progetto pontebba - fondovalle / passo pramollo - relazione finale

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con il contributo della FONDAZIONE CRUP (CASSA DI RISPARMIO DI UDINE E PORDENONE) Comune di Pontebba Open Leader S.C. a r.l.

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Studio di fattibilità commissionato da Fondazione CRUP sulla riconversione ad uso turistico di un paese sviluppatosi storicamente sulla presenza di una dogana e divenuto marginale con l' introduzione degli accordi di Schengen

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Page 1: Progetto Pontebba - Fondovalle / Passo Pramollo - Relazione finale

con il contributo della

FONDAZIONE CRUP

(CASSA DI RISPARMIO DI UDINE E PORDENONE)

Comune di Pontebba Open Leader S.C. a r.l.

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Dicembre 2007

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”Progetto Pontebba”Fondovalle – Passo Pramollo

Analisi della situazione

e dei potenziali sviluppi delle attività economiche di fondovalle

RELAZIONE FINALE

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1. VALCANALE – QUALE TURISMO 3

LE RISORSE COMUNI ALL’AREA 5L’internazionalità e le prospettive nuove nei rapporti transnazionali 5I prodotti diversificati e l’integrazione delle offerte su scala internazionale 6Le valenze dell’area all’interno del comprensorio trinazionale austro-italo-sloveno: le uguaglianze 6Le valenze dell’area all’interno del comprensorio trinazionale austro-italo-sloveno: le differenze 7Una nuova definizione dei ruoli 7Lo “Studio Treves” 8Scenario programmatico o di inquadramento degli interventi 8Considerazioni 9

LE RISORSE COMPLEMENTARI AL TURISMO 9L’agricoltura 9Il commercio 9L’enogastronomia e l’agroalimentare 9L’artigianato e le PMI 10L’autostrada 10Le Alpi e Prealpi Giulie 10Considerazioni 10

LE RISORSE LOCALI 11Tarvisio-Malborghetto 11Sella Nevea 11Pontebba-PramolloL’esempio di Tarvisio 13Le prospettive di cooperazione trasnazionale: Tarvisio/Tre confini 14Il commercio e l’industria alberghiera 15

2. IL “PROGETTO PONTEBBA”: MOTIVAZIONI-MODALITA’ DI ESECUZIONE-RISULTATI 17

3. PASSO PRAMOLLO NASSFELD: UN RAGIONAMENTO SUI POT ENZIALI RIFLESSI SULFONDOVALLE 21

PONTEBBA: I SETTORI TRAINANTI 21L’agroalimentare 21La ristorazione 22Il commercio 22Il tipo di collegamento Pontebba-Passo Pramollo/Nassfeld 22

4. CONCLUSIONI 23

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1. VALCANALE – QUALE TURISMOVolendo condurre una seppur sommaria analisi sul futuro del turismo nel

comprensorio del Canal del Ferro Val Canale e sulle sue attuali necessità, anche a livelloinfrastrutturale, è indispensabile individuare le linee di forza e or iginalità su cui risultipossibile fare leva per poter organizzare le risors e ed il prodotto e creareun’immagine del comprensorio il più possibile forte ed accattivante.

Qualsiasi intervento sul tessuto economico di fondovalle – tema del presente lavoro –soprattutto se visto in funzione del collegamento Pontebba/Passo Pramollo-Nassfeldrichiede e presuppone una visione complessiva delle linee di sviluppo già in atto. Appareopportuno infatti, piuttosto che contrastare eventuali atteggiamenti e comportamenti deicittadini e degli operatori economici che si ritenessero negativi o inadeguati, favorire quelliche si ritengono maggiormente forieri di sviluppo e di prospettive per il prossimo futuro epiù corrispondenti allo sviluppo di forme di turismo compatibili con la situazione di aperturainternazionale e di diversificazione dei ruoli e di prodotto che già si può intuire eprevedere.

Particolare riguardo va riposto nel coordinamento delle attività e, quindi, vannoricercate ed attuate tutte le misure volte all’integrazione, al dialogo, al confronto eall’informazione tra i soggetti operanti sul territorio. A tal fine assume una sempre maggiorrilevanza il ruolo degli Enti e dei Soggetti che hanno una qualsivoglia funzione dicoordinamento delle attività sul territorio, quali i Comuni, la Comunità Montana, TurismoFVG, la società Promotur, Il CoSeTur Tarvisiano Sella Nevea e Passo Pramollo ecc.

L’individuazione di forti peculiarità, la loro integrazione nel prodotto turistico e la loropromozione è una delle basi essenziali al fine di creare quello spostamento sul territoriocausato dalla necessità di soddisfare un bisogno (materiale o immateriale che sia) che nontrova soddisfazione nel luogo di abituale residenza che qui viene assunto come definizionedel fenomeno turismo.

Tale spostamento avviene in presenza di determinate condizioni: la località di arrivodovrà effettivamente corrispondere a bisogni che chi si sposta sente ed intendesoddisfare. Tali bisogni sono in evoluzione continua ed accompagnano – spessoprecedono – atteggiamenti di consumo ed in senso lato culturali che sono destinati adinvestire il mercato e gli stili di vita in generale. L’evoluzione di tali bisogni infine non è soloqualitativa ma anche quantitativa rientrando ormai – il prodotto turistico – nella fascia dellargo consumo.

Gli esperti di settore considerano che l’impatto del “largo consumo”, nel settore delturismo ha per conseguenza una semplificazione del mercato turistico: non ci sono più le“cluster”, cioè i gruppi di consumatori suddivisi secondo la stratificazione sociale osecondo la loro condizione socio-economica. Queste suddivisioni sono state soppiantateda un’estrema semplificazione del mercato, che ora si compone di tre segmenti:

1) Il segmento “largo consumo” , che coinvolge il 70-80% del mercato turistico, faattenzione ai prezzi ma partendo dalla qualità (meglio si potrebbe dire dal rapportoqualità prezzo), pesa le diverse offerte, frequenta anche il last minute, decidendo ilperiodo più opportuno per avere il meglio al minor prezzo, aspetta gli sconti e lesvendite, studia i cataloghi e acquista volentieri il “tutto compreso”. Questi turistinon fanno differenza fra località e località, sono abitudinari e fanno volentieri levacanze a prezzi convenienti.

2) Gli “aristocratici” della vacanza (il cosiddetto “turismo di elite”), che sono il 5-6%del mercato, girano alla larga dal segmento del largo consumo: non chiedono il

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prezzo, non frequentano (in agosto) gli alberghi, ma le barche, le ville in affitto, leresidenze “marginali”. Fanno viaggi in paesi non turistici, possono scegliere ilviaggio più impervio o il cocooning a casa propria, l’importante è stare lontani dallargo consumo.

3) Il segmento dei “fai da te” - circa il 20-25% - infine, è quello che lambisce(ambisce) il largo consumo. Sono coloro che trovano ospitalità, che cercano lesistemazioni più economiche, che dividono le spese d’affitto delle case, chescelgono in base al vincolo del costo. È un segmento che ha un andamentoaltalenante, strettamente legato agli andamenti economici sia personali chegenerali, ma che mantiene sempre uno spessore importante.

Alla base della logica che si va affermando del “largo consumo” c’è un’idea chiave:standardizzare il modo di creare, distribuire e promuovere i prodotti turistici, per poipersonalizzare al massimo il rapporto con il cliente (one-to-one marketing). Alcunetecniche come il direct- marketing (il direct mailing in particolare), la distribuzione viainternet dei prodotti, tendono a collocare il cliente al centro della vendita, con una estremapersonalizzazione della comunicazione.

Secondo gli analisti di settore, in questa standardizzazione della qualità, all’internodell’evoluzione naturale del mass market, si stanno affermando – in particolare nelmercato turistico nazionale – alcune tendenze che rappresentano un potenzialesuperamento del “largo consumo”:

1) Turismo enogastronomico - L’attività una volta riservata ai gourmet, oggi èfenomeno di massa: si moltiplicano le guide di ristoranti, di vini, di luoghi delmangiar bene, la ricerca ossessiva degli ingredienti più rari, dei vini più particolari esofisticati: nelle regioni più lungimiranti questo mix paesaggio-arte-cibo è ormaistrumento fondamentale della promozione turistica.

