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Istituto Comprensivo di Pozzuolo del Friuli Provincia di Udine PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA A.S. 2015/2016 Alcune pagine importanti della vita!

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Istituto Comprensivo di Pozzuolo del Friuli Provincia di Udine

PIANO DELL’OFFERTA

FORMATIVA

A.S. 2015/2016

Alcune pagine importanti della vita!

P.O.F. I.C. Pozzuolo del Friuli a.s.2015/2016

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA DELL’ ISTITUTO COMPRENSIVO

DI

POZZUOLO DEL FRIULI

P.O.F. I.C. Pozzuolo del Friuli a.s.2015/2016

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Piano dell’Offerta Formativa

dell’Istituto Comprensivo di POZZUOLO DEL FRIULI

INDICE

1. LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO Pag.4

2. IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Pag.6

2.1. L’Istituto Comprensivo di Pozzuolo del Friuli Pag. 6

2.2. Le otto competenze chiave di cittadinanza Pag.7

2.3. P.O.F.: obiettivi, criteri generali e priorità d’Istituto Pag.7

2.4. Progetto di formazione personale docente e ATA Pag.8

3. FISIONOMIA DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO Pag.9

3.1. Il contesto territoriale Pag.9

4. LE RISORSE Pag.10

4.1. Risorse del territorio Pag.10

4.2. Risorse professionali Pag.10

4.3. Funzione docente Pag.10

4.4. Organi di gestione dell’Istituto Pag.12

4.4.1. Aspetti organizzativi e gestione dell’Istituto Pag.12

4.4.2. Progettazione e valutazione Pag.12

4.5. Curricolo e flessibilità Pag.13

4.5.1. Curricoli verticali e valutazione Pag.13

5. LA PROPOSTA DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA Pag.14

5.1. L’idea formativa ispiratrice del P.O.F. Pag.14

5.2. Le scelte educative Pag.14

5.2.1. Principi guida Pag.14

5.2.2. Obiettivi generali Pag.14

5.2.3. Apprendimenti Pag.15

5.3. Elementi innovativi ed unificanti pedagogico - didattici Pag.15

5.3.1. Coordinamento con il territorio Pag.15

5.3.2. Educazione interculturale ed accoglienza alunni stranieri Pag.16

5.3.3. Integrazione degli alunni diversamente abili e degli alunni in situazione di

disagio

Pag.19

5.3.3.1. Disturbi specifici dell’apprendimento (D.S.A.) e disturbo da deficit

dell’attenzione (A.D.H.D)

Pag.21

5.3.3.2. Alunni con bisogni educativi speciali (B.E.S.) Pag.23

5.3.3.3. Prevenzione e recupero della dispersione scolastica Pag.23

5.3.3.4. Istruzione domiciliare Pag.25

5.3.4. La pratica psicomotoria educativa e preventiva Pag.25

5.3.5. Educazione plurilingue ed interculturale Pag.25

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5.3.6. Lingua e cultura friulana Pag.26

5.3.6.1. Attività alternative all’insegnamento della lingua e cultura friulana Pag.27

5.3.7. Il linguaggio multimediale Pag.27

5.3.8. Il linguaggio musicale Pag.28

5.3.9. Insegnamento della Religione Cattolica Pag.28

5.3.9.1. Attività alternative all’insegnamento della Religione Cattolica Pag.28

5.3.10. La scuola nel Web 2.0 Pag.29

5.3.11. La documentazione Pag.29

5.4. Comunicazione e collaborazione con le famiglie Pag.30

5.5. Progetti di Istituto Pag.34

6. SCUOLE DELL’INFANZIA DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO Pag.36

6.1. Scuola dell’infanzia di Campoformido Pag.40

6.2. Scuola dell’infanzia di Villa Primavera Pag.44

6.3. Scuola dell’infanzia di Terenzano Pag.48

7. SCUOLE PRIMARIE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO Pag.50

7.1. Scuola primaria di Basaldella Pag.53

7.2. Scuola primaria di Campoformido Pag.56

7.3. Scuola primaria di Pozzuolo del Friuli Pag.59

8. SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO Pag.62

8.1. Scuola secondaria di primo grado di Campoformido Pag.64

8.2. Scuola secondaria di primo grado di Pozzuolo del Friuli Pag.66

9. LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO SCOLASTICO Pag.66

9.1. Servizi amministrativi Pag.66

9.2. Standard specifici delle procedure Pag.67

9.3. Procedura di reclamo Pag.67

ALLEGATI:

Curricoli verticali

Piano di inclusione

Protocollo valutazione degli alunni non italofoni

Scheda organizzativa e di potenziamento dell’offerta formativa di plesso – modello

Scheda valutazione – modello

Regolamento di Istituto per la scuola dell’Infanzia

Regolamento di disciplina per la Scuola primaria e Secondaria di primo grado

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1. LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO

Il Piano dell’Offerta Formativa di un Istituto scolastico fa riferimento a norme la cui evoluzione è legata ai vari e diversi momenti della vita politica italiana e va considerata in relazione a specifici passaggi storici e culturali. Si elencano le norme di carattere primario (Leggi, Decreti Legislativi, Decreti del Presidente della Repubblica o del Presidente del Consiglio dei Ministri) attinenti il Piano dell’Offerta Formativa. Accanto ad ogni norma citata se ne fornisce la sintetica descrizione. C.M. 316 del 28.10.1987. Circolare sulle attività alternative alla religione cattolica. Convenzione dei Diritti dell’Infanzia 1989. D. Lgs. n° 297 del 16 aprile 1994. Testo Unico che raccoglie tutta la normativa scolastica precedente. Molte

parti del Testo Unico sono state abrogate dalle leggi successive. D.P.C.M. del 7 giugno 1995. Carta dei servizi. D.P.R. 233 del 18 giugno1998. Dimensionamento ottimale degli Istituti autonomi. Legge n° 23 dell’11 gennaio 1996. Compiti degli Enti Locali in materia di edilizia scolastica e di servizi da

fornire alle scuole. D. Lgs. 112 del 31 marzo 1998. Compiti degli Enti Locali in materia di istruzione. Art. 21 della Legge delega n° 57 del 15 marzo 1997. E’ l’articolo che nell’ambito della “Bassanini uno” ha

fatto nascere l’autonomia scolastica. Legge n° 440 del 18 dicembre 1997. E’ la legge che finanzia l’autonomia scolastica e che è stata

progressivamente privata di fondi. DPR n° 249 del 24 giugno 1998. Statuto degli studenti e delle studentesse. DPR n° 275 dell’8 marzo 1999. Regolamento dell’autonomia scolastica. Legge n° 150 del 7 giugno 2000. Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle

Pubbliche Amministrazioni. Decreto interministeriale n° 44 del 1° febbraio 2001. E’ il decreto che ha istituito il Programma annuale

(sostitutivo del bilancio di previsione) e che ha trasformato il bilancio scolastico da finanziario ed economico. Art. 25 del D.lgs n° 165 del 30 marzo 2001. Disciplina della dirigenza scolastica (riassorbe il D.Lgs 29/1993

e il D.lgs 59/1998) Legge Delega n° 53 del 28 marzo 2003. (Meglio nota “Riforma Moratti”). D.Lgs n° 59 del 19 febbraio 2004. Norme per il 1° ciclo dell’Istruzione ai sensi della Legge 53/2003. d.lgs. n° 286 del 19 novembre 2004. Istituzione dell’Invalsi per la valutazione nazionale D.Lgs n° 227 del 17 ottobre 2005. Definizione delle norme generali in materia di formazione degli

insegnanti ai fini dell'accesso all'insegnamento D.Lgs n° 226 del 17 ottobre 2005. Norme per il 2° ciclo dell’Istruzione ai sensi della Legge 53/2003,

contenente norme anche per il 1° ciclo. DPR 185/2006 “Regolamento recante modalità e criteri per l’individuazione dell’alunno in situazione di

handicap. Legge n° 241 del 7 agosto 1990. Trasparenza del processo amministrativo della Pubblica Amministrazione. D.Lgs n° 196 del 30 giugno 2003. Codice per la tutela dei dati personali e sensibili. Indicazioni nazionali per il curricolo. MPI – 2007. Le indicazioni delineano il profilo scolastico nazionale e

le aspettative definite in termini di competenze. D.M n° 139 del 22 agosto 2007. Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di

istruzione (Linee guida). La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri. Ottobre 2007.

Documento redatto dall’Osservatorio per l’integrazione degli alunni stranieri e l’educazione interculturale che individua un modello italiano che mette a fuoco principi, decisioni e azioni relative all’inserimento nella scuola e nella società italiana dei minori di origine immigrata, nel riconoscimento generalizzato della rilevanza collettiva del problema e della responsabilità istituzionale pubblica. Decreto legge n° 137, 1 settembre 2008 convertito nella legge 169 in data 30.10. 2008. Disposizioni

urgenti in materia di istruzione e università. D.P.R. n.122 del 21.06.2009 Regolamento sulla valutazione degli alunni. Doc.Prot. n°4274 del 5.8.2009.Linee guida sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità: direttive

che hanno lo scopo, nel rispetto dell’autonomia scolastica e delle vigenti normative, di migliorare il processo di integrazione degli alunni con disabilità. Atto d’indirizzo per la scuola dell’infanzia e per il 1° ciclo dell’8.9.2009. Documento che indica i

passaggi per giungere alla ”armonizzazione” delle Indicazioni nazionali (2004) e delle Indicazioni per il curricolo (2007). Linee guida regionali per la valutazione dell’apprendimento nel primo ciclo di istruzione (documento di

applicazione generalizzata del regolamento recante il coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni -D.P.R. 22 giugno 2009 n.122-). Legge 8 ottobre 2010, n.170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico. Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e studenti con DSA ai sensi della Legge n.170 dell’8.10.2010.

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D.lgs n. 226 del 17 ottobre 2005. Norme per il secondo ciclo dell’Istruzione. D.M. n. 46 del 13 giugno 2006. Possibilità per le scuole di utilizzare il 20% del proprio curricolo ordinario per

lo sviluppo di un’autonoma offerta formativa. Legge n. 176 del 25 ottobre 2007: ripristino del giudizio di ammissione negli esami di fine ciclo. L.R. n.29 del 18 dicembre 2007 e legge 482/1999 a tutela della lingua e della cultura friulana. Legge n. 133 del 6 agosto 2008. Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 giugno

2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria. Legge n. 169 del 30 ottobre 2008. Ripristino dei voti e nuova organizzazione della Scuola secondaria di 1°

grado. Circolare 20 maggio 2009, n. 50 concernente la valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli

alunni. Legge n. 241 del 7 agosto 1990 e sua modifica attraverso la legge n. 15 dell’11febbraio 2005. Trasparenza

del processo amministrativo della Pubblica Amministrazione. D.lgs 81 del 9 aprile 2008 in sostituzione del D.lgs 626 del 19 settembre 1994 e successive modifiche e

integrazioni. Sicurezza sul posto di lavoro. D.lgs n. 193 del 30 giugno 2003. Codice per la tutela dei dati personali e sensibili. C.M. N°108 del 27.12.2011. Diffusione on-line dei dati delle singole istituzioni scolastiche. D.L. N°17 del 09.02.2012. Mobilità professionale del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario delle

istituzioni scolastiche ed educative. Indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione. 4/9/2012 Direttiva 27.12.2012 “Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali (B.E.S.) e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica” Linee di indirizzo: ”Partecipazione dei genitori e corresponsabilità educativa” (trasmesse dal MIUR il

22.12.2012). “Raccomandazioni per la prevenzione del bullismo nelle scuole” 10.07.2012 Documento redatto

dall’Ufficio Scolastico Regionale FVG “Regolamento sul sistema nazionale di valutazione” D.P.R. 28 marzo 2013, n.80: Il SNV è imperniato sulle azioni di tre soggetti: Invalsi (rilevazione apprendimenti), Corpo ispettivo (Visite alle scuole), Indire

(supporto al miglioramento) ed è finalizzato al miglioramento dell'offerta formativa e degli apprendimenti degli allievi. “Linee guida nazionali per l'orientamento permanente”: documento che fa dell'orientamento un valore

permanente nella vita di ogni persona, garantendone lo sviluppo ed il sostegno nei processi di scelta e di decisione, con l'obiettivo di promuovere l'occupazione attiva, la crescita economica e l'inclusione sociale. Direttiva del 18.09.2014 n.11 “Priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/2015, 2015/2016, 2016/2017” “La buona scuola” -- facciamo crescere il paese – proposta del Governo ai cittadini di riforma della

scuola. “Linee guida regionali per la redazione del Bilancio sociale” (vedi sito” bilanciosocialeusrfvgjimdo.com”) A seguito dell’emanazione del Regolamento sul sistema nazionale di

valutazione in materia di istruzione e formazione, un gruppo di scuole della regione ha partecipato ad un progetto di formazione e ricerca che si è concluso con l’emanazione delle Linee guida suddette. “Linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo” 13.04.2015 Legge 107 del 15.07.2015 “La buona scuola”

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2. IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Il POF (Piano dell’Offerta Formativa) rappresenta lo strumento giuridico-organizzativo a disposizione di ogni istituzione scolastica per ricondurre ad unità i molteplici aspetti della vita della scuola (in ordine a programmi di natura organizzativa, finanziaria o didattica). Al di là dell’adempimento formale, l’elaborazione del POF sancisce l’autonomia "funzionale" delle singole unità scolastiche, che si esplica proprio nella capacità (tecnica e giuridica) di progettare e realizzare un proprio piano dell’offerta formativa (legge 15.03.1997, n. 59). Tale potestà è esplicitamente richiamata dal regolamento attuativo dell’autonomia (D.P.R. 08.03.1999, n. 275), in vigore dal 1 settembre 2000. Da tale data l’adozione del POF costituisce preciso obbligo giuridico per ogni istituzione scolastica. Il Piano rappresenta, infatti, il "documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la programmazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia" (art. 3).

La legge dell’Autonomia delle Istituzioni Scolastiche (D.P.R. 275/99) assegna alla Scuola il compito e la responsabilità di elaborare il Piano dell’Offerta Formativa in favore di un bambino attore principale del processo di apprendimento. In favore del bambino, che non è un bene giuridicamente disponibile da parte di chicchessia, il Collegio dei Docenti è chiamato ad elaborare un Piano privo di connotazioni ideologiche, politiche ed etiche che siano espressione di unilaterali visioni del mondo e del territorio che ci circondano e che cerchino di ricondurre a visioni parziali della realtà le attività didattiche che vengono proposte dalla Scuola.

2.1 L'Istituto Comprensivo di Pozzuolo del Friuli

Dal 1 settembre 2012, in attuazione del Piano di ridimensionamento nazionale, si è costituito “Istituto Comprensivo di Pozzuolo del Friuli” che comprende le scuole dell’Infanzia, quelle primarie e secondarie di I grado comprese nei territori dei Comuni di Pozzuolo del Friuli e Campoformido.

Nell’integrare il Piano dell’Offerta Formativa per l’anno scolastico 2015/2016 si opererà secondo i seguenti criteri: 1. Integrazione della normativa recente; 2. Piano di formazione; 3. Riorganizzazione delle Figure Strumentali e degli impegni gestionali alla luce della riduzione dei

finanziamenti attualmente erogati; 4. Revisione dell'intero documento al fine di semplificare e ridurre le parti “ridondanti”; 5. Progetti e adesione ai Bandi Regionali; 6. Autovalutazione di Istituto (RAV e Piano di Miglioramento) 7. Stesura della Carta dei Servizi 8. Stesura del Piano di Orientamento Il Consiglio di Istituto ha approvato gli indirizzi di attuazione del POF per l’anno scolastico 2015/2016.

Le fasi di predisposizione del P.O.F:

1. Il Consiglio di Istituto detta gli indirizzi generali 2. Il Collegio dei Docenti elabora ed approva il P.O.F. 3. Il Consiglio di Istituto adotta il P.O.F.

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2.2 Le otto competenze chiave di cittadinanza

A termine dell’obbligo scolastico i ragazzi devono possedere le competenze che sono state indicate dalla Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 18 dicembre 2006 come soglia comune per preparare i giovani alla vita adulta e offrire loro un metodo per continuare ad apprendere per tutto il corso della loro esistenza. Le competenze chiave sono definite dagli atti di indirizzo dell’UE come combinazione

di conoscenze, abilità e atteggiamenti appropriati al contesto e sono finalizzate alla realizzazione personale, all’esercizio consapevole della cittadinanza, alla coesione sociale e all’occupabilità:

1. Comunicazione nella madrelingua 2. Comunicazione nelle lingue straniere 3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia 4. Competenza digitale 5. Imparare ad imparare 6. Competenze sociali e civiche 7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità 8. Consapevolezza ed espressione culturale

Per “competenza” si intende la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; esse sono descritte in termine di responsabilità e autonomia.

2.3 P.O.F.: Obiettivi, criteri generali e priorità d'Istituto

Parte integrante del P.O.F. è il curricolo didattico. Nella progettazione di un curricolo integrato la scuola può stringere patti, stipulare accordi o convenzioni con tutti i soggetti sia istituzionali e privati con i quali ritiene deontologicamente possibile condividere un progetto educativo. Il termine –offerta- potrebbe indurre a pensare che il curricolo sia da arricchire secondo logiche consumistiche, che sia necessario rispondere indistintamente a tutte le domande che vengono poste alla scuola, anche se non si rivelassero significative sul piano culturale e/o educativo. E’ necessario fare della scuola un luogo di proposte piuttosto che di offerte, attraverso un’elaborazione compartecipata, che riesca a utilizzare le tante risorse che l’ambiente offre. Si tratta quindi di guardare con occhi pedagogici le tante domande che vengono rivolte alla scuola, anche quelle apparentemente più superficiali, non per assumere in modo automatico ciò che viene richiesto, ma per risalire, in un autentico clima di dialogo, ai bisogni dei bambini/ragazzi. L’elaborazione del P.O.F. è impegnativa e negli anni va perfezionandosi, non solo per la complessità delle operazioni richieste, ma perché comporta l’esprimere l’idea di scuola che lo distingue e una scelta culturale che permetta lo sviluppo di un progetto pedagogico e didattico coerente. In sintesi il P.O.F. va costruito attraverso l’analisi dei bisogni degli alunni, delle richieste dei genitori e della realtà sociale, evitando una piatta riflessione della domanda. La scuola vista nel contesto del policentrismo formativo si deve integrare con le altre agenzie formative presenti sul territorio per un’azione sinergica tendente a realizzare un sistema organico. In questo senso l’offerta formativa si configura come una ”promessa impegnativa” al proprio contesto locale nel tentativo sistematico (non occasionale, non improvvisato) di coglierne, interpretarne ed orientarne le esigenze e le aspettative. Spetta quindi alle singole scuole di effettuare delle specifiche scelte progettuali sulla base di questi criteri.

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2.4 Progetto di formazione dei Docenti e del personale A.T.A.

Anno scolastico 2015/2016

Si presentano, in sintesi, le azioni di formazione tese a rispondere ai bisogni formativi dei Docenti e del personale A.T.A., coerentemente con gli obiettivi fissati dai documenti del MIUR e con le strategie individuate dal Consiglio dell'Unione Europea “Europa 2020” (cooperazione europea in materia scolastica). Criteri adottati per la definizione del piano:

1. Ogni intervento deve essere fruibile da parte degli insegnanti della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola secondaria di primo grado, sia per un equo utilizzo delle risorse sia nell’ottica della definizione di un curricolo verticale dai 3 ai 14 anni come previsto dalle

Indicazioni per il Curricolo. 2. Parte dei fondi devono essere utilizzati per interventi di supporto al processo di riforma. 3. Un’attenzione particolare va riservata agli interventi destinati agli alunni con difficoltà o in

situazione di disagio, come evidenziato:

La formazione e l’aggiornamento costituiscono una risorsa fondamentale per lo sviluppo professionale del personale scolastico. Tutto il personale della scuola è impegnato periodicamente in corsi di formazione, sia per adeguare le proprie competenze ai cambiamenti che l’autonomia scolastica richiede, sia per arricchire le proprie esperienze didattiche e metodologiche secondo gli indirizzi individuati dal Collegio Docenti: 1) Potenziamento del processo di diffusione della cultura dell’Autonomia e delle iniziative di

accompagnamento alla normativa vigente; 2) Innovazione metodologico-didattica; 3) Approfondimento di alcune tematiche per l’attività di progettazione e la facilitazione delle relazioni

interne ed interistituzionali; 4) Acquisizione di strumenti didattici per favorire negli allievi il superamento di difficoltà di apprendimento; 5) Costruzione del curricolo d’istituto per competenze (D.M. 22 agosto 2007 n.139; D.P.R. 22 giugno

2009 n, 122) 6) Promozione della sicurezza e dell’igiene sui luoghi di lavoro (D. lgs. 81/2008). 7) Promozione del rispetto e del diritto alla privacy (D.lgs. n. 193/2003) 8) Prevenzione delle dipendenze e del bullismo nelle sue varie forme Per consentire la partecipazione del personale alle iniziative di formazione-aggiornamento è possibile prevedere anche dei periodi di sospensione dell’attività didattica. Dallo scorso anno scolastico l'Istituto aderisce alla Rete di scuole “Udine non solo” e pertanto i docenti partecipano, a seconda delle specificità, agli incontri di formazione che di volta in volta la Rete stessa propone.

Titolo Referente Relatore Periodi e incontri

Corsi antincendio DS

Corsi Pronto Soccorso DS

Formazione del personale docente finalizzato all’aumento delle competenze per potenziare i processi di integrazione a favore degli alunni con disabilità e bisogni educativi speciali

DS Centro territoriale di supporto CTS e Università

Aprile-novembre 2015

Proposte della Rete “Udine non solo” (Gruppi elettivi ed altro)

DS Dott. Stefanel Date da destinarsi

Corso di aggiornamento interno sui problemi matematici nella scuola dell’infanzia e nel primo biennio della scuola primaria

DS Prof.ssa Fiammetta Maschietti Inizio 17 e 18 novembre 2015

Contrasto al bullismo DS Prof. Daniele Fedeli 01.12.2015

Iniziative di formazione proposte dall’Università di Udine

DS Docenti dell’Università di Udine

Calendario definito dall’Università

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3. FISIONOMIA DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO DI POZZUOLO DEL FRIULI

L’Istituto Comprensivo di Pozzuolo del Friuli comprende le Scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondarie di primo grado di due comuni: Campoformido e Pozzuolo del Friuli. E' costituito da tre Scuole dell’Infanzia, da tre Scuole Primarie e da due Scuole Secondarie di primo grado. Tutte le Scuole dell’Istituto sono ospitate in edifici circondati da ampi spazi verdi, utilizzati per le attività ludico-ricreative ed educativo-didattiche degli alunni, in parte attrezzati e arredati. Gli spazi interni sono organizzati in aule e laboratori e utilizzati in maniera congrua alle esigenze didattiche. Nella Scuola Primaria di Pozzuolo del Friuli l'incremento rilevante della popolazione del Comune è stata tale da determinare un mutamento dell'organizzazione della scuola sia per quanto riguarda il numero delle classi, con il conseguente problema delle aule necessarie per le attività scolastiche, sia per quanto riguarda i servizi offerti nell'ambito del progetto di Scuola Integrata. I lavori di adeguamento degli edifici scolastici sono attualmente in corso.

3.1 Il contesto territoriale

Le Scuole Primarie, dell’Infanzia e Secondarie di primo grado sono collocate alla prima periferia di Udine, tuttavia notevoli sono le differenze sia da un punto di vista urbanistico che culturale. La dimensione cittadina fatta prevalentemente di condomini e scarsi spazi verdi è sostituita da una dimensione di “paese” con case individuali, ampi spazi verdi ed aree agricole. Si trovano però anche insediamenti in villaggi residenziali sorti in varie zone del territorio dei due Comuni in tempi più recenti e con caratteristiche diverse, ad esempio nel Comune di Campoformido si passa dalla realtà delle ville della frazione di Villa Primavera al Villaggio Azzurro del capoluogo abitato per la quasi totalità dalle famiglie dei militari in servizio nelle caserme ed aeroporti vicini. Anche la dimensione economica è abbastanza differenziata: esiste un’area industrializzata nel Comune di Pozzuolo del Friuli ed una prevalentemente artigianale a Campoformido mentre in campagna permane una realtà agricola anche se non è più considerata unica fonte di reddito, ma viene associata ad altre attività. Di notevole impatto, in tutto il territorio, il terziario con aree commerciali che impegnano molti abitanti della zona. Si è già accennato alla presenza nel territorio di Campoformido di un consistente numero di abitanti legati alle realtà militari esistenti sia nel comune stesso sia in altri centri. In entrambi i Comuni si ha un buon incremento demografico soprattutto grazie ai nuovi insediamenti abitativi e allo sviluppo economico e sociale dell’intera zona. Nuova popolazione, giunta da regioni geografiche diverse, ha contribuito, insieme con un cambiamento storico della cultura locale, a ridurre l’uso esclusivo della lingua friulana nelle famiglie o ad affiancarla sempre più alla lingua italiana. Si conferma alta la richiesta delle famiglie per la tutela e la valorizzazione della lingua friulana e della sua cultura, in applicazione alla Legge 482/99. Le risorse culturali sono buone e molteplici le iniziative promosse dai Comuni in collaborazione con le scuole del territorio. Per quanto riguarda la vita sociale si deve distinguere tra la parte del territorio più legata alla città e la zona più legata alla vita del paese, quest’ultima ricca di realtà associative culturali, sportive, ecc.… I Comuni di Campoformido e di Pozzuolo del Friuli da anni costituiscono punto di arrivo di molte famiglie immigrate. L’esistenza, nel Comune di Pozzuolo del Friuli, del Centro di Prima Accoglienza “Ernesto Balducci”, costituisce un’ulteriore meta per le persone che arrivano nel nostro Paese.

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4. LE RISORSE

4.1. Risorse del territorio

L’Istituto ha scelto di operare per una proficua integrazione scuola-territorio: si mantengono rapporti di confronto, collaborazione e costruzione comune di percorsi con gli Enti Locali, con i Comitati dei Genitori, con le Associazioni Culturali e, in funzione della continuità formativa, si sono consolidati i rapporti con le altre Scuole presenti. Il territorio offre spazi sociali e ricreativi quali: Biblioteca comunale; Impianti sportivi; Strutture per spettacoli; Luoghi di interesse storico-naturalistico e archeologico. Di tali spazi le scuole del nostro Istituto sono, da sempre, fruitrici privilegiate.

4.2. Risorse professionali

Le figure professionali che cooperano per l'attuazione del servizio scolastico nell’a.s. 2015/2016;

Personale docente

Dirigente Scolastico

Scuola dell'Infanzia Docenti di posto

comune

Docenti di religione:

Docenti di sostegno:

Scuola primaria Docenti di posto comune:

Docenti di sostegno:

Docenti di religione:

Docenti di lingua inglese:

Scuola secondaria di primo grado

Docenti

Docenti di sostegno

Totali

Personale ATA

Direttore dei servizi generali ed amministrativi

Assistenti amministrativi 8

Collaboratori scolastici 22

4.3.Funzione Docente

I docenti svolgono la loro funzione attraverso: 1. attività d’insegnamento 2. attività funzionali all’insegnamento

valutazione

programmazione

progettazione

documentazione

aggiornamento

incontri scuola-famiglia 3. attività aggiuntive d’insegnamento

arricchimento e integrazione dell’offerta formativa

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4. attività aggiuntive funzionali all’insegnamento in

Consigli di Classe, interclasse, intersezione

Collegio Docenti

Commissioni

Gruppi di progetto 5. attività di collaborazione al Dirigente Scolastico

4.4. Organi di gestione dell’Istituto

Per rendere operativa la proposta dell'Offerta Formativa, nei suoi aspetti strutturali e organizzativi, l'Istituzione Scolastica si avvale di Docenti cui vengono assegnati incarichi per la gestione della progettualità; sono individuati dal Collegio Docenti. Tra essi vengono designate anche le Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta Formativa. Proprio il Collegio dei Docenti ha individuato le seguenti aree da valorizzare attraverso le Funzioni Strumentali stesse:

1. Curricolo e valutazione 2. Accoglienza ed integrazione 3. Scuola integrata (Scuole Primarie di Basaldella, Campoformido e Pozzuolo del Friuli) (3 Docenti) 4. Area BES 5. Nuove tecnologie.

Tutte le funzioni strumentali si occupano in modo trasversale degli alunni con Bisogni Educativi Speciali. In particolare il GLI di Istituto è formato dalle F.S. Curricolo e valutazione, Accoglienza ed Integrazione, Area BES. Coordinano l'attività del gruppo i Docenti Collaboratori del Dirigente Scolastico.

A seconda delle necessità si attivano, di volta in volta, i gruppi di lavoro e/o referenti e i dipartimenti al fine di promuovere gli obiettivi elencati (vedi pag. 12-13 e tabelle sottostanti).

In tale quadro sono da collocare anche i gruppi di lavoro finalizzati alla collaborazione con il Dirigente Scolastico dott. Dario-Roger MASOTTI nella gestione complessiva del POF (pianificazione, attuazione,

controllo, valutazione). I gruppi danno piena attuazione al P.O.F. e costituiscono un'articolazione del Collegio dei Docenti, il quale ne ha deliberato l'attivazione.

Figure organizzative di plesso Gruppi di lavoro

Coordinatore di plesso Collaboratore Coordinatore di plesso Referente sicurezza Referente mensa* Referente sussidi didattici e materiali Referente biblioteca Referente continuità Referente laboratorio informatica Tutors anno di formazione Accoglienza studenti tirocinanti* Incontri équipes fuori sede

Inoltre, per la scuola secondaria di primo grado:

Referente orientamento Referente comodato libri di testo Referente educazione alla legalità Referente stesura orari Referente educazione alla salute e sportello Referente attività sportive e sport integrato Referente educazione ambientale Referente educazione stradale Coordinatore del consiglio di classe, Segretario del consiglio di classe e Segretario-Coordinatore *non sono previsti oneri a carico

dell'Amministrazione

Accoglienza e integrazione (intercultura e GLH)

Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF)

Lingua friulana

Curricoli e valutazione

Gruppo H/DSA/ADHD

GLI (Gruppo di inclusione scolastica)

Dipartimenti disciplinari

Nucleo di autovalutazione

Comitato di miglioramento

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4.4.1. Aspetti organizzativi e gestionali dell’Istituto*:

Il personale docente collabora alla gestione della progettualità con attività di:

1. Supporto all’organizzazione (Collaboratori del D.S., Coordinatori di Plesso, Funzioni Strumentali al P.O.F.),

2. Supporto alla didattica (referenti di progetto e/o commissione, referente mensa scolastica, tutors –tirocinio, referente sicurezza e referente biblioteca, referente sito Web, referenti LIM),

3. Supporto all’organizzazione della didattica (referente sussidi didattici, commissioni di lavoro, dipartimenti e gruppi interistituzionali),

4. Progetti ed attività di arricchimento dell’Offerta Formativa non curricolare 5. Attività di insegnamento (corsi di L2, mediazione linguistica e culturale, corsi di potenziamento per

alunni diversamente abili e/o in situazione di disagio, corsi di recupero e potenziamento). *Non sono previsti oneri per diverse delle figure organizzative citate.

