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Prof. Ing. Leonardo Cascini, Università degli Studi di Salerno. Geofluid 2010 - Piacenza, 8 ottobre 2010 18^ Mostra Internazionale delle Tecnologie ed attrezzature per la Ricerca, Estrazione e Trasporto dei Fluidi sotterranei LEONARDO CASCINI LEONARDO CASCINI Quindici anni di progressi nell Quindici anni di progressi nell analisi, analisi, monitoraggio e gestione dei rischi territoriali monitoraggio e gestione dei rischi territoriali Universit Universit à à degli Studi di Salerno degli Studi di Salerno Piacenza Expo, Piacenza, Piacenza Expo, Piacenza, 8 ottobre 2010 8 ottobre 2010

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Prof. Ing. Leonardo Cascini, Università degli Studi di Salerno. Geofluid 2010 - Piacenza, 8 ottobre 2010

18^ Mostra Internazionale delle Tecnologie ed attrezzature per la Ricerca, Estrazione e Trasporto dei Fluidi sotterranei

LEONARDO CASCINILEONARDO CASCINI

Quindici anni di progressi nellQuindici anni di progressi nell’’analisi, analisi, monitoraggio e gestione dei rischi territorialimonitoraggio e gestione dei rischi territoriali

UniversitUniversitàà degli Studi di Salernodegli Studi di Salerno

Piacenza Expo, Piacenza, Piacenza Expo, Piacenza, 8 ottobre 20108 ottobre 2010

Prof. Ing. Leonardo Cascini, Università degli Studi di Salerno. Geofluid 2010 - Piacenza, 8 ottobre 2010

AlcuniAlcuni fenomenifenomeni allaalla base base deidei rischirischi territorialiterritoriali

TerremotiTerremoti Eruzioni vulcanicheEruzioni vulcaniche

LL’’Aquila (Italia, 2009)Aquila (Italia, 2009)

AlluvioniAlluvioni

Firenze (Italia), 1966Firenze (Italia), 1966

GiampilieriGiampilieri (ME, Italia), 2009(ME, Italia), 2009

FraneFrane SubsidenzaSubsidenzaVesuvio (Italia, 1944)Vesuvio (Italia, 1944)

Emilia Romagna (1973/93Emilia Romagna (1973/93--1999) 1999)

Prof. Ing. Leonardo Cascini, Università degli Studi di Salerno. Geofluid 2010 - Piacenza, 8 ottobre 2010

La La rilevanzarilevanza del del rischiorischio dada franafrana in Italiain Italia

Frana di Merano (BZ), 12 aprile 2010Frana di Merano (BZ), 12 aprile 2010 Frana di Frana di MaieratoMaierato (VV), 16 febbraio 2010(VV), 16 febbraio 2010

(www.corriere.it)(www.corriere.it) (www.magazine.quotidiano.net)(www.magazine.quotidiano.net)

Prof. Ing. Leonardo Cascini, Università degli Studi di Salerno. Geofluid 2010 - Piacenza, 8 ottobre 2010

La La rilevanzarilevanza del del rischiorischio dada franafrana in Italiain Italia

da da NadimNadim (2007)(2007)

Prof. Ing. Leonardo Cascini, Università degli Studi di Salerno. Geofluid 2010 - Piacenza, 8 ottobre 2010

Vajont Vajont

Incrementi di spostamento registrati nei Incrementi di spostamento registrati nei mesi precedenti lmesi precedenti l’’accadimento della accadimento della frana del Monte Toc (frana del Monte Toc (HutchinsonHutchinson, 2001)., 2001).

