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TRA TEVERE E APPIA ANTICA PROGRAMMA DI GOVERNO PER IL MUNICIPIO 8° Anna Rita MAROCCHI PRESIDENTE GARBATELLA, SAN PAOLO, OSTIENSE, TORMARANCIA, ARDEATINO, MONTAGNOLA, GROTTA PERFETTA, ROMA 70

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News & Politics


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Page 1: Programma Anna Rita Marocchi

TRA TEVERE E APPIA ANTICAPROGRAMMA DI GOVERNO PER IL MUNICIPIO 8°

Anna Rita MAROCCHI PRESIDENTE

GARBATELLA, SAN PAOLO, OSTIENSE, TORMARANCIA, ARDEATINO, MONTAGNOLA, GROTTA PERFETTA, ROMA 70

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Come coalizione del centro sinistra abbiamo scelto di sostenere Anna Rita MAROCCHI, da pochi anni iscritta al Partito Democratico, Vice Presidente uscente ma con una lunga esperienza nell’organizzazione degli Enti Locali, come candidata alla Presidenza del nostro Municipio, facendo una scommessa sul rinnovamento, sulla competenza e sulla sua capacità di fare squadra.

In questa scelta sta la nostra capacità di mettere a disposizione della città le nostre risorse migliori, mantenendo la barra dritta per costruire politiche serie, sfidando e contrastando la tendenza, sempre più diffusa, a proporre risposte semplicistiche e «di pancia».

Ma per governare occorre innanzitutto ricostruire il tessuto civile e civico, recuperare il senso di comunità, riattivare il circuito progettuale dal basso per rilanciare le diverse vocazioni della città, per avviare una riqualificazione urbana realmente sostenibile e in grado di generare ricchezze, di ricostruire la coesione attraverso più forti e innovative politiche sociali e culturali, insomma di restituire dignità, senso e direzione di marcia al governo della città, superando anche la sterile guida contabile, a tratti demagogica, dell’attuale Commissariamento.

PROGRAMMA DI GOVERNO PER IL MUNICIPIO 8° – Anna Rita MAROCCHI PRESIDENTE

Page 3: Programma Anna Rita Marocchi

Il Partito Democratico e le altre liste della coalizione di centro sinistra dell’8° Municipio sono una comunità di donne e uomini, di ogni età e professione, impegnati con grande coesione nel portare avanti un progetto di società aperta e moderna, rigenerando il senso e i valori dell’esperienza storica delle grandi organizzazioni democratiche del nostro paese dai quali molti di noi provengono. Con il nostro radicamento garantiamo un monitoraggio attento del territorio e costituiamo una solida rete di confronto e decisione. Siamo uomini e donne che interpretano l’impegno politico come servizio e passione, per affermare una visione di società più giusta, più solidale, più coesa, ma anche in grado di recepire gli elementi innovativi di un nuovo dinamismo urbano.

Il nostro bagaglio politico è costituito da anni di impegno e di governo del nostro territorio

che, insieme ad altre forze politiche, guidiamo

ininterrottamente e senza scandali da oltre 15 anni. La nostra cultura, il nostro

modo di intendere la politica e l’amministrare come servizio alla cittadinanza costituiscono il nostro bagaglio che, con la

serietà che ci contraddistingue, intendiamo portare

direttamente nella futura esperienza di governo.

UGUAGLIANZA. Questo principio democratico si invera nell’affermazione delle pari opportunità e nella valorizzazione di tutte le diversità. Ci impegniamo sulla questione di genere, studiando i progetti che possono essere sviluppati nel territorio per promuovere le occasioni di ascolto per tale tematica. Pari attenzione dedichiamo alla necessità di offrire, nel contesto urbano, a tutti i cittadini dei servizi standard equivalenti per ogni quadrante della città: dal trasporto pubblico alla raccolta dei rifiuti, dai servizi sociali all’offerta culturale, dagli spazi verdi alla manutenzione scolastica senza distinzione tra centro e periferia, tra quartieri residenziali e insediamenti popolari.

SOLIDARIETA’. Pensiamo ad una città che si trasformi e si sviluppi includendo i più deboli e non compia le proprie scelte per consolidare il consenso “scontato” della maggioranza. Chi non vota o non può votare, i bambini o gli anziani con difficoltà motorie, ad esempio, devono costituire il nostro punto di riferimento, oltre che per attente politiche sociali, anche quando si pensa a come riqualificare i nostri quartieri, a come risanare gli spazi pubblici.

LA NOSTRA CARTA DEI VALORI

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Page 4: Programma Anna Rita Marocchi

I programmi sono importanti, perché danno concretezza all’azione politica e determinano l’identità di un’organizzazione politica, e dunque anche noi proporremo alcune priorità per il nostro territorio. L’idea di città che abbiamo, quella cui vorremmo approdare, che poi è sovrapponibile a quella di società, si basa su alcuni, imprescindibili princìpi, tutti comunque riferibili alla necessità di realizzare un sistema urbano immaginato per i più deboli e i più svantaggiati e, dunque, più facile da utilizzare, meno faticoso e con elevati standard di qualità dei servizi e degli spazi pubblici. Insomma una città più solidale e allo stesso tempo più competitiva.

LEGALITA’. Senza legalità non possono esistere le pari opportunità. In assenza di un quadro di regole è il più debole ad essere sopraffatto. Per questo il nostro impegno è quello di mantenere alta la vigilanza e di restituire voce, per l’affermazione della legalità, a tutti i cittadini. La legalità è, dunque, un baluardo della democrazia, da difendere in modo responsabile; i modi di sostenerla sono molti, come molte sono le azioni di sensibilizzazione che ogni giorno mettiamo in campo.

