professione veterinaria, anno 2012, nr 17

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012 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 9, numero 17 dal 14 al 20 maggio 2012 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona 17 2 ECM La Conferenza Stato Regioni ha rag- giunto l’Accordo sul nuovo sistema di formazione continua in medicina. Il do- cumento contiene le Linee guida per i Manuali di accreditamento dei provider; disciplinato l’albo nazionale dei provi- der, crediti formativi triennio 2011/2012, il ruolo degli ordini e il siste- ma di verifiche e controlli. RANDAGI Sono circa 700 mila i cani randagi in I- talia, secondo le stime del MinSal. Ma 8 Regioni non li hanno forniti. Sono cir- ca 22 mila le colonie feline 'censite', mentre i cani vaganti che hanno fatto il loro ingresso nei canili sono stati 102.365, con 69.464 gatti sterilizzati. MICROCHIP La metà dei cani milanesi è senza chip. La stima è di Palazzo Marino, che conta, nelle famiglie di Milano, più cani che bambini. I milanesi fra 0 e 6 anni sono oggi poco meno di 84 mila. I cani stimati sono fra i 100 e i 120 mi- la; 85 mila quelli iscritti all'anagrafe ca- nina della Asl. TFA Il Ministero dell'Istruzione e dell'Univer- sità sta per abilitare oltre 20 mila docen- ti in tutta Italia, attraverso i cosiddetti ti- rocini formativi attivi (TFA), ma alle pro- ve non sembrano ammessi i laureati in medicina veterinaria. La Fnovi si è rivol- ta al Ministro dell'Università Francesco Profumo chiedendo chiarimenti. SUINI La Commissione Europea ha racco- mandato la piena applicazione del divie- to relativo ai sistemi di stabulazione indi- viduale per le scrofe a partire dal 1° gen- naio 2013. La direttiva 2008/120/CE impone che scrofe e scrofette siano al- levate in gruppo per circa due mesi e mezzo del periodo di gravidanza in tutte le aziende che contano almeno dieci scrofe. BREVETTI 59.300 marchi comunitari in 12 anni. I- talia quinta per depositi. L’ambito medi- co e veterinario sono quelli in cui si è maggiormente espressa “la genialità dei nostri connazionali”, riconosciuta attraverso il brevetto Ue. Lo dice l’ulti- mo rapporto di Unioncamere: dal 1999 al 2010, medicina e veterinaria sono al primo posto fra le classi tecnologiche delle domande italiane di brevetto. TRE SU QUATTRO PER IL VALORE LEGALE A PAGINA 3 IMPORT ECCEZIONALE DI FARMACI A PAGINA 3 A PAGINA 4 A PAGINA 10 A PAGINA 13 A PAGINA 26 LASA LOOK ALIKE SOUND ALIKE FILIERE SUINICOLE E SOSTENIBILITÀ CAMBIO DI PARADIGMA IN VENETO INAUGURATA LA “NUOVA” SIMIV PREDNISOLONE BREVI ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA Molecola endogena o residuo? Il Consiglio Superiore di Sanità non esclude il “ fattore stress ”. Soddisfazione in SIVAR: noi i primi a sollevare il dubbio. LA CONSULTAZIONE ONLINE VOLUTA DAL MINISTRO DELL’ISTRU- ZIONE FRANCESCO PROFUMO sì è conclusa il 24 aprile e sono state più di 20mila le risposte complete (oltre 30mila quelle pervenute) al quesito propo- sto sul tema del valore legale della laurea. Gli italiani ancora una volta si sono dimostrati conservatori e circa 15mila, tre su quattro, si sono espressi a favore del mantenimento del valore legale del titolo di studio. Molte associazioni e sindacati si erano espressi contro questo sondaggio preoccupati per l’aboli- zione del valore legale, ma alla fine il risultato li ha certamente rincuorati delu- dendo quanti, fra cui lo stesso Ministro, puntavano su un rinnovamento del si- stema istruzione liberandosi da vecchie abitudini ormai superate. Questi dati, secondo Attilio Oliva Presidente di TreeLLLe, “mostrano lo scontro fra due cul- ture. La certificazione, cara ai mediocri, e la voglia del confronto sul mercato, tipica di chi vale”. La nostra posizione è ancora diversa. Difendiamo da sem- pre un percorso formativo (Corso di Laurea, Esame di Stato magari dopo un periodo di praticantato) “certificato”, come riteniamo utili altre certificazioni (BPV e ISO), a garanzia del livello qualitativo delle prestazioni e quindi del clien- te. Quello che riteniamo sbagliato è che la laurea abbia lo stesso valore legale indipendentemente dalla qualità del Corso di Laurea. Questo livellamento fa- vorisce le università peggiori che possono continuare a sopravvivere, nono- stante il loro livello scadente, solo come fabbriche di diplomi senza contenuti, ma comunque “pezzi di carta” con valore legale. Senza concorrenza non ci sarà mai una crescita generale del nostro sistema universitario. PROTOCOLLO ANMVI AIA FNOVI: MINSAL PRONTO ALLA RATIFICA “Una buona cooperazione tra pubblico e privato”. Questo il senso del Protocollo AIA ANMVI FNOVI sul veterinario di fiducia se- condo la Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veteri- nari del Ministero della Salute, che l’11 maggio ha aperto i lavori del 14 Congresso SIVAR. "Sburocratizzare e semplificare" aiuterà anche l'epide- mio-sorveglianza, ha detto Gaetana Ferri, aggiungendo: "Il Ministero ci crede, abbiamo l'ambizione di poter- lo fare". "Ci vuole una figura garante dell'allevamento" e i tempi sono maturati ora, perché lo chiede il "regolamento di polizia veterinaria europeo" (l'Animal Welfare Strategy), ma anche perché si sono chiariti i ruoli e i compiti. Nel ripercorrere la legislazione sul veteri- nario d'azienda, la dirigente ministe- riale ha ricordato come già la Diretti- va 97/12/CE introducesse questo veterinario, definendolo "riconosciu- to". Tuttavia, questa direttiva è rima- sta "inattuata", perché delineava un soggetto che non doveva avere rap- porti economici con l'azienda zoo- tecnica, e individuava una sorta di soggetto terzo fra il veterinario priva- to e quello pubblico, difficilmente concretizzabile. Oggi si parla di vete- rinario "di fiducia", una definizione "accattivante", ha detto Gaetana Fer- ri, con compiti di assistenza e di con- sulenza rispecchiabili nella legislazio- www.anmvioggi.it L’informazione Veterinaria On Line Fondo Sanitario A.N.M.V.I. Salute risparmio e ne comunitaria, che è infatti alla base del Protocollo siglato da AIA ANMVI e FNOVI: il Regolamento CE 852/2004, il Regolamento 853/2004 e la PAC - Condizionalità. Un ruolo di assistenza e di consulenza, quello del veterinario d'azienda, che il Ministero della Salu- te guarda con interesse, per semplifi- care da un lato e implementare dal- l'altro: "Siamo interessati alle rendi- contazioni automatizzate e allo snelli- mento dei flussi informativi, così co- me a cooptare i dati che vengono dal settore privato - ha detto Gaetana Ferri - dati che ci aiutano a conoscere la situazione in atto". Un esempio è - ha detto la dirigente ministeriale - l'Anagrafe Nazionale Felina che raccoglie dati volontari, utile anche al sistema delle anagrafi ufficiali. Si va verso uno "spo- stamento dei controlli in allevamento" che richiede una "buona cooperazio- ne" tra veterinari ufficiali e veterinari privati, anche nelle aree marginali che hanno maggiori difficoltà a prepararsi al futuro. Le basi di questa collabora- zione sono già state gettate in una raccomandazione OIE del 2006, "an- cora molto attuale". Tutto questo "non avverrà domani mattina", per- ché "c'è un processo culturale da co- struire", ma il Ministero della Salute ha "sostenuto entusiasticamente questo Protocollo" ed è "pronto alla ratifica ufficiale di questo sistema non appe- na sarà avviato".

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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Page 1: Professione Veterinaria, Anno 2012, Nr 17

012SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 9, numero 17 dal 14 al 20 maggio 2012Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona17 2

ECMLa Conferenza Stato Regioni ha rag-giunto l’Accordo sul nuovo sistema diformazione continua in medicina. Il do-cumento contiene le Linee guida per iManuali di accreditamento dei provider;disciplinato l’albo nazionale dei provi-der, crediti formativi triennio2011/2012, il ruolo degli ordini e il siste-ma di verifiche e controlli.

RANDAGISono circa 700 mila i cani randagi in I-talia, secondo le stime del MinSal. Ma8 Regioni non li hanno forniti. Sono cir-ca 22 mila le colonie feline 'censite',mentre i cani vaganti che hanno fatto illoro ingresso nei canili sono stati102.365, con 69.464 gatti sterilizzati.

MICROCHIPLa metà dei cani milanesi è senzachip. La stima è di Palazzo Marino,che conta, nelle famiglie di Milano, piùcani che bambini. I milanesi fra 0 e 6anni sono oggi poco meno di 84 mila.I cani stimati sono fra i 100 e i 120 mi-la; 85 mila quelli iscritti all'anagrafe ca-nina della Asl.

TFAIl Ministero dell'Istruzione e dell'Univer-sità sta per abilitare oltre 20 mila docen-ti in tutta Italia, attraverso i cosiddetti ti-rocini formativi attivi (TFA), ma alle pro-ve non sembrano ammessi i laureati inmedicina veterinaria. La Fnovi si è rivol-ta al Ministro dell'Università FrancescoProfumo chiedendo chiarimenti.

SUINILa Commissione Europea ha racco-mandato la piena applicazione del divie-to relativo ai sistemi di stabulazione indi-viduale per le scrofe a partire dal 1° gen-naio 2013. La direttiva 2008/120/CEimpone che scrofe e scrofette siano al-levate in gruppo per circa due mesi emezzo del periodo di gravidanza in tuttele aziende che contano almeno dieciscrofe.

BREVETTI59.300 marchi comunitari in 12 anni. I-talia quinta per depositi. L’ambito medi-co e veterinario sono quelli in cui si èmaggiormente espressa “la genialitàdei nostri connazionali”, riconosciutaattraverso il brevetto Ue. Lo dice l’ulti-mo rapporto di Unioncamere: dal 1999al 2010, medicina e veterinaria sono alprimo posto fra le classi tecnologichedelle domande italiane di brevetto.

TRE SU QUATTRO PER IL VALORE LEGALE

A PAGINA 3

IMPORTECCEZIONALE

DI FARMACI

A PAGINA 3 A PAGINA 4 A PAGINA 10 A PAGINA 13 A PAGINA 26

LASALOOK ALIKE

SOUND ALIKE

FILIERE SUINICOLE

E SOSTENIBILITÀ

CAMBIO DI PARADIGMA

IN VENETO

INAUGURATA LA “NUOVA”

SIMIV

PREDNISOLONE

BREVI

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

Molecolaendogena o residuo?Il Consiglio Superiore di Sanità nonesclude il “fattore stress”. Soddisfazione in SIVAR: noi i primi a sollevare il dubbio.

LA CONSULTAZIONE ONLINE VOLUTA DAL MINISTRO DELL’ISTRU-ZIONE FRANCESCO PROFUMO sì è conclusa il 24 aprile e sono state piùdi 20mila le risposte complete (oltre 30mila quelle pervenute) al quesito propo-sto sul tema del valore legale della laurea. Gli italiani ancora una volta si sonodimostrati conservatori e circa 15mila, tre su quattro, si sono espressi a favoredel mantenimento del valore legale del titolo di studio. Molte associazioni esindacati si erano espressi contro questo sondaggio preoccupati per l’aboli-zione del valore legale, ma alla fine il risultato li ha certamente rincuorati delu-dendo quanti, fra cui lo stesso Ministro, puntavano su un rinnovamento del si-stema istruzione liberandosi da vecchie abitudini ormai superate. Questi dati,secondo Attilio Oliva Presidente di TreeLLLe, “mostrano lo scontro fra due cul-ture. La certificazione, cara ai mediocri, e la voglia del confronto sul mercato,tipica di chi vale”. La nostra posizione è ancora diversa. Difendiamo da sem-pre un percorso formativo (Corso di Laurea, Esame di Stato magari dopo unperiodo di praticantato) “certificato”, come riteniamo utili altre certificazioni(BPV e ISO), a garanzia del livello qualitativo delle prestazioni e quindi del clien-te. Quello che riteniamo sbagliato è che la laurea abbia lo stesso valore legaleindipendentemente dalla qualità del Corso di Laurea. Questo livellamento fa-vorisce le università peggiori che possono continuare a sopravvivere, nono-stante il loro livello scadente, solo come fabbriche di diplomi senza contenuti,ma comunque “pezzi di carta” con valore legale. Senza concorrenza non cisarà mai una crescita generale del nostro sistema universitario.

PROTOCOLLO ANMVI AIA FNOVI: MINSAL PRONTO ALLA RATIFICA

“Una buona cooperazione trapubblico e privato”. Questo ilsenso del Protocollo AIA ANMVI FNOVI sul veterinario di fiducia se-condo la Direzione Generale dellaSanità Animale e dei Farmaci Veteri-nari del Ministero della Salute, chel’11 maggio ha aperto i lavori del 14Congresso SIVAR. "Sburocratizzaree semplificare" aiuterà anche l'epide-mio-sorveglianza, ha detto GaetanaFerri, aggiungendo: "Il Ministero cicrede, abbiamo l'ambizione di poter-lo fare". "Ci vuole una figura garantedell'allevamento" e i tempisono maturati ora, perché lochiede il "regolamento dipolizia veterinaria europeo"(l'Animal Welfare Strategy),ma anche perché si sonochiariti i ruoli e i compiti. Nelripercorrere la legislazione sul veteri-nario d'azienda, la dirigente ministe-riale ha ricordato come già la Diretti-va 97/12/CE introducesse questoveterinario, definendolo "riconosciu-to". Tuttavia, questa direttiva è rima-sta "inattuata", perché delineava unsoggetto che non doveva avere rap-porti economici con l'azienda zoo-tecnica, e individuava una sorta disoggetto terzo fra il veterinario priva-to e quello pubblico, difficilmenteconcretizzabile. Oggi si parla di vete-rinario "di fiducia", una definizione"accattivante", ha detto Gaetana Fer-ri, con compiti di assistenza e di con-sulenza rispecchiabili nella legislazio-

www.anmvioggi.it L’informazione Veterinaria On Line

Fondo Sanitario A.N.M.V.I.

Salute risparmioe

ne comunitaria, che è infatti alla basedel Protocollo siglato da AIA ANMVI eFNOVI: il Regolamento CE 852/2004,il Regolamento 853/2004 e la PAC -Condizionalità. Un ruolo di assistenzae di consulenza, quello del veterinariod'azienda, che il Ministero della Salu-te guarda con interesse, per semplifi-care da un lato e implementare dal-l'altro: "Siamo interessati alle rendi-contazioni automatizzate e allo snelli-mento dei flussi informativi, così co-me a cooptare i dati che vengono dalsettore privato - ha detto Gaetana

Ferri - dati che ci aiutano aconoscere la situazione inatto". Un esempio è - hadetto la dirigente ministeriale- l'Anagrafe Nazionale Felinache raccoglie dati volontari,utile anche al sistema delle

anagrafi ufficiali. Si va verso uno "spo-stamento dei controlli in allevamento"che richiede una "buona cooperazio-ne" tra veterinari ufficiali e veterinariprivati, anche nelle aree marginali chehanno maggiori difficoltà a prepararsial futuro. Le basi di questa collabora-zione sono già state gettate in unaraccomandazione OIE del 2006, "an-cora molto attuale". Tutto questo"non avverrà domani mattina", per-ché "c'è un processo culturale da co-struire", ma il Ministero della Salute ha"sostenuto entusiasticamente questoProtocollo" ed è "pronto alla ratificaufficiale di questo sistema non appe-na sarà avviato".

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Già nel 2010, la SIVAR eradel parere che le nume-rose positività ai corti-sonici, in alcuni alleva-menti del Nord Italia,andassero indagate per

verificarne le vere origini. Mentre gli alleva-menti rispondevano ai controlli e alle sanzio-ni con la richiesta di controanalisi, i mediciveterinari ipotizzavano possibili cause fisio-logiche all'origine delle positività a Predniso-lone e Prednisone nelle urine di vacche in-viate al macello a fine carriera. Ai primi dimaggio, in occasione di un convegno orga-nizzato dall’Istituto Zooprofilattico di Brescia(Prednisolone: molecola endogena o resi-duo?) si è parlato della presenza di predni-solone nelle urine dei bovini, di analisi dellecause e stato della ricerca. La svolta, a livel-lo ufficiale, è data da un parere del ConsiglioSuperiore di Sanità, adottato a gennaio diquest’anno, che rende giustizia ai dubbi diveterinari e ricercatori. La letteratura scientifica nel settore, infatti, èestremamente limitata e riporta studi spessocaratterizzati da numeri scarsamente signifi-cativi. Tuttavia, dai risultati di alcuni studisperimentali effettuati presso l'Università de-gli Studi di Torino e di Milano e presso l’IZ-SLER emerge la possibilità che livelli identifi-cabili di prednisolone nelle urine possano es-sere non associati a somministrazioni eso-gene di cortisonici. Da qui è partita la quarta sezione del Consi-glio Superiore di Sanità. Pareri e studi scien-tifici non fermano i procedimenti penali.L'auspicio è che l'autorevolezza delle fontine possa evitare altri e incidere sull'esito diquelli in corso.

