pubblicazione trimestrale dell’università campus bio ... · te, cancro), talvolta perfino ......

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Anno XIX, n° 2 - Aprile-Giugno 2013 Sped. abb. post. 70% DCB Roma Pubblicazione trimestrale dell’Università Campus Bio-Medico di Roma PUNTO DI VISTA “L a medicina non può avere in realtà nes- sun successo, se innanzitutto non cono- sce esattamente che cosa stia cercando di ottenere, se quello che sta cercando di ottenere è possibile e se quello che sta cercando di ottene- re è un fine desiderabile dalla cultura dell’epoca, dalla cultura contemporanea”. Queste considera- zioni di Edmund Pellegrino hanno avviato alcu- ni anni fa negli Stati Uniti un dibattito, che an- cora oggi tiene banco in tutto il mondo e potreb- be essere riassunto così: la medicina dove deve investire le proprie risorse e i propri sforzi, e a partire da quali considerazioni di base? In questo dibattito sono emerse tre posizioni: una concezione della medicina come disease cen- tered, concentrata sull’identificazione e la dia- gnosi della malattia; una medicina patient cen- tered, concentrata sulla cura del paziente; e una medicina che si autodefinisce wellness centered, che ruota intorno al concetto di benessere della persona. Noi medici siamo stati formati e continuiamo a essere formati, per riconoscere innanzitutto la malattia e quindi curare il paziente. Per questa strada l’incontro del medico con il malato avvie- ne normalmente quando la malattia ha già co- minciato a manifestarsi in modo eloquente attra- verso un sintomo patogeno. Il problema di que- sta concezione della medicina disease centered, consiste nel fatto che la maggior parte delle pato- logie croniche sono riconoscibili solo dopo che hanno raggiunto uno stadio relativamente avan- zato. Tra l’insorgere della malattia e la sua elo- quenza clinica possono intercorrere anni (diabe- te, cancro), talvolta perfino decadi (aterosclerosi). Nella medicina disease centered, il paziente si presenta così dal medico, quando la salute è già compromessa. Il 65 per cento delle malattie – forse anche di più – hanno uno stretto rapporto con le abitudini di vita, segnate da consuetudini alimentari, seden- tarietà o altri aspetti. Queste abitudini possono essere corrette per tempo, purché si abbandoni la concezione della medicina come disease cente- red, a favore della medicina patient centered, o meglio ancora wellness centered. Un cambio di rotta che deve toccare indistintamente il modo di trasmettere il sapere medico nelle Università, i medici nel proprio lavoro quotidiano e infine il paziente nel suo prendersi cura di sé. Il cambia- mento esige anche una nuova impostazione epi- stemologica, che trasformi la comprensione del- l’atto medico da terapeutico ad atto di valutazio- ne della salute. In termini pratici, si tratta di at- tuare un accurato – ma nemmeno troppo ingom- brante – panel di esami di laboratorio, da affian- care alla conoscenza esatta del profilo personale del paziente, costituito da età, sesso, storia medi- ca personale e familiare, pressione arteriosa, bo- dy mass index e stili di vita. Senza questo cambio di mentalità, la medicina non potrà avere il vero successo che oggi le è possibile raggiungere. Attivati nuovi percorsi di prevenzione PAGINA 8 ASSISTENZA PAGINA 3 STUDENTI Autismo: una giornata per sensibilizzare PAGINA 6 RICERCA In dieci città per Ingegneria e Scienze dell’Alimentazione Prevenzione - FASI www.unicampus.it www.policlinicocampusbiomedico.it facebook.com/campusbiomedico “Ricetta per molti problemi, sfida di civiltà” RICONOSCIMENTI Ammissioni anticipate Viaggio nel pianeta matricole tra Ingegneria e Sanu UN LIBRO, UNA STORIA Il bisturi nell’anima. Storia di uno scheletro nel- l’armadio della chirurgia. 7 Certificazione europea all’Anatomia Patologica per test genetici su tumore al polmone. 5 NUOVI SERVIZI SANITARI Ambulatorio tricologico e biopsie virtuali per diagnosi precoce di tumori gastrointestinali. 4 Una nuova medicina della prevenzione Joaquín Navarro-Valls Presidente Advisory Board Università Campus Bio-Medico di Roma PAGINA 5 Successo del corso ‘Menopausa... vivila con meno peso!’. La dieta per una nuova fase della vita. Intervista a Stefano Cuzzilla, Presidente FASI, intervenuto al convegno promosso dal Policli- nico Universitario. Un confron- to tra esperti per sottolineare vantaggi e prospettive in tema di prevenzione. servizio a pag. 2 Sette note di umanità Musicoterapia in oncologia per ridurre gli effetti collaterali del- le terapie. Alimentazione in menopausa: consigli e miti da sfatare MY-HOSPITAL Spostamenti e attese agli sportelli addio. Per gli iscritti al Programma, cartelle e referti disponi- bili con un click. 4 Ad agosto in Brasile: un workcamp “alla fine del mondo” PAGINA 7 PAGINA 4

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Page 1: Pubblicazione trimestrale dell’Università Campus Bio ... · te, cancro), talvolta perfino ... per test genetici su tumore al polmone. 5 I ... la in un percorso formativo di 180

Anno XIX, n° 2 - Aprile-Giugno 2013 Sped. abb. post. 70% DCB RomaPubblicazione trimestrale dell’Università Campus Bio-Medico di Roma

PUNTO DI VISTA

“La medicina non può avere in realtà nes-sun successo, se innanzitutto non cono-sce esattamente che cosa stia cercando

di ottenere, se quello che sta cercando di ottenereè possibile e se quello che sta cercando di ottene-re è un fine desiderabile dalla cultura dell’epoca,dalla cultura contemporanea”. Queste considera-zioni di Edmund Pellegrino hanno avviato alcu-ni anni fa negli Stati Uniti un dibattito, che an-cora oggi tiene banco in tutto il mondo e potreb-be essere riassunto così: la medicina dove deveinvestire le proprie risorse e i propri sforzi, e apartire da quali considerazioni di base?In questo dibattito sono emerse tre posizioni:una concezione della medicina come disease cen-tered, concentrata sull’identificazione e la dia-gnosi della malattia; una medicina patient cen-tered, concentrata sulla cura del paziente; e unamedicina che si autodefinisce wellness centered,che ruota intorno al concetto di benessere dellapersona. Noi medici siamo stati formati e continuiamo aessere formati, per riconoscere innanzitutto lamalattia e quindi curare il paziente. Per questastrada l’incontro del medico con il malato avvie-ne normalmente quando la malattia ha già co-minciato a manifestarsi in modo eloquente attra-verso un sintomo patogeno. Il problema di que-sta concezione della medicina disease centered,consiste nel fatto che la maggior parte delle pato-logie croniche sono riconoscibili solo dopo chehanno raggiunto uno stadio relativamente avan-zato. Tra l’insorgere della malattia e la sua elo-quenza clinica possono intercorrere anni (diabe-te, cancro), talvolta perfino decadi (aterosclerosi).Nella medicina disease centered, il paziente sipresenta così dal medico, quando la salute è giàcompromessa.Il 65 per cento delle malattie – forse anche di più– hanno uno stretto rapporto con le abitudini divita, segnate da consuetudini alimentari, seden-tarietà o altri aspetti. Queste abitudini possonoessere corrette per tempo, purché si abbandoni laconcezione della medicina come disease cente-red, a favore della medicina patient centered, omeglio ancora wellness centered. Un cambio dirotta che deve toccare indistintamente il modo ditrasmettere il sapere medico nelle Università, imedici nel proprio lavoro quotidiano e infine ilpaziente nel suo prendersi cura di sé. Il cambia-mento esige anche una nuova impostazione epi-stemologica, che trasformi la comprensione del-l’atto medico da terapeutico ad atto di valutazio-ne della salute. In termini pratici, si tratta di at-tuare un accurato – ma nemmeno troppo ingom-brante – panel di esami di laboratorio, da affian-care alla conoscenza esatta del profilo personaledel paziente, costituito da età, sesso, storia medi-ca personale e familiare, pressione arteriosa, bo-dy mass index e stili di vita. Senza questo cambiodi mentalità, la medicina non potrà avere il verosuccesso che oggi le è possibile raggiungere.

