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Progetto: 10.8.1.A1-FESRPON-EM-2015-106 PROGETTO SCUOLA AMICA 2015/2106

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Progetto: 10.8.1.A1-FESRPON-EM-2015-106

PROGETTO SCUOLA AMICA 2015/2106

I MURI PARLANO …PROGETTO IN CONTINUITÀ FRA SCUOLA

PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA

FINALITA’1. Creare la consapevolezza dell’importanza di crescere in un ambiente sostenibile e salubre;2. incrementare comportamenti e stili di vita rispettosi degli ambienti interni ed esterni alla scuola;3. imparare a cogliere il ruolo, che la scuola ricopre all’interno del territorio e capire che è un sistema complesso di relazioni e regole;4. implementare il concetto di cura e rispetto dell’ambiente scolastico e non;5. educare alla cittadinanza attiva e al concetto di “bene comune”;6. favorire il passaggio da un ordine di scuola all’altro.

PARTE PRIMA

La proposta didattica vuole interessare la comunitàscolastica a partire dai gruppi classe: - attività didattiche sul senso civico, sul tema della bellezza e sull'uso degli spazi comuni; - approfondimento dell'arte muraria e coinvolgimento degli alunni in un momento di "cantiere” per la pulizia dei muri interni ed esterni alla scuola; - progettazione di azioni di comunicazione rivolte a tutta la comunità scolastica per vigilare e curare il mantenimento di quanto effettuato.Materiali prodotti: cartelloni slogan per sensibilizzare al rispetto dei beni comuni e alla prevenzione del vandalismo grafico.

PARTE SECONDA – PROGETTO MURALES

SCUOLE COINVOLTE e REFERENTI • Scuola secondaria Panzini: Proff. Blanco Giovanni e

Andrea Manti. • Scuola primaria Marsili: Proff. Mercedes Tonelli, Fabiana

Sorrentino, Guigli M.Teresa. • Scuola primaria Villa Torchi: Proff. Katia Passarini.

CON LA COLLABORAZIONE DI: • Arch. Benedetta Corsano Annibaldi Responsabile U.O.

Programmazione Riqualificazione e Sicurezza Edilizia Scolastica e Sociale

• Daniele Ara Presidente Quartiere Nevile• Erik Montanari Area Affari Istituzionali e Quartieri

CLASSI COINVOLTE

• Scuola secondaria Panzini: classe 1 B (con rotazione di alunni da altre classi ed eventualmente studenti di 3 )

• Scuola primaria Marsili: classe 5 A

• Scuola primaria Villa Torchi: classe 5 B

LUOGO DI REALIZZAZIONE DEI MURALES

• Per la scuola secondaria Panzini e la scuola primaria

Villa Torchi, il murales sarà realizzato nelle bacheche

esterne assegnate dal Quartiere e presenti lungo il

percorso coperto che porta agli edifici scolastici.

• Per la scuola primaria Marsili, il murales sarà realizzato

all’interno del refettorio.

TEMA

Il tema del murales sarà deciso insieme agli studenti coinvolti, seguiti dai referenti delle varie scuole, rispettando la continuità tematica delle diverse rappresentazioni grafiche.

L’idea è quella di avere un’unica grande rappresentazione finale che parta dalla primaria Marsili e finisca alla scuola secondaria Panzini, attraverso la primaria Villa Torchi.

SI PARTE…

Il docente di arte spiega in classe agli alunni cos’è un

murales, la sua funzione sociale e con quali tecniche

può essere realizzato.

Successivamente analizza alcuni esempi ritenuti

significativi, anche facendo riferimento alla mostra Street

Art, presente a Bologna.

Per finire discute con gli alunni sui possibili temi da

elaborare graficamente.