LE PREMESSENella specie bovina il glicocorticoide surrenali-co più importante è il cortisolo, anche noto co-me "ormone dello stress". Nelle premesse delparere, il CSS aggiunge che nei mammiferi, la

11β-idrossisteroido-deidrogenasi (11 P-HSD)è presente sotto forma di isoenzimi diversi edè deputata all'interconversione fra la forma at-tiva - il cortisolo - e quella inattiva, il cortisone.Nel bovino si ha motivo di ritenere che la11βHSD (soprattutto quella epatica) possa es-sere responsabile anche in tale specie dell'in-

terconversione prednisolone/prednisone. So-no state condotte indagini alla base delle qualivi è la teoria che cortisolo e cortisone possa-no costituire dei precursori rispettivamente diprednisolone e prednisone in accordo, con laconstatazione che la maggioranza di nonconformità in ambito urinario sarebbe stata ri-

laPROFESSIONE VETERINARIA 17| 2012 Cortisonici Osservatorio farmaco 3

Confermati i dubbi dei buiatri sullepositività al prednisolone Il CSS: la sostanza può essere rilevabile anche in animali non sottoposti a trattamento.

Il prednisolone, appartenente alla classe dei glicocorticoidi, rappresenta una sostan-za ampiamente utilizzata nella pratica zootecnica, per fini terapeutici. Il suo impiego,per gli animali destinati alla produzione di alimenti, è consentito ad esclusivo scopo

terapeutico ed è strettamente regolato all'interno della Comunità europea, attraversola definizione di tempi di sospensione adeguati tra trattamento e macellazione e di li-miti massimi di residui (LMR) stabiliti in diverse matrici. Ogni altro uso è da considerar-si illecito ai sensi del DLgs 158/2006. A causa del suo impiego come promotore dellacrescita tale molecola può essere impiegata nella pratica illecita quale molecola "adeffetto anabolizzante” allo scopo di determinare non soltanto un incremento ponderalema anche un miglioramento della valutazione delle carcasse. Può essere altresì usato,in cocktail di preparazione clandestina, in associazione con altri principi attivi non con-sentiti, quali estrogeni, androgeni e beta-agonisti dei quali maschera l’uso illecito.

UTILIZZO ILLECITO E CONSENTITO

Importazione in via eccezionale di medicinale veterinarioÈpermesso importare il medicinale

in via eccezionale e in quantitàessenziali per la cura di singoli

animali. Resta fermo che, qualora il medici-nale in questione (già autorizzato in Italia, manon al momento commercializzato) sia di-sponibile sul territorio nazionale, non potràpiù essere introdotto da un Stato membro.Questa ulteriore precisazione del Ministerodella Salute al Presidente SIVE, Giorgio Ri-cardi, torna sul quesito avanzato dagli ippia-tri in merito all'indisponibilità di pergolide sulmercato nazionale. L'art. 10 del decreto legislativo 193/2006 (U-so in deroga per animali non destinati allaproduzione di alimenti) consente al veterina-rio responsabile, in via eccezionale, sotto lasua diretta responsabilità ed al fine di evitareall'animale evidenti stati di sofferenza, di trat-tare l'animale interessato, ove non esistanomedicinali veterinari autorizzati per curare u-

na determinata affezione di specie animale:a) con un medicinale veterinario autorizzatoin Italia per l'uso su un'altra specie animaleo per un'altra affezione della stessa specieanimale; b) in mancanza di un medicinale dicui alla lettera a): 1) con un medicinale auto-rizzato per l'uso umano. In tal caso il medi-cinale può essere autorizzato solo dietroprescrizione medico veterinaria non ripetibi-le; 2) con un medicinale veterinario autoriz-zato in un altro Stato membro dell'Unioneeuropea conformemente a misure nazionalispecifiche, per l'uso nella stessa specie o inaltra specie per l'affezione in questione, oper un'altra affezione. Pertanto, al verificarsi delle condizioni sopraesposte, il Ministero chiarisce che la norma-tiva vigente consente l'introduzione del me-dicinale. Nella medicina del cavallo - facevanotare la SIVE - il pergolide è impiegato co-me farmaco d'elezione nel trattamento della

Sindrome da disfunzione della pars interme-dia dell'ipofisi (più frequentemente indicatacome sindrome di Cushing o Cushing-like),malattia metabolica caratteristica dei cavallianziani, sempre più frequentemente diagno-sticata anche a seguito dell'ampliarsi dellafascia dei cavalli non destinati alle produzio-ni animali. Non esistono sul mercato alterna-tive terapeutiche e la forzata sospensionedel trattamento pone i soggetti affetti da talesindrome a rischio di complicanze moltogravi.La situazione commerciale ed aggiornata adoggi: UK/Ireland: September 2010; Ger-many: September 2010; USA: November2011. Attualmente il prodotto non è com-mercializzato in Italia anche se autorizzatonel nostro Paese. Non appena sarà reso di-sponibile sul territorio nazionale, il prodottonon potrà più essere introdotto da uno Sta-to membro. ■

scontrata in soggetti campionati al macello equindi in condizione di probabile stress.

IL PAREREIl Consiglio Superiore di Sanità ritiene che,“sebbene in condizioni normali non siano os-servabili livelli urinari significativi di predniso-lone nella specie bovina, non si possa ragio-nevolmente escludere la possibilità che, inparticolari condizioni stressanti quali la ma-cellazione, il prednisolone possa essere rile-vabile in basse concentrazioni anche in ani-mali non sottoposti a trattamento”. E inoltre “che sia possibile, anche se non an-cora chiaramente provata, la possibilità di unrapporto fra l'incremento delle concentrazio-ni di cortisolo urinario e la presenza di trac-ce urinarie di prednisolone; che, ad oggi,sulla base dei dati disponibili, non sia possi-bile individuare un "livello fisiologico" di pred-nisolone nelle urine delle varie categorie bo-vine; che sia consigliabile eseguire il prelievodi urine per la determinazione del predniso-lone in allevamento (e non al macello) e chetale prelievo sia effettuato in modo tale da e-vitare ogni possibile trasformazione del cor-tisolo in prednisolone da parte di batteri pro-venienti da contaminazione fecale”. E infine,“che sia necessario acquisire ulteriori dati inallevamento e al macello monitorando conattenzione il rapporto fra cortisolo e predni-solone”. ■

Semplificazioni? I titolari degli im-pianti in cui vengono curati, alleva-ti, e custoditi professionalmente a-

nimali devono essere autorizzati dalla A-SL. Lo chiarisce il Ministero della Salutein risposta ad un quesito sollevato dallaFnovi. L'autorizzazione, per la DirezioneGenerale della Sanità Animale e dei Far-maci Veterinari deve sussistere "anche inconsiderazione del fatto che la loro tenu-ta è facoltativa". In un'ottica di semplifi-cazione amministrativa e sulla scorta del-le decisioni già prese da molte Regioni, laFnovi sollecitava il Ministero su questo "i-nutile onere burocratico": le strutture ve-terinarie autorizzate non necessitano, os-servava la Federazione, di ulteriore auto-rizzazione per la detenzione di scorte. LaDirezione ministeriale ha invece ribaditol'obbligo di autorizzazione, concedendotuttavia che "nulla vieta che tale autoriz-zazione sia contestuale a quella rilascia-ta per lo svolgimento dell'attività stessa,purché sia espressa e non implicitamen-te inclusa in quest'ultima". La richiesta dichiarimento della Fnovi nasceva dall'as-senza di una norma inequivocabile, in ra-gione della quale la materia è stata disci-plinata in modo difforme dalle Regioni. LaToscana, ad esempio, non considera piùnecessaria una autorizzazione specificaper le scorte ritenendo l'adempimentogià assolto ed implicito nel rilascio del-l'autorizzazione sanitaria all'apertura del-la struttura. Uno sgravio per medici vete-rinari, pubblici e privati, che la Federazio-ne indicava al ministero della salute co-me concreto esempio di semplificazioneamministrativa.

AUTORIZZAZIONE ALLE SCORTE

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Page 4: Professione Veterinaria, Anno 2012, Nr 17

Èla prima volta per l'Italiadicono gli inquirenti, mal'uso di animali per na-scondere stupefacenti èuno dei nuovi strumentidel crimine internaziona-

le. Per ingestione o inserimento chirurgico, glistupefacenti sono nascosti in animali di ognispecie e attraversano le frontiere. Il "metodocolombiano" ha fatto la sua prima eclatantecomparsa in Europa nel 2003. (foto Europol) Risalirebbe al 2003 il primo processo a trecittadini britannici accusati di traffico di stu-pefacenti, mendiante l'uso di animali comecorrieri della droga (drug mules). Due Labra-dor ispezionati all'Aeroporto di Amsterdam,provenienti dalla Colombia, avevano della co-caina sotto cute. Era la prima volta che le au-torità d'Europa facevano la conoscenza del"metodo colombiano", già noto negli Stati U-niti: la droga viene inserita in animali vivi di va-rie specie ed età, anche cuccioli, per inge-stione, per impianto sottocute o per inseri-mento chirurgico. Eroina liquida, cocaina inprofilattici e guanti di lattice ovviamente nonsterilizzati, metodi che solo raramente e deltutto fortuitamente consentono all'animale disopravvivere al recupero delle sostanze, unavolta giunte a destinazione. Ad insospettire iveterinari delle dogane americane sono icomportamenti e l'aspetto dei cani, emaciati

e letargici, l'inappetenza e il vomito, oltre allavistosa presenza di suture chirurgiche pale-semente sospette e in pessimo stato. Inquesti casi le radiografie rivelano il contenu-to: immagini come quelle mostrate nei dos-sier di Europol e dalle cronache del caso no-strano di questi giorni. Europol, l'Ufficio euro-peo di polizia è l'agenzia di contrasto dell'U-nione europea preposta allo scambio e all'a-nalisi di intelligence in ambito criminale. Par-tecipa all'azione di contrasto promossa dagliStati membri dell'UE anche nel settore deltraffico di stupefacenti. L'Agenzia ha al proprio interno la EuropolSpecific Means of Concealment (ESMC) spe-cializzata nell'individuazione di metodi usatiper nascondere le droghe nei traffici interna-zionali. All'epoca dell'adozione della Legge210/2010, che ha introdotto il reato di traffi-co di animali da compagnia, l'allora MinistroFranco Frattini, propose di attivare una retedi controlli internazionali, coordinata da Eu-ropol, per una più stringente attività di con-trasto della filiera illegale di cuccioli. Quantoai due cani del caso di Pontedera, il rottwei-ler è stato affidato ad un canile rifugio, men-tre il Dogue de Bordeaux, è stato dato in affi-do ad una famiglia. È stato proprio il Doguede Bordeaux a consentire la scoperta di uningente traffico di stupefacenti: l'animale a-veva iniziato a stare male e la sorella del traf-

ficante lo ha portato dal veterinario. Qui lascoperta: nell'addome del cane cinque ovulicontenenti un chilo e mezzo di cocaina. Do-po le cure veterinarie gli animali stanno bene,ma gli inquirenti ipotizzano l'impiego di piùcani oltre ai due sequestrati. Proseguono an-che le ricerche per rintracciare l'autore degli

inserimenti in addome. Sui tatuaggi e micro-chip stranieri sono cominciati accertamenti,insieme all'Interpol, per scoprire la provenien-za dello stupefacente. Il trafficante è ancheaccusato di maltrattamento di animali, inconcorso con il "chirurgo" complice, non an-cora individuato. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 20124 Osservatorio farmaco Errori e illeciti

Il “metodo colombiano” è arrivatoanche in ItaliaAnimali usati come drug mules, corrieri della droga, anche in Italia

Look Alike. SoundAlike. Sbagliare èfacile e a volte letalePerché non c’è un progetto LASA anche inmedicina veterinaria?

Dalla pagina di ANMVI su Face-book, un farmacista ci ha invitatoa riflettere sulla oggettiva possi-

bilità di cadere in errore, quando ci si trova difronte ai cosiddetti LASA (Look Alike - SoundAlike) o SALA (Sound Alike - Look Alike). So-no quei medicinali che hanno nomi che sisomigliano o hanno un aspetto simile e sonouna delle più frequenti cause di errori in sa-nità. È un problema di portata globale, che inte-ressa da vicino le case produttrici, i medicie i pazienti dei Paesi avanzati. Il post del far-macista commenta la notizia del farmacoveterinario sostituito, il Synflex al posto delprescritto Sinulox, con esito mortale per ilcane. Il proprietario, per inciso, ci ha scrittoe ci terrà informati. “Errori capitano a tutti”, dice il farmacista suFB, e riferisce che “un mesetto fa un veteri-nario ha scritto decadurabolin al posto didepomedrol”. A parte che il decesso del paziente umanonon sarebbe stato liquidato in questi termi-ni, ci interessa qui evidenziare che “Metaceninvece che Metacam” (Deceduto in 3 giornicon ulcera gastrica, annota un Collega) im-pone di lavorare sulla prevenzione dell’erro-re. Sui LASA ci sono addirittura dei siti inter-nazionali che spiegano ai medici come evi-tare gli errori. Il primo consiglio è alle case farmaceutichee consiste nel verificare i nomi preesistentiprima di scegliere quello nuovo e di scon-giurare confusioni anche nelle scelte grafi-che e di colori delle confezioni; il secondoconsiglio è per i medici ed è quello di scri-vere in maniera leggibile ed inequivocabile inomi dei farmaci; un terzo è rivolto ai pa-zienti e li incoraggia a controllare - se è il ca-so anche sentendo il medico curante - chela terapia acquistata corrisponda a quellaprescritta. Una collega, su Anmvi/FB, dà unsuggerimento estremamente importante,quello di riportare sulla ricetta la dicitura“farmaco non sostituibile”. È una possibilità espressamente previstadal Decreto Liberalizzazioni all’articolo 11,benché inserita in un contesto di conteni-mento della spesa farmaceutica a carico delSSN: il farmacista è tenuto a fornire il medi-

cinale di prezzo più basso, a meno chesulla ricetta non risulti apposta dal medicol'indicazione della non sostituibilità delfarmaco prescritto. Il proprietario potrebbe anche essere invi-tato dal veterinario a fare attenzione alla nonsostituibilità, motivandola con i rischi con-nessi ai LASA e accrescendo la consapevo-lezza del problema. In umana tutto questo è stato fatto, ma an-che lì si tratta di una conquista molto recen-te. Per la prevenzione degli errori in terapia,l’Ufficio III della Direzione Generale dellaProgrammazione sanitaria del Ministero del-la Salute ha avviato il Progetto “Farmaci LA-SA e Sicurezza dei pazienti”. Il progetto,realizzato con la collaborazione dell’Ordinedei Farmacisti, l’AIFA e l’ISS ha consentitodi stilare per la prima volta un elenco dei LA-SA (nel 2010) e di divulgare una Raccoman-dazione per la prevenzione degli errori framedici, farmacisti, asl, ospedali, pediatri, a-ziende farmaceutiche. Il miglioramento della sicurezza nell’uso deifarmaci attraverso l’uso responsabile, an-drebbe applicato anche al paziente anima-le, per la prevenzione degli errori in terapia,anche tramite una più efficace e trasparen-te comunicazione tra tutti gli operatoricoinvolti. L’elenco dei LASA è iniziato su FB. ■

