professione veterinaria, anno 2010, nr 34

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010 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 7 numero 34 dall’11 al 17 ottobre 2010 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona 34 2 VACCINAZIONE STAGIONALE È pronto il vaccino anti influenzale. Quest'anno vale anche per l'H1N1. Il Ministero della Salute lo raccomanda anche a chi, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus in- fluenzali non umani: allevatori, addetti all'attività di allevamento, addetti al tra- sporto di animali vivi, macellatori e vac- cinatori, veterinari pubblici e libero-pro- fessionisti. Consigliato vaccinarsi entro ottobre. RATIFICA Le Commissioni riunite Giustizia e Affari Esteri hanno concluso l'esame prelimi- nare del Ddl 1908 di ratifica della Con- venzione di Strasburgo. Le proposte e- mendative, principalmente volte a ripri- stinare la punibilità penale delle mutila- zioni a scopo estetico, sono state ritira- te o considerate inammissibili. Priorita- rio reprimere il traffico di cuccioli. MANGIMI La Camera ha approvato il Ddl sull'eti- chettatura degli alimenti. Discussione in Aula sulle misure sanzionatorie per la produzione e il commercio dei mangi- mi, misure a detta di alcuni parlamenta- ri inadeguate. L'auspicio di norme più rigide formulato da alcuni deputati, fra cui l’On. Rodolfo Viola scaturiva dall’e- sperienza della “mucca pazza”. DATI INCROCIATI Approvando il Ddl sull'etichettatura de- gli alimenti, la Camera ha soppresso le comunicazioni incrociate fra l'Anagrafe bovina e l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura. Nel testo originario si pre- vedeva che i dati relativi al numero dei capi di bovini da latte detenuti in stalla e ai quantitativi di latte prodotti, fossero trasmessi per via telematica all'Agenzia, "al fine di poter avviare controlli incro- ciati tra i dati in possesso dell'anagrafe nazionale bovina e quelli dei servizi ve- terinari delle aziende sanitarie locali ter- ritorialmente competenti". SISTEMA QUALITÀ Con il Ddl sull’etichettatura viene istitui- to il Sistema di qualità nazionale di pro- duzione integrata. Il Sistema è finalizza- to a garantire una qualità del prodotto finale significativamente superiore alle norme commerciali correnti in termini di sanità pubblica, salute delle piante e degli animali, benessere degli animali e tutela ambientale. POVERI PENSIONATI, POVERI ANIMALI A PAGINA 3 IL NUOVO PIANO SANITARIO NAZIONALE A PAGINA 4 A PAGINA 8 A PAGINA 10 A PAGINA 19 A PAGINA 20 SEQUESTRO PREVENTIVO DEGLI ANIMALI SIVAR UNISCE VETERINARIA E RICERCA IZS E CONFLITTO STATO-REGIONI MOSTRI SACRI E NEW ENTRY WWW.ANAGRAFENAZIONALEFELINA.IT BREVI ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA Anagrafe Nazionale Felina ANMVI e Frontline Combo Education Program lanciano la prima banca dati nazionale del gatto www.anmvioggi.it @nmvi Oggi - L’informazione Veterinaria On Line SECONDO L’ISTAT L’ITALIA È SEMPRE PIÙ POVERA E AD ESSERE SINCERI NON AVEVAMO BISOGNO DI QUESTA CONFERMA PER RENDERCENE CONTO. In particolare i pensionati sono la categoria che sembra soffrire maggiormente la crisi economica. Secondo i dati dell’Istituto di statistica il 50% dei pensionati è sotto la soglia di reddito di 999,67 euro al me- se (per una famiglia di due componenti) che li identifica automaticamente co- me “poveri”. In particolare il 21,4% dei pensionati, su un totale di 16,8 milioni, è sotto i 500 euro al mese ed il 27,7% fra i 500 ed i 1000. Quindi circa 8 milio- ni di pensionati sono in condizioni di povertà e se pensiamo che sono la cate- goria che maggiormente ospita animali, spesso come unica compagnia, è evi- dente che, pur non avendo dati precisi, almeno 3/4milioni di cani e gatti o altri animali vivono in condizioni di povertà anche se l’attenzione dei loro proprietari verso la loro salute e benessere è in genere molto elevata. Uno sforzo verso queste categorie sarebbe doveroso anche se la situazione economica del pae- se non è delle migliori, ma basterebbe poco, eliminando sprechi e tangenti va- rie, per ridurre l’IVA sulle prestazioni veterinarie e sul petfood dando un minimo di sollievo a milioni di pensionati. Sarebbe anche ora che si arrivasse in tutte le regioni ad istituire il servizio dei Leavet che senza incidere sui costi del SSN, già enormemente in perdita, potrebbe garantire a tutti gli animali ospiti di cate- gorie sociali in difficoltà economica, un servizio veterinario di qualità più o me- no gratuitamente. Non è quindi un problema di costi ma solo di volontà politi- ca e ci sono purtroppo, molto spesso, altri interessi da difendere. QUANTO COSTERÀ STERILIZZARE? Ho condiviso sulla vetlink lo sfogo di un Collega che di- chiarava di non aver aderito alla “vergogna” delle steriliz- zazioni sotto costo. “Ero solo a difendere la mia posizione” ha scritto riferendo di un incontro presso l’Ordine. L’obiezione è che non può venire dall’Ordine il mes- saggio che per la chirurgia si può andare sotto tariffa e non è accet- tabile il ricatto psico- logico della crisi: in questa congiuntura chiedere di più vuol dire fare gli esosi ap- profittatori. “Se ne vanno a… almeno dieci anni di profes- sione passati a far capire al cliente che il monitor chir. non si trova lì al po- sto della radio solo perché amo un altro genere di musica...Sono ve- ramente stufo di lavorare in queste condizioni dovendo tutti i giorni spiegare al taccagno di turno per- ché costo un tantino di più rispetto ad un collega che lavora a pochi chilometri da me”. Io inviterei a fa- re un giro d'Italia che comprenda tutti, anche molti dei frequentatori delle liste di discussione per vede- re quale è la reale realtà, oltre le belle parole di facciata di tanti. Chi lavora considerando la salute e il benessere dei nostri pazienti, il che non vuole dire per forza essere a- nimalisti, lavora seriamente se- condo canoni e criteri di scientifi- cità e professionalità e secondo determinati standard e quindi con determinati costi. C’è ancora una zona grigia che passa poi alla zo- na nera in cui troppi non hanno neppure la coscienza di essere dei medici che hanno scelto di dedica- re la loro attività professionale alla cura degli animali, non sanno cosa vuole dire aggiornar- si e investire per mi- gliorarsi. Attenzione però che i tempi stanno rapidamente cambiando, tutti a- vete letto dei due colleghi condannati per malasanità per un intervento di mastectomia di un cane. La pro- prietaria chiedeva le venisse rico- nosciuto il danno esistenziale che il tribunale (per adesso) non le ha riconosciuto. È solo questione di tempo. Allora saranno dolori, ma dolori veri, quando per un caso si- mile in cui verrà riconosciuto il do- lo del professionista invece di qual- che centinaio di euro il veterinario dovrà pagare migliaia di euro di danno esistenziale. Allora quanto costerà una sterilizzazione di un cane? Carlo Scotti ® LABORATORIO ANALISI VETERINARIE PER ANIMALI DA COMPAGNIA E DA REDDITO Via Amedeo d’Aosta, 7 20129 MILANO tel. +39. 02. 29 40 46 36 fax +39. 02. 29 40 46 44 e-mail [email protected] [email protected] ISO 9001:2000 Certificato Qualità www.biessea.com Da 30 anni il nostro lavoro e la nostra esperienza al servizio dei Medici Veterinari

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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010SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 7 numero 34 dall’11 al 17 ottobre 2010Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona342

VACCINAZIONESTAGIONALE

È pronto il vaccino anti influenzale.Quest'anno vale anche per l'H1N1. IlMinistero della Salute lo raccomandaanche a chi, per motivi di lavoro, è acontatto con animali che potrebberocostituire fonte di infezione da virus in-fluenzali non umani: allevatori, addettiall'attività di allevamento, addetti al tra-sporto di animali vivi, macellatori e vac-cinatori, veterinari pubblici e libero-pro-fessionisti. Consigliato vaccinarsi entroottobre.

RATIFICALe Commissioni riunite Giustizia e AffariEsteri hanno concluso l'esame prelimi-nare del Ddl 1908 di ratifica della Con-venzione di Strasburgo. Le proposte e-mendative, principalmente volte a ripri-stinare la punibilità penale delle mutila-zioni a scopo estetico, sono state ritira-te o considerate inammissibili. Priorita-rio reprimere il traffico di cuccioli.

MANGIMILa Camera ha approvato il Ddl sull'eti-chettatura degli alimenti. Discussione inAula sulle misure sanzionatorie per laproduzione e il commercio dei mangi-mi, misure a detta di alcuni parlamenta-ri inadeguate. L'auspicio di norme piùrigide formulato da alcuni deputati, fracui l’On. Rodolfo Viola scaturiva dall’e-sperienza della “mucca pazza”.

DATI INCROCIATIApprovando il Ddl sull'etichettatura de-gli alimenti, la Camera ha soppresso lecomunicazioni incrociate fra l'Anagrafebovina e l'Agenzia per le erogazioni inagricoltura. Nel testo originario si pre-vedeva che i dati relativi al numero deicapi di bovini da latte detenuti in stallae ai quantitativi di latte prodotti, fosserotrasmessi per via telematica all'Agenzia,"al fine di poter avviare controlli incro-ciati tra i dati in possesso dell'anagrafenazionale bovina e quelli dei servizi ve-terinari delle aziende sanitarie locali ter-ritorialmente competenti".

SISTEMA QUALITÀCon il Ddl sull’etichettatura viene istitui-to il Sistema di qualità nazionale di pro-duzione integrata. Il Sistema è finalizza-to a garantire una qualità del prodottofinale significativamente superiore allenorme commerciali correnti in termini disanità pubblica, salute delle piante edegli animali, benessere degli animali etutela ambientale.

POVERI PENSIONATI, POVERI ANIMALI

A PAGINA 3

IL NUOVO PIANOSANITARIONAZIONALE

A PAGINA 4 A PAGINA 8 A PAGINA 10 A PAGINA 19 A PAGINA 20

SEQUESTROPREVENTIVO DEGLI

ANIMALI

SIVAR UNISCEVETERINARIA E

RICERCA

IZS E CONFLITTO

STATO-REGIONI

MOSTRI SACRI E

NEW ENTRY

WWW.ANAGRAFENAZIONALEFELINA.IT

BREVI

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

Anagrafe Nazionale FelinaANMVI e Frontline Combo EducationProgram lanciano la prima banca datinazionale del gatto

www.anmvioggi.it @nmvi Oggi - L’informazione Veterinaria On Line

SECONDO L’ISTAT L’ITALIA È SEMPRE PIÙ POVERA E AD ESSERESINCERI NON AVEVAMO BISOGNO DI QUESTA CONFERMA PERRENDERCENE CONTO. In particolare i pensionati sono la categoria chesembra soffrire maggiormente la crisi economica. Secondo i dati dell’Istituto distatistica il 50% dei pensionati è sotto la soglia di reddito di 999,67 euro al me-se (per una famiglia di due componenti) che li identifica automaticamente co-me “poveri”. In particolare il 21,4% dei pensionati, su un totale di 16,8 milioni,è sotto i 500 euro al mese ed il 27,7% fra i 500 ed i 1000. Quindi circa 8 milio-ni di pensionati sono in condizioni di povertà e se pensiamo che sono la cate-goria che maggiormente ospita animali, spesso come unica compagnia, è evi-dente che, pur non avendo dati precisi, almeno 3/4milioni di cani e gatti o altrianimali vivono in condizioni di povertà anche se l’attenzione dei loro proprietariverso la loro salute e benessere è in genere molto elevata. Uno sforzo versoqueste categorie sarebbe doveroso anche se la situazione economica del pae-se non è delle migliori, ma basterebbe poco, eliminando sprechi e tangenti va-rie, per ridurre l’IVA sulle prestazioni veterinarie e sul petfood dando un minimodi sollievo a milioni di pensionati. Sarebbe anche ora che si arrivasse in tutte leregioni ad istituire il servizio dei Leavet che senza incidere sui costi del SSN,già enormemente in perdita, potrebbe garantire a tutti gli animali ospiti di cate-gorie sociali in difficoltà economica, un servizio veterinario di qualità più o me-no gratuitamente. Non è quindi un problema di costi ma solo di volontà politi-ca e ci sono purtroppo, molto spesso, altri interessi da difendere.

QUANTO COSTERÀ STERILIZZARE?

Ho condiviso sulla vetlink losfogo di un Collega che di-chiarava di non aver aderitoalla “vergogna” delle steriliz-zazioni sotto costo. “Ero solo adifendere la mia posizione” hascritto riferendo di un incontropresso l’Ordine. L’obiezione è chenon può venire dall’Ordine il mes-saggio che per la chirurgia si puòandare sotto tariffa e non è accet-tabile il ricatto psico-logico della crisi: inquesta congiunturachiedere di più vuoldire fare gli esosi ap-profittatori. “Se nevanno a… almenodieci anni di profes-sione passati a farcapire al cliente cheil monitor chir. non si trova lì al po-sto della radio solo perché amo unaltro genere di musica...Sono ve-ramente stufo di lavorare in questecondizioni dovendo tutti i giornispiegare al taccagno di turno per-ché costo un tantino di più rispettoad un collega che lavora a pochichilometri da me”. Io inviterei a fa-re un giro d'Italia che comprendatutti, anche molti dei frequentatoridelle liste di discussione per vede-re quale è la reale realtà, oltre lebelle parole di facciata di tanti. Chilavora considerando la salute e ilbenessere dei nostri pazienti, il che

non vuole dire per forza essere a-nimalisti, lavora seriamente se-condo canoni e criteri di scientifi-cità e professionalità e secondodeterminati standard e quindi condeterminati costi. C’è ancora unazona grigia che passa poi alla zo-na nera in cui troppi non hannoneppure la coscienza di essere deimedici che hanno scelto di dedica-re la loro attività professionale alla

cura degli animali,non sanno cosavuole dire aggiornar-si e investire per mi-gliorarsi. Attenzioneperò che i tempistanno rapidamentecambiando, tutti a-vete letto dei duecolleghi condannati

per malasanità per un intervento dimastectomia di un cane. La pro-prietaria chiedeva le venisse rico-nosciuto il danno esistenziale cheil tribunale (per adesso) non le hariconosciuto. È solo questione ditempo. Allora saranno dolori, madolori veri, quando per un caso si-mile in cui verrà riconosciuto il do-lo del professionista invece di qual-che centinaio di euro il veterinariodovrà pagare migliaia di euro didanno esistenziale. Allora quantocosterà una sterilizzazione di uncane?

Carlo Scotti

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Professione Veterinaria 34-2010:ok 13-10-2010 15:24 Pagina 1

Professione Veterinaria 34-2010:ok 13-10-2010 15:24 Pagina 2

di MARCO MELOSIVice Presidente ANMVI

Ci sono idee che convinco-no subito e progetti chesuscitano una spontaneaadesione. L’Anagrafe Na-zionale Felina è uno diquesti. Nei mesi scorsi,

l’ANMVI ha lavorato con crescente entusia-smo, insieme a Frontline Combo EducationProgram, alla realizzazione di un servizio pro-fessionale che mancava e che ora è a nostracompleta disposizione. Ai Colleghi presenti al67° Congresso SCIVAC abbiamo presentato inanteprima il portale www.anagrafenazionalefe-lina.it che, dal 16 ottobre, è attivo on line pertutti i Colleghi.

SENZA PRECEDENTIL’Anagrafe Nazionale Felina, la prima ed unicabanca dati attiva su tutto il territorio nazionale,è una realtà. Da veterinari registrati (bastanopochi minuti e nessun costo su www.anagra-fenazionalefelina.it), potremo proporci al clien-te-proprietario con un servizio altamente pro-fessionalizzante. Incoraggiare l’identificazioneelettronica del gatto, come molti di noi già fan-no, sarà ancora più efficace avendo a disposi-zione una banca dati dove registrare l’avvenutaprestazione, conservando il dato anagrafico.Ovviamente, è fondamentale il coinvolgimentodi tutti i Colleghi per costruire un data base si-gnificativo e rappresentativo del flusso di pre-stazioni anagrafiche che passa per le nostrestrutture veterinarie, un patrimonio di dati infor-mativi che non può andare disperso. Rilevantisono anche gli interventi di controllo della po-polazione felina, infatti, oltre ai dati identificatividel gatto, il data base prevede l’inserimento deldato riguardante l’eventuale sterilizzazione.