Attivati nuovi percorsidi prevenzione

PAGINA 8

ASSISTENZA

PAGINA 3

STUDENTI

Autismo: una giornata persensibilizzare

PAGINA 6

RICERCA

In dieci città per Ingegneria e Scienze dell’Alimentazione

Prevenzione - FASI

www.unicampus.itwww.policlinicocampusbiomedico.itfacebook.com/campusbiomedico

“Ricetta per moltiproblemi, sfida di civiltà”

RICONOSCIMENTI

Ammissioni anticipate

Viaggio nel pianeta matricole tra

Ingegneria e Sanu

UN LIBRO, UNA STORIAIl bisturi nell’anima. Storia di uno scheletro nel-l’armadio della chirurgia. 7

Certificazione europea all’Anatomia Patologicaper test genetici su tumore al polmone. 5

NUOVI SERVIZI SANITARIAmbulatorio tricologico e biopsie virtuali perdiagnosi precoce di tumori gastrointestinali. 4

Una nuova medicinadella prevenzione

Joaquín Navarro-Valls

Presidente Advisory BoardUniversità CampusBio-Medico di Roma

PAGINA 5

Successo del corso ‘Menopausa...vivila con meno peso!’. La dietaper una nuova fase della vita.

Intervista a Stefano Cuzzilla,Presidente FASI, intervenuto alconvegno promosso dal Policli-nico Universitario. Un confron-to tra esperti per sottolinearevantaggi e prospettive in temadi prevenzione.

servizio a pag. 2

Sette note di umanitàMusicoterapia in oncologia perridurre gli effetti collaterali del-le terapie.

Alimentazione in menopausa: consigli e miti da sfatare

MY-HOSPITALSpostamenti e attese agli sportelli addio. Per gliiscritti al Programma, cartelle e referti disponi-bili con un click. 4

Ad agosto in Brasile:un workcamp“alla fine delmondo”

PAGINA 7PAGINA 4

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2 Lettere dal Campus Aprile-Giugno 2013Università

Si chiudono il 30 aprile leiscrizioni alla sessioneanticipata delle prove di

ammissione ai Corsi di Laureain Ingegneria Industriale e inScienze dell’Alimentazione edella Nutrizione Umanadell’Università Campus Bio-Medico di Roma per l’AnnoAccademico 2013-2014. Sa-ranno messi a disposizione deicandidati il 60 per cento deiposti previsti per il primo an-no di studi, ovvero 72 postiper Ingegneria Industriale e54 posti per Scienze dell’Ali-mentazione e della NutrizioneUmana.

Raccogliere la sfida del-l’esame di ammissione in unmomento che per molti rap-presenta la fase di preparazio-ne dell’esame di maturità, è si-curamente un impegno, afronte però di un grande van-taggio. La partecipazione alleprove anticipate non precludeinfatti la possibilità di riprova-re l’esame nel tradizionale ap-puntamento ai primi giorni disettembre. Si tratta quindi, a

tutti gli effetti,di una possibi-lità in più, dovechi ha successopotrà godersiuna vacanzaspensierata pri-ma di iniziare lanuova vita da univer-sitario, e chi dovesse non far-cela, non avrà perso nulla epotrà riprovare a settembreavendo accumulatoin anticipo un’impor-tante esperienza sucome affrontare almeglio i test.

All’esame di am-missione possonopartecipare gli stu-denti dell’ultimo annodi Scuola Superiore e

tutti coloro che hanno giàconseguito la Maturità. Laprova scritta si svolgerà lune-dì, 6 maggio, alle ore 15.00, indieci città italiane: Roma, Ca-gliari, Bari, Lecce, Palermo,Catania, Reggio Calabria, Co-senza, Potenza e Verona. Icandidati che supereranno laprova, potranno accedere al

test orale, che si svolgerà pres-so l’Università Campus Bio-Medico di Roma a partire dalunedì, 13 maggio. La provascritta consiste in un test a ri-sposta multipla, con domandesu argomenti di logica, biolo-gia, chimica, fisica e matema-tica.

Il colloquio orale ha inve-ce lo scopo di verificare moti-vazione, interessi personali eattitudine del candidato. Pertutte le informazioni sulleprove e sulle iscrizioni, è im-portante consultare il bandodi concorso disponibile sul si-to dell’Ateneo: www.unicam-pus.it. �

lo Sviluppo Sostenibile. Due in-dirizzi sui quali l’Ateneo ha datempo investito, in considera-zione del ruolo ormai pervasivodelle tecnologie biomediche inambito medico e sanitario e del-l’altrettanto acquisita importan-za di una gestione responsabile

delle risorse ambientali per lasalute dell’uomo.

Sviluppo e applicazione diprotesi robotiche, esoscheletri,piattaforme automatizzate perla riabilitazione, apparecchiatu-re medicali e lo studio di nuovesoluzioni per la rigenerazione

tissutale sono tra i principaliambiti di attività della Facoltà diIngegneria, in collaborazionecon medici e ricercatori del Po-liclinico Universitario. E pro-prio nel Policlinico le novità cheescono dai laboratori trovanol’opportunità di una sperimen-tazione diretta, con tutti i van-taggi di tempo e di scambiod’informazioni che offre alla ri-cerca una collaborazione inter-disciplinare “a chilometro ze-ro”.

Sul fronte ambiente, gliaspiranti ingegneri hanno inprospettiva l’opportunità di cre-scere all’interno di un corso dilaurea dove docenti e ricercatorisono in questo momento parti-colarmente coinvolti nell’elabo-razione di progetti di green eco-nomy in Basilicata, Regione im-pegnata in questo momento sto-rico a trovare un nuovo equili-brio tra sfruttamento delle risor-se petrolifere nella Val d’Agri ereinvestimento dei proventi diqueste attività in progetti a tute-la dell’ambiente e utili a creareposti di lavoro nel moderno set-tore delle energie alternative.

SCIENZE DELL’ALIMENTAZIONEE DELLA NUTRIZIONE UMANA

L’industria dei prodotti dieteti-ci e funzionali, della trasforma-

Ero deciso a iscrivermi a un’università pub-blica. Poi mi hanno parlato delle ammis-sioni anticipate al Campus Bio-Medico e

non me le sono lasciate sfuggire. Fortunatamen-te ho frequentato un ottimo istituto superiore.Non è stato troppo difficile affrontare le 50 do-mande a risposta multipla del test scritto e laprova orale. I quesiti di chimica, fisica e mate-matica richiedono una buona preparazione di ba-se, anche se non sono particolarmente specifici.Se qualcuno si sente un po’ arrugginito, è beneche rispolveri i libri o si eserciti con i classici Al-pha Test. Lo scoglio più grosso sono le domandedi logica. Sono del tutto intuitive, ma traggonospesso in inganno. Richiedono insomma moltaconcentrazione. Il tempo a disposizione, comun-que, è più che sufficiente. Naturalmente la com-ponente fortuna ha sempre il suo peso. �

I Corsi di Laurea

Le prove di maggio sono una grande opportu-nità. Vanno prese perciò molto sul serio ed èbene prepararsi al meglio. A chi già pensa di

potersi rifare a settembre con le selezioni tradizio-nali ricorderei che studiare in estate non è facilené tantomeno piacevole. Per quanto riguarda iltest, consiglierei di concentrare lo studio prepara-torio su chimica e biologia. Sono materie general-mente trascurate nell’ultimo anno di liceo. Una ri-passata non troppo frettolosa è quel che serve. Iquesiti di logica, invece, richiedono tempo: farsiprendere dalla fretta non è la migliore delle strate-gie. Per la parte orale, raccomanderei semplice-mente di essere se stessi e di dimostrare grinta edeterminazione, quelle qualità cioè che non posso-no mancare, quando si desidera davvero raggiun-gere un obiettivo. Non aggiungerei altro che ungrosso “in bocca al lupo” a tutti. �

EdoardoIngegneria Industriale

ClaudiaScienze dell’Alimentazionee della Nutrizione Umana

ROMA

VERONA

BARI

LECCE

REGGIO CALABRIA

COSENZAPOTENZA

CATANIA

CAGLIARI PALERMO

Ammissioni anticipateA maggio in dieci città d’Italia

AMMISSIONI ANTICIPATEIngegneria Industriale: 72 postiScienze dell’Alimentazione e dellaNutrizione Umana: 54 postiInfo: [email protected]

I consigli dei “top-applicants”Tra i primi classificati agli esami di ammissione dell’anno scorso

Tecnologia e sapere al servizio della salute e dell’ambienteLe ammissioni anticipate

che avranno luogo in die-ci città italiane nel mese di

maggio, aprono le porte del-l’Ateneo a due dei complessivinove corsi di Laurea e LaureaMagistrale dell’Università Cam-pus Bio-Medico di Roma.