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Non tutti gli enti e istitutidella pubblica ammini-strazione, dalle scuole alSSN, hanno chiarito uffi-cialmente, quali siano lemodalità di accesso dei

dipendenti, tramite i pc aziendali. Uno degliinterrogativi riguarda per esempio l’accessoai siti istituzionali o delle organizzazioni sin-dacali che trattano argomenti strettamentecollegati al rapporto di lavoro in essere: nor-me di legge, contratti, ordinanze, modulisti-ca, ecc. Stesse incertezze riguardano anchele modalità per consultare la casella di postaelettronica, che viene sempre più richiestanei rapporti istituzionali. Cosa dice l'attualenormativa? Il quesito è stato soddisfatto da-gli esperti del Sole 24 ore (L’esperto rispon-de, 25-30 aprile) e lo riportiamo.(risposta a cura di Nicola Da Settimo) - Lamateria è regolata dalla direttiva 26 maggio2009, n. 2, con la quale il Dipartimento dellafunzione pubblica della presidenza del Con-siglio dei ministri interviene in merito all'utiliz-zo di internet e della casella di posta elettro-nica istituzionale sul luogo di lavoro. Secon-do la direttiva, «le Pubbliche Amministrazioni,in quanto datori di lavoro, sono tenute ad as-sicurare la funzionalità ed il corretto impiegodegli strumenti Ict da parte dei propri dipen-denti, definendone le modalità di utilizzo nel-l'organizzazione dell'attività lavorativa ed a-dottando le misure necessarie a garantire lasicurezza, la disponibilità e l'integrità dei si-stemi informativi».In capo ai dipendenti esiste l'obbligo, sancitoda norme di legge (anche di rilevanza penale)e di contratto, di adottare comportamenticonformi al corretto espletamento della pre-stazione lavorativa e idonei a non causaredanni o pericoli ai beni mobili ed agli stru-menti ad essi affidati, tra i quali vi sono le at-trezzature Ict (information and communica-

tion technology) e i sistemi informativi messia disposizione dall'amministrazione.In particolare, l'articolo 10, comma 3, del Co-dice di comportamento dispone che «il di-pendente non utilizza a fini privati materiale oattrezzature di cui dispone per ragioni di uffi-cio». Pertanto, l'utilizzo delle risorse Ict da partedei dipendenti, oltre a non dover compro-mettere la sicurezza e la riservatezza del si-stema informativo, non deve pregiudicare eostacolare le attività dell'amministrazione oessere destinato al perseguimento di interes-si privati in contrasto con quelli pubblici.La direttiva chiede che i lavoratori siano postiin grado di sapere quali sono le attività con-sentite, a quali controlli sono sottoposti, lemodalità del trattamento dei dati e in qualisanzioni possono incorrere nel caso di abusi.Al riguardo, viene raccomandata l'adozionedi un disciplinare interno adeguatamentepubblicizzato e di idonee misure di tipo orga-nizzativo. Nel caso di un collaboratore scola-stico, che di solito non fruisce per ragioni di

lavoro di una postazione internet, la direttivasuggerisce di regolamentare l'utilizzo di inter-net per svolgere attività che non rientrano trai compiti istituzionali, consentendo ai dipen-denti di assolvere incombenze amministrati-ve e burocratiche senza allontanarsi dal luo-go di lavoro (a esempio, per effettuare adem-pimenti online nei confronti di pubbliche am-ministrazioni e di concessionari di servizipubblici, o per tenere rapporti con istitutibancari e assicurativi).Tale modalità, purché contenuta nei tempistrettamente necessari allo svolgimento delletransazioni, avrebbe, inoltre, il vantaggio dicontribuire a ridurre gli spostamenti delle per-sone e gli oneri logistici e di personale perl'amministrazione che eroga il servizio, favo-rendo, altresì, la dematerializzazione dei pro-cessi produttivi. Viene, infine, ritenuto oppor-tuno che le amministrazioni esplicitino regolee strumenti anche per l'utilizzo della caselladi posta elettronica istituzionale. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 20126 Legale Sentenze e pareri

in collaborazione con

A.N.M.V.I.ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

Anagrafe nazionale georeferenziatadelle strutture

veterinarie italiane

www.struttureveterinarie.it

On line per il pubblico dal 16 maggio

Utilizzo del web e delle email sul luogo di lavoroQuali sono le regole per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni?

La società Autostrade Meridionali o-mette la manutenzione della recin-zione stradale: squarci e difetti di

recinzione permettono vie di fuga ai canie causano incidenti quando gli automo-bilisti tentano di scansare i cani vagantiche non dovrebbero stare sulle carreg-giate. Autostrade spa è responsabile?Ancora una volta no. La Cassazione, consentenza del 9 maggio scorso, ha con-fermato un orientamento già prospettatoin materia ed escluso la responsabilitàper la presenza di cani abbandonatinell’area di servizio. Fermo restando chenel caso specifico la polizia stradale nonaveva rilevato omissioni di manutenzio-ne delle recinzioni, la Cassazione sottoli-nea che la società di gestione non è te-nuta alla vigilanza 24 ore su 24 dell’interoterritorio autostradale. Risarcimento e-scluso quindi per il conducente del vei-colo vittima di un incidente provocato dacani entrati sulla carreggiata dell’auto-strada: non si può pretendere dal gesto-re un continuo controllo dell’infrastruttu-ra. Il caso è fortuito. Al conducente nonresta che pagare le spese di lite.

CANE IN CARREGGIATA:AUTOSTRADE NON

RISARCISCE

Chiudo la partitaIva ma resto iscrittoall’Albo. Si può?

“Vorrei chiudere la partita Iva marimanere iscritto all'Ordine. Sipuò fare? Non lavorando, d'ora

in poi non emetterò fatture. E posso mante-nere lo stesso indirizzo di studio (presso unamico) e la targa?” A questi interrogativi, ri-correnti fra i liberi professionisti, l’Esperto ri-sponde del Sole 24 Ore ha dato una rispostainteressante. “Sebbene non esista una nor-ma che imponga il possesso della partita Ivaper l'iscrizione all'albo, l'agenzia delle Entra-te considera l'iscrizione all'albo indice di e-sercizio abituale della professione, con con-seguente obbligo di pagamento dell'Iva exarticoli 1e 5 del Dpr 633/72. Sarà quindi pos-sibile che l'Agenzia chieda conto della can-cellazione della partita Iva con mantenimentodell'iscrizione all'albo, e a quel punto il pro-fessionista sarà tenuto a motivare la sua de-cisione. La situazione, espone anche al ri-schio che l’INPS possa contestare il manca-to pagamento dell’onere contributivo alla ge-stione separata, come lavoratore occasiona-le, in virtù del mantenimento dell’indirizzoprofessionale”. In conclusione, gli esperti del-la testata economica osservano che “non sicomprende il motivo per cui la lettrice, se nonvuole esercitare la libera professione, intendarimanere iscritta all'Ordine, e perché vogliamantenere la targa presso lo studio di un a-mico, potendo ciò rappresentare un'informa-zione quanto meno ingannevole nei confrontidel pubblico, comportamento certamentenon corretto anche alla luce del recente de-creto decreto legge 13 agosto 2011, n. 138”(cd Decreto Liberalizzazioni) ■

L’Ordine, “giudicenaturale”

Deve essere annullato, in quanto il-legittimo, il provvedimento di so-spensione cautelare dall'esercizio

della professione comminato dal consigliodell'Ordine al professionista senza sua previaaudizione. Se il professionista non viene sen-tito, infatti, la delibera con la sanzione disci-plinare contrasta sia con il principio costitu-zionale del diritto di difesa, sia con la leggesull'ordinamento della professione di avvoca-to (regio decreto legge 1578/33).Lo hanno chiarito le Sezioni unite della Cas-sazione (sentenza 3182/12) accogliendo il ri-corso contro una decisione del Consiglio na-zionale forense avanzato da un avvocato, in-quisito in sede penale per reati di tipo asso-ciativo-mafioso e di altri a questi strumentali.In particolare, il ricorrente ha lamentato di es-sere stato convocato davanti a due soli con-siglieri, e di non essere stato chiamato a par-tecipare alla riunione successiva in cui erastato assunto il provvedimento cautelare neisuoi confronti, emesso «da un collegio com-posto da 12 consiglieri assenti alla preceden-te udienza di convocazione e in assenza dialtri tre consiglieri». La Corte di legittimità haaccolto le doglianze del professionista e,cassata la decisione impugnata, ha stabilitol'annullamento del provvedimento di sospen-sione cautelare comminato nei confronti dellegale. Si legge in sentenza: «analogamentea quanto si verifica in sede penale, anche nelprocedimento disciplinare» deve essere sem-pre «garantito all'incolpato il diritto di essereconvocato e di esporre le proprie difese a-vanti al suo "giudice naturale", che è soltantoil "plenum" del consiglio dell'Ordine». ■

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di GIOVANNI STASSIDottore Commercialista, Torino

Il D.L. 6.12.2011 n. 201 ed il D.L.2.3.2012 n. 16 hanno apportato rile-vanti novità alla disciplina antirici-claggio. In particolare sono stati ri-visti i limiti per l’utilizzo di denarocontante, assegni “liberi” e libretti

al portatore. La circolare Min. Economia e Finanze16.1.2012 n. 2 ha fornito gli ultimi chiarimenti.Le nuove norme sono entrate in vigore il 6 di-cembre 2011 anche se, in sede di conversio-ne del D.L. 201 è stato precisato che non co-stituiscono infrazione le violazioni, relative ainuovi limiti di importo, commesse nel periodocompreso tra il 6.12.2011 ed il 31.1.2012.

UTILIZZO DI CONTANTIA partire quindi dal 6 dicembre 2011:• è vietato il trasferimento di denaro contan-

te o di libretti di deposito bancari o postalial portatore o di titoli al portatore effettuatoa qualsiasi titolo tra soggetti diversi, quan-do il valore oggetto di trasferimento ècomplessivamente pari o superiore a1.000,00 euro;

• il trasferimento è vietato anche quando èeffettuato con più pagamenti inferiori allasoglia che appaiono artificiosamentefrazionati.

La citata circolare ministeriale 2/2012 ha pre-cisato che: “L’importo di 1.000 euro è riferitoalla somma complessiva del trasferimento.Pertanto, è vietato anche suddividere artificio-samente un unico importo di 1.000 euro, osuperiore, in più pagamenti in contanti di im-porto singolarmente inferiore al limite previ-sto, ma relativi alla medesima transazione e-conomica”.Se la suddivisione di un importo pari o supe-riore a 1.000 euro dipende invece da con-tratti già stipulati tra le parti, di cui si possaavere contezza o prova, che prevedano ades. rateazioni o somministrazioni, in tal caso

può interpretarsi la molteplicità dei trasferi-menti come prassi commerciale e non elusio-ne della normativa in questione.Le violazioni sono punite con sanzioni ammi-nistrative dall’1% al 40% dell’importo trasferi-to. La sanzione minima ammonta ad euro3.000.Nel caso in cui gli importi trasferiti siano su-periori a 50.000,00 euro la sanzione sarà ap-plicata nella misura dal 5% al 40% dell’impor-to trasferito, sempre con un minimo di3.000,00 euro.Secondo il Ministero (Telefisco 2012) sonosanzionabili in solido sia chi trasferisce sia dichi riceve la somma in contanti.

ASSEGNIGli assegni bancari (o postali) sono rilasciatidalla Banca o dalla Posta con la clausola dinon trasferibilità.Il cliente può fare richiesta di rilascio di asse-gni in forma libera pagando per ciascun titolola somma di euro 1,50.Se gli assegni, rilasciati in forma libera, ven-gono utilizzati per importi pari o superiori a1.000,00 euro, devono recare non solo l’indi-cazione del nome o della ragione sociale delbeneficiario, ma anche la clausola di non tra-sferibilità.Le violazioni, come per l’utilizzo di contanti ol-tre la soglia, sono punite con sanzioni ammi-nistrative dall’1% al 40% dell’importo trasferi-to. La sanzione minima ammonta ad euro3.000.

Nel caso in cui gli importi trasferiti siano su-periori a 50.000 euro la sanzione sarà appli-cata nella misura dal 5% al 40% dell’importotrasferito, sempre con un minimo di 3.000 eu-ro.Anche agli assegni circolari si applicano lestesse limitazioni degli assegni bancari.La circ. Min. Economia e Finanze 16.1.2012n. 2 ha precisato che gli assegni utilizzati an-che per la medesima transazione non sonocumulabili ai fini del calcolo dell’importo totaledel trasferimento (la soglia, quindi, è intesaper ciascun assegno).

LIBRETTI AL PORTATOREIl saldo dei libretti di deposito bancari o po-stali al portatore non può essere pari o su-periore a 1.000 euro.I libretti con saldo pari o superiore a 1.000 eu-ro devono essere estinti ovvero il loro saldodeve essere ridotto ad una somma non ecce-dente i 1.000 euro entro il 31.3.2012.Nel caso di violazione dei nuovi limiti la san-zione amministrativa si applica con aliquotadal 20% al 40% del saldo con un minimo dieuro 3.000.Nel caso in cui il saldo sia superiore ad euro50.000 la sanzione sarà applicata con aliquo-te dal 30% al 60%.

TRASFERIMENTITRANSFRONTALIERI DI DENARO

CONTANTESi ricorda che il limite al trasporto oltre confi-ne di denaro al seguito è fissato in euro10.000. Se la somma trasportata è superiorea tale limite occorre dichiarare l’importo allaDogana.La dichiarazione può, a scelta del contribuen-te:• essere trasmessa telematicamente prima

dell’attraversamento della frontiera secon-do le modalità stabilite dall’Agenzia delleDogane (www.agenziadogane.it);

• essere consegnata in forma scritta al mo-mento del passaggio del confine

Il D.L. 16/2012 ha modificato l’importo dellesanzioni nel caso di violazione, differenzian-dole come segue:• dal 10% al 30% dell’importo trasferito - o

che si tenta di trasferire - in eccedenza ri-spetto al limite di 10.000 euro, se detta ec-cedenza non è superiore a 10.000 euro;

• dal 30% al 50% dell’importo trasferito - oche si tenta di trasferire - in eccedenza ri-spetto al limite di 10.000 euro, se detta ec-cedenza è superiore a 10.000 euro.

Resta fermo l’importo della sanzione minimafissata in 3.000 euro.Riguardo al sequestro delle somme a seguitodi violazione accertata è stato stabilito che:• potrà essere sequestrato il 30% dell’impor-

to eccedente il limite di 10.000 euro, qua-lora l’eccedenza non sia superiore a10.000 euro;

• potrà essere sequestrato il 50% dell’impor-to eccedente, in tutti gli altri casi.

Il denaro sequestrato sarà mantenuto a ga-ranzia del pagamento delle sanzioni.Pagamento delle sanzioni in misura ridottaIl soggetto cui è stata contestata una violazio-ne può chiederne l’estinzione effettuando unpagamento in misura ridotta: a) pari al 5 per cento del denaro contante

eccedente la soglia di 10.000 (o dell’im-porto dichiarato) se l’eccedenza non di-chiarata non è superiore a 10.000 euro;

b) pari al 15 per cento se l’eccedenza nonsupera i 40 mila euro.

Il pagamento può essere effettuato all’Agen-zia delle dogane o alla Guardia di finanza almomento della contestazione, o al Ministerodell’economia e delle finanze.È precluso il pagamento in misura ridottaqualora:a) l’importo del denaro contante eccedente

la soglia superi 40.000 euro;b) il soggetto cui è stata contestata la viola-

zione si sia già avvalso della stessa facoltàoblatoria nei cinque anni antecedenti la ri-cezione dell’atto di contestazione concer-nente l’illecito per cui si procede. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 20128 Fisco Antiriciclaggio

Nuovi limiti all’utilizzo di contanti,assegni e libretti al portatore

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a stili di vita sani con particolare riferimentoall’alimentazione, all’attività motoria, alleproblematiche legate all’alcolismo ed alle al-tre dipendenze patologiche, attivando ecoinvolgendo le risorse della comunità nellaelaborazione e nella realizzazione di progettisecondo un approccio intersettoriale;

• al consolidamento delle attività di screeningdi riconosciuta efficacia nei confronti dellepatologie neoplastiche (colon, cervice uteri-na, mammella);

• al sostegno operativo all’adozione di misureefficaci di profilassi delle malattie contagio-se;

• alla prevenzione primaria e secondaria dellemalattie cardio-cerebrovascolari, oncologi-che, respiratorie, metaboliche, traumatolo-giche in ambiente domestico e stradale.

Viene ribadito nel testo che sono riportate so-lo le linee di indirizzo della programmazione re-gionale, in quanto gli obiettivi ed azioni specifi-ci sono già stati declinati nel Piano Regionaledella Prevenzione e sono riferiti alle seguentiaree d'intervento 1. Prevenire gli eventi infortunistici in ambito

lavorativo e le patologie lavoro-correlate 2. Promuovere la cultura della salute nei con-

fronti dei datori di lavoro e dei lavoratori deicomparti a rischio

3. Prevenire le malattie suscettibili di vacci-nazione

4. Prevenire le malattie infettive per le qualinon vi è disponibilità di vaccinazione

5. Ridurre la mortalità per carcinoma dellamammella, della cervice uterina e del car-cinoma del colon-retto

6. Promuovere la prevenzione primaria e lapromozione di stili di vita sani per preveni-re le patologie cronico-degenerative e leloro complicanze

7. Ridurre l’incidenza e la mortalità per ma-lattie ischemiche del cuore e cerebrova-scolari

8. Prevenire gli eventi infortunistici in ambitodomestico, residenziale-protetto e strada-le

9. Prevenire le patologie da esposizione, pro-fessionale e non, ad agenti chimici, fisici ebiologici

10. Prevenire le malattie determinate dagli ali-

menti, ivi compresa l’acqua In quest’area e con specifico riferimento al-l’ambito veterinario si prevede di: • incrementare i controlli sulla corretta distri-

buzione ed impiego del farmaco veterinarionell’ottica di assicurare un più efficace siste-ma di farmacovigilanza;

• intensificare i controlli nei principali settori diproduzione e distribuzione degli alimenticon particolare riguardo alla verifica dei re-quisiti di sicurezza alimentare e di correttemodalità di tracciabilità, rintracciabilità ed e-tichettatura degli alimenti;

• contrastare le contaminazioni chimiche nel-le produzioni agro-zootecniche, incremen-tando i controlli con riferimento agli anabo-lizzanti, micotossine e contaminanti chimicidei mangimi.