2) Wellness - Aumenta la domanda di prodotti turistici che rispondano al bisogno dimantenere in forma il corpo. Non è più solo questione di fitness, ma di wellness: lavacanza è diventata un modo per dedicare attenzione alla forma fisica e alla curadel corpo o – più genericamente – di se stessi.

3) La ricerca delle occasioni - Si sta diffondendo l’abitudine in molte località diorganizzare piccole fiere dell’antiquariato o mercatini settimanali per arricchire lapropria offerta. Nascono le guide del comprar bene, del comprare in fabbrica (aglispacci aziendali). Le sagre si trasformano in tanti mercati all’aria aperta contematizzazioni particolarmente caratterizzate. Si fa turismo per comprare a prezzopiù basso, per comprare bene, per cogliere le occasioni del mese. In una fascia piùalta la “ricerca delle occasioni” diviene propensione all’acquisto di prodotti locali diqualità, collegandosi, per quanto riguarda l’agroalimentare, alla fascia del turismoenogastronomico. Di fronte ad un turismo per percentuali elevate non italiano, talepropensione riguarda i prodotti italiani in genere, con particolare riguardo a tutti iprodotti dell’agroalimentare e del Made Italy.

4) Attività ludico-sportive - Sempre più persone, forse per colpa della vita troppo“comoda”, in vacanza tentano di ribaltare la situazione, scegliendo di fare nel tempolibero attività anche faticose, che partono dallo sport e vanno oltre: cicloturismo,trekking, mountain bike, canoa, sci e così via. È una delle modalità più in crescitanel fare turismo.1

1 Tale forma di turismo rappresenta anzi il più evidente superamento del cosiddetto “turismo passivo”, di quel turismo

cioè basato sulla semplice frequentazione di un luogo diverso da quello di abituale residenza, e ritenuto interessante inquanto consente il godimento di aspetti paesaggistici, climatici, di relax ecc. che corrispondono ad uno spettro dibisogni elementari, non evoluti, a fenomeni di “ritorno” da parte di emigrati ecc. ö una formula in via di esaurimento e

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5) Incentive – congressi - L’incentive , unitamente a work shop aziendali, congressi eviaggi di lavoro rappresentano, nel mondo turistico, una delle voci più importantinell’ambito delle motivazioni di viaggio e ne determina dunque un elevato numero dipresenze e prenotazioni.

La necessità dell’individuazione di forti peculiarità ha un riscontro anche a livellogeografico-territoriale, laddove l’area qui considerata soddisferà più probabilmente bisogniche nascono in aree fortemente differenziate rispetto all’area in esame e cioè dove - inipotesi - esistono fenomeni di inurbamento, inquinamento ecc. Cogliere tali differenziali edagire laddove sono più nette è anche un’operazione propedeutica all’individuazione deipotenziali mercati in cui collocare il prodotto turistico d’area.

Tutto ciò avviene in presenza di determinate condizioni: la località di arrivo dovràeffettivamente corrispondere a bisogni che chi si sposta sente ed intende soddisfare. Talibisogni sono in evoluzione continua ed accompagnano – spesso precedono –atteggiamenti di consumo ed in senso lato culturali che sono destinati ad investire ilmercato e gli stili di vita in generale. L’evoluzione di tali bisogni infine non è solo qualitativama anche quantitativa rientrando ormai – il prodotto turistico – nella fascia del largoconsumo.

Il mass market e le tendenze ad una nuova diversificazione presuppongonocomunque un livello qualitativo delle destinazioni turistiche idoneo alla soddisfazione deidesideri.

La ricerca del prezzo più conveniente quindi avviene sempre di più all’internodell’universo delle stazioni in grado di offrire un livello di servizi e di opportunità medio, senon medio-alto.

Il fenomeno viene da lontano ma è ormai arrivato ad una fase di maturazione tale daportare ad una tendenziale esclusione dal mercato delle destinazio ni non evolute.

LE RISORSE COMUNI ALL’AREA

L’internazionalità e le prospettive nuove nei rappo rti transnazionaliL’abolizione dei confini fra Italia, Austria e Slovenia - conseguente alla creazione

dell’Unione Europea - ha già profondamente modificato l’economia della zona e ancoramolto modificherà in futuro il tipo di utilizzazione delle risorse locali, in specie quelleturistiche e quelle commerciali.

Le risposte che sarà necessario dare alle problematiche già sorte con l’ingrassodell’Austria e della Slovenia (e degli altri paesi dell’est) nell’UE riguardano tutti i settorieconomici anche locali in quanto nell’area considerata gli effetti ed i contraccolpi di taliimportanti cambiamenti sono spesso negativi.

L’obiettivo fondamentale di ogni programmazione di interventi, riguardante l’areaCanal del Ferro Val Canale, è pertanto quello di affrontare e di indicare soluzioni allainternazionalizzazione ed alla autoformazione del comprensorio trinazionale,autoformazione che si ritiene sia un processo spontaneo e non reversibile, in cui ognunadelle aree nazionali dovrà tendere ad assumere ed enfatizzare proprie caratteristiche edattitudini specifiche puntando alla complementarietà come contributo ad un valore unitarioda proporre all’esterno (piuttosto che puntare alla concorrenza interna).

Il settore del turismo deve necessariamente indicare le sue soluzioni anche per ilfatto che tale comparto è forse quello che dall’internazionalizzazione dell’area può trarrepiù benefici che svantaggi.

tipica delle aree turistiche marginali in fase di involuzione.

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I prodotti diversificati e l’integrazione delle off erte su scalainternazionale

L’organizzazione turistica locale ha dato già una serie di risposte in merito attraversole iniziative turistiche trinazionali quali “playing together”.

Particolare importanza riscuote sul mercato commerciale internazionale il tema dellenovità e dell’internazionalità.

In un mercato complessivamente ripetitivo gli operatori ricercano prodotti validi ecollaudati ma anche nuove tendenze.

Il prodotto internazionale “playing together” risul ta agli operatori nuovo, ditendenza e la sommatoria tematica accattivante; è n ecessario raggiungereuguaglianze e valorizzare diversità per raggiungere l’obiettivo di un prodottointegrato che abbia queste caratteristiche .

Si possono fare degli esempi per chiarire tale concetto che può essere fondamentaleper lo sviluppo turistico dell’area:

1. Prodotto “golf”.

E’ indispensabile avere una eguaglianza con il prodotto austriaco e sloveno e vale adire una proposta golf di livello medio-alto ed omologo alle strutture dei paesi confinantiper essere inseriti nel prodotto internazionale (eguaglianze), il valore aggiunto èdeterminato dalla diversità che può essere rappresentata dalla enogastronomia italiana(differenze).

2. Prodotto “turismo invernale”.

E’ indispensabile avere un comprensorio sciistico costituito da piste interessanti,impianti moderni, collegamenti e sciabilità (eguaglianze); il valore aggiunto èrappresentato dallo sled dog, dallo sci in notturna, dalla gastronomia (locale e nazionale -mediterranea) e dallo shopping del Made in Italy (differenze).

Rafforzare, migliorare i temi che determinano la vendibilità su ampia scala eaggiungere il valore della diversità è l’unica strada percorribile.

Le valenze dell’area all’interno del comprensorio t rinazionale austro-italo-sloveno – Le eguaglianze

Le valenze turistiche che potremmo definire “classiche” dell’area del Canal del FerroVal Canale - ed i corrispondenti prodotti - sono quelli tipici del turismo montano, conparticolari accentuazioni sul versante del tema naturalistico-ambientale, sono abbastanzafacilmente integrabili fra loro, e sono così riassumibili:

• prodotti turistici outdoor e sport;2

• prodotto trekking;

• prodotto sci e inverno;

• prodotto golf;3

2 Il prodotto outdoor, estivo e invernale, fortemente sostenuto nel Tarvisiano da una foresta di 23.000ettari, è il polmone del turismo locale e sempre di più nel futuro ne rappresenterà il traino e, contestualmente,il valore aggiunto; ripristino di sentieri, ripetizione di percorsi modello, quali il trekking Kugy, costituisconodunque gli strumenti da valorizzare.

3 Il prodotto golf è rappresentato dal campo di Tarvisio che a partire dal 2003 conterà 18 buche e che èintegrato a livello internazionale con altri 7 campi tra Carinzia e Slovenia, nell’ambito di Playing Together:rappresenta una forte motivazione di viaggio e uno dei prodotti più importanti del comprensorio.