INGEGNERIA INDUSTRIALE

Il Corso di Laurea triennale inIngegneria Industriale si artico-la in un percorso formativo di180 crediti con 150 posti dispo-nibili per ogni primo anno. Halo scopo di fornire una solidaformazione di base, con un’at-tenzione particolare alle cono-scenze necessarie a chi volessepoi proseguire la propria carrie-ra di studi con i Corsi di LaureaMagistrale in Ingegneria Biome-dica e Ingegneria Chimica per

zione e conservazione di ali-menti, la consulenza nutriziona-le e l’attività di educazione ali-mentare sono invece i fronti del-l’attività professionale, ai qualiprepara in prospettiva il Corsodi Laurea in Scienze dell’Ali-mentazione e della NutrizioneUmana. Chiamato ormai fami-gliarmente in Ateneo con l’acro-nimo “SANU”, anche questoCorso di Laurea si articola in treanni con 180 crediti e 90 postidisponibili per ogni primo an-no. Al termine, consente ai lau-reati di accedere di diritto al-l’omonimo Corso di LaureaMagistrale. I percorsi formatividella Laurea Triennale e Magi-strale sono infatti concepiti inmodo da offrire una continuitàcoerente tra loro, pur senza li-mitare la completezza di ciascu-no per sé.

Al di là dell’attività curricu-lare consultabile sul sito del-l’Ateneo, si distingue l’impegnodei docenti a offrire precoce-mente agli studenti la possibilitàdi gettare un occhio nella realtàdel loro futuro lavoro attraversoincontri con rappresentanti del-le aziende del settore e nutrizio-nisti, che vengono organizzatidurante l’anno in forma di con-ferenze o attività seminariali.Nella pausa estiva inoltre, unbuon numero di studenti delCorso è tra i partecipanti aiWorkcamp organizzati dall’Ate-neo nei Paesi in Via di Sviluppo.Tra gli obiettivi di queste inizia-tive di cooperazione internazio-nale, la realizzazione di pro-grammi di educazione alimenta-re con le popolazioni del luogoe l’opportunità di compiere iprimi passi non solo nello stu-dio, ma anche nella ricerca, conprogetti dedicati ad alimenti ti-pici o addirittura esclusivi delleregioni visitate, come la miriadedi tipi di mais del Perù o la Qui-noa andina. �

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Aprile-Giugno 2013 Lettere dal Campus 3Università

re un microfono. Non sono riu-scito a trovarla”. Difficoltà diorientamento, ma poi si prendedimestichezza con i corridoi e,rassicura Piergianni, “ci si adattaa uno studio più metodico e gra-

duale”. Perquesto va a lettoal massimo alleundici. Movi-da? “Nada” an-che per Asia:“Non riesco afare vita nottur-na – quasi sigiustifica – per-ché preferiscosvegliarmi pre-sto e godermi lamattina. La se-ra, invece, è unmomento ge-stionale”. Vesti-ti, appunti, qua-derni. Ma, so-prattutto, in cu-

cina a preparare una cena ade-guata a una futura scienziata del-l’alimentazione. Appassionatad’arte e di libri “anche se ora fac-cio fatica pure a leggere quelliuniversitari”, Asia confida che“se c’è una cosa che mi mancadel liceo (classico, ndr) è il tem-po libero per andare in palestra.Un po’ mi pesa, perché era lamia valvola di sfogo. Ora riesco acoltivare questa grande passionesolo facendo i salti mortali”. An-che Piergianni ha dovuto ridi-mensionare lo slancio per il pia-noforte. “Ma ne ho portato unodigitale a Trigoria, quando riesco

Il corpo docente dell’Ateneosi è arricchito di un nuovoProfessore: Mauro Maccar-

rone, Ordinario di Biochimicapresso la Facoltà di Medicina eChirurgia. Laureato in ScienzeBiologiche nel 1986, ha conse-guito i Dottorati di Ricerca inEnzimologia applicata alle Scien-ze Mediche e in Chimica Bio-Or-ganica. È stato ricercatore, dal1996 al 2002, presso l’Universitàdegli Studi di Roma Tor Vergatae, dal 2002 al 2012, Ordinario diBiochimica della Facoltà di Me-dicina Veterinaria dell’Universitàdegli Studi di Teramo, Docentedi Biologia Molecolare e Presi-dente del Corso di Laurea inBiotecnologie dell’ateneo abruz-zese, dove ha anche diretto il Di-partimento di Scienze Biomedi-che Comparate.

Membro del Comitato edi-toriale per la Biochimica dell’En-cyclopedia of Life Sciences (ELS),pubblicata da Wiley-Blackwell, eassociate editor della rivistaFrontiers in Membrane Physiolo-gy and Biophysics, Maccarone èreferee di numerose riviste inter-nazionali, tra cui Nature Medici-ne, JAMA, PNAS, Blood, Journalof Neuroscience, Journal of Biolo-gical Chemistry e FASEB Journal.Ha pubblicato più di 330 articoliscientifici su riviste con impactfactor totale superiore a 1.430.

La sua attività di ricerca è in-

centrata sullo studio delle basimolecolari responsabili di pato-logie, in particolare del sistemanervoso centrale, come la sclero-si multipla.

“Ho trovato interessantel’idea di applicare le mie ricercheall’ambito dell’alimentazioneumana e di avviare nuove colla-borazioni scientifiche. Mi ha af-fascinato, qui al Campus Bio-Medico, anche la presenza diuna Facoltà d’Ingegneria, impe-gnata a progettare supporti esensori che hanno un impattosulla salute”.

Coniugato con Gianna dal1992, padre di due figli, Giusep-pe e Claudia, è appassionato dimodellismo e nel tempo liberoama praticare la corsa e lo sci. �

“È l’università, bellezza!”Vita da matricole

MARIA GEMMA GRILLOTTI

FrancoAngeli, pp. 238, euro 26,00

Il volume affronta il rapportotra Alimentazione, Agricoltu-ra e Ambiente, proponendo

una visione integrata dei proble-mi. In questi ultimi decenni lepolitiche agroalimentari e com-merciali di governi locali e orga-nizzazioni internazionali hannogenerato grandi paradossi: ecce-denze nelle produzioni e aumen-to dei prezzi dei prodotti; impor-tazione di alimenti in regioni conpotenzialità agronomiche nonsfruttate; abbandono delle terrecoltivabili nelle fasce collinari emontane e accaparramento neo-colonialista dei terreni nei Paesipiù poveri; nuove colture ener-getiche che rendono inaccessibilialle popolazioni più povere iprezzi di alimenti di base.L’avanzare della desertificazio-

lo suono dopo cena. A basso vo-lume, per non disturbare il miocoinquilino che studia”. En-trambi si dicono contenti dellascelta fatta: “Ho trovato – diceAsia – insegnanti disponibili aogni chiarimento e tutor pronti aparlarmi, anche se non ne ho fi-nora approfittato molto”. Il tu-tor per Piergianni invece è “qua-si un padre, che ti consiglia e tisuggerisce il metodo di studio”.Nativo di San Giovanni Campa-no, vicino a Frosinone, a Trigo-ria ha imparato a fare il bucato,stirare, cucinare. Il sogno nelcassetto? Diventare ingegnerechimico per lo sviluppo sosteni-bile. L’obiettivo vale bene qual-che sacrificio e lo sa anche Asia,che si è trovata di fronte a unasorpresa da gestire: “Sono rima-sta stupita nello scoprire che neiprimi tre anni quasi nessun cor-so è direttamente correlato al-l’alimentazione!”. L’adrenalinadel mestiere gliela offrono i se-minari con responsabili d’azien-de, di cui si dice entusiasta. “So-no momenti utili per aprire unafinestra su quello che sarà il miofuturo. Anche se a 20 anni, perlo meno in Italia, il lavoro puòsembrare un obiettivo lontano”.Non però per lei. Che tra un lu-stro si vede “probabilmente al-l’estero e con una specializzazio-ne in ambito alimentare”. Undomani in azienda? “Perchéno?”. Per restare fedele alla die-ta, forse dovrà portarsi il pranzoanche in ufficio. In bocca al lupoa entrambi. �

