programma cinemambiente 2014
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Giunto alla diciassettesima edizione, CinemAmbiente riserva molte novità, prima fra tutte il ritorno all’ingresso gratuito. Dal 31 maggio al 5 giugno si susseguiranno film, talks ed eventi che coinvolgeran-
no registi e personalità provenienti da tutto il mondo. Oltre al Cinema Mas-simo, le proiezioni saranno effettuate anche al Piccolo Cinema, al Cecchi
Point, al Cineteatro Baretti e al Centro Studi Sereno Regis, in quello che si configura come un circuito per il cinema di impegno sociale. Quest’anno
avremo finalmente un vero e proprio red carpet, ovvero la pista ciclabi-le di fronte al Cinema Massimo, che nelle giornate del Festival si tra-
sformerà in una passerella per ospiti e registi che raggiungeranno le proiezioni in bicicletta. Molti amici ci hanno dato una mano alla
costruzione del programma: da Legambiente, con cui organizzia-mo la sezione Ecokids, al Centro nazionale del cortometraggio
e alla Scuola nazionale di cinema, fino al Green Film Network, organizzazione mondiale dei festival ambientali che terrà a
Torino la sua riunione annuale. Prenderà il via da quest’anno quello che spero sia il lungo cammino di CinemAmbiente
Lab, workshop internazionale sul cinema green, realizzato con Documentary in Europe e Film Commission Torino
Piemonte. Molti i momenti di dibattito e riflessione con amici vecchi e nuovi, da Luca Mercalli a Tiziano Fratus,
da Andrea Segrè, a Syusy Blady, da Isabella Pratesi a Marco Fratoddi. Il catalogo da quest’anno sarà
«smaterializzato» e si potrà leggere sull’App gratu-ita di CinemAmbiente o sul nostro sito. Saranno
presentati novantadue film con decine di opere in anteprima italiana ed europea. Film dai con-
tenuti densi ma dalla forma leggera, profondi ma piacevoli da vedere, che esplorano la
complessità del mondo contemporaneo e le nuove frontiere del rapporto dell’uomo
con l’ambiente, che affrontano vecchi e nuovi problemi, pongono domande e
sempre più spesso offrono risposte.
Buon Festival a tutti!
Gaetano Capizzi
indice:p. 1 editorialep. 2 concorso internazionale documentarip. 3 concorso documentari italianip. 4 concorso internazionale one hourp. 5 premio «la casa di domani»p. 6 panorama italiap. 7 panorama cortometraggip. 8 ecokidsp. 9 eventi specialip. 10 ecotalkp. 11 ecoeventip. 12 programma
Segui #ca17 anche Su
e Scarica la nuova appDirettore del Festival CinemAmbiente
La cittadina del Massachusetts di Divide in Concord, dove nel 1775 ebbe ufficialmente inizio la Rivoluzione americana e il cui spirito ribelle è oggi incarnato dalla lotta dell’ottantenne Jean Hill con-
tro la plastica, o i cinquemila chilometri quadrati di deserto indiano di My Name Is Salt, verso cui migliaia di persone migrano otto mesi l’anno per
estrarre il sale. Sono solo due dei tanti luoghi emblematici che si pos-sono scoprire grazie al Concorso internazionale documentari della di-
ciassettesima edizione di CinemAmbiente. Un viaggio che passa per Serra Pelada, sulla montagna brasiliana diventata una miniera d’oro
a cielo aperto immortalata da un celebre reportage di Sebastião Salgado, per poi conoscere, con The Horses of Fukushima, i ca-
valli sopravvissuti all’incidente nucleare del 2011, facendo poi tappa, tramite Virunga (film d’apertura del Festival), in un Par-
co nazionale africano, ultimo rifugio dei gorilla di montagna, che è minacciato dagli interessi di una multinazionale. Si
può quindi proseguire per la Francia di Vendanges, in cui la vendemmia diventa l’occasione per dimenticare la preca-
rietà del nostro tempo, fino a seguire Louis Sarno, che, in Song from the Forest, vola a New York dalla Repub-
blica Centrafricana per far scoprire al figlio pigmeo la sua terra natia, accompagnando inoltre la fotografa
Jo-Anne McArthur a riscoprire, tramite The Ghosts in Our Machine, quel rapporto con la natura che
abbiamo da tempo perso o solo dimenticato. Ma anche conoscere, per mezzo di Just Eat It,
una coppia che ha vissuto per sei mesi grazie agli scarti di un sistema che spreca oltre il
cinquanta per cento del cibo prodotto, e af-frontare infine, aiutati da Population Boom,
l’emergenza della sovrappopolazione che dal Kenya ci porta fino a Dhaka, in
Bangladesh, l’area più densamente popolata di tutto il Pianeta.
