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I.C. statale n° 17 “Montorio” – Vrvia dei Gelsi 20, 37141 Veronawww.scuolemontorio.gov.org

Scuola Statale Primaria di MizzoleClasse IVAnno scolastico 2016-2017

Racconti di Natale

I 23 racconti seguono un ordine casuale,questi gli autori in ordine alfabetico:

Anna A., Tito A., Tommaso A., Corinna B., Nicolò B., Alessia B., Matilde Ca., Matilde Co., Asia G., Stefania M., Asia M., Noemi F., Sofia F., Gabriele F., Arianna P., Lorenzo P., Vittoria P., Carlo R., Valentina S., Francesco S., Ilaria T., Gaia V., Davide V.

Mizzole, 22 dicembre 2016

Per facilitare la lettura, abbiamo usato la font Biancoenero©.Biancoenero© è la prima font italiana ad alta leggibilità messa a disposizione gratuitamente per tutte le istituzioni e i privati che la utilizzino per scopi non commerciali. È stata disegnata dai graphic designer Riccardo Lorusso e Umberto Mischi, con la consulenza di Alessandra Finzi (psicologa cognitiva),Daniele Zanoni (esperto di metodi di studio in disturbi dell'apprendimento)e Luciano Perondi (designer e docente di tipografia all'ISIA di Urbino).www.biancoeneroedizioni.it

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É la notte della vigilia di Natale. Marta una bambina di dieci anni si sveglia perché vede una luce fuori dalla finestra della camera. Si mette le pantofole, apre la finestra e vede un

angelo. Lo guarda un po' incuriosita. Dopo un po' si mette la vestaglia, che le avevano regalato la nonna e il nonno il Natale precedente.Esce dalla finestra e l'angelo le dice: - dai seguimi!!Marta lo segue.Dopo un po' di cammino l'angelo si ferma e Marta si ferma per non andare a sbattere sulla schiena dell'angelo. Marta non capisce perché l'angelo si sia fermato, ma subito dopo l'angelo schiocca le dita e appare una casa enorme.L'angelo bussa alla porta e un piccolo elfo apre. L'elfo ha le scarpe e il cappello rossi e la tuta da lavoro verde. L'angelo e l'elfo dicono a Marta di entrare. Allora Marta entra e l'angelo la segue.Un elfo prende per mano Marta e l'accompagna davanti a una porta poi le dice di aspettare un secondo.Intanto Marta si guarda attorno e vede tanti elfi che fabbricano giocattoli e dolcetti. Dopo due minuti Marta si accorge che è nella fabbrica di Babbo Natale.Marta si gira di scatto perché sente una voce che dice: - Oh! Oh!

Oh!Marta esclama: - è Babbo Natale! E c'è anche l'elfo che aveva aperto la porta!Babbo Natale le dice: - ho mandato l'angelo a prenderti perché ho un problema: ho troppe lettere daleggere quest'anno. Pensavo che tu potessi aiutarmi a leggere e a dire agli elfi cosa desiderano i bambini e le bambine.-Va bene!- disse Marta - sono pronta, ma cosa ne penseranno i miei genitori?- Non preoccuparti ho mandato l'angelo ad avvisarli- disse Babbo Natale. -Ok!- disse Marta.

- Ora subito al lavoro! - Esclamò Babbo Natale. Marta, Babbo Natale e gli elfi si misero immediatamente al lavoro. Poi la notte di Natale l'angelo riporta a casa Marta.Il mattino dopo Marta era stanchissima, ma Babbo Natale era riuscito a leggere in tempo le lettere e a portare i regali ai bambini e alle bambine di tutto il mondo.

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Una notte con Babbo Natale

C’era una volta a Cancun in un orfanotrofio un bambino di 9 anni, occhi verdi, capelli marroni e molto agile... Un bravo bambino insomma, il suo nome era Kevin Smith; insieme a lui c’erano anche altri bambini anche

loro più o meno tra i 6 e i 12 anni. Ma… C’ERA ANCHE LA TERRIBILE DIRETTRICE DELL’ORFANOTROFIO! Una donna perfida, avida, con dei capelli viola melanzana e sparati in aria come se fossero un cespuglio. - Che bella la neve - disse Kevin.- Mi piace molto - rispose una vocetta.- Chi sei? - chiese Kevin sorpreso. - Mi chiamo Simòn - rispose la vocetta.- Sai io non ho mai festeggiato il Natale. - - Perché? - - Perché io vivo qua da quando ero moltopiccolo e la direttrice odia il Natale -- Che peccato -- Si lo so, ma ora andiamo a dormire -concluse Kevin. Fu una lunga notte, ma quandosi svegliarono trovarono tutti i loro giochi bruciati!Kevin si arrabbiò così tanto che scappò dalla finestra e corse a prendere un bigliettoper il Polo nord. Fu un lungo viaggio ma alla fine arrivò. Così andò a parlare con BABBO NATALE e gli spiegò tutto quello che era successo. Allora BABBO NATALE fece salire sulla slitta Kevin che gli chiese di andare a prendere gli altri orfanelli. Arrivarono in un secondo, caricarono gli altri e andarono a distribuire i regali, ma alla direttrice lanciarono una cascata di carbone più nero che mai. THE END

Oggi è Natale ed è il compleanno di Filippetto. Per il suocompleanno vorrebbe un cagnolino. Lo chiede a sua mamma,la mamma non lo vuole perché ha paura che faccia la caccain casa. Filippetto la supplica e alla fine la mamma cede: -però devi accudirlo bene!- -Va bene! Posso avere uncagnolino- disse Filippetto.La mamma lo compra e lo nasconde.Filippetto lo cerca, non lo trova perché è nel giardino chegioca con la mamma.Quando la mamma e il cagnolino entrano vanno a nascondersi dietro l'albero di Natale. Quando Filippetto si sveglia vede il cagnolino e gli dà un nome, lo chiama Zampa Natale. Nella notte arriva Babbo Natale e gli regala una cagnolina.Quando Filippetto si sveglia la vede dormire sul divano, e la chiama Briciola.E vissero felici e contenti.