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• prodotto sentieri storici della memoria (prima guerra mondiale – Dogna, Chiusafortee Resia), delle attività minerarie (Cave del Predil e Resartico) e paleontologico(Dogna);

• prodotto tradizioni popolari (Krampus, Püst ecc.)

Le valenze dell’area all’interno del comprensorio t rinazionale austro-italo-sloveno – Le differenze

Se però lo standard delle destinazioni turistiche è dato dal rapporto qualità prezzo edalla attitudine a soddisfare desideri ben individuati (le eguaglianze), se inoltre ènecessario puntare a differenziali turistici il più netti possibile, è indispensabile, all’internodi tali processi, individuare le valenze di ciascuno dei soggetti nazionali, al fine di stabiliree enfatizzare obiettivi e tematiche che l’area Italiana può e deve valorizzare come proprie,non ripetibili ed originali (le differenze) puntando:

• alle specificità esistenti ed alla loro valorizzazione,

• a quelle irripetibili o difficilmente esportabili, capaci di essere cioè elementoimportante nella motivazione della scelta della parte italiana rispetto alle altre.

Tali valenze sembrano essere quelle:

• della rete commerciale;

• dei prodotti agroalimentari;

• della ristorazione.

Tali settori infatti sono molto sviluppati nella parte italiana, con particolare riguardo aTarvisio, sono probabilmente sviluppabili a Pontebba, e sono di notevole importanza - senon in valore assoluto almeno relativamente all’economia locale - a Resia-Resiutta-Moggio. Sono inoltre difficilmente ripetibili oltre confine in quanto legati a tradizioni localioltre che all’immagine del prodotto, delle tradizioni alimentari italiane e del “Made in Italy”.Sono infine – ed è questo l’aspetto più importante – un settore che si avvicina allostandard qualità-prezzo-soddisfazione di bisogni della tendenziale risegmentazione delmercato.

È infine evidente che tali valenze devono costituire un plus (le differenze) rispetto aquelle che tradizionalmente caratterizzano il territorio quali il turismo invernale, quelloestivo, la natura, l’ambiente ecc. e che sopra abbiamo definito “risorse turistiche classiche”(le eguaglianze). Qui si intende solo dire che quello che il territorio italiano è in grado dioffrire in più rispetto alle aree contermini - e che può divenire elemento di differenziazioneed arricchimento dell’offerta complessiva - sono proprio le valenze sopra considerate dellarete commerciale, dei prodotti agroalimentari e della ristorazione.

Una nuova definizione dei ruoliCon la realizzazione delle Universiadi e la conseguente modernizzazione delle

infrastrutture turistiche (impianti scioviari, Palaghiaccio, posti letto ecc.) si è comunqueverificata una forte accelerazione per quanto riguarda la trasformazione dell’economialocale – fondamentalmente incentrata sul commercio e sui servizi – nella direzione dellavalorizzazione dell’economia turistica (e del raggiungimento delle condizioni dieguaglianza); ciò può consentire una rinegoziazione in grado di dare all’area italiana unruolo non subalterno all’interno del comprensorio internazionale “Senza confini”.

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L’internazionalità può così diventare uno dei principali valori aggiunti dell’areacontribuendo in maniera potente alla diversificazione dei prodotti ed all’arricchimento dellaproposta turistica a patto che siano individuate le forme di reale integrazione sia sottol’aspetto della organizzazione interna del comprensorio internazionale, sia dellapromozione/comunicazione esterna.

Lo “Studio Treves”Il “Documento di programmazione e di indirizzo per il Canal del Ferro e per la Val

Canale” – noto a livello locale come “Studio Treves” dal nome dello studio che lo harealizzato – edito a cura del Servizio della Pianificazione Territoriale Regionale dellaDirezione Regionale della Pianificazione Territoriale della Regione Friuli V.G., prevede duescenari definito il primo come “ dell’alternativa tendenziale” il secondo come “scenarioprogrammatico.”

Scenario dell’”alternativa tendenziale”“Questa alternativa assume come scarsamente modificabili nel medio termine i

condizionamenti storici che hanno governato lo sviluppo della Comunità di Valle e lapersistenza degli stessi indirizzi di gestione dei fattori economici, consistenti in un mix diturismo, commercio, industria, agricoltura e servizi, nessuno dei quali assume un ruoloforte né si candida a caratterizzare una inversione di percorso, pur permanendo unintervento di governo dello status quo quale già intrapreso in passato senza un realerovesciamento delle prospettive complessive del territorio.

Permane, a tutti i livelli di governo, l’atteggiamento volto a salvaguardare l’attuale tipodi sviluppo di tutte le componenti economiche e sociali, peraltro non senza intervenire conazioni diffuse di controllo dell’ambiente e della fruizione naturale, con azioni di sostegno einnovazione dell’agricoltura, con impegnativi progetti di rafforzamento delle infrastruttureturistiche invernali, con tentativi di allargamento delle attrattive turistiche estive e di bassastagione, col sostegno agli operatori del settore commerciale, con la pianificazione perl’adeguamento degli spazi per insediamenti produttivi.”

Scenario “programmatico o di inquadramento degli in terventiIn merito al secondo il documento precisa che questo “…scenario corrispondente ad

una sostanziale proiezione delle tendenze demo-sociali attuali, non modificabiliradicalmente nel breve arco di dieci anni, ipotizza un modello di sviluppo più equilibrato emeno eterodiretto rispetto all’assetto storico, mette l’accento sull’avvio di una spintaterziarizzazione dell’economia fondato sulle potenzialità di sviluppo del settore turistico,inteso in senso composito, e sulla valorizzazione della condizione di regione di frontiera,laboratorio di euroregione e canale collettore di traffici. Gli altri settori appaiono di minorecapacità di trascinamento nell’economia generale: l’agricoltura ha un peso modesto,tuttavia essa acquista una netta rilevanza nell’ambito della difesa idrogeologica mentrealcuni sviluppi produttivi sono avviati e andrebbero potenziati. Il terziario èsostanzialmente trainato dallo sviluppo delle attività turistiche, la sua distribuzioneterritoriale e la sua modernizzazione sono ipotizzabili come corollario della qualificazionedel settore turistico. Il settore secondario presenta margini di espansione limitati all’ambitodella microindustria e dell’artigianato, in connessione con la disponibilità di aree attrezzatee ben dislocate e con l’emergere di una nuova imprenditoria giovane. In sintesi, unosviluppo possibile ed equilibrato di attività diverse in funzione delle diverse attitudini delterritorio entro il quale siano sollecitati quei fattori “forti” dotati di maggior forza propulsiva.”

Considerazioni

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È evidente come la scelta di realizzare in loco le Universiadi prima, di puntarealla realizzazione del collegamento Pontebba Passo Pramollo ora, nonché diconcentrare nell’area considerata gran parte degli investimenti relativi, collochino lescelte di politica regionale all’interno di tale se conda ipotesi e accentuino gliinterventi nel settore del turismo tendendo implici tamente a conferire a questo unruolo dimensionalmente e qualitativamente diverso, di traino dell’economia locale.

Entrare in questo secondo scenario implica anche prevedere e progettare, avere unavisione strategica degli interventi e del proprio ruolo e pertanto richiede che tutte le forzelocali – istituzionali, sociali, economiche ecc. – si responsabilizzino all’interno di unavisione dello sviluppo come processo in cui sono indispensabili la progettualità, i ruoli e lacapacità di decisone non solo regionale ed esterna, ma anche – e soprattutto – locale edinterna.

LE RISORSE COMPLEMENTARI AL TURISMO

L’agricolturaLa cura del territorio è fondamentale anche in funzione della preservazione

dell’economia turistica per cui non è possibile non considerare tale settore strettamentelegato a quello del turismo. La cura dell’ambiente infatti non può prescindere dallapresenza di una agricoltura moderna che sappia salvaguardare il paesaggio sia sotto ilprofilo della pulizia e della difesa idrogeologica, sia sotto quello culturale. Ma anche sottoaltri aspetti le attività agricole – anche nell’area – stanno assumendo un ruolo specifico siaall’interno del turismo enogastronomico-agroalimentare, sia all’interno del più generaleproblema dell’aumento della ricettività.

Tali attività, un tempo considerate esterne al mondo dell’agricoltura in senso stretto,consentono invece di integrare il settore nel complesso delle attività della zona dandoanche all’azienda agricola una nuova centralità che negli anni passati non aveva.