Matricole. Ovvero, quan-do “università” fa rimacon “novità”. Quella

del salto dai banchi di scuola alleaule dell’Accademia, inseguen-do l’alloro della Laurea. Ma cheaspetto ha la vita da neo-univer-sitari? Asia, primo anno diScienze dell’Alimentazione. Sve-glia alle 7.15, “ma posso alzarmianche alle 6, se c’è bisogno di ri-passare. Non è granché – am-mette – ma è l’unico momento.La sera, dopo una giornata pie-na, non riesco proprio ad ap-prendere”. Un’ora di tempo perprepararsi, compresa la colazio-ne. Salata, con bianchi d’uovopastorizzati, oppure dolce, concereali e latte di soia. Quindi inmacchina, per i 25 minuti distrada che separano casa dalle le-zioni: dalle 9 alle 13 e dalle 14 al-le 18. In mezzo,il pranzo “chepreparo semprea casa e scaldoal microonde inmensa. Doposei mesi, qual-che compagnomi chiede anco-ra che cos’honel portapran-zo. I primi tem-pi ero l’alienadel gruppo. Inrealtà, sono solouna studentessache fa attenzio-ne alla propriaalimentazione”.Ritmi scanditi,vita salutare. Un’autentica matri-cola di Sanu. E una giornata nontroppo diversa da quella di Pier-gianni, al primo anno d’Ingegne-ria. Che vive in affitto a due mi-nuti dal campus, ma si svegliaugualmente alle 7.00. Per unasemplice questione: “In classe almattino c’è sempre la corsa per iposti in prima fila”. Anche perlui cereali a colazione, ma conlatte tradizionale. Quindi otto oanche nove ore di corsi. “All’ini-zio ero un po’ spaesato, la strut-tura mi sembrava complessa. Ilprimo giorno mi hanno chiestodi andare in Segreteria a prende-

Con la ricerca “Mesenchymal stemcells injection in degenerated inter-vertebral disc: cell leakage may in-duce osteophyte formation”, ilDott. Gianluca Vadalà, medicopresso l’Unità di Ortopedia eTraumatologia diretta dal Prof.Vincenzo Denaro, ha vinto l’AO-Spine Europe Young ResearcherAward, premio assegnato a ricer-catori europei under 40, impe-gnati nella ricerca clinica sulle pa-tologie della colonna vertebrale.Il premio è stato consegnato inoccasione del 3° Global SpineCongress (Hong Kong, 4-6 aprile2013). �

Premio giovane ricercatore

Mauro Maccarrone

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Teresa CuomoLa Dottoressa Teresa Cuo-mo è il nuovo Dirigentedei Servizi Accademici

dell’Università Campus Bio-Medico di Roma. Laureata inGiurisprudenza all’Universitàdi Napoli Federico II, ha lavo-rato dal 1974 presso il Ministe-ro della Pubblica Istruzione, ri-coprendo dal 1993 il ruolo diDirigente di seconda fasciadell’Ufficio IX della DirezioneGenerale per l’Università, loStudente e il Diritto allo Studiouniversitario. Ha gestito diversisettori dell’Istruzione accade-mica, coordinando progetti dirilevanza nazionale e interna-zionale, tra i quali l’attuazionedel decreto sul riordino delladocenza universitaria, l’attua-zione della legge Bassanini bisper lo snellimento dell’attivitàamministrativa, l’adeguamentodelle scuole di specializzazionein medicina alle direttive comu-nitarie, il riconoscimento deglistudi all’estero, la gestione dei

fondi di ricerca universitari,nonché l’attuazione di normati-ve direttamente collegate a di-rettive Ue. Già docente di legi-slazione universitaria pressoAtenei e Centri di formazione,ha curato il coordinamento deiDipartimenti Universitario eIstruzione per la formazionedegli insegnanti.

Sul fronte internazionale hagestito accordi di collaborazio-ne scientifica tra Italia e 28 Pae-si europei, diversi progetti dicooperazione, rappresentandoanche il Miur nella Commissio-ne Nazionale per la promozio-ne della cultura italiana all’este-ro e nel Gruppo di lavoro per lavalutazione delle richieste pro-venienti da ospedali italiani ol-tre confine. Tuttora rappresen-ta il Miur in seno al ComitatoCoordinatori Nazionali a Bru-xelles. �

ne, dell’inquinamento e del de-grado dei suoli d’altra parte spin-gono a incentivare pratiche agri-cole sostenibili e più vicine alletradizionali alimentari delle co-munità locali.

Saggio scientifico e al tempostesso manuale per la didatticauniversitaria, il volume coniugainsieme gli aspetti della produ-zione, del consumo e dello spre-co. Mostra come sia possibile ri-spondere contestualmente tantoall’esigenza di sfruttare le risorse,quanto all’urgenza di salvaguar-dare l’ambiente e alla necessitàdi consumare sano. Insegna so-prattutto come, attraverso la ri-scoperta delle realtà regionali, siapossibile recuperare i valori eti-co-scientifici del rapporto tra so-cietà umane e ambiente naturale.

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4 Lettere dal Campus Aprile - Giugno 2013Policlinico

Ambulatorio integratoper la cura del capello

Èattivo presso il Policlinico Universitariol’Ambulatorio Tricologico, un servizio cheoffre visite dermatologiche e consulenze chi-

rurgiche a chi soffre di calvizie. L’attività ambulato-riale è coordinata dal Prof. Paolo Persichetti, Re-sponsabile dell’Unità di Chirurgia Plastica, Rico-struttiva ed Estetica. Compongono l’équipe il der-matologo Vincenzo Panasiti e i chirurghi plasticiGianfranco Marangi e Marika Langella.Il percorso di trattamento prevede una prima

visita dermatologica, per l’esame accurato della cu-te e del capello. In base ai risultati, il medico puòprescrivere quindi una terapia farmacologica ochiedere un consulto al chirurgo plastico, per inter-venire con un eventuale trapianto di capelli. Il tra-pianto può essere tuttavia spesso ben sostituito an-che da una protesi. Chiamarla “parrucca” risultaormai troppo riduttivo rispetto ai progressi nel frat-tempo raggiunti dalla tecnologia. “Le protesi sonooggi più naturali e più facili sia da fissare che damantenere – spiega il Dott. Marangi – Per questo siricorre sempre più spesso a questa soluzione in al-ternativa all’intervento chirurgico di trapianto”.La calvizie è un problema estetico che riguarda

più della metà degli uomini oltre i 50 anni, ma nonesclude neppure le donne. È noto che può svilup-parsi anche a seguito di particolari terapie, comecure oncologiche. “Su questo fronte l’AmbulatorioTricologico s’inserisce in un possibile percorso te-rapeutico multidisciplinare – osserva la Dott.ssaLangella – che evidenzia il ruolo importante chepuò avere la chirurgia estetica, al di là del modo piùcomune d’intenderla”. �

Programma My-HospitalCartelle cliniche con un click

Èriservato agli iscritti al My-Hospital, il programma di fideliz-zazione del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, ilnuovo servizio di consultazione online delle cartelle clini-

che, disponibile ora sul sito www.policlinicocampusbiomedico.it.Niente più spostamenti tra casa e ospedale e attese agli sportelli.Ma i vantaggi non sono solo per i pazienti. La consultazione onlineè amica anche dell’ambiente, riducendo il consumo di carta e leemissioni da idrocarburi grazie alla riduzione degli spostamenti.Per consultare online e archiviare sul proprio computer la car-

tella clinica, è sufficiente essere in possesso dellaMy-Hospital Carde del codice di sicurezza consegnato con la Card presso gli spor-telli del Policlinico Universitario, dopo l’avvenuta iscrizione alProgramma. Il codice di sicurezza permette l’accesso all’area riser-vata, dove sono conservate cartelle cliniche e referti degli esami dilaboratorio. Questi ultimi sono disponibili in forma gratuita. A pa-gamento, invece, tramite carta di credito, le cartelle cliniche rela-tive a ricoveri ordinari, prestazioni in day-hospital e trattamenti diriabilitazione.Il nuovo servizio online si aggiunge agli altri vantaggi offerti

dal Programma My-Hospital: sconti su singole prestazioni sanita-rie e pacchetti di prevenzione, accesso gratuito a Internet in mo-dalità wireless all’interno dell’ospedale e una newsletter d’infor-mazione scientifica, curata dai medici del Policlinico Universita-rio, su temi di proprio interesse, scelti al momento dell’iscrizionee successivamente modificabili. �

Biopsie virtuali in tempibrevi e ad alta risoluzione

Info: www.policlinicocampusbiomedico.it/my-hospital

“Prevenzione” è statala parola al centrodel convegno orga-

nizzato dal Campus Bio-Medi-co e dal FASI, il Fondo di Assi-stenza Sanitaria Integrativa perDirigenti di Aziende Industria-li. Un confronto tra esperti, perprendere coscienza dei vantag-gi che porterebbe un impegnopiù diffuso su questo fronte. “Idati statistici e i conti economi-ci citati durante il Convegno –commenta Stefano Cuzzilla,Presidente del FASI – eviden-ziano che con un’attenzionemaggiore alla prevenzione ri-sparmieremmo negli anni mi-liardi di euro, peraltro facendostar meglio le persone. Proprioin questi giorni si sente moltoparlare di possibili ricette pergarantire la sostenibilità delServizio Sanitario Nazionale.La migliore ricetta probabil-mente è dietro l’angolo, è la piùsemplice ed è quella con ilmaggiore valore di civiltà: farebuona prevenzione”.