11. Prevenire le Zoonosi e le malattie emer-genti

12. Assicurare il benessere animaleCon specifico riferimento al rapporto uomo-animale si prevede di: • promuovere le buone pratiche di allevamen-

to e la lotta agli animali infestanti, preveden-do la possibilità di attivare la collaborazionedei veterinari liberi professionisti, operantinelle aziende zootecniche in qualità di vete-rinari aziendali;

• potenziare il controllo demografico della po-polazione animale, aumentando gli interven-ti di sterilizzazione;

• potenziare il sistema di identificazione conmicrochip;

• implementare la lotta al randagismo e la tu-tela della incolumità dalle aggressioni deicani;

• promuovere lo sviluppo di buone pratiche digestione degli animali d’affezione anche aifini del loro impiego nelle attività sanitarie.

Per quanto riguarda il modello organizzativoDipartimentale rimangono mappati i seguentiservizi: • servizio di Igiene degli Alimenti e Nutrizione; • servizio di Igiene e Sanità Pubblica; • servizio di Prevenzione, Igiene e Sicurezza

negli Ambienti di Lavoro; • servizi veterinari; • servizio di Medicina Legale per un bacino di

1.000.000 di abitanti.

Viene individuato per il Dipartimento di Pre-venzione, quale obiettivo strategico della pro-grammazione regionale, la definizione e l’at-tuazione di un modello organizzativo di rete,che preveda l’individuazione di alcune funzionied attività da svolgersi su scala multizonale,con livelli di integrazione intradipartimentale,interdipartimentale, interistituzionale. Le funzioni implementabili su scala multizona-le saranno sostanzialmente ricondotte: • all'osservazione epidemiologica; • all'attività di educazione e di promozione

della salute; • alla definizione del rapporto ambiente-salu-

te e promozione della salute associabile afattori ambientali;

• all'attuazione coordinata di progetti nazio-nali di prevenzione delle malattie e promo-zione della salute;

• all'attività gestionali ed operative in caso diemergenze epidemiche o ambientali;

• al raccordo con le reti regionali di controllodelle emergenze territoriali;

• alla prevenzione dei traumi da incidenti stra-dali e domestici;

• alla pianificazione provinciale delle attività dicontrollo e promozione negli ambienti di la-voro tra pubbliche amministrazioni (D.Lgs.n. 81/2008).

Per l’ambito veterinario potrà essere definitauna rimodulazione del modello organizzativoanche su base interaziendale al fine di ottimiz-zare l’erogazione dei LEA.

Questo è quanto emerge leggendo il testo li-cenziato per quanto riguarda la programma-zione dell'area della prevenzione, sottolinean-do che il cambiamento del paradigma non èsolo programmatorio, ma soprattutto organiz-zativo del sistema sanitario veneto. In questotesto è stata resa evidente “l'azione” che tuttele strutture del Dipartimento di Prevenzionedovranno porre in atto per raggiungere gli o-biettivi di salute che il governo veneto vuolegarantire alla sua popolazione, attraverso unmodello organizzativo innovato.Quello che stiamo affermando risulta moltochiaro per l'assistenza ospedaliera, territorialee specialistica, dove il modello organizzativoospedaliero definito come modello per inten-sità di cure supera il modello funzionale gerar-chico verso un'organizzazione per processi,che invece è già il modello dell'assistenza ter-ritoriale e specialistica, dove tutti i professioni-sti pubblici e privati concorrono a creare valo-re lungo il percorso individuato di assistenza.Per l'area della promozione e della prevenzio-ne forse quest'aspetto è stato reso meno evi-dente nel testo, licenziato dalla V commissio-ne e che ha generato ansie e paure nella ca-tegoria, in particolar modo sulla tenuta dei ser-vizi veterinari. Noi riteniamo che ci sarà mododi chiarire nelle sedi opportune cosa s'intendeper “rimodulazione del modello organizzativosu base interaziendale” anche se consideran-do il riferimento ai criteri della programmazio-ne risultano molto chiari i principi ispiratori acui rifarsi, in modo particolare al punto riferitoalla centralità della concezione di “filiera dellasalute”, non solo per garantire la continuitàdell’assistenza e una presa in carico globaledel paziente, ma più in generale interpretandol’investimento sulla salute come elemento diprogresso locale, come diritto del singolo edovere della collettività, come creazione di un“valore” per il territorio locale.Principi riferiti alla Carta di Tallinn (2008) e chevede i servizi veterinari pubblici e la veterinariaprivata consapevoli dell'idea che far migliorarein salute la popolazione contribuisce al benes-sere sociale di ciascun Paese attraverso l’im-patto positivo sullo sviluppo economico, sullacompetitività e sulla produttività dello stesso. Quindi noi auguriamo a chi è responsabile del-le decisioni che si dovranno prendere in meri-to all'approvazione del testo licenziato dalla Vcommissione di fare gli opportuni migliora-menti al testo e di approvarlo nella consape-volezza che il Veneto aspetta questo investi-mento in salute per garantire in questa crisi e-conomica lo sviluppo umano, il benessere so-ciale ed economico e che la veterinaria, pub-blica e privata, proprio per il posizionamentonel territorio può concorrere utilmente alla suarealizzazione. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 201210 Riflessioni Sanità pubblica

di GIUSEPPE FAVARO

Èstato licenziato dalla Vcommissione nella sedutadel 5 aprile 2012 della Re-gione Veneto il testo con-tenente norme in materiadi programmazione socio

sanitaria e approvazione del piano socio-sani-tario regionale 2012-2016”.Tale testo sarà inviato al consiglio regionale delVeneto per l'approvazione e quindi il Veneto a-vrà il suo piano sanitario a cui seguiranno gliatti amministrativi di programmazione per larealizzazione dei contenuti del piano stesso. Ci sembra importante sottolineare come, a di-stanza di quindici anni dall’adozione del Pianosocio-sanitario regionale, con legge regionale3 febbraio 1996, n. 5, è stata raggiunta unatappa importante verso la ridefinizione dellaprogrammazione in materia, nell’intento di ag-giornare il sistema veneto ai cambiamenti so-cio-epidemiologici innovando i modelli orga-nizzativi sulla scorta delle migliori pratiche rea-lizzate in questi anni, perseguendo obiettivi diefficienza, efficacia ed economicità. L’analisi del testo ha evidenziato il mutare deibisogni assistenziali e la necessità di coniuga-re livelli assistenziali più appropriati in funzionedella crescita dell’aspettativa di vita con il pro-gressivo invecchiamento della popolazione econ l’aumento delle patologie cronico-dege-nerative collegate spesso alla disabilità. In questa nuova fase di programmazione sirafforzano ed innovano le scelte di politica sa-nitaria, socio-sanitaria e sociale con particola-re riferimento all’integrazione socio-sanitaria,alla sostenibilità del sistema, all’innovazionetecnologica ed organizzativa e alla misurabilitàe trasparenza delle azioni intraprese.

Nel testo, le scelte strategiche della program-mazione regionale sono riferite: • alla conferma dell’integrazione socio-sani-

taria, che costituisce l’elemento distintivodel SSR veneto e che si fonda sul ruolosvolto dai Comuni e dal Distretto socio-sa-nitario;

• al potenziamento dell’assistenza territoriale,consolidando il ruolo del Distretto socio-sa-nitario, ridisegnando la rete territoriale sullascorta di una filiera dell’assistenza in gradodi garantire un sistema di cure graduali;

• al completamento del processo di raziona-lizzazione della rete ospedaliera, delineandoreti cliniche funzionali ed estendendo mo-delli ospedalieri in cui la degenza sia defini-ta in base alla similarità dei bisogni (com-plessità clinica e intensità di cura richiesta);

• all'assunzione di iniziative per favorire un im-piego appropriato delle risorse professiona-li, ridefinendo modelli operativi, standard eparametri con cui misurare l’organizzazionedel lavoro ed il conseguente fabbisogno dipersonale.

Rispetto a questa cornice istituzionale, anchele attività di prevenzione vengono rilanciate at-traverso un capitolo specifico dal titolo PRO-MOZIONE DELLA SALUTE E PREVENZIONEDELLE MALATTIE individuando specifici o-biettivi di salute relativamente:• alla promozione della salute e l’educazione

Il cambio di paradigma dellaveterinaria nella Regione VenetoConsiderazioni sul piano socio-sanitario regionale 2012-2016

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laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 2012 Eventi Veterinari 11

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SEMINARIO REGIONALE SCIVAC VALLE D’AOSTADALLA DIAGNOSI VISIVA SEMPLICE A QUELLA IMPOSSIBILE

IN DERMATOLOGIA DEL CANE E DEL GATTOAosta, 24 Giugno 2012

RELATOREFrancesco Albanese

OBIETTIVILo scopo della giornata è quello di dare in-dicazioni al medico veterinario di base cir-ca la possibilità di poter effettuare una dia-gnosi visiva di alcune malattie dermatologi-che (valutando solo visivamente una lesio-ne) ed al contempo di come sia assoluta-mente impossibile ottenere una diagnosi vi-siva in altre malattie.

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed ini-zio dei lavori

9.30 Se c’è questa lesione abbiamo giàla diagnosi?

11.00 Pausa11.30 I principali errori di interpretazione:

lesioni uguali….malattie diverse!!!! 13.00 Relazione Commerciale a cura di

ROYAL CANIN: La dietetica in der-matologia: Quali novità?

13.30 Pausa14.30 Presentazione di casi clinici interat-

tivi15.30 Pausa16.00 Presentazione casi clinici interattivi17.00 Test di valutazione dell’apprendi-

mento e discussione finale17.30 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine della giornata

SEDEHotel Milleluci Loc. Porossan Roppoz, 15-11100 Aosta

Registrazione On line:http://registration.evsrl.it/?id=167

PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONIMonica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91E-mail: [email protected] www.scivac.it

Seminario Nazionale

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARIPER ANIMALI DA COMPAGNIA

FEDERATA ANMVI

EV Soc Cons ARL è una Società consistema qualità certificato ISO 9001:2008

Organizzato da

L’AGGRESSIVITÀNEL CANE E NEL GATTO: DAL RICONOSCIMENTO

ALLA PREVENZIONE

TORINO, 23-24 GIUGNO 2012

SOCIETÀ VETERINARI PIEMONTESIFEDERATA ANMVI

in collaborazione con l’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Torinoe con il Patrocinio della Regione Piemonte

SOCIETÀ ITALIANA DI SCIENZECOMPORTAMENTALI APPLICATE

RELATOREJAUME FATJOMed Vet, SRV, Dipl ECVDI,BarcellonaIl dr. Fatjo è nato a Barcellona

nel 1969 dove ha studiato presso l’Autono-mous University ed ha conseguito la Lau-rea in Medicina Veterinaria nel 1993 conse-guentemente il PhD nel 2007 sull’aggres-sione canina. È diplomato e attualmentePresidente dell’European College of Ani-mal Welfare and Behavioural Medicine, èAssistant Professor all’istituto di Neuropsi-chiatria. Al Parc de Salut Mar e direttoredell’Affinity Foundation – Animals andHealth presso il Dipartimento di Psichiatriae Medicina Forense dell’Autonomous Uni-versity di Barcellona. I suoi maggiori inte-ressi di studio si focalizzano sulle differen-ze culturali dei rapporti tra umani ed anima-li, sulla medicina comportamentale e lo svi-luppo di modelli animali per lo studio dei di-sturbi psichiatrici.

PROGRAMMA SCIENTIFICOSABATO 23 GIUGNO 2012

CHAIRMAN: Maria Teresa Miletto

8.30 Registrazione 9.15 Saluto del Presidente dell’Ordine

dei Veterinari di TorinoSaluto del Presidente SO.VE.P.

9.30 La biologia dell’aggressività nel ca-ne e nel gatto J.Fatjo

10.30 Pausa caffè11.00 Verso l’aggressività: influenze gene-

tiche ed ambientali sull’aggressivitànel caneJ. Fatjo

12.30 Pausa pranzo

CHAIRMAN: Maurizio Alliani14.00 Verso l’aggressività: influenze gene-

tiche ed ambientali sull’aggressivitànel gattoJ. Fatjo

15.30 Pausa caffè16.00 Classificazione clinica dell’aggressi-

vità e valutazione del rischio -J.Fatjo

17.30 Discussione18.00 Chiusura dei lavori

DOMENICA 24 GIUGNO 2012CHAIRMAN: Franco Fassola

8.30 Registrazione9.00 Approccio pratico alla prevenzione

dell’aggressività nel cane - J.Fatjo10.30 Pausa caffè11.00 Approccio pratico alla prevenzione

dell’aggressività nel gatto - J.Fatjo 12.30 Discussione13.00 Termine del seminario e rilascio de-

gli attestati

LA QUOTA COMPRENDE• Traduzione• Attestati di partecipazione• Coffee Break

SEDECentro Incontri della Regione PiemonteC.so Stati Uniti 23 - 10128 Torino

PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONIMonica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91E-mail: [email protected] www.scivac.it

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laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 201212 Eventi Veterinari

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARIPER ANIMALI DA REDDITO

ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI

ASSOCIAZIONE ITALIANA VETERINARIAMEDICINA PUBBLICA

ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI

A.N.M.V.I.ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

In collaborazione con

CORSI PRATIC I

FORMAZIONE PER L’ISPEZIONE ACCREDITATA

SEGRETERIA SCIENTIFICA ED ORGANIZZATIVASIVAR - Paola Orioli - Via Trecchi, 20 - CremonaTel. 0372 - 40.35.39 - Fax 0372 - 40.35.54E-mail: [email protected] Website: www.sivarnet.it

25/26 Settembre 2012 - Cremona, Centro Studi E.V.Le verifiche ispettive ufficiali secondo il pacchetto igiene

e la normativa vigente

13/14 Novembre 2012 - Cremona, Centro Studi E.V.La valutazione della shelf-life ed il ranking di rischio degli alimenti

PER OGNI EDIZIONERICHIESTO ACCREDITAMENTO PER 15 CREDITI FORMATIVI

CORSO DI BASE PER IL CONTROLLO DELLA DISPLASIA DELL’ANCAE DEL GOMITO, DELLA LUSSAZIONE DELLA ROTULA E DI ALTRE

PATOLOGIE SCHELETRICHE EREDITARIE DEL CANE Dal 29 Giugno al 1 Luglio 2012

CORSO AVANZATO, PER CHI HA GIÀ SEGUITO IL CORSO DI BASE,PER IL CONTROLLO DELLA LUSSAZIONE DELLA ROTULA NEL CANE

DI RAZZA E DI AGGIORNAMENTO SUL CONTROLLO HD/ED Sabato 30 Giugno 2012

Palazzo Trecchi - Cremona

DIRETTORE DEL CORSODr. Aldo VezzoniMed. Vet., Dipl. ECVSChairman della Commissione di letturaHD/ED FSALibero professionista, Cremona

ALTRI RELATORI Dott.ssa Federica RossiMed. Vet., Dipl. ECVDIMembro della Commissione di letturaHD/ED FSALibero professionista, Bologna

Michele PolliMed. Vet., PhD, Università degli Studi diMilano

Silvia BoiocchiMed. Vet., PhD, Libero professionista,Milano

OBIETTIVI DEL CORSOIl controllo e la prevenzione delle malattieereditarie, ed in particolare della displasiadell’anca e del gomito del cane, vengonosempre più richieste ai medici veterinari perun’aumentata consapevolezza, da parte diallevatori e proprietari di cani, dell’impor-tanza di una selezione riproduttiva finaliz-zata anche alla salute e al benessere.Il Corso, nell’ambito della Centrale di Lettu-ra della FSA e del protocollo ENCI per ilcontrollo della displasia dell’anca e del go-mito del cane, si propone di fornire ai medi-ci veterinari la competenza specifica perpoter meglio inserirsi nel sistema di control-lo di queste malattie scheletriche ereditariee di aumentare le proprie conoscenze suqueste patologie per poter offrire ai propriassistiti una consulenza competente ed ag-giornata. Il Corso comprende anche duesessioni pratiche interattive di interpretazio-ne radiografica della displasia dell’anca edel gomito del cane.

