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Protocollo PGSper la Ripartenza in Sicurezza
del Settore Sport Equestri
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La Commissione Sport e Sicurezza delle Polisportive Giovanili Salesiane presieduta dal:
Prof. Carlo Tranquilli, Specialista in Medicina dello Sport Specialista in Igiene e Medicina Preventiva Igiene del Lavoro;
Componenti:
Avv. Ciro Bisogno, Presidente Nazionale Polisportive Giovanili Salesiane;
Dott. Claudio Alvisi, Presidente Regionale PGS Liguria e Consigliere Regionale CONI Liguria;
Dott. Antonello Assogna, Segretario Generale Polisportive Giovanili Salesiane;
Dott. Miguel Belletti, Animatore sociale e culturale, coordinatore PGS LAB Osservatorio Giovanile sullo Sport, Amministratore di Vedogiovane e cofondatore di Finis Terrae Officina dellâApprendimento;
Giovanni Gallo, Direttore Tecnico Nazionale Polisportive Giovanili Salesiane e membro di Giunta CONI in rappresentanza della Promozione Sportiva;
Pietro Gallo, Esperto in pianificazione e procedure di sicurezza.
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PREMESSA
Il DPCM del 26 aprile 2020, art. 1, lettere f e g, prevede lâemanazione di apposite linee guida a cura dellâUfficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei ministri su proposta del CONI, sentite le Federazioni Sportive Nazionali le DSP e gli Enti di Promozione Sportiva.
Le PGS sono pertanto chiamate ad emanare un protocollo contenente i suggerimenti sulle attivitĂ di contenimento del rischio contagio Covid-19 relativo a tutte le discipline sportive praticate dallâEnte per la ripresa progressiva degli allenamenti, oggi mirato ai soli atleti di interesse nazionale che praticano attivitĂ sportiva individuale o per coloro che intendono svolgere attivitĂ sportiva/motoria nel rispetto delle distanze di sicurezza ma, in previsione, sarĂ mirato a dare indicazioni per una ripresa graduale dellâattivitĂ sportiva in sicurezza.
Le PGS, In linea con quanto giĂ comunicato al CONI nella stesura del âRapporto: lo sport riparte in sicurezza versione 1â, ed al fine di non creare confusione rispetto alle indicazioni suggerite dalle Federazioni Sportive Nazionali in un momento delicato per tutti, ha deciso, anche in questa fase, di seguire le indicazioni di queste ultime.
Le PGS ritengono altresĂŹ utile fornire a tutte le ASD, SSD, Oratori affiliati, una guida ragionata sostenuta da una metodologia affinchè ognuna di esse, in relazione agli sport praticati, alle caratteristiche organizzative ed al layout dellâimpianto sportivo in cui opera possa individuare le misure da mettere in campo per il contenimento del rischio contagio Covid-19 durante la prossima fase di ripresa.
Alcune di queste misure saranno richiamate nei DCPM che verranno emanati nel prossimo futuro dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e diventeranno legge ma lâattuazione e le responsabilitĂ dellâapplicazione delle stesse, salvo diversa indicazione degli stessi DPCM saranno regolate da quanto riportato sinteticamente nel presente documento.
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LE FONTI
Lâargomento in questione che stiamo per trattare è complicato, necessita di evidenza scientifica e di interdisciplinarietĂ e le PGS, per il loro ruolo, non hanno queste competenze specifiche.
Pertanto la redazione di questo documento è estrapolata dai seguenti documenti:
1) DPCM del 26 aprile 2020 (111 pagine);
2) Rapporto lo sport riparte in sicurezza versione 1 del 26 aprile 2020 edito dal Politecnico di Torino (404 pagine);
3) Rapporto lo sport riparte in sicurezza versione 2 del 4 maggio 2020 edito dal Politecnico di Torino (83 pagine);
4) Linee guida ai sensi dellâart. 1, lettere f e g del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. del 26 aprile 2020. ModalitĂ di svolgimento degli allenamenti per gli sport individuali. Tale documento è stato redatto dallâUfficio per lo sport della Presidenza del Consiglio il 3 maggio 2020. (32 pagine);
Questi documenti di natura scientifica e legislativa sono gli unici a cui fare riferimento sul tema in questione.
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PREMESSE
Questo documento è suddiviso in due parti:
1° Parte: Considerato che la bibliografia a disposizione sullâargomento in questione consta di 630 pagine, le PGS hanno ritenuto opportuno creare un documento piĂš snello e semplificato, da non confondere con piĂš permissivo, fedele alle indicazioni e prescrizioni emanate dagli Istituti scientifici e dal Governo.
Tale documento potrĂ consentire alle Associazioni, SocietĂ Sportive ed Oratori affiliati di procedere ad una autovalutazione secondo una metodologia basata su rilevanze tecnico-scientifiche, necessaria per lâanalisi accurata delle attivitĂ che si svolgono in un determinato sito sportivo, delle persone che vi operano, dellâorganizzazione delle attivitĂ che vi si svolgono, del lay-out dello stesso sito al fine di prevedere le misure da adottare per il contenimento dellâinfezione da Covid-19.
2° Parte: n questa parte verranno raccolti tutti i protocolli di dettaglio emanati dalle varie Federazioni sportive sulle misure di contenimento da adottare specificatamente per gli sport di competenza alle quali le PGS hanno aderito.
Si evidenzia che tutte le parti scritte in corsivo sono riprese dai documenti richiamati nel precedente capitolo â FONTIâ.
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MODALITĂ DI TRASMISSIONE
Riteniamo opportuno partire da questo argomento perchĂŠ di evidenza scientifica ed adottato dal Governo; la sovra informazione e le fake news di questi giorni possono creare confusione anche su questo aspetto che invece risulta essenziale ed alla base per comprendere ed adottare, anche in modo intuitivo e consapevole, tutte le misure di contenimento suggerite dalle varie autoritĂ .
Il nuovo coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto con le goccioline del respiro (droplets) espulse dalle persone infette ad esempio tramite:
- la saliva, tossendo, starnutendo o anche solo parlando;
- contatti diretti personali;
- le mani, ad esempio toccando con le mani contaminate bocca, naso o occhi.
Il virus è caratterizzato da una elevata contagiosità . In rari casi il contagio può avvenire attraverso contaminazione fecale.
I droplets, goccioline pesanti, normalmente riescono a percorrere uno spazio non superiore al metro, prima di cadere a terra, e questa è la ragione per cui un distanziamento di un metro è considerato sufficiente a prevenire la trasmissione.
Lo studio della dimensione del droplet emesso da un soggetto quando tossisce ha dimostrato che lâintera distribuzione particellare del droplet è compresa tra 0.5 e 16 micron, con una distribuzione multimodale con picchi di 1, 2 ed 8 micron. Le particelle piĂš piccole, dotate di poca inerzia, sedimentano con maggiore difficoltĂ e nello svolgimento della pratica sportiva, allâaperto o al chiuso, lo spostamento dâaria causato dallâatleta e/o il posizionamento in scia, possono facilitare la contaminazione da droplet su distanze maggiori rispetto al canonico 1-1.5 m di distanziamento sociale suggerito.
In queste circostanze, piÚ elevato è il vento, e maggiore sarà il distanziamento richiesto per garantire le condizioni di sicurezza.
Secondo i dati attualmente disponibili, le persone sintomatiche sono la causa piĂš frequente di diffusione del virus. LâOMS considera non frequente lâinfezione da nuovo coronavirus prima che si sviluppino sintomi, seppure sono numerose le osservazioni di trasmissione del contagio avvenuti nei due giorni precedenti la comparsa di sintomi.
Il periodo di incubazione varia tra 2 e 12 giorni; 14 giorni rappresentano il limite massimo di precauzione. La via di trasmissione piÚ frequente è quella respiratoria, in seconda analisi quella da superfici contaminate con il tramite delle mani e un successivo contatto con le mucose orali, nasali e con le congiuntive.
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LEGGI DI RIFERIMENTO E RESPONSABILITĂ
Nella definizione, realizzazione e valutazione delle prestazioni di un sistema di vigilanza volto a monitorare la corretta implementazione delle contromisure tecniche ed organizzative, relative alla fattispecie COVID-19, è necessario tenere in considerazione il luogo e la tipologia di attività che viene svolta.
Definendo cosÏ le responsabilità nelle differenti variabili e valutando la partecipazione delle figure necessarie, in quanto un impianto sportivo è da considerarsi un luogo polifunzionale, sia come operatività , sia per le conseguenze giuridiche.
In base al momento in essere, lo stesso può rientrare nelle seguenti categorie:
A) Luogo di lavoro, disciplinato da D.Lgs. 81/2008
B) Luogo di pratica sportiva, disciplinato da indicazioni CONI e FSN
C) Luogo pubblico per spettacoli, disciplinato da TULPS, norme prevenzione incendi, etc.
D) Cantiere in fase di realizzazione impianto o in fase di manutenzione, disciplinato da Titolo IV
D.Lgs. 81/2008
Qui di seguito si riportano alcuni punti del DPCM 26 aprile 2020 che definisce cosa si può fare nello sport allo stato attuale, meglio dire al momento in cui viene scritto questo documento perchÊ le evoluzioni saranno molte ed in tempi brevi e tutte mirate ad una progressiva riapertura.
Decreto legge 26 aprile 2020 Art. 1 punti f e g f) non è consentito svolgere attivitĂ ludica o ricreativa allâaperto; eâ consentito svolgere individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, attivitĂ sportiva o attivitĂ motoria, purchè comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per lâattivitĂ sportiva e di almeno un metro per ogni altra attivitĂ ;
g) sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Allo scopo di consentire la graduale ripresa delle attivitaâ sportive, nel rispetto di prioritarie esigenze di tutela della salute connesse al rischio di diffusione da COVID-19, le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti - riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), âŚâŚ. sono consentite, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, a porte chiuse, per gli atleti di discipline sportive individuali.âŚâŚâ
Per quanto riguarda le contromisure richieste da CONI-FSN-Governo, che vedremo in dettaglio piĂš avanti, si possono suddividere in:
- Misure Tecniche, quali a titolo esemplificativo, interventi strutturali, sugli impianti di areazione,
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dispositivi igienico sanitari, etc.
- Misure organizzative e procedurali, quali norme comportamentali, procedure di accesso, utilizzo dei dispositivi di prevenzione del contagio, etc.
SarĂ necessario definire le responsabilitĂ sullâadozione e applicazione di dette contromisure, in base ai differenti scenari.
Considerando che tutte le misure tecniche sono a carico dei gestori delle strutture o delle scuole in caso di palestre scolastiche, i legali rappresentanti dovranno, tra le altre, implementare il manuale di utilizzo dellâimpianto stesso considerando le misure organizzative e procedurali integrate a quanto sancito dalla FNS relative alle discipline sportive che si svolgono negli impianti sportivi di competenza.
Si possono ipotizzare i seguenti scenari:
- Presenza esclusiva di persone tesserate per la medesima società , la responsabilità e il rispetto di quanto disciplinato a livello sportivo, è in capo al legale rappresentante della società stessa, il quale dovrà applicare un metodo di verifica del rispetto da parte dei propri tesserati.