Di prevenzione si parla,ma alle parole non sempre se-guono i fatti.È un ambito in cui si è fatto

poco finora. Mi sento tuttavia

di affermare che il FASI simuove in controtendenza condiverse iniziative su questofronte. Il Decreto-Turco, poidivenuto Decreto-Sacconi, haimposto per esempio a tutti iFondi di destinare il 20 percento delle proprie risorse al-l’ambito della non autosuffi-cienza e a quello odontoiatrico.In entrambi i campi, il FASI è

Il nostro Fondo d’Assisten-za Sanitaria Integrativa conta130mila dirigenti ma, conside-rati anche i loro familiari, arrivaa circa 310 mila persone. Al-l’interno del Fondo, inoltre, èstata creata una sorta di “siste-ma FASI”, che comprende nonsolo il FASI per dirigenti, maanche il FASI “Open” per inon dirigenti e il GSR, ovverola Gestione Sostegno al Reddi-to, per quei dirigenti che per-dono il posto di lavoro. Nonc’è oggi nulla di più importan-te, nella vita di un lavoratore,che sapere che esiste un ente diassistenza per se stessi e per ipropri familiari che in camposanitario ti offre tranquillità an-che quando si dovesse restaredisoccupati. Non solo. La bel-lezza e la forza del FASI sta an-che nel fatto che non facciamola cosiddetta “selezione del ri-schio”: in pensione o meno, sesei dirigente, hai diritto ad usu-fruire ugualmente della nostracopertura.

Un bilancio conclusivo delconvegno?Oltre all’importanza dei te-

mi dibattuti e dei dati economi-ci emersi, sono molto soddi-sfatto di questa iniziativa cheha visto il FASI collaborare conil Campus Bio-Medico di Ro-ma, uno dei nostri partner con-venzionati in forma diretta. Pernoi il Campus Bio-Medico rap-presenta una vera eccellenza incampo sanitario e siamo moltocontenti di dare ai nostri iscrittil’opportunità di fruire dei ser-vizi sanitari del suo PoliclinicoUniversitario. In più, stiamocollaborando con gli esperti delPolo Universitario affinché cipossa fornire, in qualità di spe-cialisti del settore, indicazioniutili a migliorare la nostra of-ferta. �

abbondantemente al di sopradella soglia minima. Abbiamoanche organizzato campagne discreening per diagnosi precociche prevedono pacchetti sud-divisi su tre target. Il primo,per la prevenzione del cancroall’utero del colon retto e delseno, rivolto a donne dai 45 an-ni in su. Un secondo pacchettorivolto agli uomini della stessa

fascia d’età, per la prevenzionedel cancro alla prostata. Il terzoriguarda gli iscritti FASI di en-trambi i sessi e di età uguale osuperiore a 30 anni, per la pre-venzione di maculopatie e glau-coma. Abbiamo poi pacchettidi prevenzione del cancro allatiroide e alla cervice uterina.Non in ultimo, porrei l’accentosui programmi di prevenzionededicati agli anziani, che vannoriconosciuti come una ricchez-za per la società e non un peso.

Qual è il modello di finan-ziamento di questi pacchetti diprevenzione?Il FASI corrisponde il cen-

to per cento della spesa, senzarichiedere alcuna quota di dif-ferenza agli associati. Una scel-ta che ci distingue e di cui an-diamo orgogliosi, perché dimo-stra che per il FASI la preven-zione è un punto fermo al qua-le è ancorata la nostra attività.

Quante persone può rag-giungere il FASI con le proprieiniziative?

L’intervista: Stefano Cuzzilla, Presidente FASI

“Prevenzione, ricetta per molti problemi e sfida di civiltà”

Si chiama endomicroscopia confocale lasered è una moderna tecnica di endoscopia checonsente di avere, in tempo reale, un’imma-

gine della superficie del tessuto in studio assai si-mile a quella che si ottiene con un microscopio.Una sorta di biopsia virtuale, eseguita contempo-raneamente alla gastroscopia o alla colonscopia.L’apparecchiatura è tra le nuove acquisizioni del-l’Unità Operativa di Eco-Endoscopia, diretta dalDott. Francesco Maria Di Matteo. Un minuscolo microscopio laser, posizionato

all’estremità dell’endoscopio, permette di osser-vare le cellule ed effettuare biopsie in modo mi-rato. Si possono così individuare alterazioni cel-lulari sospette per degenerazione tumorale nelleprimissime fasi di sviluppo. Le aree indiziate, chepossono non mostrare caratteristiche particolarialla semplice visione endoscopica, vengono sotto-poste a prelievi bioptici mirati multipli, rendendopossibile una diagnosi precoce. L’apparecchiatura in dotazione al Campus

Bio-Medico consente analisi a livello dello stoma-co, dell’esofago e del basso intestino, colon e ret-to.La tecnica è particolarmente indicata a scopi

di prevenzione, soprattutto per persone a rischiodi sviluppare tumori. “Chi soffre di patologie co-me l’esofago di Barrett o la gastrite atrofica –spiega la Dott.ssa Monica Pandolfi – è consiglia-bile che si sottoponga a controlli regolari del tes-suto, e a tale scopo la confocale è particolarmenteutile per raggiungere l’obiettivo di una diagnosiprecoce”. �

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Aprile - Giugno 2013 Lettere dal Campus 5

a ridurre gli effetti negativiprodotti dalla consapevolezzadella malattia e accresciutidalle dosi di chemioterapiciche i pazienti sono chiamatiad assumere, in particolare nelcaso di tumori muscolo-sche-letrici. Le atmosfere sonore

dei brani producono almenoquattro fattori positivi: la ri-duzione di ansia e stress, unmaggior controllo del dolore,una migliore risposta ai tratta-menti e un supporto psicologi-co”.L’iniziativa, che si sta dif-

Sette note di umanitàMusicoterapia in oncologia per ridurre gli effetti collaterali delle terapie

Chissà se la loro canzonepreferita sarà Night inTuscany oppure Loo-

king at the sky. O magari Ti-meless Place. Di certo, i pa-zienti del day-hospital oncolo-gico del Policlinico Universi-tario hanno ora uno strumen-to in più per affrontare la tera-pia: il supporto della musica.Grazie al progetto Sette-

note per te, promosso dall’As-sociazione Paola per i TumoriMuscolo-Scheletrici ONLUSe dall’azienda farmaceuticaNovartis, l’Unità Operativadiretta dal Prof. Daniele San-tini (nella foto a sinistra) hapotuto dotare le poltroncinedelle terapie di apparecchi ecuffie per l’ascolto di musica.La playlist a disposizione,composta da 20 brani di musi-ca contemporanea ambientale,è stata selezionata, nell’ambitodel progetto, allo scopo di fa-vorire il relax dei pazienti.“Siamo fermamente con-

vinti – spiega il Prof. Santini –che il benessere dei nostri pa-zienti passi anche attraverso lamusicoterapia, come validosupporto alle terapie tradizio-nali. L’ascolto di musica aiuta

Policlinico

Consigli utili e miti da sfatareSuccesso del corso “Menopausa... vivila con meno peso”

Alimentazione in menopausa

Quattro, cinque, a volte an-che di più: sono i chili chela donna rischia di accu-

mulare con la menopausa. Pro-blema inevitabile? “Com'è giustoseguire particolari diete da bam-bini o in momenti delicati della vi-ta, quali la gravidanza, bisognadare le opportune indicazioni ali-mentari anche in una fase nuovacome la menopausa”. Così il Prof.Giovan Battista Serra (nella foto),Ginecologo e Responsabile delCorso di sana alimentazione ‘Me-nopausa…vivila con meno peso’,promosso dalle Unità Operativedi Ginecologia e Gastroenterolo-gia del Policlinico Universitario eappena conclusosi al CampusBio-Medico, ma con la promessache ci saranno nuove edizioni.

Come nasce l’idea del corso?L’argomento interessa oltre

18 milioni di donne italiane “over40”. Secondo gli esperti, almenoil 60 per cento di loro ha avuto unforte aumento di peso. I cambia-

menti che si verificano in questanuova fase della vita hanno effettianche sulla psiche, e possono a lo-ro volta indurre a mangiare di piùe peggio. I consigli sul tema, chespesso si trovano in Internet e sul-le riviste, difficilmente mostranoun approccio scientifico struttu-rato.

