prof. rené chopard , centro di studi bancari
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La banca ticinese e l’azienda del Nord Italia: possibili collaborazioni in un’ottica d’integrazione economica transfrontaliera. Prof. René Chopard , Centro di Studi Bancari Prof. Gioacchino Garofoli , Università dell’ Insubria. Indice. Premessa Il contesto I fattori esterni - PowerPoint PPT PresentationTRANSCRIPT
La banca ticinese e l’azienda del Nord Italia: possibili collaborazioni in un’ottica d’integrazione economica transfrontaliera
Prof. René Chopard, Centro di Studi Bancari
Prof. Gioacchino Garofoli, Università dell’Insubria
Indice
• Premessa• Il contesto
– I fattori esterni– Ieri: la frontiera filtro– Domani: la frontiera osmosi
• Il sistema industriale dell’Insubria italiana– Le caratteristiche– In generale– L’inchiesta– Le questioni essenziali
• Il sistema bancario ticinese– Le caratteristiche– L’inchiesta– In generale– Le questioni essenziali
• La Regio Insubrica: gli interventi essenziali– Informazione e sensibilizzazione– Conoscenze e competenze– Riforme e modifiche
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Premessa
Il contesto
Il sistema industriale dell’Insubria italiana
Il sistema bancario ticinese
La Regio Insubrica: gli interventi essenziali
Assemblea generale Regio Insubrica, Villa S. Remigio, 21 giugno 2012
• Dal punto di vista della Legge svizzera, l'offerta di servizi finanziari da parte di banche ad aziende aventi sede nel Nord Italia, non dipende da ulteriori specifiche autorizzazioni rilasciate dall'autorità svizzera che non siano già quelle previste dalla stessa Legge sulle Banche.
Avv. S. Pesciallo, Centro di Studi Bancari
• Sul diverso versante della normativa italiana, la questione si dipana in diverse soluzioni a seconda che la banca abbia ottenuto l’autorizzazione prescritta dall’art. 16 TUB, oppure ne sia al momento sprovvista.
Prof. S. Patriarca; Prof.ssa I. Capelli, Università dell’Insubria
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Il contesto
Il sistema industriale dell’Insubria italiana
Il sistema bancario ticinese
La Regio Insubrica: gli interventi essenziali
Premessa
I fattori esterni
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Livello internazionale
Crisi economica e dei conti pubblici
Livello trasfrontaliero
Oggi: Libera Prestazione di Servizi parzialeDomani: Accordo fiscale e libero accesso al mercato
Svizzera
Strategia di emersione del denaro non dichiaratoRegolamentazioni FINMA
Italia
Credit crunch“Scudi fiscali”
Ieri: la frontiera filtro
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:̶ Struttura bancaria:̶ Mercato finanziario:̶ Contesto delle
banche
:̶ Mercato economico:̶ Contesto dei clienti
Domani: la frontiera osmosi
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:̶ Struttura bancaria:̶ Mercato finanziario:̶ Contesto delle
banche
:̶ Mercato economico:̶ Contesto dei clienti
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Il sistema industriale dell’Insubria italiana
Il sistema bancario ticinese
La Regio Insubrica: gli interventi essenziali
Premessa
Il contesto
Caratteristiche quantitative: il sistema industriale dell’Insubria lombarda
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Settori industriali
Aziende Addetti
v.a. % v.a. %
Mecc. strum. 3.415 7,2 37.713 12,6
Prodotti met. 5.072 10,7 22.448 7,5
Tessile-Abb. 4.009 8.5 43.905 14,7
Legn.-Arredo 3.743 7,9 19.414 6,5
Mater. plast. 1.086 2,3 17.590 5,9
Dati 2007
Caratteristiche quantitative: comparazione Insubria - Lombardia - Italia
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1-9Addetti
