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Problemi e approccio sistemico Giorgio Gallo

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Problemi e approccio sistemico

Giorgio Gallo

Problemi

Il matematico tende a distinguere tra problemi ‘ben posti’ eproblemi ‘mal posti’. Un problema ben posto e un problemaformulabile in modo rigoroso in cui sono chiari ed univocamentedefiniti gli obiettivi. Un tale problema ha gia la soluzione in uncerto senso inclusa nella sua formulazione; l’unica vera difficoltaper il decisore consiste nel trovare i mezzi tecnici appropriati (ingenerale di tipo matematico-computazionale) per ‘estrarre’ lasoluzione dalla formulazione del problema.

ProblemiEsistono tuttavia ampie classi di problemi difficilmente affrontabiliin questo modo, e si tratta spesso dei problemi di maggioreimportanza dal punto di vista della societa e degli individui che nefanno parte. Possiamo pensare ai problemi come punti in unospazio a tre dimensioni

Obi

ettiv

i

Attori

Incertezza dell'ambiente

Spesso i problemi vengono classificati secondo la dicotomiatattico/strategico.

I I problemi tattici fanno riferimento a orizzonti temporaliabbastanza vicini, ed in genere sono caratterizzati da unnumero limitato di attori, obiettivi e, soprattutto, da unlimitato livello di incertezza.

I I problemi strategici , che fanno riferimento ad orizzontitemporali piu ampi, sono spesso caratterizzati da un maggiorenumero di attori ed obiettivi, ed usualmente da un grandelivello di incertezza.

Un approccio sistemico alle decisioni

Un approccio sistemico al processo decisionale si basa su unavisione complessiva ed integrata della realta.La realta viene vista come un sistema, cioe un insieme di parti(componenti) fra di loro interagenti in modo tale che il tutto, cioeil sistema stesso, sia qualcosa di piu che la somma ogiustapposizione delle parti.Il sistema ha proprieta che non sono direttamente derivabili dalleproprieta delle sue parti prese singolarmente.

Sistemi

I sistemi naturali - Ad esempio sistemi inanimati, come ilsistema solare, oppure sistemi viventi, come un organismo (adesempio una pianta) con le sue diverse funzioni o una coloniadi formiche.

I sistemi artificiali - Un sistema artificiale e un sistemaprogettato e costruito dall’uomo: il motore di una automobile,una rete di comunicazioni (ad esempio internet), . . . .

I sistemi di attivita umane - Sistemi di attivita collegate tra loroda uno struttura logica che permette di dare ad esse degliscopi comuni. Esempi: una azienda, il sistema carcerario,. . . Sono almeno in parte frutto di progetto, ma la presenza diesseri umani, con la loro liberta di scelta, innesca dinamicheimprevedibili. Dietro un sistema di questo tipo ci sono scopi,valori, visioni del mondo.

Sistemi

I sistemi naturali - Ad esempio sistemi inanimati, come ilsistema solare, oppure sistemi viventi, come un organismo (adesempio una pianta) con le sue diverse funzioni o una coloniadi formiche.

I sistemi artificiali - Un sistema artificiale e un sistemaprogettato e costruito dall’uomo: il motore di una automobile,una rete di comunicazioni (ad esempio internet), . . . .

I sistemi di attivita umane - Sistemi di attivita collegate tra loroda uno struttura logica che permette di dare ad esse degliscopi comuni. Esempi: una azienda, il sistema carcerario,. . . Sono almeno in parte frutto di progetto, ma la presenza diesseri umani, con la loro liberta di scelta, innesca dinamicheimprevedibili. Dietro un sistema di questo tipo ci sono scopi,valori, visioni del mondo.

Sistemi

I sistemi naturali - Ad esempio sistemi inanimati, come ilsistema solare, oppure sistemi viventi, come un organismo (adesempio una pianta) con le sue diverse funzioni o una coloniadi formiche.

I sistemi artificiali - Un sistema artificiale e un sistemaprogettato e costruito dall’uomo: il motore di una automobile,una rete di comunicazioni (ad esempio internet), . . . .

I sistemi di attivita umane - Sistemi di attivita collegate tra loroda uno struttura logica che permette di dare ad esse degliscopi comuni. Esempi: una azienda, il sistema carcerario,. . . Sono almeno in parte frutto di progetto, ma la presenza diesseri umani, con la loro liberta di scelta, innesca dinamicheimprevedibili. Dietro un sistema di questo tipo ci sono scopi,valori, visioni del mondo.