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Da CANCUN al POLO NORD

Un Natale più bello del mondo

Era un pomeriggio d'inverno, giusto 2 giorni prima di Natale, il 23 dicembre.E Charly… Oh scusate, non vi ho ancora raccontato chi è Charly… Era un ragazzino di 10 anni, magro con i capelli corti e castani, gli occhi marroni, e aveva una famiglia composta da: mamma, papà e lui (Charly). Abitavano in una casa piena di luci con unalbero di Natale sul tetto.Charly andò dalla mamma e le chiese: -Mamma, mamma posso andare a fare una passeggiata? -Ok.- disse la mamma. Allora Charly si preparò come un lampo, aprì la porta e corse via. Andò in una strana galleria, dove qualche volta si vedevano negozi con un po' di cose nelle vetrine. Ad un certo punto vide un mostro che gli fece una paura terribile, era indescrivibile! Charly svenne. Il giorno dopo, Charly trovò una bellissima sorpresa: si risvegliò nella famosissima fabbrica di regali di Babbo Natale!Finalmente due giorni dopo arrivò il Natale! Però c'era un grandissimo problema: i genitori di Charly non trovandolo più in casa, eranopreoccupatissimi. Babbo Natale allora disse a Charly: -Ituoi genitori si staranno preoccupando un sacco.Allora quella notte stessa Babbo Natale fece un paccoregalo gigante, ci mise dentro Charly e lo portò a casasua. La mattina i genitori si emozionarono perchévidero questo pacco gigante. Si affrettarono adaprirlo. Il papà di Charly esclamò: -Ma quello è Charly!-Mamma, papà! Non vi trovavo più!E così festeggiarono un bellissimo Natale!

Babbo Natale e Santa Lucia sonomolto preoccupati.Sta per arrivare il loro più temibile nemico:Mago Bisesto. Farà di tutto per non fararrivare il Natale, e il Natale è quasiterminato, per sempre.Intanto due bambini, Elena e Tommaso si sonopersi. Babbo Natale li incontra e li porta alPolo Nord… ma aiuteranno Babbo Natale asalvare il Natale? Intanto in una fabbrica di regali sono molto indaffarati a confezionarli.Appena Babbo Natale viene a sapere di questa fabbrica, prenota tantissimi regali.Ma Babbo Natale viene a sapere che sta per arrivare... Mago Bisesto! Armato di trombone e bacchetta magica.

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Viva il Natale in famiglia

Ma che Natale è questo

Babbo Natale riportò subito Elena e Tommaso a casa loro, a Dublino in via Olivè 24. Era una casa rossa, piccolina con un caminetto di mattoni rossi, e i due credevano che non avrebbero ricevuto regali, ma di nascosto Babbo Natale mise sei regali sotto il loro albero. Forse vi sembrerà strano, ma Mago Bisesto era solo Nonna Natale!! Fiuuuuu... per fortuna.!!!E qui si conclude il racconto e tutti vissero un Natale felice.

C'era una volta una piccola famiglia che viveva a Hollywood.Era la Vigilia di Natale e a casa… c'era l'aria del Natale: l'albero, le luci, e tante altre cose.Mentre fuori... nevicava.Sull'albero c'erano tante piccole decorazioni. Ma soprattutto una grande palla d'argento con dentro

una piccola città. Mentre Babbo girava per il mondo c'era un piccolo problema: stava precipitando la slitta! Ma per fortuna atterrò proprio sulla casa della piccola famiglia.Con l'aiuto dei piccoli amici tutto si risolse al più presto. Babbo Natale riuscì a portare in poco tempo i regali perché ha avutol'aiuto dei suoi nuovi amici. Mangiarono insieme lacena della Vigilia di Natale e per finire si miserotutti in poltrona a bere cioccolata calda.La mattina dopo, sotto l'albero... Babbo Natale si èdimenticato di loro!Ma appena dopo pranzo: “Oh, Oh, Oh... Eccomi amicisto arrivandooooo”... ed ecco Babbo che arriva.“Scusatemi amici per il ritardo. Ecco i vostri regali.”“Grazie Babbo!” dissero i bambini in coro. “Ed eccoanche un piccolo ricordo della nostra cena.” E regalòa tutti una bella foto ricordo che si erano fatti lasera prima.