10--49Addetti
50--99Addetti
100-249Addetti
249-499Addetti
500 e piùAddetti
Totale
Verbano-Cusio-Ossola
32,3% 34,0% 12,5% 16,6% 4,6% 0,0% 100%
Novara 19,9% 33,4% 14,5% 13,9% 10,6% 7,8% 100%
Varese 23,0% 35,4% 12,0% 14,2% 5,8% 9,7% 100%
Como 24,1% 35,5% 13,6% 17,3% 6,7% 2,8% 100%
Lecco 20,8% 36,3% 17,5% 17,5% 5,8% 2,1% 100%
INSUBRIA ITALIANA
22,8% 35,2% 13,7% 15,6% 6,7% 6,0% 100%
LOMBARDIA 22,6% 33,9% 12,7% 15,0% 8,1% 7,8% 100%
ITALIA 25,8% 33,3% 11,3% 12,7% 7,2% 9,6% 100%
Distribuzione percentuale dell’occupazione manifatturiera per classi dimensionali degli addetti
Caratteristiche qualitative
• Il sistema industriale è caratterizzato dalla presenza diffusa di imprenditoria e di PMI
• Forte inclinazione a mantenere una struttura di controllo familiare
• Elevato orientamento alle esportazioni (più della media lombarda, a sua volta superiore - di 8 punti - alla media italiana)
• Efficienza economica e orientamento all’innovazione
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In generale: crisi, “credit crunch” e razionamento del credito
• Riduzione di reddito, della produzione industriale e dell’occupazione
• Razionamento del credito (anche per problemi di patrimonializzazione del sistema bancario): gli impieghi bancari nei confronti dell’industria manifatturiera Lombarda si sono ridotti del 7,4% nel 2012
• Aumento delle sofferenze bancarie: + 70,9% in Lombardia e + 58,4% nell’Insubria
• Aumento delle procedure concorsuali (3.000 imprese in Lombardia nel 2012)
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In generale: sofferenze bancarie nell’Insubria e
incidenza percentuale sugli impieghi alle imprese
VCO NO VA CO LC
12,9% 9,3% 8,0% 6,2% 7,4%
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(Settembre 2012)Fonte: Banca d’Italia, Centrale Rischi
L’inchiesta: il questionario
• Metodologia
– Indagine con interviste dirette alle imprese (e selezione delle imprese)
– Incontri con i Confidi
– Organizzazione di sette “Focus Group” (con imprese ed associazioni per discutere i problemi dell’accesso al credito e le possibili proposte di soluzione)
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L’inchiesta: il questionario
• Investimenti e finanziamento degli investimenti
• Credito a m/l termine e credito a breve
• Ruolo dei Confidi
• Condizioni del finanziamento esterno
• Tipologia di imprese creditizie utilizzate
• Accesso al credito e limitazioni
• Dimensioni della stretta creditizia
• Richiesta di servizi finanziari accessori
• Relazioni con imprese creditizie
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L’inchiesta: gli interlocutori
• Le modalità perseguite nella selezione delle imprese– PMI dell’Industria manifatturiera
– Distribuzione tra le 5 province
– Distribuzione tra i principali settori (meccanica, tessile-abb., mobilio, chimico-plastica, altre)
– Distribuzione per classi dimensionali di impresa (micro, piccole, medie)
– Mercato estero vs mercato interno
– Imprese innovative vs imprese tradizionali
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Le questioni essenziali: tipologia di investimenti effettuati
Totale Micro Piccole Piccole-MedieMedie e
Medio-grandi
N. impianti 33,3% 22,2% 21,1% 23,1% 62,5%
Macch. 64,9% 33,3% 52,6% 61,5% 100%
R & S 63,2% 66,7% 68,4% 76,9%% 43,8%
Mercat est. 10,5% 11,1% 10,5% 23,1% 0%
Inv. pr. est. 3,5% 0% 0% 0% 12,5%
Risp. energ. 10,5% 11,1% 15,8% 15,4% 0%
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Le questioni essenziali: investimenti per presidiare i mercati esteri
Si 90,63%
No 9,38%
Impianti 13,79%
Macchinari 41,38%
Ricerca e sviluppo 56,90%
Commercializzazione estero 32,76%
