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[PROGETTAZIONE DEL CDS] A.A.2017-2018 Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Biomolecolari (L2) BIOMOLECULAR SCIENCE AND TECHNOLOGY Francesca Tovena

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[Progettazione del cds]

A.A.2017-2018Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Biomolecolari (L2) BIOMOLECULAR SCIENCE AND TECHNOLOGY

Francesca Tovena

Progettazione del CdS (in modalità convenzionale)

Approvato in prima istanza con delibera dei Dipartimenti di Area Medica in seduta congiunta in data 25 Ottobre 2016 e quindi modificato alla luce delle nuove indicazioni contenute nel DM 987 del 12.12.2016 e approvato nuovamentecon delibera del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale il 24.01.2017 e del Dipartimento di Scienze Mediche e

Chirurgiche il 26.01.2017

IL DOCUMENTO VIENE ALLEGATO ALLA SUA CDS 2016 E INVIATO A MIUR/ANVUR

Nome del corso:Scienze e tecnologie biomolecolari/Biomolecular Science and Technology

Classe: L-2 “Biotecnologie”

Dipartimento proponente: Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale

Eventuali ulteriori Dipartimenti promotori: Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche

Approvato dal Consiglio di Dipartimento proponente: Dipartimento Medicina Clinica e Sperimentale, delibera del24.01.2017e Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, delibera del 26.01.2017.

DESCRIZIONE DEL CORSO

Le Biotecnologie stanno assumendo sempre crescente peso e rilevanza sia nell’ambito della ricerca che delle possibili applicazioni. Metodologie definibili come biotecnologiche sono oramai ampiamente applicate in molti campi della ricerca scientifica, dalla medicina all’agricoltura e all’ambiente, alla fisica e chimica dei materiali, ma anche in branche più tipicamente umanistiche come la psicologia e la conservazione dei beni architettonici e naturali. La proposta di istituzione del CdS in Scienze e Tecnologie Biomolecolari nasce da specifiche esigenze di aziende locali e nazionali manifestate informalmente a docenti dell’Università di Foggia.L’area geografica in cui insiste principalmente il bacino di utenza della nostra Università è caratterizzata dalla presenza di molte piccole e medie aziende operanti nel campo della distribuzione di prodotti ad elevato “knowhow”, presenza di piccole e medie aziende operanti nel campo agroalimentare comprese cooperative e consorzi di imprese interessate all’innovazione tecnologica, presenza di aziende di servizi nel campo delle applicazioni tecnologiche avanzate (energia, ambiente, salute, alimentazione) con forte vocazione all’innovazione. Le esigenze di personale qualificato che queste aziende esprimono possono rivolgersi verso i laureati in Scienze e Tecnologie Biomolecolari, con competenze nel campo delle nuove metodologie genetiche, microbiche, biomolecolari, con una preparazione interdisciplinare ed una consolidata esperienza di laboratorio. Il laureato in Scienze e Tecnologie Biomolecolarideve essere in grado di individuare e risolvere problemi connessi alla complessità degli organismi viventi, trovando le componenti che possono essere trattate attraverso operazioni riduzionistiche di tipo fisico, chimico, biologico-molecolare, con particolare enfasi ai fini applicativi ed all’implementazione di nuove metodologie. Nello stesso tempo non dovranno però essere dimenticate le implicazioni economiche gestionali, nonché legali ed ambientali legate alle applicazioni di queste tecnologie.Viene proposta una laurea di primo livello in Scienze e Tecnologie Biomolecolari conseguentemente alle specifiche esigenze che sono state individuate e cioè: dare una laurea immediatamente spendibile sul mercato del lavoro nei campi dell’industria, dell’agroindustria e della salute, che rappresentano i settori più interessanti operanti sul nostro territorio e

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per cui esistono, all’interno dei Dipartimenti di Area Medica (Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale e Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche), e dell’Ateneo più in generale, delle competenze consolidate in grado di garantire questo tipo di percorso formativo. La stessa potrà dare accesso facilmente ad una laurea di secondo livello nell’ambito delle Biotecnologie Industriali o Biotecnologie Mediche, Veterinarie e Farmaceutiche.

Vista la caratteristica innovativa nei contenuti e nei metodi del Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Biomolecolari e considerata la disponibilità degli spazi per gli studenti, delle aule e laboratori, nonché degli strumenti e attrezzature indispensabili alla formazione del biotecnologo, è stato definito un numero programmato a livello locale.

OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI

Il laureato in Scienze e Tecnologie Biomolecolari dell'Università di Foggia dovrà possedere una adeguata conoscenza di base dei sistemi biologici, interpretati in chiave molecolare e cellulare; possedere le basi culturali e sperimentali delle tecniche multidisciplinari che caratterizzano l'operatività biotecnologica per la produzione di beni e di servizi attraverso l'analisi e l'uso di sistemi biologici.Più in dettaglio, il Corso ha lo scopo di preparare una figura professionale dotata di una solida preparazione di base in campo biomedico-molecolare, chimico, biologico, informatico e solide conoscenze nell’ambito della biochimica, fisiologia, patologia, farmacologia applicate all’uomo, conoscenze nell’ambito dei fondamenti della fisiopatologia e diagnostica nonché conoscenza interdisciplinare delle metodologie biotecnologiche da applicare ai diversi campi di interesse medico, con particolare riguardo ai settori: ricerca, diagnostico, terapeutico, riproduttivo, medico-legale. Inoltre, il corso fornisce competenze sui fondamenti dei processi patologici di interesse umano o animale, con riferimento ai loro meccanismi patogenetici cellulari e molecolari, nonché competenze sulle situazioni patologiche congenite o acquisite nelle quali sia possibile intervenire con approccio biotecnologico. Saranno anche considerate le implicazioni economico-gestionali, brevettuali e bioetiche legate alle applicazioni di queste tecnologie. Il laureato acquisirà inoltre sia la capacità di riconoscere, attraverso specifiche indagini diagnostiche, le interazioni tra microorganismi ed organismi umani o animali, sia l'uso di strumenti bioinformatici per elaborare le informazioni contenute nelle banche dati. Ancora, il laureato in Scienze e Tecnologie Biomolecolari dovrà saper utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali; possedere adeguate competenze e strumenti per la comunicazione e la gestione dell'informazione; essere in grado di stendere rapporti tecnico-scientifici; essere capace di lavorare in gruppo, di operare con autonomia e di inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro. Per raggiungere questi obiettivi, grande peso viene dato al tirocinio che può svolgersi presso strutture dell’Ateneo o presso altre strutture come centri di ricerca o strutture aziendali o presso i numerosi centri di formazione e ricerca presenti in Europa con i quali l’Università di Foggia ha già stipulato specifiche convenzioni. Infatti, particolare attenzione è rivolta all’internazionalizzazione: l’Università di Foggia recluterà annualmente VisitingProfessors che terranno lezioni e seminari ultra specialistici offrendo, così, un percorso formativo altamente qualificante. Tutti gli studenti faranno, a partire dal secondo anno, tirocini all’estero sulla base del programma Erasmus e grazie anche ad accordi interateneo con paesi extra UE.

SBOCCHI PROFESSIONALI

La Laurea in Scienze e Tecnologie Biomolecolari consente l'inserimento immediato nel mondo del lavoro, sia a livello di imprese private che di enti pubblici. Si apre inoltre la possibilità per il laureato di svolgere attività libero professionale di consulenza e progettazione sia in forma indipendente che associata. Il corso prepara alle professioni di:

o tecnico nell’industria farmaceutica, cosmetica e alimentare;o tecnico in centri di studio e rilevazione tossicologica e ambientale;o informatore scientifico;o tecnico in università ed altri istituti ed enti pubblici o privati di ricerca biomedica, farmaceutica e

biotecnologica;o tecnico in ambito sanitario

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o consulente per piccole e medie imprese, nel settore della qualità ambientale a dell'igiene sui posti di lavoro

Il laureato in Scienze e Tecnologie Biomolecolaritrova possibilità di impiego presso:

Università e altri istituti ed Enti di ricerca pubblici e privati; strutture del Sistema Sanitario Nazionale, aziende ospedaliere, laboratori di analisi cliniche specializzate pubbliche e

private; industrie farmaceutiche, biotecnologiche, agroalimentari; centri di ricerca e sviluppo di prodotti diagnostici biotecnologici dell’area sanitaria; centri di servizi biotecnologici nell’area medica; enti preposti all’elaborazione di normative sanitarie o brevettuali riguardanti lo sfruttamento di prodotti biotecnologici

per la tutela della salute umana; Istituti Zooprofilattici Sperimentali

1. Motivazioni per la progettazione/attivazione del CdS

a. Se in Ateneo esiste già un CdS della medesima Classe, quali sono le motivazioni per attivarne un altro? Qualora si proponga un CdS internazionale1, motivare tale scelta relativamente al profilo professionale indicato e alle aspettative sugli studenti interessati all'immatricolazione. Indicare, inoltre, eventuali dichiarazioni di interesse da parte di altre istituzioni estere a collaborazioni e convenzioni nell'ambito delle attività formative del CdS proposto.

I Dipartimenti di Area Medica hanno un’offerta formativa, per quanto riguarda i percorsi formativi di laurea triennale, orientata ad una variegata offerta di professioni sanitarie di area tecnico-diagnostica (tecniche di laboratorio biomedico e tecniche di radiologia medica), di area tecnico-assistenziale (dietistica), di area riabilitativa (fisioterapia) e di area infermieristica. Vi è poi un corso orientato alla prevenzione sanitaria basato sulle scienze delle attività motorie e sportive.Non esistono, pertanto, corsi di laurea appartenenti alla classe L2 (biotecnologie), né ad altre classi a carattere scientifico. Il Corso di laurea proposto ha una chiara connotazione internazionale in quanto rientra nella categoria dei corsi con mobilità strutturata per i quali si prevede che almeno il 20% degli studenti iscritti acquisiscano almeno 12 CFU all’estero così come determinato dal DM 635 dell’8.08.2016. Sarà inoltre possibile, a beneficio di quegli studenti che saranno interessati, conseguire il doppio titolo grazie ad un accordo specifico con l’Università di Wolverhamptonche prevede uno scambio di studenti alla pari o l’iscrizione degli studenti Unifg al terzo anno presso l’università di Wolverhampton.Si è scelto l’Ateneo di Wolverhampton in quanto da tempo sussistono specifici rapporti di ricerca con gruppi specializzati nel settore della medicina biomolecolare ed inoltre perché offre un percorso di high education sovrapponibile al nostro.La possibilità di conseguire anche un titolo rilasciato da atenei stranieri costituisce un valore aggiunto e un elemento di differenziazione del presente corso rispetto a quelli presenti nell’offerta formativa di altri Atenei nella regione o nelle regioni limitrofe.Il nostro Ateneo istituisce e attiva il corso di studio singolarmente, provvedendo ad erogareintegralmente tutti gli insegnamenti necessari (spesso in lingua italiana) per il conseguimentodel titolo di studio. L’Ateneo di Wolverhampton (UK), con il quale si è stipulato apposito accordo di collaborazione, gestirà con la

1l'aggettivo 'internazionale' va inteso ai sensi della normativa vigente4

nostra Università programmi di mobilità internazionale deglistudenti(sostanzialmente in regime di scambio) e di docenti (visiting professor).L’Università di Foggia stanzierà apposite risorse per favorire il conseguimento del doppio titolo agli studenti interessati, che risultino meritevoli e in stato di bisogno, attraverso apposito bando di selezione.

a. Quali sono gli esiti occupazionali conseguiti dai CdS della medesima Classe presenti in Atenei della stessa regione o in regioni limitrofe?