Emily è una ragazza cheha una sorella di nomeIlaria.Ilaria ha i capelli che le coprono le spalle,gli occhi marrone scuro e porta spesso la coda.nAbita in una casetta fatta a “droodling”: bianco, blu, rosa, arancione, verde, rosso, giallo e viola (e per Natale le lucette sul tetto).Ilaria è tornata da scuola con un volantino con scritto:

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La famigliadi Natale

Che strano il Natale

Ilaria chiamò subito le sue 2 migliori amiche: Matilde e Sofia.Le tre amiche andarono in centro per iscriversi al concorso e fare dei piccoli acquisti, andarono in un negozio bellissimo: Tiger, dove comprarono un sacco di roba.Dopo un mese era il giorno della gara.Le tre amiche erano in ansia, il giorno dopo era tempo della proclamazione e il vincitore erano... le tre: Matilde, Ilaria e Sofia, le tre amiche erano incredule, erano così felici che per festeggiare mangiarono fuori e dormirono a casa di Sofia.Quella notte si svegliarono e videro S. Lucia, che leportò nella fabbrica di Babbo Natale. La fabbrica eragigante e ci lavoravano un migliaio di elfi.Fuori c'era una slitta gigantesca con davanti Rudolf,vedono anche Babbo Natale che disse: -nessuno credepiù al Natale.Le tre amiche tornarono a casa per convincere lagente a credere nel Natale, ma tutti le prendevanoin giro. Quella notte Ilaria venne rapita dal folletto nero diNatale.Le mattina dopo Matilde e Sofia non vedendo più Ilaria andarono nel covo del Folletto e furtivamente salvarono Ilaria e uccisero il Folletto.Le tre amiche per festeggiare con Babbo Natale fecero una grande festa con un saccodi delizie e una torta a due piani.

Al polo nord Babbo Natale è preoccupato perché deve

consegnare tutti i regali. Chiama gli uccelli che

vanno ad avvertire gli Elfi, che dovevano aiutare

Babbo Natale a incartare i regali per i bambini di

Montorio. Alla vigilia di Natale i bambini trovano i

regali sotto l'albero di Natale, grazie a Babbo

Natale i bambini di Montorio sono molto felici.

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Gara di bellezza perla casa.

Il vincitore incontraS. Lucia

eBabbo Natale

Felice Natale

Tanto tempo fa in una piccolacasetta in mezzo al bosco viveva unvecchio signore di nome Nicolas che unavolta all’anno si trasformava in BabboNatale, ma non solo lui si trasformava, anchela sua piccina casa. Si trasformava di grossoperché diventava una lussuosa villa con elfi,renne e altre belle cose. Quel Natale unadelle sue 9 renne, quella che tutticonosciamo, la più importante, dai sapetechi è: il nostro Rudolf, tristemente si èpreso il raffreddore. Quindi Rudolf per nonfar preoccupare Babbo Natatale, chiese ad un elfo di nome Jack, di aiutarlo a stare distante da lui.L’elfo rispose: -Si ok, ma perché?R: -Io ho il raffreddore quindi quando starnuto il mio grosso naso rosso si spegne.J: -Allora non ti aiuto, lo devi dire a Babbo Natale altrimenti glielo dico io capito!!!!!!R: -Ok dillo tu, io scappo.J: -Rudolf dove vai, il Natale è solo nelle tue zampe!R: -Ciao Jack!J: -È meglio che mi affretti a dirlo a Babbo Natale. Fulmine mi porti da Babbo Natale? …Sono davvero tanto sbadato: mi sono dimenticato di presentarvi il nostro Fulmine. È una delle 9 renne e per me è davvero un grande simpaticone…Comunque adesso bisogna trovare Babbo Natale. -Eccoti per fortuna ti abbiamo trovato!- esclamò Jack.Babbo Natale: -Perché mi volete?J: -È RudolfBN: -Cosa ha fatto quel furbone?J: -Sta male e è scappato BN: -Scusa non ho capito J: -Rud…BN: -Si si ho capito, adesso lo dobbiamo trovare, ma perché è scappato?J: -Mi ha chiesto di aiutarlo a stare lontano da te. Io gli ho detto si ok, ma perché? lui mi ha detto che ha il raffreddore e quindi quando starnuta il suo naso rosso si spegne. Allora gli ho detto: no allora non ti aiuto, lo devi dire a Babbo Natale se no glielo dico io. BN: -Lo dobbiamo cercare: mancano solo 15 giorni al Natale, Jack tu vai sulla slitta io chiamo le renne.J: -Babbo Natale ho un’idea sentiamo se starnuta vediamo se il suo grosso naso rosso lampeggia.Dopo mezzora di viaggio Babbo Natale sente degli starnuti e chiede a Jack se li aveva sentiti anche lui ma Jack nega di averli sentiti.BN: -Io si, forse è Rudolf. Renne scendete!!!!!!Le renne fecero l’esatto contrario, andarono sul tetto di una casa e fecero scendereBabbo Natale perché sulla finestra c’era una letterina.

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Rudolf sta male

Jack disse: -Babbo Natale le renne sono abituate che quando vedono una lettera si fermano e te la fanno raccogliere.- BN: -se proprio devo, andiamo a prenderla, …ecco l’ho presa, adesso andiamo da Rudolf.-Finalmente le renne scesero da Rudolf. Babbo Natale gli dà una medicina e il raffreddore passò in un batter d’occhio. Arrivò la vigilia di Natale e portarono i regali a tutto il mondo e vissero tutti felici e contenti.

La sera prima di Natale Sofia, Ilaria eMatilde stavano facendo un pigiama

party. A mezzanotte Sofia sentì un rumore venire di sotto, allora Sofia svegliò Matilde e Ilaria,anche loro sentirono quel rumore.Le tre amiche andarono giù e trovarono una sfera e Matilde la lanciò e venne un portale magico, ci entrarono e si ritrovarono in una foresta molto strana: con funghi di marschmallow, alberi di pan di

zenzero ed erba zuccherina. Dopo un ora videro una slitta tutta nera sopra c'era un biglietto con scritto:

Poi Ilaria notò Rudolph,allora le tre amiche corsero verso Rudolph e gli chiesero dov’erano, la renna disse chesi trovavano nella foresta proibita.Dopo cinque o sei minuti Rudolph spiegò che dentro la foresta c'erano i nemici di Babbo Natale, stavano sorvolando la foresta quando i due cattivi Mago Bisesto e Black jack attaccarono e rapirono Babbo Natale e le altre renne.Quando arrivarono alla tana dei due cattivi, Ilaria, Matilde e Sofia andarono dentro.I due erano andati via.Babbo Natale appena vide le tre bambine disse di andare via perché aveva mangiato le caramelle velenose e il suo cuore si era chiuso. Allora Rudolph disse che per far sparire questo incantesimo dovevano trovare 13 erbe e fare una pozione.Dopo un'ora avevano finito di preparare la pozione e la portarono a Babbo Natale, lui bevve e il suo cuore si aprì di nuovo, poi scapparono con le altre renne.Dopo tre ore Babbo Natale annunciò che Ilaria, Matilde e Sofia avevano salvato il polo nord e regalò loro una sfera e disse che si sarebbe illuminata quando lui avesse avuto bisogno del loro aiuto.Le tre amiche salutarono tutti con felicità.Quando si risvegliarono erano a casa e adesso sono a scuola a raccontare la loro avventura.Ho,ho,ho!

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Il Natale è in pericolo

Caro Babbo Natalebuona fortuna da

Mago Bisestoe Black Jack

Alla vigilia di Natale, Willy Wonka è nella suafabbrica al calduccio. Willy Wonka è il proprietariodella fabbrica di cioccolato. Lui ha gli Umpalumpache lavorano per lui, ha anche una assistente che gliconsiglia le ricette. Willy Wonka non la lasciaandare perché le servono altre ricette di Natale.L’assistente si chiama Ilaria.Ilaria è una mamma che ha 3 figli.Il più piccolo si chiama Ciarlie che ha una gamba rotta, la media si chiama Miranda e l'ultimo si chiama Martino.Il sogno più grande dei bambini è quello di andare nella fabbrica di cioccolato.Willy ha tante leccornie e tanti giochi, però non li vuole dare a Ilaria.Quella sera andò a dormire e sentì dei rumori “tun tun sheeow crsh crsh”-chi è?- Disse Willy.-Sono lo spirito del Passato, vieni con me- dice una voce misteriosa.Willy rispose: -ok- e lo prende per mano. Poi vede che è uno spirito. Vanno nel passato in cui è alle elementari, era in classe da solo alla vigilia di Natale. Dalla finestra si vedeva una bambina che gli diceva di venire a casa.Lo spirito lo lasciò a un gigante: lo spirito del presente che lo portò a casa di Ilaria.Guardò la casa e che cosa mangiava: una coscia di pollo, spinaci e una carota. Willy èun po' triste.Il gigante lo dà a un uomo nero che lo porta alla prossima vigilia.Willy vede il piccolo di Ilaria e anche lui… morti. Il giorno dopo va dai poveri e dà a loro del cibo. Arriva alla casa di Ilaria e dà dei giochi ai bambini e dei dolci. Al più piccolo regala il suo cappello e un biglietto per entrare nella Fabbrica di cioccolato e lo porta dentro, e fecero una foto alla fabbricamentre sparavano i dolci in aria.

Babbo Natale fabbrica tantissimi regali.Però si è inceppa la macchina che fa lebiciclette. Allora chiede aiuto agli elfi e tirano fuori tutte lebiciclette che ha fatto la macchina. Allora si accorgono che manca una vite e iniziano acercarla. La trovano nelle perfide mani del fratellodi Babbo Natale. Babbo Natale gli chiese didargliela, ma suo fratello rifiutò. Allora il fratelloprese in ostaggio Babbo Natale. Gli Elfi salvaronoBabbo Natale picchiando il fratello.Così riuscirono a far ripartire la macchina. Eterminarono le biciclette in tempo per la notte diNatale.Buon Natale!

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Un Natale pauroso

Il Bicinatale

Era una notte buia e tempestosa, (la vigiliadi Natale). Una donna stava andando in unavilla. Appena entrata incontrò Babbo Nataletravestito da maggiordomo, però MammaNatale (la donna), se ne accorse subito, e sene innamorò. Da lì incominciò l’unione fraMamma Natale e Babbo Natale. Cinque annidopo nacque un bambino di nome Beto, adieci anni era di una bontà infinita, alto,biondo e con gli occhi blu. Era un aiutante di BabboNatale, però viveva nel “mondo normale”. Mentre Mamma Natale faceva le faccende di casa, Babbo Natale si occupava della fabbrica di giocattoli. Qualche anno dopo la

fabbrica si ruppe e i folletti dovettero costruire tutti i giocattoli. Di conseguenza anche i “portali” che univano i duemondi si ruppero. Così Beto non poteva più andare da Babbo Natale. Dopo due giorni che non andava da Babbo Natale fuggì di casa e andò nella foresta degli Skifidol. Tutti gli alberi erano ricoperti di Skifidol. Gli faceva tanta paura, allora ritornò a casa e provò ad aggiustare i portali. Questi avevano un codice di sicurezza, che dopo mezz’ora Beto riuscì a risolvere. Fece appena in tempo. Dopo con Babbo Natale andarono a portare tutti i regali con uno slittino volante.