In tal senso nell’area si sono e si stanno realizzando attività interessanti, cheseguono con decisione tale direzione, e che riguardano la realizzazione ecommercializzazione di prodotti tipici e di qualità nel settore lattiero-caseario, in quelloorticolo, della trasformazione suina ecc. nonché in quello della ristorazione e dei postiletto. Le esperienze condotte fin qui in merito sono positive ma vanno sorrette dalle attivitàpromozionali del settore turistico in un ottica di reale integrazione.

Il commercioIl commercio nella regione Friuli V.G. sta creando un imponente fenomeno di turismo

commerciale che pare non abbia solo carattere di pendolarità ma tenda, in alcunisegmenti, ad integrarsi con le altre risorse turistiche, dai servizi alla ricettività. Laconsistenza ancora attuale del settore nel Canal del Ferro Val Canale impone unaconsiderazione del commercio come risorsa turistica primaria ed anzi anche qui, come peril settore dell’agricoltura, è necessario considerare l’attrattiva creata dal settore come unavera e propria risorsa da utilizzarsi a pari delle altre con tecniche anche nuove dipromozione mutuandone i tipi proprio dalle attività turistiche tradizionali.

L’enogastronomia e l’agroalimentareL’appartenenza della Valcanale e della regione all’Italia, agli occhi degli stranieri che

attraversano il territorio o che ne siano attirati una volta giunti in qualità di turisti nelle areeconfinanti della Carinzia e della Slovenia, tende a disconoscerne le tradizionienogastronomiche ed agroalimentari fortemente influenzate da tradizioni e produzioni piùdi tipo nordico che mediterraneo, per imporre piatti, preparazioni, menù e prodotti che

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corrispondano ad una idea un po’ stereotipa e semplificata dell’Italia. Pizza spaghetti epesce, pertanto, piuttosto che gnocchi, insaccati ecc.

Questo peraltro appare il motivo per cui nella zona di Tarvisio siano così numerosi gliesercizi che propongono questo tipo di ristorazione e questa proposta commerciale nelsettore agroalimentare.

Specularmene il numero degli esercizi ci dà indicazioni in merito al ruolo edall’importanza che tale tipo di utenza riveste per l’area.

L’artigianato e le PMILe attività del settore sono anch’esse complementari e necessarie a fare sistema sia

per quanto riguarda il settore dei servizi, che dell’artigianato artistico, che delle attivitàconnesse all’edilizia, alle manutenzioni ecc.

Recenti esperienze condotte con i programmi Leader e Obiettivo 2 hanno dimostratoche il settore è tutt’altro che asfittico e privo di dinamiche. Una chiarezza di obiettivi hadimostrato, e ancor di più lo dimostrerà, che la capacità di risposta alle nuove necessità, ainuovi mestieri ed ai nuovi servizi sono senz’altro consistenti.

L’autostradaDa sempre considerata uno dei problemi dell’area, in quanto crea uno scorrimento

veloce privo di scambio con il territorio ed incapace pertanto di apportarvi benefici, puòanche essere valorizzata come facilità e rapidità di accesso nella misura in cui si riesca adare conoscenza ed immagine al territorio ed alle sue risorse.

Le Alpi e Prealpi GiulieDa un punto di vista ambientale sono una risorsa di rara bellezza ma ancora poco

conosciute sotto il profilo turistico (almeno per quanto riguarda il versante italiano). Sono laminiera da sfruttare per il futuro, non solo in quanto potenzialità turistica quasi intatta, maanche come individuazione di un sistema di connessione con la Slovenia e l’Austria checondividono la gestione del massiccio alpino.

Le Alpi e le Prealpi Giulie costituiscono un mondo a sé, con risorse sciistiche,alpinistiche, ambientali ma anche culturali, linguistiche e gastronomiche di grande pregio.

ConsiderazioniÈ evidente pertanto come il turismo sia la risorsa che rappresenta la migliore

opportunità di sviluppo in grado di determinare la ristrutturazione del concetto economicosociale e anche architettonico e urbanistico del territorio. Il turismo potrebbe anchesvolgere quelle funzioni di collante che potranno ridare una funzione di identificazioneall’area.

Gli sforzi vanno indirizzati al settore degli interventi strutturali - e dei posti letto inparticolare - per ottenere una località nuova che susciterà gli interessi del mercato, inquanto unica, per eguaglianze e differenze, nel contesto internazionale.

LE RISORSE LOCALI

Tarvisio – MalborghettoÈ la parte del territorio più sviluppata in senso turistico in particolare a seguito degli

importanti investimenti operati in occasione della organizzazione delle Universiadi.

La particolare posizione geografica pone i due centri quale punta del processo diinternazionalizzazione dell’area sia in direzione dell’Austria che della Slovenia.

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Attualmente i posti letto hanno avuto una forte impennata sia in termini quantitativiche in termini qualitativi avviando a risoluzione l’endemica problematica locale legata allacarenza di posti letto sia alberghieri che di altro tipo.

È nel contempo l’area che concentra la maggior parte delle attività agricole ecommerciali.

Sostanzialmente in termini di produzione un incremento dei posti letto consente alprodotto di entrare nella fase della “regular production”, ovvero un rapporto corretto tracosti di produzione e ricavi di vendita.

Sella NeveaIl collegamento Sella Nevea Boveç e la realizzazione di una unica stazione italo-

slovena, è destinata a chiudere un cerchio ideale in cui attraverso Tarvisio/Kranjska Gora,Pontebba/Pramollo Nassfeld nonché attraverso il Parco Prealpi Giulie/Parco del Triglav,tutte le risorse turistiche principali si internazionalizzano a disegnare concretamente quellarealtà unica - per ora proclamata a parole - ma che richiede di attuarsi attraverso interventiispirati da una visione chiara e concreta dello sviluppo dell’area.

Parco Prealpi GiulieAnche qui, come sopra accennato, le possibilità vanno nella direzione della

internazionalizzazione visto che il parco sloveno è pressoché confinante con quelloitaliano ed una collaborazione reciproca, sia da un punto di vista tecnico-scientifico, cheturistico promozionale appare indispensabile ed anzi è già stata avviata.

L’area peraltro soffre di una carenza quasi totale di posti letto per cui ogni forma diutilizzazione dell’area deve preventivamente affrontare tale questione.

Pontebba - Pramollo Il Palaghiaccio

La struttura del Palaghiaccio, in cui si sono tenuti con particolare successo una partedei giochi delle Universiadi e che ora ospita una squadra di hockey di livello nazionale,costituisce per ora la sua principale attrazione ed ancor più lo sarà se dotato - comeprevisto - di strutture, attrezzature e servizi di wellness. Tale struttura, ampliata e rinnovatain occasione delle Universiadi Tarvisio 2003, rappresenta un’importante opportunitànell’offerta turistico/sportiva della montagna friulana. E’ indubbiamente il punto diriferimento regionale degli sport del ghiaccio, ospitando manifestazioni internazionali dihockey, figure skating e short track, ma è frequentato da moltissimi corregionali e turistiitaliani e stranieri per l’attività del pattinaggio. Dotato di ampi spazi tecnici (8 spogliatoi,infermeria, sala antidoping, palestra body building, 2 saune finlandesi, sala riunionitecniche, sala stampa/TV al chiuso, postazioni giornalisti) e di ristoro (bar tavola calda,snack bar, sala Vip) è modernamente attrezzato per ogni esigenza organizzativa. Inoltre,nei periodi estivi, grazie al posizionamento della pavimentazione gommata Sportfelx, èpossibile praticare calcetto, pallavolo, tennis ecc.

E’ evidente l’importanza di questa struttura, specialmente considerando la suacomplementarietà rispetto all’offerta turistica del poli di Tarvisio, Sella Nevea e Nassfeld-Pramollo: una funzione insostituibile, soprattutto per Pontebba, con ricadute importanti nelcampo del turismo e del commercio.

Di particolare interesse - quale momento esecutivo concreto dell’intensa attività cuiha partecipato la Comunità Montana Gemonese Canal del Ferro Val Canale in relazione alprogetto INNOREF riguardante la utilizzazione delle energie rinnovabili ed alternative - è lostudio di fattibilità realizzato dal Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale

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dell’Università degli Studi di Trieste relativo alla “Applicabilità del geoscambio per laproduzione di frigorie nel Palaghiaccio di Pontebba”.