L’offerta formativa esistente nella regione Puglia o nelle regioni limitrofe concerne un corso in Biotecnologie industriali e agroalimentari e un corso in Biotecnologie mediche e farmaceutiche dell’Università di Bari e un corso in Biotecnologie dell’Università del Salento. La percentuale di occupati ad un anno dalla laurea per i corsi L2 dell’Università di Bari evidenzia una percentuale di occupati del 20,1%. Tuttavia, bisogna considerare che il laureato triennale, in questa classe di laurea, sceglie, con una percentuale altissima, di proseguire il proprio percorso formativo iscrivendosi ad una laurea specialistica. Se focalizziamo la nostra attenzione sul corso di laurea magistrale più vicino alla nostra sede (ci riferiamo al corso di laurea magistrale LM-9 dell’Università di Bari) si riscontra una percentuale di occupati, a tre anni dalla laurea, pari all’83,8%. Una percentuale quindi molto soddisfacente. Nel rapporto Assobiotec, presentato nel maggio del 2015, all’Expo di Milano, si evidenzia un sostanziale trend di crescita di questo settore sia in termini di numero di imprese che di occupati. Per tale ragione e in considerazione della forte e chiara richiesta delle aziende del territorio, nella programmazione triennale dell’offerta formativa, l’Università di Foggia ha previsto anche l’istituzione del Corso di laurea Magistrale in Biotecnologie Mediche.

b. Qualora gli esiti occupazionali conseguiti dai CdS della medesima Classe già presenti in Atenei della regione o di regioni limitrofe risultino poco soddisfacenti, quali specifiche ragioni inducono a proporre l’attivazione del CdS ?

Il corso di laurea in Scienze e Tecnologie Biomolecolari presenta una connotazione molto specifica che lo pone in chiara distinzione con l’offerta formativa degli altri Atenei della regione sia per i contenuti che per il carattere internazionale. Tale corso di studi è offerto, infatti, solo dall’Università di Trento nel nostro Paese. Si tratta inoltre di un corso che consentirà, agli studenti interessati, di conseguire il doppio titolo in virtù di apposito accordo di collaborazione didattico-scientifica con l’Università di Wolverhampton.

Con riferimento alla presenza di analogo CdS nella stessa regione o in regioni limitrofe, quali sono le motivazioni per istituire il CdS?

L’Università di Bari ha nel proprio carnet due corsi di laurea di primo livello in Biotecnologie industriali e agroalimentari e in Biotecnologie mediche e farmaceutiche. L’Università del Salento, più genericamente, in Biotecnologie. Il corso ideato dal nostro Ateneo ha la funzione di creare una professionalità con competenze che saranno spendibili non solo in campo medico-sanitario e farmaceutico ma anche nel primo settore e nell’industria agroalimentare (grazie all’intensa attività di cooperazione didattico-scientifica con il Dipartimento di Scienze Agrarie di questa Università) fornendo agli studenti anche competenze specifiche di tipo gestionale aziendalistico e nel campo

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dellabioinformatica.Si tratta quindi di un percorso molto differente da quello ideato dalle altre Università pugliesi, un percorso, lo ribadiamo, presente in Italia solo a Trento. Si tratta poi dell’unico corso in Puglia e nelle regioni limitrofe delle classi L2 a connotazione internazionale che preveda, cioè, la possibilità del doppio titolo e la mobilità strutturata degli studenti (almeno il 20% degli studenti acquisirà almeno 12 CFU all’estero). Inoltre, tutti gli studenti avranno la possibilità di effettuare un tirocinio all’estero già a partire dal secondo anno grazie ai numerosi accordi bilaterali che l’università di Foggia ha stipulatocon paesi europei ma anche extraeuropei (come da allegato) e ai notevoli investimenti di risorse che che l’Università di Foggia riserva per la mobilità studentesca in uscita.Inoltre, sarà possibile disporre della collaborazione di docenti dell’Università di Wolverhampton che in qualità diVisitingProfessor terranno lezioni e seminari ultraspecialistici.

c. Qualora nell’Ateneo vi siano CdS, anche di altra Classe, che hanno come obiettivo figure professionali ed esiti formativi simili a quelli del Corso proposto, quali sono le motivazioni per l’attivazione?

Non vi sono nell’Ateneo CdS, anche di altra classe, che abbiano come obiettivo figure professionali simili a quelle del corso proposto.

d. Illustra brevemente la coerenza del progetto formativo con le politiche e gli obiettivi strategici di Ateneo per la didattica.

Il corso ha una spiccata connotazione internazionale rientrando pienamente negli obiettivi del Piano Strategico di Ateneo di cui alla lettera C dell’Area Strategica “Formazione” e più precisamente: “Rafforzare e diversificare la dimensione internazionale dell'offerta formativa e la mobilità studentesca” di cui all’obiettivo operativo 1 “Qualificare l'offerta formativa nella dimensione internazionale”. Inoltre,nella programmazione triennale di cui al DM 635 dell’8.08.2016, l’Università di Foggia ha scelto l’obiettivo A, azione b “Potenziamento dell’offerta formativa relativa ai corsi “internazionali” anche con riferimento alle definizioni di cui all’allegato 3. L’indicatore di riferimento per la valutazione dei risultati è per l’appunto: “Numero di Corsi di Laurea, Laurea Magistrale e Laurea Magistrale a ciclo unico “Internazionali”. Il secondo obiettivo, strettamente correlato, è B, azione b) Interventi per la ristrutturazione, ampliamento e messa in sicurezza di aule e laboratori.

