quella notte lontana solo tra gli ulivi tu per chi piangevi quella notte lontana tu con chi parlavi...
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Quella notte lontana solo tra gli ulivi
tu per chi piangevi quella notte lontana
tu con chi parlavi tu per chi pregavi
mentre il mondo dorme il cielo è là
e ferma anche il respiro
Gocce di sangue dalla tua fronte
tu pagavi il male ed il cielo è là il cielo
cuore mio chi ti ha comprato ha caro prezzo?
Cuore mio
pagando tutto fino all’ultimo respiro
vivendo dentro il sangue di un drogato
Accanto a facce disperate dove l’uomo muore nasce Dio
mettendo sopra un legno il male e il figlio suo
Cuore mio ed il cielo è là… trattiene anche il respiro
piano e in silenzio rosse come il cuore
in questo immenso altare
gocce del tuo sangue sopra un mondo che da solo muore
ed il cielo è là ed il cielo è là fermo ad aspettare
Cuore mio chi
ti ha comprato a caro prezzo è stato Dio
pagando tutto fino all’ultimo respiro
creati e ricomprati offrendo le sue mani ai chiodi
contro la violenza e l’odio muori e nasci oh Dio
che per il tuo sangue vive il sangue mio
Cuore mio ringrazia Dio
Cuore mio se hai una croce da portare…
l’ha già presa Dio
Il mistero del Sangue di Cristo Verbo di Dio Incarnato che dona liberamente il suo Sangue per la salvezza dell'umanità - ha costituito sempre nella Chiesa una voce molto eloquente (Cfr Eb 12, 24).Esso chiama continuamente i fedeli alla lode e all'adorazione dell'Agnello immolato, come testimonia l'inno della liturgia celeste, che il popolo di Dio ripete nella liturgia terrena: «Ci hai redenti, o Signore, con il tuo sangue da ogni tribù, lingua, popolo e nazione e ci hai costituiti un regno per il nostro Dio» (Ap 5, 9-10). La USC, è la famiglia spirituale cresciuta attorno all'attività di S. Gaspare del Bufalo, l' «Apostolo del Preziosissimo Sangue». Essa comprende fedeli singoli (laici, religiosi, sacerdoti) o associati (Congregazioni Religiose, Associazioni, Confraternite, ecc.), che s'impegnano a vivere e a diffondere la spiritualità del Sangue di Cristo.
La regola di vita che l'USC propone a noi suoi membri è sintetizzata nelle parole evangeliche: "Nessuno ha amore più grande di questo: dare la vita per i suoi amici" (Gv 15, 13). Infatti, come Gesù, Figlio di Dio, ha manifestato la sua carità dando il suo Sangue, così noi, guidati dallo Spirito Santo, ci impegniamo ad amare Dio e i fratelli fino al dono della nostra vita. (Cfr Lumen Gentium, 42).
Per rispondere a questo ideale di santità, ci dedichiamo all'ascolto della
parola di Dio, che trova nel mistero pasquale del Sangue di Cristo il
vertice della rivelazione.
"Eletti secondo la prescienza di Dio Padre, mediante la
santificazione dello Spirito, per obbedire a Gesù Cristo e
per essere aspersi del suo sangue" (1 Pt 1, 2), portiamo a
maturazione la grazia battesimale attraverso la frequente
partecipazione all'Eucaristia, memoriale del sacrificio
redentore. Nella comunione al calice del Sangue della
nuova alleanza troviamo il segno più espressivo della
nostra spiritualità.
"Il sangue di Cristo, che con spirito eterno offrì se stesso senza macchia a Dio, purifica la nostra coscienza dalle opere di morte per servire il Dio vivente" (Eb 9, 14). Nella memoria del Sangue Prezioso dell'Agnello senza difetto (Cfr 1 Pt 1, 19) troviamo la forza per uscire dalla nostra schiavitù del peccato e la speranza di poter cantare un giorno l'inno della vittoria (Cfr Ap 12, 10-12). In questo cammino di liberazione ci accostiamo con frequenza al Sacramento della Riconciliazione, dove sperimentiamo in modo tutto speciale la virtù salvifica del Sangue, che Gesù ha versato per la remissione dei peccati (Cfr Mt 26, 28).