Un Un esempioesempio didi conoscenzeconoscenze neglinegli annianni ‘‘6060

La La tragediatragedia del del VajontVajont ((ottobreottobre 1963)1963)

Prof. Ing. Leonardo Cascini, Università degli Studi di Salerno. Geofluid 2010 - Piacenza, 8 ottobre 2010

LL’’eventoevento del 1998: del 1998: unouno spartiacquespartiacque nelnel progressoprogresso delledelle conoscenzeconoscenze

Prof. Ing. Leonardo Cascini, Università degli Studi di Salerno. Geofluid 2010 - Piacenza, 8 ottobre 2010

EsempiEsempi didi conseguenzeconseguenze deglidegli eventieventi occorsioccorsi nelnel maggiomaggio 1998 1998

Prof. Ing. Leonardo Cascini, Università degli Studi di Salerno. Geofluid 2010 - Piacenza, 8 ottobre 2010

La gestione scientifica dellLa gestione scientifica dell’’emergenza del maggio 1998emergenza del maggio 1998

AttivitAttivitàà richieste allrichieste all’’UnitUnitàà Operativa 2.38 (Cascini, 2005).Operativa 2.38 (Cascini, 2005).

Vista del versante del Pizzo Vista del versante del Pizzo dd’’AlvanoAlvano incombente sullincombente sull’’abitato abitato di Sarno (SA) immediatamente di Sarno (SA) immediatamente dopo gli eventi di colata rapida di dopo gli eventi di colata rapida di fango del 5fango del 5--6 maggio 1998.6 maggio 1998.

Prof. Ing. Leonardo Cascini, Università degli Studi di Salerno. Geofluid 2010 - Piacenza, 8 ottobre 2010

PerimetrazionePerimetrazione delle aree a rischio residuo da colate rapide di fango (Cascinidelle aree a rischio residuo da colate rapide di fango (Cascini, 2005), 2005)

Livelli di allerta e procedure adottate nei Comuni coinvolti dagLivelli di allerta e procedure adottate nei Comuni coinvolti dagli eventi del maggio 1998.li eventi del maggio 1998.

La gestione scientifica dellLa gestione scientifica dell’’emergenza idrogeologica del maggio 1998emergenza idrogeologica del maggio 1998

Prof. Ing. Leonardo Cascini, Università degli Studi di Salerno. Geofluid 2010 - Piacenza, 8 ottobre 2010

D = danno potenzialeR = rischio

I = intensitàH = pericolositàV = vulnerabilità

Rilievi da foto aeree

Carta del Rischio da Frana

molto elevato in base al D.L. 180/98

Segnalazioni di Enti vari sui dissesti

Valutazioni dalla letteratura

Carta inventario fenomeni franosi

Carta degli scenari delle massime velocità attese

Pericolo incombente

Elementi di geologia e geomorfologia

Ambiti morfologici

Dati sui danni segnalati dai Comuni

Carta della vulnerabilità segnalata per il tessuto urbano, infrastrutturale

Dati sui danni desunti dalle relazioni del Dip.

Protezione Civile

A1

A2.1

A2

A2.2

A3.1A3

A1.2

A2.3

B2.2 B2 B2.3

B1 D

VH

R

I

Carta degli insediamenti urbani e delle infrastrutture

I I ““PianiPiani StraordinariStraordinari”” (D.L. 180/98, L. 267/98, D.P.C.M. 9/98, L. 226/99)(D.L. 180/98, L. 267/98, D.P.C.M. 9/98, L. 226/99)

Un esempio di zonazione del rischio da frana molto elevato nellaUn esempio di zonazione del rischio da frana molto elevato nella Regione Campania: a) schema Regione Campania: a) schema metodologico adottato; b) areale sede delle coltri piroclastichemetodologico adottato; b) areale sede delle coltri piroclastiche; c) zonazione del rischio.; c) zonazione del rischio.

a)

b)

c)

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Localizzazione di fenomeni franosi di primo distacco occorsi a CLocalizzazione di fenomeni franosi di primo distacco occorsi a Cervinara ervinara (AV) nel dicembre 1999. La carta inventario dei fenomeni franosi(AV) nel dicembre 1999. La carta inventario dei fenomeni franosi èè stata stata redatta dallredatta dall’’AutoritAutoritàà di Bacino Nazionale di Bacino Nazionale ““LiriLiri--Garigliano e VolturnoGarigliano e Volturno””..