ANCHE IL GATTODal 16 ottobre registrarsi nel portale www.ana-grafenazionalefelina.it darà una nuova qualifi-

cante occasione alla nostra professione, impe-gnata nella relazione sociale e familiare con ilgatto. È necessario iniziare a guardare sotto u-na nuova luce questo animale, sotto il profiloaffettivo, demografico e sanitario e di riservarglile stesse attenzioni che oggi sono riservate alcane. Eppure sappiamo quanto il gatto sia dif-fuso nelle case italiane (alcune stime indicano ilsorpasso sul cane), quanto sia problematico ilsuo controllo demografico (randagismo) equanto sia utile disporre di dati certi sulla suadiffusione (possesso responsabile). Gli sviluppidella rabbia silvestre sono poi sintomatici delsuo ruolo nella prevenzione veterinaria. L’Ana-grafe Nazionale Felina è dunque una grandeoccasione per riconoscere al gatto pari dignità,a cominciare dall’identificazione. E per ribadireche l’inoculazione del dispositivo di identifica-zione elettronico è un atto medico, che deveessere eseguito solo a cura di un medico vete-rinario iscritto all’Ordine professionale.

VISIBILITÀSaremo più visibili e più propositivi. Ogni pro-prietario o detentore può rivolgersi ad uno deimedici veterinari aderenti all’Anagrafe Naziona-le Felina per l’identificazione e la registrazionedel proprio gatto. Per individuare il medico ve-terinario territorialmente più vicino basterà con-sultare l’elenco dei medici veterinari aderenti,pubblicato on line. Il sistema permette di sce-gliere i dati con i quali si desidera essere reperi-bili. A tutela dei medici veterinari registrati, ilpubblico non potrà contattarli per motivi diversi(es. richieste di consulenze telefoniche, infor-mazioni, urgenze, ecc.) dalle finalità dell’Ana-grafe e comunque non sono tenuti a rendersidisponibili. È consigliato concordare la presta-zione su appuntamento. È possibile registrarein Anagrafe anche i gatti già identificati e già re-gistrati in banche dati non nazionali.

LA PRESTAZIONELa prestazione che il medico veterinario rendeal cliente non è gratuita, ma liberamente deter-

minata dal professionista. Una Guida al pro-prietario chiarisce i termini del servizio anche inquesto senso. Ai fini del possesso responsabi-le del gatto principio ispiratore dell'AnagrafeNazionale Felina, non rileva il distinguo fra ilconcetto di proprietario e il concetto di deten-tore (colui che in un dato momento assume l'o-nere di prendersi cura di uno o più gatti). Si im-pegna alla prestazione nei confronti del medicoveterinario e nei confronti dell'animale colui chela richiede. Il proprietario/detentore che richie-de la prestazione e che figurerà registrato all'A-nagrafe Nazionale Felina dovrà essere maggio-renne. Il medico veterinario rilascia al proprieta-rio/detentore una attestazione di avvenuta i-dentificazione del gatto mediante microchip edi contestuale registrazione nella banca datidell'Anagrafe Nazionale Felina. All’occorrenza,è previsto anche il rilascio di una attestazionedi cambio di proprietà. In osservanza di preci-se disposizioni ministeriali, il chip da usare nonpotrà essere della stessa serie (380) utilizzataper i cani.

FUNZIONALITÀIl data base è stato realizzato per fare del me-dico veterinario il protagonista assoluto dell’A-nagrafe Nazionale Felina, sia nel suo ruolo pro-fessionale che nella gestione dell’intero siste-ma informativo. È questo un tratto distintivo delsistema: il medico veterinario registrato ha ilpieno controllo gestionale e funzionale del si-stema ed è l’unico a poter accedere ai dati delproprietario, nel rispetto delle norme sulla pri-vacy. Al data base hanno lavorato molti colle-ghi dando continui apporti di esperienza, sug-gerendo soluzioni per la migliore funzionalità delsistema informativo. Inoltre, per assicurare uncontrollo sui flussi informativi, il data base è mo-nitorato e, in caso di utilizzi impropri, gli ammi-nistratori possono intervenire fino alla cancella-zione dell’utenza.

LA SCHEDA DEL GATTOI dati del gatto a cura del medico veterinario so-no: codice identificativo del microchip, dati delproprietario/detentore, nome, razza, sesso,segni utili di identificazione, età, dell’animale, e-ventuale intervento di sterilizzazione, attuale opregresso, eventuale cambio di proprietà, e-ventuale segnalazione che il gatto risulta smar-rito o rubato, eventuale decesso dell’animale.Per favorire l’attribuzione della razza e la descri-

zione del gatto, sulla base di criteri univoci e ri-conosciuti, la banca dati dell’Anagrafe Nazio-nale Felina si è basata sulle attuali conoscenzedi genetica, adottando apposite schede sinte-tiche corredate da immagini. Per questo dob-biamo ringraziare la Collega Maria Cristina Cro-sta che ci ha fornito le necessarie nozioni di ge-netica e la signora Lia Stein che ha concessoall’Anagrafe l’uso delle sue foto professionali.

RICONGIUNGIMENTOSolo i medici veterinari possono utilizzare i datidel proprietario/detentore per stabilire il contat-to utile a favorire il ricongiungimento. L’inseri-mento del codice del microchip dalla home pa-ge dell’Anagrafe Nazionale Felina consente diverificare la presenza del gatto. Se il gatto èpresente nell’Anagrafe sarà possibile risalire alproprietario. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 34 | 2010 www.anagrafenazionalefelina.it Anmvi Informa 3

È attiva l’Anagrafe Nazionale FelinaANMVI e Frontline Combo Education Program hanno realizzato la prima banca dati nazionale on line

L’Anagrafe Nazionale Felina è la prima a-nagrafe felina operativa su tutto il territo-rio italiano, è privata ed è su richiesta vo-

lontaria da parte dei proprietari di gatti e/o ge-stori di colonie feline. È stata ideata da ANMVIe Frontline Combo Education Program. L’inizia-

tiva è patrocinata dalla Federazione NazionaleVeterinari Italiani (FNOVI) ed è stata presentataal Ministero della Salute dove è in corso l’iter diconcessione del patrocinio. Frontline Combo E-ducation Program è un progetto educativo i-deato da Merial per promuovere una maggiore

conoscenza e consapevolezza del corretto rap-porto tra animale e proprietario. La partnershipcon ANMVI è nata dall’esigenza condivisa di in-coraggiare l’identificazione del gatto e di realiz-zare un data base nazionale con finalità di edu-cazione e prevenzione veterinaria.

PROMOTORI E PATROCINATORI

• AL MEDICO VETERINARIO che parteci-pando all’Anagrafe, attraverso una sem-plice registrazione on line, potrà render-si reperibile nell’elenco pubblico dei me-dici veterinari aderenti e così concorre-re alla promozione dell’identificazioneelettronica del gatto, quale gesto dipossesso socialmente responsabile e diprevenzione veterinaria.

• AL GATTO che, registrato in Anagrafe acura del medico veterinario, ottienemaggiori garanzie di identificazione, rin-tracciabilità, tutela contro abbandono,furto e smarrimento; nonché conformitàalle norme di movimentazione a scoponon commerciale al seguito del proprie-tario/detentore nei Paesi Europei.

• AL PROPRIETARIO/DETENTORE checonsultando il sito dell’Anagrafe potràricercare il medico veterinario territo-rialmente più vicino al quale rivolgersiper la microchippatura del proprio gattoe la contestuale registrazione in Ana-grafe.

• ALLE AUTORITÀ COMPETENTI in vistadi azioni di controllo demografico trami-te campagne di sterilizzazione per laprevenzione della riproduzione incon-trollata, disponendo di dati su scala na-zionale.

A CHI È RIVOLTA

La registrazione del medico veterinario è libera e gratuita. Il sito www.anagrafena-zionalefelina.it mette a disposizione un form per l’adesione on line. Il medico ve-terinario registrato compare nell’elenco pubblico dei medici veterinari aderenti

per essere contattato dai proprietari/detentori, può accedere e modificare in qualun-que momento e autonomamente i propri dati personali con i quali ha scelto di rendersireperibile al pubblico e rintracciabile (es. aggiornare numeri telefonici, indirizzo di po-sta elettronica), gestisce autonomamente la propria password (scelta/cambio) per l’ac-cesso alla banca dati dell’Anagrafe, può accedere ad un livello superiore di consulta-zione dei dati contenuti nella banca dati (es. esclusivo accesso ai dati dei proprietari),può inserire e modificare in qualunque momento e autonomamente i dati dei gatti e deiproprietari/detentori (es. registrare un cambio di proprietà).

COME ADERIRE E REGISTRARSI

Professione Veterinaria 34-2010:ok 13-10-2010 15:24 Pagina 3

La bozza di Piano SanitarioNazionale predisposta dalMinistero della Salute riservaalla salute animale e alla sa-nità veterinaria un posto dirilievo. E così pure al sistema

veterinario. “Il mantenimento e il migliora-mento del sistema veterinario pubblico - èscritto - rappresenta una priorità per l’inve-stimento pubblico, anche in virtù del costan-te adeguamento delle norme alla legislazio-ne comunitaria in costante e rapida evoluzio-ne, che rappresenta uno dei principali mec-canismi di intervento nella salute degli ani-mali, conformemente alla politica comunita-ria e al rispetto degli obblighi internazionali”.Vediamo dunque quali sono le priorità e lestrategie.

SANITÀ ANIMALE E ZOONOSINel campo della sanità animale sono statiraggiunti obiettivi di buon consolidamentodei livelli ordinari di attività in tutti i settorid’intervento. La situazione sanitaria del pa-trimonio zootecnico italiano, in forza dei pia-ni di eradicazione e di sorveglianza messi inatto da anni, può essere considerata sottocontrollo, pur permanendo in alcune partidel territorio situazioni critiche relativamentealla lotta ed eradicazione di alcune malattiezoonosiche. Tutte le azioni e attività messein campo sono conformi alla nuova strategiaper la salute degli animali dell’Unione euro-pea (2007-2013): “Prevenire è meglio checurare”, che ha fissato alcuni obiettivi ambi-ziosi per migliorare la salute degli animali. Lastrategia si avvale del principio secondo cui icontrolli non devono essere più concentratisul prodotto finale, ma distribuiti lungo tuttoil processo di produzione, con una visionecomplessiva “dai campi alla tavola”. L’analisidel rischio è fondamento essenziale di que-sta politica e tutti gli operatori, coinvolti nellesingole fasi produttive e distributive dell’ali-mento, diventano “responsabili giuridici”,ciascuno per la propria parte, della sicurez-za dei prodotti. Tra l’altro l’Italia, forte impor-tatore di animali e prodotti derivati da tutto ilmondo e produttore di una vastissima ed e-terogenea gamma di prodotti, deve dotarsidi strategie che garantiscano la salute deglianimali.

EPIDEMIOSORVEGLIANZANella prosecuzione e implementazione delleattività fino ad ora svolte, tra gli obiettivi prio-ritari rientra il corretto e puntuale rispetto de-gli obblighi informativi in merito ai dati epide-miologici provenienti dal territorio. Per la ge-stione delle attività, sono stati messi a puntoappositi sistemi informativi che hanno con-tribuito a gestire le informazioni epidemiolo-giche e a migliorare il sistema di raccolta da-ti provenienti dal territorio. Per il prossimo fu-turo, obiettivo essenziale è quello di svilup-pare un sistema di epidemiosorveglianza na-zionale. La corretta funzionalità dei sistemiinformativi e la costante implementazionedegli stessi, associata ad una costante veri-fica dei livelli funzionali, rappresentano ele-menti indispensabili per il miglioramento de-gli stessi e per individuare tempestivamentele eventuali criticità esistenti ai vari livelli. Perraggiungere tale scopo le Regioni e Provin-ce autonome sono chiamate a implementa-

re le infrastrutture e i sistemi già esistenti alfine di realizzare un unico sistema integratodi reti di sorveglianza epidemiologica checonsenta di mettere a disposizione le infor-mazioni di governo utili ad assicurare la dife-sa sanitaria degli allevamenti e in grado disostenere adeguatamente le politiche di va-lutazione e gestione dei rischi, sfruttando lesinergie degli applicativi esistenti e comple-tandone le funzionalità, in modo da permet-tere alle istituzioni di competenza di soddi-sfare i debiti informativi ed adempiere aicompiti istituzionali in maniera precisa e pun-tuale, ridurre gli obblighi burocratici, accele-rare la de materializzazione e giungere allasemplificazione amministrativa.

EMERGENZE INDEROGABILIL’inderogabilità di alcune emergenze che in-combono e il bisogno di alimentazione chemanifestano le popolazioni umane, rappre-sentano le emergenze del futuro. La saluteanimale e umana dall’altro, sono unite in uninequivocabile rapporto di causa ed effetto.L’esistenza di questo legame serve a spie-gare, ad esempio, la persistenza di una “al-ta” incidenza di casi di brucellosi umana inalcune regioni quali Sicilia e Campania, dovela brucellosi ovicaprina e bovina e bufalinasono ancora molto diffuse. Accanto a ciònon bisogna dimenticare il problema dellatubercolosi bovina che mentre tende a rie-mergere anche in zone classicamente inden-ni, dimostra, sul piano della salute umana,un’aggressività e una resistenza estrema-

mente preoccupante.

LA TROPICALIZZAZIONELe mutate condizioni climatiche e la cosid-detta tropicalizzazione del clima rendonosempre più necessaria la conoscenza di al-cune patologie trasmesse da vettori, consi-derate fino ad alcuni anni fa esclusive delleregioni africane. L’Italia ed altri Paesi dell’a-rea mediterranea, rappresentano una viapreferenziale per l’introduzione in Europa ditali malattie e tra queste ricordiamo la Blue-tongue, la Peste equina, la febbre gialla, al-cune encefaliti virali, la Crimean Congo Hae-morragic Fever e l’Heartwater Disease. È,quindi, di primaria importanza aumentarel’allerta su tali argomenti e sviluppare la ca-pacità di riconoscere le malattie tramite larealizzazione di piani di sorveglianza o di mo-nitoraggio mirati, per individuare e ricono-scere tempestivamente queste patologie “e-sotiche” una volta che si presentano sul terri-torio, corredati altresì di efficienti piani di e-mergenza in grado di garantire la gestione ela risoluzione in tempi brevi dell’evento.

PIANI DI PROFILASSI E ANAGRAFIZOOTECNICHE

La gestione dei piani annuali e pluriennali diprofilassi delle malattie animali comprende leattività dirette a prevenire ed eradicare spe-cifiche malattie che colpiscono gli animalidomestici ad esclusione delle misure adot-tate in fase di emergenza. Si ricorda il lega-me strettissimo esistente tra la salute anima-

le e quella umana. Basti citare che il 60% de-gli agenti patogeni sono agenti zoonosici, il75% delle malattie emergenti sono zoonosie l’80% degli agenti a potenziale uso bioter-roristico sono agenti zoonosici. In particola-re, accanto alla lotta contro la Tubercolosi ela Brucellosi, che in alcune aree geograficheassumono ancora un rilievo preoccupante,bisogna ricordare la gestione del piano dilotta alla rabbia silvestre che per il prossimotriennio ci vedranno impegnati a prevenirenon solo la trasmissione della rabbia nellevolpi attraverso la vaccinazione orale nei ter-ritori del Nord Est dell’Italia, ma anche la dif-fusione di questa pericolosissima zoonosinegli animali da compagnia e negli altri ani-mali zootecnici sensibili. Salute umana e sa-lute animale vanno di pari passo anche perquanto riguarda la strategia mirante a ridurrela presenza di salmonelle negli allevamenti a-vicoli, e in futuro anche suini, in vista di unaeffettiva riduzione del rischio connesso alconsumo di alimenti di origine animale con-taminati non solo da questi agenti zoonosici.La citata epidemia di rabbia silvestre rendeevidente che gli animali selvatici giocano unruolo sempre più importante nei sistemi di e-pidemiosorveglianza quali rivelatori della e-ventuale presenza di malattie infettive e me-tro di misura del rischio che queste speciepossono rappresentare per la diffusione di a-genti infettivi. Su questo fronte si giocherànel prossimo futuro un considerevole impe-gno che dovrà riguardare anche ulteriorisegmenti della zootecnia come ad esempiol’apicoltura e l’acquacoltura per i quali si do-vranno predisporre opportuni sistemi ana-grafici nonché più efficaci strumenti di lottaalle patologie infettive. Il completamento deisistemi anagrafici per le specie di interessezootecnico rappresenta il presupposto fon-damentale per la creazione di un sistema diepidemiosorveglianza precedentemente ci-tato.

TUTELA DEL BENESSEREANIMALE

Nel settore della protezione degli animali dareddito tra gli obiettivi prioritari vi è il miglio-ramento dell’attività di controllo da renderepiù incisiva ed uniforme sul territorio nazio-nale, anche per evitare la distorsione delmercato. Per tale motivo è stato elaborato ilPiano Nazionale Benessere Animale (PNBA),partito in via sperimentale nell’anno 2008con la programmazione dei controlli in alle-vamento, che dal 2010 include anche la pro-grammazione dei controlli per la tutela delbenessere animale durante il trasporto e lamacellazione. Il Piano Nazionale, conforme-mente alle disposizioni vigenti, individua i cri-teri di controllo, la programmazione annualedei controlli sulla base della valutazione delrischio, il coordinamento tra le diverse Auto-rità competenti, la standardizzazione e infor-matizzazione dei flussi informativi e la forma-zione dei veterinari ufficiali, degli allevatori edegli operatori del settore. Appare necessa-rio implementare l’informatizzazione perquanto attiene l’attività di rendicontazionedei controlli e, relativamente al trasporto, lacreazione di una banca dati nazionale deitrasportatori in ottemperanza a quanto sta-bilito dalla normativa vigente (Reg. n.1/2005/CE).