2. Analisi della domanda di formazione

Tale voce si riferisce al quadro A1 della SUA CdS. Fornire evidenza documentale delle consultazioni operate (tramite verbali, documentazione protocollata, ...) e un dettaglio specifico delle osservazioni ricevute, anche ai fini della progettazione del percorso formativo. ANVUR segnala che l'analisi della domanda di formazione (punti 2 e 3) riceverà particolare attenzione nella fase di valutazione pre-attivazione.

a. La gamma delle organizzazioni consultate, o direttamente o tramite studi di settore, è adeguatamente rappresentativa a livello regionale, nazionale o internazionale?

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Rappresentanti di aziende farmaceutiche, agroalimentari e biotecnologiche di valore nazionale e internazionale incontrati in occasione di convegni e congressi avevano, in più occasioni, segnalato a docenti dell’Università di Foggia la mancanza, nella propria offerta formativa, di corsi di laurea ad alta connotazione internazionale e professionalizzante. Il gruppo di progettazione del Corso di nuova istituzione ha quindi invitato ad un tavolo di concertazione laboratori di ricerca del territorio pugliese e aziende farmaceutiche e agroalimentari di valore nazionale e internazionale per verificare la domanda effettiva di formazione in ambito biotecnologico. La consultazione si è avviata in data 10 Ottobre ma è proseguita anche nelle settimanesuccessive attraverso incontri face-to-face della prof.ssa Piccoli con rappresentanti delle varie aziende individuate. Vi è stata un’ampia condivisione degli obiettivi formativi e, nell’occasione, le aziende interpellate hanno anche dato importanti suggerimenti. Si allega il verbale della consultazione con la chiara indicazione delle aziende e degli enti consultati. In particolare, si è convenuto sull’opportunità di creare apposito “Comitato d’indirizzo” costituito dalle aziende “Laboratorio Analisi Santa Rita”(regionale), Ghimas (nazionale) e Cordgenics (internazionale)che svolgeranno un ruolo attivo anche nella gestione e nel monitoraggio della qualità del corso di laurea partecipando alla stesura del Rapporto di Riesame e all’analisi dei dati relativi alla soddisfazione degli studenti e all’andamento delle attività teorico-pratiche (tirocinie stage aziendali).

b. Modalità e tempi delle consultazioni sono adeguate? Si sono considerati studi di settore aggiornati a livello regionale, nazionale o internazionale? Se sì, come? Con quali esiti e con quali riscontri?

La consultazione è stata fatta seguendo le linee guida elaborate dal Presidio di Qualità dell’Ateneo, mediante un invito trasmesso per posta elettronica con successiva telefonata di conferma e attraverso contatti personali avuti dalla prof.ssa Piccoli che si è recata personalmente nelle sedi delle aziende per parlarne con i massimi vertici aziendali. E’ stato esaminato il rapporto stilato dal Centro Studi della Federchimica e della Assobiotec e presentato all’Expo 2015, con riferimento al 2015. Nel documento si evidenzia un +2,8% di incremento di addetti R&D nelle imprese biotecnologiche in Italia. Si riporta in particolare un passo rilevato a pag. 6 “Anche in Italia, l’industria biotecnologica ha conosciuto uno sviluppo straordinario riconducibile alle formidabili ricadute di queste tecnologie, alla riconosciuta eccellenza della nostra ricerca accademica e industriale, alla capacità delle imprese italiane di tradurre l’innovazione in prodotti di valore.” Si fa presente che il settore delle biotecnologie e delle scienze delle vita sono indicati come settori strategici sia dall’Unione Europea nel Programma Horizon 2020 sia nel PNR elaborato dal Governo Nazionale.

c. E’ prevista nel progetto di CdS una successiva interazione con le parti sociali, al fine di verificare in itinere che la corrispondenza, inizialmente progettata, tra attività formative e obiettivi si traduca in pratica?

Si è deciso che un novero di imprese, particolarmente interessato al progetto di formazione, faccia parte di un vero e proprio “Comitato di indirizzo”deliberato con decreto direttoriale interdipartimentale del 13.01.2017 e costituito dalle aziende “Laboratorio Analisi Santa Rita”(regionale), “Ghimas”(nazionale)e “Cordgenics LLC”(internazionale) che sarà invitato dalla Coordinatrice del CdL, ogni qual volta il Gruppo di Assicurazione della Qualità a presidio del CdS dovrà esaminare i dati più importanti concernenti la qualità del corso nonché per l’assunzione di decisioni

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relativamente alla eventuale ricalibratura dell’ordinamento didattico.

3. Analisi dei profili di competenza e dei risultati di apprendimento attesi

a. In base a quali fonti è stata svolta l’analisi per determinare funzioni professionali e loro competenze?