- Compresenza di diverse entità giuridiche, sportive o non, la responsabilità è imputabile a figure diverse, in base alle aree prese in considerazione:
a) Al gestore dellâimpianto per aree promiscue (es. spogliatoi, corridoi, gradinate, etc);
b) Al legale rappresentante della societĂ sportiva per luoghi definiti con presenza di propri tesserati (es. campo, vasca, pista, etc).
- Gara a porte chiuse, la responsabilitĂ dellâingresso alla struttura esclusivamente a tesserati è del gestore dellâimpianto, mentre per la gestione di spazi promiscui e tout court si rimanda al regolamento specifico della FNS o EPS, relativo alla disciplina sportiva in oggetto.
- AttivitĂ con presenza di pubblico, la responsabilità è in capo allâorganizzatore dellâevento sia per la gestione degli spazi adibiti al pubblico, in quanto la normativa COVID19 si va a sommare ad ulteriori adempimenti riguardanti pubblico spettacolo, sia per la gestione degli spazi âsportiviâ, come spogliatoi/campo in quanto prende la gestione temporanea della struttura applicando quanto previsto dalla FNS o EPS, relativo alla disciplina sportiva in oggetto. Inoltre eventuali ulteriori misure tecniche/organizzative saranno a carico dellâorganizzatore dellâevento.
Inoltre come ricordato dallâart. 18 del D.Lgs.81/08 e s.m.i., il legale rappresentante e le figure che organizzano e dirigono le attivitĂ delle SocietĂ o Associazionei Sportive hanno, tra gli altri ed in questo momento, i seguenti obblighi riferiti alle problematiche COVID-19:
- predisporre le misure di prevenzione e mitigazione del rischio contagio da COVD-19;
- designare preventivamente gli operatori sportivi incaricati al controllo della corretta implementazione delle contromisure ordinarie e di emergenza;
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- decidere ed organizzare un organigramma di vigilanza del sito sportivo, sia per periodi ordinari, sia per quelli di eventuale emergenza;
- richiedere lâosservanza da parte dei singoli operatori sportivi delle norme vigenti, nonchĂŠ delle disposizioni dellâorganizzazione sportiva in materia di sicurezza e di igiene del lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuali messi a loro disposizione;
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PREVENZIONE E MITIGAZIONE DEL RISCHIODI TRASMISSIONE DEL CONTAGIO DA COVID-19
NEI SITI DEDICATI ALLâATTIVITAâ SPORTIVA
Questo capitolo è stato redatto al fine di fornire indicazioni e azioni di mitigazione che possano accompagnare la ripresa delle attivitĂ sportive a seguito del lock-down per lâemergenza Covid-19. Indicazioni e azioni di mitigazione sono declinate per le singole discipline sportive nella seconda parte del presente documento anche se occorre aspettare la validazione delle stesse da parte dellâUfficio Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri che avverrĂ nei prossimi giorni.
Le indicazioni ivi riportate vanno intese con carattere temporaneo e strettamente legate alla fase di emergenza, sebbene alcune potranno essere utili anche ad emergenza superata.
Dette azioni di prevenzione e mitigazione sono fornite attraverso un approccio metodologico affinchè ogni Società , Associazione sportiva od Oratorio, dopo un breve studio possa definire quali delle stesse applicare in base al sito sportivo in cui opera, alla disciplina sportiva praticata, alla sua organizzazione ed al livello di rischio che intende adottare che diciamo da subito non potrà essere uguale a zero.
Prima di iniziare questa analisi ricapitoliamo i criteri utilizzati ai fini della valutazione del rischio di trasmissione del contagio epidemiologico nellâambiente sportivo dovuto alla presenza del coronavirus che sono principalmente determinati da:
- Individuazione dei meccanismi di trasmissione del virus tenendo a riferimento la letteratura scientifica. In tal senso si identifica, quale dato di input della valutazione il fatto che la trasmissione avviene sia per via aerea che per contatto;
- Individuazione delle fonti di possibile contagio allâinterno dei siti sportivi tenendo a riferimento lâorganizzazione dei luoghi, delle attivitĂ lavorative, di pratica o di assistenza da parte di accompagnatori;
- Individuazione qualitativa della probabilitĂ di trasmissione a seguito dei contatti tra gli operatori sportivi.
A seguito della valutazione del rischio sarĂ proposto un insieme di strumenti di prevenzione e protezione finalizzati alla gestione del rischio stesso.
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FASE DI ANALISI (PREFAZIONE)
Diciamo subito che questa fase di studio del sito e delle attività è fondamentale per poter procedere con lo studio delle misure di contenimento da adottare. Si suggerisce di fare attenzione a tutte le componenti che vengono richiamate qui di seguito e che per abitudine, assoluta conoscenza dei luoghi e delle attivitĂ o semplicemente per consuetudine alcune di esse potrebbero essere trascurate nellâanalisi.
Lâanalisi è finalizzata alla predisposizione di due tabelle che se compilate con un minimo di attenzione e buon senso porteranno ad una classificazione di rischio degli ambienti e delle attivitĂ .Dette tabelle, oltre ad essere propedeutiche allo studio per una predisposizione consapevole delle misure da adottare per contenere la contaminazione, potrebbero venire utili per classificare la vostra SocietĂ , Associazione Sportiva nei confronti dei genitori, degli atleti maggiorenni, degli istruttori, degli accompagnatori e piĂš in generale di tutti gli operatori sportivi oltre ad eventuali organismi di controllo.
Lâanalisi per lâaccesso e la presenza di pubblico dovrebbero essere definite non appena siano disponibili indicazioni dalle AutoritĂ rispetto alla fase di riapertura al pubblico degli eventi sportivi.
FASE DI ANALISI (VEDI TABELLE 1 A e 1 B)
Preliminare ed essenziale alla individuazione delle misure di prevenzione e protezione da adottare per il contenimento del rischio specifico, è lâanalisi accurata delle attivitĂ che si svolgono in un sito sportivo, considerando il personale che vi opera, lâorganizzazione dellâattivitĂ sportiva, il lay-out dello stesso (si deve rappresentare lo stato attuale, inteso prima del lock down).
1) Analisi dellâorganizzazione delle attivitĂ sportive e di supporto (attivitĂ in presenza, turnazione e modalitĂ di svolgimento dellâattivitĂ .Il datore di lavoro/gestore del sito sportivo/legale rappresentante dellâente sportivo, in base alla propria organizzazione delle attivitĂ sportive, dovrĂ individuare in via prioritaria:
- AttivitĂ in presenza su unico turno di attivitĂ ;
- AttivitĂ in presenza su piĂš turni di attivitĂ ;
- AttivitĂ in presenza con accesso vincolato di operatori sportivi e/o accompagnatori;
- AttivitĂ in presenza con accesso libero;
- AttivitĂ in presenza con modalitĂ di svolgimento particolari.
2) Individuazione delle attivitĂ sportive e di supporto con il numero di operatori sportivi interessati e la presenza di accompagnatori.Si deve valutare nellâambito della propria organizzazione le eventuali attivitĂ sportive che potrebbero essere delocalizzate al fine di diminuire la pressione di presenze sullâimpianto sportivo
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comunemente usato.
3) Suddivisione degli atleti e istruttori sportivi in gruppi che svolgono la medesima attivitĂ /mansione e nei medesimi luoghi. Occorre in questâambito:
- Valutare, nellâambito della propria organizzazione, le attivitĂ che vengono eseguite dallo stesso gruppo di atleti/allenatori (e/o accompagnatori) negli stessi spazi, al fine di determinare piĂš dettagliatamente il rischio per area e la possibile dimensione dei flussi di spostamenti;
- Valutare la possibilitĂ di riorganizzare le medesime attivitĂ con lâobiettivo di ridurre il numero di atleti/istruttori (e/o accompagnatori) contemporaneamente presenti: valutare se è possibile riorganizzare le mansioni / attivitĂ in modo da ridurne il numero nel rispetto dei vincoli richiesti dalla specifica disciplina sportiva ovvero degli attrezzi o strumenti e dei limiti di operativitĂ .
4) Individuazione dei percorsi dei gruppi di atleti/allenatori individuati, nonchĂŠ di eventuali accompagnatori sportivi o genitori.Rispetto a ciascun gruppo di atleti/allenatori, genitori (e/o accompagnatori) individuato potranno essere valutati i percorsi piĂš usuali nelle medesime fasce orarie con particolare riferimento a:
- Ingresso al sito sportivo;
- Accesso ai locali/spazi di pratica sportiva;
- Accesso alle aree comuni e agli altri luoghi;
- Accesso ai servizi igienici e spogliatoi.
5) Classificazione dei luoghi e degli sport sulla base del numero di persone contemporaneamente presenti, sul tipo di attivitĂ fisica svolta in termini di occupazione dello spazio, in termini di sforzo fisico del singolo atleta, in termini di relazione con altri atleti (sport di squadra VS individuali), sulle specificitĂ degli ambienti (esempio palestra, palazzetto, allâaperto), sulla durata della presenza, sulle caratteristiche degli ambienti con particolare riferimento alla ventilazione naturale o meccanica e alla possibilitĂ di ricambio aria naturale e/o meccanico.Al fine di individuare le potenziali criticitĂ e con riferimento alla presenza di personale si distinguerĂ una classificazione dei luoghi per:
- Transito;
- Sosta breve;
- Sosta prolungata;
- Assembramento;
- Assembramento senza utilizzo di dispositivi di prevenzione del contagio.
La classificazione dei luoghi dovrĂ inoltre considerare le zone di lavoro/attivitĂ sportiva dove verosimilmente si possono verificare assembramenti (es campo di gioco, palestra â attrezzi e
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attrezzature sportive, ecc.), anche con riferimento alla turnazione dei soggetti presenti laddove al cambio turno un diverso atleta/allenatore avrĂ accesso e contatto con le attrezzature manipolate da altro atleta/allenatore durante il turno precedente.
Quindi, al fine di individuare le potenziali criticitĂ e con riferimento alla presenza ed alle attivitĂ specifiche, i luoghi dedicati alla attivitĂ sportiva saranno classificati in:
- Spazio di pratica sportiva con o senza dispositivi, ove si svolga attivitĂ o di squadra, sia allâ aperto che al chiuso, con campo di gioco condiviso o non condiviso, o Individuale, sia allâ aperto che al chiuso.
Si veda la Tabella 1A che schematizza questa classificazione e che consigliamo di predisporre sulla base del vostro impianto sportivo.
6) Analisi del lay-out dei luoghi classificati e degli sport.Lâanalisi dei layout dovrĂ considerare le diverse aree o sezioni del campo di gioco e delle aree circostanti, ed il loro utilizzo in fase dâallenamento o di gara presenti nei luoghi prima classificati.
Considerando il numero di persone assegnate ai vari luoghi durante le attivitĂ di allenamento o di gara ovvero il flusso di quelle in transito (e relativa frequenza), si dovrĂ valutare la possibilitĂ di variare la disposizione delle diverse postazioni di sosta, di attesa, di allenamento, di gara, ove possibile, in modo da ottenere il distanziamento richiesto per ridurre la possibilitĂ di contagio.
7) Individuazione delle persone che operano allâesterno del sito sportivo, analisi dei percorsi e contatti con altre persone.Devono essere individuate le attivitĂ ( normalmente non sportive) effettuate allâesterno del sito sportivo con riferimento a:
- Familiari che entrano certamente in contatto con gli atleti/allenatori;
- Coloro che abitualmente non entrano in contatto con gli atleti/allenatori;
- Coloro che possono entrare in contatto con gli operatori sportivi;
- Manutenzione esterna;
- Altro.