SOSTENIBILITA’. Dare senso a questa parola significa alimentare la coscienza ambientale e, di conseguenza, attingere alle innovazioni e agli strumenti già disponibili per costruire un modello amministrativo nuovo nella realizzazione degli interventi e nella gestione quotidiana. Occorre un approccio organico alla gestione del territorio per evitare il rischio di inefficienze nel consumo del suolo. In materia di mobilità sostenibile, desideriamo promuovere la riduzione del numero di veicoli privati circolanti a favore di mezzi di trasporto alternativi, allo scopo di migliorare l'accessibilità al centro urbano e diminuire il grado di concentrazione di sostanze inquinanti.

SUSSIDIARIETA’. Ridare nuovo impulso alla relazione tra Municipio e Campidoglio è possibile e doveroso. Come in ogni momento di evoluzione istituzionale, occorre stabilire un confronto chiaro e responsabile, che porti rapidamente alla ripartizione delle competenze in un quadro di collaborazione tra gli enti, nell’interesse generale di tutti i cittadini. La suddivisione delle responsabilità dovrà salvaguardare il ruolo di ente di prossimità tradizionalmente esercitato dal Municipio.

LA NOSTRA CARTA DEI VALORI

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Le 10 priorità strategicheDisegnare la città di domani Portare a compimento le opere incompiute, continuare nelle azioni di controllo e rilancio del nostro territorio garantendo un coinvolgimento attivo dei cittadini per gli interventi sulla ex Fiera di Roma, di Piazza dei Navigatori e degli ex Mercati Generali, facendosi garanti dell’interesse pubblico.

Ambiente e territorio: un binomio da salvaguardare Riaprire gli spazi verdi ai cittadini favorendo forme di co-gestione e coinvolgimento delle associazioni del territorio. Vigilare sul completamento del Parco di Tormarancia sviluppando percorsi di mobilità sostenibile e turismo paesaggistico che colleghino il nuovo parco con quello dell’Appia Antica. Promuovere progetti che favoriscano un nuovo modo di vivere le sponde del Tevere sulla scorta della maggiori città europee.

Equità e giustizia: garantire i servizi essenziali Migliorare i servizi delle strutture socio-sanitarie e favorire l’incremento di spazi ambulatoriali nei quartieri sprovvisti come Montagnola e Grottaperfetta. Garantire che nessuno resti solo, promuovendo un nuovo modello che coniughi le esigenze di chi non vogliamo che resti solo allo straordinario mondo del volontariato. Sviluppare progetti in collaborazione con la neonata ASL 2 per dare attuazione alla Casa della Salute nel complesso del San Michele.

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Trasformare il bene comune in un centro di produzione sociale Aumentare i progetti di rigenerazione del patrimonio pubblico a sostengo di progetti socio-culturali-educativi e di imprenditorialità giovanile elaborati seguendo un processo partecipativo per rispondere in primis alle esigenze e ai bisogni delle persone a rischio di marginalità sociale.

Potenziare la rete culturale e turistica Sollecitare la realizzazione del progetto Lazio Adisu per l’apertura della biblioteca Universitaria pubblica nello spazio degli ex Bagni Pubblici di Garbatella. Riappropriarsi degli spazi pubblici presenti sul nostro Municipio al fine di promuovere tramite bandi chiari e trasparenti esperienze culturali e commerciali innovative rivolti a giovani, a soggetti svantaggiati e start-up. Realizzare programmi di turismo culturale che valorizzino il patrimonio spesso nascosto o sconosciuto dei nostri territori, dalla fontana di Carlotta alla Centrale Montemartini, dal teatro Ballarin al Palladium, e tutta l’area archeologica del versante del Parco dell’Appia Antica.

Facciamo la differenza: non favoriamo nessuno Vigilare sulla trasparenza e corretta assegnazione degli spazi pubblici. Favorire progetti legati agli open data e alla trasparenza con particolare riferimento al controllo attivo dei cittadini nel lavoro quotidiano dei loro rappresentanti istituzionali. Sviluppare i percorsi di formazione e aggiornamento del personale amministrativo del Municipio.

Le 10 priorità strategiche

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Gli anziani. Da costo a risorsa Intensificare i progetti inter-generazionali a forte impatto educativo per favorire un maggiore scambio culturale e di memoria storica innalzando i livelli di integrazione e sviluppo sociale anche attraverso percorsi legati alla sicurezza urbana da sviluppare con le scuole di ogni ordine e grado valorizzando i luoghi della cultura del territorio.

Rigenerare il commercio e creare le “piazze-mercato” Sostenere le reti di imprese commerciali e incoraggiare la nascita di centri commerciali naturali come volano per la ripresa del settore anche attraverso percorsi di valorizzazione ed animazione del territorio. Rigenerare i mercati rionali, completando le opere incompiute ed attuando progetti di contaminazione culturale e equo-solidali, anche potenziando e diversificando l’offerta dei servizi ai cittadini.

Relazione diretta dei Municipi con le aziende di servizio. Ridefinizione dei Contratti di Servizio delle aziende pubbliche introducendo meccanismi partecipativi con rilievo particolare alla valutazione dei servizi pubblici ed agli aspetti dimensionali e funzionali dei servizi dedicati alla mobilità (ATAC) e ai rifiuti e alla pulizia (AMA).

Migliorare la qualità del sistema scolastico municipale Accrescere le risorse per l’edilizia scolastica. Incrementare le iniziative formative per combattere i fenomeni della dispersione e del bullismo. Potenziare le forme di utilizzo degli spazi scolastici per la realizzazione di iniziative rivolte ai giovani.