LA FORMAZIONEAnche la formazione, elemento essenzialeper il rispetto delle norme nazionali e comu-nitarie di benessere degli animali è parte in-tegrante del PNBA. La “formazione” degli o-peratori del settore (allevatori, trasportatori,macellatori) mira a rendere edotti tutti gli ad-detti sulle norme e sulle buone tecniche di

laPROFESSIONE VETERINARIA 34 | 20104 Attualità Anticipazioni PSN 2010-2012

La Sanità veterinaria nel nuovoPiano Sanitario NazionaleAnticipazioni nella bozza provvisoria del Ministero della Salute

Il “Centro nazionale di lotta ed emer-genza contro le malattie animali”, dicui alla legge 244/2005, assicura la tu-

tela della salute degli animali e garantisceil coordinamento e l’uniforme applicazio-ne, sull’intero territorio nazionale, degliinterventi, delle attività e delle misure ine-renti alla sanità animale, anche per le fi-nalità di profilassi internazionale, nel ri-spetto degli obblighi posti dalla normati-va comunitaria e del Codice zoosanitariointernazionale dell’Organizzazione mon-diale della sanità animale (OIE). Il Centrogestisce la lista nazionale di esperti dipronta reperibilità, nella quale sono inse-riti soggetti di comprovata esperienza neicampi della sanità animale, dell’epide-miologia, dei piani di emergenza e dellalegislazione veterinaria sia comunitariasia nazionale. In fase di emergenza ilCentro assume la sua veste operativa at-traverso la costituzione di una Unità diCrisi centrale, organo inserito negli spe-cifici piani di emergenza redatti dal Mini-stero per ogni singola malattia, tutti ap-provati dalla Commissione europea. Tragli obiettivi prefissati nel prossimo trien-nio si evidenziano:• eradicazione MVS (malattia vescicola-re da enterovirus del suino) in Campaniae Calabria. Alcune province delle predet-te Regioni, pur avendo raggiunto una suf-ficiente qualifica sanitaria, restano pena-lizzate dal cronico mancato raggiungi-mento della stessa nel restante territorioregionale;

• attività di vigilanza sull’operato dei ser-vizi veterinari regionali e locali e pressogli Istituti Zooprofilattici circa la gestionedelle emergenze sanitarie. L’interventosarà mirato sulla base delle criticità e-merse dall’analisi dei dati e delle informa-zioni sulle attività svolte sul territorio, me-diante la programmazione di vigilanza(audit - ispezioni) al fine di individuare lecause e apportare gli eventuali correttivi;• simulazioni in attuazione della normati-va comunitaria e dei Piani di emergenzanazionali, organizzazione sul territorio e-sercitazioni, con il coinvolgimento delleAutorità Locali (sanitarie, di ordine pub-blico e comunicazione) per la verifica evalutazione dell’efficienza ed efficacia deilivelli centrali, regionali e locali nell’attua-zione delle misure sanitarie per limitare ladiffusione delle malattie ed addivenire nelpiù breve tempo possibile alla risoluzionedell’evento;• attività di comunicazione anche attra-verso una pagina web sul portale del Mi-nistero della salute dedicata alle attivitàdel Centro. Tale pagina oltre a riportarestruttura e funzioni dello stesso, rappre-senterà il punto di riferimento per l’ag-giornamento di operatori del settore e ve-terinari rispetto alle attività inerenti le e-mergenze epidemiche (piani di emergen-za, manuali operativi). Tale attività inclu-derà anche la messa a disposizione intempo reale delle norme sanitarie adotta-te per le singole emergenze epidemicheche si verranno via via a determinare.

OBIETTIVI DEL PIANO 2010-2012

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Nella bozza di Piano Sani-tario Nazionale a cura delMinistero della Salute sisottolineano alcune que-stioni, prima fra tuttel’imminente calo del nu-

mero dei dirigenti medici del SSN. Qualchedato per cominciare. I professionisti sanitarirappresentano la larga maggioranza delle ri-sorse umane impiegate nel SSN. Basti con-siderare che quasi il 70% dei circa 690.000dipendenti del SSN con contratto a tempoindeterminato (fonte IGOP, Conto Annuale,anno 2008) è costituito da personale dirigen-te e del comparto afferente ai ruoli sanitari(circa 478.000 operatori tra medici, veterina-ri, odontoiatri, dirigenti sanitari non medici,personale infermieristico, della riabilitazione,tecnico-sanitario e di vigilanza ed ispezione).In particolare, oltre l’80% del solo personaledei ruoli sanitari è costituito da dirigenti me-dici ed infermieri (circa 112.000 medici e276.000 infermieri per un totale di 388.000dipendenti). In sintesi, ci si attende una ca-renza dal 2012 al 2018 di 18.000 unità dipersonale medico nel SSN e di circa 22.000medici dal 2014 al 2018 in totale (si passeràda 3,7 medici “attivi” per 1000 abitanti a 3,5medici “attivi” per 1000 abitanti, contro unamedia europea di 3,1 medici attivi per 1000abitanti, fonte OECD 2006).

DEMOGRAFIADall’attuale distribuzione per età dei medici eveterinari impiegati nel Servizio Sanitario Na-zionale (fonte INPDAP, dati sugli iscritti allaCassa Pensione Sanitari, anno 2006), si evin-ce una forte concentrazione di personale nel-la fascia di età superiore o uguale a 60 anni.Poiché il dato relativo ai veterinari incide mar-ginalmente su quello dei medici, è possibilestimare che circa 17.000 medici lascerannoil SSN entro il 2015. Considerando il numeromedio di laureati in medicina e chirurgia peranno accademico e la quota di questi cheviene immessa annualmente nel SSN, ci si a-spetta, a partire dal 2012, un saldo negativotra pensionamenti e nuove assunzioni. Si sti-ma, inoltre, che la forbice tra uscite ed entra-te nel SSN tenderà ad allargarsi negli anni aseguire data la struttura per età ed il numerodi immatricolazioni al corso di laurea in Medi-cina e Chirurgia. Verosimilmente, tale scena-rio risulterà ancora più marcato nelle Regioniimpegnate con i piani di rientro a causa delblocco delle assunzioni.

COME INTERVENIREProprio al fine di governare il fenomeno che,

per quanto detto, a breve determinerà unacarenza di detti professionisti, il Ministero del-la Salute ha richiesto un ampliamento dell’of-ferta formativa, ossia del numero delle imma-tricolazioni al corso di laurea in Medicina eChirurgia già a partire dall’anno accademico2008/2009. Tuttavia, tenendo conto che ilpercorso formativo di un medico si completain circa 10 anni, occorrerà attendere il 2019affinché il maggior numero di laureati/specia-lizzati sia disponibile sul mercato del lavoro.In ogni caso, allo stato non è ancora correttoparlare di “emergenza medici” nel breve pe-riodo, in quanto negli ultimi anni i vincoli fi-nanziari ed il blocco di assunzioni hanno ali-mentato una sacca di inoccupazione dallaquale il SSN potrebbe attingere per assicura-re un adeguato turn-over delle risorse uma-ne. È, invece, necessario che il ricambio ge-nerazionale avvenga nell’immediato futuro,anche al fine di garantire un opportuno ed in-dispensabile trasferimento di competenze edabilità che solo la pratica clinica può assicu-rare.

LA SPECIALIZZAZIONETenuto conto del possesso della specializza-zione quale requisito di accesso per il SSN ilsolo ampliamento dell’offerta formativa deicorsi di laurea in medicina e chirurgia nonpuò prescindere dall’incremento del numerodi medici specialisti, che si può realizzare so-lo attraverso un aumento delle risorse finan-ziarie stanziate per la formazione di questiprofessionisti. Nello specifico, è indispensabile che nel me-dio termine venga considerata la possibilitàdi innalzare il numero di contratti per la for-mazione specialistica dei medici (attualmentesono 5.000 i contratti finanziati dallo Stato). Il

reperimento di risorse finanziare aggiuntivepermetterebbe altresì di dare applicazione al-l’art. 8 della legge n. 401 del 29 dicembre2000, che prevede la corresponsione delleborse di studio anche a favore degli specia-lizzandi laureati in medicina veterinaria, odon-toiatria, farmacia, biologia, chimica, fisica epsicologia. In tale contesto, secondo le sti-me effettuate, un’eventuale revisione dell’am-montare del finanziamento stanziato per laformazione specialistica, dovrebbe prevede-re la riserva di una quota per la copertura di800-1000 contratti destinati a questi profes-sionisti. La questione è di interesse strategico per ilSSN, visto che anche per questi professioni-sti la specializzazione è requisito di accessosia alla dipendenza, sia alle convenzioni dispecialistica ambulatoriale del SSN.

MINISTERO E REGIONIAlla luce di quanto premesso, con un’azioneconcertata tra i Ministeri competenti e le Re-gioni si dovranno perseguire nel prossimotriennio le seguenti finalità: incrementare l’of-ferta formativa dei corsi di laurea in medicinae chirurgia; incrementare le risorse per il fi-nanziamento dei contratti di formazione spe-cialistica dei medici e delle professioni di ve-terinario, farmacista, odontoiatra, biologo,psicologo, chimico e fisico sanitario; concor-dare un piano di assunzioni, riferito soprat-tutto alla componente medica e infermieristi-ca, che contrasti gli effetti del pensionamen-to; promuovere la cooperazione interregiona-le al fine di incoraggiare la mobilità interna deiprofessionisti sanitari; ridefinire il ruolo delpersonale sanitario del SSN impegnato nelledocenze dei corsi di laurea della professionisanitarie. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 34 | 20106 Attualità Anticipazioni PSN 2010-2012

Le risorse umane del SSN: in attesa del ricambiogenerazionale si punta sullespecializzazioni

allevamento, trasporto e macellazione permigliorare la salute e il benessere degli ani-mali. È necessario far comprendere agli o-peratori che tali norme non sono in contra-sto con le esigenze della produzione, macoincidenti con queste. Il Ministero della sa-lute con l’ausilio dell’IZS (Istituto Zooprofilat-tico Sperimentale) della Lombardia e dell’E-milia Romagna e delle Regioni e ProvinceAutonome ha avviato un percorso formativo,articolato a cascata. La formazione degli al-levatori dovrà essere incentivata nel corsodel triennio 2010-2012 e in tale periodo do-vrà essere avviata l’attività di formazione pergli operatori del macello.

ANIMALI D’AFFEZIONENel settore degli animali d’affezione l’obietti-vo prioritario consiste nella realizzazione del-la corretta relazione uomo-animale per tute-lare la salute e il benessere degli animali, lasalute e l’incolumità pubblica e contrastaree prevenire maltrattamenti, abbandoni e ran-dagismo. In tale ottica è necessario imple-mentare i percorsi formativi per i proprietaridi cani che, ai sensi dell’Ordinanza Ministe-riale 3 marzo 2009 sulla “tutela dell’incolu-mità pubblica dall’aggressione di cani”, de-vono essere istituiti presso i Comuni e le A-SL territorialmente competenti. La creazionedel corretto rapporto uomo-animale richiedeanche un’intensa attività divulgativa e la rea-lizzazione di campagne informative che, aisensi della normativa vigente, sia il Ministerodella salute che le Regioni e Province auto-nome sono tenuti a promuovere e incenti-vare. Per la tutela del benessere degli anima-li d’affezione e per un’efficace azione di lottaal randagismo e al fenomeno dei canili co-siddetti “lager”, è necessario eseguire il mo-nitoraggio delle situazioni critiche presentisul territorio nazionale e predisporre inter-venti diretti, anche di tipo ispettivo, in colla-borazione con i Carabinieri del NAS e le altreAutorità competenti.

AMBIENTE E CATENAALIMENTARE

La presenza sempre più distribuita sul terri-torio di aree a forte antropizzazione, cosìcome gli specifici siti di interesse nazionaliindividuati sulla base del forte impatto am-bientale, ha evidenti risvolti sulla sicurezzachimica della catena alimentare. Infatti apartire dalla coltivazione di vegetali su areeinquinate, sia a livello di terreni che di acquache di ricaduta aerea di sostanze chimiche,fino all’allevamento degli animali destinati afornire alimenti, la presenza di contaminantisubisce una concentrazione che può deter-minare un rischio sanitario per i consumato-ri. La presenza di contaminanti ambientalinell’alimento è regolamentata a livello co-munitario e deve essere costantemente mo-nitorata. Laddove si identifica una situazio-ne di contaminazione essa va affrontata a li-vello territoriale con misure volte non solo aimpedire il consumo di alimenti non confor-mi, ma soprattutto attraverso la rimozione oalmeno il contenimento delle cause di con-taminazione. Obiettivi nel triennio sono: po-tenziare ed ampliare uno studio sulla “valu-tazione della presenza di alcuni contami-nanti ambientali tossici e persistenti d’inte-resse emergente attraverso l’utilizzo dibioindicatori zootecnici” che divenga stru-mento per identificare il contesto dell’espo-sizione, gli eventuali “punti critici” di conta-minazione ed i luoghi ad alto rischio am-bientale con ripercussioni sulla sicurezza a-limentare; effettuare un piano di monitorag-gio nazionale su contaminanti ambientali neiprodotti di origine animale e una razionaliz-zazione nelle attività di controllo dei residuinei prodotti di origine vegetale. ■

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L’11 ottobre il Ministero dellaSalute ha organizzato a Pe-rugia un convegno dedicatoalla Legge 20 luglio 2004, n.189, la legge che ha intro-dotto il divieto di maltratta-

mento degli animali. Il programma - che ha vi-sto la partecipazione del Sottosegretario diStato alla Veterinaria, dirigenti ministeriali,Nas, Nirda, Polizia Stradale, Izs Lazio e To-scana, associazioni protezionistiche, magi-strati, avvocati e giornalisti - ha approfonditola tutela giuridica degli animali. La sessione diapertura ha riguardato il ruolo delle istituzioni;la seconda il tema delle corrette prassi nei se-questri e nelle perquisizioni della polizia giudi-ziaria; la terza, infine, ha dato spazio alle te-stimonianze dal territorio e agli approfondi-menti sul ruolo della stampa e del giornalismod’inchiesta (in particolare La Padania e Stri-scia La Notizia).Nel presentare il convegno, il Ministero dellaSalute ha fatto notare che gli organi di poliziapossono procedere al sequestro cautelativo

degli animali, ma che questa misura cautela-re, anche in caso di flagranza di reato, è “si-stematicamente” disapplicata. Gli organi dipolizia giudiziaria, infatti sovente si limitano averificare il reato a denunciarlo al Pubblico Mi-nistero lasciando l’animale alla disponibilitàdel soggetto denunciato. Nel corso del suointervento il Sottosegretario, oltre ad annun-ciare un testo unico che regola l’intera mate-ria della tutela giuridica degli animali, ha sot-tolineato “il dovere di intervento da parte ditutti gli organi competenti ed in particolarequelli di Polizia Giudiziaria e la necessità di sal-vaguardare la salute ed il benessere dei sog-getti maltrattati attraverso il sequestro pre-ventivo e l’affidamento a persone estranee alreato”. In caso di reati compiuti in danno aglianimali, trattandosi di materia penale, “tutti gliOrgani di polizia giudiziaria sono ugualmentecoinvolti e tutti sono tenuti a intervenire perimpedire che il fatto illecito sia reiterato e taleconsapevolezza deve essere acquisita daglistessi tutori della giustizia infondendo fiduciaai cittadini”. Secondo il Sottosegretario Marti-

ni, “ciò che più emerge come criticità del si-stema è che, malgrado la flagranza, molti rea-ti appaiono in una sorta di “limbo di impunità”che lascia i soggetti maltrattati in balia dei lo-ro aguzzini”. Il Ministero della Salute riconosce gli Enti e leassociazioni che possono accogliere gli ani-mali sequestrati o confiscati (D.M. 2 novem-bre 2006). Per contrastare il fenomeno delrandagismo, la presenza dei canili lager e ilmaltrattamento degli animali è stata istituita,presso il Ministero della Salute, l’Unità Opera-tiva Tutela Animale. L’auspicio è che attraver-so un’efficace sinergia tra il Ministero della Sa-lute, i Servizi veterinari territorialmente compe-tenti, gli organi di polizia giudiziaria, la magi-stratura e le associazioni di protezione degli a-nimali sia possibile dare attuazione concreta-mente alle norme di tutela degli animali.