Rispetto a detta individuazione dovrĂ essere effettuata lâanalisi dei percorsi e le modalitĂ di contatto con altre persone.
8) Verifica della presenza di lavoratori e/o atleti o accomapagnatori attivi anche presso altre organizzazioni e/o in altri siti sportivi, denominati (altre figure).Devono essere elencate ed analizzate:
- Numero e localizzazione di lavoratori e/o atleti/allenatori o accompagnatori attivi anche presso altre organizzazioni e/o in altri siti sportivi;
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- ModalitĂ di coordinamento con il gestore dellâaltro sito sportivo o con il legale rappresentante dellâaltra SocietĂ o Associazione sportiva o Oratorio. Per le specifiche misure si rimanda al paragrafo relativo alle misure di prevenzione e protezione;
- ModalitĂ operative per lâeffettuazione delle attivitĂ in altre organizzazioni e/o siti sportivi.
9) Analisi del mezzo di trasporto che il personale utilizza per recarsi al sito sportivo e per le trasferte ( mezzi pubblici o privati).Devono essere indicati:
- Mezzi di trasporto utilizzati da ciascun allenatore/atleta;
- Eventuale presenza di parcheggi nel sito sportivo.
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TABELLA 1 ACLASSIFICAZIONE DEI LUOGHI CON PRESENZA DI ALLENATORI/ATLETI
IN RELAZIONE AL RISCHIO SPECIFICO
CLASSE NOME DESCRIZIONE ESEMPIO OSSERVAZIONI
A Transito Si prevede che le persone transitino senza fermarsi.
Corridoio, Atrio, Parcheggio.
B Sosta Breve Si prevede che le persone sostino brevemente, al massimo 15 minuti.
Hall, Servizi igienici, Spogliatoi.
In caso di attesa del proprio turno può passare in classe D.
C Sosta Prolungata
Si prevede che le persone sostino a lungo, comunque oltre 15 minuti, anche molte ore.
Area di pratica delle AttivitĂ Sportive.
In caso di necessaria compresenza lâarea può passare in classe D.
D Assembramento Si prevede che le persone sostino in numero elevato in spazi delimitati, al chiuso o allâaperto.Può essere presente un âgateâ di accesso (esempio bancone reception), servizi ristoro, servizi e spogliatoi.
E Assembramento Senza utilizzo dei dispositivi di protezione.Si prevede che le persone sostino senza mascherina per mangiare e bere, Servizi di ristoro, area pausa.
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TABELLA 1 BCLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITAâ SPORTIVE IN RELAZIONE AL
RISCHIO SPECIFICO ED ESEMPI
La tabella propone di classificare le attivitĂ di pratica sportiva in classi di rischio via via crescente, sulla base della numerositĂ di soggetti coinvolti, sul tipo di ĂŹnterazione tra i soggetti e sullâambiente in cui tali attivitĂ vengono svolte. La classe di rischio non è univocamente definita dal tipo di disciplina sportiva ma va identificata volta per volta sulla base delle modalitĂ di svolgimento della stessa, per esempio differenziando tra situazioni di gara condivisione di attrezzature, quelle che possono essere svolte allâaperto o che necessitano di essere svolte al chiuso.
La valutazione del livello di interazione fra soggetti è generale e si applica a tutte le figure e ruoli impegnati nellâattivitĂ , siano essi atleti normodotati, paratleti, assistenti, preparatori atletici, allenatori, arbitri, ufficiali di gara, giudici, ecc.
Per ogni disciplina sportiva, la classificazione della specifica attivitĂ svolta (da classe da 1 a 8) va reiterata per ciascuna delle casistiche che possono presentarsi nella pratica e le azioni di mitigazione da porre in atto saranno specifiche per lâattivitĂ .
CLASSE TIPOLOGIA DESCRIZIONE
1 Singoli allâaperto Il singolo atleta svolge attivitĂ individuale allâaperto.
2 Singoli al chiuso Il singolo atleta svolge attivitĂ individuale al chiuso.
3 A turni di Accesso alla sede sportiva, allâaperto
Un singolo atleta o un gruppo di atleti si alternano sul campo o nello stesso spazio o nellâutilizzo degli stessi attrezzi allâaperto.
4 A turni di Accesso alla sede sportiva, al chiuso
Un singolo atleta o un gruppo di atleti si alternano sul campo o nello stesso spazio o nellâutilizzo degli stessi attrezzi al chiuso.
5 Di squadra, con campo condiviso
Due o piĂš gruppi di atleti/squadre si affrontano.
6 A coppie, allâaperto o al chiuso
Due atleti interagiscono fisicamente sul campo, con ripetuti contatti.
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7 Di squadra, con campo condiviso
Due gruppi di atleti/squadre si affrontano con contatto frequente.
8 Assembramento e/o contatto continuo
Molti atleti si assembrano nello stesso spazio in una fase della prestazione sportiva e/o nella pratica hanno un contatto continuo e molto frequente.
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MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE(VEDI TABELLA 2B)
Le misure di prevenzione e protezione sono finalizzate alla gestione del rischio di contagio allâinterno del sito sportivo. Esse devono essere adottate sulla base delle specificitĂ sportive emerse dalla fase di analisi del rischio, avendo ben presente che le misure di prevenzione e protezione non vanno intese come tra loro alternative ma quali dotazioni minime ai fini del contagio in relazione alla attuale situazione epidemiologica in atto.
Il sistema delle misure di prevenzione e protezione prevede:
- Misure organizzative, procedurali, tecniche, compresi i trasporti;
- Utilizzo dei dispositivi di prevenzione del contagio;
- Pulizia e sanificazione.
Vi è una importante nota preliminare necessaria: allo stato odierno, le principali misure di prevenzione del contagio consigliate dalle autoritĂ sanitarie sono il distanziamento, lâigiene delle mani e delle superfici e la prevenzione della dispersione di droplets tramite lâutilizzo di mascherine e visiere.
Tali misure di mitigazione del rischio sono però di difficile attuazione in molti momenti della pratica sportiva, sia in fase di allenamento che di gara, per tutti i livelli di pratica, da quella amatoriale a quella professionistica.
In particolare il distanziamento è semplicemente in contrasto con il gesto sportivo di moltissimi sport; lâutilizzo di mascherine e visiere è spesso incompatibile con il carico metabolico e con il gesto sportivo; lâigiene delle mani e dei luoghi non è sempre possibile, soprattutto in caso di attrezzi sportivi condivisi.
Di conseguenza, devono essere prese in considerazione anche altre misure di mitigazione, meno utilizzate in altri ambiti che agiscano in modo coordinato per consentire una ripresail piĂš possibile sicura. Tra queste si citano:
- La formazione di gruppi sociali ristretti, per limitare la possibilitĂ di diffusione del contagio, peresempio con formazione di piccoli gruppi di allenamento e con accesso scaglionato agli impianti;
- La sorveglianza sanitaria.
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MISURE ORGANIZZATIVE, PROCEDURALI, TECNICHE COMPRESI I TRASPORTI
In base agli esiti specifici della analisi della realtĂ sportive e della valutazione di rischio effettuata si possono identificare le seguenti misure organizzative, procedurali e tecniche.Revisione della organizzazione delle attivitĂ sportiva e turni:
- Attuare ove possibile, per le attivitĂ sportive in presenza, la riduzione del numero totale delle persone presenti nel sito sportivo, anche tramite turni, la riorganizzazione di attivitĂ degli operatori sportivi coinvolti, la limitazione del numero di accompagnatori.
Un esempio è lâanalisi delle attivitĂ sportive che lâatleta può svolgere:
a) a distanza e non nel sito sportivo;
b) nel sito sportivo evitando assembramenti e nella prevista distanza sociale;
c) nel sito sportivo alla presenza di altri operatori sportivi (atleti/quadri tecnici, ecc.).
d) nel sito sportivo con un team ristretto e costante.
- Attuare ove possibile una nuova e diversa turnazione degli operatori sportivi e anche degli accompagnatori (atleta/praticante attivitĂ motorie-sportive vs personale di supporto e/o accompagnatori di atleti) anche al fine di creare gruppi distinti e riconoscibili, in unâottica anche di tracciabilitĂ delle presenze e delle interazioni tra soggetti presenti nel sito sportivo.La turnazione può essere basata su modelli di ottimizzazione che, a fronte di specifichi indicatori di performance, determinano le migliori soluzioni compatibili con la necessitĂ di minimizzare il rischio di contagio ma senza trascurare aspetti legati al corretto funzionamento dellâattivitĂ sportiva e alla tutela sanitaria degli operatori sportivi.
- Rimodulare gli accessi al sito sportivo per agevolare le azioni prima descritte, nel caso (molto probabile) in cui non sia possibile riconfigurare il livello di personale e la turnazione, neanche a valle di una ri-definizione e ri-allocazione delle attivitĂ , tale da mantenere (o ridurre nella quantitĂ minore possibile) i livelli di frequenza pre-chiusura.
Distanziamento nelle varie fasi dellâattivitĂ sportiva
- A seguito dellâanalisi del lay out e dellâorganizzazione delle attivitĂ sportive deve essere garantito, ove possibile, la distanza di almeno 1 metro tra gli operatori sportivi (praticanti, docenti, discenti e altro personale di supporto o persone presenti).Inoltre, saranno da valutare diverse distanze interpersonali tra gli atleti in fase di attesa, di allenamento, di gara, anche in relazione alle specificitĂ dello sport praticato, con necessitĂ di distanziamento proporzionate allo sforzo fisco dellâatleta (indicativo della emissione di âdropletsâ) e alla possibilitĂ che lâatleta stesso indossi dei dispositivi di prevenzione del contagio, prime tra
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tutti le mascherine.Nel caso in cui le Federazione Sportive diano specifiche indicazioni su questo tema, cioè sulle distanze da tenere o dallâoccupazione di suolo durante la pratica sportiva, queste indicazioni andranno rispettate.
- SarĂ sempre indicato che gli atleti, quando non direttamente impegnati in allenamento/gara, siano alla distanza di almeno 1 metro, preferibilmente 2, tra loro e dagli operatori sportivi e/oaccompagnatori ed indossino la mascherina.
- Per ciascuna categoria di sport, devono essere individuati i corretti distanziamenti in base alla possibile emissione di droplet.Un recente lavoro svolto dalle UniversitĂ di Eindhoven e Leuven11, basato su simulazioni fluidodinamiche, suggerisce che in caso di camminata a 4 km/h, un soggetto in scia dovrebbe mantenere la distanza di sicurezza di 5 metri per avere unâesposizione equivalente a quella di due soggetti fermi a 1.5 m di distanza; in caso di corsa a 14.4 km/h la distanza equivalente per due soggetti in scia è di circa 10 metri La misura di distanziamento appare di difficile applicazione in molti casi: dove non fosse tecnicamente possibile implementare questa misura di mitigazione, questo deve essere tenuto in opportuna considerazione nella scelta di misure alternative, per esempio considerando la sostituzione della specifica attivitĂ con altre di mitigazione attivitĂ compatibili.