Processo decisionale

- Un processo decisionale complesso puo essere visto come unprocesso di apprendimento e di gestione. L’apprendimentoriguarda la problematica e complessa situazione in cui siopera. La gestione riguarda le azioni organizzate che vengonoassunte per modificare tale situazione.

- L’apprendimento e sempre un processo a due vie: da un lato inostri modelli mentali e dall’altro la realta in una continuainterazione attraverso un processo di confronto e di verificacontinui.

- Inoltre l’apprendimento ha anche una caratteristicapartecipatoria: procede attraverso il coinvolgimento di diversiattori.

- Un processo decisionale non e in genere un processo lineare incui prima si decide e progetta il cambiamento e poi lo siattua. Si tratta piuttosto di un processo in continuo progressoed evoluzione.

Processo decisionale

- Un processo decisionale complesso puo essere visto come unprocesso di apprendimento e di gestione. L’apprendimentoriguarda la problematica e complessa situazione in cui siopera. La gestione riguarda le azioni organizzate che vengonoassunte per modificare tale situazione.

- L’apprendimento e sempre un processo a due vie: da un lato inostri modelli mentali e dall’altro la realta in una continuainterazione attraverso un processo di confronto e di verificacontinui.

- Inoltre l’apprendimento ha anche una caratteristicapartecipatoria: procede attraverso il coinvolgimento di diversiattori.

- Un processo decisionale non e in genere un processo lineare incui prima si decide e progetta il cambiamento e poi lo siattua. Si tratta piuttosto di un processo in continuo progressoed evoluzione.

Processo decisionale

- Un processo decisionale complesso puo essere visto come unprocesso di apprendimento e di gestione. L’apprendimentoriguarda la problematica e complessa situazione in cui siopera. La gestione riguarda le azioni organizzate che vengonoassunte per modificare tale situazione.

- L’apprendimento e sempre un processo a due vie: da un lato inostri modelli mentali e dall’altro la realta in una continuainterazione attraverso un processo di confronto e di verificacontinui.

- Inoltre l’apprendimento ha anche una caratteristicapartecipatoria: procede attraverso il coinvolgimento di diversiattori.

- Un processo decisionale non e in genere un processo lineare incui prima si decide e progetta il cambiamento e poi lo siattua. Si tratta piuttosto di un processo in continuo progressoed evoluzione.

Processo decisionale

- Un processo decisionale complesso puo essere visto come unprocesso di apprendimento e di gestione. L’apprendimentoriguarda la problematica e complessa situazione in cui siopera. La gestione riguarda le azioni organizzate che vengonoassunte per modificare tale situazione.

- L’apprendimento e sempre un processo a due vie: da un lato inostri modelli mentali e dall’altro la realta in una continuainterazione attraverso un processo di confronto e di verificacontinui.

- Inoltre l’apprendimento ha anche una caratteristicapartecipatoria: procede attraverso il coinvolgimento di diversiattori.

- Un processo decisionale non e in genere un processo lineare incui prima si decide e progetta il cambiamento e poi lo siattua. Si tratta piuttosto di un processo in continuo progressoed evoluzione.

Processo decisionale

Un progetto ha sempre due tipi di risultati;

I da un lato c’e il risultato esplicitato nella definizione degliobiettivi del progetto (ad esempio un acquedotto per unvillaggio, la costituzione di una cooperativa agricola, ...),

I dall’altro c’e l’esperienza, le conoscenze e le competenze chesi sono create nel corso del progetto. Queste ultimecostituiscono spesso l’effetto positivo piu duraturo delprogetto.

I passi del processo decisionale

1. Analisi del contesto

2. Individuazione delle componenti del sistema

3. Individuazione dei sottosistemi

4. Costruzione dei modelli

5. Simulazione del sistema

6. Individuazione delle decisioni da prendere

7. Attuazione e monitoraggio

Analisi del contesto

Il primo passo consiste nell’individuare le caratteristichefondamentali della situazione in cui nasce il problema. Inparticolare vanno individuati tutti gli attori interessati, quelli da cuiha origine l’intervento, quelli che potrebbero (aiutare a) risolvere ilproblema, e quelli che hanno comunque un qualche interesse nellasituazione o che possono essere toccati dalle decisioni che verrannoprese.Il sistema va considerato come un sistema sociale, cioe vanno presiin considerazione i ruoli dei diversi attori, i loro valori, la lorocultura. Infine bisogna analizzare la situazione anche da un puntodi vista politico, cioe quale e la struttura di potere ed attraversoquali beni o risorse si ottiene, si conserva e si trasmette il potere.E un errore cercare di definire in modo rigido il problema a questolivello: la definizione del problema procede con il processo diapprendimento.