In che relazione sta la meno-pausa con dieta e peso?Il grasso superfluo su fianchi

e cosce diminuisce, ma aumentaquello sul e nel ventre. Ladonna è più soggetta a riten-zione idrica e, producendomeno estrogeni, crescel’appetito. Diminuisceil bisogno di ferro,ma cresce quello dicalcio e vitamina D,sostanze importantiper sostenere meglio leossa, più esposte in meno-pausa al rischio di osteo-porosi.

Quali sono invece i

miti della cattiva informazione?Ad esempio l’idea che in me-

nopausa vada eliminata la carne,che invece è utile, purché si con-sumi soprattutto carne bianca, al-ternata con pesce. Moderazioneinvece con i formaggi, che incido-no su peso e pressione sanguigna,e con le uova, da consumare nonpiù di una volta a settimana.

Qualche segreto da consi-gliare in cucina?A beneficio della circolazio-

ne, non devono mancare a tavolacibi ricchi di vitamina C (verze,peperoni, agrumi) e il pesce az-zurro. Per la cura della pelle va fa-vorito invece il consumo di ali-menti con vitamina A, come ca-voli, carote, pomodori, spinaci,pesche, albicocche o melone.Contro l’invecchiamento cutaneoè utile anche la vitamina E, come

pure il selenio, mineraledall’effetto antiossi-

dante, contenutoin carni rosse, pe-sce, legumi, broccoli,crusca, aglio e cipolla.

Il vino?Non più dimezzo bicchie-re a pasto, per-ché aumenta ilrischio di tu-more al seno edi malattie car-diovascolari. Eun ultimo con-siglio importan-te: il condimen-to da preferire atavola è l’oliod’oliva. �

L’Unità Operativa diAnatomia Patologica,diretta dal Prof. An-

drea Onetti Muda, ha ottenutola certificazione di qualità per iltest mole-colare diriarrangia-mento delgene ALK,proceduraapplicata inmodo spe-cifico nelp e r c o r s odiagnosticoe terapeuti-co di pa-zienti affet-ti da tumo-re al pol-mone. Lacertificazio-ne è stataassegnatadall’Euro-pean Quali-ty Assuran-ce (EQA)Program.L’anali-

si del DNA delle cellule tumo-rali serve a individuare i pa-zienti trattabili con farmacibiologici. Fornisce informazio-ni utili a valutare l’utilità o me-no della terapia in base alle ca-ratteristiche della persona epermette di limitarne gli effetticollaterali. “Grazie all’analisi dei geni

EGFR, ALK e ROS1, siamo ingrado di individuare circa il 25

per cento dei tumori al polmo-ne trattabili con target therapy– spiega il Dott. Giuseppe Per-rone –. La certificazione EQAgarantisce al paziente che i pro-

cessi di la-voro, glistrumenti ei materialiadottati dalnostro la-bora tor iorispondo aicriteri fissa-ti dai pro-tocolli in-ternaziona-li e garanti-s c o n oq u i n d ie s a t t e z z adei risulta-ti”.L’Uni-

tà Operati-va di Ana-tomia Pato-logica ave-va già rice-vuto la cer-tificazione

di qualità per l’analisi del geneEGFR, altra procedura impie-gata nel trattamento di tumorial polmone. Tra i test molecolari effet-

tuati presso il Laboratorio an-che quelli sui geni KRAS per ilcancro al colon, BRAF per chiè affetto da melanoma metasta-tico, BCL2/IGH e c-MYC peri linfomi, e MDM2 per i lipo-sarcomi. �

Anatomia patologica

Certificazione EQA per testgenetici su tumore al polmone

fondendo anche in altri centrioncologici, prende spunto daprove sperimentali che hannofornito riscontri scientifici su-gli effetti positivi della musi-coterapia. Già uno studio del1998, “Music as an adjunct toantiemetic therapy” (S. Ezzo-

ne, C. Baker, R. Rosselet, E.Terepka, in Oncology NursingForum 1998, 25-9) aveva mo-strato una riduzione dei sinto-mi di nausea e vomito tra lepersone sottoposte a chemio-terapia, quando le sedute era-no accompagnate dall’ascoltodi musica.Ciononostante, l’ascolto

della musica a fini terapeuticiè rimasto in Italia a lungo cir-coscritto soprattutto al tratta-mento di pazienti con patolo-gie psicologiche dell’età evo-lutiva. Il primo Convegno na-zionale sulla musicoterapia inoncologia risale infatti, nel no-stro Paese, al settembre 2012. Guardando oltre confine,

colpisce il suo uso in Danimar-ca, iniziato già nel 2000 e oggidiffuso in oltre il 50 per centodegli ospedali. Un primo espe-rimento, nell’ospedale tedescodi Norimberga, risale addirit-tura a dieci anni prima.Accanto ai consigli dello

specialista, i malati oncologicihanno bisogno di un sostegnoper riequilibrare la quotidianitàstravolta dalla patologia. Soste-gno che può venire dalle notemusicali. Note di umanità. �

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6 Lettere dal Campus A prile-Giugno 2013Ricerca

realtà.La famiglia… altra que-

stione cruciale.Dal momento della diagno-

si, che avviene intorno al quar-to anno di vita, le famiglie nor-malmente iniziano un lungopellegrinaggio tra specialisti estrutture. Spesso uno dei geni-tori è costretto ad abbandonare

il lavoro. Al disa-gio psicologico e

sociale si ag-giunge ilfattoreecono-mico.Tan-t op i ùsigni-

ficativo, se si conside-ra che per trattamenti me-

dici, logopedia o inserimen-to sociale, una famiglia può ar-rivare a spendere fino a 1.700euro al mese.

Come si può migliorare il

Autismo

Una giornata per sensibilizzareOggi un bambino su cento è colpito dalla malattia

Pubblicazione trimestraledell’Università Campus Bio-Medico

di RomaAutorizzazione del Tribunale di Roma n.

205/98 del 12/05/1998

PROPRIETARIA ED EDITRICEAssociazione Campus Bio-Medico

DIRETTORE RESPONSABILEStefano Tognoli

REDAZIONEFrancesco Macaro, Sabina Mastrangelo,

Paola Raschielli

HANNO COLLABORATOLuca Borghi, Emanuel Madaschi

Fotografie: Patrizia Tocci, Archivio delCampus Bio-Medico di Roma

Via Álvaro del Portillo, 21 - 00128 Roma Tel. 06.22541.1 - Fax 06.22541.456E-mail: [email protected]

Stampato nel mese di Aprile 2013Abilgraph Srl

Via P. Ottoboni, 11 - 00159 Roma

CGH (Comparative GenomicHybridization) ci permette dianalizzare il DNA con un gradodi precisione molto superiore aquello finora offerto dalla cito-genetica. Nei nostri laboratori

s i amogià allaricercadelle

modificazio-ni genetiche che si ritiene sia-no alla base della malattia. Daqui vogliamo partire presto,per sviluppare terapie moleco-lari mirate per il singolo pazien-te.

Chi è la persona autistica?Preciso che non c’è l’auti-

smo, ma ci sono tante forme. Sepoi vogliamo individuare deitratti diffusi, i sintomi classicisono la difficoltà di relazionar-si, un deficit nel linguaggio,un attaccamento ossessivo adeterminati oggetti o inte-ressi fortemente canalizzatiin alcuni ambiti. L’autismo èspesso anche accompagnatoda ritardo mentale. Unacerta cinematografia haenfatizzato l’idea dellapersona autistica co-me dotata di parti-colari facoltà, so-prattutto a livellodi memoria e calco-

lo matematico, o altriaspetti di genialità. Sonoperò eccezioni che ri-schiano di travisare la

Il 2 aprile è stata la “Giorna-ta Mondiale della Consape-volezza dell’Autismo”.

Un’iniziativa delle NazioniUnite, volta a sensibilizzarel’opinione pubblica su un pro-blema in costante cre-scita. “In Italia –commenta il Pro-fessor AntonioPersico (nellafoto), Diret-t o r e

dell’Area di Neuropsi-chiatria Infantile e dell’Adole-scenza – ancora vent’anni fanascevano tre o quattro bambi-ni autistici ogni 10mila. Oggil’incidenza della malattia è sali-ta a un caso ogni cento”.

Come si spiega questo au-mento?

Il progresso dei metodi didiagnosi ci permette oggi di ri-conoscere come autismo casiche venivano classificati comeritardo mentale. Tuttavia,c’è un aumento reale esensibile dell’autismo.Fattori ambientali egravidanze in età sem-pre più avanzata sonotra le cause che sistanno indagan-do.