L’analisi è stata effettuata sulla base degli ambiti di maggiore sviluppo del mercato globale correlato al biotech nei settori indicati convenzionalmente(e riportati anche nell’ultimo rapporto di Assobiotec- 2015)RED le biotecnologie applicate per la salute umana e animale, WHITE - le biotecnologie applicate al settore agroalimentare e GREEN - le biotecnologie applicate al settore ambientale.Tale analisi ha permesso di evidenziare l’importanza di sviluppare competenze con particolare attenzione alle metodologie della ricerca e dell’innovazione, posto che l’industria biotech costituisce “uno dei settori industriali a più elevato contenuto di “innovazione” (come si legge a pag.25 del rapporto Assobiotecallegato ) “…più dell’80% degli addetti in R&S vanta una laurea specialistica o un dottorato di ricerca”.Tale elemento pone in evidenza come il nostro percorso triennale intende fornire le prime essenziali competenze in materia di ricerca applicata al fine di consentire ai nostri laureati di acquisire un ventaglio di competenze specialistiche mediante una laurea specialistica e un corso di dottorato. A tale ultimo proposito si segnala che l’Università di Foggia ha piena collaborazione con l’Università del Sannio con riferimento al CdLM in Scienze e Tecnologie Genetiche(http://www.sciunisannio.it/corsi/index.php?option=com_content&view=article&id=7&Itemid=62) che potrebbe costituire, per molti degli studenti del CdL in Scienze e Tecnologie Biomolecolari, il naturale sbocco per l’eventuale prosecuzione degli studi.Inoltre l’Università di Foggia, nella programmazione triennale della propria offerta formativa, ha previsto anche l’istituzione del Corso di laurea Magistrale in Biotecnologie Mediche. Infine,l’università di Foggia offre, come percorsopost-lauream,il corso di dottorato in “Medicina traslazionale ed alimenti: innovazioni, sicurezza e management” (XXXII ciclo) che può costituire un ulteriore sbocco naturale per la prosecuzione della formazione scientifica, con riferimento agli ambiti RED e WHITE. Si sottolinea, infine, che sono diversi i SSD caratterizzanti questo CdL in cui l’Università di Foggia ha conseguito ottimi risultati nella VQR 2004_2010 e, in particolare a solo titolo esemplificativo, il SSD Bio/10 è risultato essere il primo in Italia (con un punteggio medio di 0,93) come si evince chiaramente dal Rapporto ANVUR che segue:

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Siamo in attesa di conoscere l’esito della valutazione operata per l’arco temporale 2011-2014 ma abbiamo ragione di credere che siano stati sostanzialmente confermati i risultati di tutto rispetto conseguiti nel precedente processo di valutazione.

b. Figure professionali, funzioni e competenze a esse associate sono coerenti tra loro e con i fabbisogni espressi dalla società e dal mondo del lavoro?

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L’obiettivo di formare competenze nell’ambito della biomedicina, delle biotecnologie applicate all’agroalimentare e alla medicina, non tralasciando di fornire competenze di tipo economico-gestionale, è pienamente in linea con il fabbisogno rilevato sia attraverso la disamina degli studi di settore che attraverso la consultazione territoriale operata.

c. Funzioni e competenze che caratterizzano ciascuna figura professionale sono descritte in modo adeguato e costituiscono una base per definire chiaramente i risultati di apprendimento attesi?

La definizione della figura professionale è sufficientemente dettagliata in quanto si specifica che il laureato in Scienze e Tecnologie Biomolecolari dell'Università di Foggia dovrà possedere una adeguata conoscenza di base dei sistemi biologici, interpretati in chiave molecolare e cellulare; possedere le basi culturali e sperimentali delle tecniche multidisciplinari che caratterizzano l'operatività biotecnologica per la produzione di beni e di servizi attraverso l'analisi e l'uso di sistemi biologici. E’ poi indicata nel dettaglio la connotazione delle competenze attese nel laureato che favorisce la definizione puntuale dei risultati di apprendimento.

d. Le organizzazioni consultate sono state interpellate in merito a funzioni e competenze? In quale misura si è tenuto conto del loro parere?

Nell’invito formale indirizzato alle aziende, si è anche inclusa una sinossi esplicativa del progetto formativo con l’indicazione esplicita degli obiettivi formativi e i risultati di apprendimento attesi. Le aziende consultate non hanno manifestato esigenze correttive o migliorative del documento proposto apprezzando, in particolare, la particolare attenzione riservata alla formazione pratica. La consultazione tuttavia rimane in essere anche attraverso il coinvolgimento e la partecipazione più attiva da parte delle aziende facenti parte del Comitato di indirizzo.

e. Le organizzazioni consultate sono state interpellate in merito ai risultati di apprendimento attesi specifici e a quelli generici? In che misura si è tenuto conto del loro parere?

La sinossi esplicativa del progetto formativo e le slides presentate dalla prof.ssa Piccoli hanno chiarito quali sono i risultati di apprendimento attesi nei nostri laureati. Gli enti e le aziende intervenute non hanno manifestato particolari esigenze correttive del documento di progettazione. Come accennato nella lett.d, hanno molto apprezzato l’attribuzione di competenze professionalizzanti e quelle di tipo gestionale in quanto il mercato, costituito per la maggior parte, nel nostro Paese, di microaziende con alto contenuto di innovazione, richiede, nel capitale umano, anche il possesso di competenze di tipo manageriale. Si ribadisce che la consultazione tuttavia rimane in essere anche attraverso il coinvolgimento e la partecipazione più attiva da parte delle aziende facenti parte del Comitato di indirizzo.

f. I risultati di apprendimento attesi sono stati confrontati con quelli di Corsi di Studio internazionali, considerati punto di riferimento per l’ambito disciplinare del CdS?

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Il confronto è stato fattocon i corsi offerti dalle migliori università europee nel campo delle scienze biologiche(secondoilQS World UniversityRankings by Subject 2015 - BiologicalSciences).

g. Se i risultati di apprendimento attesi sono stati confrontati con quelli che, a livello nazionale o internazionale, sono considerati importanti punti di riferimento, si prega di precisare con quali Corsi ritenuti significativi, o con quali specifiche indicazioni di networks specializzati, il confronto è stato fatto, ed evidenziare i termini del confronto stesso.

