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Economia industriale A.A 2010/2011 Prof. Gianmaria Martini Pratiche Collusive Bergamelli Gianpietro 49454 Bosco Daniele 50819 Chiappa Luca 50392 Duci Simone 50784 Spada Nicholas 50397 1

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Economia industrialeA.A 2010/2011

Prof. Gianmaria Martini

Pratiche Collusive

Bergamelli Gianpietro 49454Bosco Daniele 50819Chiappa Luca 50392Duci Simone 50784

Spada Nicholas 50397

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Sommario

• Definizione del problema del cartello.

• I fattori che possono facilitare la collusione.

• Individuazione dei cartelli e strategie per la lotta al fenomeno.

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Introduzione

Un CARTELLO è un accordo tra imprese produttrici dello stesso bene, che si impegnano segretamente a praticare condizioni di vendita atte a limitare la competizione. L’obiettivo è quello di massimizzare i profitti aggregati, per poi dividersili.

La conseguenza principale di un cartello è l’aumento considerevole dei prezzi.(Es.: Connor e Lande (2005) hanno stimato un aumento dei prezzi pari al 18% in presenza di cartelli nazionali e del 32% per cartelli internazionali).

Per questo motivo, negli ultimi anni l’azione dei Governi nazionali e delle autorità antitrust si è fatta sempre più incisiva nel contrasto a questo fenomeno, e adottò un approccio di “tolleranza zero”: nel biennio 2006/07 la Commissione Europea ha deliberato ammende per 3.59 Mld €.

Dal momento che l’attività di indagine è molto dispendiosa si viene a creare un problema di risorse scarse. È fondamentale perciò saper riconoscere i fattori che rendono più probabile l’instaurarsi di simili pratiche al fine di indirizzare al meglio l’azione investigativa.

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Per colludere bisogna superare questo problema:

Hp:• Consideriamo un caso di duopolio;•Frontiera delle possibilità di profitto (curva π1

*, π2*) : descrive il profitto massimo

che uno dei duopolisti può realizzare, dato il profitto dell’altro;• I costi marginali sono crescenti per entrambi ma in modo asimmetrico;• I costi dell’impresa 2 sono maggiori;• Il punto di tangenza M tra la frontiera e la retta πm πm (linea retta con pendenza -1): individua il massimo livello di profitto aggregato raggiungibile nell’industria.

Il problema del cartello

In M il profitto dell’impresa 1 è π1m , per l’impresa 2 è π2

m.π1

m + π2m = πm profitto ottenibile in caso di monopolio.

π 1*, π 2

* < πm nessuno dei due players è in grado di raggiungerlo da solo per via dei costi marginali crescenti: occorre quindi una forma di collaborazione.

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• Il punto C (per Hp in basso a destra rispetto ad M) identifica il profitto di ciascuna impresa nell’equilibrio di Cournot – Nash: tale punto, in quanto non cooperativo, non si trova sulla frontiera e dunque non è efficiente.

• Sebbene il profitto aggregato non sia ottimale in C, l’impresa 2 ottiene un profitto π2

c > π2m.

Da ciò deriva il conflitto reale nel raggiungimento dell’obiettivo di cartello, ovvero il punto M.

Tale divergenza può essere superata attraverso un accordo che può prevedere o meno delle transazioni di denaro dall’impresa 1 all’impresa 2 ( Impresa 2 accetta l’accordo ma Impresa 1 rinuncia ad una parte di profitto che ottiene in M) così le imprese si muovono sulla retta πm πm nell’intervallo *D,E+.

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Accordo senza transazione di denaroPer passare da C alla frontiera, in un punto compreso tra A e B, le imprese possono solamente accordarsi sulle quantità e il prezzo di vendita(se i trasferimenti monetari sono facilmente rintracciabili).Questa situazione è preferibile rispetto a C, ma non rappresenta l’ottimo in quanto il profitto aggregato risulta essere inferiore a M.