Il personale non docente collabora alla gestione dell’organizzazione scolastica con le seguenti modalità: Assistenti Amministrativi:

1. Ottimizzazione dei servizi di segreteria con l’utilizzazione di nuove tecnologie informatiche e collegamento al SIDI,

2. Sostituzione di colleghi assenti per i quali non può essere effettuata la nomina del supplente temporaneo,

3. Servizi esterni (posta, banca)

4. Collaborazione con le Figure Strumentali e con i Docenti per la realizzazione del P.O.F. Collaboratori Scolastici:

1. Disponibilità ad effettuare coperture di colleghi assenti,

2. Intensificazioni del lavoro per sopperire alle assenze dei colleghi,

3. Servizi esterni (posta, banca),

4. Attività di supporto alla Segreteria,

5. Attività di supporto alla didattica per Progetti vari e servizio di duplicazione,

6. Impegni di ausilio in caso di Consigli di classe, ricevimento genitori, elezioni, ecc.,

7. Pulizia palestre ed aule magne e mensa esterna con particolare attenzione al Personale delle Scuole dell’Infanzia

4.4.2. Progettazione e valutazione

I Progetti attuati e previsti nei vari Curricoli rispondono a precisi criteri di progettazione e valutazione. A tal fine si allegano i modelli delle schede di progettazione e verifica adottati dalle Scuole per definire obiettivi e competenze, nonché indicatori e descrittori sia progettuali che valutativi (vedi Allegati). In merito a

quest’ultimo punto i Docenti si avvalgono di prove strutturate (verifiche, situazioni-problema, compiti per la verifica delle competenze al termine delle unità di apprendimento…) e/o osservazioni (videoregistrazioni, diari di bordo, confronto con i colleghi, griglie di osservazione, autovalutazione degli alunni e dei Docenti…). In ogni caso la valutazione tiene conto dei risultati raggiunti sul piano relazionale, sul piano cognitivo e sul piano meta cognitivo. I Docenti sono impegnati in un processo di riflessione che viene dalla comparazione delle prove nazionali Invalsi e degli elementi di autovalutazione interna di Istituto. Il confronto dei dati permette alla scuola di agire sui processi, orientando le scelte educative e didattiche affinché il successo scolastico degli alunni migliori nel tempo. Per quanto riguarda la didattica, si considerano anche gli elementi di efficacia ed efficienza delle azioni progettuali, al fine di operare le migliori scelte per una gestione coerente delle attività e delle risorse. La valutazione e la certificazione delle competenze hanno l’obiettivo prioritario di attestare i processi di

apprendimento dei giovani e il loro orientamento. L'Istituto ha adottato il modello regionale di certificazione delle competenze elaborato dalle reti di scuole. A questo proposito è d’obbligo una riflessione sulle conoscenze e competenze cosiddette “trasversali” relative a significati, atteggiamenti, operatività che si sviluppano in ogni “pratica culturale”. Attraverso le attività di esplorazione e di scoperta (metodologia del laboratorio didattico) i bambini/ragazzi hanno la possibilità di appassionarsi alla ricerca, di porsi problemi, di ricercarne le soluzioni secondo il “pensiero divergente e creativo” (Indicazioni per il curricolo). L’acquisizione delle conoscenze e competenze (capacità di analisi e di sintesi, capacità di operare inclusioni, previsioni e congetture) permette di apprendere a pensare sia in modo disciplinare (dai campi di esperienza alle aree/assi disciplinari) sia a comprendere le relazioni multidisciplinari. La connessione delle discipline e dei linguaggi si attua a partire dal sapere stesso che è fatto sia di specializzazione sia, all’opposto, di correlazioni tra i saperi (saperi trasversali).

Il decreto legge 137 nei suoi articoli 2 e 3 prevede la valutazione del comportamento degli studenti per la scuola primaria e dell’IRC espresso ancora sotto forma di giudizio e la valutazione del rendimento scolastico espresso in decimi. Per la scuola secondaria di primo grado il voto di comportamento è espresso in decimi. Il

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Collegio dei Docenti ha deliberato, in virtù del D.P.R.122/2009, di uniformare i criteri valutativi per entrambi i segmenti scolastici. La valutazione degli apprendimenti non si limita all’analisi dei risultati e non è la media dei voti, ma

comprende tutto il sistema dei processi individuali (intellettivi, affettivi, comportamentali) e comunicativi (sociali, relazionali, comunicativi) che qualificano e rendono unica ogni esperienza formativa ed il suo progresso. L’attribuzione di voti numerici espressi in decimi verrà quindi graduata tenendo conto degli indicatori, delle aree di apprendimento evidenziate e del percorso individuale. La valutazione tiene conto dei comportamenti cognitivi, affettivi, relazionali che compongono il quadro dell’apprendimento. Elemento fondamentale nella valutazione, inoltre, è quello del progresso fatto dal bambino/ragazzo: la differenza tra il punto di partenza e quello di arrivo nel processo di apprendimento deve comparire nel giudizio che non può essere un giudizio rapportato a termini assoluti. Rispetto al passato, quando la scala decimale del voto di comportamento (condotta) prevedeva il valore sufficiente a partire dagli otto decimi e, conseguentemente, individuava come valore non sufficiente un voto dal sette decimi in giù, la nuova scala decimale del voto di comportamento si uniforma a quella del voto di apprendimento, fissando a sei decimi il valore positivo minimo e dal cinque decimi in giù il valore negativo. Il voto di comportamento (nella scuola primaria la valutazione sotto forma di giudizio analitico o sintetico) viene deciso collegialmente dal consiglio di classe. É pratica diffusa attuare in classe una discussione con gli alunni sia sulle competenze raggiunte sia sul proprio percorso formativo al fine di favorire il processo di autovalutazione e il raggiungimento di una maggiore consapevolezza. In particolare, la restituzione e discussione in classe con gli allievi dei dati

valutativi, costituisce l’operazione più importante, delicata e densa di conseguenze di tutta la complessa attività valutativa: la discussione in classe con gli allievi sugli esiti procedurali delle verifiche è quel momento squisitamente formativo che permette lo sviluppo di capacità autonome di apprendimento. La “restituzione” altro non è, in ultima analisi, che la riflessione a freddo sui punti forti e critici di ognuno (riflessione metacognitiva). Sostenendo il coinvolgimento emotivo e l’impegno cognitivo in questa fase la valutazione si fa di fatto pro-attiva, orientativa. Il Ministero della Pubblica istruzione sta predisponendo un piano di interventi finalizzato a sostenere e monitorare le istituzioni scolastiche impegnate nelle misure di accompagnamento delle nuove Indicazioni.

2012. In questa prima fase di attuazione, denominata “Misure di accompagnamento alle Nuove Indicazioni 2012” l'Istituto si avvale di esperti che fanno capo alla rete “Udine non solo” di cui fa parte.

4.5. Curricolo e flessibilità

Le azioni e i progetti educativo-didattici che vengono messi in atto nelle scuole sono caratterizzati da complessità organizzative e gestionali. Per questo i docenti dell’Istituto adottano precisi criteri di flessibilità. La flessibilità è sia premessa che condizione indispensabile al coordinamento dei progetti e delle attività didattiche; richiede inoltre un continuo aggiustamento e calibratura in itinere: una rigida suddivisione oraria disciplinare mal si coniuga con il carattere interdisciplinare delle attività laboratoriali. Inoltre essa si traduce in una gestione oculata degli orari nei diversi plessi, nonché in un utilizzo flessibile delle ore di programmazione con gruppi di docenti trasversali e verticali.

4.5.1 Curricoli verticali e valutazione

La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e si organizzano la ricerca e l’innovazione educativa, pertanto l'Istituto Comprensivo di Pozzuolo del Friuli è impegnato nella costruzione dei curricoli verticali dalla scuola dell’infanzia a quella secondaria di primo grado e di attuare criteri di valutazione per i diversi segmenti scolastici. Le funzioni strumentali hanno il compito di costruire una proposta di curricolo in verticale all’interno dell’Istituto Comprensivo alla luce delle Nuove Indicazioni Ministeriali, considerando anche le modalità di autovalutazione e che tenga conto dei livelli di maturazione nonché dei bisogni di ogni alunno. Obiettivi:

1. Adeguare il curricolo alle indicazioni della normativa vigente. 2. Costruire un curricolo verticale per il raccordo tra i vari gradi dell'Istituto Comprensivo sia a livello

trasversale sia per aree disciplinari delle competenze. 3. Elaborare strumenti condivisi di valutazione anche per la certificazione delle competenze. 4. Presentare al Collegio i materiali e gli strumenti di valutazione più significativi. 5. Mettere in comune problemi, risorse ed esperienze didatticamente efficaci. 6. Coordinare il lavoro dei Dipartimenti.

Le fasi di lavoro prevedono:

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1) Lavori dei Dipartimenti disciplinari come articolazione del Collegio dei Docenti al fine di chiarire e

motivare quanto si va facendo a partire dalla condivisione di alcuni concetti base quali quelli di abilità e competenza , per coglierne differenza e peculiarità.

La riflessione deve condurre i docenti ad incontrarsi e confrontarsi sia per ordini di scuole, sia per ambiti

disciplinari comuni, per la

1) definizione delle competenze in relazione ad ambiti disciplinari ed alle fasce di età degli alunni. 2) la costruzione di un curricolo a conclusione del quale gli alunni siano resi il più possibile capaci di

agire in modo autonomo, consapevole e riflessivo utilizzando le abilità apprese in relazione al conseguimento di uno scopo.

3) partecipazione alle attività dei gruppi elettivi organizzati nell’ambito della Rete Udine non solo di cui

l’Istituto fa parte. Si tratta di una sfida impegnativa e complessa, ma necessaria se si vogliono integrare saperi e competenze in modo che i primi possano concentrarsi su conoscenze essenziali che stimolino e sostengano l’apprendimento, valorizzando le attitudini e gli stili cognitivi dei bambini/e e dei ragazzi/e.

5.LA PROPOSTA DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA

5.1. L'idea formativa ispiratrice del P.O.F

L’Istituto Comprensivo, nel perseguire le finalità istituzionali proprie di questo livello di istruzione, si impegna a garantire pari opportunità educative atte a promuovere lo sviluppo armonico della personalità di ciascun alunno. Assicura, altresì, la qualità delle attività educative attraverso un fattivo rapporto di collaborazione tra personale della scuola, famiglie e istituzioni locali; definisce in tal senso Patti educativi territoriali per elaborare ed attuare in modo unitario, con la più ampia partecipazione, il Piano dell’Offerta Formativa nel reciproco rispetto dei ruoli e delle responsabilità.

5.2. Le scelte educative

5.2.1.Principi guida In questo contesto, il personale della scuola ha assunto alcuni principi - guida, che fungono da cardine nell'organizzazione scolastica:

4) favorire l'accoglienza di alunni e genitori attraverso un adeguato atteggiamento di tutti gli operatori del servizio scolastico;

5) instaurare un clima sociale rassicurante e stimolante, al fine di promuovere nei bambini/ragazzi la conquista di livelli sempre maggiori di autonomia, di aiutarli nella costruzione di una positiva immagine di sé, di favorire la maturazione di atteggiamenti e comportamenti corretti nella interazione con il contesto;

6) valorizzare la diversità di ciascuno attraverso la conoscenza, la comprensione, l’accettazione dell’altro mantenendo un clima relazionale caratterizzato da apertura, curiosità, rispetto reciproco, dialogo;

7) fare della scuola un ambiente in cui ciascuno abbia pari opportunità di successo e sviluppo delle

proprie potenzialità in un ambiente attento a rimuovere gli “ostacoli” personali, socioculturali,

economici mediante azioni concrete contro il fenomeno dell’insuccesso, della dispersione e

dell’abbandono scolastico ;

8) favorire l’esperienza laboratoriale tramite una scuola attiva che persegua un nuovo modello di

insegnamento/apprendimento fondato non solo sulla trasmissione di nuovi saperi, ma

sull’organizzazione di occasioni di elaborazione, produzione e costruzione di nuove conoscenze. Il

laboratorio favorisce la personalizzazione dei percorsi, il conseguimento del successo formativo

degli alunni in quanto tiene in considerazione le attitudini, i livelli di sviluppo, i ritmi e gli stili di

apprendimento di ciascuno.

9) promuovere progetti formativi con il territorio, con reti di scuole e con istituzioni culturali, ampliando l'Offerta Formativa in relazione ai bisogni degli alunni, collegandosi, ove necessario, con Enti e Istituzioni preposte a favorire l'accoglienza e l'inserimento di alunni in situazioni particolari;

10) integrare iniziative culturali o di servizio in ambito extracurricolare in coerenza con i principi di raccordo scuola-territorio assunti nel POF, ottimizzando l'uso degli edifici e delle strutture e valorizzando ogni risorsa educativa a disposizione, nel rispetto delle esigenze legate alla vigilanza e alla tutela dei minori;

11) favorire la partecipazione di tutto il personale della scuola ad iniziative di formazione finalizzate a sostenere l’innovazione, valorizzare l’attitudine e la professionalità di ciascuno in un’ottica di formazione permanente.

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12) costruire una gestione partecipata della scuola nell’ambito degli organi collegiali, riconoscendo le forme di organizzazione proprie di ogni componente e quelle derivanti dalle Intese territoriali.

5.2.2. Obiettivi generali

Potenziare la motivazione all’impegno scolastico e alle scelte personali;

Saper assumere precise responsabilità personali adeguate all’età;

Accompagnare alla consapevolezza dei propri sentimenti ed emozioni per saperli adeguatamente esprimere e controllare;

Sviluppare la creatività come espressione dell’individualità;

Sviluppare la capacità di autonomia operativa ed organizzativa;

Stimolare la capacità di attenzione e di concentrazione;

Stimolare la riflessione sui mezzi di comunicazione, abituando il bambino ad un atteggiamento critico nei confronti dei messaggi che gli arrivano;

Instaurare rapporti di accettazione, rispetto e solidarietà con i compagni;

Sviluppare la capacità di lavorare in gruppo;

Instaurare rapporti di rispetto, fiducia e collaborazione con gli insegnanti ed il personale della scuola;

Aumentare il senso di identità e di appartenenza alla comunità scolastica;

Coinvolgere direttamente gli alunni alle decisioni che riguardano attività ed iniziative della scuola;

Instaurare rapporti di rispetto con l’ambiente scolastico, naturale, territoriale;

Favorire i processi di scelta e di progettazione. 5.2.3. Apprendimenti

L'insegnante collabora e coopera al perseguimento degli obiettivi educativi e curricolari prefissati in sede collegiale. In particolare:

individua e definisce le competenze da sviluppare attraverso le aree disciplinari assegnate;

definisce i contenuti dell'apprendimento, riferiti alle discipline, che in maniera sempre più specifica guidano all'acquisizione delle competenze;

coordina le proprie metodologie a quelle adottate dagli altri docenti;

verifica che le strategie d'insegnamento adottate siano funzionali ai risultati ottenuti nelle diverse situazione di apprendimento.

Nella stesura della progettazione didattica, i docenti dovranno tenere presente i seguenti criteri:

coerenza delle metodologie con gli obiettivi prefissati;

continuità rispetto alle esperienze pregresse dell'alunno;

verifica dell’efficacia nel conseguimento degli effetti desiderati. Nel momento collegiale della progettazione-verifica-valutazione verranno ricalibrati gli interventi mirati sull’alunno inteso come “persona” in via di formazione ed in vista del suo “orientamento”. La valutazione avrà scansione quadrimestrale e sarà espressa in modo sintetico attraverso la scheda personale adottata per le scuole primarie; per le scuole dell’infanzia avverrà in forma di comunicazione orale in tempi e modi stabiliti con le famiglie. Le Scuole secondarie di primo grado comunicano tramite lettera scritta alle famiglie eventuali difficoltà emerse nei Consigli di Classe nella sede di Campoformido, tramite pagellina e lettera scritta nella sede di Pozzuolo del Friuli.

5.3. Elementi innovativi ed unificanti pedagogico-didattici

5.3.1. Coordinamento con il territorio

Per raggiungere gli obiettivi previsti dal Piano dell’Offerta Formativa l’Istituzione scolastica ha stipulato accordi di programma con i Comuni di Pozzuolo e Campoformido sentito il parere favorevole delle Associazioni, del Comitato dei Genitori e del Consiglio di Istituto e giungere ad intese e convenzioni con altre scuole del territorio e con gli Enti Locali.

Tali accordi sono finalizzati in particolare modo a: 1. promuovere un pieno utilizzo delle risorse umane a disposizione di ogni istituzione scolastica; 2. promuovere scambi ed incontri tra alunni, insegnanti e genitori; 3. promuovere percorsi didattici comuni;

Gli accordi possono prevedere forme integrate di partecipazione finanziaria alle spese inerenti la realizzazione dei percorsi.

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Collaborazione con altri ordini di Scuole e/o con L’Università:

L’Istituto da tempo collabora con l’Università di Udine e non solo (Facoltà di Scienze della Formazione e Facoltà di Medicina) per l’accoglimento e il tutoraggio di studenti che costituiscono un’opportunità di arricchimento e confronto. L’iniziativa è regolata da specifiche convenzioni e accordi. Patti Educativi tra Scuole e Territorio:

L’Istituto Comprensivo di Pozzuolo del Friuli si caratterizza perché attua nelle scuole, anche se in gradi e modalità diverse, la Scuola Integrata, sorta nell’a.s. 2000/1 a Pozzuolo del Friuli in piena attuazione degli

articoli 7, 8 e 9 del DPR 8 marzo 1999 n. 275 recante norme in materia di autonomia scolastica e del DL 31 marzo 1998 n. 112 che conferisce funzioni e compiti dello Stato alle Regioni e agli Enti Locali. Elementi ispiratori furono i Rapporti nazionali sulla Condizione Minorile in Italia (1996-2000) e i bisogni espressi dalle famiglie del territorio. La Scuola Integrata è tesa alla realizzazione di un Sistema Educativo Integrato a livello comunale fondato su un Patto Educativo Territoriale tra Ente Locale, Scuole, Associazioni, Imprese e agenzie educative del territorio con offerta integrata di servizi (scolastici, animazione ed assistenza), opportunità educative (laboratori espressivi e attività sportive) e Centri estivi. Si valorizza al massimo l’autonomia scolastica in rapporto al territorio e nel contempo si tende alla realizzazione di un modello di istituzione scolastica che superando le distinzioni tra curricolare ed extracurricolare integri in un unico progetto formativo ogni attività educativa territoriale rivolta ai minori e offra, in rete, un servizio rapportato ai bisogni di ciascuno. La Scuola Integrata dà un forte sostegno alla genitorialità: i servizi (assistenza alla mensa, animazione ludica, preaccoglienza, doposcuola) sono coordinati dalla Scuola raccordati alle attività integrative. Le modalità di partecipazione delle famiglie al Progetto di Scuola Integrata attraverso i Comitati dei genitori varia da plesso a plesso. Nelle Scuole Primarie di Campoformido e Basaldella i Comitati dei genitori organizzano e collaborano fattivamente alla realizzazione delle attività facoltative (vedi nel dettaglio Curricoli di plesso). I Docenti incaricati di Funzione Strumentale per la Scuola Integrata hanno il compito di “coordinare il Progetto complessivo e di curare, attraverso gli Organi Collegiali della Scuola, l’espletamento delle necessarie procedure di raccordo del Progetto al Piano dell’Offerta Formativa” (vedi Accordo di programma). La partecipazione delle famiglie si è concretizzata nella costituzione dei Comitati Genitori, dei Comitati Mensa e di una Consulta dei Genitori. In sintesi essa persegue i seguenti obiettivi:

1. Promuovere la continuità educativa tra le diverse esperienze formative, compresi i Centri estivi e le molteplici agenzie che concorrono allo sviluppo culturale e sociale dei minori: Ente locale, Scuola, Famiglia, Associazioni, utilizzando gli strumenti giuridici previsti dall’autonomia;

2. Promuovere il benessere e la qualità della vita dei minori, accrescendo le opportunità per tutti e soprattutto per i più deboli;

3. Accrescere le conoscenze e le competenze dei soggetti coinvolti nel processo educativo dei minori (genitori, insegnanti, operatori/educatori), coinvolgendoli in un unico Patto Educativo Territoriale;

4. Introdurre nella Scuola innovazioni organizzative e didattiche caratterizzate da flessibilità e aderenza ai bisogni reali dei bambini;

5. Realizzare al massimo grado percorsi formativi individualizzati e / personalizzati; 6. Sostenere la genitorialità con una serie di servizi di supporto.

Una particolare attenzione al territorio e il coinvolgimento nel Progetto di tutte le sue agenzie educative hanno fatto della Scuola di Pozzuolo del Friuli (Scuola pilota nell’ambito della Scuola Integrata dell’ex Circolo Didattico di Campoformido, ora Istituto Comprensivo di Pozzuolo del Friuli riconosciuta a livello nazionale) il centro della promozione della vita sociale e culturale dei bambini del Comune, ma anche dei loro genitori. Innumerevoli sono state e sono le iniziative territoriali promosse dall’Ente locale e dalle Associazioni con la scuola (Convegni, rassegne cinematografiche e teatrali, corsi per genitori, progetti europei). La qualificazione della Scuola, per la sua capacità di praticare l’innovazione, ne ha fatto un riferimento per diverse istituzioni (es. Provincia di Udine, Università di Udine, Trieste e Padova, Enaip. ecc.) che l’hanno coinvolta in importanti sperimentazioni (Progetto “Incontrandoci” riguardante i diversamente abili, Progetto di Archeologia Sperimentale, corsi di educazione ambientale per docenti, tirocini, ricerche e tesi di laurea ecc.). Con una importante impresa, presente nel territorio, sono stati introdotti laboratori di tecnologia per gli alunni delle classi quinte. Riteniamo importante segnalare, a questo proposito, l'iniziativa “Insieme a Pozzuolandia”, che coinvolge

molte Associazioni, le Istituzioni scolastiche, il Centro di Aggregazione Giovanile, il Comune e molti volontari che danno il proprio contributo alla realizzazione di un evento che raggruppa l'intera comunità. Si tratta di una manifestazione dedicata ai bambini e alle loro famiglie che, come si legge nel sito ufficiale, “è il frutto del lavoro di una comunità che attiva e valorizza le risorse presenti nel territorio, fa crescere nuovi giovani volontari, mette in rete le realtà dell'Associazionismo in sinergia con le Istituzioni scolastiche e l'Amministrazione locale”.

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5.3.2. Educazione interculturale ed accoglienza alunni stranieri

La presenza di alunni stranieri, pone una sfida pedagogica, culturale e organizzativa assai stimolante, ma impegnativa per i numerosi interrogativi e bisogni a cui occorre dare risposta. Il nostro Istituto ha iniziato a cogliere questa sfida nel momento in cui ha acquisito la consapevolezza di essere luogo privilegiato in cui fare e far fare esperienza di accoglienza, di incontro, di confronto, di scambio fra culture. In tale ottica le differenze culturali non possono che essere accolte ed ascoltate, anziché tollerate e sopite, le culture altre percepite non come muri insormontabili che dividono, ma come territori di confine permeabili a scambi che consentono processi di ibridazione. Di conseguenza l'educazione, oltre che percorso di acquisizione di conoscenze e competenze, assume i connotati di un percorso di integrazione, in cui la mappa culturale di provenienza, con cui ogni individuo esplora ed interpreta la realtà, si arricchisce di coordinate culturali nuove, in un processo continuo di mediazioni fra aspetti a volte differenti, distanti o addirittura contrastanti, ma anche consonanze e convergenze che confermano una comune appartenenza. Nel territorio dell’Istituto Comprensivo di Pozzuolo del Friuli si è generalizzata la consapevolezza della necessità di intervenire in modo coordinato, sistematico e predeterminato nelle azioni rivolte all’inserimento e all’integrazione degli allievi stranieri. L’assunzione collegiale di responsabilità è espressa in modo attivo anche dalle azioni intraprese dagli Enti Locali e precisamente dai Comuni di Campoformido e Pozzuolo del Friuli. Nell’Istituto si è infatti creata una situazione di "progettazione partecipata" fra Istituzione Scolastica – ed Enti Locali, che vogliono condividere il progetto educativo della Scuola e cooperare per la costruzione di un'accoglienza completa, che comprenda l'inserimento delle persone nella scuola e nel paese di residenza, tenendo quindi conto di una visione integrata e reticolare della complessità. L'Istituto ed Enti Locali hanno stipulato un “Protocollo di Accoglienza” nell’ambito della “Commissione Accoglienza e Integrazione” composta da rappresentanti della Scuola, degli Enti Locali e dei Genitori (in via di definizione per le scuole secondarie di primo grado). L’Istituto ritiene che affrontare la problematica dell’integrazione sia compito di tutti i docenti che, collegialmente, modificano l’organizzazione scolastica e didattica, coordinano le risorse disponibili, contribuiscono e concorrono a mantenere climi relazionali caratterizzati da apertura, curiosità, interesse, rispetto reciproco e dialogo; in particolare la Funzione strumentale, in accordo con i docenti di classe/sezione, concorre a progettare e pianificare le azioni individuate. Nel corso degli anni la Scuola si è dotata di una progettualità che consente di gestire un’accoglienza efficace e competente, proponendo le seguenti azioni: Individuazione di figure strumentali finalizzate al sostegno di interventi a favore dell’educazione

interculturale e dell’accoglienza ed integrazione degli allievi stranieri Attuazione del “protocollo d’accoglienza” Percorsi interculturali

Nel nostro Istituto l’educazione interculturale è concepita come un percorso formativo interdisciplinare con carattere di ordinarietà, teso a:

attivare processi di apprendimento finalizzati a conoscere le culture altre e a instaurare nei loro confronti atteggiamenti di disponibilità, di apertura, di dialogo, di convivenza costruttiva

riconoscere l’identità culturale del diverso, nella quotidiana ricerca di dialogo, di comprensione e di collaborazione, in una prospettiva di reciproco arricchimento e integrazione

superare particolarismi, stereotipi e pregiudizi, visioni etnocentriche e settarie

preparare "menti aperte" al confronto, alla solidarietà, alla cooperazione, alla pace, valori universalmente condivisi su cui fondare una società multietnica.

L'educazione interculturale nel nostro istituto si propone di: 1. promuovere la cultura del dialogo e della reciprocità mediante percorsi educativi che coinvolgano

tutti gli alunni italiani e non, in una formazione che proceda dalla consapevolezza di sé, all'accoglienza dell'altro, all'acquisizione di un'identità multipla che superi gli angusti confini etnocentrici per lasciarsi contaminare da altre culture.

2. formare cittadini del mondo responsabili, autonomi, creativi e critici che condividono i valori universali dell'uguaglianza, della solidarietà, della cooperazione e della pace, quali alfabeti sociali che la scuola deve impartire insieme agli alfabeti strumentali.

3. accogliere ed integrare gli alunni stranieri nella nostra lingua e cultura, nel rispetto e nella valorizzazione della loro lingua e cultura d’origine.

L’Istituto si propone di avviarsi ad una didattica interculturale quotidiana con la proposta di pratiche interculturali che si aggancino al vissuto degli allievi, rivolte a tutti gli alunni e a tutti i livelli: insegnamento, curricoli, didattica, discipline, relazioni, vita della classe/sezione, extrascuola. Tale approccio apre l’intero sistema a tutte le differenze, siano esse di provenienza, genere, livello sociale, storia scolastica, ecc.... In sintesi Azioni per l’accoglienza degli allievi e delle famiglie

La scuola accoglie le nuove famiglie al momento dell’iscrizione, fornendo traduzioni e aiuto nella compilazione della modulistica, crea occasioni d’incontri scuola-famiglia in occasione dei colloqui individuali e generali, della consegna delle schede di valutazione, delle manifestazioni ed iniziative di presentazione dei

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materiali e delle attività svolte dagli allievi…; rende esplicite le sue regole e modalità di funzionamento attraverso stampati plurilingue descrittivi delle caratteristiche e dell’ordinamento della scuola italiana in generale e, nello specifico, sulle finalità e l’organizzazione delle scuole, mette in atto la normativa e gli indirizzi del MIUR Azioni di mediazione linguistica e culturale

Per facilitare la fase di prima accoglienza, l’inserimento e la comunicazione, l’Istituto mette in atto azioni rivolte ai bambini che non possiedono sufficienti abilità linguistiche in italiano come lingua seconda alle loro famiglie e a tutti i bambini della scuola. Laboratori di italiano L2

I laboratori sono rivolti agli allievi stranieri che non hanno ancora maturato competenze esperte nell’uso della nuova lingua intesa come lingua della comunicazione e dello studio. I laboratori sono condotti dagli insegnanti dell’Istituto nei loro rispettivi plessi, anche in orario aggiuntivo usufruendo dei fondi stanziati dal MIUR (Art.9 del C.C.N.L. del Comparto Scuola 24.7.03 ed altro) o da personale esperto esterno. Revisione dei curricoli

La scuola predispone per gli allievi stranieri: 1. L’accertamento iniziale delle competenze: osservazioni e prove d’ingresso in tutte le discipline,

anche con il contributo del mediatore linguistico. 2. La stesura del piano di studi personalizzato, che prevede la definizione di obiettivi educativi-

formativi, obiettivi linguistici (Italiano L2), obiettivi disciplinari (indicazione di contenuti ridotti e indicazioni di abilità e competenze minime adattati all’alunno) e gli interventi didattici specifici.

3. Per gli alunni neo-arrivati in tutte le classi delle scuole superiori di primo grado, si prevede l’esonero dallo studio della seconda lingua comunitaria, utilizzando tale tempo scuola per 1)

attività di potenziamento della lingua italiana – frequenza corso italiano L2 (fuori dalla classe) ed esercitazioni in italiano (in classe) 2) mantenimento della lingua madre mediante letture di testi in lingua e, dove possibile, attivando percorsi di lingua madre con associazioni di immigrati o enti universitari. Tale insegnamento dovrà essere programmato secondo il criterio della gradualità nel periodo successivo (secondo quadrimestre).