Oggi e’ il 22 dicembre. Ormai in tutte le case delmondo stanno facendo l’albero di Natale e il presepe.Il calendario dell’Avvento e’ già stato aperto e alla vigiliadi Natale si accenderanno le candele dell’Avvento, aNatale nascerà Gesù. Il giorno della befana si metterannoi Re Magi sul presepe. In questi giorni si mangiano idolcetti di Natale: caramelle, pasticcini, torte, torrone,panettone, pandoro. Poi si guardano i film, canzoni, libri,telefilm, cartoni di Natale (Zampa Natale).Il giorno 25 dicembre arriverà Babbo Natale.Ecco è arrivata la notte di Natale. E si vede della luce nel cielo.All’improvviso cade giù qualcosa dal cielo come se fosse un’astronave e scendegiù dalla slitta una persona vestita di rosso con la barba bianca: è Babbo Natale!Dal cielo cadono altre due slitte, da una scende il mago Bisesto e dall’altra i folletticon il capo folletto Grinch. Bisogna fermarli!!!!!

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Il bambinopiù buonodel mondo

Il giorno di Natale sta arrivando!

Allora Babbo Natale col telefono chiama Santa Lucia e la Befana perché lo aiutino a fermare Grinch, i suoi folletti, e Bisesto. Babbo Natale, Santa Lucia e la Befana eliminano Grinch, e il mago Bisesto e i folletti di Grinch.Babbo Natale vola via con la Befana e Santa Lucia, allora Grinch e Bisesto si aggrappano alla slitta, ma Babbo Natale li fa cadere quando arriva in Lapponia. Finiscono morti affondando nella neve. Anche i folletti di Grinch affondano e il Natale non verrà più rovinato!

Una volta c'era una bellissima famiglia che amava il Natale. Stava arrivando Babbo Natale con

i regali per le famiglie e per i poveri, ma la famiglia che preferiva Babbo Natale era la famiglia Diaz che aveva 2 bambini: la bambina si chiamava Monica ed il bambino Lorenzo.La mamma ed il papà stavano bevendo la cioccolata calda mentre Monica e Lorenzo si erano messi il pigiama e avevano cominciato a giocare ai supereroi. La casa Diaz era tutta colorata d'oro, rosso e verde ed era tutta addobbata.I bambini aspettavano che arrivasse la slitta con la famiglia di Babbo Natale insieme ad Olaf, ma visto che erano svegli, di lì Babbo Natale non passò per un bel po' di tempo. Ad un certo punto la mamma vide che il camino si era spento da solo, all' improvviso, e che una cosa tutta rossa stava scendendo. Ad un certo punto il camino siaprì e uscì fuori Babbo Natale insieme alla sua famiglia e con Olaf, la mamma allora chiamò il papà ed i suoi figli. Tutti e 4 erano stupefatti a vedere Olaf e la famiglia di Babbo Natale perché di solito Babbo Natale viene da solo e poi non viene quando siè ancora svegli. Allora la mamma offrì latte e biscotti a tutta la famiglia, ad Olaf e alle renne.Ma Babbo Natale disse: -Io ho un problema, non riesco più a fabbricare il mantello nuovo per Monica.– Allora Monica chiese: -Perché non riesci più a fabbricarlo?- E Babbo Natale rispose: -Perché uno dei miei elfi è entrato dentro la macchina dei mantelli per fare uno scherzo e la macchina si è rotta.– Monica molto dispiaciuta andò in camera sua a piangere, ma la seguì il figlio di Babbo Natale che si chiamava Alberto e gli disse: -Non essere triste io una volta avevo rubato dalla macchina un mantello se vuoi te lo regalo– Monica smise di piangere e ringraziò Alberto: -Grazie mille, ma è meglio che lo tenga tu, perché è tuo adesso.– Allora Alberto se lo mise dentro alla borsa di pan di zenzero. A quel punto arrivò Lorenzo e disse: -Monica vieni, la mamma ed il papà stanno bevendo la cioccolata calda senza di noi– Monica invitò Alberto a bere la cioccolata calda con loro, ma Alberto rispose:- No grazie ho già mangiato i biscotti ed il latte di tua mamma.– Allora Monica lo prese per mano elo riportò in cucina. Lì Monica vide che Babbo Natale e la sua famiglia stavano frugando per tutta la casa e chiese: -Che cosa succede mamma? -Babbo Natale non trova più i regali!- rispose. Monica sobbalzò per la preoccupazione e chiese a Babbo

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Il figlio di Babbo Nataleaiuta Monica

Natale: -E’ vero che non trovi più i regali?!- Babbo Natale rispose: -Sì, non li trovo più, sono scomparsi, il Natale è in pericolo!-A quel punto arrivò Alberto con un grande sacco sulle spalle e Babbo Natale disse: -Bravo Alberto, dai su, dammi il sacco-Ma Alberto non glielo dava perché prima voleva dire una cosa: -Papà io non ti darò il sacco finché non dai il mantello a Monica-

Babbo Natale rispose:- Figliolo io non posso fare niente, te lo già detto: la macchina èrotta.- E lui rispose: -Allora fallo con ago e filo.- Babbo Natale chiese al papà di Lorenzo: -Mi potreste dare un' ago ed un filo?- E allora gli diedero ago e filo e BabboNatale cominciò a fare il mantello.Quando il mantello fu pronto Alberto diede il sacco a suo padre e tutti, anche la famiglia Diaz, andarono a distribuire i regali

1 parte Siamo al polo Nord, nel 1981, nella città della famiglia Natale, i genitori (BABBO NATALE e MAMMA NATALE) di Nicolas e Nicro sono spariti nella bufera, tutta la famiglia Natale è triste. A tenere Nicolas e Nicro sono i nonni: Nonno Natale e Nonna Natale.Nonno Natale è alto, un po’ ciccio, ha gli occhi azzurri ed è divertente, al contrario di suo nipote Nicro.Nicro è un bambino di 10 anni, è avido, vuole tutto ed è dispettoso con Nicolas che è più piccolo di lui, e quindi viene preso di mira. Nicolas è dolce, basso, furbo e ha i capelli marroni. La famiglia Natale ha anche un cane: Nick, che è bianco come la neve ed è carino carino.La mattina di Natale, Nonna Natale, mentre Nonno Natale era via, portò Nicolas e Nicro nella fabbrica di Natale che è in mezzo tra la casa di Zia e Zio Natale e la casa di Nicolas e Nicro. Entrati dentro a prima vista si vedevano i folletti e le macchine che incartavano i regali.Quando fu ritornato Nonno Natale portò la slitta e le renne nella stalla, poi entrò in casa e disse: ”Sono molto stanco, non so se riuscirò a portare i regali anche questanotte”. Poi guardò Nicolas e disse: ”Nicolas te la sentiresti… di portare la slitta con iregali? Sai sto diventando vecchio.”