EsempiEsempi didi eventieventi occorsioccorsi allall’’internointerno delledelle areearee perimetrateperimetrate

Prof. Ing. Leonardo Cascini, Università degli Studi di Salerno. Geofluid 2010 - Piacenza, 8 ottobre 2010

Localizzazione della colata detritica occorsa a Celle di Localizzazione della colata detritica occorsa a Celle di BulgheriaBulgheria (SA) il 05.09.2001. La carta (SA) il 05.09.2001. La carta inventario dei fenomeni franosi inventario dei fenomeni franosi èè stata redatta dal stata redatta dal C.U.G.RIC.U.G.RI per conto dellper conto dell’’AutoritAutoritàà di Bacino di Bacino Regionale Sinistra Regionale Sinistra SeleSele..

EsempiEsempi didi eventieventi occorsioccorsi allall’’internointerno delledelle areearee perimetrateperimetrate

Prof. Ing. Leonardo Cascini, Università degli Studi di Salerno. Geofluid 2010 - Piacenza, 8 ottobre 2010

0

10

20

30

40

50

60

0 0.5 1 1.5 2

t [min]

Q [m

3 /s]

tp

Qp

Dati geologici

Valutazione delle aree d’innesco (TRIGRS – UNSAT)Valutazione della distanza di propagazione (FLO-2D)

Progressi delle conoscenze a scala di versante Progressi delle conoscenze a scala di versante Il caso di studio di Il caso di studio di AirolaAirola (BN)(BN)

Prof. Ing. Leonardo Cascini, Università degli Studi di Salerno. Geofluid 2010 - Piacenza, 8 ottobre 2010

PsAI-Rf a scala 1:25.000

Dati geologici

Riperimetrazione delle aree a rischio

Progressi delle conoscenze a scala di versante Progressi delle conoscenze a scala di versante Il caso di studio di Il caso di studio di AirolaAirola (BN)(BN)

Prof. Ing. Leonardo Cascini, Università degli Studi di Salerno. Geofluid 2010 - Piacenza, 8 ottobre 2010

EsempioEsempio didi perimetrazioneperimetrazione nellnell’’ambitoambito deidei PsAIPsAI--RfRf

Lettura foto aeree

T A V . 2Carta

Geologico-Strutturale

T A V . 3Carta Geomorfologica

T A V . 1Carta degli elementi sui

Fenomeni di Dissesto forniti dagli Enti territoriali

Ricerche storiche

T A V . 5Carta Inventario dei Fenomeni Franosi

CataloghiStudi Esistenti

Sopralluoghi

TA V . 1 2Carta degli Scenari di

Franosità in funzione della massima intensità attesa

Vulnerabilità del tessuto urbano e

infrastrutturale

Ambiti geomorfologici

T A V . 1 1Carta dei

Danni segnalati dagli Enti Territoriali

T A V . 1 0Carta del

Danno Rilevato e delle strutture ed

infrastrutture molto vulnerabili

T A V . 8Carta della

zonazione degliInsediamenti urbani

T A V . 9Carta dei detrattori

ambientali e delle

infrastrutture

T A V . 6Carta del

Vincolo Idrogeologico e Parchi Nazionali e

Regionali

Analis i Strumenti Urbanistic i Comunali

Aggiornamento del tessuto urbano

mediante ortofoto AIMA Min.Ambiente

Letturafoto aeree

Segnalazioni degli enti

Segnalazioni del Corpo forestale

T A V . 7Carta dei

Vincoli Ambientali e Culturali

Studi dell ' Autori tà di

Bacino

Sitap del Ministero BBCC e Studi dei Piani Paesistic i

Streetnet(della soc. Risorse

Ambientali)

