progettazione di valvole di controllo della pressione · progettazione di valvole di controllo...

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Progettazione di Valvole di Controllo della Pressione Page No. DM/12.6.113.1 - Standing 28.06.2011 MANKENBERG GmbH | Spenglerstraße 99 | D-23556 Lübeck www.mankenberg.de | Tel. +49 (0) 451 - 8 79 75 0 Introduzione La scelta e il progetto delle valvole di controllo della pressione non è una scienza per pochi eletti. La procedura presentata permette di selezionare con un impegno relativamente ridotto la valvola adatta per un determinato tipo d'impiego. Le metodologie di calcolo basate sul cosiddetto metodo del valore K v sono decisamente semplificate se paragonate all’accuratissima norma DIN IEC 534. Esse però permettono di ottenere risultati sufficientemente precisi per il nostro scopo. Il valore K v è un coefficiente di portata, che corrisponde a una portata d’acqua in m³/h con una pressione differenziale pari a 1 bar ed una temperatura dell’acqua compresa fra 5 e 30 °C. Il sistema di misurazione in pollici utilizza il coefficiente di portata c v , che corrisponde ad una portata d’acqua in US gal/min con una pressione differenziale pari a 1 psi ed una temperatura di 60 °F. Kv e c v sono in un rapporto Kv = 0,86 x c v . Il valore K vs indicato nella documentazione tecnica, è il valore K v previsto per valvole di una serie con corsa nominale. In base al valore K vs è possibile rilevare la portata massima di una valvola. Le modalità di rilevamento del valore K v sono, come già menzionato all'inizio, decisamente semplificate. Molte grandezze influenti non vengono considerate. Grazie al fatto di considerare il vapore acqueo come un gas ideale e di non calcolarlo con il volume specifico, si ottiene una deviazione massima del 5 % che però, considerando i nostri supplementi, rientra nelle tolleranze. I processi di calcolo sono semplici, il dominio dei sistemi di calcolo di base e dell'estrazione della radice sono sufficienti. Tabelle e diagrammi non sono assolutamente necessari, ma possono facilitare il lavoro, qualora siano disponibili. Le pressioni d'esercizio e gli intervalli di regolazione nominati nei nostri esempi di selezione sono indicati comunemente come sovrapressione. I calcoli, invece, vengono eseguiti con pressioni assolute. E così, avendo per esempio una pressione a valle di 7 bar, i calcoli saranno effettuati considerando una pressione assoluta pari a 7 + 1, quindi 8 bara. Il flusso volumetrico e la densità dei liquidi sono indicati in condizione d'esercizio, mentre i gas sono considerati in condizioni normalizzate (0°C, 1013 mbar). 1 / 5

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Progettazione di Valvole di Controllo della Pressione

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0

Introduzione

La scelta e il progetto delle valvole di controllo della pressione non è una

scienza per pochi eletti. La procedura presentata permette di selezionare

con un impegno relativamente ridotto la valvola adatta per un

determinato tipo d'impiego. Le metodologie di calcolo basate sul

cosiddetto metodo del valore K

v

sono decisamente semplificate se

paragonate all’accuratissima norma DIN IEC 534. Esse però permettono

di ottenere risultati sufficientemente precisi per il nostro scopo.

Il valore K

v

è un coefficiente di portata, che corrisponde a una portata

d’acqua in m³/h con una pressione differenziale pari a 1 bar ed una

temperatura dell’acqua compresa fra 5 e 30 °C.

Il sistema di misurazione in pollici utilizza il coefficiente di portata c

v

, che

corrisponde ad una portata d’acqua in US gal/min con una pressione

differenziale pari a 1 psi ed una temperatura di 60 °F. Kv e c

v

sono in un

rapporto Kv = 0,86 x c

v

.

Il valore K

vs

indicato nella documentazione tecnica, è il valore K

v

previsto

per valvole di una serie con corsa nominale. In base al valore K

vs

è

possibile rilevare la portata massima di una valvola.