Individuazione dei confini e delle componenti del sistema

Nel secondo passo si individuano

I I confini del sistema, cioe si traccia una linea fra cio che sta aldi fuori del nostro interesse, o che viene comunqueconsiderato come un dato immodificabile, e cio che invecesara oggetto di analisi.

I Le diverse componenti del sistema, gli attori coinvolti neidiversi ruoli (sulla base dell’analisi della fase precedente), ivincoli ambientali, le variabili ed i processi di trasformazionecoinvolti.

Individuazione dei sottosistemi e costruzione del sistemaglobale

I Si cominciano ad individuare i sottosistemi di interesse,corrispondenti a diverse attivita e/o funzioni del sistema inesame. In genere esiste una molteplicita di diversisottosistemi, ciascuno dei quali rappresenta un nostro modo divedere le funzioni del sistema in esame, le possibili attivita chein esso possono essere svolte (o che noi riteniamo auspicabileo probabile che lo siano), le possibili domande che sul sistemanoi ci possiamo porre.

I Si individuano le relazioni fra i diversi sottosistemi, in mododa definire il sistema complessivo

I Si analizzano quei comportamenti e proprieta del sistema chenon sono spiegabili in termini dei singoli sottosistemi, ma chesono conseguenza delle loro interazioni.

Individuazione dei sottosistemi e costruzione del sistemaglobale

I Si cominciano ad individuare i sottosistemi di interesse,corrispondenti a diverse attivita e/o funzioni del sistema inesame. In genere esiste una molteplicita di diversisottosistemi, ciascuno dei quali rappresenta un nostro modo divedere le funzioni del sistema in esame, le possibili attivita chein esso possono essere svolte (o che noi riteniamo auspicabileo probabile che lo siano), le possibili domande che sul sistemanoi ci possiamo porre.

I Si individuano le relazioni fra i diversi sottosistemi, in mododa definire il sistema complessivo

I Si analizzano quei comportamenti e proprieta del sistema chenon sono spiegabili in termini dei singoli sottosistemi, ma chesono conseguenza delle loro interazioni.

Individuazione dei sottosistemi e costruzione del sistemaglobale

I Si cominciano ad individuare i sottosistemi di interesse,corrispondenti a diverse attivita e/o funzioni del sistema inesame. In genere esiste una molteplicita di diversisottosistemi, ciascuno dei quali rappresenta un nostro modo divedere le funzioni del sistema in esame, le possibili attivita chein esso possono essere svolte (o che noi riteniamo auspicabileo probabile che lo siano), le possibili domande che sul sistemanoi ci possiamo porre.

I Si individuano le relazioni fra i diversi sottosistemi, in mododa definire il sistema complessivo

I Si analizzano quei comportamenti e proprieta del sistema chenon sono spiegabili in termini dei singoli sottosistemi, ma chesono conseguenza delle loro interazioni.

Costruzione dei modelli

Si costruiscono modelli concettuali del sistema, evidenziando lerelazioni funzionali fra le varie componenti. In questa fase vengonoanche definiti i criteri e le procedure per la valutazione ed ilmonitoraggio del sistema nel suo funzionamento dal punto di vistadella

I Correttezza: il fatto che il sistema si comporti coerentementecon i suoi scopi

I Efficacia: se i mezzi che vengono utilizzati siano adatti alraggiungimento degli scopi

I Efficienza: rapporto tra obiettivi raggiunti e risorse utilizzate.

Simulazione del sistema

Si cerca di confrontare i modelli con la realta. Da un lato simettono a confronto i modelli con le percezioni che della realta daesso rappresentata hanno le persone che in un modo o nell’altro visono coinvolte. Dall’altro si cerca di simulare il funzionamento deimodelli seguendo passo passo le loro attivita o manualmente sullacarta, oppure su un calcolatore, per mezzo di opportuni software. Irisultati di questa simulazione possono essere eventualmenteconfrontati con dati storici oppure semplicemente con passateesperienze.Le differenze fra modelli e realta analizzate possono suggerirel’opportunita di una revisione dei modelli stessi, il che comporta ilritorno ad uno dei passi precedenti. Altrimenti si passa alla fasepropositiva.