In base alle tematiche emerse, vengono presentate le opere di alcuni importanti pittori e successivamente analizzate:

Van Gogh

Klimt

Escher

STUDI INTERMEDI SUGLI AUTORI

IL MIO QUADRO PERSONALE

ELEMENTO DA MANTENERE

ELEMENTO QUADRO 1

ELEMENTO QUADRO 2

ELEMENTO QUADRO 3

ELEMENTO QUADRO 4

ELEMENTO QUADRO 5

ALCUNE ELABORAZIONISono partito dal quadro Uccelli-pesci (Escher), l’ho diviso in due parti e in quella inferiore ho inserito il quadro lucertole (Esher); nella parte inferiore ho aggiunto gli alberi del paesaggio (Klimt) e in quella superiore ho messo le stelle e il vento della Notte Stellata (Van Gogh); infine in basso a destra ho inserito l’abbraccio dell’Albero della Vita (Klimt). Volevo rappresentare un quadro allegro (nel mio stile), però alla fine il risultato è stato un perfetto quadro astratto, con un significato tragico, quindi ho deciso di chiamarlo «Ultimo addio»; lo colorerò comunque con colori accesi perché li preferisco, anche se non si addicono molto. Questo darà un senso ancora più astratto!

Sono partita dalla Notte Stellata (Van Gogh) perché volevo mantenere il clima e ho tenuto il paesino con i monti, il vento e le stelle. Ho aggiunto una lucertola (Escher), due uccelli (Escher), una casa piccolina e degli alberi (Klimt) e infine ho inserito l’Albero della Vita (Klimt). Il risultato finale è una notte di primavera dove solo l’artista è sveglio e mentre osserva il paesaggio, pensa a un mistero.

Sono partito dal paesaggio (Klimt) e da lì ho preso gli alberi; ho aggiunto il vento e le stelle della Notte Stellata (Van Gogh); ho aggiunto il prato dell’Albero della Vita (Klimt) e le lucertole e gli uccelli (Escher). Unendo tutte queste cose, ho formato un quadro «assurdo» in cui c’è una notte stellata e ventosa, piena di uccelli e lucertole sopra agli alberi. Questo quadro tutto sommato dà un’idea di felicità.

I docenti raccolgono le idee presentate e ne propongono

delle altre, in modo da capire quali sono le preferenze

“artistiche” degli studenti e si condividono gli elementi da

elaborare graficamente.

Segue la realizzazione dei bozzetti, sagome in cartone e

prove varie, atte a predisporre tutto il materiale che

servirà da base per la realizzazione del murales.

BOZZETTI INDIVIDUALI

BOZZETTI DI GRUPPO

LA FASE OPERATIVA

Gli alunni vengono chiamati a scegliere in modo

democratico il bozzetto da realizzare.

Gli studenti, seguiti dai docenti, realizzano i murales

divisi in gruppi, all’interno del refettorio della scuola

primaria Marsili e negli spazi esterni concessi dal

comune (bacheche esterne) per primaria Villa Torchi e

secondaria Panzini.

Il lavoro viene effettuato, a rotazione, per piccoli gruppi.

BOZZETTO SCELTO PER IL REFETTORIO

INSIEME AL LAVORO

E PER FINIRE

E’ previsto un momento di presentazione dei lavori

realizzati ai genitori degli alunni e alle autorità coinvolte

(Quartiere, Comune, Sovrintendenza, abitanti del

quartiere, ecc…).

I RISULTATI FINALI

PRIME CONCLUSIONI“Imparare facendo” e “fare imparando”, proiettati su un

obiettivo preciso per raggiungere un risultato concreto, ha

reso il lavorare insieme un’occasione molto preziosa di

conoscenza e di ampliamento delle vedute soggettive. Si è

progressivamente costruito un senso di appartenenza,

approdando infine ai principi di collettività e di gestione del

bene comune. L’osservazione, l’esplorazione, l’azione, la

critica, lo sviluppo di idee e proposte, hanno costituito

un’opportunità di sviluppo nei bambini di capacità,

competenze e conoscenze che ben si sono integrate con la

didattica curricolare.

GRAZIE PER L’ATTENZIONE