Le 10 priorità strategiche

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Un programma non si sostiene senza partecipazione

L’idea di città che vogliamo è sempre quella legata al benessere delle persone, ad una crescente socializzazione, alla competitività e sostenibilità del sistema urbano (inteso come dispositivo complesso di funzioni), alla solidarietà. Sarebbe sufficiente, come è stato più volte affermato, pensare ad una città a misura di bambino per attuare tali principi. Questa la direzione di marcia. Ma bisogna fare i conti con il dato della realtà, a cominciare dal forte indebitamento di Roma e, dunque, dalla difficoltà anche nella gestione e manutenzione ordinaria del sistema urbano. Per queste ragioni occorre da una parte individuare le priorità di intervento e, contestualmente, avviare reali interventi di decentramento anche di bilancio, valorizzare il patrimonio pubblico, individuare ulteriori forme di collaborazione con il privato, consolidare la rete dell’associazionismo, innalzare le forme di partecipazione civica. In questo il Municipio come istituzione di prossimità può giocare un ruolo strategico e noi ci candidiamo alla guida con questo preciso programma, in continuità con quanto abbiamo fatto, grazie ai nostri Assessori nella Giunta e al nostro Gruppo consiliare uscenti, ma anche proponendo un modo di governare in grado di avere una visione più vicina ai bisogni delle fasce più svantaggiate e, allo stesso tempo, al ceto medio. Accanto ad interventi strategici di profilo elevato e che non sono direttamente riferibili alle competenze municipali, quali ad esempio il decentramento, il completamento delle opere incompiute, il potenziamento della rete sanitaria, intendiamo proporre un metodo di lavoro in grado di far sentire il Municipio quale istituzione vicina ai cittadini, promuovendo anche la convocazione dei Consigli presso luoghi altri rispetto alla sede, ed allo stesso tempo riavvicinare la cittadinanza al Municipio facendone un laboratorio di discussione e dibattito civico finalizzato al miglioramento della qualità di vita.

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Per

approfondire

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Il territorio: le emergenze dell’8° Municipio, le nostre proposte

Nel corso dell’ultimo decennio il nostro territorio è stato investito da una molteplicità di interventi (molti rimasti, almeno parzialmente, sulla carta) tali da ridefinirne la fisionomia, l’attrattività e assegnandogli un ruolo di primato rispetto ad altri quadranti urbani: si pensi solo allo sviluppo della Terza Università o, ancora, al “divenendo” Campidoglio Due, insediamenti in grado, da soli, di riconfigurare gli assetti sociali e fisici di un territorio. Tuttavia ad una visione strategica, in grado di connettere i diversi interventi, esaltando la vocazione culturale, turistica e terziaria del nostro territorio, si è sostituita l’assenza di qualsiasi concezione coerente che, accanto a fallimenti, denunce e/o revisioni progettuali, ha di fatto determinato il blocco o il significativo rallentamento dei cantieri.

Ex Mercati Generali: La lunga sospensione dei lavori e il mutato scenario economico, hanno generato un nuovo progetto preliminare, approvato dalla Giunta Capitolina nel marzo 2015. Subito dopo le elezioni, occorre imprimere un’accelerazione per la convocazione della Conferenza dei Servizi che veda il Municipio protagonista delle scelte definitive sul mix funzionale, sugli spazi pubblici e sulla viabilità.

Piazza dei Navigatori: Il progetto originario prevedeva, oltre ai volumi in fase di ultimazione, la realizzazione di un terzo edificio e quella di un sistema di sottopassi della Colombo, la riqualificazione dell’area verde e la realizzazione di strutture pubbliche. Chiediamo il completamento delle opere di urbanizzazione previste e la precisa definizione delle funzioni delle volumetrie realizzate.

Piano Giustiniano Imperatore: Negli anni passati si è interrotto uno dei progetti più innovativi per Roma. Deve essere in tempi brevi verificato il monitoraggio sugli edifici a rischio e riavviato il programma di adesione degli abitanti alla convenzione. Occorre individuare una soluzione per il cd «Bidet» nel rispetto dell’iter fallimentare di Acquamarcia.

Campidoglio Due: Il progetto originario è stato bloccato dalla giunta Alemanno dopo centinaia di migliaia di Euro spesi in studi e progettazioni. Rispetto al recente riavvio dei lavori, riteniamo che debba essere avviata una verifica puntuale degli interventi previsti ed un osservatorio permanente sulla qualità degli stessi e sulla cantierizzazione del quadrante. Occorrerà, inoltre, riavviare il programma degli interventi pubblici finalizzati alla delocalizzazione delle strutture capitoline.

I 60: Il nuovo insediamento residenziale per alcune migliaia di persone appare insostenibile con le infrastrutture ed i servizi pubblici di mobilità oggi esistenti; quindi l’insediamento I60 dovrà essere connesso ad un quadro potenziato di infrastrutture e servizi pubblici per la mobilità reale a partire dalla realizzazione immediata di un “ corridoio della mobilità” di trasporto pubblico che colleghi quel quadrante urbano con i nodi della mobilità pubblica.

Ex Fiera di Roma: Il Municipio 8° ha approvato una delibera, concordata con i comitati, che indica come tetto massimo edificabile 121000 mc e il collocamento nell’area di funzioni pubbliche. Le intenzioni della proprietà, diverse e più invasive, sono oggi ferme per l’impossibilità di avviare qualsiasi intervento. Siamo contrari alla realizzazione di interventi invasivi e non concordati con il territorio e chiediamo l’apertura di un tavolo di confronto con la cittadinanza per definire un progetto compatibile con le esigenze complessive del quadrante.

Area ENI a Ostiense: L’area del Gazometro, risulta fortemente inquinata da anni di uso di idro-carburi. Gli inter-venti di bonifica, ormai non più rinviabili, hanno un costo stimato di alcune centinaia di milioni di euro che, incondizio-natamente, la proprietà deve effettuare. Proponiamo l’apertura di un tavolo vertenziale, coordinato direttamente dal Sindaco, per la riqualificazione dell’area.