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Nicolas e la magia del Natale

Nicolas spalancò gli occhi e poi annuì felice, quel giorno si ripeté tutti gli anni. E tutti gli anni Nicolas portava i regali a tutto il mondo, mentre Nicro, invidioso, teneva d’occhio gli elfi e Nick.Ma in questi anni lo Zio Natale e la Zia Natale erano anche loro spariti nella bufera come avevano fatto la settimana scorsa il cugino e il mese prima il prozio e la prozia. Un giorno i Nonni di Nicolas e Nicro partirono.Passarono i giorni, ma i Nonni non tornavano. Una mattina arrivò una lettera dove c’era scritto che i Nonni erano spariti in una bufera.Ora erano soli...

2 parteUn giorno anche Nick sparì così eranocompletamente da soli, ma nonostantequesto i due fratelli andarono avantisenza fermarsi.Un giorno Nicolas stava andando aportare da mangiare alle renne. Quandouscì dalla stalla vide una luce.Incuriosito la seguì, e visto che andavasempre più in alto, prese la slitta.La seguì per tutto il mondo e mentrevolava sbirciava nelle finestre delle case:erano tutti tristi, e nella sua mente sichiedeva perché. Durante il tragitto la luce si consumavae i frammenti andavano dentro alle case.D’un tratto la luce si fermò, c’era una bufera enorme e la luce ripartì e si infiltrò dentro la bufera come se niente fosse.Nicolas prese coraggio, chiuse gli occhi e la seguì, quando fu all’interno aprì gli occhi e vide una foresta, scese dalla slitta e seguì la luce. D’un tratto la luce scattò velocemente dietro a un albero e Nicolas vide un portale azzurro, ma la luce non c’era più, si era trasformata nel portale.Pensando che la luce fosse entrata nel portale, Nicolas ci entrò e vide qualcosa di famigliare. Sembrava una casetta, si avvicinò lentamente, arrivato più vicino bussò alla porta, ma nessuno rispose. Allora aprì la porta e vide… la famiglia Natale. C’erano proprio tutti: lo zio, la nonna, il prozio… e anche i suoi genitori.Allora Nicolas raccontò tutto a tutti e poi Mamma Natale disse: ”Ma sai cos’era quella luce?” Nicolas fece no con la testa. ”Era l’amore del Natale” spiegò Mamma Natale. ”Stava portando l’amore in tutto il mondo” aggiunse Babbo Natale.Nicolas dopo un po’ prese la via di casa e raccontò tutto a Nicro.Che faccia fece suo fratello!Quasi svenne.Da quel giorno Nicro non fu più cattivo.E ogni tanto andavano a trovare la famiglia Natale.QUESTA E’ LA MAGIA DEL NATALE.

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E’ dicembre. Alla sera Babbo Natale lavora nella sua fabbrica di giocattoli, mentre unpiccolo gnomo verde molto cattivo di nome Grinch, aspetta con ansia la notte per rubare il Natale a tutte le persone del villaggio. Sfortunatamente Babbo Natale non sa nulla finché non glielo dice un elfo della sua fabbrica. Allora Babbo Natale va subito a chiedere aiuto con la sua renna Rudolph e le altre, ma non sa a chi chiedere.Gli viene un’illuminazione e si precipita a casa di Santa Lucia. Santa Lucia alla richiesta non sa cosa dire ma poi dice sì. I due salgono sulla slitta e poi riescono a

salvare il Natale come due perfetti Supereroi con i fiocchi.Lo gnomo verde Grinch andò in prigione e Babbo Natale, ovviamente insieme a Santa Lucia, portò a Grinch cinque Chili di carbone nero e stranero!Infine Babbo Natale e Santa Lucia si bevono una bella cioccolata calda per festeggiare a casa di Santa Lucia.Da quel giorno diventarono i SUPER NATALE e combatterono contro i più malvagi cattivi del Natale.Ma state attenti, qualcuno di colore verde potrebberubare il Natale proprio nella vostra città o villaggio!

In una casetta a Cancun il bambino Richard stava preparando la sua lettera di Natale, ma lui non sapeva che Babbo Natale era in ritardo e che gli mancavano ancora 800 regali. Babbo Natale sapeva benissimo che se non sarebbe riuscito in tempo, la magia del Natale sarebbe sparita per sempre.Lui però sapeva anche di avere una possibilità: era quella di andare sul monte Olimpo a prendere il ghiacciolo magico che tiene su ilNatale. Il monte è molto lontano ma visto che era l'unicapossibilità decise di partire, ma pensò di passare prima aImmagilandia a chiedere a Topolino se lo potevaaccompagnare. Topolino accettò. Partirono!Ma non sapevano che mentre erano via, gli elfi, non avendomai comandato, avrebbero rallentato il lavoro. Quandoarriva Babbo Natale tutti i lavori si aggiustano e il Nataleè salvo!Buon Natale!