- Qualora non sia possibile evitare contatti tra gli operatori sportivi e/o tra gli atleti, si dovranno indicare le modalitĂ con cui avvengono i contatti, durata, frequenza; in ogni caso i contatti dovranno svolgersi indossando gli opportuni dispositivi di prevenzione del contagio, coerentemente con le necessitĂ di libertĂ di movimento e con il carico metabolico dellâatleta, e dovranno essere tracciabili;Ovunque sia possibile, il contatto diretto dovrebbe essere sostituito con attivitĂ teoriche.
- Particolare importanza assume il distanziamento per la permanenza di operatori sportivi o di terze persone presenti nei locali di ristoro,in quelli igienici, negli spogliatoi qualora non non sia possibile utilizzare i dispositivi di prevenzione del contagio, in alcuni casi, anche da parte degli atleti. In questa tipologia di locali è importante anche che il posizionamento delle persone non sia faccia-faccia e tenga conto di appositi turni di accesso e permanenza.
Effettuazione di attivitĂ sportive di gruppoQualora si rendessero strettamente necessarie attivitĂ sportive di gruppo, esse dovranno svolgersi secondo i seguenti criteri:
- Informare tutti i partecipanti del divieto di partecipazione in caso manifestassero sintomi di COVID-19;
- Ridurre al minimo il numero di partecipanti;
- Rendere disponibili appositi dispositivi per tutti i partecipanti, in particolar modo mascherine da indossare nel rispetto della necessitĂ dellâatleta, in base al carico metabolico caratteristico di
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ciascuno sport e di ciascuna fase di questo sport (allenamento, gara, recupero); tali dispositivi dovrebbero essere indossati in tutti quei momenti in cui la respirabilità della mascherina è compatibile con il carico metabolico richiesto.
- Rendere disponibili appositi dispositivi per tutti i partecipanti, in particolar modo visiere protettive del viso e degli occhi di indossabilitĂ , sicurezza e respirabilitĂ adeguate alla necessitĂ dellâatleta, tali dispositivi dovrebbero essere indossati in tutti quei momenti in cui la vestibilitĂ della visiera è compatibile con lâatto motorio richiesto.
- In casi specifici di alto contatto fisico, come ad esempio alcuni sport di squadra, limitazione dellâaccesso al campo ad atleti âsicuramente non contagiosiâ, si veda la tabella 2 B.
- Garantire durante e dopo le attivitĂ di gruppo la ventilazione e la sanitizzazione dei locali e delle attrezzature condivise.
La Tabella 2 A fornisce uno strumento per la classificazione delle attività praticate sulla base della numerosità e del tipo di interazioni tra atleti, permettendo di individuare per ciascuna disciplina sportiva le attività a maggiore rischio di contagio, per le quali è necessario prevedere azioni di mitigazione ragionevolmente applicabili o la sostituzione con attività di minor rischio.
Gestione entrata/uscita degli operatori sportivi e di altri soggetti nei siti sportivi
- Favorire orari di ingresso/uscita scaglionati in modo da evitare il piĂš possibile contatti nelle zone comuni (ingressi, spogliatoi, servizi igienici, locali di attesa, locali dedicati alle attivitĂ sportive, locali di ristoro, ecc.).
Revisione lay-out e percorsi
- Per le situazioni valutate critiche, attuare ove possibile una nuova e diversa modalitĂ della circolazione interna;
- Differenziare ove possibile i punti di ingresso alla struttura dai punti di uscita con ipotesi di percorrenza interna degli spazi che minimizzino le possibilitĂ di incrocio dei flussi;
- Installare barriere separatorie âantirespiroâ nelle zone considerate critiche per contatto diretto (servizi al pubblico) o affollamento (punti ristoro, servizi igienici) (es. Barriere di plexiglass, schermi protettivi, ecc.);
- Valutare i luoghi di sosta degli atleti (esempio bordo-campo, panchina);
- Per ciascun luogo di interesse, simulare i percorsi ed i flussi di spostamento delle persone tra un luogo e lâaltro, per valutare eventuali assembramenti anche in ingresso ed uscita.
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TABELLA 2 A
Classificazione delle attivitĂ sportive in relazione al rischio specifico ed esempi pratici.La tabella propone di classificare le attivitĂ di pratica sportiva in classi di rischio via via crescente, sulla base della numerositĂ di soggetti coinvolti, sul tipo di interazione tra i soggetti e sullâambiente in cui tali attivitĂ vengono svolte.
La classe di rischio non è univocamente definita dal tipo di disciplina sportiva ma va identificata volta per volta sulla base delle modalitĂ di svolgimento della stessa, per esempio differenziando, tra le diverse fasi dellâallenamento, quelle che prevedono lâalternanza nellâutilizzo di attrezzature e tra quelle che possono essere svolte allâaperto o che necessitano di essere svolte al chiuso.
La valutazione del livello di interazione fra soggetti è generale e si applica a tutte le figure e ruoli impegnati nellâattivitĂ , siano essi atleti normodotati, paratleti, assistenti, preparatori atletici, allenatori, ecc.
Per ogni disciplina sportiva, la classificazione della specifica attivitĂ svolta (da classe da 1 a 4) va reiterata per ciascuna delle casistiche che possono presentarsi nella pratica e le azioni di mitigazione da porre in atto saranno specifiche per lâattivitĂ .
La classe che va da 5 a 8 prevede una specifica attivitĂ sportiva che al momento non può essere praticata ma la si riporta perchĂŠ in un prossimo futuro, anche breve, il Governo potrebbe autorizzare anche qualche dâuna di esse.
CLASSE TIPOLOGIA DESCRIZIONE
1 Singoli allâaperto Il singolo atleta svolge attivitĂ individuale allâaperto.
2 Singoli al chiuso Il singolo atleta svolge attivitĂ individuale al chiuso.
3 A turni di Accesso alla sede sportiva, allâaperto
Atleti si alternano singolarmente sul campo o nello stesso spazio o nellâutilizzo degli stessi attrezzi allâaperto.
4 A turni di Accesso alla sede sportiva, al chiuso
Atleti si alternano singolarmente sul campo o nello stesso spazio o nellâutilizzo degli stessi attrezzi al chiuso.
5 Di squadra o singoli con campo separato
Due o piĂš gruppi di atleti/squadre si affrontano senza toccarsi.
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6 A coppie allâaperto o al chiuso
Due atleti interagiscono fisicamente sul campo, con ripetuti contatti.
7 Di squadra, con campo condiviso
Due gruppi di atleti/squadre si affrontano con contatto frequente.
8 Assembramento e/o contatto continuo
Molti atleti si assembrano nello stesso spazio in una fase della prestazione sportiva e/o nella pratica hanno un contatto continuo e molto ravvicinato con lâavversario.
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TABELLA 2 BMISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Misure di Prevenzione e Protezione
Descrizione Azioni Obiettivi Applicazione
Misure organizzative, procedurali, tecniche, compresi i trasporti
Revisione organizzazione delle attivitĂ sportive/turni.
Effettuare attivitĂ sportiva in modalitĂ âremotoâ.
Attuare il numero delle persone in presenza.
Attuare diversa turnazione.
Formare nuclei ristretti di allenamento.
Eliminare/ridurre fonti di contagio.
Migliorare attivitĂ di controllo e monitoraggio.
Tutti, sempre in coerenza con organizzazione delle attivitĂ sportive.
Misure organizzative, procedurali, tecniche, compresi i trasporti
Distanziamento nei siti sportivi.
Garantire distanza di 1 m tra persone e tra postazioni in caso di attivitĂ metabolica a riposo, aumentare in caso di alta attivitĂ metabolica se consentito dal tipo di attivitĂ .
Evitare raggruppamenti.
Ridurre contatti con terzi.
Eliminare/ridurre fonti di contagio.
Tutti, sempre in coerenza con organizzazione delle attivitĂ sportive.
AttivitĂ in presenza â allenamento e gara.
Ridurre al minimo partecipanti.
Distribuire dispositivi protezione da usare in ogni momento sia possibile.
Usare locali sanificati e ventilati.
Formare nuclei ristretti di allenamento.
Eliminare/ridurre fonti di contagio.
Eliminare/ridurre probabilitĂ di trasmissione.
Tutti.
Gestione entrata/uscita- operatori sportivi e accompagnatori di atleti minori
Orari di ingresso/uscita differenziati per turni.
Formare nuclei ristretti di allenamento.
Eliminare/ridurre fonti di contagio.
Tutti, in coerenza con modalitĂ organizzative del sito sportivo.
Revisione e layout percorsi.
Nuova e diversa circolazione interna.
Differenziare punti di ingresso e punti di uscita.
Uso delle scale.
Barriere âanti-respiroâ per gli accompagnatori.
Simulare percorsi e flussi di spostamento delle persone.
Eliminare/ridurre fonti di contagio.
Migliorare attivitĂ di controllo e monitoraggio.
Tutti, in coerenza con modalitĂ organizzative del sito sportivo.
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Misure di Prevenzione e Protezione
Descrizione Azioni Obiettivi Applicazione
Misure organizzative, procedurali, tecniche, compresi i trasporti
Gestione dei casi sintomatici.Luogo dedicato.
Procedure di sanificazione e intervento sui contatti.
Eliminare/ridurre probabilitĂ di trasmissione.
Garantire rapiditĂ intervento sanitario.
Tutti.
Buone pratiche di igiene.
Dispositivi e gel igienizzante.
Aereazione locali.
Vietare uso dispositivi altrui.
Procedure informative.
Raccolta rifiuti e sanificazione.
Migliorare consapevolezza delle attivitĂ di prevenzione.
Migliorare contenimento del contagio.
Migliorare comportamento âsocialeâ nel sito sportivo.
Tutti.
Prioritarizzazione del rientro degli operatori sportivi nel sito sportivo.
Operatori sportivi non affetti da condizioni di salute preesistenti al rischio
Migliorare efficacia della prevenzione con individuazione di âsoggetto fragileâ.
Tutti, come indicato dal medico competente.
Miglioramento sistema dei trasporti.Mezzi singoli alternativi.
Navetta in uso allâorganizzazione sportiva.
Migliorare prevenzione nei sistemi di trasporto.
Tutti.
Utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (DPI)
Mascherine. Corretto utilizzo.Migliorare protezione personale.
Tutti.
Non usare unicamente in caso non sia incompatibile con il consumo metabolico e con il gesto atletico.
Visiere. Corretto utilizzo.Migliorare protezione personale.
Tutti, come possibile alternativa allemascherine, in caso siaincompatibile con il consumo metabolico e con il gesto atletico.
Guanti monouso Corretto utilizzo.Migliorare protezione personale.
Operatori sportivi, con difficile accesso a lavaggio mani o gel igienizzante.
Atleti in gara.
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Misure di Prevenzione e Protezione
Descrizione Azioni Obiettivi Applicazione
Pulizia e sanificazione AttivitĂ di pulizia.
PeriodicitĂ definita.
Specifica per le attrezzature di allenamento e gara.
Migliorare la protezione Tutti.
Luoghi e Attrezzature di lavoro/attivitĂ sportiva AttivitĂ di sanificazione. Intervento straordinario
Migliorare la programmazione dellâattivitĂ di contenimento.
Eliminare/Ridurre fonti di contagio.