Le modalità di rilevamento del valore K

v

sono, come già menzionato

all'inizio, decisamente semplificate. Molte grandezze influenti non

vengono considerate. Grazie al fatto di considerare il vapore acqueo

come un gas ideale e di non calcolarlo con il volume specifico, si ottiene

una deviazione massima del 5 % che però, considerando i nostri

supplementi, rientra nelle tolleranze.

I processi di calcolo sono semplici, il dominio dei sistemi di calcolo di

base e dell'estrazione della radice sono sufficienti. Tabelle e diagrammi

non sono assolutamente necessari, ma possono facilitare il lavoro,

qualora siano disponibili.

Le pressioni d'esercizio e gli intervalli di regolazione nominati nei nostri

esempi di selezione sono indicati comunemente come sovrapressione. I

calcoli, invece, vengono eseguiti con pressioni assolute. E così, avendo

per esempio una pressione a valle di 7 bar, i calcoli saranno effettuati

considerando una pressione assoluta pari a 7 + 1, quindi 8 bara.

Il flusso volumetrico e la densità dei liquidi sono indicati in condizione

d'esercizio, mentre i gas sono considerati in condizioni normalizzate

(0°C, 1013 mbar).

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Valvole di controllo della pressione dei liquidi

Rilevamento del valore K

v

Per il progetto e, comunque, prima della scelta di una valvola occorre

calcolare il valore K

v

dai dati d'esercizio inerenti l'ambito di lavoro della

valvola.

K

v

coefficiente di flusso m³/h

Q flusso volumetrico m³

densità kg/m³

p

1

pressione d'aspirazione (ass.) bar

p

2

pressione di mandata (ass.) bar

Δp scarto di pressione (p

1

- p

2

) bar

Esempio

Ci orientiamo su una valvola di depressurizzazione per metanolo 2-7

m³/h, densità 790 kg/m³ pressione a monte 9 – 12 bar, pressione a valle

da regolare 4 bar. Eseguiamo i calcoli con la portata massima e lo scarto

di pressione minimo.

Al valore K

v

, rilevato dai dati d’esercizio, viene aggiunto un supplemento

pari al 30 %, permettendoci così di ottenere il valore K

vs

, che è quello

minimo che dovrebbe avere la valvola da scegliere.

Valore K

vs

≥ 1,3 x valore K

v

= 1,3 x 2,78 = 3,61 m³/h

Definizione della larghezza nominale

Per mantenere ai minimi livelli le perdite di pressione ed i rumori

d'esercizio non vanno superate le velocità di flusso nelle tubature, per

esempio

» sul lato d'aspirazione delle pompe centrifughe 2 m/s

» sul lato d'aspirazione delle pompe a pistoni 1 m/s

» auf der sul lato di mandata delle pompe 5 m/s

» nelle reti locali d'acqua potabile 1 m/s

» nelle linee dei carburanti reti locali d'acqua potabile e negli

acquedotti a lunga distanza

3 m/s

» in caso di liquidi ad alta viscosità 1 m/s

Il diametro della linea può essere calcolato nel modo seguente

d diametro della linea mm

Q flusso volumetrico m³/h

w velocità di flusso m/s

Se nel nostro esempio si considera una velocità di flusso massima di 2

m/s, il diametro che la linea deve avere è

Conformemente a questo esempio, sceglieremo una tubatura in DN 40.

Con la larghezza nominale indicata, la velocità di flusso può essere

calcolata nel modo seguente

Nel nostro esempio, nella tubatura DN 40 con una portata di 7m³/h,

avremmo quindi una velocità di flusso pari a

La larghezza nominale della valvola di regolazione, a certe condizioni

d'esercizio, può collocarsi uno o due livelli sotto la larghezza nominale

della tubatura, cosa che vale in particolare per quelle valvole che

lavorano con un circuito di controllo.

Scelta della valvola idonea

Le nostre tabelle di selezione e le schede tecniche vi introdurranno nei

dati tecnici delle valvole MANKENBERG.