Rilievi di Campagna

Raccolta Dati Presso Enti

Carta delle aree innondabili da colate

rapide di fango sulla base di modelli idraulici

semplificati

Modello Idraul ico

Analis i del tessuto urbano ed

infrastrutturaleStudi esistenti Sopralluoghi

Definiz ione convenzionale dell 'entità del

Danno

Analis i dei dati ri levati e

attribuzione dell 'enti tà del

Danno

Elaborazione ipertestuale e successiva

archiv iazione dei dati

T A V . 13Car t a degl i s c enar i d i

Ris c h io

Analis i geologica del terri torio e analis i Morfo-

evolutiva dei versanti

Aggiornamento carta inventario dei Fenomeni

Franosi

Avvio studi Geotecnic i

Massima Intensità attesa della franosità

reale e potenziale

ISTAT

PIANI &

PROGRAMMI

T A V . 4Carta

dei Depositi di Copertura

Caratterizzazione dei fenomeni franosi e

Indicatori di Attiv ità e di tendenza evolutiva

Evidenze Morfologiche di

Frane

IndicatoriMorfologic i

IndicatoriGeologic i-Strutturali

VerificaNO SI

VerificaNO SI

Diagramma metodologico per lDiagramma metodologico per l’’individuazione degli scenari di individuazione degli scenari di rischio (Autoritrischio (Autoritàà di Bacino Nazionale dei fiumi di Bacino Nazionale dei fiumi ““LiriLiri--Garigliano Garigliano e Volturnoe Volturno””))

0 20 40 Kilometers

Bacino del Liri-Garigliano

Bacino del Volturno

67.5%

18.1%0.9%

13.5%

attivequiescenti

creepdgpv

Distribuzione delle frane a cinematica Distribuzione delle frane a cinematica lenta nel territorio delllenta nel territorio dell’’AdBAdB LGV. LGV.

Particolare della Carta degli Scenari di Particolare della Carta degli Scenari di Rischio (Rischio (MontecalvoMontecalvo IrpinoIrpino, Avellino), Avellino)

Prof. Ing. Leonardo Cascini, Università degli Studi di Salerno. Geofluid 2010 - Piacenza, 8 ottobre 2010

Eventi occorsi prima del XIX secoloOpere letterarie;Opere letterarie;Archivi parrocchiali (Archivi parrocchiali (““Registro dei mortiRegistro dei morti””) )

Eventi occorsi nel XIX secolo Eventi occorsi nel XIX secolo Documenti conservati presso:Documenti conservati presso:LL’’archivio di Stato di Salerno (Intendenza delarchivio di Stato di Salerno (Intendenza delRegno delle Due Regno delle Due SicilieSicilie, Sezione Opere, Sezione OperePubbliche);Pubbliche);

Prefettura di Gabinetto;Prefettura di Gabinetto;Fondo Protocolli Notarili;Fondo Protocolli Notarili;Manoscritti di famigliaManoscritti di famigliaEventi occorsi nel XX secolo Eventi occorsi nel XX secolo Letteratura storica Letteratura storica Documenti conservati presso il Genio CivileDocumenti conservati presso il Genio Civilee negli Uffici Tecnici Comunali; e negli Uffici Tecnici Comunali; Progetto AVI Progetto AVI

UlterioriUlteriori progressiprogressi delledelle conoscenzeconoscenze a a scalascala territorialeterritoriale

Areale della Regione Campania in cui sono Areale della Regione Campania in cui sono presenti coperture di origine piroclastica.presenti coperture di origine piroclastica.