4. Stesura della programmazione individualizzata selezionando i contenuti, individuando i nuclei tematici fondamentali, al fine di permettere il raggiungimento almeno degli obiettivi minimi

previsti dalla programmazione. I contenuti andranno quindi quantitativamente ridotti e qualitativamente adattati alla conoscenza della lingua italiana in modo da proporre percorsi realisticamente sostenibili che tengano conto della gradualità e dei tempi di apprendimento dell’italiano come L2. Si è accertato che gli alunni possono ottenere successi, da valorizzare e documentare, in particolare nelle educazioni, in matematica, nelle lingue straniere (in relazione ai percorsi scolastici precedenti).

5. Alla programmazione individualizzata consegue una valutazione individualizzata (scuola primaria e secondaria di 1° grado)

6. Per quel che riguarda le attività di orientamento per gli alunni stranieri delle classi terze delle scuole secondarie di primo grado, il consiglio di classe deve progettare anche per loro percorsi completi e continuativi affinché possano provvedere in modo adeguato alle loro scelte scolastiche, prevenendo forme di dispersione e abbandono scolastico successivo. Si potranno prevedere percorsi che illustrino agli alunni e alle loro famiglie i processi di riforma in atto nel sistema scolastico e formativo, anche con l’ausilio del mediatore linguistico o richiedendo alle scuole secondarie interventi illustrativi specifici per alunni stranieri.

Il Consiglio di classe per attuare e monitorare l’integrazione di ciascun alunno straniero potrà avvalersi del Quaderno dell’integrazione regionale denominato “Interazioni. Strumenti per l’integrazione”.

Percorsi di supporto e rinforzo

La scuola predispone percorsi di supporto e rinforzo con interventi specifici attivati anche con la collaborazione del Servizio Sociale e delle Associazioni territoriali (progetto di scuola integrata). Il fine è quello di realizzare progetti efficaci e rispondenti ai bisogni degli allievi nel rispetto dell’identità di ciascuno. Questi interventi curano l’inserimento scolastico, le competenze in L2 e pongono particolare attenzione al tempo extrascolastico come concreta possibilità di socializzazione e partecipazione ad attività di dopo scuola, integrative ed altro. A questo scopo infatti, le Associazioni territoriali e l’Ente Locale si rendono disponibili ad offrire gratuitamente la mensa e la partecipazione alle attività integrative pomeridiane, a quelle famiglie che si trovano in condizioni economiche svantaggiate. Rispetto per le abitudini alimentari (nei comitati mensa sono attivi docenti, delegati dall’Istituto, per far

presente le esigenze alimentari via via segnalate); Coinvolgimento e collaborazione con enti ed associazioni del territorio, per una efficace collaborazione

organizzativa e l’uso efficiente di risorse e mezzi, quali le Amministrazioni Comunali di Campoformido, Pozzuolo del Friuli, Udine; l’Ambito socio-assistenziale n. 4 di Udine (educatori a sostegno delle attività pomeridiane); le associazioni: “La Nostra Famiglia” di Pasian di Prato, la Neuropsichiatria Infantile "Gervasutta", Servizi neuropsichiatria infantile della seconda infanzia, Udine, il Ce.SI (per interventi di mediazione linguistica), il Ce.VI - centro di volontariato internazionale, le ACLI (per interventi di mediazione linguistica e culturale), il Centro “Balducci” di Zugliano, personale volontario,…;

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Convenzione con il Ce.SI, per rispondere tempestivamente alle richieste di interventi di prima mediazione

linguistica; Adesione ad iniziative e progetti locali e nazionali (dall’a.s. 2004/2005 le scuole secondarie di primo grado

hanno fatto parte della rete SAM - Stranieri: accoglienza mediazione); sono attualmente impegnate nel Progetto: “Un passo dopo l’altro: la sperimentazione del quaderno dell’integrazione nelle scuole della Regione FVG”; La scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado di Pozzuolo del Friuli sono coinvolte in un Progetto, promosso dal Comune di Udine, in qualità di Ente Gestore del servizio sociale dei Comuni nell’Ambito distrettuale n° 4.5 dell’Udinese, finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia e realizzato dall’Associazione Casetta a colori Onlus. Il progetto I.S.I.D.E. si rivolge agli alunni stranieri e alle loro famiglie. Istituzione della biblioteca interculturale annualmente ampliata con materiali, testi e sussidi specifici per

facilitare la didattica e favorire l’aggiornamento dei docenti; Percorsi di formazione e autoaggiornamento rivolti ai docenti e al personale ATA della sede. Definizione dei criteri di ripartizione degli allievi per classe e criteri di assegnazione alla classe Protocollo di valutazione degli allievi stranieri

Risorse attivabili per l’integrazione degli alunni stranieri

1 Insegnanti di classe/sezione, mediatori linguistici e culturali, genitori stranieri

2 C.C.N.L. Comparto Scuola 2002/2005 art. 9 (aree a forte processo immigratorio) – Progetto di Istituto attivato da personale interno per laboratori di L2, educazione interculturale –

3 D.P.R. 26 luglio 2006 L.R. n° 5 Bando Regionale “Intercultura e successo scolastico alunni stranieri” -Progetto di Istituto per educazione interculturale, mediazione linguistica e culturale, italiano L2, azioni rivolte alle famiglie- attivato da personale interno ed esterno

4 Fondo Istituto – progetti di plesso - attività di: coordinamento azioni - commissioni, referenti, funzione strumentale- condotte da personale interno

5 Interventi in piccolo gruppo attivati in ore di compresenza insegnanti

6 Progetto di Scuola Integrata

7 Corsi di formazione

8 Interventi attivabili dal Servizio Sociale e dalle Associazioni del territorio

9 Progetto ISIDE

La presenza degli alunni stranieri nell’Istituto è riassunta nelle seguenti tabelle: Presenza alunni stranieri e relative percentuali al 21/10/ 2014 (dati da aggiornare nel PTOF in scadenza il 15 gennaio 2016)

Scuola N°alunni Stranieri su

% alunni stranieri

Scuola Primaria di Basaldella 13 205 6.35

Scuola Primaria di Campoformido 18 170 10.59

Scuola Primaria di Pozzuolo del Friuli 51 292 17.47

Scuola dell’Infanzia di Campoformido 14 118 11.87

Scuola dell’Infanzia di Terenzano 22 133 16.55

Scuola dell’Infanzia di Villa Primavera 7 90 7.78

Scuola Sec di primo grado di Campoformido 23 174 13.22

Scuola Sec. di primo grado di Pozzuolo del Friuli 23 164 14.03

Totale alunni stranieri scuole Primarie 82 667 12.30

Totale alunni stranieri scuole dell’Infanzia 43 341 12.61

Totale alunni stranieri scuole Sec. primo grado 46 338 13.61

Totale alunni stranieri 171 1.346 12.71

Comune N° alunni stranieri su

% alunni stranieri

Comune di Campoformido 75 757 9.91

Comune di Pozzuolo del Friuli 96 599 16.30

Presenza alunni di etnia Rom e relative percentuali

Scuola N° di alunni di etnia Rom su % alunni di

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etnia Rom

Scuola Primaria di Pozzuolo del Friuli 7 292 2,3

Scuola Sec. primo grado Pozzuolo del Friuli 4 164 2,4

Scuola dell’infanzia di Terenzano 0 132 0

Totale alunni di etnia Rom 11 599

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5.3.3.Integrazione degli alunni diversamente abili e degli alunni in situazione di disagio (Area BES)

Nel “Piano di inclusione” (visionabile sul sito dell’Istituto Comprensivo di Pozzuolo del Friuli) compare un intero segmento dedicato all’accoglienza degli alunni diversamente abili. Nel medesimo documento compare inoltre un segmento dedicato all’accoglienza ed integrazione degli alunni in situazione di disagio. La legge 104/92 garantisce agli alunni diversamente abili:

1. pari opportunità formative;

2. l’integrazione realizzata mediante molteplici, mirate e sinergiche azioni educative. L’integrazione, quale processo di ricerca delle condizioni in cui le azioni didattiche vengono calibrate ai bisogni e alle possibilità degli alunni diversamente abili, implica piccoli adattamenti da parte dell’alunno e della scuola (adattamento delle risorse, dei linguaggi, dei contesti e delle proprie possibilità con quelle degli altri). Si tratta di fare della scuola un ambiente di apprendimento per tutti, creare un clima sociale positivo e rendere la scuola adeguata alle esigenze formative di ciascuno Per gli alunni diversamente abili è previsto il P.E.I. nel quale i Consigli di Classe predispongono percorsi didattico/ educativi personalizzati. Questi percorsi, tenendo conto dei bisogni, dei tempi di apprendimento

e delle potenzialità degli alunni, possono essere strutturati sulla base di obiettivi didattici e formativi riconducibili ai programmi ministeriali eventualmente ridotti e/o semplificati o, dove ritenuto necessario, possono prevedere una programmazione differenziata. Inoltre a questi alunni è consentito l'uso di particolari strumenti didattici appositamente individuati dai docenti, al fine di accertare il livello di apprendimento e di maturazione non evidenziabile attraverso un colloquio o prove scritte tradizionali. Gli alunni, al termine del percorso d’istruzione, vengono ammessi a sostenere gli esami di licenza con prove eventualmente personalizzate e sono licenziati con un titolo di studio avente valore legale (diploma di Stato). Partendo da un’analisi collegiale della Diagnosi Funzionale dell’alunno, l’insegnante di sostegno procede alla conoscenza del caso attraverso il colloquio con la famiglia, l’équipe di riferimento e, nel caso di alunni nuovi iscritti, con i docenti dell’ordine di scuola precedente. Con l’inizio della frequenza degli alunni a scuola si procede ad una attenta osservazione dell’alunno/a nei diversi momenti della giornata scolastica, in situazione di gioco e attività libere e/o strutturate, nelle relazioni, nell’autonomia e nei diversi ambiti di competenza. Un’approfondita e attenta osservazione iniziale permette poi la stesura del Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) nel quale vengono descritti gli interventi integrati ed equilibrati tra loro, predisposti per l’allievo diversamente abile, in un determinato periodo di tempo, ai fini della realizzazione del diritto all’educazione e all’istruzione. E’ prevista la verifica e la valutazione periodica (intermedia e finale) degli obiettivi e dei risultati raggiunti nei diversi ambiti di intervento attraverso l’osservazione, la raccolta di dati e scambi di informazioni tra docenti, famiglia ed equipe. Gli insegnanti di sostegno e di classe in collaborazione con i servizi socio sanitari e la famiglia periodicamente (in cl II e V della scuola primaria e in III della scuola secondaria) provvedono alla stesura del Profilo Dinamico Funzionale (P.D.F.) che indica le caratteristiche fisiche, psichiche, sociali ed affettive dell’allievo e pone in rilievo sia le difficoltà di apprendimento conseguenti alle situazioni di handicap e le possibilità di recupero, sia le capacità possedute che devono essere sostenute, sollecitate e progressivamente rafforzate e sviluppate. Le scuole del nostro Istituto considerano l’integrazione come risorsa e valore per l’intera comunità scolastica in cui i problemi degli alunni diversamente abili e dell’integrazione aiutano a migliorare la qualità dell’educazione per tutti. La percentuale dei bambini diversamente abili frequentanti le scuole dell’Istituto è del 3,12 (minorazione visiva – problematiche di apprendimento/comportamento) rispetto al totale degli iscritti (42 su 1346). Il processo di integrazione scolastica degli alunni con disabilità prevede il reale coinvolgimento di:

1. insegnanti di sostegno 2. gruppo sezione/classe 3. gruppo docenti curricolari 4. collaboratori scolastici 5. famiglia 6. esperti dell’Unità Sanitaria locale (EMT di via San Valentino, l’équipe della Neuropsichiatria Infantile

del Gervasutta ed équipe dell’Associazione “La Nostra Famiglia” di Pasian di Prato) 7. operatori del Servizio Sociale (assistenti sociali del comune ed educatori che operano in ambito

scolastico ed extrascolastico). La scuola si prende cura del bambino diversamente abile attraverso:

la predisposizione di un ambiente accogliente

l’organizzazione di attività specifiche sfruttando l’orario di compresenza delle insegnanti di classe/sezione,

la collaborazione tra i vari componenti dell’équipe pedagogica per predisporre itinerari educativi e didattici in gruppi trasversali (eterogenei, omogenei, verticali, ecc...)

La flessibilità degli orari, delle programmazioni, l'uso delle attività laboratoriali e l’utilizzo delle strutture della Scuola facilitano sia l'apprendimento che la conquista dell'autonomia sociale e relazionale. In questa logica vengono privilegiate le modalità di lavoro che rispondono ai seguenti criteri:

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1. apprendimento cooperativo, tutoring, costituzione di reti informali di amicizie e di aiuto tra alunni; 2. iniziative di educazione socio-affettiva, di sensibilizzazione alla diversità, di promozione relazionale

e di modalità ludiche non competitive (sport integrato e attività sportiva integrata) . 3. creazione di laboratori intesi come attività volte ad ampliare il campo di esperienze dell’alunno per

permettere di acquisire abilità manuali e cognitive vivendo un’esperienza rinforzante di successo; 4. attuazione di un programma teso all’impiego mirato delle nuove tecnologie; 5. l’uso costante della programmazione (progettazione, attuazione e verifica) dell’azione educativa e

didattica a livello del consiglio di classe. Più legate alla didattica ordinaria sono le strategie per semplificare e adattare alle capacità dell’alunno i libri di testo, le metodologie per costruire piani educativi individualizzati e materiali didattici speciali, ma direttamente agganciati agli obiettivi della classe, e l’uso dell’istruzione attraverso software didattico personalizzabile. Le strategie prevedono vari momenti didattici da svolgersi sia in classe sia a piccoli gruppi sia individualmente fuori o dentro la classe e/o in appositi laboratori e con l’uso di materiali e strumenti adeguati alle singole necessità.

Va ricordato che la Scuola si impegna a salvaguardare i criteri di inserimento succitati anche nel caso il monte ore dell’insegnante di sostegno non corrisponda alle effettive richieste inoltrate tramite progetto di deroga agli Istituti competenti. Nell’Istituto lavora una Commissione “Gruppo di lavoro H di Istituto” formata da un docente responsabile e dagli insegnanti di sostegno dei tre ordini di scuola, con funzione di:

1. condividere le problematiche relative al processo di integrazione dei singoli alunni, dei diversi ordini scolastici e delle sedi

2. confrontarsi, ricercare e proporre strategie e modalità di intervento educativo – didattico individualizzate,

3. favorire l’organizzazione e il funzionamento efficace delle risorse presenti, 4. proporre iniziative di formazione e aggiornamento sul tema dell’integrazione.

E’ stato inoltre istituito il GLIS (gruppo interistituzionale) formato da DS, docenti, rappresentanti dell’A.S.S.

dell’ambito Socio-assistenziale e dei genitori con competenze di tipo organizzativo, progettuale e valutativo. Questi gruppi si riuniscono periodicamente con la finalità di migliorare l’Offerta formativa e l’integrazione nel suo complesso. Per il processo di integrazione diventa importantissima la continuità educativa. In tal senso l’azione della scuola si realizza nei seguenti aspetti:

1. continuità verticale fra i livelli scolastici diversi ( scuola primaria, scuola secondaria di primo grado e scuola superiore): incontri tra dirigenti, docenti, operatori delle Aziende sanitarie, famiglie; scambio di dati di conoscenza, predisposizione del piano di primo ambientamento, realizzazione di progetti di continuità ed eventuale trasmissione del fascicolo personale dell’alunno, previo consenso della famiglia;

2. continuità orizzontale tra l’azione formativa della scuola e quella della famiglia e degli altri servizi territoriali (servizio sanitario, servizio socio-assistenziale e agenzie che operano sul territorio). La mediazione tra gli interventi formativi e la convergenza di contenuti, metodi ed obiettivi divengono il fulcro del lavoro della scuola.

Gli insegnanti di sostegno e di classe, in collaborazione con i servizi socio sanitari e la famiglia, provvedono alla stesura del Profilo Dinamico Funzionale (P.D.F.) che comprende la descrizione funzionale in relazione alle difficoltà che l’alunno diversamente abile incontra nei diversi settori di attività e l’analisi dello sviluppo potenziale a breve e medio termine nei diversi parametri di sviluppo. Per gli alunni in passaggio da un ordine di scuola ad altro è previsto il colloquio tra i docenti dei due ordini per una conoscenza e documentazione approfondita del percorso formativo e la realizzazione di un progetto di continuità che ne definisca i possibili raccordi, le modalità, i tempi e le strategie di passaggio. In sintesi:

Risorse attivabili per l’inserimento degli alunni diversamente abili

1. Insegnante di sostegno più équipe multidisciplinare

2. Progetto di Istituto per l’accesso a risorse finanziarie D.P.R.26 luglio 2006

3. Attività di coordinamento dei docenti, programmazione delle azioni funzione strumentale (personale interno)

4. Corsi di formazione

5. Interventi attivabili dal servizio sociale

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5.3.3.1 Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) e disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD)

La legge n° 170 dell’8.10.2010 riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento (DSA) che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana. Riconoscere agli studenti DSA pari opportunità di apprendimento significa aderire ad un principio costituzionale di uguaglianza sostanziale, valorizzare le potenzialità intellettive che questi allievi manifestano e influire positivamente sul loro sviluppo personale. I disturbi specifici dell’apprendimento vengono così definiti:

Dislessia: difficoltà nell’imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici, ovvero nella correttezza e nella rapidità della lettura;

Disgrafia: difficoltà nella realizzazione grafica;

Disortografia: difficoltà nei processi linguistici di transcodifica;

Discalculia: difficoltà negli automatismi del calcolo e dell’elaborazione numerica. Gli alunni con diagnosi di DSA (effettuata nell’ambito dei trattamenti specialistici già effettuati dal SSN e comunicata successivamente dalla famiglia alla scuola) hanno diritto a usufruire di appositi strumenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione. Il MIUR ha emanato le Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento nelle quali è possibile individuare le seguenti strategie e percorsi da predisporre in favore degli stessi alunni.

1. interventi didattici personalizzati sulla base delle indicazioni della valutazione; 2. l’uso di una didattica individualizzata che preveda forme flessibili di lavoro scolastico e strumenti

efficaci per il superamento delle condizioni di svantaggio che sperimentano gli alunni con DSA. 3. Misure dispensative: il Consiglio di Classe valuterà, in ogni singolo caso, sulla base degli elementi

che emergono dalla valutazione, l’opportunità di adottare le seguenti misure dispensative:

dispensare gli alunni dalla lettura ad alta voce, scrittura veloce sotto dettatura, uso del vocabolario, studio di tabelle, elenchi, dati e nozioni da riprodurre mnemonicamente;

dispensare, ove necessario, dallo studio della lingua straniera in forma scritta;

programmare tempi più lunghi per le prove scritte;

ridurre le consegne per lo studio domestico;

utilizzare testi ridotti non per contenuto ma per quantità di pagine;

programmare le interrogazioni, consentendo l’uso di organizzatori grafici, mappe concettuali, elenchi di parole chiave, immagini, grafici, tabelle;

valutare le prove scritte e orali tenendo conto del contenuto e non della forma. 4. Misure compensative: il Consiglio di Classe consentirà la possibilità di uso, ove necessario, di

strumenti compensativi quali:

tabelle delle misure e delle formule;

calcolatrice;

computer con programmi di videoscrittura con correttore ortografico e sintesi vocale, commisurato al singolo caso;

cassette, mp3 o cd registrati dagli insegnanti, dagli alunni, o allegati ai testi;

dizionari di lingua straniera computerizzati;

programmi di traduzione;

adozione di testi anche ridotti e contenenti audiocassette o cd-rom. Al fine di evitare che gli alunni con DSA siano posti in condizioni di svantaggio rispetto agli altri alunni, a causa della loro lentezza o incapacità di decodifica e di produzione di testi, le misure sopra descritte devono comunque garantire adeguate forme di verifica e di valutazione, anche tramite la possibilità di utilizzare strumenti in funzione di ausilio al riguardo, ovvero l’assegnazione di tempi più lunghi di esecuzione. Nel corso degli studi le prove di verifica verranno strutturate tenendo conto delle effettive capacità di ogni singolo alunno utilizzando, quando ritenuto opportuno, tempi più lunghi e/o strumenti informatici, dispensativi e compensativi. Potranno inoltre essere strutturate verifiche personalizzate (anche sotto forma di test di vario genere), volte comunque a verificare l'acquisizione dei medesimi contenuti del resto della classe. Esame di Licenza

Il Consiglio di Classe segnalerà nel Documento finale le specifiche situazioni soggettive dei candidati con DSA, al fine di consentire alla Commissione d’esame di predisporre le prove prevedendo eventualmente l’utilizzo di tempi più lunghi, degli strumenti informatici, dispensativi e compensativi impiegati durante le verifiche svolte nel corso degli studi. Nell’Istituto è attiva la Commissione DSA che si occupa delle problematiche degli alunni portatori di disturbi specifici di apprendimento. Inoltre sono state attuate le seguenti azioni:

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strutturazione di una cartellina per Sede, a disposizione di tutto il corpo docente, contenente materiale illustrativo e normativo, siti internet ed enti consultabili, questionario per la rilevazione di casi sospetti;

censimento dei casi (sia con diagnosi, sia sospetti);

mantenimento di contatti con il servizio Libroaid che fornisce testi scolastici per alunni con DSA;

elaborazione di un’informativa, presente in segreteria, da consegnare ai genitori interessati affinché possano usufruire del servizio Libroaid o dei libri in formato .pdf dagli editori;

colloqui con le famiglie;

riflessione/discussione nell'ambito dei diversi Consigli di Classe sui più opportuni strumenti compensativi e/o dispensativi da utilizzare nei singoli casi ed indicazioni riguardanti gli Esami di Licenza Media.

Protocollo di intesa per l’individuazione e l’intervento scolastico dei disturbi specifici di apprendimento (DSA):

Il Protocollo è stato stipulato il 15 novembre 2011 tra il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Friuli Venezia Giulia, il Direttore Generale dell’IRCCS pediatrico “Burlo Garofolo” di Trieste, il Preside della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Trieste e il Presidente dell’Associazione Italiana Dislessia. Gli Enti firmatari intendono “collaborare al fine di operare azioni sinergiche a favore degli alunni DSA e promuovere attività di informazione, sensibilizzazione e sostegno, nonché attività di ricerca, di formazione e diffusione scientifica sulla materia, rivolta ad insegnanti, operatori sanitari, al personale degli Enti Locali e alle famiglie interessate”. Tra gli impegni più significativi vi è l’elaborazione del Piano Didattico Personalizzato (PDP), documento che consente una condivisione del percorso educativo-didattico. Piano Didattico Personalizzato per alunni con ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività):

Il MIUR ha emanato la circolare n° 4089 del 15.06.2010 con la quale sono state fornite le indicazioni riguardo l’integrazione scolastica degli alunni affetti da ADHD. Lo stesso Ministero, inoltre, ha richiamato l’opportunità che ciascuna istituzione scolastica interessata rediga un Documento Personalizzato per gli alunni affetti da tale disturbo così come previsto per i soggetti con disturbi specifici di apprendimento (DSA). I Docenti vengono indirizzati a progettare la didattica personalizzata che sottende l’utilizzo di mediatori didattici, l’attenzione agli stili di apprendimento, la promozione di apprendimenti significativi al fine di promuovere le potenzialità e il successo scolastico di ciascun alunno.

5.3.3.2 Alunni con bisogni educativi speciali (B.E.S.) Il Ministro Profumo, nel dicembre 2012, ha emanato la Direttiva del 27.12.2012 recante linee guida per l’attivazione di “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. Tale Direttiva non fa che confermare una prassi che già da tempo i docenti seguono nell’integrazione e inclusione di alunni che manifestano problematiche temporanee o conclamate di ordine educativo. La Direttiva così recita: ”Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta. Va quindi potenziata la cultura dell’inclusione, e ciò anche mediante un approfondimento delle relative competenze degli insegnanti curricolari, finalizzata ad una più stretta interazione tra tutte le componenti della comunità educante.” Dal punto di vista educativo ciò comporta che gli alunni con B.E.S. possono godere degli stessi strumenti compensativi e/o dispensativi, nonché di un piano didattico personalizzato, delineato dai Consigli di classe, come previsto dalla Legge 170 per gli alunni D.S.A. e A.D.H.D. (vedi tra gli Allegati il

Piano di inclusione). Inoltre è stato istituito il GLI di Istituto formato dal Dirigente Scolastico, i docenti incaricati di Funzione Strumentale per il contrasto al disagio e alla dispersione, nonché dagli altri docenti incaricati di Funzione Strumentale e le Collaboratrici del Dirigente Scolastico.

5.3.3.3 Prevenzione e recupero della dispersione scolastica

Il progetto sulla dispersione scolastica delle scuole primarie e secondarie di primo grado si caratterizza per essere prevalentemente strumento di prevenzione dei fenomeni di disagio scolastico che spesso si traduce in insuccesso. Si struttura in percorsi rivolti agli alunni e percorsi di sensibilizzazione e sostegno alla genitorialità rivolto ai genitori per una maggiore incisività rispetto agli obiettivi che si propone di raggiungere. L’introduzione di elementi di forza quali il coinvolgimento delle famiglie, l’apertura della scuola al territorio e alle sue competenze e strumentalità, lo spazio di riflessione didattica e formativa offerto e riconosciuto ai docenti, rappresenta un elemento di novità rispetto all'arricchimento dell'offerta formativa.

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Destinatari privilegiati delle azioni specifiche saranno:

1. Alunni con situazioni scolastiche problematiche ed evidenti forme di disadattamento scolastico 2. Alunni con situazioni familiari deprivate culturalmente per i quali la scuola “è inutile” 3. Alunni che presentano ritardi già nella scuola media 4. Alunni che pur non presentando ritardi scolastici, hanno conseguito un “successo apparente”

poiché alla promozione non si è accompagnata un'effettiva formazione 5. Alunni con una negativa percezione di sé e del proprio vissuto scolastico 6. Loro famiglie

Azioni specifiche riguarderanno:

Accoglienza. Per limitare il disagio derivante dall’impatto con la nuova realtà scolastica, si

intendono offrire concrete occasioni al fine di favorire la conoscenza degli e tra gli alunni, delle famiglie, degli insegnanti, della struttura scolastica, di ambienti, risorse, norme che regolano il funzionamento della scuola e l’accesso ai servizi del territorio. (vedi le modalità nelle schede delle singole scuole)

Continuità ed Orientamento. Il passaggio da un ordine di scuola all’altro è spesso traumatico per

la diversità dei contesti organizzativi, metodologici e degli stili comunicativi; per questo nella nostra scuola si promuoveranno incontri per individuare obiettivi formativi, strutturare metodologie opportune ed adottare criteri di valutazione in raccordo con le scuole elementare e media di secondo grado; si organizzeranno, inoltre, attività che vedranno impegnati i nostri alunni insieme con quelli degli ordini di scuola superiore ed inferiore. Si accompagneranno alunni e famiglie nella scelta consapevole e ponderata del percorso di formazione e apprendimento scolastico futuro (vedi progetti d'Istituto).

Salute e prevenzione. Poiché l’educazione alla salute è un fattore primario di prevenzione del

disagio e, quindi, di dispersione scolastica, si programmano iniziative che si saldano strettamente con l’attività didattica ordinaria, aprendo tuttavia la scuola al territorio e facendone un luogo di incontro e di confronto tra varie forze (scuola, famiglia, enti locali) impegnate a promuovere lo “star bene a scuola, con se stessi e con gli altri” (vedi progetti d'Istituto).

Educazione interculturale ed accoglienza alunni stranieri (a cui si rimanda)

Integrazione degli alunni diversamente abili e degli alunni in situazione di disagio (a cui si

rimanda)

Attenzione ad alunni portatori di disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) e disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) (a cui si rimanda)

Attività laboratoriali. I laboratori curricolari ed extracurriculari si rivelano modalità importanti per lo

sviluppo delle competenze e una via preferenziale per la prevenzione della dispersione. Nello specifico per gli alunni più problematici si propongono come attività in cui possono sperimentare una più ampia libertà di movimento, un rapporto meno rigido con gli insegnanti, una maggiore possibilità di integrazione con i compagni. L’importanza delle attività pratico manuali e creative inserite nei nostri laboratori va sottolineata, tuttavia, non solo ai fini della socializzazione, ma per i riflessi sui processi cognitivi: la manipolazione di materiali e la padronanza e l’uso delle tecniche operative sono in stretta relazione con lo sviluppo dei processi di astrazione e di riutilizzo delle conoscenze apprese. Le attività laboratoriali inoltre mettono in condizioni gli alunni, anche i più deprivati, di padroneggiare i linguaggi e i segni di cui la comunicazione è fatta.

Recupero e potenziamento. Per quanto riguarda il recupero, oltre agli interventi ordinari che

ciascun docente attua nell’ambito del proprio orario curricolare, particolare valenza assumeranno le attività laboratoriali di extracurriculari di recupero delle abilità trasversali e delle competenze in ambito linguistico e logico-matematico che verranno programmate per sostenere e potenziare a gruppi aperti e di livello le acquisizioni e gli apprendimenti disciplinari e trasversali (vedi progetti d'Istituto).

Settimana a classi aperte. In via sperimentale la scuola secondaria di primo grado di Pozzuolo

prevede per una settimana di febbraio la rimodulazione dell’orario didattico per offrire, a classi aperte e gruppi, attività laboratoriali di potenziamento e recupero mediante il cinema, il teatro, la poesia, la narrativa, le arti espressive, esperimenti scientifici, giochi matematici, attività manuali di progettazione e realizzazione di manufatti, giochi sportivi (vedi modalità nelle schede delle scuole).

Percorsi/spazi genitori. A sostegno della “genitorialità” (rapporto genitori/figli, cultura giovanile,

problemi degli adolescenti ecc.) e per un maggior protagonismo dei genitori nella vita della scuola e della società circostante (“partecipazione”) si favoriranno azioni promosse dalla Consulta dei genitori che programmano azioni di formazione per genitori sulle problematiche dell’infanzia e dell’adolescenza e spazi di scambio e di confronto con esperti e tra genitori, nonché quelle dei Comitati mensa, delle rappresentanze genitori negli organi collegiali, degli EE.LL.