IL COMMENTO DI ANMVIIn occasione del convegno “La tutela giuridi-ca degli animali”, l’ANMVI ha trasmesso unanota al Sottosegretario Francesca Martini:

“L’importanza di questo convegno sta anchenel coraggio di parlare di corrette regole pro-cedurali nelle attività di sequestro. Il problemac’è e va affrontato”. “L’esperienza ci ha insegnato - osserval’ANMVI nel documento firmato dai Vice Pre-sidenti Marco Melosi (animali da compagnia) eLorenzo Crosta (animali esotici) - che l’aspettorepressivo ha in qualche caso avuto il soprav-vento sulla finalità ultima degli interventi di tu-tela animale. Abbiamo conosciuto episodi adalta tensione, in qualche caso finiti tragica-mente, dove ci si è lasciati prendere la manodal gesto poliziesco. Ricordiamo ancora uncollega ammanettato - stigmatizza l’Associa-zione - come una profonda offesa alla dignitàdella nostra professione, proprio mentre eglioffriva il proprio qualificato intervento durantesommarie operazioni di sequestro animale”.“La finalità ultima degli interventi di polizia giu-diziaria non può essere solo quella di reprime-re un reato - è la tesi dell’ANMVI - ma devesoprattutto essere quella di garantire l’anima-le. Il sequestro cautelativo deve basarsi su e-videnze e non sospetti di maltrattamento, masoprattutto non può sempre assumere comeprassi il trasferimento degli animali. Quandosi tratta di animali nati in cattività, ad esem-pio, oppure di esemplari che richiedonoun’assistenza specialistica, il trasferimento siè in molti casi rivelato controproducentequando non fatale”. “A riflettori televisivi spenti abbiamo visto si-tuazioni molto critiche. Il rischio paradossaleè di mettere a repentaglio proprio quella vitache si voleva garantire. Il bene sequestrato èun essere vivente molto fragile se non è trat-tato con la dovuta competenza. Per superarequesti problemi, è auspicabile che sia assicu-rata la massima preparazione, la più ampiacollaborazione fra gli attori del sistema e che imedici veterinari abbiano più voce in capitolodurante e dopo le operazioni di sequestro,nell’interesse primario del soggetto animaletutelato”. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 34 | 20108 Attualità Codice penale

Il sequestro preventivo per latutela giuridica degli animaliIl Sottosegretario Martini: affidare i soggetti maltrattati a chi è estraneo alreato. ANMVI: la tutela richiede competenza

PENE IN AUMENTO PERCHI VIOLA LA LEGGE 189

Èin corso la ratifica della Conven-zione di Strasburgo per la prote-zione degli animali da compa-

gnia. Il testo approvato dal Senato, e orain terza lettura alla Camera, aumenta lepene per l’uccisione e il maltrattamentodi animali. Si prevede: per il delitto di uc-cisione di animali, la reclusione da quat-tro mesi a due anni (in luogo della reclu-sione da tre a diciotto mesi); per il delittodi maltrattamento di animali, la reclusio-ne da 3 a 18 mesi o la multa da 5.000 a30.000 euro in luogo dell’attuale reclusio-ne da 3 mesi a un anno o la multa da3.000 a 15.000 euro.

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Risponde di lesioni colposee di omessa custodia del-l'animale non solo il pa-drone del cane che az-zanna un passante, maanche il possessore, e

quindi la persona che lo custodiva al mo-mento dell'aggressione. È quanto ha stabilitola Corte di Cassazione nella sentenza 34813del 27 settembre 2010, confermando la con-danna di un uomo palermitano a 100 euro dimulta per lesioni colpose dopo che il suo ca-ne aveva morso una ragazza. L'imputato,condannato anche a risarcire la donna deidanni subiti, ricorreva in cassazione lamen-tandosi che i giudici siciliani avevano afferma-to la sua responsabilità senza considerare

che il cane era della famiglia, in particolareapparteneva a sua madre e a sua nonna. Laquarta sezione penale ha però respinto le suedoglianze e condiviso quanto già affermatodal tribunale. In effetti i giudici di merito ave-vano già dimostrato che "l'animale era sicu-ramente in suo possesso", l'imputato inoltre"abitava con la madre e si rapportava quoti-dianamente con l'animale che gli ubbidiva eche portava a passeggio". Gli Ermellini han-no quindi confermato la condanna, ricordan-do che "in tema di custodia di animali, l'ob-bligo sorge ogni volta che sussista una rela-zione di possesso o di semplice detenzionetra l'animale e una data persona, posto chel'art. 672 cod. pen., relaziona l'obbligo di nonlasciare libero l'animale o di custodirlo con le

debite cautele al possesso dell'animale, pos-sesso da intendersi come detenzione anchesolo materiale e di fatto senza che sia neces-sario che sussista una relazione di proprietàin senso civilistico." (fonte: cassazione.net)I fatti risalgono al 2009, quando il Tribunaledichiarava colpevole di lesioni colpose l’im-putato condannandolo a versare 100 euro dirisarcimento. L’incolpato lamentava che “chesi sia giunti alla affermazione della sua re-sponsabilità senza tenere conto che il cane

era della famiglia, più precisamente era diproprietà della madre o della nonna, e che e-gli era intervenuto solo quando aveva sentitole urla della ragazza, per riportare il cane nel-la abitazione”. Il Tribunale ha obiettato che“l’animale era sicuramente nel possesso del-l’imputato per il fatto che fu proprio quest’ul-timo a richiamare il cane, a dare spiegazioniai verbalizzanti e a portare l’animale dai vete-rinari per i controlli; che egli abitava nella ca-sa della madre e si rapportava quotidiana-mente con l’animale che gli ubbidiva e cheportava a passeggio”. Correttamente dunque egli è stato ritenutoresponsabile secondo la Cassazione, dell’o-messa custodia dell’animale, obbligo che aisensi dell’articolo 672 cp sorge in capo alpossessore indipendentemente dalla pro-prietà dell’animale, possesso da intendersi insenso ampio. L’imputato ha dovuto rifonderele spese processuali e versare 1000 euro allacassa delle ammende. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 34 | 201010 Legale Ricorsi e sentenze

Le Regioni possono attribui-re ulteriori compiti agli Isti-tuti Zooprofilattici? La Pre-sidenza del Consiglio deiMinistri ha presentato ricor-so alla Corte Costituzionale

per la dichiarazione di illegittimità costitu-zionale della legge 5 maggio 2010,n. 13, con la quale la Regione A-bruzzo ha disciplinato il fun-zionamento dell’IZS dell’A-bruzzo e del Molise. Per l’avvocatura dello Statoalcune norme sono “in con-trasto con l’articolo 117 del-la Costituzione”, “che ecce-dono dalle competenze regio-nali contrastando con i principifondamentali in materia di tutela dellasalute contenuti nella normativa statale di ri-ferimento costituita dal decreto legislativo270/1993”. Il ricorso precisa che le disposi-zioni contestate discendono da un Protocol-lo d’intesa stipulato fra il Ministero della Salu-te e le Regioni Abruzzo e Molise per il riordi-no e la valorizzazione dell’Istituto, tuttavia laPresidenza del Consiglio dei Ministri conte-sta la facoltà che le Regioni Abruzzo e Moli-se si attribuiscono di assegnare all’Istituto“ulteriori compiti e funzioni di interesse nazio-nale e internazionale”, un compito che - se-condo l’Avvocatura di Stato - spetta in via e-sclusiva allo Stato, sulla base di un “principio

d’altra parte perfettamente coerente con lafinalità costitutiva degli istituti zooprofilatticistessi, in quanto operanti nell’ambito della ri-cerca sperimentale scientifica e della tuteladella igiene e sanità veterinaria, ambiti neiquali convergono non solo gli interessi di re-

gioni e provincie autonome ma anchepreminenti interessi di carattere na-

zionale conseguenti all’adempi-mento di obblighi internazio-

nali comunitari”.Illegittimo di conseguenza,secondo l’Avvocatura delloStato, prevedere forme di fi-nanziamento pubblico sta-

tale per eventuali nuovi com-piti di matrice regionale, come

pure la presenza di un rappresen-tante del Ministero della Salute anzi-

ché dell’Economia nel collegio dei revisori. Censurate anche alcune modalità gestionaliche tendono a delineare un assetto istituzio-nale dell’Ente “completamente difforme aquanto stabilito dal decreto legislativo270/93”. Il legislatore statale ha infatti inte-so realizzare il principio della separazionedelle funzioni di indirizzo e verifica, delle fun-zioni di gestione e delle funzioni di controllo,attribuite rispettivamente al Consiglio di am-ministrazione, al direttore generale e al col-legio dei revisori, ripartizione dei compiti cheinvece le norme regionali in esame oblitera-no completamente”. ■

IZS, conflitto di competenzeStato-RegioniLa Regione Abruzzo disciplina il funzionamentodell’Istituto. Ricorso dell’avvocatura di Stato allaCorte Costituzionale

È possesso anche la sola detenzionemateriale di un caneIn caso di aggressione è responsabile anche chi non è proprietario in senso civilistico

La Fondazione ONAOSI sta richia-mando con raccomandata il versa-mento della quota 2005 dai liberi

professionisti, un arretrato che si riferi-sce al periodo - dal 2003 al2006 - in cui l'obbligo di con-tribuzione era stato estesocon legge Finanziaria a tuttigli iscritti all'Ordine. Comenoto, un avviso bonario nonè una cartella esattoriale; ildistinguo è formale e so-stanziale al tempo stesso edè sintomatico del progressi-vo indebolimento della pre-tesa impositiva e dell'effica-cia della riscossione, en-trambe compromesse da ri-corsi (spesso vinti dai sani-tari liberi professionisti e costosi per laFondazione) e da una sentenza della Cor-te Costituzionale che ha gettato unagrossa ipoteca sulla costituzionalità del-

l'ammontare da versare. Nel 2007, poil'epilogo: sempre con Legge Finanziariail contributo è tornato ad essere obbliga-torio solo per i dipendenti dalle Pubbli-

che Amministrazioni. La rac-comandata in spedizione inquesti giorni è un atto legit-timo e dovuto da parte dellaFondazione, ma durante l'ul-tima riunione del Consigliodi Amministrazione "si sonocreati i presupposti per unasoluzione politica della vi-cenda", una "soluzione" ve-drà impegnati i presidentidelle 3 Federazioni (FNOVI,FOFI, FNOMCeO) e i Mini-steri vigilanti. La FNOVI "ve-rificata la comune volontà di

arrivare ad una definizione della materia,auspica che i Ministeri possano metterela Fondazione nella condizione di rinun-ciare alle quote non versate".

L’ONAOSI VERSO LA RINUNCIA DEGLI ARRETRATI

Professione Veterinaria 34-2010:ok 13-10-2010 15:24 Pagina 10

La fattura dell'organizzazione delcongresso può essere emessa an-che senza il dettaglio dei servizi al-

berghieri e di ristorazione, nei casi in cuiil contratto di appalto preveda un corri-spettivo unitario, forfetariamente determi-nato. In questi casi, l'importo complessi-vo viene assoggettato a Iva del 20%,completamente detraibile per il commit-tente, il quale, però, deve limitare al 75%la deduzione dei costi per le prestazionialberghiere e le somministrazioni di ali-menti e bevande, acquisendo dall'opera-tore congressuale un apposito prospettodettagliato dei costi del servizio congres-suale. È questo il chiarimento della riso-luzione 28 maggio 2010, n. 47/E, con laquale l'agenzia delle Entrate ha anchechiarito che la limitazione al 75% non siapplica agli operatori del settore congres-suale, la cui attività è caratterizzata dallafornitura ai propri clienti di servizi com-prensivi di prestazioni alberghiere e di ri-storazione, in quanto le stesse, rappre-

sentando lo strumento necessario per ilcompimento del fine economico dell'im-presa, possono considerarsi oggetto del-l'attività congressuale. Nella risoluzione47/E/2010, l'Agenzia ha chiarito che neicasi in cui la fatturazione dettagliata deiservizi risulti incompatibile con le diversemodalità di organizzazione dell'attivitàcongressuale, l'operatore congressualepuò emettere la fattura, indicando questoimporto, senza distinguere le prestazionialberghiere e i servizi di ristorazione riad-debitati. L'importo forfettario deve essereassoggettato a Iva ordinaria del 20 percento. In questo caso, spetta al commit-tente acquisire, ai fini della corretta dedu-zione dal proprio reddito dei costi relativiai servizi alberghieri e di ristorazione, «u-na documentazione recante il dettagliodelle spese relative ai singoli servizi forni-ti dall'operatore congressuale per l'orga-nizzazione dell'evento», che, ad esempio,può essere «un prospetto dettagliato deicosti del servizio congressuale».

laPROFESSIONE VETERINARIA 34| 2010 Accertamenti Fisco 11

di GIOVANNI STASSIDottore Commercialista, Torino

L’articolo 38 del D.P.R. 29 set-tembre 1973 disciplina “Larettifica delle dichiarazionidelle persone fisiche”. Re-centemente il quarto commadel citato articolo, che disci-

plina l’accertamento sintetico, è stato profon-damente innovato dall’articolo 22, comma 1,del D.L. 31.5.2010 n. 78, convertito, con mo-dificazioni, dalla L. 30.7.2010 n. 122.Il redditometro in sostanza è uno strumentoche permette all’Amministrazione finanziaria dideterminare presuntivamente e sinteticamenteil reddito complessivo attribuibile al contribuen-te persona fisica (soggetto Irpef), in base ad al-cuni beni e servizi indicativi di capacità contri-butiva (immobili, automobili, barche, eccetera).

REDDITI DEL 2008)La precedente formulazione del quarto com-ma dell’articolo 38 disponeva che: “L’ufficio,………, può, in base ad elementi e circostan-ze di fatto certi, determinare sinteticamente ilreddito complessivo netto del contribuente inrelazione al contenuto induttivo di tali elementie circostanze quando il reddito complessivonetto accertabile si discosta per almeno unquarto da quello dichiarato. A tal fine, con de-creto del Ministro delle finanze, da pubblicarenella Gazzetta Ufficiale, sono stabilite le moda-lità in base alle quali l’ufficio può determinareinduttivamente il reddito o il maggior reddito inrelazione ad elementi indicativi di capacità con-tributiva individuati con lo stesso decretoquando il reddito dichiarato non risulta con-gruo rispetto ai predetti elementi per due o piùperiodi di imposta.Qualora l’ufficio determini sinteticamente il red-dito complessivo netto in relazione alla spesaper incrementi patrimoniali, la stessa si presu-me sostenuta, salvo prova contraria, con red-diti conseguiti, in quote costanti, nell’anno incui è stata effettuata e nei quattro precedenti.Il contribuente ha facoltà di dimostrare, ancheprima della notificazione dell’accertamento,che il maggior reddito determinato o determi-nabile sinteticamente è costituito in tutto o inparte da redditi esenti o da redditi soggetti a ri-tenuta alla fonte a titolo d’imposta. L’entità ditali redditi e la durata del loro possesso devo-no risultare da idonea documentazione.Dal reddito complessivo determinato sintetica-mente non sono deducibili gli oneri di cui all’art.10 del decreto indicato nel secondo com-ma…”Gli elementi indici di capacità contributiva sta-biliti dal Decreto ministeriale del 10 settembre1992 sono i seguenti:- Navi e le imbarcazioni da diporto- Automobili e gli altri mezzi di trasporto a

motore- Camper e/o roulotte- Aerei da turismo- Cavalli da corsa o equitazione- Immobili: residenze principali e secondarie- Spese per colf- Assicurazioni di ogni tipo (escluse quelle re-

lative all’utilizzo di veicoli a motore, vita,infortuni)

- Investimenti patrimoniali.La circolare numero 1, del 29 Dicembre 2008,emanata dal Comando generale della Guardiadi finanza introduce ulteriori “indici di ricchez-za” a titolo di orientamento: pagamento di ca-

noni per l’affitto di posti barca; spese per la ri-strutturazione di immobili; spese per arredi dilusso di abitazione; pagamento di quote di i-scrizione in circoli esclusivi; pagamento di retteper scuole private particolarmente costose;assidua frequenza di case da gioco; parteci-pazione ad aste; frequenti viaggi e crociere; ac-quisto di beni di particolare valore quali quadri,sculture, gioielli, reperti di interesse storico-ar-cheologico, ecc.; disponibilità di riserve di cac-cia o di pesca; hobby particolarmente costosiquali, ad esempio, partecipazione a gare auto-mobilistiche, rally, gare di motonautica, ecc.Ciò che rileva ai fini del redditometro è “la di-sponibilità” dei beni e servizi sopra elencati daparte della persona fisica che “di fatto” sostie-ne le spese. Ad esempio un’autovettura inte-stata al proprio figlio senza redditi è chiaramen-te nella disponibilità dei genitori che hanno so-stenuto la spesa per l’acquisto e sostengonole spese per l’utilizzo dell’autoveicolo.Nota: Non si devono considerare ai fini del red-ditometro i beni e servizi utilizzati dalla personafisica nell’esercizio di un’attività d’impresa oprofessionale.Per quanto riguarda gli investimenti patrimoniali(ad esempio acquisto di un immobile) la spesasi considera sostenuta con redditi conseguitinell’anno in cui è stata effettuata e nei quattroprecedenti.Se quindi sostengo una spesa di euro 300.000per l’acquisto di un alloggio, l’Ufficio può pre-sumere, salvo prova contraria, che il reddito at-tribuibile al contribuente nell’anno della spesae nei quattro precedenti sia stato almeno pariad euro 60.000 (300.000 : 5) per ciascun an-

no.Come disposto dall’articolo 38 l’Ufficio può ac-certare sinteticamente il reddito attribuibile alcontribuente solo se tale reddito accertabile sidiscosta per almeno un quarto dal redditodichiarato e tale scostamento si verifica per al-meno due periodi d’imposta.Per determinare il reddito attribuibile al contri-

Parliamo di RedditometroCome l’Amministrazione finanziaria determina presuntivamente il redditoattribuibile al contribuente

Descrizione dei beni Valore tabella Coeffi. Reddito presuntoAuto a gasolio 30HP, immatricolata nel 2005 7.701,80 7 53.912,60Residenza principale nel Centro Italia, mq. 150 11.208,50 4 44.834Assicurazione 2.500,00 10 25.000Imbarcazione a motore sino a 50 t., 650 cm.,

4.124,86 5 20.624,3040HP, immatricolata nel 1998Colf a tempo parziale (ore annue 150) 1.317,00 4 5.268,00Residenza secondaria nel Sud Italia, mq. 75 687,38 5 3.436,88Incrementi patrimoniali anno 2006 zero zeroIncremento patrimoniali anno 2007 zero zeroReddito totale presunto 130.567,10Reddito dichiarato per evitare l’accertamento 77.675,32

TABELLA 1

Descrizione dei beni Valore tabella Coeffi. Reddito presuntoAuto a gasolio 25HP, immatricolata nel 2007 6.170,30 7 43.192,10Residenza principale nel Centro Italia, mq. 100 7.139,00 3 21.417,00Residenza secondaria nel Sud Italia, mq. 60 549,90 5 2.749,50Incrementi patrimoniali anno 2006 120.000 24.000Incremento patrimoniali anno 2007 zero zeroReddito totale presunto 81.417,05Reddito dichiarato per evitare l’accertamento 61.062,79

TABELLA 2

buente la procedura è alquanto complessa macercheremo di sintetizzarla qui di seguito.1. L’Ufficio innanzitutto accerterà quali sono i

beni e servizi nella disponibilità del contri-buente (autovetture, residenza principale,residenze secondarie, camper, spese percolf, ecc.) ed in quale misura egli ne ha ladisponibilità. (Ad esempio se una residenzasecondaria è nella disponibilità di due fratellial 50% essa rileverà per ciascuno dei dueper la metà).