concorso
internazionale
documentari
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In alto Population Boom,a sinistra The Ghosts in Our Machine
Si parte da Buongiorno Taranto, su una città avvelenata dal più grande stabilimento siderurgico d’Europa, per risalire il Paese fino a Cronaca di una vita semplice, ambientato in una frazione
piemontese della Valle Stura, passando per la Napoli di Zero Waste (che illustra una strategia di gestione che si propone di riprogettare la vita
ciclica dei rifiuti su modello di riutilizzo delle risorse presente in natu-ra), e ripercorrendo, con Capo e croce, la grande protesta dei pastori
sardi durata l’intera estate del 2010, fino a giungere, tramite Là suta, a un piccolo comune del Cuneese in cui sono conservate la maggior
parte delle scorie radioattive prodotte in Italia. Anche quest’an-no il Concorso documentari italiani di CinemAmbiente presenta
quindi una mappa critica del Paese, aperta però a trasferte in terre lontane. Come quella di Massimiliano di A Burning Dream,
che si ritrova nel Black Rock Desert del Nevada a seguire un festival che ricorda i grandi raduni hippie degli anni Sessan-
ta. O quella che ci porta, lungo The Stone River, nel cimitero di Hope, a interrogare le tombe dei minatori che giunsero
a Barre nel Vermont alla fine dell’Ottocento con l’illusio-ne di una buona paga e la speranza di una nuova vita,
per arrivare a seguire, in Çapulcu, le grandi manifesta-zioni antigovernative turche scatenate nel 2013 dal
progetto della sostituzione di un piccolo parco di Istanbul con un centro commerciale. Per fare infi-
ne il punto, insieme a Green Generation, sui man-cati interventi politici tesi a ridurre l’emissione
di gas serra nonostante le diverse conferenze mondiali sul clima degli ultimi anni o, grazie
a The Toxic Burden, su un fenomeno come quello delle allergie, sconosciuto solo un
secolo fa, e oggi sempre più comune a causa di diversi fattori come l’inquina-
mento.
concorso
documentari
italiani
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A sinistra A Burning Dream
Il viaggio clandestino di Amazon Gold a testimoniare la distruzio-ne della foresta pluviale causata dalla proliferazione delle miniere illegali di oro per scoprire poi, grazie a La Selva Tranquila, come si
sopravvive accanto allo straordinario patrimonio naturale della giungla peruviana, fino a Endless Road, odissea di una donna che ha deciso di
denunciare i danni causati dalla fabbrica che sta avvelenando le acque del fiume del suo villaggio in Cina. Sono solo alcune delle storie rac-
contate nei dieci mediometraggi che vanno a comporre il Concorso internazionale One Hour di questa edizione di CinemAmbiente. Do-
cumentari in grado inoltre di descrivere, come avviene con Eko-polis, due utopie metropolitane che dovrebbero risolvere l’emer-
genza rappresentata dalla massiccia migrazione cinese dalla campagna alla città, di farci scoprire, è il caso di Microtopia,
come architetti e artisti stiano cercando di esaudire il desi-derio di abitazione portatile o di riflettere, tramite The Silver
Mirror, sul dato secondo il quale nel 2050 la popolazione mondiale sarà composta da un miliardo e mezzo di an-
ziani. Senza però dimenticare la storia e ripercorrendo quindi, con Footprints of War, l’impatto ambientale bel-
lico del Novecento. Per concludere infine su aspetti più curiosi della riflessione ambientale tra cui l’elet-
trosensibilità, un disturbo a causa del quale, come si scopre in Cherche zone blanche désespérément,
alcune persone diventano intolleranti ai campi elettromagnetici, gli studi su alcune varietà di
funghi illustrati in Super Fungi, che potrebbero svolgere un ruolo fondamentale nel fronteg-
giare le future crisi sanitarie o l’approfon-dimento di Urine Superpowers sull’urina,
un elemento che può trasformarsi in una ricca fonte di energia, in un ferti-
lizzante industriale o in una preziosa sostanza curativa.