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Per una comunità solidale: le nostre proposte per il socialePer

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Il senso delle politiche sociali in un territorio ha come obiettivo prioritario proprio quello della costruzione di una comunità cittadina, capace di creare situazioni e luoghi di inclusione, condivisione, dialogo e solidarietà, in cui le tematiche delle fragilità umane e sociali siano vissute come un problema comune e di responsabilità collettiva e non come un problema riguardante esclusivamente il singolo. Pertanto in questa dimensione dovrà svilupparsi il nuovo piano regolatore sociale municipale, in cui i diversi soggetti ed i servizi sociali dovranno mirare a creare strumenti e strutture in questa direzione perché si deve andare oltre la dimensione puramente assistenziale, in quanto dobbiamo parlare di diritti in un quadro di progettazione personalizzata. Nella nostra realtà significa, concretamente, ampliare i diritti, riconoscendo e garantendo il diritto al lavoro, alla vita sociale, alla vita sessuale, alla vita culturale, a una vita indipendente e autonoma.

Autonomia di bilancio per le politiche sociali: è sempre più urgente attuare un reale decentramento amministrativo e politico in termini anche di risorse umane ed economiche, per raggiungere anche una autonomia di bilancio che permetta al Municipio di progettare realmente una politica sociale senza che essa debba essere subordinata a una visione centralizzata e ormai inadeguata alle nuove realtà.

Ampliare e consolidare la rete dell’associazionismo: creare una rete permanente tra le diverse realtà sociali. Un esempio di questo percorso è stata la realizzazione della giornata dell’Essspò del sociale, che ha rappresentato non solo un’occasione in cui le diverse associazioni e cooperative del territorio hanno presentato i loro programmi e i loro prodotti ma è stato un vero e proprio momento in cui queste realtà hanno portato alla cittadinanza la loro “vita sociale”.

Disabilità, creare l’alleanza tra istituzioni, agenzie formative, sindacati, terzo settore: potrebbe risultare vincente l’organismo in grado di elaborare progetti personalizzati al fine di prendere in carico completamente la persona, assicurando un adeguato lavoro di rete e di ricerca di risorse, superando la logica del singolo intervento, coinvolgendo figure professionali diverse come gli educatori, ovvero competenti facilitatori dei rapporti tra il disabile e il suo mondo sociale e affettivo.

Disabilità, lavoro, tempo libero e «dopo di noi»: con il sussidio dei Centri Orientamento al Lavoro creare occasioni stabili e permanenti per l’inserimento al lavoro. Ampliamento delle opportunità di accesso agli impianti sportivi già avviato con l’Ufficio Sport municipale e la Consulta della Disabilità. Attivazione di uno sportello municipale per la guida e l’orientamento al «dopo di noi» (dopo l’approvazione della legge). Creazione di un tavolo di lavoro permanente sul tema.

Terza Età: gli otto Centri Sociali Anziani del nostro Municipio dovranno essere sempre più Centri aperti sul e al territorio, di integrazione intergenerazionale, con valenza socio-culturale e attenzione all’educazione alla salute. Particolare attenzione dopo l’apertura del Centro Anziani Ostiense ex-Mercati Generali, dovrà essere data alla zona dell’Ottavo Colle, oggi sprovvista dei Centri di aggregazione in particolare per la terza età. Creare una rete tra i Centri Anziani per coloro che non possono più frequentarli.

I Servizi Sociali, un esempio di professionalità: nel nostro Municipio, gli Uffici dei Servizi Sociali rappresentano un esempio di competenza e attenzione alla persona. La Casa-Famiglia di Via Ballarin, Il Centro per le Famiglie che affronta problemi legati alla genitorialità e alla tutela dell’infanzia, il Punto Unico di Accesso, punto di orientamento per le situazioni di fragilità, l’Osservatorio Socio-Educativo, coordinamento tra l’istituzione scolastica e associazionismo per il disagio sociale e scolastico, il Polo per la Disabilità, i Servizi Psico-Pedagogici, rappresentano i capisaldi di integrazione socio-sanitaria. L’impegno sarà di consolidare i servizi e di mantenere un osservatorio sulle nuove emergenze a partire dalle forme di povertà e di emarginazione sociale.

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Per il diritto alla salute: le nostre proposte per la sanitàPer

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Il vincolante Piano di Rientro per la Sanità della Regione Lazio, a causa di cattive gestioni precedenti, è il motivo dei disagi che i cittadini devono sostenere, con sacrifici, disservizi e costi aggiuntivi, per affrontare e risolvere problematiche sanitarie. Uscirne è l'imperativo: e la Giunta Zingaretti sta lavorando con impegno per raggiungere questo traguardo, dando così nuovo impulso alla sanità pubblica nel rispetto dei principi universalistici del nostro sistema sanitario in tema di: prevenzione, cura e riabilitazione. Lunga purtroppo è la lista delle cause conseguenti al Piano di rientro: la riduzione dei posti letto negli Ospedali e delle unità operative di vario grado dedicate, l’inconsistenza della assistenza domiciliare, la rallentata realizzazione delle Case della Salute, liste di attesa per visite ed interventi non compatibili con una sanità efficace, riduzione dei servizi territoriali specialistici, mancanza di comunicazione tra ospedale e territorio e viceversa, ricorso al sistema assicurativo integrativo e al privato o ancor peggio ad una intramoenia obbligata. Nonostante la sanità non rientri direttamente nelle competenze municipale, la nostra coalizione ha da sempre sviluppato proprie proposte sul tema nella convinzione che il diritto alla salute debba essere sostenuto in tutti i livelli istituzionali.