Eliminare/Ridurre la probabilitĂ di trasmissione.
Tutti.
Supporto psicologico AttivitĂ informativa Professionisti abilitati.
Comunicazione Trasparente.
Colloqui personalizzati anche a âdistanzaâ
Migliorare il senso di appartenenza.
Migliorare stati di sofferenza psicologica.
Ridurre la conflittualitĂ .
Favorire il rientro allâattivitĂ lavorativa.
Tutti, su richiesta del lavoratore o dello sportivo.
Informazione, Formazione e Addestramento
ModalitĂ erogazione contenuti.Indicazioni organizzative.
Erogazione della Formazione.
Erogazione dellâaddestramento.
Migliorare il senso di consapevolezza.
Fornire adeguati strumenti di conoscenza per massimizzare lâefficacia delle misure di contenimento.
Responsabilizzare allâuso dei dispositivi.
Tutti.
Tutela sanitaria in ambito sportivo e monitoraggio dei casi positivi
Tutela sanitaria in ambito sportivo.Protocollo Federazione Medico Sportiva Italiana (allegato 4).
Migliorare efficacia della tutela sanitaria in ambito sportivo.
Tutti.
Gestione dei casi sintomatici e monitoraggio.
Procedure di gestione.
Procedure di monitoraggio nel sito sportivo in raccordo con le strutture sanitarie territoriali.
Concedere accesso a campo di gioco con grande interazione sociale.
Tutti.
Tutela sanitaria in ambito sportivo e monitoraggio dello stato di contagiositĂ
Identificazione dello stato di esposizione al virus e dello stato di contagiositĂ .
Integrazione tra test sierologici e tamponi (allegato 4).
Concedere accesso a campo di gioco con grande interazione sociale.
Sport predefiniti per alto livello di rischio.
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BUONE PRATICHE DI IGIENE
Ă necessario:
- Lavarsi frequentemente le mani, come da prescrizioni sanitarie allegate (Allegato 2);
- Indossare i dispositivi di prevenzione del contagio prescritti per ciascuna situazione/ sport, in base al carico metabolico e in base alla indossabilitĂ del dispositivo stesso;
- Mantenere la distanza interpersonale minima di 1 metro, preferibilmente 2, in caso di attivitĂ metabolica a riposo. Ad esempio per gli atleti in caso di attesa, riposo e inoltre per tutti gli operatori sportivi;
- Mantenere la distanza interpersonale minima adeguata allâatto motorio, al carico metabolico e alle altre misure di mitigazione disponibili;
- Non toccarsi mai occhi, naso e bocca con le mani;
- Starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie.Se non si ha a disposizione un fazzoletto, starnutire nella piega interna del gomito.
- Evitare di lasciare in luoghi condivisi con altri gli indumenti indossati per lâattivitĂ fisica, ma riporli in zaini o borse personali e, una volta rientrato a casa, lavarli separatamente dagli altri indumenti;
- Bere sempre da bicchieri monouso o bottiglie personalizzate;
- Buttare subito in appositi contenitori i fazzolettini di carta o altri materiali usati come cerotti, bende, ecc.(ben sigillati);
Ai fini della attuazione delle buone pratiche igieniche dovranno essere messi a disposizione del Allenatore/atleta o operatore societario:
- Procedure informative affisse nel sito sportivo, nelle zone di accesso, nei luoghi comuni, nelle zone di attivitĂ sportiva, nonchĂŠ negli spogliatoi e nei servizi igienici;
- Dispositivi di prevenzione del contagio prescritti per ciascuna situazione/sport, in base al carico metabolico e in base allâindossabilitĂ del dispositivo stesso;
- Gel igienizzante;
- Sistema di raccolta dedicato ai rifiuti potenzialmente infetti (es. fazzoletti monouso, mascherine/respiratori);
- Indicazioni sulle corrette modalitĂ e tempi di aerazione dei locali;
- Specifiche attivitĂ di filtrazione dellâaria nei locali chiusi ad alta densitĂ di persone o di attivitĂ , ad
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esempio tramite purificatori di aria dotati di filtri HEPA destinati a diminuire la quantitĂ di aerosol;
- Sanitizzazione ad ogni cambio turno/squadra;
- Vietare lo scambio tra operatori sportivi e personale comunque presente nel sito sportivo di dispositivi (smartphone, tablet, ecc.) e di attrezzi sportivi; in alternativa, prevedere adeguate sanifizzazioni;
I dispositivi di protezione individuale da utilizzarsi nelle diverse occasioni di interazione sportiva ai fini del contenimento del contagio sono:
- Mascherina âdispositivo medicoâ.Le mascherine facciali presentano un importante limite dato dalla loro ârespirabilitĂ â cioè dalla caduta di pressione del flusso dâaria attraverso il materiale. Tale caduta di pressione, ampiamente tollerabile da persone a consumo metabolico âdi riposoâ o di blanda attivitĂ fisica, può dimostrarsi troppo alta invece per persone in una fase di alto consumo metabolico, quali gli atleti impegnati in un allenamento o gara.
La protezione fornita dalla mascherina, dunque, causa in questi casi un aumento di altri rischi, primo tra tutti il rischio di grave affaticamento.
Di conseguenza, le mascherine dovrebbero essere sempre consigliate a tutte le persone, sia atleti che operatori sportivi, in fase di consumo metabolico âdi riposoâ o di blanda attivitĂ fisica, mentre sono sconsigliate in caso di medio e alto consumo metabolico e dovrebbero essere sostituite da altre misure di mitigazione, per esempio; visiere, distanziamento, sostituzione con attivitĂ teoriche o virtuali, segregazione di atleti con diversi stati di suscettibilitĂ al contagio.
Ciascun atleta dovrebbe ricevere formazione relativamente allâ uso corretto della mascherina e alle diverse intensitĂ di attivitĂ svolte, che si possono determinare in diversi modi: dal monitoraggio continuo della frequenza cardiaca e di altri parametri fisiologici alla valutazione soggettiva della intensitĂ percepita di sforzo e affaticamento.
Le mascherine chirurgiche espletano la propria funzione protettiva solo se correttamente indossate e cambiate frequentemente, tipicamente ogni 4 ore oppure sostituite quando vengono rimosse per mangiare o bere.
- Visiere.
- Guanti monouso di diversi materiali plastici sintetici o in lattice.Ai fini del contenimento del contagio, guanti monouso possono essere indicati in quelle situazioni in cui il lavoratore non ha accesso in modo frequente ed agevole a gel igienizzanti o ad acqua e sapone per il lavaggio delle mani.
Inoltre dovrebbero essere indossati da tutti quei -operatori sportivi per cui questi dispositivi sono indicati da pre-esistenti ragioni di protezione del lavoratore, di protezione dellâambiente, di
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protezione del bene che viene usato o da altre legislazioni vigenti.
Tali dispositivi espletano la propria funzione protettiva solo se correttamente indossati e cambiati frequentemente, tipicamente i guanti vanno cambiati al termine di ciascuna procedura di manipolazione.
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PULIZIA E SANIFICAZIONE DEI LUOGHIE DELLE ATTREZZATURE
Sulla base della valutazione del rischio legata ai luoghi che caratterizzano un sito sportivo, occorre predisporre un piano specifico che identifichi le procedure da applicare e la periodicitĂ con cui effettuare la pulizia e la sanificazione periodica dei luoghi, ambienti e attrezzature.
Tutte le operazioni di pulizia devono essere condotte da personale che indossa DPI (filtrante respiratorio FFP2 o FFP3, eventuale protezione facciale, guanti monouso, camice monouso e seguire le misure indicate per la rimozione in sicurezza dei DPI (svestizione) secondo disposizioni e procedure specifiche dellâattivitĂ stessa.
I rifiuti prodotti dalle attivitĂ di pulizia/sanificazione/decontaminazione dellâambiente, come gli stracci e i DPI monouso impiegati, devono essere trattati ed eliminati come materiale potenzialmente infetto.
Per âpuliziaâ si intende la detersione con soluzione di acqua e detergente; con âsanificazioneâ invece la decontaminazione con apposite soluzioni disinfettanti.
Nella scelta dei prodotti da utilizzare per la pulizia, in assenza di altre piÚ recenti indicazioni da parte delle autorità sanitarie, occorre tenere conto di quanto indicato nella Circolare n. 5443 del Min. Salute del 22.02.2020, cioè pulire con disinfettanti a base di cloro o alcol le superfici potenzialmente contaminate.
Nel piano di pulizia occorre includere almeno:
- gli ambienti dedicati alla pratica sportiva;
- le aree comuni;
- le aree ristoro;
- i servizi igienici e gli spogliatoi;
- le docce;
- gli attrezzi e i macchinari sportivi;
- eventuali auto di servizio;
- le postazioni di lavoro e allenamento ad uso promiscuo;
- gli ascensori, i distributori di bevande e snack, con particolare attenzione alle superfici toccate piĂš di frequente;
- le parti esposte dellâimpianto di ventilazione (es. prese e griglie di ventilazione se facilmente raggiungibili).
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Lâelaborazione di istruzioni specifiche in merito alla pulizia di dette componenti va strutturata sulla tipologia di impianto per garantire una corretta pulizia. La pulizia potrĂ essere operata con panni puliti in microfibra inumiditi con acqua e sapone, oppure con alcool etilico al 75% con successiva asciugatura, pulizia ed eventuale sostituzione dei filtri con altri piĂš efficienti, etc.
In linea generale, le attivitĂ di pulizia dovranno essere effettuate con cadenza almeno giornaliera:
- Per le superfici toccate piĂš di frequente utilizzando panni diversi per ciascun tipo di oggetto/superficie. (Es. porte, maniglie, finestre, vetri, tavoli, interruttori della luce, servizi igienici, rubinetti, lavandini, scrivanie, sedie, tasti, tastiere, telecomandi, stampanti);
- Strumenti individuali di lavoro/attivitĂ sportiva.
La pulizia giornaliera a fine turno può essere effettuata dal lavoratore/utilizzatore stesso, al quale deve essere messo a disposizione idoneo detergente e fornita adeguata informazione ad ogni cambio turno/ per ogni atleta per attrezzi, macchinari e postazioni comuni di lavoro/attività sportiva.
AttivitĂ di sanificazioneLa periodicitĂ della sanificazione dovrĂ invece essere stabilita dal Datore di Lavoro/Gestore dellâimpianto ovvero dal Legale rappresentante dellâorganizzazione sportiva, in relazione alle caratteristiche ed agli utilizzi dei locali, attrezzi, macchinari ed eventuali mezzi di trasporto, previa consultazione del Medico Competente.
Tale valutazione dovrĂ tenere in considerazione:
- livello di diffusione del virus a livello nazionale e locale (livello di allerta);
- livello di affollamento e destinazione dâuso dei locali;
- tipologia di attivitĂ svolta nel locale;
- accesso ed eventuale stazionamento di personale esterno o di accompagnatori;
- vicinanza dellâoperatore allâattrezzatura;
- impiego di dispositivi che riducono il contatto (es. guanti, abbigliamento da lavoro/attivitĂ sportiva, mascherine, etc.);
- impossibilitĂ di lavaggio frequente delle mani durante lâimpiego;
- attivitĂ che aumentano la probabilitĂ di emissione di aerosol / goccioline di sudore.