Individuazione delle decisioni da prendere

Individuazione dei possibili cambiamenti per migliorare la realta inesame.I cambiamenti discussi dovranno essere:

I sistemicamente desiderabili, cioe spostino il sistema nelladirezione voluta, dal punto di vista dei meccanismi difunzionamento, degli scopi da raggiungere e dell’uso dellerisorse;

I culturalmente realizzabili : devono tenere conto dellasituazione umana (cultura, miti, aspettative e valori) in cui sicollocano.

Attuazione e monitoraggio

Una volta che siano stati individuati cambiamenti che siano ad untempo desiderabili e realizzabili, essi vanno attuati. La stessa fasedi attuazione comportera delle verifiche ed eventualmente puoportare a nuovi cicli attraverso le fasi del processo appena descritto.

Un esempio: un intervento in Zimlia

La Zimlia e un paese caratterizzato da un elevatissimo livello dipoverta: il 64% della popolazione e al di sotto del livello di povertae di questa oltre la meta e in condizioni di estrema poverta. Lapopolazione povera vive per l’88% nelle campagne, e la povertariguarda percentualmente piu le donne che gli uomini. Infine lapoverta non e sempre spiegata con l’assenza delle infrastrutturesocio-sanitarie essenziali; in effetti spesso queste infrastruttureesistono ma funzionano molto male.Il Ladik, con una popolazione di circa 85.000 abitanti, ed un tassodi poverta che raggiunge il 92%, e una delle regioni piu poveredella Zimlia. Il problema che il governo della Zimlia si pone e comeintervenire per migliorare le condizioni di vita della regione, ancheallo scopo di disporre di progetti da presentare alla cooperazioneinternazionale.

Analisi del contesto: gli attori

.

I Il Governo della Zimlia, che ha lanciato un Piano Nazionale diLotta alla Poverta. Obiettivi generali di questo piano sono ilmiglioramento dell’ambiente economico, politico, giuridico,sociale e culturale, e la promozione di attivita generatrici direddito e di autoimpiego in favore dei poveri.

I Il Governo Provinciale e l’Assemblea Regionale del Ladik, iprefetti e le autorita comunali (attori importanti, da cuidipendera la realizzazione delle decisioni prese).

I Le popolazioni locali, in gran parte rurali.

I Le istituzioni tradizionali di tipo tribale che rappresentano lepopolazioni locali, e che consentono la soluzione dellecontroversie e la gestione delle risorse comuni.

I Le agenzie internazionali e/o i governi nazionali e locali capacidi finanziare gli interventi decisi.

Analisi del contesto: gli attori

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I Il Governo della Zimlia, che ha lanciato un Piano Nazionale diLotta alla Poverta. Obiettivi generali di questo piano sono ilmiglioramento dell’ambiente economico, politico, giuridico,sociale e culturale, e la promozione di attivita generatrici direddito e di autoimpiego in favore dei poveri.

I Il Governo Provinciale e l’Assemblea Regionale del Ladik, iprefetti e le autorita comunali (attori importanti, da cuidipendera la realizzazione delle decisioni prese).

I Le popolazioni locali, in gran parte rurali.

I Le istituzioni tradizionali di tipo tribale che rappresentano lepopolazioni locali, e che consentono la soluzione dellecontroversie e la gestione delle risorse comuni.

I Le agenzie internazionali e/o i governi nazionali e locali capacidi finanziare gli interventi decisi.

Analisi del contesto: gli attori

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I Il Governo della Zimlia, che ha lanciato un Piano Nazionale diLotta alla Poverta. Obiettivi generali di questo piano sono ilmiglioramento dell’ambiente economico, politico, giuridico,sociale e culturale, e la promozione di attivita generatrici direddito e di autoimpiego in favore dei poveri.

I Il Governo Provinciale e l’Assemblea Regionale del Ladik, iprefetti e le autorita comunali (attori importanti, da cuidipendera la realizzazione delle decisioni prese).

I Le popolazioni locali, in gran parte rurali.

I Le istituzioni tradizionali di tipo tribale che rappresentano lepopolazioni locali, e che consentono la soluzione dellecontroversie e la gestione delle risorse comuni.

I Le agenzie internazionali e/o i governi nazionali e locali capacidi finanziare gli interventi decisi.