2. A ciascun bene viene attribuito un valore edun coefficiente (ad esempio un’autovetturadi 21HP avrà un valore pari a euro 4.182,77più euro 244,43 per ogni HP eccedente i 20e quindi un valore di euro 4427 ed un coef-ficiente moltiplicatore di “7” per cui avrà unvalore complessivo di euro 30.990; una col-laboratrice familiare a tempo parziale avràun peso pari ad euro 9,28 per ogni ora la-vorata ed un coefficiente pari a quattro, ipo-tizzando quindi numero di ore pari a 500 siavrà: 500 x 9,28 x 4 = 18.560; e così via).La tabella aggiornata dei valori e dei coeffi-cienti è disponibile sul sito dell’Agenzia del-le Entrate

3. I valori reddituali così determinati si somme-ranno tra di loro utilizzando il seguente cri-terio:- Il valore più elevato è considerato al

100%;- Il secondo valore è considerato per il

60%;- Il terzo valore è considerato per il 50%;- Il quarto valore è considerato per il 40%;- I valori successivi sono considerati al

20%.La somma di tutti i valori determina il redditopresunto attribuibile al contribuente in base aiconsumi. A questo importo andrà sommatol’eventuale spesa per incrementi patrimoniali. Ilreddito così ottenuto andrà confrontato con ilreddito dichiarato.Due esempi chiariranno meglio il procedimen-to (Tabb. 1 e 2).Per gli esempi proposti vengono utilizzati i va-lori della tabella per l’anno d’imposta 2007, esi ipotizza che i beni siano nella intera disponi-bilità del contribuente (100%) e per l’intera du-rata dell’anno.A fronte di un accertamento effettuato dall’Uffi-cio il contribuente ha la facoltà di dimostrareche il maggior reddito presunto induttivamentedal redditometro è costituito o giustificato daredditi esenti, redditi soggetti a ritenuta a titolod’imposta o da una diminuzione del patrimo-

FATTURE SEMPLICI PER I CONGRESSI

Professione Veterinaria 34-2010:ok 13-10-2010 15:24 Pagina 11

nio posseduto.Il contribuente potrà quindi dimostrare ad e-sempio che:- è titolare di redditi soggetti a ritenuta alla

fonte a titolo d’imposta, quali depositi ban-cari, buoni postali o altro;

- possiede redditi esenti, quali Bot, Cct, e si-mili;

- ha effettuato disinvestimenti patrimoniali(vendita di immobili o altri beni di qualsiasigenere);

- ha ricevuto beni da donazioni / successioni;- ha utilizzato finanziamenti;- ha ricevuto indennizzi a titolo di risarcimen-

to patrimoniale;- e così via.

REDDITI CONSEGUITI DAL 2009L’articolo 22, comma 1, del D.L. 31.5.2010 n.78 ha profondamente modificato l’articolo 38del D.P.R. 29 settembre 1973 come segue:“L’ufficio, ………, può sempre determinare sin-teticamente il reddito complessivo del contri-buente sulla base delle spese di qualsiasi ge-nere sostenute nel corso del periodo d’impo-sta, salva la prova che il relativo finanziamentoè avvenuto con redditi diversi da quelli posse-duti nello stesso periodo d’imposta, o con red-diti esenti o soggetti a ritenuta alla fonte a titolodi imposta o, comunque, legalmente esclusidalla formazione della base imponibile.La determinazione sintetica può essere altresìfondata sul contenuto induttivo di elementi in-dicativi di capacità contributiva individuato me-diante l’analisi di campioni significativi di contri-buenti, differenziati anche in funzione del nu-cleo familiare e dell’area territoriale di apparte-nenza, con decreto del Ministero dell’Econo-mia e delle Finanze da pubblicare nella Gazzet-ta Ufficiale con periodicità biennale. In tale ca-so è fatta salva per il contribuente la prova con-traria ………..La determinazione sintetica del reddito com-plessivo di cui ai precedenti commi è ammes-sa a condizione che il reddito complessivo ac-certabile ecceda di almeno un quinto quello di-chiarato.L’ufficio che procede alla determinazione sinte-tica del reddito complessivo ha l’obbligo di invi-tare il contribuente a comparire di persona oper mezzo di rappresentanti per fornire dati enotizie rilevanti ai fini dell’accertamento e, suc-cessivamente, di avviare il procedimento di ac-certamento con adesione ai sensi dell’articolo5 del decreto legislativo 19 giugno 1997, n.218. Dal reddito complessivo determinato sin-teticamente sono deducibili i soli oneri previstidall’articolo 10 del decreto del Presidente dellaRepubblica 22 dicembre 1986 n. 917; compe-tono, inoltre, per gli oneri sostenuti dal contri-buente, le detrazioni dall’imposta lorda previ-ste dalla legge.”

I cambiamenti apportati sono decisamente ri-levanti. La struttura stessa della norma risultaprofondamente modificata.Vediamo in dettaglio le differenze tra le due nor-me:- Il testo dell’articolo 38 precedente alla mo-

difica richiede la presenza di “elementi e cir-costanze di fatto certi” sulla cui base saràdeterminato sinteticamente il reddito com-plessivo netto del contribuente. La nuovaversione della norma trova il proprio fonda-mento sulle “spese di qualsiasi generesostenute nel corso del periodo d’im-posta“. L’amministrazione finanziaria potràquindi fare ricorso a qualsiasi tipologia dispesa sostenuta da parte del contribuenteper la determinazione del reddito comples-sivo netto da confrontare con quello dichia-rato dallo stesso. In altre parole ad ogni eu-ro di spesa dovrebbe corrispondere un eu-ro di reddito.

- La versione precedente dell’articolo 38 di-sponeva che l’accertamento era possibilenel caso in cui il reddito determinato indutti-vamente superava il reddito dichiarato di ol-tre il 25% e lo scostamento doveva protrar-si per 2 periodi d’imposta. La nuova versio-ne riduce lo scostamento al 20% e saràsufficiente che lo scostamento si verifichianche per un solo periodo d’imposta.

- Nella nuova versione dell’articolo 38 è stataeliminata la norma relativa agli incrementipatrimoniali, che obbligava l’Ufficio a “spal-marli” in 5 anni. Pertanto a partire dall’eser-cizio 2009 gli incrementi patrimoniali nonassumeranno più alcuna rilevanza.

- Il nuovo articolo 38 dispone altresì che ladeterminazione induttiva del reddito potràanche essere fondata su altri elementi dicapacità contributiva, che saranno indi-viduati mediante l’analisi di campioni signifi-cativi di contribuenti, differenziati anche infunzione del nucleo familiare e dell’area terri-toriale di appartenenza, determinati conD.M., da pubblicarsi nella Gazzetta Ufficialecon periodicità biennale. Quindi gli Elementi di capacità contributivarimangono in piedi ma fino a quando nonsarà emanato il citato Decreto Ministerialenon saremo in grado di valutarne l’impattosulla determinazione del reddito. Secondole prime indiscrezioni dovrebbero comun-que rilevare le spese effettivamente soste-nute rispetto alla semplice disponibilità dideterminati beni.

- Il nuovo articolo prevede anche che l’Uffi-cio è obbligato, prima di emettere un av-viso di accertamento, a invitare il contri-buente a fornire dati e notizie rilevanti ai finidell’accertamento e, successivamente, diavviare il procedimento di accertamentocon adesione.

- La nuova norma dispone inoltre che dalreddito complessivo determinato presunti-vamente siano comunque deducibili gli o-neri di cui all’art. 10, D.P.R 917/86 (assegniperiodici corrisposti al coniuge, contributiprevidenziali e assistenziali, contributi ver-sati alle forme pensionistiche complemen-tari, ecc.) e che competono, per gli onerisostenuti dal contribuente, le detrazioni dal-l’imposta lorda previste per legge (spesemediche, interessi su mutui, spese veteri-narie, ecc.)

Rimane fermo comunque il principio che l’ac-certamento sintetico si fonda su una presun-zione legale relativa. Il contribuente avrà quindisempre la possibilità di fornire, come in passa-to, la prova contraria dimostrando, ad esem-pio, che le spese sono state sostenute utiliz-zando redditi e disponibilità degli anni prece-denti, redditi legittimamente esclusi dalla baseimponibile, finanziamenti di terzi, con donazio-ni ricevute, ecc. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 34 | 201012 Fisco Accertamenti

Giovanni Stassi, dottore commer-cialista torinese, presta consu-lenza fiscale gratuita ai soci del-

le associazioni federate ANMVI. Rispon-de il lunedì mattina, dalle 9.00 alle 10.30al numero 011/56.29.952. Ogni mese pub-blica articoli di approfondimento sulle piùrilevanti novità fiscali per i professionisti.

Professione Veterinaria 34-2010:ok 13-10-2010 15:24 Pagina 12

laPROFESSIONE VETERINARIA 34 | 2010 Eventi Veterinari 13

In collaborazione conAZIENDA SANITARIA LOCALEDELLA PROVINCIA DI CREMONA

ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI CREMONA

RELATOREJAMES D. QUIGLEY - APC, Inc. Ankeny, IA(USA)

CHAIRMANMARCO COLOMBO - Medico Veterinario,Libero professionista, Milano

OBIETTIVI EVENTO FORMATIVOCon il presente Convegno si intende proseguire il percorso diformazione per i Medici Veterinari, già intrapreso con altri even-ti, sulla gestione del giovane bestiame negli allevamenti bovini.Gli argomenti oggetto delle relazioni vogliono fornire una prepa-razione specifica sui principi di una corretta gestione dei vitellidal momento della colostratura alla fase di svezzamento, con u-na attenzione particolare alla scelta degli alimenti liquidi e solidie alle modalità di somministrazione. In funzione di ottenere gio-vani animali più sani, con migliori performance di crescita e conun alto livello di benessere si ritiene importante la conoscenzada parte dei Medici Veterinari delle indicazioni provenienti dallericerche più recenti in questo campo. Il corretto management,inteso come approccio complessivo, delle fasi critiche e dellestrategie di prevenzione ha l’obiettivo di ridurre gli interventi te-rapeutici individuali e di massa e il consumo di antimicrobici, an-cora oggi di largo impiego.

PROGRAMMA SCIENTIFICO9.30 Registrazione dei partecipanti e veri-

fica presenze 9.40 Saluto del moderatore ai partecipan-

ti ed inizio lavori9.45 Gestione del colostro nel vitello neo-

nato - J. Quigley11.00 Pausa 11.30 La scelta dell’alimentazione per il vi-

tello pre-svezzamento - J. Quigley13.00 Pausa pranzo 14.30 Strategie nutrizionali post-svezza-

mento - J. Quigley

16.00 Discussione 17.00 Questionario a scelta multipla, con-

segna attestati e termine della gior-nata

SEGRETERIA SCIENTIFICA ED ORGANIZZATIVA SIVAR - Paola OrioliTel. 0372-40.35.39, Fax [email protected], www.sivarnet.it

PARTECIPAZIONEIniziativa gratuita rivolta ai laureati e studentiin Medicina Veterinaria. Per motivi organizzativi è gradita la pre-iscri-zione.È prevista la traduzione simultanea dall’in-glese all’italiano.

ISCRIZIONEL’iscrizione ai convegni dà diritto a:• Atti delle relazioni• Attestato di frequenza • Traduzione simultanea • Attestato ECM

SEDECremonaFiere - P.zza Zelioli Lanzini, 1Cremona

In collaborazione con

3 CREDITI

FIERA INTERNAZIONALE BOVINO DA LATTECremonaFiere, 28 Ottobre 2010

Convegno Nazionale SIVAR: AGGIORNAMENTI IN BUIATRIAALLEVARE VITELLI SANI:

DAL COLOSTRO ALLO SVEZZAMENTO

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC FRIULI VENEZIA GIULIAApproccio diagnostico all’alopecia nel cane e nel gatto

Gradisca D’Isonzo (UD), 14 Novembre 2010

RELATOREFederico Leone

OBIETTIVINel corso della giornata viene affrontato il corretto approccio dia-gnostico all’alopecia nel cane e nel gatto. Dopo una introduzionesui meccanismi patogenetici responsabili dell’alopecia viene ana-lizzato l’iter diagnostico dell’alopecia focale e multifocale soffer-mandosi sulle tecniche diagnostiche disponibili per il consegui-mento di una diagnosi. Durante la seconda relazione viene descrit-to l’iter diagnostico per differenziare in particolare le alopecie sim-metriche/diffuse su base endocrina da quelle non endocrine, que-ste ultime spesso sottodiagnosticate e motivo di errori diagnosti-co/terapeutici. La sessione dedicata ai casi clinici interattivi vienesfruttata per indicare i principali protocolli terapeutici disponibili.

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze

9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-te, presentazione del relatore ed ini-zio dei lavori

9.30 Introduzione all’alopecia e approc-cio diagnostico all’alopecia focale emultifocale del cane e del gatto

11.00 Pausa11.30 Approccio diagnostico all’alopecia

simmetrica e diffusa del cane e delgatto

13.00 Pausa14.00 Casi clinici interattivi15.00 Pausa15.30 Casi clinici interattivi16.30 Test di valutazione dell’apprendi-

mento e discussione finale17.00 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine della giornata

SEDEHotel Franz - Viale Trieste, 45 34072 Gradisca D’Isonzo (UD)

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC LAZIOCitologia per non citologi! Come praticare il gioco dell’esame

citologico con soddisfazione… e senza sbagliare troppo!Pomezia (RM), 14 Novembre 2010

RELATOREMario Caniatti

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed i-nizio dei lavori

9.30 Citologia diagnostica: quando e co-me farne un gioco vincente

11.00 Pausa11.30 Citologia diagnostica: le regole del

gioco

13.00 Spazio per eventuale relazione com-merciale (nel caso non si svolga larelazione il programma nel pomerig-gio sarà anticipato di mezz’ora)

13.30 Pausa14.30 Casi clinici interattivi: Flogosi o neo-

plasia. Cosa pensi che sia?15.30 Pausa16.00 Casi clinici interattivi: Che neopla-

sia? Questo è il dilemma!17.00 Test di valutazione dell’apprendi-

mento e discussione finale17.30 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine della giornata

SEDEHotel Selene Via Pontina Km 30 00040 Pomezia (RM)

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

In collaborazione conAZIENDA SANITARIA LOCALEDELLA PROVINCIA DI CREMONA

ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI CREMONA

OBIETTIVI EVENTO FORMATIVO L’evento si pone l’obiettivo di fornire al medico veterina-rio suiatra tutte le informazioni e gli aggiornamenti inmerito ai possibili metodi di castrazione del suino, alter-nativi a quello chirurgico oggi diffuso. Le possibilità of-ferte da recenti ritrovati farmaceutici aprono nuove e di-verse prospettive sulla possibilità di ridurre le patologieinfettive, di migliorare il benessere animale e di metterein atto strategie alimentari maggiormente profittevoli,nel rispetto dell’animale allevato. L’impiego di una parti-colare siringa di sicurezza sarà inoltre ampiamente illu-strato ai medici veterinari allo scopo di assolvere agliobblighi di formazione richiesti dal Ministero della Salu-te in relazione ad un particolare metodo di castrazionetramite somministrazione di vaccino.