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internazionale one hour4
In alto Urine Superpowers,a sinistra The Silver Mirror
premio
«la casa di domani»
Il premio «La casa di domani» raccoglie sei documentari che traccia-no possibili scenari futuri per i destini del nostro pianeta. Il premio vuole evidenziare anche quest’anno l’esigenza di veicolare il mes-
saggio che tutti possiamo contribuire alla salvaguardia e alla valorizza-zione dell’habitat partendo da azioni quotidiane e domestiche. Poiché
il cinema è la forma di linguaggio più immediata per parlare di queste tematiche, Leroy Merlin continua a riconoscere in CinemAmbiente il
partner ideale per promuovere il valore della sostenibilità. Il premio «La casa di domani» verrà assegnato al film che, scelto tra sei titoli
presentati nelle diverse sezioni del Festival, affronterà al meglio le problematiche della contemporaneità suggerendo in modo co-
struttivo buone pratiche per la società di domani.
I sei film selezionati per il Premio sono: Divide in Concord (Usa 2013, 82’) di Kris Kaczor, Ekopolis (Finlandia 2013, 56’) di
Anna-Karin Grönroos, Green Generation (Italia 2013, 54’) di Sergio Malatesta, Microtopia (Svezia 2013, 52’) di Jasper
Wachtmeister, Population Boom (Austria 2013, 93’) di Werner Boote e Project Wild Thing (Regno Unito 2013,
82’) di David Bond.
Fanno parte della giuria del Premio: Alberto Bet-tinelli (Fornitore di Leroy Merlin), Gianni Bienti-
nesi (Responsabile relazione clienti e studi di mercato di Leroy Merlin), Maddalena Cassuoli
(Responsabile sviluppo, comunicazione ed eventi di Sodalitas), Fabrizio Furchi (Rap-
presentante della Cisv), Paolo Landi (Pre-sidente della Fondazione consumo so-
stenibile), Antonella Mariotti (giornalista de «La Stampa») e Mauro Patatini (eco-
nomista, collaboratore del Ministero dell’Ambiente).
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In alto Microtopia,a sinistra Project Wild Thing
Dalla Puglia dell’Ilva di Taranto all’agricoltura tradizionale praticata in Valcamonica, passando per le discariche illegali della Campa-nia, un quartiere periferico di Castel Volturno dove vige incontra-
stata l’illegalità, l’impatto ambientale dello stabilimento dell’Eni che sorge in Basilicata, ma anche la solidarietà che cammina rappresentata dai Scec.
Questi i luoghi e i temi di Panorama Italia, la sezione interamente dedi-cata al nostro paese del fuori concorso di CinemAmbiente. Ecco quindi
In viaggio con Cecilia, road movie pugliese in cui si indaga una terra ostaggio dell’inquinamento industriale, già al centro dei documentari
realizzati negli anni Sessanta da Cecilia Mangini (coregista del film insieme a Mariangela Barbanente, anche membro della giuria del
Concorso documentari italiani). Risalendo la Penisola, facciamo quindi la conoscenza, grazie a Nero d’Italia, di Vincenzo Capo-
grosso di Viggiano (Potenza) che produce un olio che non vuo-le più nessuno, a causa dello stabilimento dell’Eni che sorge
a cinquecento metri da casa sua. Ci spostiamo poi Nella terra dei fuochi campana, in quella che un tempo i roma-
ni chiamavano «Terra Felix», e dove sono centinaia gli ex terreni agricoli ora gestiti dai clan per smaltire scarti in-
dustriali spesso tossici, prima di giungere, con Ritratti abusivi (proiettato in collaborazione con il Politecnico
di Torino), a Parco Saraceno, un quartiere fantasma che si estende alle porte di Castel Volturno com-
posto da trenta palazzine ormai completamente fatiscenti in cui vivono sessanta famiglie qua-
si tutte abusivamente. Arrivati poi nel Vortice fuori della Valcamonica, troviamo Claudio Bel-
tramelli, coltivatore atipico che non utilizza alcun mezzo meccanico nella sua attività,
per scoprire infine L’oro dei folli dei Scec, buoni locali che rappresentano un modo
alternativo di concepire l’economia.
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In alto Nero d’Italia,a sinistra L’oro dei folli
panorama
cortometraggi
Come da tradizione CinemAmbiente ospita una nutrita selezio-ne di cortometraggi provenienti da tutto il mondo che con una molteplicità di stili e storie affrontano le mille facce del nostro
rapporto con l’ambiente. Documentari, film d’animazione, cortometraggi di finzione, opere sperimentali: Panorama cortometraggi è un vero ca-
leidoscopio il cui il cinema cerca di sintetizzare nella sua forma bre-ve visioni e immagini dal nostro pianeta. Dagli orti urbani di Detroit
e Brooklyn alle steppe della Cina, passando per la Foresta amazzo-nica e la Terra del Fuoco, la selezione è un viaggio in cui verrete
accompagnati in giro per il globo dallo sguardo di documenta-risti, registi e animatori. Un omaggio è dedicato a Jan van den
Berg, regista di fama internazionale e grande amico del Festi-val, quest’anno ospite in veste di giurato del Concorso inter-
nazionale documentari, che introdurrà la proiezione del suo ultimo lavoro When Elephants Dance, the Grass Gets Beaten.