Realizzazione della Casa della Salute nell’IPAB S. Michele a Tormarancia: ed in attesa di questa ancora lontana e composita realizzazione vengano riavviati interventi per la realizzazione di ambulatori pubblici nei quartieri di Rinnovamento, Grotta Perfetta, Montagnola e Roma 70., richiesta sostenuta dalla metà della popolazione del Municipio Roma 8, che non è mai stata recepita e portata a termine dalla ASL RMC, né da Roma Capitale, nonostante la raccolta firme, l'impegno della Conferenza Locale Sanitaria per trovare soluzioni praticabili (vedi Montagnola sede AMA). Pensiamo, inoltre, allo spostamento della Medicina Legale dai locali angusti di Via Tormarancia, con limiti di accesso per operatori ed utenti, a locali già individuati dentro il S. Michele, riprendendo i protocolli di intesa con la ex ASL RMC. Riavviare con slancio una politica territoriale che ha contribuito a portare nel S. Michele il Distretto sanitario, il CIM, il Centro di Assistenza Domiciliare, il Dipartimento prevenzione di tutta la ASL.

Implementazione del Punto Unico Accesso: convergenza dei bisogni espressi dai cittadini in tema socio sanitario tra Municipi ed ASL e che dovrebbe trovare localizzazione e proficua sinergia di azione proprio nella Casa della Salute.  Miglioramento di tutti i Servizi Territoriali e degli unici due Poliambulatori pubblici del Municipio Roma 8, ubicati al CTO e in Via Malfante attraverso risorse umane adeguate alla domanda (mancano ore di specialistica medica, infermieristiche, assistenti sociali) e con risorse tecniche e strumentali adeguati ad una moderna diagnostica che diano risposte efficaci con percorsi di salute in loco ( ad es: Via Malfante continua a non disporre di un ecografo polifunzionale). Realizzazione dei percorsi assistenziali per le patologie croniche: comunicazione tra medici di famiglia, pediatri e strutture sanitarie territoriali ed ospedaliere sono elementi base di buone prassi in sanità realizzabili con le attuali disponibilità informatiche, mantenendo la ricchezza della capillarità della rete degli studi e la prossimità con i cittadini.

E’ necessaria un’azione articolata che preveda: la programmazione di ulteriori posti letto nelle Residenze Sanitarie Assistenziali, posti di sollievo per le famiglie con casi psichiatrici e punti di cura ambulatoriale breve psichiatrica sul territorio h 24, ripresa dell’assegnazione Dipartimentale di Roma Capitale di risorse per le Case famiglia dedicate a disabilità fisiche e psichiche; implementamento dei percorsi di cura per persone con disabilità fisiche e psichiche strutturandone il funzionamento, il potenziamento dei Consultori e l’istituzione di uno ulteriore nella zona di Grotta Perfetta, anche per venire incontro alle esigenze preventive di una popolazione più giovanile femminile e maschile. Ancora, il potenziamento dell’Assistenza Domiciliare che va reso h 24 e 7 giorni su 7, l’assistenza compatibile con le richieste dei medici del territorio che devono filtrare i ricoveri impropri. Inoltre una rinnovata vigilanza sullo sviluppo del CTO, che il PD ha difeso con storiche lotte, per una ortopedia rinforzata e qualificata, mantenimento del Punto di Primo Soccorso h 24, costruzione di un grande parcheggio sotto il CTO che oltre essere di estrema utilità per gli assistititi, decongestionerebbe le vie circostanti e faciliterebbe il vivere dei residenti.

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Interventi per l’imprenditoria e il commercioPer

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I temi dello sviluppo, del lavoro, dell’imprenditoria e del commercio sono profondamente tra loro connessi, con competenze che si sviluppano a diversi livelli istituzionali e che dovrebbero essere tutti finalizzati a rendere più qualificati e semplificati i servizi all’imprenditoria, in particolare a quella rivolta all’innovazione, maggiormente sinergici per ampliare l’offerta del commercio a Km. 0 e più in generale la rete dei piccoli esercenti, più incisivi per proseguire la grande operazione di razionalizzazione e riqualificazione dei mercati rionali, già avviata nel nostro Municipio.

Riorganizzazione dei Mercati su strada: Per alcuni di essi, come per il mercato di via Odescalchi e via Rosa Raimondi Garibaldi, è stato già approvato il piano di accorpamento e assegnazione di nuova sede in via Guarnieri Carducci, adiacente al parco Garbatella. Il mercato che si chiamerà Mercato del Parco consta di 34 box , la somma dei due mercati accorpati. Per il mercato su Piazza dei Navigatori è in corso uno studio di fattibilità per il potenziamento e la riqualificazione attraverso la creazione di nuove strutture adibite alla vendita, necessario per combattere l’attuale situazione di abusivismo e degrado. Il mercato di Garbatella provvisoriamente attivo in Via di S. Galla dovrà rientrare nella sede di Via Passino non appena verranno realizzate le opere a completamento. Il progetto di rientro del mercato di Garbatella nella sede originaria dovrà prevedere ulteriori possibilità di utilizzo che lo rendano più vissuto e funzionale alle esigenze dei cittadini. L’idea è quella di dedicare ampio spazio alle attività artigianali, culturali e sociali oltre a contenere l’attuale spazio coworking dedicato alle start-up.