RELATORIIller Campani - Martini SPA (Budrio di Lon-giano, FC) - Paolo Candotti - IZSLER Sezio-ne di Brescia - Moritz Pignatti - Italcarni (Mi-gliarina di Carpi, Modena)

CHAIRMANPaolo Martelli - Facoltà di Medicina Veteri-naria di Parma

PROGRAMMA SCIENTIFICO14.15 Registrazione dei partecipanti, salu-

to del Moderatore e inizio lavori14.30 La normativa sulla protezione del

suino tra realtà e rumoursPaolo Candotti

15.30 Strategie alimentari e curve di ac-crescimento differenziati per femmi-ne e maschi castrati - Iller Campani

16.15 Pausa caffè16.45 Il suino intermedio: quali prospettive

e perché - Moritz Pignatti

17.15 Discussione17.30 La castrazione immunologica: come

vaccinare i suini utilizzando un iniet-tore con elevate caratteristiche di si-curezza - Programma di addestra-mento per il Medico VeterinarioSandra Meloni, Area Veterinary Ma-nager Pfizer Animal Health

18.00 Questionario ECM, consegna atte-stati e termine della giornata

SEGRETERIA SCIENTIFICA ED ORGANIZZATIVA SIVAR - Paola OrioliTel. 0372-40.35.39, Fax [email protected], www.sivarnet.it

PARTECIPAZIONEIniziativa gratuita riservata ai laureati e stu-denti in Medicina Veterinaria.

L’iscrizione al convegno dà diritto a:• Attestato di frequenza• Attestato crediti formativi ECM• Attestato idoneità inoculazione vaccinoL’attestato di idoneità alla somministrazionedel vaccino sarà rilasciato esclusivamente ailaureati in Medicina Veterinaria previa fre-quenza dell’intera durata del convegno.

SEDECremonaFiere - P.zza Zelioli Lanzini, 1 -Cremona

In collaborazione con

Richiesto accreditamento

CONVEGNO NAZIONALE SIVAR CremonaFiere, 29 Ottobre 2010

LA CASTRAZIONE INCRUENTA DEL SUINO: METODI E PROSPETTIVE

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITOSOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITOSOCIETÀ FEDERATA ANMVI

3 CREDITI ECM3 CREDITI ECM

Professione Veterinaria 34-2010:ok 13-10-2010 15:24 Pagina 13

laPROFESSIONE VETERINARIA 34 | 201014 Eventi Veterinari

AGGIORNAMENTI IN ORTOPEDIA E IN NEUROLOGIACremona, Palazzo Trecchi

Sabato 23 e Domenica 24 Ottobre 2010

RELATORIGualtiero Gandini, Bologna - Karin Holler,Leonding (A) - Andrea Martinoli, Milano -Bruno Peirone, Torino

PROGRAMMA SCIENTIFICOSabato 23 Ottobre 20109.00 Registrazione dei partecipanti9.30 Aggiornamento in neurologia

G. Gandini11.00 Pausa11.30 La vescica: capire e conoscere per

gestire correttamente la minzioneG. Gandini

13.00 Pausa pranzo14.30 Aggiornamento in ortopedia

(1a parte) - B. Peirone16.00 Pausa16.30 Aggiornamento in ortopedia

(2a parte) - B. Peirone18.00 Casi clinici a cura dei soci18.30 Termine dei lavori

Domenica 24 Ottobre 20109.00 Fisioterapia, farmacoterapia e con-

droprotezione: l’unione fa la forza?A. Martinoli

9.45 Metodiche fisioterapiche manuali digestione del dolore - K. Holler

10.30 Pausa11.00 Metodiche fisioterapiche strumenta-

li di gestione del dolore - K. Holler11.45 Il paziente anziano (il dolore croni-

co) e la fisioterapia - K. Holler12.30 Domande e discussione13.00 Valutazione dell’apprendimento, con-

segna degli attestati e chiusura deilavori

ISCRIZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SIFIRVETin regola con l’iscrizione 2010.Non è richiesta la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la re-gistrazione.Quote di partecipazione (verrà rilasciata unaricevuta fiscale per la quota versata):Socio SIFIRVET: gratuitoSocio SCIVAC: € 50,00Non Socio: € 100,00

Richiesto accreditamento

SIFIRVETSOCIETÀ ITALIANA DI FISIOTERAPIA E RIABILITAZIONE VETERINARIA

CITOLOGIA DELLE NEOPLASIE ENDOCRINE E DELLE PATOLOGIE MUSCOLO-SCHELETRICHE

Cremona, Palazzo Trecchi, Sabato 6 Novembre 2010

RELATORIElvio Lepri, Perugia Carlo Masserdotti, Brescia

PROGRAMMA SCIENTIFICO9.00 Registrazione dei partecipanti9.30 Citologia delle neoplasie endocrine

E. Lepri11.00 Pausa

11.30 Quando la citologia è sottovalutata:patologie articolari, muscolari escheletriche - C. Masserdotti

13.00 Domande e discussione13.30 Pausa pranzo14.30 Casi clinici a cura dei soci SICIV16.30 Valutazione dell'apprendimento, con-

segna degli attestati e chiusura deilavori

ISCRIZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SICIV inregola con l’iscrizione 2010. Non è neces-saria la pre-iscrizione. Presentarsi in sedecongressuale per la registrazione.Quote di partecipazione (verrà rilasciata u-na ricevuta fiscale per la quota versata):Socio SICIV: GratuitoSocio SCIVAC: € 50,00Non Socio: € 100,00

Richiesto accreditamento

SICIVSOCIETÀ ITALIANA DI CITOLOGIAVETERINARIA

FOLLOW UP IN MEDICINA COMPORTAMENTALECremona, Palazzo Trecchi, Domenica 7 Novembre 2010

RELATORIMaria Chiara Catalani, Ancona - RaimondoColangeli, Roma - Franco Fassola, Asti -Sabrina Giussani, Varese - GiovanniMeterangelis, Roma - Maria SerafinaNuovo, Torino - Marzia Possenti, Milano

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.30 Registrazione dei partecipanti9.00 Soggettività ed oggettività come cri-

teri complementari per la valutazionedel processo terapeutico: Ia parte G. Meterangelis

10.30 Pausa11.00 Soggettività ed oggettività come cri-

teri complementari per la valutazionedel processo terapeutico: IIa parte G. Meterangelis

12.30 Pausa pranzo14.00 Il follow up in medicina comporta-

mentale: tavola rotonda con espe-rienze personali - M.C. Catalani, R.

Colangeli, F. Fassola, S. Giussani,M.S. Nuovo, M. Possenti

17.00 Domande e discussione17.30 Valutazione dell’apprendimento, con-

segna degli attestati e chiusura dei la-vori

ISCRIZIONE: L’incontro è gratuito per tutti isoci SISCA in regola con l’iscrizione 2010.Non è richiesta la pre-iscrizione. Presentarsiin sede congressuale per la registrazione.Quote di partecipazione (verrà rilasciata unaricevuta fiscale per la quota versata):Socio SISCA: gratuitoSocio SCIVAC: € 50,00Non Socio: € 100,00

Richiesto accreditamento

SISCASOCIETÀ ITALIANA DI SCIENZECOMPORTAMENTALI APPLICATE

UPDATE SULLE MALATTIE INFIAMMATORIE INTESTINALI (IBD) FELINE

Cremona, Palazzo Trecchi, Sabato 13 Novembre 2010

RELATORI: Stefano Bo, Torino - EnricoBottero, Cuneo - Silvia Rossi, Milano

PROGRAMMA SCIENTIFICO9.00 Registrazione dei partecipanti9.30 Malattie infiammatorie dell’intestino:

quadri clinici, sviluppo del CSI (Cli-nical Scoring Index) - S. Bo

10.15 Parametri clinico-patologici in corsodi IBD - S. Rossi

11.00 Pausa11.30 Diagnosi delle IBD: approccio lapa-

rotomico o endoscopico? Confrontotra le diverse tecniche bioptiche - S.Bo, E. Bottero

12.15 Triadite enterica felina - S. Bo, S. Rossi

13.00 Pausa pranzo14.00 Trattamento delle enteropatie croniche:

opinioni a confronto - S. Bo, E. Bottero15.00 Diagnostica differenziale delle IBD fe-

line: recenti acquisizioni - E. Bottero16.00 Pausa16.30 Casi clinici a cura dei soci SIMEF17.30 Valutazione dell’apprendimento, con-

segna degli attestati e chiusura deilavori

ISCRIZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SIMEF inregola con l’iscrizione 2010. Non è neces-saria la pre-iscrizione. Presentarsi in sedecongressuale per la registrazione.Quote di partecipazione (verrà rilasciata unaricevuta fiscale per la quota versata):Soci SIMEF: gratuitoSocio SCIVAC: € 50,00Non Socio: € 100,00

Richiesto accreditamento

SIMEFSOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA FELINA

DIAGNOSTICA MOLECOLARE NELLA PRATICA CLINICA: DALLE MALATTIE INFETTIVE ALLA GENETICA

Cremona, Palazzo Trecchi, Domenica 14 Novembre 2010

RELATORIDomenico Otranto, Bari - AlessandraScagliarini, Bologna Maria Elena Turba, Bologna

PROGRAMMA SCIENTIFICO9.00 Registrazione dei partecipanti9.30 Diagnostica molecolare: le basi (co-

sa dobbiamo conoscere per utiliz-zarla meglio) A. Scagliarini

11.00 Pausa11.30 Diagnostica molecolare nella leish-

maniosi e nelle malattie trasmesseda zecche. Il dibattito è finito? D. Otranto

13.00 Pausa pranzo

14.30 Diagnostica molecolare nelle malat-tie virali - A. Scagliarini

15.30 Pausa16.00 Diagnostica molecolare e malattie

genetiche: dallo screening alla dia-gnosi clinica - M. E. Turba

17.00 Valutazione dell'apprendimento, con-segna degli attestati e chiusura deilavori

ISCRIZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SIMIV inregola con l’iscrizione 2010. Non è richie-sta la pre-iscrizione.Quote di partecipazione (verrà rilasciata unaricevuta fiscale per la quota versata):Socio SIMIV: gratuitoSocio SCIVAC: € 50,00Non Socio: € 100,00

Richiesto accreditamento

SIMIVSOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINAINTERNA VETERINARIA

INFORMAZIONISegreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. 0372/403509 - Fax 0372/457091

Email: [email protected] - Web: www.scivac.it sezione Società specialistiche

Incontro realizzato in collaborazione con

Professione Veterinaria 34-2010:ok 13-10-2010 15:24 Pagina 14

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

Nel 2007, il virus della blue-tongue BTV-8 è ricompar-so per il secondo anno inOlanda, causando morbi-lità e aumento della mor-talità nelle mandrie bovi-

ne. Inoltre, gli allevatori segnalavano una ri-

duzione della fertilità delle vacche. Uno stu-dio ha analizzato 15 mandrie bovine non vac-cinate incrociandole per regione geograficacon 10 mandrie vaccinate.All'inizio dello studio (luglio 2008), tutti i bovi-ni delle mandrie non vaccinate di età supe-riore a 1 anno venivano sottoposti ad analisi.Tutte le vacche sieronegative venivano inclu-se nel programma di studio e se ne analizza-vano i campioni ematici per la ricerca di anti-corpi verso BTV-8 mediante ELISA. I campio-ni venivano prelevati a intervalli di 3 settima-ne e l'analisi veniva interrotta quando l'ani-male risultava sieropositivo. Il campionamen-to cessava in tutte le restanti vacche nel di-cembre 2008.I vitelli nati da madri infette o madri vaccinatevenivano analizzati per BTV-8 mediante PCR.I dati sulla fertilità venivano ottenuti attraver-so il Royal Dutch Cattle Syndicate (CRV). Per

l'analisi si utilizzavano modelli multilivello ge-neralizzati per variabili latenti e lineari.Nel 2008, 185 (17,2%) dei 1074 bovini nonvaccinati inizialmente sieronegativi sierocon-vertivano e venivano considerati BTV-8-infetti. Le vacche infette avevano una proba-bilità 5 volte maggiore (95% CI: 1,9–14,3) didover essere reinseminate entro 56 giornidalla prima inseminazione. Inoltre, questevacche necessitavano 1,7 volte (95% CI:1,4–2,0) più inseminazioni per il concepimen-to e 2,5 volte (95% CI: 2,4–2,6) più giorni trala prima e l’ultima inseminazione, rispetto alperiodo precedente alla sieroconversione erispetto alle vacche non BTV-8-infette nel2008. Non si osservavano associazioni tral'infezione BTV-8 e la probabilità di aborto tra100 e 260 giorni dopo l'ultima inseminazio-ne.In totale, si analizzavano per la presenza di

BTV-8 (mediante PCR) 48 vitelli nati da madriinfette. Dieci (20,8%) di questi 48 soggettinascevano PCR-positivi. Nessuno dei 256 vi-telli nati da madri vaccinate risultava positivoalla PCR. Inoltre, le vacche infettate durantela seconda metà della gestazione avevano u-na probabilità 15,5 volte (95% CI: 1,3–190,4)maggiore di dare alla luce un vitello PCR-po-sitivo rispetto alle vacche infettate nella pri-ma metà della gestazione. Questo studio in-dica, concludono gli autori, che BTV-8 ha uneffetto negativo sulla fertilità delle vacche dalatte.“Bluetongue virus serotype 8 (BTV-8) infec-tion reduces fertility of Dutch dairy cattle andis vertically transmitted to offspring” Sant-man-Berends IM, Hage JJ, Rijn PA, Stege-man JA, Schaik GV. Theriogenology. Volume74, Issue 8, Pages 1377-1384 (November2010) ■

BTV-8 riduce la fertilità delle vaccheda latteIn uno studio, necessità di più inseminazioni e trasmissione verticale del virus ai vitelli

laPROFESSIONE VETERINARIA 34 | 2010 Attualità scientifica Vet Journal 15o

Profilo ormonale e metabolico della vacca conpatologia cisticaIl fattore di crescita insulino-simile 1 può avere unruolo nella persistenza delle cisti ovariche bovine

La relazione tra profilo meta-bolico e ormonale e persi-stenza delle cisti ovarichespontanee nella vacca dalatte è poco nota. Uno stu-dio ha indagato la concen-

trazione plasmatica degli acidi grassi non e-sterificati (NEFA), del fattore di crescita insuli-no-simile 1 (IGF-I) e del cortisolo (C) nel cor-so di malattia cistica spontanea in 6 vaccheda latte tra la 7a e la 16a settimana post-par-tum (PP). Il gruppo di controllo era costituitoda 6 vacche in normale ciclo estrale.Si prelevavano campioni ematici due volte algiorno e il plasma veniva analizzato con tec-niche diverse. Si indagavano i profili plasma-tici del progesterone e della 15-chetodiidro-PGF(2 ) per confermare la condizione ovula-toria o anovulatoria delle vacche.I valori di cortisolo plasmatico non differivanosignificativamente tra i diversi momenti dicampionamento nell'ambito di ciascun grup-po o tra i due gruppi. I livelli plasmatici di NE-FA erano significativamente superiori nellevacche con ciclo normale rispetto alle vac-che cistiche alla 16ª settimana PP (p<0,01),ma con valori piuttosto bassi, indicando unascarsa mobilizzazione dei depositi lipidici. Laconcentrazione plasmatica del fattore di cre-scita insulino-simile I era invece maggiorenelle vacche cistiche durante l'8a, 10ª, 11ª(p<0,1) e 16ª settimana PP (p<0,05), indican-do che la presenza di cisti ovariche coincidecon un aumento dei livelli di IGF-I.