Ad arricchire la selezione quest’anno arriva il contributo
di due realtà torinesi: il Centro nazionale del cortome-traggio, cineteca e agenzia di promozione del corto-
metraggio italiano con sede a Torino, e il Corso in cinema d’animazione del Centro sperimentale di
cinematografia - Scuola nazionale di cinema, con sede a Chieri. La selezione ospiterà inoltre i due
film vincitori del concorso River Eyes.
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Dall’alto: Brooklyn Farmers,The Incredible Elastic Man, Les Brigandse Inercia
Undici film a tematica ambientale appositamente selezionati per gli studenti delle scuole primarie, secondarie di primo e se-condo grado, adatti a stimolare la sensibilità dei ragazzi verso
i temi ambientali e a promuovere comportamenti ecosostenibili. Vero e proprio Festival nel Festival, Ecokids presenta anche quest’anno, come
avviene fin dalla prima edizione di CinemAmbiente, un gruppo eteroge-neo di lungometraggi riservati alle scuole, che saranno proiettati in
mattinata al Cinema Massimo. Dalla favola ecologista di Eco Planet - Un pianeta da salvare al racconto di formazione di Epic - Il mondo
segreto, continuando con l’animazione di Free Birds - Tacchini in fuga, Khumba e Piovono polpette 2 - La rivincita degli avanzi. Spazio
anche all’anime, con un’opera come Una lettera per Momo, per chiudere poi con la recente rilettura cinematografica francese
di Belle & Sebastien, tratto dalla serie tv creata del 1965 e già alla base del popolare cartone animato del 1980, e con un
documentario come El lugar de las fresas, ambientato nel mercato torinese di Porta Palazzo. Novità di quest’anno è
la collaborazione con l’Ecoistituto del Centro studi Sere-no Regis che curerà gli approfondimenti di due appun-
tamenti dedicati alle scuole secondarie di secondo grado. Si tratta della proiezione di Footprints of War,
riflessione sull’impatto ambientale di un secolo di storia bellica, a partire dalla Prima guerra mondia-
le, e di Là suta, sul deposito di scorie radioattive di Trino nel Vercellese. Sempre all’interno di
Ecokids, lunedì 2 giugno alle ore 16, verrà pro-iettato, a ingresso gratuito e senza prenota-
zione, A spasso con i dinosauri, live action digitale in 3D ambientato nel Cretaceo su-
periore, circa settanta milioni di anni fa.
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In alto Khumba,a sinistra A spasso con i dinosauri
Una riflessione sul mondo dell’energia, quando ormai siamo giun-ti a un punto di non ritorno grazie al consumo globale sempre più crescente di risorse naturali, l’impegno di un giovane padre
inglese nello spingere i propri figli a (ri)scoprire la natura e i drammatici effetti dei cambiamenti climatici su due luoghi apparentemente molto
lontani non solo da un punto di vista geografico. Questi i temi dei tre eventi speciali della diciassettesima edizione di CinemAmbiente. In
Energized, Hubert Canaval ci guida alla scoperta di chi sta cercando una via alternativa al petrolio per salvare così gli ultimi giacimenti
rimasti, descrivendo l’effettivo impatto ambientale delle rinnova-bili per sfatarne ogni leggenda, fino ad auspicare le soluzioni più
radicali, ancora impraticabili. Alla proiezione seguirà un dibatti-to con Agostino Re Rebaudengo, presidente dell’associazione
assoRinnovabili, in cui si affronterà un tema come quello del piano energetico necessario all’Italia del futuro. Project Wild
Thing racconta invece come David Bond, padre prima che regista, abbia sviluppato e lanciato una campagna na-
zionale per spingere i bambini inglesi a uscire di casa. Un documentario a cui è legato l’Ecotalk del 3 giugno
dedicato alle nuove prospettive della comunicazione ambientale. ThuleTuvalu di Matthias von Gunten, film
di chiusura del Festival, racconta infine come due luoghi infinitamente distanti tra loro, Thule, nel
Nord della Groenlandia, e Tuvalu, stato insulare tra i più piccoli sulla Terra che si sviluppa lungo
settecento chilometri nell’Oceano Pacifico, ri-schiano di scomparire a causa del catastro-
fico impatto del riscaldamento globale sul loro territorio: il primo per il progressivo
sciogliersi dei ghiacci, mentre gli atolli del secondo per l’innalzamento del li-
vello del mare.