Legalità e commercio, binomio indissolubile: Un’altra criticità importante riguarda il commercio ambulante, attualmente caotico e selvaggio in molte strade, mentre un lavoro di sistematizzazione si è riusciti ad attuarlo nella zona di San Paolo intorno alla stazione della Metropolitana. Qui si sono limitati gli spazi in cui si possono mettere i banchi e in maniera più ordinata in modo da rendere meno difficile il passaggio delle persone e del traffico, mentre resta da regolamentare il commercio ambulante sulla Circonvallazione Ostiense. La progettazione della sistemazione della strada è già iniziata, con la collaborazione attiva e positiva dei sindacati di categoria e dei negozianti. Altra criticità che impatta anche sul senso di sicurezza sociale è costituito dalla presenza di vari minimarket che hanno orari di apertura lunghi, con la conseguente vendita di alcoolici fino a tarda notte, oltre alla presenza di vari autolavaggi sorti negli spazi di ex-negozi, spesso non in regola con i requisisti necessari per lo svolgimento dell’attività specifica. Per quanto riguarda i minimarket, si è riusciti a vietare la vendita di alcoolici oltre la mezzanotte , soprattutto nelle strade riconosciute come “movida”, ma sono misure insufficienti rispetto alla presenza delle attività presenti. I controlli sono insufficienti per mancanza di organico di strada, ma laddove sono effettuati e vengono riscontrate irregolarità, sono state emesse ordinanze di chiusura, alcune delle quali già messe in atto, soprattutto per gli autolavaggi.

Sostenere le «nuove» imprenditorialità: Ci sono stati esempi di grande successo durante questa amministrazione, uno tra tutti è la manifestazione dello “street food – cibi di strada” tenutosi a Garbatella lo scorso autunno, che ha visto migliaia di persone partecipare, con grande soddisfazione sia da parte del pubblico che degli operatori, sia fissi che ambulanti. Iniziative come questa potrebbero essere replicate annualmente ed istituzionalizzate, su base ruotante per tutto il territorio. Per un maggiore coinvolgimento del tessuto commerciale e imprenditoriale del territorio sarà altresì importante continuare ad incentivare la creazione di “reti di strada” e “centri commerciali naturali”, come già sperimentati in via Musco e Via Baldovinetti.

Imprenditoria e innovazione: Il centro Millepiani Coworking è un esempio da sostenere e replicare, in quanto consente la creazione di spazi adeguati alle start-up tecnologiche che, non avendo sostegno tradizionale dalle istituzioni, hanno a disposizione spazi condivisi in cui è possibile lavorare, progettare ed anche associarsi. In collegamento può essere avviato un progetto di rigenerazione urbana con attività sostenibili, quali la ristrutturazione di stabili vecchi o dismessi , non solo di proprietà pubblica, per farne centri incubatori di idee. Enti come l’ ARCI, CNA, Centro Millepiani, Fab Lab e altri, potrebbero connettersi per la gestione degli spazi pubblici, facendo un censimento di quelli disponibili, valutandone le potenzialità anche come ricadute sociali positive.

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Preservare l’ambiente: il futuro di tutti noi

Preservare l’ambiente per innalzare la qualità della vita, garantire il nostro benessere e quello dei nostri figli e nipoti è un diventato patrimonio di tutti, ma al contempo molte abitudini, anche quotidiane, sembrano difficile da rimuovere o modificare: occorre dunque che le istituzioni adottino decisioni coerenti accompagnate da una sensibilizzazione dei cittadini, senza la quale ogni intervento appare destinato al fallimento.

Attuare il sistema dei Parchi: Il nostro territorio è uno dei più ricchi di verde che, paradossalmente, ancora non è pienamente fruibile. Il nostro obiettivo è di inaugurare il nuovo Parco di Tormarancia, garantendone la completa fruibilità, attraverso attrezzature compatibili con l’ecosistema, verificandone puntualmente l’avanzamento degli interventi e pubblicizzandone gli esiti. Accanto a questo occorre riavviare gli interventi per il Forte Ardeatino, con un accordo per la bonifica con il Ministero della Difesa. Ma occorre anche pensare al più grande sistema del Parco dell’Appia Antica, ancora limitato nella sua fruizione pubblica, riavviando gli interventi di demolizione degli abusi edilizi ed attrezzando le necessarie porte di accesso alle aree di proprietà pubblica. Siamo convinti, poi, che occorra, anche con interventi dai costi contenuti, dare corso ai numerosi ma mai attuati progetti per la sistemazione degli argini lungo il Tevere, oggi luogo di degrado e negato alla fruizione.

La bonifica dell’area ENI a Ostiense: Si tratta di un argomento sottaciuto ma che rappresenta una vera e propria «bomba ecologica». L’area del Gazometro, simbolo della diffusa archeologia industriale e di tutto il quadrante urbano, risulta fortemente compromessa da anni di uso di idrocarburi. Gli interventi di bonifica, ormai non più rinviabili, hanno un costo stimato di decine di milioni di euro, non sostenibili dal Comune di Roma e che, incondizionatamente, la proprietà deve effettuare. Proponiamo l’apertura di un tavolo vertenziale, coordinato direttamente dal Sindaco, per stimolare gli interventi di riqualificazione, con l’obiettivo irrinunciabile di costituire anche rinnovati spazi a destinazione pubblica.

La mobilità sostenibile come fruizione serena del territorio: Spostarsi a Roma è divenuto sempre più faticoso ed anche insoste-nibile per la nostra salute. Riattivando interventi con costi contenuti, guardando ad esempi virtuosi di altre capitali europee, è possibile raggiungere risultati relativi ma immediati: pensiamo alla creazione di zone a Km. 30, a cominciare da Garbatella, alla realiz-zazione di corsie ciclabili sulle sedi stradali esistenti, soprattutto per favorire gli spostamenti di medio raggio degli studenti, guardando in particolare all’Università di Roma3, alla creazione di isole di ricarica per veicoli elettrici ed anche alla riproposizione della ZTL ad Ostiense. Su alcune infrastrutture stradali ed in particolare in prossimità delle scuole, occorre recu-perare gli interventi di traffic calming per innalzare i livelli di sicurezza.