Investimenti produttivi all'estero 0,00%
Software 3,45%
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Le questioni essenziali: le fonti di finanziamento
(i valori percentuali sono riferiti al totale di ciascuna classe dimensionale)
Totale Micro PiccolePiccole-Medie
Medie e Medio-Grandi
Autofinanziamento 90,63% 90,00% 84,62% 100,00% 92,86%
Autofinanziamento < 50%34,38% 40,00% 26,92% 42,86% 35,71%
Autofinanziamento > 50%56,25% 50,00% 57,69% 57,14% 57,14%
Solo autofinanziamento28,13% 20,00% 30,77% 42,86% 14,29%
Aumento di capitale 4,69% 10,00% 3,85% 0,00% 8,33%
Ricorso al credito esterno (istituti di credito)
70,31% 80,00% 65,38% 57,14% 85,71%
Ricorso al credito esterno < 50%43,75% 70,00% 42,31% 21,43% 50,00%
Ricorso al credito esterno > 50%26,56% 10,00% 23,08% 35,71% 35,71%
Solo ricorso al credito esterno6,25% 10,00% 11,54% 0,00% 0,00%
Finanziamenti pubblici 6,25% 0,00% 3,85%% 0,00% 21,73%
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Un’analisi per dimensione di impresa
Le questioni essenziali: l’accesso al credito
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Totale Micro Piccole Piccole-MedieMedie e
Medio-grandi
Difficile 58,7% 81,8% 69,6% 61,5% 25,0%
Non diff. 39,7% 18,2% 30,4% 30,8% 75,0%
Ness. op. 1,6% 0% 0% 7,7% 0%
Le questioni essenziali: l’impatto della stretta creditizia
Totale Micro Piccole Piccole-MedieMedie e
Medio-grandi
NON AVVERTITA 34,3% 9,1% 30,8% 35,7% 56,3%
AVVERTITA 65,7% 90,9% 69,2% 64,3% 43,8%
Rientro anticipato fidi
11,4% 10,0% 11,1% 0% 28,6%
Allungamento tempi pagamenti
20,5% 0% 27,8% 33,3% 14,3%
Aumento tassi 45,5% 20,0% 44,4% 66,7% 57,1%
Variazione fiducia 29,6% 30,0% 50,0% 11,1% 0%
Stretta quantitativa 20,5% 30,0% 22,2% 11,1% 14,3%
Variazione criteri valutazione
20,5% 20,0% 22,2% 22,2% 14,3%
Aumento garanzie 25,0% 30,0% 22,2% 22,2% 28,6%
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Un’analisi per dimensione di impresa
Le questioni essenziali: la logica del multiaffidamento
Totale Micro PiccolePiccole-Medie
Medie e Medio-grandi
Piccolo gruppo bancario (banca locale, BCC)
2,2 1,4 1,4 2,7 3,1
Grande gruppo bancario 1,8 1,0 1,0 2,1 2,7
Totale 4,0 2,4 2,4 4,8 5,8
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Numero di banche con cui le imprese intrattengono rapporti
L’esistenza di rapporti con banche estere
Si 12,3%
Di cui: con istituti di credito svizzeri 5,2%
No 87,7%
Le questioni essenziali: i servizi accessori richiesti alle banche
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Totale Micro Piccole Piccole-MedieMedie e
Medio-grandi
Si 50,8% 45,5% 52,0% 50,0% 53,3%
No 49,2% 54,6% 48,0% 50,0% 46,7%
Leasing e factoring
72,7% 80,0% 76,9% 71,4% 62,5%
Export finance 30,3% 20,0% 30,8% 42,9% 25,0%
Copertura rischio di tasso e cambio
18,2% 0% 7,7% 28,6% 37,5%
Consulenze 6,1% 0% 7,7% 0% 12,5%
Assicurazione crediti
18,2% 0% 7,7% 14,3% 50,0%
% delle imprese che li utilizzano
Le questioni essenziali: il modello di Hausbank
Totale Micro PiccolePiccole-Medie
Medie e Medio-grandi
Si 37,9% 22,2% 40,9% 30,8% 50,0%
No 60,3% 77,8% 54,5% 69,2% 50,0%
Nessuna opinione 1,7%
0% 4,6% 0% 0%
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Interesse ad avere rapporti con istituto di credito che svolgano una funzione di istituto di riferimento principale
Le questioni essenziali: l'esperienza dei Confidi
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Totale Micro Piccole Piccole-MedieMedie e
Medio-grandi
Si 50,9% 70,0% 72,7% 25,0% 26,7%
No 49,2% 30,0% 27,3% 75,0% 73,3%
Molto positivo 26,7% 57,1% 12,5% 33,3% 0%
Positivo 50,0% 28,6% 75,0% 33,3% 0%
Irrilevante 13,3% 14,3% 12,5% 33,3% 0%
