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RIFLESSIONE SULLA ALTERITÀ
•PROBLEMA ETICO (giustizia, bene, solidarietà, comprensione..)•PROBLEMA POLITICO-SOCIALE•PROBLEMA CULTURALE
PERCHÉ UN “PERCORSO DI ALTERITÀ”? = NECESSITÀ CULTURALE DEL NS.TEMPO
“Planetario significa certamente ciò che abbraccia il pianeta terra, il globale terrestre e i suoi rapporti con gli altri pianeti. E’il globale. (…)Planetario significa ciò che è itinerante ed errante (…)
(Kostas Axelos, in G.Deleuze. L’isola deserta e altri scritti, Einaudi,Torino 2007, p.195)
(…) Planetario indica l’era della pianificazione, in cui soggetti e oggetti della pianificazione globale, della volontà di organizzazione e della previsione, sono presi nella fissazione e secondo un itinerario che supera al contempo questi stessi soggetti e oggetti (…).
Il gioco del pensiero e dell’era planetaria è dunque globale, errante, itinerante, organizzante, pianificatore e appiattente”(…)
IL PERCORSO ALL’ALTERITÀ DIVIENE PREMESSA ALLO SVILUPPO INTEGRALE DELLA PERSONA
SVILUPPO INTEGRALE▼
Corrisponde all’arco cronologico dell’esistenza umana
▼Accoglie componente EMOTIVA,
COGNITIVA, VALORIALE
SI BASA SUL CONCETTO DI EDUCABILITÀ
▼ CONTESTI DI LAVORO (scarsità o
assenza di lavoro; problema delle competenze)
CONTESTI PARTECIPATIVI ALLE ISTANZE SOCIALI (formazione professionale, associazionismo …)
DIMENSIONI ETICO-SOCIALI (nuove forme di responsabilità e partecipazione; cittadinanza planetaria e attiva)
PENSARE L’ALTERITÀ ↓
NECESSITÀ del PRESENTE↓
PROBLEMA DELL’UNITÀ
(“Filosofie del dialogo: Marcel, Buber, Lévinas, Rosenzweig)
UNITA’ DELL’UMANO:“Tutti noi, abitanti del ns.pianeta, siamo altri
rispetto ad altri: io per loro, loro per me” (R. Kapùscinskij)
▼PENSIERO DIALOGICO
▼RESPONSABILITA’
RISPETTOSEGRETODISTANZA LIBERTA’
RILEVANZA ETICA DELLA DIFFERENZA
“Ogni essere è unico; ogni altro è unico”
(E. Lévinas)Altro/ “nudità” del Volto “che mi
guarda come assolutamente estraneo”; “faccia a faccia” degli uomini/ prossimità (E.Lévinas)
Responsabilità della sorte dell’umanità
Riflettere sull’alterità per:1. Capire come l’umano si rapporta
all’umano (esistenza)2. Uscire dalla solitudine e
dall’autoreferenza3. Pensare a ciò che è umano
partendo dall’altro e non da se stessi (pensare all’altro prima di sè)
4. Intrecciarsi nei/coi pensieri/linguaggi dell’altro
5. Ricercare il valore originario dell’esistenza (PROBLEMA ETICO)
Ogni RELAZIONE UMANA è improntata alla dissimmetria
↓dell’io rispetto all’altrodell’altro rispetto a sé
Ma il rapp. con l’altro si fonda sulla RESPONSABILITA’ e sull’AMORE
“presa su di sé del destino altrui” (Lévinas)
“ALTRO”▼
PensieroLinguaCultura
Sentimenti, esperienze, vissuti“mondo”
relazione con l’altro▼
tra noi
PIANO INTERSOGGETTIVO (amore, famiglia, filiazione…)
PIANO GIURIDICO (rispetto, diritti …) PIANO SOCIALE (stima sociale,
sicurezza…)
Riflettere su ciò significa:1. Superare l’ universalismo
etnocentrico, monoculturale (europeo)
2. Ostacolare l’omologazione da parte della cultura più forte
3. Evitare la chiusura/ripiegamento di ogni cultura
4. Evitare l’isolamento 5. Evitare la perdita di identità
(incomunicabilità)
COME “ANDARE VERSO L’ALTRO”?
1. ASCOLTO2. DIALOGO3. “DEMOCRAZIA DEGLI AFFETTI”
(B. Rossi)4. RESPONSABILITÀ5. VALORIZZ. SOGGETTI→
creatività
ASCOLTO
Perché educare all’ascolto?