Accordo con transazione di denaroCon quest’accordo entrambe le imprese producono le quantità necessarie per raggiungere il profitto massimo dell’industria in M: affinchè l’impresa 2 accetti, l’impresa 1 rinuncia ad una parte del profitto che ottiene in M e lo trasferisce all’impresa 2. Questo accordo consente il raggiungimento di un profitto aggregato pari a πm, ma non nel punto M: l’equilibrio si troverà tra i punti D e E sulla retta πm πm.

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Fattori che facilitano la collusione

Tutti i fattori che facilitano la collusione devono rispondere ad uno dei seguenti criteri:1. Ridurre il tasso di sconto critico aggiustato per la probabilità ρ*, ossia il

valore di ρ al di sopra del quale l’accordo collusivo è in potenziale equilibrio;2. Ridurre la probabilità di deviazioni profittevoli dal cartello.

I fattori principali che influenzano la stabilità di un cartello sono : • Elevata concentrazione nell’industria;• Significative barriere all’entrata;• Ordini frequenti e regolari;• Rapida crescita del mercato;• Simmetria nella tecnologia o nei costi;• Concorrenza su più mercati;• Omogeneità del prodotto;• Osservabilità dei prezzi;• Controllo sui partecipanti;• Clausole Most favoured Customer, Meet the Competition;• Condizioni di mercato stabili.

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Elevata concentrazione nell’industria

Hp: Dal modello di Bertrand supponiamo n imprese con la stessa quota di mercato.Ognuna ha un profitto πm/n se partecipa al cartello; se invece devia ottiene un profitto una tantum di πm, ma, date le condizioni di Bertrand, annulla i propri profitti futuri.

La condizione di partecipazione al cartello è:

Il valore critico di ρ è in relazione inversa a n.

Quindi al crescere del numero delle imprese coinvolte, la stabilità del cartello è ostacolata. Questo risultato si può spiegare in due modi: • La difficoltà intrinseca nelle negoziazioni sui prezzi e sulle quote di mercato all’aumentare di n; • La necessità di spartire il profitto complessivo πm tra numerose imprese costituisce un incentivo a deviare.

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Significative barriere all’entrata

Le barriere all’entrata facilitano la collusione.

Un nuovo entrante ha due opzioni: • Se decide di entrare a far parte del cartello, ne aumenta la numerosità e dunque

ne riduce la stabilità. • Se al contrario non sottoscrivesse l’accordo, la capacità di perseguire i profitti

di cartello sarebbe minata da questo elemento di competizione.

Un aumento del numero dei membri rende il cartello più difficile da mantenere, e tale comportamento attira a sua volta nuovi partecipanti.Affinchè un cartello abbia successo occorrerà creare barriere strategiche all’entrata, ovvero sfruttare quelle strutturali dove esistono.

Ordini frequenti e regolari

Tanto più rari sono gli ordini, tanto maggiore sarà il tempo necessario per punire un’impresa che devia dall’accordo di cartello, quindi le imprese saranno più attratte dalla possibilità di deviare dall’accordo.

Applichiamo il modello di Bertrand ipotizzando un ordine eccezionale per t=0 che genera un profitto aggregato pari a λ πm.

Risolvendo rispetto a ρ, otteniamo il tasso di sconto critico aggiustato per probabilità:

Si deduce che ρ(λ,n) cresce all’aumentare del parametro λ.In pratica, la tendenza di “rubare” i profitti derivanti da un aumento occasionale della domanda può essere abbastanza grande da minare il cartello.

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Rapida crescita del mercato

È più probabile mantenere i cartelli nei mercati in crescita ed è più probabile che siano instabili nei mercati in ribasso. Applichiamo il caso base di Bertrand ad un mercato che cresce ad un tasso g per periodo dove πm g

t è il profitto totale nel periodo t.

Chiaramente ρ(g,n) è inversamente proporzionale a g.Osservando la formula si nota come :g=1 (mercato non cambia nel tempo): ρ= ρ(1,n).g>1 (mercato in crescita): ρ(g,n) < ρ(1,n) il cartello è facile da mantenere.g<1 (mercato subisce flessione): ρ(g,n) > ρ*(1,n) il cartello è difficile da mantenere.