PROGRAMMA SCIENTIFICOPRIMO GIORNO

Venerdì, 29 Giugno 20128.30 Registrazione dei partecipanti 8.50 Saluto ai partecipanti, presentazio-

ne di relatori ed istruttori, informa-zioni pratiche sul Corso

9.00 La riproduzione selezionata ENCIed il controllo delle patologie sche-letriche ereditarie - A. Vezzoni

9.30 Aspetti di genetica delle patologiescheletriche ereditarie - M. Polli

10.30 Pausa caffè11.00 Displasia dell’anca: sviluppo ed a-

spetti clinici - A. Vezzoni11.45 Displasia dell’anca: aspetti radiogra-

fici - F. Rossi12.30 Displasia dell’anca: proiezioni e po-

sizionamento corretto per l’esameradiografico - A. Vezzoni

13.00 Pausa pranzo14.00 Displasia dell’anca: classificazione

internazionale - F. Rossi 14.30 Esercitazione collettiva sull’interpre-

tazione radiografica dei gradi di di-splasia dell’anca

15.30 Esercitazione individuale sull’inter-pretazione radiografica dei gradi didisplasia dell’anca

16.30 Pausa caffè17.00 Displasia del gomito: sviluppo ed a-

spetti clinici - A. Vezzoni 17.30 Displasia del gomito: proiezioni ed

aspetti radiografici - F. Rossi18.15 Displasia del gomito: classificazione

internazionale - F. Rossi

18.30 Esercitazione collettiva sull’interpre-tazione radiografica della displasiadel gomito

19.30 Termine della prima giornata

SECONDO GIORNO Sabato, 30 Giugno 2012

8.30 Esercitazione individuale sull’inter-pretazione radiografica della displa-sia del gomito

Parte comune con il Corso FSA Avanzato(9.30-19.30)

9.30 Contestazione dei giudizi ufficiali eperfezionamento dell’esecuzionedell’esame radiografico - A. Vezzoni

10.30 Impiego della radiologia digitale perl’esame ufficiale HD/ED - F. Rossi

11.00 Pausa caffè11.30 Necrosi asettica della testa del fe-

more - S. Boiocchi 12.00 Eziologia, patogenesi, epidemiolo-

gia e classificazione della lussazio-ne della rotula - A. Vezzoni

13.00 Pausa pranzo14.00 Protocollo FSA-ENCI per il controllo

della displasia dell’anca e del gomi-to - A. Vezzoni

15.15 Protocollo FSA-ENCI per la certifi-cazione della lussazione della rotu-la e della necrosi asettica della testadel femore - A. Vezzoni

15.45 Rapporto dei veterinari con gli alle-vatori e con i proprietari dei cani A. Vezzoni

16.30 Pausa caffè17.00 Esercitazione sulla visita di soggetti

con e senza lussazione della rotulae relativa classificazione e certifica-zione

19.00 Domande e risposte sugli argomen-ti della giornata

19.30 Termine della seconda giornata

TERZO GIORNO Domenica, 1 Luglio 2012

8.30 Valutazione precoce della displasiadell’anca nel cane in accrescimentoA. Vezzoni

9.30 Valutazione precoce della displasiadel gomito nel cane in accrescimen-to - F. Rossi

10.30 Pausa caffè 11.00 Possibilità terapeutiche e prognosi

per la displasia dell’anca - A. Vezzoni 12.00 Possibilità terapeutiche e prognosi

per la displasia del gomito S. Boiocchi

12.45 La displasia dell’anca nel gatto: de-finizione, classificazione e controlloS. Boiocchi

13.15 Discussione conclusiva 13.30 Termine del Corso

L’iscrizione comprende• abstract delle relazioni su CD • goniometro per la misurazione dell’ango-

lo di Norberg• attestato di frequenza• coffee break e light lunch offerti

PER INFORMAZIONISegreteria FSA - Elena BonettiVia Trecchi, 20 - 26100 CremonaTel. 0372/403511 - Fax 0372/403530E-mail: [email protected]

FSAFONDAZIONE SALUTE ANIMALE

In collaborazione con

ASSOCIAZIONE ITALIANA VETERINARIA DI MEDICINA PUBBLICA

ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI

RICHIESTO ACCREDITAMENTO PER I MEDICI VETERINARIDI 6 CREDITI FORMATIVI

Acqua e sanità pubblica veterinaria

OMCEO della Provincia di Enna

Ordine dei Medici Veterinaridella Provincia di Enna

con il patrocinio

Ordine dei Medici Veterinaridella Provincia di Enna

Comune di Enna

Regione Sicilia Rotary Distretto 2110

Pergusa (Enna) • 25-26 Maggio 2012

INFORMAZIONI: Segreteria AIVEMP - Dr.ssa Paola Orioli Tel. +39 0372 403541, Fax +39 0372 403540 - E-mail: [email protected]

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di GIOVANNA MARTELLIDipartimento di Scienze Mediche Veterinarie -

Alma Mater Studiorum, Università di Bologna

Premessa ovvia ma necessa-ria è che tutti gli interventidi seguito descritti devonosempre essere contestua-lizzati entro un quadro di ri-spetto di quanto sancito in

materia di legislazione alimentare, polizia vete-rinaria e normative per l’identificazione e la pro-tezione degli animali negli allevamenti. Un approccio sostenibile dovrebbe privilegiarel’espletamento dell’intero ciclo produttivo nel-l’ambito della stessa azienda - o comunqueentro un circuito di aziende consorziate - edessere sempre dimensionato alla superficie a-gricola utilizzabile ed alle caratteristiche geo-pedologiche della stessa.

SISTEMI INTENSIVI: IL COMPARTORIPRODUZIONE

Un approccio sostenibile deve tenere contodella massimizzazione dell’efficienza riprodutti-va delle scrofe poiché carenze a questo livellonon possono che tradursi in un peggioramen-to dell’economia e dell’impatto ambientale delsistema. Sotto il profilo della scelta geneticasono in generale da preferirsi le classiche raz-ze iscritte ai LL.GG. italiani e destinate alla pro-duzione del suino pesante (Large White, Lan-drace, verri Duroc) a motivo della buona prolifi-cità e dei minori problemi di fertilità rispetto agenotipi a più rapido accrescimento (evitandocioè la c.d. “sindrome della seconda figliata”,tipica di scrofe eccessivamente magre). Da unpunto di vista operativo, l’osservazione dellostato di nutrizione della scrofa (body conditionscore-BCS) può fornire indicazioni di estremautilità: scrofe troppo magre (BCS<2) devonoessere recuperate entro i primi 2/3 della gravi-danza (BCS ottimale al parto 3.5). È possibileeffettuare un flushing (incremento nella sommi-nistrazione del mangime dell’ordine di 0.5-1kg/capo/die dall’uscita della sala parto e sinoall’inseminazione) nell’intento di innalzare il nu-mero di ovuli liberati. Per il flushing possonoessere utilizzati sia mangimi da gestazione, siamangimi ad hoc (contenenti specifici supple-menti vitaminici). A livello di management è oggi pienamente ri-

conosciuta l’efficacia della “gestione a bande”.Essa consiste nella ripartizione in gruppi delleriproduttrici in funzione dello stadio fisiologico.All’atto pratico il parco-scrofe viene suddivisoin gruppi che si alternano nelle diverse fasi(svezzamenti, inseminazioni, parti); le tipologiemaggiormente utilizzate sono le bande setti-manali (le tre fasi si presentano con cadenzasettimanale entro la medesima settimana) equelle tri-settimanali (le tre fasi avvengono insettimane successive). I vantaggi sono rappre-sentati da una migliore gestione dell’igiene am-bientale (possibilità di applicare il “vuoto sani-tario”), da una maggiore possibilità di controlloin momenti critici che determina una più preci-sa possibilità di individuare il calore (che si ri-percuote sulla c.d. portata al parto, ossia sulrapporto fra scrofe partorienti/scrofe feconda-te) e da una migliore gestione del parto (mag-giore assistenza con riduzione della mortalitàneonatale, possibilità di effettuare un migliorpareggiamento delle nidiate etc.).

SISTEMI INTENSIVI: IL COMPARTOACCRESCIMENTO-INGRASSO

Per gli animali più giovani, quali i suinetti nel po-st-svezzamento, la sostenibilità passa attraver-so la riduzione degli interventi metafilattici(somministrazione di mangimi medicati a sco-po preventivo). In tale contesto, accanto all’a-dozione di rigide misure di profilassi diretta am-bientale (igiene), è opportuno ricorrere ad ali-menti ben digeribili, contenenti proteine a ele-vato valore biologico e additivati con sostanzecapaci di migliorare l’igiene del digerente (es.probiotici).Per i suini in accrescimento ingrasso l’obiettivoè principalmente focalizzato sulla riduzione del-l’emissione azotata che è subordinata allasomministrazione di un corretto apporto pro-teico e aminoacidico, quanto più consonopossibile all’effettivo fabbisogno (massimizza-zione della ritenzione azotata nella fase di ac-crescimento e riduzione dello spreco nel perio-do di ingrasso). A tale scopo è opportuno a-dottare almeno tre diverse formulazioni: dai 30ai 60 kg; dai 60 ai 100 kg e dai 100 ai 160 kg,cui, orientativamente, corrispondono tenoriproteici dell’ordine del 16, 14 e 12%. Le dietedevono essere opportunamente integrate conaminoacidi di sintesi (lisina in particolare).La ritenzione in fosforo può essere miglioratacon l’impiego di fosfati altamente digeribili o

con la somministrazione di enzimi (fitasi). Ri-spetto ai microelementi la loro ritenzione sem-bra essere migliorata dalla somministrazione dimix che apportino sia forme salificate che che-late.

OTTIMIZZAZIONE DEI CONSUMIIDRICI

Per tutte le categorie produttive occorre otti-mizzare l’apporto di acqua per assicurare unelevato grado di benessere animale e, nellostesso tempo, ridurre i possibili sprechi idriciche si tradurrebbero in un incremento del volu-me dei reflui. Rispetto agli abbeveratoi andran-no preferite soluzioni antispreco o, nel caso deiclassici abbeveratoi “a morso”, occorrerà por-re attenzione alle loro dimensioni (che dovran-no essere ben compatibili con quelle della boc-ca dell’animale), alla velocità di flusso dell’ac-qua e al loro posizionamento che andrà rego-lato nel tempo (altezza dal suolo appropriata aquella del suino posto in stazione quadrupe-dale col collo moderatamente esteso).Si rammenta come, nell’ottica della riduzionedegli sprechi idrici, sia da preferire per i lavaggil’uso di acqua sotto-pressione e la coordina-zione nell’utilizzo dei locali per ottimizzare gli in-terventi di pulizia.

VALUTAZIONE DEL BENESSEREANIMALE

La legislazione riguardante la protezione deisuini negli allevamenti è, come noto, estrema-mente dettagliata e dal rispetto della stessadovrebbe, per sé, derivare un elevato grado dibenessere animale. Un aspetto che nella suini-coltura intensiva che si rivela in generale comeparticolarmente carente, è quello relativo all’ar-ricchimento ambientale (necessità, esplicita-mente sancita dalla legge, di mettere a dispo-sizione dei suini, appartenenti a tutte le cate-gorie produttive, del materiale grufolabile chepermetta la naturale espressione del loro fab-bisogno esplorativo). I substrati maggiormentegraditi agli animali sono quelli di natura fibrosa(es. paglia) che, tuttavia, possono creare impe-dimento al deflusso delle deiezioni attraverso ipavimenti grigliati. Una soluzione di compro-messo risulta, pertanto, quella dell’impiego dicatene e corde pendenti che tuttavia esercita-no sul maiale solo una moderata attrattività. Ilricorso a oggetti di recupero (taniche, coperto-ni) è da evitare in maniera assoluta (sono og-getti insalubri e pericolosi). Sulla scorta di que-ste premesse risulta chiaro che la messa a di-sposizione di materiale fibroso opportunamen-te gestito (fibra sminuzzata eventualmente po-sta in dispensers e comunque rimossa primache possa creare problematiche igieniche o re-lative all’allontanamento dei liquami) rappre-senterebbe l’opzione ideale in termini di benes-sere animale (in condizioni di allevamento nonintensivo e di possibilità di accesso ad aree e-sterne, il problema del soddisfacimento delfabbisogno esplorativo risulta, viceversa, auto-maticamente risolto). Nei locali chiusi, affinchéil suino possa esplorare l’ambiente ed effettua-re comportamenti sociali, è importante garan-tire una buona illuminazione (la penombra nonè mai da considerarsi una soluzione ai proble-mi di aggressività che devono sempre essererisolti all’origine).Accanto alla problematica dell’arricchimentoambientale, è opportuno prestare attenzionealla possibilità offerta (o meno) agli animali dipotere ripartire il loro spazio disponibile nelle di-verse aree funzionali di riposo, di alimentazione

e “area sporca”. A tale scopo, accanto ad unasufficiente disponibilità in termini di superficie,è opportuno collocare gli abbeveratoi nella zo-na più fredda del box che verrà adibita daglistessi suini ad area umida-sporca nonché ga-rantire una zona confortevole per il riposo (as-senza di correnti, fondo asciutto, eventualepresenza di lettiera).Sotto il profilo applicativo, la valutazione del be-nessere animale può avere luogo, oltre che sul-la base della verifica del rispetto dei requisitistrutturali e manageriali (corretta costituzionedei gruppi, alimentazione ecc…), anche sul ri-lievo di alcuni semplici “animal criteria”, cioè dielementi direttamente valutabili sugli animali e,come tali, particolarmente efficaci per esprime-re il grado di adattabilità (e quindi di benesse-re) dei suini al peculiare contesto entro il qualesono allevati. Considerando un buono stato disalute come il prerequisito per l’ottenimento diun soddisfacente grado di benessere, un pri-mo indicatore potrà essere rappresentato dallafrequenza e dal tipo di interventi terapeutici ef-fettuati in azienda (analisi del registro dei tratta-menti) cui si accompagnerà un giudizio sullostato di salute globale degli animali basato susintomi di rapida rilevabilità (presenza di tosse,feci liquide ecc…). Un secondo tipo di osserva-zioni di facile esecuzione è relativo alla valuta-zione di distretti del corpo degli animali che sia-no particolarmente “eloquenti” in termini di be-nessere animale: l’esame della superficie cuta-nea potrà, infatti, evidenziare alterazioni tipica-mente riconducibili a situazioni ambientali e ge-stionali inappropriate. Lesioni delle orecchiecostituiscono spesso gli esiti di combattimentiper stabilire una gerarchia fra suinetti di nidiatediverse collocati in gabbie comuni nel postsvezzamento, morsicature della coda (c.d. “tailbiting”) sono espressione di svariate problema-tiche che spaziano dalla frustrazione del fabbi-sogno esplorativo per carenza di arricchimen-to ambientale, al sovraffollamento, alle carenzealimentari, alle intossicazioni, alla predisposi-zione genetica ecc…. Lesioni podali denuncia-no spesso difetti nelle pavimentazioni, abrasio-ni nella regione della spalla testimoniano l’ina-deguatezza delle dimensioni della gabbia par-to ecc... Riconducendoci a quanto preceden-temente menzionato per la scrofa, anche il ri-lievo del BCS (body condition score) potrà es-sere a pieno titolo annoverato fra gli “animal cri-teria” per la valutazione del benessere animale.

SISTEMI NON INTENSIVIGli allevamenti non intensivi possono ricom-prendere una serie di realtà piuttosto diversefra loro che spaziano da situazioni abbastanzasimili all’intensivo (ma in generale caratterizzateda una minor densità di animali), sino all’estre-mo costituito dall’allevamento brado. Anche leproduzioni biologiche (Reg. 834/2007 e suc-cessivi) ricadono nel novero dei sistemi non in-tensivi. L’alimentazione potrà essere comple-tamente controllata dall’uomo come compren-dere quote diverse di cibo che il suino si pro-cura dall’ambiente esterno (prestare sempreattenzione al potenziale distruttivo esercitatodall’allevamento brado nei confronti del bo-sco). Sicuramente i sistemi non industriali sonoquelli che possono maggiormente esprimere illegame con il territorio che potrebbe - e do-vrebbe - essere valorizzato come elemento ditipicità e di qualità del prodotto finale.Per quanto attiene alla scelta genetica, sussi-ste la possibilità di ricorso a razze autoctone oloro ibridi. Nei sistemi all’aperto è sicuramente

laPROFESSIONE VETERINARIA 17| 2012 Anmvi International Focus 13

La sostenibilità nelle filiere suinicoleGestione e prevenzione per la tutela del benessere animale