CONTESTO umano: Pochi momenti di silenzio; civiltà del
rumore e dell’urlo; “morte del silenzio” (Massimo Baldini)
Uomo “appendice del rumore” (Max Picard)
Atrofizzazione capacità di ascolto
Si guarda la TV, ma non si ascolta (distrazione); numerosi messaggi
“tutti parlano e nessuno ascolta” (M.Baldini)→ “linguaggio disoccupato”: impoverito, banale, anche le parole sono rumore
“narcosi intellettuale”→ recettività amorfa (Baldini)
EDUCARE ALL’ASCOLTO
▼STRUMENTO CONOSCITIVO
X ESSERE APERTI VERSO IL MONDO E IL PROSSIMO
▼DIMENSIONE DI FIDUCIA E DI SPERANZA“Secondo me vale sempre la pensa di
ascoltare e di cercare di capire un individuo che parla” (Carl Rogers)
ASCOLTO
▼COMPETENZA
“orecchio della mente” (M.J. Adler): attività della mente = accogliere le parole; comprenderle e
capire il soggetto; sintonia; mente aperta e attiva
IMPARARE AD ASCOLTARE→ ascolto attivo“ARTE DI ASCOLTARE”→oltre l’indifferenza;
“metodo personale”, x capire, non interrompe …
COME SI “IMPARA” AD ASCOLTARE?
Interrogandosi circa: Qual è l’argomento (contenuto)
generale del discorso? Quali sono le idee, le conclusioni, gli
argomenti principali? Le conclusioni sono giuste o errate? Quale risultato concreto ne deriva a
me?
DIALOGO
Perché educare al dialogo?
ASCOLTO E DIALOGO = COMPETENZE COMUNICATIVE
Ricerca (es. Platone); percorso condiviso
Confronto fra punti di vista; differenze individuali
Modalità di scoperta di ciò che è altro
“DEMOCRAZIA DEGLI AFFETTI”
GRANDI EMOZIONI: amore, gioia, compassione, sorpresa, paura, collera, tristezza ….
“Il linguaggio pubblico parla il linguaggio delle emozioni” (B.Rossi) (es. media: “fabbricano” emozioni, le producono x i consumatori)
Democrazia degli affetti: riconoscimento, rispetto, valorizzazione, libertà di espressione
EDUCARE ALL’AFFETTIVITÀ
“PRENDERSI CURA DELLA VITA EMOTIVA ; IL SENTIMENTO DI SÉ COME SOGGETTIVITÀ PROTAGONISTICA” (B.Rossi)
Dare tono e vitalità all’esistenza
LA CURA IN EDUCAZIONE
CURA DI Sé CURA DELLA VITA EMOTIVAPADRONANZA DEL PROPRIO STILECONSAPEVOLEZZA DEGLI SCHEMI
MENTALI, DEI BISOGNI E DEI DESIDERI
TRAS-FORMAZIONE CURA DEL PROCESSO EDUCATIVOPERSONE E RELAZIONI (sguardo,
corporeità, percezione di bisogni, desideri ….)
RESPONSABILITÀ
▼Percezione della comune condizione umana
(Milena Santerini)▼
“di fronte al volto nasce la responsabilità”Educare alla responsabilità significa
riconoscere le storie degli altri (universalismo reiterativo = x valorizzare
il particolare, l’indipendenza, l’interiorizzazione)
BIBLIOGRAFIA
Aa.Vv., Educare tra scuola e formazioni sociali. XLIX Convegno di Scholé, La Scuola, Brescia 2011
M. Santerini, Cittadini del mondo. Educazione alle relazioni interculturali, La Scuola, Brescia 1994
E. Lévinas, Fuori dal soggetto, Marietti, Genova 1992H. Jonas,Il principio responsabilità. Un’etica per la civiltà
tecnologica, Einaudi, Torino 1990M. Baldini,Educare all’ascolto, La Scuola, Brescia 1998M. Picard, Il mondo del silenzio, Edizioni di Comunità, Milano 1991C. Rogers, I gruppi di incontro, Astrolabio, Roma 1976M.J. Adler, Come parlare, come ascoltare, Armando, Roma 1984G.Deleuze, L’isola deserta e altri scritti, Einaudi,Torino 2007