293293Numero di datiNumero di dati

daldal 1640 al 20061640 al 2006EstensioneEstensione del del catalogocatalogo

DatiDati selezionatiselezionati ((eventieventi con con vittimevittime) )

672672Numero di datiNumero di dati

DalDal 55°° secolosecolo al 2006al 2006EstensioneEstensione del del catalogocatalogoDataset disponibileDataset disponibile

Studi possibili laddove sono disponibili Studi possibili laddove sono disponibili fonti documentarie attendibili sugli fonti documentarie attendibili sugli eventi occorsi in passatoeventi occorsi in passato

Prof. Ing. Leonardo Cascini, Università degli Studi di Salerno. Geofluid 2010 - Piacenza, 8 ottobre 2010((modificatemodificate dada Cascini et al. 2008)Cascini et al. 2008)

1.0E-04

1.0E-03

1.0E-02

1.0E-01

1.0E+00

1 10 100 1000N

F

Campania RegionContext A1Context A2Context BContext C

rollover

rollover

RisultatiRisultati didi analisianalisi storichestoriche

1.0E-05

1.0E-04

1.0E-03

1.0E-02

1.0E-01

1.0E+00

1.0E+01

1 10 100 1000N

F

Japan (1948-1996)China (1900-1987)

Hong Kong (1917-1995)

Norway (1900-2004)

Colombia (1936-2000)

Canada (1800-1996)

Italy (1410-1999)

Nepal (1971-2000)

Campania Region (1640-2006)

a) Zonazione della) Zonazione dell’’areale della Regione Campania in areale della Regione Campania in cui sono presenti coperture di origine piroclastica; cui sono presenti coperture di origine piroclastica; b) curve Fb) curve F--N della Regione Campania, dellN della Regione Campania, dell’’Italia, di Italia, di Paesi europei ed extraPaesi europei ed extra--europei; c) curve Feuropei; c) curve F--N N relative a contesti relative a contesti geogeo--ambientaliambientali omogenei della omogenei della Regione Campania.Regione Campania.

a)

b)

c)

SocietalSocietal riskrisk

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Risultato finale al quale tendere: QRARisultato finale al quale tendere: QRA

((FellFell etet al., 2005; 2008)al., 2005; 2008)

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I I SoggettiSoggetti potenzialmentepotenzialmente interessatiinteressati al al progressoprogresso delledelle conoscenzeconoscenze

-- Enti territorialmente competenti (Stato , Regioni, Enti territorialmente competenti (Stato , Regioni, Province, AutoritProvince, Autoritàà di Bacino)di Bacino)

-- Agenzie per la Protezione dellAgenzie per la Protezione dell’’AmbienteAmbiente

-- Imprese di costruzioni (edili, geotecniche, Imprese di costruzioni (edili, geotecniche, ……) e di) e diopere infrastrutturali (viarie, idrauliche, opere infrastrutturali (viarie, idrauliche, ……))

-- Professionisti operanti nel settoreProfessionisti operanti nel settore

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AmbitiAmbiti neinei qualiquali applicareapplicare le le conoscenzeconoscenze disponibilidisponibili

-- Gestione della risorsa suolo (PUC, PTCP)Gestione della risorsa suolo (PUC, PTCP)

-- Politiche ambientaliPolitiche ambientali

-- Interventi di mitigazione del rischio (strutturali e/oInterventi di mitigazione del rischio (strutturali e/onon strutturali)non strutturali)

-- Monitoraggio Monitoraggio

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EsempioEsempio didi monitoraggiomonitoraggio classicoclassico

ContestoContesto potenzialmentepotenzialmente sedesede didi fenomenifenomeni distruttividistruttivi

10

100

1000

0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600

Pe [mm]

r.e.f.d. - Sarno Raingauger.e.f.d. - Lauro RaingaugeRecorded Slope Failures

upper envelope of rainfall that failed to trigger debris flows

lower envelope of rainfall that triggered debris flows

((Rossi et al.,Rossi et al., 1998)1998)SoglieSoglie pluviometrichepluviometriche

PluviometroPluviometro

60 km2

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Siti investigati

Tensiometri Tensiometri ““JetfillJetfill””(profondit(profonditàà: 1,5 m : 1,5 m ÷÷ 4,0 m)4,0 m)

Tensiometri Tensiometri ““QuickQuick--DrawDraw””(profondit(profonditàà: 0,2 m : 0,2 m ÷÷ 1,6 m)1,6 m)