Analisi del contesto: gli attori

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I Il Governo della Zimlia, che ha lanciato un Piano Nazionale diLotta alla Poverta. Obiettivi generali di questo piano sono ilmiglioramento dell’ambiente economico, politico, giuridico,sociale e culturale, e la promozione di attivita generatrici direddito e di autoimpiego in favore dei poveri.

I Il Governo Provinciale e l’Assemblea Regionale del Ladik, iprefetti e le autorita comunali (attori importanti, da cuidipendera la realizzazione delle decisioni prese).

I Le popolazioni locali, in gran parte rurali.

I Le istituzioni tradizionali di tipo tribale che rappresentano lepopolazioni locali, e che consentono la soluzione dellecontroversie e la gestione delle risorse comuni.

I Le agenzie internazionali e/o i governi nazionali e locali capacidi finanziare gli interventi decisi.

Analisi del contesto: gli attori

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I Il Governo della Zimlia, che ha lanciato un Piano Nazionale diLotta alla Poverta. Obiettivi generali di questo piano sono ilmiglioramento dell’ambiente economico, politico, giuridico,sociale e culturale, e la promozione di attivita generatrici direddito e di autoimpiego in favore dei poveri.

I Il Governo Provinciale e l’Assemblea Regionale del Ladik, iprefetti e le autorita comunali (attori importanti, da cuidipendera la realizzazione delle decisioni prese).

I Le popolazioni locali, in gran parte rurali.

I Le istituzioni tradizionali di tipo tribale che rappresentano lepopolazioni locali, e che consentono la soluzione dellecontroversie e la gestione delle risorse comuni.

I Le agenzie internazionali e/o i governi nazionali e locali capacidi finanziare gli interventi decisi.

Analisi del contesto: le forme di poverta.

I Poverta nelle condizioni di vita, cioe carenze nei settoridell’alimentazione, della sanita, dell’istruzione, dell’impiego edell’alloggio;

I Poverta di reddito, che si traduce in carenza di risorse e quindiin consumi insufficienti;

I Poverta di opportunita, dovuta a carenze di capitale chehanno ricadute sull’accesso alla terra, all’acqua, ai mezzi diproduzione ed al credito.

Il livello della poverta e legato a fattori quali l’ambiente di residenza(rurale o urbano), il settore di attivita (primario, secondario o terziario),l’eta ed il genere. In effetti, la popolazione povera vive, in una misuravicina al 90% in ambiente rurale ed e impiegata nel settore primario;inoltre dal punto di vista della poverta le donne sono le piu svantaggiate.

Un intervento dovra tenere conto che la popolazione povera e

prevalentemente rurale e dovra contribuire a rafforzare il processo di

decentramento amministrativo che viene perseguito dal governo centrale.

Analisi del contesto: le forme di poverta.

I Poverta nelle condizioni di vita, cioe carenze nei settoridell’alimentazione, della sanita, dell’istruzione, dell’impiego edell’alloggio;

I Poverta di reddito, che si traduce in carenza di risorse e quindiin consumi insufficienti;

I Poverta di opportunita, dovuta a carenze di capitale chehanno ricadute sull’accesso alla terra, all’acqua, ai mezzi diproduzione ed al credito.

Il livello della poverta e legato a fattori quali l’ambiente di residenza(rurale o urbano), il settore di attivita (primario, secondario o terziario),l’eta ed il genere. In effetti, la popolazione povera vive, in una misuravicina al 90% in ambiente rurale ed e impiegata nel settore primario;inoltre dal punto di vista della poverta le donne sono le piu svantaggiate.

Un intervento dovra tenere conto che la popolazione povera e

prevalentemente rurale e dovra contribuire a rafforzare il processo di

decentramento amministrativo che viene perseguito dal governo centrale.

Analisi del contesto: le forme di poverta.

I Poverta nelle condizioni di vita, cioe carenze nei settoridell’alimentazione, della sanita, dell’istruzione, dell’impiego edell’alloggio;

I Poverta di reddito, che si traduce in carenza di risorse e quindiin consumi insufficienti;

I Poverta di opportunita, dovuta a carenze di capitale chehanno ricadute sull’accesso alla terra, all’acqua, ai mezzi diproduzione ed al credito.

Il livello della poverta e legato a fattori quali l’ambiente di residenza(rurale o urbano), il settore di attivita (primario, secondario o terziario),l’eta ed il genere. In effetti, la popolazione povera vive, in una misuravicina al 90% in ambiente rurale ed e impiegata nel settore primario;inoltre dal punto di vista della poverta le donne sono le piu svantaggiate.