La produzione ed il mantenimento della pista richiedono infatti una grande quantità dienergia, soprattutto se le piste devono funzionare anche durante l’estate. Le nuovetecnologie, basate sul geoscambio e su un utilizzo flessibile ed integrato delle calorie edelle frigorie, permette un risparmio fino al 50% dei costi energetici.

L’introduzione di tale forma di energia consentirebbe di ottenere forti economie digestione a tutto vantaggio del periodo di apertura che potrebbe allargarsi a ricomprenderel’intero periodo di più alto flusso turistico.

Gli impianti di raffreddamento producono inoltre una grande quantità di calore chegeneralmente viene smaltito attraverso le torri di raffreddamento, senza un suo recuperoper altri utilizzi in parallelo, quali, ad esempio, il riscaldamento di edifici accessori e piscinetermali. Utilizzando un impianto integrato con sonde geotermiche e pompa di calore èpossibile gestire al meglio il calore prodotto (durante il ciclo di produzione del freddo),immagazzinandolo temporaneamente nel sottosuolo mediante le sonde geotermiche (adesempio durante l’estate, quando non c’è necessità di calore) e recuperandolosuccessivamente per il riscaldamento differito di edifici, piscine o altre utenze, quandonecessario.

Risolvendo il problema dell’energia necessario al funzionamento delle grandistrutture sarebbe così possibile confermare ed incrementare per Pontebba il ruolo dicentro privilegiato nelle attività sportive di fondovalle di dimensione comprensoriale.

La funivia Pontebba – Passo Pramollo

Ma Pontebba è soprattutto la località che si attende maggiore sviluppo per il futuro aseguito della realizzazione dell’impianto (funivia) di arroccamento che consentirà ilcollegamento fra il fondovalle e la stazione di Pramollo – Nassfeld, considerata una delleprime dell’intera Austria.

La complementarietà fra il fondovalle italiano e la stazione in quota è particolarmenteesaltata dal fatto che quest’ultima non è realizzata su un paese preesistente ma ex novo inun’area fino a pochi lustri or sono esclusivamente dedicata alle attività agro-silvo-pastorali.

Tale complementarietà è inoltre segnata dall’essere il fondovalle potenzialmentedotato delle stesse risorse che hanno fatto di Tarvisio un cittadina di frontiera con forticapacità di attrazione, anche in senso pendolare, e che ancora oggi – sebbeneridimensionata dal mutare delle situazioni – la rendono capace di attrarre visitatori per lapresenza di risorse che principalmente paiono essere quelle già descritte del commercio,dell’agroalimentare e della ristorazione.

Il parallelismo fra Tarvisio ed il sistema turistico carinziano (principalmente nellastagione estiva) e Pontebba potenzialmente legata alla stazione di Nassfeld, fa supporreche il tipo di sviluppo di cui è stato protagonista il primo potrà riguardare anche laseconda. Tarvisio assume pertanto un valore paradigmatico che di seguito si cercherà dianalizzare.

L’esempio di Tarvisio

IL COMMERCIO

È particolarmente interessante considerare anche solo sotto l’aspetto quantitativo ilnumero di esercizi commerciali presenti nel Comune di Tarvisio; l’ingente numero diattività commerciali può ben essere considerato emblematico di una rendita di posizione

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dovuta al fatto di essere sì all’interno di un comprensorio turistico ampio e trinazionale, manel contempo di avere un’organizzazione commerciale destinata a proporre i prodotti diattacco del “sistema Italia” quale il Made in Italy, con particolare riguardo all’abbigliamentoed alla pelletteria, l’agroalimentare con particolare riguardo al vino, di cui è luogo dicommercializzazione e di transito da almeno quattro secoli. Pur prescindendo da unesame di tipo qualitativo che ci porterebbe a differenziare fasce di utenza e conseguentifasce qualitative e di prezzo, indici di target diversi non tutti riconducibili all’attività turisticatradizionale, rimane il dato di 147 esercizi censiti per l’abbigliamento, contro i 20/30 diTolmezzo e di Gemona, centri ben più popolosi di Tarvisio e con una importante funzionedi servizio su areali ampi, anche se con una intensità abitativa bassa.

È evidente che tali esercizi, storicamente nati sulla base di confini chiusi, differenze dicambio e limitazioni doganali ormai superati, hanno oggi una doppia funzione, emporialeda un lato, ma anche di qualificato shopping per i residenti ed i turisti della Carinzia e dellaSlovenia. Non è incauto dire che il turismo Carinziano - e poi Sloveno - si è avvantaggiatodella possibilità di proporre visite in Italia, con shopping e ristorazione, inserita spessoanche nei pacchetti e nelle proposte turistiche.

Da una seppur superficiale analisi delle tipologie di prodotti venduti è evidente chesono state selezionate, sia dai commercianti che dal “mercato”, in funzione dello shoppingturistico. È evidente pertanto come ciò corrisponda ad una richiesta da parte di chi, giuntoper le proprie vacanze ad un passo dall’Italia, voglia almeno per una mezza giornata,visitare il centro più vicino per quegli acquisti che ritiene si possano fare solo – o inmaniera più soddisfacente – in Italia.

LA RISTORAZIONE E L’AGROALIMENTARE

L’esempio della ristorazione e dell’agroalimentare va di pari passo con la naturadell’attività commerciale. La specializzazione nella direzione prodotti e di una cucinaprettamente mediterranea fa intuire il condizionamento proveniente dalla alta frequenza difruitori stranieri e la assunzione dello specifico ruolo commercio-ristorazione all’internodell’area slovena e carinziana immediatamente confinante.

La gastronomia locale tradizionale quindi è stata messa in ombra dalle richieste delflusso turistico specie dei paesi limitrofi (Carinzia e Slovenia) che, giunti in Italia,desideravano acquistare prodotti dell’agroalimentare italiano (vino, olio, pasta, insaccatiecc.) e desideravano gustare piatti della tradizione mediterranea (paste, pesce, pizzaecc.).

Il fatto che ciò sia stato determinato dalle aspettative e dalle richieste di ospitistranieri è dimostrato dal fatto che i ristoranti (ristoranti annessi agli alberghi, trattorie,pizzerie e bar) sia in numero così alto, ma soprattutto che siano specializzati in piattistandard delle ristorazione italiana (a Tarvisio ci sono più ristoranti di pesce di Udine).

I dati relativi agli esercizi di Tarvisio sono i seguenti:

Principali Categorie commerciali a Tarvisio Abbigliamento - Vendita Al Dettaglio in posto fisso 24Abbigliamento - Vendita Al Dettaglio ambulanti in posto fisso (Mercato coperto) 106Scarpe 9Pelletteria 8

Totale abbigliamento 147

Alimentari - Vendita Al Dettaglio 13Gastronomie, Salumerie E Rosticcerie 7Macelleria 1Frutta e verdura 3

Totale alimentari 24

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Albergo 17Bar 14Ristorante 8Pizzeria 5Trattoria 5

Totale esercizi pubblici 49

Negozi di categorie diverse (oreficerie, giocattoli, casalinghi, souvenir, tabacchi ecc.) 53

TOTALE CONCESSIONI 2734

Le prospettive di cooperazione transnazionale:Tarvi sio/Tre Confini-Sella Nevea/Boveç - Pontebba Nassfeld

L’abolizione dei confini fra Italia, Austria e Slovenia ha già profondamente modificatol’economia della zona e ancora molto modificherà in futuro il tipo di utilizzazione dellerisorse locali, in specie quelle turistiche e della ristorazione nonché quelle commerciali. Sitratta, nella maggior parte dei casi, di processi irreversibili, che dovranno essere governatia livelli diversi ma che potranno essere meglio sostenuti - e diventare possibilità disviluppo - se a livello locale si saprà attivare in merito il massimo di reattività ed iniziativa.

Il comprensorio infatti, internazionale da sempre, tenderà ad una sempre maggioreintegrazione in quanto la caduta dei confini dimostrerà sempre di più l’inutilità di ripeterestrutture e servizi in ognuno degli “spicchi” nazionali in cui il territorio è diviso, in quanto,anche a causa della quasi contiguità delle stazioni italiane, slovene ed austriache, sicreerà una situazione di specializzazione complementare e di mobilità interna. Tali aspettisaranno enfatizzati dalla prevista realizzazione dei collegamenti Sella Nevea/Boveç ePontebba/Passo Pramollo-Nassfeld.