60 km2

EsempioEsempio didi monitoraggiomonitoraggio innovativoinnovativo

ContestoContesto potenzialmentepotenzialmente sedesede didi fenomenifenomeni distruttividistruttivi

Prof. Ing. Leonardo Cascini, Università degli Studi di Salerno. Geofluid 2010 - Piacenza, 8 ottobre 2010

Substrato carbonatico

Coperture piroclastiche

Substrato carbonatico

Coperture piroclastiche

ConfrontoConfronto tratra le le mediemedie mensilimensilideidei valorivalori didi suzionesuzione misuratimisurati a a profonditprofonditàà inferioriinferiori a 1 m e la a 1 m e la media mobile media mobile delladella pioggiapioggiagiornalieragiornaliera computatacomputata susu due e due e susu tretre mesimesi (Cascini e (Cascini e SorbinoSorbino, , 2003).2003).

EsempioEsempio didi monitoraggiomonitoraggio innovativoinnovativo

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φ1φ2

Interferometria Differenziale SAR (DInSAR)Interferometria Differenziale SAR (DInSAR)

Sensori: Sensori: ERS1, ERS2, ENVISATERS1, ERS2, ENVISAT..Passaggi:Passaggi: ogni 35 giorni. ogni 35 giorni. Linea di vista Linea di vista ––LOSLOS: : 2323°°. .

Razionale: individuare zone Razionale: individuare zone affette da deformazione e affette da deformazione e seguirne lseguirne l’’evoluzione temporale evoluzione temporale mediante la generazione di mediante la generazione di interferogrammi differenziali.interferogrammi differenziali.

baselinebaseline

I rilievi satellitari nel monitoraggio degli spostamenti I rilievi satellitari nel monitoraggio degli spostamenti

Prof. Ing. Leonardo Cascini, Università degli Studi di Salerno. Geofluid 2010 - Piacenza, 8 ottobre 2010

A-A

B-B C-C

D-D E-E

(Cascini (Cascini etet al.,2010)al.,2010)

Importanza della scala di analisiImportanza della scala di analisi

Individuazione di porzioni di frana con Individuazione di porzioni di frana con differenti velocitdifferenti velocitàà

(Cascini (Cascini etet al.,2010)al.,2010)

Il contributo dei dati DInSAR alla zonazione dei fenomeni franoIl contributo dei dati DInSAR alla zonazione dei fenomeni franosisi

Prof. Ing. Leonardo Cascini, Università degli Studi di Salerno. Geofluid 2010 - Piacenza, 8 ottobre 2010

Le tecniche DInSAR: una realtLe tecniche DInSAR: una realtàà nella analisi dei fenomeni di subsidenzanella analisi dei fenomeni di subsidenza

Campi Flegrei

Vesuvio

Vomero (Na)

BradisismaScavi in sotterraneo

Foce Volturno

Pista aeroporto di Grazzanise

Vulcano Buono

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Il caso di studio di Sarno (SA)

Ubicazione delle aree interessate dai dissesti Ubicazione delle aree interessate dai dissesti

La Piana Campana con indicazione dellLa Piana Campana con indicazione dell’’area di studioarea di studio

Cascini e Di Cascini e Di MaioMaio, 1994, 1994

Prof. Ing. Leonardo Cascini, Università degli Studi di Salerno. Geofluid 2010 - Piacenza, 8 ottobre 2010

Confronto tra mappe di cedimenti cumulati ottenuti con: a) misurConfronto tra mappe di cedimenti cumulati ottenuti con: a) misure topografiche e topografiche (luglio 1992(luglio 1992--ottobre 1993); b) dati DInSAR (giugno 1992ottobre 1993); b) dati DInSAR (giugno 1992-- novembre 1993)novembre 1993)

Il caso di studio di Sarno (SA)