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La fabbrica di Babbo Natale

I nuovi Eroi del Natale

Questa storia dimostra di come un uccello piccolo piccolo possa salvare una cosa così grande come il

Natale. In fin fine, non era proprio “solo”. Si, vabbè… lui era “piccolo” ma non era “accompagnato” da persone così piccole. Comunque, se vi interessa, leggete questa storia, OK?Oggi, a casa di Babbo Natale in Artide, c’è una giornata particolarmente fredda.Babbo Natale e i suoi elfi pensarono che fosse unagiornata in cui c’è molto vento e quindi che potessecessare presto, ma si sbagliarono. Il freddo continuò asoffiare e un giorno mise fuori uso il riscaldamento epurtroppo Babbo Natale prese il raffreddore!!!Dopo qualche giorno la notizia cominciò a girare, egiunse fino a Verona dove il Pettirosso magico, appenalo seppe si preparò in un lampo e partì subito. Pensò:-lo so, sono solo un pettirosso, ma farò valere la miaparte.-Passarono i giorni e un bel mattino il piccolopettirosso scorse all’orizzonte l’enorme magazzino di Babbo Natale; appena arrivò cercò di aprire le porte, ma erano ghiacciate. Gli venne un idea! Prese un grosso martello e lo lanciò con forza contro un muro di ghiaccio che si era formato su un lato del portone. Staccò un grosso pezzo di ghiaccio e cominciò a sbatterlo contro il portone. Niente da fare! Ad un certo punto sentì dei leggeri passetti che si avvicinavano.Il portone si spalancò e una faccetta pallidina con le orecchie a punta si affacciò alla porta: -chi è?- chiese l’elfo. -Sono il Pettirosso magic…- non fece neanche in tempo a finire che l’elfo lo afferrò e lo portò dentro. Lo trascinò fino a una specie di trono su cui sedeva Babbo Natale! L’elfo mollò il pettirosso e sussurrò qualcosa all’orecchio di Babbo Natale che disse: -Mmm… quindi tu saresti il Pettirosso magico,giusto?- il piccolo pettirosso annuì e dopo qualche istante esclamò: -Hai indovinato Babbo Natale, io sono il pettirosso magico e sono qui per sapere: 1°: che tipo di raffreddore hai? 2°: qual è la cura?- Babbo Natale attese qualche secondo e poi rispose: -il mio raffreddore non è un raffreddore comune, ma è il “raffreddore-artico!” Purtroppo nessuno conosce la cura!- Babbo Natale sospirò profondamente. Intanto al Pettirosso magico stava venendo un’idea… tirò fuori un barattolino vuoto, poi prese una cipolla e cominciò ad affettarla, e infine afferrò un’altro barattolo stavolta con dentro dello zucchero. Poi cominciò a mettere nel barattolo vuoto, prima un cucchiaino di zucchero, poi una fetta di cipolla, poi un cucchiaino di zucchero, poi una fetta di cipolla… e avanti così fino a che non riempì il barattolo. Infine disse: -Babbo Natale questo è uno sciroppo che mi ha consigliato il dottore quando avevo avuto il raffreddore, forse funziona anche con te. Provalo!-Babbo Natale fissò per qualche secondo quello sciroppo poi prese dolcemente il barattolo, ne bevve un goccio ed esclamò: -WOW! Mi sento già bene!! grazie a te potrò consegnare in tempo i regali e fare felici tutti i bambini del mondo!!!- il pettirosso passò tre giorni a casa di Babbo Natale, il 4° giorno salutò Babbo Natale ei suoi elfi e partì verso casa ad aspettare, con la sua famiglia, la notte di Natale.

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Il pettirosso magico

Alle Hawaii è la vigilia di Natale. Babbo Natale è al Polo Nord nella fabbrica dei giocattoli. Dopo la viglia Babbo Natale con sua moglie Mamma Natale vanno sulla slitta, la slitta si rompe, cadono BRUSCAMENTE davanti a una casa bianca con il tetto marrone.Dentro la casa c'è una famiglia con quattro bambini: Andreaè il più grande, è snello, ha i capelli biondi e gli occhi azzurri, poi c'è Vanessa, un’atleta, ha i capelli marroni, Greg

un po' forzuto, ha gli occhi verdi, e ora il più piccolo: Jill, viene da un paese straniero, ha i capelli neri come i suoi occhi.Quando è caduta la slitta i bambini se ne sono accorti e li invitano, Mamma Natale fa i biscotti. Suona il telefono di Babbo Natale: sono i folletti, dicono che la fabbrica è rotta. I bambini erano dispiaciuti e allora BABBO li porta con lui. Così ì ragazzi mettono a posto la slitta.Viaggiano fino al Polo Nord e quando arrivano, gli elfi dicono che c'è un calzino in un macchinario. I bambini si infiltrano nel macchinario e tirano fuori il calzino. Tutti esultano e poi vanno a dare i regali tutti felici.