Non è difficile immaginare infatti un futuro prossimo in cui il comprensoriointernazionale andrà unificandosi non solo di fatto, come ora, ma anche a livello dellaorganizzazione interna e della promozione esterna. Governare questi processi anche alivello locale potrà consentire di assorbirne gli effetti negativi e di potenziarne quellipositivi.

E’ comunque indispensabile individuare le valenze di ciascuno dei soggetti nazionali,al fine di stabilire e di enfatizzare il particolare contributo che l’area Italiana può e devedare alla realizzazione del prodotto complessivo, puntando, come già indicato sopra (pag.7):

• alle specificità esistenti ed alla loro valorizzazione,

• a quelle irripetibili o difficilmente esportabili, capaci di essere cioè elementoimportante nella motivazione della scelta della parte italiana rispetto allealtre.

Tali valenze sono state individuate come segue:

• la rete commerciale;

• i prodotti agroalimentari;

• la ristorazione.

4 I dati di cui alla tabella hanno tenuto conto solamente degli esercizi sicuramente attivi. Sono pertanto dati approssimati per difetto ma comunque tali da ampiamente dimostrare la natura delle attività economiche esaminate.

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Il commercio e l’industria alberghieraI dati desunti dal 8° censimento ISTAT Industria e Servizi danno idea delle

dimensioni e dell’importanza che tali attività rivestono nell’economia del comprensorio

Commercio e riparazioni Alberghi e pubblici eserciz iComuni Imprese Unità locali Imprese Unità locali

N° N° Addetti N° N° AddettiCHIUSAFORTE 11 11 17 10 10 15DOGNA 2 2 3 1 1 2MALBORGHETTOVALBRUNA 13 14 36 19 22 79

MOGGIO UDINESE 25 28 60 14 17 126PONTEBBA 28 32 49 21 22 52RESIA 13 13 17 11 11 15RESIUTTA 13 13 27 9 9 37TARVISIO 233 256 550 89 94 319Totale Area 338 369 759 174 186 645Totale regione 23.995 26.797 70.590 6.698 7.190 22.866

All’interno di tali attività il commercio risulta essere la principale risorsa nell’areaanche se, da un’analisi approfondita all’interno dei singoli comuni, risulta evidente cometale attività risulti essere fortemente sviluppata, almeno in termini assoluti, nel solocomune di Tarvisio. Particolarmente favorito dalla localizzazione geografica, Tarvisioconcentra, infatti, circa il 68,93% delle attività commerciali complessive dell’area e il 0,97%di quelle regionali.

Addetti settore terziario

759

645Commercio e riparazioni

Alberghi e pubblici esercizi

Altro elemento fondamentale di sinergia è dato dalle attività di ristorazione, spessointegrative del reddito alberghiero, notevolmente sviluppate con particolare riguardo allazona di Tarvisio,

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La valorizzazione delle risorse del commercio e della ristorazione obbiettivostrategico per tutto il comprensorio.

Iniziative di valorizzazione delle risorse del commercio e della ristorazione, utili acreare una strategia di mantenimento-crescita del settore nella zona di Tarvisio, possonoessere estese anche a Resiutta-Moggio, dove esiste già un settore commerciale nonconsiderevole in senso assoluto ma importante relativamente alle dimensionidell’economia locale, e possono invece porsi come elemento nuovo e propulsivo aPontebba, dove possono collegarsi con un mercato ampio e mai sfruttato quale puòessere quello di Passo Pramollo-Nassfeld se debitamente sollecitato.

In altri termini, volendo individuare, all’interno dell’area, gli elementi di forza su cuioperare per sviluppare un ruolo del comprensorio nel prodotto turistico internazionaleintegrato in corso di “autoformazione”, sembra un passaggio obbligato quello di rivolgerela propria attenzione al settore del commercio e della connessa ristorazione.

Resta inteso che tale impostazione e le conseguenti iniziative non escludono,piuttosto presuppongono, che i livelli infrastrutturali e gestionali in relazione ad impiantiscioviari, industria alberghiera, servizi ecc. siano quanto prima e quanto meglio adeguati astandard il più possibile vicini a quelli delle zone limitrofe. Il valore aggiunto rappresentatoda commercio e ristorazione è utile a colmare del tutto o in parte il differenziale dovuto allemeno favorevoli condizioni del versante italiano soprattutto per quanto riguarda lo sci dadiscesa.

Per quanto riguarda l’agricoltura, è necessario orientare le attività produttive dell’areasu settori ad alto valore aggiunto:

• sia per il fatto di dover necessariamente puntare su produzioni non di massa attesele dimensioni del settore;

• sia per la necessità di dover assorbire costi di produzione più alti a causa delledifficoltà di ordine climatico, orografico, di distanza dai grossi mercati ecc.

• Tale specializzazione è necessaria per:

• favorire l’integrazione fra attività agricole ed attività turistiche;

• portare i prodotti tipici locali sul mercato turistico in funzione di completamentodell’offerta turistica favorendo il collocamento dei prodotti stessi in termini di qualitàdistintiva;

• portare il reddito turistico direttamente in azienda attraverso tutte le forme diagriturismo, dalla ristorazione, al pernottamento, alle attività sportive ecc.

Tale integrazione sembra essere uno dei caratteri distintivi dell’agricoltura austriacae, tendenzialmente, anche della Slovenia.

2. IL “PROGETTO PONTEBBA”: MOTIVAZIONI - MODALITÀ D IESECUZIONE - RISULTATICon la convenzione stipulata con il Comune di Pontebba, la società Open leader si è

impegnata a svolgere una attività di censimento delle intenzioni e dei bisogni deglioperatori economici del territorio di competenza al fine di prevedere iniziative e necessitàfinanziarie da destinarsi al rilancio delle attività economiche di fondovalle,funzionalizzandole all’atteso sviluppo indotto dalla realizzazione dell’impianto funiviario dicollegamento con il demanio sciabile di Pramollo Nassfeld.

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La realizzazione dell’impianto infatti fa ritenere che lo sviluppo del fondovalle possasubire una repentina accelerazione cui non necessariamente gli operatori del fondovallesaranno o potranno essere in grado di dare risposte in tempi necessariamente brevi.

Lunghi anni di declino infatti, conseguenti all’abolizione dei confini, alla drasticariduzione delle attività doganali, all’abbandono delle caserme da parte dell’esercito ecc.hanno prodotto una forte diminuzione delle attività economiche e commerciali (oltre chedella popolazione), costringendo le attività superstiti a strategie di sopravvivenza piuttostoche di crescita e di sviluppo. Molte attività economiche appaiono così bisognose diinvestimenti che puntino sull’ammodernamento, sull’adeguamento agli standardcomunemente praticati per le attività consimili e particolarmente lontane dalle esigenze diun turismo avanzato e di qualità.

Una mancata attività di adeguamento e funzionalizzazione da parte degli operatorilocali ne favorirebbe l’espulsione e propizierebbe oltre il necessario l’ingresso di operatoriesterni a scapito della conservazione anche sotto il profilo economico di una comunità chenella realizzazione del collegamento Pontebba-Pramollo Nassfeld ripone le proprieaspirazioni di riscatto e di sviluppo.

Nella relazione allegata alla proposta di collaborazione formulata allaAmministrazione Comunale di Pontebba a proposito della rete commerciale, dei prodottiagroalimentari e della ristorazione si sosteneva:

“Tali settori costituiscono già uno dei fattori di attrazione dell’area di Tarvisio e ciòsenza pregiudizio delle azioni di sviluppo del patrimonio infrastrutturale peraltrorecentemente incrementato. Nel caso di Pramollo – Nassfeld anzi, la mancanza in quotadi un paese con le sue piccole attrazioni e l’atmosfera di posto abitato con tradizioni ed usilocali, costituisce un elemento di difficoltà per un’offerta che si può avvantaggiaredall’apporto di centri abitati storici. Il fatto poi che il fondovalle sia in territorio italianocostituisce un fattore di attrazione che va accuratamente preparato e gestito per dare iservizi che un ospite straniero si attende e che sono particolarmente dotati di immagine (equindi di attese) soprattutto sotto il profilo della ristorazione, dell’agroalimentare, del Madein Italy ecc.