Professione Veterinaria 17-2012ok:ok 15-05-2012 11:49 Pagina 13

Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2012, Nr 17

opportuno privilegiare genotipi rustici. Se si op-ta per le razze autoctone tale scelta, che pre-serva la biodiversità, è da ritenersi, di per sestessa, come favorente la sostenibilità del si-stema.L’allevamento non intensivo è caratterizzato daun’ampia gamma di possibilità che spazianodall’impiego di strutture convenzionali, al ricor-so a elementi mobili (prefabbricati o comunquefacilmente realizzabili in maniera artigianale), u-tili per il ricovero degli animali allevati all’aperto.Particolare cura nel caso di allevamenti conspazi esterni andrà posta alle recinzioni chesvolgono la funzione di separare l’allevamentodall’ambiente circostante e di suddividere l’al-levamento stesso in aree funzionali. Nel primocaso è da preferire l’uso di reti metalliche par-zialmente interrate con un’altezza minima di120 cm (Regione Emilia Romagna, 2008), che,seppur costose, hanno il pregio di evitare l’en-trata di animali selvatici e di predatori e, con-temporaneamente, di impedire l’uscita dei sui-ni. Nel secondo caso è sufficiente l’impiego difili elettrificati (a seconda delle dimensioni deglianimali è opportuno creare recinzioni con 1, 2o 3 fili) che permettono di suddividere l’alleva-mento in diverse aree, sia in funzione della ca-tegoria produttiva (scrofe gestanti, scrofe lat-tanti, suinetti in post-svezzamento, suini all’in-grasso, verri), sia nell’ottica di ottenere una cor-retta rotazione dei pascoli. Un’ulteriore linea difilo elettrificato posta al di fuori della recinzioneè indicata per tenere lontani i suidi selvatici nel-le zone ad elevata concentrazione di questi ul-timi (Regione Emilia Romagna, 2008).All’interno di ogni area devono necessariamen-te essere presenti: uno o più abbeveratoi, una

zona di riposo costituita da capannine diversi-ficate in funzione della fase di allevamento conannessa zona di alimentazione, una zona ripa-rata dal sole (alberata o con reti ombreggianti)ed, eventualmente, un’area per il bagno di fan-go nel periodo estivo.Nell’ambito degli elementi mobili, si utilizzanoper le scrofe gestanti e per i suini all’ingrassostrutture a tunnel (semiluna), di dimensioni va-riabili in base al numero dei capi da ospitare,costruite in materiale metallico o in vetroresina.Le capannine per il parto e l’allattamento sonodimensionate per una sola scrofa e per la suanidiata; spesso possiedono su un lato, o sututto il perimetro, mezzi atti ad evitare loschiacciamento dei suinetti (es. barre e barrie-re). Può essere presente, infine, un piccolo par-chetto esterno (altezza circa 60 cm) che limita imovimenti dei suinetti ma non quelli della scro-fa. Le strutture per il post-svezzamento (dallosvezzamento fino ai 25-30 kg di peso vivo)possono essere rappresentate da elementi atunnel coibentati e dotati di un parchetto ester-no. Pur essendo possibile la distribuzione dell’ali-mento direttamente sul terreno, è sempre op-portuno predisporre apposite mangiatoie chehanno la funzione di ridurre gli sprechi di ali-mento e di diminuire le competizioni tra anima-li. Tali mangiatoie devono essere facilmenteraggiungibili con idonei mezzi dagli addetti edessere protette dagli agenti atmosferici, piog-gia in particolare. Per quanto attiene all’abbe-verata, si possono usare gli stessi dispositiviimpiegati nell’allevamento intensivo (abbevera-toi a succhiotto o a tazza) oppure ricorrere avasche da riempire manualmente (l’acqua de-

ve essere mantenuta pulita per evitare prolife-razioni algali). Una delle problematiche da nonsottovalutare negli animali allevati all’aperto èlegata al possibile congelamento dell’acquanel periodo invernale. All’interno della recinzio-ne è infine necessario prevedere corridoi dimovimentazione degli animali che confluisca-no in una zona di cattura (necessaria per losvolgimento di operazioni individuali quali tera-pie, vaccinazioni, marcatura, ecc…) e in unazona di caricamento per i suini in entrata ed inuscita dall’allevamento. In linea generale è do-veroso ricordare come l’allevamento all’aperto,che pur riduce il costo per le strutture e pro-muove il benessere animale, si traduca di fattoin un prolungamento del periodo di allevamen-to riconducibile ad una diminuzione dell’incre-mento ponderale giornaliero. Nell’allevamentonon intensivo l’alimentazione costituisce unodei possibili elementi di forza. Sulla scorta deiprincipi ispiratori del metodo biologico essapotrebbe prevedere il ricorso a materie primetipiche dello specifico contesto geografico.Particolare attenzione potrebbe essere rivoltaall’utilizzo di proteaginose alternative alla soiache potrebbero facilitare l’istituzione di filiereprive di OGM. A tale proposito è doverosorammentare come debba sempre essere assi-curato un sufficiente apporto in lisina, pena loscadimento (per eccessiva adiposità) dellaqualità delle carcasse. Il fabbisogno in lisina,necessaria alla produzione di muscolo, può es-sere soddisfatto sia con aminoacidi di sintesi(che sono però vietati nelle produzioni biologi-che), sia ricorrendo a concentrati naturali (es.concentrato proteico di patata).Diverse esperienze indicherebbero come l’im-

piego di prodotti locali del bosco (castagne,ghiande), oltre a rappresentare un elemento ditipicità e di legame col territorio, permetta diimprimere caratteristiche qualitative positive alprodotto finale (miglioramento della compo-nente lipidica favorevole dal punto di vista nu-trizionale e organolettico).Anche il benessere a-nimale rappresenta, per gli allevamenti non in-tensivi, un ulteriore punto di forza ai fini dellasostenibilità. Le stesse condizioni di non inten-sività costituiscono, infatti, un presupposto peril miglioramento del benessere animale, ricon-ducibile ad una riduzione delle tecnopatie. L’in-cremento dello spazio individuale e l’accessoall’esterno sono percepiti molto favorevolmen-te dal consumatore che li reputa elementi fon-damentali per garantire un elevato livello di be-nessere animale (secondo un approccio co-mune alla problematica che tende a premiarela piena possibilità di espressione del reperto-rio comportamentale degli animali). Per non va-nificare i benefici, occorre porre attenzione aipericoli legati alla “vita all’aperto”: predazione(un suinetto alla nascita pesa mediamente solo1.3 kg) e condizioni climatiche estreme. È al-tresì necessario osservare sempre una corret-ta rotazione dei pascoli e igiene del repartomaternità per limitare i danni causati dalle infe-zioni parassitarie (possibile elevata persistenzanel terreno - che, come tale, non è facilmentesanificabile con i sistemi tradizionali - di uovainfettanti).

Abstract tratto dagli atti del Convegno ANMVIInternational “Sicurezza alimentare e controlliufficiali nelle filiere corte e produzioni locali” -Cremona, 2-4 Aprile 2012 ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 201214 Focus Anmvi International

Grazie alla collaborazione tra SCI-VAC e PFIZER ANIMAL HEALTH I-TALIA, in ricordo del Dr. Riccardo

Testa, collaboratore di Pfizer AnimalHealth Italia prematuramente scomparso,anche per il 2012 è stata assegnata unaborsa di studio di € 6.000,00 per un sog-giorno all’estero di studio e tirocinio prati-co della durata minima di 3 mesi finalizza-to all’apprendimento delle più recenti ac-quisizioni relative alla medicina internadegli animali da compagnia, con particola-re riguardo alle più recenti tecniche dia-gnostiche e modalità terapeutiche per lacura delle malattie emergenti e più fre-quenti degli animali da compagnia.Dalle valutazioni eseguite la tesi "Utilizzodel 3 beta idrossibutirrato nella chetoaci-dosi diabetica nel cane" di Francesca Bre-sciani, laureatasi a Bologna, è risultata lamigliore tra quelle pervenute ed è statapertanto dichiarata vincitrice della Borsadi studio SCIVAC/Pfizer “Riccardo Testa”. Come previsto dal bando, la cerimonia diconsegna della Borsa di Studio avverrànel corso dell’Assemblea Nazionale SCI-VAC, prevista Venerdì 8 Giugno 2012, alleore 12:30 nella Sala dell’Arengo al Primopiano del Nuovo Palacongressi della Ri-viera di Rimini.

BORSA DI STUDIOSCIVAC-PFIZER

“RICCARDO TESTA”

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di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

Uno studio ha valutato l’ef-fetto del segnalamentosull’incidenza e la pre-sentazione clinica dei pa-zienti affetti da patologiadel legamento crociato

craniale. Si ottenevano dall’archivio dell’o-spedale i dati relativi a 426 cani (44 razze)che soddisfacevano criteri di inclusione spe-cifici. I casi venivano monitorati per due anni.Le razze con patologia del legamento crocia-to craniale più frequentemente osservate e-rano Labrador (16%), Rottweiler (15%), Gol-

den retriever (12%) e Boxer (9%). I Rottweileravevano una probabilità significativamentemaggiore (69%) di sviluppare e presentare(50%) una forma bilaterale di patologia del le-gamento crociato craniale. I cani di questarazza affetti da patologia del legamento cro-ciato craniale erano significativamente piùgiovani (mediana 977 giorni) dei cani di altrerazze; i Golden retriever avevano un’età si-gnificativamente maggiore al momento dellapresentazione (mediana 1994 giorni).Né il sesso, né la sterilizzazione influenzavanosignificativamente l’incidenza di sviluppo opresentazione della forma bilaterale di patolo-gia del legamento crociato craniale. Alla pre-sentazione, i cani interi erano significativamen-te più giovani rispetto ai cani sterilizzati, e lefemmine intere erano significativamente piùgiovani rispetto alle femmine sterilizzate, aimaschi interi e ai maschi sterilizzati.La razza influenza l’incidenza di sviluppo epresentazione della forma bilaterale di pato-logia del legamento crociato craniale, conclu-dono gli autori. La razza e il sesso influenza-no entrambi l’età di presentazione della pa-tologia del legamento crociato craniale.“Effect of signalment on the presentation ofcanine patients suffering from cranial crucia-te ligament disease” Guthrie, J. W., Keeley,B. J., Maddock, E., Bright, S. R. and May, C.Journal of Small Animal Practice, (2012), 53:273-277. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 2011 Attualità scientifica Vet Journal 15o

Effetto delsegnalamento sulla presentazionedella patologia del legamentocrociato cranialeRazza e sesso influenzano variamente incidenza,forma ed età di presentazione

DERMATOFITOSI GRAVE NELL’IGUANA VERDE

Uno studio ha descritto gli aspetticlinici, micologici, istopatologicie molecolari della dermatofitosi

grave nell’iguana verde (Iguana iguana).Si prelevavano campioni dalle lesionicutanee per sottoporli a metodi micolo-gici standard e amplificazione median-te PCR specifica per i dermatofiti utiliz-zando la coppia di primer per il genedella chitina sintasi 1 (CHS1).In tutte le iguane si poneva una diagno-

si definitiva di dermatofitosi con i meto-di diagnostici sia tradizionali sia mole-colari. I profili PCR utilizzando sequen-ze semplici ripetute (GACA)4 mostrava-no che tutte le iguane avevano lo stes-so profilo. Non si osservava una variabilità intra-specifica per questi isolati. Il sequen-ziamento dei prodotti PCR del geneCHS1 confermava che l’agente infettivoera Trichophyton mentagrophytes var.interdigitale.I risultati suggeriscono, concludono gliautori, che la PCR basata su (GACA)4 èutile quale metodo semplice e rapido diidentificazione delle specie di dermato-fiti coinvolti e per la differenziazionedelle varianti di T. mentagrophytes.“Severe dermatophytosis due to Tri-chophyton mentagrophytes var. interdi-gitale in flocks of green iguanas (Igua-na iguana)”. Khosravi, A. R., Shokri, H.,Rostami, A., Tamai, I. A., Erfanmanesh,A. and Memarian, I. (2012), Journal ofSmall Animal Practice, 53: 286–291.

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Uno studio retrospettivoha valutato l’esito a lungotermine dell’adenocarci-noma del piccolo intesti-no in 18 gatti in relazioneal trattamento chirurgico

o non-chirurgico e alla presenza o assenzadi metastasi al momento dell’intervento. In10 gatti si effettuava la chirurgia e si otteneva

la conferma istopatologica di adenocarcino-ma, mentre in 8 gatti non si effettuava la chi-rurgia e si otteneva una diagnosi citologica diadenocarcinoma.Il tempo di sopravvivenza mediano dei sog-getti con adenocarcinoma sottoposti ad a-sportazione chirurgica del tumore era di 365giorni, mentre era di 22 giorni per quelli consospetto adenocarcinoma che non venivano

operati. Il tempo di sopravvivenza medianoera di 843 giorni per i gatti che non presen-tavano evidenze di malattia metastatica almomento della chirurgia e di 358 giorni perquelli con evidenza di metastasi.L’escissione chirurgica del tumore, conclu-dono gli autori, è di beneficio nel trattamentodell’adenocarcinoma del piccolo intestino delgatto, anche nei pazienti che presentano me-

tastasi, e può comportare un tempo di so-pravvivenza significativamente più lungo ri-spetto ai soggetti in cui non viene effettuata.(M.G.M.)“Surgical versus non-surgical treatment of fe-line small intestinal adenocarcinoma and theinfluence of metastasis on long-term survivalin 18 cats (2000-2007)”. Green ML, SmithJD, Kass PH. Can Vet J. 2011 Oct; 52 (10):1101-5. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 201118 Vet Journal www.vetjournal.it o

Adenocarcinoma intestinale del gatto:chirurgia in presenza di metastasi?In uno studio su 18 soggetti, l’asportazione della massa prolungava il tempo di sopravvivenza

La rabbia è generalmente trasmes-sa all’uomo attraverso il contatto(morsi e graffi) con animali infetti.

Uno studio descrive 6 casi rabbia fatalenell’uomo in assenza di un’anamnesi dimorsicatura, diagnosticati nel corso dicirca vent’anni in Iran. La conferma di la-boratorio della rabbia veniva effettuatapresso un centro di referenza WHO per larabbia.Il primo caso riguardava un tecnico vete-rinario femmina di 39 anni che introduce-va la sua mano graffiata e non protettanella bocca di un bovino rabido, infettan-dosi. Altri 3 casi riguardavano 3 pastoriche avevano medicato le loro pecore do-po l’attacco di un lupo rabido e le cui ma-ni erano graffiate. Altri 2 casi infine si ve-rificano per trapianto corneale da un do-natore deceduto con segni clinici di in-tossicazione alimentare ma che proba-bilmente era affetto da rabbia.In tutti i casi descritti la rabbia venivacontratta dall’uomo in assenza di morsi-cature. Lo studio descrive alcune moda-lità di trasmissione del virus della rabbiache possono essere importanti per pre-venire incidenti occupazionali, concludo-no gli autori. (M.G.M.)“Six fatal cases of classical rabies viruswithout biting incidents, Iran 1990-2010”Simani S, Fayaz A, Rahimi P, Eslami N,Howeizi N, Biglari P. J Clin Virol. 2012May 1. [Epub ahead of print]

SEI CASI DI RABBIANELL’UOMO IN ASSENZA

DI MORSICATURA

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di LUCA CICOLAANMVI, Puglia, Coordinatore Area Sanitaria

Confprofessioni Puglia

Si è svolto a Bari il 4 Maggioallo Sheraton Nicolaus inun clima di grande e atten-ta partecipazione il primoconvegno organizzato dal-la Giunta Regionale di

Confprofessioni, presieduta dal Dott. PietroScalera (FIMMG), sul tema “Strumenti per so-stenere la crescita delle Libere Professioni”.In un momento delicato per la sopravviven-za di molti studi professionali, l’incontro, alquale ha partecipato anche il Presidente Na-zionale della Confederazione, dott. GaetanoStella, ha portato all’attenzione dei LiberiProfessionisti pugliesi le funzioni della Con-federazione e quali sono gli strumenti credi-

tizi attualmente a loro disposizione per su-perare questa fase congiunturale, come iconsorzi Confidi, finalmente operativi ancheper i professionisti, come ha spiegato TinoVaccari, e le iniziative dedicate di Banca U-nicredit (Valore Professioni) presentate daldott. Ferrettini.Il dott. De Gregorio, presidente Cadiprof, hadescritto le eccellenti caratteristiche del fon-do previdenziale per i dipendenti degli Studi

Professionali, mentre con il Dott. Monticelli,direttore EBIPRO, sono state disegnate alcu-ne importanti opportunità fornite dal nuovoContratto Nazionale per i dipendenti.Un importante contributo sul tema dei dipen-denti è venuto dal dott. Pennesi, Direttoredelle Attività Ispettive presso il Ministero delLavoro, e dal dott. Valente che ha annuncia-to l’avvio di corsi di formazione gratuiti per icollaboratori.La Giunta regionale pugliese, già accreditatacome parte sociale presso la Regione Puglia,comprende oltre al Presidente dott. Scalera(Medici di Medicina Generale), la dott.ssaBoleto (Commercialisti), il rag. Baldari (Con-sulenti del Lavoro), l’Arch. Rutica (ALA), ildott. Cicola (nella foto) (Ass. Naz. Medici Ve-terinari), il dott. Grauso (Ass. Naz. Dentisti),l’Avv. Di Florio (Ass. Naz. Forense), ladott.ssa Angelillo (Psicologi). ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 201220 Confprofessioni Puglia

Strumenti per sostenere la crescita delle Libere ProfessioniConfprofessioni Puglia è riconosciuta parte sociale

FIDIPROF Centro Sud è il secondodei Confidi istituiti da Confprofes-sioni. Si è presentato alla stampa e

ai professionisti, il 16 aprile, a Napoli, Pa-lazzo S. Giacomo. Come FIDIPROF Nord,lanciato ufficialmente a Milano lo scorsofebbraio, consente ai consociati di acce-dere a forme di finanziamento agevolato,attraverso il beneficio della garanzia col-lettiva. A presentare FIDIPROF CentroSud sono stati Gaetano Stella, Presiden-te di Confprofessioni, Mina Maisto, Pre-sidente Fidiprof Centro Sud. Con loro, e-sponenti politici campani e numerosiparlamentari delle Commissioni Indu-stria, Agricoltura, Lavoro e Finanze. L'ag-gregazione di garanzie collettive avvieneattraverso una quota di adesione indivi-duale (quota sociale da 250 euro) checonsente di ottenere finanziamenti aiquali si sarebbe probabilmente dovuto ri-nunciare per lo scarso potere contrattua-le e finanziario di un singolo professioni-sta o studio professionale. Viene così su-perata l'empasse della valutazione del"merito di credito", tradizionalmente im-prontata su dati qualitativi del cliente(conoscenza dell'attività, del titolare,puntualità nei pagamenti, reputazione,ecc.).