Una deviazione “precoce” in una fase di crescita del mercato genera profitti, ma ora si corre il rischio di rinunciare ai profitti maggiori che il cartello otterrà con un mercato in espansione.In condizione di flessione del mercato vi è una tentazione più forte di barare e di uscire dal mercato subito, ossia quando i guadagni derivanti dalla deviazione saranno ancora buoni.

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Simmetria nella tecnologia o nei costi

Se due imprese hanno costi differenti sarà più difficile formulare un accordo collusivo ritenuto soddisfacente da entrambe. Un’impresa tende a formulare un accordo collusivo con un’impresa che le “somigli” piuttosto che con una totalmente diversa. Inoltre, negoziazioni dettagliate su prezzi e quote di mercato sono più semplici quando le imprese sono simili.Ricorrendo nuovamente al modello di Bertrand possiamo dimostrare come sia più semplice sostenere accordi collusivi per imprese di dimensioni comparabili.

Indicando con s la quota di profitto di ciascuna delle n imprese (Σsi =1)

Il valore di ρ* è vincolato al più piccolo valore di si .Quindi, più il mercato è asimmetrico, minore risulterà la quota di profitto dell’impresa più piccola e dunque maggiore risulta essere il valore di ρ* .Mercati asimmetrici non sono adeguati alla formazione di cartelli collusivi: le imprese più piccole avrebbero infatti un forte incentivo a deviare.

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Simmetria nella tecnologia o nei costi

Anche la simmetria nella struttura dei costi agevola la formazione di accordi collusivi.

Dal grafico, se i costi sono simmetrici l’equilibrio di Cournot (punto C) si trova in basso a sinistra rispetto a M.

Entrambi i duopolisti hanno l’incentivo a spostarsi verso M poiché vedrebbero aumentare i propri profitti.

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Concorrenza su più mercati

Nel caso di imprese che competono su più mercati si ha la ripetizione del gioco tante volte quanti sono i mercati differenti. Quindi:

• Un cartello potrebbe essere favorito da contatti frequenti nonché dalla minaccia di ritorsioni su più mercati.

• La formazione di un cartello è ostacolato dalla tentazione di ciascuna impresa a deviare per appropriarsi nello stesso istante delle quote di profitto su tutti i mercati.

• La nascita di cartelli su più mercati è possibile a condizione che le imprese che colludono presentino quote di mercato asimmetriche nei diversi mercati in cui competono.

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Concorrenza su più mercati

Consideriamo due imprese (A,B) duopoliste nei mercati 1,2. Siano SA1 , SA2 le quote di profitto dell’impresa A nei rispettivi mercati, con SA1 > ½ e SA2 < ½. Per l’impresa B le quote sono SB1 = 1- SA1 < ½ ; SB2 = 1- SA2 > ½ .

Affinché la deviazione non risulti profittevole sotto dette ipotesi si deve verificare che:

Un risultato analogo è valido per l’impresa B:

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Esempio numericoConsideriamo due imprese A e B che competono in due mercati (1,2) e presentano quote di mercato asimmetriche

S=0,7

Condizioni per collaborare in entrambi i mercati :

Se colludono solo nel mercato 1:

Se colludono solo nel mercato 2:

Mercato 1 Mercato 2

SA1 = s SA2 = 1-s

SB1 = 1-s SB2 = s

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Omogeneità del prodottoStudi empirici (Hay e Kelley, 1974) e il parere delle autorità hanno evidenziato come l’omogeneità di prodotto incentivi la diffusione di pratiche collusive. Si può infatti intuire che in presenza di prodotti omogenei sia più facile raggiungere accordi e individuare tempestivamente eventuali defezioni in quanto l’indistinguibilità dei prodotti consente di applicare e monitorare un unico prezzo. Inoltre la punizione di deviazioni in contesti di prodotti differenziati sarebbe molto più problematica rispetto al caso con prodotti omogenei.