Pertanto in relazione a quanto definito precedentemente vediamo quali azioni sono necessarie da attivare nel periodo di pre-apertura e quali nella fase di apertura:
Fase pre-apertura
- Adozione di presidi di prevenzione del contagio;
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- Turnistica
- Formazione di allenatori, personale di segreteria, personale di pulizia, custodi, accompagnatori etc.
- Ri-organizzazione spazi
- Ricerca fondi per nuovi oneri
- Procedure di accesso, di pulizia, ecc.
Fase in apertura
- Applicazione delle procedure
- Coinvolgimento degli atleti
Follow-up di almeno 1 mese registrando feed-back
- Dagli atleti
- Dagli allenatori ed accompagnatori
- Dai genitori
Per quanto riguarda lâaccesso al sito sportivo si raccomanda di informare tutte le persone che vi accedono, indipendentemente dal ruolo, sulle procedure di accesso che si vorranno adottare e che prevederanno, quanto meno, lâuso dei dispositivi di prevenzione del contagio, mascherine, guanti, visiere etc., la misurazione della temperatura, che non deve superare i 37.5 gradi, ed una autocertificazione che per i minori dovrĂ essere firmata da un genitore che attesti di non avere in corso sintomi da COVID-19. Si allega un modello di possibile dichiarazione da parte di tutti i soggetti che accedono al sito sportivo.
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TRIAGE RISCHIO COVID-19SCHEDA DI VALUTAZIONE ALLâINGRESSO AL SITO DI ALLENAMENTO
DI ____________________________________________
Il/La sottoscritto/a _______________________________________________________________
(atleta maggiorenne o genitore/tutore legale dellâatleta minorenne).
Nato/a a ______________________________________________ il ____________________
e residente in ___________________________________________________________________
Dichiara
⢠Di non aver avuto diagnosi accertata di infezione da COVI-19.
⢠Di non aver avuto contatti a rischio con persone che sono state affette da COVID-19 (familiari, luoghi di lavoro ect).
⢠Di non aver avuto nelle ultime settimane sintomi riferibili allâinfezione da COVID-19 (tra i quali temperatura superiore a 37.5, tosse, stanchezza, difficoltĂ respiratorie, dolori muscolari, diarrea, alterazioni di gusto e olfatto).
⢠Di non avere in corso sintomi riferibili allâinfezione da COVID-19 (tra i quali temperatura superiore a 37.5, tosse, stanchezza, difficoltĂ respiratorie, dolori muscolari, diarrea, alterazioni di gusto e olfatto).
Luogo e Data Firma Atleta
___________________________ ___________________________________
Firma Genitore
___________________________________
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LINEE GUIDA PER LA RIPARTENZA IN SICUREZZADEL SETTORE SPORT EQUESTRI
Il presente protocollo è stato elaborato dalla Commissione sport e sicurezza delle Polisportive Giovanili Salesiane â Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI - costituita con delibera n. 4 del 30.04.2020 ed adottato in conformitĂ delle linee applicative del DPCM 26/4/2020 - elaborate dallâUfficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri sulla base dei contenuti del Rapporto denominato âLo sport riparte in sicurezzaâ redatto dal CONI con il supporto scientifico del Politecnico di Torino.
Il protocollo potrĂ subire aggiornamenti in virtĂš delle eventuali successive variazioni delle disposizioni governative in materia di prevenzione Covid19.
Le disposizioni del documento sono rivolte a tutti i Circoli ippici affiliati PGS ed hanno lo scopo di fornire indicazioni generali utili alla ripresa delle attivitĂ , nonchĂŠ di rendere efficaci le misure di prevenzione.
_____________________________
Il documento è cosÏ suddiviso:
1. INTRODUZIONE, una semplice ed immediata spiegazione delle principali caratteristiche del virus che ci ha interessato, le vie di trasmissione e i principali sintomi che si possono manifestare; il primo passo per una corretta ripresa è conoscere bene da chi bisogna guardarsi.
2. VALUTAZIONE DEL RISCHIO, al fine di permettere a tutti i Presidenti o Legali Rappresentanti di mettere in atto un piano di prevenzione efficace, riassumiamo brevemente in questo paragrafo come individuare i possibili fattori di rischio da tenere in considerazione.
3. PREVENZIONE E SORVEGLIANZA SANITARIA, tutte le disposizioni da mettere in atto per limitare ogni possibilitĂ di contagio o contaminazione di COVID-19 e poter intervenire efficacemente in caso di possibili contagi.
4.VISITA MEDICA
5.VALIDITĂ
6.RICHIESTA INFORMAZIONI E CHIARIMENTI
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1. INTRODUZIONE
I coronavirus (CoV) sono unâampia famiglia di virus, chiamati cosĂŹ per le punte a forma di corona che hanno le proteine superficiali (âSpikeâ).
Sono virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie piĂš gravi come la Sindrome respiratoria mediorientale (MERS, Middle East respiratory syndrome) e la Sindrome respiratoria acuta grave (SARS, Severe acute respiratory syndrome).
Un nuovo coronavirus è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato nellâuomo. Nel dicembre 2019 viene identificato un nuovo coronavirus umano zoonotico responsabile di gravi patologie infiammatorie polmonari riconducibili a SARS. Nella prima metĂ del mese di febbraio lâInternational Committee on Taxonomy of Viruses (ICTV) ha assegnato al nuovo coronavirus il nome definitivo: âSindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2â (SARS-CoV-2). Nellâ11 febbraio 2020 lâOrganizzazione Mondiale della SanitĂ ha annunciato che la malattia respiratoria causata dal nuovo coronavirus è stata chiamata Covid-19: CO-rona VI-rus D-isease e lâanno dâidentificazione, 2019.
Come si trasmette?
COVID-19 è un virus respiratorio caratterizzato da una elevata contagiosità che si diffonde principalmente attraverso il contatto con le goccioline del respiro (droplets) espulse dalle persone infette ad esempio tramite:
⢠La saliva;
⢠Tossendo;
⢠Starnutendo o anche solo parlando;
⢠Contatti diretti personali;
⢠Le mani, ad esempio toccando con le mani contaminate bocca, naso o occhi. Il virus è caratterizzato da una elevata contagiosità ;
⢠In rari casi il contagio può avvenire attraverso contaminazione fecale.
Normalmente le malattie respiratorie non si trasmettono con gli alimenti che comunque devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche.
Il periodo di incubazione varia tra 2 e 12 giorni; 14 giorni rappresentano il limite massimo di precauzione. La via di trasmissione piÚ frequente è quella respiratoria, in seconda analisi quella da superfici contaminate con il tramite delle mani e un successivo contatto con le mucose orali, nasali e con le congiuntive.
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Quali sono i sintomi piĂš comuni?
I sintomi piĂš comuni di unâinfezione da coronavirus nellâuomo includono:
⢠Febbre;
⢠Tosse;
⢠Difficoltà respiratorie.
Nei casi piĂš gravi, lâinfezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave (ARDS), insufficienza renale, fino al decesso.
Come altre malattie respiratorie, lâinfezione da nuovo coronavirus può causare sintomi lievi come rinite (raffreddore), faringite (mal di gola), tosse e febbre, oppure sintomi piĂš severi quali polmonite con difficoltĂ respiratorie anche molto gravi. Di comune riscontro è la presenza di anosmia (diminuzione/perdita dellâolfatto) e ageusia (diminuzione/perdita del gusto), che sembrano caratterizzare molti quadri clinici.
In alcuni casi lâinfezione può essere fatale. Le persone piĂš suscettibili alle forme gravi sono gli anziani e quelle con malattie preesistenti.
Dato che i sintomi provocati dal nuovo coronavirus sono aspecifici e simili a quelli del raffreddore comune e del virus dellâinfluenza, è possibile, in caso di sospetto, effettuare esami di laboratorio per confermare la diagnosi.
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2. VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Al fine di individuare tutti i possibili fattori di rischio ed attuare un piano di prevenzione valido, il Presidente dellâassociazione o Legale Rappresentante avrĂ il compito di:
⢠Eseguire unâanalisi dellâorganizzazione delle attivitĂ del circolo ippico (attivitĂ di accudimento cavalli, attivitĂ sportiva dei soci/tesserati, attivitĂ di manutenzione della struttura);
⢠Valutare le attività che è possibile espletare tramite FAD o con telelavoro (esempio riunioni del direttivo);
⢠Individuare il numero di persone che frequentano, e sono adesso autorizzate a frequentare, il circolo ippico comprensivo di tesserati, quadri tecnici, collaboratori ed eventuali dipendenti;
⢠Considerare e valutare lâeventuale presenza di accompagnatori (esempio genitori per i minori);
⢠Considerare tutte le componenti esterne che possono entrare in contatto con le persone che frequentano il circolo ippico (familiari, conviventi, operatori esterni, fornitori etcâŚ).
Relativamente alla struttura sarĂ necessario:
⢠Fare una mappatura dei percorsi che fanno le persone allâinterno della struttura tenendo conto dei percorsi piĂš usuali e delle fasce orarie con maggiore afflusso, con particolare riferimento a:
- Ingresso alla struttura;
- Accesso ai locali/spazi comuni (esempio tragitto dallâingresso alla scuderia, dalla scuderia al campo/giostra/lavaggio cavalli);
- Accesso alle aree comuni e agli altri luoghi; accesso agli spogliatoi e ai servizi igienici.
⢠Classificare tutti gli spazi della struttura sulla base:
- Classificazione dei luoghi sulla base del tempo di permanenza, quindi per transito (parcheggio-scuderia), sosta breve (punti in cui la sosta si può prolungare fino a 15 minuti, esempio servizi igienici); sosta prolungata (oltre i 15 minuti, esempio scuderia o lavaggio), potenziali assembramenti (parcheggio, scuderia, lavaggi per i cavalli, campi di addestramento, aree esterne, clubhouse, spogliatoio);
- Valutare la ventilazione dei luoghi, sulla base che siano posti chiusi o aperti, e se la ventilazione è naturale o meccanica, garantendo un adeguato ricambio dellâaria.
A tale scopo sarĂ opportuno valutare la delocalizzazione delle aree in cui non è possibile garantire il rispetto di tutte le norme di sicurezza (per esempio spostare il punto di ingresso se questo prevede prima il passaggio dagli spogliatoi), valutare la chiusura dellâintero locale (esempio spogliatoi,
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clubhouse) ed ove possibile creare dei percorsi a senso unico in modo da evitare di incrociarsi. In base alle varie planimetrie, delimitare zona di ingresso differenziandola dallâuscita (considerare ipotetica uscita secondaria), in quanto è indispensabile separare i flussi tale da permettere unâuscita fluida e rapita (con smaltimento DPI) ed un ingresso piĂš attento, visto che saranno da attuare tutte le procedure del triage (da riportare tutto il punto in essere, nel Vademecum).
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3. PREVENZIONE E SORVEGLIANZA SANITARIA
Di seguito sono illustrate le indicazioni da mettere in atto nel Circolo Ippico. Le presenti indicazioni potranno subire aggiornamenti in base alla variazione delle disposizioni governative.