Lo Sportello scolastico per genitori si è rivelato negli anni un ottimo spazio a sostegno della

genitorialità per famiglie di fanciulli e adolescenti che vivono come problematica la loro fase di crescita.

La scuola intende sostenere il lavoro dei genitori definendo insieme i percorsi di formazione e apprendimento, servendosi anche del Patto educativo (vedi Allegato), quale strumento utile a

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definire in concreto le azioni della scuola e della famiglia per sostenere i bambini e i ragazzi nella loro crescita. Spazi privilegiati sono i colloqui individuali che ciascun docente indicherà in orario.

Risorse professionali che si intendono mettere in campo:

interne: docenti e personale ATA dell’istituzione scolastica,

esterne: operatori delle ASL, assistenti sociali, psicologhe dello Sportello scolastico, educatori socio-assistenziali, operatori EE.LL., esperti esterni, associazioni di genitori

Tempi: Intero anno scolastico, in ore curricolari ed extracurricolari

Verifica delle azioni: L’efficacia degli interventi sarà verificata attraverso forme di monitoraggio in

ordine ai seguenti indicatori:

riduzione di ripetenze, abbandoni, successi apparenti, frequenze regolari

innalzamento dei livelli di istruzione, profitto scolastico, a breve termine (nel corso dell’anno) ed a lungo termine (nel triennio delle medie)

autostima e immagine di sé, rapporto con la scuola, motivazione all’apprendimento, socializzazione/collaborazione nei rapporti interpersonali, comportamento.

Partecipazione e coinvolgimento delle famiglie. Il Dirigente Scolastico ha fortemente voluto incontrare tutte le agenzie educative del Comune di Pozzuolo del Friuli per organizzare azioni di supporto specialmente per gli alunni che versano in situazioni di disagio, anche temporanee (ad esempio: lutto di un congiunto o malattia di un genitore) . Genitori, docenti, e Dirigente Scolastico, Presidente del Consiglio di Istituto, Associazioni del territorio, Assessore del Comune di Pozzuolo del Friuli, Assistente Sociale, Psicologhe dello Sportello di ascolto, si sono incontrati per delineare un piano comune ed elaborare proposte relativamente ad attività di doposcuola e di raccordo tra tutte le Agenzie educative. Ci si augura di poter attuare la medesima iniziativa anche a Campoformido.

5.3.3.4.Istruzione domiciliare Il Ministero ha inoltre previsto degli interventi in favore degli alunni ricoverati in ospedale o seguiti in regime di day ospital, l’istruzione domiciliare degli alunni già ospedalizzati e la formazione dei docenti. In particolare, per quanto riguarda l’istruzione domiciliare, all’interno del presente POF si prevede il servizio di istruzione domiciliare per gli alunni, i quali, già ospedalizzati a causa di gravi patologie, siano sottoposti a terapie domiciliari per un periodo di tempo non inferiore a 30 giorni lavorativi anche non continuativi.

5.3.4. La pratica psicomotoria educativa e preventiva

Nelle scuole dell’infanzia dell’Istituto da parecchi anni è proposta da personale interno adeguatamente formato, la Pratica Psicomotoria Educativa e di Aiuto, creata dal Prof. Bernard Aucouturier. Essa costituisce una pedagogia specifica che si rivolge ai bambini da 0 a 7/8 anni e si basa sull’osservazione di come questi, organizzano il loro modo di muoversi, giocare, apprendere. Riconosce e valorizza le risorse individuali di ciascuno e risponde ai bisogni del singolo attraverso una metodologia di accompagnamento alla maturazione psicologica. Con il termine Psicomotricità s’intende l’interdipendenza tra mente e corpo, tra il pensare e l’agire. Essa indica l’evoluzione del bambino nel periodo che va da 0 a 7/8 anni in cui il corpo, è la via relazionale privilegiata e considera il bambino nella sua globalità e unità psicosomatica in stretta correlazione tra motricità, affettività e processo cognitivo. La Pratica Psicomotoria si realizza attraverso la “seduta” che si svolge in un tempo e uno spazio opportunamente organizzati, con l’uso di specifici materiali. E’ concepita come un percorso che favorisce il passaggio “dal piacere di agire al piacere di pensare”. Favorisce lo sviluppo delle potenzialità espressive, creative, e comunicative, riferite sia all’ambito motorio e simbolico-cognitivo che affettivo relazionale. La Pratica focalizza tre obiettivi fondamentali che si completano e si arricchiscono a vicenda: La Comunicazione: il bambino comunica attraverso il movimento, il tono muscolare, la postura, la

gestualità, lo sguardo, la mimica…in rapporto a spazi materiali e tempi. Nella prima infanzia il linguaggio corporeo è la modalità espressiva del mondo interno. La Creazione: il bambino esprime la propria attitudine creativa attraverso il gioco (spontaneo, senso-

motorio, costruttivo, simbolico.) Libera le proprie tensioni utilizzando anche abilità espressive, rappresentative e linguistiche. Il Pensiero Operatorio: è la capacità di analisi e di sintesi che il bambino raggiunge quando accede a una

distanziazione dalle proprie emozioni, dal proprio punto di vista e raggiunge il decentramento. A questo punto è meno dipendente dai suoi affetti e ciò lo rende aperto a un altro sguardo sul mondo esterno e disponibile agli apprendimenti.

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1.3.5 Educazione plurilingue ed interculturale L’Unione Europea incoraggia il multilinguismo o plurilinguismo, cioè incoraggia i cittadini ad essere in grado di parlare due lingue oltre la propria lingua madre sia per motivi di mobilità personale e professionale all’interno del mercato unico, sia come incentivo ai contatti interculturali e alla comprensione reciproca. L’Unione promuove anche l’uso delle lingue regionali e minoritarie, che non sono lingue ufficiali dell’UE ma sono parlate da non meno di 50 milioni di abitanti degli Stati membri e, come tali, fanno parte del nostro patrimonio culturale. La capacità di capire e di comunicare in più lingue (che ormai rappresenta una realtà quotidiana per la maggioranza degli abitanti della terra) è un’abilità utilissima per tutti i cittadini europei. Imparare a parlare lingue straniere aiuta ad aprirci agli altri, a culture e mentalità diverse; acuisce le capacità cognitive e rafforza la padronanza della lingua madre; infine consente di mettere a frutto la libertà di lavorare o studiare all’estero. L’osservazione empirica e l’analisi del territorio sull’uso della lingua ci inducono a considerarci immersi in un ambiente bilingue dove il friulano, riconosciuta lingua minoritaria storica, è largamente utilizzato accanto alla lingua nazionale. Pertanto si intende promuovere il plurilinguismo coinvolgendo la lingua friulana (lingua locale storica), la lingua inglese (lingua comunitaria del contesto scolastico) e l’italiano (lingua nazionale e L2) attraverso l’approccio metodologico CLIL. Il CLIL (Content and Language Integrated Learning) offre l’opportunità di imparare una lingua in modo incidentale, spostando l’attenzione dell’allievo dall’oggetto dell’apprendimento linguistico al contenuto disciplinare. L’oggetto linguistico rimane sullo sfondo, per l’allievo, e viene acquisito in assenza di una consapevolezza esplicita. Il CLIL prevede l’insegnamento veicolare, non sostituisce l’insegnamento curricolare della lingua in oggetto ma lo integra. Il valore del CLIL sta nel porre l’allievo al centro del processo di insegnamento/ apprendimento, offrendogli grandi potenzialità in termini linguistici e di formazione di un personalità realmente plurilingue, attraverso un approccio educativo a supporto delle diversità linguistiche. L’esperienza costruita negli anni ci permette di formulare percorsi didattici plurilinguistici accomunati da un stessa area disciplinare, nella quale ogni gruppo/ classe/ sezione/ plesso può trovare i propri contenuti di apprendimento e fissare gli obiettivi sia linguistici sia disciplinari adeguandoli all’età degli alunni. In questa fase di sperimentazione e di avvio, il CLIL verrà circoscritto a percorsi didattici a carattere modulare. Il CLIL continuerà ad essere circoscritto a percorsi didattici a carattere modulare Il tema del plurilinguismo, e cioè che ogni persona deve conoscere due lingue oltre a quella materna, è sancito dal Trattato di Maastricht ed è uno tra i più attuali sull’istruzione in Europa e nel nostro Paese. Alla base di tutto c’è il concetto di “Educazione linguistica” in cui convergono tutte le attività relative alla lingua materna, seconda e straniera. Il “Plurilinguismo interculturale” vuole quindi significare che l’approccio alle lingue non si pone soltanto lo scopo di acquisire delle competenze strumentali, ma che le lingue diventano parte di un progetto di crescita cognitiva e culturale della persona. Il plurilinguismo che diventa inter-culturale presuppone una serie di atteggiamenti che ne diventano condizione preliminare, tra i quali l’interesse per il diverso e l’accettazione tra i tanti e possibili modelli di cultura di cui il diverso è portatore. Il progetto plurilinguista diventa poi particolarmente impegnativo per il fatto che l’Europa e l’Italia nello specifico, sono interessate dal fenomeno dell’immigrazione. Agli immigrati va garantita non solo l’integrazione nella società attraverso la comprensione e l’utilizzo della lingua, ma anche il mantenimento della cultura di origine. Riguardo gli alunni stranieri non italofoni vale anche la pena di ricordare che nel momento in cui in classe vengono proposte attività veicolate in lingua straniera, da un punto di vista psicologico si trovano nella stessa condizione dei loro compagni italofoni e questo contribuirebbe a rafforzare il loro percorso di inclusione potenziandone l’autostima. La metodologia CLIL diviene nel tempo pratica didattica diffusa nelle scuole dell’Istituto. A partire dal corrente anno scolastico nella Scuola Primaria di Pozzuolo del Friuli l’inglese diventerà lingua veicolare per l’insegnamento di contenuti disciplinari quali la storia, la geografia e le scienze in tutte le classi, ad eccezione delle classi prime

5.3.6. Lingua, cultura friulana Per una nuova cittadinanza (Indicazioni per il curricolo 2012): Il sistema scolastico: “Oggi può porsi il

compito più arduo di educare alla convivenza proprio attraverso la valorizzazione delle diverse identità e radici culturali di ogni studente. La finalità è una cittadinanza che certo permane coesa e vincolata ai valori fondanti delle tradizioni nazionali, ma che può essere alimentata da una varietà di espressioni personali molto più ricca che in passato. Per educare a questa cittadinanza unitaria e plurale a un tempo, una via privilegiata è proprio la conoscenza e la trasmissione delle nostre tradizioni e memorie nazionali: non si possono realizzare appieno le possibilità del presente senza una profonda memoria e condivisione delle radici storiche”. Il bambino soggetto di diritti (Indicazioni Nazionali 2004): “Spettano alle bambine e ai bambini, in quanto

persona, i dritti inalienabili...alla vita, alla salute, all’istruzione e al rispetto dell’identità individuale, etnica, linguistica, culturale e religiosa”. “La scuola dell’infanzia rappresenta ...un luogo particolarmente adatto ad

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orientare il bambino e la bambina... a cogliere la propria identità culturale ed i valori specifici della comunità di appartenenza, non in forma esclusiva ed etnocentrica, ma in vista della comprensione di comunità e culture diverse dalla propria”. Dalla legge 482/15 dicembre 1999 “Norme in materia di tutela delle lingue minoritarie: “In attuazione dell’articolo 6 della Costituzione e in armonia con i principi generali stabiliti dagli organismi europei e internazionali, la Repubblica tutela la lingua e la cultura delle popolazioni albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene e croate e di quelle parlanti il francese, il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l’occitano e il sardo”. “Nelle scuole dell’infanzia l’educazione linguistica prevede, accanto all’uso della lingua italiana, anche l’uso della lingua della minoranza per lo svolgimento delle attività educative” Le lingue sono una caratteristica fondamentale dell’identità individuale e collettiva ed un efficace mezzo di acquisizione ed espressione dei valori culturali. La Scuola ha il compito altresì di educare alla cittadinanza europea e il rispetto per l’identità linguistica e culturale è uno dei valori fondamentali su cui incentrare l’attività didattica. Inoltre la diversità linguistica è un elemento di cultura e democrazia e l’Unione Europea per questo motivo tutela le lingue regionali e minoritarie del suo territorio. La scuola dell’autonomia è chiamata a recepire le richieste formative di cui sono portatori gli alunni, le famiglie e il territorio. Secondo la nostra esperienza i percorsi che traggono ispirazione dalle realtà locali riescono a coniugare efficacemente sia la normativa vigente in materia di insegnamento delle lingue minoritarie, che la promozione del successo formativo nei bambini/alunni. In tal senso la scuola deve essere il luogo in cui la diversità diventa ricchezza: essa si traduce nell’utilizzo delle lingue minoritarie accanto a quella ufficiale in uno spirito di tolleranza e comprensione. Il progetto di Istituto già avviato da 11 anni, intende dare continuità all’insegnamento della lingua e cultura friulana in tutte le Scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondarie di primo grado organizzando il tutto secondo le disponibilità dei Docenti e le opzioni espresse dai Genitori. Pertanto scopo del Progetto è far sì che gli alunni, nel quadro di una formazione globale, scoprano la cultura, la storia, le tradizioni e le caratteristiche del luogo in cui vivono avvicinandosi e apprendendo gradualmente nuove forme di comunicazione e di espressione. In conformità con quanto previsto dalla Legge 482/99, il progetto prevede inoltre sia l’utilizzo della lingua friulana e italiana come strumento per lo svolgimento delle attività educative nella Scuola dell’Infanzia e come strumento di insegnamento delle discipline nella Scuola Primaria, sia l’apprendimento della lettoscrittura nella Scuola Primaria e nella Scuola secondaria di primo grado. La gamma di strategie glottodidattiche è arricchita dall’inserimento dell’approccio metodologico CLIL (v.paragrafo “Educazione plurilingue ed intercultura”), che consente di sostenere e guidare l’apprendimento linguistico. A questo proposito si è deciso di procedere con un’organizzazione didattica e progettuale che offra un’integrazione all’offerta formativa curricolare comune a tutti i plessi. Si è verificato che l’archeolog ia sperimentale è una tematica affrontata in tutte le classi delle Scuole Primarie dell’Istituto ed è, inoltre possibile argomento utile per la continuità educativo-didattica con l’ultimo anno delle Scuole dell’Infanzia. Recentemente alcuni Docenti hanno ottenuto l’iscrizione all’Albo Regionale dei Docenti di Lingua Friulana. In tutte le classi/sezioni si garantisce la quota oraria di 30 ore annuali, integrando l’insegnamento svolto da Docenti interni con quello di esperti esterni se sovvenzionato da apposito finanziamento regionale.

E’ importante sottolineare che l’insegnamento della Lingua Friulana nulla toglie al curricolo progettato per tutti gli alunni in quanto costituisce quota a parte. Nella fattispecie, il Ministero della Pubblica Istruzione detta le Indicazioni per il Curricolo per l’80% del totale, mentre alle Regioni spetta la definizione curricolare per la restante quota del 20%. Pertanto, nell’ambito della quota di Curricolo di sua competenza, la Regione Friuli Venezia Giulia ha deciso di utilizzare parte della stessa per l’insegnamento della Lingua

friulana. [ La Riforma del Titolo V° della Costituzione ha portato, a catena, dei cambiamenti che hanno inteso rafforzare il ruolo delle Regioni]. A più riprese si è giunti alla definizione della quota-parte del curricolo regionale che consiste nel 20% della quota totale (vedi D.M.28/12/2005). Si intende dunque precisare che gli alunni che scelgono l’insegnamento del Friulano non sono in alcun modo penalizzati. In altre parole, coloro che non scelgono la lingua friulana non è che facciano “più italiano o matematica”, semplicemente fanno gli stessi percorsi culturali dei compagni ma in lingua italiana. Alcune

scuole, utilizzando il friulano come lingua di insegnamento (metodologia CLIL), realizzano percorsi di educazione ambientale, di educazione alla salute, educazione alla sostenibilità, danza e musica, integrando il processo di apprendimento con il valore aggiunto dato dall’utilizzo di una lingua che non fa che potenziare l’apprendimento stesso. Per gli interessati, si rimanda alla lettura del Piano applicativo di sistema per l'insegnamento della Lingua Friulana – Allegato alla Delibera della Giunta Regionale N°1034 del 08.06.2012. Traguardi di competenza: (per i tre ordini di scuola):

1. favorire l’integrazione dei bambini/ragazzi fra loro e con il territorio stimolando curiosità e interesse nei confronti della lingua friulana quale patrimonio culturale del proprio vissuto;

2. fornire o potenziare le competenze linguistiche promuovendo l'uso della lingua, facendone cogliere le caratteristiche espressive e paragonandole ad altri codici linguistici esistenti.

3. ampliare le conoscenze del territorio, della storia e della cultura locale per favorire la consapevolezza che ogni comunità possiede caratteristiche che ne determinano l'identità.

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5.3.6.1 Attività alternative all’insegnamento della lingua e cultura friulana I bambini/ragazzi che non si avvalgono dell’insegnamento della lingua friulana realizzano i medesimi percorsi didattico/culturali ma in lingua italiana. Si precisa inoltre, come ricordato sopra (vedi quota curricolare statale e quota curricolare regionale),

che coloro i quali non scelgono la lingua friulana non è che facciano “più italiano o matematica”, semplicemente fanno gli stessi percorsi culturali dei compagni ma in lingua italiana.

5.3.7. Il linguaggio multimediale

La rete ed il computer sono uno strumento di comunicazione potente e poliedrico e rappresentano per i bambini una modalità di relazione con il mondo tecnologico/virtuale e per la scuola una sfida di umanizzazione. E’ per questo che le Scuole dell’Istituto Comprensivo privilegiano la didattica del fare nell’utilizzo delle nuove tecnologie, in particolare per abituare il bambino/ragazzo alla costruzione e decostruzione di significati e messaggi. I bambini/ragazzi sono sia fruitori che produttori: la didattica offre loro l’opportunità di esplorare software, di creare ipertesti e di giocare con CD e DVD interattivi. Il linguaggio multimediale li vede anche misurarsi nella realizzazione di videopresentazioni per documentare progetti significativi all’interno dei vari percorsi didattici e ricostruire le proprie esperienze La Scuola offre inoltre percorsi di riflessione e confronto dal libro al multimediale, passando anche dalla manipolazione concreta a quella digitale, utilizzando a vari livelli elaboratori di testo e programmi di disegno per conciliare il virtuale con il reale. Viene data importanza all’utilizzo della rete per comunicare a distanza e per confrontarsi con classi o sezioni remote. La didattica multimediale è innovativa perché è laboratoriale. Le Scuole inoltre utilizzano questa risorsa in modo trasversale rispetto alle azioni didattiche programmate. Infine, il linguaggio multimediale è uno strumento efficace per i bambini diversamente abili in quanto offre loro la possibilità di esprimersi in modo gratificante superando talune difficoltà e frustrazioni.

5.3.8. Il linguaggio musicale

I Docenti dell’Istituto intendono assumere come proprio paradigma l’attenzione non alla musica di per sé, come patrimonio di opere e sistemi, ma la relazione uomo/musica, nelle varie forme che essa fa proprie e determina. Considerano la musica come un sistema collegato a tutti i codici culturali in cui la musica stessa è immersa. Opzioni pedagogiche: La scuola di base è orientativa in quanto fornisce occasioni di sviluppo alla

personalità in tutte le direzioni, ovvero consente al soggetto di scoprire le sue risorse “assaggiando” diverse forme di intelligenza. Una di queste risorse è l’intelligenza musicale, cioè la capacità di capire ed esprimere il mondo attraverso i suoni e la musica. Tra le finalità formative della scuola di base rientra quella di formare le attitudini ad ascoltare e l’esperienza musicale offre più di ogni altra contesti che motivano all’ascolto e all’autoascolto. L’esperienza musicale esercita l’attitudine all’espressione sonoro-musicale consapevole e artisticamente ben formata, perciò nelle scuole dell’Infanzia e primaria la musica deve essere prima un mezzo e poi un fine. Le capacità fondamentali del percepire, capire e produrre suoni investono trasversalmente tutta una serie di abilità e attitudini di ambito più generale che includono le capacità di osservare, concentrarsi, riconoscere, memorizzare, associare, selezionare, confrontare, correlare, immaginare, così come quelle di riconoscersi, esporsi, adeguarsi, integrarsi, relazionarsi. I suoni e le musiche rappresentativi dell’identità musicale di ogni bambino, definita da tratti vocali e fisiologici, storie e vissuti personali, ambienti e oggetti sonori frequentati, saranno oggetto di attenzione, unitamente ai suoni e musiche identificative di altri con i quali la scuola stessa entrerà in contatto (compagni, colleghi, musiche del passato, provenienti da luoghi lontani…) nel tentativo di creare un’integrazione tra identità in cui l’esperienza del singolo risulterà valorizzata ed arricchita. Opzioni didattiche: alla base dei percorsi progettati dalle singole scuole ci sarà una precisa e concreta

esperienza di incontro e appropriazione del suono, caratterizzata dall’approccio ludico e dall’invito alla scoperta, per poi innestare su di essa percorsi graduali di esplicitazione, estensione e confronto, nonché di approfondimento. L’ Istituto Comprensivo di Pozzuolo del Friuli da anni attua, attraverso i progetti di Scuola Integrata, dei curricoli verticali di educazione al suono e alla musica. Gli Enti Locali e le Associazioni del territorio collaborano attivamente alla loro realizzazione. Caratteristica principale delle attività musicali svolte nelle varie scuole è che esse sono laboratoriali ed inoltre trovano raccordo interdisciplinare sia nei campi di esperienza, sia nelle aree disciplinari. Nel corrente anno scolastico prenderà il via, nell’ambito delle iniziative di scuola integrata per la scuola secondaria di Campoformido, il progetto di musica strumentale, a cura dell’Associazione Artemusica.

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5.3.9 Insegnamento della Religione Cattolica

Le attività di religione cattolica vogliono aiutare il bambino a crescere relazionandosi in modo positivo e costruttivo con l’altro e nel rispetto del diverso da sè, mediante un primo e graduale approccio ai testi biblici e ai messaggi delle altre religioni.

5.3.9.1 Attività alternative all’insegnamento della Religione Cattolica Le famiglie possono optare per le seguenti attività:

attività didattiche e formative (Diritti dell’Uomo, e/o dell’Infanzia,...)

attività di studio e/o ricerche individuali

ingresso posticipato e/o uscita dalla scuola Per quanto riguarda le attività didattiche e formative, si precisa che esse verteranno sul tema dei diritti dell’Uomo e/o dell’Infanzia (vedi C.M. n. 316 del 28.10.1987) in altra classe possibilmente parallela, compatibilmente con le risorse disponibili.

5.3.10 La Scuola nel Web 2.0.

La nostra contemporaneità è contrassegnata da un’organizzazione sociale al cui centro si collocano l’informazione e la conoscenza veicolata attraverso le nuove tecnologie. Ogni istituzione scolastica ha ormai la necessità avere un proprio sito web. La presenza di pagine sulla rete internet offre la possibilità di aprirsi al mondo esterno, al territorio, alle famiglie, ad altre scuole, in altri termini di essere una vetrina a cui attingere le informazioni riguardanti l’organizzazione scolastica, il Piano dell’Offerta Formativa, l’amministrazione, la modulistica, l’attività didattica. Per queste ragioni si è pensato di disegnare il sito web dell’Istituto Comprensivo di Pozzuolo del Friuli, che avesse funzioni sia comunicative istituzionali con il mondo esterno e la propria utenza, ma soprattutto che offrisse la condivisione delle risorse legate alla documentazione dell’attività didattica. Inoltre, l’attivazione di un proprio spazio digitale per pubblicare gli strumenti e-book, consentirà di perseguire l’art.15 della legge n.133 del 2008, ovvero di prefigurare uno spazio per le versioni di libri online scaricabili o miste. Un’esigenza molto sentita è quella di avere a disposizione strumenti e modalità di documentazione, oltre quella tradizionale cartacea, che mirino alla comunicazione e alla condivisione. Il Web 2.0 offre crescenti opportunità alla scuola per arricchire la didattica ed evolvere le strategie di insegnamento/apprendimento, al fine di rispondere alle esigenze cognitive delle nuove generazioni. Inoltre il Web 2.0 propone diversificati strumenti utilizzabili per la comunicazione delle attività e per una documentazione condivisa. La scuola è chiamata a valutare con attenzione gli strumenti che adotta per integrarli nell’ambiente di apprendimento, perseguendo le finalità proprie di educazione e di istruzione dei bambini e dei fanciulli. Si tratta di un cambiamento culturale, una svolta per l’insegnamento che è già iniziato con l’introduzione delle LIM (Lavagne Interattive Multimediali). L’aula si amplia grazie alle nuove tecnologie, che acquistano senso solo se servono a veicolare e a produrre contenuti. L’orientamento è quello di costruire un sito flessibile e aperto agli sviluppi odierni, cioè con la possibilità di implementare pagine blog o forum di studenti, per partecipare alla costruzione e condivisione della conoscenza.

L’indirizzo del sito è: www.istitutocomprensivopozzuolodelfriuli.gov.it

5.3.11 La documentazione

La documentazione si configura come attività funzionale all’insegnamento già nel CCNL del 1999, e si connota come attività di ricerca, di studio, di sistematizzazione della pratica didattica. Le nuove disposizioni ministeriali e gli odierni orientamenti pedagogici puntano sullo sviluppo delle competenze e sulla valutazione degli alunni in merito al raggiungimento delle stesse. Lavorare al fine di promuovere in ogni alunno lo sviluppo delle competenze prevede un ripensamento della didattica. Il processo didattico diventa oggetto principale della riflessione sull’azione didattica, diventa quindi necessario documentarne tutti i passaggi di insegnamento/apprendimento. La riflessione diventa l’elemento che accompagna i quattro cardini dell’agire didattico della professionalità docente: dalla progettazione, alla realizzazione, alla documentazione, alla valutazione. L’attività di documentazione si configura come strumento di ricerca e di sviluppo professionale. In quest’ottica, la documentazione è un aspetto complesso e non rappresenta solo la raccolta di documenti e prodotti, ma diventa un momento particolare di riflessione in fase iniziale e in itinere. Infatti la documentazione implica la riflessione e la valutazione dell’agire didattico durante tutte le fasi:

Raccolta > raccogliere i documenti in merito ai processi, ai percorsi e alle esperienze didattiche, alle attività per la valutazione delle competenze;

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Organizzazione > sistemare i documenti e la documentazione in maniere ordinata secondo criteri scelti preventivamente in sede di programmazione;

Rielaborazione > la riflessione didattico-pedagogico permette maggior consapevolezza dei processi di insegnamento/apprendimento, attribuendo nuovi significati la documentazione;

Diffusione > la documentazione ha senso se esce dall’autoreferenzialità individuale, permettendo la condivisione dei processi e lo scambio delle riflessioni su di essi; in questo senso la documentazione è dunque comunicazione.

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5.4 Comunicazione e collaborazione con le famiglie, con i Comitati dei Genitori, con le Consulte, i Comitati Mensa, le Associazioni e gli Esperti Esterni.

Nell’intento di promuovere la partecipazione, il confronto, lo scambio e la collaborazione con le Famiglie si diffonde un’informazione completa e trasparente dell’organizzazione della scuola, delle attività e dei prodotti realizzati. Le famiglie degli alunni entrano in rapporto con l'istituzione scolastica:

1. direttamente; 2. attraverso i rappresentanti presenti negli organi collegiali (Consiglio di Istituto e

Consiglio d'Interclasse e d'Intersezione, Consiglio di Classe); 3. attraverso le Consulte, i Comitati Genitori, i Comitati Mensa, le Associazioni e gli

Esperti Esterni formalmente costituiti e agenti nell’ottica della continua collaborazione per

il miglior funzionamento di attività e servizi. 4. I genitori, le Consulte, i Comitati genitori, i Comitati Mensa, le Associazioni e gli Esperti

esterni collaborano attivamente nell’organizzazione di iniziative, progetti, attività e

momenti di festa (IPAF)1 previste nel presente P.O.F. A qualsiasi livello, i rapporti scuola - famiglia sono regolati da calendarizzazione, orari, modalità concordate con l'organizzazione scolastica che tiene conto di eventuali proposte provenienti dalle famiglie stesse. Essi sono finalizzati all'informazione e alla cooperazione per promuovere e consolidare l'azione formativa. Le famiglie degli alunni possono contribuire alla copertura finanziaria delle spese connesse alla realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa limitatamente a:

1. gite scolastiche e uscite didattiche 2. attività teatrali 3. specifiche attività di arricchimento del Curricolo (es. concerti, manifestazioni,…) 4. particolari attività progettuali che richiedano un consistente impiego di risorse finanziarie. 5. In ogni caso le quote poste a carico delle famiglie devono essere di importo modesto e

non devono costituire motivo di esclusione dalle attività programmate 5.5 La dimensione progettuale

Lavorare per progetti è una modalità ormai consolidata per il personale delle Scuole dell’Istituto. La dimensione progettuale fa riferimento alle scelte educative di fondo assunte dalla Scuola, pur nella varietà dell’articolazione dei piani attuativi delle singole scuole. Il modello della progettualità è inteso come funzione orientativa poiché abitua gli alunni ad assumere stili di comportamento finalizzati all’acquisizione della capacità di scegliere in modo autonomo e consapevole.

5.5.Progetti di Istituto

“Intercultura e successo scolastico degli allievi stranieri”

Il Progetto si rivolge a tutti i bambini delle scuole, ai bambini stranieri e alle loro famiglie ed ha la finalità di potenziare lo sviluppo relazionale e linguistico dei bambini immigrati al fine di ottenere l’acquisizione di competenze formative, promuovere e migliorare l’educazione interculturale mediante una visione positiva della diversità, valorizzare l’apprendimento in senso lato mediante un approccio che riconosce le componenti formali ed effettuali del curricolo. “Educazione all’ascolto e apprendimento degli elementi del linguaggio musicale” Il progetto considera la musica come un sistema collegato a tutti i codici culturali in cui la musica stessa è immersa; si prefigge la formazione dell’attitudine all’ascolto e all’autoascolto in cui le capacità fondamentali del percepire, capire e produrre suoni investono trasversalmente tutta una serie di abilità e attitudini di ambito più generale che includono le capacità di osservare, memorizzare, confrontare, correlare, immaginare. Si tratta di un progetto a carattere curricolare in quanto anche gli esperti esterni vengono individuati secondo criteri metodologici tali da garantire agli alunni dell’Istituto una continuità negli apprendimenti. Il progetto viene realizzato secondo modalità squisitamente laboratoriali, senza, peraltro, dimenticare la dimensione trasversale che in tale linguaggio si evidenzia. Nella Scuola secondaria di primo grado di Pozzuolo del Friuli gli studenti partecipano ad attività corali con l'intervento del direttore del Coro di Sammardenchia. Nella scuola secondaria di Campoformido verrà attivato un progetto di attività “coreutica” gestito dall'insegnante di musica della scuola ed un probabile progetto di attività musicale strumentale extrascolastico nell’ambito delle attività di scuola integrata.