Il valore K

vs

della valvola selezionata dovrebbe corrispondere al valore

calcolato e provvisto dei supplementi richiesti K

v

. La maggior parte delle

valvole lavorano al meglio nell’intervallo del valore K

vs

compreso fra 10 e

70 %; le valvole più piccole , non scaricate, quali per esempio i riduttori

di pressione DM 502, 505, 506, 510, 762 e 765, lavorano anche in

modo soddisfacente con portate inferiori.

Selezionare l’intervallo di regolazione in modo tale che il valore nominale

si avvicini il più possibile al limite superiore. Per esempio, nel caso di una

pressione da regolare a 2,3 bar, prendere l’intervallo di regolazione

0,8-2,5 bar e non quello 2-5 bar, poiché gli scarti di regolazione

dipendenti dall’esercizio sarebbero decisamente più grandi. Se, in casi

particolari, l’intervallo di regolazione non fosse sufficientemente ampio,

in caso di carico basso della valvola e sollecitazioni ridotte, è possibile

scendere al di sotto del valore dell’intervallo di regolazione (precisione di

regolazione). Quindi, un riduttore di pressione con, per esempio, un

intervallo di regolazione 0,8-2,5 bar può lavorare in modo soddisfacente

anche a 0,5 bar.

Selezionare i materiali conformemente ai requisiti d’esercizio ed

aiutandosi con la tabella delle resistenze.

Ritorniamo ora al nostro esempio!

In base ai dati d’esercizio abbiamo rilevato che il valore K

vs

dovrebbe

essere pari almeno a 3,61 m³/h. Secondo la nostra tabella di selezione

sono quindi disponibili diverse serie di valvole. In base alle caratteristiche

del fluido, decidiamo di scegliere il riduttore di pressione tipo 652 DN

25, valore K

vs

6 m³/h, intervallo di regolazione 2-5 bar, cappello con

attacco della conduzione di perdita. Di norma, questa valvola è fatta con

materiali particolarmente idonei per il metanolo. Inoltre, si

contraddistingue per un'alta precisione di regolazione, per il peso

ridotto, per l'ottima finitura della superficie nonché per il prezzo

decisamente economico per una valvola in acciaio inox.

Ancora un esempio

Stiamo cercando una valvola di traboccamento in grado di far defluire a

10 bar 250 m³/h di acqua potabile in un bacino aperto. Innanzitutto

ricaviamo il valore K

vs

inerente ai dati d'esercizio. Anche se la pressione

differenziale (p

1

- p

2

) misura 10 bar, nei calcoli utilizzeremo una

pressione differenziale pari a 0,6 x p

1

[bara], quindi 6,6 bar, a causa

dell'evaporazione che si verifica nella sede della valvola.

Abbiamo quindi

Il valore K

vs

dell'armatura dovrebbe corrispondere almeno a

1,3 x valore K

v

= 1,3 x 97,3 = 126,5 m³/h

Ci orientiamo su una valvola di traboccamento comandata a pilota UV

824 DN 200, valore K

vs

180 m³/h, intervallo di regolazione 4–12 bar, una

valvola in acciaio inox relativamente economica, leggera e precisa da

regolare.

E ancora un esempio.

Ci orientiamo su una valvola di depressurizzazione con possibilità d'uso

del CIP, con la quale ridurre la pressione di 1-3 l/min di acqua

completamente demineralizzata da 2-4 bar auf 0,7 bar. La tubatura è in

DN 25 con giunti a morsetto a norma DIN 32 676.

In base ai dati d'esercizio calcoliamo il valore di K

v

La valvola dovrebbe avere un valore K

vs

di almeno

1,3 x valore K

v

= 1,3 x 0,16 = 0,21 m³/h

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Ci orientiamo per un riduttore di pressione tipo 152 DN 25, valore K

vs

3,5 m³/h, intervallo di regolazione 0,8-2,5 bar, una valvola in acciaio

inox, in esecuzione curva, levigabile. Ci siamo orientati su questo

modello anche se il valore K

vs

della valvola è relativamente alto e la

pressione a valle richiesta non rientra nell'intervallo di regolazione

indicato. Diversi test da banco effettuati dimostrano effettivamente che

questa valvola è particolarmente idonea per le condizioni operative

summenzionate.