Cascini Cascini etet al., 2006al., 2006

Prof. Ing. Leonardo Cascini, Università degli Studi di Salerno. Geofluid 2010 - Piacenza, 8 ottobre 2010

Analisi di dati DInSAR ad alta risoluzione alla Analisi di dati DInSAR ad alta risoluzione alla scala del singolo edificioscala del singolo edificio

DalDal rilievorilievo deidei dannidanni agliagli edificiedifici sisi era era conclusoconcluso cheche i i dannidanni registratiregistrati allaallaChiesaChiesa eranoerano statistati causaticausati daldalterremototerremoto del 1980 (del 1980 (NigroNigro, 1992)., 1992).

Longitudinal Profile 2

-6

-5

-4

-3

-2

-1

0

0 10 20 30 40 50 60 70distance (m)

settl

emen

t (cm

)

08/06/199220/12/199312/04/199507/10/2004church border

Transverse Profile 1

-6

-5

-4

-3

-2

-1

0

0 5 10 15 20 25 30

distance (m)

settl

emen

ts (c

m)

08/06/199220/12/199312/04/199507/10/2004

Transverse Profile 2

-6

-5

-4

-3

-2

-1

0

0 5 10 15 20 25 30distance (m)

settl

emen

ts (c

m)

20/12/199312/04/199507/10/200408/06/1992

MunicipioMunicipioChiesaChiesa

(Cascini (Cascini etet al.,2007)al.,2007)

Il caso di studio di Sarno (SA)

Longitudinal Profile 1

-6-5

-4-3

-2-1

0

0 10 20 30 40 50 60 70

distance (m)

settl

emen

t (cm

)

08/06/199220/12/199312/04/199507/10/2004church border

Prof. Ing. Leonardo Cascini, Università degli Studi di Salerno. Geofluid 2010 - Piacenza, 8 ottobre 2010

Distribuzione spaziale dei pixel DInSAR ad alta risoluzione in cDistribuzione spaziale dei pixel DInSAR ad alta risoluzione in corrispondenza orrispondenza del Municipio e della Chiesa contigua. del Municipio e della Chiesa contigua.

Definizione di rotazione relativa massima Definizione di rotazione relativa massima (Burland e (Burland e WrothWroth, 1974), 1974)

MunicipioMunicipioChiesaChiesa

-6

-5

-4

-3

-2

-1

0

0 10 20 30 40 50 60 70

distanza misurata lungo la facciata principale [m]

cedi

men

ti (c

m)

20/12/199312/04/1995

07/10/2004

Andamento dei cedimenti cumulati di punti disposti lungo Andamento dei cedimenti cumulati di punti disposti lungo una sezione longitudinale del Municipio e della Chiesa. una sezione longitudinale del Municipio e della Chiesa.

ββmaxmax ≈≈ 1/588 < 1/5001/588 < 1/500

-0.0020

-0.0015

-0.0010

-0.0005

0.00000 10 20 30 40 50 60 70

distanza misurata lungo la facciata principale [m]

Rot

azio

ne r

elat

iva,

β

Rotazioni relative calcolate per un profilo longitudinale parallRotazioni relative calcolate per un profilo longitudinale parallelo elo alla facciata dellalla facciata dell’’edificio. I dati sono relativi ai cedimenti calcolati edificio. I dati sono relativi ai cedimenti calcolati dalldall’’ 8 giugno 1992 al 7 ottobre 2004. 8 giugno 1992 al 7 ottobre 2004.