Un intervento dovra tenere conto che la popolazione povera e

prevalentemente rurale e dovra contribuire a rafforzare il processo di

decentramento amministrativo che viene perseguito dal governo centrale.

Individuazione delle componenti del sistema

I Infrastrutture di base: presenti (centri sanitari, scuole, strade)ma inadeguate rispetto alle esigenze della popolazione.Inadeguata e anche la rete idrica, con limitato accessoall’acqua potabile per la popolazione.

I Economia: le attivita principali si collocano nei settoridell’agricoltura (principalmente riso) e dell’allevamento.

I Clima: il clima e caratterizzato da frequenti periodi di siccitaed e in corso un processo di desertificazione.

I Risorse: buona qualita dei pascoli, risorse naturali (miniere,sole, vento e acque sotterranee) e turistiche, anche se pocosfruttate. E poi presente un artigianato tradizionale ricco evario.

Individuazione dei sottosistemiI Sottosistema della popolazione,I Sottosistema politico amministrativo,I Sottosistema economico (agricoltura, allevamento, artigianato

e turismo),I Sottosistema educativo-sanitario (scuola, educazione sanitaria

ed assistenza medica),I Sottosistema ambientale che include le risorse naturali ed il

sistema idrologico.

Questi sottosistemi sono caratterizzati da forti interazioni. Ad esempio le

carenze del sistema educativo contribuiscono al limitato rendimento della

agricoltura e dell’allevamento. Il processo in corso di cambiamento dei

sistemi produttivi porta alla diffusione di tecniche inappropriate che

contribuiscono alla desertificazione. All’interno del sottosistema

economico esiste una tensione fra agricoltura ed allevamento: gli

agricoltori tendono ad espandersi sottraendo terra agli allevatori, e su

questi ultimi viene esercitata una pressione perche passino ad un

allevamento di tipo stanziale.

Individuazione dei sottosistemiI Sottosistema della popolazione,I Sottosistema politico amministrativo,I Sottosistema economico (agricoltura, allevamento, artigianato

e turismo),I Sottosistema educativo-sanitario (scuola, educazione sanitaria

ed assistenza medica),I Sottosistema ambientale che include le risorse naturali ed il

sistema idrologico.

Questi sottosistemi sono caratterizzati da forti interazioni. Ad esempio le

carenze del sistema educativo contribuiscono al limitato rendimento della

agricoltura e dell’allevamento. Il processo in corso di cambiamento dei

sistemi produttivi porta alla diffusione di tecniche inappropriate che

contribuiscono alla desertificazione. All’interno del sottosistema

economico esiste una tensione fra agricoltura ed allevamento: gli

agricoltori tendono ad espandersi sottraendo terra agli allevatori, e su

questi ultimi viene esercitata una pressione perche passino ad un

allevamento di tipo stanziale.

Costruzione dei modelli

A partire da una analisi delle relazioni che legano le diversecomponenti del sistema, sia all’interno dei sottosistemi che fra idiversi sottosistemi, viene costruito un modello complessivo delsistema, cosa che puo essere fatta a diversi livelli diformalizzazione. Il modello viene costruito coinvolgendo gli attoriinteressati ed a partire dalla loro conoscenza di come il sistemafunzioni. In considerazione della complessita del sistema, delgrande numero di elementi coinvolti e della limitatezza dei datidisponibili, si opta per la costruzione di un modello qualitativo.Senza descriverlo tutto, ci limiteremo qui a riportarne una porzioneche ci sembra particolarmente significativa al fine di individuarepossibili punti su cui agire.

Sottomodello Scuola-Agricoltura

Simulazione del sistema

In questo caso piu che una vera e propria simulazione dei modellimessi a punto, cosa piu adatta a modelli quantitavi, si procede aduna verifica del modello, analizzandone le diverse componenti conle relazioni che le legano, e, soprattutto, le catene ed i ciclicausa-effetto, in modo da prevedere i risultati di possibili azioni.Questo va fatto di nuovo coinvolgendo i diversi attori. Con loro vaanalizzato il modello e verificate le relazioni causa-effetto. Questafase puo, come e gia stato detto, portare a ritornare ad una dellefasi precedenti in un processo di tipo iterativo. Assumiamo persemplicita che nel nostro esempio questo non sia risultatonecessario.