Questo esempio dovrebbe dimostrare che, previa conoscenza delle

condizioni operative, in casi speciali è possibile utilizzare le valvole coi

relativi accessori anche al di fuori dei campi d'applicazione indicati nel

catalogo.

Valvole di controllo della pressione dei gas

Rilevamento del valore K

v

Per il progetto e, comunque, prima della scelta di una valvola occorre

calcolare il valore K

v

dai dati d'esercizio inerenti l'ambito di lavoro della

valvola.

In caso di gradienti di pressione subcritici, ovvero quando

conformemente alla formula

In caso di gradienti di pressione sovracritici, ovvero quando

conformemente alla formula

K

v

coefficiente di flusso m³/h

Q

N

flusso volumetrico in condizione normale m³/h

Q

1

flusso volumetrico a monte della valvola m³/h

Q

2

flusso volumetrico a valle della valvola m³/h

N

densità in condizione normale kg/m³

∆p scarto di pressione (p

1

- p

2

) bar

p

1

pressione d'aspirazione (ass.) bar

p

2

pressione di mandata (ass.) bar

t

1

temperatura d'aspirazione °C

t

2

temperatura di mandata °C

w

1

velocità nella tubatura a monte della valvola m/s

w

2

velocità nella tubatura a valle della valvola m/s

d

1

diametro della linea a monte della valvola mm

d

2

diametro della linea a valle della valvola mm

Esempio

Ci orientiamo su una valvola di depressurizzazione in acciaio inox per Q

N

max. 1200 m³/h, temperatura d'esercizio 20 °C, densità 2 kg/m³,

pressione a monte 10-12 bar sovrapressione, pressione a valle da

regolare 7 bar sovrapressione. Il gradiente di pressione è subcritico,

perchè è

abbiamo quindi

Al valore K

v

, ricavato dai dati d’esercizio, viene aggiunto un supplemento

pari al 30 %, permettendoci così di ottenere il valore K

vs

, che è quello

minimo che dovrebbe avere la valvola da scegliere.

Valore K

vs

≥ 1,3 valore K

v

= 1,3 x 11,54 = 15 m³/h

Definizione della larghezza nominale

Per mantenere ai minimi livelli le perdite di pressione ed i rumori

d'esercizio non vanno superate le velocità di flusso nelle tubature.

Qualora non esistano indicazioni progettuali, si consiglia

» fino a 10 mbar 2 m/s

» fino a 100 mbar 4 m/s

» fino a 1 bar 10 m/s

» fino a 10 bar 20 m/s

» oltre 10 bar 40 m/s

Questi valori orientativi approssimativi sono validi per diametri delle

linee a partire da DN 80. In caso di larghezze nominali inferiori occorre

applicare velocità di flusso inferiori.

Per il rilevamento della velocità di flusso è necessario il flusso

volumetrico a condizioni d'esercizio. Esso viene calcolato nel seguente

modo:

Nel nostro esempio sono poi indicati i flussi volumetrici a monte ed a

valle della valvola:

Il diametro della linea può essere calcolato nel modo seguente:

Se nel nostro esempio il progettista ha consentito solo velocità di flusso

massime di 20 m/s a monte e 15 m/s a valle della valvola, i diametri

delle linee richiesti sono:

Di conseguenza, si consiglia di utilizzare una tubatura DN 50 a monte

della valvola, e DN 65 a valle della valvola.