Assenza di prodotti sostituti e domanda inelasticaQueste due condizioni sono favorevoli alla formazione di un cartello. L’inelasticità della domanda riduce l’incentivo a deviare in quanto la riduzione del prezzo comporta un aumento della domanda meno che proporzionale. Inoltre l’assenza di prodotti sostituti facilita il raggiungimento degli obiettivi di cartello di catturare l’intero profitto di monopolio in quanto vengono a mancare alternative per il cliente.

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Determinazione dei prezzi di consegnaFull-price = costo di produzione + costo di trasporto

Esistono due metodologie per la determinazione del prezzo di consegna:

• Free on Board (franco a bordo) o Fob: consiste nell’addebitare al cliente, oltre al prezzo di produzione (mill price), il prezzo di trasporto calcolato sulla distanza tra la località di consegna e il luogo di produzione.

• Basing Point Pricing (località di partenza): prevede l’individuazione di uno o pochi stabilimenti (basing point) che vengono utilizzati per determinare la componente di prezzo legata al trasporto.

EsempioNei primi anni del Novecento, Pittsburgh era stata scelta come Basing Point nel mercato dell’acciaio negli USA. In questo modo un cliente residente a Pittsburgh pagava lo stesso prezzo di consegna sia che l’acciaio provenisse dalla propria città o da Birmingham.

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Determinazione dei prezzi di consegna

I vantaggi nel sostenere la collusione attraverso il BPP sono duplici:

1. Viene annullata la competizione: indipendentemente dalla localizzazione di ciascun cliente, i prezzi di consegna proposti da ciascun produttore sono gli stessi. Questo rende più agevole l’identificazione di eventuali traditori del cartello.2. Indebolisce l’incentivo a tradire in quanto rende più efficace la reazione delle imprese del cartello verso l’impresa che ha deviato.

EsempioL’acciaieria di Birmingham ha un incentivo a deviare dall’accordo facendo pagare ai clienti limitrofi un prezzo di consegna inferiore a quello di cartello e calcolato da Pittsburgh(BP). Il cartello è in grado di individuare immediatamente questa defezione ed interviene abbassando i prezzi di consegna relativi a quella zona. Attraverso la metodologia FOB una defezione richiede invece l’abbattimento del mill price. E’ evidente come la ritorsione nel primo caso sia più precisa e meno costosa.

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Clausola: Meet the CompetitionLa clausola garantisce che un’impresa terrà testa a qualsiasi prezzo più basso offerto da un altro venditore.

• agevola i cartelli in quanto il processo di individuazione di defezioni diventa particolarmente efficace, poiché le imprese hanno un vasto numero di osservatori di mercato non retribuiti, nella figura dei consumatori che acquistano il prodotto.

• porterà però i prezzi ad essere fissati più in alto (sebbene identici) per ogni consumatore.

Clausola: Most Favored Customer• garantisce che se il venditore offre uno stesso prodotto ad un altro acquirente ad un prezzo più basso, allora tutti i precedenti clienti dovranno beneficiare di uno sconto pari alla differenza tra i due prezzi di vendita.

• limita molto la tentazione di qualsiasi venditore di ridurre il prezzo poiché la riduzione del prezzo deve essere offerta anche a tutti i precedenti acquirenti.

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La clausola most favored customer riduce il payoff associato ad una defezione; con la clausola meet the competition, le imprese in realtà si stanno impegnando pubblicamente a reagire in caso di defezione.Se viene permesso alle imprese di rendere note le clausole, esse diventano vincolanti (anche legalmente).Pertanto le soluzioni asimmetriche del gioco non sono raggiungibili e ciascun player razionale preferirà dunque l’equilibrio (12,12) piuttosto che (6,6).