FIDIPROF Nord Via Lentasio, 7 20122 Mi-lano Tel. 0236692133 FIDIPROF Centro Sud Via A. De Gasperi,55 80133 Napoli Tel. 0815519570

FIDIPROF CENTRO SUD

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Al via la collaborazione traComune di Cremona eScivac, Società CulturaleItaliana Veterinari per A-nimali da Compagnia, ri-guardante il turismo con-

gressuale. Scivac ha dato corso ad un inten-so programma formativo di aggiornamentoper medici veterinari, a carattere nazionale einternazionale, che nel solo 2011 ha visto to-talizzare oltre diecimila mila giornate di pre-senza a partecipante nella nostra città. “Undato rilevante, forse poco noto - ha sottoli-neato l’assessore alla cultura Nicoletta DeBona - ma dall’Amministrazione Comunale ri-tenuto assai importante e quindi degno di es-sere comunicato per testimoniare il contribu-to che questo tipo di turismo congressuale,ad alto livello, riesce a portare a favore del si-stema Cremona”. Alla conferenza stampanella Sala Giunta del Comune, anche FulvioStanga e Monica Villa, rispettivamente diret-tore scientifico e segretaria scientifica di Sci-vac.“Gli ospiti di SCIVAC - ha dichiarato alriguardo l’assessore De Bona - sono allafine ospiti della città, degli alberghi, deiristoranti, degli eventi e dello shoppingcittadino. Riconosciuto quindi tale val-

ore, da alcuni mesi si è intensificato ilrapporto con i vertici di SCIVAC per fa-vorire la presenza dei loro ospiti”. “A loro- ha aggiunto l’assessore De Bona - sono giàstate aperte in due recenti occasioni le portedelle nostre sedi museali per visite guidateaccompagnate da happy hour e la partecipa-zione agli eventi in programmazione. I prossi-mi appuntamenti saranno il 13 maggio, in oc-casione di un importante convegno organiz-zato da SIVAE sui rettili, che vede la parteci-pazione di oltre duecento persone, e il 23maggio prossimo. La presenza del Museo diStoria Naturale a Palazzo Affiatati rappresen-ta, in questo caso, il nostro punto di forza.”“Il ruolo che intendiamo svolgere - haconcluso l’assessore - è quello di dif-fondere la cultura dell’accoglienza, di fa-cilitare la creazione di una rete tra levarie realtà cittadine tenendo presenteche anche il turismo congressuale hadelle positive ricadute sulla nostra cittàanche in termini economici.”Dal canto suo Fulvio Stanga, ha ricordato bre-vemente la storia non solo di SCIVAC e del-l’attività svolta dal 1986, anno della sua fon-dazione, ad oggi, ma anche di tutte le altreSocietà Scientifiche che hanno sede in Pa-lazzo Trecchi. Alle 18 Società Specialisti-

che affiliate SCIVAC si aggiungono infattiSIVAR, SIVE, SIVAE, SIVAL, AIVEMP tuttefederate ad ANMVI che a partire dal 2007 haavviato anche un progetto di cooperazio-ne internazionale con le organizzazioni ve-terinarie, universitarie e le istituzioni politichea livello internazionale. Nel 2008 è stata isti-tuita la Scuola Superiore di FormazioneVeterinaria che presuppone di rivolgersi alaureati, con alle spalle un buon iter universi-tario e ha lo scopo di dare una “FORMAZIO-NE” adeguata e scientificamente rigorosa al

veterinario pratico. L’ultima società scientificainternazionale ad essersi costituita, il 24 Mar-zo 2012, sempre all’interno di Palazzo Trec-chi è l’Academy of Non Transfusional Hemo-componets, in breve ANTHEC. La Società halo scopo di favorire la ricerca e la conoscenzacirca le indicazioni, lo sviluppo delle metodi-che e le modalità di impiego di emocompo-nenti per uso topico e infiltrativo ma comun-que non ad uso trasfusionale e anche nel ri-spetto delle normative.Fulvio Stanga si è poi soffermato sulla profi-cua collaborazione instaurata con l’Assesso-rato del Turismo per offrire ai partecipanti aivari corsi, seminari e convegni, possibilità perconoscere meglio Cremona ed il suo patrimo-nio artistico e culturale. Una collaborazioneche sta dando buoni risultati.Accanto a questo, ha quindi aggiuntoMonica Villa, sono stati avviati accordiper programmare momenti di lavorosulle acque del Po con il Consorzio Navi-gare l’Adda, si sta sviluppando la comunica-zione ad impronta turistica sul sito ufficiale diSCIVAC e sui media che la Società gestisce(ad esempio un settimanale tirato in 19 milacopie, un mensile tirato in 17 mila copie, bi-mestrali per 10 mila copie, quotidiani on-lineper 18 mila destinatari, newsletter quotidianead oltre 8 mila soci, e il sito che registra 12mila contatti mensili).Negli ultimi anni, ha aggiunto Monica Villa, laricezione alberghiera è migliorata sia dalpunto di vista quantitativo e qualitativo.Ora è stato intrapreso un percorso di col-laborazione con ASCOM per realizzare u-na cartina, da distribuire a coloro chepartecipano alle varie iniziative organiz-zate da SCIVAC, dove saranno indicati gliesercizi commerciali disponibili a con-venzioni, così come è già stato fatto conle strutture alberghiere.“La città di Cremona - hanno concluso all’u-nisono Fulvio Stanga e Monica Villa - ha sem-pre spontaneamente ospitato con piacere ipartecipanti alle iniziative organizzate dallaScuola i quali hanno saputo apprezzare lebellezze della città, le sue peculiarità, la suacucina, la sua dimensione umana e l’acco-glienza dei suoi cittadini. La recente collabo-razione con l’Assessorato al Turismo e con ilSistema Museale di Cremona ha permesso ainostri veterinari di ampliare ulteriormente lapropria conoscenza della città di Cremonagrazie all’apertura dei siti di interesse cultura-le in orari compatibili con quelli delle proprieattività di aggiornamento. Le iniziative finorasvolte sono state tutte molto apprezzate efanno ben sperare per il consolidamento e losviluppo di questa collaborazione.” ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 201222 Eventi veterinari Turismo

Aggiornamento e cultura a Cremona Al via la collaborazione tra il Comune e il Centro Studi Veterinari di Palazzo Trecchi

Nella foto da sinistra: Fulvio Stanga, Nicoletta De Bona, Monica Villa

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di ENRICO BOTTEROPresidente SICIV

Domenica 6 maggio 2012 siè svolto a Palazzo Trecchia Cremona il primo incon-tro annuale della SICIV(Società Italiana di Citolo-gia Veterinaria); argomen-

to della giornata, organizzata in collaborazio-ne con SIVAE (Società Italiana Veterinari Ani-mali Esotici), “Citologia ed animali esotici:quando farla, come farla e come interpretar-la”. Bilancio decisamente positivo grazie allanumerosa e vivace partecipazione; erano in-fatti 80 i soci, non solo citologi ma anche col-leghi della società per animali esotici ai quali

era stata estesa la possibilità di parteciparegratuitamente, presenti i sala. I relatori sonostati il Dr. Gianluca Marchetti ed il Dr. ElvioLepri. Durante la prima relazione della matti-nata il Dr. Marchetti ha preso in considerazio-ne le tecniche di contenimento dei volatili e lemodalità di prelievo ematico e di prelievo ci-tologico dai vari organi ed apparati. Nella se-conda parte della relazione sono stati pre-sentati i quadri citologici più tipici e peculiaridelle principali patologie cutanee e degli or-gani interni dei volatili; dalla rogna all’aspergil-losi fino alle condizioni neoplastiche. Il relato-re ha focalizzato l’attenzione sulle differenzeinterpretative tra la citomorfologia dei volatilie quella del cane ed al gatto. Nella secondaparte della mattinata sono stati presi in con-

siderazione i piccoli mammiferi; anche inquesta relazione è stato evidenziato come ilcorretto contenimento sia fondamentale peril corretto campionamento. Infatti il conigliocosì come il cincillà o il criceto sono animaliestremamente stressabili ed un contenimen-to non eseguito correttamente può esitare ingravi complicazioni. La valutazione citologicadi questi soggetti è stata presentata dal Dr.Lepri che ha fornito esaurienti spiegazionisulle principali patologie cutanee e degli or-gani interni, sia di tipo infiammatorio che neo-plastico. Nella prima relazione del pomerig-

gio sono stati affrontati i rettili; anche in que-sta presentazione il Dr. Marchetti ha eviden-ziato prima le modalità di contenimento e dicorretto campionamento e, successivamen-te i principali quadri citomorfologici. Alla finedella giornata sono stati presentati due casiclinici interattivi dal Dr. Lepri: un cordoma del-la coda in un furetto ed un carcino-sarcomain un coniglio. Il prossimo incontro della SI-CIV si svolgerà sempre a Cremona il 25 no-vembre 2012 ed avrà come argomento lapatologia clinica e la citologia applicati allalinfoadenopatia. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 201224 Dalle Associazioni SICIV

Positivo il bilanciodel primo incontro di citologiaLa collaborazione con SIVAE ha dato ottimi risultati

TEMA INCONTRO SALA ORA INIZIO PER CHI MODERATORE

VENERDÌ 8 GIUGNO 2012

Consulenza sul Practice Management Stand ANMVI Pomeriggio Consulenza gratuita per tutti Marco Viottii Medici Veterinari

Si consiglia di prenotare la propria consulenza al numero 0372/403536

Consulenza sui Rifiuti Sanitari, legge Stand ANMVI Pomeriggio Consulenza gratuita per tutti i Giorgio Nerisulla Privacy e Farmaco Veterinario Medici Veterinari

Si consiglia di prenotare la propria consulenza al numero 0372/403536

Consulenza ANMVI-UIL Stand ANMVI Dalle h. 14.00 alle h. 15.00 Consulenza gratuita per tutti i Fernando FioramontiMedici Veterinari

Riunione Delegazioni regionali SIVAE Sala del Faro 12.30 SIVAE Marco Bedin

ASSEMBLEA ORDINARIA SCIVAC Sala dell’Arengo (Primo piano) 12.30 Soci SCIVAC Federica Rossi

Riunione FSA Breakout 4 (Primo piano) 17.00 Consiglio Direttivo FSA Aldo Vezzoni

SABATO 9 GIUGNO 2012

Riunione SIVAE Breakout 4 (Primo piano) 10.00 Consiglio Direttivo SIVAE Marco Bedin

Consulenza Stand ANMVI Mattino Consulenza gratuita per tutti i Carlo PizziraniD.lgs 81/08 - ex 626/94 e Regolamentazione Medici Veterinaridella sicurezza elettrica nelle strutture veterinarie Si consiglia di prenotare la propria consulenza al numero 0372/403536

Consulenza sui Rifiuti Sanitari, Stand ANMVI Mattino Consulenza gratuita per tutti i Medici Veterinari Giorgio Nerilegge sulla Privacy e Farmaco Veterinario Si consiglia di prenotare la propria consulenza al numero 0372/403536

Incontro ANMVI Regione Sala dello Squero 10.30 Incontro riservato ai Consigli di Presidenza Marco MelosiRegionali ANMVI

Riunione Gruppo di Studio leishmaniosi canina Breakout 5 Primo piano 10.30 Membri GSLC George Lubas

Attività 2013 Società Specialistiche Sala del Faro 12.30 Incontro riservato ai presidenti e Vice presidenti Alberto Crottidelle Società Specialistiche

Riunione Delegazioni Regionali SCIVAC Sala dello Squero 12.30 Riunione riservata ai Consigli delle Delegazioni David ChiavegatoRegionali Scivac

Riunione Gruppo di studio LASER Breakout 4 (Primo piano) 12.30 Paolo Squarzoni

Consulenza ANMVI-UIL Stand ANMVI Dalle h. 14.00 alle h. 15.00 Consulenza gratuita per tutti Fernando Fioramontii Medici Veterinari

FSA Stand FSA 14.00-16.00 Soci SCIVAC Aldo Vezzoni

Agenda delle attività extra congressuali73° CONGRESSO INTERNAZIONALEMULTISALA SCIVAC - 8-10 Giugno 2012

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EV - CASA EDITRICE E SOCIETÀ DI DISTRIBUZIONEVia Trecchi 20, 26100 Cremona (CR), Italy - Tel +39 0372 460440 - Fax +39 0372 457091 - [email protected]

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to all types ofophthalmic surgical

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Il 5 e 6 maggio si è tenuto a Cremo-na il primo incontro della nuova So-cietà di Medicina Interna Veterina-ria (SIMIV). Nuova perché da que-st’anno la SIMIV si è notevolmenteingrandita, fondendosi con le so-

cietà di gastroenterologia e di nefrologia. Ilprimo incontro ha voluto ricalcare quanto già

proposto con successo al recente congres-so nazionale di Milano; si è voluto infatti trat-tare un singolo segno clinico, nel caso speci-fico la febbre, visto da differenti punti di vistae con l’occhio di differenti specialisti. Talescelta è stata premiata dalla numerosa par-tecipazione degli iscritti della società.La relazione di apertura è stata tenuta dall’in-

ternista Andrea Zoia che partendo della ba-nale descrizione del termometro si è avven-turato in una chiara panoramica sui mecca-nismi fisiopatogenetici e sugli aspetti diagno-stico-differenziali della febbre e dell’iperter-mia. Nel pomeriggio il dr Zoia ha inoltre tenu-to una relazione sulla febbre di origine sco-nosciuta (FUO). Dal momento che in Medici-

na Veterinaria non esiste un’adeguata defini-zione della FUO (e quindi tantomeno un ap-proccio diagnostico diffusamente accettato),la lezione è stata impostata descrivendo laFUO in Medina Umana valutando le moltepli-ci analogie con le condizioni patologiche delcane e del gatto. La dr.ssa Laia Solano Gallego dell’Universitàdi Barcellona ha in seguito trattato le malat-tie febbrili trasmesse da vettori, con partico-lare attenzione agli aspetti epidemiologicinel territorio italiano. I marker d’infiamma-zione, soprattutto in riferimento alla sindro-me da risposta infiammatoria sistemica so-no stati trattati dal dr Massimo Giunti il qua-le ha proposto un’approfondita analisi dellaletteratura. In seconda giornata l’argomento febbre èstato affrontato dal punto di vista dell’onco-logo e del neurologo. Il dr Damiano Stefanel-lo ha ripreso i meccanismi eziopatogeneticiconnessi alla febbre di origine neoplasticafornendo anche alcuni accenni di terapia. Ilprof Gualtiero Gandini ha concluso la giorna-ta trattando le malattie febbrili del sistemanervoso. Particolarmente apprezzati sonostati i numerosi casi clinici presentati attraver-so video e la capacità del relatore nel sapercoinvolgere i colleghi presenti. Oltre agli aspetti scientifici è d’obbligo ricor-dare l’incontro sociale. Sabato sera si è in-fatti tenuta una “apero-cena” al museo civi-co di Cremona. Una location assolutamented’eccezione! Dopo la cena i partecipantihanno potuto effettuare un’interessantissi-ma visita guidata potendo così ammirare di-verse opere che vanno dal Caravaggio al-l’Arcimboldo ed una splendida collezione diviolini Stradivari.Possiamo quindi dire che l’incontro sia anda-to più che bene e che questa nuova societàsembra essere partita con il piede giusto. Ilprossimo incontro SIMIV si terrà il 17-18 No-vembre e verrà svolto in modo similare, in ta-le occasione si parlerà di aumento di volumedell’addome. Al fine di stimolare quanto più possibile lapartecipazione attiva di tutti i soci, dal prossi-mo anno, nell’ambito delle giornate SIMIV,verranno ritagliati degli spazi per la presenta-zione di casi clinici. Il consiglio direttivo SIMIV desidera ringraziare irelatori per le ottime presentazioni, ma in mo-do particolare tutti i soci assieme ai quali ci au-guriamo di costruire una società di medicinainterna sempre più attiva ed affiatata. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 201226 Dalle Associazioni SIMIV

Inaugurazione della “nuova” Societàdi Medicina InternaLa febbre da punto di vista di differenti specialisti

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DIAGNOSTICA PER IMMAGINI

con GABRIELA SEILERdagli Stati Uniti

Diplomata all’ECVD lascia la Svizzera per gli StatiUniti, dove attualmente è Professore Associatodi Radiologia presso la North Carolina State Uni-versity. Aree d’interesse: ecografia, tomografiacomputerizzata, intensificazione del contrasto inecografia e diagnostica per immagini del cancro.

GASTROENTEROLOGIAcon ROBERT WASHABAU

dagli Stati UnitiDiplomato ACVIM è lo specialista più esperto indisturbi della motilità gastrointestinale, suo prin-cipale interesse di ricerca.