Il confronto è stato fatto con tutti gli Atenei internazionaliaventi nella propria offerta formativa percorsi di high educationanaloghicon i quali l’Università di Foggia ha in essere convenzioni bilaterali per la mobilità studentesca internazionale e/o rapporti di collaborazione scientifica.

h. I risultati di apprendimento attesi, in particolare quelli specifici ('Conoscenza e comprensione' e 'Capacità di applicare conoscenza e comprensione') trovano riscontro nelle attività formative programmate?

La lettura del piano formativo con l’indicazione delle singole discipline previste consente di attribuire un valore affermativo a questo specifico item; le discipline previste risultano articolate in funzione delle conoscenze che devono essere acquisite.Inoltre, un congruo numero di CFU previsto per gli stage in Italia o all’estero rappresenta un’occasione ulteriore per arricchire il bagaglio culturale dello studente anche dal punto di vista pratico.

4. L’esperienza dello studente

Quali sono le modalità che verranno adottate per garantire che l’andamento delle attività formative e dei risultati del CdS sia coerente con gli obbiettivi e sia gestito correttamente rispetto a criteri di qualità con un forte impegno alla collegialità da parte del corpo docente?

a.In particolare:

I. E’ garantito che il monitoraggio dell’andamento del CdS avvenga con unforte impegno partecipativo dell’intero corpo docente?

Il Gruppo di Assicurazione della Qualità del corso, composto da tre docenti (compreso il coordinatore), da due studenti e da una rappresentanza dello staff di management, ha il compito di monitorare costantemente la qualità del corso medesimo avvalendosi, in alcuni casi, anche dei portatori di interesse ricompresi nel Comitato d’indirizzo. La discussione sugli atti più importanti di gestione come il Rapporto Annuale di Riesame (ora denominato Rapporto di monitoraggio annuale sul corso di studio come da allegato 9.3 delle Linee Guida sull’accreditamento periodico delle sedi e dei corsi di studio universitari pubblicato sul sito dell’ANVUR il 22.12.2016), il Rapporto Ciclico, l’aggiornamento della scheda SUA, l’esito della valutazione operata dalla Commissione Paritetica Docenti/Studenti e dal Nucleo di Valutazione dell’Ateneo, l’esito dell’eventuale audit interno operato dal Presidio d Qualità e dal Nucleo di Valutazione dell’Ateneo, l’esito dell’eventuale visita della Commissione Esterna di Valutazione determinata dal Miur/Anvur, sarà operata in sede di consiglio congiunto dei Dipartimenti di Area Medica ove sarà presente la quasi totalità dei docenti del

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CdS.Almeno una volta l’anno siorganizzerà un incontro con tutti i docenti del CdS per esaminare, disciplina per disciplina, il questionario di valutazione degli studenti e per raccogliere le prime impressioni sulle varie criticità al fine di aiutare il Gruppo di Assicurazione della Qualità del CdS nell’individuazione delle strategie operative per sopperire a tali criticità e proporle al Consiglio congiunto di Dipartimento. I risultati della valutazione degli studenti sono quindi oggetto di analisi anche della Commissione Paritetica Docenti/Studenti e del Presidio di qualità di Ateneo che costantemente supporta i Dipartimenti di Ateneo nella tensione costante verso il miglioramento continuo.

II. Quali sono le modalità previste per il coordinamento tra i diversiinsegnamenti ?

Il coordinamento sarà effettuato mediante la previsione di un’ apposita figura docente, il coordinatore di semestre che assicurerà il rispetto dei requisiti minimi di qualità del corso e riferirà al coordinatore degli scostamenti rispetto a questi criteri. Tale figura è inserita come figura specifica, con compiti e funzioni, nel regolamento didattico del CdS.

III. Sono previste indicazioni trasparenti circa le modalità dello svolgimentodelle prove di valutazione ?

Le modalità relative alle prove di valutazione sono pubblicate all’inizio dell’a.a. mentre le date delle prove di verifica sono pubblicate almeno un mese prima sul sito istituzionale e sulle relative pagine docenti. L’esito viene pubblicato, garantendo l’anonimato dei valutati, sul medesimo sito.

IV. Nel caso in cui al Corso contribuiscano in misura rilevante docentiinquadrati in Dipartimenti diversi, come sono definite le responsabilità operative per una armonica gestione didattica del Corso stesso, oltre a quelle relative alla gestione amministrativa ?

I docenti appartenenti a Dipartimenti diversi da quelli di Area Medica sono coinvolti costantemente sia dal coordinatore del CdS che dai Coordinatori di semestre. La struttura di management del corso contatta il singolo docente ogni qual volta ciò si renda necessario disponendo di ogni riferimento del medesimo.

b. Per i Corsi di Laurea:

I. Si prevede lo svolgimento di un test ai fini della verifica delle conoscenze in ingresso?

Trattandosi di un CdS ad accesso programmato, il test di ammissione avrà anche la funzione di verificare le conoscenze possedute dagli studenti all’atto dell’iscrizione.

II. Come sono disciplinate la verifica delle conoscenze all’ingresso e le modalità di “recupero” delle eventuali insufficienze?