Con la larghezza nominale indicata, la velocità di flusso può essere

calcolata nel modo seguente

Nel nostro esempio, le velocità di flusso sarebbero quindi

La larghezza nominale della valvola di regolazione, a certe condizioni

d'esercizio, può collocarsi uno o due livelli sotto la larghezza nominale

della tubatura a monte della valvola. A valle della valvola,

conformemente alla velocità di flusso, la linea va ampliata di più livelli,

cosa che vale in particolare per le valvole che lavorano con un circuito di

controllo.

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Scelta della valvola idonea

Le nostre tabelle di selezione e le schede tecniche vi introdurranno nei

dati tecnici delle valvole MANKENBERG.

Il valore K

vs

della valvola selezionata dovrebbe corrispondere al valore

calcolato e provvisto dei supplementi richiesti K

v

. La maggior parte delle

valvole lavorano al meglio nell’intervallo del valore K

vs

compreso fra 10 e

70 %; le valvole più piccole , non scaricate, quali per esempio i riduttori

di pressione DM 502, 505, 506, 510, 762 e 765, lavorano anche in

modo soddisfacente con portate inferiori.

Selezionare l’intervallo di regolazione in modo tale che il valore nominale

si avvicini il più possibile al limite superiore. Per esempio, nel caso di una

pressione da regolare a 2,3 bar, prendere l’intervallo di regolazione

0,8-2,5 bar e non quello 2-5 bar, poiché gli scarti di regolazione

dipendenti dall’esercizio sarebbero decisamente più grandi. Se, in casi

particolari, l’intervallo di regolazione non fosse sufficientemente ampio,

in caso di carico basso della valvola e sollecitazioni ridotte, è possibile

scendere al di sotto del valore dell’intervallo di regolazione (precisione di

regolazione). Quindi, un riduttore di pressione con, per esempio, un

intervallo di regolazione 0,8-2,5 bar può lavorare in modo soddisfacente

anche a 0,5 bar.

Selezionare i materiali conformemente ai requisiti d’esercizio ed

aiutandosi con la tabella delle resistenze.

In caso di fluidi tossici o infiammabili occorre eventualmente utilizzare

un cappello chiuso, possibilmente con tenuta a vite di regolazione, e va

previsto anche un attacco per condotta di ritorno (manicotto sul

cappuccio) dove si può deviare il fluido che fuoriesce in caso di difetti

dell'unità di comando.

Ritorniamo ora al nostro esempio!

In base ai dati d’esercizio abbiamo rilevato che il valore K

vs

dovrebbe

essere pari almeno a 15 m³/h. Secondo la nostra tabella di selezione

sono quindi disponibili diverse serie di valvole. Decidiamo di scegliere il

riduttore di pressione tipo 652 DN 50, valore K

vs

18 m³/h, intervallo di

regolazione 4-8 bar. Di norma, questa valvola è fatta con materiali

particolarmente idonei per il tipo di utilizzo che se ne deve fare. Inoltre,

si contraddistingue per un'alta precisione di regolazione, per il peso

ridotto, per l'ottima finitura della superficie nonché per il prezzo

decisamente economico per una valvola in acciaio inox.

Ancora un esempio

Stiamo cercando una valvola di traboccamento in grado di far scaricare

nell'atmosfera 2000 m³/h di aria calda a 60°C e 4 bar.

Il gradiente di pressione è sovracritico, perchè è

abbiamo quindi

Al valore K

v

, ricavato dai dati d’esercizio, viene aggiunto un supplemento

pari al 30 %, permettendoci così di ottenere il valore K

vs

, che è quello

minimo che dovrebbe avere la valvola da scegliere.