CHIRURGIA con GILLES DUPRÈ

dall’Austria Diplomato all’European College of VeterinarySurgeons ottiene anche il Diploma in chirurgiapneumologica umana e chirurgia in toracosco-pia. Attualmente capo del dipartimento di chirur-gia per piccoli animali dell’Università di Vienna.

ANIMALI ESOTICI con ANGELA LENNOX

dagli Stati UnitiDiplomata presso l’American Board of VeterinaryPractitioners nel 2003 è Professore Associatopresso la Purdue University dove insegna medi-cina degli animali esotici sia agli studenti che aitechnicians. È editor del Rabbit and Rodent Den-tistry Handbook e autore del testo Clinical Ra-diology of Exotic Companion Mammals.

OFTALMOLOGIAcon DAVID MAGGS dagli

Stati UnitiDall’Australia al Regno Unito per fermarsi poi nelcorpo docenti della California-Davis University. Ildr Maggs tra i tanti impegni è anche Autore delSlatter’s Fundamentals of Veterinary Ophthalmo-logy. I suoi interessi principali sono le malattieoculari infettive con un focus particolare sulla ge-stione dei gatti con herpesvirus felino.

ORTOPEDIA con STEVEN C. BUDSBERG

dagli Stati UnitiDopo la laurea riceve un Master di ricerca in ana-tomia comparata dalla Washington State Univer-sity diplomandosi in seguito al College di Chirurgiaveterinaria. Oggi è professore e Direttore del di-partimento di Ricerca Clinica dell’Università dellaGeorgia.

ODONTOSTOMATOLOGIAcon JENNIFER RAWLINSON

dagli Stati UnitiGiovane e brillante diplomata all’American Vete-rinary Dental College è oggi a capo del diparti-mento di odontostomatologia e Chirurgia oraledella Corneille University. I suoi interessi di ri-cerca sono gli effetti sistemici della malattia pa-rodontale nel cane e nel gatto e lo sviluppo dinuove tecniche di estrazione per il cavallo.

MALATTIE RESPIRATORIE con LYNELLE JOHNSON

dagli Stati UnitiDiplomata all’American College of Veterinary In-ternal Medicine ottiene una borsa di studio dalNational Institute of Health Heart, Lung and BloodInstitute per studiare gli effetti dell’esercizio fisicosulla funzione vascolare polmonare. Phd in Fi-siologia è anche autrice del recente testo ClinicalCanine and Feline Respiratory Medicine.

MEDICINA FELINA torna MARGIE SCHERK

dal CanadaVotata alla medicina felina. Ha fondato nel 1986a Vancouver una clinica per soli gatti diploman-dosi all’American Board of Veterinary Practitio-ners in Feline Practice. L’abbiamo già ospitata masiamo onorati di poterla riascoltare perché dav-vero Margie non ci stanca.

PRE-ISCRIZIONE E QUOTA AGEVOLATA ENTRO IL 28 APRILE 2012

in collaborazione con

Professione Veterinaria 17-2012ok:ok 15-05-2012 11:49 Pagina 27

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Promuovere la cultura e laconoscenza è uno dei dove-ri fondamentali di chi comeInnovet è impegnato al fian-co del medico veterinarionel migliorare e tutelare la

salute e la qualità della vita degli animali dacompagnia. Ma è anche un metodo per gene-rare idee e prodotti ad elevato contenuto inno-vativo per la cura ed il benessere dei nostri a-

mici a quattro zampe. Per questo da alcuni an-ni Innovet ha scelto lo slogan “Conoscere èpotere” come titolo per il concorso a premi ab-binato alla propria iniziativa scientifica nell’am-bito del congresso SCIVAC di Rimini. Comegià avvenuto negli anni scorsi, anche quest’an-no in palio ci sono i libri, fonte naturale del sa-pere, veicoli di scienza, in grado di portare l’in-novazione generata dalla ricerca alla praticaveterinaria di tutti i giorni.

UNO SPAZIO DEDICATOALL’INNOVAZIONE IN

GASTROENTEROLOGIAQuella di quest’anno è la terza edizione di “Co-noscere è potere” e, come le due precedenti,è abbinata ad un seminario scientifico incen-trato su argomenti di particolare interesse per ilpubblico di Rimini. Sulla scorta dell’attenzioneche il 73° congresso internazionale SCIVAC(Rimini, 8-10 giugno 2012) riserva alla ga-

stroenterologia,con giornate di“ educaz i onecontinua” eworshop avan-zati, anche lasessione Inno-vet è dedicata aquesta brancaspecialistica incontinua espansione. A discutere di una delle malattie più intrigantidel settore, come la malattia infiammatoria in-testinale (IBD, Inflammatory Bowel Disease) delcane e del gatto, saranno due relatori moltoconosciuti ed apprezzati. Il primo, GrazianoPengo (Madignano, Cremona), è noto per lasua intensa attività di endoscopista gastroen-terologo, oltre che per i suoi studi nel campodella tipizzazione gastrica di Helicobacter cani-no e felino e delle correlazioni tra diagnosi isto-patologica e allergia alimentare e tra diagnosiendoscopica e linfangectasia. Il secondo rela-tore è Giacomo Rossi, professore di patologiagenerale e fisiopatologia veterinaria presso lascuola di Scienze Mediche Veterinarie dell’Uni-versità di Camerino, il cui principale interessedi ricerca è l’immunopatologia gastrointestina-le del cane e del gatto, anche in comparazionecon l’uomo.Con la moderazione di Stefano Bo, Presidentesenior della SIMEF (Società Italiana di Medici-na Felina), i due specialisti metteranno a con-fronto le reciproche esperienze e competenzedi clinico e patologo, con il triplice obiettivo diinquadrare il complesso algoritmo diagnosticodella IBD del cane e del gatto, tracciarne il piùaggiornato quadro immunopatogenetico e,sulla base di queste conoscenze, orientare lepiù promettenti ed innovative scelte terapeuti-che.Passi da gigante in questo senso sono statifatti con la scoperta delle aliamidi: sostanze en-dogene, capaci di contrastare in maniera na-turale infiammazione e dolore, principalmenteattraverso la regolazione del tono funzionale(degranulazione) dei mastociti residenti nei di-versi distretti, gastroenterico compreso. E il se-minario Innovet sarà una buona occasione peraggiornarsi sui dati già ottenuti con il caposti-pite delle aliamidi (palmitoiletanolamide, PEA)sia in modelli pre-clinici di infiammazione e di-smotilità intestinale sia in cani e gatti affetti daIBD.

PARTECIPARE AL CONCORSO:DETTAGLI PRATICI

Non ci sono novità sostanziali rispetto alle pre-cedenti edizioni. Al concorso possono acce-dere studenti e medici veterinari presenti al se-minario sulla IBD del cane e del gatto. Le mo-dalità sono semplici. Dopo aver partecipato alseminario Innovet di gastroenterologia, che a-vrà luogo il primo giorno di congresso, venerdì8 giugno, alle ore 16.40 presso la Sala delTempio 2, basterà ritirare e compilare un’ap-posita cartolina, che verrà consegnata all’usci-ta della sala. Una volta validata con lo specifi-co timbro, la cartolina dovrà essere consegna-ta allo stand Innovet. L’estrazione e le premia-zioni delle cartoline vincenti avverranno sem-pre presso lo stand Innovet sabato 9 giugno,alle 13.00. Le prime dieci schede estratte vin-ceranno altrettanti buoni acquisto del valore di250 euro cadauno, spendibili immediatamentepresso lo stand di EV (Edizioni Veterinarie). ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 201228 Dalle Aziende

Conoscere è potere: terza edizioneAllo SCIVAC di Rimini la terza edizione del concorso a premi abbinato alla sessione Innovetdi gastroenterologia (IBD del cane e del gatto)

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La rivista è un settimanale

specializzato rivolto a Medici

Veterinari e operatori del settore

Direttore

Carlo Scotti

Direttore Responsabile

Antonio Manfredi

Coordinamento Editoriale

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Comitato di Redazione

Giuliano Lazzarini,Pier Mario Piga,

Sabina Pizzamiglio,Aldo Vezzoni

Rubriche

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Editore

SCIVAC - Via Trecchi, 2026100 Cremona

Iscrizione registro stampadel Tribunale di Vigevano,n. 1425/03 del 30/12/2003

Concessionaria esclusiva

per la pubblicità

EV Soc. Cons. a r.l., [email protected]

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Spedizione in AbbonamentoPostale - D.L. 353/2003 (conv. in

L. 27-02-2004 N. 46) art. 1,comma 1 Filiale di Milano a curadi Centro Produzione Mailings

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Professione Veterinaria pubblicanotizie d'attualità e di rassegna icui contenuti non rispecchiano

necessariamente il pensiero dellaTestata. Interventi e opinioni

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Cambio di indirizzo:Le modifiche per il recapito postale vanno indirizzate a:

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Chiuso in stampa l’8 maggio 2012

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

2) Un puledro neonato presenta un ritorno di latte attraver-so il naso quando viene allattato. Quale sarebbe il test dia-gnostico più utile?:

a Prelevare un campione di sangue perdeterminare gli indicatori dell’infiammazione

b Eseguire un pasto baritato

c Verificare il livello di IgG del puledro

d Effettuare l’esame endoscopico delle vie aeree

e Applicare una museruola al puledro per prevenirela polmonite ab ingestis

1) Quale tendine viene sezionato in caso diarrembatura del nodello?

a tendine delmuscolo flessore

b tendine delmuscolo ulnarelaterale

c tendine delmuscolo flessore superficiale delle falangi

QUIZ 1Risposta corretta: c)

Corso Avanzato Sivar:“Chirurgia ortopedica del

vitello” - Cremona, Settembre2006

QUIZ 2Risposta corretta: d)

Seminario SIVE: “Malattiedell’apparato respiratorio” -

Busto Arsizio (VA), Aprile 2006

SOLUZIONI

laPROFESSIONE VETERINARIA 17 | 201230 Calendario attività Dall’8 giugno al 7 ottobre

Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

8 - 10 GIUCONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SCIVAC 73° CONGRESSO INTERNAZIONALE MULTISALA SICVAC - Nuovo Palacongressi, Rimini - Via della Fiera, 23

- ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Con-gressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

10 GIUGIORNATA DI APPROFONDIMENTO ATAV SUPPORTO AL PAZIENTE IN EMERGENZA - VIII GIORNATA DI AGGIORNAMENTO - Nuovo Palacongressi, IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC Rimini - Via della Fiera, 23 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Ilaria Costa - Segreteria

ATAV - Tel. +39 0372 403527 - E-mail: [email protected]

14 - 16 GIUCORSO SIVE IN COLLABORAZIONE CON AO VET AO BASIC COURSE - PRINCIPLES IN EQUINE FRACTURE MANAGEMENT - Cremona, Palazzo Trecchi - Via

Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCI-VAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

18 - 19 GIUCORSO SCIVAC CORSO AVANZATO - CITOLOGIA LINFONODALE E DI ALTRI ORGANI LINFOPOIETICI. DALL’INTERPRETAZIONE ALLA REFER-

TAZIONE, DALLA DESCRIZIONE ALLE CONCLUSIONI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. Accr. per 10,5Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

20 - 22 GIUITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 3° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: II PARTE - ECOGRAFIA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via

Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 23,2 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - SegreteriaSCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

22 - 24 GIUCORSO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA - CORSO REGIONALE DI MEDICINA INTERNA - Sassari, Hotel Marini - Via Nenni 2 - ECM: No IN COLLABORAZIONE CON ASVAC ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC

- Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

23 - 24 GIUINCONTRO REGIONALE SCIVAC / SOVEP PIEMONTE L’AGGRESSIVITÀ NEL CANE E NEL GATTO: DAL RICONOSIMENTO ALLA PREVENZIONE” - Torino - CentroIN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI Incontri Regione Piemonte - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria DelegaVETERINARI DELLA PROVINCIA DI TORINO zioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

24 GIUINCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA APPROCCIO AL PAZIENTE CARDIOPATICO - Garden Inn (Matera) - ECM: Accreditamento ECM non previsto -

Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel.+39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

24 GIUINCONTRO REGIONALE SCIVAC VALLE D’AOSTA DALLA DIAGNOSI VISIVA SEMPLICE A QUELLA IMPOSSIBILE IN DERMATOLOGIA DEL CANE E DEL GATTO -

Hotel Milleluci - Aosta - Loc. Porossan Roppoz, 15 - ECM: Accr. ECM non previsto - Per informazioni: Monica Borghisani- Segr. Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

26 - 29 GIUITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 4° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: IV PARTE - LE PATOLOGIE DEL MIDOLLO SPINALE E DEL SISTEMA NERVO-

SO PERIFERICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accr. per 34,8 Crediti - Per info:Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

29 GIU - 1 LUGCORSO FSA IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC CORSO DI BASE PER IL CONTROLLO DELLA DISPLASIA DELL’ANCA E DEL GOMITO, DELLA LUSSAZIONE DELLA ROTULA E

DI ALTRE PATOLOGIE SCHELETRICHE EREDITARIE DEL CANE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:Richiesto Accr. - Per info: Elena Bonetti - Segreteria FSA - Tel. +39 0372 403511 - E-mail: [email protected]

4 - 6 LUGCORSO SCIVAC ZOOANTROPOLOGIA URBANA: GESTIONE DEL CANILE E GATTILE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via

Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 21,3 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - SegreteriaSCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

13 - 15 LUGCONGRESSO NAZIONALE SCIVAC 74° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - INCIDENTI ED EMERGENZE IN ANESTESIA: QUANDO PREVENIRE NON

BASTA - Hilton, Giardini Naxos (ME) - Viale Jannuzzo 47 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Pao-la Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

14 - 15 SETCONGRESSO NAZIONALE SCIVAC 75° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - ORTOPEDIA - Bologna - ECM: Accreditamento ECM non previsto - IN COLLABORAZIONE CON SIOVET Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 -

E-mail: [email protected]

14 SETCORSO AIVEMP CRITICITÀ EMERSE NELL’APPLICAZIONE DEI REGOLAMENTI CE 882 E 854 - Roma - ECM: Richiesto Ac-

creditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Scientifica AIVEMP - Tel. +39 0372 403539 - E-mail:[email protected]

16 SETINCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC PUGLIA C’È UN RETTILE IN SALA D’ATTESA! - Hotel Hilton Garden Inn/ Officine Cantelmo Lecce - IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372

403500 - E-mail: [email protected]

18 - 21 SETITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 3° IT. CARDIOLOGIA: I PARTE - CARDIOLOGIA 1: ANATOMIA NORMALE E PATOLOGICA, FISIOLOGIA E FISIOPATOLOGIA,

CLINICA E DIAGNOSTICA STRUMENTALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accr. per 29,5 Cre-diti - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

21 - 23 SETCONGRESSO NAZIONALE SIDEV 1° CONGRESSO NAZIONALE SIDEV - ATTUALITÀ IN DERMATOLOGIA - Hotel Serena Majestic, Montesilvano IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC (PE) - Viale Carlo Maresca 12 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti -

Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

22 - 23 SETINCONTRO SCVI CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA. E ORA COME CHIUDO QUESTO DIFETTO CHIRURGICO? - Pa-

lazzo Cittanova, Cremona - Corso Garibaldi 120 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: E-rika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

23 SETINCONTRO SICARV I BIOMARKER IN CARDIOLOGIA VETERINARIA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non ri-

chiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel.+39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

25 - 26 SETCORSO SIVAR LE VERIFICHE ISPETTIVE UFFICIALI SECONDO IL PACCHETTO IGIENE E LA NORMATIVA VIGENTE - Pa-

lazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 15 Crediti - Per informazioni: PaolaOrioli - Segreteria Organizzativa, Scientifica e Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

30 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE PROFESSIONE: ONCOLOGO - Bolzano- ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Monica Bor-

ghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

5 - 7 OTTCORSO REGIONALE SCIVAC PUGLIA - CORSO REGIONALE DI ORTOPEDIA TRAUMATOLOGICA - Trani - ECM: Non richiesto accredita-

mento ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi RegionaliSCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

6 - 7 OTTCORSO INTRODUTTIVO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA MEDICINA D’URGENZA - Crowne Plaza Hotel, Padova - Via PO 197 - ECM:

Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi eSeminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

7 OTTINCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC LIGURIA ARGOMENTI DI CHIRURGIA NEL CONIGLIO E NEI RODITORI - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per

informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

7 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA LA TANTO TEMUTA NEUROLOGIA NEL GATTO - Napoli - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per infor-

mazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372403506 - E-mail: [email protected]

7 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE QUANDO L’ECOGRAFIA È URGENTE: L’ECOTOMOGRAFIA NELLE SITUAZIONI DI EMERGENZA - Hotel Klass,

Castelfidardo (AN) - SS Adriatica 16, Km 317 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per info: Monica Borghisani -Segr. Del. Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

7 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN. GIULIA IL PAZIENTE È ANEMICO E ADESSO? UNA GUIDA SEMPLICE ALL’APPROCCIO DELLE ANEMIE NELLA PRATICA

AMBULATORIALE - Hotel Franz - Gradisca D’Isonzo (GO) - ECM: Accr. ECM non previsto - Per informazioni: MonicaBorghisani - Segr. Del. Regionali SCIVAC e Corsi Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

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