Altre strutture poi possono essere di particolare interesse per costituire motivo diattrazione per gli ospiti di Pramollo Nassfeld fra i quali particolare importanza riveste ilPalazzo del Ghiaccio di Pontebba con utenze provenienti da tutta la Regione ed, inmaniera significativa, proprio dalle vicine Carinzia e Slovenia.

Con i lavori di ampliamento e completamento realizzati per l’appuntamento delle“Universiadi Invernali Tarvisio 2003” l’impianto ha acquisto ulteriore valenza ed è in gradodi ospitare il campionato e manifestazioni di hockey, short track, figure skating e curling alpiù alto livello e, in un prossimo futuro, attività di wellness oltre a quelle di palestra giàospitate.

In occasione delle universiadi sono stati incrementati anche i posti letto di circa 100unità.

Il collegamento Pontebba Passo Pramollo però, soprattutto se otterrà in misuraampia gli auspicati forti incrementi di afflusso e se attirerà come appare investimentianche dall’esterno, rischia di evidenziare come obsoleti ed inadeguati gli esercizi diristorazione, commerciali e ricettivi esistenti e le altre attività economiche tradizionaliaccelerandone il declino a favore di sostituzioni che si sovrappongono alla comunitàlocale.”

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Con la citata convenzione era stata definita una scaletta di interventi numerati da 1 a13, 9 dei quali sono stati conclusi, di fatto esaurendo l’attività tecnica prevista.

Le azioni realizzate sono le seguenti:

1 Si Definizione dell’area di intervento (in collaborazione con l’Amministrazione Comunale)2 Si Censimento delle attività locali;

3 Si Analisi dei dati raccolti e valutazione in termini di riferibilità allaqualificazione/sviluppo/complementarietà del fondovalle

4 Si Invio 1° news letter alla popolazione

5 Si Formazione dell’elenco degli imprenditori da contattarsi in maniera diretta (incollaborazione con l’Amministrazione Comunale)

6 Si Intervista sulla base di questionario a risposta sintetica da compilarsi da un incaricatodel progetto a confronto con il singolo imprenditore

7 Si Definizione dei criteri di intervento8 Si Definizione degli strumenti di intervento (es. bandi)9 Si Quantificazione delle risorse necessarie

10 Invio 2° news letter alla popolazione

11 Incontri Amministrazione Comunale - giovani per il coinvolgimento di potenziali nuovi imprenditori

12 Invio 3° news letter alla popolazione13 Forum finale per la valutazione/diffusione dei risultati

1) Definizione dell’area di intervento (in collabora zione con l’amministrazionecomunale)

L’Amministrazione Comunale ha operato la scelta di considerare “area di intervento”l’intero territorio comunale ritenendo che una realizzazione economicamente impattantecome la realizzazione del collegamento funiviario Pontebba Passo Pramollo Nassfeldinvesta l’intero territorio comunale (ed oltre) e pertanto l’obiettivo che l’Amministrazione siè data è quello di un coinvolgimento il più possibile ampio di tutte le attività economicheesistenti ed auspicando anzi che attività anche nuove possano trovare il loro abbrivio nellarealizzazione del nuovo impianto.

2) Censimento delle attivita’ locali

In collaborazione con la Amministrazione Comunale è stato integrato un indirizzarioproposto dalla società Open Leader con l’obiettivo di individuare al suo interno la totalitàdelle iniziative economiche del territorio di competenza. Si ritiene che eventuali operatorinon inseriti in elenco (nell’improbabile ipotesi che ciò sia avvenuto) potranno segnalarsi aseguito delle iniziative pubbliche previste nel piano di attività, con particolare riguardo allenews letter ed agli incontri pubblici.

Vedi allegato 1.

3) Analisi dei dati raccolti e valutazione in termin i di riferibilita’alla qualificazionesviluppo complementarieta’ del fondovalle

L’Amministrazione Comunale ha dato l’indicazione – che si condivide – che tutte leattività economiche presenti in loco, oltre ad eventuali attività nuove che presumibilmentenasceranno ad hoc, troveranno occasione di incremento e di sviluppo e pertanto l’universo

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degli operatori del territorio (punto 2) e gli operatori da valutarsi “in termini di riferibilità allaqualificazione/sviluppo/complementarietà del fondovalle” (punto 3) debbono considerasicoincidenti.

Le attività economiche e gli operatori – opportunamente categorizzati – sarannooggetto di specifica valutazione in sede di analisi dei dati raccolti attraverso le interviste aimedesimi (come previsto al successivo punto 6).

4) Invio 1° news letter alla popolazione

La 1° news letter, concordata con l’Amministrazione Comunale, è stata inviata allapopolazione come da copia allegata alla presente.

5) Formazione dell’elenco degli imprenditori da cont attarsi in maniera diretta (incollaborazione con l’amministrazione comunale)

In accordo con l’Amministrazione committente si è stabilito di puntare ad intervistarein maniera diretta tutti gli operatori presenti nell’elenco di cui al punto 2. Il numero nonparticolarmente rilevante degli operatori individuati (87 indirizzi) ed il fatto chepresumibilmente non tutti fossero disponibili all’intervista per motivi di prossimità allapensione, di previsione di prossima chiusura dell’attività ecc. ha fatto propendere per talesoluzione.

6) Intervista sulla base di questionario a risposta sintetica da compilarsi da unincaricato del progetto a confronto con il singolo imprenditore

Come peraltro previsto le interviste effettivamente realizzate sono state n°59 su 85.La percentuale di operatori coinvolti pertanto è pari al 69,41% rappresentando in questomodo un campione ampio e tale da rappresentare la totalità degli operatori disponibili aduna valutazione e ad un rilancio della propria attività in funzione della situazione che verràa determinarsi a seguito della realizzazione del collegamento funiviario Pontebba PassoPramollo Nassfeld.

Le interviste realizzate sono sinteticamente riportate ed analizzate nel documentoallegato “Analisi dei dati raccolti - Definizione dei criteri di intervento – Quantificazionedelle risorse necessarie”. (allegato 2)

Le interviste pervenute sono comunque le seguenti:

Questionari compilatiTotale Aziende agricole 6Totale imprese artigiane 11Totale Commercio alimentari 6Totale Commercio 6Totale Servizi 13Totale attività ricettive 6Totale Bar Trattorie ecc. 10Totale associazioni 1Totale risposte 59

7) Definizione dei criteri di intervento

Le risorse ipotizzate-richieste dagli operatori sono particolarmente ingenti portandoad un valore complessivo di € 10.608.000,00 di cui € 4.845.650,00 di atteso contributo.Alcuni operatori poi, pur dichiarando di essere intenzionati ad operare investimenti nellapropria attività, hanno dichiarato di non aver ancora ipotizzato interventi in merito e quindi

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non in grado di quantificare l’intervento. Tali operatori potrebbero portare ad un ulterioreincremento delle necessità finanziarie, peraltro difficilmente ipotizzabile.

Ma anche nell’ipotesi che gli investimenti dovessero di fatto dimostrasi inferiori a taliprevisioni, tenendo conto del fatto che difficilmente si potrà contare su una quantità dirisorse comunque adeguata, si possono ipotizzare più soluzioni diversificando i bandi(eventualmente previo accorpamento delle categorie simili):

a) assegnazione di un importo massimo per categoria economica in relazione allerisorse che dovessero risultare disponibili;

b) suddivisione delle risorse per categoria economica in ragione della percentualedelle risorse richieste da parte degli operatori appartenenti alla categoria medesima(vedi prospetto al punto 9).

c) distribuzione delle risorse in percentuali diverse in ragione della precedenza che sivoglia attribuire a certe categorie economiche rispetto alle altre.

Si ritiene inoltre che sia opportuna una definizione di precedenze (graduatoria) daoperasi anche in termini qualitativi, attraverso commissioni di tecnici indipendenti, inquanto una graduatoria basata esclusivamente sull’attribuzione di punteggimeccanicamente determinati si ritiene non sia in grado di privilegiare gli investimenti piùmirati strategicamente e maggiormente funzionalizzati alla erogazione di adeguati serviziall’ospite.

Tali dati sono meglio analizzati nel documento di cui al precedente punto 6.

