiarità e una ricchezza del patri-monio economico italiano". I coordinatori nazionali Turismo, Mauro Di Dalmazio (Abruzzo), e Demanio, Gabriele Cascino (Liguria), hanno confermato, in accordo anche con Province e Comuni, che le Re-gioni, "fino a quando non verrà fissato l'incontro con la Ue, aperto naturalmente anche al Sistema delle Regioni, non sono disponibili ad alcun con-fronto con il Governo su ipotesi di decreto o altro".

Nel frattempo, diversi senatori di Pdl, Pd, Udc e Idv nel corso del dibattito sulla conversione in legge del decreto 179/2012 hanno presentato numerosi emendamenti per prorogare le attuali concessioni demaniali marittime favorendo così gli investimen-ti.

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l'eri docenti non c'è solo il cartellino

Spiagge Emendamenti in Senato per la proroga Le commissioni Demanio e Turismo delle Regioni chiedono al Governo "nel più breve tempo possibile" un incontro con l'Ue per chiarire la questione "spa-gnola" sulle spiagge, ossia per permettere anche al-l'Italia di derogare alla Bolkestein (e quindi alle pro-cedura ad evidenza pubblica per assegnare le spiag-ge) come accaduto al Paese iberico. Alla riunione di ieri è stata ribadita la necessità di "trovare in sede europea soluzioni normative in grado di tutelare le migliaia di imprese turistiche balneari che rappre-sentano una peculiarità e una ricchezza del patri-monio economico italiano". I coordinatori nazionali Turismo, Mauro Di Dalmazio (Abruzzo), e Demanio, Gabriele Cascino (Liguria), hanno confermato, in accordo anche con Province e Comuni, che le Re-gioni, "fino a quando non verrà fissato l'incontro con la Ue, aperto naturalmente anche al Sistema delle Regioni, non sono disponibili ad alcun con-fronto con il Governo su ipotesi di decreto o altro".

Nel frattempo, diversi senatori di Pdl, Pd, Udc e Idv nel corso del dibattito sulla conversione in legge del decreto 179/2012 hanno presentato numerosi emendamenti per prorogare le attuali concessioni demaniali marittime favorendo così gli investimen-ti.

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ITALIA NONDO

Primarie il 16 dicembre marella

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NASCE DL

I transfughi di Tonino ROMA Nasce DL, acronimo di Diritti e Libertà: un partito "ad energia pu-lita", che non chiederà "mai" finan-ziamenti pubblici e non avrà "né presidenti, né segretari, ma solo un portavoce". E' una scelta che "chia-ma in gioco i principi fondamentali della Costituzione". Questo il nuovo movimento annunciato dall'ex ca-pogruppo Idv, Massimo Donadi, in-sieme agli altri fuoriusciti dal par-tito di Antonio Di Pietro: Nello For-misano, Stefano Pedica (al Senato), Giovanni Paladini e Gaetano Por-cino, in una conferenza stampa. Nel simbolo di Diritti e liberta' com-pare non solo il tricolore, ma anche l'arancione caro al movimento dei sindaci progressisti. "E' finità l'età dei partiti personalistici - ha detto Donadi - dell'uomo solo al coman-do in cui non c'é democrazia. La legge elettorale vigente é la prova che chi non ha democrazia al pro-prio interno non può produrre de-mocrazia nel Paese". "Rancore? Ma ci mancherebbe al-tro...". Antonio Di Pietro assicura i cronisti che lo interpellano che con Massimo Donadi e gli altri usciti dell'Idv che hanno costituito Diritti e Libertà, non c'é nessun risenti-mento. "L'Idv - dice Di Pietro - è contenta di aver portato in Parla-mento e nelle istituzioni persone che, diventate maggiorenni, hanno deciso di camminare con le loro gambe. Ci auguriamo che con l'e-sperienza acquisita con noi noi in questi anni possono continuare a contribuire al bene del Paese".

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