1 IPAF: Iniziative Progetti Attività Feste

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“Lingue comunitarie” vengono proposti percorsi di lingua 1, 2 e 3, nell'ottica della continuità e per arrivare

alla certificazione europea (anche in orario extracurricolare). “Lingua e cultura friulana” L'insegnamento della lingua friulana farà riferimento a progettazioni di unità di lavoro plurilingue, ad attività di tipo laboratoriale, al principio dell'immersione”, anche con utilizzo delle nuove tecnologie. Si valorizzerà l'aspetto formativo al fine di rafforzare il senso di identità, di appartenenza e di cittadinanza. “Progetto relativo all’approfondimento del linguaggio multimediale” L’utilizzo delle tecnologie informatiche viene proposto come strumento funzionale agli apprendimenti delle diverse discipline proponendo attività estremamente motivanti e finalizzate che conducano il bambino dal concreto al virtuale per abituare il bambino/ragazzo alla costruzione e decostruzione di significati e messaggi. Il progetto accompagna il bambino/ragazzo durante tutto l’arco della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. “Attività di Educazione Interculturale, alla Solidarietà, alla Pace” Il progetto, al quale aderiscono le scuole primarie dell’Istituto, intende stimolare la curiosità dei ragazzi nell’incontro con gli altri, educando al rispetto delle differenze, sviluppando una maggiore conoscenza di sé e degli altri, maturando un sentimento di fiducia e stimolando la capacità di comunicare e di accrescere la capacità dei ragazzi di cooperare per realizzare un progetto comune; allo scopo di far comprendere che il mondo cresce solo nel rispetto e nella collaborazione reciproca. “Educazione Alimentare” Il Progetto è rivolto a tutte le scuole dell'Istituto e intende promuovere un approccio positivo e sereno nei confronti del cibo creando le basi per uno stile di vita alimentare armonico ed equilibrato. Il progetto prevede raccordi interdisciplinari con le varie aree di apprendimento e con le attività di tipo laboratoriale. Nelle Scuole secondarie di primo grado particolare attenzione viene rivolta alla conduzione di una vita sana, che consiste prioritariamente nel fare scelte giuste per una corrette e completa educazione alimentare, in merito alla conoscenza:

dei principi nutrizionali

delle caratteristiche degli alimenti

delle norme igienico-sanitarie

delle varie tipologie di dieta. “Educazione alla salute” L'educazione alla salute, intesa come benessere psicofisico personale e collettivo, si pone a fondamento di tutta la progettazione educativa e didattica della scuola in quanto dimensione trasversale al curricolo e all'ordinaria attività della scuola e persegue, attraverso un'azione concertata con una molteplicità di sinergie, il miglioramento della qualità della vita. Ai progetti aderiscono tutte le scuole. Il Dirigente Scolastico ha emanato, a seguito di un intenso lavoro di collaborazione e confronto con gli Uffici competenti (ASL n°4 Medio Friuli - Dipartimento di Igiene Alimentare) due Circolari interne a carattere permanente nelle quali si ribadiscono le linee operative da seguire nella realizzazione dei progetti e nella somministrazione dei cibi e bevande in occasioni particolari (merende, feste, compleanni, ecc.). I percorsi progettati sono incentrati sull’approccio sensoriale e sulla sperimentazione pratica. In alcune scuole i bambini/ragazzi coltivano loro stessi alcune piante da orto. Si realizza in questo modo l’idea che l’educazione alimentare permetta agli alunni di esprimere scelte e valori condivisi. Nell’Istituto, inoltre, vi è una lunga tradizione di accoglienza ed integrazione degli alunni stranieri. Nei progetti di educazione alimentare perciò si valorizzano le culture altre rispettando le esigenze alimentari via via segnalate e realizzando attività di approfondimento culturale (anche in collaborazione con le famiglie) riguardo cibi, spezie e specialità gastronomiche provenienti da diverse parti del mondo. Eventuali “Progetti per una didattica inclusiva” I progetti coinvolgono in particolar modo le classi in cui sono inseriti gli alunni diversamente abili. “Educazione alla sicurezza” le norme vigenti ed il servizio di prevenzione si propongono di far maturare

anche negli alunni la cultura della sicurezza e della prevenzione, prendendo consapevolezza della propria presenza in relazione all'ambiente fisico, alle strutture, alle attrezzature presenti nella scuola. “Educazione stradale” In tutte le scuole dell'Istituto si realizzano percorsi di educazione stradale anche in

collaborazione con i Vigili dei rispettivi Comuni, con la Polizia di stato ed altre agenzie educative. In particolare nelle Scuole secondarie di primo grado, essa è finalizzata ad acquisire un comportamento corretto e responsabile da parte degli allievi in quanto utenti della strada. Ciò sarà accompagnato da interventi di educazione civica e alla legalità per il rispetto di sé e degli altri. “Educazione alla prevenzione dalle dipendenze e dal bullismo” Le attività, realizzate in tutte le scuole a seconda delle caratteristiche evolutive dei bambini/ragazzi ma in special modo nella scuola secondaria di

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primo grado, attraverso la presenza di esperti del settore e testimonianze dirette, intendono sviluppare la prevenzione da tutte le dipendenze, in un'ottica di promozione dell'agio e del benessere. I progetti hanno lo scopo di contribuire alla formazione di un cittadino capace di progettare il proprio percorso di vita in condizione autonoma e sfruttando appieno le risorse personali, sia a livello individuale, sia in situazione collettiva/comunitaria. “Educazione socioaffettiva” Gli interventi di educazione socio-affettiva hanno lo scopo di ampliare le competenze relazionali e comunicative di tutte le componenti scolastiche, per potenziarne il ruolo e creare condizioni di benessere ed efficacia nella scuola e nel territorio. Sono rivolti principalmente alle classi di Scuola secondaria di secondo grado (comprende lo Sportello) e possono prevedere anche brevi percorsi di

educazione alla sessualità.

“Alfabetizzazione emotiva” Si tratta di percorsi finalizzati a offrire agli alunni/studenti esperienze che permettano loro di entrare in empatia con i coetanei, di capire l'altro, sostenerlo, attraverso tecniche di problem solving e di educazione tra pari. Le attività sono rivolte sia agli alunni della scuola primaria che della scuola secondaria di primo grado. Sono condotte da esperti esterni e/o docenti interni. “Educazione alla cittadinanza e costituzione” Si tratta di percorsi che intendono promuovere e sostenere la partecipazione degli alunni all'esercizio della cittadinanza e alla conoscenza del dettato costituzionale. “Viaggi e visite d'istruzione” I viaggi e le visite di istruzione sono complementari ai piani di studio e alle attività curricolari e legati alle finalità generali della scuola. Sono utili per arricchire le conoscenze culturali e formative per la crescita socio-affettiva. Eventuale “Progetto di sperimentazione didattica e metodologica nelle classi con alunni diversamente abili” Il progetto intende promuovere le migliori iniziative progettuali che vedono coinvolte tutte le scuole, le associazioni di volontariato presenti nel territorio per il miglioramento dei processi di integrazione. “Progetto di animazione teatrale” Il progetto abbraccia tutti i campi di esperienza, funge da potenziamento, approfondimento e sviluppo delle attività svolte nelle classi ed aiuta i bambini a scoprire le proprie personali capacità creative e comunicative, ad acquisire maggiore sicurezza ed autostima, a maturare progressivamente le capacità di ascolto, di concentrazione e di interazione. “Educare all'arte: Scuola/Museo” Attività didattica e laboratoriale sia nei plessi che nei Musei cittadini e/o regionali aderenti al circuito in occasione di mostre d'arte. “Educazione Ambientale e alla Sostenibilità: linee-guida, strategie, percorsi e progetti.” Nell’Istituto si attuano percorsi di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità in tutti e tre gli ordini di Scuola. In particolare, i percorsi vengono predisposti in base alla necessità di raccordare le iniziative del territorio (Enti Locali, Associazioni Culturali) con quelle didattico-educative della Scuola, tenendo in considerazione i bisogni degli alunni. Nelle Scuole si lavora per creare un clima favorevole che porti i bambini/ragazzi alla formazione di una attitudine al rispetto e alla consapevolezza che l’ambiente circostante rappresenta un bene prezioso ed insostituibile. Il Progetto prevede raccordi interdisciplinari con le varie aree di apprendimento e con le attività di tipo laboratoriale. Le strategie usate si basano sull’utilizzo del gioco, della ricerca-azione, l’uso positivo dell’errore, l’osservazione, la comprensione e riflessione derivanti da esperienze concrete. Si ricercano le pratiche sostenibili e le alternative possibili a comportamenti che nel lungo periodo possono influire negativamente sui fattori climatici, ambientali e sull’utilizzo delle risorse disponibili. Per ulteriori sviluppi si rimanda alle schede delle Scuole dell’Istituto stesso. “Progetto di promozione dell’attività sportiva nelle scuole” Il Progetto è rivolto ai bambini delle scuole

primarie dell’Istituto; intende potenziare l’attività sportiva come mezzo di educazione. I fondi sono regionali (L.R. 08. 2003 art. 20) compartecipati da fondi dell’Amministrazione scolastica. Tali attività andranno anche a potenziare, proprio per la loro peculiarità, i percorsi di inserimento degli alunni stranieri e in situazione di disagio. Anche nelle Scuole secondarie di primo grado si realizzano progetti di avviamento allo sport,

manifestazioni sportive studentesche, collaborazioni con gli Enti locali per il raccordo di iniziative comuni. A tale scopo, con il presente Piano dell'Offerta Formativa, si intende costituito il Centro Sportivo Scolastico per lo svolgimento dei Giochi Sportivi Studenteschi per l'anno scolastico 2015/2016 (Delibera del CD di maggio 2015).

“Movimento in 3S” promozione della salute nelle scuole attraverso lo sport: Il progetto, unico in Italia, è riservato alle Scuole primarie e si propone, con finanziamento regionale, di affiancare all’insegnante della Scuola primaria un laureato in scienze motorie.

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“Orientamento” L'orientamento si sviluppa per l'intero percorso di scuola secondaria di primo grado,

articolandosi nelle varie classi con specifiche attività formative che riguardano: la consapevolezza della propria identità l'acquisizione di autostima, sicurezza e autocontrollo, la capacità di muoversi nel contesto fisico-sociale-culturale circostante, la conoscenza delle proprie attitudini, interessi ed aspirazioni.

Nelle classi terze l'Orientamento si dirige verso la scelta della Scuola secondaria di primo grado attraverso: incontri con lo psicologo del Servizio Regionale (C.O.R) attività veicolate dal C.O.R. Sia per i Docenti sia per gli alunni, diffusione di materiale informativo, con particolare riferimento alle giornate di “Scuola aperta” degli

Istituti Superiori e dei Centri di Formazione Professionali, incontri con ex compagni che frequentano le Scuole secondarie di secondo grado, incontri con “testimoni” del mondo del lavoro e dell'impresa. Visite a realtà produttive locali.

L'orientamento, come si legge nelle Linee guida recentemente emanate, ... ”assume un valore permanente nella vita di ogni persona, garantendone lo sviluppo e il sostegno nei processi di scelta con l'obiettivo di promuovere l'occupazione attiva, la crescita economica e l'inclusione sociale”.

“Progetto recupero e potenziamento” Tutti i docenti, nell’ambito delle loro attività, prevedono momenti di consolidamento con interventi di rinforzo, recupero, potenziamento e sviluppo in relazione alle esigenze dei singoli alunni e del gruppo classe. Tale attività, prevista anche in orario extracurricolare, è caratterizzata dalle seguenti strategie:

potenziamento della motivazione percorsi metacognitivi miglioramento del metodo di studio capacità di problem solving.

“Attività di studio durante la sospensione delle attività didattiche” Durante i periodi di sospensione delle

attività didattiche, è possibile attivare, a seguito della disponibilità del personale e in periodo non coincidente con le ferie, percorsi di supporto ai processi di apprendimento per gli alunni che ne avessero necessità.

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6. SCUOLE DELL’INFANZIA DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO DI POZZUOLO DEL FRIULI

Le Scuole dell’Infanzia aderiscono, anche se su diversificati piani, al Patto Educativo con il territorio, condividono e concertano con esso, sia a livello organizzativo sia educativo e didattico, le iniziative che concorrono alla crescita ed alla formazione del bambino. Per il bambino la Scuola dell’Infanzia è un luogo che accoglie e protegge, che garantisce risposte ai suoi molteplici bisogni quali:

essere amato e accettato senza condizioni;

essere rispettato nei propri sentimenti e modi di essere;

venire ascoltato

avere accanto adulti capaci di decidere, di incoraggiare l’autonomia e che siano modelli di riferimento positivi.

La scuola dell’infanzia è: Un luogo per incontrarsi. i bambini si osservano, stabiliscono i primi legami di amicizia, collaborano, apprendono anche attraverso il gioco, il confronto e lo scambio con gli altri. Un luogo per scoprire La Scuola dell’Infanzia è un luogo curioso e interessante nel quale, intenzionalmente, accadono molti eventi che attivano processi di apprendimento Un luogo per comunicare Nelle Scuole dell'Infanzia si alternano attività realizzate con modalità diverse: giocare, manipolare, costruire, assemblare, dialogare, discutere, drammatizzare, inventare. I bambini imparano così progressivamente a comprendere i fatti e a rappresentare ciò che vivono, usando diversi linguaggi. Un luogo per riconoscersi

La realizzazione dei lavori individuali e collettivi costituiscono segni che testimoniano il processo di crescita che si sta svolgendo, permettono al bambino di riconoscersi nella progressiva maturazione delle proprie capacità e nell’affermazione della propria identità. Il team docente di ogni scuola, al fine di garantire quanto sopra descritto progetta e organizza il contesto educativo anche riferito agli spazi che devono favorire il benessere del bambino nel nuovo ambiente. I docenti predispongono contesti rassicuranti (bisogno di stabilità, sicurezza, riservatezza), stimolanti (bisogno di comunicare, essere autonomo, scoprire, ricercare, esplorare) ed accattivanti (bisogno di essere stimolato, interessato, incoraggiato, motivato, coinvolto, facilitato, incuriosito). Ogni scuola concretizza le Indicazioni Nazionali attraverso la progettazione facendo in modo che il Curricolo, i percorsi operativi siano attenti alle esigenze del bambino che individuo attivo e competente

capace di partecipare in prima persona alla costruzione della propria crescita affettiva, sociale e cognitiva. Elementi essenziali del Curricolo sono:

Organizzare il contesto (Curricolo implicito) Articolare i percorsi didattici (Curricolo esplicito) Collegare le proposte scolastiche con le altre esperienze di vita (Curricolo integrato) Fornire al b strumenti per costruire la propria conoscenza (Curricolo trasversale)

Ogni itinerario ipotizzato è caratterizzato da: Flessibilità Scelta ragionata dei contenuti più significativi (operare scelte che favoriscano il fare e l’agire del

bambino) Scelta delle strategie (per mediare e facilitare le esperienze)

Il team docente di ogni scuola si confronta costantemente sulle modalità e le strategie di integrazione delle forme di diversità presenti nella scuola al fine di permettere a ciascun bambino di partecipare efficacemente alla vita scolastica. Le Scuole dell’Infanzia rispettano il modulo di funzionamento orario dei Docenti su doppio turno giornaliero. Gli orari sono distribuiti su più settimane e sono organizzati in maniera tale da privilegiare al massimo la compresenza delle insegnanti al fine di strutturare in modo funzionale i gruppi di bambini nelle attività. Le molteplici organizzazioni dei gruppi consentono di rispondere a diversi bisogni:

il gruppo sezione facilita i processi di identificazione, garantisce relazioni continue e rassicuranti , fornisce un punto di riferimento

il piccolo gruppo permette il maggior coinvolgimento di ogni bambino nelle proposte, migliora le competenze cognitive perché garantisce ai bambini tempi di attività più distesi, un’interazione più diretta e ricca con adulti e compagni. Costituisce inoltre un momento privilegiato per l’integrazione

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dei bambini diversamente abili o con disagi. il gruppo per età omogenea di intersezione consente ai bambini della stessa età ma suddivisi in più

sezioni di ritrovarsi e di svolgere lo stesso curricolo il gruppo di età eterogenea promuove relazioni di aiuto tra i bambini, favorisce processi di

imitazione ed emulazione. Il bambino così può far propri apprendimenti riferiti a modi di fare, strategie, tecniche già note ai bambini più grandi.

il grande gruppo è formato dai bambini di tutta la scuola favorisce la comunicazione tra i diversi gruppi di bambini e tende a costruire il senso di appartenenza alla propria scuola.

piccoli gruppi o interventi individuali per potenziare competenze e conoscenze di ordine cognitivo, linguistico, ecc.…. Sono riferite a bambini con leggere difficoltà, diversamente abili e bambini stranieri.

Le Scuole dell’Infanzia offrono inoltre attività in laboratori. I laboratori si concretizzano in spazi organizzati

per attivare proposte e strategie adatte al potenziamento di uno specifico linguaggio (motorio, linguistico, lingua inglese, artistico, musicale,) in essi si opera in modo intenzionale e mirato ad approfondire percorsi specifici ed ad ampliare l’offerta formativa. Gli insegnanti, adottando la didattica laboratoriale, di fatto sono contitolari di tutte le sezioni del plesso. Le scuole vedono la presenza di esperti esterni che collaborano alla realizzazione di alcuni progetti. Le Scuole dell’Infanzia affrontano anche le problematiche connesse con il passaggio del bambino ad un’altra realtà scolastica (continuità verticale con asilo nido e scuole elementari). Sono altresì impegnate in iniziative che concorrono a costruire un legame di collaborazione, di dialogo e di corresponsabilità tra la scuola, la famiglia, le associazioni, l’Ente Locale ed il territorio in generale (continuità orizzontale). Le scuole predispongono un articolato progetto di pre-accoglienza (per i bambini nuovi iscritti) e di accoglienza dei bambini e delle loro famiglie. Alla Scuola dell’Infanzia l'osservazione è uno strumento essenziale che l'insegnante utilizza per verificare

l'evoluzione del bambino. Attraverso l'osservazione l'insegnante può valutare le esigenze del bambino, analizzare il suo sviluppo e riequilibrare via via le proposte. L'osservazione può essere occasionale (non prestabilita) o sistematica (raccolta intenzionale ed organizzata di informazioni). Grazie all'osservazione si valutano i "processi" dello sviluppo senza soffermarsi esclusivamente sui "prodotti". La valutazione nella Scuola dell’Infanzia assume la funzione di comprendere in quale misura vengono conseguiti i risultati programmati, al fine di migliorare la progettazione stessa con interventi più incisivi ed efficaci. La verifica/valutazione diviene fattore di continua regolazione dell’attività didattica. La valutazione è fatta per capire più che giudicare, sollecita gli insegnanti a riflettere sul loro operato, rende consapevole il percorso operativo, esplicita tutti i processi interni all’esperienza e favorisce una progettazione flessibile. Alla scuola dell’Infanzia la valutazione dei livelli di sviluppo prevede:

Il momento iniziale è utile a delineare il quadro delle capacità, competenze e conoscenze e

delle caratteristiche di ciascun bambino

I momenti intermedi, interni ai percorsi didattici, servono ad aggiustare e ad individualizzare le

proposte e gli interventi educativi e, se necessario, a variare i percorsi di apprendimento.

Il momento finale è utile a verificare gli esiti formativi della qualità dell'attività educativa e

didattica, delle modalità relazionali ed operative degli insegnanti, ed inoltre a valutare il significato globale dell'esperienza educativa.

Il percorso che il bambino compie nella scuola dell’infanzia è documentato attraverso molteplici forme utili a raccogliere e divulgare le esperienze vissute (avvisi, comunicazioni, cartelloni, giornalini, video, foto, pannelli informativi, altro …).

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6.1. Scuola dell’Infanzia di Campoformido

DATI ORGANIZZATIVI GENERALI

Sede: Scuola dell’infanzia – via Caterina Percoto, 62 – 33035 Campoformido, Udine

Telefono e fax: 0432 662285

E-mail: [email protected]

Orari: la scuola funziona dalle ore 8.00 alle ore 16.00 E’ previsto il servizio di preaccoglienza dalle ore 7.45, per i genitori che ne fanno richiesta. Il servizio è a pagamento ed è gestito dal Comune di Campoformido.

SEZIONI E ALUNNI

Sezione A

Sezione B

Sezione C

Sezione D

Sezione E

Totale

24 24 25 25 24 121

CORPO DOCENTE E ALTRO PERSONALE Il personale previsto in servizio per l’a.s. 2015/2016 è di: 10 insegnanti 1 insegnante di Religione Cattolica (2 giorni la settimana) 2 insegnanti di sostegno La scuola dell’infanzia rispetta il modulo di funzionamento orario dei docenti su doppio turno giornaliero. Gli orari sono distribuiti e organizzati in maniera tale da privilegiare al massimo la compresenza delle insegnanti al fine di strutturare in modo funzionale i gruppi di bambini nelle attività. Operano inoltre: 1. 3 collaboratori scolastici per la gestione del servizio scolastico (pulizia, apertura e chiusura dell’edificio,

assistenza igienico-sanitaria, collaborazione con gli insegnanti per la sorveglianza e l’assistenza degli alunni durante le ore di permanenza a scuola).

2. 1 assistente all'alimentazione per un'ora e mezza al giorno (dalle 11.30 alle 13.00). 3. 2 cuoche e 2 aiuto cuoche; il menù redatto dall’A.S.S.L., i pasti vengono preparati giornalmente

all’interno della scuola. 4. 1 autista di scuolabus e 1 accompagnatore. Il trasporto è offerto a pagamento dal Comune di

Campoformido ed è rivolto ai bambini residenti. 5. Personale dell’A.S.S.L. per uno screening visivo ai bambini di 4 anni MODALITA’ PARTECIPATIVE DELLE FAMIGLIE (CURRICOLO INTEGRATO)

1. Consiglio intersezione (5 rappresentanti – 4 incontri) 2. Assieme al Comitato Genitori tende ad arricchire i percorsi formativi, esprime e formula valutazioni

sulle attività integrative e sui servizi 3. Comitato mensa 4. Vigila sul servizio erogato, verifica ed eventualmente migliora l’offerta in base alle esigenze degli

utenti. 5. Assemblee con i genitori e colloqui individuali (almeno due l’anno o più se necessari) 6. Progetto Accoglienza – La scuola rivolge grande attenzione all’inserimento dei bambini nuovi iscritti

e all’accoglienza delle loro famiglie creando un collegamento significativo tra il bambino, il suo mondo interiore, la sua famiglia e la realtà della scuola. Sono previste, tra le altre iniziative:

Assemblea informativa generale nel mese di gennaio prima delle iscrizioni

2 giorni di presenza dei bambini nella scuola, accompagnati dai loro genitori o altri adulti, nel mese di giugno dell’anno scolastico precedente la loro frequenza

Assemblea per concordare le azioni dell’inserimento

Apertura anticipata della scuola (2 gg. di anticipo rispetto al normale calendario scolastico) per l’accoglienza dei bambini nuovi iscritti

Scuola Aperta – La scuola organizza alcuni giorni in giugno di apertura alle famiglie dei nuovi iscritti.

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Iniziative dei genitori – La scuola favorisce e dà ampio spazio alle iniziative dei genitori che mirano ad ampliare l’offerta formativa della scuola. Le iniziative più significative sono il teatro dei genitori, la festa di Natale (I.P.A.F.).2

Feste nella scuola – Natale, Carnevale e festa di fine anno coinvolgono, anche se in modo diverso, la partecipazione dei genitori alla vita scolastica.

L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO ORGANIZZAZIONE CURRICOLARE –EDUCATIVO-DIDATTICA (CURRICOLO IMPLICITO) Le aule sono strutturate in luoghi di interesse che rispondono, per azioni e materiali, alle esigenze dei bambini di tre, quattro e cinque anni.

Aula dei bambini di tre anni: si tratta di uno spazio nel quale si trovano il luogo dell’affettività (la casetta, materiale morbido, travestimenti), il luogo della manipolazione (pasta morbida, acqua, sabbia, farina), il luogo dei giochi logici, del disegno e del segno, della pittura, della lettura con libri cartonati ed immagini grandi, il luogo delle costruzioni, la casetta e i travestimenti. Aula dei bambini di quattro anni: si tratta di uno spazio nel quale si trovano i luoghi del ritaglio e incollatura, della manipolazione (pasta morbida), il luogo dei giochi logici, del disegno, della pittura, della lettura con libri ed albi illustrati, il luogo delle costruzioni. Aula dei bambini di cinque anni: si tratta di uno spazio nel quale si trovano i luoghi del ritaglio, incollatura e assemblaggio, il luogo dei giochi logici, del disegno, della pittura, della lettura con libri ed albi illustrati, il luogo delle costruzioni (compaiono i Lego piccoli) ed altre più sofisticate per i giochi di gruppo (tipo piste), il mercato. Ci sono inoltre vari spazi adibiti a laboratorio:

Palestra per la pratica psicomotoria

Laboratorio scientifico

Laboratorio di inglese

Laboratorio linguistico

Laboratorio di drammatizzazione e gestualità

Laboratorio di pittura

Laboratorio musicale

Laboratorio logico-matematico

Laboratorio del riciclo e del riuso

Biblioteca Le attività che i bambini svolgono nella sezione sono di tipo:

Libero

Semilibero

Strutturato

Semistrutturato

Individualizzato

Personalizzato La scuola organizza attività per gruppi che consentono di rispondere ai diversi bisogni dei bambini:

Gruppo sezione

Piccolo gruppo

Gruppo per età omogenea

Gruppo per età eterogenea

Grande gruppo

Piccoli gruppi o interventi personalizzati La modalità organizzativa prevede grande flessibilità e alternanza degli insegnanti nei gruppi di bambini anche per la realizzazione dei laboratori e dei progetti. Le insegnanti risultano perciò, di volta in volta, contitolari di sezione/gruppo. ATTIVITA’ CURRICOLARI E POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA (CURRICOLO ESPLICITO)

1. MACROAREA “DEI LINGUAGGI E DELL’ESPRESSIVITÁ’” (Si tratta di un’area che raggruppa i campi di esperienza “i discorsi e le parole”, “linguaggi, creatività ed espressione”, “il corpo e il movimento”, “il sé e l’altro”)

a) Percorsi curricolari:

2 I.P.A.F.: Iniziative Progetti Attività Feste

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i) Percorsi di educazione alla lettura ii) Concerto di Natale: La partecipazione delle famiglie è numerosa a quest’iniziativa che continua

ormai da diversi anni. L’iniziativa costituisce un importante momento di aggregazione, di collaborazione e confronto tra scuola e famiglie.

iii) Progetto tirocinio: la scuola accoglie i tirocinanti provenienti dalla Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Udine integrando i loro percorsi nel progetto educativo della scuola. Accoglie inoltre i tirocinanti frequentanti il corso annuale di Pratica Psicomotoria Educativa e Preventiva B.A.

b) Laboratori:

i) Linguistico: Il laboratorio offre itinerari pensati per le tre fasce d’età: vi si sperimenta l’ascolto, la libera espressione di esperienze, racconti, rielaborazione di fiabe, poesie e filastrocche. I bambini realizzano degli elaborati che vengono poi fascicolati per permettere di ricordare e partecipare ai genitori le esperienze condotte.

ii) Lingua inglese: Attraverso il gioco i bambini vengono in contatto con la lingua comunitaria. Si privilegiano l’uso funzionale della lingua e l’apprendimento di semplici rime e filastrocche in un contesto ludico e gestuale di supporto all’apprendimento stesso.

iii) Musicale: I bambini sperimentano situazioni di ascolto, vivono esperienze di ritmo, di canto e di movimento riproducendo e inventando a loro volta semplici ritmi, melodie onomatopee e movimenti.

iv) Artistico: i bambini realizzano vari elaborati con l’ausilio delle più svariate tecnico pittorico-plastiche. Gli argomenti trattati sono perlopiù trasversali (incentrati sulle ricorrenze o festività) ed inoltre aderiscono allo sfondo integratore che “è” dentro la vita scolastica attraverso la visione e riproduzioni di grandi opere di grandi artisti contemporanei e del passato.

v) Drammatizzazione e gestualità: I bambini creano burattini, inventano ed improvvisano spettacoli per sé e per gli amici, approfondiscono il linguaggio mimico-gestuale ascoltando brani musicali scelti in base alle esigenze del momento.

vi) Teatro dei genitori: Alcuni genitori particolarmente sensibili al linguaggio teatrale si sono costituiti in compagnia teatrale e con l’aiuto delle docenti realizzano per i bambini uno spettacolo che propongono regolarmente a Carnevale e alla fine dell’anno scolastico, in occasione delle festa di fine anno dei bambini grandi.

vii) Lingua e cultura friulana: i bambini che hanno scelto di avvalersi dell’insegnamento della lingua friulana realizzano un percorso collegato allo sfondo integratore. In particolare si analizzeranno giochi, conte, filastrocche, ricette e usanze appartenenti alla tradizione orale, gastronomica e culturale della civiltà contadina. La scuola aderisce anche alla festa della contadinanza di Bressa esponendo elaborati illustranti esperienze legate a temi che vengono di volta in volta fissati e concordati con il comitato organizzatore.

viii) Attività alternative alla lingua friulana: I bambini realizzano percorsi paralleli a quelli in friulano ma in lingua italiana.