MunicipioMunicipioChiesaChiesa

Il caso di studio di Sarno (SA)

Prof. Ing. Leonardo Cascini, Università degli Studi di Salerno. Geofluid 2010 - Piacenza, 8 ottobre 2010

Il caso di studio di RovigoIl caso di studio di Rovigo

LL’’impiego delle tecnologie satellitari impiego delle tecnologie satellitari PSPS--DInSARDInSAR ha fornito, sette anni dopo il verificarsi dei danni, ha fornito, sette anni dopo il verificarsi dei danni, elementi quantitativi decisivi per il riconoscimento delle causeelementi quantitativi decisivi per il riconoscimento delle cause dei dissesti strutturali riscontrati nel dei dissesti strutturali riscontrati nel centro storico di Rovigo. Lcentro storico di Rovigo. L’’accuratezza dei rilievi puntuali di cedimento, dimostrata accuratezza dei rilievi puntuali di cedimento, dimostrata sperimentalmente, e la disponibilitsperimentalmente, e la disponibilitàà di un archivio storico di informazioni risalente al 1992 hanno di un archivio storico di informazioni risalente al 1992 hanno avvalorato ed integrato le considerazioni tecniche degli espertiavvalorato ed integrato le considerazioni tecniche degli esperti interpellati, basate sulla morfologia interpellati, basate sulla morfologia dei danni, consentendone la attribuzione alle opere di scavo deldei danni, consentendone la attribuzione alle opere di scavo del parcheggio sotterraneo.parcheggio sotterraneo.Assieme a considerazioni di tipo meccanico e geotecnico, pertantAssieme a considerazioni di tipo meccanico e geotecnico, pertanto, le misure satellitari utilizzate o, le misure satellitari utilizzate nella perizia di parte sono state fondamentali e riconosciute conella perizia di parte sono state fondamentali e riconosciute come probanti nel dispositivo della me probanti nel dispositivo della sentenza, favorevole ai danneggiati, emesso nel giugno 2002 dal sentenza, favorevole ai danneggiati, emesso nel giugno 2002 dal Tribunale di Rovigo.Tribunale di Rovigo.

Chiesa della Rotonda

Mappa dei punti DInSARMappa dei punti DInSAR ((JurinaJurina etet al, 2003)al, 2003)

Prof. Ing. Leonardo Cascini, Università degli Studi di Salerno. Geofluid 2010 - Piacenza, 8 ottobre 2010

TerrafirmaTerrafirma (2003(2003--2012):2012):

insieme di servizi che linsieme di servizi che l’’Agenzia Agenzia Spaziale Europea (ESA) fornisce Spaziale Europea (ESA) fornisce nellnell’’ambito del Global Monitoring ambito del Global Monitoring forfor EnvironmentEnvironment and Security and Security ProgramProgram (GMES) dell(GMES) dell’’UE;UE;--promuove lpromuove l’’impiego di dati DInSAR impiego di dati DInSAR per lper l’’analisi di spostamenti della analisi di spostamenti della superficie topografica associati a:superficie topografica associati a:-- subsidenze;subsidenze;--frane; frane; --movimenti tettonici;movimenti tettonici;--erosione costiera;erosione costiera;--strutture/infrastrutture,strutture/infrastrutture,--etc.etc.

Il Progetto Il Progetto TerrafirmaTerrafirma

Prof. Ing. Leonardo Cascini, Università degli Studi di Salerno. Geofluid 2010 - Piacenza, 8 ottobre 2010

UlterioriUlteriori prospettiveprospettive: : datidati DInSAR ad DInSAR ad altissimaaltissima risoluzionerisoluzione

((CrosettoCrosetto et al., 2009)et al., 2009)

Ricostruzione 3D di spostamenti di edifici in aree densamente uRicostruzione 3D di spostamenti di edifici in aree densamente urbanizzate rbanizzate

Prof. Ing. Leonardo Cascini, Università degli Studi di Salerno. Geofluid 2010 - Piacenza, 8 ottobre 2010

ConclusioniConclusioni

Attualmente si applica non piAttualmente si applica non piùù del 10% delle del 10% delle conoscenze disponibili in ambito scientifico.conoscenze disponibili in ambito scientifico.

Come trasformare le conoscenze scientifiche in Come trasformare le conoscenze scientifiche in applicazioni tecniche? applicazioni tecniche?

Un argomento di discussione Un argomento di discussione comunecomune……