I risultati suggeriscono, concludono gli auto-ri, l'assenza di un effetto del cortisolo e deiNEFA sul mantenimento delle cisti ovariche,mentre consentono di ipotizzare un coinvol-gimento di IGF-I non solo nella patogenesi,come già noto, ma anche nella persistenzadella malattia cistica spontanea della bovina.“Selected Metabolic and Hormonal Profilesduring Maintenance of Spontaneous OvarianCysts in Dairy Cows” Probo M, Comin A,Cairoli F, Faustini M, Kindahl H, De Amicis I,Veronesi MC. Reprod Domest Anim. 2010Sep 3. [Epub ahead of print] ■

Uno Shetland Sheepdog femminasterilizzata di 2 anni del pesocorporeo di 14,9 kg veniva visita-

ta in seguito a un collasso acuto. Il caneera tachipnoico e presentava una ridu-zione dei riflessi e del tono muscolaredegli arti riferibili a disfunzione diffusadel motoneurone inferiore. Era inoltrepresente una grave ipokaliemia (1,7mEq/l; intervallo di riferimento 3,5 5-8mEq/l). La condizione clinica del canepeggiorava e insorgevano spasmo mu-scolare, paralisi flaccida e insufficienzarespiratoria, una possibile conseguenzaquest’ultima della debolezza dei musco-li respiratori. Si sviluppavano aritmiaventricolare e grave acidemia (pH, 7,18;intervallo di riferimento, 7,35-7,45). Sisospettava un’intossicazione. La ricer-ca del bario nei campioni plasmatici e u-rinari rivelava concentrazioni di bariocomparabili a quelle descritte nell’uomoaffetto da intossicazione da bario. L’a-nalisi del bario in 5 soggetti di controllosupportava il sospetto diagnostico di in-tossicazione da bario. Si trattava il sog-getto mediante somministrazione difluidi e potassio per via endovenosa. Ilcane migliorava rapidamente. Gli elet-troliti analizzati dopo la ripresa del sog-getto erano normali. La quantificazione

INTOSSICAZIONE DA BARIO IN UN CANE

del bario plasmatico 56 giorni dopo ilpresunto episodio di intossicazione ri-velava una notevole diminuzione dellaconcentrazione, che rimaneva tuttaviaelevata rispetto ai soggetti di controllo.A conoscenza degli autori, si tratta delprimo caso segnalato di intossicazioneda bario in letteratura veterinaria. Que-sta condizione può indurre un’ipokalie-mia fatale, ma un trattamento di suppor-to immediato può avere eccellenti risul-tati. L’intossicazione da bario, benchérara, è un’importante diagnosi differen-ziale dell’ipokaliemia negli animali, con-cludono gli autori. “Barium toxicosis in a dog” Adam FH,Noble PJ, Swift ST, Higgins BM, Sie-niawska CE. J Am Vet Med Assoc. 2010Sep 1; 237 (5): 547-50.

Quattro o cinque antibiotici potrebbero bastare per trattare l’80% delle malattiedel suino. Lo sostiene uno studio del Gruppo di lavoro olandese “Dealing withMRSA in agricolture”. Nello studio, allevatori e veterinari hanno compilato l'e-

lenco di antibiotici che non pongono rischi di resistenza e di quelli che invece possonoindurre antibioticoresistenza. In seguito, hanno ridotto lo spettro di antibiotici utilizzatia 4 o 5, invece dei 12 normalmente usati dagli allevatori di suini. Gli antibiotici selezio-nati sono a stretto spettro e sono efficaci contro la maggior parte delle malattie osser-vate nell’azienda suinicola, secondo gli autori. Il loro utilizzo è inoltre stato reso più fo-calizzato, cioè l’allevatore non tratta l’intera mandria ma solo i singoli animali. I primi risultati di questo studio sono incoraggianti, osservano, dato che due dei 5 alle-vamenti coinvolti hanno ridotto i trattamenti antibiotici fino quasi a zero. In un alleva-mento la contaminazione da MRSA suina e umana è stata fortemente ridotta.

SOLO CINQUE ANTIBIOTICI PER TRATTARE LE MALATTIE SUINE

Professione Veterinaria 34-2010:ok 13-10-2010 15:24 Pagina 15

Quarantotto cani anagra-fati, trentacinque fem-mine sterilizzate con ilrisultato di un minimodi circa 1400 cucciolipotenzialmente randagi

evitati sul territorio. Sono questi i numeri del-la prima giornata del microchip, un’iniziativadel progetto “Un Cane per tutti”, pensato daANMVI Abruzzo e sostenuto dalla Provinciadi Pescara, fortemente voluto dall’ammini-strazione Ranghelli e dall’assessore alla Sa-

nità Di Martile. “La giornata del microchip”, resa possibilegrazie alla collaborazione dei medici veteri-nari aderenti all’Ordine di Pescara, dei vigiliurbani e della Lega Nazionale per la Difesadel Cane si è svolta il 2 ottobre nella sede co-munale di Spoltore e sarà riproposta sabato30 ottobre dalle 9 alle 13, nella Delegazionecomunale di Santa Teresa di Spoltore. “L’amministrazione comunale - ha detto ilsindaco Franco Ranghelli - crede in questa i-niziativa, che ha come scopo principale quel-lo di sensibilizzare la cittadinanza a una cor-retta gestione degli animali, nel rispetto deglianimali stessi e della collettività”. Sempre nel-l’ottica di un corretto rapporto uomo-anima-le, l’amministrazione ricorda che è ancora inessere il progetto BC4Z (Buon Cittadino a 4Zampe), in collaborazione con il Csen (Cen-tro Sportivo educativo nazionale - settore ci-nofilia), nella prospettiva di una giusta convi-venza, soprattutto nel rispetto di coloro chenon possiedono animali. L’operazione è dunque gratuita per tutti i cit-tadini che risiedono nel comune di Spoltore.Si ricorda che l’iscrizione del proprio cane al-l’Anagrafe Canina Regionale è obbligatoria eche l’omessa registrazione prevede una san-zione che va dai 150,00 ai 900,00 euro. Perinformazioni 339/1094669; 339/6921155(Lega del Cane) - 085/4961845 (Polizia Mu-nicipale). ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 34 | 201016 ANMVI Regione Abruzzo

VET-EXCHANGE è il servizio telematico, libero e gratuitoriservato ai soli medici veterinari. Questo servizio hal’unico scopo di consentire un più facile contatto tra sog-getti interessati alla compravendita di attrezzature profes-sionali veterinarie. Non è consentito l'accesso alleaziende del settore.Dal 1° gennaio al 30 giugno 2010 sono state inviate n. 37newsletter per un totale di n. 392 inserzioni.Per inserire la propria offerta o richiesta è necessaria la re-gistrazione al servizio tramite un modulo on-line. Al ter-

mine della registrazione il sistema fornirà all'utente un co-dice che, insieme alla password, consentirà di accedere al-l'area riservata per modificare/integrare/cancellare lapropria scheda prodotti e la scheda dati personale.Le inserzioni permangono in rete per 90 giorni; alla sca-denza di questo periodo vengono rimosse automatica-mente.

Registrazione e condizioni d’uso dettagliate al sito:http://www.vetexchange.it/

COMPRAVENDITA DI ATTREZZATUREPROFESSIONALI VETERINARIE

)., VET–EXCHANGE

IL MERCATO ITALIANO DELLE ATTREZZATUREPROFESSIONALI VETERINARIEServizio on-line dell’A.N.M.V.I.

Microchip gratuito per i cani di SpoltoreContro l’abbandono, due giornate dedicate all’anagrafe canina

Il Servizio Sanità Veterinaria e Sicu-rezza Alimentare della Regione A-bruzzo risponde favorevolmente alla

richiesta dell'ANMVI e aprirà un tavolodi confronto sul Servizio di EmergenzaClinica all'interno dell'Ospedale Veteri-nario della Facoltà di Teramo.ANMVI Abruzzo, lo scorso 14 luglio, a-veva inviato una nota sottoscritta daANMVI Nazionale in cui si ravvisava la“necessità di chiarire i termini di eroga-zione delle prestazioni, sia sotto il profi-lo della tipologia che dei beneficiari. Al-cuni aspetti operativi indicati nell'atto -secondo ANMVI Abruzzo - non appaio-no del tutto coerenti con la dichiaratadestinazione delle prestazioni agli ani-mali "privi di proprietario". Si tratta di unaspetto particolarmente rilevante sottoil profilo della concorrenza e degli equi-libri di mercato, che rappresenta unpunto imprescindibile per una condivi-sione di intenti, fra Università e Catego-ria libero professionale, in fatto di pre-supposti e finalità degli ospedali veteri-nari didattici".Il Dirigente del Servizio, Giuseppe Buc-ciarelli, ha così risposto alla richiesta

dell'ANMVI nazionale e di ANMVI Abruz-zo di approfondire alcuni aspetti opera-tivi del servizio di pronto soccorso de-stinato agli animali privi di proprietario. La nota regionale "nell'assicurare che ilprogetto sperimentale non intende in al-cun modo destabilizzare gli equilibri dilibera concorrenza ma semmai nell'otti-ca della condivisione di intenti fra Entiterritoriali competenti, Università e Ca-tegoria libero professionale, intendeperseguire l'intervento armonico di tuttigli attori in causa, ognuno nei limiti del-le proprie precipue competenze, per fa-vorire il massimo utilizzo delle strutturedi ricovero con carattere di stabilità, ilbenessere degli animali privi di proprie-tario e la formazione post laurea di me-dici veterinari".La nota conclude con la disponibilità adun incontro, presso la sede della Dire-zione Regionale delle Politiche della Sa-lute, "al fine di fugare ogni perplessità dicarattere operativo, gestionale e di di-scutere con tutti i destinatari della vsmissiva le osservazioni pervenute daiveterinari liberi professionisti del nostroterritorio".

OSPEDALE A TERAMO, LA REGIONE RISPONDE

Professione Veterinaria 34-2010:ok 13-10-2010 15:24 Pagina 16

laPROFESSIONE VETERINARIA 34 | 2010 Lombardia Info Regioni 17

Mixomatosi:ordinanza sanitaria disei mesi nel milanese

Decine di segnalazioni diconigli agonizzanti o giàmorti nelle aree verdi deicomuni della Martesana,da parte di semplici citta-dini come di autorità e

forze dell'ordine. È stato questo a spingere ildipartimento di prevenzione veterinaria dellaAsl Milano 2 a emanare il 22 settembre scor-so un'ordinanza sanitaria per “impedire la dif-fusione della malattia che ha assunto ultima-mente vaste proporzioni”. La mixomatosi col-pisce solo i conigli, fa eco la stampa milanese,e non ha nessun effetto sull'uomo e sugli altrianimali, ma si propaga in tempi record. Subitosono partite le verifiche del caso da parte deldipartimento veterinario dell'Asl Milano 2, cheha inviato sul posto i propri specialisti per pre-levare gli animali e verificare quale fosse lacausa della moria. Le analisi effettuate dall'I-stituto zooprofilattico sperimentale di Berga-mo, hanno confermato la presenza di una e-pidemia di mixomatosi, malattia virale che so-

litamente si sviluppa sul finire dell'estate e cheviene trasmessa principalmente dalle zanzare. Le Asl ha individuato una zona di protezionenella quale vige il divieto di immissione o a-sportazione di conigli vivi o morti, ad eccezio-ne di quelli destinati alla distruzione a cura delServizio di Sanità Animale della ASL. È dispo-sto l’obbligo di vigilanza sanitaria periodica el’apposizione di cartelli riportanti l’iscrizione“Zona di protezione contro la mixomatosi deiconigli”. Le misure dell’ordinanza saranno revocate do-po sei mesi dalla constatazione dell’ultimo ca-so di malattia. L’abbattimento di conigli infettiviene effettuato esclusivamente dalla PoliziaAmbientale, che provvederà allo smaltimentodelle carcasse. L'area su cui è stata emessa l'ordinanza e do-ve si sono verificati casi di mixomatosi, com-prende i comuni di Pioltello, Bussero, Pessa-no con Bornago, Carugate, Cernusco sul Na-viglio, Gorgonzola, Gessate e Cassina de'Pecchi. ■

Lombardia Informatica ha diffuso asettembre una nota sull'inserimen-to in Anagrafe Canina Regionale di

animali con più codici identificativi (ta-tuaggio e microchip, doppio microchipecc.) portando all' attenzione dei mediciveterinari le conseguenze di un’eventua-le doppia registrazione. Nella banca datidell'anagrafe canina lombarda risultanoinfatti più di 15.000 doppioni: stessa spe-cie, stessa razza, stessa data di nascita,stesso sesso, stesso nome, iscritti più diuna volta. Secondo la nota, diffusa su ri-chiesta della Asl dall'Ordine dei Veterina-ri di Como, molti sono cani ENCI iscrittiprima con il tatuaggio e poi microchippa-ti, altri con due microchip diversi, in altriil codice microchip varia per pochi carat-teri. Per prevenire l'errore, LombardiaInformatica suggerisce un paio di verifi-che e alcuni accorgimenti di carattereinformatico. Innanzitutto verificare chel'animale non abbia già un microchip e i-noltre verificare che l'animale non siastato precedentemente tatuato e iscritto(anche se il tatuaggio non è leggibile esi-ste la possibilità che l'animale - soprat-

tutto se iscritto ENCI - sia già registratoin banca dati, eventualmente effettuarericerche con pedigree). Il suggerimentoè di utilizzare le funzioni di "applicazionemicrochip ulteriori" o correzione dell'a-nagrafica in caso di cane tatuato “forzan-do” l'iscrizione, non esiste il controllocrociato con la banca dati che consentedi essere avvisati in caso di errori di digi-tazione, esiste solo una verifica rispettoal numero di caratteri che compongonoil microchip. L'avvertenza dunque è dicontrollare sempre il numero di micro-chip inserito prima di confermare l'iscri-zione e di richiamare l'attenzione sul pro-blema per evitarlo.

TROPPI DOPPIONI NELL’ANAGRAFE CANINA

Professione Veterinaria 34-2010:ok 13-10-2010 15:24 Pagina 17

In seguito al focolaio recente diblue tongue sierotipo 1 in Franciaverificatisi a giugno di quest'annoal confine con l'Italia (nel Comunedi Gorbio, nelle Alpi Marittime equindi a ridosso delle province di

Imperia e di Savona), la Regione Liguria haapprovato specifiche misure di profilassi e diprevenzione. La delibera, adottata in agostoe pubblicata sul Bollettino Ufficiale Regiona-le, incarica i Servizi veterinari dell'attuazionedel programma di vaccinazione, "valutandola disponibilità di veterinari aziendali e dei ve-terinari che hanno già operato presso le ASLe di medici veterinari liberi professionisti, de-bitamente autorizzati a seguito domanda alDirettore della S.C. e che comunque hannoesperienza presso allevamenti di ruminanti eche garantiscano di rispettare tempi e modidell'intervento in accordo con i responsabilidell'U.O. delle Asl stesse". I titolari delle a-

ziende in cui sono presenti capi sentinella in-dividuati nell'ambito del Piano regionale disorveglianza sierologica della blue tongue,soggetti ai controlli periodici, sono esentatidal pagamento dei diritti sanitari per presta-zioni veterinarie relativi all'azienda e dallavaccinazione.La delibera regionale fa seguito alla riunionedel 15 luglio scorso presso il Ministero dellaSalute dell'unità di crisi della blue tongue, alfine di fronteggiare l'emergenza relativa al fo-colaio francese.Attualmente il Regolamento (CE)1266/2007,modificato con Regolamento (CE)123/2009,prevede che la vaccinazione, oltre a costitui-re un requisito applicabile al movimento deglianimali dalle zone di restrizione, possa esse-re applicata in zone a basso rischio, comestrumento per prevenire il pericolo di diffusio-ne del contagi. Allo stato attuale nel territoriodella Regione Liguria, è stata data attuazionecontinuativa al Piano regionale di sorveglian-za sierologica che prevede controlli diagno-stici periodici quindicinali su animali sentinel-la, attuati sulla base della O.M. 11/5/01 edelle indicazioni nazionali e che la presenteattività proseguirà negli anni successivi, incollaborazione con gli allevatori che detengo-no i capi sentinella.Il Ministero ha già avviato le procedure perrendere disponibile il vaccino bivalente 1/8mentre per quanto riguarda le risorse, verrà

garantita, una volta ricevuti i rimborsi comu-nitari, opportunamente rendicontati, la resti-tuzione a favore della Regione Liguria dellespese per l'esecuzione della campagna divaccinazione sulla base di parametri comuni-tari. Sono state complessivamente impegna-

te d'urgenza somme per 86.933, 57 euro.Sulla Banca dati Regionale della RegionePiemonte (ARVET), verranno trasferiti e cari-cati tutti i dati di pertinenza dei Servizi Veteri-nari delle Province di Imperia e Savona (a-ziende, allevamenti, operatori, capi, ecc.). ■

CERCHI-OFFRI LAVORO?Il servizio è telematico, libero e gratuito. Vet-Job prevede l'utilizzo di unarchivio on-line compilato e aggiornato dagli stessi medici veterinari checercano oppure offrono proposte di lavoro. Dal 1° gennaio al 30 giugno2010 sono state inviate n. 82 newsletter per un totale di n. 1.037 inser-zioni.Per inserire la propria offerta o richiesta di lavoro è necessaria la regi-strazione al servizio. Al termine della registrazione il sistema fornirà al-l'utente un codice che, insieme alla password, consentirà di accedereall'area riservata per modificare/integrare/rimuovere le proprie inser-

zioni e la scheda dati personale.Le inserzioni permangono in rete per 90 giorni; alla scadenza di questoperiodo vengono rimosse automaticamente.Registrazione e condizioni d’uso dettagliate al sito: http://www.vetjob.it/

)., VET–JOB

IL MERCATO ITALIANO DEL LAVORO VETERINARIOServizio on-line dell’A.N.M.V.I.