2. MACROAREA “DELLA VITA INTORNO A NOI” (Si tratta di un’area che raggruppa i campi di esperienza “Il sé e l’altro”, “il corpo e il movimento”, “la conoscenza del mondo”)

a) Percorsi curricolari:

i) Educazione alimentare: si tratta di un percorso che viene realizzato con i bambini di cinque anni e prevede la riflessione sulle buone abitudini alimentari, l’analisi dei gusti principali, la consistenza degli alimenti, le buone pratiche a tavola...

ii) Educazione ambientale: anche questo progetto è trasversale e per la sua realizzazione si parte dall’analisi dell’ambiente scolastico, del giardino e delle erbe buone che vi crescono, delle zone verdi del territorio circostante e della loro custodia.

iii) Educazione stradale: Il percorso viene realizzato in collaborazione con i vigili urbani del Comune di Campoformido.

iv) Educazione all’interculturalità e alla cittadinanza attiva: Il percorso riunisce una serie d iniziative attraverso le quali i bambini vengono in contatto con elementi di altre culture e scoprono con modalità vicine alla loro sensibilità problemi e situazioni di persone provenienti da diverse parti del mondo.

v) Religione Cattolica e/o Attività alternative: I bambini che hanno scelto di avvalersi dell’insegnamento della Religione Cattolica svolgono il percorso con l’insegnante secondo le consuete modalità. I bambini che non si avvalgono di questo insegnamento svolgono attività inerenti i diritti dell’infanzia con l’utilizzo di vari libretti creati da autori significativi.

vi) Percorsi di educazione alla prevenzione e sicurezza: attività collegate ai vari campi di esperienza e al progetto di Istituto sulla prevenzione e sicurezza.

b) Laboratori:

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i) Pratica psicomotoria: Nella scuola opera un’insegnante formata presso il centro di formazione di Bassano del grappa per la pratica psicomotoria educativa e preventiva secondo i principi di B. Aucouturier.

3. MACROAREA “DEI PERCHE’ E DELLE ESPERIENZE” (Si tratta di un’area che raggruppa i campi di esperienza “la conoscenza del mondo”, “il sé e l’altro”)

a) Percorsi curricolari:

i) Gite d’istruzione: le gite d’istruzione rappresentano un momento importante all’interno di tutti i percorsi: esse sono collegate al curricolo attraverso una attenta programmazione, viene costruito il loro senso insieme ai bambini che di volta in volta sono coinvolti, vengono documentate con materiale fotografico o cartaceo prodotto dai bambini e presentato ai genitori.

b) Laboratori:

i) Scientifico: le attività vengono realizzate tenendo conto della naturale curiosità del bambino per i fenomeni naturali e del mondo che lo circonda. L’osservazione e la ricerca sono gli indirizzi di metodo cui ci si rifà per la realizzazione dei percorsi programmati in modo differenziato in base alle tre fasce d’età.

ii) Logico-matematico: i bambini osservano lo spazio e le sue caratteristiche, inventano sistemi di misura e li trascrivono con semplici simboli, entrano in contatto con semplici sistemi di calcolo e di confronto di quantità, analizzano le caratteristiche dei percorsi (aperti, chiusi, misti...) e di semplici elementi topologici.

iii) Laboratorio del riciclo e del riuso. Attività a sfondo eco-sostenibile che propone ai bambini osservazioni ed esperienze relative al riutilizzo dei materiali.

ATTIVITA’ E SERVIZI INTEGRATIVI EXTRACURRICOLARI Nella scuola è attivo il servizio di preaccoglienza, per chi ne facesse richiesta, gestito dal comune e a carico delle famiglie, con orario 7.45 – 8.00.

N.B. Il presente piano è di natura previsionale, pertanto il suo grado di attuazione dipenderà dalle risorse

umane e finanziarie disponibili nel periodo previsto per la realizzazione.

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6.2. Scuola dell’Infanzia di Villa Primavera

DATI ORGANIZZATIVI GENERALI

Sede: Scuola dell’infanzia “C. Collodi” Strada delle Betulle, 71 Villa Primavera

Telefono e fax: 0432 699470

E-mail: [email protected]

Orari: la scuola funziona dalle ore 8.00 alle ore 16.00 E’ previsto il servizio di preaccoglienza dalle ore 7.45 per i genitori che ne fanno richiesta. Il servizio è offerto dal Comune di Campoformido.

SEZIONI E ALUNNI

Sezione A

Sezione B

Sezione C

Sezione D

Totale

22 24 25 22 90

I bambini nati nel gennaio 2012 frequenteranno da gennaio 2015

CORPO DOCENTE E ALTRO PERSONALE Il personale previsto in servizio per l’anno scolastico 2015/2016 è di: 8 insegnanti 1 insegnanti di sostegno. 1 insegnante di Religione Cattolica (2 giorni alla settimana) La scuola dell’infanzia rispetta il modulo di funzionamento orario dei docenti su doppio turno giornaliero. Gli orari sono distribuiti e organizzati in maniera tale da privilegiare al massimo la compresenza delle insegnanti al fine di strutturare in modo funzionale i gruppi di bambini nelle attività Operano inoltre: 1. 3 collaboratrici scolastiche per la gestione del servizio scolastico (pulizia, apertura e chiusura

dell’edificio, assistenza igienico-sanitaria, collaborazione con gli insegnanti per la sorveglianza e l’assistenza degli alunni durante le ore di permanenza a scuola).

2. 2 cuoche e 1 aiuto cuoca; il menù è redatto dall’A.S.S.L. e i pasti vengono preparati giornalmente all’interno della scuola.

3. Un autista di scuolabus e un accompagnatore. Il trasporto è a carico delle famiglie ed è gestito dal Comune di Campoformido. Il servizio è rivolto a 25 bambini.

4. Personale dell’A.S.S.L. per uno screening visivo ai bambini di 4 anni MODALITA’ PARTECIPATIVE DELLE FAMIGLIE (CURRICOLO INTEGRATO) 1. Il Consiglio d’Intersezione è un organo collegiale formato dalle docenti e da quattro genitori, uno per

sezione, eletti annualmente. Durante il corso dell’anno si svolgono quattro incontri. I rappresentanti riportano le istanze dei genitori, discutono con le insegnanti argomenti riguardanti la via scolastica ed insieme organizzano alcune attività previste dalla programmazione didattica.

2. Il Comitato Mensa, formato da alcuni genitori, si occupa di raccogliere e gestire le rette e pagare i fornitori, inoltre partecipa attivamente alla vita scolastica acquistando anche materiale didattico e/o finanziando piccolo spettacoli teatrali a scuola.

Particolarmente attenta all'accoglienza e cura dei bambini e delle loro famiglie, attraverso il Progetto di accoglienza, la scuola offre i seguenti servizi:

1. Ad ottobre e a giugno si svolgono le assemblee generali. 2. Durante l'anno scolastico sono previsti due colloqui individuali con le famiglie e a richiesta le insegnanti

si rendono disponibili per eventuali ed ulteriori incontri: ◦ in gennaio-febbraio prima dell'iscrizione, assemblea informativa, per conoscere la scuola. ◦ In giugno “Scuola aperta” per i nuovi iscritti, ◦ A settembre assemblea per la presentazione del progetto “Accoglienza” e concordare un buon

inserimento ◦ in ottobre per dei colloqui individuali di approfondimento.

La scuola apre i propri spazi per favorire la collaborazione attiva con le famiglie attraverso le seguenti proposte:

mensilmente, in occasione del pagamento rette al comitato mensa, apertura della scuola, laboratori aperti per sperimentare insieme ai bambini alcune attività in occasione del Natale

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coinvolgimento dei genitori per approfondire particolari tematiche inerenti alle attività didattiche (interculturali, ambientali, artistiche...)

partecipazione attiva delle famiglie in occasione del Musical di fine anno (I.P.A.F.)3 L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO ORGANIZZAZIONE CURRICOLARE-EDUCATIVO-DIDATTICA (CURRICOLO IMPLICITO) Lo spazio della scuola è strutturato in luoghi di interesse che rispondono, per azioni e materiali, alle esigenze dei bambini di tre, quattro e cinque anni. Si organizzano attività per gruppi che consentono di rispondere ai diversi bisogni dei bambini:

Piccolo gruppo

Gruppo per età omogenea

Gruppo per età eterogenea

Grande gruppo

Piccoli gruppi o interventi personalizzati La modalità organizzativa prevede grande flessibilità e alternanza degli insegnanti nei gruppi di bambini anche per la realizzazione dei laboratori e dei progetti. La scuola si avvale della metodologia per laboratori ed attività guidate. La metodologia per laboratori:

Nella prima parte della mattinata i bambini e le bambine sono accolti/e nelle sezioni e svolgono attività di tipo:

Libero

Semilibero

Strutturato

Semistrutturato

Individualizzato

Personalizzato Questo tipo di organizzazione permette a ciascun bambino di scegliere in autonomia lo spazio e l'attività di maggior interesse avendo a disposizione i materiali e gli strumenti necessari (pittura, costruzioni, giochi strutturati, gioco simbolico, giochi con PC) con la facoltà di poter cambiare e ruotare luogo per:

Conoscere ed instaurare rapporti con tutti i bambini della scuola.

Conoscere gli spazi della scuola e muoversi con disinvoltura in tutti gli ambienti.

Saper scegliere il tipo di attività.

Rispettare i tempi e i ritmi di lavoro individuali.

Conseguire maggiore autonomia nella gestione e nel riordino dei materiali.

Rapportarsi con tutte le insegnanti, le cuoche e le collaboratrici scolastiche. La metodologia per attività guidate: Nella seconda parte della mattinata le attività si svolgono con gruppi di bambini di età omogenea e

suddivisi dalle insegnanti. Ciò offre le seguenti opportunità:

Operare con gruppi meno numerosi.

Proporre delle attività più calibrate alla maturità ed alle capacità dei bambini.

Seguire l’evoluzione della conquista delle competenze nei vari ambiti durante i tre anni di frequenza dei bambini.

Lavorare con le due insegnanti di riferimento. Al pomeriggio sarà data maggior importanza ai ritmi lenti per permettere ai bambini e alle bambine di vivere spazi e attività con agio e senza fretta. Per i bambini piccoli è previsto il riposo in un ambiente predisposto, colorato e gioioso. Il giardino della scuola è strutturato per consentire il gioco libero con attrezzatura adeguata, è dotato di tavoli e panche per organizzare attività didattiche all'aria aperta. ATTIVITA’ CURRICOLARI E POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA (CURRICOLO ESPLICITO) 1. MACROAREA “DEI LINGUAGGI E DELL’ESPRESSIVITA’”

(Si tratta di un’area che raggruppa i campi di esperienza “i discorsi e le parole”, “linguaggi, creatività ed espressione”, “il corpo e il movimento”, “il sé e l’altro”)

3 I.P.A.F.: Iniziative Progetti Attività Feste

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Nell'ambito del progetto educativo generale saranno attivate varie azioni atte ad aiutare il bambino a sviluppare delle competenze specifiche in vari ambiti. Tali attività saranno suggerite da “input” provenienti dalla realtà e dalla cultura contemporanea.

a) Percorsi curricolari:

i) Ascoltiamo le storie: educazione all'ascolto quotidiano con letture di albi illustrati, libri, storie, filastrocche, poesie, fiabe... ii) Musica e movimento: incontro collettivo in salone con balli, canti e canzoni mimate. iii) Bibliomobile: con il prestito dei libri che vengono periodicamente portati a casa dai bambini, ad intervalli quindicinali, per una lettura condivisa in famiglia. iv) Maninarte: in concomitanza con la festa di Primavera organizzata dalla Pro Loco verrà allestita a scuola una galleria d'arte con l'esposizione a scuola di alcuni lavori e manufatti eseguiti dai bambini durante 'anno scolastico. La mostra sarà aperta alle famiglie. v) Facciamo musical: I bambini si accosteranno al mondo della musica attraverso un percorso calibrato sulle loro capacità ed interesse. Si partirà dai ritmi più semplici fino ad arrivare a costituire un piccolo "coro" che canterà accompagnandosi con dei semplici strumenti musicali. Questo percorso sarà effettuato dai bambini piccoli e medi con le insegnanti di plesso, mentre i grandi lavoreranno con un'operatrice esterna impegnata nella nostra scuola da dodici anni. vi) Lingua comunitaria English: L'attività è seguita da un’insegnante della scuola. Ai bambini medi e grandi verranno proposti giochi, canzoni e filastrocche tipiche del mondo anglosassone che saranno poi ripetute nei momenti di "routine". I bambini piccoli verranno coinvolti in questa attività nei momenti di routine in piccoli e grandi gruppi. vii) Percorsi di prevenzione ai DSA con giochi metalinguistici: assonanze, catene di parole, accrescitivi, diminutivi, contrari, rime, poesie e filastrocche... viii) Tecnologia fruibile: Il percorso si propone di aiutare il bambino a conoscere e ad imparare il corretto uso delle seguenti attrezzature multimediali. ix) A scuola nessuno è straniero: percorsi di educazione interculturale e di integrazione

1. Percorsi di italiano L 2 2. Sostegno ai bambini con bisogni educativi specialistica 3. Educazione interculturale per favorire esperienze di conoscenza ed

integrazione. vi) Lingua friulana: Gli obiettivi che questo percorso si pone sono:

1. Avere consapevolezza della pluralità dei codici linguistici 2. Avere fiducia nelle proprie capacità di comunicazione 3. Consapevolezza di poter esprimere le medesime esperienze in modi diversi 4. Si racconteranno storie e fatti della tradizione con particolare riferimento a

contesti significativi presenti sul territorio (canti, balli, filastrocche, proverbi e modi di dire legati alle stagioni).

vii) La scuola in festa: durante l’anno scolastico ci saranno vari momenti di festa e di incontro: la festa dei Gattini, S. Lucia con l’arrivo dell’asinello, il calendario dell’Avvento con il burattino Santa Claus, la costruzione di un grande presepe, il teatro a scuola, la Befana e il Pignarûl, la festa in maschera di carnevale, il picnic, la festa del non compleanno ed il Musical di fine anno. v) Documentazione video: due insegnanti effettueranno delle riprese video di alcune attività particolarmente interessanti relative ai tre gruppi e faranno tre DVD da mostrare ai genitori.

b) Laboratori:

i) Gioco simbolico: negli atelier che riproducono la vita familiare del bambino: la casetta, la cucinetta, i travestimenti, il negozio, il dottore, la parrucchiera, il teatrino con i burattini per i bambini.

ii) Grafico pittorico e manipolativo: con gli spazi per la manipolazione di vari materiali (pongo, argilla, cartapesta, pasta salata…) della pittura con tantissimi tipi di colori ed attrezzature (tempere, acquerelli, chine, pastelli, pennarelli, forbici…)

iii) Palestra: con attrezzature mobili e fisse per fare esperienza con il movimento. iv) Teatro dei burattini e animazione del libro: con spettacoli mensili che le insegnanti organizzano

per tutti i bambini. v) Laboratorio musicale: con gli strumenti e il materiale sonoro. vi) Multilab: con 7 postazioni di computer. vii) Tecnologia fruibile

2. MACROAREA “DELLA VITA INTORNO A NOI” (si tratta di un’area che raggruppa i campi di esperienza “Il sé e l’altro”, “ il corpo e il movimento”, “la conoscenza del mondo”)

a) Percorsi curricolari

i) Progetto accoglienza: “A scuola si sta bene” per favorire l'inserimento dei bambini nella scuola si sono attuate le seguenti modalità:

1. Predisposizione di un ambiente accogliente e rassicurante

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2. Accoglienza e reinserimento per tutti i bambini della scuola con frequenza antimeridiana per i primi giorni di scuola.

3. Progetto Accoglienza per i nuovi iscritti 4. Festa dei “Gattini” che vengono accolti con festeggiamenti da parte di tutta la

scuola. ii) Ci incontriamo con gli amici Remigini: i bambini grandi si incontreranno con quelli della prima

primaria varie volte durante il corso dell’anno nei due plessi per lavorare insieme ad un percorso concordato con le insegnanti.

iii) Educazione psicomotoria: realizzata in un apposito spazio opportunamente attrezzato per creare un ambiente caldo, accogliente e piacevole, ricco di materiali morbidi e colorati come grandi cubi e parallelepipedi di gommapiuma... da buttare giù, lanciare e utilizzare per costruire, teli e foulard colorati per avvolgersi, nascondersi, travestirsi ed inventare. Ci sono strutture per scivolare, spalliere per il salto, grossi materassi. Tutto ciò serve per vivere il piacere del movimento e per imparare a giocare, esprimersi, rassicurarsi e condividere.

iv) Insegnamento della Religione cattolica e attività alternative: per i bambini che si avvarranno dell’insegnamento della R.C. saranno proposte attività ed esperienze atte a promuovere l’amicizia, la solidarietà, la conoscenza e quindi l’accettazione di realtà sociali, culturali e religiose diverse dalle proprie e a conoscere la storia di Gesù, bambino come loro, inserito nel tempo e nei luoghi descritti dal Vangelo, attraverso immagini di film, diapositive, canzoni e musiche. I bambini che non si avvalgono di questo insegnamento svolgono un percorso di educazione alla cittadinanza con attività inerenti i diritti dell’infanzia con l’utilizzo di vari libretti creati da autori significativi.

v) Progetto “Per una didattica inclusiva” coinvolge tutte le classi comprese quelle in cui sono inseriti gli alunni diversamente abili.

b) Laboratori:

i) Costruzioni: con giochi di tipo lego, legnetti, mattoncini morbidi, incastri, perle, chiodini, giochi fino-motori vari

ii) Salone: per incontri collettivi, ascolto della musica, balli, giochi e canti iii) Giardino: con le sabbionaie, la casetta e i giochi strutturati (scivoli, asse di equilibrio, altalene,

castello…).

3. MACROAREA “DEI PERCHE’ E DELLE ESPERIENZE” (Si tratta di un’area che raggruppa i campi di esperienza “la conoscenza del mondo”, “ il sé e l’altro”)

a) Percorsi curricolari:

i) Rapporti con il territorio e visite didattiche: sono previsti degli incontri con agenzie esterne che a vario titolo si rapportano con la scuola e che avverranno nel plesso o all’esterno

1. “Circolo culturale ricreativo Villa Primavera” offre spettacolo e merenda pe favorire incontro tra scuola e territorio

2. Gruppo “Insieme” di Basaldella per la preparazione di attività legate alla tradizione friulana: (il Pignarûl, la Befana...)

3. Con i Vigili Urbani per l’educazione stradale, 4. Spettacolo teatrale a scuola offerto dal Comitato Mensa 5. Con l’IPSSA i Pozzuolo del Friuli per la visita ai vivai e al laboratorio

scientifico 6. Con la Gamud di Udine 7. Uscite per conoscere meglio il nostro territorio 8. Visita alla Caserma dei Vigili del fuoco di Udine

ii) Com’è bello mangiar sano: si tratta di un progetto di educazione alimentare che coinvolgerà tutti i bambini e che si prefigge di:

1. Effettuare esperienze di degustazione 2. Effettuare misurazioni e quantificazioni 3. Condividere momenti di socializzazione legati all’alimentazione 4. Conoscere storie, filastrocche, poesie a tema alimentare 5. Favorire la capacità di collaborazione tra bambini 6. Lavorare nella cucina a misura di bambino con attrezzature, utensili e

materiali vari per esperienze di manipolazione del cibo (ortaggi e cereali). iii) Educazione stradale: sarà dedicata una settimana alla realizzazione del progetto finalizzato

alla conoscenza dei vari segnali stradali, al corretto comportamento in macchina e sulla strada per acquisire responsabilità e sicurezza. Il percorso terminerà con la consegna da parte dei Vigili urbani del Comune di Campoformido del “foglio rosa” e della “patente” del bravo pedone ai bambini medi e grandi.

iv) Documentazione video v) Percorsi di prevenzione e sicurezza: promozione della cultura della prevenzione e della

sicurezza con relative prove di evacuazione previste dal Piano dell'Istituto.

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b) Laboratori:

i) Logico matematico: in quest'aula i materiali sono già predisposti per colore a seconda delle età per facilitare l'autonomia. I bambini autonomamente o con la guida dell'adulto utilizzano giochi strutturati, puzzle, tombole, memory, seriazioni, sequenze spaziali e temporali. Si avvicinano così ai primi sistemi di calcolo, operano su quantità, si cimentano in misure di peso e lunghezza, fanno le prime ipotesi causa- effetto.

Nella scuola è attivo, durante il periodo estivo, il Centro Vacanze organizzato dal Comune di Campoformido

e dalla Biblioteca comunale di Campoformido. N.B. Il presente piano è di natura previsionale, pertanto il suo grado di attuazione dipenderà dalle risorse

umane e finanziarie disponibili nel periodo previsto per la realizzazione.

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6.3.Scuola dell’Infanzia di Terenzano

DATI ORGANIZZATIVI GENERALI

Sede: Scuola dell’infanzia – via Giuseppe Verdi, 24/Via Vieris,7 – Terenzano Telefono e fax: 0432 560127

E-mail: [email protected] Orari: la scuola funziona dalle ore 8,00 alle ore 16,00

E’ previsto il servizio di pre-accoglienza dalle ore 7,30, per i genitori che ne fanno richiesta. Il servizio è gratuito, è offerto e gestito dal Comune di Pozzuolo del Friuli

SEZIONI E ALUNNI

Sezione A

Sezione B

Sezione C

Sezione D

Sezione E

Totale alunni

26 28 22 26 25 120

I bambini nati da gennaio ad aprile 2013 frequentano da settembre 2015

CORPO DOCENTE E ALTRO PERSONALE Il personale consta di:

11 insegnanti (di cui un semi-esonero e un part time)

1 insegnante di Religione Cattolica (1 giorno e una mattinata la settimana) La scuola dell’infanzia rispetta il modulo di funzionamento orario dei docenti su doppio turno giornaliero. Gli orari sono distribuiti e organizzati in maniera tale da privilegiare al massimo la compresenza delle insegnanti al fine di strutturare in modo funzionale i gruppi di bambini nelle attività.

Sostegno per 4 alunni DA Operano inoltre: 2 collaboratori scolastici per la gestione del servizio scolastico (pulizia, apertura e chiusura dell’edificio,

assistenza igienico-sanitaria, collaborazione con gli insegnanti per la sorveglianza e l’assistenza degli alunni durante le ore di permanenza a scuola).

2 cuoche, un aiuto di cucina; il menù redatto dall’A.S.S.L., i pasti vengono preparati giornalmente all’interno della scuola.

2 accompagnatrici (1 al mattino e 1 al pomeriggio) che assistono i bambini durante il tragitto su mezzi SAF. Il trasporto è offerto dal Comune di Pozzuolo del Friuli ed è rivolto a tutti i bambini che non risiedono nella frazione di Terenzano.

La scuola di Terenzano collabora con:

il Servizio Sociale Territoriale per i bambini e le famiglie in difficoltà;

con l’Istituto riabilitativo “La Nostra Famiglia” di Pasian di Prato ed il Servizio di Neuropsichiatria infantile dell’Ospedale Civile di Udine, per gli alunni con certificazione (L.104/92) e con difficoltà legate a vari aspetti evolutivi.

MODALITA’ PARTECIPATIVE DELLE FAMIGLIE (CURRICOLO INTEGRATO)

- Consiglio intersezione (5 rappresentanti – 4 incontri)

Assieme al Comitato Genitori tende ad arricchire i percorsi formativi, esprime e formula valutazioni sulle attività integrative e sui servizi

- Comitato Genitori/Mensa (Consiglio Intersezione più genitori eletti nel Consiglio di Circolo ed eventuali

collaborazioni di altri genitori) Favorisce e agevola la comunicazione e la collaborazione tra famiglie, organi collegiali, Enti e Associazioni territoriali. All’interno del Comitato Genitori si individua il:

- Comitato mensa - (ne fanno parte: il Comitato Genitori, una rappresentante dei docenti, la cuoca e un

rappresentante dell’Amministrazione comunale) Vigila sul servizio erogato, verifica ed eventualmente migliora l’offerta in base alle esigenze degli utenti.

- Assemblee con i genitori e colloqui individuali - Progetto Accoglienza – La scuola rivolge grande attenzione all’inserimento dei bambini nuovi iscritti e

all’accoglienza delle loro famiglie creando un collegamento significativo tra il bambino, il suo mondo interiore, la sua famiglia e la realtà della scuola. Sono previste, tra le altre iniziative:

Assemblea informativa generale nel mese di gennaio prima delle iscrizioni

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Tre giorni di presenza dei bambini nella scuola, accompagnati dai loro genitori o altri adulti, nel mese di giugno dell’anno scolastico precedente la loro frequenza

Assemblea per concordare le azioni dell’inserimento (mese di giugno)

Apertura anticipata della scuola (2gg. di anticipo rispetto al normale calendario scolastico) per l’accoglienza dei bambini nuovi iscritti

1. Scuola Aperta – La scuola promuove l’ingresso e la partecipazione dei genitori all’interno delle

attività didattiche attraverso iniziative e modalità che si concordano di anno in anno. 2. Iniziative dei genitori – La scuola favorisce e dà ampio spazio alle iniziative dei genitori che

mirano ad ampliare l’offerta formativa della scuola. Le iniziative più significative sono la Mostra di Natale, e lo spettacolo teatrale per la festa di fine anno.

3. Feste nella scuola – I genitori e le famiglie sono coinvolte nell’organizzazione e nella

partecipazione attiva agli eventi legati al Natale, al Carnevale e alla Festa di fine anno. L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

ORGANIZZAZIONE CURRICOLARE- EDUCATIVO-DIDATTICA (CURRICOLO IMPLICITO) La scuola dell’infanzia di Terenzano promuove la relazione, il gioco, l’esperienza, l’esplorazione, l’osservazione e l’agire del bambino che assume così il ruolo di protagonista della propria formazione. L’organizzazione degli spazi della scuola soddisfa il bisogno dei bambini di giocare, muoversi, socializzare e riconoscersi. Le attività che i bambini intraprendono, vengono documentate con svariate modalità lasciando tracce visibili dei percorsi individuali e di gruppo. Le aule sono strutturate in luoghi di interesse che rispondono, per azioni e materiali, alle esigenze dei bambini di tre, quattro e cinque anni. Nelle aule trovano posto: Spazio dell’accoglienza, della conversazione Spazio dell’affettività Spazio Grafico-pittorico, manipolativo Spazio della lettura Giochi logici Costruzioni Assemblaggio di materiali cartacei e di recupero Computer Spazio dell’osservazione scientifica.

Aula dello spazio psico-motorio

Salone > spazi grosso-motorio, affettivo, della drammatizzazione

Spazio della biblioteca

Aula Jolly > spazio laboratoriale, spazio biblioteca

2 Aula laboratorio> l’aula arancio e l’aula verde Le attività che i bambini svolgono nella sezione sono di tipo:

Libero

Semilibero

Strutturato

Semistrutturato

Individualizzato

Personalizzato La scuola organizza attività per gruppi che consentono di rispondere ai diversi bisogni dei bambini:

Gruppo sezione

Piccolo gruppo

Gruppo per età omogenea

Gruppo per età eterogenea

Grande gruppo

Piccoli gruppi o interventi personalizzati La modalità organizzativa prevede grande flessibilità e alternanza degli insegnanti nei gruppi di bambini anche per la realizzazione dei laboratori e dei progetti. Le insegnanti risultano perciò, di volta in volta, contitolari di sezione/gruppo.

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ATTIVITA’ EDUCATIVO-DIDATTICHE E POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

(CURRICOLO ESPLICITO)

1 MACROAREA “DEI LINGUAGGI E DELL’ESPRESSIVITÁ” (si tratta di un’area che raggruppa i campi di esperienza “i discorsi e le parole”, “ Immagini, suoni, colori”, “il corpo e il movimento”, “il sé e l’altro”)

a) Percorsi:

i) Percorsi di educazione alla lettura, animazione del libro, story-telling. In questi percorsi rientrano anche le azioni riferite al progetto “Tanti libri, Tante storie”. Esso è realizzato attraverso le attività di lettura, di animazione, e del “Prestito del libro” nell’ambito delle azioni didattiche del plesso; inoltre è prevista la collaborazione con la Biblioteca del Comune di Pozzuolo del Friuli, dove sono previste uscite e letture a cura delle operatrici.

ii) Percorsi di Lettura e animazione del libro attraverso l’uso del computer e del proiettore (PowerPoint), di condivisione di vissuti personali (il personaggio mediatore Cangù), di espressione corporea (baby dance) che rientrano nel Progetto di plesso “Il buongiorno si vede dal mattino”;

b) Laboratori:

i) Lingua e cultura friulana Il laboratorio offre ai bambini la possibilità di apprendere o di rafforzare la conoscenza della lingua storica locale. Veder riconosciuta e valorizzata tale espressione anche nell’ambito scolastico, rafforza la propria identità e facilita l’apertura serena e costruttiva verso l’altro. Le attività relative a questo laboratorio sono curriculari. ii) Lingua inglese Attraverso il gioco, l’ascolto, il fare e l’agire in situazioni motivanti e stimolanti i bambini hanno la possibilità di accostarsi, divertendosi, alla lingua inglese e di familiarizzare e sperimentare un codice linguistico diverso dal proprio.4 Le attività relative a questo laboratorio sono curricolari. iii) Educazione Musicale In collaborazione con la Società Filarmonica di Pozzuolo, la scuola offre a tutti i bambini un percorso di educazione musicale che ha la finalità di educare all’ascolto, conoscere la realtà sonora, esprimersi con i suoni, mettersi in relazione con essi, produrre e inventare sequenze sonore in un contesto ludico cognitivo. iv) Assemblaggio creativo La scuola offre l’opportunità di lavorare con materiali di recupero messo a disposizione dei bambini con il fine di agire, creare, costruire, progettare, inventare e realizzare opere d’arte.

Piani personalizzati di sezione.

2 MACROAREA “DELLA VITA INTORNO A NOI” (Si tratta di un’area che raggruppa i campi di esperienza “Il sé e l’altro”, “il corpo e il movimento”, “la conoscenza del mondo”)

a) Percorsi:

i) Percorsi sensoriali di approccio, conoscenza, osservazione e trasformazione degli alimenti legati al Progetto di Educazione Alimentare.

ii) Percorsi di educazione interculturale e di integrazione Percorsi di rinforzo e consolidamento degli apprendimenti per il Successo Formativo, percorsi di italiano L2, sostegno ai bambini con bisogni speciali. L’educazione interculturale favorisce nei bambini l’atteggiamento di curiosità, apertura e fiducia nell’esperienza del conoscere e interagire con l’altro diverso da me e con il nuovo in generale.

iii) Percorsi di educazione ambientale e alla sostenibilità per avvicinare i bambini alla comprensione dei sensibili equilibri che governano la natura, attraverso attività di recupero degli scarti e di controllo degli sprechi, attraverso l coltivazione di piccole piante o dell’orto.

iv) Percorsi di Educazione al rispetto, alla partecipazione, alla corresponsabilità, alla consapevolezza dei diritti e dei doveri individuali nella convivenza in comunità.

v) Percorsi di Educazione Stradale per scoprire le regole condivise e sviluppare il senso di cittadinanza, insieme alla promozione di una cultura della prevenzione e sicurezza, nell'ambito dei progetti “Sicuramente”5 “Ambiente sicuro”6

vi) Insegnamento Religione Cattolica è svolto dall’insegnante incaricata; i bambini/ gli alunni che non si avvalgono di questo insegnamento svolgono attività inerenti ai diritti dell’infanzia.