Negativo 3,3% 0% 0% 33,3% 0%
Molto negativo 0% 0% 0% 0% 0%
Il ricorso all’intermediazione del Confidi e giudizio
Le questioni essenziali: consolidamento delle relazioni banca – titolare
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Totale Micro PiccolePiccole-Medie
Medie e Medio-grandi
Importante 80,7% 55,6% 86,4% 69,2% 100%
Non rilevante 19,3% 44,4% 13,6% 30,8% 0%
Opinione dell’impresa
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Il sistema bancario ticinese
La Regio Insubrica: gli interventi essenziali
Premessa
Il contesto
Il sistema industriale dell’Insubria italiana
Caratteristiche quantitative
29
Categorie Istituti Sportelli Personale
v.a. % v.a. % v.a. %
Banche cantonali 1 1,6 19 7,5 460 6,7
Grandi banche 2 3,1 40 15,8 1.830 26,7
Banche Raiffeisen 1 1,6 99 39,1 608 8,9
Banche borsistiche 13 20,3 16 6,3 712 10,4
Altri istituti 6 9,4 18 7,1 851 12,4
Banche in mano straniera
37 57,8 55 21,7 2.343 34,2
Succursali di banche straniere
2 3,1 2 0,8 6 0,1
Banchieri privati 2 3,1 4 1,6 46 0,7
Totale 64 100 253 100 6.856 100
Dati 2011
Caratteristiche qualitative
• Categorie: l’eterogeneità
• Istituti: l’internazionalizzazione
• Sportelli: la diffusione territoriale
• Personale: la concentrazione
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L’inchiesta: il questionario
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• Struttura La situazione: in generale (11 domande) La situazione: le attività creditizie (8 domande) Le prospettive (15 domande) Concludendo (3 domande)
• Metodologia L’inchiesta è stata effettuata attraverso la compilazione
guidata di un questionario con domande aperte per permettere all’interlocutore di sottolineare l’eventuale problematicità delle questioni affrontate
L’inchiesta: gli interlocutori
• Rappresentatività del campione– Categorie: 6 (75%)– Istituti: 11 (15%)– Personale: 4.800 (73%)
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• Criteri di scelta banche più rappresentative importanza delle attività creditizie per l’istituto possesso della Libera Prestazione di Servizi parziale ampio ventaglio di categorie di banche Responsabili dei crediti, membri della Direzione Generale
In generale: differenze e tendenze
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• Risposte differenziate a seconda delle caratteristiche delle banche (grandi, specializzate, estere)
• Disinteresse, apertura possibilista, studio di strategie
• Nord Italia fondamentale: metà dei clienti privati (ben conosciuti) sono proprietari di aziende (poco conosciute)
• Negli ultimi anni aumento delle domande di crediti e di servizi in campo internazionale per la gestione delle liquidità, delle divise e dei rischi di
cambio nel traffico di pagamenti e nei crediti documentari
Le questioni essenziali: le differenze economico-giuridiche, un freno alle attività cross-border
34
• Le diversità economiche: un elemento di difficoltà critica situazione economica e instabilità istituzionale italiana
(rischio paese) forte indebitamento delle aziende rispetto al capitale proprio
• Le limitate conoscenze del territorio: un ulteriore problema il problema della distanza impossibilità di incontri ricorrenti numero di relazioni troppo esiguo vantaggio competitivo per la banca italiana
Le questioni essenziali: le differenze economico-giuridiche, un freno alle attività cross-border
35
• La pressione fiscale: elemento di tensione fra i due sistemi contenzioso fiscale clima di sospetto withholding tax
• Le differenze giuridiche: un aspetto problematico complessità del quadro giuridico procedure di esecuzione lunghe e costose commistione fra Stato e attività bancarie
