rapporto settimanale europeo sui mercati energetici
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Questo report confidenziale è stato prodotto da NUS Consulting Group. Il suo unico scopo è di fornire informazioni generali di contesto e approfondimenti riguardanti il mercato estremamente volatile dell’energia e rispecchia solamente le opinioni e la visione degli autori. Il documento non rappresenta una posizione o una linea di condotta ufficiale di NUS Consulting Group e non vuole essere un consiglio riguardante un particolare investimento commerciale o una definita politica di acquisto.TRANSCRIPT
Paese Prezzo Variazione
Italia 53.15 -0.37%
Regno Unito 62.82 -2.67%
Olanda 43.65 0%
Belgio 47.25 -2.38%
Francia 42.25 -0.82%
Germania 34.55 0.29%
Ungheria 42.70 0.83%
Penisola Iberica 47.88 0.17%
Paesi del Nord 31.40 -0.16%
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Questo report confidenziale è stato prodotto da NUS Consulting Group. Il suo unico scopo è di fornire informazioni generali di contesto e approfondimenti riguardanti il mercato estremamente
volatile dell’energia e rispecchia solamente le opinioni e la visione degli autori. Il documento non rappresenta una posizione o una linea di condotta ufficiale di NUS Consulting Group e non vuole
essere un consiglio riguardante un particolare investimento commerciale o una definita politica di acquisto. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta o trasmessa a terzi in
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18 novembre 2014
Prezzi Europei di Base-load Elettricità- Anno 2015 (€/MWh)
Report Europeo Settimanale sull’Energia
Francia Olanda Belgio Spagna Paesi del Nord Italia Ungheria
Regno Unito
Germania
Gas Naturale Prezzo Variazione
Regno Unito
(pence/therm) 53.75 0.05%
Regno Unito
(€/MWh) 23.04 -1.34%
Olanda
(€/MWh) 22.63 -2.75%
Germania
(€/MWh) 22.85 -3.26%
Prezzi Gas Naturale – Anno 2015
Germania Olanda Regno Unito
Commodity Prezzo Variazione*
Brent Crude Oil
($/barile) 79.16 -5.3%
Coal CIF ARA
($/Tonnellata) 71 1.07%
CO2 EUA
(2013) 6.63 -1.04%
CO2 CER
(2013) 0.09 -10%
GBP/EUR 1.2564 -1.4%
Brent Crude (mese successivo) & Coal CIF ARA (anno successivo)
Petrolio & Carbone
I prezzi del petrolio hanno continuato a diminuire per otto
settimane mentre i membri OPEC continuano ad essere contrari
alla riduzione produttiva per alleggerire il sovraccarico di
offerta. Il petrolio è diminuito di circa il 30% dai picchi di
giugno mentre i membri alla guida dell’OPEC si sono opposti
agli appelli per tagliare la produzione e hanno invece ridotto i
prezzi di esportazione verso gli Stati Uniti dove la produzione è
aumentata ai livelli più alti negli ultimi 30 anni dopo il boom
dello shale. I 12 membri del gruppo hanno pompato circa
30,253 milioni di barili al giorno in ottobre superando il loro
target complessivo di 30 milioni impostato a gennaio 2012. Il
prezzo front month del Brent è sceso al di sotto degli
$80/barile per la prima volta da settembre 2010 fino a
$79.16/barile (-5.3%), mentre il prezzo month ahead del WTI è
sceso di $4.3 (-5.4%) a $75/barile. Le scorte petrolifere a
Cushing, il più grande deposito petrolifero USA, sono
aumentate da 1.7 milioni di barili a 22.5 milioni spingendo
ulteriormente i prezzi a diminuire. Per quanto riguarda il
carbone europeo termico è aumentato per la prima volta in tre
settimane dopo che la Glencore Plc si è preparata alla chiusura
temporanea della sue miniere australiane. Al momento il Coal
CIF ARA è aumentato dell’1.07% a $71/ton.
Gas Naturale
I prezzi europei del gas hanno raggiunto un nuovo minimo
record la scorsa settimana quando l’abbondanza dell’offerta
e le previsioni di un clima mite li hanno spinti al ribasso,
mentre il crollo del petrolio ha continuato a pesare sui prezzi
più di lungo periodo. Tuttavia permane il rischio di un rialzo
dei mercati spinto dalla situazione in Ucraina ora che Kiev sta
ridistribuendo le truppe nell’est del Paese, nonostante il
cessate il fuoco sia ancora in atto, poiché si teme che i
separatisti lancino una nuova offensiva dopo le recenti
incursioni delle forze russe nelle regioni separatiste. Il prezzo
annuo tedesco 2015 (NCG) è sceso del 3.26% a €22.85/MWh,
mentre l’equivalente olandese (TTF) è diminuito di €0,64
(2,75%) rispetto alla scorsa settimana a €23.04/MWh. Nel
Regno Unito, il clima mite ha continuato a spingere la
domanda al ribasso. I flussi abbondanti provenienti dalla
Norvegia e la produzione olandese hanno garantito
tranquillità dal lato dell’offerta, nonostante due interruzioni
impreviste a Skarv e Gjoa. Inoltre le consegne LNG sono
abbastanza rilevanti e sono previsti altri tre cargo lungo il
mese di Novembre. Al momento l’NBP 2015 è leggermente
più alto della scorsa settimana a 53.75 p/therm.
Energia
Settimana scorsa, la maggior parte dei prezzi europei è diminuita
grazie ad una combinazione di scorte abbondanti, temperature
miti e prezzi in calo per la CO2. I prezzi della CO2 sono diminuiti
dell’1,04% ed al momento quotano €6.63/ton, mentre il carbone
è aumentato dell’1.07% a $71/ton dando una leggera spinta
rialzista al mercato. In Francia la produzione nucleare disponibile
aumenterà di altri 6 GW nei prossimi 15 giorni tranquillizzando
ulteriormente il mercato. Il prezzo francese annuo è diminuito di
€0,35 arrivando a €42.25/MWh. Al contrario, in Germania il
prezzo è stato spinto per la terza settimana consecutiva ad
aumentare con un valore annuo 2015 superiore dello 0.29% a
€34.55/MWh, a causa della scarsa produzione eolica e solare e
dell’aumento dei prezzi del carbone. Il prezzo annuo belga è
diminuito del 2.38% spinto, in parte, dalla notizia che due dei
principali reattori nucleari potrebbero riprendere l’attività ad
aprile 2015 rafforzando l’offerta sul mercato. Per quanto riguarda
il Regno Unito il mercato ha visto un calo dei prezzi grazie
all’aumento della produzione eolica combinato con la domanda
in diminuzione. Il prezzo annuo al momento è a GBP 50/MWh (-
1.3%).
Fonte di prezzi e grafici: BLOOMBERG.
* Di settimana in settimana