Buone pratiche di igiene generali
⢠Lavarsi frequentemente ed accuratamente le mani con idonee soluzioni igienizzanti;
⢠Per tutte le persone frequentanti il circolo ippico indossare i dispositivi di prevenzione del contagio. Per dispositivi di prevenzione si indicano nello specifico:
- Mascherine conformi allâutilizzo, correttamente indossate e cambiate frequentemente o lavate adeguatamente in base a quanto previsto dalle istruzioni di utilizzo. Le mascherine vanno indossate per tutto il periodo di permanenza nella struttura salvo che per la fase di attivitĂ motoria individuale con il cavallo;
- Guanti monouso, soprattutto per quelle situazioni in cui la persona non ha accesso in modo frequente ed agevole a gel igienizzanti o ad acqua e sapone per il lavaggio delle mani. Tali dispositivi espletano la propria funzione protettiva solo se correttamente indossati e cambiati frequentemente, tipicamente i guanti vanno cambiati al termine di ciascuna procedura di manipolazione.
⢠Mantenere la distanza interpersonale minima di 1 metro, preferibilmente 2 metri
⢠Non toccarsi mai occhi, naso e bocca con le mani;
⢠Starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie; se non si ha a disposizione un fazzoletto, starnutire nella piega interna del gomito;
⢠Evitare di lasciare in luoghi condivisi con altri gli indumenti indossati per lâattivitĂ fisica, ma riporli in zaini o borse personali e, una volta rientrati a casa, lavarli separatamente dagli altri indumenti;
⢠Recarsi nel circolo ippico con già gli indumenti idonei alla pratica equestre cosÏ da evitare di doversi cambiare nella struttura;
⢠Bere sempre da bicchieri monouso o bottiglie personalizzate;
⢠Gettare subito in appositi contenitori i fazzolettini di carta o altri materiali usati (ben sigillati);
⢠Evitare di condividere con altri di dispositivi quali per esempio smartphone, tablet, etc o lâattrezzatura per lâattivitĂ con il cavallo come redini e il kit di pulizia del cavallo, in alternativa, prevedere adeguata pulizia, se necessaria la sanificazione, prima del riutilizzo.
A tutte le persone frequentanti il circolo ippico si chiedere di verificare autonomamente la temperatura corporea prima di spostarsi per recarsi nella struttura ed evitare di spostarsi ove superi
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i 37.5°.Eâ fatto obbligo a tutti, civile e morale, di recarsi nel circolo ippico solo ed esclusivamente in assenza di sintomi riconducibili ad un infezione da COVID-19, di informare la direzione del circolo ippico della comparsa di eventuali sintomi influenzali, se si è stati in contatto con una persona contagiata o se un familiare/convivente presenta la sintomatologia clinica precedentemente descritta o conclamata positivitĂ .
Il Circolo Ippico dovrĂ mettere a disposizione di tutte le persone autorizzate allâingresso:
⢠Procedure informative affisse nel sito sportivo e a vista di chiunque acceda alla struttura;
⢠Apporre allâinterno dei servizi igienici e/o nei pressi dei dispenser igienizzanti le corrette manovre di lavaggio mani;
⢠Dispositivi di prevenzione individuale monouso (mascherine e guanti);
⢠Dispenser per gel igienizzante;
⢠Sistema di raccolta dedicato ai rifiuti potenzialmente infetti (fazzoletti, mascherine, guanti monouso) e relative buste sigillanti.
Il Circolo Ippico dovrĂ inoltre richiedere a tutte le persone frequentanti la struttura di scegliere per quanto possibile lâutilizzo di mezzi di trasporto privati e singoli.
ModalitĂ di accesso e permanenza al circolo ippico
⢠Lâingresso al Circolo ippico sarĂ attualmente limitato al Presidente/Legale rappresentante, al personale dipendente, quadri tecnici e collaboratori dedicati alla cura e movimentazione dei cavalli ospitati e/o alla manutenzione degli impianti del circolo ed al socio/tesserato che risulta proprietario o affidatario dellâaccudimento del/i cavallo/i ospitato/i presso il Circolo ippico, nonchĂŠ ai fornitori. Qualora il cavallo abbia piĂš di un proprietario o affidatario, agli stessi non è concesso di recarsi nella struttura nel medesimo periodo temporale;
⢠Tutti gli accessi dovranno essere modulati su una turnazione che permetta di avere il numero minimo possibile di persone contemporaneamente presenti in struttura;
⢠Le persone che entrano nel circolo ippico dovranno essere munite ed indossare, per tutto il periodo di permanenza, i dispositivi di protezione individuale, mantenere le distanze di sicurezza interpersonali previste dalle disposizioni vigenti e attuare tutte le buone pratiche igieniche prima dellâingresso;
⢠Lâaccesso ai soci/tesserati minorenni è consentito solo alla presenza dellâistruttore/tecnico di riferimento. Il genitore o accompagnatore responsabile minorenne, qualora si soffermi ad aspettare lo stesso, dovrĂ transitare e sostare solo nei luoghi allâaperto e/o accedere ai servizi igienici. Ă quindi vietato lâaccesso alle parti comuni dedicate allâattivitĂ di accudimento, movimentazione o allenamento dei cavalli;
⢠I fornitori dovranno, ove possibile, rimanere a bordo dei propri mezzi o comunque fuori dalla
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struttura. Per le necessarie attivitĂ di carico e scarico, il fornitore dovrĂ attenersi alla distanza di sicurezza prevista dai DPCM vigenti;
⢠In vigenza delle attuali disposizioni da parte del Governo è vietato lâingresso a eventuali visitatori;
⢠La presenza nel circolo dei soci/tesserati che allenano o accudiscono il cavallo deve essere di tempo limitato allo svolgimento dellâattivitĂ necessaria per lâaccudimento o movimentazione del cavallo al fine di garantire un adeguato benessere psicofisico del cavallo stesso, nel rispetto delle prescrizioni del Codice per la tutela e gestione degli equidi adottato dal Ministero della Salute.
Al fine di monitorare gli accessi alla struttura ed avere tracciabilitĂ delle persone che hanno frequentato il circolo ippico suggeriamo di istituire un apposito Registro in cui annotare nominativi, data e orario di ingresso ed uscita (proforma in allegato).Al primo accesso dovrĂ inoltre essere sottoscritta e consegnata da parte del socio (o dal genitore se minorenne), la scheda anamnestica (vedi modello allegato)
Gestione degli spazi comuni
Le parti comuni del circolo ippico dedicate allâintrattenimento dei soci e/o persone (esempio clubhouse, uffici, spogliatoi, bar etc) dovranno risultare chiuse e non accessibili.I quadri tecnici, collaboratori, personale dipendenti e i soci/tesserati autorizzati a svolgere attivitĂ di allenamento o accudimento e movimentazione dei propri cavalli potranno accedere solo a quegli spazi ritenuti dalla direzione del Circolo Ippico strettamente necessari per svolgere tali attivitĂ .Tutti gli spazi vanno ripartiti in modo tale da garantire il distanziamento interpersonale.
Pulizia e sanificazione luoghi e attrezzature
Premesso che per âpuliziaâ si intende la detersione con soluzione di acqua e detergente e con âsanificazioneâ invece la decontaminazione con apposite soluzioni disinfettanti:
⢠Dovrà essere disposta la pulizia giornaliera di tutti i locali frequentati da soci/tesserati/quadri tecnici e collaboratori;
⢠I servizi igienici dovranno essere igienizzati giornalmente, ed anche piÚ volte al giorno;
⢠I locali chiusi dovranno essere ventilati o areati il piÚ possibile;
⢠Mantenere igienizzate tutte le attrezzature utilizzate, con particolare riguardo agli elementi a diretto contatto con la persona (esempio, le redini che andranno igienizzate ad ogni fine utilizzo come anche lâattrezzatura utilizzata per la pulizia del cavallo; si consiglia di invitare ogni socio ad utilizzare un proprio Kit di spazzole ed evitare di mettere in condivisione i classici Kit di pulizia del circolo ippico).
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La pulizia potrĂ essere operata con panni puliti inumiditi con acqua e sapone, ipoclorito di sodio 0,1%, oppure con alcool etilico al 70-75%.Qualora necessaria la periodicitĂ della sanificazione dovrĂ invece essere stabilita dal Presidente/Legale rappresentante, in relazione alle caratteristiche ed agli utilizzi dei locali ed attrezzature previa consultazione del Medico Competente, del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e del/i Rappresentante/i dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), ove previsto.Ulteriori interventi di sanificazione e avviso alle autoritĂ competenti, dovranno essere messe in atto nel caso in cui una persona allâinterno del circolo ippico dovesse manifestare sintomi riconducibili ad infezione da COVID-19 o dovesse segnalare di essere entrata in contatto con un caso positivo.Nella scelta dei prodotti da utilizzare per la pulizia, in assenza di altre piĂš recenti indicazioni da parte delle autoritĂ sanitarie, occorre tenere conto di quanto indicato nella Circolare n. 5443 del Min. Salute del 22.02.2020.
Gestione dei casi sintomatici
Nel caso una persona dovesse manifestare insorgenza di sintomi riconducibili a Covid-19 durante le attivitĂ sportive bisogna individuare unâarea di isolamento in cui farlo stazionare in attesa che lasci la struttura o arrivino i soccorsi (ove sia necessario chiamarli) ed attuare lâimmediata pulizia e sanificazione dei locali, secondo le disposizioni della circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute, nonchĂŠ alla ventilazione dei locali stessi.
Nomina di un Responsabile per la prevenzione ed informazione
Il Presidente o Legale Rappresentante ha lâobbligo di fornire le informazioni minime di base sulla situazione attuale e sulle procedure di prevenzione messe in atto nella struttura per evitare il rischio di contagio da Covid-19.In particolare si richiede che i contenuti minimi dellâinformazione comprendano:
⢠Caratteristiche del virus SARS-CoV-2: generalità sul virus e sulla sua origine;
⢠Sintomatologia da infezione di SARS-CoV-2: sintomi che possono presentare le persone che hanno contratto il SARS-CoV-2 con lâindicazione della frequenza degli stessi, patologie preesistenti che espongono a rischio maggiore di presentare forme gravi di malattia, periodo di incubazione della stessa;
⢠ModalitĂ e meccanismi di trasmissione: elencazione delle diverse modalitĂ di contagio con lâindicazione della probabilitĂ di accadimento, indicazioni circa la possibilitĂ di trasmissione del contagio da portatori sintomatici e asintomatici;
⢠Vaccinazioni e trattamento: indicazioni circa gli studi in fase di realizzazione sui vaccini e circa le cure, sperimentali e non, che ad oggi vengono poste in atto;
⢠Epidemia in corso: definizione di pandemia, spiegazione dellâevoluzione epidemiologica in atto a livello globale e locale e descrizione dei possibili scenari futuri.
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Per la definizione degli aspetti di dettaglio: http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/.