Valore K

vs

≥ 1,3 x valore K

v

= 1,3 x 32,3 = 42 m³/h

Il flusso volumetrico a condizioni d’esercizio è

e in seguito ad una velocità di flusso massima pari a 20 m/s il diametro

della linea è almeno

In base ai dati calcolati e considerando le caratteristiche del fluido ci

siamo orientati su una valvola di traboccamento MANKENBERG UV 4.1

DN 100, valore K

vs

100 m³/h, intervallo di regolazione 2-5 bar, una

valvola relativamente economica e precisa da regolare, particolarmente

idonea per il caso applicativo

Valvole di controllo della pressione del vapore

Rilevamento del valore K

v

Zur Auslegung bzw. vor Auswahl eines Ventils wird zunächst aus den

Betriebsdaten, unter denen das Ventil arbeiten soll, der K

v

- Wert

errechnet. Da in den meisten Fällen weder Tabelle noch Diagramm für

das spezifische Volumen von Wasserdampf greifbar sind, kann man

durch Berechnung nach folgenden Formeln, in denen der Wasserdampf

als ideales Gas behandelt wird, zu einem hinreichend genauen Ergebnis

gelangen.

In caso di gradienti di pressione subcritici, ovvero quando

conformemente alla formula

In caso di gradienti di pressione sovracritici, ovvero quando

conformemente alla formula

La temperatura del vapore acqueo in condizioni di saturazione (vapore

saturo) può essere calcolato in modo approssimativo con la formula

K

v

coefficiente di flusso m³/h

G portata di massa kg/h

Q

1

flusso volumetrico a monte della valvola m³/h

Q

2

flusso volumetrico a valle della valvola m³/h

∆p scarto di pressione (p

1

- p

2

) bar

p

1

pressione d'aspirazione (ass.) bar

p

2

pressione di mandata (ass.) bar

t

1

temperatura d'aspirazione °C

t

2

temperatura di mandata °C

w

1

velocità nella tubatura a monte della valvola m/s

w

2

velocità nella tubatura a valle della valvola m/s

d

1

diametro della linea a monte della valvola mm

d

2

diametro della linea a valle della valvola mm

Esempio

Ci orientiamo su una valvola di depressurizzazione in acciaio inox, in

grado di ridurre da 4 a 4 bar 1100 kg/h di vapore saturo.

Il gradiente di pressione è subcritico, perchè è

Dal momento che il volume specifico e la temperatura sono sconosciuti,

calcoliamo con la formula

Dopo aver rilevato la temperatura

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calcoliamo

Al valore K

v

, ricavato dai dati d’esercizio, viene aggiunto un supplemento

pari al 30 %, permettendoci così di ottenere il valore K

vs

, che è quello

minimo che dovrebbe avere la valvola da scegliere.

Valore K

vs

≥ 1,3 x valore K

v

= 1,3 x 12,9 = 16,8 m³/h

Definizione della larghezza nominale

Per mantenere ai minimi livelli le perdite di pressione ed i rumori

d'esercizio non vanno superate le velocità di flusso nelle tubature.

Qualora non esistano indicazioni progettuali, si consiglia

» vapore di scarico 25 m/s

» vapore saturo 40 m/s

» vapore surriscaldato 60 m/s

Questi valori orientativi approssimativi sono validi per diametri delle

linee a partire da DN 80. In caso di larghezze nominali inferiori occorre

applicare velocità di flusso inferiori. Per il rilevamento della velocità di

flusso è necessario il flusso volumetrico a condizioni d'esercizio. Esso

viene calcolato nel seguente modo:

Nel nostro esempio sono poi indicati i flussi volumetrici a monte ed a

valle della valvola:

Il diametro della linea può essere calcolato nel modo seguente:

Se nel nostro esempio il progettista ha consentito solo velocità di flusso

massima di 25 m/s i diametri consentiti delle linee sono:

Di conseguenza, si consiglia di utilizzare una tubatura DN 65 a monte

della valvola, e DN 80 a valle della valvola.

Con la larghezza nominale indicata, la velocità di flusso può essere

calcolata nel modo seguente

Nel nostro esempio, le velocità di flusso nella tubatura sarebbero quindi

La larghezza nominale della valvola di regolazione, a certe condizioni

d'esercizio, può collocarsi uno o due livelli sotto la larghezza nominale

della tubatura a monte della valvola. A valle della valvola,

conformemente alla velocità di flusso, la linea va ampliata di più livelli,

cosa che vale in particolare per le valvole che lavorano con un circuito di

controllo.