Le questioni essenziali: rischio, Basilea III, rating e garanzie
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• Il tema del rischio: un aspetto non trascurabile attività in Italia ritenuta più rischiosa che in Svizzera
(valutazione economiche oggettive ma anche opinioni soggettive legate a esperienze negative)
impossibilità di accesso alla Centrale Rischi rischio reputazionale (concessione di crediti interpretata
come un’ammissione dell’esistenza di patrimoni non dichiarati)
• Basilea III e Swiss Finish limitazione alle attività creditizie “il credito consuma capitale”
Le questioni essenziali: rischio, Basilea III, rating e garanzie
37
• Le garanzie: elemento imprescindibile la questione della trasparenza dei bilanci Il problema del recupero delle garanzie La problematica del multiaffidamento La differenziazione delle garanzie richieste (dal credito in
bianco alle coperture totali)
Le questioni essenziali: il credito va inserito in un contesto più ampio
• In generale il modello di banca universale privilegia il cross-selling
• Il credito e servizi di gestione dell’azienda– cash management– gestione dei salari e dei pagamenti– gestione della tesoreria
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Le questioni essenziali: il credito va inserito in un contesto più ampio
• Il Credito come complemento ad attività internazionali– crediti documentari– gestione delle divise e dei cambi– pagamenti internazionali– materie prime– delocalizzazione
• Il credito in un contesto di corporate finance– merger and acquisition – successioni– partecipazioni aziendali
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Le questioni essenziali: il credito va inserito in un contesto più ampio
• Il credito e l’integrazione fra private banking e corporate finance–il patrimonio privato come garanzia–il credito come modalità di ritenzione o di acquisizione del cliente
privato–il private banking come aumento di conoscenze del cliente aziendale–l’azienda come asset del patrimonio del cliente privato
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La Regio Insubrica: gli interventi essenziali
Premessa
Il contesto
Il sistema industriale dell’Insubria italiana
Il sistema bancario ticinese
Informazione e sensibilizzazione
42
• In questo momento storico per intensificare le relazioni fra banche svizzere e aziende italiane risulta importante sensibilizzare gli attori di ambedue le parti della frontiera
Facilitare incontri bilaterali fra banche svizzere e aziende italiane
Organizzare conferenze, interviste, pubblicazioni Creare un sito dove vengono genericamente presentate le
attività e i servizi offerti dalle banche ticinesi in ottica cross-border
Conoscenze e competenze
• Intervento presso le autorità per facilitare l’accesso alla Centrale Rischi
• Costituzione di un’antenna che concentri informazioni relative alle caratteristiche economiche e all’evoluzione delle attività aziendali così da ovviare alla distanza dal mercato
• Incentivi alla formazione in ambito cross-border (giuridico e fiscale), in quello delle attività creditizie e in ambito corporate finance
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Riforme e modifiche
• Credit crunch e capitale di prossimità
• Rischi, fondi di garanzia e Confidi
• Accesso al mercato, Libera Prestazione dei Servizi parziale e accordi fiscali
• Complessità fiscale e facilitazioni relative alla withholding tax
• Complessità giuridica e patto d’arbitrato
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La Regio Insubrica: sintesi degli elementi essenziali
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