Le conoscenze e competenze richieste per l’accesso sono positivamente verificate con il raggiungimento, nella prova per l’ammissione al corso di laurea a numero programmato, della votazione minima indicata dal bando di concorso. A coloro che pur rientrando nel numero programmato, si trovassero al di sotto della votazione minima prevista, verrà assegnato un obbligo

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formativo aggiuntivo (OFA) che dovrà essere soddisfatto nel primo anno di corso secondo modalità e tempi riportati nell’ordinamento.Per ciascuno studente è previsto l'affiancamento di un tutor, scelto tra i docenti afferenti al corso stesso, quale supporto finalizzato non solo alla velocizzazione del percorso formativo e al contenimento degli abbandoni ma anche al sostegno per il superamento dell’eventuale OFA: il tutor affiancherà lo studente in difficoltà suggerendo studi, letture, approfondimenti utili a colmare le carenze in specifiche discipline. Inoltre, le matricole che risultano insufficienti in una o più aree, devono frequentare i corsi di recupero organizzati dal corso di laurea per assolvere gli obblighi formativi aggiuntivi (OFA). In particolare, per il superamento degli OFA è necessaria la frequenza di almeno 10 ore delle 12 ore totali del corso di recupero specifico per l’area. La valutazione dell’avvenuto superamento verrà attuata tramite una verifica dell’apprendimento del corso di recupero svolto, scritta o orale, da sostenere alla fine delle lezioni.

c. Per i Corsi di Laurea Magistrale:

I. Come è disciplinata la verifica delle conoscenze all’ingresso?

II. Sono previsti dispositivi (= percorsi differenziati “attenti alle competenze già acquisite o non acquisite”) atti a favorire la provenienza da piu Lauree o da diversi Atenei?

d.Per i corsi internazionali, nei criteri di ammissione è prevista la certificazione di un livello minimo di competenze linguistiche specifiche?

Nel test di ammissione 5 quesiti su 50 saranno scritti in lingua inglese e lo studente dovrà rispondere in inglese. L’esito delle risposte date a questa specifica sezione del test sarà oggetto di specifica valutazione determinandosi, in capo allo studente ammesso con un debito di formazione iniziale sulla lingua straniera,unOFA_nella lingua inglese.

5. Risorse previste

a. Sono previste aule e altre infrastrutture (laboratori, aule, biblioteche, ecc.) adeguate alle caratteristiche del CdS e al raggiungimento degli obiettivi formativi dichiarati?

Il Centro di Ricerca Biomedico “Emanuele Altomare” dispone,nel terzo plesso,di 4 specifiche aule da 45 posti che sono destinate al Corso. Inoltre, con la programmazione triennale si intende ampliare ulteriormente gli spazi destinati alla didattica. Il Centro si avvale inoltre di una Biblioteca Interdipartimentale dotata di circa 1700 volumi (di cui 632 inerenti specificamente le tematiche del CdS (come da tabella successiva) e oltre 3000 riviste (cartaceo e on –line). La biblioteca è dotata di un’ampia sala lettura (oltre 30 postazioni, comprese quelle predisposte per la consultazione informatica). Il Centro dispone di numerosi laboratori di ricerca dotati delle più avanzate attrezzature scientifiche per i vari ambiti di ricerca biomedica.Inoltre, sono in via di attivazione, 5 laboratori didattici(Obiettivo B, azione b programmazione triennale). Di seguito un’elencazione più analitica delle infrastrutture che saranno a disposizione degli studenti del corso.

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Tipologia Descrizione sintetica

Attrezzature e/o Laboratori

Il Centro di Ricerca Biomedico dispone di diversi laboratori dotati delle piu moderne attrezzature per la ricerca biomedica (biologia molecolare, citometria di flusso e cellsorting, colture cellulari, microscopia ottica e confocale, spettrometria di massa, spettrofluorimetria, ossigrafia ad alta risoluzione, cromatografia liquida ad alta pressione, attrezzature per ingegneria genetica, sequenziamento di DNA, spettroscopia).E’ inoltre dotato di: ultracentrifughe, densitometri e spettrofotometri UV-vis,HPLC, PCR, apparati per elettroforesi orizzontale e verticale, sequenziatore di DNA, cappe a flusso laminare ed incubatori, microscopio ottico e a fluorescenza, microscopio elettronico.Tutte queste apparecchiature consentono di effettuare analisi chimiche, biochimiche, biomolecolari, genetiche e colture cellulari e possono essere utilizzate anche a scopo didattico.. Lo stabulario convenzionale permette l’utilizzo di animali di piccola taglia per sperimentazioni in vivo.

Patrimonio librario

Consistenza in volumi e copertura delle tematiche in corso

La Biblioteca del Polo Biomedico è provvista di numerosi volumi che coprono ampiamente le tematiche del corso:

Chimica e Biochimica (60 volumi) Biologia cellulare e molecolare (42 volumi) Genetica (20 volumi) Fisica, Matematica e Statistica (92 volumi) Fisiologia (40 volumi) Patologia Generale ed Immunologia (110 volumi) Farmacologia (67 volumi) Gastroenterologia, epatologia e nutrizione clinica (62 volumi) Terapia del dolore, anestesiologia e terapia intensiva (30 volumi) Inglese Scientifico, Dizionari ed Enciclopedie Medico-Scientifiche

(109 volumi)

Abbonamenti a riviste (numero, annate possedute, copertura delle tematiche del corso)

Le riviste di seguito elencate offrono un’ampia copertura delle tematiche del corso:

Hepatology (2004 – 2014) Journal of Hepatology (2004 – 2014) Free Radical Research (2008 – 2014) Free Radical Biology and Medicine (2004 – 2008) Internal and Emergency Medicine (2010 – 2014) FASEB Journal (2006 – 2009) New England Journal of Medicine (2006 – 2014). Nature Methods (2009,2010, 2011, 2012, 2013) Journal of Cystic Fibrosis (2009,2010,2011,2012,2013) Lab Animal Europe (2013) Biotechniques (2009,2010,2011,2012,2013) Archives of Medical Research (2013) European J annesthesiology dal 2002, Minerva Anestesiologica dal 1990, Intensive care medicine dal 1989

Inoltre la Biblioteca del nuovo centro di ricerca del Polo Biomedico è

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provvista di numerose annate relative ad ulteriori 85 riviste cartacee.