Cosa signifi-ca curare oggil’autismo?

Le indaginigenetiche cistanno aprendoprospettive im-portanti. La tec-nica conosciutacome Array-

Migliorare le possibilità di diagnosi del-l’autismo e puntare a cure personalizza-te che facciano compiere un balzo in

avanti nel trattamento di questa patologia, consi-derata un tempo malattia rara, mentre oggi col-pisce ormai un bambino su cento.

È questo l’obiettivo della campagna di rac-colta fondi promossa dall’Associazione Amicidel Campus Bio-Medico Onlus, i cui ricavi sa-ranno destinati all’acquisto di nuove dotazioni dilaboratorio, necessarie all’équipe di Neuropsi-chiatria infantile del Prof. Antonio Persico, cheopera presso il Policlinico Universitario a Romae presso il Centro Mafalda Luce di Milano.

Apparecchiature indispensabili per avanzarenel programma di ricerca centrato su analisi ge-netiche, con l’obiettivo d’individuare le differen-

ti modificazioni del dna che possono essere allabase della malattia nonché i fattori che le hannoprovocate.

Dal 20 al 26 maggio l’Università CampusBio-Medico di Roma avvierà un’ampia campa-gna di sensibilizzazione, sostenuta da un testimo-nial d’eccezione: “Ho scelto di dare il mio voltoa questa campagna – racconta la conduttriceEleonora Daniele – perché credo nella ricerca enella possibilità di dare risposte a quelle famigliedisorientate, che non sanno quale futuro imma-ginare per i propri figli autistici”.

Ma per donare non c’è bisogno di attenderefino a maggio. La generosità di tutti è benvenutafin da subito e c’è anche spazio per associazionie aziende che vorranno rendersi a loro volta pro-tagonisti di questa staffetta di solidarietà. �

Un mondo da regalare a un bambinoRaccolta fondi per nuove cure contro l’autismo

E-mail: [email protected]

sostegno?C’è bisogno di maggiore

integrazione tra i soggetti chevivono e operano intorno a unpaziente autistico e questa èl’idea che ci ha guidato nellarealizzazione del Centro Mafal-da Luce di Milano. Il Centropermette di approfondire ladiagnosi e delineare un piano

terapeutico personalizzato. Mavogliamo anche aiutare le fami-glie con strutture semiresiden-ziali e corsi di formazione cheaiutino a comprendere il signi-ficato dei comportamenti ano-mali dei loro figli. E poi ci sonole attività di ricerca, che voglia-mo potenziare con l’apertura dilaboratori anche a Milano. �

Centro Mafalda Luce per i Disturbi Pervasivi dello Sviluppo (Milano)

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Aprile-Giugno 2013 Lettere dal Campus 7CampusStyle

Un Workcamp inedito, allafine del mondo ma ancheall’ombelico del mondo,

quello in programma per la pros-sima estate in Brasile. Il Paese èinfatti ormai tutt’altro che alla pe-riferia del globo. Carioca e com-pagni non si preparano infatti so-lo a ospitare nel 2014 i mondialidi calcio. Da alcuni anni il Brasileè tra le poche nazioni al mondoche stanno vivendo una fase digrande sviluppo e crescita econo-mica. Soprattutto però è il Paeseche, proprio in concomitanza conil Workcamp del Campus Bio-Medico, sarà teatro a Rio de Ja-neiro, dal 23 al 28 luglio, della 28°edizione della Giornata Mondialedella Gioventù con Papa France-sco.

Per la squadra diventi studenti che decide-rà di partecipare all’av-ventura organizzata incollaborazione con l’Uni-versità di San Paolo delBrasile, la partenza è fis-sata per il 26 luglio e ilrientro in patria il 14 ago-sto. Due settimane che permette-ranno di mettere a frutto le com-petenze acquisite a lezione, conun impegno diretto in attività diassistenza sanitaria e prevenzio-ne, e il contatto con realtà pro-duttive locali, specializzate in par-ticolare nella produzione di can-na da zucchero.

Teatro d’azione del team“Campus” sarà Lorena, un co-mune di 90.000 abitanti, colloca-to sulla “Dutra”, la principale ar-teria stradale del Brasile, che col-lega Sao Paulo a Rio De Janeiro.Una città che ha visto aumentaresensibilmente negli ultimi anni lapropria popolazione, soprattuttoin seguito allo stabilirsi di nume-rosi stabilimenti e attività com-merciali.

È qui che gli studenti di Me-dicina e di Scienze dell’Alimenta-

UN LIBRO, UNA STORIA di Luca Borghi

violenti e aggressivi. E così lalobotomia, propagandata dallibro di Freeman e Watts, co-minciò a diffondersi a macchiad’olio.

Lo stesso Freeman si tra-sformò in una specie di “apo-stolo della lobotomia” e poi-ché l’operazione era moltosemplice e rapida dal punto divista chirurgico, i malati lobo-tomizzati cominciarono a esse-re, soprattutto negli Stati Uni-ti, migliaia e decine di migliaia.

La recuperata “tranquilli-tà” dei malati, così apprezzatadai familiari o dal personaledei manicomi, faceva facilmen-te dimenticare che era stata ot-tenuta al prezzo di un dannocerebrale irreversibile, chespesso riduceva i malati a unostato di totale apatia e a un li-vello mentale simile a quello di

un bambi-no.

F uproprio lap r a t i c a“ideologi-ca” dellalobotomia(assieme aq u e l l ade l l ’ e l e t -troshock)a provoca-

re negli anni ’60 e ‘70 una vio-lentissima reazione, passata al-la storia come movimento an-tipsichiatrico, che nella sua fo-ga a volte giustificata, altre vol-te acriticamente ideologica,travolse quasi tutto ciò che lapsichiatria tradizionale, nel be-ne e nel male, aveva faticosa-mente costruito.

Una copia dell’edizioneoriginale di Psychosurgery, ap-partenuta a una delle primedonne chirurgo statunitensi, faora parte della Biblioteca stori-co-medica del Campus Bio-Medico. La sua copertina neraè lì come un monito permanen-te: non si deve giocare con ilcervello umano, tanto menocon il cervello di un malato dimente.

Psychosurgery (psicochi-rurgia) è una parola chea molti non dirà nulla e a

qualcuno, invece, dirà anchetroppo. È il titolo di un volumedi Walter Freeman e JamesWatts - un neurologo e un neu-rochirurgo della George Wa-shington University - che fupubblicato nel 1942, in pienaSeconda Guerra Mondiale,dalla casa editrice Charles CThomas di Springfield (Illi-nois).

Dietro l’innocua apparen-za di un testo che propone unanuova procedura chirurgica (ilrassicurante sottotitolo è: “In-telligenza, Emozione e Com-portamento Sociale in seguitoa Lobotomia Prefrontale neiDisturbi Mentali”), si nascon-de in realtà una delle più gran-di follie che la scienza medicaabbia con-cepito eche oggi, ingenere, èconsidera-to uno deipiù imba-r a z z a n t i“scheletrinell’arma-dio” dellasua storiarecente.

Freeman, ispirato dal pre-mio Nobel Egas Moniz, si con-vinse che molte gravi malattiepsichiatriche, dalla schizofre-nia alla depressione alle crisid’ansia, si potevano curare ta-gliando le fibre nervose checollegano la corteccia prefron-tale (quella più direttamenteimplicata nell’elaborazione delpensiero umano) al resto del-l’encefalo.

Quell’idea, per quanto az-zardata e grossolana, era desti-nata ad avere un grande suc-cesso in un’epoca in cui nessu-na cura efficace (gli psicofar-maci non esistevano ancora)era disponibile per molti mala-ti di mente, soprattutto perquelli caratterizzati da costanteagitazione o da comportamenti

Il bisturi nell’anima

zione svolgeranno attività di sup-porto in un ospedale pubblico,recentemente riqualificato grazie

all’iniziativa d’imprendito-ri della città.

Gli studenti d’Inge-gneria saranno invece im-pegnati presso la Val-Group, azienda che haraccolto diversi riconosci-menti nazionali nello svi-luppo di sistemi di packa-

ging per prodotti alimentari at-tenti a ridurre al massimo l’im-patto ambientale. Ma ValGroupha anche attivato nel 2009 unprogramma di recupero socialechiamato “Espaço social”, a soste-gno di bambini e adolescenti insituazioni di vulnerabilità. Suquesto fronte i nostri studenti po-tranno offrire il proprio contribu-to, accanto a volontari, insegnan-ti, operatori sociali e psicologi cheportano avanti il progetto.