Scelta della valvola idonea

Le nostre tabelle di selezione e le schede tecniche vi introdurranno nei

dati tecnici delle valvole MANKENBERG.

Il valore K

vs

della valvola selezionata dovrebbe corrispondere al valore

calcolato e provvisto dei supplementi richiesti K

v

. La maggior parte delle

valvole lavorano al meglio nell’intervallo del valore K

vs

compreso fra 10 e

70 %; le valvole più piccole , non scaricate, quali per esempio i riduttori

di pressione DM 152, 505 e 701, lavorano anche in modo soddisfacente

con portate inferiori.

Selezionare l’intervallo di regolazione in modo tale che il valore

nominale si avvicini il più possibile al limite superiore. Per esempio, nel

caso di una pressione da regolare a 2,3 bar, prendere l’intervallo di

regolazione 0,8-2,5 bar e non quello 2-5 bar, poiché gli scarti di

regolazione dipendenti dall’esercizio sarebbero decisamente più grandi.

Se, in casi particolari, l’intervallo di regolazione non fosse

sufficientemente ampio, in caso di carico basso della valvola e

sollecitazioni ridotte, è possibile scendere al di sotto del valore

dell’intervallo di regolazione (precisione di regolazione). Quindi, un

riduttore di pressione con, per esempio, un intervallo di regolazione

0,8-2,5 bar può lavorare in modo soddisfacente anche a 0,5 bar.

Selezionare i materiali conformemente ai requisiti d’esercizio ed

aiutandosi con la tabella delle resistenze.

Ritorniamo ora al nostro esempio!

In base ai dati d’esercizio abbiamo rilevato che il valore K

vs

dovrebbe

essere pari almeno a 16,8 m³/h. Secondo la nostra tabella di selezione

sono quindi disponibili diverse serie di valvole. Decidiamo di scegliere il

riduttore di pressione tipo 652 DN 50, valore K

vs

18 m³/h, intervallo di

regolazione 2-5 bar. Di norma, questa valvola è fatta con materiali

particolarmente idonei per il tipo di utilizzo che se ne deve fare. Inoltre,

si contraddistingue per un'alta precisione di regolazione, per il peso

ridotto, per l'ottima finitura della superficie nonché per il prezzo

decisamente economico per una valvola in acciaio inox.

Ancora un esempio

Ci orientiamo su una valvola di depressurizzazione per la soffiatura della

fuliggine di una caldaia 8 t/h con la quale si possa ridurre la pressione

del vapore surriscaldato a 460°C da 100 bar a 20 bar.

Il gradiente di pressione è sovracritico, perchè è

Dal momento che il volume specifico al momenti ci è sconosciuto,

calcoliamo

Al valore K

v

, ricavato dai dati d’esercizio, viene aggiunto un supplemento

pari al 30 %, permettendoci così di ottenere il valore K

vs

, che è quello

minimo che dovrebbe avere la valvola da scegliere.

Valore K

vs

≥ 1,3 valore K

v

= 1,3 x 9,33 = 12,1 m³/h

Il flusso volumetrico a condizioni d’esercizio è

Il diametro della linea può essere calcolato nel modo seguente:

e in seguito ad una velocità di flusso massima pari a 50 m/s il diametro

della linea è almeno

Di conseguenza, si consiglia di utilizzare una larghezza nominale della

linea pari a DN 50 a monte della valvola, mentre deve essere DN 100 a

valle della valvola.

In base ai dati calcolati e considerando le condizioni d’esercizio

particolari, decidiamo di scegliere la valvola di depressurizzazione a

doppia sede DM 401 ZK DN 50/80, con un valore Kvs pari a 16 m³/h,

campo di regolazione da 15 a 25 bar, con ammortizzatore regolabile e

sedi e sedi coniche corazzate, un modello che è stato testato

positivamente in molti sistemi di soffiatura della fuliggine.

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