E-resources Banche dati (accesso al contenuto di insiemi di riviste e/o collane editoriali)

L’Università di Foggia aderisce al Consorzio CIBER (Comitato Interuniversitario Basi dati ed Editoria in Rete), per cui gode del servizio di Emeroteca Virtuale, una Digital Library che garantisce l’accesso in Rete a piu di 5.600 riviste in ambito STM (Science, Technology, Medicine).I principali editori accessibili in piattaforma sono:

American Chemical Society Cell Press Emerald Group Publishing Elsevier Science Institute of Physiscs Kluwer law International Springer Analisistatistica (GraphPad 6.0, SPSS 13.0, R per Windows,

Microsoft Excel) Elaborazione digitale delle immagini di microscopia, Western Blot,

immunofluorescenza (ImageJ) Analisi ossigrafica (HansatechOxygraph Plus) Analisi citofluorimetrica (FlowJo) Software per Real-Time PCR (Bio-Rad CFX Manager, Applied

Biosystem SDS v 2.3) Software bioinformatici (J-Express Pro 2.7, Blast at NCBI, easy

LINKAGE)Trial su piattaforme e banche dati istituzionali

Software specificatamente attinenti ai settori di ricerca previsti

ImageJ 1.48u – WayneRasband, National Institute of Health, USA – (software per analisi di immagine)GraFit 4.0.13 – Erithacus Software Limited (software per rappresentazione grafica, modelling e analisi di dati)HyperChem – Hypercube (software per modelling molecolare)Software per il calcolo statistico:

- Stata MP per Mac OS 10- Epi info (open source)- R (open source)- Software per l’organizzazione delle referenze bibliografiche come

End NoteInoltre il Nuovo centro di ricerca del Polo Biomedico dispone di software per attrezzature informatiche (PC, periferiche e video proiettore) nonché per il supporto diaule multimediali con impianto di amplificazione e videoproiezione, teleconferenza e registrazione audio e video.

Spazi e risorse per i dottorandi e per il calcolo elettronico

Infrastrutture disponibili: Aula Multimediale di Medicina Internac/o Az. Osp.-Univ. “OO.RR.” –

Foggia (70m2) (dotata di attrezzature informatiche - PC, periferiche – impianto di amplificazione e di videoproiezione, connessione internet LAN e WI-FI)

Aula Dottorato di Ricerca in Medicina Sperimentale e Rigenerativa presso il Polo Biomedico “Emanuele Altomare” di circa 80m2 (dotata di attrezzature informatiche Computer portatili e pc in postazioni fisse presso la sede del dottorato- PC, periferiche – impianto di amplificazione e di videoproiezione, connessione internet LAN e WI-FI)

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Software Statistica 10 (statsoftsrl , PD,) acquistato e aggiornato dal 2006 circa

Disponibilità di studio e accesso ad internet negli uffici del reparto di anestesia e rianimazione

Altro Si dispone infine di attrezzatura basilare per didattica e ricerca

6. Assicurazione della Qualità

a.L'organizzazione progettataper il CdS si connette alle procedure del processo di AQ?

Il corso si allinea perfettamente al Sistema di Assicurazione della Qualità di Ateneo ricevendo costante impulso al miglioramento continuo per il tramite del Presidio della Qualità e degli organi interdipartimentali di area medica deputati all’assicurazione della qualità dei servizi didattici e di ricerca offerti.Il Presidio di Qualità ha, infatti, la funzione di mettere in campo tutte quelle attività necessarie ad assicurare la realizzazione dei monitoraggi dei CdS e degli adempimenti relativi alla AQ a livello di Ateneo e nei CdS. Attiva ogni iniziativa utile a promuovere la Qualità all’interno dell’Ateneo. Si premura che funzioni il processo di follow-up a seguito delle visite esterne.

In particolare, il Presidio della Qualità di Ateneo (PQA) svolge le seguenti funzioni

1. Progetta il sistema di assicurazione della qualità dei corsi di studio e della ricerca di Ateneo;2. Monitora l’applicazione del sistema in ogni corso di studio e in ogni dipartimento;3. Monitora i risultati dei processi formativi per renderli disponibili ai fini dell’assicurazione e

autovalutazione/valutazione interna della qualità;4. Promuove la cultura della qualità anche attraverso interventi formativi;

Presso ciascun corso di studi è attiva un’apposita Commissione per l’Assicurazione della Qualità (denominata GAQ=Gruppo di Assicurazione della Qualità) di cui fa parte anche il manager didattico di riferimento; inoltre, presso ciascun Dipartimento è attiva una Commissione per la Ricerca Dipartimentale (CRD) di cui fa parte un manager della ricerca. Le competenze delle Commissioni sono indicate nel modello di qualità di Ateneo e possono essere integrate dai Dipartimenti che le nominano. Ciascuna commissione ha la responsabilità della redazione dei documenti previsti dal sistema AVA-ANVUR e quindi della proposta di azioni di miglioramento, anche sulla scorta delle indicazioni provenienti da parte del PQA e dalle Commissioni paritetiche studenti-docenti previste dalla L.240/2010. Pertanto, il Corso si avvarrà di un Gruppo per l’Assicurazione della Qualità (GAQ) composta dal Coordinatore del Corso e da due docenti che fanno parte dei docenti di riferimento del CdS, da due studenti e da una rappresentanza dello staff a presidio del management dei corsi di laurea di area medica dell’Università di Foggia. Saranno chiamate a partecipare ad alcune riunioni del GAQ anche le aziende facenti parte del Comitato di indirizzo.

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