A tale scopo, il Presidente o Legale Rappresentante dovrĂ inoltre nominare un Responsabile, o anche piĂš di uno, (che potrĂ anche essere lo stesso quadro tecnico o collaboratore), che sia sempre presente e che avrĂ il compito di:
⢠Garantire un adeguato livello di informazione di tutti i soci/tesserati, collaboratori ed eventuali dipendenti, lâattendibilitĂ delle informazioni diffuse ed evitare la circolazione di fake news;
⢠Concordare con la direzione del circolo ippico il numero dei soci tesserati da far entrare per consentire di operare in sicurezza, senza picchi di afflusso e nel rispetto delle distanze previste dai DPCM vigenti;
⢠Informare tutti i soci/tesserati delle procedure vigenti in materia di prevenzione e di farle rispettare;
⢠Far indossare correttamente tutti i dispositivi di sicurezza individuale;
⢠Implementare eventuali precauzioni, ove ritenuto necessario;
⢠Monitorare lâingresso e lâuscita dei soci;
⢠Redigere e monitorare il calendario per la turnazione dei soci/tesserati e dei collaboratori/quadri tecnici, si consiglia a cadenza settimanale;
⢠Essere il punto di riferimento a cui comunicare lâeventuale insorgenza di sintomi influenzali o lâaver avuto contatti con persone risultate positive. A tal proposito il Responsabile avrĂ il dovere di isolare la persona, di contattare le autoritĂ competenti (Medico di riferimento, ASL, soccorsi ove necessario) e di attuare un piano di sanificazione della struttura con particolare riguardo ai luoghi comuni frequentati dalla suddetta;
⢠Essere il punto di riferimento per eventuali disagi della sfera emotiva.
Supporto Psicologico
Pur non vincolante e obbligatorio, lâintervento di supporto psicologico si rende particolarmente necessario in caso di possibili manifestazioni di stress acuto o postraumatico, per favorire il rientro, il recupero, il mantenimento dellâattivitĂ associazionistica e lavorativa, nei casi di:
⢠Contagio precedente al rientro nei siti sportivi;
⢠Isolamento, quarantena legato al contagio di familiari o conoscenti;
⢠Lutto legato al Covid-19;
⢠Problemi legati alla sfera della salute mentale anche antecedenti allâemergenza Covid-19;
⢠Contagio successivo al rientro al lavoro o di ripresa dellâattivitĂ sportiva.
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DVR e DUVRI
Data lâemergenza epidemiologica in corso, tutti i circoli ippici tenuti a produrre il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR). dovranno produrre protocollo integrativo in applicazione ai DPCM e protocolli dellâemergenza Covid-19, comprendenti anche il rischio correlato alla trasmissione del contagio da SARS-CoV-2, e le procedure messe in atto.
In caso di fornitori che ricadono nel campo di applicazione dellâart. 26, c.3 del D.Lgs. n. 81/2008, sarĂ necessario considerare e valutare allâinterno del DUVRI il rischio di contagio e diffusione del Covid-19 legato alla sovrapposizione delle attivitĂ .Nel caso di contratti in essere, per i quali il coordinamento tra le attivitĂ e la valutazione dei rischi da interferenze siano giĂ stati effettuati e vi sia giĂ un DUVRI, sarĂ necessario provvedere ad un aggiornamento dello stesso e allâintegrazione delle misure previste con le altre misure di prevenzione e protezione per la riduzione del rischio legato al contenimento del contagio.Per tutti i lavori, servizi e forniture affidati per i quali non sussiste lâobbligo di redazione del DUVRI, è comunque necessario valutare il rischio di esposizione al virus e di contagio degli operatori sportivi derivanti da tali attivitĂ e definire le relative contromisure.
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4. VISITA MEDICA
Tutti gli atleti devono essere in possesso della specifica certificazione di idoneitĂ in corso di validitĂ . Come indicato dalla Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI) tutti i praticanti attivitĂ sportiva vengono divisi in due gruppi in base a una autodichiarazione attestante la presenza ovvero lâassenza di infezione da SARS-COV-2 e di rischi di contagio per gli altri per quanto di propria conoscenza:
1. Atleti COVID+ accertati e guariti e tesserati che abbiano avuto sintomi riferibili tra i quali, a titolo non esaustivo, temperatura corporea > 37,5 °C, tosse, astenia, dispnea, mialgie, diarrea, anosmia, ageusia.
2. Atleti COVID- ed atleti asintomatici nel periodo della pandemia.
Per gli Atleti di cui al Gruppo 1, si esegue il seguente screening:
1. Test da sforzo massimale con valutazione polmonare (test cardio polmonare) e saturazione O2 a riposo, durante e dopo sforzo;
2. Ecocardiogramma color doppler;
3. ECG Holter 24hr. Inclusivo di una seduta di allenamento o di sforzo;
4. Esame Spirometria Completo (FVC, VC, MVV);
5. Esami ematochimici;
6. Radiologia polmonare: TAC per COVID+: consigliabile e a giudizio del medico responsabile sanitario;
7. Nulla osta infettivologico alla ripresa (per gli atleti COVID+).
Gli Atleti Covid+ dovranno osservare un periodo individuale di graduale ripresa nei successivi 15 gg prima di iniziare gradualmente gli allenamenti e sotto lâattento controllo del Responsabile sanitario, che a suo giudizio potrĂ ampliare test ed esami.
Si rammenta che tutti gli atleti, fermo restando quanto sopra previsto per gli âAtleti COVID+â, sono comunque soggetti al vigente quadro normativo di riferimento in materia di âTutela Sanitaria delle AttivitĂ Sportiveâ:
⢠Leggi Regionali in materia di âTutela Sanitaria delle AttivitĂ Sportiveâ;
⢠D.M. 18/02/1982 - Idoneità alle attività sportive agonistiche e ss.mm.ii.;
⢠D.M. 28/02/1983 - Idoneità alle attività sportive non agonistiche e ss.mm.ii.;
⢠Circ. Min. n.7/1983 - Interpretazione D.M. 18/02/1982;
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⢠D.M. 26/04/2013 - âDisciplina della certificazione dellâattivitĂ sportiva non agonistica e amatoriale e linee guida sulla dotazione e lâutilizzo di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri salvavitaâ;
⢠D.M. 08/08/2014 - âApprovazione delle linee guida per la certificazione dellâattivitĂ non agonisticaâ;
⢠D.M. 17/06/2015 - âNota esplicativa delle linee guida per la certificazione dellâattivitĂ non agonisticaâ;
⢠D.M. 28/10/2015 - âNota integrativa delle linee guida per la certificazione dellâattivitĂ non agonisticaâ;
⢠Circ. Min. 10/06/2016 - âCertificazione medica per lâattivitĂ sportiva non agonisticaâ;
⢠D.M. 28/02/2018 - âNo alla certificazione sportiva allâattivitĂ non agonistica per i bambini da 0 ai 6 anniâ;
⢠Revisione Circolare Ministeriale 3-07-2018 - Età minima accesso attività sportive agonistiche.
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5. VALIDITĂ
Le disposizioni del presente protocollo sono in vigore dal 25 Maggio e potranno essere aggiornate a seguito di nuove disposizioni governative.Le stesse sono altresĂŹ pubblicate sul sito www.pgsitalia.org
6. RICHIESTA INFORMAZIONI E CHIARIMENTI
Per ogni informazione e chiarimento relativi allâapplicazione delle disposizioni del presente protocollo le richieste andranno inoltrate a mezzo posta elettronica: al Responsabile di settore Tino Nicolosi, [email protected] al Segretario Generale, [email protected]
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Estensori:Tino Nicolosi,Responsabile settore equestre PGS;
Letizia Colbertaldo Dottore in biologia sperimentale ed applicata;
Estensori del protocollo:Mauro Vignola, Responsabile settore tiro sportivo pgs;
Mario Carli, Presidente PGS Le tre Piume s.s.a.r.l.
Elaborato e validato dalla Commissione Sport e Sicurezza delle PGS presieduta dal:
Prof. Carlo Tranquilli, Specialista in Medicina dello Sport Specialista in Igiene e Medicina Preventiva Igiene del Lavoro;
Componenti:
Avv. Ciro Bisogno, Presidente Nazionale Polisportive Giovanili Salesiane;
Dott. Antonello Assogna, Segretario Generale Polisportive Giovanili Salesiane;
Giovanni Gallo, Direttore Tecnico Nazionale Polisportive Giovanili Salesiane e membro di Giunta CONI in rappresentanza della Promozione Sportiva;
Dott. Claudio Alvisi, Presidente Regionale PGS Liguria e Consigliere Regionale CONI Liguria;
Dott. Miguel Belletti, animatore sociale e culturale, coordinatore PGS LAB Osservatorio Giovanile sullo Sport, amministratore di Vedogiovane e cofondatore di Finis Terrae Officina dellâApprendimento;
Pietro Gallo, Esperto in pianificazione e procedure di sicurezza.
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VADEMECUM NORME ANTICONTAGIOCENTRI IPPICI
1. Nominare un responsabile della sicurezza;
2. Programmare Ingressi contingentati e per iscritto;
3. Fate compilare la scheda anamnesica da parte di ogni socio frequentatore;
4. Gli atleti potranno restare nel circolo il tempo necessario a preparare, montare e rimettere a posto il cavallo/pony;
5. Tutti devono indossare mascherina e guanti (anche da equitazione) li possono togliere solo quando sono a cavallo;
6. Ă consigliabile far preparare i cavalli/pony dentro i box e non nei corridoi ed autorizzare lâingresso nel box ad una sola persona;
7. Sensibilizzare i soci a mantenere sempre le distanze interpersonali di 2 metri;
8. Non far entrare nel circolo genitori ed accompagnatori;
9. Chiudete spogliatoi e clubhouse;
10. Consentire lâingresso ai bagni ad una persona per volta;
11. Sanificare/lavare accuratamente/disinfettare con soluzioni a base di alcolica e di ipoclorito di sodio accuratamente con tutte le parti comuni almeno una volta al giorno e i bagni almeno 2 volte al giorno (può essere fatto dal personale del circolo con prodotti previsti dalle disposizioni vigenti acquistabili in qualsiasi rivenditore di prodotti per pulizie);
12. Individuare unâarea di permanenza sorvegliata, per eventuali minori che devono attendere arrivo del genitore/tutore in caso di divieto di ingresso;
13. Mettete a disposizione Gel Lavamani a base idroalcolica;
14. Installate nel Centro Ippico adeguata cartellonistica con tutte le norme di sicurezza anti covid.
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DATA
NOME/COGNOME
ORARIO
INGRESSO
ORARIO
USCITA
FIRMA
Alle
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1
Scheda individuale e parentale anamnesica
Nome e cognome
Nome e cognome genitore se minore
data
Riferito agli ultimi 15 giorni DICHIARO che personalmente o nel nucleo dei miei conviventi
Non abbiamo avuto febbre o temperatura corporea superiore a 37,3°
Non abbiamo avuto faringodinia/mal di gola
Non abbiamo presentato tosse e/o difficoltĂ resperatoria
Non abbiamo presentato rinite/rinorrea/ostruzione nasale
Non abbiamo presentato stanchezza/dolori muscolari superiori alla normalitĂ
Non abbiamo presentato diarrea/vomito
Non abbiamo presentato alterazione dei sapori e degli odori
Non siamo a conoscenza di aver avuto contatti con persone positive al Covid 19
Se le suddette situazioni si dovessero presentare successivamente alla compilazione mi impegno a informare tempestivamente il responsabile del maneggio,le AutoritĂ sanitarie competenti e a non
presentarmi assolutamente in maneggio
N.B. Con la sottoscrizione del presente registro si autorizza il trattamento dei dati personali contenuti ai fini dell'emergenza COVID 19
Firma (il genitore se minore):
Allegato 2