Individuazione delle decisioni da prendere

Il lavoro fatto nella precedente fase porta ad individuare possibilipunti in cui intervenire nel sistema, ed a delineare gli obiettivispecifici. Punti rilevanti del sistema su cui agire appaiono ilsistema scolastico e formativo, la disponibilita di acqua e l’accessoai mercati.

1. Investire in incentivi alle famiglie perche mandino i figli e lefiglie a scuola, e in attivita, orientate agli adulti, di formazionea tecniche agricole sostenibili ed appropriate.

2. Costruire una struttura stabile per la gestione el’approvvigionamento delle risorse idriche, dotata di personaleopportunamente formato.

3. Interventi per la commercializzazione dei prodotti agricoli e diquelli della filiera bestiame.

Tutto dovra essere fatto rispettando le istituzioni tradizionali che sisono date nel tempo le popolazioni rurali del luogo, e collaborandostrettamente con esse.

Attuazione e monitoraggio

Nell’esempio, l’obiettivo era di arrivare a prendere delle decisioni ditipo strategico. L’attuazione delle decisioni prese puo consistere adesempio nella realizzazione di progetti da presentare a possibiliistituzioni o enti finanziatori internazionali.

La dimensione dinamica nell’analisi dei sistemi

Nell’analisi di un problema enello studio del sistema in cuiil problema si manifesta e es-senziale non trascurare la di-mensione dinamica. Una situa-zione problematica non e de-finita solamente dallo stato diun sistema (valori delle varia-bili, relazioni tra le componen-ti del sistema, . . . ) in un cer-to momento. Essa e piuttostodefinita dall’andamento e dal-l’evoluzione nel tempo del si-stema e delle variabili che locaratterizzano.

Cicli causali

�Quando si diffonde l’impressione che il prezzo di qualche bene tenda asalire . . . , allora si crea la tendenza fra i commercianti ad accrescere leriserve di magazzino in modo da potere approfittare della previstacrescita dei prezzi. Questo comportamento tende esso stesso a produrregli effetti dalla cui attesa era motivato, cioe una crescita dei prezzi: e sela crescita e considerevole e progressiva, altri speculatori sono attratti, iquali, fino a che non si verifichi un inizio di decrescita dei prezzi, sonoportati a credere che continueranno a crescere. Essi, con ulterioriacquisti, producono una ulteriore crescita: e cosı la crescita dei prezzi,per la quale c’era originalmente una qualche causa razionale, e spessoalimentata da acquisti puramente speculativi, fino a che essa supera dimolto il livello che le motivazioni originali avrebbero giustificato. Dopoun certo tempo questo fatto comincia ad essere percepito; il prezzo cessadi crescere, e gli speculatori, valutando che e giunto il tempo di realizzarei loro guadagni, diventano desiderosi di vendere. Allora il prezzo cominciaa scendere: gli speculatori mettono sul mercato le quantita del bene cheposseggono per evitare una piu grande perdita, e . . . il prezzo decrescemolto piu velocemente di quanto non fosse prima salito.�

(John Stuart Mill, 1848)

Il ciclo causale della speculazione

Ciclo causale della discriminazione

�White prejudice and discrimination keep the Negro low instandards of living, health, education, manners and morals. This,in turn, gives support to white prejudice. White prejudice andNegro standards thus mutually “cause” each other. If, for example,we assume that for some reason white prejudice could be decreasedand discrimination mitigated, this is likely to cause a rise in Negrostandards, which may decrease white prejudice still a little more,which would again allow Negro standards to rise, and so onthrough mutual interaction. If, instead, discrimination shouldbecome intensified, we should see the vicious circle spirallingdownward. The effect would, in a similar manner, run back andforth in the interlocking system of interdependent causation. Inany case, the initial change would be supported by consecutivewaves of back effects from the reaction of the other factor.�

(Gunnar Myrdal, An American Dilemma, 1944)

Stati ed attivita

Stati ed attivita

Stati ed attivita

I Attivita: sono variabili che corrispondono ad azioni chepossono, almeno in principio, essere interrotte dagli attori ingioco. Nell’esempio sono di questo tipo la repressione e gliattentati suicidi.

I Stati: sono variabili che corrispondono a caratteristiche delsistema che, almeno nel breve periodo, rimangono inalterateanche in presenza di una interruzione di tutte le attivita.Nell’esempio sono di questo tipo la paura e lafrustrazione/disperazione.