Pulizia, decoro, raccolta differenziata: La qualità del sistema urbano dipende, come constatiamo, soprattutto dalla pulizia delle nostre strade e degli spazi pubblici in generale. Occorre che i Municipi, come istituzioni decentrate, possano intervenire nella definizione degli obiettivi e degli standard del Contratto di Servizio con AMA, verificandone, nella sua attuazione, la piena attuazione. Accanto a questa priorità intendiamo verificare la possibilità di attuare il cosiddetto «baratto amministrativo» per ridurre la fiscalità locale a quei soggetti attivamente impegnati nella pulizia e manutenzione di specifici spazi pubblici. La raccolta differenziata, oggi priva di qualsiasi verifica, deve divenire controllabile per introdurre premialità di quartiere.

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Un nuovo sistema di manutenzione degli spazi verdi pubblici: Migliorare la fruibilità del sistema dei piccoli spazi verdi pubblici deve diventare una priorità. Nell’immediato proponiamo un censimento delle aree e dei centri di responsabilità, oggi frazionati, per attivarsi nelle verifiche degli standard di manutenzione, pulizia e decoro. Inoltre occorrerà valutare eventuali concessioni rilasciate in cambio dei servizi di custodia e manutenzione, verificando il rispetto delle clausole. Crediamo nel potenziamento delle forme di collaborazione con l’associazionismo (ad. es. Retake) che tende a promuovere nuove forme di civismo attivo.

PROGRAMMA DI GOVERNO PER IL MUNICIPIO 8° – Anna Rita MAROCCHI PRESIDENTE

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Pari opportunità e diritti per tutti

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Il Municipio VIII è sempre stato in prima linea nelle battaglie per la difesa dei diritti e delle pari opportunità quali principi cardini per l’adozione di un modello di governance equitativo ed inclusivo che valorizzi le buone prassi di programmazione e progettazione già implementate in questi anni senza abbandonare la qualità dell’approccio di genere. Nella prossima legislatura il nostro compito mira a riaffermare l’impegno della Giunta a favore della parità tra donne ed uomini capitalizzando le esperienze maturare e coniugando positivamente tecnica amministrativa, cultura concertativa e progettualità a favore di uno sviluppo equitativo.

Il Forum dei Diritti: Daremo continuità al Forum dei diritti istituito con specifico protocollo nella scorsa legislatura che sarà accompagnato da un Piano strategico triennale i cui obiettivi saranno: • Sostegno dell’occupazione femminile,

miglioramento della partecipazione attiva al mercato del lavoro e riequilibrio della presenza femminile nei contesti di sottorappresentazione

• Conciliazione tra tempi di vita privata e professionale/lavorativa

• Prevenzione e contrato ad ogni forma di discriminazione, violenza e sfruttamento ai danni delle donne e dei soggetti svantaggiati

• Miglioramento dei servizi sociali e pubblici ed implementazione di nuovi servizi (sanitari, scolastici, culturali, ecc.) .

Per tali obiettivi il ruolo della Consulta sarà fondamentale quale supporto all’Istituzione, ma anche come promotore ed organizzatore di azioni chiave e progetti dedicati al territorio.

Soggetti attivi per le pari opportunità: Il presidio politico/tecnico ed il governo di un processo invasivo come quello del mainstreaming di genere sarà garantito dal Forum dei diritti, dalla Consulta femminile e dalla commissione per le Pari opportunità. La nostra idea di fondo è quella di concorrere al miglioramento del benessere sociale e della qualità della vita di donne ed uomini percorrendo tre direttrici strategiche tra loro fortemente interconnesse: sviluppo, inclusione sociale e sicurezza che giungono ad essere il significato ed il significante di ogni logica e decisione di intervento. Promuovere, altresì, la cultura delle pari opportunità e contribuire alla effettiva attuazione dei principi di parità anche mediante l’adozione di “azioni positive”, costituisce una precisa prerogativa anche del nostro Municipio al fine di rimuovere gli ostacoli e le discriminazioni che di fatto impediscono la realizzazione di pari opportunità.

Occorre, infine, sostenere che il concetto di Pari Opportunità si è molto ampliato includendo non solo le discriminazioni legate al genere, ma anche quelle determinate da altri fattori (in tal senso occorrerà, ad esempio, consolidare le iniziative nelle scuole contro il bullismo e per la parità di genere). Pari Opportunità, dunque, significa, da una parte riconoscere e valorizzare le differenze di cui ogni individuo è portatore, e dall´altra agire per evitare che tali differenze possano impedire, direttamente o indirettamente, la realizzazione di sé e il godimento di diritti.

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Soprattutto nei tempi di crisi, come questi, i luoghi dell’educazione, della formazione, della ricerca devono avere un ruolo prioritario e necessitano di interventi e nuove risorse, perché solo così si può riavviare un paese in drammatico declino, non solo economico ma anche culturale e civile: sono i luoghi in cui si prepara e si sperimenta l’innovazione e il rinnovo dei saperi. La scuola pubblica inoltre rimane il luogo dell’accoglienza, delle diversità, delle pari opportunità e dell’uguaglianza, dove ognuno ha la possibilità di crescere nel rispetto della propria individualità. Trasformare queste parole in realtà significa, ad esempio, garantire e potenziare il servizio di assistenza ai ragazzi diversamente abili.. Continua ad essere necessario perciò attuare, nella città e nel nostro territorio, un’azione di sostegno, di accompagnamento e di condivisione di quelle iniziative di lotta e di denuncia degli studenti, delle famiglie e del personale scolastico a tutti i livelli. Per il sostegno alle iniziative culturali abbiamo fatto e stiamo facendo un grosso sforzo per costruire una rete di sistemi, nella ferma convinzione che in un Municipio che da anni ha fatto la scelta di incoraggiare le iniziative sul territorio, non sia possibile reggere in un regime di risorse scarse se non si procede per reti, per collaborazioni, per collegamenti che interessino teatri, compagnie, generi e forme di spettacolo, nonché l’eterno problema della formazione sia dei tecnici sia degli artisti. Le ragioni sono da ricercare nelle potenzialità della cultura come motore di idee e fattore di coesione sociale.