8) Definizione degli strumenti di intervento (es. ba ndi)

Conseguentemente a quanto precisato al punto precedente, per le attivitàappartenenti ai settori più interessanti (agroalimentare, commercio e ristorazione), si èprovveduto alla stesura di tre bandi tipo allegati alla presente e corredati da schema didomanda e da format per la descrizione sintetica dell’intervento proposto.

9) Quantificazione delle risorse necessarie

Le risorse richieste dagli operatori, suddivisi per categorie economiche, sono cosìriassumibili:

Risorse richieste

Settori economici Investimentototale

Contributoatteso %

Totale Aziende agricole 475.000,00 352.500,00 74,21

Totale imprese artigiane 1.775.000,00 935.500,00 52,70

Totale Commercio alimentari 474.000,00 332.900,00 70,23

Totale Commercio 583.500,00 390.350,00 66,90

Totale Servizi 390.500,00 193.500,00 49,55

Totale attività ricettive 5.637.000,00 1.985.900,00 35,23

Totale Bar Trattorie Agriturismi ecc. 1.251.000,00 638.000,00 51,00

Totale associazioni 22.000,00 17.000,00 77,27

Totale generale 10.608.000,00 4.845.650,00 45,68

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3. PASSO PRAMOLLO NASSFELD: UN RAGIONAMENTO SUIPOTENZIALI RIFLESSI SUL FONDOVALLE

PONTEBBA: I SETTORI TRAINANTI Il confronto con la realtà di Tarvisio, di cui sopra si è proposta una interpretazione, fa

supporre che, per quanto riguarda la località di Pontebba, il paradigma potrà ripetersi e,pertanto, una delle risorse più importanti da offrire alla stazione allargata italo - austriaca,siano le stesse che si sono sviluppate in quella realtà, e pertanto in primis quelle delcommercio, della ristorazione e dell’agroalimentare. Non esiste infatti una ragione per cui ilfenomeno non sia estensibile, soprattutto se compreso, ottimizzato, facilitato e, sepossibile, incentivato.

I tre settori trainanti – commercio – agroalimentare – ristorazione –complessivamente hanno presentato richieste di finanziamento per € 6.694.500,00 pari al63% del monte complessivo.

Passando all’analisi dei singoli settori si può osservare:

L’agroalimentareSono state interpellate 7 aziende del settore “commercio alimentari” di cui 6 hanno

acconsentito alla compilazione del questionario. L’investimento privato risulta pari a €474.000,00, corrispondente al 4,47% del totale delle richieste degli operatori intervistati.Inoltre l’intervento medio richiesto è pari ad € 55.483,33.

La modestia degli importi richiesti fa supporre che l’intenzione sia di puntare adammodernamenti e piccole ristrutturazioni. Pertanto non si può probabilmente parlare diadeguamenti ad una situazione di mercato nuova. Nella stesura dei bandi sarà quindinecessario prevedere il finanziamento di interventi specifici quali la realizzazione di spazidi degustazione, l’acquisto di refrigeratori specifici, l’acquisto di espositori, arredi ecc.finalizzando il contributo a nuove realizzazioni piuttosto che a semplicirifacimenti/ammodernamenti.

(Vedi bozza di bando allegata)

La ristorazioneQuasi opposta la situazione per quanto riguarda le attività di ristorazione, in cui

peraltro è più stridente il contrasto fra lo stato attuale delle strutture e gli standardcomunemente richiesti per la ristorazione turistica.

Le aziende interpellate sono state 9 di cui 7 hanno acconsentito alla compilazione delquestionario. L’investimento privato risulta pari a € 5.787.000,00, corrispondente al54,55% del totale delle richieste degli operatori intervistati. Inoltre l’intervento mediorichiesto è pari ad € 294.414,29.

Anche qui sarà necessario finalizzare l’eventuale bando non solo agli acquisti diattrezzature, agli ampliamenti ed adeguamenti, ma anche agli aspetti “emozionali” qualil’arredamento, gli spazi esterni ecc.

(Vedi bozza di bando allegata)

Il CommercioLe aziende interpellate sono state 8 di cui 6 hanno acconsentito alla compilazione del

questionario. L’investimento privato risulta pari a € 583.500,00, corrispondente al 5,5% deltotale delle richieste degli operatori intervistati. Inoltre l’intervento medio richiesto è pari ad€ 65.058,33.

(Vedi bozza di bando allegata)

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Il tipo di collegamento Pontebba – Passo Pramollo/N assfeldUna riflessione, a margine dei non semplici problemi tecnici che l’impianto di

arroccamento comporta, meriterebbe la possibilità di un utilizzo del trasporto personeanche successivamente alla chiusura degli impianti scioviari. È evidente che una talepossibilità consentirebbe di raggiungere il fondovalle anche la sera, in quella parte dellagiornata che rappresenta spesso un problema per la gestione delle stazioni turisticheinvernali, ovvero il cosiddetto buco rappresentato nelle attività turistiche nelle poche oreche intercorrono fra la chiusura degli impianti ed il momento della cena. Tale buco è –come è ovvio – particolarmente difficile da risolvere nelle stazioni in quota, prive diinsediamenti abitativi storici che possono costituire un fattore di animazione importantecon locali, negozi, presenza di gente e di piccole attrattive in una cornice diversa da quellameramente alberghiera in quota.

Le attività di fondovalle infatti potrebbero beneficiare maggiormente delle presenze inquota, particolarmente numerose e prevalentemente di stranieri, che di quelle delfondovalle dove, anche se si prevedono investimenti in posti letto, è difficile ipotizzareraggiungano la quantità dell’accoglienza in quota.

Il ruolo del fondovalle anzi dovrebbe rappresentare un aspetto di complementarietàforte, ovvero l’inserimento del versante italiano, con le peculiarità sopra ricordate, comearricchimento e fattore di internazionalizzazione della stazione a ripetere il ruolo che ebbeed ha ancora Tarvisio a completare la terziarizzazione turistica del cuneo rappresentatodal Canal del Ferro Val Canale fra Carinzia e Slovenia ed apportando all’areainternazionale che si va creando gli aspetti più autentici e più qualificanti delle attrattiveche caratterizzano l’offerta a livello locale, regionale e nazionale, dotate di una immagineparticolarmente forte in tutta Europa (e nel mondo).

4. CONCLUSIONILo shopping, la ristorazione, i prodotti tipici possono essere la risorsa da spendere

dal fondovalle per costituire un pacchetto di servizi utili alla crescita dell’intero sistema delturismo intensivo sia invernale che estivo. È chiaro come tali attività debbano andare dipari passo e tenere conto della definizione degli strumenti urbanistici, della necessariainfrastrutturazione, dell’arredo urbano, della riutilizzazione degli spazi abbandonati, qualicaserme, edifici dismessi o comunque non utilizzati ecc.

È evidente inoltre come l’adeguamento di tali settori non sia sufficiente a crearequella rete di servizi indispensabili ad una stazione turistica cui peraltro il Palaghiacciodarà un contributo importante.

Certamente però, l’offerta di quanto di specifico può offrire il versante italiano,l’interesse che lo sviluppo delle attività considerate rappresenterà per i turisti specialmentestranieri, l’immagine di sviluppo - e di adeguamento a standard più elevati - che taliinvestimenti produrranno, potranno essere motivo di attrazione e di una diversaconsiderazione del fondovalle anche come luogo di residenza turistica.

Chiedendo quindi agli operatori locali di fare in condizioni migliori quello che sonocapaci ed economicamente in grado di fare, possono dare una svolta allo sviluppo delfondovalle incrementando viste e presenze e rendendo meno difficili anche gli investimentiprivati che saranno indispensabili nel settore alberghiero, degli sport non sciistici chedevono fare da contorno ad ogni stazione sciistica modernamente attrezzata, ecc.

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Page 24: Progetto Pontebba - Fondovalle / Passo Pramollo - Relazione finale

Si può infatti scegliere fra rendere gli operatori locali protagonisti, nello specificoproprio, dello sviluppo indotto dalla realizzazione degli impianti di collegamento delfondovalle alla stazione in quota, o rischiare di vederli progressivamente sostituiti da chidispone di maggiori risorse ed ha una maggiore capacità di investimento.

Per poter adeguare le attività appartenenti ai settori più interessanti (agroalimentare,commercio e ristorazione), si suggerisce di predisporre tre bandi distinti, le cui risorsesaranno reperite in accordo con i competenti organi regionali.

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