Come Gesù nella preghiera attinse luce e forza per bere il
calice che il Padre gli aveva dato (Cfr Lc 23,39ss; Gv 18,11), così
anche noi troviamo nella preghiera la luce e la forza per il
compimento della nostra missione (Cfr Apostolicam Actuositatem, 4).
Ci associamo volentieri al culto pubblico della Chiesa
attraverso la celebrazione della Liturgia delle Ore, che
prepara e prolunga alle diverse ore del giorno la lode, il
ringraziamento, la memoria dei misteri della salvezza, che
si ritrovano nel mistero eucaristico (Cfr Institutio generalis Liturgiae
Horarum, 12).
Radicati nella volontà del Padre e sostenuti dalla
potenza dello Spirito, cerchiamo di completare in
noi quello che "manca ai patimenti di Cristo a
favore del suo corpo che è la Chiesa" (Col 1,24).
Ci uniamo, pertanto, alla sua offerta sacrificale
con speranza, amore e gioia, compiendo
fedelmente gli impegni del nostro stato e unendo
la nostra croce a quella del Redentore.
Memori che " Dio si è acquistata la Chiesa con il
suo sangue " (At 20,2,8), ci impegniamo a vivere in
piena comunione ecclesiale nel rispetto dei vari
ministeri stabiliti nella Chiesa. Offriamo il Sangue
di Cristo e collaboriamo per l'edificazione e l'unità
della Chiesa e per la diffusione del regno di Dio nel
mondo.
Gesù ha rappacificato “con il sangue della sua croce” (Col 1,20) l'umanità "per creare (di tutti) in se stesso un sol uomo nuovo" (Ef 2,15).Secondo le possibilità di ciascuno ci impegniamo per la realizzazione di un migliore ordine sociale di pace, giustizia e amore tra i popoli..Con spirito disponibile e aperto collaboriamo, singolarmente e in gruppo, a ogni iniziativa che nella Chiesa o nella società civile si prende a favore della vita e della dignità della persona umana, redenta da Gesù "a caro prezzo" (1Cor 6,20). Particolarmente forte griderà al nostro cuore il sangue dei poveri (Cfr Gen 4,10; Salmo 72,12-14), finché non risplenda in essi l'autentica immagine di Dio (Cfr Gen 1,26-27).
Memori che Gesù con il suo Sangue Prezioso ci ha procurato i beni eterni del regno dei cieli, noi, vivendo nello spirito delle beatitudini, ci sforziamo di accumulare "tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano" (Mt 6,20). Così, attraverso la testimonianza della nostra vita evangelica, cerchiamo di essere segno e richiamo della giusta relazione con i beni terreni, non acconsentendo al consumismo, ma vivendo in modo semplice e frugale, condividendo con gli altri che si trovano in necessità ciò che abbiamo.
Per perseverare fedelmente nella nostra regola di vita terremo sempre "fisso lo sguardo su Gesù, che in cambio della gioia che gli era posta innanzi si sottopose alla croce, disprezzando l'ignominia" (Eb 12,2).
Guarderemo con filiale amore la Vergine Maria, che "stette presso la croce, (Cfr Gv 19,25), soffrendo profondamente con il suo Unigenito e associandosi con animo materno al sacrificio di lui, amorosamente consenziente all'immolazione della vittima da lei generata e offrendola anch'ella all'eterno Padre" (Marialis cultus, 20).
Coltiveremo particolare devozione ai martiri e a quei santi e sante che nel Sangue di Cristo hanno trovato forza e luce per il loro eroico servizio a Dio e ai fratelli.
Lasciati andare nelle mani nelle manidi Gesù il Figliol di Dio.La tua anima e il tuo cuor soddisferà.Tutte le cose a cui ti appoggilascia che le prenda luie ripieno del suo Spirito sarai!Su canta una melodiacon la gioia nel tuo cuordolcemente le tue mani innalza al ciel.Dai a Gesù la tua tristezzae i tuoi anni di dolored allora nella vita entrerai.