Èil giorno diNatale. Babbo Natale con il suopancione e la lunga barba, parte dal Polo Nord con le renne e gli elfi sulla slitta pienadi regali. Arrivato alla prima casa, scende nelcamino e mette i regali sotto l' albero. Risale

e non trova più la slitta e gli elfi! Prova a cercarli con lo sguardo, ma non li trova.Decide di aspettare perché pensa che le sue renne e i suoi elfi ritornino.Aspetta molto: 1 ora... …2 ore... …3 ore... Così decide di fare un pisolino.Passano le ore: 1 ora... …2 ore... Si sveglia e vede un bagliore nel cielo.-È la slitta!- pensa Babbo Natale. Poi la distingue bene e... Sì! È La slitta!Allora chiama le renne che scendono.Babbo Natale è molto arrabbiato: -Ma cosa avete fatto? e poi perché non ci sono più i regali?-

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Babbo Natale ha un problema

Babbo Natale sostituito

-Ma… Babbo Natale… li abbiamo portati noi.- gli risposero gli elfi.-Ma perché?- chiese stupito Babbo Natale.-Perché ieri sera ci sembravi stanco, allora abbiamo deciso di farlo noi al posto tuo- gli dicono gli elfi.-Ma ieri- rise Babbo Natale- “sembrava” che io fossi stanco, perché ero in ansia per il giorno dopo!- Tornati al Polo Nord, fecero un banchetto in onore delle renne e degli elfi.Però i prossimi anni sarà Babbo Natale a portare i regali.The end

Giulia, una bambina di otto anni, con le sueamiche Matilde e Ilaria, partì per andare dai suoiparenti. Le tre amiche, in macchina, siannoiarono a morte, appena scese si misero afare un pupazzo di neve, ma dovevano sbrigarsiper salutare tutti i parenti. Matilde e Ilariachiesero: -Ma qui passa Babbo Natale?- e Giulia rispose:-Ma certo che passa Babbo Natale-.Giulia, Matilde e Ilaria nella notte sentirono passi pesanti, sisvegliarono, corsero in salotto e videro Babbo Natale in persona… INPERSONA!Le tre amiche gridarono di gioia, ma sottovoce.Babbo Natale le vide e le salutò, le tre allora gli chiesero se potevano aiutarlo a fabbricare i regali. Dopo essere salite sulla slitta, le renne incominciarono a volare verso il cielo stellato. Arrivarono così in una foresta dove nevicavano marschmallow. Se toccavi i funghi d'oro facevano bolle di BIG BABOOL che scoppiando lasciavano cadere caramelle velenose. Babbo Natale raccontò che da piccolo ne aveva mangiata una e

svenne. I rami degli alberi erano color arcobaleno e avevano il sapore di tantissimi gusti. Un po' più avanti incontrarono un unicorno con una renna, Babbo Natale li raggiunse e presentò loro idue amici: Magik e Rudolf. Tutti, compresi i due nuovi amici, si incamminarono verso la foresta oscura dove videro due uomini.Babbo Natale, alla loro vista, andò subito

più avanti degli altri e disse loro di indietreggiare.A quel punto il vecchio pronunciò parole irriconoscibili che li fece svenire. Dopo qualche minuto i due si svegliarono e si misero a correre tutti, dopo un po' arrivarono in un igloo dove faceva freddissimo. Babbo Natale entrò e anche gli altri. Lì c'era la fabbrica di Babbo Natale!Dopo qualche ora avevano finito di confezionare i regali, li portarono alle case prescelte e Babbo Natale riportò le amiche a casa!

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Il Natale è magico

C'era una volta una piccola casa al Polo Nord dove viveva un bambino di nome Nicola.Questo bambino voleva diventare un eroe proprio come suo papà, suo papà era Babbo Natale, e gli diceva sempre: -voglio diventare come te papà!- Quello era il suo sogno.Dopo un po' di giorni Babbo Natale portò Nicola a conoscere le renne e i suoi elfi. Iniziò dalle renne, disse: -lui è Rudolph, che ha la polvere magica per volare, lei è Josephine e lui è Enry. Con gli elfi fecero in fretta perché si chiamavano tutti Elfi!Polo Nord 20 anni dopo... Finalmente il suo sogno si avverò quello che era il piccolo Nicola era diventato il nuovo Babbo Natale.Era il grande giorno, Babbo Natale era molto ansioso: aspettava quel giorno da tantissimo tempo. Arrivarono all'ultima casa e ci misero pochissimo perché quel bambino aveva chiesto una cosa sola.

Riuscirono a finire il giro del mondo in meno di 23 ore. Tornarono quindi al Polo Nord, Babbo Natale era felicissimo, arrivato a casa abbracciò sua mamma gridando: -Ce l'abbiamo fatta!

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LastoriadiBabboNatale

Nota editoriale

Questi racconti sono stati scritti dagli alunni nel mese di dicembre 2016. La consegna data era: “Facciamo un libro di racconti per Natale, da pubblicare nel sito della scuola, rivolto a bambini dai 7 ai 10 anni. Dovete usare le tecniche di scrittura apprese finora. Potrete illustrarlo con un vostro disegno mettendo in atto letecniche provate in classe. Lo scriverete al PC. Dovrà essere fatto interamente a scuola. Al termine ci sarà una valutazione e un’autovalutazione secondo la rubrica checostruiremo insieme”.

Il lavoro durato quattro settimane ha seguito diversi step: braistorming in classe, costruzione di una mappa individuale secondo le strategie di scrittura imparate, revisione tra compagni delle mappe, prima stesura discussa con gli insegnanti, seconda stesura con autocorrezione e infine videoscrittura. Al termine hanno digitalizzato il proprio disegno con lo scanner aiutandosi l’un l’altro.

Questo che avete in mano è il prodotto finale impaginato dagli insegnanti. L’ordine dei racconti è casuale (si è cercato di risparmiare pagine). Le correzioni sono state limitate alla coerenza dei verbi (ancora in fase di studio da parte degli alunni), in alcuni casi alla struttura del racconto e alla correttezza della videoscrittura, con interventi sempre discussi con gli alunni: a loro spettava la decisione finale.

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