“Il Workcamp in Brasile per-metterà d’immergersi in una real-tà dominata da un forte senso diprogettualità e dal desiderio dif-fuso di migliorare le proprie con-dizioni di vita – spiega la Prof.ssaLaura De Gara, responsabile delworkcamp insieme alla Dott.ssaAnnamaria Altomare – Saràun’occasione per mettere in gioco

le proprie competenze in un con-testo geografico e culturale moltodiverso da quello a cui siamo abi-tuati.”

I partecipanti al Workcampatterreranno in Brasile in tempoper partecipare alla Veglia di pre-ghiera e alla Santa Messa conclu-siva della Giornata Mondiale del-la Gioventù, prima di raggiunge-re la città di Lorena. Il Paese lati-noamericano si aggiunge per laprima volta alle altre mete che daalcuni anni vedono l’impegnoestivo di studenti e docenti in at-tività di cooperazione internazio-nale: Perù, Kenia e Madagascar.C’è poi la solidarietà a chilometrozero, che ormai da tempo vedeimpegnati nel periodo estivo gio-vani dell’Ateneo nell’assistenza apersone anziane a Trigoria e al-l’interno del Policlinico Universi-tario.

Per sostenere economica-mente le spese di viaggio e sog-giorno degli studenti che rag-giungeranno il Brasile, l’appello èa donare con generosità. Gli stu-denti non guadagnano uno sti-pendio e ogni euro conta! �

Info e donazioni: [email protected]@unicampus.it

Programmi di assistenza sanitaria e sociale, scoperta di un tessutoeconomico in grande espansione e l’incontro con Papa Francesco

Cooperazione internazionale

Ad agosto in Brasile: un workcamp “alla fine del mondo”

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8 Lettere dal Campus Aprile - Giugno 2013InfoCampus

• tramite bollettino postale intestato all’Università Campus Bio-Medico di Romac/c 8154098 – IBAN IT54J0760103200000008154098

• con bonifico bancario intestato all’Università Campus Bio-Medico di Romac/c 7366X95 - Banca Popolare di Sondrio – IBAN IT65M0569603211000007366X95

• con carta di credito o paypal sul sito www.unicampus.it

• con una donazione continuativa tramite RID – domiciliazione bancaria/postale o accredito su carta di credito/PostepayIl modulo di sottoscrizione è disponibile su www.unicampus.it o si può richiedere telefonando al numero 06.22541.9129

• con una donazione libera nel salvadanaio situato nella hall del Policlinico Universitario

Sostienici. Come donare

CHECK-UP COMPLETO UOMO

Raccomandato a uomini con più di 50 anni, asoggetti più giovani con stile di vita sedentario ofumatori, sportivi e persone con ritmi intensi dilavoro. Comprende:• Esami ematici* e delle urine• Elettrocardiogramma• Ecografia addominale completa• Spirometria• TC torace• EcocolorDoppler dei tronchi sovraortici• Visita internistica conclusiva

Si effettua dal lunedì al venerdì, ore 7:45-14:30

CHECK-UP COMPLETO DONNA

Raccomandato a donne in menopausa, a soggettipiù giovani con stile di vita sedentario o fumatrici,sportive e persone con ritmi intensi di lavoro.Comprende:• Esami ematici* e delle urine• Elettrocardiogramma• Ecografia addominale completa• Spirometria• TC torace• EcocolorDoppler tronchi sovraortici• Ecografia pelvica e transvaginale• Mammografia• Visita ginecologica con Pap test• Visita internistica conclusiva

Si effettua dal lunedì al venerdì, ore 7:45-14:30

CHECK-UP BASE

Controllo medico su stato di salute. Fornisceindicazioni su corretto stile di vita. Comprende:• Esami ematici* e delle urine• Elettrocardiogramma• Ecografia addominale completa• Visita internistica conclusiva

Si effettua dal lunedì al venerdì, ore 8:00-12:30

CHECK-UP GASTROENTEROLOGICO

È utile come screening preventivo ed è consigliatocome strumento regolare di controllo a chi soffre diuna patologia nota o ne può essere predisposto.Comprende:• Esami ematici* e delle urine• Elettrocardiogramma• Ecografia addome completo• Visita specialistica gastroenterologica

Si effettua ogni giovedì, ore 9:00-12:00

CHECK-UP CARDIOLOGICO BASE

Consigliato come strumento regolare di controllo achi soffre di una patologia cardiovascolare o nepuò essere geneticamente predisposto perfamiliarità. Comprende:• EcoColorDoppler dei tronchi sovraortici• EcoColorDoppler cardiaco• Test da sforzo con cicloerometro• Visita cardiologica

Si effettua ogni martedì, ore 9:30-12:30 e ogni giovedì, ore 14:00-17:00

CHECK-UP CARDIOLOGICOAVANZATO

Prevede esami aggiuntivi rispetto al check-upcardiologico di base. Consigliabile a persone di etàsuperiore ai 50 anni, in particolare se fumatori oaffette da: diabete mellito, ipertensione arteriosa,dislipidemia, obesità, conseguenze da stress,menopausa e omocisteinemia. Comprende:• Esami ematici*• Visita cardiologica con ECG• EcocolorDoppler cardiaco e carotideo• EcocolorDoppler degli arti inferiori• Test ergometrico

Si effettua ogni sabato, ore 9:15-13:00

* Sul sito www.policlinicocampusbiomedico.itsono elencati nel dettaglio gli esami ematici previstiper ogni tipo di check-up.

Nuovipercorsi diprevenzione

Un controllo periodico dello stato di salute consente di migliorare il proprio stile di vita, prevenirel’insorgere di malattie oppure curarle per tempo, aumentando le probabilità di successo della terapia. Èimportante però che la prevenzione sia il più possibile mirata sulle caratteristiche della persona, se si

vogliono sfruttare al meglio i vantaggi di un Check-Up ed evitare l’inutile moltiplicarsi di visite ed esami. Conquesti criteri il Policlinico Universitario lancia in queste settimane una nuova azione di prevenzione, conl’attivazione di una serie di nuovi servizi per tenere sotto controllo il proprio stato di salute. Tutti gli esami previstidai singoli Check-Up si effettuano in una mattinata, all’interno di un’area dedicata del Policlinico, che garantiscecomfort e rapida esecuzione del percorso di prevenzione, con personale di accoglienza, ambulatori, un salotto diattesa e spogliatoi. Per aziende interessate a offrire ai propri dipendenti servizi di prevenzione calibrati su specificiobblighi sanitari o altre esigenze particolari, il Campus Bio-Medico è in grado di elaborare soluzioni su misura.

CHECK-UP METABOLICO

Inquadra lo stato di salute prima d’intraprendereuna dieta a correzione del peso o delle abitudinialimentari. Consigliabile anche alla donna inmenopausa. Comprende:• Esami ematici* e delle urine• Elettrocardiogramma• Anamnesi alimentare con valutazione dello statonutrizionale ed elaborazione di una dieta• Counseling nutrizionale• Calorimetria indiretta e Impedenziometria• Ecografia tiroidea• Montaggio Armband (Holter metabolico)• Visita endocrinologica integrata

Prima visita: ogni lunedì, ore 7:50 - 11:00Seconda visita: dopo 2 giorni, ore 13:15 - 14.30

CHECK-UP OSTEOPOROSI

Consigliabile alle donne in menopausa o anche piùgiovani (se hanno subito fratture non da trauma), auomini con più di 70 anni, a soggetti che hannosubito trattamento prolungato con cortisoneoppure che soffrono d’insufficienza renale cronicao iperparatiroidismo. Comprende:• Esami ematici*• MOC femorale e MOC colonna toracicalombosacrale con morfometria• Visita endocrinologica

Prima visita: ogni giovedì, ore 8:00 - 11:00Seconda visita: dopo 7 giorni, ore 13:00 - 13:30

CHECK-UP TIROIDEO

Consigliato in particolare a donne, soprattutto confamiliarità per malattie della tiroide; a personeaffette da stanchezza cronica o che hanno registratoimprovvisa perdita di capelli o variazione di pesoinsieme a tachicardia e aumentata irritabilità.Comprende:• Esami ematici*• Visita endocrinologica completa• Ecografia tiroidea con eventuale agoaspirato

Prima visita: ogni venerdì, ore 8:00-11:00Seconda visita: dopo 12 giorni, ore 13:00-13:30

Info e prenotazioni: Tel. 06.22541.1485 | Fax 06.22541.1723Dal lunedì al venerdì, ore 7:30-18:30 | Sabato, ore 8:00-14:00