4 Nei laboratori al punto i) e ii) viene utilizzata la metodologia CLIL per brevi percorsi modulari

5 In collaborazione con U.S.R. e l'Università di Udine, in continuità con le azioni svolte nell'a.s. 2011/2012

6 In collaborazione con il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Udine

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b) Laboratori:

i) Pratica psicomotoria. E’ un’attività durante la quale il bambino ha la possibilità di esprimersi creativamente, di scoprire il mondo esterno, di crescere e maturare attraverso la sua espressione globale caratterizzata dall’unione tra motricità, affettività e dimensione cognitivita.

ii) Laboratorio di Yoga per bambini. Esso realizza il progetto “Mi conosco e mi rilasso con lo yoga”, una proposta indirizzata ai bambini più piccoli. Lo yoga praticato a scuola viene riconosciuto come “sistema dinamico di esercizio fisico da cui i bambini possono trarre benefici quali: l’armonia, il coordinamento e l’elasticità del movimento, lo sviluppo della capacità di attenzione e di concentrazione …”7

4. Piani personalizzati di sezione.

3 MACROAREA “DEI PERCHE’ E DELLE ESPERIENZE” (Si tratta di un’area che raggruppa i campi di esperienza “la conoscenza del mondo”, “il sé e l’altro”)

a) Percorsi curricolari:

i) Utilizzo nuove tecnologie Il bambino è indirizzato al linguaggio multimediale anche attraverso l’uso del computer nei suoi aspetti comunicativi, educativi e didattici. Percorsi di continuità educativa con la scuola primaria.

b) Laboratori:

i) Laboratorio di esperienze scientifiche, sperimentazioni, osservazioni dirette di elementi naturali.

ii) Laboratorio logico-matematico: i bambini si avviano a scoprire, intuire ed operare con le prime nozioni logiche e regole matematiche, attraverso il gioco e l’agire in prima persona in attività predisposte

iii) Laboratorio di assemblaggio con materiali di recupero e riciclabili.

Piani personalizzati di sezione. N.B. Il presente piano è di natura previsionale, pertanto il suo grado di attuazione dipenderà dalle risorse umane e finanziarie disponibili nel periodo previsto per la realizzazione

7 Dal protocollo d’intesa con la Conferenza nazionale Yoga e il MIUR, 23 luglio 1998.

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7. SCUOLE PRIMARIE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO DI POZZUOLO DEL FRIULI

Per l’arricchimento del curricolo, il progressivo innalzamento del livello di qualità degli apprendimenti,

l’equilibrato ed armonico sviluppo della personalità dei bambini, l’organizzazione didattica della scuola

primaria si fonda sui seguenti punti qualificanti sia sul piano strutturale, sia sul piano metodologico didattico.

Gruppo docente

La pluralità dei docenti si realizza mediante la costituzione di gruppi di insegnamento, formati da un’articolazione progressivamente più complessa dalla prima alla quinta classe. Il gruppo d’insegnamento è responsabile della guida dei processi di formazione dell’alunno, senza escludere soluzioni più flessibili che consentano l’uso ottimale delle risorse di personale docente in rapporto alle classi, all’intero plesso o a più plessi del Circolo. Il gruppo di insegnamento opera secondo i criteri di qualità definiti dalle norme e professionalmente riconosciuti. In particolare garantisce l’unitarietà dell’insegnamento attraverso una progettazione didattica corresponsabile, con regole e stili condivisi di relazione educativa. In tale contesto appare assai utile e qualificante la programmazione settimanale o plurisettimanale. Tale attività consente l’individuazione degli obiettivi e la definizione delle strategie per il loro raggiungimento, nonché il momento ideale di confronto di singole posizioni per giungere alla piena efficacia della progettazione didattica. Ambiti disciplinari

Nel gruppo di insegnamento la suddivisione delle competenze tra gli insegnanti è realizzata per aree o ambiti disciplinari in base al progetto di gruppo, in modo da garantire l’efficacia didattica e valorizzare le competenze professionali. Gli insegnanti di sostegno, di lingua straniera e di religione cattolica, operano in modo unitario e corresponsabile con gli altri docenti per garantire la coerenza curricolare, didattica e organizzativa degli interventi. Attività didattiche

L’attività didattica si sviluppa secondo i criteri evidenziati nei più recenti documenti di indirizzo: 1. Sviluppo di attività di ricerca, individuale e di gruppo, che insegnino a responsabilizzarsi e ad

organizzare il pensiero, capacità cruciali nel moderno mondo della comunicazione e del lavoro; 2. Acquisizione di competenze trasversali trasferibili e utilizzabili in ambiti diversi del sapere; 3. Riferimento alla pratica del gioco come invito a proporre contesti didattici all’interno dei quali

l’apprendere sia un’esperienza piacevole e gratificante Impiego degli strumenti multimediali che, oltre ad essere estremamente motivanti, danno il senso di disporre di risorse per il saper fare e consentono di non disperdere ma valorizzare forme di intelligenza intuitiva, empirica e immaginativa, assai diffuse tra i ragazzi.

Organizzazione delle attività

Le attività didattiche possono essere organizzate e svolte con modalità diverse allo scopo di rendere più efficace l’intervento formativo:

Lezione collettiva a livello di classe Si ricorre all’uso della lezione collettiva per economizzare il tempo scolastico nel momento in cui si comunicano informazioni uguali per tutti o si utilizzano mezzi audiovisivi o altri strumenti fruibili contemporaneamente da un grande gruppo.

Attività di piccolo gruppo Il lavoro di gruppo visto come alternativa all’insegnamento collettivo è essenziale per la sua funzione formativa (sia sul piano dell’apprendimento che sul piano relazionale), si basa sulla condivisione e sulla disponibilità.

Attività per gruppi formati da alunni di classi diverse (classi aperte) L’organizzazione a classi aperte, oltre a un diverso uso degli spazi e delle attrezzature a disposizione, permette un maggior sviluppo delle potenzialità degli alunni mediante la fruizione di maggiori e diverse opportunità di apprendimento e di stimolo delle attitudini individuali.

Interventi personalizzati L’individualizzazione come trattamento differenziato degli alunni è una strategia che consente di soddisfare le necessità di formazione di ciascuno. Necessita di un’attenta analisi delle pre-conoscenze e dell’individuazione delle potenzialità, di un’impostazione di un rapporto docente/alunno adeguato alle esigenze del soggetto, di una riflessione sullo stile personale di apprendimento degli alunni e sulle condizioni che determinano situazioni favorevoli agli apprendimenti, di un adeguamento delle proposte didattiche alle reali potenzialità dei singoli alunni. Tenendo conto di tutto ciò, si ritiene che gli alunni diversamente abili o in ogni modo con riconosciute difficoltà possano seguire i piani programmati per la classe nella sua generalità. Le Scuole del nostro Istituto considerano l’integrazione come risorsa e valore per l’intera comunità scolastica in cui i problemi degli alunni diversamente abili e dell’integrazione aiutano a migliorare la qualità dell’educazione per tutti. L’integrazione, quale processo di ricerca delle condizioni in cui le azioni didattiche vengono calibrate ai bisogni dell’alunno e alle possibilità degli alunni diversamente abili, implica piccoli adattamenti da parte dell’alunno e della scuola (adattamenti delle risorse, dei linguaggi, dei contesti e delle proprie possibilità con quelle degli altri). Si tratta di fare della scuola un ambiente di apprendimento per tutti, di creare un clima sociale positivo e di rendere la scuola adeguata esigenze formative di ciascuno.

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7.1 Scuola primaria di Basaldella

DATI ORGANIZZATIVI GENERALI

Sede: Scuola Primaria “Divisione Alpina Julia” – V. Vittorio Emanuele - Basaldella

Telefono e fax: 0432 561459

E-mail:[email protected] Orari: 1. La scuola funziona con un orario di 27 ore curricolari più 1 ora facoltativa di laboratorio per tutte le classi TEMPO SCUOLA Da lunedì a sabato 8.00 – 12.40 – classi IVA, V^A Da lunedì a venerdì 8.00 – 12.40 con due rientri (fino alle 16.00) – classi I e IIA, IB e IIB, IIIA; IIIB e IVIB, VB. Vengono attivati dall’Amministrazione comunale di Campoformido alcuni servizi ad integrazione delle attività scolastiche su richiesta dei genitori. Preaccoglienza (7.30 – 7.55) Assistenza mensa e gioco (12.40 – 14.00) Doposcuola (14.00 – 16.00) Postaccoglienza dalle ore 16.00 alle 16.30 per alcuni bambini al termine del rientro o delle attività integrative extracurricolari. CLASSI E ALUNNI Nella scuola sono presenti 11 classi.

Classi prime

Classi seconde

Classi terze

Classi quarte

Classi quinte

Totale alunni

42 44 41 45 29 201

CORPO DOCENTE E ALTRO PERSONALE Nella scuola prestano servizio: 13 docenti di classe; 1 docente di lingua inglese; 2 docente di religione cattolica (20 h +2h) 4 docenti di sostegno; 3 educatori; Operano inoltre: 3 collaboratori scolastici per la gestione del servizio scolastico (pulizia, apertura e chiusura dell’edificio, assistenza igienico-sanitaria, collaborazione con le insegnanti per la sorveglianza e l’assistenza degli alunni durante le ore di permanenza a scuola. Il servizio di refezione in mensa è affidato dal Comune ad una ditta esterna . Il servizio scuolabus è garantito, ai richiedenti, in concomitanza con l’inizio ed il termine delle attività curricolari e delle attività integrative extracurricolari.

MODALITA’ PARTECIPATIVE DELLE FAMIGLIE

Consiglio d’ Interclasse

Promuove assieme al Comitato Genitori azioni tese a migliorare la collaborazione tra scuola e famiglie,

avanza proposte di attività per l’arricchimento dei percorsi formativi, esprime pareri sulle attività

integrative e sui servizi.

Comitato Genitori

Favorisce ed agevola la comunicazione e la collaborazione tra famiglie, organi collegiali, enti ed

associazioni territoriali.

Comitato Mensa

Vigila sul servizio erogato, verifica ed eventualmente migliora l’offerta in base alle esigenze degli utenti.

Gruppo interistituzionale

E’ costituito dalle diverse componenti territoriali impegnate nel coordinamento e nella gestione del

Progetto di Scuola Integrata

Assemblee con i genitori e colloqui individuali.

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Sono previsti i seguenti momenti di incontro e di scambio con le famiglie: assemblee generali di inizio

anno colloqui individuali bimestrali (nei mesi di novembre, febbraio, aprile e giugno). Si prevedono

colloqui individuali aggiuntivi su richiesta dei genitori e/o degli insegnanti in caso di situazioni

particolari.

I Genitori collaborano attivamente all’organizzazione delle attività che la scuola propone e che sono

previste dal presente Piano dell’Offerta Formativa (I.P.A.F.)8

ATTIVITA’ CURRICOLARI E POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

1. AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA a) Modalità curricolari e laboratori:

i) Lingua e cultura friulana e attività alternative: impartito da un insegnante specialista esterno, in tutte le classi, per gli alunni che ne hanno fatto richiesta. I bambini che non si avvalgono dell’insegnamento della lingua e cultura friulana realizzano le stesse attività ma in lingua italiana;

ii) Attività integrative curricolari: (educazione motoria) nelle classi 1B, 2B, 5B svolte da insegnanti specialiste;

iii) Progetto regionale “Movimento in 3S”: promozione della salute nella Scuola primaria attraverso la sport. Sono coinvolte le classi 3A, 3B, 4A, 4B, 4C, 5 A.

iv) Progetto di continuità con la scuola dell’infanzia Sono coinvolti gli alunni e gli insegnanti della sezione dei grandi della scuola dell’infanzia e delle classi prime della scuola primaria.

v) Progetto continuità scuola primaria e scuola secondaria di primo grado: Sono coinvolti gli alunni e i docenti delle classi quinte della scuola primaria e delle classi prime della scuola secondaria di primo grado. Le attività permetteranno di avviare i processi di socializzazione e di apprendimento e favoriranno lo scambio di conoscenze ed esperienze nelle classi prime.

vi) Giochi di fine anno: a conclusione degli interventi di educazione motoria condotti dall’insegnante specialista, tutti gli alunni, suddivisi in squadre, sono coinvolti in giochi.

vii) Progetto di musica (Bando regionale) viii) Progetto teatro (Bando regionale) ix) Eventi comuni

b) Laboratori opzionali:

i) Laboratori di lettura in tutte le classi (1 ora nelle classi I,II,III,IV,e V ) che prevedono attività di ascolto, lettura animata e drammatizzazione

c) Attività e servizi extracurricolari:

i) Attività motoria ad indirizzo pallavolo per le classi prime, seconde e terze ii) Attività motoria ad indirizzo calcio (1^ e 2^) iii) Attività espressive artistico-pittoriche -pittura e decoupage - (distinte per il 1° e 2° ciclo) iv) Laboratorio di inglese promosso da genitori della scuola v) Preaccoglienza (vedi orario) vi) Assistenza mensa e gioco (idem) vii) Doposcuola (idem) viii) Postaccoglienza (idem) ix) Laboratorio musicale (3^ 4^, 5^) x) Attività motoria a indirizzo pallamano (2^, 3^, 4^ e 5^)

2. AREA STORICO-GEOGRAFICA a) Modalità curricolari e laboratori:

i) Progetto di educazione alla sostenibilità: Sono previste attività interdisciplinari e incontri con mediatori culturali provenienti da diversi

paesi e con persone ed associazioni testimoni di azioni e di aiuto e di sostegno verso

popolazioni in condizioni di difficoltà.

ii) Religione Cattolica e/o Attività alternative: gli alunni che hanno scelto di avvalersi

dell’insegnamento della Religione Cattolica svolgono il percorso con l’insegnante secondo le

consuete modalità. I bambini che non si avvalgono di questo insegnamento svolgono attività di

studio assistito.

iii) Promozione della cultura della prevenzione e della sicurezza con le consuete prove di

evacuazione e gli eventuali interventi della Polizia Stradale.

8 I.P.A.F.: Iniziative Progetti Attività Feste

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AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA

Modalità curricolari e laboratori:

i) Attività informatica ed utilizzo del laboratorio multimediale 1. Laboratori opzionali:

i) Organizzazione del plesso: attraverso la suddivisione di incarichi specifici gli insegnanti sono coinvolti nella gestione del plesso.

ii) Intervento dell'Associazione Donatori di sangue per la classe quinta iii) “Corpo, movimento ed ambiente”: Progetto di educazione ambientale per le classi quinte.

Nell’ambito del progetto vengono svolte le seguenti iniziative: iv) Progetto BES:gestione dei bisogni educativi speciali anche attraverso l’uso delle tecnologie

informatiche (Bando regionale) v) Progetto “Frutta nelle scuole”

b) Attività e servizi extracurricolari:

i) Corso di computer per le classi terze, quarte e quinte Durante il periodo estivo è attivo il Centro Vacanze gestito dal Comune di Campoformido in collaborazione

con la Biblioteca Comunale di Campoformido.

N.B. Il presente piano è di natura previsionale, pertanto il suo grado di attuazione dipenderà dalle risorse

umane e finanziarie disponibili nel periodo previsto per la realizzazione.

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7.2 Scuola primaria di Campoformido

DATI ORGANIZZATIVI GENERALI Sede: Scuola Primaria “San Giovanni Bosco” – V. C.Percoto - Campoformido Telefono e fax: 0432 662470 E-mail: [email protected] Orari: la scuola funziona con un orario di 29 ore curricolari TEMPO SCUOLA Da lunedì a sabato 8.00 – 12.50 Da lunedì a venerdì 8.00 – 12.50 con due rientri e servizio mensa (Lunedì 13.50 – 16.30 Mercoledì 13,50 – 16,00). Vengono attivati dall’Amministrazione comunale di Campoformido alcuni servizi ad integrazione delle attività scolastiche su richiesta dei genitori.

Preaccoglienza (7.30 – 8.00) dal lunedì al venerdì Assistenza mensa e gioco (12.50 – 14.00) martedì, giovedì e venerdì Doposcuola (14.00 – 16.00) martedì, giovedì e venerdì

CLASSI E ALUNNI

Nella scuola sono presenti 10 classi:

Classi prime

Classe seconda

Classi terze

Classi quarte

Classi quinte

Totale alunni

27 43 23 40 37 170

SPAZI

Nella scuola sono presenti:

10 aule per le attività curricolari;

1 aula di musica;

1 laboratorio di pittura;

1 aula di inglese;

1 aula di IRC;

1 spazio biblioteca;

1 laboratorio informatico dotato di 11 postazioni;

1 aula per le attività in piccolo gruppo e/o sostegno individualizzato. CORPO DOCENTE E ALTRO PERSONALE

Nella scuola prestano servizio: 9 docenti di classe a tempo pieno più 3 docenti di classe a tempo parziale; 1 docente di lingua inglese; 1 docente di religione cattolica (che presta servizio su due plessi); 3 docenti di sostegno di cui due con cattedra completa ed uno con orario suddiviso su più plessi); Operano inoltre: 2 collaboratori scolastici (pulizia, apertura e chiusura dell’edificio, assistenza igienico-sanitaria, collaborazione con le insegnanti per la sorveglianza e l’assistenza degli alunni durante le ore di permanenza a scuola) più un collaboratore a 12 ore. Il servizio di refezione in mensa è affidato dal Comune ad una ditta esterna. Il servizio scuolabus è garantito, per gli alunni residenti, in concomitanza con l’inizio ed il termine delle attività curricolari. MODALITA’ PARTECIPATIVE DELLE FAMIGLIE

Consiglio d’ Interclasse

Opera nell’intento di migliorare la collaborazione tra scuola e famiglie, avanza proposte di attività per

l’arricchimento dei percorsi formativi, esprime pareri sulle attività integrative e sui servizi.

P.O.F. I.C. Pozzuolo del Friuli a.s.2015/2016

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13) Gruppo interistituzionale E’ costituito dalle diverse componenti territoriali impegnate nel

coordinamento e nella gestione del Progetto di Scuola Integrata 14) Assemblee con i genitori e colloqui individuali.

Si prevede all’inizio dell’anno un’assemblea per tutte le classi, altre assemblee di classe possono essere programmate in corso d’anno qualora se ne rilevi la necessità. I colloqui individuali hanno cadenza bimestrale ma si prevedono colloqui individuali aggiuntivi su richiesta dei genitori e/o egli insegnanti in caso di situazioni particolari. I Genitori collaborano attivamente all’organizzazione delle attività che la scuola propone e che sono previste dal presente Piano dell’Offerta Formativa (I.P.A.F.)9, in particolare:

Supporto all'organizzazione della Festa di Natale;

Premi per la Festa di Carnevale;

Festa di fine anno.

ATTIVITA’ CURRICOLARI E POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Le attività didattiche possono essere organizzate e svolte con modalità diverse allo scopo di rendere più

efficace l'intervento formativo e promuovere lo sviluppo armonico delle diverse dimensioni (cognitiva,

emotiva, affettiva, corporea, sociale).

Vengono inoltre previste attività e progetti che arricchiscono il percorso formativo degli alunni e possono

essere sia riferiti alle singole aree disciplinari che trasversali.

1) AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA a) Modalità curricolari e laboratori:

i) Progetto di educazione motoria partecipano tutte le classi; è previsto l’intervento di esperti esterni nell’ambito del Progetto di Scuola integrata;

ii) Progetto di continuità con la scuola dell’infanzia: finalizzato a favorire un graduale e sereno passaggio fra i due ordini di scuola, coinvolge insegnanti e alunni dell’ultimo anno della Scuo la dell’infanzia e delle prime classi della Scuola Primaria.

iii) Progetto di continuità con la scuola secondaria di primo grado; finalizzato a favorire un graduale e sereno passaggio fra i due ordini di scuola, coinvolge gli alunni e i docenti delle classi quinte della Scuola Primaria e delle classi prime della Scuola secondaria di primo grado

iv) Laboratorio di L2: per gli alunni stranieri v) Progetto teatro: coinvolge ogni anno, a rotazione, due classi del plesso ed intende promuovere

trasversalmente le capacità espressive e comunicative degli alunni vi) Progetto danze friulane con il Gruppo folkloristico di Passons vii) Interventi di mediatori linguistici a favore degli alunni stranieri viii) Progetto per l’arricchimento dell’offerta formativa: recupero e potenziamento linguistico ix) Lingua e cultura friulana: verrà progettata e proposta un'attività per classi aperte finalizzata

riflettere sui momenti più significativi dell'anno scolastico: Natale, Carnevale, Pasqua e festa di fine anno. Per i dettagli dell'attività si fa riferimento alla programmazione fatta dalle insegnanti del friulano.

x) Progetto festa insieme: tutti gli alunni del plesso collaborano nella progettazione di alcuni eventi significativi dell’anno: Natale, Carnevale e festa di fine anno scolastico.

xi) Insieme decoriamo l’albero… b) Laboratori opzionali:

i) Laboratori di lettura in tutte le classi. Laboratorio di lettura ed eventuale attività di drammatizzazione sia su testi scritti che su dialoghi ideati dai bambini, finalizzati allo sviluppo della correttezza espressiva scritta ed orale e della lettura, alla comprensione del testo, all’osservazione delle caratteristiche dei personaggi.

c) Attività e servizi extracurricolari:

i) Pallamano ii) Pallavolo iii) Attività espressive artistico-pittoriche iv) Assistenza mensa e gioco fino alle 14.00 v) Doposcuola

2) AREA STORICO-GEOGRAFICA a) Modalità curricolari e laboratori:

i) “Progetto di educazione alla cittadinanza e alla sostenibilità:

9 I.P.A.F.: Iniziative Progetti Attività Feste

P.O.F. I.C. Pozzuolo del Friuli a.s.2015/2016

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Sono previste attività interdisciplinari e incontri con mediatori culturali provenienti da diversi paesi e

con persone ed associazioni testimoni di azioni e di aiuto e di sostegno verso popolazioni in

condizioni di difficoltà.

ii) Religione Cattolica e/o Attività alternative: Gli alunni che hanno scelto di avvalersi dell’insegnamento della Religione Cattolica svolgono il

percorso con l’insegnante secondo le consuete modalità. I bambini che non si avvalgono di questo

insegnamento svolgono attività inerenti i diritti dell’infanzia.

iii) Promozione della cultura della prevenzione e sicurezza; iv) Progetto I.S.I.D.E.: attività interculturali e di sostegno al compito per bambini non italiani; v) “Progetto continuità” con la scuola dell’infanzia e secondaria di primo grado; vi) Educazione stradale (con la collaborazione della polizia Municipale per la classe 5^); vii) Progetto “Festa insieme”; viii) Progetto per l’organizzazione/gestione del plesso e per l’arricchimento dell’offerta formativa: Le insegnanti collaborano alla gestione degli aspetti organizzativi della scuola. In base alle

necessità ed opportunità riscontrate in corso d’anno e compatibilmente con le risorse disponib ili,

predispongono ulteriori iniziative finalizzate all’arricchimento dell’offerta formativa.

3) AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA a) Modalità curricolari e laboratori:

i) Progetto continuità con la scuola dell’infanzia e la scuola secondaria di primo grado. ii) Educazione alimentare iii) Momenti di attività laboratoriale definiti nella programmazione annuale iv) Progetto “Festa insieme” v) Giornata ecologica della classe quinta vi) Intervento dell’Associazione donatori di sangue per la classe quinta vii) Progetto per l’arricchimento dell’offerta formativa: recupero e potenziamento in ambito logico-

matematico

Durante il periodo estivo è attivo il Centro Vacanze gestito dal Comune di Campoformido in collaborazione

con la Biblioteca Comunale di Campoformido.

N.B. Il presente piano è di natura previsionale, pertanto il suo grado di attuazione dipenderà dalle risorse

umane e finanziarie disponibili nel periodo previsto per la realizzazione.

P.O.F. I.C. Pozzuolo del Friuli a.s.2015/2016

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7.3 Scuola primaria di Pozzuolo del Friuli

DATI ORGANIZZATIVI GENERALI

Sede: Scuola Primaria “XXX OTTOBRE” – V. V Novara – Pozzuolo del Friuli

Telefono e fax: 0432 669230

E-mail: [email protected]

Orari: la scuola funziona con un orario di 27 e un rientro classe 1^ A, 1^ B, 1^C, 2^ A, 2^B, 3^B 3^C, 4^B, 4^C, 5^b, 5^C dal lunedì al venerdì, 30 per tutte le classi 3^A, 4^A e 5^A dal lunedì al sabato.

TEMPO SCUOLA ANTIMERIDIANO CON UN SOLO RIENTRO

Da lunedì a sabato 8.00 – 13.00 Da lunedì a venerdì 8.00 – 13.00 con un rientro fino alle ore 16.00 (settimana corta)

Vengono attivati dall’Amministrazione comunale di Pozzuolo del Friuli alcuni servizi ad integrazione

delle attività scolastiche su richiesta dei genitori.

1. Preaccoglienza (7.30 – 8.00) da lunedì a sabato 2. Assistenza mensa e gioco (13.00 – 14.00) da lunedì a venerdì 3. Doposcuola (14.00 – 16.00) dal lunedì al venerdì

CLASSI E ALUNNI

Nella scuola sono presenti 14 classi:

CLASSI:

Classi prime

Classi seconde

Classi terze

Classi quarte

Classi quinte

Totale alunni

62 47 69 52 62 292

CORPO DOCENTE E ALTRO PERSONALE

Nella scuola prestano servizio:

17 docenti di classe;

1 docente di lingua inglese;

1 docente di religione cattolica;

4 docenti di sostegno Operano inoltre:

3 collaboratori scolastici per la gestione del servizio scolastico (pulizia, apertura e chiusura dell’edificio, assistenza igienico-sanitaria, collaborazione con le insegnanti per la sorveglianza e l’assistenza degli alunni durante le ore di permanenza a scuola).

Il servizio di refezione in mensa è affidato dal Comune ad una ditta esterna.

Il servizio scuolabus è garantito, per gli alunni residenti, in concomitanza con l’inizio ed il termine delle attività curricolari e delle attività integrative extracurricolari.

MODALITÀ PARTECIPATIVE DELLE FAMIGLIE

Consiglio d’Interclasse Assieme al Comitato Genitori opera nell’intento di arricchire i percorsi formativi, esprime pareri sulle

attività integrative e sui servizi.

Consulta dei genitori – Comitato dei genitori Favoriscono ed agevolano la comunicazione e la collaborazione tra le famiglie, organi collegiali, enti ed

associazioni territoriali.

Assemblee con i genitori e colloqui individuali.

Comitato mensa Vigila sul servizio erogato, verifica ed eventualmente migliora l’offerta in base alle esigenze degli utenti.

P.O.F. I.C. Pozzuolo del Friuli a.s.2015/2016

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ATTIVITÀ CURRICOLARI E POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

1. AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA a) Modalità curricolari e laboratori:

i) Continuità tra la scuola primaria, la scuola dell’infanzia e la scuola secondaria di primo grado avvia processi di socializzazione e di apprendimento nelle classi ponte e favorisce lo scambio di conoscenze/esperienze tra docenti (classi prime e quinte). Gli alunni delle classi quinte della scuola primaria parteciperanno ad attività laboratoriali presso la SS1° relativamente all’ambito scientifico e, durante la settimana di scuole aperte, all’abito tecnologico e di lingua inglese. Sono previste attività di compresenza presso la scuola primaria, svolte dai docenti della scuola secondaria di 1°, di francese, matematica e lettere. Gli stessi alunni parteciperanno anche al laboratorio di teatro in lingua inglese presso la scuola secondaria di 1°.

ii) Accoglimento tirocinanti la scuola ha dato la sua disponibilità ad ospitare tirocinanti della Facoltà di Scienza della formazione dell’Università di Udine che attueranno percorsi diversi in alcune classi del plesso.

iii) Festa degli alberi impegna gli alunni delle classi quarte nella manifestazione di messa a dimora degli alberi intestati ai bambini del Comune nati nell’anno precedente.

iv) Laboratorio teatrale (Il magazzino dei teatranti) coinvolge gli alunni delle classi quinte in occasione della rappresentazione natalizia.

v) Attività musicale con la consulenza della Società Filarmonica. Si inserisce nelle programmazioni di educazione al suono e alla musica dei docenti. Offre una consulenza specialistica mirata al coinvolgimento infantile nelle esperienze di ascolto, comprensione e produzione di suoni e di canti. Supporta tutti i momenti di animazione teatrale della scuola. Si ribadisce l’importanza di questo intervento per la completezza offerta che va anche ad integrare l’Offerta Formativa pomeridiana.

vi) Animazione del libro: le attività prevedono l’intervento nelle classi delle insegnanti curricolari e un intervento nelle classi quarte e quinte in collaborazione con la biblioteca civica di Pozzuolo

vii) Progetto biblioteca: Giunto al 17° anno di realizzazione, prevede l’apertura della biblioteca della scuola in orario

scolastico, per attività di prestito e consultazione da parte di alunni di tutte le classi. È attivo

anche un servizio di prestito interbibliotecario in collaborazione con la Biblioteca civica di

Pozzuolo del Friuli.

viii) Percorsi di intercultura: prevedono l’intervento di mediatori culturali di varie parti del mondo ix) Progetto I.S.I.D.E.: attività interculturali e di sostegno al compito per bambini non italiani; x) Progetti per una didattica inclusiva che coinvolgono tutte le classi, con particolare attenzione

agli alunni con Bisogni Educativi Speciali xi) Educazione alla legalità:le classi quinte incontreranno alcuni rappresentanti dell’Arma dei

Carabinieri sul tema della legalità; xii) Centenario della Prima Guerra Mondiale: gli alunni delle classi quinte partecipano ad una

rappresentazione teatrale per celerare l’anniversario della Grande Guerra xiii) Progetto regionale “Movimento in 3S”: promozione della salute attraverso lo sport. Sono

attualmente coinvolte le classi 1^A,1^B, 1^C, 2^A, 2^B, 3^C, 4^B, 5^A, 5^C xiv) Lingua e cultura friulana: insegnamento impartito da insegnanti di classe o da esperti esterni

agli alunni che ne hanno fatto richiesta xv) Rappresentazione teatrale natalizia. Gli alunni partecipano ad uno spettacolo teatrale offerto ai

genitori nel mese di dicembre xvi) Festa di Carnevale: è nella tradizione della scuola festeggiare giovedì grasso con una festa in

maschera a scuola. xvii) Giornata dei giochi sportivi: viene organizzata con molte associazioni del territorio e con quelle

che agiscono con la Scuola Integrata. xviii)Festa della musica e del teatro: è un saggio musicale e teatrale che presenta le attività svolte

dagli alunni sia in ambito curricolare sia nelle attività integrate. xix) Giornata di scuola aperta: è il momento conclusivo in cui la scuola accoglie i genitori e

documenta i propri percorsi didattici e progettuali attraverso cartellonistica e prodotti multimediali.

b) Laboratori opzionali:

i) Laboratorio “Parole e immagini” offre attività concernenti l’animazione alla lettura, la comprensione e la manipolazione di varie tipologie di testi con l’uso di tecniche espressive a corredo ed approfondimento delle attività di lettura (per le classi a 30 ore);

ii) Laboratorio di recupero e di approfondimento: prevede attività di recupero e potenziamento degli insegnamenti svolti in ambito curricolare (per le classi a 30 ore).

c) Attività e servizi extracurricolari:

i) Laboratorio di musica ii) Laboratorio d’arte iii) Minibasket

P.O.F. I.C. Pozzuolo del Friuli a.s.2015/2016

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iv) Minivolley- atletica v) Laboratorio teatrale vi) Calcio

2. AREA STORICO-GEOGRAFICA a) Modalità curricolari e laboratori:

i) Laboratorio di archeologia sperimentale: Il progetto continua la significativa esperienza di archeologia che la scuola conduce da alcuni anni.

ii) Giornata dei Diritti dell’Infanzia: Gli alunni sono coinvolti in un percorso di approfondimento sulla Carta dei Diritti dei Bambini (classi quarte).

iii) Primavera dell’Europa: Gli alunni sono coinvolti in un percorso di approfondimento sull’Unione Europea (classi quinte);

iv) Progetto Scalise: coinvolge le classi 2^A,2^B, 3^A,3^B, 3^C, 4^B e 4^C. il progetto prevede lezioni di anziani del territorio su vari argomenti legati alla loro esperienza di vita

v) Promozione della cultura della prevenzione e sicurezza: coinvolge tutti gli alunni in collaborazione con la Protezione Civile del Comune.

vi) Progetto biblioteca – percorsi di intercultura-lingua e cultura friulana-giornata di scuola aperta (vedi area linguistico-artistico-espressiva);

vii) Consulta dei Ragazzi e delle Ragazze. viii) Uscite didattiche

b) Laboratori opzionali:

i) Laboratorio di recupero e approfondimento: (vedi area linguistico-artistico-espressiva).

3. AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA a) Modalità curricolari e laboratori:

i) Laboratorio di tecnologia: in collaborazione con l’ABS di Cargnacco e l’IN.DE – Danieli di Pradamano. “Dalla scoperta del metallo al processo di lavorazione dell’acciaio” partendo dalla conoscenza dei metalli e delle loro proprietà, gli alunni possono sperimentare praticamente alcune fondamentali tecniche di lavorazione: taglio, limatura e bulinatura. Vengono infine introdotti alla conoscenza della locale acciaieria (ABS DANIELI) che è oggetto di visita guidata (classi quinte);

ii) Progetto biblioteca giornata di scuola aperta: (vedi area linguistico-artistico-espressiva); iii) Percorsi di prevenzione e sicurezza (vedi area storico- geografica); iv) Lingua e cultura friulana (vedi area linguistico-artistico-espressiva); v) Educazione stradale. vi) Educazione alimentare

b) Laboratori opzionali:

i) Laboratori di educazione ambientale: attività di ricerca e di approfondimento di insegnamenti sviluppati nel curricolo obbligatorio (per le classi a 30 ore) secondo il metodo sperimentale;

ii) Laboratorio di recupero e approfondimento (vedi area linguistico-artistico-espressiva). c) Attività e servizi extracurricolari:

i) Laboratorio di computer.

La scuola, come centro di aggregazione, affiancata nell’organizzazione dal Comitato Genitori, dalla Pro Loco, dall’Amministrazione Comunale, dal Centro di Aggregazione Giovanile (I.P.A.F.)10, offre le seguenti iniziative:

1. “Al cinema... a scuola”. Attività di animazione nel periodo natalizio; 2. “Pozzuolandia”: giornata di giochi e animazione con il coinvolgimento delle istituzioni e

delle associazioni che operano con i minori; 3. “Centro estivo”: attività educativa e ricreativa nel mese di luglio.

N.B. Il presente piano è di natura previsionale, pertanto il suo grado di attuazione dipenderà dalle risorse

umane e finanziarie disponibili nel periodo previsto per la realizzazione.

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8. SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO DI POZZUOLO DEL

FRIULI

La Scuola Secondaria di primo grado si pone come finalità la realizzazione delle potenzialità e delle attitudini dei discenti, l’accrescimento delle conoscenze e abilità, anche in relazione alla tradizione culturale e all’evoluzione sociale, culturale e scientifica della realtà contemporanea, l’acquisizione del senso di responsabilità e l’interiorizzazione del piacere di apprendere. Particolare attenzione sarà quindi riservata allo sviluppo del senso dì identità, d’autonomia e di cittadinanza. Pertanto le finalità formative cui i Docenti faranno riferimento tenderanno ad educare alla convivenza, al rispetto di sé e degli altri, dell’ambiente, delle diverse culture e delle diversità in genere, a sviluppare tra gli allievi la cultura dell’accoglienza e della solidarietà e a promuovere la formazione del cittadino partecipe alla vita sociale e culturale della comunità, responsabile e consapevole delle proprie scelte. Tali finalità non possono prescindere dalla consapevolezza che ogni persona gode di diritti fondamentali ed ha dei doveri nei confronti degli altri, che è necessario scoprire le proprie risorse personali e valorizzarle per contribuire attivamente al miglioramento della comunità e, infine, che è necessario imparare a lavorare in gruppo. Tutto ciò verrà effettuato attraverso il coinvolgimento attivo delle famiglie, degli Enti e delle risorse del territorio. Oltre alle finalità educative, la Scuola Secondaria di primo grado avrà come scopo la promozione delle finalità cognitive e meta cognitive, per far acquisire ai discenti specifiche competenze, mediante lo sviluppo delle abilità di base, la conoscenza e l’uso dei diversi linguaggi, lo spirito critico, l’autonomia di giudizio e la continua attività di orientamento. La Scuola dovrà accogliere progressivamente le vocazioni, le potenzialità e le difficoltà di ogni giovane, per condurlo al traguardo della Scuola Secondaria di primo grado e per sostituire la selezione con l’orientamento, al fine di raggiungere un equilibrio attivo e dinamico con il mondo con cui vive. A tale scopo, la Scuola dovrà impegnarsi a garantire l’apprendimento secondo i tempi e ritmi individuali.

L’acquisizione di competenze, ovvero la capacità di utilizzare e padroneggiare conoscenze e abilità, diviene lo scopo primario della Scuola e dà, quindi, la possibilità a ciascun alunno di sapersi muovere nei vari contesti relazionali e non e di sapersi porre nell’ottica di “disponibilità all’apprendimento per tutta la vita”, in grado cioè di costruirsi un’intelligenza duttile e viva. Le conoscenze cessano di essere un fine e possono essere ripercorse attraverso la logica dei nuclei fondanti (aspetti essenziali delle varie discipline), che ne consente il collegamento mediante una ristrutturazione essenziale e trasversale. Rapporti scuola-famiglia

È fondamentale che si instauri un dialogo ed una collaborazione tra scuola e famiglia per promuovere ed instaurare un autentico rapporto educativo, che ponga al centro delle riflessioni l’alunno, con le proprie peculiarità, i propri diritti e doveri. Condizione fondamentale da attivare per instaurare un rapporto educativo tra scuola e famiglia è la condivisione dei seguenti principi:

La conoscenza del soggetto

La riflessione comune sugli obiettivi educativi

La condivisione di scelte e responsabilità

L’impegno ad un reciproco sostegno rispettoso delle specifiche competenze

La disponibilità a valutare obiettivamente i risultati inadeguati o insufficienti e a riprogettare interventi migliorativi.

Nel periodo delle iscrizioni (mese di dicembre/gennaio) viene presentata ai genitori interessati l’offerta formativa, l’organizzazione, e il funzionamento della scuola, con la consegna, su richiesta, del POF. In base ai progetti di ciascuna sede sono previsti dei momenti di scuola aperta per conoscere direttamente le attività della scuola. A fine ottobre, nel corso delle assemblee per le elezioni dei Rappresentanti dei genitori, viene illustrata la programmazione del Consiglio di Classe e vengono raccolte le indicazioni e le proposte dei genitori. Riguardo i risultati della valutazione, le informazioni alle famiglie saranno:

1. Costanti e notificate tramite libretto personale; 2. Visibili in occasione dei colloqui individuali; 3. Periodiche e raccolte nella scheda personale dell’alunno. Per i colloqui individuali sono previsti:

1) Due incontri generali annuali in orario pomeridiano (nel corso del primo e del secondo quadrimestre) 2) Incontri settimanali, su appuntamento, in orario scolastico secondo il calendario di ciascun docente. Ogni Consiglio di Classe, inoltre, informa i Rappresentanti dei genitori sull’andamento didattico – disciplinare della classe in generale, sulle attività programmate e raccoglie le eventuali proposte.

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I Genitori collaborano attivamente all’organizzazione delle attività che la scuola propone e che sono previste dal presente Piano dell’Offerta Formativa (I.P.A.F.)11 Verifiche e valutazione

Ai fini di una valutazione il più possibile completa e precisa, ogni docente organizza il proprio lavoro in modo tale che per ciascuna materia siano assicurati: il controllo quotidiano, l’accertamento periodico, il monitoraggio delle varie fasi del progetto formativo. Per valutare i progressi di ogni allievo e la validità del percorso effettuato la scuola fa ricorso a prove di verifica, che possono essere: verifica orale, scritta, grafica, pratica, ricerca individuale, lavoro di gruppo.

Nella loro specificità, ognuna di queste modalità:

1. È strettamente collegata agli obiettivi dell’unità didattica e/o del modulo a cui si riferisce la prova stessa;

2. È graduata sulle base delle capacità e delle competenze individuali e della classe. La valutazione si esprime in diversi momenti:

a) Iniziale, quando ci si riferisce all’analisi della situazione di partenza degli allievi,

all’accertamento del possesso di prerequisiti al fine di definire gli obiettivi intermedi e finali. Sarà effettuata attraverso:

la conoscenza approfondita del fascicolo personale di ogni allievo. Per gli allievi delle classi prime ci si rifarà alle indicazioni fornite dalla scuola elementare, per le classi seconde e terze ci si servirà della scheda compilata nell’anno precedente;

le prove d’ingresso, riferite sia ad abilità trasversali sia disciplinari.

Tutte le prove disciplinari sono costruite seguendo uno sviluppo graduale della difficoltà e alcune si basano sui linguaggi non verbali. b) Intermedia, consiste nell’accertamento del processo di insegnamento – apprendimento

durante il suo svolgersi. I docenti verificano i metodi di acquisizione dell’apprendimento da parte dell’allievo, le sue modalità operative e le difficoltà che incontra, mettendo eventualmente in atto strategie correttive. Essa ha una funzione propositiva e di stimolo, cioè fornisce all’allievo gli elementi per conoscersi e per conoscere le sue potenzialità; pertanto il giudizio sulle prove sarà commentato e spiegato. Per il docente invece essa è finalizzata al monitoraggio costante della propria programmazione per la diminuzione dello scarto tra risultati attesi e quelli ottenuti e l’adeguamento del percorso di insegnamento-apprendimento.

c) Finale, al termine di un’unità didattica e/o modulo, di un quadrimestre o di un anno

esprime un giudizio complessivo sul processo formativo rispetto alla situazione iniziale. Ricordando che il processo di valutazione è complesso e articolato, si deduce che il Consiglio di classe, pur partendo da elementi certi (misurazione), giunge al voto di ammissione attraverso un processo di valutazione del percorso scolastico dell'alunno, che prevede, in ottemperanza delle norme, la facoltà da parte del Consiglio di classe di esprimere un voto che non sia espressione di una mera media matematica. In questa stessa ottica, il Consiglio di classe si orienta all'ammissione con voto di Consiglio (6 con asterisco) all'Esame di stato al termine del primo ciclo d'istruzione o alla classe successiva nei seguenti casi:

1. tre “5”;

2. un “5” e un “4”;

3. un “4” Resta ferma la facoltà di ciascun Consiglio di classe di decidere in autonomia l'applicazione di diversi criteri di ammissione per casi specifici, esplicitandone a verbale le motivazioni.

La valutazione fa riferimento ai quattro settori di base per le competenze in: 1. Ambito individuale 2. Ambito relazionale 3. Ambito cognitivo-disciplinare 4. Ambito metacognitivo.

Entro i settori soprariportati è stata evidenziata una serie di indicatori e descrittori graduati in relazione a livelli di standard. Gli strumenti di registrazione e di comunicazione della valutazione adottati dalla scuola sono i seguenti:

1 Griglia di osservazione iniziale e di verifica periodica a cura del consiglio di classe

2 Comunicazione informativa alle famiglie tramite libretto personale e/o lettera del Consiglio di classe

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3 Scheda personale di valutazione quadrimestrale espressa in decimi

4 Scheda di valutazione intermedia (solo sede di Pozzuolo) espressa in decimi

La famiglia è informata sui risultati delle verifiche e sulla valutazione in modo: 1) Costante e con notifiche tramite libretto personale; 2) In occasione dei colloqui individuali può chiedere di visionare le prove scritte; 3) Periodiche e raccolte nella scheda personale dell’alunno.

Per i colloqui individuali sono previsti: 1) Due incontri generali annuali in orario pomeridiano (nel corso del primo e del secondo

quadrimestre) 2) Incontri settimanali, su appuntamento, in orario scolastico secondo il calendario di ciascun docente 3) Colloqui occasionali programmati dal Consiglio di classe per comunicazioni specifiche alle famiglie.

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8.1. Scuola Secondaria di Primo Grado di Campoformido

DATI ORGANIZZATIVI GENERALI:

Sede: Scuola Secondaria di primo grado “G.Marchetti” – V. Percoto, 66 Campoformido

Telefono e fax: 0432 662095 – 0432 652035

E-mail: [email protected]

Orari:

La scuola funziona con un orario di 30 ore antimeridiane dal lunedì al sabato

La scuola funziona con un orario di 30 ore settimanali dal lunedì al venerdì con due rientri TEMPO SCUOLA

Da lunedì a sabato 8.05 –13.05 – classi 9

Da lunedì a venerdì 8.05 – 13.05 con due rientri (martedì 14.00-15.50; giovedì 14.00-16.45) – classi 2(settimana corta)

Vengono attivati dall’Amministrazione comunale di Campoformido alcuni servizi ad integrazione delle attività scolastiche su richiesta dei genitori.

Trasporto (non per i residenti a Campoformido capoluogo)

Preaccoglienza dalle 7.50 alle 8.00 per gli alunni che usufruiscono dello scuolabus CLASSI E ALUNNI

Nella scuola sono presenti 11 classi.

CLASSI

Classi prime

Classi seconde

Classi terze

Totale alunni

48 61 65 174

CORPO DOCENTE E ALTRO PERSONALE

Nella scuola prestano servizio:

1. 18 docenti; 2. 3 docenti di sostegno; 3. 1 educatori;

Operano inoltre:

4. 3 collaboratori scolastici per la gestione del servizio scolastico (pulizia, apertura e chiusura dell’edificio, assistenza igienico-sanitaria, collaborazione con gli insegnanti per la sorveglianza e l’assistenza degli alunni durante le ore di permanenza a scuola).

Il Comune di Campoformido provvede all'organizzazione e gestione: 1. Del servizio mensa; 2. Della sorveglianza mensa per le classi a settimana corta; 3. Del servizio di trasporto scolastico per gli alunni che ne fanno richiesta direttamente a mezzo

scuolabus o attraverso appalto o convenzione con i servizi pubblici di trasporto; 4. L'Amministrazione Comunale mette a disposizione della Scuola un certo numero di uscite gratuite a

mezzo scuolabus per le visite e i viaggi di istruzione.

MODALITA’ PARTECIPATIVE DELLE FAMIGLIE

1. Consiglio di Classe

Promuove azioni tese a migliorare la collaborazione tra scuola e famiglie, avanza proposte di attività per l’arricchimento dei percorsi formativi, esprime pareri sulle attività integrative e sui servizi.

2. Assemblee con i genitori e colloqui individuali su appuntamento nei mesi di novembre,

gennaio, marzo e maggio. Inoltre sono previsti i seguenti momenti di incontro e di scambio con le famiglie:

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3. Nel periodo delle iscrizioni viene presentato ai genitori interessati il funzionamento della scuola con l'eventuale consegna del P.O.F.

4. Ad inizio anno nel corso dell'assemblea per l'elezione dei rappresentanti dei genitori viene illustrata la programmazione del Consiglio di classe e vengono raccolte le indicazioni e le proposte dei genitori

Riguardo le informazioni alle famiglie le stesse saranno: 1. Costanti e notificate tramite libretto personale 2. Visibili in occasione dei colloqui individuali 3. Periodiche e raccolte nella scheda personale dell'alunno 4. Inviate tramite lettera nei casi ritenuti opportuni dai singoli Consigli di classe.

Per i colloqui individuali sono inoltre previsti due incontri generali in orario pomeridiano, uno nel corso del primo quadrimestre ed uno nel secondo. I Genitori collaborano attivamente all’organizzazione delle attività che la scuola propone e che sono previste dal presente Piano dell’Offerta Formativa (I.P.A.F.)12 ATTIVITA’ CURRICOLARI E POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA a) Modalità curricolari e laboratori:

i) Laboratorio musicale ii) Attività coreutica iii) Laboratorio di arte e immagine iv) “Laboratorio teatrale” v) “Theatrum instrumentorum” vi) Giochi della gioventù vii) Lingue straniere (certificazioni Ket e FIT) viii) Teathrino spettacolo teatrale in lingua inglese per le classi seconde ix) Musei nelle scuole x) Percorsi di recupero e potenziamento xi) Interventi di integrazione alunni stranieri xii) Continuità con la scuola primaria xiii) Educazione alla legalità xiv) Educazione stradale xv) Attività educative in collaborazione con la cooperativa Aracon xvi) Attività in collaborazione con il Centro Balducci di Zugliano

b) Modalità extracurricolari:

i) Progetto I.S.I.D.E. per gli alunni stranieri a cura dell'Ambito territoriale di Udine ii) Corso di avviamento al latino iii) Corsi di potenziamento inglese-tedesco con certificazione

2) AREA STORICO-GEOGRAFICA a) Modalità curricolari e laboratori:

i) Educazione stradale; ii) Uscite e viaggi d'istruzione” Visite a città (da definire); iii) “Friulano” percorsi nelle classi sulla cultura e storia locale; iv) Consiglio comunale dei ragazzi

3) AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA a) Modalità curricolari e laboratori:

i) “Uscite e viaggi d'istruzione” (Immaginario scientifico) ii) Gare matematiche iii) Percorsi di recupero e potenziamento iv) “Le nuove tecnologie” v) “Uno spazio per noi” Percorsi di educazione alla salute vi) Educazione alimentare e stili di vita: percorso di sensibilizzazione al valore della vita, alla sua

tutela e al dono vii) Attività in collaborazione con l'Osservatorio geofisico sperimentale di Udine

N.B. Il presente piano è di natura previsionale, pertanto il suo grado di attuazione dipenderà dalle risorse

umane e finanziarie disponibili nel periodo previsto per la realizzazione.

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8.2 Scuola Secondaria di Primo Grado di Pozzuolo del Friuli

DATI ORGANIZZATIVI GENERALI

1 Sede: Scuola Secondaria di primo grado “G.Marconi” – V. Quinto Novara, - Pozzuolo del Friuli

2 Telefono e fax: 0432 669047 – 0432 665435

3 E-mail: [email protected]

TEMPO SCUOLA 1. Tempo prolungato: la scuola funziona con un orario di 36 ore settimanali dal lunedì al venerdì con

due rientri (lunedì dalle 14.00 alle 16.00 con servizio mensa compreso e rientro scolastico) 2. Tempo normale: 30 ore settimanali dal lunedì al sabato (antimeridiane). Vengono attivati dall’Amministrazione comunale di Pozzuolo del Friuli alcuni servizi ad integrazione delle attività scolastiche su richiesta dei genitori.

CLASSI E ALUNNI Nella scuola sono presenti 8 classi.

CLASSI

Classi prime

Classi seconde

Classi terze

Totale alunni

52 58 54 164

CORPO DOCENTE E ALTRO PERSONALE

Nella scuola prestano servizio: 1 17 docenti; 2 6 docenti di sostegno; 1 educatore Operano inoltre: 1) 3 collaboratori scolastici per la gestione del servizio scolastico (pulizia, apertura e chiusura dell’edificio,

assistenza igienico-sanitaria, collaborazione con le insegnanti per la sorveglianza e l’assistenza degli alunni durante le ore di permanenza a scuola).

Il servizio di refezione in mensa è gestito dal Comune e il buon funzionamento della stessa viene verificato periodicamente dai membri del Comitato Mensa formato da rappresentanti dei Genitori e degli Insegnanti. L'Amministrazione Comunale organizza il servizio di trasporto scolastico per gli alunni che ne fanno richiesta attraverso appalto o convenzione con i servizi pubblici di trasporto.

MODALITA’ PARTECIPATIVE DELLE FAMIGLIE

1. Consiglio di Classe 2. Promuove azioni tese a migliorare la collaborazione tra scuola e famiglie, avanza proposte di attività

per l’arricchimento dei percorsi formativi esprime pareri sulle attività integrative e sui servizi; 3. Assemblee con i genitori e colloqui individuali su appuntamento nei mesi di novembre, gennaio, marzo

e maggio; 4. Inoltre sono previsti i seguenti momenti di incontro e di scambio con le famiglie: 5. Nel periodo delle iscrizioni viene presentato ai genitori interessati il funzionamento della scuola con

l'eventuale consegna del POF; 6. Ad inizio anno nel corso dell'assemblea per l'elezione dei rappresentanti dei genitori viene illustrata la

programmazione del Consiglio di classe e vengono raccolte le indicazioni e le proposte dei genitori; Riguardo le informazione alle famiglie le stesse saranno:

Costanti e notificate tramite libretto personale;

Visibili in occasione dei colloqui individuali;

Periodiche e raccolte nella scheda personale dell'alunno;

Inviate tramite lettera nei casi ritenuti opportuni dai singoli Consigli di classe;

Per i colloqui individuali sono inoltre previsti due incontri generali in orario pomeridiano, uno nel corso del primo quadrimestre ed uno nel secondo.

I Genitori collaborano attivamente all’organizzazione delle attività che la scuola propone e che sono previste dal presente Piano dell’Offerta Formativa (I.P.A.F.)13

ATTIVITA’ CURRICOLARI E POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

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1) AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA i) Modalità curricolari e laboratori:

ii) “Cittadini del mondo” lingue comunitarie (inglese e francese); iii) Le nuove tecnologie nelle classi di francese; iv) “Laboratorio teatrale” v) “L'intelligenza delle mani” vi) “Theatrum instrumentorum” vii) Theatrino spettacolo teatrale in lingua inglese per le classi seconde viii) “Nati per leggere” ix) Dalla parola, all'immagine – fiaba a fumetti x) Percorsi di recupero xi) Progetto Continuità xii) “Io e il corpo” xiii) Interventi di integrazione alunni stranieri ii) Continuità con la scuola primaria Gli alunni delle classi quinte di scuola primaria

parteciperanno ad attività laboratoriali presso la SS1° relativamente all’ambito scientifico e, durante la settimana di scuole aperte, all’ambito tecnologico e di lingua inglese. Sono previste attività di compresenza presso la scuola primaria, svolte dai docenti della scuola secondaria di 1°, di francese, matematica e lettere. Gli stessi alunni parteciperanno anche al laboratorio di teatro in lingua inglese presso la scuola secondaria di 1°.

xiv) Educazione alla legalità xv) Progetto I.S.I.D.E. xvi) Educazione stradale xvii) Orientamento; xviii)Rally di inglese; xix) Gruppo sportivo

b) Attività e servizi extracurricolari:

i) Attività di recupero ii) Potenziamento linguistico iii) “Almeno sei” attività di doposcuola in collaborazione con il Centro di Aggregazione Giovanile e

la Pro Loco 2) AREA STORICO-GEOGRAFICA

a) Modalità curricolari e laboratori:

i) “Uscite e viaggi d'istruzione” Visite a città (da definire); ii) “Esploriamo il '900”: approfondimento storico-culturale del '900 per la classi terze; iii) “Soldatini di piombo” – l’infanzia ai tempi della grande guerra con la srl “Aghe di rose” iv) “Friulano” percorsi nelle classi sulla cultura e storia locale; v) La bottega del mondo; vi) Progetto Consulta vii) “Progetto di Scuola Integrata”: collaborazione alle iniziative dell'Ente Locale; viii) Consulta ragazzi.

3) AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA

a) Modalità curricolari e laboratori:

i) “Uscite e viaggi d'istruzione” (Immaginario scientifico) ii) Gare matematiche iii) Percorsi di recupero iv) “Le nuove tecnologie” v) “A scuola su due ruote” vi) “Uno spazio per noi” Percorsi di educazione alla salute vii) Educazione alimentare e stili di vita: percorso di sensibilizzazione al valore della vita, alla sua

tutela e al dono viii) “Facciamo laboratorio” biologia, chimica, …attività in collaborazione con la scuola secondaria

di secondo grado IPSAA di Pozzuolo del Friuli, Istituto “J.Linussio” di Codroipo, per le classi seconde e terze.

ix) A&T 2000 Educazione ambientale. b) Attività e servizi extracurricolari:

i) Gare matematiche Durante il periodo estivo è attivo il “Centro Vacanze”: attività educativa e ricreativa nel mese di luglio

facente parte del progetto di Scuola Integrata gestito dal Comune di Pozzuolo. N.B. Il presente piano è di natura previsionale, pertanto il suo grado di attuazione dipenderà dalle risorse

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8.LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO SCOLASTICO

L’Istituto Comprensivo di Pozzuolo del Friuli assume come principio cardine dell'erogazione servizio scolastico il criterio dell'efficienza in funzione dell'efficacia degli obiettivi assunti. L’efficacia del Pof viene verificata dagli Organi Collegiali, ed in particolare dal Collegio dei Docenti nella parte educativa e didattica, fatto salvo il parere sull’andamento generale, didattico e amministrativo in capo al Consiglio di Istituto. Le assemblee con i genitori e gli organismi deputati alla gestione della progettualità dell’Istituto, anche nell’ambito territoriale, come previsto dalle Intese, rappresentano inoltre necessari e importanti strumenti utili ad acquisire ulteriori dati, pareri, suggerimenti in relazione all’efficacia del servizio. Priorità strategiche della valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione

Per il prossimo triennio la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione sarà caratterizzata dalla progressiva introduzione nelle istituzioni scolastiche del procedimento di valutazione, secondo le fasi previste dall’articolo 6, comma 1, del “Regolamento sul sistema nazionale di valutazione” D.P.R. 28 marzo 2013, n.80. Il SNV è imperniato sulle azioni di tre soggetti: Invalsi (rilevazione apprendimenti), Corpo ispettivo (Visite alle scuole), Indire (supporto al miglioramento)

La valutazione è finalizzata al miglioramento della qualità dell’offerta formativa e degli apprendimenti e sarà particolarmente indirizzata:

1) Alla riduzione della dispersione scolastica e dell’insuccesso scolastico; 2) Alla riduzione delle differenze tra scuole e aree geografiche nei livelli di apprendimento degli studenti; 3) Al rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla situazione di partenza 4) Alla valorizzazione degli esiti a distanza degli studenti con attenzione all’Università e al lavoro

8.1. Servizi amministrativi

La Scuola individua, fissandone e rendendone noti gli standard - di cui garantisce, altresì, l'osservanza ed il rispetto - i seguenti fattori di qualità nell'erogazione dei Servizi Amministrativi:

1. Celerità delle procedure; 2. Trasparenza; 3. Informatizzazione dei servizi di Segreteria; 4. Disponibilità nell’apertura, anche pomeridiana, al pubblico degli uffici.

8.2. Standard specifici delle procedure

La distribuzione dei moduli di iscrizione viene effettuata "a vista" nei giorni previsti, in orario potenziato e pubblicizzato in modo efficace. La Segreteria garantisce, in tempi brevi, lo svolgimento della procedura delle iscrizioni alle classi, in seguito alla consegna delle domande. Il rilascio dei certificati viene effettuato nel normale orario di apertura della Segreteria al pubblico, entro il tempo massimo di tre giorni lavorativi per quelli di iscrizione e di frequenza, di cinque giorni per quelli con votazioni e/o giudizi, sei giorni lavorativi per certificati di servizio. I documenti di valutazione degli alunni sono consegnati direttamente ai docenti delle classi, al termine delle operazioni generali di scrutinio (secondo la data stabilita dal Collegio dei docenti). La Segreteria scolastica riceve il pubblico in orario che verrà comunicato con appositi avvisi oppure per richiesta telefonica di appuntamento. La Scuola assicura all'Utente la tempestività del contatto telefonico, stabilendo al proprio interno modalità di risposta che comprenda il nome dell’Istituto, il nome della persona che risponde. Per la diffusione delle informazioni sono previsti, presso ciascun plesso, spazi ben visibili a ciò funzionali.

8.3. Procedura di reclamo

I reclami devono svolgersi in tempi rapidi. I reclami possono essere espressi in forma orale, in forma scritta, via fax e devono contenere le generalità, l'indirizzo e la reperibilità del proponente. Il Dirigente Scolastico, dopo aver effettuato ogni possibile indagine in merito, risponde in forma scritta o orale, attivandosi per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo.

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Qualora l'oggetto del reclamo non sia di competenza del Dirigente Scolastico, al reclamante vengono fornite indicazioni circa il corretto destinatario.