eventi
speciali
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A sinistra ThuleTuvalu
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Tornano anche quest’anno gli Ecotalk di CinemAmbiente. Quat-tro, in particolare, gli appuntamenti che si svolgeranno durante il Festival che saranno l’occasione per affrontare questioni e te-
matiche al centro della riflessione ambientale contemporanea. Si comin-cia sabato 31 maggio, alle ore 18 al Circolo dei Lettori, con L’Italia è un bo-
sco, presentazione dell’ultimo libro dell’homo radix Tiziano Fratus, che sarà accompagnato nel suo percorso «alberografico» dal giornalista
Darwin Pastorin e dall’italianista Giovanni Tesio. All’incontro seguirà l’inaugurazione della mostra fotografica dello stesso Fratus sugli
alberi secolari italiani. Lunedì 2 giugno, al Cinema Massimo, ore 18.30, dopo la proiezione di Just Eat It, si svolgerà invece l’Ecotalk
dedicato allo spreco, durante il quale sarà presentato l’ultimo volume del fondatore di Last Minute Market Andrea Segrè, un
vademecum sulle buone abitudini di consumo che traccia uno screening completo sulla lotta contro lo spreco alimen-
tare in Italia. Andrà invece in scena martedì 3 giugno alle ore 18, presso il Circolo dei Lettori, una tavola rotonda che,
prendendo spunto dal film Project Wild Thing, avrà come tema le nuove frontiere della comunicazione ambien-
tale e a cui parteciperanno Gaetano Capizzi, Syusy Blady, Roberto Cavallo, Marco Fratoddi e Andrea
Segrè. Durante la serata sarà inoltre consegnato il premio Aica 2014. Giovedì 5 giugno alle ore 18 è
infine prevista al Circolo dei Lettori l’Ecotalk in-titolato L’anno senza inverno e senza informazio-
ne climatica - Com’è difficile comunicare la crisi ambientale!, durante il quale Luca Mercalli,
introdotto da Gaetano Capizzi, illustrerà i dati non troppo confortanti dell’ultimo
rapporto di valutazione sui cambiamenti climatici nato dall’Intergovernmental
Panel on Climate Change tenutosi a Berlino lo scorso aprile.
ecotalk
Dall’alto: Tiziano Fratus, Andrea Segrè, Syusy Blady e Luca Mercalli
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ecoeventi
Quattro gli Ecoeventi che si svolgeranno durante questa edizione di CinemAmbiente. Dal 30 maggio al 5 giugno il Cortile del Maglio di via Vittorio Andreis 18 ospiterà Pho.to Ambiente che prevede due
iniziative. Da un lato InsideLab, con la collaborazione di B52Communication, aprirà un ecotemporary shop, oltre a esporre opere di Massimo Sirelli, Ivan
Paradisi e Fabrizio Fontana. Agit Up organizzerà invece una rassegna fotografica con personali di Daniela Bozzetto, Davide Carrari, Pierluigi
Fresia, Ellie Kealey. Il 31 maggio, al termine dell’Ecotalk L’Italia è un bo-sco, verrà inaugurata la mostra di Tiziano Fratus, composta da trenta-
cinque pannelli sparsi in vari luoghi della città. Domenica 1 giugno, dalle 14.30 alle 23.00 al Lanificio di Torino, La prossimità si mette in
mostra (Proxymity Open Day), realizzando un esempio di riconver-sione ecosostenibile che è anche un modello di coabitazione,
rete e coworking. L’evento ospiterà la performer della Fucina del Circo Martina Nova, il fotografo Gerardo Di Fonzo, la videoma-
ker Rachele Casarotto, lo scultore Leopoldo Ceccarelli, una mostra di Fabio Licciardi e una serie di concerti di House of
Rock. L’1 e il 2 giugno si svolgerà infine una nuova edizio-ne di FierAmbiente, che porterà nel centro di Torino tanti
prodotti, tutti accomunati dalla sostenibilità come abiti in cotone biologico, agridetergenti o ecoprodotti per
bambini, affiancata dal mercato di Campagna Amica, organizzato da Coldiretti Torino, e dei florovivaisti.
A margine degli eventi, il 3 e 4 giugno, un furgone
allestito con diversi animali di gommapiuma rea-lizzato da Adonella Marena attraverserà la città
per sensibilizzare sulla sofferenza animale.
La serata d’apertura del Festival, il 31 mag-gio, sarà movimentata da un gruppo di ci-
clisti che percorreranno in abito da sera il red carpet ciclabile realizzato per Ci-
nemAmbiente.
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