Scuola, cultura: fare rete

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Scuola, sviluppare le relazioni, consolidare le partnership: Al centro del nostro programma ci sono le relazioni tra docenti, studenti e territorio. La conoscenza deve essere un moto circolare, puntando su una costruzione collettiva della conoscenza che veda la scuola come luogo di raccordo tra realtà sociali, culturali ed educative. In tal senso occorre consolidare e potenziare quelle iniziative che, con il Municipio, hanno consentito una fruizione degli spazi per attività extrascolastiche, anche attraverso la sottoscrizione di un vero e proprio Protocollo Scuole Aperte. Per gli interventi di edilizia scolastica, occorrerà potenziare il coordinamento con la Regione, anche in qualità di gestore dei finanziamenti disposti con il Decreto «ItaliaSicura» che già dal 2014 ha consentito l’avvio di importanti lavori su otto scuole del nostro territorio. Una cura particolare andrà prestata nei confronti della scuola dell’infanzia, a partire dalle esigenze e istanze degli operatori che gestiscono talo delicate strutture.

Cultura, il pubblico come protagonista: Intendiamo sostenere le istanze delle realtà culturali territoriali che richiedono un protagonismo al Municipio quale luogo di confronto e partecipazione alle scelte culturali promosse dalla istituzione di prossimità. Appare poi ineludibile il tema di una seria programmazione delle politiche culturali, non con interventi spot ma dentro un progetto di medio-lungo periodo, in grado di superare la cattiva pratica dei bandi puntiformi ideati centralmente ed unicamente per eventi come feste natalizie o di carnevale, senza però erogare i giusti fondi nel bilancio municipale. In tale direzione occorre consolidare ed ampliare la partnership tra amministrazioni locali e privati (aziende e no profit) per favorire la programmazione e la realizzazione di spettacoli e manifestazioni, percorsi di valorizzazione del patrimonio culturale, artistico e archeologico (con un coordinamento più stretto con le Soprintendenze), la ricerca e la produzione di proposte culturali innovative, la sperimentazione artistica giovanile e l’aumento dell’offerta di spazi, stazioni creative, sale prove, luoghi di incontro per ogni età, così come occorre potenziare la socialità, la solidarietà e il senso di appartenenza della comunità e rafforzare la cooperazione tra Municipi limitrofi per creare poli e sistemi culturali locali. In tal senso sosteniamo la realizzazione di una nuova Biblioteca pubblica presso gli ex Bagni Pubblici a Garbatella.

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Agricoltura, promuoviamola – Roma 70, quadrante da curare

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Agricoltura nuova: Tra le attività produttive l’agricoltura svolge un ruolo importante per le filiere che attiva e per la vicinanza ai bisogni dei consumatori. Nell’8°  Municipio l‘agricoltura può essere volano di nuove attività di sviluppo e di inserimento sociale per i giovani e gli adulti, anche grazie alle numerose strutture già operanti (l’Istituto tecnico agrario regionale «Garibaldi», quello per l’alimentazione ed il turismo, il Centro di ricerca per l’agricoltura e la nutrizione) e le vaste aree protette che possono essere utilizzate per usi agricoli, a cominciare dal Parco dell’Appia Antica e da quello di Tormarancia, realtà che occorre mettere in rete, anche con il contributo della Università di Roma3. Nel nostro territorio abbiamo avviato l’esperienza degli Orti Urbani, che occorre sostenere e consolidare, ma occorre supportare uno sviluppo più diffuso dell’economia rurale, in particolare quello dell’agricoltura sociale, soprattutto attraverso un utilizzo più continuo dei fondi comunitari e con un rapporto più diretto e strutturale con la Regione Lazio. In questa direzione, anche se il Municipio non esprime una competenza diretta, pensiamo di istituire una specifica delega da attribuire nell’ambito della nuova Giunta.

Roma è il più gande comune agricolo d’Italia, ma allo stesso tempo quello che più fatica a sviluppare questa vocazione. Solo recentemente, grazie agli impulsi della Regione Lazio, questo settore sta vivendo una fase di crescita e di opportunità, anche per la piccola-media impresa.

Completare la qualità dei nuovi quartieri: Roma 70, Rinnovamento, sono quartieri nati con una visione aggregativa incompiuta, caratterizzati da una forte identità tipologica e da grandi spazi verdi, ma ancora privi di servizi – soprattutto sociali e sanitari – e con forti problemi connessi all’accessibilità e alla pluriennale questione della manutenzione degli spazi pubblici, a cominciare dalle strade. La nostra coalizione si batte concretamente da anni per superare tali deficit ed è stato il principale promotore, ad esempio, per la realizzazione del sistema di rotatorie su via Ardeatina che ha consentito un decongestionamento dell’area. Ma occorre lavorare ancora molto: dalla realizzazione di un poliambulatorio pubblico alla bonifica e riqualificazione del Forte Ardeatino, dalla piena fruizione del Parco di Tormarancia al potenziamento delle infrastrutture viarie e di trasporto pubblico, soprattutto connesse alla realizzazione dell’insediamento dell’I60.

Il quadrante urbano che si sviluppa a ridosso di via di Grotta Perfetta, il più «recente» del nostro territorio, è quello che registra un deficit strutturale in termini di servizi e di mobilità ma che, allo stesso tempo, possiede le potenzialità per divenire un centro di elevata qualità urbana.