Giochi strategici in presenza di clausole

Le clausole di concorrenza possono modificare l’equilibrio raggiungibile nel cartello.Vediamo come si modifica la matrice dei payoff relativa al gioco del Dilemma del Prigioniero:

Impresa 2

Collabora Non collabora

Imp

resa

1

Collabora 12,12 5,14

Non collabora 14,5 6,6

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Controllo dei partecipantiI fattori che facilitano il compito di un cartello di controllare i suoi membri e rispondere rapidamente alle trasgressioni favoriscono la collusione.A questo proposito, le regolamentazioni richiedono alle agenzie governative e in generale alle pubbliche amministrazioni di pubblicare le offerte ricevute per gli appalti (bid-rigging) cosi da facilitare il controllo delle offerte dei membri di un cartello.

Condizioni di mercato stabili Tale condizione riduce il rischio di punizioni ingiuste legate ad un’errata valutazione delle fluttuazioni dei prezzi dovute a loro volta a shock dei costi di produzione o della domanda. Inoltre, in caso di domanda incerta, i tipi di strategie che funzionano per sostenere la collusione, spesso ci riescono solo stabilendo un prezzo di mercato molto inferiore a quello di monopolio.In caso di mercato instabile, un modo per rafforzare il sistema di deterrenza rappresentato dalla strategia del grilletto è l’istituzione di un organismo di vendite centralizzato, dove vengono stipulati accordi espliciti per la suddivisione del mercato. È il caso del cartello dei diamanti De Beers e delle associazioni di categoria.

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Identificazione dei cartelli

Provare legalmente l’esistenza del cartello ai fini giudiziari non è stato facile per molti casi, infatti la maggioranza dei cartelli è stata scoperta grazie a delle spie e membri del cartello insoddisfatti dalle condizioni riservate loro dagli accordi.

I membri del cartello hanno un vantaggio informativo su qualsiasi autorità e tribunale, poiché sono gli unici a conoscere la natura della domanda di mercato come pure i costi di produzione e di trasporto. Il massimo che le autorità possono fare è dedurre questa informazione dai dati forniti dalle stesse imprese che sono state indagate.

In questi casi la difesa può rendere la prova di una collusione difficile da identificare, facendo si che il risultato collusivo appaia come concorrenziale.Questo problema è stato definito da Harstad e Philips (1990) Teorema della indistinguibilità .

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Studio di Porter e Zona (1993)Esaminarono le offerte presentate in seguito ad un appalto per la pavimentazione della rete autostradale di Long Island (USA) all’inizio degli anni ‘80.

Queste valutazioni facevano solamente supporre l’esistenza del cartello, ma non erano in grado di fornirne una prova da sostenere in sede legale. Per poter avviare un processo legale fu necessaria la testimonianza di una spia; il processo si concluse nel 1984 con la condanna delle quattro imprese accusate di fissazione dei prezzi.

• Prodotto identico da parte di ogni impresa;• L’impresa vincitrice e la sua offerta furono pubblicamente annunciate;• Mercato concentrato (dei 76 contratti maggiori oltre la metà andò ad una di 4 sole imprese);• Associazioni di categoria tramite le quali le imprese comunicavano.

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Molte autorità stanno adottando programmi di riduzione delle pene come metodo per combattere i cartelli.La formula tipica è“Il primo membro di un cartello a fornire le prove che conducono al successo di un procedimento giudiziario contro un cartello, riceve un trattamento clemente. Tutti gli altri sono soggetti a multe pesanti.”Questa metodologia incoraggia i membri del cartello a confessare qualora ci sia un’indagine in corso. In tal modo si mette in atto un Dilemma del Prigioniero tra le imprese che colludono.

Da un lato questi programmi facilitano certamente l’individuazione del cartello, poiché incoraggino alla confessione. Tuttavia la prospettiva di una riduzione della pena può ridurre i rischi attesi di unirsi in un cartello, incoraggiando potenzialmente la formazione di cartelli che altrimenti non si sarebbero formati. Questa teoria trova una conferma negli studi condotti da Motta e Polo (1999) e Spagnolo (2004).

Riduzione delle pene per i cartelli

Resto cartello

Confessa Non confessa

Imp

resa

A

Confessa -6,-6 -1,-10

Non confessa -10,-1 -2,-2