Misure di prevenzione e profilassi in LiguriaDopo il focolaio francese la Regione attua il piano regionale di vaccinazione

laPROFESSIONE VETERINARIA 34 | 201018 Info Regioni BTV

Nuova notifica all’Unione Europeadi un focolaio di influenza aviariaa bassa patogenicità H7 LPAI in

Lombardia. La Direzione Generale dellaSanità Animale e del Farmaco Veterina-rio ha comunicato alla Commissione Eu-ropea (Dg Sanco) che è stato notificato,nell’ambito delle attività di controllo perla partecipazione a fiere e mercati, un fo-colaio di influenza aviaria a bassa pato-genicità H7 LPAI, in Lombardia. Il focolaio di influenza aviaria (H7), notifi-cato tramite il sistema informativo ADNS,si è verificato in un’azienda nel comunedi Volongo, in Provincia di Cremona. Nel-l’allevamento sono in corso le operazionidi abbattimento di circa 1500 capi (tratacchini, anatre, oche, polli), nonché dipulizia e disinfezione. Gli animali nonpresentavano alcun sintomo di malattia.È stata inoltre istituita la zona di restri-zione di 1 km, all’interno della quale è

presente solo un ulteriore allevamento ditacchini al momento vuoto. In attesa diultimare le indagini epidemiologiche èstata disposta la sospensione tempora-nea di fiere, mostre e mercati sul territo-rio della Regione Lombardia. La confer-ma del focolaio arriva dal Centro di Refe-renza Nazionale per l’influenza aviaria diPadova.

AVIARIA, FOCOLAIO LPAI IN LOMBARDIA

Professione Veterinaria 34-2010:ok 13-10-2010 15:24 Pagina 18

Si è svolto il 30 settembre,nella sede cremonese del-la Sivar, il convegno nazio-nale sui risultati del pro-getto di ricerca “Uterofert”sull’infertilità bovina. Le

preiscrizioni, che hanno rapidamente raggiun-to le trecento adesioni, dimostrano l’impor-tanza e l’interesse che i veterinari buiatri attri-buiscono all’argomento. Lo conferma il presi-dente della Sivar, Medardo Cammi: “Questaè stata una giornata di eccellenza scientificache ha dimostrato come la SIVAR sia attentae vicina alla ricerca scientifica”.Il progetto “Uterofert” sull’origine uterina del-l’infertilità bovina è un programma di ricercafinanziato dalla Regione Lombardia, Assesso-rato Agricoltura, realizzato in collaborazionecon Avantea e l’Istituto Sperimentale LazzaroSpallanzani. I relatori, oltre al tema, sono stati certamenteun elemento di forte richiamo essendo tutti digrande livello scientifico e già molto conosciu-

ti nel settore buiatrico: Gaetano Donofrio,Maura Ferrari, Andrea Galli, Cesare Galli, Gio-vanna Lazzari, Mario Luini e Martin Sheldondella School of Medicine Swansea University,UK, che i veterinari italiani hanno già avutomodo di conoscere ed apprezzare in altre oc-casioni.Le patologie uterine sono una importantecausa di infertilità negli allevamenti bovini edeterminano effetti collaterali sulle produzioni,sulla redditività dell’azienda e sul benessereanimale.In questo convegno sono stati presentati i risul-tati di un programma di ricerca finanziato dallaRegione Lombardia sulla prevalenza e gravitàdelle endometriti cliniche e subcliniche in dueallevamenti campione di bovine da latte. I dati riguardano 220 bovine che sono statesottoposte a micro lavaggi uterini nel periododa 40 a 60 giorni post partum per effettuareuna indagine epidemiologica sulla prevalenzae sulle caratteristiche delle patologie uterinepresenti. Il liquido di lavaggio è stato sottopo-sto ad analisi citologica e a test batteriologicie virologici. Le bovine esaminate sono statemonitorate nei mesi successivi per determina-re l’influenza dei diversi tipi di patologie uteri-ne sulla fertilità. In parallelo sono stati svolti

studi in vitro per determinare l’effetto dei me-diatori dell’infiammazione sulla vitalità embrio-nale.Il progetto si concentra sul problema della i-pofertilità bovina con specifico riferimento allepatologie uterine cliniche e subcliniche. Il pro-blema che si vuole affrontare è da un latoquello di verificare la reale incidenza di questepatologie in un campione di importanti alleva-menti da latte della regione Lombardia, e dal-l’altro quello di indagare più approfondita-mente le forme subcliniche infiammatorie inrelazione ai parametri riproduttivi e soprattut-to alla mortalità embrionale. Il progetto si articola in due fasi delle quali laprima corrisponde allo studio epidemiologico

delle patologie uterine nei due allevamenti chepartecipano al progetto. Nella seconda fase ilprogetto si propone di verificare gli effetti chele patologie uterine subcliniche di tipo infiam-matorio possono esercitare direttamentesull’embrione durante le prime fasi di svilup-po. Questa attività prevede una fase di labo-ratorio, in cui gli embrioni saranno esposti invitro a molecole che agiscono da mediatoridell‘infiammazione, e una fase di trapiantoembrionale in riceventi sane e in riceventi af-fette da forme asintomatiche di infiammazio-ne uterina. I dati ottenuti consentiranno dichiarire il ruolo della infiammazione uterinasulla vitalità embrionale e quindi sulla infertilitàconseguente. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 34 | 2010 SIVAR Dalle Associazioni 19

Infertilità bovina, SIVAR unisceveterinaria e ricerca scientificaA Cremona un convegno nazionale in collaborazione con Avantea e l’Istituto Spallanzani

Duecentomila euro alla Fondazio-ne Avantea. Sono questi i contri-buti che Provincia, Comune e Ca-

mera di commercio di Cremona hannodestinato alla fondazione Avantea, il cen-tro di ricerca diretto da Cesare Galli (infoto) insieme alla moglie Giovanna Laz-zari, per sostenere la ricerca. “Questoprimo contributo - ha spiegato CesareGalli al quotidiano cremonese “La Pro-vincia” - consente di iniziare una pro-grammazione delle attività di ricerca chela Fondazione intende sviluppare sia di-rettamente che indirettamente. L’area diricerca sulla quale si inizierà a lavoraresarà quella che riguarda la diagnosi, laprevenzione e la cura delle malattie de-generative dell’uomo, utilizzando il suinoper acquisire nuove conoscenze”. Tra gliobiettivi della Fondazione, quello di co-stituire un comitato scientifico di valenzainternazionale che avrà il compito di va-gliare le proposte di ricerca, di monito-rare le attività di ricerca e di valutare i ri-sultati ottenuti sulla base del criterio “perreview”. La Fondazione si avvarrà inol-tre dei pareri di un comitato etico, già co-stituito a suo tempo dal laboratorio diTecnologie della Riproduzione, al qualesaranno sottoposti i progetti e le attivitàdi ricerca per una valutazione di merito.

AVANTEA, ARRIVANOI FINANZIAMENTI

Il progetto si concen-tra sul problema del-la ipofertilità bovina

con specifico riferimen-to alle patologie uterinecliniche e subcliniche. Ilproblema che si vuoleaffrontare è da un latoquello di verificare lareale incidenza di que-ste patologie in un campione di importanti allevamenti da latte della regione Lombar-dia, e dall’altro quello di indagare più approfonditamente le forme subcliniche infiam-matorie in relazione ai parametri riproduttivi e soprattutto alla mortalità embrionale. Ilprogetto si articola in due fasi delle quali la prima corrisponde allo studio epidemiolo-gico delle patologie uterine nei due allevamenti che partecipano al progetto. Nella se-conda fase il progetto si propone di verificare gli effetti che le patologie uterine subcli-niche di tipo infiammatorio possono esercitare direttamente sull’embrione durante leprime fasi di sviluppo. Questa attività prevede una fase di laboratorio, in cui gli embrio-ni saranno esposti in vitro a molecole che agiscono da mediatori dell’infiammazione, euna fase di trapianto embrionale in riceventi sane e in riceventi affette da forme asinto-matiche di infiammazione uterina. I dati ottenuti consentiranno di chiarire il ruolo dellainfiammazione uterina sulla vitalità embrionale e quindi sulla infertilità conseguente.

Medardo Cammi, Presidente Sivar

COS’È UTEROFERT

Professione Veterinaria 34-2010:ok 13-10-2010 15:24 Pagina 19

laPROFESSIONE VETERINARIA 34 | 201020 Dalle Associazioni SIVAE

di CRISTINA STOCCHINO

Il 9 e 10 Ottobre a Cremona, i vete-rinari SIVAE si sono ritrovati in oc-casione del secondo incontro an-nuale 2010. Accanto a relatori mol-to conosciuti, quasi “istituzionali”,in questo seminario, più che in al-

tri, abbiamo avuto modo di apprezzare laqualità e la preparazione di alcuni giovani col-leghi, in gran parte alla loro prima esperienzacome relatori. È sicuramente motivo di orgo-glio per SIVAE, vedere dei giovani colleghi

così ferrati, anche in alcuni campi molto spe-cifici, in quanto la nostra società non è estra-nea a questa crescita professionale.Da qualche anno è stata abbandonata lavecchia formula del tema unico e vengonoproposti temi e relazioni differenti, sia perspecie che per argomento.Siamo dunque passati da argomenti impor-tanti dal punto di vista della frequenza di visi-te relative a tali patologie, come “l’otite me-dia e interna del coniglio” e “l’esoftalmo nelconiglio”, ad argomenti di gestione in catti-vità di varie specie (rettili, uccelli, mammiferi),

ad interessanti e a volte curiosi, anche perl’evoluzione del caso, casi clinici. Infine nonsono state tralasciate relazioni squisitamentetecnico/laboratoristiche, e argomenti di edu-cazione-comportamento. Abbiamo avuto oc-casione di conoscere meglio il rondone, gra-zie ad una relazione del collega che si occu-pa del recupero degli animali selvatici a Livor-no, ed una curiosa ed accattivante relazionesui galliformi come pets, della nostra collegae amica spagnola.La formula di toccare diversi argomenti especie, e la riduzione della durata dell’espo-

sizione, rendono più leggeri e fluidi i lavoristessi.Nel pomeriggio di sabato si è votato, in cor-so di Assemblea straordinaria, per una modi-fica statutaria che prevede la riduzione da 7membri a 5, del consiglio direttivo. La propo-sta è stata approvata quasi all’unanimità.Non è certamente mancata la cena sociale,che ci consente ogni volta di coltivare rappor-ti professionali ma anche di amicizia, con col-leghi di tutte le parti d’Italia. ■

I Mostri Sacri e le New Entry

Altro successo di consensi per leiniziative SCIVAC in Sicilia: va adaggiungersi alla già lunga serie

anche il Corso teorico-pratico di Oftal-mologia. Tre giorni di full-immersion nel-l'oftalmologia clinica e chirurgica hannopermesso ai corsisti di testare la nuovaformula "caso clinico diagnosi" e di usu-fruire di ottime esercitazioni pratiche, nelcorso delle quali, oltre a metodologiadella visita clinica oculistica e tecnichecomplementari, ciascuno ha potuto ese-guire le pratiche chirurgiche di base: en-tropion, cheratectomia, lembo congiun-tivale per correzione ulcere corneali, etc.Due straordinari relatori, il prof. ClaudioPeruccio e la dr.ssa Cristina Giordano,hanno catalizzato l'attenzione di tutti sindall'inizio, riuscendo a raccogliere valu-tazioni finali da record. Insomma un otti-mo lavoro per la rodatissima macchinaorganizzativa SCIVAC Cremona - Dele-gazione Sicilia.

TRE GIORNI CON GLIOFTALMOLOGI

Professione Veterinaria 34-2010:ok 13-10-2010 15:24 Pagina 20

Cosa possiamo fare permantenere efficaci i pro-grammi di controllo an-tielmintico in presenza diuna sempre più diffusaresistenza ai farmaci a li-

vello mondiale? È stata questa la domandaprincipale posta in occasione del “Simposiosul controllo sostenibile dei parassiti” di Bar-cellona svoltosi dal 7 al 9 giugno.Esperti nel settore del controllo dei parassitihanno presentato i dati più recenti sulla resi-stenza in cavalli, bovini e ovini a oltre 160 ve-terinari di tre diversi continenti. Una parte es-senziale dell’incontro ha incluso una serie diworkshop nei quali i partecipanti hanno di-scusso dei fattori di importanza critica delcontrollo dei parassiti nel futuro.Il Dott. Donato Traversa, della Facoltà di medi-cina veterinaria di Teramo ha esaminato l’at-tuale stato della resistenza antielmintica deiciatostomi nel cavallo. Il Dott. Traversa ha af-fermato che “La resistenza al benzimidazolo èormai ampiamente diffusa in tutto il mondo,mentre la resistenza al pirantel è meno diffusarispetto al benzimidazolo, sebbene sia co-munque presente, particolarmente in Europae in Nord America. I primi riferimenti di una re-

sistenza all’ivermectina risalgono al 2007,mentre finora è noto un solo caso di resisten-za alla moxidectina osservato in Brasile”.Uno studio condotto in Italia, Germania e Re-gno Unito che impiegava il test della riduzionedella conta fecale delle uova (FECRT) comebase per la valutazione della resistenza, hamostrato che il fenbendazolo risultava ineffi-cace in quasi tutti i gruppi di animali testati inGermania e Regno Unito. In Italia, quasi metàdei gruppi di animali mostrava una riduzionedell’efficacia del fenbendazolo. Il pirantel risul-tava inefficace nel 40% dei gruppi di animalidella Germania e nel 27,5% dei gruppi di ani-mali del Regno Unito.La situazione del gruppo dei lattoni macroci-clici (ML) di antielmintici era migliore; la ridu-zione dell’efficacia dell’ivermectina era stataosservata solo in 8 gruppi di animali (di tutti itre Paesi) mentre la resistenza alla moxidecti-na era presente in un solo gruppo di animali(Germania). Sebbene gli antielmintici vengano general-mente considerati in gruppi ampi, in base allaloro struttura chimica, diversi relatori hanno e-videnziato le differenze significative riscontratetra alcuni membri dello stesso gruppo di pro-dotti. Il Professore Roger Prichard, della Mc-

Gill University di Montreal, ha spiegato che acausa delle differenti modalità di azione dell’i-vermectina e della moxidectina, anche lo svi-luppo della resistenza è diversa.La Dott.ssa Rami Cobb, di Newtown, Stati U-niti, ha evidenziato le particolari differenze tral’ivermectina e la moxidectina derivanti dalledifferenze nella loro struttura molecolare. LaDott.ssa Cobb ha presentato alcuni dati cheindicano che l’ivermectina tende a sviluppareuna resistenza maggiore della moxidectina equesto spiega il motivo per cui la moxidectinarimane tuttora efficace nonostante venga uti-lizzata da oltre dieci anni.Un tema ricorrente durante l’incontro è stata

la necessità che i veterinari offrano maggioriinformazioni e consigli ai loro clienti riguardol’uso corretto degli antielmintici. Questo è par-ticolarmente vero nella pratica equina, poichémolti proprietari hanno accesso a prodotti an-tielmintici senza alcun controllo da parte deiveterinari e li utilizzano in un modo che potreb-be favorire l’insorgenza di fenomeni di resi-stenza. La necessità di rendere consapevoli iproprietari dell’importanza di un controllo cor-retto dei parassiti e della necessità di consul-tare il veterinario a riguardo è stata una delleconclusioni delle sessioni dei workshop. Il simposio è stato sponsorizzato da Pfizer A-nimal Health. ■

PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVACPer informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: [email protected] - www.scivac.it

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La rivista è un settimanale

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Chiuso in stampa l’11 ottobre 2010

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

laPROFESSIONE VETERINARIA 34 | 201022 Calendario attività Dal 24 ottobre al 14 novembre

2) L’urinazione inappropriata nel coniglio:

a È un’evenienza rara

b Può essere dovuta unicamente a mancata educazione

c Può essere dovuta unicamente a marcatura

del territorio

d Una volta eliminata non può ripresentarsi

e Può essere un comportamento di

marcatura anche in un soggetto sterilizzato

1) Il numero di uova prodotte dai cheloni èfunzione di vari fattori, uno importante è laspecie. Quale di queste generalmente produ-ce meno di 10 uova per covata?

a Rhinoclemmys

pulcherrima

b Testudo hermanni

c Caretta caretta

d Apalone ferox

QUIZ 1Risposta corretta: a)

Incontro SIVAE:“Problemi urogenitalinegli animali esotici”

Cremona - Marzo 2005

QUIZ 2Risposta corretta: e)

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24 OTTINCONTRO ANMVI / GPM LE NUOVE STRATEGIE DI COMUNICAZIONE: PUBBLICITÀ E WEB, COSA DOBBIAMO SAPERE E COSA

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voli Firenze - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Re-gionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

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13 - 14 NOVITINERARIO DIDATTICO SIVE CORSO “RADIOLOGIA CLINICA. II PARTE L’ARTO POSTERIORE E LO SCHELETRO ASSILE” - Clinica Equi-

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14 NOVINCONTRO SIMIV DIAGNOSTICA MOLECOLARE NELLA PRATICA CLINICA: DALLE MALATTIE INFETTIVE ALLA GENETICA -

Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni:Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

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